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DVR - Istituto Magistrale "M. Immacolata"

1. Segnale indicante il pulsante che aziona il sistema di allarme in caso d incendio per esempio se per lallarme si utilizza impianto a campanella tale cartello verr posto in prossimit del pulsante che aziona la campanella Si posiziona in prossimit del dispositivo di azionamento del segnale di allarme Pagina 10 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Istituto M Immacolata Rev_01_221012 3 Scopo e campo di applicazione Lo scopo del presente Piano di emergenza e di evacuazione quello di definire la politica sulla sicurezza adottata dal Dirigente Scolastico ai fini del D Lgs 81 08 D M 10 03 1998 e D M 16 08 1992 in caso di pericolo e emergenza di vario genere per raggiungere e mantenere l efficienza in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro e per tenere il personale gli allievi e lo stesso Dirigente Scolastico adeguatamente informato sui rischi o pericoli legati al proprio ambiente lavorativo nonch delle azioni preventive da adottare in caso di emergenza Il presente Manuale si applica a tutte le fasi e aree lavorative ovvero a Istituto Maria IMmacolata sede centrale in Piazza Europa b Istituto Maria Immacolata succursale in via Regina Elena San Giuseppe c Istituto Maria IMmacolata succursale in via Cellini 4 Presentazione dell istituto Identificazione Istituto Magistra
2. Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 Con a gt A Il A A con pm ta n t k D Dasa R gister EN ISO 9001 2008 IQ 091 1 07 Azienda Certificata UNI EN ISO 9001 200 usa Servizi alle imprese e formazione professionale E35 37 ACCREDIA L ENTE ITALIANO DI ACCREDITAMENTO lt DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ai sensi dell art 28 comma 1 del D Lgs 81 08 e s m i Redatto dal Dott Lazzaro Palumbo Responsabile C A A Scuola Istituto Maria Immacolata Indirizzo Piazza Europa n 37 71013 San Giovanni Rotondo FG Documento emesso il Causale Revisione Destinazione 22 10 2012 Revisione 01 Tutte le sedi Visto il Dirigente Prof Pasquale Palmisano Visto il R S P P Dott Lazzaro Palumbo Visto il R L S Pagina 1 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 INDICE Punto Titolo Pagina 0 Termini e definizioni 2 1 Scopo e campo di applicazione 6 2 Presentazione dell azienda 6 3 Organigramma del sistema sicurezza 6 4 Descrizione strutturale dell azienda 7 5 Gestione del manuale del sistema sicurezza 8 6 Politica interna per la sicurezza 8 7 Riesame del sistema sicure
3. Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 principalmente alle spalle di Piazza Europa e da l si accede al piano terra della scuola attraverso un cancello per poi salire per altre tre dettaglio su le piante allegate o affisse In attesa della messa in esercizio delle scale antincendio si useranno altri percorsi di esodo livelli Lo stabile alternativi confina con altri edifici Succursale via R L edificio si trova in Tre Tutti i piani sono Il piano terzo risulta Elena centro urbano con serviti da vie di in particolar modo intenso traffico Si esodo sgombre da affollato Pertanto accede tramite un scale antincendio e la via di esodo portone dal da porte di insufficientemente marciapiede della emergenza con larga strada e moniglione lateralmente e antipanico e affiancato da altri apertura verso la edifici adibiti ad vie di esodo Tutte altra destinazione le percorrenze e le ubicazioni sono riportate in dettaglio su le piante allegate o affisse Succursale via L edificio si trova in Tre Tutti i piani sono La scala di Cellini centro urbano con serviti da vie di emergenza termina intenso traffico Si esodo sgombre da con una recinzione accede tramite un scale antincendio e che durante le ore portone dal da porte di di attivit deve marciapiede della emergenza con essere tenuta strada e moniglione sempre aperta lat
4. Intercapedine antincendi Vano di distacco con funzione di aerazione e o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0 60 m con funzione di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0 90 m Longitudinalmente delimitata dai muri perimetrali con o senza aperture appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e o da muri di altro fabbricato aventi pari resistenza al fuoco Ai soli scopi di areazione e scarico dei prodotti della combustione inferiormente delimitata da un piano a quota non inferiore ad 1 m dall intradosso del solaio del locale stesso Per la funzione di passaggio di persone la profondit della intercapedine deve essere tale da assicurare il passaggio nei locali serviti attraverso varchi aventi altezza libera di almeno 2 m Superiormente delimitata da spazio scoperto Materiale Il componente o i componenti variamente associati che pu o Pagina 3 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 1 10 1 11 1 12 1 13 possono partecipare alla combustione in dipendenza della propria natura chimica e delle effettive condizioni di messa in opera per l utilizzazione Reazione al fuoco Grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale sottoposto In relazione a ci i materiali
5. e con specifiche mansioni in caso di N B da compilare a cura del Dirigente Scolastico o da persona altra persona delegata 13 Classificazione delle emergenze Emergenze interne Emergenze esterne Incendio Incendio Esplosione Terrorismo Allagamento Alluvione Emergenza elettrica Sisma Fuga di gas Infortunio o malore Versamento composti chimici pericolosi 14 Norme comportamentali in caso di incendio In caso di principio di incendio o allarme incendio mantenere la calma uscire dal locale in modo ordinato senza correre importanza rilevante rivestir l addestramento effettuato e la conoscenza delle procedure evitare di trasmettere il panico ad a ltre persone nelle vie di esodo in presenza di fumo in quantit tale da rendere difficoltosa la respirazione camminare chini proteggere naso e bocca con un fazzoletto bagnato se possibile ed orientarsi tramite il contatto con le pareti per raggiungere luoghi sicuri nel caso in cui il percorso che conduce alle uscite di sicurezza fosse impedito da fiamme e fumo dirigersi all esterno utilizzando le scale alternative di deflusso prestare assistenza a chi si trova in nell intento registro presenze ecc difficolt solo se si ha la garanzia di riuscire allontanarsi immediatamente secondo le procedure impianti in sicurezza limitare la propagazione di fumo e dell incendio chiudendo le porte di accesso Tutt
6. Numero delle persone presenti e loro ubicazione Vedi allegato A_1 N B da compilare a cura del Dirigente Scolastico o da persona altra persona delegata 8 Addetti all attuazione ed al controllo del piano nonch all assistenza per l evacuazione addetti alla gestione delle emergenze evacuazione lotta antincendio pronto soccorso Vedi allegato Mod_01 del Manuale del Sistema Sicurezza VdR oppure organigramma affisso 9 Formazione e informazione Formazione degli Addetti alla prevenzione incendi lotta antincendio e gestione dell emergenza tutto il personale nominato dovr ricevere un adeguata formazione e informazione sulle mansioni da svolgere secondo quando disposto dal D M 10 marzo 1998 frequentando un corso della durata di 8 ore per attivit a rischio medio Formazione degli Addetti al primo soccorso tutto il personale nominato dovr ricevere un adeguata formazione e informazione sulle mansioni da svolgere secondo quando disposto dal D Lgs 388 03 frequentando un corso della durata di 12 ore per attivit del gruppo B Pagina 13 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 Formazione e informazione del personale e degli studenti l informazione agli insegnanti e agli studenti prevede la consegna di opportune schede che sintetizzano i comportamenti da adottare in caso di em
7. altri compartimenti mediante spazio scoperto o filtri a prova di fumo avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di persone luogo sicuro statico ovvero a consentirne il movimento ordinato luogo sicuro dinamico Massimo affollamento ipotizzabile Numero di persone ammesso in un compartimento E determinato dal prodotto della densit di affollamento per la superficie lorda del pavimento Modulo di uscita Unit di misura della larghezza delle uscite Il modulo uno che si assume uguale a 0 60 m esprime la larghezza media occupata da una persona Scala di sicurezza esterna Scala totalmente esterna rispetto al fabbricato servito munita di parapetto regolamentare e di altre caratteristiche stabilite dalla norma Scala a prova di fumo Scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso per ogni piano mediante porte di resistenza al fuoco almeno RE predeterminata e dotate di congegno di autochiusura da spazio scoperto o da disimpegno aperto per almeno un lato su spazio scoperto dotato di parapetto Pagina 5 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 3 9 3 10 3 11 3 12 4 2 4 3 4 4 4 6 4 8 a giorno Scala a prova di fumo interna Scala in vano costituente compartimento antincendio
8. laterale di sicurezza vedi fig 1 Massima urgenza di ricovero Fratture Non tentare di rimettere a posto ridurre le fratture specie se esposte e non muovere Pagina 18 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 il traumatizzato prima di avergli immobilizzato l arto fratturato Slacciare e se necessario tagliare ma non sfilare indumenti calzature e cinture per liberare la parte e verificare se ci sono emorragie in atto Disporre due o pi assicelle o supporti rigidi in legno ferro plastica ecc imbottiti con cotone o stoffa accanto all arto fratturato La loro lunghezza deve comprendere non solo la frattura ma anche le articolazioni al di sopra e al di sotto della stessa per una migliore immobilizzazione Gli spazi vuoti tra assicelle e arto fratturato dovranno essere riempiti con materiale morbido cotone lana indumenti Bendare insieme assicelle e arto non strettamente eventualmente bloccare il tutto al tronco o all arto opposto per impedire ogni movimento Soffocamento ed asfissia Se per ostruzione della trachea rimuovere il corpo estraneo ove possibile anche capovolgendo l individuo successivamente praticare la respirazione artificiale preferibile far ruotare la testa all indietro e spingere le mandibole verso l alto si evita che la lingua ostruisca la trachea S
