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vedi il testo - Collegio Nazionale degli Agrotecnici

1. 16061 definire un manuale di orientamento per diffondere ed applicare correttamente il metodo di 1607 produzione biologica tecniche di coltivazione in agricoltura biologica e linee guida per la difesa 1608 delle colture in agricoltura biologica 16092 definire aggiornare e pubblicare periodicamente sul portale internet le linee guida nazionali di 1610 difesa in agricoltura biologica 76 36 77 16113 provvedere alla gestione e all aggiornamento della banca dati sui prodotti fitosanitari utilizzabili 1612 in agricoltura biologica 16134 predisporre e diffondere materiale informativo sulla difesa in agricoltura biologica 16145 realizzare iniziative informative sull agricoltura biologica rivolte anche ad utilizzatori non 1615 professionali per incentivare l adozione di pratiche colturali hobbistiche a basso impatto 1616 sanitario e ambientale 16176 promuovere programmi di formazione specifica e di aggiornamento per gli operatori del 1618 biologico 16197 promuovere e rafforzare la ricerca e lo scambio di informazioni ed esperienze nell agricoltura 1620 biologica anche attraverso le esistenti reti di ricerca e le specifiche piattaforme informatiche 1621 nazionali 16228 individuare possibili strumenti finanziari per sostenere le aziende agricole e le strutture 1623 impegnate nell applicazione dell agricoltura biologica 16249 favorire la promozione e la valorizzazione delle produzioni biologiche a livello naziona
2. 1666Tali informazioni statistiche comparabili ed armonizzate sull intero territorio comunitario sono 1667riferite a 1 quantitativo annuale delle sostanze attive prodotte e commercializzate Allegato III del 1668citato regolamento 1185 2009 2 quantitativo annuale delle sostanze attive distribuite dagli 1669utilizzatori professionali 1670Le informazioni relative ai quantitativi commercializzati sono fornite da produttori commercianti 167limportatori e fornitori 1672Con riferimento ai quantitativi distribuiti dagli utilizzatori professionali le informazioni saranno 1673raccolte annualmente almeno sulle seguenti colture pomodoro vite e mais 1674Inoltre nella individuazione degli indicatori viene privilegiato il ricorso ai dati provenienti da 167Sprogrammi di monitoraggio esistenti e coerenti con le finalit del Piano 1676Nell Allegato VII viene riportato un elenco esemplificativo degli indicatori suddivisi per categoria 1677B 1 Monitoraggio delle sostanze attive fitosanitarie nelle acque superficiali e profonde 1678Allo scopo di rilevare eventuali effetti derivanti dall uso dei prodotti fitosanitari sull ambiente 1679acquatico le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nell ambito dei programmi di 1680rilevazione di cui all art 120 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n 152 effettuano il monitoraggio 1681dei residui di prodotti fitosanitari nelle acque tenendo conto degli indirizzi specifici forniti
3. 3021 A decorrere dal 26 novembre 2015 il certificato di abilitazione all acquisto e all utilizzo dei 303 prodotti fitosanitari costituisce requisito obbligatorio per chiunque intenda acquistare e o 304 utilizzare i prodotti fitosanitari destinati a utilizzatori professionali 3052 A decorrere dal 26 novembre 2015 il certificato di abilitazione alla vendita dei prodotti 306 fitosanitari costituisce un requisito obbligatorio per la distribuzione sul mercato all ingrosso o 307 al dettaglio di tutti i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali 308 309A 1 3 Certificati di abilitazione alla consulenza 310A decorrere dal 26 novembre 2015 il certificato di abilitazione alla consulenza costituisce un 31lrequisito obbligatorio per svolgere attivit di consulenza nell ambito della difesa fitosanitaria 312indirizzata alla difesa integrata e biologica all impiego sostenibile e sicuro dei prodotti fitosanitari e 313ai metodi di difesa alternativi L attivit di consulenza incompatibile con la condizione dei 314soggetti che hanno rapporti di dipendenza o di collaborazione diretta a titolo oneroso con societ 31Stitolari di autorizzazione di prodotti fitosanitari secondo la definizione di cui all articolo 3 316paragrafo 24 del regolamento CE n 1107 2009 Su richiesta il certificato di abilitazione 317all attivit di consulente deve essere esibito agli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari 17
4. c rischi specifici associati all uso di attrezzature portatili agli irroratori a spalla e le relative misure per la gestione del rischio 194010 aree specifiche ai sensi degli articoli 14 e 15 del decreto legislativo n 150 2012 194111 registrazione delle informazioni su ogni utilizzo dei prodotti fitosanitari 1942 1943Materie specifiche per la formazione degli utilizzatori professionali dei distributori e 1944dei consulenti 1945 1946Utilizzatori professionali 1947 corretta tenuta dei registri dei trattamenti di cui all art 16 comma 3 del decreto legislativo n 1948 150 2012 1949 corretta interpretazione delle informazioni riportate in etichetta e nelle schede di sicurezza 1950 dei prodotti fitosanitari finalizzata ad una scelta consapevole e ad un impiego appropriato 1951 nel rispetto della salvaguardia ambientale della tutela della salute e della sicurezza 1952 alimentare 1953 modalit di accesso e conoscenza delle informazioni e servizi a supporto delle tecniche di 1954 difesa integrata e biologica messi a disposizione dalle strutture regionali o provinciali 1955 conoscenze relative all applicazione delle tecniche di prevenzione e di contenimento degli 1956 organismi nocivi basate sui metodi non chimici 1957 conoscenze sui rischi ambientali e sui rischi per la persona operatori residenti e persone 1958 presenti nell area connessi all uso dei prodotti fitosanitari nonch i rischi derivanti da
5. 1145Fatto salvo quanto previsto in applicazione del decreto legislativo 19 agosto 2005 n 214 s m i e dei 1146decreti ministeriali che disciplinano la lotta obbligatoria le Regioni e Province autonome possono 1147autorizzare trattamenti fitosanitari mirati al fine di impedire l introduzione e la diffusione degli 1148organismi da quarantena e di proteggere i vegetali i prodotti vegetali e la salute pubblica dagli 1149organismi nocivi definiti nella normativa di riferimento 1150 1151A 5 4 Riduzione o eliminazione dell applicazione dei prodotti fitosanitari sulle o lungo le 1152 strade 1153Le misure di riduzione o eliminazione dell applicazione dei prodotti fitosanitari sulle o lungo le 1154strade devono essere volte alla massima limitazione dell uso dei prodotti fitosanitari attraverso 115Sl utilizzo di metodi alternativi a quelli chimici nel rispetto della sicurezza e del ruolo della 1156vegetazione sui cigli stradali 1157Per tale finalit si prevedono le seguenti azioni 1158 S sostituzione dall entrata in vigore del Piano dei prodotti fitosanitari che contengono sostanze 1159 classificate per la cancerogenesi la mutagenesi e la tossicit riproduttiva in Categoria 1A e 1B 1160 ai sensi del regolamento CE n 1272 2008 1161 S sostituzione e o limitazione entro 3 anni dall entrata in vigore del Piano dei prodotti fitosanitari 1162 che riportano in etichetta le pertinenti frasi di precauzione SPel SPe2 Spe3 e SPe4 o
6. 1163 classificati come T e T ai sensi del decreto legislativo n 65 2003 e s m i o le classi di pericolo 1164 ele frasi corrispondenti di cui al regolamento CE n 1272 2008 1165 3 divieto di effettuare trattamenti con insetticidi e acaricidi sulle alberate stradali durante la fase 1166 fenologica della fioritura e comunque con prodotti fitosanitari che riportano in etichetta la 1167 pertinente frase di precauzione SPe8 11681 Ministeri dell ambiente e della tutela del territorio e del mare della salute e delle politiche 1169agricole alimentari e forestali entro 2 anni dall entrata in vigore del Piano adottano criteri 1170ambientali minimi da inserire obbligatoriamente negli affidamenti e nei capitolati tecnici delle gare 1171d appalto per l esecuzione dei trattamenti fitosanitari lungo la rete stradale e autostradale tenendo 1172conto in particolare della necessit di 1173 o utilizzare il diserbo meccanico e fisico es pirodiserbo in tutti i casi in cui esso possa 1174 sostituire il diserbo chimico In particolare occorre sostituire il diserbo chimico con il diserbo 1175 meccanico nelle aree limitrofe ai ponti ed alle stazioni di servizio lungo le strade e autostrade 1176 con annessi punti di ristoro applicando opportune misure di gestione del sistema dei cigli 1177 stradali al fine di ridurre il pi possibile l attecchimento e la crescita delle malerbe 1178 pacciamatura verde o con materiali inerti ecc Questa misura
7. 1587 c effettuare la regolazione taratura delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti 1588 fitosanitari presso i Centri Prova autorizzati secondo le modalit previste al paragrafo 1589 A 3 7 1590 1591A 7 4 L agricoltura biologica 1592I1 regolamento CE 834 2007 che disciplina l agricoltura biologica prevede il ricorso all uso di un 1593ridotto numero di prodotti fitosanitari non di sintesi Allegato II del regolamento CE n 889 08 e 1594solo in caso di un dimostrato grave rischio per la coltura 1595L obiettivo che si intende raggiungere con l agricoltura biologica nei 5 anni di validit del Piano 1596l incremento dell adesione al corrispondente disciplinare nazionale con riferimento alle principali 1597produzioni agricole 1598La quantificazione di tale obiettivo sar ulteriormente specificata e inserita nel Piano mediante atto 1599integrativo dello stesso non appena saranno definiti gli strumenti attuativi della futura PAC 2014 16002020 le pertinenti misure e le risorse disponibili per il suo perseguimento 1601 1602A 7 4 1 Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 1603I1 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali avvalendosi del Gruppo di lavoro per 1604l agricoltura biologica di cui all articolo 1 punto 2 del D P C M 4 maggio 2007 ed in particolare 1605del Sottogruppo Difesa di cui al D M n 17222 dell 11 novembre 2009 provvede a
8. 2773calcolo del volume di miscela necessaria e la corretta regolazione dell attrezzatura distribuzione 2774La miscela fitoiatrica che residua a fine trattamento comprende 2775 a l eventuale miscela residua nel serbatoio surplus rispetto a quella necessaria per coprire la 2776 superficie oggetto del trattamento 2777 b la miscela tecnicamente non distribuibile eventuali depositi di miscela fitoiatrica negli 2778 angoli morti del serbatoio e del circuito idraulico depositi di miscela fitoiatrica all interno 2779 dei filtri 2780La miscela fitoiatrica residua pu avere le seguenti destinazioni 2781 1 la miscela residua nel serbatoio previa eventuale diluizione pu essere quanto prima 2782 distribuita sulle colture per le quali il prodotto in uso autorizzato garantendo comunque il 2783 rispetto di tutte le indicazioni previste in etichetta 2784 2 la miscela non riutilizzata deve essere conferita per il successivo smaltimento a operatori 2785 autorizzati in base alla vigente normativa 2786 2787 A 5 Pulizia dell irroratrice al termine della distribuzione 2788Una non corretta pulizia delle parti interne della macchina irroratrice serbatoio circuito idraulico 2789ecc e soprattutto una non adeguata gestione delle acque di risulta che l operazione di lavaggio 2790genera determina forme di inquinamento ambientale oltre che danni ai componenti della macchina 2791quali intasamento degli ugelli ed altri malf
9. 39 20 40 845 d motivazioni che giustificano il ricorso al mezzo aereo 846 e prodotto fitosanitario da usare con indicazione della dose per ettaro e del 847 quantitativo totale di prodotto da utilizzare 848 f programma dei trattamenti con indicazione dell inizio e del termine 849 previsti il numero totale dei trattamenti gli orari della giornata nei quali sono effettuati i 850 trattamenti 851 g dati relativi alle autorizzazioni della Ditta e del pilota che eseguir i 852 trattamenti nonch quelli relativi al mezzo utilizzato corredati dalla documentazione 853 comprovante l efficienza dell attrezzatura impiegata 854 h elenco delle basi operative ed indicazione delle generalit e del recapito 855 degli addetti alle basi con allegata copia dei relativi certificati di abilitazione all acquisto 856 e all utilizzo dei prodotti fitosanitari 857 i planimetria degli appezzamenti da trattare in scala 1 10 000 o pi 858 dettagliata riportante anche l indicazione delle aree di salvaguardia 859 j presenza di eventuali aree sensibili quali abitazioni aree aperte al 860 pubblico allevamenti di bestiame di api di pesci e di molluschi corsi d acqua pozzi 861 strade aperte al traffico e le misure che si intendono adottate per evitare contaminazioni o 862 altri effetti indesiderati 863 k distanze minime dalle aree pubbliche dalle aree residenziali e da altre aree 864 sensibili tenuto conto che la zona da irrora
10. ambiente e della tutela del territorio e del mare delle politiche agricole alimentari e 973forestali e della salute su proposta del Consiglio entro 18 mesi dall entrata in vigore del Piano 974predispongono linee guida per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua potabile 975Le Regioni e le Province autonome conformemente alle predette linee guida individuano idonee 976misure che non pregiudicano comunque il rispetto degli obblighi previsti dalle norme comunitarie 977e nazionali in materia di tutela delle acque e in particolare di quelli previsti dalla Parte III del 978decreto legislativo 3 aprile 2006 n 152 e s m 1 979Le suddette misure tengono conto dell eventuale limitazione dei prodotti fitosanitari pericolosi per 980l ambiente acquatico e laddove possibile della loro sostituzione con prodotti fitosanitari meno 981pericolosi o con misure di prevenzione basate su metodi agro ecologici allegato III del decreto 982legislativo n 150 2012 nonch su sistemi di lotta biologica e controllo biologico delle avversit e 983con prodotti fitosanitari a base di sostanze attive a basso rischio definite ai sensi dell articolo 22 del 984regolamento CE n 1107 2009 98STali misure tengono conto altres della sostituzione dei prodotti fitosanitari a base di sostanze 986attive che rientrano nell elenco delle sostanze prioritarie pericolose del decreto legislativo 10 987dicembre 2010 n 219 e s m i 988Tenuto conto delle
11. dei Prodotti itosanitari 174 175 Adesione a programmi di formazione ed aggiornamen to per il rilascio dei certificati di abilitazione Intossicazion i da esposizione a Prodotti fitosanitari 1 N di utilizzatori professionali che partecipano ai corsi di formazione e di aggiornamento per anno 2 N di rivenditori consulenti che partecipano ai corsi di formazione e di aggiornamento per anno 3 N di consulenti che partecipano ai corsi di formazione e di aggiornamento per anno Numero di soggetti che frequentano i corsi per le tre diverse categorie utilizzatori professionali rivenditori consulenti Intossicazioni acute da Prodotti fitosanitari Indice di frequenza e indice di gravit Sostanze attive e Prodotti fitosanitari Andamento nei 5 anni Casi di esposizione umana a Prodotti fitosanitari con ricorso ad un centro antiveleni REGIONI REGIONI Centri Antiveleni ISS SINSIAP Salute Ambiente Salute Da attivare 84 Formazion e utilizzatori consulenti e distributori di Prodotti Incidenti ambientali fitosanitari causati dall uso di Prodotti fitosanitari in Informazio Incidenti aree 2 e non MOTTA Ambiente 5 i Casi di inquinamento MINSAL ISPRA ISS Attivo ne e ambientali agricole per anno Indice REGIONI Salute sensibilizza di frequenza e indice di zione gravit Manipolaz Andamento nei 5 anni ione uso stoccaggio smaltimento dei Prodott
12. dell azienda Difesa integrata obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2014 Difesa integrata volontaria Agricoltura biologica Consumatore Target Protezione Salute popolazione presente nelle aree agricole operatori agricoli professionali e non popolazione presente nelle aree pubbliche Target Tutela Ambiente ambiente acquatico e acque potabili biodiversit ed ecosistemi 269 AZIONI 270 271A 1 Formazione e prescrizioni per gli utilizzatori i distributori e i consulenti 272 articoli 7 8 9 e 10 del decreto legislativo n 150 2012 273 274A 1 1 Il sistema di formazione 2751 A decorrere dal 26 novembre 2013 istituito un sistema di formazione obbligatoria e 276 certificata per utilizzatori professionali distributori e consulenti Il sistema riguarda sia la 277 formazione di base che l aggiornamento periodico 2782 Le Regioni e le Province autonome provvedono al rilascio dei certificati di abilitazione per 279 gli utilizzatori professionali i distributori e i consulenti I certificati di abilitazione sono 280 rilasciati ai soggetti interessati previa frequenza a specifici corsi di formazione di base e 281 all ottenimento di una valutazione positiva sulle materie elencate nell Allegato I del decreto 282 legislativo n 150 2012 2833 I certificati di abilitazione sono validi per cinque anni e alla scadenza vengono rinnovati a 284 richiesta del titolare previa verifica della part
13. 1682dall Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA per quanto riguarda la 1683scelta delle sostanze da ricercare prioritariamente i metodi per il campionamento l analisi il 1684controllo di qualit 1685Le Regioni e le Province autonome nell ambito del monitoraggio dei residui dei prodotti 1686fitosanitari nelle acque effettuato ai sensi del decreto legislativo n 152 2006 parte III tengono 1687conto degli indirizzi specifici forniti dall ISPRA e attraverso il sistema informativo nazionale tutela 1688delle acque SINTAI trasmettono al medesimo Istituto entro il 31 marzo di ogni anno i risultati 1689delle attivit di monitoraggio relativi all anno precedente L ISPRA raccoglie elabora e valuta tali 1690dati e li trasmette al Consiglio ed alle Regioni e Province autonome 1691 1692B 2 Indicatore dell evoluzione della presenza di residui di prodotti fitosanitari nelle acque 16931 AI fine di seguire l evoluzione nel tempo della contaminazione viene definito un indicatore di 1694 tendenza della presenza di residui di prodotti fitosanitari nelle acque L indicatore basato sulle 1695 frequenze di rilevamento e sulle concentrazioni nelle acque superficiali e sotterranee ed 1696 riferito sia al complesso delle sostanze monitorate sia a determinate sostanze rilevanti dal punto 1697 di vista dei rischi per la salute e l ambiente 80 38 81 16982 AI fine di ridurre per quanto possibile
14. 1847 territorio di competenza secondo quanto disposto dall articolo 8 del decreto legislativo n 1848 150 2012 1849 informa annualmente sull attuazione delle misure secondo quanto disposto dall articolo 1850 14 del decreto legislativo n 150 2012 1851 1852MANUALI E LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO PREVISTI O IN CORSO DI 1853 ELABORAZIONE 1854 Linee guida nazionali per la difesa integrata obbligatoria 1855 Linee guida nazionali per la difesa integrata volontaria e il controllo integrato delle 1856 infestanti disponibile 1857 Manuale di orientamento per diffondere ed applicare correttamente il metodo di produzione 1858 biologico tecniche di coltivazione in agricoltura biologica e linee guida per la difesa delle 1859 colture in agricoltura biologica 1860 Tecniche per un agricoltura sostenibile a basso impatto ambientale 1861 Manuali regionali Stoccaggio e gestione dei prodotti fitosanitari disponibili 1862 Life TOPPS Train Operators to prevent Pollution from Point Sources disponibile 1863 3 uso sicuro e sostenibile degli prodotti fitosanitari le linee guida TOPPS per la 1864 prevenzione dell inquinamento puntiforme da prodotti fitosanitari disponibile scaricabile 1865 dal sito internet www topps life org 1866 le buone pratiche agricole per una migliore protezione delle acque dalla contaminazione 1867 di prodotti fitosanitari disponibile scaricabile dal sito internet www topps life org 18
15. 1898consulenti 1899 1900 1 legislazione nazionale e comunitaria relativa ai prodotti fitosanitari e alla lotta 1901 obbligatoria contro gli organismi nocivi 19022 pericoli e rischi associati ai prodotti fitosanitari 1903 a modalit di identificazione e controllo 1904 b rischi per operatori consumatori gruppi vulnerabili e residenti o che entrano nell area trattata 1905 c sintomi di avvelenamento da prodotti fitosanitari interventi di primo soccorso informazioni 1906 sulle strutture di monitoraggio sanitario e accesso ai relativi servizi per segnalare casi di 1907 incidente 1908 d rischi per le piante non bersaglio gli insetti benefici la flora e la fauna selvatiche la 1909 biodiversit e l ambiente in generale 1910 e rischi associati all impiego di prodotti fitosanitari illegali contraffatti e metodi utili alla loro 1911 identificazione 1912 3 strategie e tecniche di difesa integrata di produzione integrata e di contenimento 1913 biologico delle specie nocive nonch principi di agricoltura biologica Informazioni 1914 sul principi generali e sugli orientamenti specifici per coltura e per settore ai fini 1915 della difesa integrata con particolare riguardo alle principali avversit presenti 1916 nell area 1917 4 valutazione comparativa dei prodotti fitosanitari con particolare riferimento ai 1918 principi per la scelta dei prodotti fitosanitari che presentano minori rischi per la 1919 salute umana per
16. 2011 conformemente a quanto riportato ai punti 1 e 2 del 1569 paragrafo A 7 3 1 I disciplinari regionali vincolanti per le aziende che aderiscono ai programmi 1570 di difesa integrata volontaria sono oggetto di periodiche revisioni e sono pubblicati sui portali 1571 regionali e sul sito della Rete Rurale Nazionale 15723 garantire la realizzazione e o il potenziamento di supporti tecnici e informativi per le aziende 1573 nonch il coordinamento dell assistenza tecnica in sinergia con le attivit di supporto previste 1574 per la difesa integrata obbligatoria e per l agricoltura biologica 15754 promuovere eventuali servizi di consulenza innovativi 15765 individuare possibili strumenti finanziari per sostenere le aziende agricole e le strutture 1577 impegnate nell applicazione dei disciplinari richiamati al punto 2 1578 1579A 7 3 3 Le aziende agricole 1580Le aziende agricole che attuano la difesa integrata volontaria sono tenute a 1581 a rispettare le norme contenute nei disciplinari di produzione integrata volontaria definiti 1582 dalle Regioni e dalle Province autonome secondo la procedura richiamata al punto 2 del 1583 paragrafo A 7 3 2 1584 b integrare il registro dei trattamenti definito ai sensi dell articolo 16 comma 3 del decreto 1585 legislativo n 150 2012 con le annotazioni relative ai prodotti fitosanitari acquistati e a 1586 quelli giacenti in magazzino a fine anno Registro di carico e scarico
17. Aspetti generali 2375 ii Vedi irroratrici per colture erbacee 2376 iii Manometro 2377Deve essere presente almeno un manometro in prossimit della pompa e possibilmente uno in 2378prossimit della lancia 2379 iv Scala di lettura 2380Ved irroratrici per colture erbacee 2381 v Funzionalit 2382Ved irroratrici per colture erbacee 23833 2 Condotti e tubazioni 2384Devono essere in buono stato di conservazione e non presentare alterazioni visibili Le loro 2385caratteristiche costruttive devono risultare compatibili con la pressione di esercizio 2386Non devono verificarsi perdite dai condotti e dalle tubazioni quando provate alla massima pressione 2387di esercizio indicata dal costruttore della macchina irroratrice 2388In caso di rottura delle tubazioni deve essere possibile interrompere l erogazione all inizio di queste 2389ultime ad esempio con uno o pi rubinetti sulla tubazione di mandata 23903 3 Sistema di filtrazione 2391 i Filtri 2392Ved irroratrici per colture erbacee 2393 ii Dispositivo di isolamento 2394Vedi irroratrici per colture erbacee 23953 4 Perdite di carico 2396Quando si opera con tubazioni di lunghezza superiore a 10 20 m e o in condizioni di elevate 2397differenze di quota tra il luogo in cui collocata la pompa e il punto di erogazione la pressione di 122 59 123 2398esercizio indicata dal manometro montato in prossimit della lancia deve essere confrontata con 2399quella r
18. ai prodotti fitosanitari 517L obbligo di segnalazione del trattamento rientra nei seguenti casi 518 impiego di prodotti fitosanitari in ambiti extra agricoli come ad esempio trattamenti 519 realizzati in parchi o giardini pubblici ai bordi o alle alberature stradali ecc 520 quando espressamente riportato in etichetta come previsto all articolo 9 comma 1 lettera g 521 punto 6 del DPR n 290 2001 come modificato dal DPR n 55 2012 522 quando previsto da specifiche norme o prescrizioni definite dagli Enti locali territorialmente 523 competenti tenendo conto anche di eventuali ulteriori indicazioni che saranno fornite dal 524 Ministero della salute su proposta del Consiglio 525La segnalazione finalizzata alla tutela delle persone che potrebbero essere esposte ad un rischio 526derivante dall applicazione dei prodotti fitosanitari o che potrebbero accedere in prossimit o nelle 527aree trattate Esse devono essere informate dell esecuzione del trattamento con l apposizione di 528specifiche indicazioni ai bordi delle zone interessate che riportino idonee avvertenze su data e ora 529del trattamento tipologia di prodotti fitosanitari utilizzati tempi di rientro 530 531A 2 3 Informazioni tra le aziende agricole 532Fermo restando quanto previsto all articolo 67 del regolamento CE n 1107 2009 le aziende 533agricole al fine di tutelare le proprie produzioni con particolare riguardo a quelle ottenute con il 534m
19. assicurare lo 212sviluppo e la promozione di metodi di produzione agricola per i quali il ricorso a molecole di sintesi 213 limitato al minimo indispensabile 214 La citata direttiva evidenzia l opportunit che gli obiettivi dichiarati siano perseguiti fra l altro 215anche attraverso specifici strumenti economici di sostegno e all articolo 4 prevede che ogni Stato 216Membro predisponga un apposito Piano d Azione Nazionale di seguito Piano 217 Relativamente agli strumenti di sostegno l articolo 2 del decreto legislativo n 150 del 14 218agosto 2012 prevede che le relative disposizioni applicative siano armonizzate con le politiche gli 219strumenti ed i dispositivi della Politica Agricola Comune PAC 220 Nella fase di definizione degli strumenti attuativi della futura PAC 2014 2020 le Autorit di 221gestione di ciascun documento programmatorio definiscono le pertinenti misure e le risorse a 222disposizione fornendo al contempo gli elementi necessari ai fini della quantificazione degli 223obiettivi previsti dal Piano 224 Pertanto la necessaria quantificazione degli obiettivi del Piano prevista ai sensi dell art 4 della 225direttiva 2009 128 CE e l eventuale indicazione di ulteriori obiettivi saranno effettuate mediante 226atto integrativo del Piano stesso non appena il quadro delle misure previste e delle relative risorse 227finanziarie sar disponibile 228 Il Piano nasce da un articolato percorso e si
20. degli interventi 1235 1236In particolare sono previste le seguenti misure 55 28 56 123753 nelle zone frequentate dalla popolazione parchi e giardini pubblici campi sportivi aree 1238 ricreative cortili e aree verdi all interno dei plessi scolastici parchi giochi per bambini 1239 superfici in prossimit di strutture sanitarie i trattamenti diserbanti sono vietati e sostituiti con 1240 metodi alternativi 12415 eventuali deroghe all impiego dei diserbanti potranno essere concesse dall Autorit regionale 1242 competente per il contenimento o l eliminazione di organismi nocivi o che determinano 1243 problemiall incolumit pubblica 12445 in caso di deroga non si pu ricorrere comunque all uso di prodotti fitosanitari classificati T 1245 T o che riportano in etichetta le seguenti frasi di rischio da R20 a R28 R36 R37 R38 R42 1246 R43 R40 R60 R61 R62 R63 e R68 ai sensi del decreto legislativo n 65 2003 e s m i o le 1247 classi di pericolo e le frasi corrispondenti di cui al regolamento CE n 1272 2008 1248 1249A 5 5 2 Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione fungicida o insetticida 125053 sono consentiti esclusivamente trattamenti con prodotti ammessi in agricoltura biologica di 1251 cui al regolamento n 834 2007 ad eccezione dei prodotti fitosanitari classificati T T o che 1252 riportano in etichetta le seguenti frasi di rischio da R20 a R28 R36 R37 R38 R42 R43 R40 1253 R60 R61
