Home

LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

1. Dipartimento Confederale Pubblico Impiego UNIONE GENERALE DEL LAVORO a Prot n 45 2012 5 Roma 18 ottobre 2012 LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO La Direttiva Europea L Unione europea UE pone in essere un complesso di norme basilari al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori In quest ottica la Direttiva 89 391 CEE del Consiglio del 12 giugno riguardante l applicazione di provvedimenti volti a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro ha stabilito gli obblighi dei datori di lavoro e dei lavoratori in vista soprattutto di limitare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Nel 2008 stato emenato il D Lgs 81 testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro esso propone di migliorare la formazione l informazione e la consultazione dei lavoratori fissando un complesso di norme basilari al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori Le misure che esso prevede sono volte in particolare ad eliminare i fattori di rischio di malattie professionali e infortuni sul lavoro Tali misure si applicano a tutti i settori di attivit privati o pubblici salvo talune attivit specifiche nel pubblico impiego forze armate polizia ecc e i servizi di protezione civile I datori di lavoro devono garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sotto tutti gli aspetti connessi al lavoro anche quando ricorrono a persone o servizi esterni all
2. condotte da FF AA Forze di Polizia e VV FF Non pi incluse in tali decreti le organizzazioni di volontariato di cui alla legge n 266 1991 Volontari coltivatori diretti del fondo artigiani e piccoli commercianti assoggettati allo stesso regime dei lavoratori autonomi Art 4 Computo dei lavoratori Inclusione in tale computo dei lavoratori in prova Art 6 Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro Modifiche nella composizione Individuazione di nuovi compiti Art 8 Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro Ulteriori contenuti dei flussi informativi ad esempio ottica di genere Art 9 Enti pubblici aventi compiti in materia di salute sicurezza nei luoghi di lavoro Ulteriori compiti per l Inail Art 11 Attivit promozionali Finanziamento da regioni e province autonome di Trento e Bolzano di progetti per la diffusione di soluzioni tecnologiche o organizzative Finanziamenti per progetti con risorse Inail Art 13 Vigilanza Vigilanza nei luoghi di lavoro di FF AA Forze di Polizia e VV FF da parte dei loro servizi sanitari e tecnici Art 16 Delega di funzioni 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego se Obbligo di vigilanza assolto attraverso modelli organizzativi di cui all art 30 co 4 Introduzione dell
3. 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it 10 Dipartimento Confederale Pubblico Impiego se UNIONE GENERALE DEL LAVORO Ulteriore innovazione di carattere generale riguarda la redazione del documento di valutazione Secondo la lett a del co 2 dell art 28 la scelta dei criteri di redazione del documento rimessa al datore di lavoro che dovr per seguire canoni precisati nella norma semplicit brevit e comprensibilit in modo da garantirne completezza ed idoneit Appare interessante sottolineare peraltro che la norma d un interpretazione di quale sia secondo il legislatore lo scopo del documento essere strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione Rielaborazione del testo L art 29 chiarisce inoltre il profilo temporale relativo all eventuale rielaborazione necessaria al verificarsi di una delle condizioni previste nell art 29 co 3 ad esempio in caso di modifiche significative del processo produttivo e dell organizzazione del lavoro qualora una delle ipotesi ivi citate si realizzi il datore di lavoro ha tempo 30 giorni per riformulare il documento Valutazione dello stresslavoro correlato Di grande importanza altres le specifiche regole introdotte ex novo sulla valutazione dello stress lavoro correlato Opportunamente il testo in esame stabilisce attraverso il nuovo co 1 bis dell art 28 che t
4. ozono che possono essere fonte di allergie infiammazioni agli occhi e alle vie respiratorie In ambiente confinato sono fonti comuni di OZONO apparecchiature elettriche difettose le fotocopiatrici le stampanti al laser Effetti L elevata concentrazione di ozono determina effetti dannosi alla salubrit dell aria peggiorati in ambiente urbano perch in associazione con ossidi di azoto E gi percepibile nella concentrazione di 0 02 ppm parti per milione 1g mc quando raggiunge la concentrazione di 0 1 ppm comincia a dare irritazione e bruciore alle vie respiratorie seguiti da tosse lacrimazione nausea danni al sistema nervoso centrale cefalea vomito fino all edema polmonare Diventa letale a 10 ppm Pu determinare effetti cancerogeni e mutageni Precauzioni Posizionare le fotocopiatrici in locali tecnici ben aerati e separati da altre attivit di ufficio che prevedano la permanenza continuativa di personale In aree con molto traffico automobilistico nei giorni di sole della stagione calda effettuare 1 ricambi dell aria in ore notturne La presenza di ozono diminuisce contestualmente all aumento di umidit nell aria Concentrazione di Durata della ED Possibili sintomi Ozono esposizione minuti 120 Malditesta stanchezza 0 di testa stanchezza 100 150 Limitazione della funzione polmonare nei bambini inzione dela mucosa dicci nas e gola _ 260 aumen aene ittico elle
5. del fabbricante tipo di scala anno e mese di fabbricazione carico massimo ammissibile angolo di inclinazione accompagnate da dichiarazione di conformit alla norma tecnica Il marchio CE apposto sulla scala non garanzia di conformit alla norma UNI EN 131 3 3 1 Scale semplici portatili devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego con dimensioni appropriate al loro uso sufficientemente resistenti nel loro insieme nei singoli elementi Per assicurare stabilit alla scala devono essere provviste di a dispositivi antiscivolo alle estremit inferiori dei due montanti Fig 1 b dispositivi di trattenuta o antiscivolo alle estremit superiori Fig 2 Se le scale sono di legno 1 pioli devono essere privi di nodi e incastrati nei montanti 1 quali devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto 1 due pioli estremi nelle scale di lunghezza gt 4 m deve essere applicato anche un tirante intermedio Figura 1 3 3 2 Scale doppie Devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego con dimensioni appropriate al loro uso sufficientemente resistenti nel loro insieme e nei singoli elementi Per assicurare stabilit alla scala devono essere provviste di dispositivi antiscivolo alle estremit inferiori dei montanti non devono superare l altezza di 5m e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza di altro dispositivo che impedisca l apertura della sca
6. di apparato sanzionatorio dal testo novellato univoco l Esecutivo che ha ideato la recente riforma crede molto meno del precedente in un inasprimento della sanzione penale come strumento che possa indurre al miglioramento della sicurezza praticata In tal senso esso ritiene che per ottenere l obiettivo in questione si debba cercare ancora di pi che in passato la regolarizzazione da parte dell autore della condotta illecita piuttosto che una dura punizione dell illecito Considerazioni conclusive La riforma introdotta dal decreto n 106 2009 non un aggiustamento formale del decreto n 81 2009 ma segna un profondo cambiamento nelle logiche con cui s intende affrontare il problema sicurezza Su un piano strettamente giuridico al di l dell apparenza sotto tono si resta pur sempre nell ambito della delega offerta dalla legge n 123 2007 la riforma pervasiva ed incide su profili essenziali dell originario decreto n 81 segnando un profondo mutamento nell approccio alla sicurezza 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it 13 UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ei In presenza di tale svolta un approccio razionale richiede di procedere nei prossimi mesi ed anni ad un monitoraggio attento sia sul piano quantitativo sia su quello qualitativo del complesso fenomeno degli in
7. impresa Gli Stati membri possono limitare tale responsabilit in caso di forza maggiore Il datore di lavoro deve quindi mettere a disposizione mezzi e misure di protezione dei lavoratori Si tratta di attivit di prevenzione informazione e formazione dei lavoratori segnatamente per e evitare i rischio gestire i rischi che non possono essere evitati e fornire istruzioni adeguate ai lavoratori dando priorit alle misure di protezione collettive e adeguare le condizioni di lavoro le attrezzature e i metodi di lavoro in considerazione del progresso tecnico I mezzi e le misure di protezione devono adeguarsi in caso di cambiamento delle condizioni di lavoro Inoltre il datore di lavoro deve tenere conto della natura delle attivit dell impresa e delle capacit dei lavoratori Quando in uno stesso luogo di lavoro sono presenti i lavoratori di pi imprese i datori di lavoro devono cooperare e coordinare le loro attivit di protezione e di prevenzione dei rischi Inviaci le tue idee le tue osservazioni le tue riflessioni saranno prese in considerazione da questo Dipartimento Visita il sito www ugl it vai nella pagina del Dipartimento troverai tutte le ultime notizie 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it cell 347 0662930 Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ei UNIONE GENERALE DEL LAVORO Inoltre le attivit di pronto soccorso lotta antince
8. l impianto elettrico di cui si rende conto senza tentare di porvi rimedio in particolare prese di corrente ed interruttori devono essere integri e ben fissati alle pareti e Ogni apparecchiatura deve essere utilizzata rispettando il fine e l ambiente 11 quale stata progettata e costruita leggere attentamente e rispettare le istruzioni di installazione uso e manutenzione del costruttore Generalmente in ufficio si possono trovare tre tipi di apparecchiature 1 Apparecchiatura di classe I apparecchio la cui protezione contro la scossa elettrica affidata oltre all isolamento principale al collegamento delle parti accessibili conduttrici ad es gli involucri alla terra dell impianto fisso di alimentazione mediante 11 conduttore di protezione ad es PC non portatili la spina dell apparecchiatura di classe I ha tre poli Apparecchiatura di classe apparecchio la cui protezione contro la scossa elettrica affidata all isolamento rinforzato o ad un suo analogo doppio isolamento ad es casse acustiche per queste apparecchiature la spina sprovvista del contatto di terra Apparecchiatura di classe HI apparecchio la cui protezione contro la scossa elettrica insita nel fatto di essere alimentato in modo sicuro da un sistema a bassissima tensione e dunque non pericoloso e Ogni operatore tenuto a segnalare anomalie ivi compreso l eccessivo riscaldamento di parti elettriche parti danneggiate di ap