9. media Sorgenti di rischio e trasporto sostegno sollevamento deporre spingere tirare portare e spostare carichi pesanti max 30 Kg uomo 20 Kg donne e movimentazione di carichi in cima a scale e lavoro in posizione contorta o reclinata e movimenti ripetitivi prolungati nel tempo Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio e impiegare due o pi persone per la movimentazione di carichi pesanti maggiore di 30 KG e leggere prima di effettuare la movimentazione il peso riportato sull imballaggio Pagina 15 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 immagazzinare gli oggetti pi pesanti ad un livello pi basso possibile indossare i dispositivi di protezione individuale dati in dotazione evitare movimenti ripetitivi nel tempo segnalare agli addetti alla sicurezza RSPP ASPP RLS etc tempestivamente eventuali problemi fisici o difficolt operative informazione e formazione dei lavoratori adottare maestranze tecniche adatte per alzare i carichi esempio 13 Rischio di cadute Entit del rischio media Sorgenti di rischio e scale e mezzi per sollevarsi impropri sedie etc e gradini e pavimenti Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio di cadute ispezionare le scale mobili prima dell uso segnalare la presenza di ev
10. n 165 per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale nei soli casi in cui quest ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale individuato dall organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell ubicazione e dell ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l attivita e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa In caso di omessa individuazione o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati il datore di lavoro coincide con l organo di vertice medesimo azienda il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato dirigente persona che in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attivita lavorativa e vigilando su di essa preposto persona che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli sovrintende alla attivita lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa responsabile del servizio di prevenzione e protezione persona in possesso delle capacita e dei requisiti professionali di cui all a
11. ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 11 di 28 Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 10 Rischio di incendio classificazione del livello di rischio di incendio medio Identificazione dei pericoli di incendio a stoccaggio di sostanze infiammabili carta tessuti composti infiammabili legno etc Tapp grandi quantitativi di carta e manufatti vaste superfici di pareti o solai rivestite con materiali facilmente combustibili archivi magazzini con grosse quantit di sostanze infiammabili incustoditi stanza abbandonate con materiali in disuso infiammabili Sorgenti di innesco a resrsogpooo apparecchi e accessori elettrici luci macchinari prese etc fornelli e stufe a gas o elettriche sigarette cavi elettrici macchine elencate al punto 4 fiamme libere bombolette spray stoccate in prossimit di fonti di calore quadri elettrici stanze contenenti server Misure per ridurre i pericoli causati da materiali e sostanze infiammabili e da fonti di calore innesco a b spegnere gli apparecchi e gli accessori elettrici quando non vengono usati tenere a distanza gli apparecchi accessori che generano calore dalle sostanze infiammabili evitare di caricare eccessivamente un unica prese di corrente evitare di usare prolunghe e doppie prese difettose in caso di anomalie sull impianto elettrico o su apparecchi accessori elettrici chiedere l interven
12. Il presente Manuale viene correttamente e gestito e aggiornato e revisionato Tale compito viene affidato al Dirigente Scolastico unitamente al Servizio di Prevenzione e Protezione e al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il manuale deve essere presente sulla struttura consultato con facilit da chi ne fa richiesta e messo a disposizione degli organismi di controllo Una copia deve essere consegnata mediante atto scritto ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza delle ditte appaltatrici e al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza della scuola Vedi Mod_02 Pagina 8 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 6 Politica interna per la sicurezza La politica interna per la sicurezza viene perseguita al fine di ottenere quanto illustrato al punto 1 A tale scopo si impegnano per l ottenimento di tali obiettivi gt il Datore di Lavoro rappresentante legale per le responsabilit attribuitagli dal D Lgs 81 08 gt il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per le responsabilit attribuitagli da D Lgs 81 08 gt il Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione per le responsabilit attribuitagli da D Lgs 81 08 gt il Medico competente qualora sia presente nei casi previsti dal D Lgs 81 08 gt gli Addetti al Primo Soccorso gt gli Addetti alla prev
13. applica a tutte le fasi e aree lavorative ovvero a Istituto Maria Immacolata sede centrale in Piazza Europa b Istituto Maria Immacolata succursale in via Regina Elena San Giuseppe c Istituto Maria Immacolata succursale in via Cellini 2 Presentazione dell istituto Identificazione Istituto Magistrale Maria IMmacolata Sede Piazza Europa n 37 San Giovanni Rotondo FG Succursale n 1 presso via Regina Elena San Giuseppe Succursale n 2 presso via Cellini Telefono 0882 456019 Numero di alunni 827 c a Numero di dipendenti 94 c a Numero complessivo di persone presenti suddiviso nelle tre strutture 921 c a 3 Organigramma del sistema sicurezza Vedi allegato Mod_01 Nome e Cognome Responsabilit Mansione Prof Pasquale Palmisano Datore di Lavoro Dirigente Dott Lazzaro Palumbo Responsabile del Servizio di Consulente Prevenzione e Protezione RSPP Vedi lettera di nomina allegata Medico Competente nei casi previsti Addetto al Primo Soccorso Addetto antincendio Vedi nomina verbale di Responsabile dei Lavoratori elezione per la Sicurezza RLS Pagina 6 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 4 Descrizione strutturale dell istituto scolastico Macchinari Attrezzature Computer Fotocopiatrici Mon
14. cloro il sistema idrico Sanificare periodicamente gli ambienti 20 Rischio chimico Entit del rischio media Sorgenti di rischio detergenti e disinfettanti per sanificazione prodotti per la pulizia prodotti per la derattizzazione e disinfestazione rifiuti speciali toner o eternit se presente composti chimici usati per le attivit didattiche ivi comprese gli scarti temporanei Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio chimico consultare le schede tecniche di sicurezza dei prodotti per le pulizie e dei composti chimici Ie schede devono essere tenute in luoghi accessibili dal personale che fa uso dei composti prodotti e facilmente consultabili usare guanti di protezione usare mascherina di protezione usare occhiali di protezione informazione e formazione del personale etichettare tutti i composti chimici ivi compresi gli scarti e i rifiuti in caso di presenza di eternit fibre di amianto interdire l area fare immediata richiesta di bonifica alle autorit competenti i composti chimici usati nelle attivit didattiche ivi compresi gli scarti devono essere stoccati in luoghi sicuri e manipolati da personale adeguatamente formato le attivit didattiche con composti chimici devono essere effettuate sotto cappa accesa Pagina 22 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_
15. intera superficie corporea nonch quelle localizzate agli occhi in faccia o nelle pieghe del corpo sono da considerarsi gravi qualunque sia il loro grado e quindi suscettibili di ricovero urgente in ambiente ospedaliero Ustioni lievi 1 e 2 grado con estensione inferiore al 5 Versare abbondante acqua fredda sulla parte fino alla attenuazione del dolore Applicare Pagina 17 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 sul ustione della garza sterile Fasciare o fissare con cerotto senza comprimere Ricorrere al centro di controllo medico a meno che non si tratti di ustioni minime o piccole bolle Mai rompere o bucare le eventuali bolle Ustioni gravi 1 e 2 grado molto estese e 3 grado Non spogliare l infortunato Non tentare di rimuovere lembi di tessuto bruciati ed attaccati alla pelle Non toccare la parte ustionata Non asportare le sostanze combuste venute a contatto con la pelle Individuare le eventuali ustioni causate dalla corrente di uscita in caso di infortunio elettrico Avvolgere l infortunato in un telo pulito o ricoprire la zona ustionata con garza sterile Se l infortunato cosciente e senza vomito dare da bere a piccoli sorsi una soluzione di acqua e sale un cucchiaio di sale da cucina in un litro d acqua evitando per in caso di shock perdita dei sensi e ustioni al
16. sono assegnati circolare n 12 del 17 maggio 1980 del Ministero dell interno alle classi 0 1 2 3 4 5 con l aumentare della loro partecipazione alla combustione quelli di classe 0 sono non combustibili Resistenza al fuoco Attitudine di un elemento da costruzione componente o struttura a conservare secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato in tutto o in parte la stabilit di R la tenuta di E isolamento termico cos definiti cos definiti stabilit attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l azione del fuoco tenuta attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare n produrre se sottoposto all azione del fuoco su un lato fiamme vapori o gas caldi sul lato non esposto isolamento termico attitudine di un elemento da costruzione a ridurre entro un dato limite la trasmissione del calore Pertanto con il simbolo REI si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo determinato la stabilit la tenuta l isolamento termico con il simbolo RE si identifica un elemento costruttivo che deve conservare per un tempo determinato la stabilit In relazione ai requisiti dimostrati strutturali vengono classificati da un numero che esprime i minuti primi Per la classificazione degli elementi non portanti il criterio R automaticamente soddisfatto qualora siano s