21. deve comunicare per ciascun trattamento con un preavviso di 48 ore il 927giorno e l ora di inizio degli interventi con mezzi aerei ai Comuni interessati e alle singole Aziende 928Sanitarie Locali ASL competenti per territorio I casi di rinvio dei trattamenti devono altres 929essere comunicati immediatamente all Azienda Sanitaria Locale ASL competente per territorio 930secondo modalit preventivamente concordate 931 932A 4 5 Prescrizioni specifiche 934Gli addetti alle basi degli aeromobili durante le operazioni devono essere sempre presenti nelle basi 93Sloro assegnate 937Durante i trattamenti vietato il sorvolo dei centri abitati intendendosi per tali quelli indicati 938dall articolo 3 comma 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992 n 285 In ogni caso il sorvolo delle 939vie di comunicazione e dei corsi d acqua deve avvenire intersecando gli stessi nel tratto pi breve 940mantenendo gli ugelli chiusi 941 942AI fine di ridurre gli effetti della deriva devono essere osservate le seguenti prescrizioni 943 a il diametro delle particelle delle miscele irrorate deve essere tale da limitare la 944 formazione di nebbie del tipo di quelle delle irrorazioni ad ultra basso volume 945 b i trattamenti devono essere eseguiti con classe 1 della scala di Beaufort della forza del 946 vento 43 22 44 947 c i trattamenti devono essere eseguiti in modo che il pilota possa fruire di idonee 948 indicazioni a terra contrassegni
22. di Prodotti fitosanitari 172 173 Nome dell indicato re Rilascio del certificato di abilitazione per consulenti distributori ed utilizzatori professionali Rilascio del certificato di aggiornamen to all abilitazio ne per consulenti distributori ed utilizzatori professionali Indicatore 1 N certificati rilasciati agli utilizzatori professionali per anno totale aziende 2 N certificati rilasciati ai rivenditori anno 3 N certificati rilasciati ai consulenti anno Andamento nei 5 anni 1 N di certificati di aggiornamento rilasciati ad utilizzatori professionali anno 2 N di certificati di aggiornamento rilasciati ai rivenditori anno 3 N di certificati di aggiornamento rilasciati ai consulenti anno Andamento nei 5 anni Indicatori specifici REGIONI MIPAAF Stato rilevazione dati Dato da rilevare certificati di abilitazione rilasciati distinti per le tre categorie utilizzatori professionali rivenditori consulenti Salute Ambiente certificati di rinnovo delle abilitazioni rilasciati distinti per le tre categorie REGIONI MIPAAF i Attivo utilizzatori professionali rivenditori consulenti 83 Formazione utilizzatori consulenti e distributori di Prodotti fitosanitari Formazion e utilizzatori consulenti e distributori di Prodotti fitosanitari Informazio ne e sensibilizza zione Manipolaz ione uso stoccaggio smaltimento
23. di confine zone di rispetto indicazioni di direzione di volo e 949 simili che gli consentano di operare nel modo migliore 950 d la distribuzione dei prodotti fitosanitari deve avvenire con traiettorie di volo alle minime 951 altezze e velocit compatibili con la sicurezza del volo e l efficienza del trattamento 952 e gli appezzamenti da trattare devono essere sufficientemente estesi in relazione alle 953 specifiche e particolari situazioni territoriali 955Le aree trattate potranno essere agibili nel rispetto dei tempi di rientro specificati in etichetta del 956prodotto fitosanitario utilizzato 957 958A 4 6 Vigilanza 960Le Aziende Sanitarie Locali ASL competenti per territorio ed i Comuni verificano il rispetto delle 961disposizioni stabilite dalle norme vigenti e delle prescrizioni aggiuntive riportate 962nell autorizzazione Nei casi di inadempienza 1 Autorit competente procede alla sospensione o 963alla revoca dell autorizzazione fatto salvo quanto previsto all articolo 24 del decreto legislativo n 964150 2012 965 966A 5 Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua 967 potabile e per la riduzione dell uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche 968 aree frequentate dalla popolazione aree naturali protette articoli 14 e 15 969 del decreto legislativo n 150 2012 970 971A 5 1 Misure per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua potabile 9721 Ministeri dell
24. di informazioni relativamente ai seguenti aspetti O O previsione e avvertimento sullo sviluppo delle avversit bollettini che sulla base dei risultati delle elaborazioni dei modelli previsionali e delle reti di monitoraggio forniscono agli agricoltori informazioni sull applicazione della difesa integrata Tali bollettini hanno le seguenti caratteristiche n cadenza periodica in base alle esigenze delle principali colture per il periodo in cui sono in atto n valenza territoriale riportano informazioni sull andamento meteorologico n riportano indicazioni operative sulle principali colture relativamente a fase fenologica situazione epidemiologica delle principali avversit indicazioni sul momento pi opportuno in cui effettuare eventuali trattamenti ed eventuali raccomandazioni sui prodotti fitosanitari utilizzabili n riportano indicazioni operative sulle principali colture relativamente alle pratiche agronomiche richiamate nell Allegato IHI del decreto legislativo n 150 2012 che possono favorire la riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari 14905 organizzare e o riorganizzare e incentivare l assistenza tecnica e la consulenza alle aziende agricole sulla difesa fitosanitaria anche attraverso l attivazione di apposite strutture territoriali di coordinamento e di specifici servizi di consulenza 1491 1492 1493 1494A 7 2 3 Le aziende agricole 1495 1496 1497 1498 1499 1500 1501 150
25. documento di orientamento della Commissione consultiva per i prodotti fitosanitari 1055 Misure di mitigazione del rischio per la riduzione della contaminazione dei corpi idrici 1056superficiali da deriva e ruscellamento ad esempio 10571 Intercettazione minimizzare l entit del deposito di gocce su superfici non bersaglio 1058 Esempio mediante fasce di rispetto siepi ecc 10592 Produzione delle gocce migliorare le caratteristiche del getto irrorato Esempio 1060 attraverso ugelli antideriva e basse pressioni 1061Nel caso delle colture arboree un efficace sistema di intercettazione della deriva rappresentato 1062dall inserimento di barriere di vegetazione arbustiva e arborea la realizzazione di siepi fortemente 1063raccomandata all interno delle aree di salvaguardia delle acque superficiali ed anche nei siti della 1064rete Natura 2000 e nelle aree protette di cui alla legge 6 dicembre 1991 n 394 e s m 1 1065 1066A 5 1 3 2 Utilizzo di fasce vegetate non trattate che riducono il ruscellamento e il drenaggio 1067AI fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall inquinamento conseguente ai fenomeni 1068d ruscellamento e drenaggio dei prodotti fitosanitari distribuiti raccomandata la costituzione di 1069una fascia vegetata non trattata lungo i corpi idrici di almeno 5 metri L ampiezza della fascia viene 1070misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda Per fascia vegetata si intende
26. fitosanitari 1999 2000Corso di aggiornamento 2001 20020ltre all approfondimento degli argomenti affrontati nel corso di base in relazione alle specificit 2003territoriali ed all evoluzione tecnica e normativa gli obiettivi formativi specifici dell attivit di 2004aggiornamento sono quelli riportati di seguito 2005 2006Utilizzatori professionali 2007 2008 2009 2010 2011 2012 acquisizione delle conoscenze relative alle eventuali modifiche delle norme riguardanti i processi di utilizzo dei prodotti fitosanitari con particolare riferimento alla mitigazione dei rischi per la salute e per l ambiente e all applicazione dei metodi di lotta integrata e biologica 37 conoscenza degli agenti dei sintomi e della terapia delle nuove emergenze fitosanitari 2013Distributori 2014 2015 2016 2017 2018 94 95 acquisizione delle conoscenze relative alle eventuali modifiche delle norme riguardanti i processi di autorizzazione commercializzazione ed utilizzo dei prodotti fitosanitari conoscenza delle innovazioni tecnologiche relative ai metodi di difesa integrata e biologica 45 2019Consulenti 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 96 97 35 17 acquisizione delle conoscenze relative alle eventuali modifiche delle norme riguardanti i processi di i processi di autorizzazione commercializzazione ed utilizzo dei prodotti fitosanitari acquisizione delle conoscenze relative al
27. inoltre essere sviluppata una collaborazione con il Ministero 84 85 40 1781dell Istruzione dell Universit e della Ricerca al fine di garantire che gli argomenti oggetto del 1782Piano siano adeguatamente trattati nei percorsi di Alta formazione 1783 1784 1785D Sistemi di controllo 1786I controlli sulla effettiva ottemperanza delle disposizioni di cui ai precedenti paragrafi sono 1787effettuati in base alle disposizioni previste dal decreto legislativo n 150 2012 1788Gli Organismi di Controllo sono individuati dalle Regioni 1789A livello nazionale ed in armonia con quanto stabilito a livello comunitario si definiscono 17901 impostazione delle attivit di controllo e il regime delle sanzioni I controlli delle aziende aderenti 1791alla PAC sono effettuati secondo le procedure stabilite nei pertinenti regolamenti comunitari 1792Costituiscono carattere di priorit i riscontri oggettivi derivanti da sopralluoghi diretti quali 1793campionamenti e relative analisi misurazioni verifiche documentali evidenze tangibili supportati 1794da metodi di indagine quali audit acquisizione di informazioni osservazioni dirette ecc 1795 17961 Autorit preposte ai controlli 1797 Entro 90 giorni dalla pubblicazione del Piano le Regioni e le Province autonome nell ambito 1798 della propria organizzazione e legislazione individuano l Autorit per i controlli inerenti 1799 attuazione delle disposizioni previste dallo
28. interesse comunitario legate agli ecosistemi terrestri 1290 habitat in cui vi la necessit di tutelare le api e gli altri impollinatori 1291Nei siti della Rete Natura 2000 e nelle aree naturali protette istituite in base alla legge nazionale 6 1292dicembre 1991 n 394 e alle relative leggi regionali al fine di rafforzare la strategia di tutela della 1293biodiversit gi sancita da altri strumenti normativi e pianificatori ed in particolare dall ultima 1294Strategia Nazionale sulla Biodiversit le misure di riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari di cui 1295all articolo 15 del decreto legislativo n 150 2012 sono definite sulla base delle linee guida di cui 1296sopra entro 3 anni dall entrata in vigore del Piano dalla Regione o Provincia autonoma 1297competente in accordo con l Ente gestore laddove esistente in base alle specifiche caratteristiche 1298del sito da tutelare 1299Ciascuna misura ivi comprese eventuali misure di riduzione e o divieto di prodotti fitosanitari deve 1300essere integrata nel Piano di gestione del sito o altro piano equivalente o con le misure di 1301conservazione sulla base delle specifiche esigenze in funzione delle specie e o dell habitat da 1302tutelare e degli esiti delle attivit di monitoraggio ambientale 1303Le misure di cui sopra si integrano con gli strumenti ed i dispositivi della PAC come previsto al 1304comma 3 dell articolo 2 del decreto legislativo n 150 2012 13
29. irrorazione orientabile la registrazione delle operazioni il 1127 controllo elettronico dei volumi irrorati ecc 1128 o valutare le dosi di impiego necessarie in rapporto alle specie presenti al loro stadio di 1129 sviluppo e alla loro sensibilit 1130 o utilizzare tecniche o metodi alternativi all impiego di prodotti fitosanitari per evitare 1131 l insorgere di resistenze causato dall uso ripetuto dello stesso principio attivo 1132 1133Nella definizione di tali criteri sono coinvolte le altre Amministrazioni competenti e le parti 1134interessate 113SLe Regioni e le Province autonome in relazione alla specificit delle aree protette istituite ai sensi 1136della legge n 394 del 1991 e dei siti della Rete Natura 2000 possono individuare i target prioritari 1137da proteggere e ulteriori limitazioni di impiego dei prodotti fitosanitari da utilizzare sulle o lungo le 1138linee ferroviarie che interessano tali aree 51 26 52 1139Gli Enti che bandiscono le gare d appalto per l affidamento delle attivit di contenimento e di lotta 1140alla vegetazione infestante sulle o lungo le linee ferroviarie ivi compresi i trattamenti fitosanitari 114lriferiscono annualmente ai Ministeri della salute dell ambiente e della tutela del territorio e del 1142mare in merito ai prodotti fitosanitari utilizzati alle quantit impiegate alle tecniche di 1143distribuzione e alle misure di mitigazione dei rischi prese in considerazione 1144
30. la realizzazione e l applicazione di reti di monitoraggio sullo 1440 sviluppo di patogeni e parassiti da utilizzare a livello regionale 14416 definire in accordo con le Regioni e le Province autonome nell ambito delle linee guida per la 1442 difesa integrata obbligatoria i requisiti minimi delle reti di monitoraggio a cui le aziende 1443 agricole hanno accesso nonch l elenco delle principali avversit 14447 promuovere e rafforzare la ricerca e lo scambio di informazioni ed esperienze nella difesa 1445 integrata anche attraverso le esistenti reti di ricerca e le specifiche piattaforme informatiche 1446 nazionali del settore 14478 attivare iniziative per favorire la realizzazione e l applicazione di sistemi di previsione e 1448 avvertimento sullo sviluppo delle avversit fitofagi e patogeni da utilizzare a livello regionale 1449 con particolare riferimento a 1450 o standardizzazione informatica dei modelli previsionali esistenti ed attualmente in uso in 1451 alcune Regioni piattaforma informatica con unico software in grado di elaborare per i 1452 diversi territori 1 modelli previsionali disponibili con i dati meteorologici messi a 1453 disposizione dalle reti meteorologiche regionali 1454 o validazione dei diversi modelli nei diversi territori 1455 o messa a disposizione delle Regioni e delle Province autonome di software e di una 1456 piattaforma informatica che consenta agli stessi Enti di elaborare informazio
31. la salute pubblica dagli 1197organismi nocivi definiti nella normativa di riferimento 1198 1199A 5 5 Misure per la riduzione dei rischi nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi 1200 vulnerabili 1201Ai fini della tutela della salute e della sicurezza pubblica disciplinato secondo quanto riportato nei 1202successivi paragrafi A 5 5 1 e A 5 5 2 l uso dei prodotti fitosanitari nelle aree utilizzate dalla 1203popolazione o da gruppi vulnerabili questi ultimi definiti all articolo 3 punto 14 del regolamento 1204 CE n 1107 2009 120SLe suddette aree includono parchi e giardini pubblici campi sportivi aree ricreative cortili e aree 1206verd all interno dei plessi scolastici parchi gioco per bambini superfici in prossimit di strutture 1207sanitarie e spazi ludici di pubblica frequentazione 1208 1209F vietato effettuare trattamenti con insetticidi e acaricidi sulle alberate stradali durante la fase 1210fenologica della fioritura e comunque con prodotti fitosanitari che riportano in etichetta la 1211pertinente frase di precauzione SPe8 1212 1213E fatto obbligo di avvisare la popolazione attraverso l apposizione di cartelli che indicano tra 1214l altro la data e l ora del trattamento la sua finalit e la durata del divieto di accesso all area 121Strattata La durata del divieto di accesso non deve essere inferiore al tempo di rientro eventualmente 1216indicato nell etichetta dei prodotti fito
32. lungo le strade A 5 5 Misure per la riduzione dei rischi nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili A 5 5 1 Gestione della flora infestante A 5 5 2 Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione fungicida o insetticida A 5 6 Misure per la riduzione dei rischi nelle aree trattate di recente con prodotti fitosanitari e frequentate dagli operatori agricoli o ad essi accessibili A 5 7 Tutela dei Siti Natura 2000 e delle aree naturali protette A 5 7 1 Misure per la riduzione del rischio causato dall uso dei prodotti fitosanitari A 5 7 2 Misure volontarie complementari e di accompagnamento 131A 6 Manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 delle rimanenze Articolo 17 del decreto legislativo n 150 2012 A 6 1 Stoccaggio dei prodotti fitosanitari A 6 2 Manipolazione diluizione e miscelazione dei prodotti fitosanitari prima dell applicazione A 6 3 Manipolazione degli imballaggi e delle rimanenze di prodotti fitosanitari A 6 4 Smaltimento o riutilizzo della miscela fitoiatrica residua nell irroratrice al termine del trattamento A 6 5 Pulizia dell irroratrice al termine della distribuzione A 6 6 Recupero o smaltimento delle rimanenze di prodotti fitosanitari e dei relativi Imballaggi 144A 7 Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari strategie fitosanitarie 145sostenibili Articoli 1
33. obbligatoria per le 1179 infrastrutture di nuova costruzione e raccomandata per quelle esistenti 1180 o valutare le dosi di impiego necessarie in rapporto alle specie presenti al loro stadio di 1181 sviluppo e alla loro sensibilit 1182 o utilizzare tecniche o metodi alternativi all impiego di prodotti fitosanitari per evitare 1183 l insorgere di resistenze causato dall uso ripetuto della stessa sostanza attiva 1185Nella definizione di tali criteri sono coinvolte le altre amministrazioni competenti e le parti 1186interessate 53 27 54 1188Gli Enti che bandiscono le gare d appalto per l affidamento delle attivit di contenimento e di lotta 1189alla vegetazione infestante sulle o lungo la rete stradale e autostradale nelle more della definizione 1190dei criteri ambientali minimi riferiscono annualmente ai Ministeri della salute dell ambiente e 1191della tutela del territorio e del mare in merito ai prodotti fitosanitari utilizzati alle quantit 1192impiegate alle tecniche di distribuzione e alle misure di mitigazione dei rischi utilizzate 1193Fatto salvo quanto previsto in applicazione del decreto legislativo 19 agosto 2005 n 214 s m i e dei 1194decreti ministeriali che disciplinano la lotta obbligatoria le Regioni e Province autonome possono 119Sautorizzare trattamenti fitosanitari mirati al fine di impedire l introduzione e la diffusione degli 1196o0rganismi da quarantena e di proteggere i vegetali i prodotti vegetali e
34. previsti dai Documenti ia ENAMA n 6 e n 7 La procedura di regolazione taratura delle macchine irroratrici finalit TEORIA 3 obbiettivi e parametri della macchina su cui intervenire Documenti in DA ENAMA n 10 n 11 e n 17 Esempi pratici su come si effettua il controllo di differenti tipologie di PRATICA 5 macchine irroratrici per colture arboree ed erbacee colture arboree ed erbacee Aspetti normativi mutuo riconoscimento dei controlli gestione dei TEORIA 2 documenti e responsabilit oggettiva del controllore Documenti e ENAMA n 1 e n 9 Impiego di software per l imputazione dei dati su supporto informatico e TEORIA 1 loro trasferimento ad una banca dati centrale Documenti ENAMA n 15 e in n 16 TOTALE La suddivisione delle ore scelta dall Ente formatore le ore qui riportate forniscono un indicazione di massima 68 2619 ALLEGATO V 2620 2621 Specie ed habitat di interesse comunitario legate agli ambienti acquatici 2622 2623La lista delle specie e degli habitat di interesse comunitario tutelate dalle Direttive Uccelli e 2624 Habitat selezionati in base alle indicazioni della Horizontal Wetland Guidance della Common 2625Implementation Strategy dell Unione Europea doc n 12 2003 per l individuazione delle aree da 2626inserire nei registri delle aree protette per la tutela della biodiversit istituiti in base alla dir 26272000 60 CE secondo i criteri riportati nella t
35. stesso e ne danno contestualmente comunicazione 1800 alle Autorit competenti a livello nazionale 1801 Le Autorit per i controlli di cui al punto precedente individuano le articolazioni organizzative 1802 territoriali che effettuano i controlli di cui al presente Piano assicurandone un adeguato 1803 coordinamento 1804 Le Autorit competenti a livello nazionale e le Autorit regionali assicurano un coordinamento 1805 efficace ed efficiente tra le rispettive articolazioni organizzative 1806 18072 Personale addetto ai controlli 1808 Le articolazioni organizzative che effettuano il controllo assicurano che il proprio personale 1809 coinvolto nei controlli sia dotato di un adeguata e continua formazione unita alla capacit di un 1810 approccio multidisciplinare 1811 18123 Programmazione dei controlli 1813 Il Consiglio propone 1814 a le linee guida sui controlli 1815 b il piano nazionale annuale delle attivit di controllo 1816 18174 Raccolta dati 1818 La proposta per l organizzazione di un sistema di raccolta dei dati sui risultati dei controlli 1819 definita dal Consiglio entro 1 anno dall entrata in vigore del Piano Nella definizione di tale 1820 sistema occorre garantire un adeguato flusso delle informazioni finalizzato ad accrescere 1821 l efficacia della rete dei controlli e le sinergie con i controlli riferiti alla PAC 1822 1823E Misure di coordinamento per l attuazione e l aggiornamento del Pian
36. sversamenti accidentali di prodotto 2718 2719A 2 Manipolazione diluizione e miscelazione dei prodotti fitosanitari prima 2720 dell applicazione 2721Al fine di ridurre i rischi per la salute umana e per l ambiente necessario attenersi a quanto segue 2773 1 Verificare prima dell inizio dei trattamenti che l attrezzatura sia perfettamente funzionante e 2724 non presenti perdite 2725 2 Preparare la miscela fitoiatrica con modalit tali da non causare rischi per l ambiente anche in 2726 caso di sversamenti accidentali Tali operazioni non devono essere svolte su suoli molto 2727 permeabili e o declivi e o sovrastanti falde acquifere 2728 3 Non lasciare incustodite le miscele di prodotti fitosanitari pronte per l uso le attrezzature e i 2729 prodotti fitosanitari Tenerle fuori dalla portata di persone non autorizzate e di animali 2730 4 La captazione di acqua da corpi idrici per il riempimento dell irroratrice pu essere effettuata 2731 esclusivamente a condizione che siano utilizzate tecniche o dispositivi idonei ad evitare la 2732 contaminazione della fonte idrica es valvola di non ritorno serbatoio intermedio di 2733 stoccaggio dell acqua 2734 5 La macchina irroratrice deve disporre di uno strumento preciso e leggibile per la lettura della 2735 quantit di miscela presente nel serbatoio I volumi introdotti nel serbatoio non devono mai 2736 superare quelli massimi indicati dal costruttore 2737
37. svolge l attivit di vendita 1979 modalit di accesso e conoscenza delle informazioni e servizi a supporto delle tecniche di 1980 difesa integrata e biologica messi a disposizione dalle strutture regionali 1981 1982Consulenti 1983 legislazione nazionale ed europea relativa ai prodotti fitosanitari con particolare riferimento 1984 alle procedure di autorizzazione revoca e modifica delle stesse Fonti di accesso alle 1985 informazioni banche dati siti web ecc 1986 corretta tenuta dei registri dei trattamenti di cui all art 16 comma 3 del decreto legislativo n 1987 150 2012 1988 approfondimenti relativi alla biologia e alle modalit di prevenzione e controllo delle 1989 principali avversit delle piante coltivate presenti sul territorio nel quale si svolge l attivit 1990 di consulenza 1991 corretta interpretazione delle informazioni riportate in etichetta e nelle schede di sicurezza 1992 dei prodotti fitosanitari con approfondimenti relativi alla valutazione comparativa 1993 modalit di accesso e conoscenza delle informazioni e servizi a supporto delle tecniche di 1994 difesa integrata e biologica messi a disposizione dalle strutture regionali 1995 informazioni sul corretto stoccaggio dei prodotti fitosanitari e sulle norme relative alla 1996 sicurezza sul lavoro 1997 ruolo del consulente capacit di relazionarsi con le strutture di ricerca e sperimentazione e 1998 con gli utilizzatori di prodotti
38. ugelli montati sulla barra e operando alla pressione normalmente utilizzata 2211dall agricoltore 2212F necessario evitare che i risultati delle misurazioni siano influenzati dalle condizioni climatiche 2213La distanza tra banco e punta di spruzzo degli ugelli deve essere misurata e riportata nel rapporto di 2214prova 2215La distribuzione trasversale deve essere uniforme e deve essere valutata sulla base del coefficiente 2216d variazione che non deve superare il 10 inoltre la quantit totale di liquido raccolto da ogni 2217canaletta del banco prova pu variare al massimo di 20 rispetto al valore medio totale 2218 2219c 2 Misura della portata 2220Lo scarto di portata di ciascun ugello dello stesso tipo non deve superare il 10 della portata 2221nominale indicata dal costruttore 2222Nel caso non sia possibile risalire alla portata nominale dell ugello indicarlo nel rapporto di prova e 2223comunque determinare la portata di ciascun ugello alla pressione di esercizio impiegata 2224verificando che le portate non differiscano di 5 dal valore medio calcolato 2225La prova pu essere effettuata con gli ugelli montati o meno sulla barra Occorre assicurarsi che il 2226getto si formi correttamente L errore di misura deve essere lt 2 5 del valore misurato 2227Misura con ugelli sulla barra 2228La portata di ogni ugello va misurata in conformit al punto 8 della norma ISO 5682 2 1987 2229 utilizzare la massima pressione indic
39. un periodo di tirocinio pratico applicativo specifico per ciascuna 2602tipologia di macchina irroratrice per cui si chiede l autorizzazione della durata minima di 3 giorni 26030 corrispondente ad almeno 6 macchine esaminate 2604 Per poter essere ammessi all esame di abilitazione composto da una parte teorica e una pratica 2605gli aspiranti tecnici devono avere frequentato almeno il 70 delle lezioni previste dal corso e 2606devono aver svolto il relativo tirocinio Nel caso non siano disponibili sul territorio Centri Prova o 2607attrezzature per consentire lo svolgimento del tirocinio al tecnico viene comunque consentito di 2608svolgere l esame dopo la parte teorica ma il rilascio dell autorizzazione sar subordinato all attivit 2609di tirocinio il cui svolgimento dovr essere verificato dall Autorit Regionale competente 2610 La parte teorica dell esame suddivisa in una prova scritta ed in un colloquio orale 2611 La parte pratica consiste nell esecuzione da parte del candidato di un controllo funzionale 2612completo di almeno una macchina irroratrice per ciascuna tipologia per la quale si chiede 2613l abilitazione 2614 2615Tabella 1 Argomenti delle lezioni per i tecnici che intendono ottenere l autorizzazione al 2616controllo funzionale delle irroratrici in uso 2617 ARGOMENTO La distribuzione dei prodotti fitosanitari alla luce delle recenti normative TEORIA 1 internazionali e delle richieste della gran
40. utilizzatore dell irroratrice sia presente durante il controllo funzionale e 2581che sia in grado di fornire tutte le informazioni relative al normale impiego della macchina 2582irroratrice 2583L irroratrice deve essere sottoposta al controllo possibilmente abbinata al medesimo trattore 2584impiegato in azienda per l esecuzione dei trattamenti fitosanitari perch taratura e accompagnata 2585dal libretto di uso e manutenzione 2586Le valutazioni strumentali necessarie per l esecuzione del controllo funzionale devono essere 2587effettuate impiegando i banchi prova e la strumentazione con i requisiti costruttivi e funzionali 2588riportati nell allegato 2 2589Nel caso in cui l irroratrice sia sprovvista di elementi che consentono il riconoscimento della stessa 2590 necessario che il Centro Prova provveda alla identificazione della macchina sottoposta al controllo 2591funzionale attraverso l assegnazione di un numero codice univoco che dovr essere applicato al 2592telaio della macchina in maniera visibile e indelebile ad esempio mediante punzonatura o 2593apposizione di targhetta con numerazione univoca 136 66 137 2594 2595 ALLEGATO IV 2596 2597 Contenuti del corso di formazione per l autorizzazione dei tecnici che 2598 svolgono i controlli funzionali delle macchine irroratrici 2599 2600 La struttura del corso prevede lezioni teoriche 60 del tempo totale e pratiche 40 del tempo 2601totale vedi tabella 1 ed
41. 011 tenendo conto dei criteri generali definiti dall Allegato III del 1532decreto legislativo n 150 2012 e degli orientamenti del regolamento CE 1107 2009 con 1533particolare riferimento all Allegato II paragrafi 3 6 3 7 3 8 e 4 1534L obiettivo che si intende raggiungere con la difesa integrata volontaria nei cinque anni di validit 1535del Piano l incremento dell adesione al corrispondente disciplinare nazionale con riferimento alle 1536principali produzioni agricole 1537La quantificazione di tale obiettivo sar ulteriormente specificata e inserita nel Piano mediante atto 1538integrativo dello stesso non appena saranno definiti gli strumenti attuativi della futura PAC 2014 15392020 le pertinenti misure e le risorse disponibili per il suo perseguimento 1540 1541A 7 3 1 Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 154211 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali avvalendosi del Gruppo Difesa Integrata 1543operante in seno all Organismo tecnico scientifico di cui all articolo 2 comma 6 della legge 3 1544febbraio 2011 n 4 provvede a 1545 15461 definire e pubblicare annualmente sul portale internet della Rete Rurale le linee guida 1547 nazionali per la difesa integrata volontaria delle colture e il controllo integrato delle infestanti 1548 che dovranno essere messe a punto in coerenza con il citato Sistema Nazionale di Qualit di cui 1549 all ar