9. modo operato una scelta netta e senza limiti Si tratta di un testo che per come espresso da ritenere possa far sorgere anche qualche questione giuridica di ordine costituzionale Il co 3 ter introduce inoltre una visita medica precedente alla ripresa dal lavoro nei casi di assenza dal lavoro superiore ai 60 giorni consecutivi Le valutazioni dei rischi Molto rilevanti sia sul piano giuridico sia sul piano delle conseguenze operative anche le novit in merito alla valutazione dei rischi di cui agli artt 17 e 28 A parte quanto gi detto sulle modifiche relative all obbligo datoriale di comunicazione del documento al RIs ed a parte quanto si dir in materia di appalto le modifiche e le integrazioni sul tema in esame sono quelle nel prosieguo segnalate Data e conservazione del documento Per quanto riguarda la data la novella non impone pi in modo esclusivo la data certa realizzabile attraverso specifiche modalit formali ma ritiene sufficiente la data attestata dalla sottoscrizione del documento medesimo oltre che dal datore di lavoro da parte di altri tre soggetti della sicurezza il responsabile del servizio di prevenzione e protezione il rappresentante dei lavoratori della sicurezza e ove nominato il medico competente Secondo il novellato co 2 dell art 28 inoltre il documento pu essere tenuto anche su supporto informatico Redazione del documento di valutazione 00186 Roma Via del Corea
10. pensi ad esempio alla possibilit ora offerta di regolarizzare anche le violazioni amministrative Partecipano alla nuova impostazione altres la messa a disposizione per la verit ancora scarsa nei confronti dei datori di lavoro di standard quali ad esempio le indicazioni della Commissione ex art 6 in merito al Duvri ed ai criteri di qualificazione dei formatori per la sicurezza come anche la semplificazione di taluni profili ad esempio la data nel documento di valutazione dei rischi Soffermandoci in questo articolo sul cambiamento relativo al Titolo 1 contenente le Disposizioni comuni vale a dire i profili pi generali del Digs n 81 2008 da rilevare la significativit delle novit su tale parte Una selezione di quelle di maggiore impatto per le amministrazioni pubbliche sintetizzata di seguito 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ei Principali novit contenute nel Titolo del DIgs n 81 2008 Art 2 Definizioni Esclusione dei volontari di cui alla legge n 266 1991 e di quelli che effettuano servizio civile dalla categoria di lavoratori Art 3 Campo di applicazione Rinvio a decreti interministeriali per disposizioni applicative per gli uffici all estero di cui al Dpr 5 gennaio 1967 n 18 e per le operazioni ed attivit
11. rischio cardiovascolare ri 22 6 3 3 Fumo passivo e malattie respiratorie liana 22 6 3 4 Effetti del fumo passivo sui bambini 22 0 5 5 L approccio 22 23 E E O 23 OD RISCHI 24 24 7 Riferimenti normativi guide interne specifiche bibliografia 22 Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it In questi ultimi anni una concezione pi moderna della medicina e della sicurezza sul lavoro ha portato l attenzione sulle patologie e sulle situazioni di malessere che con maggiore frequenza colpiscono anche coloro che lavorano negli uffici Anche nell attivit di ufficio sono riconoscibili in maggiore o minore concentrazione fattori di nocivit diversi dotati di potenzialit lesiva sull organismo umano Una cattiva informazione in merito contribuisce senz alt
12. sulle mensole ovvero caduta delle mensole per eccessivo carico e Cadute per utilizzo improprio di sedie o dei ripiani delle scaffalature e Ribaltamento di scaffalature non opportunamente fissate al muro o di schedari non provvisti di dispositivi che impediscano la contemporanea apertura di pi cassetti e Cadute per urti contro attrezzature posizionate nelle aree di passaggio o per scivolamento sul pavimento bagnato ovvero eccessivamente Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 5 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it e Rilascio di formaldeide dagli arredi Cos la formaldeide e perch la ritroviamo nei mobili La formaldeide un gas incolore volatile e solubile in acqua dal forte e pungente odore ampiamente utilizzata nella produzione di resine a loro volta usate nella produzione di pannelli A causa di fenomeni chimici chiamati di idrolisi la formaldeide viene liberata dalla resina di composto 11 pannello e rilasciata nell aria nel corso degli anni con conseguenze dannose per la nostra salute L esp
13. tre gruppi principali Malattie correlate all ufficio Sono quelle malattie aventi un quadro clinico ben definito e per le quali pu essere identificato uno specifico agente causale Fra le patologie appartenenti a questo gruppo si ricordano alveoliti allergiche infezioni da rickettsie da virus e funghi asma bronchiale febbre da umidificatori legionellosi Le patologie appartenenti a questo gruppo sono caratterizzate da una bassa incidenza fra gli occupanti la patogenesi di tipo allergico o tossico infettiva e le manifestazioni non si risolvono rapidamente abbandonando il luogo di lavoro 2 Sindrome da edificio malato Sono quelle malattie caratterizzate da un quadro clinico sfumato non facilmente riconducibili ad un unico agente causale Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 19 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it Tale sindrome comprende un vero e proprio quadro patologico caratterizzato da disturbi plurisintomatici aspecifici di tipo prevalentemente irritativi a carico delle mucose delle congiuntive e delle prime vie aeree e da m
14. un divieto di una sub delega di Il grado La conseguenza di tutto ci che nelle organizzazioni pubbliche complesse si possono d ora in poi prefigurare tre livelli gestionali e datore di lavoro perla sicurezza e delegato di funzioni gestionali di primo livello e delegato di funzioni gestionali di secondo livello 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ca UNIONE GENERALE DEL LAVORO Ci potrebbe creare qualche problema a molte organizzazioni pubbliche complesse che alquanto disinvoltamente hanno creato una filiera gestionale molto verticale Accanto ai tre livelli citati restano gli ulteriori soggetti della sicurezza quali ad esempio il preposto il lavoratore il medico competente e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Variazioni nei compiti del medico competente Le principali modifiche ed integrazioni apportate dal decreto n 106 in relazione a medico competente e sorveglianza sanitaria riguardano le visite In base al nuovo testo dell art 41 Sorveglianza sanitaria non solo viene meno il divieto di visita medica preventiva in fase preassuntiva da parte del medico competente ma la particolare verifica diviene data la formulazione del co 3 bis della disposizione parte della sorveglianza sanitaria che il medico deve svolgere obbligatoriamente Il legislatore ha in tal
15. una corretta pulizia degli impianti che per effetto del deposito di polvere possono ridurre 11 flusso luminoso della sorgente anche del 30 40 Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 24 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it e prevedere una corretta manutenzione degli impianti che preveda la sostituzione delle lampade secondo un programma stabilito generale riduzione del 15 20 del flusso luminoso ogni due anni Riferimenti normativi guide interne specifiche bibliografia e D Lgs 151 2005 Attuazione delle direttive 2002 95 CE e 2003 108 CE relative alla riduzione dell uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche nonch allo smaltimento dei rifiuti e UNIEN 12464 1 2004 Illuminazione dei posti di lavoro Posti di lavoro in interni e D Lgs 235 03 Attuazione della direttiva 2001 45 CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori e UNI EN ISO 9241 2001 Requisiti ergonomici per il lavoro di ufficio con videoterminal
16. vie respiratorie _ 0 dell capii Stimolo a tossire affaticamento e dolori al petto 500 tr i durante le attivit quotidiane Sintomi correlati alla concentrazione in aria di ozono Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 8 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 3 3 Scale portatili Le scale portatili sono attrezzature di largo impiego e negli anni il loro uso stato oggetto di specifiche disposizioni legislative D P R 547 55 D P R 164 56 D M 23 03 00 a cui si aggiungono gli obblighi del D Lgs 235 03 Attuazione della direttiva 2001 45 CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori Per rispettare criteri di conformit alla normativa vigente le scale portatili devono essere costruite secondo la norma UNI EN 131 accompagnate da una breve descrizione con l indicazione degli elementi costituenti e le istruzioni per un corretto impiego per la conservazione e la manutenzione siano marcate con il simbolo EN 131 accompagnato dal nome
17. vigente dipende in parte anche dal modo in cui le persone operano durante la normale attivit lavorativa In questo capitolo unitamente ad alcune informazioni sugli impianti elettrici e le apparecchiature elettriche vengono fornite alcune indicazioni atte a diminuire ulteriormente il livello del rischio elettrico in ufficio Sicurezza degli impianti e delle apparecchiature Per poter essere esposti ad un livello di rischio elettrico basso occorre che l impianto elettrico sia conforme alla normativa vigente in materia di sicurezza D P R 547 55 e s m 1 legge 46 90 e s m 1 consigliata la norma CEI 64 8 e sia mantenuto sicuro nel tempo D P R 462 01 e s m 1 a loro volta le apparecchiature devono essere conformi alla normativa di sicurezza di riferimento D P R 547 55 e s m 1 direttiva 73 23 CEE e s m 1 consigliata la norma CEI EN 60950 relativamente alle apparecchiature per la tecnologia dell informazione PC macchine da scrivere telefax plotter modem ecc e Tutti gli impianti devono essere costruiti in modo tale da impedire qualsiasi contatto diretto con elementi in tensione e 1 contatti indiretti pericolosi ad es con gli involucri di apparecchiature che a causa di guasti sono andati in tensione mediante idoneo impianto di terra ed interruttori differenziali ad alta sensibilit L interruttore differenziale o salvavita un dispositivo posto nel quadro elettrico ed interviene automaticamente interrompendo l
18. 25 versione 1 nov06
19. 27 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 3 4 1 La postazione di lavoro schermo regolabile 4 1 tastiera autonoma schienale regolabile i in altezza sedile regolabile supporto mobile En ii Tor ra in altezza DE sedia 2299 5 ruote eventuale Le poggiapiedi fer Pil Spazio per la corretta 36cm posizione di ginocchia e piedi Lo schermo deve essere facilmente orientabile ed inclinabile posizionato frontalmente all utilizzatore ad una distanza dagli occhi pari a 50 70 cm il margine superiore deve essere posizionato leggermente pi in basso rispetto all orizzonte ottico dell utilizzatore La tastiera deve essere separata dal monitor e inclinabile rispetto al piano deve essere posizionata frontalmente al video ad una distanza dal bordo della scrivania di almeno 10 15cm deve possedere una superficie opaca tasti facilmente leggibili e un bordo sottile e sagomato Il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente essere di dimensioni tali da permettere una disposizione flessibile dello schermo dei documenti e del materiale accessorio di posizionare la tastiera ad almeno 15 cm di distanza dal bordo deve possedere una profondit tale da assicurare una corretta distanza visiva dallo schermo di almeno 50 70 cm essere stabile e di altezza fissa o regolabile indicativamente fra 70 e 80 cm deve avere uno spaz
20. IENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 0 PREMESSA Il presente documento contiene le procedure operative generali per la conduzione in salute e in sicurezza di attivit di ufficio o ad esse assimilabili in Strutture dell Ateneo pavese rivolto a tutto il personale che opera in studi uffici segreterie biblioteche in particolar modo ai Direttori di Struttura e ai Responsabili di Uffici amministrativi al fine di porre in atto una corretta progettazione e fruizione di ambienti e attrezzature di lavoro Il documento contiene norme di comportamento generali che devono essere osservate da tutti 1 lavoratori prendendo in esame specificamente l ambiente di lavoro 1 componenti di arredo le attrezzature e le apparecchiature da ufficio fotocopiatrici scale portatili videoterminali e 1 rischi ad esse correlati Vengono inoltre prese in esame le condizioni di salute e benessere nell ambiente ufficio quali la qualit dell aria 11 microclima il fumo passivo 11 rumore e l illuminazione Le linee guida sono state elaborate ed aggiornate dall Area Ambiente e Sicurezza al sensi e per effetto dell art 4 2 e dell art 9 del D Lgs 626 94 e s m 1 1 L AMBIENTE DI LAVORO Per ambienti di lavoro si intendono tutti 1 luoghi chiusi ubicati all interno e all esterno delle Strutture universitarie uffici studi laboratori aule ecc comunque accessibili
21. REA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it SICUREZZA SUL LAVORO E TUTELA DELL AMBIENTE NELLE ATTIVITA DI UFFICIO 0 PREMESSA inni 4 t LC AMBIENTE DELCA VORO aria 4 2 CONPONENTIDIARRE DO E E 5 RA 9 PADOV EE RR AAA 6 3 ATTREZZATURE E APPARECCHIATURE DA UFFICIO iii 6 3 L Movimentazione manuale der Archi iaia 7 F FOCO iniezioni 8 EIA 9 3 A scale semplici DOnna 9 EVIL RR 9 ICI O RR RR I 10 iii a 10 3 4 1 La postazione di 11 AZOTO 12 3 4 3 Consigli utili per evitare disturbi VISIVI ii 2 3 4 4 Consigli utili per evitare disturbi muscolo scheletrici 12 3 4 5 Ergonomia e regolazione della postazione munita di videoterminale 13 4 RISCHIO ELETTRICO IMPIANTI ED APPARECCHIATURE 14 5 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI iii 18 6 CONDIZIONI DI SALUTE E BENESSERE NELL AMBIENTE UFFICIO 19 b Qualta dell adand00 Jai aa 19 rai li 19 Dl 20 VAIL RR A 20 0 1 BASI 20 RISCHI ginniche 21 RIO RR RR AI 21 6 3 1 Fumo passivo e cancro del polmone 21 6 3 2 Fumo passivo e
22. a delega di II livello Art 18 Obbligo del datore di lavoro e del dirigente Ulteriori compiti ad esempio nei casi di sorveglianza sanitaria comunicare al medico competente la cessazione del rapporto di lavoro Riformulazione di preesistenti compiti ad esempio comunicazione ad Inail ed Ipsema dei nominativi dei RIs Delimitazione della responsabilit del datore rispetto alle condotte di altri soggetti della sicurezza nell ente Art 25 Obbligo del medico competente Riformulazione di taluni suoi compiti ad esempio consegna di copia della documentazione sanitaria e non dell originale al lavoratore che cessa il rapporto di lavoro Art 26 Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione Estensione degli obblighi del datore di lavoro anche in caso di lavori servizi e forniture Sussistenza degli obblighi solo nel caso in cui il datore abbia la disponibilit giuridica dei luoghi in cui si svolge l appalto o la prestazione di lavoro autonomo Duvri da adeguare in funzione dell evoluzione dei lavori servizi e forniture Individuazione di casi di esclusione degli obblighi di promozione della cooperazione ad esempio servizi di natura intellettuale Nuova formulazione dei costi da inserire nei contratti Art 27 Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi Riformulazione con maggiori specifiche del sistema di cui in rubrica Art 28 Oggetto della valutazione dei rischi Riform
23. a ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 17 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 5 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI I rifiuti prodotti in un ambiente ad uso ufficio sono classificabili come urbani o assimilati Corre l obbligo comunque in base alla normativa vigente a livello nazionale D L gs 152 2006 parte IV D Lgs 151 2005 e locale circolari specifiche Regionali di effettuare la raccolta differenziata di alcune tipologie che variano per da comune a comune tra le principali possiamo ricordare CARTA CARTONE VETRO LATTINE PLASTICA TONER NEON E COMPONENTI ELETTRONICI R A E E PILE ESAUSTE FARMACI SCADUTI Per maggiori dettagli consultare le Norme pratiche per la corretta gestione dei rifiuti prodotti in Universit Procedure per il conferimento dei rifiuti alle piazzole ecologiche e Procedure per la consegna di rifiuti urbani ed assimilati ad A S M disponibili sul sito internet dell Ateneo http www unipv it safety Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno dell ambiente nelle
24. aggiungere 1 libri o la documentazione riposta sui ripiani alti della libreria e degli scaffali e utilizzare cassettiere e schedari provvisti di dispositivi che impediscano la contemporanea apertura di pi cassetti al fine di impedirne 1l ribaltamento e fissare saldamente al muro tutte le scaffalature e le mensole 3 ATTREZZATURE E APPARECCHIATURE DA UFFICIO Molti piccoli incidenti o infortuni che accadono negli uffici durante le normali attivit sono provocati dall utilizzo scorretto o disattento di forbici tagliacarte temperini od altri oggetti taglienti o appuntiti da evitare l abitudine di riporre oggetti appuntiti o taglierini privi di protezione nelle tasche o nei portamatite Le taglierine manuali possono essere fonte di infortunio qualora usate senza l opportuna accortezza occorre non manomettere le protezioni della lama e lasciare la lama stessa al termine dell operazione di taglio in posizione abbassata La cucitrice a punti pu divenire pericolosa quando in caso di blocco o inceppamento si tenta di liberarla dai punti incastrati Il sollevamento e la movimentazione manuale di oggetti pesanti e o ingombranti risme di carta scatoloni imballi vari se eseguiti in modo scorretto possono essere fonte di infortunio o di patologie muscolo scheletriche Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in q
25. ale specifica valutazione debba avvenire nel rispetto di indicazioni elaborate dalla Commissione consultiva permanente di cui all art 6 Evidente la ratio della norma facilitare il compito di valutazione del datore di lavoro e del suo staff Servizio di prevenzione e protezione in tal modo realizzare una sorta di standardizzazione tra le organizzazioni della valutazione predetta La norma in precedenza citata stabilisce inoltre che l obbligo di valutazione in esame sar obbligatorio a partire dall elaborazione delle indicazioni da parte della Commissione e comunque anche in mancanza di esse dal 1 agosto 2010 Considerando il combinato disposto derivante dal susseguirsi nell ultimo anno di varie norme sul tema da ultimo il DI n 207 2008 per come convertito con modificazioni dalla legge n 14 2009 purtroppo da evidenziare che tale obbligo era gi pienamente vigente dal 16 maggio con la conseguenza che nel periodo tra il 16 maggio ed il 19 agosto l obbligo di redazione sussisteva e che solo a far data dall entrata in vigore del Digs n 106 2009 il 20 agosto l obbligo stesso subisce il rinvio detto Modifiche al regime di sicurezza nel contratto d appalto d opera o di somministrazione 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it 11 Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ne UNIONE GENERALE DEL LAVORO Vari sono i cambiame
26. alimentazione quando si verifica una dispersione di corrente verso terra superiore ad un determinato valore in ufficio il valore limite di cz corrente differenziale di 30 mA Tale dispersione oltre ad essere E causata da apparecchiature elettriche difettose pu essere causata Mass anche dal contatto diretto di parte del corpo umano non isolata con un elemento in tensione di un impianto realizzato a regola d arte i La funzionalit dell interruttore deve essere verificata almeno una nd volta ogni sei mesi agendo sull apposito tasto di prova avendo avuto cura di spegnere prima tutte le apparecchiature ad esso collegate L interruttore differenziale in figura di colore bianco raffigurato con un interruttore magnetotermico in figura di colore nero un dispositivo che in uno dei due pi comuni sistemi elettrici di distribuzione quello denominato TT dedicato alla protezione dell impianto sovracorrenti e cortocircuiti e L impianto di messa a terra e l eventuale impianto di protezione delle scariche atmosferiche fulmini devono essere verificati con periodicit almeno quinquennale Le prove strumentali sugli interruttori differenziali soglie e tempi di intervento devono essere eseguite almeno una volta ogni tre anni e Gli interventi di manutenzione straordinaria ad es sostituzione di un componente dell impianto con un altro di caratteristiche diverse aggiu
27. ancorch saltuariamente ivi compresi ad esempio depositi magazzini locali tecnici vie di circolazione interna ecc I locali di lavoro oltre a rispondere ai requisiti minimi di abitabilit altezza superficie cubatura devono garantire anche idonei standard ambientali quali microclima illuminamento qualit dell aria I soppalchi destinati a luogo di lavoro sono ammessi solo se garantita la rispondenza a tutte le caratteristiche previste per gli ambienti di lavoro altezza superficie microclima illuminazione vie di transito L uso di locali chiusi sotterranei o semi sotterranei come ambienti di lavoro vietato salvo autorizzazione preventiva della A S L territorialmente competente subordinata al fatto che siano garantite tutte le condizioni di abitabilit e comfort ventilazione illuminazione umidit vie di esodo I pavimenti non devono presentare aperture ostacoli o sconnessioni e non devono essere attraversati da prolunghe elettriche o altri cavi che possano rappresentare rischio di inciampi scivolamenti eventuali ostacoli fissi gradini cambi di pendenza devono essere opportunamente segnalati Le vie di circolazione interne che conducono ad uscite di emergenza devono essere mantenute sgombre allo scopo di consentire un facile esodo in caso di emergenza Le porte che aprono nei due sensi basculanti o che aprono verso un luogo di transito es corridoio devono essere trasparenti o dotate di
28. anifestazioni riguardanti l apparato respiratorio digerente cardiovascolare osteomuscolare nervoso e cutaneo disturbi colpiscono la grande maggioranza delle persone esposte si presentano ripetutamente nel tempo compaiono prevalentemente ma non esclusivamente fra gli occupanti di edifici dotati di impianti centralizzati di climatizazione riscaldamento Le manifestazioni sono strettamente correlate con la permanenza nell edificio e si risolvono ovvero si attenuano rapidamente con l allontanamento dallo stesso 3 Sindrome da sensibilit chimica multipla Sono quelle malattie comprendenti una sindrome caratterizzata da reazioni negative dell organismo ad agenti chimici ed ambientali presenti a concentrazioni generalmente tollerate dalla maggioranza dei soggetti I sintomi sono numerosi e pi o meno intensi riguardano prevalentemente il sistema nervoso centrale con insonnia o sonnolenza difficolt di concentrazione stanchezza eccessiva depressione ansia Altri disturbi frequenti sono congestione nasale alterazione del gusto ipersensibilit olfattiva 6 1 2 Condizioni di sicurezza Il controllo dell aerazione naturale degli spazi confinati uno dei principali elementi che concorrono al mantenimento di una buona qualit dell aria indoor ma contribuisce anche su altri versanti al benessere dell individuo Si pu affermare che l aerazione naturale non solo ha lo scopo di assicurare un adeguato ricambio d aria p