17. soprasuolo oppure sottosuolo Impianto automatico di rivelazione d incendio Insieme di apparecchiature destinate a rivelare localizzare e segnalare automaticamente un principio d incendio Impianto di allarme Insieme di apparecchiature ad azionamento manuale utilizzate per segnalare un principio d incendio Impianto fisso di estinzione Insieme di sistemi di alimentazione di valvole di condutture e di erogatori per proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona d incendio La sua attivazione ed il suo funzionamento possono essere automatici o manuali Lancia erogatrice Dispositivo provvisto di un bocchello di sezione opportuna e di un attacco unificato Pu essere anche dotata di una valvola che permette il getto pieno il getto frazionato e la chiusura Naspo Attrezzatura antincendio costituita da una bobina mobile su cui avvolta una tubazione semirigida collegata ad una estremit in modo permanente con una rete di alimentazione idrica in pressione e terminante all altra estremit con Pagina 6 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 una lancia erogatrice munita di valvola regolatrice e di chiusura del getto 4 10 Rete di idranti Sistema di tubazioni fisse in pressione per alimentazione idrica sulle quali sono derivati uno o pi idranti antincendio 4 1
18. 1 Riserva di sostanza estinguente Quantitativo di estinguente stabilito dall autorit destinato permanentemente alla esigenza di estinzione 4 12 Tubazione flessibile Tubo la cui sezione diventa circolare quando viene messo in pressione e che appiattito in condizioni di riposo 4 13 Tubazione semirigida Tubo la cui sezione resta sensibilmente circolare anche se non in pressione Pagina 7 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 2 Segnaletica di emergenza CARTELLI DI SALVATAGGIO CARTELLO DESCRIZIONE Segnale che indica un uscita d emergenza oltre la quale si all esterno Da applicare sopra le Uscite d emergenza idonee Nel caso in cui non ci sia nessuna uscita adeguata porte che si aprono verso l interno e o prive di maniglione antipanico si potra installare comunque il cartello suddetto sulle uscite utilizzate in caso d evacuazione Segnale che indica un uscita d emergenza oltre la quale si all esterno gt ki Da applicare a fianco delle uscite d emergenza idonee Nel caso in cui non ci sia nessuna uscita adeguata porte che si aprono verso interno e o prive di maniglione antipanico si potra installare comunque il cartello suddetto sulle uscite utilizzate in caso d evacuazione Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere uscita d emerg
19. 221012 21 Rischio uso dei video terminali Entit del rischio media Sorgenti di rischio e computer e fotocopiatrice con display e interfacce di macchinari muniti di display Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio derivante dall uso dei video terminali e pause di 15 minuti ogni 2 ore e cambiamento di attivit dopo un esposizione prolungata nel tempo e sorveglianza sanitaria nei casi si supera l utilizzo di 20 ore settimanali e disporre la cartellonistica di sicurezza e formare e informare il personale Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio derivante dall uso dei video terminali disturbi oculo visivi e ai primi sintomi di affaticamento fare piccole pause e socchiudere le palpebre per 1 2 minuti e distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso quelli lontani e verificare l illuminazione e le tende e eliminare riflessi e o abbagliamenti e seguire con lo sguardo il perimetro del soffitto Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio derivante dall uso dei video terminali disturbi muscolo scheletrici e verificare che la parte alta del monitor sia al livello degli occhi e verificare la distanza del monitor e della tastiera e stare seduti ben eretti con i piedi ben poggiati e regolare bene l altezza e l inclinazione della sedia e ai primi sintomi di dolore al collo o alle estremit concedersi una pausa alzandosi e m
20. AIL O registro degli interventi di sanificazione LR n 45 08 O certificato di agibilit certificato di prevenzione incendi O conformit degli impianti elettrici idrici e fognanti 0O allegati del sistema di gestione della sicurezza O accordi di cooperazione e coordinamento D U V R l ai sensi dell art 26 T U O registro degli interventi di manutenzione dei dispositivi antincendio e impianti N B gli allegati sopra riportati costituiscono parte integrale del presente manuale della sicurezza VdR Una copia del presente manuale deve essere custodita presso la segreteria di ogni succursale Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 28 di 28 iN r consulenza La A Dasa Ragister aziendale EN ISO 9001 2008 PA lt ID fA Dott Lazzaro Palumbi IQ 091 1 07 L ENTE ITALIANO DI ACCREDITAMENTO Via F Cairoli 14 71013 San Giovanni Rotondo FG Azienda Certificata UNI EN ISO 9001 2008 Telefono Fax 0882076020 mobile 3474482486 Servizi alle imprese e formazione professionale E35 37 P Iva 03397290713 CCIAA FG 275297 www consulenzaagroaziendale com Alla c a dei Dirigenti Scolastici Oggetto prevenzione di urti contro porte e finestre Gentile Dirigente a seguito di numerosi incidenti accorsi a causa di urti degli alunni e docenti contro gli infissi e le porte presenti nei Vostri istituti di seguito si elencano alcune indicazioni delle quali tener c
21. IONE DEL RISCHI Rev_01_221012 lo spazio libero in particolare verticale insufficiente per lo svolgimento dell attivit richiesta il pavimento ineguale quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore il posto o l ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un altezza di sicurezza o in buona posizione il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi il pavimento o il punto d appoggio sono instabili la temperatura l umidit o la circolazione dell aria sono inadeguate 4 Esigenze connesse all attivit L attivit pu comportare un rischio tra l altro dorso lombare se comporta una o pi delle seguenti esigenze sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale troppo frequenti o troppo prolungati periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente distanze troppo grandi di sollevamento di abbassamento o di trasporto un ritmo imposto da un processo che non pu essere modulato dal lavoratore Fattori individuali di rischio Il lavoratore pu correre un rischio nei seguenti casi inidoneit fisica a svolgere il compito in questione indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione Entit del rischio
22. PP RLS etc tempestivamente le anomalie riscontrate l informazione e formazione dei lavoratori m Disporre la segnaletica di sicurezza 12 Movimentazione manuale dei carichi e posatura forzata Elementi di riferimento 1 Caratteristiche del carico La movimentazione manuale di un carico pu costituire un rischio tra l altro dorso lombare nei casi seguenti il carico troppo pesante kg 30 ingombrante o difficile da afferrare in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco pu a motivo della struttura esterna e o della consistenza comportare lesioni per il lavoratore in particolare in caso di urto 2 Sforzo fisico richiesto Lo sforzo fisico pu presentare un rischio tra l altro dorso lombare nei seguenti casi eccessivo pu essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco pu comportare un movimento brusco del carico compiuto con il corpo in posizione instabile 3 Caratteristiche dell ambiente di lavoro Le caratteristiche dell ambiente di lavoro possono aumentare le possibilit di rischio tra l altro dorso lombare nei seguenti casi Pagina 14 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZ
23. accanto ad oggetti o altro materiale pesante che pu cadere ad esempio vicino a una libreria o sotto a un lampadario 3 Non sostare vicino a finestre o altre superfici vetrate 4 Se si conoscono i muri e le strutture portanti preferibile sostare vicini ad essi a volte si pu riconoscere pi facilmente una colonna o pilastro portante o una trave portante 5 Tenere le mani dietro la nuca ed abbassare la testa tra le ginocchia sempre per la sua protezione 6 Rimanere nella posizione rannicchiata finch non termina la scossa Comportamenti da adottare successivamente alla scossa 7 Terminata la scossa attendere il segnale di evacuazione campanella prima di abbandonare l edificio 8 Avvertito il segnale di evacuazione seguire la procedura di evacuazione per raggiungere il punto di raccolta stabilito 9 Arrivati al punto di raccolta all aperto tenersi lontano dagli edifici alberi lampioni e linee elettriche Pagina 1 di 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Dott Lazzaro Palumbo
24. all articolo 2549 e seguenti del codice civile il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all articolo 18 della legge 24 giugno 1997 n 196 e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro l allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori attrezzature di lavoro in genere agenti chimici fisici e biologici ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione il volontario come definito dalla legge 1 agosto 1991 n 266 i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile il volontario che effettua il servizio civile il lavoratore di cui al decreto legislativo 1 dicembre 1997 n 468 e successive modificazioni datore di lavoro il soggetto titolare del rapporto di tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attivita ha la responsabilita dell organizzazione stessa o dell unita produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa Nelle pubbliche amministrazioni di cui all articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001
25. approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano formazione processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione alla riduzione e alla gestione dei rischi informazione complesso delle attivita dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro addestramento complesso delle attivita dirette a fare apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature macchine impianti sostanze dispositivi anche di protezione individuale e le procedure di lavoro modello di organizzazione e di gestione modello organizzativo e gestionale per la definizione e l attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza ai sensi dell articolo 6 comma 1 lettera a del decreto legislativo 8 giugno 2001 n 231 idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590 terzo comma del codice penale commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro organismi paritetici organismi costituiti a iniziativa di una o piu associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente piu rappresentative s