42. 041 2042 2043 2044 2045 102 103 Soggetto Utilizzatore professionale Distributore Parte C Criteri di sospensione e revoca delle abilitazioni Abilitazioni Sospensione Revoca Utilizzo di prodotti fitosanitari autorizzati in Italia ma non ammessi sulla coltura Utilizzo di prodotti fitosanitari autorizzati in Italia ma non ammessi sulla coltura che determina un superamento del LMR armonizzato Reiterazione nell utilizzo di prodotti fitosanitari autorizzati in Italia ma non ammessi sulla coltura Utilizzo di prodotti fitosanitari illegali o revocati Non rispetto delle indicazioni riportate in etichetta relativamente alle prescrizioni per la tutela della salute o dell ambiente Utilizzo non corretto del prodotto fitosanitario nella fase di distribuzione con il rischio di fenomeni di deriva Ea Non corretta conservazione e ta manipolazione dei prodotti fitosanitari che comportino un rischio per la salute o per l ambiente Non fornire informazioni o fornire informazioni insufficienti sul corretto uso dei prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l ambiente connessi al loro impiego nonch sul corretto smaltimento dei rifiuti Vendita ad utilizzatori non professionali di prodotti destinati ad uso professionale Reiterazione del mancato rispetto delle indicazioni riportate in etichetta relativamente alle prescrizioni per la tutela della sal
43. 05Dette misure generano effetti positivi sulla biodiversit sull acqua e sul suolo e sono equivalenti a 1306quelli prodotti dalle pratiche agricole benefiche per il clima e l ambiente cos come individuate nei 1307regimi di sostegno della PAC 1308I Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell ambiente e della tutela del territorio e 1309del mare con successivo provvedimento definiscono i criteri di verifica di dette misure ai quali si 1310attengono gli Enti gestori 1311I Ministeri della salute dell ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle politiche 1312agricole alimentari e forestali analogamente a quanto indicato al precedente paragrafo A 5 1 1313mettono a disposizione delle Regioni delle Province autonome nonch degli Enti gestori delle aree 1314naturali protette le informazioni pi rilevanti sulla tossicit l ecotossicit il destino ambientale e 1315gli aspetti fitosanitari relativi ai prodotti fitosanitari in commercio Gli Enti interessati garantiscono 1316la formazione delle competenze tecniche necessarie per operare le scelte relative alle prescrizioni e 1317limitazioni da adottare in modo mirato tenendo conto dei target da salvaguardare e delle specifiche 1318caratteristiche di pericolosit dei prodotti fitosanitari 1319Le azioni per la tutela delle aree naturali protette contenute nel Piano non pregiudicano il rispetto 1320degli obblighi previsti dalle norme comunitarie e nazion
44. 1 1742 1743 1744 1745 1746 1747 1748 17494 1750 1751 1752 1753 1754 1755 17565 1757 1758 1759 1760 17616 17627 1763 1764 1765 1766 1767 1768 17698 1770 1771 17729 1773 1774 1775 177610 1777 1778 ecologia microbica e controllo biologico delle malattie approcci innovativi alla lotta chimica e biologica alle malattie delle piante prevenzione e gestione di danni da stress abiotici prevenzione e gestione delle avversit delle piante in ambiente urbano messa a punto e valutazione di mezzi di difesa fitosanitaria a basso impatto messa a punto di soluzioni a basso impatto per la gestione della difesa dai nematodi e da patogeni tellurici definizione di soglie di intervento e ottimizzazione di strategie di intervento per la difesa delle colture dai principali parassiti risposte indotte e resistenza delle piante alle malattie induttori di resistenza ecc Controllo infestanti con soluzioni a basso impatto ambientale mappatura della flora spontanea dei pi rappresentativi sistemi produttivi e identificazione delle comunit di infestanti maggiormente competitive prevenzione e riduzione del danno determinato dalle infestanti mediante approcci agronomici messa a punto di metodi e sistemi di controllo delle infestanti mediante approcci agronomici o a basso impatto ambientale Ausiliari studio e ricerche per il potenziamento dell utilizzo degli ausiliari nei programmi di difesa integrata o
45. 16Parametro oggetto della misura precisione del manometro della macchina irroratrice 2517Strumento di misura banco prova manometri 2518Requisiti minimi il banco prova deve essere dotato di manometro analogico con diametro gt 100 mm 132 64 133 2519e requisiti minimi indicati nella seguente tabella 2520 Intervallo di Intervallo di Precisione Classe Fondo scala pressione lettura max Ap bar bar errante 16 RC RAI RI I 25 2 5 2521 2522 2523E ammesso l utilizzo di manometri digitali purch rispettino i medesimi requisiti di precisione 2524 2525Parametro oggetto della misura perdite di carico 2526Strumento di misura manometro 2527Requisiti minimi 2528Requisiti minimi 2529 33 fondo scala lt 60 bar irroratrici per colture arboree lance o lt 16 bar barre irroratrici 2530 53 intervallo di lettura lt 1 0 bar irroratrici per colture arboree lance o lt 0 5 bar barre 2531 irroratrici 2532 33 classe precisione lt 1 6 25334 Banco prova verticale irroratrici per colture arboree 2534Parametro oggetto della misura diagramma di distribuzione e uniformit di distribuzione sui 253Sdue lati della macchina 2536Strumento di misura banco prova 2537Requisiti minimi 2538 33 dimensione singolo captatore nel caso di pareti discontinue gt 180x220 mm 2539 57 deve essere possibile raccogliere senza interruzioni il liquido erogato lungo tutta l altezza di 2540 distribuzione L intervallo di lettura de
46. 188 ALLEGATI Allegato I Obiettivi formativi specifici per le diverse tipologie di corso di base e di aggiornamento Allegato II Componenti delle attrezzature utilizzate per la distribuzione dei prodotti fitosanitari oggetto del controllo funzionale modalit di esecuzione dello stesso e requisiti di funzionalit che devono essere raggiunti Allegato III Requisiti minimi delle attrezzature utilizzate per l esecuzione dei controlli funzionali Allegato IV Contenuti del corso di formazione per l autorizzazione dei tecnici che svolgono i controlli funzionali delle macchine irroratrici e requisiti dei Centri di prova Allegato V Specie ed habitat di interesse comunitario legate agli ambienti acquatici Allegato VI Parte A Raccomandazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze Parte B Criteri per l attuazione di misure di accompagnamento per incrementare i livelli di sicurezza nelle fasi di stoccaggio e manipolazione dei prodotti fitosanitari 189 Allegato VII Elenco esemplificativo degli indicatori 190 191 Premessa 192 193 Sono passati oltre 10 anni da quando con l elaborazione del Sesto programma di azione in 194materia di ambiente 2002 2012 adottato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio con Decisione n 1951600 2002 CE fu avviata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio l elaborazione della Strategia 196tematica
47. 1959 comportamenti errati es fumo 1960 modalit di riconoscimento dei i sintomi di avvelenamento ed acquisizione delle conoscenze 1961 sugli interventi di primo soccorso 1962 norme a tutela delle aree protette e indicazioni per un corretto impiego dei prodotti 1963 fitosanitari nelle medesime aree ed in altre aree specifiche 1964 1965Distributori 1966 legislazione nazionale ed europea relativa ai prodotti fitosanitari con particolare riferimento 1967 alle procedure di autorizzazione revoca e modifica delle stesse Fonti di accesso alle 1968 informazioni banche dati siti web ecc 1969 modalit di compilazione e trasmissione delle schede informative sui dati di vendita ai sensi 1970 dell art 16 del decreto legislativo n 150 2012 1971 corretta interpretazione delle informazioni riportate in etichetta e nelle schede di sicurezza 1972 dei prodotti fitosanitari al fine di fornire all acquirente le informazioni di cui all art 10 del 1973 decreto legislativo n 150 2012 92 44 93 1974 norme di sicurezza relative alla vendita e al trasporto di prodotti fitosanitari con particolare 1975 riferimento ai magazzini alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro alla valutazione dei 1976 rischi connessi all attivit di al trasporto carico e scarico dei preparati pericolosi 1977 biologia e modalit di prevenzione e controllo delle principali avversit delle piante 1978 coltivate presenti sul territorio nel quale si
48. 2 1503 1504 1505 1506 1507 1508 1509 Le aziende agricole devono conoscere disporre direttamente o avere accesso a b c d e f ad un collegamento o poter ricevere dati meteorologici dettagliati per il territorio sul quale sono insediate ai bollettini territoriali di difesa integrata per le principali colture del territorio le soglie di intervento delle avversit oggetto dei monitoraggi al materiale informativo e o dei manuali per l applicazione delle tecniche di difesa integrata a basso impatto ambientale previsti al comma 2 del paragrafo precedente A 7 2 2 le strategie antiresistenza definite a livello nazionale e o regionale relativamente all impiego dei prodotti fitosanitari ad una rete di monitoraggio presente sul proprio territorio ed ai relativi dati secondo le modalit riportate ai paragrafi A 7 2 1 punto 6 e A 7 2 2 punti 4 e 5 Nel caso in cui non sia presente alcuna rete ai fini del predetto monitoraggio le aziende assolveranno a tale impegno ricorrendo ad un apposito servizio di consulenza messo a disposizione dalle Regioni Province autonome nell ambito degli strumenti della PAC come previsto al precedente paragrafo A 7 2 2 punto 3 1510I1 monitoraggio di cui al precedente punto f non obbligatorio nei seguenti casi 1511 1512 1513 1514 72 173 l Da adozione del metodo della confusione sessuale scelta di non effettuare trattamenti specifici contro le avversit oggetto del m
49. 357 del certificato di abilitazione pu essere sostenuto sia nella Regione Provincia autonoma in cui 358 il soggetto ha seguito il corso di formazione sia in quella presso cui il soggetto richiedente 359 risiede o domiciliato Il certificato di abilitazione viene comunque rilasciato dalla 360 Regione Provincia autonoma presso cui stato sostenuto l esame 3614 Le Regioni e le Province autonome possono rilasciare il certificato di abilitazione all attivit di 362 consulente senza l obbligo di frequenza al corso di formazione a persone in possesso di 363 entrambi i requisiti di seguito indicati 364 a hanno gi frequentato corsi di formazione nel settore della difesa integrata e biologica 365 delle colture agrarie riconosciuti dall Autorit regionale o provinciale competente 19 10 20 366 b svolgono da almeno due anni ed in modo continuativo attivit di assistenza tecnica alle 367 aziende agricole nel settore della produzione integrata e o biologica nell ambito di 368 iniziative o programmi riconosciuti dall Autorit regionale o provinciale competente 369 I soggetti di cui sopra sono tenuti a sostenere comunque l esame di abilitazione organizzato 370 dalla competente Regione o Provincia autonoma 371 372A 1 7 Soggetti esentati dall obbligo della frequenza ai corsi di formazione per utilizzatori 373 professionali 374Sono esentati dall obbligo di frequenza del corso di formazione i soggetti in possesso
50. 544 2009 relativo all applicazione 2754 dell accordo europeo sul trasporto internazionale di sostanze pericolose su strada ADR 2755 Ginevra 30 settembre 1957 2756 2 In caso di danneggiamento e conseguenti perdite durante le operazioni di 2757 carico scarico trasporto delle confezioni 160 TT 161 2758 a le confezioni danneggiate e riparate devono essere sistemati in appositi contenitori con 2759 chiusura ermetica e identificati con un etichetta recante il nome del prodotto ed i relativi 2760 rischi 2761 b le eventuali perdite devono essere tamponate con materiale assorbente e raccolte in 2762 apposito contenitore per il successivo smaltimento 27633 Disporre le confezioni che contengono ancora prodotti fitosanitari con le chiusure rivolte verso 2764 l alto ben chiuse ed in posizione stabile affinch non si verifichino perdite 27654 Depositare i rifiuti costituiti dagli imballaggi vuoti di prodotti fitosanitari in contenitori idonei 2766 destinati esclusivamente a tale uso e ben identificabili Ubicare i contenitori dei rifiuti 2767 all interno del deposito dei prodotti fitosanitari o all interno del deposito temporaneo dei rifiuti 2768 agricoli in un area separata appositamente dedicata 2769 2770 A 4 Recupero o riutilizzo della miscela fitoiatrica residua nell irroratrice al termine 2771 del trattamento 2772E necessario minimizzare la quantit di miscela residua al termine del trattamento attraverso il
51. 6 Risciacquare immediatamente con acqua pulita i contenitori di prodotti fitosanitari vuoti ed i 2738 relativi tappi aggiungendo l acqua di lavaggio cos prodotta alla miscela fitoiatrica da 2739 distribuire Gestire successivamente i contenitori ed i relativi tappi secondo la vigente 2740 normativa sui rifiuti 2741 7 Durante le operazioni di preparazione della miscela riempimento dell irroratrice e risciacquo 2742 dei contenitori utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuale DPI prescritti che 2743 devono essere sempre disponibili in azienda e conservati in buono stato 2745 A 3 Manipolazione degli imballaggi e delle rimanenze di prodotti fitosanitari 2746 La manipolazione degli imballaggi e delle rimanenze dei prodotti fitosanitari tal quali deve essere 2747 effettuata accuratamente per evitare forme di inquinamento ambientale Particolare attenzione va 2748 posta alla verifica dell integrit degli imballaggi e alla presenza e all integrit delle etichette poste 2749 sulle confezioni dei prodotti fitosanitari nonch alla conoscenza delle procedure da adottare in caso 2750 di emergenza riportate nelle schede di sicurezza A tal fine necessario attenersi a quanto segue 2751 assicurando la disponibilit dei DPI in ciascuna delle operazioni sotto elencate 2752 1 Trasportare i prodotti fitosanitari nei loro contenitori originali con le etichette integre e 2753 leggibili fatte salve le indicazioni di cui al D M n
52. 68 33 il lavaggio interno ed esterno delle macchine irroratrici disponibile scaricabile dal sito 1869 internet www topps life org 1870 3 sistemi per la gestione dei prodotti reflui del trattamento fitoiatrico disponibile 1871 scaricabile dal sito internet www topps life org 1872 uso sicuro e sostenibile degli prodotti fitosanitari le linee guida TOPPS Prowadis per la 1873 prevenzione e la mitigazione dei fenomeni di deriva e ruscellamento dei prodotti 1874 fitosanitari in preparazione 7 11 18961 manuali di cui sopra saranno resi disponibili su un apposito sito 1877 88 42 89 1878F Risorse finanziarie 1880Per ciascuna delle azioni previste dal Piano possono essere attivati appropriati strumenti di 1881sostegno al fine di incentivarne l attuazione ad esclusione delle azioni a carattere obbligatorio 1882 1883 1884 1885 Allegato I 1886 1887Parte A 1888 Obiettivi formativi 1889 1890Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n 150 2012 si 189lriportano di seguito i contenuti comuni dei corsi destinati ai diversi soggetti utilizzatori 1892professionali distributori e consulenti nonch gli obiettivi formativi specifici che devono essere 1893raggiunti per le diverse tipologie di corso base o aggiornamento 1894 1895Corso di base 1896 1897Materie comuni per la formazione degli utilizzatori professionali dei distributori e dei
53. 716Tra le principali aree tematiche di interesse sono individuate 17171 Studi di sistema mirati a 1718 ridurre il rischio di esposizione per gli operatori 1719 limitare gli inquinamenti puntiformi 1720 individuare sistemi colturali a basso input chimico 1721 ottimizzare la distribuzione dei prodotti fitosanitari 17222 Identificazione dei microrganismi fitopatogeni sviluppo di sistemi di monitoraggio e di modelli 1723 previsionali per i seguenti settori 1724 o Ambiente e residui 1725 m ottimizzazione e innovazione dei metodi di monitoraggio ambientale dei residui dei 1726 prodotti fitosanitari 1727 m messa a punto di modelli di simulazione sul residuo dei prodotti fitosanitari 1728 o Avversit 1729 individuazione delle avversit e diagnosi delle malattie 1730 ottimizzazione dei metodi di monitoraggio dei parassiti 1731 metodologie per la pianificazione del monitoraggio dei parassiti 1732 studi sulla distribuzione spaziale dei parassiti 1733 messa a punto di modelli previsionali sullo sviluppo epidemiologico dei parassiti 1734 realizzazione e o ottimizzazione di sistemi di previsione e avvertimento 17353 Sistemi a basso impatto ambientale per la difesa dai parassiti 1736 prevenzione e controllo delle avversit attraverso tecniche agronomiche preventive 1737 alternative alla difesa fitosanitaria rotazioni cultivar resistenti o tolleranti tecniche 1738 colturali ecc 82 39 83 1739 1740 174
54. 8 19 20 21 del decreto legislativo n 150 2012 146 5 6 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 A 7 1 Strategie fitosanitarie sostenibili A 7 2 La difesa integrata obbligatoria A 7 2 1 Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali A 7 2 2 Le Regioni e le Province autonome A 7 2 3 Le aziende agricole A 7 3 La difesa integrata volontaria A 7 3 1 Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali A 7 3 2 Le Regioni e le Province autonome A 7 3 3 Le aziende agricole A 7 4 Agricoltura biologica A 7 4 1 Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali A 7 4 2 Le Regioni e le Province autonome A 7 4 3 Le aziende agricole 161B Indicatori Strumenti per la verifica del raggiungimento degli obiettivi del 162 163 164 165 166 Piano Articolo 22 del decreto legislativo n 150 2012 B 1 Monitoraggio delle sostanze attive fitosanitarie nelle acque superficiali e profonde B 2 Indicatore dell evoluzione della presenza di residui di prodotti fitosanitari nelle acque 167C Ricerca e sperimentazione a supporto del piano e alta formazione 168D Sistemi di controllo e sinergie con i controlli previsti dalla condizionalit 169E Misure di coordinamento per l attuazione e l aggiornamento del piano 170F Risorse finanziarie 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187
55. 9 18 318Allo scopo di facilitarne l individuazione le Regioni e le Provincie autonome possono rilasciare lo 319specifico certificato anche sotto forma di badge che deve essere mostrato dal consulente ai fini 320dell identificazione 321 322A 1 4 Requisiti di accesso ai corsi di formazione per utilizzatore professionale e 323 distributore 3241 I certificati di abilitazione all acquisto e all utilizzo dei prodotti fitosanitari possono essere 325 rilasciati a coloro che abbiano compiuto 18 anni 3262 Possono accedere ai corsi di formazione per il rilascio del certificato che abilita all attivit di 327 distributore soltanto i soggetti in possesso dei titoli di studio di cui all articolo 8 comma 2 del 328 decreto legislativo n 150 2012 3293 Il certificato di abilitazione alla vendita vale anche come abilitazione all acquisto e 330 all utilizzo dei prodotti fitosanitari 331 332A 1 5 Requisiti di accesso ai corsi di formazione per consulente 3331 Possono accedere ai corsi di formazione per il rilascio del certificato che abilita all attivit di 334 consulente soltanto i soggetti in possesso dei requisiti previsti dall articolo 8 comma 3 del 335 decreto legislativo n 150 2012 3362 Il certificato di abilitazione all attivit di consulente vale anche come certificato di 337 abilitazione all acquisto e all utilizzo dei prodotti fitosanitari e fatto salvo il rispetto di ul
56. Fitosanitari aa basso apporto di Prodotti fitosanitari Misure specifiche per la tutela delle aree naturali protette Popolazion e delle api 182 183 Agricoltura biologica Misure relative alla gestione dei Prodotti fitosanitari nei Siti Rete Natura 2000 e nelle aree naturali protette Mortalit delle api causati dall uso dei Prodotti fitosanitari SAU certificata secondo il metodo di produzione biologica SAU totale per coltura ortofrutticole viticole cerealicole Andamento in 5 anni Numero dei Siti Rete Natura 2000 e AAPP che prevedono misure specifiche sull uso dei Prodotti fitosanitari Andamento in 5 anni Numero di segnalazioni in cui fenomeni di moria massiva delle api attribuibile ai Prodotti fitosanitari e numero di segnalazioni in cui la causa accertata di mortalit costituita dai Prodotti fitosanitari Andamento in 5 anni Aziende che aderiscono e relativi ettari dedicati REGIONI MIPAAF Salute Ambiente Da attivare n B MIPAAF MINSAL IZS APENET BEENET Progetto di sorveglianza nazionale MINSAL 88 Rischio acuto Riduzione e cronico per del Rischio il consumatore Rischio per l operatore Riduzione del Rischio 184 185 1 Rapporto tra Esposizione del consumatore dieta calcolata rispetto alle diverse classi di et e soglia tossicologica AR D rischio acuto 2 Rapporto tra Esposizione del consumatore dieta calcolata rispett
57. PIANO D AZIONE NAZIONALE PER L USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI Art 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012 n 150 Bozza 8 novembre 2012 44 Indice 46Premessa 47 48A Azioni S A 1 Formazione e prescrizioni per gli utilizzatori i distributori e i consulenti S1 Articoli 7 8 9 e 10 del decreto legislativo n 150 2012 52 A 1 1 Il sistema di formazione 59 A 1 2 Certificati di abilitazione all acquisto e all utilizzo e alla vendita 54 A 1 3 Certificati di abilitazione alla consulenza 55 A 1 4 Requisiti di accesso ai corsi di formazione per utilizzatore 56 professionale e distributore 57 A 1 5 Requisiti di accesso ai corsi di formazione per consulenza 58 A 1 6 Modalit di rilascio dei certificati di abilitazione 59 A 1 7 Soggetti esentati dall obbligo della frequenza ai corsi di formazione per utilizzatori 60 professionali 61 A 1 8 Modalit di rinnovo dei certificati di abilitazione 62 A 1 9 Caratteristiche dei soggetti che erogano la formazione di base e di 63 aggiornamento 64 A 1 10 Durata minima dei corsi di base e di aggiornamento e modalit di svolgimento 65 A 1 11 Modalit di gestione ed archiviazione dei dati relativi alle abilitazioni 66 A 1 12 Sospensione e revoca delle abilitazioni 67 A 1 13 Prescrizioni per la vendita di prodotti fitosanitari 68 A 1 14 Prescrizioni per utilizzatori di prodotti fitosanitari per conto terzi contoterzisti 69 70A 2 Informazione e sensibiliz
58. R62 R63 e R68 ai sensi del decreto legislativo n 65 2003 s m i o le classi di 1254 pericolo e le frasi corrispondenti di cui al regolamento CE n 1272 2008 12557 eventuali deroghe possono essere concesse dall Autorit regionale o della Provincia 1256 autonoma competente qualora non siano disponibili prodotti biologici ammessi per il 1257 contenimento di organismi nocivi e o pericolosi per la salute umana o che compromettono la 1258 vitalit delle piante ospiti 125953 entro 2 anni dall entrata in vigore del Piano le Regioni e le Province autonome definiscono 1260 protocolli tecnici che regolamentano la difesa biologica nelle aree frequentate dalla popolazione 1261 o da gruppi vulnerabili 12623 in caso di deroga non si pu ricorrere comunque all uso di prodotti fitosanitari classificati T 1263 T o che riportano in etichetta le seguenti frasi di rischio da R20 a R28 R36 R37 R38 R42 1264 R43 R40 R60 R61 R62 R63 e R68 ai sensi del decreto legislativo n 65 2003 e s m i o le 1265 classi di pericolo e le frasi corrispondenti di cui al regolamento CE n 1272 2008 1266 1267A 5 6 Misure per la riduzione dei rischi nelle aree trattate di recente con prodotti fitosanitari 1268 e frequentate dagli operatori agricoli o ad essi accessibili 1269Fatto salvo quanto previsto al paragrafo A 2 2 vietato accedere alle aree trattate nelle 24 ore 1270successive all applicazione del prodotto fitosanitario senza gli specifici di
59. Zone Ramsar hanno priorit di tutela 1337e richiedono un maggior livello di salvaguardia A questo scopo entro 2 anni dall entrata in vigore 1338del Piano il Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare sentito il Consiglio in 1339accordo con le Regioni e le Province autonome e gli enti territorialmente competenti individua 1340prescrizioni per il divieto ove possibile nelle Zone Ramsar dei prodotti fitosanitari pericolosi per 1341gli ecosistemi acquatici nonch di quelli rinvenuti a seguito delle attivit di monitoraggio 1342ambientale laddove disponibili i relativi dati 1343 1344A 5 7 2 Misure volontarie complementari e di accompagnamento 1345Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali su proposta del Consiglio elabora linee 1346guida riguardanti l applicazione e l integrazione delle misure di protezione in coerenza con la 1347futura programmazione della PAC 1348Le Regioni e Provincie autonome e gli Enti gestori nella predisposizione aggiornamento dei piani 1349di gestione misure di conservazione individuano ed inseriscono tutte quelle tipologie di intervento 1350inerenti gli habitat e o le specie da tutelare sulla base di quanto predisposto nei predetti documenti 1351d i orientamento 1352Le Regioni e le Province autonome prevedono nell ambito dei provvedimenti attuativi della PAC 1353azioni coerenti con i pertinenti interventi dei Piani di gestione e o delle misure di conser
60. abella di seguito riportata 2628 2629Criteri ecologici per l identificazione di habitat e specie di interesse comunitario direttamente dipendenti dallo stato 2630delle acque da Wetlands Horizontal Guidance 2003 2631 SPECIE NATURA 2000 HABITAT NATURA 2000 ____ 1 a Specie che vivono in acque 2 a Habitat costituiti da acque superficiali superficiali es Austrapotamobius o che si trovano interamente in acque pallipes pesci superficiali es acque oligotrofe fiumi con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho Batrachion l b Specie che dipendono dalle acque 2 b Habitat che dipendono da superficiali per almeno una fase del inondazioni loro ciclo vitale riproduzione frequenti o dal livello delle acque incubazione sviluppo giovanile sotterranee es boschi alluvionali di alimentazione ecc ontano torbiere paludi calcaree Molte specie di anfibi e uccelli 1 c Specie che dipendono da habitat non 2 c Habitat non acquatici che dipendono acquatici ma dipendenti dall acqua dall influenza delle acque rispondenti ai criteri 2 b e 2 c superficiali es spray umidit 2632 2633Le liste sono state tratte dal Rapporto ISPRA n 153 11 D Antoni et al 2011 elaborate Francesca 2634Pani e Emanuela Perinelli MATTM sulla base delle liste gi pubblicate nel Rapporto ISPRA 2635107 10 D Antoni e Natalia 2010 con il contributo di Sara Baiocchi Nicola Baccetti ISPRA 2636Giulia Benassi Pietro Mass
61. ali in materia di protezione della aree 1321naturali e in particolare degli obblighi previsti ai sensi della citata legge 394 91 e delle relative 1322leggi regionali 1323E comunque vietato all interno delle zone classificate a bosco e ad esse assimilate ai sensi del 1324decreto legislativo 227 2001 nelle aree a particolare destinazione funzionale viali tagliafuoco 1325zone di rispetto degli elettrodotti gasdotti ecc l utilizzo di mezzi di tipo chimico per il 1326contenimento della vegetazione fatta salva la possibilit di deroghe in presenza di particolari 1327emergenze fitosanitarie e conservazionistiche 1328Con la finalit di rendere pi efficace l azione degli utilizzatori professionali che operano in aziende 1329ricadenti nelle aree di cui trattasi l attivit formativa di cui al paragrafo A 1 1 deve essere 1330finalizzata anche all acquisizione delle conoscenze relative all uso dei prodotti fitosanitari nei siti 1331Natura 2000 e nelle aree naturali protette con particolare riferimento alla scelta dei principi attivi 59 30 60 1332compatibili con le pertinenti prescrizioni del piano di gestione misure di conservazione o di altro 1333piano equivalente 1334Tenuto conto delle priorit di tutela degli ecosistemi acquatici indicate nelle decisioni della 1335Conferenza delle Parti COP della Convenzione di Ramsar www ramsar org e negli accordi 1336internazionali sottoscritti dall Italia AEWA e MEDWET le