29. are tante spine ad una sola presa di corrente attraverso multiprese tipo triple e ciabatte relativamente a queste ultime occorre sempre verificare che la potenza complessiva degli apparecchi collegati a valle sia inferiore a quella indicata sulle prese multiple e o ciabatte stesse caso contrario se le apparecchiature sono accese tutte contemporaneamente si provoca un forte riscaldamento della multipresa stessa anche con pericolo di incendio Generalmente meglio collegare ad ogni presa una sola apparecchiatura gli adattatori sono consentiti solo per un uso temporaneo Evitare che 1 cavi di alimentazione delle attrezzature attraversino liberamente ambienti e passaggi se necessario al fine di evitare possibili inciampi cadute occorre proteggere 1 cavi mediante apposite canaline e Evitare la vicinanza ed escludere la possibilit di contatto tra cavi elettrici multiprese ed in genere tutte le apparecchiature elettriche e oggetti superfici mani bagnate eccessivamente umide l acqua un ottimo conduttore di elettricit e amplifica notevolmente gli effetti di una possibile elettrocuzione e Evitare che 1 cavi elettrici entrino in contatto con eccessive fonti di calore ad es termosifoni in quanto tale situazione accorcia la vita dei cavi stessi e Inserire e o disinserire le spine dalle prese con le apparecchiature spente Non tirare 1 cavi elettrici delle attrezzature per togliere la spina In caso contrario
30. ascolari per cui non necessaria una esposizione prolungata Seguono altri gravi effetti tra il cancro del polmone ed una lunga serie di problemi respiratori Tra gli effetti meno importanti dal punto di vista della salute ma non per questo trascurabile 11 senso di fastidio che alcuni operatori avvertono in presenza di fumo passivo negli ambienti di lavoro irritazione agli occhi mal di gola mal di testa vertigini e nausea sono 1 principali sintomi manifestati 6 3 1 Fumo passivo e cancro del polmone Dall insieme dei risultati scientifici emerge che esiste un eccesso di rischio statisticamente significativo di cancro del polmone tra 1 non fumatori che vivono con fumatori il ordine di grandezza attorno al 20 per le donne e al 30 per gli uomini Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 21 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it Inoltre studi effettuati su un campione di soggetti non fumatori esposti al fumo passivo sul luogo di lavoro mostrano un aumento del rischio di cancro del polmone tra 1 16 e 11 19 6 3 2 Fumo passivo e rischio
31. attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 6 CONDIZIONI DI SALUTE E BENESSERE NELL AMBIENTE UFFICIO 6 1 Qualit dell aria indoor Per aria indoor si intende quella presente negli ambienti confinati non industriali abitazioni uffici ospedali scuole ecc essa caratterizzata dalla presenza di sostanze di varia natura che provengono sia dall interno degli edifici che dall esterno Gli inquinanti presenti nell aria indoor possono essere generati da pi fonti ognuna delle quali di difficile identificazione e non particolarmente dominante in modo sia occasionale che continuativo Nella tabella sottostante vengono riassunti 1 principali inquinanti indoor INQUINANTI Asbesto e fibre minerali sintetiche Anidride carbonica Antiparassitari Composti organici volatili Fumo di tabacco Ossidi di azoto NO NO Ossido di carbonio CO Ozono 0 Particolato inalabile Fumo di tabacco fonti di combustione attivit degli occupanti Formaldeide Inquinanti microbiologici Occupanti animali domestici impianti di condizionamento esterna piante Radon Suolo acqua materiali da costruzione 6 1 1 Patologie correlate Le patologie riconducibili a tali esposizioni sono ascrivibili a
32. cano parzialmente sia la nozione giuridica di lavoratore a fini di sicurezza sul lavoro sia il campo di applicazione del decreto n 81 In tal senso si restringe infatti la categoria dei lavoratori escludendo sia i volontari di cui alla legge 11 agosto 1991 sia i volontari del servizio civile Tali soggetti sono in materia di sicurezza sul lavoro equiparati nuovo art 3 12 bis del Dlgs 81 2008 ai lavoratori autonomi ed assoggettati al particolare regime normativo proprio di questi ultimi di cui all art 21 del Dlgs n 81 Conseguenza primaria della modifica in questione che tali figure in precedenza annoverate tra lavoratori tout court non godono dopo il Dlgs n 106 2009 del particolare regime di salvaguardia giuridica e gestionale tipico dei lavoratori in senso stretto e di conseguenza non richiedono da parte del datore di lavoro anche pubblico la stringente cura per la sicurezza in precedenza necessaria Considerando poi Cooperative sociali Organizzazioni di volontariato della protezione civile volontari della Croce Rossa italiana Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico volontari dei vigili del Fuoco l applicazione delle norme del decreto n 81 2008 sottoposta art 3 co 12 bis a decreti applicativi che terranno conto delle particolarit inerenti a tali ambiti Il cambiamento organizzativo nelle PP AA Ancor pi significative per le amministrazioni pubbliche le modifiche ed integrazioni
33. cardiovascolare Diversi studi hanno mostrato in modo inequivocabile che l esposizione a fumo passivo aumenta 11 rischio di malattie cardiache nei non fumatori E stato per notato che diversamente dal rischio di cancro del polmone questo rischio non aumenta proporzionalmente all entit e alla durata dell esposizione una esposizione a fumo passivo di lieve entit ha un effetto importante sul cuore ed ulteriori esposizioni hanno effetti aggiuntivi relativamente modesti stato inoltre dimostrato che 11 fumo passivo come del resto 11 fumo attivo aumenta il rischio di ictus cerebrale L entit dell incremento pari 82 In confronto 1 fumatori attivi hanno un rischio 4 volte maggiore di contrarre un ictus rispetto ai non fumatori agli ex fumatori che hanno smesso da almeno 10 anni 6 3 3 Fumo passivo e malattie respiratorie Il fumo passivo ha un lieve ma significativo impatto sull apparato respiratorio degli adulti non fumatori provocando aumento del rischio di tosse produzione di muco riduzione della funzione respiratoria Gli adulti esposti a fumo passivo in ambiente domestico o sul luogo di lavoro hanno un rischio di asma bronchiale aumentato del 40 60 rispetto ad adulti non esposti 6 3 4 Effetti del fumo passivo sui bambini E stato stimato dall Organizzazione Mondiale della Sanit che 1 figli di madri fumatrici hanno un eccesso di rischio del 70 di avere malattie delle basse vie respiratorie rispet
34. cifica circolare dell Inail Importante la precisazione contenuta nella novella in tema di obbligo di vigilanza nei confronti degli altri soggetti della sicurezza da parte del datore di lavoro e dell eventuale dirigente Viene infatti introdotto all art 18 del decreto 81 2008 il 3 bis che delimita la responsabilit di datore e dirigente in merito alla vigilanza non sorge loro responsabilit per mancata vigilanza qualora sussistano due condizioni l inadempimento di preposti o lavoratori o progettisti o fabbricanti o fornitori o installatori o medico competente sia addebitale unicamente a uno di essi non sia riscontrabile nel caso specifico un difetto di vigilanza da parte del datore o del dirigente La ratio della norma evidente Rispetto a talune interpretazioni giurisprudenziali che hanno considerato i datori di lavoro e i dirigenti talvolta in modo indiscriminato responsabili anche quando ad essi non si poteva addebitare una condotta negligente la nuova disposizione intende porre un argine a tale lettura della responsabilit datoriale ancorandola a pi specifici limiti giuridici bene ricordare peraltro che tale norma nella diversa formulazione presente nello schema di riforma del marzo scorso aveva suscitato forti polemiche tra gli addetti ai lavori e persino le stesse Commissioni parlamentari avevano espresso riserve La formulazione attuale pur accogliendo in parte talun
35. di interconfederali per individuazione dei casi di esclusione dalla partecipazione al Fondo di cui all art 52 Art 55 Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente Riformulazione dell entit delle sanzioni Art 56 Sanzioni per preposto Unificazione in tale articolo delle sanzioni con riferimento a tutte le disposizioni del decreto Art 55 Sanzioni per i progettisti i fabbricanti i fornitori e gli installatori Riformulazione dell entit delle sanzioni Art 55 Sanzioni per il medico competente Riformulazione dell entit delle sanzioni Art 55 Sanzioni per i lavoratori Introduzione di sanzione nel caso di cui all art 43 co 3 primo periodo rifiuto dell incarico per l attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio evacuazione dei luoghi di lavoro salvataggio primo soccorso e gestione dell emergenza 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ne In via generale gli artt 2 Definizioni e 3 Campo di applicazione contengono nell economia del decreto n 81 contenuti giuridici di grande rilevanza che hanno effetti sull ambito di applicazione del complessivo testo Le modifiche ed integrazioni poste dal decreto n 106 pur non stravolgendo il quadro precedente cos ad esempio la nozione giuridica di datore di lavoro resta immutata ritoc
36. di malessere di problemi alla vista e di affaticamento mentale l illuminazione deve adeguarsi qualitativamente ad ogni tipo di operazione eseguita DS La luce naturale per quanto fondamentale non sufficiente a garantire in un luogo confinato un adeguata illuminazione in quanto subordinata a diversi fattori tra cui della giornata le stagioni le situazioni meteorologiche e la stessa realizzazione architettonica del locale In caso di carente illuminazione naturale occorre pertanto supplire con una corretta illuminazione artificiale Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 23 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it L illuminazione di un ambiente confinato deve quindi svolgere fondamentalmente tre funzioni consentire lo svolgimento dell attivit ed 11 movimento in condizioni di sicurezza consentire lo svolgimento del compito visivo in condizioni di prestazioni ottimali e garantire un ambiente interno confortevole I parametri che caratterizzano un ambiente luminoso sono e distribuzione delle luminanze e iluminamento e abbaglia
37. e al fine di non dar luogo a perturbazioni dell attenzione e della comunicazione verbale dei presenti influenzabili anche da fonti di rumore ambientale esterno dovuto alla circolazione veicolare A titolo esemplificativo si riporta nella tabella sottostante 11 livello di rumorosit medio emesso dalle principali fonti sonore presenti in un ufficio Si ritiene che 1 livello ideale di rumorosit in un ufficio non debba superare 1 60 65 dBA Occorre tenere presente a titolo di confronto che la normativa specifica e la letteratura scientifica in materia fissano convenzionalmente in 80 dBA il limite di esposizione professionale giornaliera a rumore al di sotto del quale ragionevole considerare che non sussistano rischi di ipoacusia da rumore 6 4 1 Rischi I livelli di rumorosit registrati negli uffici non sono di norma causa di danni uditivi ma possono contribuire a far insorgere disturbi classificati extrauditivi con interessamento a vari gradi e livelli dell apparato cardiovascolare gastroenterico endocrino e nervoso centrale Occorre sottolineare comunque che 11 rumore a differenza degli altri fattori inquinanti termina al momento in cessa la fonte che lo emette e pertanto non permane nell ambiente confinato 6 5 Illuminazione Negli uffici la maggior parte delle informazioni trattate di natura visiva l occhio dunque uno degli organi maggiormente sollecitati Per evitare l insorgere di stati