26. aria Se qualcuno subisce un infortunio si tenuti a darne avviso ad un addetto al primo SOCCOrso gt Non compiere in nessun caso interventi non conosciuti o non autorizzati sull infortunato gt Non muovere l infortunato a meno che non sia necessario sottrarlo a ulteriori pericoli gt Mai somministrare alcolici all infortunato e se in stato di incoscienza alcun tipo di bevanda gt Mai prendere iniziative che siano di competenza del medico ad esempio somministrare medicinali Folgorazioni Il primo provvedimento in caso di contatto con parti in tensione quello di interrompere l alimentazione qualora ci non sia possibile distaccare il malcapitato dalla sorgente elettrica utilizzando un corpo non conduttore come per esempio il legno Se possibile isolarsi da terra ponendosi su un pezzo di legno o di gomma Far distendere subito l infortunato Controllare la respirazione ed il battito cardiaco e se del caso praticare la rianimazione corporea agendo sul torace Sistemarlo sulla posizione di fianco se svenuto e respira Coprire le eventuali ustioni con materiale asettico Ustioni Le ustioni possono essere causate da calore prodotti chimici elettricit e si presentano con e arrossamento della pelle 1 grado e formazione di vesciche 2 grado e danno ai tessuti in profondit 3 grado La gravit delle ustioni si determina in base alla loro estensione e profondit Tutte le ustioni interessanti oltre il 5 dell
27. avente accesso per ogni piano da filtro a prova di fumo Scala protetta Scala in vano costituente compartimento antincendio avente accesso diretto da ogni piano con porte di resistenza al fuoco REI predeterminata e dotate di congegno di autochiusura Sistema di vie di uscita Percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro La lunghezza massima del sistema di vie di uscita stabilita dalle norme Uscita Apertura atta a consentire il deflusso di persone verso un luogo sicuro avente altezza non inferiore a 2 00 m Attacco di mandata per autopompa Dispositivo costituito da una valvola di intercettazione ed una di non ritorno dotato di uno o pi attacchi unificati per tubazioni flessibili antincendi Serve come alimentazione idrica sussidiaria Estintore carrellato Apparecchio contenente un agente estinguente che pu essere proiettato e diretto su un fuoco sotto l azione di una pressione interna E concepito per essere portato e utilizzato su carrello Estintore portatile Definizione contrassegni distintivi capacit estinguente e requisiti sono specificati nel decreto ministeriale nel decreto ministeriale 20 dicembre 1982 Gazzetta Ufficiale n 19 del 20 gennaio 1983 Idrante antincendio Attacco unificato dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale collegato a una rete di alimentazione idrica Un idrante pu essere a muro a colonna
28. cini all oggetto gt Avverta il coordinatore delle emergenze gt Evacuare l area sospetta gt Telefonare alle Autorit 18 Procedura di evacuazione Vedi allegato A_4 Nota bene questo allegato deve essere affisso all ingresso della scuola in ogni area lavorativa e aula laboratorio 19 Allegati a allegato A_1 N B da compilare a cura del Dirigente Scolastico o da persona altra persona delegata b allegato Mod_01 del Manuale del Sistema Sicurezza VdR oppure organigramma affisso c allegato A_2 N B da compilare a cura del Dirigente Scolastico o da persona altra persona delegata d allegato A_3 N B questo allegato deve essere affisso in prossimit del telefono utilizzato per la chiamata e allegato A_4 N B questo allegato deve essere affisso all ingresso della scuola in ogni area lavorativa e aula laboratorio Pagina 20 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 f planimetrie Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 21 di 21 Piano di Emergenza ed Evacuazione _Rspp Dott Lazzaro Palumbo Allegato A_4 PROCEDURA DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA 1 All insorgere di un pericolo chi lo ha riscontrato deve adoperarsi alla sua eliminazione se ne in grado o allertare gli Adde
29. do che con esposizione prolungata potrebbe causare disturbi di tipo stressogeno 17 Rischi derivanti dall uso improprio delle macchine Entit del rischio media Sorgenti di rischio Macchine elencate al punto 4 Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio dell uso improprio della macchine e Formare e informare il lavoratore in merito all utilizzo corretto delle macchine e delle attrezzature e Verificare sempre l efficienza dei dispositivi di sicurezza e Avere a disposizione e conoscere il contenuto del libretto d uso e manutenzione della macchina Pagina 20 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 e Devono essere presenti dei dispositivi di blocco automatico che intervengono quando la macchina viene aperta e vietato manomettere i dispositivi di protezione della macchina e Indossare i dispositivi di protezione dati in dotazione e Intervenire sulle regolazioni solo a macchina ferma 18 Rischio microclima Entit del rischio media Sorgenti di rischio e lavorazioni in ambienti chiusi con scarsi ricicli d aria ed umidit elevata Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio e Formare e informare il lavoratore e Verificare sempre l efficienza dei dispositivi di aerazione se presenti e Tenere accesi i dispositivi di aerazione e Indossare i di
30. e sulle norme vigenti in materia La formazione avviene a al momento dell assunzione b al cambio di mansione c acquisizione di nuovi macchinari note tutto il personale durante le ore lavorative deve indossare il tesserino di riconoscimento Pagina 10 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 Valutazione dei Rischi 9 Criteri di valutazione dei rischi rischi di seguito riportati sono stati individuati sulla base di specifici standard normativi e tecnici di riferimento tenendo conto dei reali rischi pericolo associabili alle diverse fasi lavorative e aree di lavoro La metodica usata per la valutazione quella per classi omogenee di lavoratori Sulla base di tale metodica sono stati individuati le seguenti classi di lavoratori gt addetti alle attivit educative e di insegnamento insegnanti VV V VV addetti alle lavorazioni di ufficio personale ATA addetti alle pulizie lavaggio e movimentazioni varie collaboratori scolastici addetti al amministrazione Dirigenti addetti ai laboratori alunni nei casi in cui si trovano nei laboratori Considerata la tipologia di lavori svolte tuttavia di seguito si riporta una valutazione per fattori di rischio la quale si applica a tutte le tipologie di lavoratori di cui sopra Tutti i diritti sono riservati all autore
31. entuali scalini o ingombri vari non lasciare bagnati i pavimenti o con altre sostanze scivolose in tal caso segnalare con la segnaletica opportuna non usare mezzi impropri per sollevarsi sedie banchi tavoli sgabelli etc usare scarpe antiscivolo in particolar modo per le gli addetti alle pulizie lasciare sgombre le vie di transito indossare di dispositivi di protezione dati in dotazione scarpe antiscivolo Disporre la segnaletica di sicurezza informazione e formazione dei lavoratori Uso delle scale Il lavoratore utilizza una scala quale posto di lavoro in quota oltre 2 m dalpunto di appoggio nei casi in cui l uso di ponteggi o trabattelli non giustificato a causa del limitato Pagina 16 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente _ CAA Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 rischio e della breve durata del lavoro da eseguire oppure quando il sito di intervento non pu essere modificato Montante del Montante del tronco di supporto Dispositivo di sicurazza 7 contro l apertura Traversa es di collegamento Fig 4 Erroneo uso della scala posizione laterale e sistema di accesso ad altro luogo Norme di comportamento sulla scala non superare il peso massimo salire sulla scala fino ad una altezza tale da consentire al lavoratore di un appoggio e di una presa sicura salire sulla scala su
32. enza verso sinistra Da applicare lungo i percorsi che portano alle uscite d emergenza Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere uscita d emergenza verso destra Da applicare lungo i percorsi che portano alle uscite d emergenza Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere I uscita d emergenza proseguire Si applica sopra le porte e lungo i percorsi che conducono verso le uscite d emergenza Segnale che indica un percorso in discesa su scala verso uscita d emergenza Da applicare in prossimita dei vani scala dei vari piani Segnale che indica un percorso in salita su scala verso uscita d emergenza Da applicare in prossimita dei vani scala dei vari piani Pagina 8 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere i presidi sanitari Si applica sotto al cartello indicante la cassetta di pronto soccorso lungo il percorso per raggiungere la stessa tale segnale non necessario nel caso in cui la posizione della cassetta sia chiaramente visibile Cartello indicante la presenza della cassetta di pronto soccorso Si applica all esterno del locale dov collocata la cassetta di pronto Soccorso Il segnale accompagnato al cartello sopra riportato indica la direzione per ra
33. enzione incendi lotta antincendio e gestione dell emergenza 7 Riesame del Sistema di Sicurezza Il riesame del Sistema di Sicurezza viene effettuato dal Datore di Lavoro in quanto responsabile in collaborazione con le altre figure previste dal D Lgs 81 08 Il riesame prevede a procedure b modulistiche c documentazione Il riesame inoltre viene effettuato ogni qualvolta si riscontrano a non conformit b cambiamenti gestionali interni c cambiamenti normativi d segnalazioni da parte delle Autorit competenti e una volta all anno durante l incontro periodico per la sicurezza di cui all art 25 Il Datore di Lavoro in collaborazione con le altre figure previste dal D Lgs 81 08 provvede anche a pianificare le Verifiche Ispettive Interne mediante un apposita lista di riscontro Le Verifiche Ispettive Interne verranno effettuate periodicamente o in seguito a segnalazioni da parte del personale interno Le Verifiche riguardano a lavoratori e fornitori aree di lavoro macchinari e infrastrutture gestione del sistema sicurezza applicazione delle misure preventive e protettive o popo Pagina 9 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 8 Formazione Tutto il personale compreso il Dirigente Scolastico deve essere adeguatamente formato sull igiene e la sicurezza sul lavoro
