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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

1. 43 riuso dell edificio come sala congressi biblioteca e sala multimediale Poich l adeguamento energetico consisteva nella modifica del progetto elabo rato precedentemente si inizialmente proceduto all analisi dello stato di fatto e degli interventi previsti L edificio era gi stato sottoposto ad un precedente restauro della facciata con sistente nella rimozione dell intonaco per mettere in mostra la trachite di cui fatta la muratura nella sostituzione degli infissi con nuovi di legno e con vetro camera e nell applicazione di riquadrati con materiale lapideo intorno alle aper ture Il nuovo progetto prevede il mantenimento della chiusura verticale faccia a vista e per rendere l edificio idoneo alle nuove destinazioni d uso lo sventra mento totale con una nuova scansione degli interpiano lo spostamento della scala e l organizzazione dei tre pi
2. Smog fotochimico kg POCP Esaurimento risorse MJ LHV 2 5 12000 2 10000 15 8000 1 6000 4000 0 5 2000 0 7 0 erra m S 7 rp Mm le LS Man o Ssg So 20 Ima 6680 aso Taa e 9 Ikr fim O k 905 69 x 0 i 00 K Am Am 164 165 158_ Confronto tra i percorsi in base al l effetto serra causato 159_ Confronto tra i percorsi in base alla riduzione dello strato di ozono causata 160_ Confronto tra i percorsi in base alla tossicit sull ecosistema causata 161_ Confronto tra i percorsi in base alla tossicit sull uomo causata 162 Confronto tra i percorsi in base alla eutrofizzazione causata 163_ Confronto tra i percorsi in base al l acidificazione causata 164 Confronto tra i percorsi in base allo smog fotochimico causato 165_ Confronto tra i percorsi in base al l esaurimento di risorse causato 166 Tabella riassuntiva delle emissioni causate da 20 tonnellate di polistirene compreso il trasporto via terra di 50 Km 167 Tabella riassuntiva delle emissioni causate da 20 tonnellate di polistirene compreso il trasporto via terra di 200 Km causa in assoluto le emissioni inferiori confermando la validit della scelta di ridurre il pi possibile il percorso via terra Tuttavia il fatto che lo stabilimento sia distante dal porto di Genova pi di 200 Km rende il trasporto di 20 tonnellate di poliestere molto pi inquinante rispetto al trasporto della stessa quantit di polistirene Poic
3. 500 500 1000 113 g f o o e e ie tel vl 114 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 87 115_ Grafico rappresentativo dell anda Carichi termici appartamento B settimo piano Stato di fatto mento dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento B al setti 8090 mo piano 7000 116 118 120 _ Tabelle riassuntive del 6000 l andamento dei carichi termici estivi delle 5000 l 3 ipotesi 1 2 3 dell appartamento B al set irraggiamento timo piano 4009 trasmissione 117 119 121_ Grafici rappresentativi del 3000 ventilazione l andamento dei carichi termici estivi delle 2000 totali ipotesi 1 2 3 dell appartamento B al set timo piano 1000 1000 115 Ge 0 n el te o 6 vl 116 Carichi termici appartamento B settimo piano Ipotesi 1 3500 3000 2500 2000 irraggiamento 1500 trasmissione 1000 ventilazione totali 500 500 1000 117 be O lt lt 0 n e se oa sl o 118 88 Martina Basciu Carichi termici appartamento B settimo piano Ipotesi 2 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 irraggiamento trasmissione ventilazione
4. E bene notare che nell inventario si separa l energia di feedstock che l ener gia contenuta in materiali potenzialmente combustibili utilizzati diversamente nel processo Infatti mentre alla fine del processo l energia ottenuta dai combusti bili definitivamente esaurita quella di feedstock ancora disponibile per nuovi processi In realt un prodotto giunto alla fine della sua vita utile pu essere usato come materia prima di un nuovo processo attraverso il riciclo89 o il riuso usato come fonte energetica sfruttando il suo feedstock o direttamen te attraverso la combustione dei materiali termovalorizzazione oppu re indirettamente trasformando i materiali in gas combustibili massifi cazione pirolisi digestione anaerobica smaltito in discarica Nel caso in cui si scelga il recupero di materiale o energia necessario poi quantificare il vantaggio ambientale ottenuto sottraendo dagli impatti totali quelli evitati utilizzando appunto il Metodo degli impatti evitati In alcuni casi pu succedere che utilizzando materiali riciclati l impatto sia talmente ridotto da ot tenere un valore negativo 1 3 3 3 Analisi degli impatti La terza fase quella in cui si analizzano gli impatti riordinati nell inventario La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 37 Per impatto si intende il risultato fisico di una certa operazione ad esempio l emissione di CO in una
5. AERMEC http www edilportale com climatizzazione ENEA Libro Bianco Energia Ambiente Edificio Dati criticit e strategie per l efficienza energetica del sistema edificio Il Sole 24 Ore Pirola 2004 l carichi termici estivi AERMEC http Amww edilportale com climatizzazione La certificazione e l efficienza energetica del sistema edificio impianto Aspetti interpretativi tecnici e procedurale AICARR Milano 2006 Monica Lavagna Efficienza energetica degli edifici passivi Prestazioni termi che Comportamento ambientale Rockwool Milano 2005 Manuale di progettazione edilizia volume 2 criteri ambientali e impianti Hoe pli Milano 1998 Gianluca Minguzzi Architettura sostenibile Processo costruttivo e criteri bio compatibili SKIRA Milano 2006 Mitigation of CO Emissions from the Building Stock ECOFYS Germany 2004 http Amww eurima org downloads ecofys_repoft final 160204 pdf Piano regionale dei trasporti CRIMM Cagliari 2001 http Amww regione sar degna it tematiche trasporti viabilita html Piano regionale delle merci PTM Cagliari 2001 http A mwww regione sarde gna it PROTOCOLLO ITACA per la valutazione della qualit energetica ed ambienta le di un edificio Le aree di valutazione e le schede ITACA Roma 2004 http www itaca org tematiche edilizia sostenibile protocollo itaca htm PROTOCOLLO ITACA per la valutazione della q
6. L analisi energetica stata fatta considerando che l aver scelto di lasciare la muratura faccia a vista vincola molto gli interventi in quanto non permette di applicare all esterno un isolamento a cappotto Sopperire con un isolamento al l interno causerebbe la formazione di condensa fenomeno che sarebbe meglio evitare anche perch il materiale tende gi naturalmente ad assorbire l umidit e inoltre non permetterebbe di sfruttare l inerzia termica del muro e porterebbe 54 Martina Basciu 44_ Prospetto Est dello stato di fatto non modificato nel progetto 45_ Immagine del prospetto est antece dente al primo intervento 46_ Immagine del prospetto est stato di fatto 47_ Confronto tra il fabbisogno energeti co invernale delle configurazioni proposte per casa Serra al variare delle trasmittanze degli elementi di fabbrica chiusura chiusura muratura orizzon orizzontale infissi portante tale di di coper base tura muratura portante non intonacata copertura aerata non isolata 128 4 chiusura orizzontale di base con vespaio non isolato muratura portante intonacata copertura aerata non isolata chiusura orizzontale di base con 89 98 vespaio non isolato muratura portante non intonacata copertura aerata e isolata con 4 cm di polistirene 103 14 chiusura orizzontale di base a ve spaio isolato con 3 cm di polistirene muratura portante intonacata copertura aerata e isolata con
7. comunque leggermente inferiore rispetto al fabbisogno energetico lordo Invece per quanto riguarda la caldaia il fabbisogno aumenta ancora ma di poco perch il gas una fonte energetica particolarmente efficiente Per aver un buon funzionamento termoigrometrico dell edificio la soluzione mi gliore non tanto isolare in modo eccessivo quanto progettare in modo intelli gente l intervento complessivo sia per quanto riguarda le prestazioni degli ele menti di fabbrica sia per quanto riguarda quelle degli impianti Purtroppo come stato gi detto la normativa riguardo alla ristrutturazione di piccoli edifici non prevede la verifica del fabbisogno globale ma semplicemente impone per gli elementi di fabbrica ristrutturati le stesse prestazioni previste negli edifici nuovi Ma l intervento su un edificio di edilizia tradizionale non si pu ridurre unica mente a fissare alcuni valori senza considerare le caratteristiche specifiche degli elementi costruttivi e dei materiali Ad esempio se nell edilizia tradizionale un certo tipo di pietra sempre stata intonacata quantomeno avventato decidere di eliminare il rivestimento per seguire la moda del momento senza informarsi preventivamente sul comportamento del materiale Si rischia in questo modo di peggiorare il funzionamento dell edificio e di compro mettere possibili interventi riparatori perch sarebbero troppo costosi chi spen derebbe per rifare l intonaco posare l
8. e hanno firmato un programma d azione Agenda 21 azioni per il XX secolo per lo sviluppo sostenibile l efficienza economica l equilibrio sociale il rispet to dell ambiente intendendo per sviluppo sostenibile e durevole lo sviluppo economico che rispondendo alle esigenze delle popolazioni attuali non com prometta la capacit di quelle future di rispondere ai propri bisogni Per attuare il programma concordato ogni Stato firmatario e ogni Regione si sono impegnati a elaborare programmi di azione locali chiamati Agenda 21 Per quanto riguarda invece l attuazione della Convenzione quadro stata isti tuita la Conferenza delle parti che ha promosso l elaborazione del Protocollo di Kyoto e l ha approvato nella sessione plenaria tenuta a Kyoto nel 1997 Il protocollo divide i paesi in Annex I quelli industrializzati o con economia in transizione e non Annex l non industrializzati e impegna i primi a ridurre entro il 2010 le emissioni di gas a effetto serra in media del 5 rispetto ai valori del 1990 In particolare l Unione Europea si impegnata per una riduzione dell 8 1_ Percentuale di riduzione delle emissio a ni di gas a effetto serra dei paesi indu e con la ratifica del protocollo del 2002 ha assegnato all Italia una riduzione strializzati e non industrializzati del 6 5 Con l entrata in vigore del Protocollo di Kyoto avvenuta nel 2005 in seguito alla firma d
9. trasmissione 101 103 105_ Grafici rappresentativi del ventilazione l andamento dei carichi termici estivi delle 2000 totali ipotesi 1 2 3 dell appartamento A al set timo piano 106_ Tabella riassuntiva dell andamento dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento B al primo piano 2000 99 Ge o n tel te is 6 vl 100 Carichi termici appartamento A settimo piano Ipotesi 1 5000 4000 3000 2000 irraggiamento trasmissione 1000 ventilazione 0 1 lt notali 1000 2000 101 be J f o of e e ie sel _ vl 102 84 Martina Basciu Carichi termici appartamento A settimo piano Ipotesi 2 5000 4000 3000 irraggiamento 2000 trasmissione 1000 ventilazione totali 1000 2000 103 O BMO 104 Carichi termici appartamento A settimo piano Ipotesi 3 5000 4000 3000 irraggiamento 2000 trasmissione 1000 ventilazione 1 totali 1000 2000 105 J f o of e ie ie tel vl 106 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 85 107_ Grafico rappresentativo dell anda Carichi termici appartamento B primo pi
10. isolante e rivestire il tutto con lastre di trachi 58 Martina Basciu 48_ Fabbisogno invernale di energia pri maria della casa Serra nel caso di utilizzo di una pompa di calore e di una caldaia a gas te dopo aver fatto un costoso intervento di rimozione del vecchio intonaco Oltretutto non potendo intervenire sulla chiusura verticale che ha la massima superficie disperdente gli interventi sugli altri elementi di fabbrica non hanno grandi effetti sul comportamento globale dell edificio Questo non vuol dire che l obbligo di migliorare le prestazioni energetiche degli elementi su cui si deve intervenire anche se si tratta di uno solo non sia una buona politica ma ci si potrebbe chiedere se abbia senso richiedere anche in questi casi prestazioni cos elevate che magari potrebbero essere difficilmente raggiungibili in un re cupero e potrebbero non dare i risultati sperati Dall esempio si visto infatti che a prescindere dallo spessore di isolante l edificio ha un comportamento energetico efficiente secondo il Digs 192 05 solo quando si interviene sulla maggior parte dell involucro e che iperisolare un solo elemento di fabbrica non porta miglioramenti apprezzabili Queste considerazioni fanno riflettere su quello che si detto nel paragrafo sulla normativa riguardo alla possibilit di sostituire la verifica del fabbisogno ener getico invernale con il rispetto delle prestazioni degli elementi di fabbrica e del rendimento d
11. sata 154_ Immagine pubblicitaria che illustra i possibili usi del poliestere riciclato 155_ Immagine pubblicitaria che illustra una possibile soluzione per l isolamento della chiusura orizzontale di copertura con fibra di legno e legno mineralizzato 154 155 sario in questi casi scegliere un altro materiale La fibra di legno mineralizzato da scartare perch ha valori di conducibilit termica troppo elevati bench sia poco impattante e resista bene all azione del l acqua e degli agenti atmosferici Un altra alternativa potrebbe essere la fibra di legno che i produttori garantiscono adatta a molteplici usi chiusure orizzontali da calpestio chiusure orizzontali di copertura chiusure verticali multistrato chiusure verticali con il sistema a cappotto Tuttavia non si possono trascurare le reazioni negative al contatto con l acqua che potrebbero comprometterne l uso in copertura tale difficolt pu essere superata componendo le prestazioni del legno mineralizzato con quelle della fi bra di legno come propongono alcune ditte vedi immagine pubblicitaria figura 155 la fibra di legno protetta da due strati di legno mineralizzato Non esiste quindi l isolante adatto ad ogni caso ma come si visto il progetti sta deve essere in grado di scegliere in base a differenti informazioni legate sia a fattori prestazionali sia a fattori ambientali 3 3 L ANALISI LCA IN FASE DI TRASPORTO Pe
12. tettonici ed energetici 68 Martina Basciu 2 2 UN EDIFICIO DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE L edificio di edilizia economica e popolare localizzato a Cagliari in via Is Mirrio nis nel quartiere omonimo particolarmente interessante perch stato co struito negli anni 60 secondo un tipo edilizio molto diffuso nel dopoguerra in Italia che segue i criteri della sincerit costruttiva E un fabbricato a pianta cruciforme che si sviluppa su sette piani pi pilotis con copertura a falde separata dal settimo piano da un sottotetto scheletro portante a vista e tamponatura di muratura faccia a vista costituita da un dop pio strato di elementi di laterizio con interposta una camera d aria altrimenti detta muratura a cassetta Si tratta di uno di quei famigerati edifici costruiti pri ma che fosse emanata la 373 76 e quindi privi di qualsiasi accorgimento per il contenimento dei consumi m ALLOGGIO B m El mi ojo Pranzo SOGGIORNO CUCINA ALLOGGIO C INGRESSASERVIZIO O DL ranza Sranzee 0 cucina Lerro ALLOGGIO A Cucina E T CUCINA ALLOGGIO D SES PRANZO N socc ORNO Z Lero FO ALLOGGIO E 72 Infatti l orientamento e la pi
13. 054 10 607 37 595 7 851 343 334 80 601 239 174 23 559 totale parziale 1 KW 399 387 91 208 276 769 31 410 lt P lt 50 kW 907 795 28 320 806 471 73 005 1 307 183 119 527 1 083 240 104 415 limiti massimi potenza A R cumulativa di tutti 3 trimestre 4 trimestre 1 trimestre totale gli impianti che 2005 2005 2006 possono ottenere l incentivazione 180 5 119 5 387 7 50 1128 1 2 2 La divulgazione Non meno importante delle prescrizioni e degli incentivi suscitare un interesse diffuso sui temi della sostenibilit Cos nel 2001 il MATT l ENEA e il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali hanno elaborato il programma Fotovoltaico ad alta valenza architettonica in modo da stimolare la realizzazione di impianti veramente integrati Dei cinquantasette La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 27 progetti partecipanti ne sono stati finanziati quattro Sempre nel 2002 il MIUR Ministero dell Istruzione Universit e Ricerca il MATT e ENEA hanno avviato il progetto Il Sole e la Scuola per la sensibilizzazione delle istituzioni scolastiche dei docenti degli studenti e delle famiglie alle tema tiche ambientali e in particolare all uso razionale dell energia La consapevolezza dell importanza di divulgare i risultati della ricerca in questo campo ha portato la Fassa Bortolo e la Facolt di Architettura di Ferrara a indire nel 2003 la prima edizione del p
14. 1 _ totali 500 1000 119 se 0 _ el se l is ie vl 120 Carichi termici appartamento B settimo piano Ipotesi 3 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 500 1000 irraggiamento trasmissione ventilazione 11kk1 k0tali 121 che l andamento dei carichi termici di un appartamento molto differente rispet to a quello dell altro Questo dovuto al fatto che il primo prevalentemente esposto a Nord e Sud ed adiacente al corpo scala lungo la parete est mentre il secondo prevalentemente esposto a Est e Ovest e ed adiacente al corpo scala lungo la parete Sud Infatti mentre i carichi termici dell appartamento A aumentano progressivamente col passare delle ore invece quelli dell apparta mento B hanno un picco a mezzogiorno poi diminuiscono fino alla 14 e dalle 14 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 89 in poi aumentano 122_ Tabella riassuntiva del confronto tra l andamento dei carichi termici estivi per trasmissione dello stato stato di fatto del al primo e al settimo piano emerge che in assenza di isolamento l ultimo piano l appartamento B al primo piano e l anda mento diquelli delle ipotesi 2 4 6 123_ Grafico rappresentante il confronto ra da un sottotetto aerato trasversalmente alle ore 17 i carichi te
15. 186 188 190 192 194 196 198_ Grafici rappresentanti il confronto tra la ri duzione di emissioni per il riscaldamento e l aumento di emissioni per l isolante dovu ta al passaggio dall ipotesi 2 alla 4 consi derando l edificio riscaldato con pompa di 120 Martina Basciu In questo modo stato possibile capire se effettivamente l intervento previsto calore o caldaiala Effeto serra kg GWP Effeto serra kg GWP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 700 12000 600 10000 SS 8000 ke 6000 300 200 4000 100 2000 0 0 Po C Doj Po Moa dio KA Misti en Moa o lig Misti en Yoorg S Cahon 184 185 Riduzione strato di ozono kg ODP Riduzione strato di ozono kg ODP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 0 0007 0 014 0 0006 0 012 0 0005 0 01 0 0004 0 008 0 0003 0 006 0 0002 0 004 0 0001 0 002 0 0 Po Po Da a gig USA Mo ao lda Metra Nor Ao e 186 187 Tossicit sull ecosistema EC Tossicit sull ecosistema EC Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 16000 300000 14000 250000 12000 10000 200000 8000 150000 300 100000 4000 2000 50000 0 0 Po Po Mpa n Ag Mistr Mo S fi gg isti Arg e Calon 188 189 Tossicit sull uomo HC Variazi
16. Attualmente in attesa della definizione della normativa l energia primaria si cal cola in base all efficienza dell impianto e la verifica dell efficienza di un edificio si basa su tre indicatori 1 il fabbisogno di energia primaria 2 la trasmittanza degli elementi di fabbrica 3 il rendimento globale medio stagionale dell impianto termico 8 Il riferimento per queste verifiche l allegato C in particolare per quanto riguar da il fabbisogno energetico e la trasmittanza sono state elaborate una serie di tabelle in cui sono riportati i valori massimi in vigore dal 1 gennaio 2006 a tutto Zona climatica oltre fino a da 601 a 900 da 901 a 1400 da 1401 a 2100 da 2101 a 3000 SAR 600 GG EN __W ale Zona climatica oltre fino a da 601 a 900 da 901 a 1400 da 1401 a 2100 da 2101 a 3000 MRO 600 GG E E e RE Can a s 86 e e 100 100 108 109 Zona climatica oltre fino a da 601 a 900 da 901 a 1400 da 1401 a 2100 da 2101 a 3000 a000 600 GG GG 85 8 5 12 8 12 8 E OE AI TE aan La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 17 il 2007 dal 1 gennaio 2008 a tutto il 2009 e dal 1 gennaio 2010 in poi Come nel DPR 412 93 l Italia suddivisa in sei zone climatiche a seconda dei gradi giorno e il fabbisogno energetico massimo si determina per interpolazione lineare in base ai gradi giorno e al fattore di forma 4 in modo da ess
17. Probabilmente per le zone climatiche pi calde sarebbe meglio prevedere per gli anni successivi al 2006 interventi riguardanti l efficienza energetica estiva invece che un continuo aumento dello spessore dell isolante che oltre un certo livello non vantaggioso 128 Martina Basciu 6 GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI ALLA NORMATIVA 200_ Trasmittanza termica dei vetri evolu zione dei valori limite dal 2006 al 2010 Come si detto nel primo capitolo la tesi non stata redatta in base alla ver sione definitiva del Dlgs 192 come modificata Dlgs n 311 del 29 Dicembre 2006 ma secondo lo schema delle disposizione correttive in quanto la versione definitiva stata diffusa solo Il primo febbraio 2007 Poich Il testo definitivo in alcuni punti diverso dallo schema per completezza si ritenuto opportuno riportare le differenze Per quanto riguarda le superfici trasparenti stata reinserita la tabella gi pre sente nella prima versione del Dlgs 192 che regola la trasmittanza dei vetri senza considerare l infisso e inoltre il rapporto massimo tra le superfici vetrate e la su perficie utile dell edificio ammesso per poter verificare unicamente la trasmittanza degli elementi di fabbrica e dell impianto stato ridotto dallo 0 20 allo 0 18 Molto pi interessanti sono per le due variazioni introdotte riguardo alle super fici opache La prima permette di progettare gli elementi di fabbrica con massa superficiale inferiore
18. adeguamen to dell edificio esistente alla normativa quanto pi questo sar invasivo tanto pi saranno restrittive le normative energetiche In questo modo si potrebbero effettivamente migliorare anche le prestazioni delle piccole costruzioni esistenti contribuendo alla riduzione dei consumi energetici con costi accettabili Tuttavia proprio il metodo di applicazione potrebbe non dare i buoni risultati spe rati sia per quanto riguarda il calcolo negli edifici nuovi che per quanto riguarda l adeguamento dell involucro di quelli ristrutturati Infatti in caso di edifici nuovi per rendere pi semplice la progettazione molti progettisti potrebbero scegliere di non calcolare il fabbisogno energetico del l edificio ma semplicemente di rispettare le prestazioni richieste per elementi di fabbrica e impianto termico Come si gi visto per mentre il fabbisogno energetico massimo regolato da pi fattori le trasmittanze sono fissate in modo troppo generico solo in base alla zona climatica Conseguentemente come si potr vedere dagli esempi ri portati in seguito rispettando le trasmittanze si avr un fabbisogno energetico molto pi basso di quello massimo consentito Apparentemente si potrebbe dire che l edificio essendo isolato maggiormente rispetto al minimo richiesto e quindi avendo consumi ridotti magari in buona parte soddisfatti dall uso del le fonti energetiche rinnovabili avrebbe sicuramente una gestione economica ment
19. ai 230 Kg m se si in grado di dimostrare che con soluzione tecniche alternative ad esempio alla chiusura di copertura di laterocemento o alla mura tura di elementi di laterizio si hanno gli stessi effetti positivi sulla temperatura interna estiva La seconda rende finalmente obbligatorio garantire una trasmit tanza di 0 8 W m K anche per le chiusure orizzontali intermedie che separa no appartamenti diversi in modo da evitare efficacemente i furti di calore cos come si era gi dedotto dai calcoli nel capitolo 1 Infine nell allegato A prevista la conversione 9MJ 1kWhk ottenendo quindi non l energia elettrica consumata dall utenza ma direttamente l energia prima ria cos come nella tesi stato valutato applicando il calcolo proposto dal pro getto di normativa europea prEN 15315 Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio 2006 U W m2K 2008 U W m2K 2010 U W m2K oOo 00 _ so O_O O_O Me lt ce 200 Gli ultimi aggiornamenti alla normativa 129 BIBLIOGRAFIA Annuario dei dati ambientali APAT 2005 06 http mww apat it Gian Luca Baldo Massimo Marino e Stefano Rossi Analisi del ciclo di vita LCA Materiali prodotti processi Edizioni Ambiente Milano 2005 Attilio Carotti La casa passiva in Europa Guida professionale alle nuove nor mativa energetiche e ai modelli di calcolo Libreria Clup e Rockwool Milano 2005 Elementi di climatizzazione condizionamento dell aria
20. causata dal polistirene e quella cau sata dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione 175 174 Esaurimento risorse MJ LHV 2000000 1500000 1000000 500000 0 z Ten 500000 9 20 Ok 1000000 176 Rifiuti solidi kg rifiuti 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Po Polig Poli Nas lar Hong Stra 0 k oo n Km 177 La scelta dell isolante 113 ni in fase di trasporto sono quasi trascurabili infatti osservando i grafici la diffe 178_ Tabella riassuntiva delle emissioni causate da 20 tonnellate di polistirene poliestere legno mineralizzato e fibra di che ne ha percorso uno di 200 Km sono impercettibili Al contrario le emissioni legno compreso il trasporto fino alla casa Serra renza di emissioni tra il polistirene che ha percorso un tragitto di 50 Km e quello del poliestere riciclato sono nettamente inferiori ad eccezione dei rifiuti solidi che erano gi maggiori in fase di produzione e inoltre escluse la tossicit per l uomo e l ecosistema negative Il giudizio positivo espresso sul poliestere nel paragrafo precedente quindi confermato anche considerando il contributo dei trasporti inoltre le emissioni sarebbe comunque inferiori agli altri due materiali anche utilizzandolo a Samu gheo percorso pi lungo di circa 100 Km Per quanto riguarda la Casa Serra si era ipotizzato di utilizzare legno mineraliz zato prodotto a
21. certificatori autonomi come la Provincia di Bolzano e il Comune di Carugate Inoltre i controlli sulla relazione tecnica che sarebbero stati affidati ai comuni sono spesso disattesi Il ritardo generale dell Italia in materia di rispar mio energetico non quindi imputabile alla legge ancora attuale se confrontata con le direttive Europee ma al fatto che questa non sia stata attuata in tutte le sue parti 1 1 1 La direttiva europea A livello Europeo per quanto riguarda il risparmio energetico era stata emana ta il 13 09 1993 la direttiva 93 76 CE Direttiva SAVE che era intesa a limitare le emissioni di biossido di carbonio migliorando l efficienza energetica impo nendo agli stati membri di elaborare attuare e comunicare i programmi per il rendimento energetico nel settore dell edilizia Come strumento complementare a questa stata poi elaborata la successiva direttiva 2002 91 CE che prevede la certificazione energetica degli edifici l applicazione a livello nazionale e regionale di una metodologia di cal colo del rendimento energetico degli edifici la definizione di requisiti minimi di rendimento energetico per gli edifici esistenti con superficie maggiore di 1000 m sottoposti a ristruttura zione l ispezione periodica delle caldaie e dei sistemi di condizionamento Una delle novit interessanti della Direttiva l applicazione della legislazione energetica anche a parte del patrimonio esistente
22. combustione Ogni impatto associato a uno o pi effetti ambientali o categorie di impatto che sono selezionate in modo da mo nitorare gli effetti sulla popolazione e sull ecosistema ecological effects gli effetti sulla salute e la sicurezza dell uomo human health and safety effects l esaurimento di risorse sia energia che materiali resource depletion l impatto sulle attivit umane e il degrado dell habitat habitat degrada tion La prima parte dello LCIA consiste quindi nella definizione delle categorie di impatto i L effetto serra global warming fenomeno naturale che garantisce il riscaldamento della terra collegato alla presenza di alcuni gas tra i quali anidride carbonica CO ozono 03 vapor acqueo metano CH che permettono il passaggio delle radiazioni solari verso la terra e impediscono il passaggio delle radiazioni infrarosse dalla terra verso la bassa atmosfera Con la rivoluzione industriale si avuto un aumento dei gas serra e quindi della capacit dell atmosfera di trattenere calore la conseguenza un troppo repentino innalzamento della temperatura del globo terrestre L assottigliamento della fascia di ozono stratospheric ozone depletion un fenomeno legato alla presenza di clorofluorocarburi CFC idro clorofluorocarburi HCFC radicali liberi e cloruri che riducono l ozo sfera cio la fascia tra i 25 e i 50 Km di distanza dalla crosta terrestre dove si forma l o