38. e delle osservazioni e pur rispondendo ad un problema reale non risulta pienamente convincente anche in rapporto all art 5 della direttiva n 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego est 89 391 Cee il paragrafo 3 secondo cui gli Stati membri possono stabilire esclusioni o riduzioni della responsabilit dei datori per fatti dovuti a circostanze a loro estranee eccezionali e imprevedibili eventi eccezionali le conseguenze dei quali sarebbero state comunque inevitabili malgrado la diligenza osservata Altra novit sul tema della vigilanza posta relativamente all obbligo di vigilanza del datore delegante e come si dir successivamente del delegante di primo livello nei confronti del subdelegato La riforma prevede infatti che il delegante sia al riparo da responsabilit in ordine ad un eventuale responsabilit derivante da culpa in vigilando nei confronti del delegato qualora dimostri di avere adottato ed efficacemente attuato la parte del modello organizzativo e di gestione esplicitato peraltro sommariamente nel co 4 dell art 30 La formula era in parte presente nel precedente testo del Dlgs n 81 2008 ma ora il nuovo testo in sostanza la rafforza valutando ex lege assolto l obbligo di vigilanza ove il delegante abbia osservato un modello di controllo av
39. e direzione ruota tutto il corpo intero tali movimenti se il peso dello scatolone eccessivo non incidono negativamente n sulla schiena n sulle braccia Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 7 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it Nella seconda delle due figure l operatrice tiene lo scatolone lontano dal corpo e per cambiare direzione ruota solo la schiena tale modo di operare da evitare sia per la rotazione in s della colonna vertebrale sia perch a parit di peso rispetto al modo corretto di operare si creano momenti meccanici superiori sovraccarico dei muscoli delle ossa e delle cartilagini della schiena e delle braccia Ud NO 3 2 Fotocopiatrici Le fotocopiatrici devono essere posizionate in locali ben aerati la chiusura del pannello copri piano durante l utilizzo della macchina permette all operatore di lavorare senza affaticamento fastidio danno alla vista I problemi cui pu dar luogo un utilizzo prolungato della fotocopiatrice sono la liberazione di fumi vapori e sostanze chimiche es
40. ensure della Conferenza Stato Regioni e delle osservazioni delle Commissioni parlamentari rispetto alla bozza licenziata dal Consiglio dei ministri nel marzo scorso segna pur all interno della delega di cui alla legge n 123 2007 una forte discontinuit nella disciplina sulla sicurezza sul lavoro Se notevole l impatto della riforma sotto il profilo quantitativo intervenendo essa con ben 149 articoli e modificando ben 38 degli Allegati del testo originario ancora maggiore infatti il peso qualitativo di essa su profili di primissimo piano del decreto di aprile 2008 Principali ambiti della riforma e Nozione di lavoratore ed ambito di applicazione e Profili di organizzazione della sicurezza e Valutazione dei rischi e Adempimenti di natura formale e Sistema sanzionatorio e Sicurezza negli appalti e Formazione dei dirigenti e Sorveglianza sanitaria e medico competente e Luoghi di lavoro Titolo Il Digs n 81 2008 e Sicurezza nei cantieri temporanei e mobili Titolo IV Digs n 81 2008 e Allegati del Dlgs n 81 2008 Per quanto riguarda il fine qualitativo della riforma risulta chiara oltre che dal testo in esame dalla Relazione illustrativa che l accompagna la volont di sostituire il modello punitivo in materia un diverso modello di prevenzione e di controllo sociale Cos alla leva sanzionatoria penale si tende a sostituire la leva della regolarizzazione si
41. ente certe caratteristiche Tre livelli gestionali per la sicurezza Passando alle modifiche apportate alla delega di funzioni vi da osservare in primo luogo che continua anche con il decreto n 106 la regolazione per via legislativa di quel tema giuridico elaborato da giurisprudenza e dottrina Se il Governo Prodi aveva molto innovato chiarendo sul piano normativo taluni profili della delega di funzioni il Governo Berlusconi ora integra l originario art 16 introducendo un ulteriore tassello la delega di funzioni di secondo livello La novella di agosto 2009 d infatti la possibilit al soggetto delegato dal datore di lavoro delegato di primo livello di individuare a sua volta un sub delegato a cui trasferire propri compiti Tale ulteriore delega di funzioni sottoposta per ai seguenti profili il datore deve essere d accordo 1 sub delegante infatti deve raggiungere un intesa in tal senso con il datore di lavoro la sub delega deve rispettare i limiti e le condizioni di cui al co 1 dell art 16 tra i quali forma scritta possesso nel sub delegato di tutti i requisiti di professionalit ed esperienza richiesti dal nuovo ruolo attribuzione di poteri e risorse adeguati accettazione della delega adeguata e tempestiva pubblicit della delega Il testo vieta poi ulteriori sub deleghe L ultimo periodo del co 3 bis dell art 16 stabilisce infatti la non ulteriore delegabilit delle funzioni ponendo cos
42. er ridurre la presenza di inquinanti indoor nell ambiente chiuso ma serve anche a controllare 11 grado di umidit relativa eliminando la condensa di vapore acqueo e riducendo 11 rischio della formazione di colonie batteriche e a favorire gli scambi termici convettivi ed evaporativi e quindi a permettere una migliore termoregolazione corporea negli ambienti caldi 6 2 Microclima Il microclima l insieme dei parametri fisici climatici temperatura umidit relativa velocit dell aria di un ambiente confinato pi correlato alle caratteristiche costruttive dell ambiente stesso che alla potenza termica dissipata dalle apparecchiature presenti es videoterminali un microclima incongruo spesso indicato dai lavoratori presenti in un ufficio quale principale fonte di disagio La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all organismo umano durante 11 tempo di lavoro tenuto conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori Nei locali confinati deve essere frequentemente rinnovata qualunque sia 11 sistema adottato per 1 ricambio dell aria si deve evitare che le correnti d aria colpiscano direttamente 1 lavoratori addetti a postazioni fisse di lavoro Le finestre 1 lucernai e le pareti vetrate devono essere opportunamente schermate con sistemi di oscuramento che attenuino la luce diurna Le attrezzature di lavoro presenti negli uffici non devono produrre un eccesso di calore che possa es
43. fortuni delle malattie professionali e del malessere fisico mentale e sociale sul lavoro per capire se la scelta operata con il decreto n 106 2009 sia realmente efficace o vada invece rivista Restano immutate molte riserve sia sul testo come da ultimo riformato sia sull originario testo del decreto n 81 Le norme in questione continuano ad essere difficilmente comprensibili proprio da parte dei soggetti della sicurezza mentre il decreto resta nonostante qualche tentativo di fare chiarezza e la buona volont da parte dei diversi legislatori un labirinto di adempimenti A completamento di queste brevi noti si riporta ad ogni buon fine il manuale predisposto dall Universit di Pavia che pu senz altro rappresentare un valido aiuto nell affrontare le problematiche sopra rappresentate Il Responsabile Dipartimento Confederale Paola Saraceni 347 0662930 ARo 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it 14 SP A UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA Area Ambiente e Sicurezza Strada Nuova 65 27100 Pavia Uffici via S Epifanio 12 27100 Pavia Tel 0382 98 4827 8 9 Fax 0382 21020 Email fisanit unipv it SICUREZZA SUL LAVORO E TUTELA DELL AMBIENTE NELLE ATTIVITA DI UFFICIO A cura di Carlo Alberto Rosini Hanno contribuito Davide Barbieri Tiziana Chiara Dante Milani UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA A
44. i Guida sull ambiente di lavoro e UNIEN 131 relativa alle scale portatili e UNI EN ISO 7730 1997 relativa al comfort termico in ambienti moderati e Legge 11 11 1975 n 584 D P C M del 14 12 1995 Legge 16 gennaio 2003 n 3 Circolare 17 dicembre 2004 relativi al divieto di fumo Manuali Guide interne e Guida pratica all antincendio e alla gestione dell emergenza e Piano di emergenza ed evacuazione e Piano di primo soccorso e Linee guida per il corretto utilizzo dei videoterminali Norme pratiche per la corretta gestione dei rifiuti prodotti in Universit e Procedure per il conferimento dei rifiuti alle piazzole ecologiche e Procedure perla consegna di rifiuti urbani ed assimilati ad 5 e Valutazione delle condizioni microclimatiche ambientali Bibliografia e Comune di Roma Sovrintendenza BB CC Unit Organizzatoria Intersettoriale La sicurezza in locali con destinazione d uso ufficio quaderno n 2 e O Nicolini Cataletti A Peretti Microclima aerazione e illuminazione nei luoghi di lavoro Verso un manuale di buona pratica e INAIL Glossario di Ergonomia Edizioni INAIL 2002 Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 25
45. iane o tende orientabili a moduli verticali in tessuto ignifugo che consentano all occorrenza l attenuazione della luce naturale e l eliminazione degli eventuali riflessi presenti sullo schermo 3 4 3 Consigli utili per evitare disturbi visivi e Illuminare correttamente il posto di lavoro possibilmente con luce naturale mediante la regolazione di tende o veneziane ovvero con luce artificiale adeguata lampade al neon prive di sfarfallio dotate di schermi protettivi antiriflesso e posizionare il video in modo da avere le finestre n di fronte n di spalle e l illuminazione artificiale al di fuori del campo visivo orientare ed inclinare lo schermo per eliminare per quanto possibile riflessi sulla superficie e assumere la postura corretta di fronte al video in modo tale da assicurare una distanza occhi schermo pari a 50 70 cm e distogliere periodicamente lo sguardo dal video e fissare oggetti lontani al fine di ridurre l affaticamento visivo e durante le pause ed 1 cambiamenti di attivit previsti opportuno non dedicarsi ad attivit che richiedano un intenso impegno VISIVO e curare la pulizia della tastiera e della superficie del video e utilizzare gli eventuali mezzi di correzione della vista qualora prescritti 3 4 4 Consigli utili per evitare disturbi muscolo scheletrici e assumere una postura corretta di fronte al video con 1 piedi ben poggiati al pavimento e la schiena poggiata allo schienale del
46. io idoneo per 11 comodo alloggiamento e la movimentazione degli arti inferiori e per infilarvi il sedile Il sedile di lavoro deve essere girevole dotato di basamento stabile o a cinque punti di appoggio Deve possedere la seduta regolabile in altezza con bordo arrotondato lo schienale regolabile sia in altezza che in inclinazione deve essere realizzato con un rivestimento in tessuto ignifugo Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 11 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 3 4 2 Corretto orientamento Veneziana E a Tenda illuminazione Occorre posizionare 1 monitor in modo da avere le finestre n di fronte n di spalle e illuminazione artificiale al di fuori del campo visivo L illuminazione artificiale dell ambiente deve essere realizzata con lampade a tonalit calda provviste di schermi antiriflesso ed esenti da sfarfallio in questo modo si eviteranno fenomeni fastidiosi di abbagliamento e di riflessione ed inutile affaticamento visivo Occorre dotare le finestre del locale di idonei dispositivi di oscuramento venez
47. ischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verr espletato l appalto D Obbligo di adeguamento del Duvri In base al novellato co 3 dell art 26 il datore di lavoro committente deve aggiornare l unico documento di valutazione dei rischi in funzione dell evoluzione dei lavori servizi e forniture documento citato assume per legge carattere dinamico e viene cos ufficializzato quanto emerso nell interpretazione anche dottrinale E Costi non soggetti al ribasso Il co 4 della norma citata prevede una nuova formula di costi costi delle misure adottate per eliminare o ove ci non sia possibile ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sullavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni e stabilisce il divieto di un loro ribasso Il cambiamento sanzionatorio Il disegno di riforma espresso nel decreto n 106 2009 presenta una delle sue parti pi qualificanti nelle norme di modifica ed integrazione del sistema sanzionatorio presente nell originario decreto n 81 principali profili giuridici del recente intervento legislativo riguardano in specie quanto segue 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it 1a Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ei UNIONE GENERALE DEL LAVORO e vengono rimodulate verso il basso molte delle sanzioni previste per il datore di lavoro Si rid
48. la oltre 1l limite prestabilito di sicurezza Fig 3 Figura 3 Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 9 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 3 3 3 Precauzioni gt Utilizzare e scale norma UNI EN 131 e scale di altezza tale da sporgere almeno un metro oltre 11 piano di accesso scale pieghevoli doppie le scale semplicemente appoggiate sono meno sicure in particolare su pavimenti sdrucciolevoli e scarpe chiuse con suola antisdrucciolo al fine di evitare di inciampare e scivolare sui pioli della scala gt Prima di salire sulla scala assicurarsi sempre di averla stabilmente appoggiata al suolo gt durante la salita la discesa procedere sempre con 11 viso rivolto verso la scala accertandosi di posizionare correttamente 11 piede sul gradino in particolare in discesa gt mantenere il proprio baricentro pi all interno possibile all apertura della scala senza sbilanciarsi verso l esterno per evitare 11 ribaltamento della scala pieghevole gt prima di salire accertarsi che la scala pieghevole sia stata allungata al massim
49. la sedia nel tratto lombare regolando allo scopo l altezza della sedia e l inclinazione dello schienale e posizionare il video di fronte in modo tale che 11 margine superiore dello schermo sia posto alla stessa altezza o un po pi in basso rispetto agli occhi in modo tale da favorire una posizione Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 12 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it naturale del collo e posizionare la tastiera frontalmente allo schermo in modo da evitare frequenti spostamenti del capo e torsioni del collo e posizionare la tastiera ad una distanza dal bordo della scrivania di almeno 10 15 cm in modo da poter poggiare comodamente gli avambracci ed alleggerire la tensione dei muscoli del collo e delle spalle e evitare irrigidimenti delle dita e del polso durante la digitazione e l utilizzo del mouse e per quanto possibile posizioni di lavoro fisse per tempi prolungati 3 4 5 Ergonomia e regolazione della postazione munita di videoterminale Tronco Regolare lo schienale della sedia a 90 110 e posizionarlo in altezza in modo
50. mento e direzione della luce e resa dei colori e colore apparente della luce e sfarfall o e luce diurna A titolo esemplificativo si riportano in tabella 1 requisiti di illuminazione valori limite per interni EDIFICI SCOLASTICI Aule 300 Lavagna 500 Aule per disegno 750 Disegno tecnico 750 UFFICI Locali fotocopie 300 Scritture 500 Elaborazione dati 500 Disegno tecnico 750 Fonte normativa UNI EN 12464 1 2001 6 5 1 Rischi Un illuminazione insufficiente o un abbagliamento diminuiscono l acuit visiva favorendo l affaticamento l assunzione di posture scorrette l aumento della possibilit di errore In tali condizioni 1 lavoratori lamentano disagi o disturbi mal di testa bruciore agli occhi lacrimazione e tendono ad avvicinarsi all oggetto del loro impegno visivo con conseguente assunzione di posture scorrette ed insorgenza di disturbi a carattere dell apparato osteomuscolare 6 5 2 Condizioni di sicurezza Evitare riflessi ed abbagliamenti studiando il posizionamento della postazione di lavoro utilizzare sorgenti luminose schermate applicazione di diffusori o controsoffittature grigliate scegliere mobili ed attrezzature con superfici non riflettenti schermare opportunamente le finestre con dispositivi di oscuramento regolabili scegliere tinteggiature delle pareti di colore chiaro ed opaco migliore resa dell impianto e riduzione dei fenomeni di interferenza del colore della luce e prevedere
51. nazioni microbiologiche e presenza di tappezzeria tendaggi moquette e presenza di legno colle e resine e presenza di bacini d acqua deumidificatori acqua di condensa vapore acqueo e fattori ambientali Temperatura gt 26 gt 65 I rischi per la salute derivanti da un microclima incongruo possono essere riassunti e secchezza delle mucose con insorgenza di processi infiammatori delle vie respiratorie e dolori muscolari per temperature basse e velocit dell aria elevata e fenomeni irritativi per esposizione individuale ad inquinanti indoor formaldeide presente negli arredi materiale da costruzione e finitura fumo passivo e dermatiti eruzioni cutanee affezioni delle vie respiratorie ed infezioni agli occhi di origine microbiologica derivante dal contatto diretto con attrezzature comuni d ufficio telefono PC condizionatori portatili qualora non periodicamente sottoposte a pulizia o disinfezione 6 3 Fumo passivo Il fumo il principale inquinante dell aria che respiriamo negli ambienti confinati Il fumo di tabacco contiene pi di 4000 sostanze chimiche alcune delle quali dotate di marcate propriet irritanti ed altre circa 60 che sono sostanze sospettate o riconosciute cancerogene Negli ambienti di lavoro 11 28 degli uomini e 11 23 delle donne sono esposte a fumo passivo Questa esposizione comporta effetti nocivi per la salute il pi grave dei quali costituito dalle malattie cardiov
52. ndio o di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave devono essere adeguate alla natura delle attivit e alle dimensioni dell impresa Il datore di lavoro deve informare e formare i lavoratori che possono essere esposti al rischio di un pericolo grave e immediato Il datore di lavoro deve prevedere un servizio di protezione e di prevenzione all interno della sua impresa o del suo stabilimento che comprenda anche attivit di pronto soccorso e di reazione ai pericoli gravi Esso dovr pertanto designare uno o pi lavoratori formati per garantire la verifica delle misure oppure fare appello a servizi esterni Il controllo sanitario dei lavoratori assicurato da misure stabilite conformemente alle legislazioni e le prassi nazionali Ciascun lavoratore pu richiedere un controllo sanitario ad intervalli regolari gruppi a rischio o particolarmente esposti devono essere protetti dai rischi che li riguardano specificatamente datori di lavoro consultano i lavoratori e i loro rappresentanti su tutte le questioni relative alla sicurezza e alla salute sul lavoro rappresentanti dei lavoratori possono fare delle proposte affinch il datore di lavoro adotti misure particolari Essi possono fare ricorso alle autorit nazionali competenti in caso di inadempienza da parte del datore di lavoro Ciascun lavoratore deve aver cura della propria sicurezza e salute e di quelle delle persone interessate dalle sue azioni o omissioni sul lavoro Co
53. nformemente alla formazione seguita e alle istruzioni dei loro datori di lavoro i lavoratori devono in particolare utilizzare correttamente l attrezzatura gli strumenti e le sostanze connessi alla loro attivit utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale non mettere fuori servizio modificare o spostare arbitrariamente i dispositivi di sicurezza segnalare immediatamente qualsiasi situazione di lavoro che possa rappresentare un pericolo grave e immediato Cosa cambiato con il Decreto correttivo 106 2009 Il Decreto correttivo segna una forte discontinuit nella disciplina in materia di sicurezza lavoro La riforma introdotta dal Dlgs n 106 2009 infatti non un aggiustamento formale del Dlgs 81 2009 ma segna un profondo cambiamento nelle logiche con cui s intende affrontare il problema sicurezza infatti ormai in vigore il decreto legislativo n 106 del 3 agosto 2009 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008 n 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblicato sul supplemento ordinario n 142 alla Gazzetta Ufficiale n 180 del 5 agosto 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego 2009 che contiene la riforma del Dlgs 81 2008 Il testo che risente delle c
54. normative introdotte sui profili organizzativi della sicurezza Se restano immutati la terminologia ed i contenuti fondamentali dei soggetti classici dal datore al dirigente per la sicurezza al responsabile del servizio di prevenzione e protezione dal preposto al lavoratore il decreto del 5 agosto scorso nell organizzazione per la sicurezza sul lavoro altera altri importanti profili giuridici tra cui pi significativi quelli di seguito richiamati e Modifiche ed integrazioni nei compiti del datore di lavoro e Delimitazione dell obbligo di vigilanza del datore di lavoro e Presunzione di legge dell assolvimento dell obbligo di vigilanza sul delegato di funzioni attraverso l adozione e l attuazione del modello di verifica e controllo di cui all art 30 co 4 del Dlgs n 81 e Introduzione della delega di secondo livello organizzativo e Modifiche nei compiti del medico competente 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it Dipartimento Confederale Pubblico Impiego UNIONE GENERALE DEL LAVORO Una menzione merita il nuovo obbligo datoriale di formare i dirigenti per la sicurezza in relazione ai loro compiti in materia di sicurezza sul lavoro novellato art 37 co 7 Se il testo originario del Dlgs n 81 introduceva tra i soggetti da formare i preposti il decreto n 106 integra ora l elenco dei soggetti da formare inserendo m
55. nta o spostamento di una presa a spina pur non avendo l obbligo della redazione del progetto da parte di un professionista abilitato richiedono una specifica competenza tecnico professionale e la redazione da parte dell installatore della dichiarazione di conformit Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 14 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it e Gli interventi di manutenzione ordinaria ad es sostituzione di un componente dell impianto con un altro di caratteristiche equivalenti devono essere svolti da personale qualificato anche se non necessariamente abilitato ai sensi della legge 46 90 s m 1 tali interventi non necessitano della dichiarazione di conformit e Ogni operatore deve conoscere la collocazione e le funzioni del quadretto elettrico di alimentazione che fa capo alle attrezzature che utilizza per essere in grado di isolare 11 proprio posto e o ambiente di lavoro ad es in condizioni di emergenza e Ogni operatore deve segnalare al Capoufficio o al personale incaricato della manutenzione qualsiasi deficienza o rottura inerente