62. all uso dei prodotti fitosanitari Possono essere conservati concimi utilizzati normalmente in miscela con i prodotti fitosanitari Non vi possono essere immagazzinate sostanze alimentari mangimi compresi Possono essere ivi conservati in deposito temporaneo anche i rifiuti di prodotti fitosanitari quali contenitori vuoti prodotti scaduti o non pi utilizzabili purch tali rifiuti siano collocati in zone identificate del deposito opportunamente evidenziate e comunque separati dagli altri prodotti ivi stoccati Il deposito dei prodotti fitosanitari pu anche essere costituito da un area specifica all interno di un magazzino mediante delimitazione con pareti o rete metallica o da appositi armadi se i quantitativi da conservare sono ridotti Nel magazzino o locale dove ubicata l area specifica o l armadio per i prodotti fitosanitari non possono essere detenuti alimenti o mangimi Il deposito dei prodotti fitosanitari deve consentire di poter raccogliere eventuali sversamenti accidentali senza rischio di contaminazione per l ambiente Il locale deve disporre di sistemi di contenimento in modo che in caso di sversamenti accidentali sia possibile impedire che il prodotto fitosanitario le acque di lavaggio o i rifiuti di prodotti fitosanitari possano contaminare l ambiente le acque o la rete fognaria Il deposito dei prodotti fitosanitari deve essere ubicato tenendo conto delle specifiche disposizioni in materia di protezione de
63. altres riportate le 706 modalit operative pi idonee per la corretta esecuzione dei trattamenti e principali tipologie di 707 colture e i principali tipi di intervento effettuati in azienda 7085 La validit delle regolazioni effettuate dai Centri Prova ha una validit massima di 5 anni 7096 Le Regioni e le Province autonome possono incentivare il ricorso alla regolazione strumentale 710 delle attrezzature presso i Centri Prova autorizzati 711 712A 3 8 Centri Prova ed organizzazione del servizio di controllo funzionale e regolazione 713 taratura 714Gli utilizzatori professionali di macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari effettuano il 715controllo funzionale periodico presso Centri Prova riconosciuti e autorizzati dalle Regioni Province 716autonome 717La struttura che intende essere autorizzata a svolgere il controllo funzionale e la regolazione 718 taratura delle macchine irroratrici inoltra apposita richiesta alla Regione Provincia autonoma di 719appartenenza nella quale indica le attrezzature in dotazione che rispettano le specifiche tecniche 720riportate nel citato Allegato II e dichiara di avvalersi di almeno un tecnico abilitato per ciascuna 721delle tipologie di irroratrici per le quali la struttura chiede il riconoscimento allo svolgimento del 722servizio barre irroratrici irroratrici per colture arboree per colture protette ecc 72311 personale tecnico per poter essere abilitato al controllo funzionale d
64. amente 2282I componenti del gruppo ventola non devono essere esposti al getto irrorato ad eccezione di ci che 2283serve per il loro funzionamento 22842 3 Pompa principale 2285 Portata 2286Ved irroratrici per colture erbacee 2287 Pulsazioni 2288Ved irroratrici per colture erbacee 116 56 117 2289c Perdite 2290Vedi irroratrici per colture erbacee erbacee 2291d Valvola di sovrapressione opzionale 2292Ved irroratrici per colture erbacee 22932 4 Serbatoio principale 229 4a Aspetti generali 2295Ved i irroratrici per colture erbacee erbacee 2296b Agitazione 2297Ved irroratrici per colture erbacee 2298c Indicatore di livello del liquido 2299Vedi irroratrici per colture erbacee 23012 5 Dispositivo di introduzione dei prodotti fitosanitari premiscelatore 2302Ved irroratrici per colture erbacee 23032 6 Sistemi di misura comando e regolazione 2304a Aspetti generali 2305Ved irroratrici per colture erbacee 2306b Manometro 2307 i Scala di lettura 2308Ved irroratrici per colture erbacee 2309 ii Diametro 2310Ved irroratrici per colture erbacee 2311 iii Funzionalit 2312Ved irroratrici per colture erbacee 2313c Perdite di carico 2314Vedi irroratrici per colture erbacee 2315d Stabilit della pressione alla chiusura delle sezioni di barra 2316Vedi irroratrici per colture erbacee 23172 7 Condotti e tubazioni 2318Vedi irroratrici per colture erbacee 23192 8 Sistema
65. ar per pressioni di lavoro lt 5 bar 2132 3 1 0bar per pressioni di lavoro comprese tra 5 e 20 bar 2133 3 2 0bar per pressioni di lavoro gt 20 bar 2134 il Diametro 2135Per manometri analogici il diametro della carcassa deve essere gt 63 mm 2136 ii Funzionalit 2137La lancetta del manometro deve essere stabile allo scopo di permettere la lettura della pressione di 2138lavoro il manometro deve misurare con una precisione di 10 rispetto al valore effettivo 2139Il1 manometro da verificare deve essere posizionato sull irroratrice o su un banco prova Le 2140misurazioni devono essere effettuate rispettivamente incrementando e riducendo le pressioni su 214lalmeno 3 valori compresi fra 0 e la pressione massima di esercizio 2142c Perdite di carico 2143La caduta di pressione tra il punto di misura della pressione sull irroratrice e l estremit di ogni 2144sezione di barra bene che non superi il 10 della pressione indicata sul manometro e comunque 214S5rimanga costante fra le singole sezioni di barra L esito di questa prova non vincolante per il 2146superamento del controllo ma l entit della caduta di pressione deve essere riportata nel rapporto di 2147prova 2148d Stabilit della pressione alla chiusura delle sezioni di barra 2149La pressione misurata sul manometro della macchina non deve variare pi del 10 quando le 2150sezioni sono chiuse una alla volta 2151Si registrano le variazioni di pressione in
66. ata dal costruttore per l ugello o la pressione di esercizio e 2230raccogliere per un periodo predeterminato il liquido erogato 2231Determinare la portata di tutti gli ugelli presenti sulla barra operando con le sezioni tutte aperte e 2232senza interrompere o modificare le modalit di funzionamento della pompa e del regolatore di 2233pressione 2234 2235Ugelli pneumatici diffusori o centrifughi 2236a raccogliere per almeno 1 minuto il liquido erogato da ciascun ugello determinare la portata 2237 erogata per mezzo di una bilancia o per mezzo di un contenitore graduato o di un flussimetro 2238 oppure 2239b nel caso non sia possibile applicare il precedente sistema riempire il serbatoio ad un livello noto 2240 attivare l erogazione per un tempo adeguato e misurare la quantit di liquido necessaria per il 2241 rabbocco del serbatoio 2242 2243Ugelli a polverizzazione per pressione 2244Raccogliere il liquido e determinarne la quantit erogata come indicato al punto a Il tempo di 224Srilievo bene che sia modificato in funzione della portata dell ugello e deve comunque garantire 2246una corretta verifica di questo parametro 2247 114 55 115 2248Misura con ugelli smontati dalla barra 2249La portata di ogni ugello va misurata su un apposito banco prova 2250Nel caso non sia possibile risalire alla portata nominale dell ugello indicarlo nel rapporto di prova e 2251verificare che la portata di ciascun ugello dello stes
67. ata lb 146 71 147 Anfibi Discoglossus sardus lb Anfibi i Pelobates fuscus insubricus lb Anfibi Proteus anguinus la Anfibi Rana latastei lb Anfibi Salamandrina terdigitata lb Anfibi Triturus carnifex lb Rettili Emys orbicularis lb Mammiferi Lutra lutra 1b Mammiferi Myotis capaccinii lb Piante inf Drepanocladus vernicosus _1b Piante inf Riccia breidleri lb Piante sup Aldrovanda vesiculosa la Piante sup _ Armeria helodes lb Piante sup Caldesia parnassifolia la Piante sup _ Carex panormitana lb Piante sup Eleocharis carniolica la Piante sup Erucastrum palustre lb Piante sup Iso tes malinverniana la Piante sup Kosteletzkya pentacarpos lb Piante sup _ Limonium insulare lb Piante sup _ Limonium pseudolaetum lb Piante sup _ Limonium strictissimum lb Piante sup Liparis loeselii lb Piante sup Marsilea quadrifolia la Piante sup Myosotis rehsteineri la Piante sup Petagnia saniculifolia lb Piante sup _ Salicornia veneta lb Piante sup Trifolium saxatile lb 2645 2646 Specie di Uccelli legati all ambiente acquatico inseriri in AILI Direttiva Uccelli Forapaglie castagnolo Acrocephalus melanopogon__lb___ Pagliarolo Acrocephalus paludicola ____ b__ Piro piro piccolo Actitis hypoleucos_bt_____ Martin pescatore Alcedo atthis lb Codone ______________ Anasaeuta lb Mestolone _ Anas clypeata lb Alzavola Anas crecca S b Fischione Anas penelope lb _ _ Germano reale Anas platyrhynchos ___ lb Ma
68. ata una compensazione della pressione per evitare sovra o sottopressioni nel 2093serbatoio 2094Deve essere possibile raccogliere facilmente in modo affidabile e senza perdite il liquido dal 2095serbatoio per esempio utilizzando un rubinetto 2096Se presente un dispositivo per il caricamento dell acqua nel serbatoio direttamente dalla pompa 2097dell irroratrice questo deve essere munito di un dispositivo di non ritorno che deve operare in 2098maniera corretta 2099 Contenitori dei prodotti fitosanitari 2100I1 dispositivo di pulizia dei contenitori vuoti dei prodotti fitosantari se presente deve operare in 2101maniera corretta 2102c Agitazione 2103Un ricircolo chiaramente visibile deve essere ottenuto quando si irrora al regime nominale della 2104 presa di potenza con il serbatoio riempito alla met della sua capacit nominale 2105d Indicatore di livello del liquido 2106Deve essere presente almeno un indicatore del livello di liquido del serbatoio chiaramente leggibile 2107e visibile sia dal posto di guida che dalla postazione di riempimento 21081 4 Dispositivo di introduzione dei prodotti fitosanitari premiscelatore 2109Se presente deve operare in maniera corretta ed essere dotato di un sistema di filtrazione 21101 5 Sistemi di misura comando e regolazione 2llla Aspetti generali 2112Tutti i dispositivi per la misurazione l inserimento o il disinserimento e la regolazione della 2113pressione e o del
69. ate sui controlli effettuati secondo le indicazioni 760di cui al paragrafo successivo 761 762A 3 10 Costituzione di un archivio nazionale relativo ai controlli funzionali effettuati 763Le Regioni e le Province autonome raccolgono le informazioni relative ai controlli effettuati sul 764proprio territorio e inviano periodicamente quelle principali ad una banca dati nazionale secondo 765modalit che saranno definite con un apposito decreto del Ministero delle politiche agricole 766alimentari e forestali tenuto conto delle esperienze e dei sistemi informatici gi in uso nelle singole 767Regioni e Province autonome 768Le informazioni che devono essere necessariamente inviate al data base nazionale per le 769attrezzature che hanno superato i controlli sono i seguenti 7710 Identificazione del Centro Prova 771 n Regione Provincia autonoma che ha rilasciato l autorizzazione a svolgere il 772 servizio di controllo funzionale 773 n nome e codice del Centro Prova 7714 Identificazione del proprietario della macchina irroratrice 775 nome o ragione sociale ed indirizzo 776 n partita IVA o codice fiscale 777 Identificazione della macchina irroratrice 778 n tipologia 7719 n marca e modello quando leggibili 780 numero di telaio serie numero originale oppure codice fornito al momento 781 del controllo 782 Identificazione del controllo funzionale 783 n data di esecuzione 784 n numero dell attestato di funzi
70. attive individuate come candidate alla sostituzione Andamento in 5 anni Estensione delle fasce tampone siepi e di altri elementi seminaturali del paesaggio agricolo lunghezza e superficie Indice delle popolazioni di uccelli insettivori Andamento in 5 anni Dati di monitoraggio delle acque superficiali e profonde rispetto ai residui di Sostanze attive fitosanitarie Dati telerilevati e osservazioni di campo REGIONI MIPAAF MIPAAF LIPU INEA Salute Ambiente O 86 Da attivare Difesa Fitosanitari aa basso apporto di Prodotti fitosanitari Difesa Fitosanitari aa basso apporto di Prodotti fitosanitari 180 181 Riduzione delle sostanze attive candidate alla sostituzione dal reg CE 1107 2009 Difesa integrata volontaria 1 Numero delle sostanze attive candidate alla sostituzione distribuite per anno e di riduzione rispetto a gennaio 2013 2 Quantit di sostanze attive candidate alla sostituzione distribuite per anno e di riduzione rispetto a gennaio 2013 Andamento in 5 anni SAU gestita secondo i disciplinari di produzione della difesa integrata volontaria SAU totale per coltura ortofrutticole viticole cerealicole Andamento in 5 anni Registro dei trattamenti Indagine a campione Aziende che aderiscono e relativi ettari dedicati REGIONI REGIONI Salute Da atti Ambiente ATO ISTAT MIPAAF Salute Ambiente Da attivare 87 Difesa
71. azione appropriate e l uso di prodotti fitosanitari che 1422presentino il minor rischio per la salute umana e l ambiente 1423 1424A 7 2 1 Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 1425Con lo scopo di definire le azioni e i supporti necessari per l applicazione della difesa integrata 14260bbligatoria il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali su proposta del Consiglio 1427che si avvale del Gruppo Difesa Integrata operante in seno all Organismo tecnico scientifico di cui 1428all articolo 2 comma 6 della legge 3 febbraio 2011 n 4 e del Comitato Fitosanitario Nazionale 1429provvede a 14301 definire le linee guida nazionali per la difesa integrata obbligatoria 14312 promuovere la ricerca e lo scambio di informazioni ed esperienze nel campo della difesa 1432 integrata e delle strategie fitosanitarie sostenibili 14333 coordinare la predisposizione di strumenti per far conoscere ed applicare correttamente la difesa 1434 integrata obbligatoria le strategie fitosanitarie sostenibili e la predisposizione di un manuale 1435 sulle Tecniche per una difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale e strategie fitosanitarie 1436 sostenibili 14374 mantenere aggiornata la banca dati sui prodotti fitosanitari del Ministero delle politiche agricole 1438 alimentari e forestali di cui all articolo 40 commi 2 e 3 del DPR n 55 2012 14395 attivare iniziative per favorire
72. bbligatoria e volontaria e biologica messa a punto di criteri di valutazione univoci della selettivit dei prodotti fitosanitari e loro valutazione nei confronti dei principali organismi utili Resistenze delle piante alle malattie e risposte indotte Resistenza dei parassiti ai prodotti fitosanitari studi sulla resistenza dei principali parassiti delle piante ai prodotti fitosanitari e delle infestanti ai diserbanti patrimonio genetico dei parassiti e individuazione dei siti sui quali interagiscono i prodotti fitosanitari studi sui meccanismi d azione dei prodotti base line sull efficacia dei prodotti definizione di procedure ottimali per la valutazione delle resistenze resistenza dei microrganismi fitopatogeni ai prodotti fitosanitari ecc studi per messa a punto di soluzione per la gestione della resistenza su ampia scala Misure di mitigazione del rischio valutazione dell efficacia di misure di mitigazione del rischio derivanti dall impiego dei prodotti fitosanitari Indicatori di rischio messa a punto di metodologie per la rilevazione dei dati utili per l applicazione degli indicatori di rischio consumatori operatori organismi acquatici acque di falda biodiversit ed ecosistemi Coordinamento valorizzazione e sviluppo di banche dati portali e sistemi informativi esistenti 1779A supporto delle azioni previste dal Piano si prevede inoltre lo sviluppo di banche dati portali e 1780sistemi informativi specifici Deve
73. caratterizza per obiettivi di lungo periodo Esso si 229prefigge di guidare garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei 230prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilit ambientale e sostenibilit 231 Il Piano prevede soluzioni migliorative per ridurre l impatto dei prodotti fitosanitari anche in 232aree extra agricole frequentate dalla popolazione quali le aree urbane le strade le ferrovie i 233giardini le scuole 234 Al fine di ridurre i rischi associati all impiego dei prodotti fitosanitari il Piano individua le 235seguenti azioni 236 assicurare una capillare e sistematica azione di formazione sui rischi connessi all impiego 237 dei prodotti fitosanitari 238 garantire un informazione accurata della popolazione circa i potenziali rischi associati 239 all impiego dei prodotti fitosanitari 240 assicurare una capillare e sistematica azione di controllo regolazione e manutenzione delle 241 macchine irroratrici 242 prevedere il divieto dell irrorazione aerea salvo deroghe in casi specifici 243 garantire specifiche azioni di protezione in aree ad elevata valenza ambientale e azioni di 244 tutela dell ambiente acquatico 245 favorire la corretta manipolazione e uno stoccaggio e smaltimento sicuri dei prodotti 246 fitosanitari e dei loro contenitori 247 prevedere la difesa integrata delle colture agrarie al fine di salvaguardare un alto livello
74. cedentemente richiamate da promuovere e rendere prioritarie nei programmi di 2923sostegno 2924 2925 2926 168 81 169 Nome dell indicato re Distribuzio ne e uso dei Distribuzion Prodotti dei Prodotti fitosanitari fitosanitari Distribuzio i Uso dei ne e uso dei 3 Prodotti Prodotti e Fitosanitari fitosanitari Indice di rischio Riduzione del Rischio 171 Indicatore 1 Quantit di prodotti fitosanitari per classi di tossicit per anno 2 Quantit di sostanza attiva distribuita per anno 3 Quantit di sostanza attiva distribuita per anno su SAU trattabile tot Andamento nei 5 anni 1 Numero di trattamenti per tipologia di Prodotto Fitosanitario 2 Numero medio di trattamenti superficie trattata e o superficie coltivata 3 Quantit media di sostanza attiva ha di superficie trattata e o coltivata Andamento nei 5 anni ASTERIisk a tool to ASsess The pEsticide Risk e o altro indice appropriato Indicatori prioritari ISTAT ISTAT Stato rilevazione Dato da rilevare dati salute ambiente operatori consumatori Distribuzione dei Prodotti fitosanitari salute ambiente operatori consumatori Distribuzione dei Prodotti fitosanitari Salute Ambiente Dati complessi Da attivare MINSAL MINSAL Azione Formazione utilizzatori consulenti e distributori di Prodotti fitosanitari Formazione utilizzatori consulenti e distributori
75. chio e di S50formazione informazione nonch per valutazioni sulla sicurezza di uso dei prodotti fitosanitari di 5S5lrecente immissione sul mercato e per la definizione di indicatori di rischio 552 553A 2 5 Attivazione di insegnamenti ad hoc nell ambito di corsi di laurea attinenti 554Le Autorit nazionali competenti le Regioni e le Province autonome promuovono azioni per 555favorire l attivazione di insegnamenti nell ambito dei corsi di laurea pertinenti e l integrazione dei 556corsi esistenti sulle materie trattate dal Piano nonch la loro divulgazione e conoscenza 557nell ambito degli Istituti agrari e delle Universit 27 14 28 558 559A 3 Controlli delle attrezzature per l applicazione dei prodotti fitosanitari 560 articolo 12 del decreto legislativo n 150 2012 561 562A 3 1 Controlli funzionali periodici delle attrezzature regolazione taratura e manutenzione 56311 controllo funzionale periodico delle attrezzature utilizzate per l applicazione dei prodotti 564fitosanitari obbligatorio ai sensi dell articolo 12 del decreto legislativo n 150 2012 deve essere 565effettuato presso Centri Prova autorizzati dalle Regioni e Province autonome 5660ltre al controllo funzionale periodico gli utilizzatori professionali effettuano la regolazione o 567taratura delle stesse attrezzature in modo da garantire la distribuzione della corretta quantit di 568miscela fitoiatrica nonch il mantenimento della lo
76. conosciuti dalle Regioni e Province autonome che siano stati realizzati 613conformemente a quanto riportato nell allegato II della direttiva 2009 128 CE 614Le Regioni e le Province autonome nell organizzare il servizio individuano se del caso criteri di 61Spriorit in relazione al grado di vetust delle attrezzature al loro livello di impiego in azienda ed al 616relativo rischio per la salute e per l ambiente 617 618A 3 3 Attrezzature da sottoporre a controllo funzionale con scadenze ed intervalli diversi 619I1 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il supporto del Consiglio adotta entro 62011 31 dicembre 2013 un apposito decreto per stabilire nel dettaglio quali siano le attrezzature che 621devono essere sottoposte a controllo funzionale secondo intervalli diversi da quelli indicati al 622precedente paragrafo A 3 2 A tale scopo si tiene conto degli studi disponibili in materia con 623particolare riferimento al documento elaborato dal Gruppo di lavoro istituito con decreto del 624Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali n 10730 del 21 12 2004 denominato 625 Classificazione delle macchine irroratrici da sottoporre ai controlli funzionali in funzione degli 626intervalli fra i controlli previsti dalla direttiva 2009 128 CE 627Per le macchine utilizzate per la distribuzione di prodotti fitosanitari sulle o lungo le linee 628ferroviarie nonch per quelle montate su aeromobili il con
77. de distribuzione I criteri generali che regolano la distribuzione dei prodotti fitosanitari e la TEORIA 2 loro influenza sull efficacia del trattamento e sulla sicurezza ambientale e dell operatore Le diverse tipologie di macchine irroratrici impiegate nei trattamenti TEORIA 4 fitosanitari alle colture agrarie classificazione documento ENAMA n 18 componenti caratteristiche costruttive criteri di funzionamento e di scelta principali tipologie di ugelli utilizzati sulle macchine irroratrici TEORIA Dimostrazione dei differenti livelli di polverizzazione e dei diagrammi di PRATICA 3 distribuzione ottenuti con le diverse tipologie di ugelli relazione tra portata e pressione esercizi TEORIA Presa visione dei componenti delle irroratrici delle modalit di PRATICA 4 funzionamento dell intero circuito idraulico di alcune tipologie di macchine e descrizione dei loro possibili problemi funzionali Il servizio di controllo periodico della funzionalit delle macchine TEORIA 3 irroratrici finalit obiettivi e organizzazione Documenti ENAMA n 1 e 67 138 139 2618 140 141 C _ lt lt E La strumentazione e i banchi prova impiegati per l esecuzione del TEORIA 2 controllo funzionale caratteristiche tecniche e requisiti minimi previsti dai Documenti ENAMA n 3 e n 4 Parametri da esaminare per il controllo funzionale delle macchine TEORIA 3 irroratrici e i relativi limiti di accettabilit
78. di 248 biodiversit e la protezione dei nemici naturali privilegiando le opportune tecniche 249 agronomiche 250 prevedere un incremento delle superfici agrarie condotte con il metodo dell agricoltura 251 biologica ai sensi del regolamento CE 834 07 e della difesa integrata volontaria legge n 252 4 del 3 febbraio 2011 253 individuare indicatori utili alla misura dell efficacia delle azioni poste in essere con il Piano 254 e favorire un ampia divulgazione dei risultati del relativo monitoraggio 255L attuazione del Piano richiede la partecipazione di tutte le parti interessate dai produttori di 256prodotti fitosanitari agli operatori agricoli dai servizi di assistenza tecnica alle Autorit preposte 257alle politiche d indirizzo e supporto 258Particolare rilevanza riveste l azione di monitoraggio volta a verificare i progressi compiuti anche 259per consentire alle parti interessate di svolgere il proprio ruolo di stimolo e controllo 2601 principali soggetti coinvolti sono il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il 261 Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare il Ministero della salute le Regioni e 262le Province autonome gli Enti gestori delle aree Natura 2000 e delle aree naturali protette gli 263operatori agricoli e ogni altro utilizzatore di prodotti fitosanitari i produttori e i distributori di 264prodotti fitosanitari i consulenti della difesa fitosanitaria gli En
79. di diploma di 375durata quinquennale o laurea in discipline agrarie e forestali e che intendano conseguire 376esclusivamente l abilitazione per utilizzatori professionali 377Ai fini dell acquisizione della suddetta abilitazione i soggetti interessati sono comunque tenuti a 378superare l esame di abilitazione Gli stessi soggetti sono tenuti inoltre alla partecipazione ai corsi 379di aggiornamento ai fini del rinnovo delle abilitazioni secondo le modalit di cui al successivo 380paragrafo A 1 8 38 382A 1 8 Modalit di rinnovo dei certificati di abilitazione 383I certificati di abilitazione vengono rinnovati a richiesta del titolare previa verifica della 384partecipazione a specifici corsi o iniziative di aggiornamento 3851 Utilizzatori professionali 386 Per ottenere il rinnovo del certificato di abilitazione all acquisto e all utilizzo dei prodotti 387 fitosanitari i soggetti interessati sono tenuti a partecipare ai corsi di aggiornamento La relativa 388 attivit viene effettuata anche attraverso corsi basati su un sistema di crediti formativi da 389 completare nell arco dei 5 anni di validit dell abilitazione Al termine dei suddetti percorsi 390 formativi gli Enti formatori rilasciano un attestato di aggiornamento Le abilitazioni vengono 391 rinnovate dalle Autorit regionali o provinciali competenti previa verifica del predetto attestato 3922 Distributori e consulenti 393 Le abilitazioni alla vendita de
80. di filtrazione 2320a Filtri 2321 Vedi irroratrici per colture erbacee 2322b Dispositivo di isolamento del filtro dal serbatoio 2323Ved irroratrici per colture erbacee 118 57 119 23242 9 Ugelli 2325 a Aspetti generali 2326Le caratteristiche degli ugelli per esempio tipo di ugelli calibro devono essere simmetriche sui lati 2327sinistro e destro eccetto laddove ci si propone un funzionamento particolare per esempio 2328irrorazione su un solo lato adattamento di ugelli per compensare dissimmetrie generate dal 2329ventilatore ecc 2330Deve essere possibile la chiusura di ciascun ugello separatamente In caso di porta ugelli multipli 2331questo requisito va applicato a ciascun ugello 2332Deve essere possibile regolare l orientamento degli ugelli in modo simmetrico e possibilmente 2333riproducibile 2334 b Perdite per gocciolamento 2335Ved irroratrici per colture erbacee 2336 c Portata degli ugelli 2337La portata di ogni ugello con le medesime caratteristiche tecniche non deve variare pi del 15 2338rispetto alla portata nominale o del 10 rispetto alla portata media calcolata di tutti gli ugelli aventi 2339le medesime caratteristiche 2340Per irrorazioni simmetriche la differenza tra le portate medie relative ai lati destro e sinistro deve 234lessere lt 10 2342La portata di ogni ugello va misurata seguendo le medesime indicazioni riportate per le barre 2343irroratrici 2344 d Diagramma di distribuzion
81. dicate dal manometro mano a mano che si chiudono le 2152singole sezioni L esito di questa prova non vincolante per il superamento del controllo ma 2153l entit della caduta di pressione deve essere riportata nel rapporto di prova 21541 6 Condotte e tubazioni 2155Non devono verificarsi perdite dalle condotte e dalle tubazioni flessibili quando provate alla 2156massima pressione di esercizio indicata dal costruttore della macchina irroratrice 2157Le tubazioni flessibili devono essere posizionate in modo che non ci siano gomiti sporgenti e non 2158devono presentare abrasioni che rendano visibile la loro trama 21591 7 Sistema di filtrazione 2160a Filtri 2161Deve essere presente almeno un filtro sulla tubazione di mandata o sull aspirazione della pompa i 2162filtri agli ugelli non sono considerati come filtri sulla mandata della pompa 216311 I filtro 1 deve devono essere in buone condizioni e con dimensioni delle maglie adatte agli 2164ugelli montati sulla macchina in conformit alle istruzioni dei costruttori degli stessi 110 53 111 2165Gli elementi filtranti devono essere sostituibili 2166b Dispositivo di isolamento del filtro dal serbatoio 2167Deve essere presente un dispositivo di isolamento del filtro che anche in presenza di liquido nel 2168serbatoio consenta di pulire i filtri senza alcuna perdita di liquido ad eccezione di quello che 2169potrebbe essere presente all interno del filtro stesso e nelle cond
82. e 234S5Il diagramma di distribuzione pu essere determinato utilizzando un banco verticale per misurare 2346l adeguamento della distribuzione verticale alle caratteristiche geometriche e morfologiche della 2347vegetazione da trattare per le sue caratteristiche vedi Allegato 2 2348FEffettuare la verifica impiegando tutte le serie di ugelli montati sulla macchina e utilizzati 2349dall agricoltore operando alla pressione e con la portata del ventilatore normalmente utilizzati 2350dall agricoltore 2351E necessario evitare che i risultati delle misurazioni siano influenzati dalle condizioni climatiche 2352La distanza tra banco prova e centro della macchina deve essere pari a met dell interfila di 2353riferimento 2354 3 Lance a mano collegate a irroratrici tradizionali a motocarriole 0 2355 pompe fisse 2356 23573 1 Pompa 2358 i Portata 2359Vedi irroratrici per colture erbacee 2360 il Pulsazioni 2361Ved irroratrici per colture erbacee 120 58 121 2362 ili Perdite 2363Ved irroratrici per colture erbacee 2364 iv Valvola di sovrapressione prova opzionale 2365Ved irroratrici per colture erbacee 23661 10 Serbatoio principale 2367 i Aspetti generali 2368Ved i irroratrici per colture erbacee 2369 ii Agitazione 2370Ved irroratrici per colture erbacee 2371 iii Indicatore di livello del liquido 2372Ved irroratrici per colture erbacee 23731 11 Sistemi di misura comando e regolazione 2374 i