23. dalle prestazioni adeguate al caso quello meno inquinante La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 49 50 Martina Basciu 2 LA CASA SERRA A SAMUGHEO E UN EDIFICIO DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE A CAGLIARI IN VIA IS MIRRIONIS criteri illustrati nel capitolo 1 possono essere utilizzati per il recupero di due edifici riferibili a due diverse tradizioni costruttive 1 la Casa Serra a Samugheo 2 un edificio di edilizia economica e popolare localizzato a Cagliari nel quartiere di Is Mirrionis nella via omonima Si tratta di due esempi completamente differenti anche per la localizzazione Samugheo appartiene alla zona climatica D mentre Cagliari alla C e per il tipo edilizio Il primo un edificio tradizionale con muratura portante di pietra il se condo un edificio con scheletro portante a vista e tamponature di laterizio faccia a vista L adeguamento energetico comporta interventi sugli elementi di fabbrica e co struttivi adatti al tipo edilizio considerando il fatto che la Casa Serra stata gi sottoposta ad un primo recupero Nelle diverse configurazioni elaborate variabile la trasmittanza di alcuni ele menti di fabbrica e conseguentemente il fabbisogno energetico dell edificio Lo scopo era quello di verificare che soprattutto in un clima mite non ne cessario eccedere negli isolamenti ma semplicemente utilizzarli in spessore adeguato in modo da ottenere un consumo energeti
24. dei due materiali prodotto in Sardegna mentre l altro deve essere inviato dalla penisola per avere un confronto veramente oggettivo necessario valutare l impatto ambientale in relazione al trasporto e vedere quanto questo influisca sulle emissioni complessive E in primo luogo necessario capire quali sono i mezzi pi utilizzati per il traspor to delle merci in Sardegna con il supporto di documenti ufficiali come il Piano Regionale Delle Merci del 2001 Nel Piano riportato uno studio sull andamento del trasporto ferroviario dal 1989 al 2000 dal quale emerge un primo periodo di crescita dal 1985 al 1995 grazie all applicazione di tariffe agevolate per il trasporto merci da e per la Sardegna seguito da un periodo di crisi dal 1995 al 2000 causato dall abolizione delle tariffe agevolate dalla concorrenza esercitata da altre modalit di trasporto e dalle carenze dell offerta Complessivamente le tonnellate movimentate sono passate da 1 097 660 del 1989 a 902 134 del 2000 con un decremento totale del 17 8 Anche nel Piano Nazionale dei Trasporti segnalato il forte squilibrio a favore del trasporto gommato che nel traffico merci supera il 60 del totale arriva oltre il 90 se si tiene conto anche delle distanze inferiori ai 50 km con conseguenze negative per la sicurezza e per l impatto ambientale inteso sia come fenomeno di larga scala cambiamenti climatici sia come fenomeno pi localizzato in quinamento acustico
25. e atmosferico a breve raggio danni alla stabilit del suolo all equilibrio idrogeologico al paesaggio Sia a livello nazionale che regionale si auspica il potenziamento della rete fer roviaria tuttavia attualmente l ipotesi pi plausibile per le merci quella del tra sporto gommato 108 Martina Basciu 156 Tabella riassuntiva delle emissioni causate dal trasporto misto terra mare di 20 tonnellate di materiale 157 Tabella riassuntiva delle emissioni causate dal trasporto via terra di 20 ton nellate di materiale per due differenti per corsi Per quanto riguarda il percorso dalla penisola si scelto di combinare il traspor to gommato e il trasporto via mare in particolare si scelto di trasportare le merci direttamente dal porto di Genova a quello di Cagliari in modo da ridurre sia gli impatti ambientali sia i costi Il calcolo delle emissioni del trasporto stato prima effettuato per 20 tonnella te di un generico materiale utilizzando come unit di misura la tonnellata per chilometro e come mezzi di trasporto la nave da carico e l autocarro di 28 ton nellate Sono quindi state calcolate le distanze tra i luoghi di produzione e l edificio per il poliestere riciclato necessario un percorso combinato terra mare per un totale di 906 3 Km di cui 237 3 su strada provincia di Mantova porto di Genova e 669 km via mare porto di Genova Cagliari per il polistirene tra i vari stabilimenti sono
26. l entrata in vigore del Dlgs 192 alcuni tipi di ristrutturazione devono essere considerati edifici nuovi perch secondo il testo unico dell edilizia necessitano del permesso di costrui re a prescindere dalle dimensioni dell edificio 6Le prestazioni impiantistiche riguardano il rendimento del generatore di calore la temperatura del fluido termovettore e la presenza di centraline di termorego lazione 7Chartered institution of building services engineers 8Libro Bianco ENERGIA AMBIENTE EDIFICIO FIN CO ENEA 2004 Col patrocinio del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio 191 tep tonnellata equivalente di petrolio 10000000 kcal 20 decreti saranno adottati su proposta del Ministro delle attivit produttive di concerto col Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dell am biente e della tutela del territorio 21 Investire nel sole Silvia Panfighi e Francesca Pinzauti Modulo 298 Febbraio 2004 pag 38 221 Wp Watt di picco l unit di misura riconosciuta a livello internazionale per le celle fotovoltaiche e indica la potenza erogata da un dispositivo F V in condizioni standard di funzionamento cio irraggiamento di 1000W m e tem peratura di 25 C 23Per impianto gas solare si intende un impianto solare termico per la produzio ne di acqua calda integrato con una caldaia a gas che entra in funzione solo in caso di necessit Sono previste an
27. la ISO TR 14025 ed in fase di elabora zione la bozza della norma ovvero la ISO CD 14025 Infatti i paesi membri dell ISO non sono ancora giunti ad un accordo su alcuni punti fondamentali come ad esempio quali indicatori debbano essere inseriti nella dichiara zione se la dichiarazione debba essere diversa per ciascuna categoria di prodotto o se si debba definire un unica dichiarazione generale a cui aggiun gere indicatori specifici in che modo si debba verificare la rispondenza della dichiarazione ai requisiti fissati In varie nazioni sono stati elaborati validi esempi di etichette di Tipo III per ciascuna di queste segue schemi differenti che di fatto ne limitano molto luti lit Infatti il lato interessante di queste dichiarazioni consiste nella possibilit di un confronto oggettivo tra diversi prodotti di una stessa categoria Non si tratta dunque di verificare il rispetto di alcuni parametri ambientali o di elabo rare un autodichiarazione di alcune caratteristiche ma dell elenco di indicatori prefissati in cui non espresso alcun giudizio In questo modo l acquirente pu analizzare sempre lo stesso tipo di dato e valutare il prodotto all interno di una categoria di appartenenza e darne un giudizio in base all uso che se ne deve fare Ad esempio in edilizia per la scelta di un isolante si potrebbe confrontare l impatto ambientale in fase di produzione con quello in gestione e decidere in modo consapevole quale sia
28. le celle fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica sia i collettori solari per la produzione di acqua calda hanno dato ottimi risultati arrivando a coprire buona parte del fabbisogno annuo collettori solari devono essere sostituiti mediamente ogni venti anni e mone collettori solari celle fotovoltaiche jo sso ss La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 23 tizzando il risparmio energetico si calcola che le spese sono ammortizzabili nel caso pi svantaggioso a Milano e senza alcun incentivo in undici anni e in quello pi vantaggioso a Palermo con incentivi in poco pi di quattro anni Mentre questo sistema risultato conveniente in ogni caso purtroppo l instal lazione di un impianto fotovoltaico talmente onerosa che se non si interviene con notevoli incentivi i tempi di ammortamento a Milano senza incentivi 42 anni diventano di gran lunga superiori alla durata media delle celle fotovoltai che attualmente garantita 25 anni Lo studio rende evidente che l uso di fonti energetiche rinnovabili in edilizia scoraggiato dagli alti costi degli impianti si comprende perch gi nella legge 10 stata prevista una politica di incentivi che ne aiuti la diffusione 1 2 1 Gli incentivi Per questo motivo nel 2000 il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Terri torio MATT ha avviato il programma Tetti fotovoltaici prevedendo la realiz zazione tra il
29. nazionale come il programma tet ti fotovoltaici non esistono pi solo alcune regioni proseguono saltuariamente in base alle disponibilit economiche a finanziare gli impianti fotovoltaico sola re termico o anche il collegamento alla rete di teleriscaldamento 24 Martina Basciu 1 2 1 1 Il Conto energia A livello nazionale si preferito passare ad un altra forma di incentivi simile a quella gi sperimentata con successo in Germania il Conto energia Questo nuovo sistema non consiste in un finanziamento in conto capitale come il pro gramma tetti fotovoltaici che arrivava a finanziare l installazione degli impianti fino al 75 del costo totale ma un incentivo alla produzione di energia con celle fotovoltaiche Infatti ogni produttore di energia per i primi venti anni di fun zionamento dell impianto avr una remunerazione per ogni kWh prodotto unita mente ad altri incentivi che proseguiranno oltre i primi venti anni Esattamente il meccanismo funziona in modo diverso in base alla potenza dell impianto per impianti di potenza nominale non superiore a 20 kW per i quali la domanda stata inoltrata nel 2005 e nel 2006 la tariffa incentivante di 0 445 euro kWh mentre per domande inoltrate negli anni successivi al 2006 il valore della tariffa incentivante sar decurtato del 2 a questo si deve sommare il risparmio dovuto all uso dell energia fotovoltaica e il meccanismo del net metering che consiste nella cessio
30. nessuna regola Il vero limite del D M 27 07 2005 per che essendo stato emanato prima del decreto legislativo 192 05 non recepisce le nuove modifiche che sono state apportate alla legge 10 per esempio parla ancora del coefficiente globale di trasmissione che ormai stato abrogato Inoltre sono stati abrogati i comma 1 e 2 dell articolo 4 della legge 10 in attuazione dei quali il D M 27 07 2005 era stato emanato Quindi a partire dall 8 ottobre 2005 data di entrata in vigore del Dlgs 192 il D M 27 07 2005 stato abrogato Ci si chiede allora se non sarebbe stato meglio evitare questa sovrapposizione che nell autunno del 2005 ha causato mol ta confusione tra gli operatori del settore Bisogna osservare inoltre che il 22 Dicembre 2006 stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo Schema di decreto legislativo recante Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005 n 192 recante attuazione della direttiva 2002 91 CE relativa al rendimento energetico in edilizia La tesi si riferisce a questo documento ma in realt nella stesura definitiva del decreto riguardante le disposizioni correttive il Dlgs n 311dell 29 Dicembre 2006 reso pubblico solo il primo febbraio 2007 sono state apportate ulteriori modifiche 1 1 2 2 Il Decreto legislativo del 19 Agosto 2005 n 192 L obbiettivo del Decreto legislativo del 19 Agosto 2005 n 192 quello di riordi nare la materia del r
31. non solo di quella a norma di legge ma anche di quella migliore Infatti come si era gi detto nel paragra fo precedente l isolamento a cappotto sicuramente la soluzione migliore dal punto di vista termoigrometrico perch oltre a isolare la parete risolve nelmodo migliore i ponti termici tuttavia non pu essere utilizzata perch non rispetta l architettura originaria dell edificio Quello che stupisce in realt che non ci siano variazioni sostanziali al variare della trasmittanza e che quindi per un clima mite come quello sardo non ha senso isolare oltre un certo livello perch come si gi visto nell esempio della casa Serra non si ottengono miglioramenti apprezzabili nel funzionamento glo bale Inoltre anche in questo caso emerge che il rispetto delle prestazioni degli elementi di fabbrica fissati in legge porta ad avere un fabbisogno energetico molto inferiore rispetto a quello consentito Poich per questo particolare edifi cio la scelta riguardo alla chiusura verticale vincolata da questioni tipologiche si potrebbe ad esempio pensare di ridurre l isolamento degli altri elementi di fabbrica in modo da avere un edificio comunque efficiente unito a costi ridotti e un minore inquinamento in fase di produzione Si potrebbe inoltre valutare quanto sia vantaggioso combinare l ipotesi 1 all iso lamento dei ponti termici Sicuramente il rivestimento dei soli ponti termici non semplice da un punto di vista
32. non superare di pi del 30 il valore massimo consentito per la trasmittanza degli elementi dell involucro 2 nel secondo caso si pu omettere la verifica del fabbisogno di energia garantendo il rispetto delle trasmittanze massime degli elementi di fab brica tutta una serie di prestazioni impiantistiche e una percentuale di pareti finestrate non superiore al 15 Questi due metodi di verifica sono stati modificati con la nuova versione del Dlgs 192 In particolare poich come si vedr negli esempi con l utilizzo di un impianto efficiente si potrebbe addirittura giungere all assurdo di ottenere un fabbisogno di energia primaria inferiore al limite massimo senza isolare nessun elemento dell involucro stato introdotto il vincolo che la trasmittanza degli La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 19 elementi dell involucro non superi mai del 30 il valore limite anche nel caso del calcolo del fabbisogno globale Per quanto riguarda l applicazione parziale bisogna distinguere in primo luogo se si tratta della sostituzione dell impianto o di un intervento sugli elementi del l involucro 1 nel primo caso sar sufficiente verificare il rendimento globale medio stagionale dell impianto 2 nel secondo caso si devono unicamente rispettare le trasmittanze mas sime per gli elementi di fabbrica su cui si deve intervenire L obiettivo quello di proporzionare al tipo di intervento il livello di
33. pavimenti finestre e porte in PVC 5 nessun utilizzo in ambienti chiusi di impregnanti chimici per il legno di colori e di vernici contenenti solventi 6 nessun utilizzo di legno tropicale Complessivamente si tratta di un sistema di certificazione che mira ad essere semplice ed efficace fornendo sia ai tecnici del settore sia ai proprietari e ai possibili acquirenti poche informazioni fondamentali 1 3 2 metodi a punteggio metodi a punteggio invece si basano per la valutazione della sostenibilit su una serie di requisiti e a ciascuno di questi dato un punteggio in modo da stilare una sorta di pagella ambientale vari requisiti hanno un peso diverso sul totale a seconda della loro importanza e comprendono tutti i fattori che influi scono sulla sostenibilit dal consumo energetico all uso di risorse naturali 30 Martina Basciu KlimaHaus CasaClima Certificato 24 24 Certificato Casa Clima 25_ Peso percentuale delle categorie del BREAM 26_ Peso percentuale delle categorie del LEED 27_ Peso percentuale delle categorie del GBTool inquinamento gestione 15 15 uso del suolo ed ecosistema locale 15 salute e comfort 15 materiali 10 acqua energia e 5 trasporti 25 25 qualit a ambientale oca izzazione interna sostenibile 23 22 conservazione dell acqua 8 materiali e risorse 20 energia e atmosfera 27 26 gestione dell intervento consu
34. produttivo del materiale riciclato Ovviamente i materiali riciclati hanno quasi tutte le emissioni negative per interessante il fatto che anche il legno mineralizzato abbia un impatto negativo l effetto serra Questo dovuto al fatto che per la sua produzione si usano i ma teriali di scarto delle segherie evitando o comunque contenendo l abbattimento di nuovi alberi e quindi riducendo le emissioni di CO che sono infatti negative nell analisi di inventario Dal confronto degli impatti ambientali emerge che generalmente i prodotti meno Effetto serra Kg GWP 0 0594 i 2 O F Q Q D b O ia liest Ming di fee di ve di YR SPS in gO riora di oer tere Storg l tro Cc ran licio dl cel re Store f falizgno tro Occi ul lato ulos atardecer 145 Riduzione strato di ozono Kg ODP 0 0000015 ER dododo 0 000000685 i 0 000000685 0 0000005 3 17E 07 3 60E 07 5 0 0900001 21508 0 1 44E 08 o m m Ginna 0 0000005 7 Il and ibra l Eps Vet Fib Ol li x u Tea lr dr ieten Celly ere fio 0 00000 840 ok ui o Osa erassich 146 La scelta dell isolante 103 Tossicit sull ecosistema EC 160 148 co dina d y g ali t Eps Vet Fibp Polie lt Poli na UR Eps Sin To p ri ta A est tera ESte veg Oceja Iran ul Chto ellug a mate lo Tossicit sull uomo HC 0 04 0
35. riciclati ma di certo non ha alcuna utilit per valutare le emissioni legate ai materiali inquinanti che invece lo scopo di questa parte dello studio Emissioni produzione del polistirene Casa Serra Categoria d impatto unit polistirene polistirene polistirene polistirene polistirene polistirene 70 Km 150 Km 70 Km 150 Km 70 Km 150 Km Effetto serra kg GWP 664 687485 667 838325 1234 42 1240 271 1700 564 1708 625 Riduzione strato di ozono kg ODP 9 26195E 06 1 28702E 05 1 72E 05 2 39E 05 2 37E 05 3 29E 05 E stato quindi calcolato l aumento di emissioni per il solo polistirene trasportato da uno stabilimento distante 70 Km in quanto non si sono rilevate differenze significative rispetto a quello che percorre un tragitto pi lungo Variazione emissioni produzione del polistirene 70 Km Casa Serra 182_ Tabella riassuntiva delle emissioni causate dal materiale necessario per iso lare la casa Serra nell ipotesi 2 4 e 6 183_ Tabella riassuntiva dell aumento di Rifiuti solidi emissioni dovuta all aumento di isolante nel passaggio dall ipotesi 2 alla 4 e dal l ipotesi 2 alla 6 Confronto tra fase di gestione e di produzione 119 Infine stata confrontata la riduzione delle emissioni dovuta alla maggiore ef ficienza dell edificio dovuta al miglioramento delle prestazioni degli elementi di fabbrica con l aumento delle emissioni causato dalla maggiore quantit di isolante utilizzato 184
36. spesso questi metodi sono legati al contesto in cui sono stati elaborati e quindi non sono sempre applicabili La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 41 1 3 3 4 Interpretazione e miglioramento La quarta e ultima fase ha lo scopo di proporre cambiamenti nel processo per ridurne l impatto ambientale Il metodo LCA abbastanza complesso sicuramente la sua applicazione pu essere semplificata dall uso dei software attualmente in commercio tuttavia bi sogna considerare che controllare con lo LCA l intero processo edilizio diventa dispersivo e scoraggiante E invece pi immediato applicarlo per valutare quale siano tra i prodotti adatti all edificio considerato quelli con un minore impatto L ideale sarebbe avere a disposizione una vasta gamma di prodotti alternativi per i quali le case produttrici abbiano gi provveduto a redigere un profilo am bientale in Modo da facilitare le scelte progettuali 1 4 LA POLITICA INTEGRATA DEI PRODOTTI IL LIBRO VERDE IPP La scelta del materiale adatto sia da un punto di vista prestazionale che am bientale si inserisce in un discorso pi ampio che riguarda la sostenibilit am bientale di qualunque tipo di prodotto e pi in generale anche dei servizi Pro prio per promuovere la produzione di prodotti ecologici e stimolare il dibattito sull argomento nel Febbraio 2001 la Commissione delle Comunit Europee ha presentato il Libro verde sulla polit
37. state inserite nella categoria di impatto effetto serra poich l indicatore di categoria corrispondente il Potenziale di effetto serra GWP ed valutato in Kg di CO eq le emissioni di biossido di azoto e metano dovranno essere convertite in tale unit di misura e sommate a tutti gli altri contributi in modo da ottenere il valore complessivo del GWP del processo analizzato avvero in modo da quantificare il contributo di tale processo all effetto serra Il metodo CML v2 1 elaborato dall universit di Leiden utilizza i seguenti indi catori di categoria 1 Il potenziale di effetto serra Global Warming Potential GWP l indica La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 39 40 tore di categoria effetto serra ed espresso in Kg di CO eq Per ogni impatto appartenente alla categoria si calcola il GWP di un kg di so stanza dividendo il contributo che d all effetto serra il rilascio di un Kg di tale sostanza per il contributo di un kg di CO Quindi si moltiplica il GWP per i kg totali della sostanza E necessario osservare che il GPW sempre valutato in funzione del tempo di esposizione generalmente si scelgono i 100 anni Il potenziale di riduzione dell ozono Ozone Depletion Potentential ODP l indicatore della categoria assottigliamento della fascia di ozono ed espresso in Kg di CFC 11 eq triclorofuorometano In modo analogo al caso preced
38. stati scelti due stabilimenti Sardi uno a poco meno di 50 Km da Cagliari e uno a poco pi di 200 Km in modo da analizzare il caso pi favore e quello meno favorevole Sono quindi state analizzate e confrontate le emissioni dei tre percorsi consi derati Dal confronto emerso in primo luogo che il percorso via mare quello che Percorso terra mare TE 157 La scelta dell isolante 109 Effeto serra kg GWP 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 ler m Qy Rh Ory Gry Ma E 669 050 20 Ta 06 9 Er Han O ky Am 158 Tossicit sull ecosistema EC 25000 20000 15000 10000 5000 0 ler m li li J dh Sy Cry Mars o CG nS 9 US 6 0 00 K I Kn i fm k 160 Eutrofizzazione kg NP 2 1 8 1 6 1 4 1 2 1 0 8 0 6 0 4 0 2 0 ler m K K ES a Sry rr Mar o 669 250 2g e 19 0 ig fm k fm m 162 110 Martina Basciu Riduzione strato di ozono kg ODP 0 0012 0 001 0 0008 0 0006 0 0004 0 0002 0 ler m te te Mar Ve Sog 8 50 k 78 20 96 3 Am n n 947 m 159 Tossicit sull uomo HC 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Try M K ay dre Sira Srra a G 0 20 908 kn Oki Ok Am 161 Acidificazione kg AP 14 12 10 8 6 4 2 0 Cr m e le 3 dra Veg 8 50 k 78 90 90 Km m Fin 163
39. tecnici come le norme UNI La valutazione giustificata da idonee motivazioni e documenti allegati simile a quella precedentemente usata nel GBTool 6 L attribuzione del punteggio al requisito il primo passo per la valutazione del l edificio A questo segue in base ad un valore percentuale che pu variare secondo il contesto la somma pesata dei voti di tutti i requisiti appartenenti ad una categoria Analogamente saranno sommati i punteggi delle categorie di ciascuna delle sette aree da cui infine allo stesso modo si otterr un voto complessivo La prima considerazione che si pu fare che un edificio di nuova costruzione non dovrebbe avere un punteggio negativo per nessuna area di valutazione E per importante sottolineare che il raggiungimento della sufficienza punteggio zero non deve riguardare solo le aree di valutazione o il giudizio complessivo ma anche i singoli requisiti in quanto altrimenti si dovrebbe ammettere che re lativamente ad alcuni aspetti non si costruito secondo le prescrizioni minime per legge Il Protocollo ITACA un sistema di valutazione abbastanza complesso per que sto motivo stato elaborato un protocollo sintetico a 28 schede che riassume i punti ritenuti fondamentali per la corretta valutazione di un edificio Inoltre mirato a valutare unicamente l efficienza energetica dell edificio stato elaborato anche il Protocollo ITACA sintetico per la valutazione della qualit ene
40. 035 0 03 0 025 0 02 0 015 0 01 0 005 0 005 0 01 Ino fibra diana di pela FUR Eps fps n Ver eralfegn 0 JE o ibra g lies ti en Vetro Oceja Sany elato elu a e Eutrofizzazione kg NP 0 004 0 0035 0 003 0 0025 0 002 0 0015 0 001 0 0005 0 0 0005 0 001 0 0015 gt Sten era egno 0A Vetro 0CC a Irany icla Milos Mate 00 104 Martina Basciu 147_ Confronto tra i materiali analizzati in base alla tossicit sull ecosistema causa ta 148_ Confronto tra i materiali analizzati in base alla tossicit sull uomo causata 149_ Confronto tra i materiali analizzati in base alla eutrofizzazione causata 150_ Confronto tra i materiali analizzati in base all acidificazione causata 151_ Confronto tra i materiali analizzati in base allo smog fotochimico causato 152_ Confronto tra i materiali analizzati in base all esaurimento di risorse causato Acidificazione kg AP 0 035 0 03 0 025 0 02 0 015 0 01 0 005 000 70 099 0 00334 L i Fip Pop Pon Egnof ibra Lana Lana FUR EPs Ps Vetro bra liest lieste ming ai leo veg I A Irap ICiclgg CEN A Le ango etro Oc Cia EAA ato Ui o ini 150 Smog fotochimico kg POCP 0 008 0 006 0 004 0 002 0 002 0 004 0 006 0 008 151 Esaurimento
41. 1 18945 6 6658 Col D OVEST D OVEST 90 94 I 03 709332 8 2853 CE NORD OVEST NORD OVEST d Trasmissione vetro Trasmissione muro Trasmissione ve Trasmissione mu I I 945378 0 9 272 4696 I o 7 Tula 7 Ti 3 o 4358 904 7 8758 595 1088 Trasmissione solaio contatto col terreno A OS p 02 Ke D w Oa Sa Trasmissione porte Trasmissione copertura Trasmissione piano pilotis Trasmissione muro divisorio appart non condiz Trasmissione solaio divisorio appart non condiz otale carichi per trasmissione W apporti interni totali norma Uni 10344 app D prosp XIII ffici C gt D gt O O O O o jD I Tala D 3 3 a a fi al o 0 jx o o J Jojo j n M seal i O TO VIA nolo OID ojo 3 3 O O E E a D Q o 3 3 Q 5 otale apporti interni W carichi per ventilazione calore specifico dell aria fAte i Carichi tot W Qv P x 0 33 tj te W dove Saltganiaranza PRESA 92 91028084 P portata dell aria di infiltrazione naturale ca o artificiale in m8 h biblioteca 466 24172 0 33 30 77195352 sala multimediale 371 346768 0 2 24 50888669 0 33 calore specifico dell aria in Wh mS C agno 23 09472 685913184 supponendo IA densit dell ana 1 9 totale carichi per ventilazione W 94 01277389 kg m3 ti temperatura interna in C o te temperatura esterna in C totale carichi termici estivi W 27
42. 1 2 L analisi energetica estiva 2 2 Un edificio di edilizia economica e popolare 71 75 81 94 94 95 95 96 96 97 97 98 99 107 117 125 129 130 133 2 2 1 Gli elementi di fabbrica e costruttivi 2 2 2 L analisi energetica invernale 2 2 3 L analisi energetica estiva 3 La scelta dell isolante 3 1 materiali isolanti 3 1 1 Il legno mineralizzato 3 1 2 Le fibre di legno 3 1 3 Lana di vetro e lana di roccia 3 1 4 Il poliuretano PUR 3 1 5 Il polistirene espanso EPS 3 1 6 Il vetro riciclato 3 1 7 La fibra di cellulosa 3 1 8 La fibra di poliestere 3 2 L analisi LCA in fase di produzione 3 3 L analisi LCA in fase di trasporto 4 Confronto tra fase di gestione e di produzione 5 Conclusioni 6 Gli ultimi aggiornamenti alla normativa Bibliografia Note INTRODUZIONE A partire dagli anni 70 del XX secolo con la prima grave crisi di approvvigiona mento del petrolio si capito che non si disponeva di risorse energetiche infini te Attualmente per la questione ecologica che spinge buona parte dei paesi industrializzati a promuovere politiche di risparmio energetico basti pensare che nel 1999 le emissioni di biossido di carbonio hanno raggiunto 25 miliardi di tonnellate Le Nazioni Unite ONU gi nel 1992 hanno organizzato a Rio de Janeiro la Conferenza mondiale sull ambiente e lo sviluppo 173 stati partecipanti han no approvato la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici UN FCCC
43. 2000 e il 2002 di impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 1 e 20 KWp collegati alla rete elettrica di distribuzione installati e integrati negli elementi costruttivi I programma si divideva in tre sottoprogrammi il primo destinato a Comuni Province e Universit il secondo gestito dalle re gioni destinato a aziende enti pubblici e privati il terzo destinato sempre a enti pubblici ma rivolto in modo specifico all integrazione in edifici di pregio architettonico Il successo stato tale che nel 2003 stato emanato un decreto che permette il proseguimento del programma Inoltre il MATT con il decreto del 24 luglio 2002 ha avviato il Programma so laretermico Bandi regionali stanziando pi di otto milioni di euro da ripartire tra le regioni aderenti tra cui anche la Sardegna per il finanziamento di impianti solare termico per la produzione di acqua calda E infine ai sensi dei D M 24 Aprile 2001 che obbligavano i distributori di ener gia a ridurre i consumi delle utenze stato emanato un bando per promuovere l installazione di impianti di gas solare 3 finanziati fino al 30 Anche nella legge 9 del 1991 sono previsti incentivi sotto forma di agevolazioni fiscali per il risparmio energetico In attuazione di tale normativa stato ema nato il decreto ministeriale del 15 febbraio 1992 che elenca tutti i tipi di opere per cui sono ammesse le agevolazioni Attualmente le forme di incentivazione a livello