56. nti concernenti la sicurezza in materia art 26 del Dlgs n 81 Tra essi si segnalano come particolarmente importanti i seguenti A Delimitazione del campo di applicazione del regime in questione Variazioni riguardano il campo di applicazione degli obblighi del datore di lavoro committente In virt del novellato co 1 il regime normativo di cui allo stesso art 26 co 1 e 2 si applica oltre che a lavori anche a servizi e forniture ma solo a condizione che il datore in questione abbia a disponibilit giuridica dei luoghi in cui si svolge l appalto o la prestazione di lavoro autonomo B Ambito applicativo dell obbligo di promozione di cooperazione e coordinamento Il co 3 bis dell art 26 stabilisce che l obbligo in questione non riguarda i servizi di natura intellettuale le mere forniture di materiali o attrezzature ed i lavori o i servizi la cui durata non superi i due giorni sempre che non sussistano rischi da interferenza derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni e biologici e di atmosfere esplosive o dei particolari rischi segnalati all allegato XI C Differenziazioni di ruoli e di compiti Lo stesso co 3 bis considera e distingue due soggetti quello che affida il contratto e quello presso il quale deve essere eseguito il contratto Sul primo addossa l obbligo di elaborare un Duvri contenente i costi standard e sul secondo carica l obbligo di integrare preliminarmente all inizio dei lavori il citato documento con i r
57. o e sia stato inserito il distanziale di sicurezza Qualora lo spazio disponibile non consenta il massimo allargamento bene rinunciare all impiego della scala gt assicurare con ganci o altri sistemi gli utensili in uso per impedirne la caduta accidentale gt prestare attenzione quando s impiegano attrezzature o si effettuano lavori ingeneranti spinte orizzontali che potrebbero far scorrere la scala sul pavimento specialmente se sdrucciolevole gt controbilanciare le spinte bene assicurarsi della collaborazione di una seconda persona gt prestare attenzione se la base della scala stata collocata su asperit del terreno in prossimit di un gradino 3 4 Videoterminali Di seguito vengono specificate le precauzioni che debbono essere adottate in funzione dell utilizzo sistematico o abituale di un videoterminale con particolare riferimento agli aspetti ergonomici e sanitari ad esso connessi al fine di prevenire l insorgenza dei disturbi muscolo scheletrici dell affaticamento visivo Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 10 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 48
58. olto opportunamente anche il dirigente Considerando invece il dover essere del datore di lavoro espresso all art 18 del decreto n 81 ulteriori variazioni concernono aspetti della sorveglianza sanitaria del lavoratore il datore obbligato non pi solo a richiedere al medico competente l osservanza degli obblighi a suo carico ma anche ad inviare i lavoratori alla visita medica secondo il programma di sorveglianza sanitaria ed a comunicare in caso di cessazione del rapporto di lavoro del lavoratore tale evento al medico suddetto Sempre per quanto riguarda gli obblighi datoriali il Digs 106 prevede che il documento di valutazione dei rischi di cui all art 17 co 1 e il Duvri specifico documento di valutazione imposto dall art 26 in una serie di ipotesi di contratto di appalto d opera o di somministrazione devono essere messi a disposizione del RIs rappresentante dei lavoratori per la sicurezza eventualmente anche su supporto informatico ed esclusivamente in azienda Semplificazioni inoltre sono state introdotte anche circa le comunicazioni dei RIs rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza all Inail all Ipsema ed al Sistema informativo nazionale l obbligo in esame si concentra in una comunicazione unica che in fase di prima applicazione riguarda i nominativi dei rappresentanti gi eletti o designati Sul profilo anche da segnalare a seguito di tali modifiche normative la recente emanazione di una spe
59. osizione alla formaldeide pu provocare dermatiti da contatto asma oltre a disturbi psicologici e neurologici come la perdita della memoria a breve termine L ADUC associazione per 1 diritti degli utenti e consumatori consiglia di evitare l acquisto di mobili con formaldeide cercando quelli con il marchio CQA Formaldehyde El che contraddistingue le produzioni di pannelli a bassa emissione di formaldeide rispondenti ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia Se sl scopre o si sospetta di avere mobili che rilasciano formaldeide 11 consiglio di migliorare la ventilazione mantenendo un umidit al 40 60 e utilizzare piante come la dracena l aloe il clorofito il crisantemo la gerbera 11 giglio peperomia la sansevieria il ficus che per loro natura sono in grado di metabolizzare sostanze chimiche pericolose presenti nell aria delle stanze 2 2 Condizioni di sicurezza e Richiudere le ante degli armadi soprattutto se realizzate in vetro trasparente senza bordo poco visibili avendo cura di evidenziarle con appositi segnali visivi e manovrare le ante scorrevoli utilizzando le apposite maniglie al fine di evitare possibili schiacciamenti delle dita e disporre la documentazione il materiale cartaceo ed 1 raccoglitori sui ripiani degli armadi e scaffalature in modo ordinato e razionale osservando una corretta distribuzione dei carichi e utilizzare scalette portatili a norma per r
60. pannello trasparente di materiale resistente agli urti e a rotture sulle zone trasparenti devono essere apposti opportuni segni indicativi Riferimenti normativi regolamentari e di buona pratica D P R 547 55 D P R 303 56 D Lgs 626 94 Per quanto concerne emergenza antincendio e primo soccorso occorre far riferimento al manuale Guida pratica all antincendio e alla gestione dell emergenza al Piano di primo soccorso e al Piano di emergenza e di evacuazione Per ulteriori informazioni rivolgiti all addetto locale alla sicurezza della tua Struttura e consulta il sito www unipv it safety dell Area Ambiente e Sicurezza Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 4 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 2 COMPONENTI DI ARREDO Arredare significa organizzare lo spazio scegliendo 1 mobili in funzione dell utilit e distribuirli nella posizione pi opportuna prevedendo le esigenze di movimento e garantendo l uso senza intralci e senza compiere sforzi inutili Tutti 1 componenti di arredo devono essere scelti secondo la vigen
61. parecchiature al Capoufficio secondo il caso non utilizzarle ed impedirne l uso Non aprire n modificare le esistenti apparecchiature commerciali una violazione rispetto a quanto asserito nel libretto di uso e manutenzione comporta generalmente la perdita di garanzia da parte del costruttore Relativamente alle apparecchiature di classe I occorre garantire sempre 11 collegamento tra gli involucri e l impianto di messa a terra cio tra la massa della spina e la terra dell impianto le spine di tipo tedesco Shuko hanno 1 contatti per la messa a terra sui lati del corpo isolante ed 11 possibile inserimento di queste spine in prese di tipo italiano a tre poli allineati non consente 1l collegamento a terra delle attrezzature Non eliminare da una spina di tipo italiano lo spinotto di messa a terra quello centrale l apparecchiatura diventerebbe cos pericolosa Prese di tipo italiano Presa Shuko Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 15 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it Alcune indicazioni di sicurezza Evitare di colleg
62. rlo Prima di procedere al sollevamento la schiena deve essere diritta cos la colonna vertebrale si trova in una posizione staticamente favorevole Durante 11 sollevamento vengono raddrizzate prima le gambe e successivamente 11 torso L estensione ed il raddrizzamento del torso avviene tendendo 1 glutei nelle articolazioni dell anca la colonna vertebrale sostenuta su tutti 1 lati mediante la tensione dei muscoli della schiena e dell addome Nel sollevamento con la schiena diritta lo sforzo sui dischi intervertebrali grazie al bracci di leva pi favorevoli minore di circa il 20 rispetto al sollevamento a schiena piegata Nelle due figure a fianco indicato il modo corretto quello sbagliato di riporre in alto un peso ad un altezza superiore al livello delle spalle Il modo corretto implica l uso di una scaletta a due tre scalini con pedate sufficientemente ampie per favorire la stabilit della posizione durante la salita sulla scaletta necessario tenere il peso vicino al corpo Le posizioni con braccia tese in avanti o alzate aumentano la frequenza cardiaca e diminuiscono la precisione del gesto costituendo dei fattori di incidente Nelle due figure vengono rappresentati le sequenze di movimenti corretti e scorretti durante lo spostamento di uno scatolone o qualunque altro peso Nella prima delle due figure l operatrice tiene 11 carico vicino al corpo ha la schiena sempre diritta e per cambiar
63. ro al proliferare di alcune errate convinzioni o a sottovalutare pericoli realmente esistenti Questo manuale lungi dal voler essere esaustivo ed avere la pretesa di colmare lacune informative in merito vuole essere un utile strumento a servizio degli operatori che svolgono attivit di ufficio a questa assimilabile studio ricerca con o senza l ausilio del personal computer al fine di far emergere quelle reali problematiche che si possono riscontrare in tali condizioni D altro canto 1 presente documento vuole rappresentare per coloro che svolgono un ruolo di responsabilit all interno dell Ateneo Dirigenti Responsabili di Struttura Capiufficio una guida di riferimento nella progettazione e nella sistemazione dei luoghi di lavoro adibiti ad uso ufficio Per le motivazioni sin qui addotte si confida che 1 Responsabili di cui sopra 1 facciano parte in causa per la diffusione e la corretta applicazione di quanto riportato nelle presenti linee guida nei riguardi di tutto 11 personale operante nella propria struttura Pavia novembre 2006 Il Rettore Prof Angiolino Stella Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 3 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMB
64. sere fonte di disturbo per 1 lavoratori 6 2 1 Benessere termico Il benessere termico una sensazione soggettiva quella situazione in cui il lavoratore non costretto ad attivare 1 propri meccanismi di termoregolazione sudorazione brividi per mantenere costante la temperatura interna del corpo Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 20 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it evidente che tale situazione dipende dall attivit svolta dispendio metabolico dal tipo di vestiario indossato Impedenza termica e da sensazioni puramente soggettive influenzabili da parametri ambientali quali la temperatura la velocit dell aria e l umidit relativa PERIODO TEMPERATURA UMIDITA VELOCITA DELL ARIA C RELATIVA DELL ARIA m sec 19 24 i 22 valore raccomandato 40 60 17 5 21 5 ES 19 5 valore raccomandato Zona di benessere termico in condizioni di lavoro sedentario e vestiario di stagione 6 2 2 Rischi In un ambiente confinato sono individuabili alcuni fattori che influenzano e favoriscono 1l proliferare di contami