34. eralmente e antipanico e affiancato da altri apertura verso la edifici adibiti ad vie di esodo Tutte altra destinazione le percorrenze e le ubicazioni sono riportate in dettaglio su le piante allegate o affisse 6 Sistema di rilevazione e allarme antincendio emergenza Sede Sistema di rilevazione incendi Tipo di allarme Particolari antincendio e di prescrizioni emergenza Sede centrale sita in Piazza Europa Presente Uso della campanella nelle seguenti modalit 1 Inizio emergenza 4 suoni intermittenti 2 Evacuazione generale suono continuo fino a quando l allarme stato recepito da tutti 3 Fine emergenza 10 suoni intermittenti Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 12 di 21 Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_ 221012 Succursale via R Presente Uso della campanella nelle Elena seguenti modalit 1 Inizio emergenza 4 suoni intermittenti 2 Evacuazione generale suono continuo fino a quando l allarme stato recepito da tutti 3 Fine emergenza 10 suoni intermittenti Succursale via Presente Uso della campanella nelle Cellini seguenti modalit 1 Inizio emergenza 4 suoni intermittenti 2 Evacuazione generale suono continuo fino a quando l allarme stato recepito da tutti 3 Fine emergenza 10 suoni intermittenti 7
35. ergenza La formazione avverr mediante prove di simulazione da effettuarsi periodicamente almeno 2 volte durante l anno scolastico 10 Assistenza alle persone disabili in caso di incendio e di emergenza Assistenza alle persone che utilizzano sedie a rotelle ed a quelle con mobilit ridotta Nel caso siano presenti persone che utilizzano sedie a rotelle o con mobilit ridotta gli Addetti alla prevenzione incendi lotta antincendio e gestione dell emergenze in caso di evacuazione si adoperano due persone fisicamente idonee al loro trasporto fisico verso le uscite di emergenza Gli ascensori non devono essere utilizzati per l esodo Assistenza alle persone con visibilit o udito menomato o limitato Nel caso siano presenti persone con visibilit o udito menomato o limitato gli Addetti alla prevenzione incendi lotta antincendio e gestione dell emergenze in caso di evacuazione si adoperano due persone fisicamente idonee alla loro guida verso le uscite di emergenza Gli ascensori non devono essere utilizzati per l esodo Il personale incaricato deve essere nominato 11 Utilizzo di ascensori L uso dell ascensore assolutamente vietato in caso di evacuazione Pagina 14 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 12 Organigramma del personal emergenze Vedi allegato A_2
36. estre RSPP Dott Lazzao Palumbo Finestra Finestra Spazio di Spazio di sicurezza N sicurezza Spazio di sicurezza tra i banchi 80 90 cm Cattedra Spazio di sicurezza tra i banchi 80 90 cm Striscia gialla Corridoio Striscia gialla Striscia gialla N VA N 7 EZZAJNIIS EZZaINDIS Ip oizeds v Ip oizeds V BJSQUIJ es ul4 Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 _ a att f ISLE I na Dasa R gister stema EN ISO 9001 2008 I Q 9 I 07 L ENTE ITALIANO DI ACCREDITAMENTO Azienda Certificata UNI EN ISO 9001 200 Servizi alle imprese e formazione professionale E35 37 b PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Ai sensi del D Lgs 81 08 D M 10 03 1998 e D M 16 08 1992 Redatto dal Dott Lazzaro Palumbo Responsabile C A A Scuola Istituto Maria Immacolata Indirizzo Piazza Europa n 37 71013 San Giovanni Rotondo FG Documento emesso il Causale Revisione Destinazione 22 10 2012 Revisione 01 Tutte le sedi Visto il Dirigente Visto il R S P P Prof Pasquale Palmisano Dott Lazzaro Palumbo Visto il R L S Pagina 1 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 Tutti
37. ettrico Entit del rischio media Sorgenti di pericolo a interruttori conduttori luci utensili elettrici apparecchi e accessori elettrici macchine elencate al punto 4 quadri elettrici stanze contenenti i server TO o po o Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio elettrico addetti alle pulizie lavaggio e movimentazioni varie collaboratori scolastici a non usare utensili apparecchi e accessori elettrici difettosi prima che siano stati riparati b non collegare spine non compatibili con le prese installate non lasciare i portalampade privi di lampade d nel togliere le spine delle apparecchiature non tirare il cavo ma agire direttamente Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 13 di 28 Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 sulla spina e non toccare i fili elettrici scoperti f non utilizzare acqua per spegnere incendi che si sviluppano su quadri elettrici e apparecchiature g evitare di caricare eccessivamente un unica prese di corrente h evitare di usare prolunghe e doppie prese difettose i in caso di anomalie sull impianto elettrico o su apparecchi accessori elettrici chiedere l intervento di personale specializzato nelle riparazioni j adottare un piano periodico di manutenzione per gli impianti apparecchi e accessori elettrici k segnalare agli addetti alla sicurezza RSPP AS
38. ggiungere il locale dov posizionata la cassetta di pronto soccorso Cartello indicante il punto di raccolta Indica il punto da raggiungere in caso d evacuazione CARTELLI ANTINCENDIO CARTELLO DESCRIZIONE Segnale che indica la presenza di un estintore Da applicare in prossimit dell estintore Segnale indicante la direzione da seguire per raggiungere un presidio antincendio un cartello di informazione addizionale ai pannelli indicanti le lance antincendio la scala antincendio gli estintori i telefoni per gli interventi antincendio Si applica sotto ai cartelli suddetti serve a indicare il percorso per raggiungere il presidio antincendio Di pan IDRANTE A COLONNA Segnale indicante la presenza di un idrante esterno Si applica in prossimit di un idrante esterno TE Segnale indicante la presenza di un naspo Si applica in prossimit dei naspi Pagina 9 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 valvola Metano MANOVRARE SOLO IN CASO D INCENDIO DI valvola Gasolio MANOVRARE SOLO valvola intercettazione combustibile AZIONARE IN CASO D INCENDIO Segnale indicante la presenza di una manichetta antincendio Si applica in prossimit delle manichette Segnale indicante il telefono
39. hi gt 5 kg carichi gt 5 kg compatibile compatibile compatibile Stazione eretta Stazione eretta eventualmente eventualmente eventualmente modificando le modificando le modificando le autista condizioni o condizioni o condizioni O scuolabus l orario l orario l orario Vibrazioni Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 26 di 28 Rev_01_221012 Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 24 Procedure di emergenza Per quest ultimo punto si veda meglio in dettaglio il piano di evacuazione e la procedura di evacuazione in caso di emergenze Pagina 27 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 25 Allegati al Manuale del Sistema Sicurezza antincendio O schede tecniche dei prodotti chimici detergenti e sanificanti O manuali d uso e manutenzione macchinari attestati corso antincendio lettere di nomina attestati corso pronto soccorso lettere di nomina O lettera di nomina Medico Competente nei casi previsti e RSPP O schede tecniche dispositivi di protezione individuale moduli consegna DPI e formazione informazione dei lavoratori verbale di riunione periodica O verbale di elezione RLS attestato comunicazione IN
40. i combustibili contenuti in uno spazio ivi compresi i rivestimenti dei muri delle pareti provvisorie dei pavimenti e dei soffitti Convenzionalmente espresso in chilogrammi di legno equivalente potere calorifico inferiore 4 400 kcal kg Carico d incendio specifico Carico d incendio riferito alla unit di superficie lorda Compartimento antincendio Parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e organizzato per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi Comportamento al fuoco Insieme di trasformazioni fisiche e chimiche di un materiale o di un elemento da costruzione sottoposto all azione del fuoco Il comportamento al fuoco comprende la resistenza al fuoco delle strutture e la reazione al fuoco dei materiali Filtro a prova di fumo Vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco REI predeterminata e comunque non inferiore a 60 dotato di due o pi porte munite di congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata e comunque non inferiore a 60 con camino di ventilazione di sezione adeguata e comunque non inferiore a 0 10 m sfociante al di sopra della copertura dell edificio oppure vano con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco e mantenuto in sovrappressione ad almeno 30 mbar anche in condizioni di emergenza oppure aerato direttamente verso l esterno con aperture libere di superficie non inferiore a 1 m con esclusione di condotti
41. i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente INDICE Punto Titolo Pagina Piano di emergenza ed evacuazione 1 1 Termini e definizioni 3 2 Segnaletica di emergenza 8 3 Scopo e campo di applicazione 11 4 Presentazione dell istituto 11 5 Caratteristiche dei luoghi 11 6 Sistema di rivelazione e allarme antincendio 12 7 Numero delle persone presenti e loro ubicazione 14 8 Addetti alla gestione delle emergenze 14 9 Formazione e informazione 14 10 Assistenza alle persone disabili 15 11 Utilizzo degli ascensori 15 12 Organigramma del personale con specifiche mansioni in caso di emergenze 16 13 Classificazione delle emergenze 16 14 Norme comportamentali in caso di incendio 16 15 Norme comportamentali in caso di infortuni 18 16 Chiamate di soccorso 20 17 Norme comportamentali in caso di presenza di un ordigno 21 18 Procedure di evaquazione 22 29 Allegati 22 Pagina 2 di 21 Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 1 Termini e definizioni 1 2 1 3 1 4 1 6 1 8 1 9 Altezza ai fini antincendi degli edifici civili Altezza massima misurata dal livello inferiore dell apertura pi alta dell ultimo piano abitabile e o agibile escluse quelle dei vani tecnici al livello del piano esterno pi basso Altezza dei piani Altezza massima tra pavimento e intradosso del soffitto Carico d incendio Potenziale termico della totalit dei material
42. i i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 15 di 21 Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 VV V Y compartimenti attivare ove esistenti i sistemi di allarme Intercettare le alimentazioni di gas energia elettrica ecc non rientrare nell edificio fin quando non vengono ripristinate le condizioni di normalit avvertire gli occupanti degli altri uffici adiacenti dirigersi verso le scale e le uscite seguendo le indicazioni non usare gli ascensori o i montacarichi se si tratta di un principio di incendio valutare se esiste la possibilit di estinguerlo immediatamente con i mezzi a portata di mano fatto divieto a chiunque non abbia avuto una preparazione specifica di tentare di estinguere un incendio con le dotazioni mobili esistenti e specialmente quando le fiamme hanno forte intensit espansiva La corretta operazione da compiere quella di avvisare gli addetti segnalare l evento pacatamente ai presenti e riversare ai preposti l incarico di chiamare i soccorsi pubblici Qualunque uso di lance idriche consentito dopo aver accertato la disattivazione dei circuiti elettrici almeno di piano Operazione che pu essere eseguita solamente dagli addetti al pronto intervento incendi di natura elettrica possono essere spenti solo con l impiego di estintori a CO2 Polvere Non utilizzare acqua per spegnere incendi di apparecchiature so