44. 2000 ventilazione 1112 totali 1000 1000 2000 55 carichi termici W i Ai ll IiidP g E 56 Carichi termici Ipotesi 3 7000 6000 5000 4000 3000 irraggiamento trasmissione 2000 ventilazione 1000 totali 1000 2000 3000 57 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 63 Ipotesi 4 carichi termici W ec Deo ee E O r 58 15 17 Carichi termici Ipotesi 4 6000 5000 4000 3000 n B irraggiamento 2000 trasmissione 1000 ventilazione t0tali 1000 2000 3000 59 14 60 be J o Carichi termici Ipotesi 5 6000 5000 4000 3000 irraggiamento 2000 trasmissione 1000 ventilazione totali 1000 2000 3000 61 64 Martina Basciu carichi termici W o sO oO ov nni ou_o _ 17 62 58 60 62_ Tabelle riassuntive dell anda Carichi termici Ipotesi 6 mento dei carichi termici estivi della Casa Serra dalle ore 8 alle ore 17 delle ipotesi 5000 4 5 6 59 61 63_ Grafici riassuntivi dell anda 4000 mento dei carichi termici estivi della Casa Serra dalle ore 8 al
45. 28 074231 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 61 un rapido confronto tra i risultati ottenuti L andamento dei grafici ovviamente influenzato dalla forma quasi quadrata dall orientamento dell edificio leggermente ruotato rispetto l asse Nord Sud e Stato difatto C o el sf a ss e n 50 Carichi termici Stato di fatto 6000 4000 2000 irraggiamento trasmissione ventilazione totali 2000 4000 6000 51 fre E 52 Carichi termici Ipotesi 1 6000 4000 2000 irraggiamento 0 ui trasmissione 2000 ventilazione 50 52 54 56_ Tabelle riassuntive dell an totali damento dei carichi termici estivi della 4000 Casa Serra dalle ore 8 alle ore 17 dello stato stato di fatto e delle ipotesi 1 2 3 6000 51 53 55 57_ Grafici riassuntivi dell an damento dei carichi termici estivi della 0005 Casa Serra dalle ore 8 alle ore 17 dello 53 stato stato di fatto e delle ipotesi 1 2 3 62 Martina Basciu o E E E 104 25 115 18 117 91 109 74 116 74 109 19 100 69 109 67 111 67 106 95 trasmissione 1234 98 1440 55 1607 65 2415 96 54 Carichi termici Ipotesi 2 7000 6000 5000 4000 _ irraggiamento 3000 trasmissione
46. 4 cm di polistirene 98 71 chiusura orizzontale di base a ve spaio isolato con 3 cm di polistirene muratura portante non intonacata copertura aerata e isolata con 10 cm di polistirene 100 51 chiusura orizzontale di base a ve spaio isolato con 3 cm di polistirene muratura portante intonacata copertura aerata e isolata con 10 cm di polistirene 96 08 chiusura orizzontale di base a ve spaio isolato con 3 cm di polistirene muratura portante con cappotto 3 cm di polistirene rivestito con 10 cm trachite copertura aerata e isolata con 4 52 97 cm di polistirene chiusura orizzontale di base a ve La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 55 ad una notevole riduzione della superficie utile disponibile perch sarebbe ne cessario rivestire l isolamento ad esempio con una fascia di mattoni Se si rinuncia alla correzione del comportamento energetico della muratura non ha molto senso modificare gli altri elementi di fabbrica in modo da ottenere prestazioni eccessivamente elevate Si quindi deciso di mantenere gli infissi con vetrocamera esistenti trasmittanza U 3 05 W m K di isolare la chiusura orizzontale di base con 3 cm di polistirene trasmittanza U 0 805 W m K e di isolare la chiusura orizzontale di copertura con 4 cm di polistirene trasmittanza U 0 55 W m2K Sono state cambiate le caratteristiche di alcuni elementi per fare il confr
47. IONI ATTRAVERSO GLI INFISSI CHIUSURA VERTICALE DISPERSIONI ATTRAVERSO IL SOLAIO TRA PRIMO PIANO E PILOTIS 77 78 L edificio quindi necessit di interventi su differenti elementi di fabbrica e co struttivi 1 isolamento delle chiusure verticali 2 isolamento della chiusura orizzontale tra il piano pilotis e il primo piano 3 isolamento del solaio tra il settimo piano e il sottotetto 4 sostituzione degli infissi Come nell altro esempio nell analisi energetica sia invernale che estiva sono quindi state studiate diverse configurazioni di isolamento in modo da trovare quella ottimale 2 2 1 Gli elementi di fabbrica e costruttivi L analisi energetica stata preceduta dallo studio di quattro configurazioni iso late nelle quali l unica variabile sono le prestazioni della chiusura verticale e la possibilit di rivestire i ponti termici con una lastra di polistirene Le prestazioni energetiche della chiusura verticale della loggia della chiusura orizzontale di base della chiusura orizzontale sopra l ultimo piano e degli infissi sono le stesse per tutte le configurazioni e rispettano i valori massimi previsti dal Dlgs 192 05 Cagliari avendo 990 GG appartiene alla zona climatica C conseguentemente gli elementi di fabbrica devono rispettare le seguenti prestazioni trasmittanza delle chiusure verticali 0 57 W m K trasmittanza delle chiusure orizzontali 0 55 W m K trasmittanza delle chiusure vetrate
48. Il marchio Ecolabel scegliere se ci che acquistano molto inquinante o nocivo per la salute Solo innescando un simile meccanismo di domanda e offerta si pu sperare che la politica integrata ottenga buoni risultati Per questo motivo nel Libro verde si insiste molto sull utilit delle etichette am bientali regolate dalla serie di norme ISO 14020 facenti parte della famiglia ISO 14000 strumento normativo che le aziende hanno a disposizione per migliorare la gestione ambientale delle proprie attivit dei prodotti e dei servizi L elabo razione stata guidata a partire dal 1993 dal Comitato Tecnico internazionale ISO TC 207 Environmental Management l Italia ha collaborato attraverso la Commissione Ambiente dell UNI ed in particolare il GL1 Sistemi di gestio ne ambientale per quanto riguarda i sistemi di gestione audit prestazioni e comunicazione ambientale e il GL10 Gestione ambientale di prodotto per ci che concerne valutazione del ciclo di vita etichettatura e progettazione ambien tale dei prodotti 1 4 1 Le etichette ambientali L ISO riconosce tre tipi di etichette il Tipo normato dalla ISO 14024 del 1999 il Tipo Il normato dalla ISO 14021 del 1999 e il Tipo III normato dalla ISO TR 14025 del 2000 ognuno di questi segue una filosofia diversa di valutazione basata sull LCA Il prodotto quindi sempre valutato sul suo intero ciclo di vita ma cambiano il metodo di valutazione e i sis
49. OPC ossidanti fotochimici standard passivhaus 0 5 0 4 0 3 0 2 0 1 0 6 05 04 03 02 Palermo NP eutrofizzazione 46 Martina Basciu 2 l acidificazione 3 l eutrofizzazione 4 la formazione di smog fotochimica In ciascuna di esse stata valutata l entit degli impatti causati sia dalla produ zione dell isolante sia dall uso del combustibile gasolio e metano al variare del tipo edilizio e dello spessore di isolante Il risultato molto interessante perch dai grafici riassuntivi si pu dedurre che isolare oltre un certo livello non conveniente nei climi caldi Infatti conside rando un periodo di dieci anni l impatto causato da un iperisolamento o da un isolamento secondo le indicazioni del Passivhaus a Napoli e a Palermo supera abbondantemente quello causato dal combustibile necessario per il riscalda mento in particolare se si tratta di metano L impostazione seguita quindi non punta alla scelta di un materiale che produce in assoluto basse emissioni ma alla progettazione intelligente degli elementi di fabbrica in modo da ottenere un edificio che abbia un buon funzionamento termoigrometrico e il minore impatto ambientale possibile usando quel determi nato prodotto 1 5 ELEMENTI FONDAMENTALI PER L ANALISI DELLA SOSTENIBILIT Riassumendo si visto che ci sono varie possibilit per impostare la progetta zione e la valutazione di un edificio 1 il primo modo di agire quello proposto dai modelli
50. UNIVERSIT DEGLI STUDI DI CAGLIARI _ FACOLT DI INGEGNERIA _ DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA _ XIX Cicto _ DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA EDILE Il risparmio energetico in edilizia nei climi temperati normativa metodi di valutazione e scelta delle prestazioni degli elementi di fabbrica e costruttivi SOMMARIO 11 11 12 13 13 14 23 24 25 27 29 29 30 36 36 37 37 42 42 43 45 46 47 51 52 54 60 69 Introduzione 1 La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 1 1 La normativa 1 1 1 La direttiva europea 1 1 2 nuovi decreti nazionali e regionali 1 1 2 1 Il Decreto Ministeriale 27 07 2005 1 1 2 2 Il Decreto legislativo del 19 Agosto 2005 n 192 1 2 La promozione del risparmio energetico 1 2 1 Gli incentivi 1 2 1 1 Il Conto energia 1 2 2 La divulgazione 1 3 La valutazione del progetto 1 3 1 I modelli energetici 1 3 2 metodi a punteggio 1 3 3 Gli ecobilanci 1 3 3 1 Definizione degli scopi e degli obiettivi 1 3 3 2 Analisi di inventario 1 3 3 3 Analisi degli impatti 1 3 3 4 Interpretazione e miglioramento 1 4 La politica integrata dei prodotti il libro verde IPP 1 4 1 Le etichette ambientali 1 4 2 L EPD e EBD 1 4 2 1 Un esempio 1 5 Elementi fondamentali per l analisi della sostenibilit 2 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 2 1 La casa Serra 2 1 1 L analisi energetica invernale 2
51. W m K a 2 60 W m K sia perch una superficie scura raggiunge temperature molto pi elevate di una superficie chiara e questo influenza il At equivalente utilizzato nel calcolo dei flussi di calore Confrontando poi solamente i grafici delle trasmittanze si pu notare un altro fatto apparentemente diverso da quello che ci si potrebbe aspettare Infatti i ca O 00 el sj sl ie ti 65 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 65 66_ Grafico rappresentante il confronto tra l andamento dei carichi termici estivi per trasmissione della Casa Serra dalle ore 8 Carichi termici per trasmissione don alle ore 17 dello stato stato di fatto e l an 1000 damento di quelli dell ipotesi 1 0 67_ Confronto tra l andamento dei carichi 1000 termici estivi per trasmissione della Casa 2000 Stato di fatto Serra dalle ore 8 alle ore 17 dello stato 3000 Ipotesi 1 stato di fatto e l andamento di quelli delle 4000 ipotesi 2 4 6 5000 6000 7000 68_ Grafico rappresentante il confronto tra l andamento dei carichi termici estivi per trasmissione della Casa Serra dalle ore 8 alle ore 17 dello stato stato di fatto e l an damento di quelli delle ipotesi 2 4 6 66 richi termici per trasmissione nello stato di fatto risultano essere molto inferiori rispetto alle configurazioni isolate riportate ipot
52. a esclusa dal ragionamento la differenza tra lo stato di fatto la configurazioni 2 e la configurazione 4 consiste unicamente nella quantit di isolante in copertura il confronto tra queste tre configurazioni pu essere quindi molto interessante Alle ore 17 00 i carichi termici per trasmissione sono s 5039 W nello stato di fatto 3584 W nell ipotesi 2 3196 W nell ipotesi 4 Passando quindi dall assenza di isolamento a un isolamento di 4 cm il fabbi sogno energetico si riduce di 1455 W cio di circa il 28 mentre passando dall assenza di isolamento a un isolamento di 10 cm si ha una riduzione di 1843 W cio di circa il 36 Utilizzando un isolante con uno spessore pi che doppio si ottenuto un risparmio di neanche 400 W ovvero come gi visto per il riscaldamento un risparmio dell ordine di quello che si sarebbe ottenuto mantenendo l intonaco La configurazione pi vantaggiosa anche in questo caso l ipotesi 6 in cui senza usare spessori eccessivi di isolante si raggiunge una riduzione di 3000 W Si quindi visto che i risultati ottenuti analizzando il comportamento estivo di un edificio sono analoghi a quelli ottenuti analizzando il comportamento invernale la soluzione migliore non infatti quella in cui si usa un isolamento eccessivo per il singolo elemento di fabbrica ma piuttosto quella in cui si studia in modo completo tutta la progettazione dell edificio considerando insieme aspetti archi
53. a pompa di calore all effi cienza del 85 90 di una caldaia si hanno variazioni non trascurabili E inoltre in fase di elaborazione il progetto di norma europeo prEN 15315 nel quale previsto un calcolo pi accurato del fabbisogno di energia primaria che comprenda non solo l efficienza dell impianto ma anche della fonte energetica utilizzata secondo la formula EP YQ fep dove Q il fabbisogno energetico comprensivo dell efficienza dell impianto La fep il fattore di energia primaria Nella tabella 7 sono riportati i fp che secondo il prEN 15315 si possono uti lizzare in mancanza di valori pi accurati ma prevista la redazione di allegati 7 16 Martina Basciu 7_ Fattori di energia primaria per le diverse fonti energetiche in Italia 8_ Valori limite del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale in Italia dal 1 gennaio 2006 al 31 dicembre 2007 9_ Valori limite del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale in Italia dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 10_ Valori limite del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale in Italia dal 1 gennaio 2010 nei quali siano riportati valori dei fattori di energia primaria specifici per ciascuna nazione L applicazione di questo nuovo metodo di calcolo render di fatto ancora pi difficile collegare in modo immediato l efficienza dell involucro al fabbisogno di energia primaria
54. a statunitense USGBC US Green Building Council che rilascia una certificazione corredata da una valutazione del rispetto dei requisiti richiesti Platino Oro Argento e Bronzo Valido sia per gli edifici nuovi sia per i vecchi il LEED un criterio di valutazione e di progettazione e si articola in cinque categorie ad ognuna delle quali attri buito un peso percentuale il localizzazione sostenibile 22 2 conservazione dell acqua 8 di energia e atmosfera 27 4 materiali e risorse 20 5 qualit ambientale interna 23 In questo metodo ci sono prestazioni minime su cui non si concedono deroghe come per esempio l isolamento termico o la predisposizione per la raccolta dif ferenziata dei rifiuti perch sono considerati prerequisiti e non influiscono sul punteggio Il GBTool Grenn Building Tool a differenza degli altri due metodi stato ela La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 31 borato attraverso una collaborazione internazionale di 25 paesi fra cui anche l Italia il Grenn Building Challenge promossa a partire dal 1996 dal Natural Re sources Canada Si configura quindi pi che come un sistema di certificazione come un sistema di ricerca internazionale con linee guida generali modificabili a seconda delle caratteristiche del luogo in cui applicato E rivolto a edifici nuovi e esistenti e come gli altri prevede una serie di requisiti aventi un loro pes
55. adi it www itaca org www kenaf fiber it www minambiente it www minergie ch it ww polimerica it www provincia bz itfagenzia ambiente 2902 klimahaus index_i htm www qualityi it www regione sardegna it vwww rockwool it www SAIEDUE it www tecnoclima ch www uni com www usgbc org 132 Martina Basciu NOTE United Nations Framework Convention on Climate Change 2 principali gas ad effetto serra sono il biossido di carbonio CO2 il metano CH il protossido d azoto N50 i fluorocarburi idrati HFC i perfluorocarburi PFC l esafluoro di zolfo SFg SPer energia primaria si intende l energia che non stata sottoposta a nessuna trasformazione Attualmente in sostituzione della certificazione energetica deve essere redatto un attestato di qualificazione energetica Direttiva del Consiglio intesa a limitare le emissioni di biossidi di carbonio mi gliorando l efficienza energetica 6Fino ad un massimo di ulteriori 25 cm per gli elementi verticali e di copertura e di ulteriori 15 cm per quelli orizzontali intermedi Il FEN fabbisogno energetico normalizzato per la climatizzazione invernale il fabbisogno energetico convenzionale per la climatizzazione invernale diviso per il volume riscaldato e i gradi giorno della localit riportati nell allegato A del Dpr 412 del 93 L unit di misura utilizzata il kJY mSGG Per fabbisogno energetico convenzionale si intende la quantit di energia primaria globalmente r
56. agliari in via Is Mirrionis 79 APPART B fabbisogno energia primaria invernale kWh m a pompa di calore primo piano settimo piano secondo piano secondo piano sesto piano sesto piano i non riscaldato non riscaldato l non riscaldato non riscaldato secondo piano sesto piano solaio solaio solaio solaio riscaldato riscaldato intermedio non intermedio intermedio non intermedio isolato isolato isolato isolato norm prEN norm prEN norm prEN norm prEN norm prEN norm prEN ESS cm ET EA ET IE EZA Es ETI A EE EE stato stato di fatto fatto 26 24 24 6219 19 3924 24 9300 00 3041 41 12 7207 4942 42 102 90 90 1214 14 2878 78 7 7181 169 1962 62 4651 bi 11 11 58 27 2746 ipotesi 3 a norma di 21 98 22 41 53 11 33 21 8 715 20 66 51 66 31 80 legge poesia ow 16 oa es nai ara sa sa 1068 8 08 Sr 88 APPART B fabbisogno energia primaria invernale kWh m a caldaia a gas primo piano settimo piano secondo piano secondo piano sesto piano sesto piano non riscaldato non riscaldato non riscaldato non riscaldato secondo piano sesto piano solaio solaio solaio solaio riscaldato riscaldato intermedio non intermedio intermedio non intermedio isolato isolato isolato isolato norm prEN norm prEN norm prEN norm prEN norm prEN norm prEN EER azzo te Dre sr gt Too eee ess fin T ipotes
57. al 1 gennaio 2006 U W m2K Dal 1 gennaio 2008 U W m2K Dal 1 gennaio 2010 U W m2K Zona climatica maggiori scambi di calore tra appartamenti Il rispetto dei requisiti di prestazione suddetti non limitato unicamente agli edifici nuovi o a quelli ristrutturati con superficie maggiore di 1000 m Infatti il decreto legislativo 192 05 che non riguarda gli edifici vincolati recepisce la direttiva europea in modo articolato distinguendo tra un applicazione integrale e una parziale della normativa sul risparmio energetico La prima si avr per gli edifici nuovi per quelli sottoposti ad un ampliamento maggiore al 20 dell edi ficio esistente e si applica solo sull ampliamento e per quelli con superficie maggiore di 1000 m sottoposti a ristrutturazione o manutenzione straordinaria dell involucro La seconda per gli edifici sottoposti a ristrutturazione o manuten zione straordinaria dell involucro integrale o parziale con superficie inferiore ai 1000 m e per quelli in cui stato sostituito l impianto termico o il generatore di calore Nell allegato spiegato in modo dettagliato cosa distingue i due livelli di ap plicazione Se si tratta di un applicazione integrale possibile seguire due strade 1 nel primo caso bisogna rispettare il fabbisogno energetico massimo installare un impianto con un rendimento globale medio stagionale infe riore del 10 rispetto a quello prescritto dall allegato C e
58. ale senza migliorare significativamente il benessere negli edifici Invece affinch sia effettivamente possibile la diffusione del risparmio energetico in edilizia necessario che gli utenti possano percepirne subito la convenienza e nel caso in cui i costi siano ancora eccessivi possano usufruire di incentivi economici 1 2 LA PROMOZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO Un recente studio sviluppato nell Universit degli studi di Firenze ha affron tato la valutazione della fattibilit tecnico economica dell impiego dell energia solare in ambito residenziale riferita ai consumi della famiglia tipica Italiana cio quattro persone Si scelto di studiare il tipo edilizio in linea perch ritenu to pi adatto all integrazione dei sistemi solari e facilmente orientabile in modo adeguato e di localizzare gli edifici a Milano 2404 GG Firenze 1821 GG e Palermo 751 GG per avere un analisi significativa a livello nazionale Sono stati considerati sia sistemi solari attivi collettori solari e celle fotovoltaiche sia siste mi solari passivi muro di Trombe e serre solari questi ultimi due non a Palermo per evitare il surriscaldamento La ricerca stata condotta considerando il costo dell installazione il risparmio annuo e quindi il tempo di ammortamento e la vita media dell impianto si stemi passivi sono risultati di facile installazione non molto costosi ma non in grado di sostituire gli impianti tradizionali Invece sia
59. alute dell uomo nemmeno in caso di incendio ed riutilizzabile oltre che smaltibile in discariche per inerti Per riempire l intercapedine della chiusura verticale sono necessari circa 35 m3 di isolante con un costo di 2800 euro nel caso si usi argilla espansa e di 2100 euro nel caso si usi polistirene Si tratta quindi di una maggiorazione dei costi non eccessiva giustificata dalla ricerca della soluzione meno dannosa per la salute degli abitanti Infine per avere un quadro completo del comportamento energetico dell edifi cio anche in questo esempio stato calcolato l effettivo fabbisogno di energia primaria nel caso si installino una pompa di calore e nel caso si installi una caldaia a gas Come per la Casa Serra sono state considerate sia la normativa vigente sia il progetto di normativa europea prEN 15315 Per brevit si riportano solo le tabel le riassuntive dell appartamento B Anche in questo caso emerge il fatto che l impianto scelto influenza in modo notevole il risultato e conseguentemente emerge la necessit di affiancare allo studio del funzionamento del sistema edificio impianto indicatori che controlli no il comportamento energetico legato unicamente alle dispersioni La prima questione che pur considerando l efficienza dell impianto e il fattore di energia primaria il fabbisogno ottenuto utilizzando entrambi gli impianti La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a C
60. analisi energetica invernale L analisi energetica invernale stata condotta su due dei cinque appartamenti l appartamento A con i lati lunghi esposti a Nord e a Sud un fattore di forma pari a 0 63 e un fabbisogno energetico massimo di 46 13 kWh m a l appartamento B con i lati lunghi esposti a Est e a Ovest un fattore di forma pari a 0 66 e un fabbisogno energetico massimo di 48 17 kWh m a Per entrambi gli appartamenti stato calcolato il fabbisogno energetico in re lazione a tutte le configurazioni suddette considerandoli localizzati sia al primo sia al settimo piano in quanto sono le due ipotesi pi sfavorevoli Quindi stata fatta un ulteriore distinzione tra il caso in cui l appartamento localizzato rispetti vamente al piano superiore e inferiore sia o non sia riscaldato e in quest ultimo La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 75 caso se sia presente o no l isolamento nelle chiusure orizzontali intermedie 86_ Fabbisogno energetico invernale del x l appartamento A del primo piano e del In primo luogo si pu notare che l appartamento A avendo un ampia parete settimo piano con aperture finestrate rivolta a Nord ha maggiori dispersioni di calore rispetto 87_ Fabbisogno energetico invernale del n 7 uu l appartamento B del primo piano e del all appartamento B che verso Nord ha una parete priva di aperture e di dimen setti
61. ando il vantaggio di norme adeguate alle condizioni locali Infatti in seguito alla Legge Bassanini Decreto Legislativo del 31 Marzo 1998 n 112 e alla Legge Costituzionale del 18 Ottobre 2001 n 3 la legislazione e le funzioni amministrative in tema di energia sono state affidate alle regioni Quindi i decreti del Presidente della Repubblica previsti nel decreto legislativo 192 05 avranno valore transitorio e saranno abrogati nel momento in cui le singole re gioni e le province autonome recepiranno la direttiva 2002 91 CE ovviamente 22 Martina Basciu 15_ Percentuale del fabbisogno annuo di energia coperta da collettori solari e celle fotovoltaiche nelle tre citt 16_ Pianta primo piano prospetto anterio re e prospetto posteriore del tipo edilizio in linea nel rispetto delle linee guida nazionali Sarebbe quindi preferibile promuovere il pi possibile un Metodo di calcolo che nella scelta di tecniche costruttive e materiali garantisca un giusto equilibrio tra i vari fattori considerati Alla luce di queste considerazioni possibile che l applicazione delle pratica corrente migliore Best Practise non sia sempre la soluzione adatta per i pae si dal clima mite Quindi prestazioni troppo impegnative per esempio quelle richieste dal Passivhaus Institut tedesco potrebbero essere eccessivamente costose sia da un punto di vista economico che ambient
62. ani in open space La prima considerazione che si pu fare che la scelta di aver rimosso l in tonaco ha indubbiamente peggiorato il comportamento dell edificio infatti la La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 53 44 45 trachite una pietra molto porosa che ha una scarsa resistenza agli agenti atmosferici e tende ad assorbire l umidit e l acqua piovana con conseguente aumento della trasmittanza e rischio di lesioni e distacco di materiale dovuti in caso di gelate al passaggio dell acqua trattenuta tra i pori dallo stato liquido a quello solido Inoltre ci si potrebbe chiedere se la nuova destinazione sia adeguata all edifi cio che un esempio significativo per tipi edilizi e costruttivi della zona e di fatto ne cambia tutte le caratteristiche fondamentali Comunque sia si proceduto all analisi energetica sia invernale che estiva seguendo quanto previsto dal progetto e proponendo una serie di alternative in modo ottenere una configurazione adeguata al caso particolare 2 1 1 L analisi energetica invernale
63. ano Stato di fatto mento dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento B al primo 5000 piano 108 110 112 _ Tabelle riassuntive del 4009 l andamento dei carichi termici estivi delle ipotesi 1 2 3 dell appartamento B al pri 3000 irraggiamento mo piano 2000 trasmissione 109 111 113_ Grafici rappresentativi del ventilazione l andamento dei carichi termici estivi delle 1000 totali ipotesi 1 2 3 dell appartamento B al pri mo piano 114_ Tabella riassuntiva dell andamento dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento B al settimo piano 1000 107 108 Carichi termici appartamento B primo piano Ipotesi 1 3000 2500 2000 1500 irraggiamento trasmissione 1000 ventilazione 500 1 totali 500 1000 109 be J f o of e ie ie tel vl 110 86 Martina Basciu Carichi termici appartamento B primo piano Ipotesi 2 3500 3000 2500 2000 irraggiamento 1500 trasmissione 1000 ventilazione 500 1 totali 500 1000 111 w g f o of e e ie tel vl 112 Carichi termici appartamento B primo piano Ipotesi 3 3500 3000 2500 2000 irraggiamento 1500 trasmissione 1000 ventilazione totali
64. anta sia dell intero fabbricato sia dei singoli ap partamenti sono studiati solo con l obbiettivo di ottenere il maggior numero di alloggi e non in base al benessere degli abitanti e allo sfruttamento ottimale del la radiazione solare per l illuminazione naturale e il riscaldamento ad esempio l alloggio C esposto unicamente a Nord ed privo di ventilazione traversale mentre l alloggio A dotato di un ampia parete con aperture finestrate esposta 71_ Vista edificio a Sud ha su questo lato tutti i locali di servizio ed il soggiorno a Nord Lo stesso 72_ Pianta piano tipo La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 69 gassa g DETTAGLIO 1 ei I E DETTAGLIO 2 73 discorso vale se si considera il comportamento estivo gli appartamenti B ed E hanno aperture finestrate unicamente a Est e Ovest senza alcuna attenzione alle schermature e alla disposizione degli ambienti Anche gli elementi di fabbrica e costruttivi sono stati progettati senza alcuna a
65. are per un ri vestimento a cappotto necessario un materiale rigido resistente agli agenti atmosferici che garantisca una buona resistenza al passaggio di calore che non opponga grandi resistenze alla diffusione del vaporeS e sia igroscopico L isolante da inserire nell intercapedine deve avere propriet termoigrometriche analoghe mentre non deve necessariamente garantire alcuna resistenza agli agenti atmosferici non deve presentarsi in forma di lastra ma di materiale sciol to facile da iniettare e non deve deteriorarsi al contatto con l umidit Quest ultima caratteristica in parte legata all igroscopicit dei materiali infatti se il materiale igroscopico a cellule chiuse come il polistirene non altera to dall umidit invece se igroscopico fibroso o poroso l umidit sostituisce l aria all interno dei pori compromettendone le propriet coibenti Quindi per tutti i materiali scelti sono state ricavate da testi specialistici indi cazioni sulle prestazioni in modo da capire quale sia l uso pi adeguato per ogni materiale e conseguentemente quale o quali materiali siano i pi adatti al recupero dei due edifici analizzati Alcune caratteristiche sono state riportate in modo quantitativo conducibilit termica resistenza al vapore etc altre in modo qualitativo in particolare le emissioni in fase di produzione saranno poi esplicitate numericamente nel paragrafo successivo 3 1 1 Il legno mineraliz