65. si rischia di staccare 11 cavo dalla spina o per prese non ben fissate alla parete di staccare addirittura la presa dal muro con un conseguente aumentato pericolo e Non utilizzare adattatori che permettono di inserire una spina di 16 A in prese da 10 Va considerata la pericolosit di adattatori come quello in figura che permettono di inserire una spina da 16 in una presa da 10 Infatti si ha la possibilit di assorbire una corrente maggiore di quella sopportabile dalla presa senza che nessuna protezione intervenga surriscaldamento Il vecchio adattatore nella foto inoltre non ha il contatto di terra pur consentendo l inserimento di spine dotate del contatto centrale Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 16 25 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it Per il sovraccarico bisogna porre molta cautela anche utilizzando degli adattatori tripli nella foto un tipo vecchio e pericoloso che consentono l inserimento di 3 spine da 10 in una presa da 10 A e quindi un assorbimento teorico di 30 A Anche lo stesso adattatore non co
66. stesso lavoratore dipendente Il divieto senz altro applicabile nel caso in cui lo studio sia confinante con ambienti aperti al pubblico o ad altre utenze e non sia dotato di dispositivi che impediscano il diffondersi del fumo passivo al suo esterno Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 22 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 6 4 Rumore Il rumore una situazione acustica sgradevole non voluta che infastidisce e che pu alterare o impedire l ascolto di segnali utili del proprio ambiente confinato Il livello di rumore emesso in un ufficio dovuto all uso delle apparecchiature elettromeccaniche elettroniche e di telecomunicazione installate nei luoghi di lavoro come stampanti fax fotocopiatrici PC e telefoni che determinano bassi indici di rumore Rilevazioni effettuate da Organismi preposti hanno confermato livelli di rumorosit tali da non turbare l attenzione e la comunicazione verbale dei lavoratori AI momento dell allestimento dei posti di lavoro comunque occorre tener presente 11 livello di rumore emesso dalle attrezzatur
67. struito per sopportare tale corrente L attenzione quindi sta nel non superare un assorbimento di 10 A Non ci sono problemi invece nell utilizzare adattatori che consentono di inserire una spina da 10 A in una presa da 16 A Alcuni simboli da riconoscere La marcatura CE di conformit costituita dalle iniziali CE ed apposta dal fabbricante o dal suo mandatario stabilito nell Unione Europea un requisito indispensabile per la commercializzazione del prodotto La presenza del marchio purtroppo non sempre garanzia di massima sicurezza perch in diversi casi viene apposto anche senza il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza della normativa di riferimento Pertanto la presenza della marcatura cautelativamente da ritenersi un requisito solo necessario per la sicurezza Doppio isolamento ogni apparecchiatura di classe II deve riportare 11 simbolo di doppio isolamento il simbolo dell Istituto del Marchio di Qualit che si pu trovare non solo sui materiali elettrici ma anche su quelli a gas ed attesta che quel determinato prodotto ha superato tutta una serie di controlli finalizzati alla verifica della sua qualit e sicurezza questo marchio ai fini della sicurezza generalmente pi significativo della marcatura CE perch apposto da parte di un Ente terzo Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio versione 1 nov06 Manuale sicurezza sul lavoro e tutel
68. tale da sostenere l intera zona lombare Il supporto lombare va regolato a giro vita ed ovviamente la schiena deve essere mantenuta costantemente appoggiata allo schienale Gambe Le gambe vanno tenute piegate a 90 regolando l altezza del sedile I piedi devono poggiare comodamente a terra ed ove necessario su apposito poggiapiedi Avambracci Appoggiare gli avambracci nello spazio che deve rimanere libero tra la tastiera e 1l bordo tavolo 15 cm Occhi Orientare il monitor in modo tale da eliminare 1 riflessi sullo schermo ed avere una distanza occhi monitor di 50 70 cm Sicurezza Salute Luogo Lavoro Lavoratore DLgs 626 94 Ufficio Manuale sicurezza sul lavoro e tutela ESCLUSIVO USO INTERNO dati contenuti in questo documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 13 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 4 RISCHIO ELETTRICO IMPIANTI ED APPARECCHIATURE La sicurezza degli operatori che utilizzano gli impianti elettrici e le apparecchiature elettriche e svolgono lavori non elettrici tipicamente 11 lavoro d ufficio pur essendo sostanzialmente garantita dalla costruzione degli impianti a regola d arte in via prioritaria e secondariamente dalla conformit delle apparecchiature alla legislazione
69. te normativa UNI standard italiani EN standard europei ed ISO standard internazionali a fare riferimento per le specifiche tecniche gli arredi devono essere commercializzati accompagnati dalla certificazione rilasciata dal fabbricante opportuno richiedere tali certificazioni all atto del preventivo dell ordine e verificarne la presenza all atto della consegna possibile subordinare l accettazione il pagamento del materiale dopo la verifica degli arredi I mobili devono essere mantenuti puliti ed in buone condizioni senza difetti o schegge 51 deve verificare l assenza di spigoli vivi e parti sporgenti e o taglienti e variare la disposizione degli elementi d arredo in funzione dell illuminazione di eventuali ostacoli pericolosi es rubinetti dei termosifoni sportelli dei quadri elettrici e verificare la collocazione di classificatori armadi cassetti di scrivanie e schedari che potrebbero essere causa di urto inciampo Si deve verificare la facilit dell alimentazione elettrica delle attrezzature necessarie sul piano di lavoro cercando di evitare attraversamenti di fili elettrici volanti Occorre valutare anche il peso degli arredi in funzione della portata dei solai 2 1 Rischi e Urti contro le ante degli armadi e 1 cassetti delle scrivanie e degli schedari lasciati aperti dopo 11 loro utilizzo e Caduta di materiale disposto in modo disordinato e non razionale sul ripiani degli armadi o
70. to ai figli di madri non fumatrici Il fumo materno la maggior fonte di fumo passivo a causa dell effetto cumulativo dell esposizione durante la gravidanza ed 1 primi mesi di vita Il fumo materno durante la gravidanza la principale causa di morte improvvisa del lattante e di altri effetti sulla salute incluso il basso peso alla nascita ridotta funzionalit respiratoria asma cronica L esposizione a fumo passivo nell infanzia anche associata ad otite media acuta e cronica 6 3 5 L approccio in Ateneo In ottemperanza a quanto sancito dalla normativa specifica Legge 11 11 1975 n 584 D P C M del 14 12 1995 Legge 16 gennaio 2003 n 3 si valutato di dare piena applicazione al divieto di fumo mediante l emanazione di una apposito regolamento interno In base a tale regolamento sono stati individuati quali locali ove vige il divieto di fumo le aule le biblioteche le sale di lettura 1 musei le segreterie studenti 1 laboratori ivi inclusi 1 corridoi le scale non esterne 1 servizi igienici gli studi e gli uffici durante il periodo di ricevimento di studenti o visitatori 1 locali occupati stabilmente da due pi soggetti uno dei quali non fumatore Secondo la Circolare 17 dicembre 2004 1 divieto di fumo si dovrebbe estendere anche agli studi occupati da un solo soggetto fumatore nel caso in cui risultino fruibili anche da altri utenti o dal pubblico ove per utente viene identificato addirittura lo
71. ucono ad esempio le sanzioni per la mancata osservanza degli obblighi in delegabili del datore di lavoro e il regime normativo di cui agli artt 20 e seguenti del decreto n 758 1994 si tratta del decreto che prevedeva a suo tempo una procedura estintiva di parte dei reati si estende in virt del novellato art 301 del Dlgs n 81 ai reati che prevedono la pena della sola ammenda e grazie al nuovo art 301 bis anche alle violazioni amministrative qualora il soggetto provveda in tempo a regolarizzare la situazione dopo la prescrizione dell organo ispettivo e si semplifica il regime sanzionatorio del preposto nei confronti del quale il novellato art 56 unifica con riferimento a tutte le disposizioni del decreto n 81 2008 le sanzioni che si applicano all importante figura Il regime sanzionatorio relativo allo stesso soggetto viene inoltre complessivamente ridimensionato mediante un ribasso dell entit sia dell arresto sia delle ammende e notevolmente ridotte anche le sanzioni relative al medico competente Per quanto riguarda quelle penali se la misura dell arresto a suo carico resta immutata diminuiscono fortemente le ammende che passano dal massimo dei 5 euro previsto del decreto n 81 agli attuali 1 600 euro Ridotte anche le sanzioni amministrative la pi dura diminuisce dai 10 500 euro del testo di aprile 2008 ai 4 500 euro di quello attuale segnale di politica legislativa derivante in materia
72. uesto documento hanno pagina dell ambiente nelle attivit di ufficio carattere informativo Tutti i diritti riservati 6 25 versione 1 nov06 UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA 27100 Pavia via S Epifanio 12 tel 0382 98 4827 8 9 fax 0382 21020 fisanit unipv it 3 1 Movimentazione manuale dei carichi Sia le affezioni acute dell apparato locomotore sia le affezioni croniche ad es le sindromi artrosiche risultano essere ai primi posti nella prevalenza puntuale di malattie accusate dagli Italiani Anche 1 National Institute of Occupational Safety and Health NIOSH degli USA pone le affezioni della colonna vertebrale ai primi posti nella lista dei problemi di salute pi rilevanti nei luoghi di lavoro In letteratura ormai consolidato il rapporto esistente tra l attivit di movimentazione manuale dei carichi e l incremento del rischio di contrarre tali malattie in particolare quella relativa al rachide lombare Il lavoro d ufficio pur non potendolo considerare un lavoro che comporta particolari rischi in relazione alle patologie citate pu essere fonte di infortunio o di patologie muscolo scheletriche durante le operazioni di sollevamento e movimentazione manuale di risme di carta scatoloni imballi vari se queste vengono eseguite in modo scorretto Nelle due figure a fianco viene raffigurato nell ordine il modo corretto e quello scorretto di afferrare un peso per solleva
73. ulazione della disposizione con numerose innovazioni a valutazione stress lavoro correlato nel rispetto delle indicazioni della Commissione consultiva di cui all art 6 b rinvio dell obbligato citato a dopo tali indicazioni comunque entro il 1 agosto 2010 scelta dei criteri di individuazione del documento di valutazione dei rischi rimessa al datore di lavoro nel rispetto di canoni di legge Art 36 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Formazione obbligatoria anche per i dirigenti per la sicurezza Formazione dei lavoratori in collaborazione con organismi paritetici solo ove presenti nel settore e nel territorio in cui si svolge l attivit del datore di lavoro 00186 Roma Via del Corea 13 Tel 06 3233363 06 36000316 Fax 06 3226052 email dip pubblicoimpieqgo ugl it UNIONE GENERALE DEL LAVORO Dipartimento Confederale Pubblico Impiego ei Art 41 Sorveglianza sanitaria Essa comprende a visita medica preventiva in fase preassuntiva b visita medica precedente alla ripresa del lavoro in seguito ad assenza per motivi di salute superiore ai 60 giorni entro il 31 dicembre 2009 accordo Conferenza Stato Regioni su condizione e modalit di accertamento di tossicodipendenza ed alcoldipendenza Art 43 Disposizioni generali n d a in tema di gestione delle emergenze Ulteriori compiti per il datore di lavoro Art 48 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale Rinvio ad accor

LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

Contents

Download Pdf Manuals

Related Search

Related Contents