43. icella se assistenti insegnanti di insegnanti di mancata polivalenti sostegno sostegno copertura Rischio infettivo Traumatismi Traumatismi immunitaria varicella se in relazione alla in relazione alla mancata disabilit degli disabilit degli copertura allievi assistiti e allievi assistiti e immunitaria alla presenza di alla presenza di assistenti polivalenti I T P e assistenti di laboratorio in base alla V R del laboratorio di appartenenza personale di collaboratrici collaboratrici collaboratrici collaboratrici assistenza scolastiche scolastiche scolastiche scolastiche Rischio infettivo Stazione eretta mansione mansione mansione citomegalovirus Sollevamento compatibile compatibile compatibile Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 25 di 28 Rev_01_221012 Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI carichi gt 5 kg evitando lavoro evitando lavoro su evitando lavoro Sollevamento Utilizzo di scale su scale a pioli scale a pioli le su scale a pioli carichi gt 5 kg movimentazione movimentazione movimentazione Stazione eretta carichi gt 5 kg carichi gt 5 kg carichi gt 5 kg cuoca e aiuto cuoca e aiuto personale personale personale cuoca cuoca amministrativo amministrativo amministrativo Sollevamento Sollevamento mansione mansione mansione caric
44. itor Stampanti Impianti musicali Videoproiettori Telefoni Quadri elettrici Ascensore Cabina elettrica Taglierine da ufficio a leva Allarme antincendio m Estintori Idranti Martello Cacciavite Taglierino Forbici Attrezzi per le pulizie Scale portatili Attrezzatura didattica di laboratorio fisica chimica scienze Cappa di aspirazione Vetreria di laboratorio Aree di lavoro 2 DO Oo Oa Q Uffici di ogni genere e grado Aule Corridoi Bagni Ripostigli Palestra Laboratori Infrastrutture a Porte b Porte antipanico antincendio Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 7 di 28 Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 Scaffali Finestre Armadi Sedie Scrivanie Banchi i Scale antincendio e di emergenza j Lavagne Tesooao Agenti chimici a detergenti e sanificanti b prodotti per le pulizie in generale c rifiuti speciali toner esauriti inchiostri vari scarti laboratori di chimica d composti chimici usati per le attivit didattiche ivi compresi gli scarti vedi allegato elenco dei prodotti chimici Agenti microbiologici biologici a microorganismi vari legionella ratti blatte infestanti vari malattie infettive cos come indicate ai sensi della L R n 45 2008 art 10 ip po 5 Gestione del Manuale del Sistema di Sicurezza
45. la faccia Controllare respirazione e polso Mai somministrare tranquillanti e antidolorifici Mai applicare polveri pomate oli ecc Mai somministrare bevande alcoliche Emorragie Lavare la ferita con acqua corrente Porre sulla ferita un tampone fatto con garza sterile o tela pulita Fasciare strettamente e mantenere larto ferito pi alto del corpo Se l emorragia perdura cercare un punto a monte della ferita dove comprimendo con le dita un grosso vaso contro losso sottostante si riesca a diminuire l emorragia Mantenendo la compressione fasciare strettamente la ferita Dopo alcuni minuti diminuire molto lentamente la compressione Se l emorragia riprende applicare poco sopra la ferita se trattasi di un arto braccio o gamba un laccio emostatico facendo in modo che questo possa essere allentato o stretto secondo la necessit Il laccio va usato soltanto in casi eccezionalmente gravi e non deve essere lasciato applicato per oltre 20 minuti consecutivi mantenendo la ferita tamponata allentare il laccio per alcuni minuti e poi ristringere Emorragia nasale Tenere la testa in avanti per evitare che il sangue defluisca in gola comprimere entrambe le narici fra pollice ed indice per alcuni minuti senza allentare la pressione Applicare ghiaccio Lasciare scorrere il sangue se l emorragia nasale conseguenza di trauma cranico Emorragia dell orecchio Non tamponare mai ma lasciare defluire il sangue Mettere l infortunato in posizione
46. le Maria Immacolata Sede Piazza Europa n 37 San Giovanni Rotondo FG Succursale n 1 presso via Regina Elena San Giuseppe Succursale n 2 presso via Cellini Telefono 0882 456019 Numero di alunni 827 c a Numero di dipendenti 94 c a Numero complessivo di persone presenti suddiviso nelle tre strutture 921 c a Telefono Classificazione della scuola in base al numero delle presenze DM 26 08 92 tipo 2 con presenze contemporanee da 301 a 500 persone 5 Caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo Sede Descrizione Numero di piani Vie di esodo Luoghi con particolari prescrizioni Sede centrale sita Il fabbricato Tre Tutti i piani sono Nessuno Vi in Piazza Europa presenta una serviti da vie di comunque in recinzione intorno esodo sgombre da attesa della messa La struttura ha due scale antincendio e in esercizio delle accessi uno in da porte di scale antincendio Piazza Europa e emergenza con una difficolt l altro alle spalle in moniglione nell individuare le traversa Cavallotti antipanico e vie di evacuazione Principalmente apertura verso la La via di uscita su viene usato come vie di esodo Tutte piazza Europa non ingresso quello a le percorrenze e le idonea piazza Europa La ubicazioni sono recinzione si trova riportate in Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 11 di 21
47. lla linea centrale con il viso rivolto verso la scala e le mani posate sui pioli o sui montanti non saltare dalla scala non cercare di spostare la scala quando si sopra tenere entrambe i piedi sulla scala non sporgersi lateralmente Pagina 17 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 non sbilanciarsi noneffettuare sforzi eccessi quando si sulla scala per non sbilanciarsi non salire carichi usare i DPI dati in dotazione durante le lavorazioni Uso corretto Scala non danneggiata Corretta altezza di lavoro Tenersi con una mano alla scala laterale Scarpe a 7 Gradini 1 dl ENN Zoccolo antiscivolo x panon frontale dellalscala Ban Superficie non inclinata non cedevole e stabile 14 Rischio punture abrasioni e tagli alle mani Entit del rischio media Sorgenti di rischio e coltelli e taglierino e cacciavite e forbici Nessun sbilanciamento Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 18 di 28 CAA Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 lame corpi sporgenti taglierina da ufficio Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio punture abrasioni e tagli alle mani Deve essere evitato il c
48. natura Qualora la quantit di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle Pagina 19 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 operazioni di raccolta ed allontanamento di quantit importanti delle stesse devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attivit ed eventualmente ove richiesto il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria Usare i dispositivi di protezione dati in dotazione mascherine Informazione e formazione dei lavoratori Leggere le schede tecniche dei prodotti per le pulizie allegato prima di usarli Disporre la segnaletica di sicurezza Nei luoghi chiusi poco areati e di piccole dimensioni opportuno non usare con frequenza fotocopiatori e stampanti In caso di uso eccessivo aerare il locale con frequenza o istallare la fotocopiatrice all esterno Le attivit didattiche che comportano l utilizzo di composti chimici devono essere effettuate sotto cappa Norme di protezione e Usare la mascherina e i guanti in caso di lavorazione che prevedono l esposizione a polvere fibre gas e vapori 16 Rischio Rumore Sulle aree di lavoro oggetto di valutazione non si riscontrano valori di emissione oltre la norma Tuttavia in alcune stanze dove sono alloggiati i server si denota un rumore di fon
49. nita produttiva stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all erogazione di servizi dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale norma tecnica specifica tecnica approvata e pubblicata da un organizzazione internazionale da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione la cui osservanza non sia obbligatoria Pagina 4 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 buone prassi soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro elaborate e raccolte dalle regioni dall Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro ISPESL dall Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro INAIL e dagli organismi paritetici di cui all articolo 51 validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all articolo 6 previa istruttoria tecnica dell ISPESL che provvede a assicurarne la piu ampia diffusione linee guida atti di indirizzo e coordinamento per l applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai Ministeri dalle regioni dall ISPESL e dall INAIL e
50. oddisfatti i criteri E ed Spazio scoperto Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente anche se delimitato su tutti i lati superficie minima in pianta m non inferiore a quella calcolata moltiplicato per tre l altezza in metri della parete pi bassa che lo delimita La distanza fra le strutture verticali che delimitano lo spazio scoperto deve essere non inferiore a 3 50 m Se le pareti delimitanti lo spazio a cielo libero o grigliato hanno strutture che aggettano o rientrano detto spazio considerato scoperto se sono rispettate le condizioni del precedente e se il rapporto fra la sporgenza o rientranza e la relativa altezza di impostazione non superiore ad 1 2 La superficie minima libera deve risultare al netto delle superfici aggettanti La minima distanza di 3 50 m deve essere computata fra le pareti pi vicine in caso di rientranze fra parete e limite esterno della proiezione dell aggetto in caso di sporgenze fra i limiti esterni delle proiezioni di aggetti prospicienti Superficie lorda di un comportamento Superficie in pianta compresa entro il Pagina 4 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 2 1 2 2 2 3 3 1 3 2 3 3 3 4 3 5 3 6 3 7 3 8 perimetro interno delle pareti delimitanti il comportamento Distanza di