66. ces depletion si divide in consumo ener getico diretto espresso in MJ in consumo di materiali Kg e in consu mo di combustibili fossili tep Le risorse devono essere ulteriormente suddivise in rinnovabili e non rinnovabili Una volta individuate le categorie si passa alla classificazione seconda parte dello LCIA che consiste nell inserire gli impatti ambientali riordinati nell inven tario nella categoria di impatto cui appartengo ossia nell associare gli impatti ambientali all effetto ambientale causato Bisogna considerare che un impatto pu generare pi effetti ambientali in questo caso si pu agire in due modi o suddividendo equamente l impatto tra gli effetti generati quando tali effetti sono correlati tra loro o attribuendo il 100 dell impatto a ciascun effetto nel caso in cui non ci siano correlazioni Inoltre un effetto ambientale pu essere generato da vari impatti ambientali ognuno con la propria unit di misura quindi necessario uniformare gli impatti appartenenti a ciascuna categoria attraverso la terza parte dello LCIA la carat terizzazione Con la caratterizzazione si associa ad ogni categoria di impatto un indicatore di impatto numerico valutato con un unica unit di misura Tutti gli impatti che contribuiscono ad una certa categoria devono essere espressi secondo l unit di misura di quella categoria Ad esempio nella classificazione le emissioni di biossido di azoto NO e di metano CH sono
67. che nella Finanziaria 2007 Per il 2006 sono stati messi a disposizione fondi per le energie rinnovabili dalle regioni Campania Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Trentino Um bria e Valle D Aosta Gli ultimi finanziamenti in Sardegna risalgono al 2005 2611 Conto energia normato dal Decreto 28 07 2005 Criteri di incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare redatto in attuazione del Decreto Legislativo n 387 del 29 dicem bre 2003 in attuazione della direttiva 2001 77 CE 27 certificati verdi sono emessi dal gestore del mercato elettrico a favore di chi produce energia elettrica dalle fonti energetiche rinnovabili 28 certificati bianchi o titoli di efficienza energetica sono emessi dal gestore del 134 Martina Basciu mercato elettrico a favore di chi ha conseguito i risparmi energetici prefissati 29A partire dallo 01 10 2006 la detrazione Irpef stata nuovamente fissata al 36 II GRTN stato individuato quale soggetto attuatore che eroga le tariffe in centivanti nella Delibera n 188 05 adottata il 14 09 2005 dall Autorit per l Ener gia Elettrica e il Gas AEEG 3Sono stati incrementati gli obbiettivi del D M 28 luglio 2005 che auspicava il raggiungimento di 300 MW di potenza con 100 MW incentivabili art 11 seIstituto per la Trasparenza l Aggiornamento e la Certificazione degli Appalti Nel centro di ricerca Piemontese lavora c
68. che per gli edifici di superficie superiore ai 1000 m2 La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 15 sono obbligatorie le schermature esterne Inoltre le pareti opache sottoposte a un irraggiamento solare medio mensile superiore ai 290 W m devono avere una massa superficiale di almeno 230 Kg m in modo da garantire una inerzia termica sufficiente a contrastare gli effetti dell eccessivo soleggiamento Si deve anche provvedere all installazione di impianti fotovoltaici di impianti solare termico che coprano almeno il 50 del fabbisogno di acqua calda sa nitaria e alla predisposizione per il collegamento alla rete di teleriscaldamento nel caso ve ne sia una a una distanza inferiore di 1000 m Si prevede inoltre la semplice correzione del metodo di calcolo in vigore infatti non cambiata l organizzazione complessiva dello schema di relazione tecnica ma sono introdotte modifiche puntuali La pi importante la sostitu zione della verifica del FEN con la verifica del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale inteso come l energia primaria globale richiesta nel corso di un anno per mantenere negli ambienti riscaldati la temperatura di progetto L energia primaria consumata calcolata in base al flusso di calore attraverso l involucro e all efficienza globale dell impianto di riscaldamento quindi se a parit di dispersioni si passa dal C O P pari a 3 di un
69. circa 50 Km da Samugheo e fibra di legno prodotta nel Nord Italia lo stabilimento di uno dei maggiori produttori italiani dista dall edificio considerato circa 1150 Km Per riassumere brevemente i risultati ottenuti in questo caso stata riportata una tabella riassuntiva degli impatti ambientali di produzione e trasporto di tutte le ipotesi fatte per la casa Serra tenendo conto che in questo caso il percorso necessario al trasporto del polistirene varia dai 70 Km ai 150Km Il legno mineralizzato avendo impatti sia di produzione sia di trasporto ridotti indubbiamente meno inquinante del polistirene Anche la fibra di legno pur avendo essendo prodotta nello stabilimento pi distante produce complessi 4 vamente emissioni inferiori rispetto alle materie plastiche eccezion fatta per la riduzione dell ozono che era comunque superiore anche in fase di produzione In conclusione i materiali riciclati e quelli naturali causano impatti ambientali inferiori rispetto alle materie plastiche anche considerando il trasporto dal Nord Italia alla Sardegna Infatti non solo l inquinamento in fase di produzione molto inferiore ma quello dovuto al trasporto in parte ammortizzato dai grandi cari Confronto materiali Casa Serra m polistirene polistirene poliestere legno mineralizzato Fibra di legno Categoria d impatto unit 70 Km 150 Km 1000 Km 50 Km 1150 Km Effetto serra kg GWP_ 52317 52565 5512 15905 Ri
70. cnico co struttivi per l edilizia cio degli stessi argomenti del decreto legislativo 192 05 Il D M 27 07 2005 su alcuni aspetti segue le linee guida della direttiva europea e infatti si occupa sia di edifici nuovi sia di quelli ristrutturati e non solo per il riscaldamento ma anche per il raffrescamento Introduce i concetti di inerzia termica e schermature solari e a differenza del Dlgs 192 prescrive ai Comuni l inserimento nei regolamenti edilizi delle norme sul risparmio energetico Pre vede inoltre che nei computi per la determinazione dei volumi e dei rapporti di copertura non siano considerati gli spessori per la parte eccedente i centimetri 306 in quanto il maggiore spessore contribuisce al miglioramento dei livelli di coibentazione termica acustica e di inerzia termica Invece per quanto riguarda il calcolo delle dispersioni non porta alcun miglio ramento infatti riduce di circa il 10 il limite delle dispersioni globali per tra smissione ma per tener conto dell inerzia termica delle murature applica un coefficiente correttivo che in sostanza riporta i valori alla situazione precedente Inoltre nella definizione delle trasmittanze dell involucro incompleto e sbrigati vo i valori limite attribuiti a ciascun elemento di fabbrica sono gli stessi per tutte le zone climatiche e addirittura le chiusure verticali esterne non sono soggette La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 13 a
71. co sia invernale che estivo contenuto per il consumo invernale si fatto riferimento a quelli previsti del Dlgs 192 05 senza causare un inquinamento eccessivo o provocare un aumento dei costi tale da scoraggiare gli interventi di recupero Parallelamente sono stati utilizzati i calcoli energetici per valutare se i metodi di verifica previsti dalla normativa portino alla progettazione di edifici in cui le prestazioni degli elementi di fabbrica siano veramente adeguate al caso spe cifico in particolare l opportunit di permettere l omissione dei calcoli globali sostituendoli con la sola verifica della trasmittanza degli elementi di fabbrica e dell efficienza dell impianto la soluzione che si propone nella normativa per risolvere la questione dei furti di calore ragionamenti sull efficienza energetica e le conseguenti considerazioni sono stati integrati da valutazioni sugli impatti ambientali utilizzando i risultati ottenuti col metodo LCA in due modi differenti Si infatti in primo luogo proceduto al confronto tra vari isolanti per poter scegliere il pi adatto per i due edifici studiati usando come discriminanti l inquinamento prodotto e le prestazioni In secondo luogo stato valutato il rapporto tra le emissioni in fase di produzione e distri La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 51 buzione e quelle in fase di gestione per la casa Serra isolata con p
72. colo usato per l esempio precedente per un giorno del mese di Luglio per ogni ora dalle ore 8 00 alle ore 17 00 in base ai seguenti dati climatici per le condizioni interne una temperatura pari a 26 C e un umidit pari al 50 per le condizioni esterne una temperatura pari a 32 1 C e un umidit pari al 59 50 Anche in questo caso sono state elaborate le tabelle riassuntive dei 160 fogli di calcolo necessari allo studio delle configurazioni considerate Da una prima analisi veloce fatta osservando i grafici qualitativamente emerge w g f o A e e __ vl n e se S rn ea oa e ae san r 90 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 81 Carichi termici appartamento A primo piano Stato di fatto 6000 5000 4000 3000 irraggiamento trasmissione 2000 91 Grafico rappresentativo dell anda mento dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento A al primo piano 92 94 96 _ Tabelle riassuntive dell anda mento dei carichi termici estivi delle ipo tesi 1 2 3 dell appartamento A al primo piano 93 95 97_ Grafici rappresentativi dell an ventilazione damento dei carichi termici estivi delle 1000 1 totali ipotesi 1 2 3 dell appartamento A al pri 0 mo piano 98_ Tabella riassuntiva dell andamento 1000 dei carichi termici estivi del
73. comprese di infissi 3 3 W m K La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 71 Per raggiungere le prestazioni richieste stato quindi necessario prevedere per quanto riguarda la chiusura orizzontale tra il settimo piano e il sottotetto un isolamento di 6 cm di polistirene Questo deve essere applicato all intradosso del solaio riducendo di pochi centimetri l interpiano di 2 9 m poich l altezza ridotta del sottotetto rende impossibile l applicazione all estradosso E quindi necessario introdurre prima dell isolante una barriera al vapore per evitare la condensa che secondo i risultati ottenuti col metodo di Glaser altrimenti si formerebbe Invece per la chiusura verticale della loggia che l unica parte delle tampo nature rifinita con l intonaco sufficiente un cappotto di 3 cm dello stesso materiale Infine il solaio tra il primo piano e il pilotis sar isolato con un cappotto di 5 cm di polistirene e gli infissi saranno sostituiti con finestre a doppio vetro e a taglio termico La questione si complica quando si passa alla scelta dell intervento per l ade guamento energetico della maggior parte della chiusura verticale costituita dal la muratura faccia a vista con intercapedine da 12 cm e dei ponti termici infatti non sono sufficienti le sole considerazioni sull efficienza energetica ma anche quelle tipologiche e costruttive In primo luogo sono s
74. costruttivo per quanto riguarda la correlazione tra parete faccia a vista e isolante e inoltre cambierebbe la percezione del rap porto tra i due elementi di fabbrica in quanto lo scheletro diventerebbe molto pi evidente Se poi si passa al rapporto costi benefici non si tratta di un intervento conve niente La correzione del ponte termico riduce il fabbisogno energetico di 3 78 kWh m a considerato che il costo di un kWh di 0 21174 euro e l appartamento ha una superficie di 102 m si tratta di un risparmio di circa 81 euro all anno che si riducono a 27 euro nel caso in cui l impianto di riscaldamento sia costituito da una pompa di calore con C O P pari a 3 ponti termici di un appartamento si estendono per una superficie di circa 18 5 m e il costo della fornitura e posa in opera di un m di cappotto compreso l intonaco di circa 40 euro a m cui bisogna aggiungere 8 euro a m per i ponteggi per un estensione di circa 3182 m per un totale di 1500 euro ad appartamento e un ammortamento di 55 anni In realt la cifra globale dei lavori non proibitiva invece molto scoraggiante il fatto che si dovrebbero montare i ponteggi che invece non sarebbero neces sari nell ipotesi 1 e 3 Inoltre mentre sugli altri elementi di fabbrica ogni singolo proprietario potrebbe intervenire liberamente adeguando unicamente il proprio appartamento il rivestimento dei ponti termici deve necessariamente riguardare tutto lo scheletro portante pres
75. dato che i ricavi dagli impianti con potenza inferiore ai 20 kW non sono tassabili Il successo del conto energia stato tale che il 31 07 2006 il Gestore del Siste ma Elettrico GRTN S p A 8 ha comunicato che essendo esaurita la potenza disponibile per l incentivazione nel 2006 non potranno essere presentate per quest anno ulteriori domande di ammissione all incentivazione A meno di mo difiche normative nuove domande potranno essere inoltrate nel mese di marzo 2007 Infatti secondo DM 06 02 2006 l obiettivo nazionale di potenza nominale fo tovoltaica cumulata da installare entro il 2015 di 1000 MW con incentivabili 500 MW 360 MW per gli impianti di potenza inferiore a 50 KW e 140 MW per impianti di potenza superiore a 50 kW In realt come si pu vedere dalla tabel 17_ Calcolo ammortamento di un impian la 18 i 500 MW sarebbero stati ampiamente superati nel 2006 per cui stato to fotovoltaico con potenza di 2 kWp al Nord al Centro e al Sud Italia 18_ Tabella riassuntiva impianti incentiva una quota di incentivi anche per il 2007 ti con il conto energia per il 1 trimestre 2006 19_ Potenza cumulativa impianti ammessi all incentivazione MW necessario respingere pi di 11000 domande idonee in modo da poter lasciare 26 Martina Basciu numerosit 8 132 1 516 5 524 1 092 totale parziale 1 kW 15 380 3 191 10 580 1 609 lt P lt 50 kW 1 467 1 271 16 847 3 227 11 851 1 769 potenza MW 56
76. dell impianto unitamente alla disponibilit di fonti energetiche rinnovabili e di materiali poco inquinanti Confronto tra fase di gestione e di produzione 123 124 Martina Basciu 5 CONCLUSIONI Si visto che per affrontare un progetto edilizio in modo da ottenere un edificio sostenibile bisogna puntare sia sulle prestazioni dell involucro sia sull efficien za dell impianto e della fonte energetica sia sull uso di materiali poco inquinanti Infatti privilegiare uno di questi aspetti e trascurare gli altri potrebbe portare a risultati non soddisfacenti soprattutto per quanto riguarda il bilancio finale delle emissioni Con l arrivo del 4 Gennaio 2006 l Italia dopo quindici anni di calma assoluta stata investita da un vortice di cambiamenti normativi che hanno interessato l efficienza energetica del sistema edificio impianto e l introduzione obbligatoria delle fonti energetiche in edilizia ma non lo studio degli impatti ambientali cau sati dai materiali per l edilizia Come stato illustrato nel paragrafo 4 del capitolo 1 la normativa sui prodotti si sviluppata in modo parallelo senza interagire in alcun modo con quella sul risparmio energetico e inoltre non esiste alcun decreto che imponga che un ma teriale abbia il marchio Ecolabel o una certificazione EPD La scelta di utilizzare un prodotto poco inquinante legata unicamente alla sensibilit degli operatori edilizi Casa Clima con l introduzione della cert
77. do da ottenere un edificio particolarmente efficiente nella stagione estiva Tale soluzione non pu essere applicata perch in un clima temperato come quello sardo bisogna considerare sia il problema del raffrescamento che quello del riscaldamento Una chiusura di base molto disperdente sarebbe in dubbiamente vantaggiosa per l estate ma aumenterebbe notevolmente il fab bisogno energetico invernale quindi preferibile un isolamento non eccessivo che garantisca un buon funzionamento dell edificio in entrambi i casi Poich la trasmissione di calore attraverso il terreno influenza in modo non tra scurabile i risultati per valutare il livello di isolamento negli altri elementi di fab brica si deciso di elaborare un grafico in cui siano esclusi i carichi dovuti alla chiusura di base Considerando solamente i carichi per trasmissione attraverso la chiusura oriz zontale e la copertura l andamento del grafico cambia completamente Nella prima met della mattinata poich la temperatura dell aria esterna non ancora molto elevata e inoltre le pareti a Ovest non sono ancora state investite dalla radiazione solare diretta i carichi termici sono bassi e non si apprezza la varia zione di isolante tra le varie configurazioni Con l aumentare della temperatura esterna e del numero di ore in cui gli ele menti di fabbrica sono stati investiti dalla radiazione solare i carichi termici cui carichi termici per trasmissione attraverso le chius
78. duzione strato di ozono kg ODP 0 000729 0 001013 0 010681 0 002257 0 008188 Tossicit sull ecosistama 697130 702980 121060 252580 178 114 Martina Basciu chi delle navi cargo e indubbiamente sostituire il trasporto su gomma con quello ferroviario lo ridurrebbe ulteriormente A tale proposito sarebbe interessante capire se il trasporto delle merci dal Nord al Sud Italia effettuato completamente sugli autocarri inciderebbe cos poco sugli impatti ambientali complessivi La scelta di un materiale dipende da tante considerazioni non trascurabili per ch anche se negli esempi non si verificato variabili che non sono legate alle propriet dei materiali come la dislocazione degli stabilimenti potrebbero influenzare il complessivo bilancio ambientale La scelta dell isolante 115 116 Martina Basciu 4 CONFRONTO TRA FASE DI GESTIONE E DI PRODUZIONE Categoria d impatto Effetto serra Riduzione strato di ozono Tossicit sull ecosistema Tossicit sull uomo Eutrofizzazione Acidificazione Smog fotochimico Esaurimento risorse Rifiuti solidi 179 Tabella riassuntiva delle emissioni causate da 1kWh fornito dalla rete elettrica nazionale e 1kWh prodotto con gas natu rale Una volta analizzato il comportamento energetico degli edifici al variare dell iso lamento e le emissioni in fase di produzione di alcuni materiali isolanti il passo successivo lo studio del rapporto che intercorre tra le emissioni in fase d
79. e meno dispendiosa In realt in primo luogo il collegamento tra trasmittanza e fabbisogno di energia primaria non univoco ma influenzato anche dall efficienza dell impianto di riscaldamento quindi in base al tipo di impianto utilizzato il fabbisogno di ener gia primaria potrebbe cambiare notevolmente a prescindere dallo spessore di isolante In secondo luogo l aumento dello spessore di isolante potrebbe causare una maggiorazione delle spese in fase di costruzione ammortizzabile in un numero eccessivo di anni Inoltre per quanto riguarda la questione ambientale non bisogna sottovalutare 20 Martina Basciu lo studio del rapporto tra i costi energetici della produzione di un materiale per l edilizia e il risparmio energetico che questo pu garantire quindi potrebbe anche succedere che per ottenere una maggiore efficienza in fase di gestione si avrebbe un eccessivo aumento di emissioni in fase di produzione Lo stesso discorso vale per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione nei quali bisogna anche considerare che i valori di trasmittanza richiesti per gli ele menti di fabbrica potrebbero essere veramente difficili da raggiungere rispet tando il tipo edilizio scoraggiando quindi invece di incentivare questo tipo di interventi In realt affrontare un progetto ponendosi l obbiettivo di ottenere un edificio sostenibile vuol dire considerare differenti aspetti il consumo di energia in fase di gestione intesa co
80. ecca nicamente o a vapore e impastati con acqua per formare materassi morbidi che sono fatti asciugare a caldo 120 190 e poi leggermente compressi il principale legante la lignina contenuta nel legno stesso Contro la putrefazione sono aggiunte piccole quantit di solfato di allumina e come antifiamma solfato di ammonio Il prodotto ottenuto ha buone prestazioni termoigrometriche ha una conducibi lit termica pari a 0 05 W mK permeabile al vapore 5 lt u lt 13 igroscopico ma si deteriora a contatto con l umidit In caso di incendio non produce gas tossici pu essere sia riciclato sia recupe rato per la produzione di energia Anche in questo caso il bassissimo impatto ambientale mantenuto se il ma teriale non modificato per migliorarne le prestazioni Ad esempio da evitare l uso di bitume o paraffina per impregnare i materassini quando devono essere usati in copertura per evitare che entrino a contatto con l umidit 3 1 3 Lana di vetro e lana di roccia Il processo di produzione delle fibre minerali consiste nella fusione ad alte tem perature del minerale utilizzato e nella lavorazione in fibre dello spessore com preso tra i 2 e i 20 mm della massa liquida ottenuta Le fibre di roccia e di vetro cos ottenute rispettivamente dalle rocce d origine vulcanica basalto diabase dolomite calcare e dal vetro recuperato sono poi ricomposte in materassini feltri lastre usando come legante resine melamminic
81. ede una per ogni requisito valutato requisiti talvolta articolati in sotto requisiti sono raggruppati in categorie che a loro volta sono raggruppate in sette aree di valutazione ognuna delle quali costituisce una tabella Le aree di valutazione sono i Qualit ambientale esterna Analisi delle condizioni che possono in fluenzare negativamente il contesto in cui l edificio inserito cio la presenza di manufatti che favoriscono l innalzamento della tempera tura o intralciano la ventilazione e la presenza di fonti di inquinamento locale e delle interazioni tra edificio e contesto 2 Consumo di risorse Analisi dei consumi energetici in fase di gestione dell edificio delle modifiche sul territorio e del consumo di acqua e ma teriali 3 Carichi ambientali Controllo delle emissioni nocive e della produzione e gestione dei rifiuti 4 Qualit ambientale interna Verifica dei requisiti ambientali dell edificio e cio l illuminamento l isolamento acustico la temperatura interna la qualit dell aria SE Qualit del servizio Controllo della predisposizione alla facile manuten zione e modifica dell organismo edilizio 6 Qualit della gestione Controllo della predisposizione alla facile gestio ne dell organismo edilizio 7 Trasporti Verifica della disponibilit di trasporti pubblici La scelta dei requisiti fatta considerando alcune caratteristiche fondamentali pres
82. ell impianto di riscaldamento Gi da questo esempio e si vedr ancora meglio nel prossimo si inizia a capire che scegliendo la seconda strada si ottenga un sovradimensionamento dell isolante che meglio evitare come si detto nel capitolo 1 Per gli stessi motivi sarebbe meglio incoraggiare anche nei casi di ristruttu razione integrale dell involucro in edifici con superficie inferiore ai 1000 m2 il calcolo del fabbisogno energetico globale Infatti poich si sta comunque in tervenendo globalmente sull involucro di fatto non dovrebbe esistere alcuna differenza rispetto agli edifici di dimensioni maggiori Inoltre si potrebbe addirittura pensare che nel caso di un edificio interessato da un primo intervento sull involucro con adeguamento energetico una volta che successivamente si decidesse di terminare l adeguamento dell involucro sarebbe meglio calcolare il fabbisogno energetico complessivo piuttosto che applicare agli ultimi elementi ristrutturati le prestazioni richieste dalla normativa In questo modo si avrebbe la garanzia di ottenere un edificio efficiente senza eccedere inutilmente con l isolante D altra parte per stato necessario affiancare il rispetto della trasmittanza degli elementi di fabbrica maggiorata del 30 alla verifica del fabbisogno di ener gia primaria Infatti la sola verifica del rispetto di quest ultimo potrebbe portare negli edifici nuovi e in generale in quelli in cui si effettua solo i
83. ella Russia l Italia tenuta a rispettare gli impegni presi ma attualmente Paesi industrializzati Paesi in sviluppo Novega 1 TT Reset T amp T e TS TT 1 Introduzione 5 2_ Percentuale di riduzione delle emissio ni di gas a effetto serra attribuita a cia scuna nazione europea 3_ Emissioni di gas serra da processi energetici per settore economico in Italia Lussemburgo Germania Danimarca Austria Svizzera Belgio Italia Olanda Francia Finlandia Norvegia Svezia Islanda Gran Irlanda Spagna Grecia Portogallo 35 25 15 5 5 15 25 35 in grave ritardo secondo i dati riportati nell Annuario dei dati ambientali del 2005 06 le emissioni di gas serra nel 2003 sono aumentate rispetto a quelle del 1990 del 14 Per raggiungere l obiettivo l Unione Europea e l Italia hanno attuato politiche per la riduzione delle emissioni basate sulla sostituzione dei combustibili fossili con altre fonti energetiche meno inquinanti e sul risparmio energetico Secondo i dati relativi al 2004 in Italia i prodotti derivati del petrolio sono la prin cipale fonte di energia ma come si pu vedere nella tabella 4 il loro utilizzo decresce costantemente a favore di combustibili meno inquinanti come il gas naturale che sono destinati a diventare il principale combustibile e delle fonti Emissioni di gas serra da processi energetici per settore economico in Italia MtCO equi
84. energetici e anche dalla normativa italiana che ha come fulcro il rispetto di un valore mas simo di fabbisogno energetico 2 il secondo applicato dai metodi a punteggio consiste nello stilare una pagella ambientale di un edificio secondo elementi di valutazione arbi trariamente scelti cercando di comprendere tutti i punti fondamentali di un processo edilizio 3 il terzo proposto dai bilanci energetici ecobilanci si basa sull analisi di tutti i danni ambientali che un processo edilizio pu causare Tutti e tre i metodi visti hanno dei limiti e in effetti non riescono ad inquadrare la questione in modo completo Il primo ha l indubbio pregio di consentire una valutazione immediata un edificio pu rispettare o non rispettare un determi nato limite massimo di consumi energetici Quindi se l edificio appartiene ad una certa classe Casa Clima o ha la certificazione energetica secondo il Dlgs 192 05 quando sar in vigore risponde a caratteristiche inequivocabili Come si gi accennato concentrarsi solo sull efficienza energetica senza conside Introduzione 47 rare altri aspetti fondamentali quali l inquinamento prodotto dai materiali pu portare a risultati non soddisfacenti dal punto di vista ambientale Al contrario i metodi a punteggio cercano di considerare veramente tutti i requi siti ambientali di un edificio e non solamente ad esempio inclusa la dispo nibilit di mezzi di trasporto pubblici facilme
85. ente si calcola lo ODP di un Kg di so stanza in base alle reazioni di rottura di una molecola di ozono provo cate in un anno Il potenziale di acidificazione Acidification Potential AP l indicatore della categoria acidificazione ed espresso in Kg di SO eq bios sido di azoto Il procedimento di equivalenza per il calcolo dello AP analogo ai casi precedenti e si basa sulla capacit potenziale che ha una sostanza di creare ioni H Il potenziale di eutrofizzazione Nutrification Potential enrichment NP l indicatore della categoria eutrofizzazione ed espresso in Kg di PO eq fosfato Il calcolo dello NP si effettua con lo stesso metodo degli altri indicatori in base al potenziale contributo alla formazione di biomasse Il potenziale di formazione dello smog fotochimico Photochemical Ozone Creation Potential POCP l indicatore della categoria forma zione di smog fotochimico ed espresso in Kg di CH eq etilene secondo un metodo di conversione analogo ai precedenti La categoria tossicit per l uomo e per l ambiente rappresentata da vari indicatori Per quanto riguarda la tossicit per l uomo questa si divide in tre indicatori che rappresentano la quantit sostanze tossiche per l uomo emesse in aria Human toxicological classification value for air HCA acqua Human toxicological classification value for water HCW e terra Human toxicological classification value for so
86. er la salute dell uomo Quindi anche riguardo al comportamento estivo il vantaggio che si ottiene dal l aumento delle prestazioni della chiusura verticale non tale da giustificare un eccessivo aumento degli impatti ambientali di produzione e si possono consi derare valide le conclusioni elaborate per il comportamento invernale La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 91 92 Martina Basciu 3 LA SCELTA DELL ISOLANTE 124_ materiali analizzati L analisi di due esempi cos diversi fa emergere che nella progettazione di un edificio con consumi energetici contenuti sia meglio valutare in modo attento lo spessore degli isolanti senza fare l errore di pensare che l eccesso sia sempre la soluzione migliore Una volta determinate le prestazioni degli elementi di fabbrica necessarie per il progetto che si sta affrontando sarebbe il caso di valutare i materiali isolanti disponibili in commercio Finora infatti ad eccezione dell argilla espansa nel l intercapedine per praticit lo studio stato condotto utilizzando unicamente il polistirene sia in lastre che sfuso Si gi detto che questo materiale molto diffuso in edilizia caratterizzato da ottime prestazioni ma dannoso per l uomo e l ambiente e si pensato di so stituirlo con l argilla espansa che secondo la letteratura sull argomento molto meno dannosa In realt esistono altre alternat