83. e dei dati o l esportazione dei dati stessi in software di larga 462diffusione nonch le relative modalit di consultazione 23 12 24 463 464A 1 12 Sospensione e revoca delle abilitazioni 465Le competenti Autorit regionali e provinciali possono sospendere o revocare mediante apposito 466provvedimento le diverse abilitazioni secondo i criteri riportati nell Allegato I parte C Il periodo 467di sospensione o di revoca stabilito dalle competenti Autorit regionali e provinciali in relazione 468alle inadempienze riscontrate In ogni caso il periodo di sospensione non pu essere inferiore a sei 469mesi 470A 1 13 Prescrizioni per la vendita di prodotti fitosanitari 471A decorrere dal 26 novembre 2015 al momento della vendita deve essere presente almeno una 472persona titolare o dipendente in possesso del certificato di abilitazione alla vendita Il certificato di 473abilitazione deve essere esposto e ben visibile nel locale adibito a punto vendita 474A decorrere dal 26 novembre 2015 decade l obbligo di compilare il modulo numerato 47Sprogressivamente a cura del venditore previsto dal comma 6 articolo 24 del DPR n 290 01 e 476s m i 47711 distributore tenuto ad informare l acquirente sul periodo massimo entro il quale il prodotto 478fitosanitario deve essere utilizzato nel caso in cui l autorizzazione sia stata revocata ed il prodotto 479stesso sia ancora utilizzabile per un periodo limitato e comunque in t
84. e di trasporto 2188b Orizzontalit 2189Con misurazione effettuata su una superficie piana e misurando la distanza tra il bordo inferiore 2190degli ugelli e la superficie piana sulla quale si trova l irroratrice la misura maggiore e la misura 2191minore rilevate non devono variare pi di 10 cm tra loro o dell 1 della met della larghezza di 2192lavoro 2193 21941 9 Ugelli 21952 Aspetti generali 2196Tutti gli ugelli devono essere uguali lungo la barra ad eccezione di quelli utilizzati per funzioni 2197particolari Anche ulteriori componenti antigoccia filtri devono essere uguali lungo tutta la barra 2198b Perdite per gocciolamento 2199Dopo la loro chiusura gli ugelli non devono gocciolare 2200Trascorsi 5 secondi dall interruzione dell erogazione non ci devono essere gocciolamenti 2201c Uniformit di distribuzione trasversale 2202Se gli ugelli servono per fornire un getto uniforme si possono seguire le indicazioni del punto c 1 o 2203in alternativa quelle del punto c 2 In caso contrario solo quelle del punto c 2 2204 112 54 113 2205c 1 Misura con banco orizzontale 2206Se gli ugelli servono per fornire un getto uniforme deve essere utilizzato un banco di ripartizione 2207per misurare la regolarit della distribuzione trasversale per le cui caratteristiche si veda l Allegato 22082 2209Fffettuare la verifica lungo tutta la barra nella zona di sovrapposizione dei getti impiegando tutte 2210le serie di
85. ecipazione a specifici corsi o iniziative di 285 aggiornamento Il rilascio ed il rinnovo dei certificati di abilitazione costituiscono le procedure 286 attraverso le quali le Regioni e le Province autonome certificano la formazione periodica dei 287 soggetti indicati al comma 1 2884 Il certificato di abilitazione rilasciato dall Autorit competente personale e riporta i dati 289 anagrafici e la foto dell intestatario Allo scopo di poterne accertare la validit riporta inoltre la 290 data di rilascio e quella di scadenza 2915 I certificati di abilitazione rilasciati a utilizzatori professionali distributori e consulenti sono 292 validi su tutto il territorio nazionale 2936 Sono fatte salve le abilitazioni alla vendita e le abilitazioni all acquisto rilasciate prima 294 dell entrata in vigore del sistema di formazione di cui al precedente punto 1 ai sensi del Decreto 295 del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001 n 290 e s m i Tali abilitazioni alla scadenza 296 sono rinnovate secondo le modalit previste dal Piano e dalle successive norme attuative di 297 livello regionale e o provinciale In particolare i certificati di abilitazione alla vendita possono 298 essere rinnovati anche se i titolari del certificato stesso non sono in possesso dei requisiti 299 previsti all articolo 8 comma 2 del decreto legislativo n 150 2012 300 301A 1 2 Certificati di abilitazione all acquisto e all utilizzo e alla vendita
86. elle macchine irroratrici deve 72Aseguire un corso di preparazione della durata minima di 40 ore realizzato o riconosciuto dalla 725Regione o Provincia autonoma di appartenenza e superare un apposito esame allegato IV 726Le Regioni e le Province autonome possono esentare il personale tecnico operante da almeno due 727anni presso Centri Prova istituiti prima dell entrata in vigore del Piano dall obbligo di frequentare 728il predetto corso di preparazione Il personale tecnico dovr comunque frequentare i corsi di 729aggiornamento che le Regioni e le Province autonome riterranno necessario organizzare in seguito 730Tali corsi sono tenuti da personale specializzato individuato dalla Regione o Provincia autonoma 731competente e la valutazione delle prove d esame effettuata da una commissione appositamente 732istituita dagli stessi Enti 733L abilitazione del tecnico pu essere sospesa o revocata in caso di 734 accertata irregolarit del suo operato 735 ripetuta e ingiustificata assenza alle attivit di aggiornamento organizzate dalla Regione o 736 Provincia autonoma di appartenenza 737 738A 3 9 Verifica dell attivit svolta dai Centri Prova e dai tecnici abilitati 739Le Regioni e le Province autonome svolgono un attivit di verifica tecnico amministrativa 740periodica presso i Centri Prova autorizzati secondo la seguente tempistica 741 ogni 24 mesi a partire dalla data di autorizzazione dei Centri che effettuan
87. emi acquatici con particolare riferimento alle Aree 2662 Protette Siti Natura 2000 e Zone Ramsar Aspetti relativi alla Pianificazione Rapporti ISPRA 2663 107 2010 pp 178 2664European Commission 2010 Links between the Water Framework Directive WFD 2000 60 EC and 2665 Nature Directives Birds Directive 79 409 EEC and Habitat Directive 92 43 EEC Frequently 2666 Asked Questions DG Environment Dir B D A Draft scaricabile dal CIRCA 2667 http circa europa eu 156 75 157 2668 ALLEGATO VI 2669PARTE A 2670 2671A 1 Stoccaggio dei prodotti fitosanitari 2672Fatte salve le disposizioni previste dal D P R n 290 del 23 aprile 2001 e s m i e le disposizioni 2673previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008 n 81 in materia di tutela della salute e della 2674sicurezza nei luoghi di lavoro le azioni di seguito elencate eseguite da utilizzatori professionali e 2675ove applicabili dai distributori non devono rappresentare un pericolo per la salute umana o per 26761 ambiente 2677 2678 2679 2680 2681 2682 2683 2684 2685 2686 2687 2688 2689 2690 2691 2692 2693 2694 2695 2696 2697 2698 2699 2700 2701 2702 2703 2704 2705 2706 2707 2708 2709 2710 2711 2712 2713 158 159 10 11 12 Il deposito dei prodotti fitosanitari deve essere chiuso e ad uso esclusivo non possono esservi stoccati altri prodotti o attrezzature se non direttamente collegati
88. eo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto 2849 delle relative norme tecniche nonch per i rifiuti pericolosi nel rispetto delle norme che 2850 disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute 2851 4 devono essere rispettate le norme che disciplinano l imballaggio e l etichettatura delle sostanze 2852 pericolose 164 79 165 2853 5 per alcune categorie di rifiuti individuate con decreto del Ministero dell ambiente e della tutela 2854 del territorio e del mare di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico sono fissate 2855 le modalit di gestione del deposito temporaneo 2856 2857L impresa produttrice del rifiuto fitosanitario pericoloso deve annotarne la presenza entro 10 giorni 2858lavorativi sul Registro di carico e scarico Registro C S che va mantenuto o presso la sede 2859dell impianto o in alternativa ma solo se la produzione inferiore a due tonnellate anno presso le 2860associazioni di categoria Nota ad eccezione degli imprenditori agricoli di cui all art 2135 del C C 2861con volume d affari non superiore a euro ottomila che non sono tenuti all obbligo del Registro C S 2862n alla compilazione annuale del MUD di cui all art 189 del decreto legislativo n 152 2006 2863Il Registro C S integrato dal Formulario di identificazione dei rifiuti che accompagna i rifiuti nella 2864fase di trasporto va conservato per 5 anni art 190 del decreto le
89. ero di giri motore della trattrice 688 6892 Nell eseguire la regolazione il Centro Prova tiene conto delle indicazioni derivanti dalle 690 disposizioni nazionali e regionali relativamente ai volumi di miscela da distribuire 691 6923 Durante le operazioni di regolazione della macchina irroratrice necessaria la presenza del 693 proprietario utilizzatore abituale in quanto 694 consente di identificare le condizioni operative e le realt aziendali nell ambito delle quali la 695 macchina irroratrice viene utilizzata coltura e relativo sviluppo vegetativo forma di 696 allevamento tipo di intervento superficie trattata ecc tali informazioni sono fondamentali 697 per eseguire una corretta regolazione adeguata alle specifiche esigenze aziendali 33 17 34 698 rappresenta un momento di confronto con l utilizzatore qualora utilizzi parametri operativi 699 non corretti volumi eccessivi velocit insufficienti o eccessive ecc e costituisce l occasione 700 per un approfondimento sulle tecniche per ottimizzare i trattamenti fitosanitari 701 7024 Al termine delle operazioni di regolazione il Centro Prova rilascia al proprietario utilizzatore 703 della macchina irroratrice un documento nel quale vengono riportate il Centro Prova e il tecnico 704 che ha effettuato la regolazione taratura la data gli elementi identificativi della macchina 705 irroratrice e i parametri operativi oggetto della regolazione Vengono
90. eroga al divieto per il contenimento o l eliminazione di organismi nocivi e per la tutela della 1091salute pubblica le Regioni e le Province autonome possono autorizzare l utilizzo di prodotti 1092fitosanitari scelti in funzione delle loro caratteristiche di pericolosit e rischio 1093 1094Entro 3 anni dall entrata in vigore del Piano i Ministeri della salute dell ambiente e della tutela del 109Sterritorio e del mare e delle politiche agricole alimentari e forestali individuano in accordo con le 1096Regioni e le Province autonome le zone di influenza delle aree di balneazione e la relativa 1097ampiezza nelle quali limitare l utilizzo dei prodotti fitosanitari al fine di garantire una pi efficace 1098tutela della salute umana nelle predette aree 1099 1100A 5 3 Misure per la riduzione e o eliminazione dei prodotti fitosanitari sulle o lungo le linee 1101 ferroviarie 1102F necessario ridurre e o limitare per quanto possibile l uso dei prodotti fitosanitari sulle o lungo le 1103linee ferroviarie ricorrendo a mezzi alternativi meccanici fisici e biologici riducendo per quanto 1104possibile le dosi di impiego ed utilizzando le attrezzature che permettono di ridurne al minimo le 110Sperdite nell ambiente 1106Per tale finalit si prevedono le seguenti misure 1107 S sostituzione dall entrata in vigore del Piano dei prodotti fitosanitari che contengono sostanze 1108 classificate per la cancerogenesi la mutagenes
91. essere in grado di garantire un adeguata polverizzazione lavorando 2071alla massima pressione indicata dal costruttore dell irroratrice o degli ugelli utilizzando gli ugelli 2072pi grandi tra quelli montati e la portata della pompa deve nel contempo garantire un agitazione 2073visibile secondo quando specificato al punto 1 3 c 2074oppure 2075La portata della pompa deve essere adeguata alle necessit dell equipaggiamento e deve essere gt 207690 della portata nominale indicata dal costruttore dell irroratrice 2077Nel secondo caso la portata deve essere misurata con un flussimetro sulla mandata libera ad una 2078pressione compresa tra 8 bar e 10 bar o se pi bassa alla pi alta permessa dalla pressione di lavoro 2079della pompa 2080b Pulsazioni 2081Non ci devono essere pulsazioni visibili causate dalla pompa 2082c Perdite 2083Non ci devono essere perdite dalla pompa 2084d Valvola di sovrapressione prova opzionale 2085Se presente una valvola di sovrapressione essa deve funzionare correttamente La mancata 106 51 107 2086funzionalit della valvola non pregiudica l esito del controllo ma deve essere riportata nel rapporto 2087di prova 20881 3 Serbatoio principale 2089a Aspetti generali 2090Non devono esserci perdite dal serbatoio o dal foro di riempimento quando il coperchio chiuso 2091Deve essere presente un filtro in buone condizioni nell apertura di riempimento 2092Deve essere assicur
92. etodo biologico possono richiedere alle aziende confinanti di essere informate circa gli interventi 535fitosanitari e i relativi principi attivi impiegati 536 537A 2 4 Banca dati sugli avvelenamenti acuti da prodotti fitosanitari 538Le Autorit nazionali competenti avvalendosi del Consiglio istituiscono piani di controllo 539relativamente a raccolta classificazione ed analisi delle informazioni sui casi di intossicazione 540acuta da prodotti fitosanitari A tale scopo verr utilizzato il Sistema Informativo Nazionale per la 541Sorveglianza delle Intossicazioni Acute da Pesticidi SIN SIAP attivo presso l Istituto Superiore 542di Sanit ISS che gi acquisisce i dati sugli incidenti causati da prodotti fitosanitari che sono 543rilevati dai Centri Antiveleni CAV dalle ASL e da altri referenti istituzionali secondo procedure S44standard concordate L ISS ha il compito di verificare la qualit delle informazioni trasmesse al 545SIN SIAP integrare le diverse fonti informative classificare e analizzare i dati relativi alla casistica S46esposta a fitosanitari L ISS pubblica un rapporto annuale sulle osservazioni effettuate e rende 547disponibili su richiesta delle Regioni analisi descrittive a livello regionale La base dati del SIN S48SIAP verr altres utilizzata per approfondimenti su problematiche emergenti e per contributi a 549piani di lavoro finalizzati alla valutazione delle ricadute di interventi di mitigazione del ris
93. etto della misura sistema DPA 2490Strumenti di misura flussimetri contenitori graduati oppure altri strumenti che garantiscano il 2491medesimo grado di precisione 2492Requisiti minimi errore lt 1 5 del valore misurato 2493 2494Parametro oggetto della misura portata ugelli 2495Strumento di misura bilancia o strumenti equivalenti e cronometro vedi norma ISO 5682 2 2496Requisiti minimi intervallo di lettura lt 20 g per la bilancia e lt 0 1 s per il cronometro 2497 oppure 2498Strumento di misura contenitore graduato e cronometro 2499Requisiti minimi capacit lt 2 1 scala di lettura lt 20 ml ed errore lt 20 ml per il contenitore graduato 2500e lt 0 1 s per il cronometro 2501 oppure 2502Strumento di misura flussimetro 2503Requisiti minimi intervallo di lettura lt 0 02 l min 2504 2505Deve essere sempre garantita la completa raccolta del liquido erogato dell ugello 25063 Manometri 2507Parametri oggetto della misura dispositivi per la regolazione della pressione 2508Strumento di misura manometro 2509Requisiti minimi 2510 53 fondo scala lt 60 bar irroratrici per colture arboree o lt 16 bar barre irroratrici 251153 intervallo di lettura lt 1 0 bar irroratrici per colture arboree o lt 0 5 bar barre irroratrici 2512 37 classe precisione lt 1 6 2513F consigliabile utilizzare il manometro della macchina irroratrice oggetto del controllo se 2514conforme ai requisiti previsti 2515 25
94. gislativo 152 2006 2865Durante il trasporto i rifiuti vanno accompagnati dal Formulario di identificazione art 193 del 2866decreto legislativo 152 2006 Mentre il Registro C S va compilato solo se l impresa produce rifiuti 2867pericolosi anche ai fini della compilazione annuale del MUD il Formulario di identificazione va 2868redatto e firmato dal produttore di rifiuti siano essi pericolosi o non pericolosi 2869Va infine ricordato che il produttore detentore dei rifiuti fitosanitari siano essi rifiuti speciali 2870pericolosi o non deve accertarsi che il trasportatore al quale vengono consegnati i rifiuti sia 287lregolarmente iscritto all Albo Nazionale Gestori Ambientali presso la CCIAA In ogni caso la 2872responsabilit del produttore detentore sul corretto recupero o smaltimento dei rifiuti termina solo al 2873ricevimento della quarta copia del formulario FIR documento che attesta appunto la regolare 2874accettazione presso l impianto di destinazione art 188 del decreto legislativo 152 2006 2875Qualora il rifiuto fitosanitario fosse mantenuto in azienda con modalit non conformi a tutti i cinque 2876punti contenuti nella definizione di deposito temporaneo lo stoccaggio dello stesso si configura 2877come deposito preliminare D15 che deve essere sottoposto ad autorizzazione ai sensi dell articolo 2878208 del decreto legislativo 152 2006 2879 2880PARTE B 2881 2882Le Regioni e le Province autonome possono attivare in
95. gislativo n 150 2012 acquisita la 906 richiesta della Regione o Provincia autonoma il Ministero della salute sentita la Commissione 907 consultiva dei prodotti fitosanitari esprime il proprio parere 908 9095 La Regione o Provincia autonoma rilascia l autorizzazione all utilizzo del mezzo aereo 910 per la difesa ordinaria acquisito il parere favorevole del Ministero della salute 911 9126 Le Autorit competenti conservano copia delle richieste e delle autorizzazioni e mettono 913 a disposizione del pubblico le pertinenti informazioni ivi contenute quali le aree interessate al 914 trattamento fitosanitario mediante mezzo aereo il calendario di esecuzione del trattamento i 915 prodotti fitosanitari utilizzati 916 917A 4 4 Informazioni alla popolazione interessata e alle autorit locali 918Il1 soggetto autorizzato deve provvedere alla diffusione delle informazioni nei riguardi della 919popolazione interessata A tale scopo tenuto ad affiggere per il tramite dei Comuni interessati un 920congruo numero di manifesti secondo modalit che consentano un adeguata informazione 921In tali manifesti saranno indicati il periodo in cui sono previsti gli interventi aerei le zone 922sorvolate i prodotti fitosanitari che verranno utilizzati specificando il nome commerciale il 923principio attivo le dosi di impiego l intervallo di sicurezza e la classe tossicologica i tempi di 924rientro 925 926I1 soggetto autorizzato
96. gli organismi non bersaglio e per l ambiente 1920 5 misure per la riduzione dei rischi per le persone gli organismi non bersaglio e 1921 l ambiente 1922 6 corrette modalit di trasporto di stoccaggio dei prodotti fitosanitari di 1923 smaltimento degli imballaggi vuoti e di altro materiale contaminato e dei prodotti 1924 fitosanitari in eccesso comprese le miscele contenute nei serbatoi in forma sia 1925 concentrata che diluita 90 43 91 1926 1927 1928 1929 1930 1931 1932 1933 1934 1935 1936 1937 1938 1939 7 corretto uso dei dispositivi di protezione individuale DPI e misure di controllo dell esposizione dell utilizzatore nelle fasi di manipolazione miscelazione e applicazione dei prodotti fitosanitari 8 rischi per le acque superficiali e sotterranee connessi all uso dei prodotti fitosanitari e relative misure di mitigazione Idonee modalit per la gestione delle emergenze in caso di contaminazioni accidentali o di particolari eventi meteorologici che potrebbero comportare rischi di contaminazione da prodotti fitosanitari 9 attrezzature per l applicazione dei prodotti fitosanitari a gestione e manutenzione delle macchine irroratrici con particolare riferimento alle operazioni di regolazione taratura b gestione e manutenzione delle attrezzature per l applicazione di prodotti fitosanitari e tecniche specifiche di irrorazione ad esempio irrorazione a basso volume e ugelli a bassa deriva
97. i itosanitari Controllo Controll pene i cioe delle DO i 1 N centri di revisione o Abrie macchine taratura per anno REGIONI Da attivare e taratura ASE Salute irroratrici delle 2 N revisioni per anno di Prodotti macchine bersi Analisi dei dati di q monitoraggio delle acque pal concentrazio n Dati di monitoraggio Misure superficiali e profonde ne di regionale delle acque specieke Sostanze FopeNG alta frenu mzae superficiali e profonde Salute per la tutela alla concentrazione p I REGIONI ISPRA i Attivo f attive nelle rispetto ai residui di Ambiente dell ambien rilevata di Sostanze attive acque a MR Sostanze attive te acquatico fitosanitarie e dei loro xii livello Na fitosanitarie i metaboliti anno nazionale Andamento in 5 anni 176 85 177 Misure specifiche per la tutela dell ambien te acquatico Misure specifiche per la tutela dell ambien te acquatico Misure specifiche per la tutela delle aree naturali protette Misure specifiche per la tutela delle aree naturali protette 178 179 Concentrazio ni di specifiche sostanze attive nelle acque Misure di mitigazione del rischio permanenti per la protezione dei corpi idrici superficiali Popolazioni di uccelli insettivori Bird Index Analisi dei dati di monitoraggio delle acque superficialie profonde a livello regionale rispetto alla frequenza e alle concentrazioni di Sostanze
98. i e delle rimanenze 1387Entro il 1 gennaio 2015 lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari dovr rispettare i requisiti riportati 1388nella parte A dell allegato VI 1389Nell allegato VI parte B sono riportati i criteri per l attuazione di misure di accompagnamento per 1390incrementare i livelli di sicurezza nelle fasi di manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari 1391Le indicazioni riportate nella parte B dell Allegato VI tengono conto della normativa in vigore 1392degli orientamenti e delle linee guida nazionali e regionali in materia e delle indicazioni tecniche 1393scaturite dal progetto Europeo Life TOPPS Train Operators to prevent Pollution from Point 1394Sources Formazione degli operatori per prevenire l inquinamento da fonti puntuali 1395 1396A 7 Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari articoli 18 19 1397 20 21 del decreto legislativo n 150 2012 1398 1399A 7 1 Strategie fitosanitarie sostenibili 14000biettivo prioritario della difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari la riduzione del rischio 1401derivante dall impiego dei prodotti fitosanitari per l ambiente gli operatori i consumatori e gli 1402astanti attraverso un complessivo miglioramento qualitativo delle strategie di intervento delle 1403tecniche utilizzate e delle sostanze attive impiegate nonch attraverso misure di prevenzione basate 1404su metodi agro ecologici Allegato II del decreto legislati
99. i e la tossicit riproduttiva in Categoria 1A e 1B 1109 sostituzione e o limitazione entro tre anni dall entrata in vigore del Piano dei prodotti 1110 fitosanitari che riportano in etichetta le pertinenti frasi di precauzione SPel SPe2 Spe3 e SPe4 1111 o che sono classificati come T e T 1112E comunque vietato l utilizzo dei prodotti fitosanitari sui piazzali su tutte le aree interne e 1113adiacenti alle stazioni ferroviarie salvo deroghe stabilite dalle Autorit competenti ai fini della 1114Atutela della salute pubblica 1115 11161 Ministeri dell ambiente e della tutela del territorio e del mare della salute e delle politiche 1117agricole alimentari e forestali entro 2 anni dall entrata in vigore del Piano adottano criteri 1118ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d appalto per 1119l esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie tenendo conto in 1120particolare della necessit di 1121 o limitare l uso dei prodotti fitosanitari caratterizzati da elevata tendenza alla percolazione ed 1122 elevati pericoli rischi per l ambiente 1123 o dare preferenza allo sfalcio per il contenimento della vegetazione sulle scarpate e all utilizzo 1124 del taglio per il contenimento della vegetazione arborea 1125 o utilizzare nella distribuzione dei prodotti fitosanitari ugelli antideriva e basse pressioni e 1126 altri accorgimenti tecnici quali l
100. i e o limitazioni d uso dei PF per la tutela delle acque destinate al consumo umano e delle falde acquifere Consumatore operatori agricoli professionali e non Target Protezione Salute agricole popolazione presente nelle aree popolazione presente nelle aree pubbliche Target Tutela Ambiente ambiente acquatico e acque potabili biodiversit ed ecosistemi xX Campi d Azione Misure specifiche per la tutela delle aree protette Misure per la tutela di aree specifiche Manipolazione uso stoccaggio smaltimento dei PF Difesa Fitosanitaria a basso apporto di PF Azioni Principali Specifici divieti sostituzioni e o limitazioni d uso dei PF nelle aree identificate ai fini della conservazione dir 79 409 CEE e 92 43 CEE e nelle altre aree naturali protette parchi nazionali e regionali riserve ecc Specifici divieti sostituzioni e o limitazioni d uso dei PF entro 1 anno dall entrata in vigore del PAN nelle Zone Ramsar Specifici divieti sostituzioni e o limitazioni d uso dei PF nelle aree di accesso al pubblico parchi giardini pubblici campi gioco campi sportivi cortili ecc Specifici divieti sostituzioni e o limitazioni d uso dei PF lungo linee ferroviarie e strade Tutela dei corpi idrici intesi a scopo ricreativo Obblighi per la manipolazione lo stoccaggio e lo smaltimento dei PF Applicazione delle BPA Buone Pratiche Agricole nella gestione dei PF all interno
101. i prodotti fitosanitari e all attivit di consulenza vengono rinnovate 394 dalle Autorit regionali o provinciali competenti previa verifica dell avvenuto a frequenza 395 al attivit di aggiornamento L attivit di aggiornamento pu essere effettuata sia attraverso 396 corsi sia attraverso un sistema di crediti formativi da acquisire in modo continuativo nell arco 397 del periodo di validit dell abilitazione Le Autorit regionali o provinciali competenti 398 individuano le iniziative di carattere formativo o seminariale valide ai fini del raggiungimento 399 dei crediti formativi 400 401A 1 9 Caratteristiche dei soggetti che erogano la formazione di base e di aggiornamento 4021 La formazione degli utilizzatori professionali distributori e consulenti di competenza delle 403 Regioni e delle Province autonome che provvedono alla definizione degli standard formativi 404 per assicurare l acquisizione di un adeguata conoscenza nelle materie elencate nell allegato I al 405 decreto legislativo n 150 2012 La programmazione e la realizzazione dei corsi viene effettuata 406 sulla base dei fabbisogni formativi e nel rispetto dei criteri minimi comuni definiti dal Piano 407 Tale attivit di programmazione ed organizzazione viene realizzata dalle Autorit competenti 408 oppure pu essere affidata agli Organismi accreditati dalle Regioni e Province autonome per la 409 formazione in agricoltura 410 Le Regioni e le Province au
102. ilevata sul manometro presente in prossimit della pompa I due valori rilevati devono 2400essere riportati sul rapporto di prova 24013 5 Misura della portata degli ugelli 2402La portata di ciascuno degli ugelli montati sulla lancia non deve differire di 10 rispetto a quella 2403nominale 2404Nel caso non sia possibile risalire alla portata nominale dell ugello indicarlo nel rapporto di prova e 2405se possibile confrontare la sua portata con quella ottenuta impiegando una lancia o un ugello nuovo 2406d fabbrica 2407Determinare la portata di ciascun ugello alla pressione di esercizio normalmente utilizzata 2408dall agricoltore verificando nel caso di pi ugelli dello stesso tipo che le portate non differiscano 2409di 5 dal valore medio calcolato 2410La portata di ogni ugello va misurata in conformit a quanto di seguito specificato 2411a raccogliere per almeno 1 minuto il liquido erogato da ciascun ugello Determinare la portata 2412 erogata per mezzo di una bilancia o per mezzo di un contenitore graduato o di un flussometro 2413 Il tempo di rilievo bene che sia modificato in funzione della portata dell ugello e deve 2414 comunque garantire una corretta verifica di questo parametro 2415 oppure 2416b nel caso non sia possibile applicare il precedente sistema riempire il serbatoio ad un livello noto 2417attivare l erogazione per un tempo adeguato e misurare la quantit di liquido necessaria per il 2418rabbocco del