51. ontatto del corpo dell operatore con elementi taglienti o pungenti o in ogni modo capaci di procurare lesioni Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali Effettuare sempre una presa salda degli arnesi che si maneggiano Indossare i dispositivi di protezione dati in dotazione solo per le operazioni di manutenzione Informazione e formazione dei lavoratori Ispezionare l imballaggio dei carichi prima di maneggiarli Disporre la segnaletica di sicurezza 15 Rischio inalazioni polveri fibre gas e vapori Entit del rischio media Sorgenti di rischio detergenti e sanificanti prodotti per la pulizia operazioni di sanificazione prodotti per la derattizzazione e disinfezione uso di stampanti e fotocopiatori composti chimici durante le attivit di laboratorio Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio polveri fibre gas e vapori Nelle lavorazioni che prevedono l impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati la produzione e o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee come l acqua e il personale deve essere dotato di mascherina Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi se dannose devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro
52. onto ove possibile visto il sovraffollamento delle classi ai fini della prevenzione di tali inconvenienti 1 I banchi degli alunni devono essere posti dopo il punto di massima apertura dell infisso 2 Trai banchi deve essere garantito uno spazio minimo di sicurezza per il passaggio in caso di emergenza 3 vietato predisporre file da tre banchi singoli o un banco singolo pi uno doppio 4 Nei corridoi predisporre delle strisce gialle a terra per la presenza di potenziali ostacoli durante l apertura di porte e finestre Alla presente si allega uno schema tipo per illustrare la predisposizione dei banchi e delle strisce gialle da posizionare a terra La presente costituisce a tutti gli effetti un integrazione al documento di valutazione dei rischi pertanto da tenere agli atti della documentazione inerente la sicurezza Cordialmente San Giovanni Rotondo 22 10 2012 Il Responsabile del S P P Dott Lazzaro Palumbo Pagina 1 di 1 Schema di riferimento per la prevenzione di urti contro porte e finestre RSPP Dott Lazzao Palumbo Finestra Finestra Spazio di Spazio di sicurezza N sicurezza Spazio di sicurezza tra i banchi 80 90 cm Cattedra Spazio di sicurezza tra i banchi 80 90 cm Striscia gialla Corridoio Striscia gialla Striscia gialla N VA N 7 EZZAJNIIS EZZaINDIS Ip oizeds v Ip oizeds V BJSQUIJ es ul4 Schema di riferimento per la prevenzione di urti contro porte e fin
53. per gli interventi di pronto soccorso Si applica in prossimit del locale dov situato il telefono d emergenza Segnale indicante la presenza della valvola esterna per intercettazione del combustibile metano Si applica in prossimit della valvola generalmente posta all esterno della centrale termica IN CASO D INCENDIO Segnale indicante la presenza della valvola esterna per intercettazione del combustibile gasolio Si applica in prossimit della valvola generalmente posta in prossimit della centrale termica Segnale indicante la presenza della valvola per intercettazione del combustibile Si applica in prossimit della valvola generalmente presente in prossimit della centrale termica all esterno delle cucine all esterno di laboratori che utilizzano gas e altre sostanze infiammabili interrunore aotreo generaie RE SOLO Materratitora ai on riso antrais boisa MANOVRARE SOLO IN CASO la ONCENG MANOVRA IN CASO INCENDIO Segnale indicante la presenza di interruttore generale dell impianto elettrico Si applica in prossimit del quadro elettrico generale o del pulsante di sgancio dell impianto elettrico Segnale indicante la presenza di interruttore generale dell impianto elettrico della centrale termica Si applica in prossimit dell interruttore generale della centrale termica posto all esterno della stessa ALLARME ANTINCENDIO
54. pra Il personale obbligato ad indossare il tesserino di riconoscimento b Il Dirigente ha l obbligo di nominare un addetto alla valutazione dei prestatori mediante la compilazione del Mod_03 Pagina 24 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI 23 VdR per le lavoratrici in stato di gravidanza Attivit e fattori di rischio incompatibili con lo stato di gravidanza assistenti polivalenti Nido Scuola Primaria Secondaria di 1 Secondaria di 2 dell infanzia grado grado educatrici insegnanti Insegnanti insegnanti insegnanti Rischio infettivo 3 4 anni Rischio Infettivo mansione mansione citomegalovirus Sollevamento varicella se compatibile compatibile carichi mancata Sollevamento Stazione eretta copertura insegnanti di insegnanti di carichi gt 5 kg O posture immunitaria educazione fisica educazione fisica Stazione eretta incongrue mansione mansione Rischio infettivo insegnanti di compatibile compatibile varicella se sostegno evitando stazione evitando stazione mancata Traumatismi eretta prolungata eretta prolungata copertura in relazione alla attivit di attivit di immunitaria disabilit degli assistenza Lep assistenza Lep 4 5 anni allievi assistiti e rumore gt 80 db A rumore gt 80 db A Rischio infettivo alla presenza di var
55. ri di rischio professionali e alle modalita di svolgimento dell attivita lavorativa prevenzione il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarita del lavoro l esperienza e la tecnica per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell integrita dell ambiente esterno salute stato di completo benessere fisico mentale e sociale non consistente solo in un assenza di malattia o d infermita sistema di promozione della salute e sicurezza complesso dei soggetti istituzionali che concorrono con la partecipazione delle parti sociali alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori valutazione dei rischi valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria attivita finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza pericolo proprieta o qualita intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni rischio probabilita di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione u
56. rticolo 32 designata dal datore di lavoro a cui risponde per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi addetto al servizio di prevenzione e protezione persona in possesso delle capacita e dei requisiti professionali di cui all articolo 32 facente parte del servizio di cui sopra Pagina 3 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 medico competente medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all articolo 38 che collabora secondo quanto previsto all articolo 29 comma 1 con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed e nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto rappresentante dei lavoratori per la sicurezza persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro servizio di prevenzione e protezione dai rischi insieme delle persone sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attivita di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori sorveglianza sanitaria insieme degli atti medici finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori in relazione all ambiente di lavoro ai fatto
57. sicurezza esterna Valore minimo stabilito dalla norma delle distanze misurate orizzontalmente tra il perimetro in pianta di ciascun elemento pericoloso di una attivit e il perimetro del pi vicino fabbricato esterno all attivit stessa o di altre opere pubbliche o private oppure rispetto ai confini di aree edificabili verso le quali tali distanze devono essere osservate Distanza di sicurezza interna Valore minimo stabilito dalla norma delle distanze misurate orizzontalmente tra i rispettivi perimetri in pianta dei vari elementi pericolosi di una attivit Distanza di protezione Valore minimo stabilito dalla norma delle distanze misurate orizzontalmente tra il perimetro in pianta di ciascun elemento pericoloso di una attivit e la recinzione ove prescritta ovvero il confine dell area su cui sorge l attivit stessa Capacit di deflusso o di sfollamento Numero massimo di persone che in un sistema di vie d uscita si assume possano defluire attraverso una uscita di modulo uno Tale dato stabilito dalla norma tiene conto del tempo occorrente per lo sfollamento ordinato di un compartimento Densit di affollamento Numero massimo di persone assunto per unit di superficie lorda di pavimento persone m Larghezze delle uscite di ciascun compartimento Numero complessivo di moduli di uscita necessari allo sfollamento totale del compartimento Luogo sicuro Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da
58. spositivi di protezione dati in dotazione mascherina in caso di intervento su condizionatori operazioni di pulizia e Aerare i locali finestre aperte in caso di eccessiva umidit o innalzamento della temperatura almeno una volta ogni due ore per 15 minuti e Sanificare l aria periodicamente per la prevenzione di malattie infettive L R n 45 08 19 Rischio biologico e microbiologico Entit del rischio media Sorgenti di rischio e Trappole derattizzazione e disinfestazione e Roditori e Insetti e Acari e Contaminazione microbiologica muffe batteri etc e Legionella e Acqua stagnante e Condizionatori e Cisterne di acqua e Erogatori di acqua in disuso e Rifiuti Pagina 21 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 Prevenzione e norme comportamentali per contenere il rischio Formare e informare il lavoratore Verificare sempre l efficienza dei dispositivi di aerazione e la loro pulizia Indossare gli indumenti di protezione guanti e mascherina durante le operazioni di sanificazione e di trasporto stoccaggio di rifiuti Non intervenire senza gli indumenti di protezione sulle trappole di derattizzazione e disinfestazione Segnalare tempestivamente la presenza di infestanti Predisporre e attuare quanto previsto dalla L R n 45 2008 art 10 Sanificare periodicamente con