87. ere effetti vamente rispondente alle effettive caratteristiche dell edificio Le trasmittanze sono invece fissate in Modo molto rigido infatti per gli elementi dell involucro variano solo in base alla zona climatica e addirittura per i divisori verticali tra appartamenti contigui previsto nelle zone C D E e F il rispetto di un unico valore massimo pari a 0 8 W m K L isolamento delle chiusure verticali tra appartamenti contigui necessario per evitare i furti di calore ma non una soluzione soddisfacente in quanto sono state trascurate le chiusure orizzontali intermedie che invece sono causa dei Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio 2006 U W m2K 2008 U W mK 2010 U W m K 11 Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio 060 oo S e 12 Dal 1 gennaio Dal 1 gennaio 2006 U W m K 2010 U W m K 0 80 0 65 i oe os 04 13 18 Martina Basciu 11_ Irasmittanza termica delle chiusure verticali opache evoluzione dei valori limi te dal 2006 al 2010 12 Trasmittanza termica delle chiusure orizzontali di copertura opache evoluzio ne dei valori limite dal 2006 al 2010 13_ Irasmittanza termica delle chiusure orizzontali di base opache evoluzione dei valori limite dal 2006 al 2010 14_ Trasmittanza termica delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi evo luzione dei valori limite dal 2006 al 2010 Trasmittanza termica delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi D
88. erra kg GWP_ 23213 49147 1964 869164 22621 56 1914 766 11921 84 1009 105 Riduzione strato di ozono kg ODP 0 024564541 0 000919342 0 023938 0 000896 0 012616 0 000472 Tossicit sull ecosistema EC 546561 0426 39657 90972 532624 1 38646 66 280699 4 20367 26 Ainuisoii e JoJo fo Jo Jo Jo Sono state calcolate le variazioni di emissioni tra l ipotesi 2 e la 4 e tra l ipotesi 2 e la 6 L ipotesi 2 con un basso livello di isolamento stata considerata la con figurazione base in modo da capire cosa succede se si aumentano le prestazio ni della copertura ipotesi 4 o se invece si isola la chiusura verticale ipotesi 6 Variazione emissioni per una stagione di riscaldamento Casa Serra na A ipotesi2 4 A ipotesi2 6 Categoria d impatto unit z r pompa di calore pompa di calore Effetto serra kgGWP 591 9282778 50 10283013 11291 65 955 7639 Riduzione strato di ozono kg ODP 0 000626379 2 394426E 05 0 011949 0 000447 Tossicit sull ecosistema 13936 93564 1011 249783 265861 6 19290 65 Tossicit sull uomo 7 140722082 0 294181755 136 2167 5 611825 Eutrofizzazione kg NP 0 176325725 0 01981641 3 363598 0 378019 181 Come si gi visto nell analisi energetica la configurazione meno inquinante l ipotesi 6 ovviamente per il passaggio dall ipotesi 2 alla 4 o alla 6 comporta un aumento di isolante e quindi di inquinamento in fase di produzione E stata quindi calcolata la variazione del
89. esi 2 4 65 Questo accade perch la chiusura orizzontale di base non isolata e quindi trasmette molto pi calore al terreno rispetto alle altre configurazioni soprattutto Ge e e f oA A sel q e y Carichi termici per trasmissione 3000 2000 1000 0 Stato di fatto 1000 lpotesi2 2000 Ipotesi 4 3000 4000 5000 6000 121 notesi 6 68 se si considera il fabbisogno energetico durante la mattina A partire dalle ore 13 00 infatti la differenza si riduce notevolmente in quanto mentre gli scambi di calore tra ambiente interno e terreno sono costanti invece quelli attraver so la chiusura verticale e la copertura aumentano particolarmente durante il pomeriggio a causa della conformazione e dell orientamento dell edificio Di conseguenza la differenza di fabbisogno energetico compensata dalle grandi dispersioni che si hanno nello stato di fatto attraverso le chiusure verticali e la copertura In particolare si pu notare che l ipotesi 6 poich prevede anche l isolamento della muratura ha il pregio di ridurre il flusso di calore pomeridiano 66 Martina Basciu sulle pareti Sud Ovest e Nord Ovest e infatti dalle ore 17 00 pi vantaggiosa dello stato di fatto Queste considerazioni potrebbero suggerire di studiare una nuova configura zione in cui si isolano tutti gli elementi di fabbrica escluso quello a contatto col terreno in mo
90. eteriora facilmente a contatto con l acqua Al contrario si visto che il poliestere ha tutte le caratteristiche fondamentali di un buon isolante e pu essere anche usato in materassini ma anche in fiocchi come riempimento dell intercapedine dato che non si deteriora in caso di con densa interstiziale produttori garantiscono che utilizzabile in controsoffittature sottotetti interca pedini di murature la figura 154 un immagine pubblicitaria da cui si possono dedurre gli usi consigliati ma non pu essere utilizzato per l isolamento a cap potto Conseguentemente il materiale adatto per l intervento nell edificio in via Is Mirrionis dove pu essere utilizzato come riempimento per l intercapedine isolante per il solaio tra il settimo piano e il sottotetto e sotto il piano pilotis in entrambi i casi rivestito da opportuno contro soffitto Per quanto riguarda il rivestimento della chiusura verticale in corrispondenza della loggia e nel caso si fosse ritenuto opportuno correggere i ponti termici necessario usare un altro materiale ad esempio la fibra di legno Nella casa Serra sarebbe possibile usarlo nel caso si volesse isolare con un cappotto la muratura e rivestirla con uno strato di trachite ma non si potrebbe di certo utilizzare n per la copertura n per la chiusura di base quindi neces 106 Martina Basciu 153_ Confronto tra i materiali analizzati in base alla produzione di rifiuti solidi cau
91. evano il 4 Gennaio del 2006 come termine ultimo per recepire tale direttiva ed emanare i regolamenti per la sua attuazione Per perch uno strumento come la certificazione sia usata in modo efficace all interno di tutta la CEE non sufficiente l elaborazione delle normative nazio nali ma necessario che ci sia un coordinamento europeo con l elaborazione di norme tecniche unificate per la determinazione del fabbisogno energetico degli edifici Di questo si stanno occupando il CEN Comitato Europeo di Nor malizzazione il CENELEC Comitato Europeo di Normazione elettrotecnica ed elettronica e ETSI European Telecomunication Standardization Institute e le norme EN armonizzate dovrebbero essere pubblicate entro il 2007 1 1 2 nuovi decreti nazionali e regionali In Italia in attuazione della direttiva 2002 91 CE del Parlamento europeo e del Consiglio sul rendimento energetico nell edilizia stato emanato il Decreto legi slativo del 19 Agosto 2005 n 192 preceduto dall elaborazione di uno Schema di decreto trasmesso alla Presidenza del Senato il 27 Maggio 2005 e approvato dalla X Commissione Attivit produttive il 27 Luglio 2005 1 1 2 1 Il Decreto Ministeriale 27 07 2005 Il fatto singolare che proprio il 27 Luglio 2005 stato emanato dopo quindici anni di silenzio il decreto ministeriale per l attuazione dell articolo 4 comma 1 e 2 della legge 10 consistente nella definizione dei criteri generali te
92. fici costruiti prima del 1990 un consumo totale di 90 kWh m a oppure il Passivhaus tedesco invece limita i consumi a 42 kWh m a totali con soli 15 kKWh m a per il fabbisogno termico In Italia pioniere della materia stata la Provincia di Bolzano che ha elaborato la certificazione Casa Clima Nella Provincia di Bolzano per ogni casa nuova deve essere effettuato il calcolo del fabbisogno energetico facilmente esegui bile attraverso il foglio di calcolo di excel messo gratuitamente a disposizione sul sito internet della Provincia Le possibili categorie di fabbisogno energetico sono sette Oro A B C D E F Per avere l abitabilit in Alto Adige la casa deve ricadere almeno nella categoria C mentre per avere la certificazione Casa Clima necessario appartenere ad una delle prime tre 1 Casa Clima Oro massimo 10 kWh m a chiamata anche casa da un litro perch in un anno consuma un solo litro di gasolio per m di su perficie abitata 2 Casa Clima A massima 30 kWh m a o casa da tre litri 3 Casa Clima B massimo 50 kWh m a o casa da cinque litri Inoltre possibile richiedere il certificato Casa Clima PI in questo caso biso gna rispettare sei requisiti ile fabbisogno termico per il riscaldamento inferiore ai 50 kWh m per anno 2 nessun utilizzo di fonti energetiche di origine fossile 3 nessun utilizzo di isolanti termici sintetici o contenenti fibre nocive 4 nessun utilizzo di
93. ficio ma che necessiterebbero di un riordino e al contrario dei modelli ener getici non riescono a dare una risposta immediata sull efficienza energetica Infine i bilanci energetici in particolare lo LCA si interessano esclusivamente dei danni ambientali che il processo edilizio causa senza considerare la questione del risparmio energetico Si tratta di metodi molto rigorosi ma molto complicati da applicare a tutto l edificio e comunque incompleti rispetto alla questione che si sta affrontando Traendo le conclusioni con nessuno dei tre approcci si riesce a dare una valu tazione completa sulla sostenibilit di un edificio bench tutti consistano nel lo sviluppo di aspetti che necessario considerare In particolare il primo e il terzo sono fondamentali perch affrontano rispettivamente i consumi in fase di gestione e di produzione che si gi detto sono i punti cardine di una progettazione sostenibile Il secondo pur essendo meno rigoroso ha il pregio di affrontare la progettazione e la valutazione del progetto nei loro molteplici aspetti considerando l efficienza energetica come una parte importante di un edificio ben progettato 48 Martina Basciu Ciascuno di questi filoni di ricerca meriterebbe quindi un approfondimento as sociato all applicazione a casi studio in questa tesi si per deciso di ap profondire il discorso riguardante l efficienza energetica analizzando quindi gli edifici seguendo il primo dei tre ap
94. genti in campo ambientale e di valutare gli impatti i rischi e le opportunit ambientali collegabili con l attivit svolta Regolamento CE N 1980 2000 4 fEPDs program Canada JEMAI Type Ill program Giappone NHO Type III Note 135 program Norvegia EPD System Svezia Consiglio svedese per la gestione ambientale Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente 5tSistema nazionale di accreditamento degli organismi di certificazione Societ che fornisce servizi di controllo certificazione e valutazione Ricerca elaborata dall Architetto Monica Lavagna con il contributo della Roockwool 5l isolante utilizzato la lana di roccia prodotta dalla rockwool SII Digs 311 del 29 12 2006 ha finalmente introdotto l obbligo di isolare anche le chiusure intermedie tra appartamenti contigui SBidon Sorradile Nughedu S Vittoria Ardauli Ula Tirso Neoneli Busachi Al lai Fordongianus Villanova Truschedu gruppo di lavoro dell Universit di Cagliari era costituito dal Prof Ing Vinicio De Montis dal Dott Ing Martina Basciu e dal Dott Ing Claudia Loggia 58 risultati sono stati analizzati secondo la prima versione del Dlgs 192 in realt la recentissima modifica del 29 Dicembre 2006 per edifici con la destinazione d uso della Casa Serra prevede una verifica basata su kKWh mSa SNon sono state riportate nel grafico le ipotesi 1 3 5 perch sono semplicemen te le varianti con la chiusura verticale
95. h l analisi dell impatto ambientale dei materiali stata fatta su un Kg di prodotto ora necessario sommare gli impatti causati dalla produzione di 20 tonnellate dei due isolanti a quelli causati dal loro trasporto risultati ottenuti mostrano che gi per una quantit di 20 tonnellate le emissio 166 167 La scelta dell isolante 111 Emissioni totali di 20 tonnellate di poliestere Categoria d impatto unit Effetto serra kg GWP Xx Riduzione strato di ozono kg ODP Eutrofizzazione kg NP Acidificazione kg AP Smog fotochimico kg POCP Esaurimento risorse MJ LHV Rifiuti solidi kg rifiuti x 1380 Tossicit sull ecosistema EC Tossicit sull uomo HC 14 51 as _ 22 27 113 008 171_ Confronto tra la tossicit sull eco 555590 sistema causata dal polistirene e quella 1380 Effeto serra kg GWP 60000 50000 40000 30000 20000 10000 10000 168_ Tabella riassuntiva delle emissio ni causate da 20 tonnellate di poliestere totale compreso il trasporto via terra e via mare 5822 169_ Confronto tra l effetto serra causato 0 01104 dal polistirene e quello causato dal polie stere compreso il percorso per la distri 410220 buzione 18 96 170_ Confronto tra la riduzione dello 13 552 strato di ozono causata dal polistirene e quella causata dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione causata dal poliestere compreso il per corso pe
96. he o fenoliche in percen tuale variabile dall 1 al 10 della massa volumica Poich le fibre tendono a diffondersi il prodotto finito generalmente rivestito da carta kraft cartone e simili Il risultato un materiale ad alte prestazioni termiche A 0 039 W mK bassis sima resistenza al passaggio di vapore u 1 Iigroscopico ma che si deteriora a contatto con l umidit Inoltre bench le fibre roccia e di vetro siano ininfiam mabili e incombustibili l uso di resine sintetiche come legante rende il materiale tossico in caso di incendio Le fibre sono chimicamente inerti e resistenti a tutti i tipi di agenti chimici e biolo La scelta dell isolante 95 gici tuttavia sconsigliato l uso per esterni perch le fibre stesse si diffondono con grande facilit tanto che per anni si sospettato che la lana di vetro e la lana di roccia fossero cancerogene 8 prodotti ottenuti dalle lane minerali dopo la rimozione non sono riutilizzabili 3 1 4 Il poliuretano PUR Il poliuretano un polimero che si presenta sottoforma di schiuma che pu essere applicata direttamente a spruzzo sugli elementi costruttivi o utilizzata per realizzare lastre di vari spessori che si presentano sottoforma di una schiuma dura alveolare di colore giallastro rivestita da vari materiali carta bitumata ve lovetro ecc scelti in base all impiego finale Il prodotto che si ottiene ha ottime propriet coibenti A 0 025 W mK imputrescibi
97. he prevede la valutazione dell energia primaria associata ad un determinato consumo del l utenza in modo da poter determinare quali reali consumi sono necessari per fornire un KWh e quindi quali sono le reali emissioni Anche in questo caso analogamente a quanto si detto riguardo all isolante la soluzione sarebbe utilizzare fonti rinnovabili che purtroppo sono ancora econo micamente scoraggianti quindi comprensibile che la normativa energetica e anche la legge finanziaria insistano sull incentivazione In attesa che materiali sostenibili e fonti rinnovabili abbiano maggiore diffusione importante progettare l edificio in modo da equilibrare tutti gli aspetti fonda mentali dell efficienza energetica Il successo di queste politiche indubbiamente legato allo sviluppo della certifi cazione energetica Per ora le linee guida per redigere questo documento sono ancora in elaborazione ma probabile che sar articolata in pi voci l energia primaria per il riscaldamento le dispersioni globali attraverso l involucro lener Conclusioni 127 gia primaria per l approvvigionamento idrico sanitario il contributo delle fonti rinnovabili L altro elemento fondamentale sar l introduzione nella normativa di prescrizioni riguardanti i consumi per il raffrescamento Nei prossimi anni si richieder un notevole sforzo economico per adeguare gli edifici a prestazioni sempre pi stringenti legate al comportamento invernale
98. i gestione e quelle in fase di produzione In questo caso opportuno considerare il fabbisogno di energia primaria calco lato secondo il prEN 15315 infatti per il calcolo delle emissioni fondamentale sapere quale sia l effettiva energia consumata per mettere a disposizione del l utenza 1 KWh Poich si supposto di utilizzare una pompa di calore alimentata dalla rete o una caldaia a gas naturale stato in primo luogo necessario valutare gli impatti causati da 1 KWh di energia elettrica e da 1 kWh prodotto con gas naturale Emissioni per 1 kWh ist JoJo Le emissioni causate dall energia elettrica fornita dalla rete nazionale sono di circa venti volte superiori rispetto a quelle causate dall energia ottenuta dal gas naturale quindi come si pu desumere dalla tabella 180 mentre a parit di di spersioni il fabbisogno di energia primaria legata all uso della pompa di calore inferiore rispetto a quello della caldaia invece le emissioni causate dalla pompa di calore sono notevolmente superiori Nella tabella 180 sono rappresentate le emissioni causate da una stagione di riscaldamento della casa Serra in tre delle sei configurazioni isolate studiate l ipotesi 2 l ipotesi 4 e l ipotesi 6 Confronto tra fase di gestione e di produzione 117 Emissioni per una stagione di riscaldamento Casa Serra Categoria d impatto unit pompa di caldaia pompa di caldaia pompa di caldaia calore calore calore Effetto s
99. i 3 a norma di 32 58 35 84 78 73 86 60 49 23 54 15 30 62 33 68 76 58 8424 47 15 5186 E S ipotesi 4 24 2426 2668 68 6901 01 7591 91 4008 08 44 4409 22 2056 24 2481 6693 93 7363 63 3816 15 41 4196 89 nettamente inferiore a quello limite 88_ Fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento invernale dell appartamen to B del primo piano e del settimo piano notare che quasi tutte le configurazioni considerate hanno un fabbisogno di con uso di pompa di calore 89_ Fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento invernale dell appartamen calcolo attualmente in vigore si rispetta il limite consentito L unico caso in cui to B del primo piano e del settimo piano con uso di pompa di calore 90 Tabella riassuntiva dell andamento al limite massimo poco superiori o inferiori quello in cui si supposto che dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento A al primo piano In particolare se si osserva la tabella riguardante la pompa di calore si pu energia primaria molto basso addirittura anche nello stato di fatto usando il le configurazioni isolate sono associate a valori di fabbisogno energetico simili 80 Martina Basciu gli appartamenti limitrofi non siano riscaldati non ci sia l isolamento nei piani intermedi e il fabbisogno di energia primaria sia calcolato secondo il progetto di normativa europea Nel caso in cui
100. i calcolo per lo LCA stato utilizzato si mostrano i risultati della caratterizzazione elencando in riferimento alla fase di produzione e d uso del prodotto il consumo di risorse rinnovabili e non rinnovabili distinte tra fonti energetiche e materie prime il consumo energia elettrica e di acqua l impatto am bientale potenziale 5 categorie di impatto i rifiuti prodotti suddivisi tra pericolosi e non pericolosi successivamente si possono aggiungere informazioni sullo smaltimento e il riciclaggio d Informazioni sull azienda e sulla certificazione Information from the company and the certification Questa parte conclusiva comprende le informazioni aggiuntive sull azienda dai progetti elaborati nel campo della sostenibilit ambientale ai riferimenti per avere ulteriori informa zioni e le informazioni sull ente certificatore Il fatto che questo tipo di certificazione punti in primo luogo alla chiarezza ed ad una lettura univoca da parte dei tecnici del settore ha portato ad elaborare al Politecnico di Milano5 una proposta di certificazione energetica degli edifici Environmental Building Declaration EBD con il fine di valutare e certificare gli impatti ambientali di un processo edilizio seguendo uno schema simile a quello utilizzato nell EPD Questo ambizioso progetto pu essere attuato solo nel momento in cui ci sia una certa disponibilit di materiali e prodotti dotati di certificazione EPD La normativa e i differe
101. i centri di ricerca hanno elaborato sistemi di certificazione energetica che sono per il committente una garanzia del rispetto di certi requisiti e per il tec nico sia un riconoscimento della qualit del proprio lavoro sia una guida affida bile nella progettazione di un edificio sostenibile Questi metodi di valutazione sono di tre tipi i modelli energetici i metodi a punteggio e i bilanci energetici ecobilanci 1 3 1 modelli energetici modelli energetici hanno come carattere distintivo un consumo massimo an nuale che il sistema edilizio deve necessariamente rispettare per ridurre l inqui namento Partendo dal presupposto che come detto nel paragrafo precedente il costo dell energia rinnovabile non ancora competitivo in primo luogo com portano la riduzione massima dei consumi e il soddisfacimento del fabbisogno energetico residuo usando soprattutto fonti energetiche rinnovabili Proprio per ch gli utenti sono interessati alla convenienza economica il progettista deve garantire che il maggior costo di costruzione non sia superiore al 10 e sia ammortizzabile in pochi anni La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 29 Al variare della zona in cui i modelli sono stati elaborati i consumi massimi pre visti cambiano Ad esempio il Minergie svizzero prevede per gli edifici nuovi un consumo totale massimo di 45 kWh m2a di cui 17 kWh m a adibiti a consumi elettrici e per gli edi
102. i il fabbisogno energetico di energia primaria pari alle dispersioni Mentre la valutazione delle variazioni dell efficienza energetica dell edificio al va riare delle configurazioni meglio che sia valutata anche a prescindere dall im pianto invece nel confronto con i valori di legge opportuno calcolare anche l energia primaria consumata E quindi stato riportato il fabbisogno di energia primaria nel caso in cui si utilizzi una pompa di calore con rendimento globale medio stagionale pari a 2 6 e nel caso in cui si utilizzi una caldaia a gas con rendimento globale medio stagio nale pari a 0 74 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 57 pompa di calore pompa di calore 173 51 117 04 190 86 123 96 47 68 167 51 112 99 184 26 Si pu notare che il primo impianto essendo molto efficiente ridurrebbe tal mente tanto il fabbisogno di energia primaria da rendere a norma di legge an che lo stato di fatto mentre con l altro impianto nessuna ipotesi rispetterebbero la normativa Poich per ogni kWh elettrico sono consumati dal parco di centrali elettriche italiane circa 2 37 kWh sotto forma di energia primaria si effettuato un rapi do calcolo in base al progetto di normativa europea prEN 15315 in modo da valutare che risultati si otterrebbero nel caso analizzato una volta entrata in vigore la normativa il fabbisogno energetico di energia primaria
103. iali e poi per determinare quale siano i materiali pi o meno inquinanti i grafici comparativi per ogni emissione Legno mineralizzato Categoria d impatto Effetto serra Strato di ozono Tossicit sull ecosistema Tossicit sull uomo Eutrofizzazione Acidificazione Smog estivo Risorse energetiche Fibra di legno Categoria d impatto Effetto serra Strato di ozono Tossicit sull ecosistema Tossicit sull uomo Eutrofizzazione Smog estivo Risorse energetiche La scelta dell isolante 99 Totale 1 48 0 000000685 39 3 0 00908 0 000892 0 00949 0 00103 Rifiuti solidi x Poliuretano PUR 100 Martina Basciu 136_ Gli impatti ambientali della lana di vetro valutati secondo le categorie del metodo CML 137_ Gli impatti ambientali della lana di roccia valutati secondo le categorie del metodo CML 138_ Gli impatti ambientali del poliureta no valutati secondo le categorie del me todo CML 139_ Gli impatti ambientali del polistirene valutati secondo le categorie del metodo CML 140_ Gli impatti ambientali del polistirene in granuli valutati secondo le categorie del metodo CML 141 Gli impatti ambientali del vetro ri ciclato valutati secondo le categorie del metodo CML Polistirene EPS Rifiuti solidi Tossicit sull ecosistema Rifiuti solidi kg rifiuti 0 0342 La scelta dellisolante 101 Fibra di cellulosa Categoria d impatto Effetto serra Strato di ozono Tossicit sull ecos
104. ica integrata dei prodotti IPP La strategia proposta un azione integrata nel senso che non ci si deve basare unicamente sulla produzione di prodotti ecologici ma questa deve essere affiancata dallin formazione dei consumatori in modo che conoscano con chiarezza e sappia no interpretare correttamente le caratteristiche di ci che stanno comprando e dall applicazione del principio chi inquina paga in modo che chi produce o acquista prodotti ecocompatibili ne abbia un vantaggio economico ad esem pio sono proposte agevolazioni fiscali Da un punto di vista tecnico l IPP prevede che la valutazione dei prodotti sia impostata sull intero ciclo di vita e che la loro progettazione garantendo comun que funzionalit salute e sicurezza segua linee guida che favoriscano il rispetto dell ambientale Ad esempio si consiglia l uso di materiali rinnovabili longevi e che necessitino di poca manutenzione l eliminazione di sostanze tossiche e la scelta di processi produttivi poco energivori o alimentati da fonti rinnovabili Inol tre il prodotto dovrebbe avere differenti possibilit di utilizzo e dovrebbe essere facilmente disassemblabile in modo da favorirne il riciclaggio Affinch l impegno delle imprese nella produzione ecologica sia premiato da un successo commerciale necessario che la migliore qualit dei materiali e dei prodotti sia pubblicizzata in modo che i consumatori sappiano di poter 42 Martina Basciu 33 33_
105. ichiesta nel corso di un anno per mantenere negli ambienti riscaldati la temperatura al valore costante di 20 C durante la stagione di riscaldamento il cui periodo fissato dagli art 8 9 del Dpr 412 8Spesso gli uffici tecnici dei piccoli comuni non richiedono nemmeno la relazio ne ai sensi della legge 10 91 Le modalit saranno definite da successivi decreti Con l entrata in vigore del Dlgs 192 la norma UNI 10344 stata sostituita dalla UNI EN 832 Sull argomento in fase di redazione la normativa europea prEN 15315 Con le modifiche del 22 12 2006 il fabbisogno di energia primaria per edifici residenziali Classe E1 si misura in kWh m a mentre per gli edifici in KWh m a 13 rendimento globale medio stagionale dell impianto termico definito come rapporto tra il fabbisogno di energia termica utile per la climatizzazione invernale e l energia primaria delle fonti energetiche 14Per fattore di forma si intende il rapporto tra la superficie S espressa in m che Note 133 delimita il volume riscaldato V verso l esterno per esterno si intendono anche gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento e il volume lordo V espres so in m3 che la superficie delimita 15A tale proposito necessaria un ulteriore considerazione infatti poich nell ar ticolo 2 comma 1 l edificio di nuova costruzione definito come un edificio per cui sia stato fatta richiesta del permesso di costruire dopo
106. icio riscaldato con pompa di calore o caldaiala Invece l aumento dell inquinamento di produzione nell ipotesi 4 quasi in tutti i casi eguivalente alla riduzione di emissioni di un anno di riscaldamento con pompa di calore e rispetto al riscaldamento con caldaia a gas ha un tempo di ammortamento che varia dai cinque ai dieci anni Come si era quindi gi valutato nell analisi energetica isolare eccessivamente un solo elemento di fabbrica non porta alcun vantaggio con una notevole spe sa si riduce in modo impercettibile il fabbisogno energetico e come si visto in quest ultimo capitolo l aumento delle emissioni in fase di produzione spesso di molto superiore alla riduzione delle emissioni in fase di gestione D altra parte si confermato che l intervento migliore sempre quello che pre vede il miglioramento diffuso delle prestazioni di tutti gli elementi di fabbrica senza eccessi ingiustificati Per quanto riguarda gli impianti si pu notare che l energia fornita dalla rete nazionale sia prodotta con processi molto impattanti tanto da invalidare l effi cienza delle pompa di calore L ideale sarebbe quindi alimentare questo tipo di impianto con fonti meno inquinanti come ad esempio l uso di pompe di calore ad assorbimento a gas o la produzione energetica da fonti rinnovabili La riduzione delle emissioni infatti legata ad una buona progettazione in generale dell edificio in particolare degli elementi di fabbrica e