103. ilit del produttore del rifiuto stesso potr essere mantenuto in azienda in attesa 2832dell allontanamento secondo le disposizioni stabilite per il deposito temporaneo e contenute all art 2833183 comma 1 lett bb del decreto legislativo 152 2006 e s m 1 2834Per deposito temporaneo si intende il raggruppamento dei rifiuti effettuato prima della raccolta 2835nel luogo in cui gli stessi sono prodotti e che sono nella disponibilit di qualsiasi soggetto giuridico 2836alle seguenti condizioni 2837 2838 1 i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento Ce 850 2004 e 2839 successive modificazioni devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che 2840 regolano lo stoccaggio e l imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti 2841 conformemente al suddetto regolamento 2842 2 1 rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo 2843 una delle seguenti modalit alternative a scelta del produttore dei rifiuti con cadenza almeno 2844 trimestrale indipendentemente dalle quantit in deposito quando il quantitativo di rifiuti in 2845 deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti 2846 pericolosi In ogni caso allorch il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite annuo il 2847 deposito temporaneo non pu avere durata superiore ad un anno 2848 3 il deposito temporan
104. imiliano Bianco ISPRA Stefania Biscardi Danilo Russo Univ 2637Napoli 263 8Sono stati presi in considerazione solo gli habitat specie che rispondono ai criteri a e b avendo 2639ritenuto il criterio c poco significativo ai fini della istituzione del Registro delle Aree Protette 2640 2641 Habitat Da all ambiente na inseriti in Da I Direttiva Habitat 1150 Lagune costiere 2a Vegetazione annua pioniera di Salicornia e altre delle 1310 i 2b zone fangose e sabbiose 1320 Prati di Spartina Spartinion maritimae 2b 1340 Pascoli inondati continentali 2b 1410 Pascoli inondati mediterranei Juncetalia maritimi 2b Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo atlantici 1420 sii 2b Sarcocornetea fruticosi 1510 Steppe salate mediterranee Limonietalia 2b 3110 Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale da delle pianure sabbiose Littorelletalia uniflorae 142 69 143 144 145 Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale su 3120 terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo 2a occidentale con soetes spp Acque stagnanti da oligotrofe a mesotrofe con 3130 vegetazione dei Littorelletea uniflorae e o degli 2a Iso to Nanojuncetea Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione 2140 bentica di Chara spp 2a 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo 2a Magnopotamion o Hydrocharition 3160 Laghi e stagni distrofici naturali 2a n 3170 Stagni temporanei mediterranei 2b 3220 Fiumi alp
105. ini con vegetazione riparia erbacea 2b 3230 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a 2b Myricaria germanica 3240 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix 2b elaeagnos 3250 Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium 2b flavum 3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del 2a Ranunculion fluitantis e Callitricho Batrachion 3270 Fiumi con argini melmosi con vegetazione del 2b Chenopodion rubri p p e Bidention p p Fiumi mediterranei a flusso permanente con il 3280 Paspalo Agrostidion e con filari ripari di Salix e 2b Populus alba Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il 2220 Paspalo Agrostidion 29 di 7110 Torbiere alte attive 2b Torbiere alte degradate ancora suscettibili di 7120 2b rigenerazione naturale 7140 Torbiere di transizione e instabili 2b 7150 Depressioni su substrati torbosi del Rhynchosporion 2b Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del j 7210 na R 2b Caricion davallianae 7220 Sorgenti petrificanti con formazione di travertino 2a Cratoneurion 7230 Torbiere basse alcaline 2b A 7240 Formazioni pioniere alpine del Caricion bicoloris 2b atrofuscae 91B0 Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia 2b da 91D0 Torbiere boscate 2b Foreste alluvionali residue di Alnus glutinosa e ti 91E0 Fraxinus excelsior Alno Padion Alnion incanae 2b Salicion albae 91F0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur 2b Ulmus laevis e Ulmus minor Fraxinus excels
106. inquinamento conseguenti alla deriva ed alla 1372 lisciviazione dei prodotti fitosanitari di cui al paragrafo A 5 1 3 1373 Azioni che incentivano nell ambito della misura di consulenza aziendale promossa dalla 1374 PAC la consulenza orientata agli agricoltori che operano in imprese agricole ubicate 61 African Eurasian Waterbird Agreement http www unep aewa org 62 63 Mediterranean Wetland Initiative per l applicazione della Convenzione di Ramsar nell area mediterranea 64http www medwet org medwetnew en index asp 65 66 31 67 1375 all interno delle aree Natura 2000 affinch acquisiscano adeguata professionalit per 1376 valutare tutte le opportunit che conseguono all appartenenza della propria azienda al sito 1377 Azioni che incentivano la promozione commerciale territoriale dei prodotti tipici e la 1378 valorizzazione dei prodotti locali ottenuti con pratiche eco compatibili anche attraverso 1379 l introduzione di marchi di qualit ambientale 1380 1381A 6 Manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei 1382 relativi imballaggi e delle rimanenze articolo 17 del decreto legislativo n 1383 150 2012 1384Nell allegato VI parte A sono riportati gli obblighi che devono essere rispettati dagli utilizzatori di 138Sprodotti fitosanitari per una corretta attivit di manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e 1386per il trattamento dei relativi imballagg
107. involti nell attivit formativa 445 raccomandata una metodologia formativa attiva da realizzarsi attraverso l alternanza di lezioni 446 teoriche e di momenti di esercitazioni pratiche da effettuarsi anche con l ausilio di specifico 447 materiale didattico Per ciascun profilo e per le diverse tipologie di corso base o 448 aggiornamento devono essere realizzati gli obiettivi formativi specifici riportati nell Allegato I 449 parte A 4504 I corsi di aggiornamento per i distributori ed i consulenti possono essere realizzati ricorrendo a 451 modalit FAD F learning seguite da un tutor che ne attesti la veridicit e validit La durata 452 delle ore di studio in FAD e o in autoapprendimento sono autocertificate dal partecipante e 453 validate dal tutor oppure certificate dal sistema telematico di tutoring 454 455A 1 11 Modalit di gestione ed archiviazione dei dati relativi alle abilitazioni 456Le Autorit regionali o provinciali competenti sono tenute a trasmettere al Ministero delle politiche 457agricole alimentari e forestali entro il 31 marzo di ogni anno a decorrere dal 2014 i dati relativi 458alle diverse abilitazioni come specificato all articolo 7 comma 4 del decreto legislativo 459n 150 2012 secondo lo schema riportato nel citato Allegato I parte B Il Ministero delle politiche 460agricole alimentari e forestali le Regioni e le Province autonome definiscono un sistema 46linformatico che consenta l elaborazion
108. ior o 70 Fraxinus angustifolia Ulmenion minoris 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 2b Boschi di Platanus orientalis e Liquidambar orientalis 92C0 a 2b Platanion orientalis Gallerie e forteti ripari meridionali Nerio 92D0 di 3 2b Tamaricetea e Securinegion tinctoriae 2642 2643 Specie di fauna e flora legate all ambiente acquatico inserite in All II Direttiva Habitat 2644 Invertebrati Austropotamobius pallipes __la Invertebrati cala CDD la torrentium Invertebrati Coenagrion mercuriale lb Invertebrati Cordulegaster trinacriae lb Invertebrati Graphoderus bilineatus lb Invertebrati Leucorrhinia pectoralis lb Invertebrati Lindenia tetraphylla lb Invertebrati Ophiogomphus cecilia lb Invertebrati Oxygastra curtisii lb Pesci si Acipenser naccarii la Pesci Alburnus albidus la Pesci Alosa fallax la Pesci Aphanius fasciatus la Pesci Barbus meridionalis la Pesci Barbus plebejus la Pesci Chondrostoma genei la Pesci Chondrostoma soetta la Pesci Cobitis tenia la Pesci Cottus gobio la Pesci Knipowitschia panizzae la Pesci Lampetra fluviatilis la Pesci Lampetra planeri la Pesci Lethenteron zanandreai la Pesci Leuciscus lucumonis la Pesci Leuciscus souffia la Pesci Padogobius nigricans la Pesci Petromyzon marinus la Pesci Pomatoschistus canestrinii la Pesci Rutilus pigus la Pesci Rutilus rubidio la Pesci Sabanejewia larvata la Pesci Salmo macrostigma la Pesci Salmo marmoratus la Anfibi Bombina varieg
109. issi all interno delle serre quali 594 fogger fissi e barre carrellate 595 attrezzature funzionanti senza l operatore fogger mobili 596 irroratrici portate dall operatore quali fogger lance irroratrici spalleggiate a motore 597 irroratrici a ultra basso volume 598 irroratrici mobili quali cannoni irroratrici con barra di distribuzione anche di lunghezza 599 inferiore a 3 metri e irroratrici aereo assistite a polverizzazione per pressione pneumatica o 600 centrifuga 601 29 15 30 602Entro il 26 novembre 2016 le tipologie di attrezzature sopra indicate sono sottoposte al controllo 603funzionale periodico almeno una volta presso un Centro Prova autorizzato dalle Regioni e Province 604autonome 605Eseguito il controllo funzionale il Centro Prova autorizzato rilascia un attestato dal quale risulta 606che l attrezzatura rispetta i requisiti di funzionalit previsti come indicato nell allegato II 607Ai sensi dell articolo 12 comma 2 del decreto legislativo n 150 2012 l intervallo tra i controlli 608funzionali non deve superare i 5 anni fino al 31 dicembre 2020 e i 3 anni per le attrezzature 609controllate successivamente a tale data Le attrezzature nuove acquistate dopo il 26 novembre 6102011 sono sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dalla data di acquisto 611Sono considerati validi i controlli funzionali eseguiti dopo il 26 novembre 2011 effettuati da Centri 612Prova formalmente ri
110. iziative per sostenere le aziende per 28841 la realizzazione di nuovi depositi dei prodotti fitosanitari che oltre ai requisiti riportati 2885 all Allegato VI parte A rispondano ai seguenti ulteriori requisiti 2886 il deposito dei prodotti fitosanitari sia realizzato in un area non a rischio da un punto di 2887 vista ambientale e non sia ubicato su pendii rivolti verso aree sensibili all inquinamento 2888 e nelle zone di rispetto dei punti di captazione dell acqua potabile art 94 d lgs 152 06 2889 1depositi non siano ubicati ai piani interrati e seminterrati 2890 1depositi consentano di mantenere temperature comprese 0 e 40 C 2891 depositi siano dotati di porta ignifuga 2892 il sistema di contenimento es pozzetto deve essere dimensionato in modo tale da 2893 contenere almeno il 110 del volume del contenitore di liquidi pi capace conservato 2894 nel deposito 28952 l ammodernamento o la realizzazione di aree attrezzate per la preparazione delle miscele che 2896 consentano la raccolta di sversamenti accidentali di prodotto 2897 siano dotate di dispositivi per la raccolta dei contenitori e degli imballaggi vuoti 2898 siano costituite da un battuto di cemento munito di un tombino collegato ad un serbatoio 2899 di raccolta dei reflui contaminati con prodotti fitosanitari 166 80 167 2900 siano dotate in una zona adiacente al locale di deposito di strumenti per la pesatura 2901 acqua corrente
111. l influenza di fattori quali la variabilit della rete di 1699 monitoraggio delle frequenze di campionamento e del numero delle sostanze cercate vengono 1700 individuati i punti di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee di riferimento per 1701 l indicatore vengono stabilite le frequenze di campionamento e viene definito l elenco delle 1702 sostanze da considerare per la sua determinazione 17033 Le Regioni e le Province autonome di trasmettono all ISPRA le informazioni sui punti di 1704 campionamento di riferimento per la determinazione dell indicatore 17054 L ISPRA definisce l indicatore per il controllo dell evoluzione della contaminazione da prodotti 1706 fitosanitari nelle acque e valuta sulla base dei dati forniti annualmente dalle Regioni e Province 1707 autonome la tendenza della contaminazione 1708 1709C Ricerca e sperimentazione a supporto del piano e alta formazione 1710AI fine di garantire una qualificazione del sistema agricolo nazionale attraverso l adozione di 171lsoluzioni innovative e coerenti con gli obiettivi del Piano necessario sviluppare una rete di 1712collegamento tra le iniziative di ricerca in atto e l attivazione di possibili nuovi progetti di ricerca 1713Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il supporto del Consiglio coordina la 1714rete di cui sopra per l attuazione di specifici programmi di ricerca e il trasferimento delle 171Sinnovazioni 1
112. l controllo funzionale abbia luogo necessario che la macchina irroratrice sia stata 649accuratamente pulita e non presenti rischi palesi per la sicurezza del controllore Per rischi palesi si 650intendono visibili ed evidenti danneggiamenti malfunzionamenti e o difetti a carico dell irroratrice 6510 delle sue componenti compresi tutti i dispositivi di sicurezza in dotazione all attrezzatura indicati 652all interno del manuale d uso e manutenzione 6531 Centri Prova devono essere dotati di idonee attrezzature per la realizzazione dei test e devono 654garantire che non si verifichino forme di inquinamento ambientale durante lo svolgimento dei 65Scontrolli allegato III 656 657A 3 6 Regolazione taratura e manutenzione periodica delle attrezzature 6581 Una regolazione periodica della macchina irroratrice adeguata alle realt colturali aziendali 659 deve essere eseguita dall utilizzatore sulla base della specifica formazione di cui al punto 9 a 660 dell Allegato I impiegando strumenti in dotazione alla macchina irroratrice quando presenti e 66l seguendo le indicazioni riportate sul libretto d uso e manutenzione I dati da registrare 662 annualmente sono almeno i seguenti coltura fase fenologica trattrice irroratrice volume di 663 irrorazione I dati si riferiscono alle colture principali e ad almeno due fasi fenologiche nel caso 664 di colture arboree 6652 Le attrezzature devono essere sottoposte da parte dell
113. la portata devono operare in modo corretto e non devono presentare perdite 2114Tutti i dispositivi per la regolazione della pressione devono mantenere una pressione di lavoro 2115costante con una tolleranza di 10 a velocit di rotazione costante e raggiungere la stessa 2116pressione di lavoro dopo che l attrezzatura stata fermata e quindi riavviata 2117I comandi essenziali per l irrorazione per esempio apertura e chiusura sezioni di barra ed 2118erogazione complessiva regolazione pressione devono essere montati in modo che possano essere 2119facilmente raggiunti e manovrati durante la distribuzione e che l informazione fornita possa essere 2120letta 2121 ammessa la rotazione della testa e della parte superiore del corpo dell operatore il manometro 2122montato sulla macchina irroratrice deve essere leggibile dalla postazione di guida dell operatore 2123Deve essere possibile aprire e chiudere simultaneamente l erogazione di tutti gli ugelli 2124Altri dispositivi di misurazione con particolare riferimento ai flussimetri utilizzati per il controllo 2125dei volumi ha erogati devono misurare all interno di un errore lt 5 rispetto al valore effettivo 108 52 109 2126b Manometro 2127 i Scala di lettura 2128La scala del manometro deve essere leggibile chiaramente e adatta all intervallo delle pressioni di 2129lavoro utilizzate 2130La scala deve avere un intervallo di lettura minore o uguale a 2131 3 0 2 b
114. lavello lavamani lava occhi e doccia di emergenza 29023 l acquisizioni di strumenti o la realizzazione di strutture che consentano di ottimizzare le 2903operazioni di preparazione delle miscele 2904 conta litri automatici o sensori di allarme montati sul serbatoio per il controllo del 2905 riempimento dei serbatoi 2906 soluzioni tecniche che impediscano la contaminazione della fonte idrica quando si rende 2907 necessario effettuare il riempimento dell irroratrice da pozzi da corpi idrici o dalla rete 2908 idrica 2909 valvola di non ritorno da utilizzare nel caso di prelievo da corpi idrici superficiali 2910 29114 la realizzazione di strutture e o l acquisizione di strumenti per la pulizia interna od esterna delle 2912 attrezzature e dei contenitori vuoti 2913 29145 l acquisto di attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari in grado di ottimizzare la 2915 riduzione dell inquinamento diffuso come ad esempio 2916 attrezzature che riducono la deriva 2917 attrezzature che recuperano la miscela fitoiatrica che non ha raggiunto il bersaglio 2918 attrezzature che ottimizzano la localizzazione dei trattamenti fitosanitari sui bersagli 2919 attraverso strumenti di precisione 2920A partire dal primo gennaio 2015 il Consiglio tecnico scientifico di cui all articolo 5 del decreto 2921legislativo n 150 2012 predispone annualmente criteri di indirizzo sulle attrezzature e sulle 2922soluzioni pre
115. le 1646linee guida e manuali nazionali di cui al paragrafo A 7 4 1 nonch degli orientamenti regionali di 1647cui al paragrafo A 7 4 2 1648 1649B Indicatori Strumenti per la verifica del raggiungimento degli obiettivi 1650 articolo 22 del decreto legislativo n 150 2012 1651 1652In applicazione del decreto legislativo n 150 2012 al fine di valutare i progressi realizzati nella 1653riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari ed in attesa che 1654vengano individuati gli indicatori di rischio armonizzati a livello europeo il Piano identifica tre 165Scategorie di indicatori 1 indicatori ed indici di importanza prioritaria per la valutazione 78 37 79 1656complessiva dei risultati raggiunti con l applicazione del Piano 2 indicatori specifici per valutare il 1657raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalle singole misure del Piano 3 indicatori di rischio 1658Gli indicatori sono stati definiti sulla base dei seguenti criteri prioritari 1659 immediata disponibilit dei dati possibilmente affiancata da una serie storica consolidata a 1660 livello nazionale 1661 aggiornabilit dei dati 1662 disponibilit dell algoritmo per il calcolo 1663II calcolo degli indicatori e degli indici prevede in primis l utilizzo dei dati statistici rilevati in 1664accordo alle disposizioni del regolamento CE n 1185 2009 relativo alle statistiche sui prodotti 166S5fitosanitari
116. le e 1625 comunitario 1626 1627A 7 4 2 Le Regioni e le Province autonome 1628Le Regioni e le Province autonome provvedono a 16291 attuare e promuovere l agricoltura biologica e definire gli interventi previsti dal Piano anche 1630 attraverso l adozione di eventuali Piani d Azione Regionali 16312 predisporre e diffondere materiale informativo a beneficio delle aziende agricole biologiche 16323 rendere disponibile sui portali regionali il manuale sulle tecniche di coltivazione in agricoltura 1633 biologica e le linee guida nazionali di difesa in agricoltura biologica anche attraverso 1634 collegamenti con gli analoghi siti nazionali banca dati difesa biologica e di ricerca e 1635 sperimentazione 16364 garantire la realizzazione e o il potenziamento di supporti tecnici e informativi alle aziende 1637 nonch il coordinamento dell assistenza tecnica in sinergia con le attivit di supporto previste 1638 per la difesa integrata volontaria e obbligatoria 16395 promuovere eventuali servizi di consulenza innovativi 16406 individuare possibili strumenti finanziari per sostenere le aziende agricole e le strutture 1641 impegnate nello sviluppo dell agricoltura biologica 1642 1643A 7 4 3 Le aziende agricole 1644Le aziende agricole devono applicare le tecniche di agricoltura biologica anche tenendo conto 1645come ulteriore elemento di qualificazione delle disposizioni specifiche previste dal Piano del
117. le nuove emergenze fitosanitari con riferimento agli agenti ai sintomi e ai metodi di difesa sostenibile conoscenza delle innovazioni tecnologiche relative ai metodi di difesa integrata e biologica ed elaborazione di adeguate strategie di lotta coerenti con supporti tecnici predisposti a livello territoriale dalle Amministrazioni competenti 46 2029 Parte B 2030 2031 Modalit di elaborazione dei dati relativi alle singole abilitazioni 2032 2033 Anno setare 2034 2035Regione Provincia Abilitazione n abilitazioni attive Utilizzatori Utilizzatori O bistibuoi ooo Consulenti ooo o O 2036 2037Regione Provincia ligne e e Provincia oo S ovma T_T a OOo Pistributori O O Provini CE S erovisia E OO O O Proviniac O CCC Ooo y o O a gr _ 0 60Gii Consulenti OOO Provincia A O Provincia B oo o O Provincia C ooo e O totale z 2038 2039Regione Provincia ed nae o a a ar E A i asd O o O dpr ar ik ess T ___ 60 64 O 65 69 O e n a a i o Ooae o OE Distributori dassi diet __ 8 24 o O C EU C EE DE o ooa o _________ a o m_ __ i soa _________ _ ii rr O esse _ la mms JI gt 70 98 47 99 eta Consulenti ciasidie T_T mesa a al 25 34 ese 35 44 45 54 60 64 65 69 gt 70 essi 55 59 o 2040 100 48 101 2
118. lle acque Il deposito o l armadio devono garantire un sufficiente ricambio dell aria Le aperture per l aerazione devono essere protette con apposite griglie in modo da impedire l entrata di animali Il deposito deve essere asciutto al riparo dalla pioggia e dalla luce solare e in grado di evitare temperature che possano alterare le confezioni e i prodotti I ripiani devono essere di materiale non assorbente e privi di spigoli taglienti I prodotti fitosanitari devono essere stoccati nei loro contenitori originali e con le etichette integre e leggibili Il deposito deve essere fornito di adeguati strumenti per dosare i prodotti fitosanitari es bilance cilindri graduati Gli stessi devono essere puliti dopo l uso e conservati all interno del deposito o armadietto L accesso al deposito dei prodotti fitosanitari consentito unicamente agli utilizzatori professionali La porta del deposito deve essere dotata di chiusura di sicurezza esterna e non deve essere possibile l accesso dall esterno attraverso altre aperture es finestre Il deposito non deve essere lasciato incustodito mentre aperto Sulla parete esterna del deposito devono essere apposti cartelli di pericolo 76 2714 13 Sulle pareti in prossimit dell entrata del deposito devono essere ben visibili i numeri di 2715 emergenza 2716 14 Il deposito deve essere dotato di materiale e attrezzature idonee per tamponare e raccogliere 2717 eventuali
119. lle misure di 1038mitigazione del rischio in grado di ridurre la deriva il ruscellamento e il drenaggio In tale 1039contesto vanno tra l altro classificati gli ugelli antideriva in base alla loro capacit di ridurre la 1040deriva stessa e definite le caratteristiche e la capacit di contenimento delle siepi 1041Le Regioni e le Province autonome prevedono opportuni strumenti per incentivare nell ambito 1042della Politica Agricola Comune PAC e conformemente alle suddette linee guida l applicazione di 47 24 48 1043tecniche e pratiche come di seguito indicato volte al miglioramento della qualit ambientale ed alla 1044protezione dell ambiente acquatico dai fenomeni di inquinamento conseguenti alla deriva dei 104Sprodotti fitosanitari ed alla lisciviazione degli stessi sia per ruscellamento che per percolazione 1046 1047A 5 1 3 1 Tecniche di applicazione che riducono la deriva 1048Gli effetti negativi della deriva assumono particolare rilievo nei trattamenti su colture arboree o 1049comunque verticali frutteti vigneti pioppeti ecc sia per la direzione del getto sia perch per 1050favorire la penetrazione della soluzione antiparassitaria all interno della massa vegetale e ottenere 105lun maggiore grado ed una migliore uniformit di copertura si tende ad utilizzare una pressione 1052elevata 1053Le misure di mitigazione della deriva finalizzate a ridurre la sua formazione o ad impedirne gli 1054effetti sono cfr
120. llo stesso e requisiti di 2050funzionalit che devono essere raggiunti 2051 2052In attesa dell emanazione di una norma europea armonizzata che definisca i parametri funzionali 2053oggetto del controllo funzionale le relative modalit di esecuzione e i limiti di accettabilit si 2054provveduto a definire quanto segue sulla base della normativa europea esistente EN 13790 2055 1 Irroratrici per colture erbacee 20561 1 Presenza e stato degli elementi di trasmissione 2057Le protezioni dell albero cardanico di trasmissione del moto dalla presa di potenza all irroratrice 2058devono essere obbligatoriamente montati e in buone condizioni 2059Le differenti parti dell albero e i giunti universali cardanici devono essere privi di vizi e non 2060devono mostrare segni di logorio buchi deformazioni o lacerazioni e devono operare 2061correttamente 2062I1 sistema di trattenuta che evita la rotazione del dispositivo di protezione dell albero cardanico di 2063trasmissione dalla PDP deve essere presente e deve operare in modo sicuro 20641 dispositivi di protezione e le parti della trasmissione del moto in movimento o in rotazione non 2065devono essere condizionate nella loro funzione e devono essere montate e in buone condizioni 2066Nel caso di connessioni elettriche le stesse devono essere adeguatamente protette e la protezione 2067deve essere in buono stato 20681 2 Pompa principale 2069a Portata 2070La portata della pompa deve
121. lotica lb Pernice di mare Glareola pratincola lb Beccaccia di mare Haematopus ostralegus lb Cavaliere d Italia Himantopus himantopus lb Tarabusino Ixobrychus minutus lb Gabbiano reale nordico Larus argentatus lb Gabbiano reale 1b mediterraneo Larus cachinnans Gavina Larus canus lb Zafferano Larus fuscus 1b Gabbiano roseo Larus genei lb Gabbiano corallino Larus melanocephalus lb Gabbianello Larus minutus lb 73 154 155 Gabbiano comune Larus ridibundus 1b Gambecchio frullino Limicola falcinellus lb Pittima minore Limosa lapponica lb Pittima reale Limosa limosa lb Pettazzurro Luscinia svecica lb Frullino Lymnocryptes minimus lb Anatra marmorizzata Marmaronetta angustirostris lb Orchetto marino Melanitta nigra lb Smergo minore Mergus serrator 1b Fistione turco Netta rufina lb Chiurlo maggiore Numenius arquata lb Chiurlo piccolo Numenius phaepos lb Chiurlottello Numenius tenuirostris lb Nitticora Nycticorax nycticorax lb Gobbo rugginoso Oxyura leucocephala lb Falco pescatore Pandion haliaetus lb Phalacrocorax aristotelis 1b Marangone dal ciuffo desmarestii Cormorano Phalacrocorax carbo sinensis lb Marangone minore Phalacrocorax pygmeus lb Falaropo beccosottile Phalaropus lobatus lb Combattente Philomachus pugnax lb Fenicottero Phoenicopterus ruber lb Spatola Platalea leucorodia lb Mignattaio Plegadis falcinellus lb Piviere dorato Pluvialis apricaria lb Pivieressa Pluvialis squatarola lb Svasso cornuto Podiceps auritus lb Sva
122. ni 2442Non devono verificarsi perdite dai condotti e dalle tubazioni quando provate alla massima pressione 2443di esercizio indicata dal costruttore della macchina irroratrice 24444 4 Sistema di filtrazione 2445Deve essere presente un filtro in buone condizioni nell apertura di riempimento 2446Deve essere presente almeno un filtro sulla tubazione di mandata 24471 filtri devono essere in buone condizioni e con dimensioni delle maglie adatte agli ugelli montati 244 sulla macchina in conformit alle istruzioni dei costruttori delle macchine se disponibili 24494 5 Portata erogata 2450Ved lance a mano 126 61 127 2451 2452 Esempio di modello di adesivo da apporre sulla macchina irroratrice che ha superato il controllo funzionale con le 2453 indicazioni sulle caratteristiche dimensionali e sui contenuti essenziali delle scritte da riportare al suo interno 2454 2455 2456Gli adesivi che devono essere collocati in posizione visibile sulla macchina irroratrice bene che 2457siano realizzati con colorazioni standard e predefinite in materiale resistente all usura 2458I campi relativi all identificativo del Centro e a quello del controllo effettuato sulla macchina 2459irroratrice non devono essere obbligatoriamente degli elementi prestampati sull adesivo ma 2460possono essere inseriti dal tecnico abilitato al momento del rilascio dello stesso figura 1 e 2 2461In tal caso entrambi i dati devono essere necessariamen
123. ni 1457 utilizzabili per ciascun territorio 1458 1459A 7 2 2 Le Regioni e le Province autonome 1460Le Regioni e le Province autonome provvedono a 14611 attuare e promuovere la difesa integrata e a definire gli interventi previsti dal Piano anche 1462 attraverso l adozione di eventuali Piani d Azione Regionali 14632 attivare e o potenziare servizi d informazione e comunicazione per favorire la diffusione e 1464 applicazione della difesa integrata da parte delle aziende In particolare assicurano la 1465 predisposizione e o diffusione di materiale informativo per le aziende agricole sulle tecniche per 1466 un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari nonch sugli obblighi definiti dal Piano 70 33 71 14673 1468 1469 1470 1471 14724 1473 1474 1475 1476 1477 1478 1479 1480 1481 1482 1483 1484 1485 1486 1487 1488 1489 predisporre e gestire proprie reti di monitoraggio sullo sviluppo delle avversit cos come definite al punto 6 del paragrafo A 7 2 1 eventualmente ad integrazione di altre reti presenti sul territorio ove la rete non sia istituita ai fini del predetto monitoraggio le Regioni e Province autonome renderanno disponibile un apposito servizio di consulenza nell ambito degli strumenti della PAC potenziare le predette reti di monitoraggio in sinergia con quelle previste per l agricoltura biologica e la difesa integrata volontaria al fine di incrementare la disponibilit