59. to di personale specializzato nelle riparazioni non fumare adottare un piano periodico di manutenzione per gli impianti apparecchi e accessori elettrici Disporre la segnaletica di sicurezza Formazione del personale Revisionare periodicamente i dispositivi antincendio estintori e idranti Pagina 12 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 k Adottare un piano antincendio e di emergenze con simulazioni periodiche almeno una volta all anno I Monitorare con frequenza le stanze con carico di incendio elevato archivi sgabuzzini tutte le stanze in disuso che contengono materiale infiammabile accumulato Il monitoraggio deve essere effettuato dagli addetti all antincendio m Formare in modo adeguato gli addetti all antincendio n Le sostanze infiammabili presenti nel laboratorio devo essere stoccate in modo opportuno chiuse in armadietti e manipolate da personale adeguatamente formato Identificazione dei lavoratori e di altre persone presenti esposti a rischi di incendio a addetti alle attivit educative e di insegnamento insegnanti addetti alle lavorazioni di ufficio personale ATA addetti all amministrazione Dirigenti allievi lavoratori autonomi lavoratori delle ditte in appalto disabili sordomuti e con difficolt motorie Tesooaoo 11 Rischio el
60. tti alla Gestione delle Emergenze 2 Nel caso in cui il pericolo non possa essere eliminato bisogna avvertire il Coordinatore delle Emergenze il quale valuta se emanare l ordine di evacuazione 3 Il segnale ordine di evacuazione dato dal suono della campanella nelle seguenti modalit a Inizio emergenza 4 suoni intermittenti b Evacuazione generale suono continuo fino a quando l allarme stato recepito da tutti c Fine emergenza 10 suoni intermittenti 4 All emanazione del segnale di evacuazione tutto il personale mantenere la calma deve lasciare ogni oggetto e dirigersi verso il punto di raccolta pi vicino seguendo la via di esodo indicata sulla planimetria 5 L insegnante mantenere la calma prender il registro di classe e coordiner le operazioni di evacuazione intervenendo dove necessario 6 Gli studenti usciranno dall aula raggiungere il punto di raccolta al seguito dei compagni nominati apri fila in fila indiana e tenendosi per mano o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti al fine di impedire che alcuni compagni possano prendere la direzione sbagliata 7 Gli studenti dovranno procede in modo sollecito senza soste e senza spingere i compagni dovranno inoltre collaborare con l insegnate per controllare la presenza di tutti gli allievi prima e dopo lo sfollamento e attenersi strettamente a quanto ordinato dall insegnante nel caso che si verifichino contrattempi 8 Gli allie
61. tto tensione quadri elettrici o parti dell impianto elettrico Non tentare di iniziare lo spegnimento con i mezzi portatili se non si e sicuri di riuscirvi iniziare l opera di estinzione solo con la garanzia di una via di fuga sicura alle proprie spalle e con l assistenza di altre persone 15 Norme comportamentali in caso di infortuni o malori Lo scopo di questa sezione di fornire semplici informazioni circa il comportamento da tenere in caso di infortunio Pu accadere infatti che durante l ordinaria attivit lavorativa o in occasione di un evento sinistroso qualcuno possa restare vittima di incidente o subire un malore momentaneo In attesa di un soccorso qualificato medico ambulanza Pronto Soccorso ospedaliero le persone opportunamente addestrate presenti nel plesso addetti al primo soccorso possono prestare un primo soccorso ed assistenza all infortunato usando materiali e mezzi disponibili al momento dell incidente In caso di infortunio infatti Pagina 16 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 sia per disposizioni di legge che per motivi etici necessario adoperarsi per un intervento corretto nell ambito delle proprie competenze Si riportano di seguito alcuni tra gli incidenti che si possono verificare ed i relativi comportamenti da tenere in situazioni di emergenza sanit
62. ul piano nazionale quali sedi privilegiate per la programmazione di attivita formative e l elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro l assistenza alle imprese finalizzata all attuazione degli adempimenti in materia ogni altra attivita o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento responsabilita sociale delle imprese integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende e organizzazioni nelle loro attivita commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate 1 Scopo e campo di applicazione Lo scopo del presente Manuale di Sicurezza quello di definire la politica sulla sicurezza adottata dal Dirigente Scolastico ai fini del D Lgs 81 08 e s m i attraverso un adeguato Sistema di Sicurezza che si esplica con la realizzazione del Documento della Valutazione Pagina 5 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 dei Rischi per raggiungere e mantenere l efficienza in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro e per tenere il personale gli allievi e lo stesso Dirigente Scolastico adeguatamente informato sui rischi o pericoli legati al proprio ambiente lavorativo nonch delle azioni preventive da adottare Il presente Manuale si
63. uovendosi 22 VdR delle attivit ausiliari extra scolastiche Elenco delle attivit ausiliari possibilmente presenti e manutentori ordinari e straordinari Pagina 23 di 28 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 e addetti alle pulizie e imbianchini e attivit edili muratori e elettricisti VdR delle attivit ausiliari e Vedi allegato Mod_03 e Vedi Il documento di VdR delle ditte lavoratori autonomi esterni consegnato e Vedi qualifica dei prestatori Procedura per la gestione delle attivit ausiliari ai fini della sicurezza e della prevenzione di possibili rischi interferenti Le imprese esecutrici prima del inizio di ogni lavorazione dovranno presentare al DS o altro incaricato la seguente documentazione mediante il Mod_02 incaricare una addetto e POSdell impresa esecutrice lavori di edilizia o documento di valutazione dei rischi o copia del DUVRI in caso di contratto stipulato con altro soggetto diverso dal DS e DURC e Iscrizione alla camera di commercio e Organigramma della sicurezza DI RSPP RLS Addetti al pronto soccorso e addetti antincendio Note a Le imprese o lavoratori autonomi prima dell inizio di ogni lavorazione dovranno pena la sospensione dei lavori delimitare e mettere in sicurezza l area di intervento ed essere muniti della documentazione di cui so
64. venimenti Sdraiare il paziente sulla schiena con la testa piegata di lato o meglio in posizione laterale di sicurezza vedi fig 1 evitando di tenerlo forzatamente in piedi o seduto Sollevare le gambe da terra di circa 40 50 cm Slacciare i vestiti per facilitare la respirazione Non somministrare alcolici o altri liquidi Non lasciare alzare subito il paziente ma aspettare almeno 10 minuti Dopo uno svenimento sempre opportuno far visitare dal medico l interessato Intervento di rianimazione Le fasi da seguire sono le seguenti accertarsi che l infortunato non abbia inalato gas velenosi e Adagiare l infortunato su un piano rigido con il capo in ipertensione Reclinargli il capo all indietro e Aprirgli la bocca e tirare in avanti la mandibola Chiudergli le narici e insufflare aria e Intervallare l insufflazione con il massaggio cardiaco esterno e Mantenere un ritmo di tre insufflazioni per sedici massaggi ogni minuto 16 Chiamate di soccorso Vedi allegato A_3 Pagina 19 di 21 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Istituto M Immacolata PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Rev_01_221012 Nota bene questo allegato deve essere affisso in prossimit del telefono utilizzato per la chiamata 17 Norme comportamentali in caso di presenza di un ordigno Chiunque si accorge di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione gt Nonsi avvi
65. vi nominati chiudi fila avranno il compito di assistere eventuali compagni in difficolt avvertendo immediatamente il proprio insegnante e dovranno chiudere la porta dell aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro 9 Arrivati al punto di raccolta ogni insegnante provvede a fare l appello al fine di verificare la presenza di tutti i propri allievi nominativi dei dispersi dovranno essere tempestivamente comunicati 10 Durante la procedura di evacuazione gli Addetti alla Gestione delle Emergenze agevolano e vigilano sulla manovra di evacuazione prestando aiuto ad eventuali persone in difficolt anche disabili e collaborano unitamente al Coordinatore delle Emergenze con le Autorit intervenute in soccorso dando loro ogni informazione utile 11 Tutto il personale incaricato di specifiche mansione in caso di emergenza durante la manovra di evacuazione si adopera allo svolgimento del suo specifico compito docente non docente collaboratori visitatori manutentori escluso il personale incaricato della gestione delle emergenze Pagina 1 di 1 consulenza aziendale Procedura di emergenza in caso di terremoto_100413_Rev00 NORME COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE IN CASO DI TERREMOTO Comportamenti da adottare durante la fase di scossa 1 Abbassarsi non rimanere in piedi e possibilmente proteggersi se non completamente almeno la testa sotto il banco la cattedra o la scrivania 2 Non sostare
66. zza 9 8 Formazione 9 Valutazione dei rischi 10 9 Criteri di valutazione dei rischi 10 10 Rischio di incendio 11 11 Rischio elettrico 13 12 Movimentazione manuale dei carichi e posatura forzata 14 13 Rischio cadute 16 14 Rischio punture abrasioni e tagli alle mani 19 15 Rischio inalazioni polveri fibre gas e vapori 19 16 Rischio rumore 20 17 Rischio derivanti dall uso improprio delle macchine 20 18 Rischio microclima 21 19 Rischio biologico e microbiologico 21 20 Rischio chimico 22 21 Rischio video terminali 22 22 VdR delle attivit ausiliari 24 23 VdR per le lavoratrici in stato di gravidanza 25 24 Procedure di emergenza 27 25 Allegati al manuale del sistema sicurezza 30 Tutti i diritti sono riservati all autore ogni abuso sar perseguito legalmente Pagina 2 di 28 Istituto M Immacolata DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHI Rev_01_221012 0 Termini e definizioni lavoratore persona che indipendentemente dalla tipologia contrattuale svolge un attivita lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato con o senza retribuzione anche al solo fine di apprendere un mestiere un arte o una professione esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari Al lavoratore cosi definito e equiparato il socio lavoratore di cooperativa o di societa anche di fatto che presta la sua attivita per conto delle societa e dell ente stesso l associato in partecipazione di cui

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