107. ificazione Casa Clima Pi ha provato a integrare i due aspetti ma mentre le prescrizioni riguardanti l efficienza dell edifi cio sono verificabili oggettivamente e in modo univoco quelle sui materiali sono unicamente qualitative Integrare i due aspetti in modo pi rigoroso effettivamente complicato in quanto l assenza di uniformit nelle certificazioni rende difficile il confronto tra materiali alternativi Per capire quindi in che modo l efficienza energetica e la scelta dei prodotti interagiscono stato necessario calcolare lo LCA sia dei materiali che delle fonti energetiche L analisi energetica condotta nel capitolo 2 e l analisi sugli impatti ambientali condotta nel capitolo 3 e 4 sono state utilizzate per valutare l effetto delle nuove normative in zone con un clima mite come la Sardegna Posto che per il raffre scamento esistono solo prescrizioni che riguardano alcuni aspetti costruttivi e che sicuramente prevista un integrazione riguardo all efficienza del comporta mento estivo ci si chiesti che vantaggi apportino al comportamento invernale Conclusioni 125 e estivo le direttive riguardanti l isolamento e pi in generale fino a che punto sia conveniente isolare La questione che era stata posta all inizio era se l obbiettivo debba essere a prescindere da qualunque altro indicatore portare la trasmittanza degli elementi di fabbrica ai livelli pi bassi che le attuali tecniche costruttive consentono op pu
108. il HCS In genere poich le emissioni del terreno contaminano l acqua si usano solo i primi due indicatori che rappresentano i Kg di peso corporeo contaminati per 1 Kg di sostanza La tossicit per l ambiente si valuta secondo due indicatori la tossicit acquatica Aquatic ecotoxicity ECA e la tossicit terrestre Terrestrial ecotoxicity ECT che analogamente al caso precedente si trascura Lo ECA valutato in termini di m3 di Martina Basciu acqua inquinata per 1 Kg di sostanza 7 L esaurimento delle risorse l indicatore del consumo di risorse e si valuta in base al rapporto tra il consumo della risorsa e la riserva di tale risorsa moltiplicato per il potere calorifico inferiore LHV di un Kg m3 o MJ di tale risorsa 8 La produzione di rifiuti solidi solid waste infine l indicatore che rap presenta i rifiuti prodotti da un Kg di sostanza Fino alla caratterizzazione i vari centri di ricerca hanno elaborato metodi ab bastanza simili mentre per quanto riguarda le ultime fasi di un LCIA sono state sviluppate teorie differenti per cui uno LCIA si divide in una parte ob bligatoria costituita da definizione delle categorie di impatto classificazione e caratterizzazione e una non obbligatoria costituita da normalizzazione e pesatura Queste ultime due parti consistono nel riportare i risultati della caratterizzazione in indicatori omogenei in modo da poterli riassumere sinteticamente e dare una valutazi
109. il prodotto pi ecocompatibile Quindi poich attualmente il commercio non a livello nazionale ma inter 44 Martina Basciu B I Fi mil kid za LA CERTIFICATO PER paeen 34_ Il marchio ANAB 35_ La dichiarazione EPD 34 35 nazionale la dichiarazione ambientale deve essere uniformata e ugualmente comprensibile per gli acquirenti e produttori di tutti i paesi In Italia proprio nell ottica di una collaborazione internazionale si scelto di adottare l EPD Environmental Product Declaration altrimenti detto la DAP Di chiarazione Ambientale di Prodotto elaborato dallo Swedish Environmental Management Council Gi dal 2001 l ANPA ha elaborato le linee guida e con l autorizzazione del Sincert il Rina ha certificato gli EPD DAP di alcuni prodotti 1 4 2 L EPD e l EBD L EPD un documento costituito da poche pagine in cui il produttore deve dare informazioni sintetiche e rispondenti allo schema prestabilito che si articola in tre sezioni 1 Descrizione dell azienda e del prodotto Information about the com pany and the product In questa prima parte si presenta brevemente l azienda e si descrive il prodotto oggetto dell EPD sia per quanto ri guarda la morfologia e le prestazioni sia per quanto riguarda i materiali e le sostanze chimiche che lo compongono 2 Dichiarazione ambientale del prodotto Environmental performance de claration Dopo aver dichiarato che sistema d
110. il restante da sabbia di quarzo Il vetro una volta ridotto in polvere addizionato alla polvere di carbonio che alla temperatura di 1000 C provoca l espansione della massa dando origine ad un materiale a celle chiuse Il materiale una volta raffreddato si presenta in forma di lastre di schiuma rigida di colore scuro dalle buone propriet termiche A 0 05 W mK incombustibile imputrescibile resistente agli agenti atmosferici e assolutamente impermeabile Nella sua composizione normalmente non si trovano agenti nocivi quali CFC HCFC HFC e a contatto con il fuoco non sviluppa fumi o gas tossici Pu es sere smaltito in discarica come materiale inerte oppure pu anche essere riciclato sottoposto a frantumazione ed impiegato nella realizzazione di sottofondi stradali riporti isolamento di cavit o in sostituzione della sab bia nei forni Piuttosto i danni ambientali posso derivare dalle alte temperature necessarie alla lavorazione infatti i produttori tentano di ridurre i consumi usando stabili menti in cui si lavora a basse temperature e si utilizza il recupero del calore per produrre energia 3 1 7 La fibra di cellulosa La fibra di cellulosa si ottiene quasi totalmente circa 80 dal riciclaggio della carta dei quotidiani che una volta macinata e leggermente compressa poi trattata con sali di boro che la rendono non infiammabile inattaccabile dalle muffe dai roditori e dagli insetti Il materiale pu essere
111. imolato il gruppo di lavoro a studiare i vari metodi di calcolo elaborati in tutto il mondo in modo da scegliere quello pi adatto al caso Italiano Con questa ana lisi emerso che generalmente i sistemi esistenti hanno il limite di poter essere applicati solo nei luoghi per i quali sono stati ideati Unica eccezione il GBtool proprio perch stato concepito tramite una collaborazione internazionale per cui si deciso di utilizzarlo come base per la redazione del Protocollo A dimostrazione del grande interesse per la materia quasi tutte le regioni italia ne hanno aderito al programma per lavorare sia alla definizione delle carat teristiche di un edificio sostenibile sia alla predisposizione di un testo di legge quadro di riferimento nazionale per la redazione di normative regionali o locali 32 Martina Basciu qualit qualit della trasporti ambientale gestione 5 esterna 11 16 consumo di qualit del risorse servizio 21 26 carichi ambientali 21 28 28_ Ipotesi di peso percentuale delle ca tegorie del Protocollo ITACA il peso attri buito a ciascuna categoria pu variare in base al contesto 29 _ Scala di valutazione delle prestazioni nel Protocollo ITACA che promuovano l introduzione di principi di architettura sostenibile attraverso regolamenti riguardanti l urbanistica e l edilizia e attraverso l attivit di ricerca di formazione e di divulgazione Il Protocollo corredato da settanta sch
112. in circa cinque o sei anni Se ora confrontiamo questi risultati con quelli ottenuti dal CIBSE si pu notare che i costi di costruzione oscillerebbero intorno ai 600 GJ 14 3 Mtep e i costi di gestione intorno ai 100 GJ 2 4 Mtep all anno Quindi risulta che come ipotizzato in entrambe le fasi di vita dell edifi cio in Inghilterra i consumi sono pi che doppi rispetto all Italia ma il tempo di ammortamento lo stesso 14 3 Mtep 2 4 Mtep annui 5 9 anni risultati ottenuti hanno indubbiamente un valore solo indicativo e hanno l unica utilit di confermare che paragonata alla vita di un edificio la fase di costru zione trascurabile Tuttavia qualunque sia il rapporto percentuale ottenuto una volta che si garantisce l efficienza che ormai richiesta dalla normativa comunque doveroso cercare di ridurre le cause di inquinamento anche con una scelta accurata di soluzioni tecniche che utilizzino materiali dal minor impatto ambientale possibile Non bisogna dimenticare inoltre che l Italia si differenzia all interno del suo terri torio sia per il clima si passa da meno di 600 a pi di 3000 gradi giorno sia per tecniche costruttive reperibilit dei materiali capacit tecniche delle imprese possibilit economiche degli utenti Da questo punto di vista interessante che il Dlgs 192 preveda il trasferimento del potere legislativo alle autorit locali per un verso complicando l iter normati vo dall altro procur
113. in quanto ormai il mercato edilizio rivolto al recupero e al riutilizzo La preferenza rispetto alla nuova edi ficazione ha due motivi al tentativo di ridurre i costi di costruzione e di evitare gli oneri di urbanizzazione si affianca l interesse per i beni di interesse storico artistico e tradizionale Il risultato che esiste un immenso patrimonio edilizio costituito da edifici antichi o semplicemente antecedenti alle norme di conteni mento energetico ad esempio in Italia circa i 2 3 degli edifici risale al periodo precedente all entrata in vigore della 373 76 di pregio architettonico o anche di qualit scadente con o senza valore storico che per i pi svariati motivi quasi certamente non saranno sostituiti da edifici a basso consumo La limitazione del campo di applicazione dei criteri del risparmio energetico forse dovuta al fatto che i benefici di un intervento su costruzioni di dimensioni ridotte non sarebbero apprezzabili per i proprietari Spesso infatti la situazione da un punto di vista energetico talmente compromessa che si dovrebbero affrontare spese veramente rilevanti per ottenere risultati limitati Tuttavia bisogna notare che poich solo il 28 degli edifici europei ha caratteri stiche tali da obbligarne l adeguamento la limitazione del campo di applicazio ne delle disposizioni sul risparmio energetico riduce notevolmente il potenziale 12 Martina Basciu della normativa paesi membri av
114. insufflato nelle intercapedini di pareti e coperture oppure prodotto in lastre e feltri E dotato di buone propriet termiche A 0 04 W mK ha bassa resistenza al vapore u 3 5 ed igroscopico Se utilizzato sfuso pu essere danneggiato dall umidit In caso di incendio non brucia ma si carbonizza e quindi frena sensibilmente La scelta dell isolante 97 l espansione del fuoco E riutilizzabile e pu essere smaltito in discarica o con inceneritori 3 1 8 La fibra di poliestere materassini e i feltri di poliestere riciclato ad esempio dalle bottiglie di plasti ca dell acqua minerale si ottengono dai filati e dal fiocco di poliestere a fibre intrecciate senza l aggiunta di alcun componente chimico o collanti attraverso un processo di coesione termica Il materiale che si ottiene molto apprezzato per la sua leggerezza autopor tanza e deformabilit utilizzabile in controsoffittature sottotetti intercapedini di murature per isolamento termico e acustico Ha buone propriet termiche 0 038 lt A lt 0 54 W mK permeabile al vapore u 1 7 imputrescibile inat taccabile da muffe e roditori resistente ai raggi UV certificato in Classe Uno di reazione al fuoco e resistente agli agenti atmosferici Inoltre l innovativa tecnologia di produzione disponendo le fibre tridimensional mente conferisce a parit di spessore maggior resilienza anche impiegando densit minori Da un punto di vista ambientale il
115. intonacata rispettivamente dello stato di fatto e delle ipotesi 2 e 4 el fattore di forma stato calcolato considerando gli appartamenti adiacenti sia sullo stesso piano sia sul piano superiore o inferiore come ambienti riscal dati e il vano scala come ambiente non riscaldato 6 La resistenza alla diffusione del vapore indica di quante volte superiore la resistenza che un determinato materiali oppone al passaggio del vapore rispet to a quella di una lamina d aria dello stesso spessore e nelle stesse condizioni climatiche La lamina d aria ha un valore pari a 1 fino a 10 una resistenza bassa per valori compresi tra 10 e 50 media tra 50 e 500 relativamente alta maggiore di 15000 molto alta per valori superiori ai 100000 si parla di materiali assolutamente impermeabili 62L igroscopicit la propriet che ha un materiale di assorbire l umidit atmo sferica si esprime in percentuale di peso o di volume e varia in base all umidit relativa dell aria L Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro IARC il 16 Ottobre 2001 ha stabilito che le lane minerali non possono essere considerate cancerogene per l uomo amp Si tratta della Legge 64 86 riguardante gli interventi sul Mezzogiorno che pre vedeva l abbattimento delle tariffe relative al trasporto da e per la Sardegna di determinate merci e prodotti e della L 887 84 Legge finanziaria 1985 che pre 136 Martina Basciu vedeva l abbattimento fino a
116. iore aumento dei consumi che con uno studio attento dell edificio potrebbe essere evitato La progettazione urbanistica ed architettonica che si preoccupi anche del ri sparmio energetico pi complessa Infatti prevede l uso di impianti innovativi efficienti e se possibile alimentati da fonti rinnovabili l investimento in migliori Consumi finali di energia per settore in Italia Anni 1990 2004 __ isso 186 2000 __ 200 208 2004 ktep kep kep ktep kep kep Agricoltura e 3 112 2 5 3 294 2 5 3 226 2 3 3 297 2 4 3 361 2 3 3 283 2 3 Pesca 31 Terziario e 34 593 28 1 36 325 27 9 39 338 28 6 39 913 29 43 108 30 43 254 30 Residenziale Usi non 11 972 9 7 12 316 9 5 10 126 7 4 9 502 9 307 6 5 7 610 5 3 energetici 24 Totale Impieghi 123 191 100 129 977 100 137 467 100 138 408 100 143 930 100 143 354 100 finali 8 Martina Basciu prestazioni degli elementi di fabbrica la rinuncia all utilizzo di tutto il volume edilizio disponibile per avere una migliore esposizione Oltretutto l efficienza energetica deve anche essere affiancata da una scelta intelligente degli isolanti e del loro spessore in modo da evitare che i materiali usati non siano causa di emissioni maggiori di quelle evitate col risparmio per la climatizzazione E importante che non si ripeta l errore di importare strategie di intervento e pratiche c
117. isparmio energetico integrando e modificando la legge 10 e il DPR 412 983 nei punti in cui questi non sono in linea con la direttiva europea Infatti prevista tutta una serie di decreti attuativi che ridefinisca i metodi di cal colo i requisiti di prestazione degli edifici la certificazione energetica i modelli di relazione tecnica e l esercizio e la manutenzione degli impianti In particolare nell Allegato B si prevede che il metodo di calcolo del rendimento energetico dovr considerare le caratteristiche termiche dell edificio il tipo di impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda il sistema di condi zionamento la ventilazione meccanica e naturale l impianto di illuminazione la posizione e l orientamento degli edifici il clima esterno i sistemi solari pas sivi e di protezione solare e il microclima interno Inoltre dovr essere possibile apprezzare i vantaggi derivanti dall uso delle fonti energetiche rinnovabili dei sistemi di cogenerazione e del riscaldamento e condizionamento a distanza L obbiettivo quello di elaborare un metodo di calcolo veramente completo in grado di superare le carenze del calcolo basato sulla verifica del FEN indica tore globale che secondo la Legge 10 rappresenta il fabbisogno energetico in vernale dell intero sistema edificio impianto e deve essere inferiore ad un valore stabilito nel DPR 412 93 decreto attuativo della legge 10 Dalla definizione di FEN emerge subito quale
118. istema Tossicit sull uomo 0 00029 Eutrofizzazione kg NP 3 27E 05 Acidificazione Smog estivo Risorse energetiche Rifiuti solidi kg rifiuti 0 00899 Poliestere riciclato materassini Categoria d impatto Effetto serra Strato di ozono Tossicit sull ecosistema Tossicit sull uomo Eutrofizzazione Acidificazione Smog estivo Risorse energetiche Rifiuti solidi 143 102 Martina Basciu 142 Gli impatti ambientali della fibra di cellulosa valutati secondo le categorie del metodo CML 143_ Gli impatti ambientali del poliestere riciclato lastre valutati secondo le cate gorie del metodo CML 144_ Gli impatti ambientali del del polie stere riciclato fiocchi valutati secondo le categorie del metodo CML 145_ Confronto tra i materiali analizzati in base all effetto serra causato 146_ Confronto tra i materiali analizzati in base alla riduzione dello strato di ozono causata Come era gi stato detto nel capitolo sul metodo LCA pu succedere in par ticolare con i materiali riciclati che gli impatti siano negativi perch il riuso dei materiali riduce gli impatti ambientali in quanto di fatto una parte del processo produttivo non pi necessaria Il calcolo di questa riduzione degli impatti si fa secondo il metodo del danno evitato che consiste nell analizzare il processo produttivo del materiale non riciclato individuare le emissioni che sono state evitate e sottrarle dal bilancio del processo
119. ive sia per quanto riguarda i materiali in lastre sia per quanto riguarda quelli sfusi Si quindi condotta con la collaborazione della Dott Elena Occhioni l analisi LCA applicata alla fase di produzione secondo il metodo CML v2 1 in modo da confrontare gli impatti ambientali di nove mate riali isolanti derivanti da materie prime vegetali materie prime minerali materie prime sintetiche e materie prime riciclate La preferenza di un materiale rispetto ad un altro non pu dipendere unicamen te dal risultato dell analisi degli impatti ambientali ma anche dal rispetto delle prestazioni definite nel capitolo precedente in modo che gli elementi di fabbrica abbiano un funzionamento termoigrometrico corretto MATERIALI ISOLANTI materie prime materie prime materie prime Legno mineraliz DI l l Polistirene espan _ Fibra di legno Lana di roccia Fibra di cellulosa sO __ __ Fibradi poliestere La scelta dell isolante 93 3 1 I MATERIALI ISOLANTI Sono definiti materiali isolanti quelli che hanno una conducibilit termica inferio re a 0 1 W mK Generalmente sono fibrosi o porosi e quelli dal funzionamento migliore sono caratterizzati da una struttura alveolare chiusa all interno della quale racchiusa l aria Alcune propriet che i materiali devono garantire varia no a seconda della posizione che occupano nella stratificazione dell elemento di fabbrica Se infatti si tratta di una lastra di isolante da utilizz
120. l 60 dei costi di trasporto su ferrovia per i minerali prodotti e lavorati in Sardegna L intervento della Commissione Europea per distorsioni nelle condizioni di concorrenza tra i modi di trasporto ha reso necessaria l abrogazione delle tariffe agevolate 6Si veda ad esempio BESTCLASS sistema di certificazione elaborato dal Best del Politecnico di Milano Note 137
121. l calcolo globale ad un eccessivo sottodimensionamento dell isolamento in virt dell efficienza dell impianto mentre l obbiettivo e quello di ridurre i consumi agendo sia sulle prestazioni dell edificio che su quelle del generatore di calore La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 59 2 1 2 L analisi energetica estiva Per quanto riguarda i consumi energetici estivi altrettanto importanti per un cli ma come quello sardo il calcolo stato impostato in modo diverso secondo il metodo ASHRAE suddividendo i carichi estivi nei seguenti contributi carichi per irraggiamento attraverso superfici finestrate 2 carichi per trasmissione attraverso superfici finestrate e chiusure opache 3 carichi per apporti interni 4 carichi per ventilazione Il calcolo stato effettuato per un giorno del mese di Luglio per ogni ora dalle ore 8 00 alle ore 17 00 e per le stesse configurazioni viste nel riscaldamento in base ai seguenti dati climatici per le condizioni interne si considerano una temperatura pari a 26 C e un umidit pari al 50 per le condizioni esterne si considerano una temperatura pari a 30 1 C e un umidit pari al 59 50 In realt per il calcolo dei carichi per trasmissione non sufficiente considerare la differenza tra queste due temperature in quanto la variazione delle temperatu re nell arco della giornata non trascurabile inolt
122. l passaggio alle nuove regole avvenga senza eccessive complicazioni Quindi per ora non si parla ancora di due punti fondamentali del rinnovo della normativa 1 i consumi dovuti al raffrescamento causa dei blackout estivi 2 la certificazione energetica da applicarsi in caso di compravendita o locazione provvedimento che garantirebbe il rispetto delle leggi sul ri sparmio energetico L attestato di certificazione energetica in attesa delle linee guida nazionali stato provvisoriamente sostituito dall attestato di qualificazione energetica ob bligatorio a partire dal 8 ottobre 2006 che deve riportare il fabbisogno di energia primaria e la classe di appartenenza dell edificio Non appena entrata in vigore la certificazione energetica dovr essere applicata solamente agli edifici di nuova costruzione e a quelli con superficie maggiore di 1000 m sottoposti a completa ristrutturazione dell involucro poi sar grada tamente estesa fino a interessare qualunque unit immobiliare a partire dal 1 Luglio 2009 Indipendentemente dai decreti attuativi il Dlgs 192 05 introduce alcune inte ressanti novit Per quanto riguarda le superfici finestrate queste sono in pri mo luogo ridotte ad una percentuale massima del 20 negli edifici residenziali mentre la percentuale sale al 50 negli altri tipi di edifici In secondo luogo diventa obbligatorio schermare tutte le superfici vetrate di qualunque tipo di edificio con la precisazione
123. le resiste a temperature fino ai 250 C ma resistente al passaggio del vapore 30 lt u lt 100 e non igrosco pico E sconsigliato l uso esterno perch un materiale sensibile agli UV ma sconsigliato anche l uso interno sia per il rischio di emissioni nocive in caso di incendio sia perch i gas propellenti utilizzati per schiumare il PUR evaporano molto lentamente e alcuni di questi possono essere nocivi per gli abitanti E un materiale che potrebbe essere riciclato ma attualmente con un processo troppo complicato e costoso inoltre lo smaltimento in discarica sconsiglia bile per la presenza di sostanze tossiche che potrebbero inquinare le falde idriche e anche il processo di incenerimento produce gas tossici 3 1 5 Il polistirene espanso EPS Il polistirene un polimero dello stirene monomero del petrolio altamente tos sico da cui si possono ottenere due prodotti il polistirene espanso EPS e il polistirene estruso XPS Il polistirene espanso si ottiene dall espansione in due fasi dei granuli di polisti rene sferette di diametro variabile tra 0 2 a 2 mm cui aggiunto un gas espan dente il pentano La prima espansione avviene mettendo le sfere in contatto con vapore a circa 90 C a questa temperatura il pentano le fa espandere di 20 50 volte si forma cos al loro interno una struttura a celle chiuse che trattiene l aria e conferisce materiale le sue eccellenti caratteristiche di isolante termico e am
124. le emissioni in fase di produzione com 180 Tabella riassuntiva delle emissioni prendendo ovviamente anche quelle del trasporto per la distribuzione in primo causate da una stagione di riscaldamen luogo sono stati stimati i kg di polistirene necessari per isolare la casa Serra to della casa Serra considerando l edificio Do NESS f isolato secondo l ipotesi 2 4 e 6 e riscal nelle tre configurazioni e poi le emissioni conseguenti considerando il trasporto dato con pompa di calore o caldaia sia dallo stabilimento distante 70 Km sia da quello distante 150 Km 181_ Tabella riassuntiva della riduzione di sa o MEER f emissioni dovuta al passaggio dall ipotesi L analisi stata condotta sul polistirene perch si visto che un materiale 2 alla 4 e dall ipotesi 2 alla 6 consideran molto inquinante ma dalle ottime prestazioni e quindi molto diffuso in edilizia E do l edificio riscaldato con pompa di calo re o caldaia 118 Martina Basciu dunque molto interessante verificarne le emissioni in relazione alle prestazioni degli elementi di fabbrica e all efficienza dell edificio Al contrario il poliestere riciclato ha quasi tutti gli impatti negativi conseguente mente aumentando la quantit di isolante le emissioni si ridurrebbero ulterior mente e si arriverebbe alla conclusione che aumentare la quantit di isolante riduce le emissioni in fase di produzione Ovviamente questo discorso potreb be essere valido solo per i materiali
125. le ore 17 delle ipotesi 3000 4 5 6 s00 ragg ameng 64_ Grafico rappresentante l andamento trasmissione tipico dei carichi termici estivi di un edifi 1000 ventilazione cio prevalentemente esposto a Sud 1 totali 65_ Confronto tra l andamento dei carichi 0 termici estivi per trasmissione della Casa Serra dalle ore 8 alle ore 17 dello stato sta 8 9 10 11 1000 to di fatto e quello dell ipotesi 1 2000 63 dalla collocazione delle aperture finestrate solamente la parete Nord Est priva di finestre La forma quadrata porta ad avere grandi pareti esposte ad ovest ed questa la causa del forte surriscaldamento pomeridiano Per quanto riguarda la luce solare questa illumina naturalmente l edificio per tutta la giornata attra verso le pareti Sud Est Sud Ovest e Nord Ovest e in effetti l irraggiamento pressoch costante dalle 8 00 alle 17 00 Per tutti questi motivi i grafici si disco stano notevolmente da quello che ci si aspetterebbe per un edificio progettato secondo le regole della bio edilizia prevalentemente esposto a Sud con fron ti molto stretti a Est e a Ovest e fornito delle apposite schermature Per quanto riguarda la scelta di rimuovere l intonaco dal confronto tra lo stato di fatto e l ipotesi 1 emerge subito che non ha effetti positivi sia perch causa un aumento della trasmittanza della chiusura verticale da 2 46
126. lidi da costruzione riutilizzati 1 Fino al 40 rifiuti solidi da costruzione riutilizzati 2 Fino al 60 rifiuti solidi da costruzione riutilizzati 8 Fino al 80 rifiuti solidi da costruzione riutilizzati 4 Fino al 100 rifiuti solidi da costruzione riutilizzati 5 Giustificare il punteggio raggiunto con idonee motivazioni e o documentazioni da allegare Riferimenti normativi DLgs 5 febbraio 1997 n 22 Attuazione delle direttive 91 156 CEE sui rifiuti 91 689 CEE sui rifiuti pericolosi e 94 62 CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio Riferimenti tecnici 30 quali il rilievo ambientale sociale economico e scientifico l interesse pubblico Inoltre i requisiti devono essere quantificabili o definibili anche solo a livello qua litativo ma comunque secondo criteri quanto pi precisi possibile La valutazione avviene tramite le suddette schede in cui inquadrato chiaramen te il requisito nella categoria e nell area di valutazione di appartenenza si spiega quale sia l esigenza che deve essere soddisfatta e quale sia l indicatore usato per la valutazione Nella scheda inserito uno strumento di verifica nel quale si spiega come attribuire i punteggi nel Modo pi semplice e univoco possibile In 1a i 3 30_ Esempio di scheda di valutazione di fine sono inseriti consigli sul metodo di progettazione per raggiungere un buon un requisito 34 Martina Basciu punteggio le norme vigenti e i riferimenti
127. lit in genere lo studio di LCA sviluppato per ricerca scientifica etichettature ambientali supporto ai sistemi di gestione ambientale o progettazione ecocompatibile Una volta individuato il processo che si deve analizzare si decidono il livello di precisione 36 Martina Basciu Definizione degli scopi e degli obiettivi I Analisi di inventario fi Analisi degli impatti I b m m m m mle m m m mle m m m m 37 31_ Lo LCA 32_ Le quattro fasi dello LCA richiesto e i confini del sistema geografici o tecnologici e si suddivide il pro cesso in sottoprocessi ai quali associata un unit di misura appropriata detta unit funzionale 1 3 3 2 Analisi di inventario La seconda fase particolarmente importante in quanto sono analizzati i flussi in entrata input e in uscita output di materiali ed energia che interessano il ciclo di vita generalmente suddiviso in acquisizione di materie produzione trasporto e distribuzione uso e manutenzione riciclo gestione dei rifiuti Il sistema riceve materie prime energia comprendente i combustibili e acqua e genera calore disperso emissioni in aria emissioni in acqua e rifiuti solidi risultati sono poi riordinati nell inventario dei dati raggruppati in categorie energetiche energia combustibili primari feedstock e ambientali materie prime rifiuti solidi emissioni in aria emissioni in acqua
128. lo stato stato di 2000 fatto dell appartamento A al settimo piano 91 w J f o of e ie ie o _ vl 92 Carichi termici appartamento A primo piano Ipotesi 1 5000 4000 3000 irraggiamento 2000 trasmissione ventilazione 1000 totali 1000 2000 93 w g f 0 of e e ie tel vl 94 82 Martina Basciu Carichi termici appartamento A primo piano Ipotesi 2 5000 4000 3000 irraggiamento 2000 trasmissione ventilazione 1000 totali 1000 2000 95 rraggiamento Carichi termici appartamento A primo piano Ipotesi 3 5000 4000 3000 irraggiamento 2000 trasmissione 1000 ventilazione totali 1000 2000 97 O BMO 98 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 83 99 Grafico rappresentativo dell anda Carichi termici appartamento A settimo piano Stato di fatto mento dei carichi termici estivi dello stato stato di fatto dell appartamento A al setti 10000 mo piano 100 102 104 _ Tabelle riassuntive del 8000 l andamento dei carichi termici estivi delle ipotesi 1 2 3 dell appartamento A al set 6000 irraggiamento timo piano z000