124. ntale 2559Requisiti minimi 2560 3 larghezza canalette lt 100 mm 2 5 mm 2561 profondit canaletta gt 70 della larghezza 2562 3 la lunghezza delle canalette deve consentire la raccolta completa del getto erogato 2563 57 il sistema di raccolta del liquido in corrispondenza di ogni canaletta deve consentire la 2564 valutazione dei requisiti previsti al punto 9 3 1 del protocollo di prova 2565 2566 25675 Requisiti dei centri prova 2568 2569Per i Centri Prova che si occupano dei controlli sulle irroratrici delle colture erbacee necessario 2570che il luogo dove avvengono i test abbia dimensioni sufficienti ad ospitare una corretta verifica 2571dell uniformit di distribuzione della barra per tutto il suo sviluppo Devono essere inoltre presenti 2572 a Un sistema per la corretta evacuazione dei gas di scarico del trattore o della macchina 2573 semovente se impiegate in un ambiente chiuso Centro Prova fisso 2574 b Una serie di utenze elettriche a 12 volt per alimentare eventuali strumentazioni delle 2575 macchine irroratrici oggetto dei test e o le strumentazioni necessarie per i controlli sia nel 2576 caso di Centri Prova fissi che mobili 2577Nel luogo dove si realizza il controllo ordinario andrebbe svolta una ispezione preliminare della 2578macchina irroratrice allo scopo di evitare le perdite di tempo conseguenti a misurazioni condotte su 2579irroratrici con difetti evidenti 2580F bene che il proprietario
125. o 1825Per i diversi livelli di operativit del Piano necessario prevedere specifiche attivit di 1826coordinamento finalizzate ad assicurare l attuazione e l aggiornamento del Piano stesso come 1827riportato di seguito 1853 1 Livello nazionale relazioni con la UE 1830 indirizza e coordina l attuazione delle misure previste del Piano 86 41 87 1831 coordina la verifica raccolta dati del raggiungimento degli obiettivi del Piano sulla base 1832 degli indicatori di cui al punto B 1833 coordina il sistema di controllo dell attuazione del Piano di cui al punto D 1834 promuove e attua le misure di supporto sistemi informativi banche dati portali manuali 1835 ricerca ecc previste dal Piano 1836 coordina e promuove le attivit di ricerca e sperimentazioni funzionali al raggiungimento 1837 degli obiettivi individuati dal Piano 1838 assicura le relazioni con gli stakeholders 1839 predispone della documentazione e dei report da presentare alla UE 1840 coordina l aggiornamento periodico del Piano ogni 5 anni 1841 1842 2 Livello locale Regioni e Province Autonome 1843 programma le attivit previste dal Piano per l ambito territoriale di competenza In tal 1844 senso potranno essere definiti Piani d Azione Regionali PAR che affrontino 1845 complessivamente le attivit previste dal Piano 1846 predispone e trasmette le relazioni sullo stato di attuazione del Piano per il proprio
126. o alle diverse classi di et e soglia tossicologica ADI rischio cronico Andamento in 5 anni Esposizione per l operatore ad un Prodotti fitosanitari calcolata con UK POEM e o con GERMAN Model soglia tossicologica AOEL della Sostanze attive Andamento in 5 anni Indicatori di rischio Dato da rilevare Dati di concentrazione di Sostanze attive fitosanitarie negli alimenti provenienti dal monitoraggio nazionale residui Dati di uso dei Prodotti fitosanitari presenti nel Registro dei trattamenti Indagine a campione Fonte dati REGIONI REGIONI Referente Stato Target rilevazione dati MINSAL ISS Salute a 89 TER Endpoint tossicologico per gli organismi acquatici dati di monitoraggio delle acque superficiali Andamento in 5 anni Rischio per gli organismi acquatici Riduzione del Rischio 2927 186 187 Dati di monitoraggio regionale delle acque superficiali rispetto ai residui di Sostanze attive fitosanitarie REGIONI MATTM ISPRA Ambiente Da attivare 90
127. o meno di 200 742 controlli anno 743 ogni 12 mesi a partire dalla data di autorizzazione dei Centri che effettuano 200 o pi 744 controlli anno 745La verifica riguarda sia la gestione della documentazione e dei dati relativi ai controlli effettuati sia 746la conformit della strumentazione a quanto riportato nell allegato III 7481 Centri Prova mobili che intendono operare anche al di fuori della Regione o Provincia autonoma 749nella quale sono stati autorizzati originariamente per ottenere il riconoscimento della propria 35 18 36 750autorizzazione da parte della Regione Provincia autonoma nella quale intendono operare devono 751darne apposita comunicazione Nel caso in cui la Regione o Provincia autonoma riscontri delle 752irregolarit o delle inadempienze nell attivit svolta dal Centro Prova mobile ha la facolt di 753sospendere temporaneamente o di revocare tale riconoscimento inviandone comunicazione alla 754Regione o Provincia autonoma che ha rilasciato originariamente l autorizzazione 7SSTutti i Centri Prova sono tenuti a fornire alla Regione o Provincia autonoma territorialmente 756competente quando richieste le informazioni relative alle date e ai luoghi dei controlli che hanno in 757programma di svolgere al fine di consentire le verifiche sulla propria attivit 758Tutti i Centri Prova sono tenuti a fornire trimestralmente alla Regione o Provincia autonoma 759territorialmente competente informazioni dettagli
128. onalit 785 786A 3 11 Mutuo riconoscimento 787Ai fini dell ottenimento del mutuo riconoscimento del controllo funzionale delle macchine 78girroratrici in uso sul territorio nazionale ed internazionale impiegate a scopi professionali 789necessario che 790 a il Centro Prova e il tecnico che ha effettuato il controllo siano riconosciuti ed abilitati da 791 almeno una Regione o Provincia autonoma 792 b il controllo funzionale sia stato condotto conformemente alle indicazioni riportate nei 793 protocolli di prova riconosciuti a livello nazionale 794 c l attestato di funzionalit della macchina irroratrice riporti 795 o numero e data di emissione 796 o tipologia marca modello numero di telaio serie dell attrezzatura 37 19 38 797 o nominativo del proprietario nome indirizzo denominazione e sede dell azienda P IVA 798 o C F 799 o firma del tecnico che ha eseguito il controllo 800 o dati identificativi del Centro Prova 801 8020ltre all attestato di funzionalit i Centri Prova rilasciano anche un etichetta adesiva da apporre 803sulla macchina irroratrice in cui sono riportate le informazioni riguardanti il controllo funzionale 804effettuato il Centro Prova e l Ente responsabile del servizio I contenuti minimi dell etichetta sono 80Sspecificati nell Allegato II 806 807A 4 Irrorazione aerea articolo 13 del decreto legislativo n 150 2012 808L irrorazione aerea vietata e pu e
129. onitoraggio o utilizzo di metodi di difesa propri del metodo biologico 34 151SLe aziende agricole devono inoltre 1516 g rispettare i volumi massimi di acqua da utilizzare per l esecuzione dei trattamenti fitosanitari 1517 e delle principali colture stabiliti dalle Regioni e dalle Province autonome tenuto conto 1518 delle indicazioni del Gruppo Difesa Integrata operante in seno all Organismo tecnico 1519 scientifico di cui all articolo 2 comma 6 della legge 3 febbraio 2011 n 4 in relazione alle 1520 diverse colture alle fasi fenologiche e alle forme di allevamento 1521 h indicare nel registro dei trattamenti di cui all articolo 16 comma 3 del decreto legislativo n 1522 150 2012 le fasi fenologiche riguardanti l inizio fioritura e l inizio raccolta 1523 1524A 7 3 La difesa integrata volontaria 1525La difesa integrata volontaria realizzata attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura 1526 disciplinari di produzione comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie quali rotazioni 1527monitoraggi aziendali e o territoriali applicazione di soglie di intervento limitazioni nella scelta dei 1528prodotti fitosanitari e nel numero degli interventi 1529La difesa integrata volontaria prevede il rispetto dei disciplinari regionali di produzione integrata 1530definiti secondo le modalit previste nel Sistema di Qualit Nazionale di Produzione Integrata di cui 1531alla legge n 4 del 3 febbraio 2
130. otte di aspirazione 21701 8 Barra di distribuzione 217la Aspetti generali 2172La barra deve essere stabile in tutte le direzioni ovvero non ci devono essere giochi in 2173corrispondenza delle giunzioni e non deve essere piegata 2174Le parti sinistra e destra devono avere la stessa lunghezza ad eccezione delle barre impiegate per 217Strattamenti speciali quali ad esempio quelli alle colture protette 217611 ritorno automatico delle barre quando presente deve funzionare se esse sono equipaggiate di un 2177dispositivo che permette il movimento in avanti e all indietro in caso di contatti con ostacoli 2178La distanza tra gli ugelli e il loro orientamento deve essere uniforme lungo la barra ad eccezione di 2179quelli per trattamenti speciali es ugelli di fine barra Non deve essere possibile modificare in 2180modo non intenzionale la posizione degli ugelli quando si trovano in posizione di lavoro 2181Indipendentemente dalla distanza della barra dal terreno il liquido erogato non deve colpire alcuna 2182parte dell irroratrice 2183Con larghezze di lavoro gt 10 m deve essere presente un dispositivo di protezione degli ugelli in caso 2184di urto della barra con il terreno 2185Deve essere possibile aprire e chiudere individualmente tutte le sezioni di barra 21861 dispositivi di regolazione dell altezza della barra se presenti devono funzionare in maniera sicura 2187La barra deve poter essere bloccata in maniera sicura in posizion
131. per l uso sostenibile dei pesticidi 197 Gi la prima comunicazione della Commissione COM 2002 349 finalizzata ad avviare 198un ampia consultazione tra tutte le parti interessate quali agricoltori industria altre parti sociali e 199autorit pubbliche indicava quale obbiettivo generale un uso dei prodotti fitosanitari adeguato al 200concetto di sostenibilit del modello agricolo secondo le indicazioni dell articolo 37 della Carta 201dei diritti fondamentali dell Unione Europea Un livello elevato di tutela dell ambiente e il 202miglioramento della sua qualit devono essere integrati nelle politiche dell Unione e garantiti 203conformemente al principio dello sviluppo sostenibile 204 Con lo svolgersi delle iniziative che hanno portato alla presentazione da parte della 205Commissione europea della proposta di direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari si 206evoluta e rafforzata la consapevolezza che una significativa riduzione generale dei rischi associati 207all uso dei prodotti fitosanitari fosse perfettamente compatibile con l esigenza di garantire 208un efficace protezione delle colture agrarie 209 La direttiva 2009 128 CE assegna agli Stati Membri il compito di garantire l implementazione 210di politiche e azioni volte alla riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute umana sull ambiente e 211sulla biodiversit derivanti dall impiego di prodotti fitosanitari Tali politiche devono
132. procedure e dei criteri per l approvazione delle sostanze attive disciplinati dal 989regolamento CE n 1107 2009 i Ministeri della salute dell ambiente e della tutela del territorio e 990del mare e delle politiche agricole alimentari e forestali organizzano di concerto e mettono a 991disposizione delle Regioni e delle Province autonome entro 1 anno dall entrata in vigore del Piano 992le informazioni pi rilevanti sulla tossicit l ecotossicit il destino ambientale e gli aspetti 993fitosanitari relativi ai prodotti in commercio anche mediante l utilizzo delle fonti di informazione e 994delle banche dati esistenti o la realizzazione di apposite banche dati e l aggiornamento costante 995delle stesse 45 23 46 996Le Regioni e le Province autonome utilizzano tali informazioni per le attivit di competenza ne 997assicurano il trasferimento agli Enti interessati e curano la formazione delle competenze tecniche 998necessarie per operare le scelte relative alle prescrizioni e alle limitazioni da adottare in modo 999mirato tenendo conto dei target da salvaguardare e delle specifiche caratteristiche di pericolosit 1000dei prodotti fitosanitari Le Regioni e le Province autonome assicurano il coordinamento delle 1001misure che interessano bacini interregionali o interprovinciali 1002 1003A 5 1 1 Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico 1004Allo scopo di tutelare l ambiente acquatico entro 3 anni dall entra
133. re del Piano 1021nelle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano di cui 1022all articolo 94 del citato decreto legislativo n 152 2006 le Regioni e le Province autonome 1023individuano conformemente alle misure di cui al precedente paragrafo A 5 1 prescrizioni 1024specifiche per la limitazione e o sostituzione dei prodotti fitosanitari che possono contaminare le 1025acque destinate al consumo umano che riportano in etichetta le pertinenti frasi di precauzione SPel 1026e SPe2 e dei prodotti rinvenuti nelle acque superficiali e sotterranee a seguito delle attivit di 1027monitoraggio ambientale 1028Ove possibile per tale sostituzione devono essere privilegiate le misure di prevenzione basate su 1029metodi agroecologici allegato III del decreto legislativo n 150 2012 nonch su sistemi di lotta 1030biologica e controllo delle avversit utilizzando prodotti fitosanitari a base di sostanze attive a 1031basso rischio definite ai sensi dell articolo 22 del regolamento CE n 1107 2009 1032Nelle predette aree di salvaguardia le Regioni e le Province autonome possono stabilire ulteriori 1033prescrizioni e limitazioni nell ambito dei piani di utilizzazione di cui all articolo 94 comma 4 1034lettera c del citato decreto legislativo n 152 2006 1035 1036A 5 1 3 Misure volontarie di accompagnamento 1037Entro 18 mesi dall entrata in vigore del Piano il Consiglio predispone linee guida su
134. re non deve essere in stretta vicinanza di zone 865 residenziali 866 l nel caso in cui nell area interessata siano presenti Siti Natura 2000 867 SIC ZSC e ZPS o altre aree protette necessaria la Valutazione di Incidenza 868 dell intervento sulle specie ed habitat di interesse comunitario tutelate in tali siti previa 869 valutazione del possibile utilizzo delle sostanze attive e dei prodotti fitosanitari 870 autorizzati 871 m situazione climatica ed anemologica nonch le principali caratteristiche 872 orografiche del comprensorio di competenza 873 n relazione tecnica ambientale sottoscritta dal responsabile della richiesta 874 che fornisca informazioni dettagliate circa le pertinenti misure di mitigazione ivi 875 compresa la compatibilit del prodotto fitosanitario con le altre colture o pratiche agricole 876 quali l agricoltura biologica presenti nel comprensorio interessato 877 o dichiarazione d impegno a rispettare le ulteriori specifiche condizioni 878 stabilite nell autorizzazione al trattamento aereo e le specifiche condizioni di impiego 879 riportate nell etichetta del prodotto 880 p dichiarazione sostitutiva dell atto di notoriet rilasciata dal pilota del 881 mezzo aereo dalla quale risulti che stata eseguita un accurata ricognizione del territorio 882 da trattare al fine di accertare l eventuale presenza di ostacoli al volo antenne cavi pali 883 ecc e eventuale presenza di piante isolate o di col
135. ro efficienza per ottenere un elevato livello di 569sicurezza a tutela della salute umana e dell ambiente 570 571A 3 2 Attrezzature da sottoporre al controllo funzionale entro il 26 novembre 2016 572Di seguito si riporta l elenco non esaustivo delle attrezzature da sottoporre a controlli funzionali S73periodici 574 575a Macchine irroratrici per i trattamenti alle colture arboree 576 irroratrici aero assistite a polverizzazione per pressione pneumatica e centrifuga SII irroratrici a polverizzazione per pressione senza ventilatore 578 dispositivi di distribuzione a lunga gittata e con ugelli a movimento oscillatorio 579 cannoni 580 irroratrici scavallanti 581 irroratrici a tunnel con e senza sistema di recupero 582b Macchine irroratrici per il diserbo e per i trattamenti alle colture erbacee 583 irroratrici a polverizzazione per pressione pneumatica e centrifuga con o senza manica 584 d aria con barre di distribuzione di lunghezza superiore a 3 metri 585 cannoni 586 dispositivi di distribuzione a lunga gittata orizzontale con ugelli a movimento oscillatorio 587 automatico 588 irroratrici per il diserbo localizzato del sottofila delle colture arboree non dotate di 589 schermatura 590 irroratrici abbinate alle seminatrici 591 592c Macchine irroratrici e attrezzature impiegate per i trattamenti alle colture protette 593 irroratrici o attrezzature fisse o componenti di impianti f
136. rzaiola Anas querquedula lb Canapiglia Anas strepera _ lb Oca lombardella Anser albifrons lb 148 Il nome della specie diventato Sal amandria perspicillata anche se Salamandrina terdigitata quello che compare negli allegati della Direttiva 149Habitat 150 12 151 152 153 Oca selvatica Anser anser 1b Oca granaiola Anser fabalis lb Airone cenerino Ardea cinerea 1b Airone rosso Ardea purpurea lb Sgarza ciuffetto Ardeola ralloides lb Voltapietre Arenaria interpres lb Gufo di palude Asio flammeus lb Moriglione Avthya ferina 1b Moretta Aythya fuligula lb Moretta tabaccata Aythya nyroca lb Tarabuso Botaurus stellaris lb Airone guardabuoi Bubulcus ibis lb Quattrocchi Bucephala clangula lb Piovanello tridattilo Calidris alba lb Piovanello pancianera Calidris alpina lb Piovanello maggiore Calidris canutus lb Piovanello Calidris ferruginea lb Gambecchio Calidris minuta lb Gambecchio nano Calidris temminckii lb Fratino Charadrius alexandrinus lb Corriere piccolo Charadrius dubius lb Corriere grosso Charadrius hiaticula lb Mignattino piombato Chlidonias hybridus lb Mignattino comune Chlidonias niger lb Falco di palude Circus aeruginosis lb Cigno selvatico Cygnus cygnus lb Cigno reale Cygnus olor lb Airone bianco maggiore Egretta alba lb Garzetta Egretta garzetta lb Folaga Fulica atra lb Beccaccino Gallinago gallinago lb Gallinella d acqua Gallinula chloropus lb Strolaga mezzana Gavia arctica lb Sterna zampenere Gelochelidon ni
137. sanitari utilizzati e ove non presente nelle aree frequentate 1217dai gruppi vulnerabili non pu essere inferiore a 48 ore 1218Nelle aree interessate non possono essere utilizzati prodotti fitosanitari che abbiano tempi di rientro 1219superiori a 48 ore 1220Nelle medesime aree si dovr evitarne l accesso provvedendo ad un adeguata e visibile 1221segnalazione e in relazione alla specifica situazione ad un eventuale delimitazione delle stesse 12220Ove possibile i trattamenti devono essere effettuati in orari in cui minore il transito delle persone 1223Fatto salvo quanto previsto in applicazione del decreto legislativo 19 agosto 2005 n 214 s m i e dei 1224decreti ministeriali che disciplinano la lotta obbligatoria le Regioni e Province autonome possono 1225autorizzare trattamenti fitosanitari mirati al fine di impedire l introduzione e la diffusione degli 12260rganismi da quarantena e di proteggere i vegetali i prodotti vegetali e la salute pubblica dagli 1227organismi nocivi definiti nella normativa di riferimento 1228 1229A 5 5 1 Gestione della flora infestante 1230In ambiente urbano le Autorit locali competenti predispongono un Piano per la gestione della flora 1231infestante che individui 1232 a le aree dove il mezzo chimico vietato 1233 b le aree dove il mezzo chimico pu essere usato esclusivamente all interno di un approccio 1234 integrato con mezzi non chimici e di una programmazione pluriennale
138. serbatoio 124 60 125 2419 4 Irroratrici spalleggiate con motore autonomo e dotate di ventilatore 2420 24214 1 Aspetti generali 2422Non devono esserci perdite di liquido dalla macchina nelle normali condizioni di lavoro 2423II coperchio deve essere presente ed evitare la fuoriuscita di liquido durante la distribuzione 2424Deve essere presente un indicatore del livello di liquido del serbatoio chiaramente leggibile 2425Gli spallacci devono essere presenti ed in buone condizioni e devono avere una larghezza di almeno 242630 mm 24274 2 Sistemi di misura comando e regolazione 2428 i Aspetti generali 2429Tutti i dispositivi per la misurazione l inserimento o il disinserimento e la regolazione della 2430pressione e o della portata se presenti devono operare in modo corretto e non devono presentare 2431 perdite 2432 ii Manometro 2433Le irroratrici a polverizzazione per pressione devono essere dotate di un manometro 2434La scala deve avere un intervallo di lettura lt 0 2 bar 2435La lancetta del manometro deve essere stabile allo scopo di permettere la lettura della pressione di 2436lavoro 2437Il manometro deve misurare con un errore massimo di 0 2 bar 2438Il manometro da verificare deve essere posizionato su un banco prova Le misurazioni devono 2439essere effettuate rispettivamente incrementando e riducendo le pressioni su almeno 3 valori 2440compresi fra 0 e la pressione massima di esercizio 24414 3 Condotti e tubazio
139. sicurezza del Ministero delle Infrastrutture e dei 826Trasporti i piloti devono essere in possesso di tutte le abilitazioni necessarie 827Nell esecuzione dei trattamenti devono essere rispettate le prescrizioni previste per le aree di 828salvaguardia delle acque destinate al consumo umano e per le aree protette inoltre devono essere 829tutelate le altre zone sensibili quali abitazioni allevamenti di bestiame di api di pesci e di 830molluschi corsi d acqua e strade aperte al traffico 831I trattamenti con prodotti fitosanitari effettuati con mezzo aereo sono soggetti all obbligo di 832registrazione dei dati e di tenuta della documentazione come disposto dall articolo 42 D P R n 290 833e s m 1 834 835A 4 2 Richiesta di autorizzazione 836La richiesta di autorizzazione va presentata dalle aziende agricole singole o in forma associata in 837tempi congrui compatibilmente con la tempistica indicata nel decreto legislativo n 150 2012 838rispetto alla data prevista per l inizio dei trattamenti al Servizio Fitosanitario delle Regioni o 839Province autonome e deve contenere le seguenti informazioni e documentazione 840 a dati dell azienda o delle aziende agricole coinvolte 841 b individuazione delle localit interessate e delle relative superfici da 842 sottoporre a trattamento aereo con indicazione dei Comuni di appartenenza 843 c colture da trattare con indicazione delle avversit interessate 844 all intervento
140. so tipo non superi di 10 la portata media di 2252tale tipologia di ugelli montati sulla barra 2253 2254Gruppo ventola 2255Il gruppo ventola se presente deve essere in buone condizioni montato in maniera funzionale ed in 2256particolare 2257a tutte le parti non devono presentare deformazioni meccaniche logorio e lacerazioni 2258 corrosioni e vibrazioni 2259b dispositivi di protezione per evitare il contatto delle mani con la ventola devono essere 2260 presenti 2261 2262Se il ventilatore pu essere disinserito separatamente dalle altre parti della macchina in rotazione 2263l innesto deve essere affidabile 2264 2265 2 Irroratrici per colture arboree 2266 22672 1 Presenza e stato degli elementi di trasmissione del moto 2268Ved irroratrici per colture erbacee 2269 22702 2 Gruppo ventola 227111 gruppo ventola se presente deve essere in buone condizioni montato in maniera funzionale ed in 2272particolare 2273a tutte le parti non devono presentare deformazioni meccaniche logorio e lacerazioni 2274 corrosioni e vibrazioni 2275b dispositivi di protezione per evitare il contatto delle mani con la ventola devono essere 2276 presenti 2277 2278Se il ventilatore pu essere disinserito separatamente dalle altre parti della macchina in rotazione 2279l innesto deve essere affidabile 22801 deflettori di aria sul ventilatore e sul carter addizionale del ventilatore se presenti devono operare 2281corrett
141. spositivi di protezione 127lindividuale DPI 1272 1273A 5 7 Tutela dei Siti Natura 2000 e delle aree naturali protette 1274Le misure previste dal Piano si applicano ai siti della Rete Natura 2000 e alle aree naturali protette 127Sistituite in base alla legge n 394 91 e alle relative leggi regionali e integrano le misure gi stabilite 1276nei piani dei parchi nazionali e regionali nei piani di gestione delle riserve naturali statali e 1277regionali e dei siti della Rete Natura 2000 nonch le misure di conservazione definite a livello 1278regionale 1279 1280A 5 7 1 Misure per la riduzione del rischio causato dall uso dei prodotti fitosanitari 1281I Ministeri dell ambiente e della tutela del territorio e del mare delle politiche agricole alimentari e 1282forestali e della salute su proposta del Consiglio entro 18 mesi dall entrata in vigore del Piano 1283predispongono le linee guida per la scelta delle misure restrittive da inserire nei piani di gestione e 1284nelle misure di conservazione dei Siti Natura 2000 e delle aree naturali protette istituite in base alla 1285legge nazionale 6 dicembre 1991 n 394 e alle relative leggi regionali tenendo conto delle 57 29 58 1286caratteristiche di pericolo e di rischio dei prodotti fitosanitari in funzione dei seguenti target da 1287salvaguardare 1288 habitat e specie di interesse comunitario legate agli ecosistemi acquatici vedasi Allegato V 1289 habitat e specie di
142. ssere autorizzata in deroga per la difesa ordinaria e per 809contrastare un emergenza fitosanitaria solo nei casi in cui non siano praticabili modalit di 810applicazione alternative dei prodotti fitosanitari oppure quando l irrorazione aerea presenti evidenti 811vantaggi in termini di riduzione dell impatto sulla salute umana e sull ambiente 812 813A 4 1 Prescrizioni di carattere generale 814In caso di deroga ai sensi dell articolo 13 comma 2 del decreto legislativo n 150 2012 possono 815essere utilizzati solo prodotti fitosanitari appositamente autorizzati per l irrorazione mediante mezzo 816aereo 8171 soggetti che effettuano l irrorazione aerea piloti e addetti alla base devono essere in possesso 818del certificato di abilitazione all acquisto e all utilizzo dei prodotti fitosanitari 819Gli aeromobili devono essere equipaggiati con accessori che rappresentino la migliore tecnologia 820disponibile per ridurre la dispersione dei prodotti irrorati Le attrezzature impiegate per l irrorazione 821aerea devono essere sottoposte a controllo funzionale almeno annualmente e a regolazione taratura 822prima dell inizio dei trattamenti cfr A 3 3 devono comunque essere eseguite tutte le operazioni di 823manutenzione periodiche necessarie per garantirne l efficienza 824 I soggetti che effettuano il trattamento con il mezzo aereo devono essere in possesso del 825disciplinare di lavoro aereo e rispettare le norme di
143. sso maggiore Podiceps cristatus lb Svasso collorosso Podiceps grisegena lb Svasso piccolo Podiceps nigricollis lb Pollo sultano Porphyrio porphyrio lb Schiribilla Porzana parva 1b Voltolino Porzana porzana 1b Schiribilla grigiata Porzana pusilla lb Porciglione Rallus aquaticus lb Avocetta Recurvirostra avosetta 1b Fraticello Sterna albifrons lb Sterna di R ppell Sterna bengalensis lb Sterna maggiore Sterna caspia lb Sterna comune Sterna hirundo lb Beccapesci Sterna sandvicensis lb Tuffetto Tachybaptus ruficollis lb Volpoca Tadorna tadorna lb Totano moro Tringa erythropus lb Piro piro boschereccio Tringa glareola lb 74 Pantana Tringa nebularia lb Piro piro culbianco Tringa ochropus lb Albastrello Tringa stagnatilis lb Pettegola Tringa totanus lb 2648 2649 Habitat e specie la cui conservazione prioritaria ai sensi della Dir 92 43 CEE 2650 26511 siti della Rete Natura 2000 in cui sono presenti habitat e specie di interesse comunitario 2652legate alle acque interne sono 1876 pari al 73 del totale dei SIC e ZPS Rapporto ISPRA 2653153 11 2654 2655 2656Riferimenti bibliografici 2657 2658D Antoni S Battisti C Cenni M e Rossi G L a cura di 2011 Contributi per la tutela della biodiversit 2659 delle zone umide Rapporti ISPRA 153 11 2660D Antoni S amp Natalia M C a cura di 2010 Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive 2661 Habitat e Uccelli per la tutela degli ecosist
144. ta in vigore del Piano in 1005prossimit dei corpi idrici superficiali naturali o artificiali permanenti o temporanei e nelle aree 1006designate per la protezione di specie acquatiche significative dal punto di vista economico ai sensi 1007della Parte III Allegato 9 punto 1 11 del decreto legislativo n 152 2006 le Regioni e le Province 1008autonome conformemente alle misure di cui al precedente paragrafo A 5 1 individuano 1009prescrizioni specifiche per la limitazione e o la sostituzione dei prodotti fitosanitari classificati 1010pericolosi per l ambiente acquatico nonch dei prodotti rinvenuti nelle acque superficiali a seguito 1011delle attivit di monitoraggio ambientale Ove possibile per tale sostituzione devono essere 1012privilegiate le misure di prevenzione basate su metodi agroecologici allegato III del decreto 1013legislativo n 150 2012 nonch su sistemi di lotta biologica e controllo biologico delle avversit 1014utilizzando prodotti fitosanitari a base di sostanze attive a basso rischio di cui all articolo 22 del 1015regolamento CE n 1107 2009 1016Le relative prescrizioni individuate dalle Regioni e dalle Province autonome tengono conto altres 1017della specificit delle aree interessate e dei target da salvaguardare 1018 1019A 5 1 2 Misure specifiche per la tutela delle acque destinate al consumo umano 1020Allo scopo di tutelare la qualit dell acqua potabile entro 3 anni dall entrata in vigo