129. massimo e le trasmittanze massime per gli elementi di fabbrica in base alla localizzazione e ai dati geometrici dell edificio fattore di forma S V 0 56 gradi giorno 1450 zona D fabbisogno energetico limite 57 4 kWh m a Per quanto riguarda le trasmittanze dalle tabelle 11 12 13 e 14 si pu ricavare che nella zona considerata i valori massimi sono per le chiusure verticali 0 5 W m K per le chiusure orizzontali 0 46 W m K per le chiusure vetrate comprese di infissi 3 1 W m K Osservando la tabella riassuntiva prima di analizzare le varie configurazioni con 56 Martina Basciu l isolamento si pu notare confrontando lo stato di fatto con l ipotesi 1 come la semplice rimozione dell intonaco abbia causato un peggioramento delle pre stazioni di quasi 5 KWh m a Considerando invece l ipotesi 2 si pu notare che isolare le chiusure orizzontali di base e di copertura porti un miglioramento di ben 25 kWh m a tuttavia non si raggiungono le prestazioni globali richieste dalla normativa Un osservazione molto semplice che si pu fare in proposito che nell ipotesi 2 le prestazio ni degli elementi di fabbrica essendo state scelte prima della diffusione dello schema di decreto sono inferiori a quelle richieste dalla normativa Se per si passa alla configurazione 4 si pu notare che l isolamento della co pertura stato pi che raddoppiato passando da 4 cm a 10 cm di spessore e qui
130. materiale completamente riciclabile e il suo impiego non comporta alcuna avvertenza non rilascia fibre o polveri nell aria e atossico e anallergico 132_ La fibra di poliestere 133_ Tabella riassuntiva delle prestazioni dei materiali analizzati Conducibilit Traspirabilit al Deterioramento per Emissioni mer MA MATERIALI Igroscopicit RAI l Riciclabilit termica A vapore u umidit nocive Legno 0 2 0 5 buona no no no mineralizzato Fibra di legno 0 5 0 19 Fibra di 0 04 3 5 buona si no si cellulosa Fibra di riciclato 133 98 Martina Basciu 134_ Gli impatti ambientali del legno m 3 2 L ANALISI LCA IN FASE DI PRODUZIONE neralizzato valutati secondo le categorie del metodo CML 135_ Gli impatti ambientali della fibra di Una volta elaborato il quadro complessivo dei materiali si quindi proceduto legno valutati secondo le categorie del a metodo CML all analisi LCA per la sola fase di produzione secondo il metodo illustrato nel capitolo 1 Rispetto al paragrafo precedente stata introdotta un ulteriore distin zione riguardo al polistirene e al poliestere in quanto potrebbero essere utilizzati anche sfusi e quindi mentre le propriet generali non cambiano il processo produttivo del materiale sfuso differente rispetto a quello del materiale assem blato in lastre o materassini Di seguito sono quindi riportate prima le undici tabelle che riassumono gli im patti ambientali dei mater
131. me l energia neces saria a mantenere un certo livello di qualit ambientale il consumo di energia e l emissione di sostanze nocive in fase di produ zione i rifiuti residui che non possono essere riciclati al momento della di smissione del manufatto edilizio Il decreto effettivamente si occupa di rendere pi efficiente la gestione dei fab bricati ma non si interessa dei consumi energetici e delle emissioni nocive le gati alle fasi di produzione e dismissione Il legislatore ha deciso di puntare alla gestione intelligente prima che agli altri aspetti perch attualmente in questo campo ci sono ampi margini di migliora mento i consumi per il riscaldamento invernale di un edificio italiano superano i 100 kWh m annui mentre si sa che le tecnologie attuali permetterebbero di arrivare a 15 kWh m annui Inoltre partendo dal presupposto che il manufatto edilizio ha una vita molto lunga si pu supporre che i costi ambientali ed eco nomici di produzione siano ammortizzati negli anni In particolare per quanto riguarda l aspetto ecologico si pu citare lo studio elaborato dal CIBSE 7 centro di ricerca del Regno Unito di Gran Bretagna nel 1991 per valutare il rapporto percentuale tra i costi energetici di costruzione e quelli di esercizio Stimando i costi di costruzione pari a 6 GU m e i costi di esercizio pari a 1 GJ m annuo e supponendo che un edificio abbia una vita di cinquanta anni si dedotto che il rapporto pa
132. mo di j 10 risorse aspetti O economici 20 10 qualit dei servizi 15 carichi qualit ambientali o dell ambiente 25 interno 20 27 metodi pi importanti a livello internazionale sono il BREAM il LEED e il GBTool Il BREAM British Research Establishment Environmental Assessment Method elaborato in Gran Bretagna da ECD Energy amp Environment in collaborazione con BRE Building Research Establishment stato il primo di questi metodi di calcolo Dalla prima edizione del 1990 ideata solo per uffici di nuova costruzio ne il BREAM si poi evoluto inserendo anche la valutazione di uffici esistenti ed edifici residenziali e industriali sia nuovi sia esistenti requisiti sono raggruppati in sette categorie ognuna con un numero massimo di crediti attribuibile ul gestione 9 crediti salute e comfort 22 crediti energia e trasporti 41 crediti acqua 8 crediti materiali 13 crediti uso del suolo ed ecosistema locale 9 crediti No a 0 Y inquinamento 11 crediti Il numero di crediti non riflette la reale importanza delle categorie perch il giudi zio finale dipende da una somma pesata Si ottiene alla fine un giudizio discre to buono molto buono eccellente che esprime complessivamente la sosteni bilit dell edificio progettato Molto pi recente il LEED Leadership in Energy and Environmental Design Green Building Rating System stato ideato dall istituto di ricerc
133. mo piano sioni ridotte Inoltre gli appartamenti all ultimo piano hanno nella configurazione non isolata un fabbisogno energetico notevolmente maggiore rispetto a quelli al primo piano tuttavia stato possibile colmare questo dislivello utilizzando nella chiusura sopra il settimo piano lastre di isolante pi spesse di 1 cm rispetto secondo secondo sesto sesto piano non piano non piano non piano non secondo i riscaldato riscaldato sesto piano riscaldato riscaldato jano solaio solaio riscaldato solaio solaio riscaldato intermedio intermedio intermedio intermedio non isolato isolato non isolato isolato 71 99 10203 840 12239 61 22 37 54 23 06 59 51 35 91 60 89 37 54 23 26 59 19 35 94 28 05 65 86 41 54 26 51 E 39 84 23 5884 32 2086 57 13 38 59 secondo secondo sesto sesto piano non piano non piano non piano non secondo f riscaldato riscaldato sesto piano riscaldato riscaldato jano i solaio solaio riscaldato solaio solaio riscaldato intermedio intermedio intermedio intermedio non isolato isolato non isolato isolato 68 23 10208 e 7906 ua 21 73 55 14 33 63 53 82 32 17 19 86 52 54 31 57 18 54 51 02 30 12 24 11 58 26 36 43 22 66 56 67 34 89 17 95 51 07 29 66 16 69 28 23 76 Martina Basciu a quelle del pilotis Un altra osservazione che si pu fare riguarda l opportunit di isolare le chiusure orizzontali intermedie per evitare i furti di calore il Digs 192 05 i
134. mortizzatore di urti Il secondo processo la sinterizzazione espansione ottenuta tramite il vapore acqueo a 110 120 C che fa saldare le sferette le une con le altre formando le lastre La lastra ottenuta si presenta come una schiuma rigida alveolare di colore chia ro con ottime propriet termiche A 0 038 W mK incombustibile perch trat tata con additivi antifiamma quasi impermeabile all acqua perch a cellule chiuse ma mediamente permeabile al vapore 40 lt u lt 80 poco igroscopico e imputrescibile Bisogna evitare l esposizione diretta ai raggi UV 96 Martina Basciu 128_ Il poliuretano 129_ Il polistirene 130_ Il vetro riciclato 131_ La fibra di cellulosa Il pentano contenuto nelle sfere evapora entro i 100 giorni dalla produzione tuttavia in caso di incendio si verificano emissioni nocive dovute agli additivi antifiamma Anche in questo caso meglio evitare lo smaltimento in discarica perch il ma teriale potrebbe rilasciare sostanze che potrebbero inquinare le falde Piuttosto l EPS pu essere smaltito attraverso la combustione negli inceneritori anche se non sicuro che i gas emessi non siano dannosi o meglio recuperato e ridotto in granuli per essere impiegato nuovamente per la realizzazione di laterizi po rizzati 3 1 6 Il vetro riciclato Il vetro cellulare riciclato un isolante formato per oltre il 50 da vetro riciclato proveniente da lampade al neon parabrezza di automobili e per
135. ndi da 0 55 W m K a 0 28 W m K di trasmittanza eppure il fabbisogno globale si riduce di soli 3 kWh m a In sostanza avendo usato pi del doppio del materiale sono stati pi che raddoppiati i costi economici e i costi ambientali di produzione e si ottenuto un beneficio in fase di gestione veramente ridotto addirittura inferiore al peggioramento causato dalla rimozione dell intonaco che si era detto essere di 5 kWh m a Ovviamente lo stesso discorso si pu fare confrontando le configurazioni 3 e 5 che cambiano rispetto alla 2 e alla 4 perch nel calcolo si supposto che l intonaco non fosse stato rimosso Nell ipotesi 6 invece il problema affrontato in modo diverso si sono mantenute le prestazioni dell ipotesi 2 e in pi stata sostituita la chiusura verticale con quella alternativa illustrata precedentemente isolata con 3 cm di polistirene e rivestita da uno strato di trachite ottenendo una trasmittanza pari a 0 84 W m K Si ha quindi una configurazione con prestazioni degli elementi di fabbrica non a norma eppure il fabbisogno energetico invernale 52 97 kWh m a inferiore a quello massimo stabilito per legge 57 4 kWh m a In realt poich come si gi detto i tipi di impianti a disposizione sono sva riati il fabbisogno di energia primaria a parit di dispersioni pu variare notevol mente Tutti i precedenti ragionamenti sono quindi stati effettuati considerando un impianto con rendimento globale pari a uno e quind
136. ne alla rete locale dell energia prodotta in esubero che poi sar scontata nelle bol lette successive per impianti di potenza nominale non superiore a 50 kW per i quali la domanda stata inoltrata nel 2005 e nel 2006 la tariffa incentivante di 0 460 euro kWh mentre per domande inoltrate negli anni successivi al 2006 il valore della tariffa incentivante sar decurtato del 2 a questo si deve sommare il risparmio dovuto all uso dell energia fotovoltaica e il ricavato della vendita dell energia prodotta in esubero alla rete locale per impianti di potenza nominale potenza nominale superiore a 50 kW ed inferiore a 1000 kW per i quali la domanda stata inoltrata nel 2005 e nel 2006 la tariffa incentivante calcolata attraverso una gara che parte da un limite massimo di 0 490 euro kWh che sar decurtato del 2 per domande inoltrate negli anni successivi al 2006 a questo si deve sommare il risparmio dovuto all uso dell energia fotovoltaica e il ricavato della vendita dell energia prodotta in esubero alla rete locale Il conto energia non sempre cumulabile con altri incentivi Infatti non si vi pu aderire nel caso in cui l impianto sia stato finanziato dal programma tetti fotovol taici o se si utilizzano certificati verdi o bianchi 8 Invece cumulabile a contri buti in conto capitale inferiori al 20 dell investimento e alla detrazione dell Irpef del 36 o 41 con una riduzione del 30 della remunerazione Un impiant
137. ne eco che non vengono inviati in discarica e il peso totale dei rifiuti compatibile dei rifiuti da costruzione solidi Unit di misura Kg Kg Metodo e strumenti di verifica relazione tecnica con illustrate le scelte progettuali che tendono alla riduzione dei rifiuti da costruzione Calcolo della percentuale in peso del materiale solido di risulta derivante dall attivit di cantiere di cui si prevede il recupero rispetto all insieme del peso del materiale di risulta Previsione nel capitolato speciale del trasporto del materiale di risulta agli impianti di trattamento e non in conferimento a discarica Stima degli sfridi attraverso il computo metrico e la valutazione sui sistemi di costruzione assemblaggio degli elementi Per ciascun materiale solido di risulta indicazione dei possibili luoghi di conferimento impianti per recupero materiali componenti presenti in un raggio di 100 km trategie di riferimento progettazione dell edificio e degli elementi componenti utilizzando soluzioni mirate a limitare la produzione di rifiuti Impiego di prodotti facilmente recuperabili e limitazione delle opere di movimento terra Scala di prestazione Prestazione quantitativa Punteggio Punteggio raggiunto Materiale degli sterri e rifiuti solidi da costruzione conferito in discarica z2 Riutilizzo 50 materiale degli sterri e rifiuti solidi da costruzione in discarica 1 100 rifiuti solidi da costruzione in discarica 0 Fino al 20 rifiuti so
138. nfatti mentre prevede l isolamento delle chiusure verticali poste tra appartamenti diversi in modo da garantire una trasmittanza di 0 80 W m2K non prevede alcun isola mento tra appartamenti sovrapposti Tale disposizione pu essere adatta ad esempio ad un tipo edilizio a schiera ma di certo inadeguata al tipo edilizio dell edificio analizzato in quanto in questo caso eccezion fatta per gli appar tamenti C e D le superfici in comune tra appartamenti adiacenti sullo stesso piano sono molto ridotte mentre quelle tra appartamenti sovrapposti sono pari all intera pianta Ad esempio nella prima colonna della tabella riassuntiva dei calcoli riguardan ti l appartamento A riportato il valore del fabbisogno relativo al caso in cui l appartamento al piano superiore sia riscaldato risultati ottenuti per ogni con figurazione sono nettamente inferiori circa la met rispetto al fabbisogno ener getico massimo Nella colonna a fianco invece sono riportati i valori ottenuti nell ipotesi che l appartamento al piano superiore non sia isolato e come si pu facilmente notare nessuna delle configurazioni rientra nei consumi consentiti Infine la terza colonna mostra i risultati del calcolo ottenuti modificando la so luzione precedente con l introduzione dell isolamento nella chiusura orizzontale intermedia i valori ottenuti sono nettamente inferiori al massimo consentito Non isolare gli elementi di divisione tra appartamenti adiacenti pot
139. no isolata 6 cm di polistirene infissi con vetrocamera chiusura verticale con intercapedine vuota e cappotto 3 cm di polistirene che riveste anche i ponti termici chiusura verticale loggia isolata con cap potto 3 cm di polistirene chiusura orizzontale pilotis isolata con cappotto 5 cm di polistirene chiusura orizzontale sopra ultimo piano isolata 6 cm di polistirene infissi con vetrocamera chiusura verticale con intercapedine riem pita da 12 cm di argilla espansa chiusura verticale loggia isolata con cap potto 3 cm di polistirene chiusura orizzontale pilotis isolata con cappotto 5 cm di polistirene chiusura orizzontale sopra ultimo piano isolata 6 cm di polistirene infissi con vetrocamera chiusura verticale con intercapedine riem pita da 12 cm di polistirene e ponti termici con cappotto 4 cm di polistirene chiusura verticale loggia isolata con cap potto 3 cm di polistirene chiusura orizzontale pilotis isolata con cappotto 5 cm di polistirene chiusura orizzontale sopra ultimo piano isolata 6 cm di polistirene infissi con vetrocamera chiusura i chiusura chiusura i chiusura o orizzontale _ _ o verticale orizzontale infissi verticale i x sopra ultimo loggia sopra pilotis piano 1 497 1 107 1 648 2 396 5 917 0 358 0 506 0 531 0 525 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in
140. nte raggiungibili ma il punteggio riassuntivo di solito articolato in sette voci non di lettura immediata in quanto ognuna di queste riassume i risultati delle categorie di requisiti Oltretutto se consideriamo il Protocollo Itaca al suo interno non esiste una categoria specifica sull efficienza energetica in cui si valuta il fabbisogno ener getico dell edificio ma altre categorie in cui si valutano requisiti quali l uso di materiali poco energivori la trasmittanza l uso di fonti rinnovabili Tutti aspetti importanti ma che considerati senza una verifica del fabbisogno energetico non possono garantire una la riduzione dei consumi Si quindi cercato di in tegrare col Protocollo sintetico dove si valuta il fabbisogno di energia primaria unitamente ad altri requisiti gi visti nel Protocollo completo come l uso di fonti rinnovabili per il riscaldamento o la produzione di rifiuti ma non la trasmittan za Insomma i due strumenti in parte si integrano in parte si sovrappongono rendendo insufficiente l uso di uno solo ma per certi versi superfluo l uso di entrambi Inoltre il Protocollo completo deve essere necessariamente adeguato alle nuove normative un esempio lampante la trasmittanza che valutata in modo assolutamente non congruente con il Digs 192 Si tratta di metodi interessanti che valutano la complessiva qualit di un edificio e possono anche essere considerati una valida guida nella progettazione di un edi
141. nti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 45 1 4 2 1 Un esempio 36_ Il fabbisogno energetico degli edifici asse delle ordinate al variare della tra smittanza asse delle ascisse per i tre tipi quale sia la giusta proporzione tra gli impatti in fase di costruzione e quelli in edilizi a Milano Roma Napoli e Palermo 37_ Impatti ambientali degli edifici asse delle ordinate al variare della trasmittanza L idea dell EBD si inserisce all interno di una ricerca pi ampia volta a capire fase di gestione In particolare stato valutato al variare dello spessore di iso lante nelle chiusure verticali il fabbisogno energetico per il consumo invernale asse delle ascisse per i tre tipi edilizi a da Laica Palermo di tre tipi edilizi Bifamiliare s v 0 53 Plurifamiliare in linea s v 0 43 e Plurifamiliare alto s v 0 33 localizzati in quattro differenti zone climatiche Milano GG 2404 Roma GG 1415 Napoli GG 1034 Palermo GG 751 Successivamente sono state scelte alcune categorie di impatto i l effetto serra a RSS 300000 MM impatti produzione isolante MI impatti climatizzazione tipo 1 E impatti climatizzazione tipo 2 80000 impatti climatizzazione tipo 3 P40000 standard passivhaus a 60000 0 l 0 6 0 5 0 4 0 3 GWP effetto serra standard passivhaus 0 5 0 4 0 3 AP acidificazione standard passivhaus 02 01 u Me Ba la 0 6 0 5 0 4 0 3 0 2 P
142. o da 2 kWp ovvero 16 m di celle fotovoltaiche esposto in maniera corretta produce 2200 kWh anno nel Nord Italia 2600 kWh anno nel Centro e 2800 kWh anno nel Sud Considerato che si applica una tariffa incentivante La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 25 NICE energia ricavo Conto risparmio net ricavo costo impianto ammortamento prodotta energia metering complessivo 15000 2200 979 00 396 00 1375 00 15000 2600 1157 00 468 00 1625 00 15000 2800 1246 00 504 00 175000 86 EA energia ricavo Conto risparmio net ricavo costo impianto ammortamento prodotta energia metering complessivo 00 2200 66530 3900 108130 89 17 9600 2800 872 20 504 00 1376 20 di 0 445 euro kWh e l energia elettrica ha un costo di circa 0 18 euro kWh un impianto nel Sud Italia garantisce grazie al Conto energia un ricavo di 1246 euro l anno 2 800 kWh anno x 0 445 euro KWh inoltre grazie al net metering un risparmio di 504 euro l anno 2 800 kWh anno x 0 18 euro kWh Poich l im pianto ha un costo di circa 15000 euro il tempo di ammortamento di circa 8 5 anni nel Sud Italia di quasi 11 anni nel Nord e di poco pi di 9 anni nel Centro senza considerare l applicazione delle detrazioni Irpef che ridurrebbe di circa un anno e mezzo i tempi Quindi anche nel caso meno conveniente l impianto garantirebbe un ricavo costante per 9 anni da cui bisognerebbe detrarre solo le spese di manutenzione
143. o di isolamento non vantaggioso per un clima mite in quanto superato un certo livello il risparmio energetico sia invernale sia estivo aumenta in modo sempre pi irrilevante In particolare aumentare le prestazioni di un singolo elemento di fabbrica da un livello medio ad un livello elevato quasi non influisce sul fabbisogno energetico ma influisce moltissimo sull inquinamento prodotto dall isolante L uso di materiali poco inquinanti risolverebbe la questione delle emissioni in fase di produzione e quindi potrebbe rendere apparentemente superflua la que stione del rapporto tra fase di gestione e fase di produzione Attualmente questo discorso non ancora trascurabile perch i materiali plastici hanno ancora una grandissima diffusione a causa dei bassi costi delle ottime prestazioni e del fatto che non sono vietati da alcuna normativa nazionale Da queste considerazioni di carattere generale valide sia per il comportamento estivo sia invernale ne derivano altre che riguardano la normativa sul rendimen to energetico che attualmente riguarda solo quello invernale 126 Martina Basciu Infatti richiedere altissime prestazioni per gli elementi di fabbrica nel caso di interventi parziali non vantaggioso n nell ottica del singolo intervento n nell ottica di un successivo completamento dell adeguamento energetico del l involucro Nel primo caso si visto che il comportamento dell edificio quasi non migliora rispetto a q
144. o percentuale 1 consumo di risorse 20 carichi ambientali 25 qualit dell ambiente interno 20 2 3 4 qualit dei servizi 15 5 aspetti economici 10 6 gestione dell intervento 10 7 trasporti da definire Queste categorie sono articolate in un complesso di sottocategorie ognuna con il suo punteggio e spesso dimensionate in modo differente per ogni singolo paese Inoltre elemento assolutamente originale stato introdotto il reference building cio un edificio di riferimento costruito in conformit alle normative vigenti nello Stato interessato e avente caratteristiche tipologiche dimensioni e destinazione d uso simili a quelle dell edificio in progetto AI GBTool si ispira il Protocollo ITACA uno strumento innovativo per l Italia che stato elaborato tramite una collaborazione tra quasi tutte le regioni italiane L impulso partito dalla Regione Friuli Venezia Giulia che nel febbraio del 2002 ha proposto istituzione di un gruppo di lavoro in cui tutte le diverse esperienze che si sono spontaneamente sviluppate in Italia sulla sostenibilit ambientale in edilizia potessero confrontarsi per elaborare strategie comuni nel settore Du rante la fase iniziale uno dei contributi pi interessanti stato il progetto ideato sulle linee guida del GBTool 8 dall Environment Park di Torino per la realizzazio ne del Villaggio Olimpico per le Olimpiadi invernali del 2006 Questo esempio ha st
145. obilanci a livello internazionale il metodo LCA Life Cycle Assessment E un procedimento di valutazione di impatto ambientale con il quale si analizza tutto il ciclo di vita di un edificio dal reperimento dei materiali fino allo smaltimento delle sue rovine In questo modo possibile scegliere in fase progettuale tra differenti soluzioni valutando le pre stazioni dei materiali i procedimenti costruttivi Ie modalit di esercizio in base all impatto ambientale prodotto metodi poi uniformati ad opera del SETAC il quale avvi un dibattito scienti fico che ebbe come principale risultato la pubblicazione nel 1993 di un quadro di riferimento Guidelines for Life Cycle Assessment a code of pratice Se guendo la via della standardizzazione l ISO ha emanato nel 1997 la norma ISO 14040 che definisce cosa un LCA e ne spiega la struttura e le parti successi vamente sono state emanate le normative specifiche per ogni fase Un LCA si articola in quattro fasi fondamentali I Definizione degli scopi e degli obbiettivi Goal and scope definition normata dalla 14041 2 Analisi di inventario LCI Life Cycle Inventory normata dalla 14041 3 Analisi degli impatti LCIA Life Cycle Impact Assessment normata dal la 14042 4 Interpretazione e miglioramento Life Cycle Interpretation normata dal la 14043 1 3 3 1 Definizione degli scopi e degli obbiettivi Nella prima fase si definisce in primo luogo quale la fina
146. olistirene In questo modo da un lato stato possibile proporre alternative ai materiali pi usati giustificandole con valutazioni oggettive dall altro stato possibile valu tare quanto effettivamente influisca sulle emissioni complessive l aumento di spessore di un materiale inquinante 2 1 LA CASA SERRA L analisi della casa Serra a Samugheo paese localizzato nella Provincia di Ori stano e pi precisamente nella Comunit Montana del Barigadu si inserisce in un progetto di ricerca chiamato CO M B AL O S Comunit Montana Barigadu Alto Oristanese per la Sostenibilit vincitore di un Bando di Concorso indetto dalla Regione Sardegna per la diffusione a scala regionale delle tecniche di risparmio energetico Il programma promosso dalla Comunit Montana con capofila Ula Tirso dal Dipartimento di Architettura dell Universit degli Studi di Cagliari e dal Diparti mento di Ingegneria del territorio dell Universit degli Studi di Sassari era arti colato in tre punti adeguamento energetico di un edificio esistente modifica dei Regolamenti edilizi e delle Norme di Attuazione nei comuni della Comunit montana monitoraggio automatico del comportamento energetico dell edificio recuperato Tra tutti gli edifici disponibili si scelto di intervenire sulla casa Serra perch era stata inserita nella rete Agor Multimediale della comunit Montana del Bariga du e quindi era gi stato elabo
147. ologna ospita in collaborazione con Edicom Edizioni Natura polis una rassegna che ha lo scopo di mettere a conoscenza degli operatori del settore edilizia dai progettisti agli utenti finali i prodotti di rilievo nel campo del costruire sostenibile e le innovazioni per il risparmio energetico e promuove la diffusione del concetto di sostenibilit attraverso l organizzazione di alcune giornate di seminari Inoltre sempre pi spesso anche le singole ditte o le associazioni di ditte pro duttrici del settore organizzano convegni sull argomento Non da meno sono le Universit Italiane all interno delle quali si organizzano un sempre maggior numero di master e corsi sull edilizia sostenibile A tale proposito non si pu non ricordare che nel 2006 due importanti congressi internazionali sulla sostenibilit ambientale si sono svolti in due universit ita liane il World Renewable Energy Congress WREC a Firenze e il XXXIV IAHS World Congress Sustainable Housing Design Emphasizing Urban Housing a Napoli Eventi di tale importanza non solo sono un importante momento di confronto tra professori e ricercatori di tutto il Mondo ma con la pubblicit da cui sono accompagnati sono in grado di attirare l attenzione dei tecnici del settore 1 3 LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO L emanazione delle normative nazionali sul risparmio energetico inizialmente proceduta molto a rilento conseguentemente dai primi anni 90 del XX secolo var
148. ome responsabile dell area tematica eco efficienza in edilizia l architetto Andrea Moro coordinatore per l Italia del GBTool 34Friuli Venezia Giulia Provincia di Trento Abruzzo Molise Emilia Romagna Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Sicilia Toscana Umbria Valle d Aosta Veneto Quindici su venti ITACA ha elaborato lo schema di tali linee guida per le norme regionali per l edilizia sostenibile Recentemente la classe di valutazione 2 stata abolita perch ritenuta su perflua 7Society of Environmental Toxicology and Chemistry Societ della tossicologia e della chimica ambientale 3Linee guida per lo LCA un codice della pratica 33 materiale costituente il prodotto giunto a fine vita utilizzato come materia prima per ottenere un nuovo prodotto anche uguale al primo II prodotto riutilizzato per la stessa funzione senza subire sostanziali modifi che un esempio il vuoto a rendere in realt i rifiuti possono essere ulteriormente riutilizzati attraverso il compo staggio dei rifiuti organici e il trattamento delle acque reflue eq equivalenti Spesso la politica integrata dei prodotti si indica con la sigla IPP integrated product policy ISO Organizzazione internazionale di normalizzazione UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione sL audit ambientale uno strumento che permette ad un azienda di conosce re la propria situazione in relazione alle leggi vi