145. te riportati sull adesivo in modo permanente 2462 es tramite un marcatore indelebile 2463 2464Figura 1 Caratteristiche dimensionali del modello di adesivo comune da apporre sulla macchina irroratrice che ha 2465superato il controllo funzionale 2466 2467 2468 Servizio di controllo e regolazione delle irroratrici rr min 75 mm Controllo n 000XYZ Anno 0000 2470 2471 2472 2473 128 62 129 2474Figura 2 Contenuti essenziali delle scritte da riportare all interno del modello di adesivo comune 2475 3479 Logo Regione Prov Autonoma Sigla Ente responsabile o Regione Provincia Autonoma Servizio di controllo e regolazione delle irroratrici Identificativo Centro Prova e Stato Membro di appartenenza Identificativo del controllo che deve corrispondere a quello riportato sull attestato Centro Prova STATO Controllo n 000XYZ Anno 0000 Anno in cui stato effettuato il controllo 63 130 131 2478 Allegato HI 2479 2480 Requisiti minimi delle attrezzature utilizzate per l esecuzione dei controlli 2481 funzionali e requisiti dei Centri prova 2482 24832 Misuratori di portata 2484Parametro oggetto della misura portata della pompa 2485Strumento di misura flussimetro 2486Requisiti minimi errore lt 2 del valore misurato se la portata della pompa gt 100 I min o lt 2 l min 2487se la portata lt 100 l min 2488 2489Parametro ogg
146. teriori 338 requisiti previsti dalla normativa vigente vale anche come certificato di abilitazione alla 339 vendita 340 341A 1 6 Modalit di rilascio dei certificati di abilitazione 3421 Per ottenere il rilascio del certificato di abilitazione all acquisto e all utilizzo alla vendita e alla 343 consulenza tutti i soggetti in possesso dei requisiti di accesso salvo quanto previsto al 344 successivo paragrafo A 1 7 sono tenuti a partecipare ai rispettivi corsi di formazione e al 345 superamento dell esame di abilitazione secondo le modalit di cui al successivo punto 2 La 346 frequenza ai corsi non deve essere inferiore al 90 del monte ore complessivo e deve essere 347 comprovata da specifico attestato di frequenza 3482 Le Autorit regionali o provinciali competenti effettuano la valutazione delle conoscenze 349 acquisite dai partecipanti ai corsi di formazione attraverso un esame con l ausilio di 350 commissioni composte da esperti nelle materie di cui all allegato I del decreto legislativo n 351 150 2012 effettuato in lingua italiana fatte salve le disposizioni vigenti a salvaguardia delle 352 minoranze linguistiche secondo almeno una delle seguenti modalit 353 a somministrazione di test 354 b colloquio orale 3553 Possono partecipare ai corsi di formazione anche soggetti provenienti da Regioni o Province 356 autonome differenti da quelle che hanno organizzato i corsi medesimi L esame per il rilascio
147. ti gestori della rete ferroviaria e 26Sstradale tutti gli Enti pubblici e privati che gestiscono aree verdi frequentate dalla popolazione 266Nella tabella che segue con riferimento ai campi d azione del Piano sono riportati gli specifici 267obiettivi di protezione inerenti la salute umana e l ambiente 11 6 12 268Tab n 1 Campi d Azione Formazione utilizzatori consulenti e distributori di PF Vendita dei PF Informazione e sensibilizzazione Controllo funzionale delle macchine irroratrici di PF Divieto di irrorazione aerea Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico 13 14 Azioni Principali Certificato di abilitazione per consulenti distributori ed utilizzatori professionali Prescrizioni per la vendita Programmi per la sensibilizzazione dei consumatori e degli utilizzatori professionali e non professionali Sistema Informativo Nazionale per la Sorveglianza sulle Intossicazioni acute da PF Segnalazione del trattamento alla popolazione potenzialmente esposta Attivazione di insegnamenti ad hoc in corsi di laurea attinenti Obbligo del controllo funzionale delle attrezzature utilizzate per il trattamento Regolazione delle attrezzature utilizzate per il trattamento presso i Centri Autorizzati Divieto di irrorazione aerea Specifiche sostituzioni e o limitazioni d uso dei PF e misure di mitigazione del rischio per la tutela delle acque superficiali Specifiche sostituzion
148. ticolo 2 commi 3 4 5 e 6 della legge 3 febbraio 2011 n 4 15502 assicurare la coerenza dei disciplinari regionali per la difesa integrata volontaria delle colture e 1551 il controllo delle infestanti con gli orientamenti dell Allegato III del decreto legislativo n 1552 150 2012 e dell Allegato II paragrafi 3 6 3 7 3 8 e 4 del regolamento CE 1107 2009 e con le 1553 linee guida nazionali di cui al punto 1 15543 promuovere e rafforzare la ricerca e lo scambio di informazioni ed esperienze nella difesa 1555 integrata volontaria anche attraverso le esistenti reti di ricerca e le specifiche piattaforme 1556 informatiche nazionali del settore della difesa integrata 15574 individuare possibili strumenti finanziari per sostenere le aziende agricole e le strutture 1558 impegnate nell applicazione dei disciplinari richiamati al punto 2 15595 favorire la valorizzazione della produzione integrata volontaria a livello nazionale e 1560 comunitario mediante il marchio di cui alla legge n 4 11 1561 1562A 7 3 2 Le Regioni e le Province autonome 74 35 75 1563Le Regioni e le Province autonome provvedono a 1564 15651 attuare e promuovere la difesa integrata e definire gli interventi previsti dal Piano anche 1566 attraverso l adozione di eventuali Piani d Azione Regionali 15672 aggiornare i disciplinari di produzione in coerenza con il citato Sistema Nazionale di Qualit 1568 di cui alla legge n 4 del 3 febbraio
149. tive e o seminariali sulle materie elencate nell allegato I 427 al decreto legislativo n 150 2012 per favorire la formazione di figure professionali adeguate ai 428 compiti e agli obiettivi fissati dal Piano 429 430A 1 10 Durata minima dei corsi di base e di aggiornamento e modalit di svolgimento 4311 Le Regioni e le Province autonome programmano moduli formativi che prevedono unit 432 didattiche comuni a tutti i soggetti ed unit didattiche specifiche per utilizzatori professionali 433 per distributori e per consulenti 434 I corsi di formazione propedeutici al rilascio delle abilitazioni utilizzatori professionali 435 distributori e consulenti devono avere una durata minima di 25 ore I corsi di aggiornamento 436 necessari per rinnovare ogni 5 anni le medesime abilitazioni devono avere una durata minima 437 dil2ore 4382 Relativamente agli utilizzatori professionali possono essere individuate due diverse tipologie 439 a gli utilizzatori professionali agricoli ivi compresi i contoterzisti 440 b gli utilizzatori professionali extra agricoli ivi compresi i contoterzisti 44 Nell ambito del medesimo percorso formativo di base o di aggiornamento dedicato agli 442 utilizzatori professionali devono essere previste unit didattiche che tengano conto delle 443 specifiche mansioni correlate alle due diverse tipologie professionali sopra individuate Tenuto 444 conto delle caratteristiche degli utilizzatori professionali co
150. tivi di protezione individuale DPI prescritti 2814 2815 A 6 Recupero o smaltimento delle rimanenze di prodotti fitosanitari e dei relativi 2816 imballaggi 2817Le rimanenze di prodotti fitosanitari non pi utilizzabili in quanto non distribuibili sulle 2818coltivazioni in atto i prodotti fitosanitari revocati o scaduti nonch i relativi imballaggi primari ed 2819altri materiali filtranti o derivanti dal tamponamento di perdite o di gocciolamenti come ad es 2820stracci carta filtri segatura in quanto contaminati da prodotti fitosanitari devono essere smaltiti 2821come rifiuti speciali o pericolosi attraverso il conferimento ad operatori autorizzati in base alla 2822normativa vigente 28231 rifiuti decreto legislativo n 152 2006 dei prodotti fitosanitari che contengono sostanze 2824classificate come pericolose ai sensi della disciplina comunitaria Direttiva 67 548 CEE e 2825Regolamento 1272 2008 come riportato in etichetta sono rifiuti pericolosi ed assumono la 2826codifica CER 02 01 08 rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose 2827Nel caso in cui i prodotti fitosanitari non contengano sostanze classificate come pericolose ai sensi 2828della suddetta disciplina i relativi rifiuti sono rifiuti speciali ed assumono la codifica CER 02 01 09 2829 rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce 02 01 08 2830Fin dal momento della sua produzione il rifiuto la cui codifica resta a carico e nella piena 2831responsab
151. to legislativo n 150 2012 96 97 98 99 100 101 102 A 4 1 Prescrizioni di carattere generale A 4 2 Richiesta di autorizzazione A 4 3 Procedura autorizzativa A 4 4 Informazioni alla popolazione interessata e alle autorit locali A 4 5 Prescrizioni specifiche A 4 6 Vigilanza 103A 5 Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua potabile e per la 104riduzione dell uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche rete ferroviaria e stradale aree 105frequentate dalla popolazione aree naturali protette Articoli 14 e 15 del decreto legislativo 106n 150 2012 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 A 5 1 Misure per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua potabile A 5 1 1 Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico A 5 1 2 Misure specifiche per la tutela della qualit delle acque destinate al consumo umano A 5 1 3 Misure volontarie di accompagnamento A 5 1 3 1 Tecniche di applicazione che riducono la deriva A 5 1 3 2 Utilizzo di fasce vegetate non trattate che riducono il ruscellamento e il drenaggio A 5 2 Tutela dei corpi idrici intesi a scopo ricreativo comprese le aree designate come acque di balneazione A 5 3 Misure per la riduzione e o eliminazione dei prodotti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie A 54 Riduzione o eliminazione dell applicazione dei prodotti fitosanitari sulle o
152. tonome individuano i requisiti che gli Organismi accreditati devono 411 possedere per svolgere l attivit di formazione e di aggiornamento approvano 412 preventivamente i programmi formativi e verificano l avvenuta realizzazione dei corsi 413 assicurandosi che i relativi contenuti siano coerenti con quanto previsto dall allegato I al decreto 414 legislativo n 150 2012 21 11 22 4152 I soggetti che svolgono le docenze nell ambito dei corsi propedeutici al rilascio od al rinnovo 416 delle abilitazioni devono possedere adeguate competenze tecnico professionali e non devono 417 avere rapporti di dipendenza o di collaborazione diretta a titolo oneroso con strutture che 418 distribuiscono sul mercato i prodotti fitosanitari o con le societ titolari di autorizzazione di 419 prodotti fitosanitari secondo la definizione di cui all articolo 3 paragrafo 24 del regolamento 420 CE n 1107 2009 421 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con i Ministeri 422 dell ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute e in accordo con le Regioni e 423 le Province autonome attiva specifici percorsi formativi finalizzati a uniformare i contenuti e la 424 metodologia didattica da adottare nei corsi realizzati dalle Regioni e dalle Province autonome 4253 Le Regioni e le Province autonome concordano a livello territoriale con le Universit e gli 426 Istituti agrari specifiche attivit forma
153. trollo funzionale deve essere effettuato 629almeno una volta all anno 630Per le attrezzature destinate ad attivit in conto terzi il primo controllo si effettua entro il 26 631novembre 2014 e l intervallo tra i controlli successivi non deve superare i 2 anni Le attrezzature 632nuove sono sottoposte al primo controllo funzionale entro 2 anni dalla data di acquisto 634A 3 4 Esoneri 635Sono esonerate dai controlli funzionali periodici obbligatori le seguenti attrezzature 636 irroratrici portatili e spalleggiate azionate dall operatore con serbatoio in pressione o dotate 637 di pompante a leva manuale 638 irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore 639 640A 3 5 Esecuzione del controllo funzionale periodico 641I1 controllo funzionale ha lo scopo di verificare che le attrezzature per l applicazione dei prodotti 642fitosanitari soddisfino una serie di requisiti indicati nel citato allegato II al fine di garantire un 643elevato livello di sicurezza e di tutela della salute umana e dell ambiente A seguito di tale 644controllo le attrezzature per l applicazione dei prodotti fitosanitari devono funzionare 645correttamente assicurando che i prodotti fitosanitari siano accuratamente dosati e distribuiti Lo 646stato delle attrezzature deve consentire di procedere al loro riempimento e allo svuotamento in 647modo sicuro agevole e completo evitando perdite di prodotti fitosanitari 31 16 32 648Affinch i
154. ture diverse all interno del territorio 884 885La richiesta deve essere notificata per conoscenza a cura del richiedente ai Comuni interessati 886 887A 4 3 Procedura autorizzativa 8881 I Comuni interessati hanno 30 giorni per presentare ai competenti Servizi della Regione o 889 Provincia autonoma le proprie osservazioni e o l eventuale opposizione all esecuzione del 890 trattamento aereo 891 8922 La Regione o Provincia autonoma valuta e verifica quanto previsto dall articolo 13 893 comma 4 del decreto legislativo n 150 2012 nonch le osservazioni pervenute dai Comuni o 41 21 42 894 da altri soggetti al fine di completare la valutazione entro 90 giorni dal ricevimento della 895 richiesta 896 8973 La Regione o Provincia autonoma acquisiti i pareri in materia fitosanitaria sanitaria e 898 ambientale dagli uffici preposti e le osservazioni dei Comuni richiede senza indugio al 899 Ministero della salute un parere in merito alla possibilit di autorizzare il trattamento con mezzo 900 aereo allegando copia dell istanza ricevuta dai soggetti interessati al trattamento unitamente 901 alle proprie valutazioni e ad ogni documento pertinente Copia della richiesta inviata a cura 902 della Regione o Provincia autonoma al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 903 ed al Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare 9054 Sulla base della tempistica prevista dal decreto le
155. una fascia 1071stabilmente inerbita spontanea o seminata oppure arbustiva od arborea 1072Sono da prendere in considerazione tutti i corpi idrici superficiali naturali o artificiali permanenti o 1073temporanei ad eccezione di 1074 3 Scoline fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell acqua in eccesso ed altre 1075 strutture idrauliche artificiali prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al 1076 convogliamento di acque meteoriche presenti temporaneamente 1077 Adduttori d acqua per l irrigazione rappresentati dai corpi idrici le cui acque sono destinate 1078 soltanto ai campi coltivati 1079 3 Pensili corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore di almeno 1 metro rispetto alla 1080 coltura trattata 1081Nei terreni in pendio gt 4 si raccomanda la realizzazione di un sistema costituito da fasce 1082vegetate non trattate lungo il corpo idrico di larghezza non inferiore a 3 metri associate a fasce di 1083maggiore ampiezza disposte lungo i versanti trasversalmente alla massima pendenza 1084 1085A 5 2 Tutela dei corpi idrici intesi a scopo ricreativo comprese le aree designate come acque 1086 di balneazione 1087Ai fini della tutela della salute pubblica vietato l uso di prodotti fitosanitari nell area di 1088balneazione relativa al sito di balneazione individuato ai sensi del decreto legislativo 116 2008 che 1089recepisce la direttiva 2006 7 CE 49 25 50 1090In d
156. unzionamenti 2792 2793Pertanto occorre attenersi a quanto segue 27951 Quando si effettua la pulizia esterna dell irroratrice 2796 a se l irroratrice equipaggiata con appositi dispositivi o si dispone di idonee attrezzature 2797 per effettuare il lavaggio esterno in campo stabilire in anticipo le superfici 2798 dell appezzamento adatte a tale lavaggio in ogni caso non operare in prossimit di un 2799 corpo idrico e non ripetere le operazioni di lavaggio esterno dell irroratrice sempre nella 2800 medesima area del campo 2801 b se si dispone di un area per il lavaggio in azienda assicurarsi che l area sia impermeabile ed 2802 attrezzata per raccogliere le acque contaminate che devono essere conferite per il 2803 successivo smaltimento Evitare di lasciare liquido contaminato sulla superficie dell area 162 78 163 2804 attrezzata al termine delle operazioni di lavaggio Se appositamente realizzati e autorizzati 2805 possono essere utilizzati come aree per il lavaggio anche i biobed 2806 28072 Quando si effettua la pulizia interna dell irroratrice ad esempio nel caso in cui si preveda un 2808lungo periodo di inattivit della macchina 2809 a non effettuare l operazione in prossimit di un corpo idrico o su un area dove la miscela 2810 possa raggiungere la falda 2811 b l acqua di lavaggio deve essere trattata secondo le modalit riportate al paragrafo A 6 4 2812 28133 Utilizzare i disposi
157. ute o dell ambiente Reiterazione HtHHzze teiteratee del non corretto utilizzo del prodotto fitosanitario in fase di distribuzione con conseguente contaminazione di abitazioni o di corsi idrici superficiali dovuta a ha preveeate 4mpertanti fenomeni di deriva a danne dt Ea Non corretta conservazione e ta manipolazione dei prodotti fitosanitari che arrechino gravi danni alla salute o all ambiente Vendita di prodotti fitosanitari revocati non autorizzati o illegali Reiterazione nel non fornire informazioni o fornire informazioni insufficienti sul corretto uso dei prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l ambiente connessi al loro impiego nonch sul corretto smaltimento dei rifiuti Reiterazione nella vendita ad utilizzatori non professionali di prodotti destinati ad uso professionale 49 Consulente Fornire informazioni non corrette Reiterazione nel fornire informazioni sull impiego dei prodotti fitosanitari non corrette sull impiego dei prodotti e o sull applicazione delle tecniche di fitosanitari e o sull applicazione delle difesa integrata e biologica tecniche di difesa integrata e biologica Consigliare prodotti fitosanitari non autorizzati illegali o revocati 2046 104 50 105 2047 Allegato II 2048Componenti delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari_ 2049oggetto del controllo funzionale modalit di esecuzione de
158. utilizzatore professionale a controlli 666 tecnici periodici e a manutenzione per quanto riguarda almeno i seguenti aspetti 667 a la verifica di eventuali lesioni o perdite di componenti della macchina 668 b la funzionalit del circuito idraulico e del manometro 669 c la funzionalit degli ugelli e dei dispositivi anti goccia 670 d la pulizia dei filtri e degli ugelli 671 e la verifica dell integrit delle protezioni della macchina ad esempio del giunto cardanico e 672 della rete di protezione del ventilatore quando presenti 673 674A 3 7 Regolazione taratura strumentale effettuata presso centri prova volontaria 6751 Una regolazione taratura strumentale della macchina irroratrice pu essere eseguita presso i 676 Centri Prova autorizzati a completamento delle operazioni di controllo funzionale tramite 677 idonee attrezzature banchi prova 678 I principali parametri operativi dell irroratrice sui quali possibile intervenire con la 679 regolazione strumentale tutti strettamente correlati tra loro sono 680 volume di distribuzione 681 tipo di ugello 682 portata dell ugello 683 portata rapporto di trasmissione ventilatore e inclinazione delle pale e direzione dell aria 684 generata dal ventilatore posizione dei deflettori se presenti 685 pressione di esercizio 686 altezza di lavoro solo per le barre irroratrici 687 velocit di avanzamento rapporto di trasmissione e num
159. utti i casi in cui il prodotto 480fitosanitario sia utilizzabile per un periodo limitato 481 482A 1 14 Prescrizioni per utilizzatori di prodotti fitosanitari per conto terzi contoterzisti 483L utilizzatore di prodotti fitosanitari che agisce per conto terzi contoterzista tenuto ad informare 484preventivamente il titolare dell azienda agricola o dell Ente presso cui effettua il trattamento delle 48Simplicazioni sanitarie e ambientali derivanti dalla distribuzione dei prodotti fitosanitari Si fa 486riferimento in particolare al rispetto degli intervalli di sicurezza e di rientro nonch al rispetto di 487eventuali misure di mitigazione del rischio per l ambiente prescritte in etichetta es fasce di 48grispetto e all eventuale necessit di segnalare l esecuzione del trattamento a persone esposte ad un 489rischio derivante dall applicazione dei prodotti fitosanitari o che potrebbero accedere in prossimit 4900 nelle aree trattate cos come previsto al successivo paragrafo A 2 2 Il contoterzista provvede 49linoltre ad annotare sul registro dei trattamenti conservato presso l azienda agricola i trattamenti 492effettuati o in alternativa fornisce al titolare dell azienda su apposito modulo da allegare al 493registro dei trattamenti le informazioni relative ad ogni trattamento effettuato come previsto 494all articolo 16 commi 3 e 4 del decreto legislativo n 150 2012 495Il1 contoterzista considerato utili
160. vazione gi 1354predisposte ai sensi del D P R n 357 92 e del D P R n 120 2003 1355Fra le possibili azioni che si inquadrano nelle predette linee guida possono figurare quelle riportate 1356d seguito 1357 3 Individuazione di appositi criteri per favorire all interno di ciascun sito il finanziamento 1358 delle tecniche di difesa proprie del metodo di produzione biologico con le relative strategie 1359 di difesa fitosanitaria a norma del regolamento CE n 834 2007 nonch di quelle relative 1360 alla produzione integrata volontaria In tale ambito possibile prevedere previa 1361 dimostrazione dei maggiori oneri sostenuti e dei minori ricavi realizzati dalle aziende 1362 agricole ubicate nelle aree in questione ai sensi della normativa europea sullo sviluppo 1363 rurale la corresponsione di pagamenti superiori ai massimali riportati nella medesima 1364 normativa 1365 Azioni dirette all incentivazione della costituzione di siepi e fasce tampone di ampiezza 1366 adeguata del mantenimento delle stesse del loro ripristino ovvero della naturale 1367 ricolonizzazione delle specie tipiche delle fasce perifluviali che costituiscono habitat di 1368 interesse comunitario codici Habitat a norma della direttiva 92 43 CEE 92A0 92C0 92D0 1369 91F0 91E0 3240 3230 3220 1370 3 Azioni incentivanti la mitigazione del rischio ai fini della riduzione della contaminazione dei 1371 corpi idrici superficiali dovuta a fenomeni di
161. ve essere lt 300 mm 2541 5 ripetibilit della misura CV lt 10 determinato in seguito a 4 ripetizioni e riferito al 2542 diagramma complessivo ottenuto sul contenitori graduati di raccolta del liquido capacit gt 50 2543 ml e scala di lettura gt 1 della capacita degli stessi 25445 Banco prova orizzontale barre irroratrici 2545Parametro oggetto della misura uniformit di distribuzione trasversale mediante banco prova 25460rizzontale 2547Strumento di misura banco prova orizzontale 2548Requisiti minimi canalette larghe 100 mm 2 5 mm e profonde almeno 80 mm misurate tra il 2549bordo superiore e il fondo della canaletta La canaletta deve avere una lunghezza gt 1 5 m Le 2550provette graduate devono essere tutte uguali con capacit gt 500 ml ed intervallo di lettura lt 10 ml 2551con errore lt 10 ml o al 2 del valore misurato Le canalette dei banchi a campionamento elettronico 2552 scanner devono avere le medesime dimensioni tolleranza di 1 mm Al momento del passaggio 134 65 135 2553del sistema di misura il posizionamento sui singoli step deve avere una precisione di 20 mm 2554L errore di misura della portata delle singole canalette a una portata di 0 3 l min deve essere lt 4 2555Nel caso di canalette larghe 50 mm il banco deve avere le caratteristiche indicate nella ISO 5682 2 2556 2557Parametro oggetto della misura altezza di lavoro ottimale della barra 2558Strumento di misura banco prova orizzo
162. vo n 150 2012 e attraverso sistemi di 1405lotta biologica e controllo biologico delle avversit e con prodotti fitosanitari a base di sostanze 1406attive a basso rischio definite ai sensi dell articolo 22 del regolamento CE n 1107 2009 Nel 1407contempo per ridurre l impatto ambientale delle produzioni agricole occorre promuovere una 1408graduale riduzione delle quantit di prodotti fitosanitari impiegati attraverso un progressivo 1409incremento dell impiego di prodotti fitosanitari di origine naturale e a basso impatto 1410Prioritariamente ci si prefigge nel corso dei cinque anni di validit del Piano una riduzione 1411dell impiego di prodotti fitosanitari a base di sostanze attive individuate come candidate alla 1412sostituzione secondo quanto riportato ai punti 3 6 3 7 3 8 e 4 dell Allegato II del regolamento 14131107 09 1414La quantificazione di tale obiettivo sar ulteriormente specificata e inserita nel Piano mediante atto 141Sintegrativo dello stesso non appena saranno definiti gli strumenti attuativi della futura PAC 2014 14162020 le pertinenti misure e le risorse disponibili per il suo perseguimento 1418A 7 2 La difesa integrata obbligatoria 1419La difesa integrata obbligatoria prevede l applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio 1420delle infestazioni delle infezioni e delle infestanti l utilizzo dei mezzi biologici di controllo dei 68 32 69 1421parassiti il ricorso a pratiche di coltiv
163. zazione Articolo 11 del decreto legislativo n 150 2012 71 A 2 1 Programmi di informazione e sensibilizzazione 72 A 2 2 Informazione preventiva da parte degli utilizzatori della popolazione interessata e 73 potenzialmente esposta ai prodotti fitosanitari 74 A 2 3 Informazioni tra le aziende agricole 75 A 2 4 Banca dati sugli avvelenamenti acuti da prodotti fitosanitari 76 A 2 5 Attivazione di insegnamenti ad hoc in corsi di laurea attinenti 77 78A 3 Controlli delle attrezzature per l applicazione dei Prodotti Fitosanitari 79 Articolo 12 del decreto legislativo n 150 2012 80 A 3 1 Controlli funzionali periodici delle attrezzature regolazione taratura e 81 manutenzione 82 A 3 2 Attrezzature da sottoporre al controllo funzionale entro il 26 novembre 2016 83 A 3 3 Attrezzature da sottoporre a controllo funzionale con scadenze ed intervalli diversi 84 A 3 4 Esoneri 85 A 3 5 Esecuzione del controllo funzionale periodico 86 A 3 6 Regolazione taratura e manutenzione periodica delle attrezzature 87 A 3 7 Regolazione taratura effettuata presso centri prova volontaria 88 A 3 8 Centri Prova e organizzazione del servizio di controllo funzionale e regolazione 89 taratura 90 A 3 9 Verifica dell attivit svolta dai Centri prova e dai tecnici abilitati 91 A 3 10 Costituzione di un archivio nazionale relativo ai controlli funzionali effettuati 92 A 3 11 Mutuo riconoscimento 93 94 3 2 4 9SA 4 Irrorazione aerea Articolo 13 del decre
164. zzatore professionale anche nel caso in cui nella fattura emessa 496sia addebitato oltre al compenso per la propria prestazione anche il costo relativo al prodotto 497fitosanitario distribuito 498 499A 2 Informazione e sensibilizzazione articolo 11 del decreto legislativo n 500 150 2012 501 502A 2 1 Programmi di informazione e sensibilizzazione 503Le Autorit nazionali competenti di cui all articolo 4 del decreto legislativo n 150 2012 le Regioni 504e le Province autonome definiscono entro 12 mesi dall approvazione del Piano con il supporto del 505Consiglio Tecnico Scientifico di cui all articolo 5 del medesimo decreto legislativo n 150 del 14 506agosto 2012 di seguito Consiglio i programmi di informazione e sensibilizzazione della 5S07popolazione sui rischi e sui potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana per gli organismi 508non bersaglio e per l ambiente derivanti dall uso dei prodotti fitosanitari nonch sui benefici 509dell utilizzo di metodi a basso apporto di prodotti fitosanitari con particolare riferimento alla 510produzione integrata e a quella biologica 25 13 26 511In tale ambito verranno anche realizzati siti web istituzionali di informazione rivolti a 512 utilizzatori professionali e non professionali 513 popolazione generale e consumatori 514 5S15A 2 2 Informazione preventiva da parte degli utilizzatori della popolazione interessata e 516 potenzialmente esposta

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