149. omplessivamente ha il funzionamento migliore Tuttavia questa soluzione sconsigliabile perch modifica completa ISOLAMENTO TERMICO ARGILLA ESPANSA IsoLAMENTO TERMICO POLISTIRENE SFUSO ISOLAMENTO TERMICO ISOLAMENTO TERMICO POLISTIRENE IN LASTRE POLISTIRENE IN LASTRE 81 82 74 Martina Basciu 81_ Modifiche proposte per l adegua mento energetico della chiusura verticale ipotesi 1 82 Modifiche proposte per l adegua mento energetico della chiusura verticale ipotesi 3 83_ Modifiche proposte per l adegua mento energetico della chiusura verticale ipotesi 2 84 Modifiche proposte per l adegua mento energetico della chiusura verticale ipotesi 4 85_ Gli alloggi analizzati ALLOGGIO B 85 ISOLAMENTO TERMICO POLISTIRENE IN LASTRE ISOLAMENTO termico POLISTIRENE scuso IsoLAMENTO TERMICO POLISTIRENE IN LASTRE ISOLAMENTO TERMICO POLISTIRENE IN LASTRE ISOLAMENTO TERMICO POLISTIRENE IN LASTRE mente l edificio privandolo della sincerit costruttiva che la sua caratteristica emblematica La soluzione migliore potrebbe essere l ultima in quanto risolve i ponti termici e rispetta il tipo edilizio bisogna per considerare che rivestire i ponti termici sarebbe un lavoro costoso la cui convenienza pu essere valutata solo in seguito all analisi energetica 2 2 2 L
150. one complessiva del processo In particolare quindi il procedimento seguito per la normalizzazione pu essere organizzato secondo differenti ap procci 1 Approccio mandatario Proxy approaches consiste nell individuare tra tutti gli indicatori disponibili quelli significativi per illustrare alcuni impatti specifici del processo analizzato E quindi un metodo che non si pu applicare indifferentemente a studi diversi 2 Monetizzazione Monetarisation in questo caso si considerano le spe se necessarie per controllare i danni ambientali Environmental con trol costs oppure la disponibilit ad affrontare maggiori spese che gli abitanti di una determinata zona manifestano per ridurre gli impatti ambientali Environmental damage costs 3 Distanza dall obbiettivo Distance to target distanza dagli obbiettivi fissati dalle leggi nazionali o internazionali 4 Valutazione di esperti Panel approach in questo caso si utilizzano coefficienti di pesatura elaborati da un gruppo di tecnici che determi nano l importanza delle varie categorie di impatto 5 Approccio tecnologico Technology approaches approccio basato sulle tecnologie usate per l abbattimento delle emissioni Ciascuno dei metodi riportati propone una sintesi dei risultati completamen te diversa dalle altre rappresentata da punteggi non esplicitamente collegati alle emissioni e quindi comprensibile solo se si conosce il fine per cui stata elaborata Inoltre
151. one da ipotesi 2 a ipotesi 4 Tossicit sull uomo HC Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 160 140 120 100 80 60 40 20 191 Eutrofizzazione kg NP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 193 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Mist e 190 Eutrofizzazione kg NP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 0 4 0 35 0 3 0 25 0 2 0 15 0 1 0 05 0 Po 2 Mo a dj i Ag Olis tron Yop 192 Acidificazione kg AP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 PoJ isr tron Acidificazione kg AP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 100 80 60 40 20 194 195 Confronto tra fase di gestione e di produzione 121 Smog fotochimico kg POCP Smog fotochimico kg POCP Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 0 5 7 0 4 0 3 4 0 2 3 2 0 1 1 0 0 Po Po boys Moag ha K oag er Metig Calor e Cor Ne 196 197 Esaurimento risorse MJ LHV Esaurimento risorse MJ LHV Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 4 Variazione da ipotesi 2 a ipotesi 6 20000 180000 160000 15000 140000 120000 000 si 60000 5000 40000 20000 0 0 Po i fo i Mp 9 Yg STA mp di Mg Polis
152. onto tra il muro intonacato e non intonacato all esterno oppure tra la copertura isolata con 4cme 10 cm di polistirene Infine stato studiato un intervento per la chiusura verticale alternativo a quello effettuato nel primo restauro Infatti se l obbiettivo era mettere in vista la bella trachite rossa locale si sarebbe potuto scegliere di non rimuovere l intonaco ma di usarlo come base per isolare la chiusura vertica le con un cappotto e poi rivestire l isolante con uno strato da 10 cm di trachite o addirittura fare una parete ventilata con la trachite In questo modo si sarebbe ottenuto lo stesso effetto da un punto di vista architettonico con una trasmittan za molto inferiore e una buona inerzia termica In totale sono state elaborate sette configurazioni una che rappresenta lo stato di fatto e altre sei che rappresentano le varie alternative analizzate Nella tabella 47 sono quindi messi a confronto il fabbisogno energetico inverna le calcolato secondo il Digs 192 05 in relazione al variare delle trasmittanze In realt questo progetto essendo stato concluso prima dell entrata in vigore del decreto 8 ottobre 2005 non avrebbe dovuto seguire la nuova normativa Tuttavia poich lo schema del decreto era gi consultabile mentre l analisi energetica era in elaborazione sono stati confrontati i risultati ottenuti con le nuove disposizioni La normativa vigente come si gi detto fissa per gli edifici un fabbisogno energetico
153. ostruttive elaborate in climi pi freddi solo perch in quel contesto hanno dato risultati soddisfacenti Il risparmio energetico applicato ad un clima mite si deve indubbiamente basare sull insegnamento dei pionieri della materia ma deve poi essere rielaborato in funzione delle diverse esigenze Introduzione 9 10 Martina Basciu 1 LA NORMATIVA E DIFFERENTI APPROCCI ALL EDILIZIA EFFICIENTE E SOSTENIBILE Progettare un edificio efficiente che permetta di risparmiare energia per la cli matizzazione quindi abbastanza complesso perch occorre richiamare pro blematiche differenti che partendo dalla riduzione dei consumi arrivano alla scelta di fonti energetiche e materiali da costruzione poco inquinanti Esistono quindi tutta una serie possibili modi per affrontare la questione che privilegiano un aspetto piuttosto che un altro Il primo riferimento la normativa che impone e incentiva le pratiche del rispar mio energetico e dell uso delle fonti energetiche rinnovabili ma oltre a questo esistono diversi modelli di valutazione e certificazione degli edifici che si sono sviluppati ad opera di amministrazioni locali e centri di ricerca Infine esiste la normativa riguardante la certificazione dei prodotti che pur non essendo stata elaborata unicamente per l edilizia riguarda anche i materiali da costruzione L argomento pu essere quindi affrontato in vari modi e pu succedere che si faccia l errore di concentrarsi solo s
154. procci Questo argomento infatti di grande interesse e attualit in quanto le normative nazionali sul risparmio energetico da un anno e mezzo sono in continua evoluzione e sono fonte di numerosi dibattiti Oltretutto mentre la ricerca sull efficienza energetica nei climi freddi ha ormai una lunga tradizione invece quella riguardante i climi caldi ancora agli inizi il rischio che si corre la solita importazione di modelli studiati per contesti dif ferenti dubbi che sorgono sono molteplici ci si chiede quale sia lo spessore adeguato di isolante per ridurre i consumi invernali e estivi fino a che punto sia utile aumentarlo e ci siano ancora miglioramenti apprezzabili nel comportamen to dell edificio Inoltre poich deve comunque essere il primo riferimento per i progettisti ci si chiede se la legge imponga spessori di isolante eccessivi O roppo ridotti Nel capitolo 1 della tesi si gi detto che probabilmente la nor mativa richiede per gli elementi di fabbrica prestazioni eccessive ma esiste utta una corrente di pensiero che sostiene l esatto contrario ritenendo che sia sempre meglio utilizzare le migliori pratiche Best Practise disponibili La soluzione migliore per trarre delle conclusioni attendibili l analisi energetica di casi studio supportata dal metodo LCA che permette di capire quale sia l effettiva riduzione di emissioni legata all aumento di isolante e di scegliere tra differenti materiali
155. r elaborare una valutazione esauriente dei materiali isolanti in realt fonda mentale considerare anche l impatto ambientale legato al trasporto del materia le dallo stabilimento di produzione In questo caso particolarmente necessario in quanto i due esempi trattati sono localizzati in un isola e ovviamente gli impatti ambientali possono cambiare notevolmente in relazione al fatto che l isolante La scelta dell isolante 107 sia prodotto o no in Sardegna Da una ricerca sul mercato degli isolanti infatti emerso che nella regione sono presenti varie fabbriche di polistirene dislocate su tutto il territorio sola mente una di lana di roccia e una di legno mineralizzato rispettivamente a circa 50 Km e 70 km da Cagliari Tutti gli altri materiali presi in considerazione devono essere necessariamente importati dal Nord Italia e in alcuni casi come ad esempio il vetro riciclato dal Nord Europa in particolare il poliestere riciclato che in seguito all analisi ambientale e prestazionale era stato valutato il pi adatto all edificio di via Is Mirrionis deve essere importato dalla provincia di Mantova Da un punto di vista delle prestazioni termoigrometriche si visto che il polieste re riciclato e il polistirene sono sostanzialmente equivalenti in relazione all edi ficio in questione quindi nell analisi finora condotta si preferito il primo uni camente a causa del profilo ambientale notevolmente migliore Ma poich uno
156. r la distribuzione 172_ Confronto tra la tossicit sull uomo causata dal polistirene e quella causata dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione 168 Riduzione strato di ozono kg ODP 0 002 0 002 0 004 0 006 0 008 0 01 0 012 Tossicit sull ecosistema EC 800000 700000 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 Pol Do Pesto Vist A Uist i e SS 9 O fm Ok 170 171 112 Martina Basciu Tossicit sull uomo HC 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 Eutrofizzazione kg NP Acidificazione kg AP 173 Smog fotochimico kg POCP 173_ Confronto tra l eutrofizzazione cau sata dal polistiene e quella causata dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione 174 Confronto tra l acidificazione cau sata dal polistiene e quella causata dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione 175 Confronto tra lo smog fotochimico causato dal polistitene e quello causato dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione 176_ Confronto tra l esaurimento di risor se causato dal polistirene e quello cau sato dal poliestere compreso il percorso per la distribuzione 177_ Confronto tra la produzione di rifiuti solidi
157. rato un progetto di ristrutturazione che prevede il 38_ Pianta piano terra dello stato di fatto 39_ Sezione dello stato di fatto 40_ Pianta piano terra del progetto 41_ Pianta primo piano del progetto 42_ Pianta secondo piano del progetto 43_ Sezione del progetto 38 52 Martina Basciu 39
158. re dal grafico corrisponde a circa 55 GWh mentre l obiettivo 6_ Consumi finali di energia per settore di circa 80 GWh energetico in Italia L uso delle fonti energetiche rinnovabili assolutamente necessario ma non sufficiente al rispetto degli impegni presi se non associato al risparmio ener getico Considerato che i consumi in edilizia residenziale e terziario sono arri vati nella Comunit Europea al 40 di tutta l energia primaria e in Italia al 30 evidente che a questi criteri debbano ispirarsi anche le iniziative in questo settore energetico Negli anni i consumi energetici in edilizia sono aumentati sia in numero sia in percentuale in quanto la progettazione mira a raggiungere livelli di qualit am bientale sempre pi sofisticati dipendenti sia dalle richieste dell utenza sia dal le norme igienico sanitarie che fissano requisiti minimi sempre pi impegnativi D altra parte lo sviluppo della tecnologia ha reso possibile soddisfare le esigen ze degli utenti con apparente facilit permettendo di migliorare le prestazioni degli edifici di elaborare forme un tempo impensabili e linguaggi indifferen temente applicabili in tutto il Mondo Cos i procedimenti costruttivi sono stati esportati in zone climatiche differenti da quelle per cui erano stati studiati come se i dispositivi impiantistici potessero sopperire all assenza di una progettazione legata alle condizioni specifiche del sito Il risultato stato un ulter
159. re non si pu non considerare l innalzamento della temperatura della parete esterna dovuto alla radiazione so lare Conseguentemente il At da considerare nel calcolo del flusso di calore un At equivalente tabellato in base alla latitudine all ora e alla massa superficiale Nella tabella 49 riportato a titolo esemplificativo il foglio principale del cal colo dello stato di fatto alle ore 8 00 con i flussi di calore parziali Ovviamente si considera positivo il flusso di calore dall esterno verso l interno e negativo quello dall interno verso l esterno Osservando questa prima tabella si pu notare la grande quantit di calore che l ambiente interno cede al terreno infatti il terreno gi a basse profondit ha una temperatura costante inferiore a quella interna E evidente che si tratta di un comportamento particolarmente vantaggioso nel periodo estivo che potreb be per essere annullato da un isolamento di grande spessore nella chiusura orizzontale di base Nelle configurazioni isolate la trasmittanza della chiusura di base passa da 3 002 W m K a 0 805 W m K e il calore trasmesso dal piano ter ra al terreno passa da 4359 W a 1169 W cio si riduce a circa un quarto Ovvia mente aumentando l isolante fino a raggiungere i valori richiesti dalla normativa il calore ceduto al terreno sarebbe sempre meno mentre si visto che con lo spessore scelto si pu ottenere un buon comportamento invernale nell ipotesi 6 e un notevole
160. re se ci sia un limite massimo oltre al quale non opportuno andare L oppor tunit stata valutata considerando la convenienza economica intesa in termini di kWh m a risparmiati e il rapporto tra le emissioni causate dal materiale e le emissioni evitate grazie all uso di quel materiale Dai risultati ottenuti emerso che l efficienza di un edificio legata non tanto al raggiungimento di determinate prestazioni dei singoli componenti quanto ad una progettazione intelligente che partendo dallo studio del singolo elemen to di fabbrica passi a quello dell involucro complessivo e infine a quello del sistema edificio impianto L analisi energetica per deve essere associata ad una riflessione attenta sugli aspetti tipologici e costruttivi si infatti visto come nella casa Serra una scelta sbagliata abbia compromesso definitivamente l ef ficienza dell edificio Una progettazione attenta che consideri tutti questi aspetti permette quindi di ottenere ottimi risultati di efficienza complessiva senza richiedere prestazioni troppo elevate per gli elementi di fabbrica cio dimensionando lo spessore di isolante senza eccedere in modo ingiustificato e quindi riducendo sia i costi di gestione sia le spese e le emissioni in fase di produzione Questo approccio alla materia fondamentale per evitare l importazione acritica di modelli che nel Nord Europa sono stati applicati con grande successo Si infatti visto che l alto livell
161. rebbe portare all assurdo di avere un fabbisogno energetico elevato pur avendo investito una notevole quantit di risorse per migliorare le prestazioni dell involucro Per quanto riguarda la scelta del tipo di isolamento da utilizzare nella chiusura verticale dell involucro si gi detto che alle considerazioni svolte nel paragra fo precedente necessario aggiungerne altre legate all efficienza dell edificio Come si pu notare osservando le due tabelle la variazione del fabbisogno energetico rispetto alle prestazioni dell involucro segue lo stesso andamento nei dodici casi presi in considerazione quindi sufficiente condurre l analisi scegliendone uno l appartamento B al primo piano adiacente a appartamenti riscaldati Nel confronto tra le quattro configurazioni isolate il riferimento quella a norma di legge l ipotesi 3 che garantisce un fabbisogno energetico di circa 20 KWh m a inferiore a quello massimo Il passaggio dall ipotesi 3 alla 1 cio da una trasmittanza di 0 532 W m K a 0 358 W m2K non riduce in modo notevole il fab bisogno energetico ma di soli 2 5 KWh m a Inoltre l ipotesi 2 pur prevedendo una chiusura verticale con 0 694 W m K ha un fabbisogno di 19 86 kWh m a cio una configurazione con prestazioni dell involucro inferiori a quelle previste La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 77 dalla legge ha un comportamento pi efficiente
162. remio internazionale Architettura Sostenibile Ideato con l obiettivo di offrire un occasione di incontro per i professionisti del settore e di far conoscere le loro opere ad un pubblico allargato ormai arrivato alla terza edizione e dalla prossima saranno ammesse anche le tesi di laurea Dai risultati del concorso emerge un dato positivo e infatti mentre nella prima edizione dei quindici progetti partecipanti erano stati premiati solo i due stranie ri nella seconda e nella terza i vincitori sono stati Italiani Questo potrebbe voler dire che la cultura del risparmio energetico si sta diffondendo sempre maggior mente in Italia e quindi oggi probabilmente pi frequente riuscire a trovare validi esempi anche italiani In effetti i segnali positivi sono tanti da circa dieci anni il Saiedue Living la fiera que mi pp era En ii dj Rui ee e nist 28 Martina Basciu 20_ Georg W Reinberg Weidling Uffici e laboratori Biotop Progetto vincitore della prima edizione del premio Architettura sostenibile 21_ Ernesto Mistretta Marsala TP Re sidenza privata Progetto vincitore della seconda edizione del premio Architettura sostenibile 22_ Ernesto Mistretta Loc Poggi del Sas so Cinigiano Grosseto Stabilimento enologico Collemassari Progetto vinci tore della terza edizione del premio Archi tettura sostenibile 23_ Logo Naturapolis dell edilizia di B
163. rgetica ed ambientale di un edificio E costituito da due aree di valutazione articolate come segue 1 Consumo di risorse Tele energia primaria per la climatizzazione invernale 1 2 acqua calda sanitaria 1 3 contenimento consumi energetici estivi 1 3 1 controllo della radiazione solare 1 3 2 inerzia termica 14 iluminazione naturale 1 5 energia elettrica da fonti rinnovabili 1 6 materiali eco compatibili 1 6 1 materiali rinnovabili 1 6 2 materiali riciclati recuperati ire acqua potabile 1 7 1 consumo di acqua potabile per irrigazione 1 7 2 consumo di acqua potabile per usi indoor 1 8 mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio 2 Carichi ambientali La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 35 2 1 emissione di gas serra 2 2 rifiuti solidi 2 3 rifiuti liquidi 24 permeabilit aree esterne L ultima edizione del Protocollo sintetico risalente al 5 dicembre 2005 modifica la scala di punteggio in accordo con il GBTool eliminando la classe 2 e reim posta la valutazione del fabbisogno di energia primaria in modo da renderla congruente al Dlgs 192 1 3 3 Gli ecobilanci Gli ecobilanci sono sistemi di valutazione pi completi in quanto definiscono l impatto ambientale di tutto il processo edilizio non del solo edificio tramite una funzione complessa con la quale sono considerati tutti gli effetti che tale processo ha generato Il pi conosciuto tra gli ec
164. ri al 12 Infatti 6 GJ m 1 GJ m annuo X 50 anni 0 12 costi di gestione sono quindi nettamente superiori a quelli di costruzione tutta via bisogna considerare il fatto che queste valutazioni sono state fatte in Inghil terra che ha un clima molto pi rigido del nostro infatti Londra ha 4000 gradi giorno mentre Cagliari ne ha 990 e conseguentemente si potrebbe obiettare che alle nostre latitudini i costi di gestione sono percentualmente inferiori Tut La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 21 tavia non bisogna dimenticare che anche i costi di costruzione diminuiscono a causa del clima mite perch le prestazioni richieste sono meno impegnative ad esempio lo spessore di isolante necessario per ottenere lo stesso fabbisogno energetico inferiore Per confermare la validit di queste stime si pu fare un confronto con quelle riportate nel Libro Bianco energia ambiente edificio 8 In questo caso si ipotizza che per costruire un edificio 90 100 m si utilizzino circa 100 tonnellate di materiale che ha un costo energetico di produzione che oscilla 500 e 700 kcal kg per un totale consumo energetico comprendente anche le lavorazioni in cantiere di 5 o 6 Mtep ovvero 5 o 6 tonnellate di petrolio Considerato che facendo una media nazionale un abitazione di queste dimensioni consuma una tonnellata di petrolio all anno per il solo riscaldamento i costi di costruzione si ammortizzano
165. risorse MJ LHV 120 100 40 30 1 18 3 18 3 26 1 28 3 31 489 2 TI Fi 20 Po 7 40 b i s7 e bry esga ie mi a di 9 dj a dj R S n O ric dio ere Sfera T neralf gno Vetro Occi Ian iclato Ululos magg loco to a assin 152 La scelta dell isolante 105 Rifiuti solidi kg rifiuti 0 3 0 25 0 2 0 15 0 1 0 0692 dui 0 03890 0342 O O 0 0492 00899 i 0 0308 0 n r 0 05 LI E 0 1 i O ib Pia Di A S i n Id es ming di Jo di vea di RR i gra ticio licey Sre piere fp eralisgno Ctro Cc tany lato ulo Mate loco R a i Osa Reano 153 dannosi sono quelli riciclati seguiti da quelli di origine naturale quindi da quelli di originale minerale pi nocivi sono quelli di origine sintetica tra i quali come ci si poteva attendere dalla descrizione discorsiva dei materiali spicca il poliu retano che ha quasi sempre il valore massimo di emissione La scelta dovrebbe quindi ricadere su uno dei materiali riciclati Quale tra questi sia il migliore per gli edifici analizzati si deve determinare valutandone la rispon denza alle prestazioni necessarie per un buon funzionamento termoigrometrico dell involucro materiali riciclati garantiscono buone prestazioni termiche paragonabili a quel le del polistirene tuttavia il vetro da scartare perch assolutamente imper meabile e la fibra di cellulosa si d
166. risparmio nella gestione estiva Per analizzare le altre scelte progettuali si preferito illustrare i risultati elaborati attraverso le 70 tabelle di calcolo in tabelle e grafici riassuntivi che permettano 60 Martina Basciu 49_ Carichi termici estivi dello stato di fat to della casa Serra alle ore 8 di un giorno di Luglio 10 1210 parete NordEst ____10 ___98 980 i mq a persona Imqapersona _____ Differenza di temperatura con locali non parete Sud Ovest 10 98 0 climatizzati pareti perim Tot J 444 0 mese ____________ lugio oe __8 ___ __tramezzitot 10 86 860 sato e e Teo ego e eni foeren fone fors ooo e Ji _o_rP _ do _____ 1 Radiazione solare vetro NORD 95 Radiazione solare vetro NORDEST 143 Na o_o Jo__o_P__ O Radiazione solare vetro JEST_ Jra a o_o _ _o___ ___ SOS Radiazione solare vetro Sup hos Na o_o _Jo__o____ SOS ad o kb k b k NORD OVEST 143 I o dse doet 027 17 8053876 104 2535933 esposizione Trasmittanza W mqK Pa aiie meS a AT equivalente Carichi tot W RD at __ i do RD EST at __ RD EST oo I o ie 03 pol adiazione solare vetro otale carichi per irraggiamento W carichi per trasmissione e radiazione 6 D D D D N e 5 D Q o D DI o lt d 3 lo co o P P RWWWnniziziziz ziz c cic cic c c W lwWefolo o o Z mim ojojo 5 m VW cp JA A N 29 32 L 03 at __ _ __ si SS I 6
167. rmici dell appar tra l andamento dei carichi termici estivi per trasmissione dello stato stato di fat to dell appartamento B al primo piano e lo stesso confronto con una configurazione isolata ad esempio l ipotesi 1 la l andamento di quelli delle ipotesi 2 4 6 Passando al raffronto tra i carichi termici dello stesso appartamento localizzato soggetto a carichi termici molto maggiori pur essendo separato dalla copertu tamento A al settimo piano superano quelli al primo di circa 3000W Effettuando differenza si riduce a circa 600W se ne deduce che l isolamento della chiusura orizzontale che separa il settimo piano dal sottotetto assolutamente necessa rio per il contenimento dei consumi estivi Per scegliere invece le prestazioni delle chiusure verticali in modo da avere un efficiente comportamento energetico estivo sufficiente confrontare le diverse ipotesi di isolamento degli elementi di fabbrica relative ad un unico caso si scelto l appartamento B al primo piano Per le prime ore della giornata i carichi termici per trasmissione della confi gurazione non isolata sono inferiori rispetto a quelli delle altre configurazioni perch si verifica un flusso di calore dell appartamento verso il piano pilotis che essendo in ombra ha appunto per le prime ore della giornata una temperatura inferiore rispetto agli ambienti interni Ovviamente l introduzione dell isolamento non permette di sfruttare a pieno questa possibilit di rid
168. si utilizzi la caldaia i consumi sono molto alti se si considerano i furti di calore con assenza di isolamento nelle chiusure intermedie mentre introducendo l isolamento nelle chiusure intermedie il fabbisogno di energia primaria in linea con quello massimo Bisogna comunque considerare che i furti di calore in un palazzo per appartamenti riscaldato con caldaia sono da escludere in quanto generalmente si tratta di impianti centralizzati Tuttavia poich la sostituzione degli impianti centralizzati con quelli indipen denti molto diffusa meglio isolare comunque i piani intermedi in modo da garantire un funzionamento efficiente dell edificio in ogni situazione Come si gi detto trascurare la possibilit dei furti di calore un errore che potrebbe compromettere l efficienza energetica del sistema edificio impianto la soluzio ne non per sovradimensionare l impianto in considerazione del fatto che l ap partamento limitrofo potrebbe ad esempio essere disabitato ma progettare gli elementi di fabbrica dell involucro e intermedi in modo da garantire comunque un buon funzionamento energetico di ciascuna unit abitativa 2 2 3 L analisi energetica estiva L analisi energetica estiva stata condotta considerando tutte le configurazioni analizzate precedentemente esclusa l ipotesi 4 per entrambi gli appartamenti localizzati sia al primo che al settimo piano Il calcolo stato effettuato secondo il metodo di cal
169. sia una delle sue fondamentali carenze infatti sebbe 14 Martina Basciu ne il raffrescamento estivo sia nei paesi mediterranei causa dei maggiori consu mi di energia tuttavia nel calcolo considerato solo il riscaldamento invernale e addirittura nei modelli per la compilazione della relazione tecnica ai sensi della legge 10 specificato in pi note che il fabbisogno per il raffrescamento deve essere tralasciato Inoltre negli anni di applicazione della legge 10 emerso che il FEN proprio perch concepito come un indicatore che non si limiti sem plicemente alla trasmissione del calore troppo generico varia in base alle dispersioni globali per trasmissione al rendimento del generatore di calore al recupero termico all orientamento dell edificio e queste caratteristiche variano a loro volta in funzione di altre Il DPR 412 93 prevede soltanto la verifica delle prime due le dispersioni globali per trasmissione e il rendimento globale del generatore di calore senza considerare ad esempio la trasmittanza dei vari elementi costruttivi dell involucro Invece sarebbe meglio che si verificassero sia un indicatore globale sia pi indicatori parziali ritenuti fondamentali per il buon funzionamento energetico dell edificio e per il benessere degli abitanti Nel decreto legislativo 192 05 in attesa dei decreti attuativi si hanno per ora solo norme transitorie molto semplificate rispetto ai propositi iniziali in modo che i
170. stoso che spesso scoraggia le imprese La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 43 Per questo motivo sono state elaborate le etichette di Tipo Il Si tratta delle as serzioni ambientali auto dichiarate ovvero dichiarazioni etichette o attestati di qualit ambientale riportate sulla confezione del prodotto sull imballaggio nel la pubblicit che i produttori utilizzano per illustrare ai consumatori le propriet del prodotto Questo tipo di etichetta non subordinato al rilascio di una certificazione da parte di un ente e quindi nemmeno al rispetto di requisiti ambientali prestabi liti ma all uso di un linguaggio chiaro che renda affidabili le informazioni che si danno all acquirente e che permetta che si instauri una concorrenza leale tra gli operatori dello stesso settore Sono quindi vietate espressioni generiche come amico dell ambiente verde o non inquinante se si usa l espressione privo di quel determinato componente deve essere al di sotto di una certa percentuale inoltre nella ISO 14021 definito cosa si intenda per compostabile degradabile riciclabile etc Un esempio molto diffuso il marchio ANAB La dichiarazione ambientale di Tipo Ill invece un documento volontario che illustra l impatto ambientale del prodotto sempre secondo le linee del metodo LCA Attualmente per non disponibile una norma ISO ma si fa riferimento ad un rapporto tecnico
171. t tenzione per le dispersioni termiche negli elementi opachi non stato utilizzato alcun genere di isolante gli infissi sono di tipo tradizionale a vetro singolo e lo scheletro portante a vista causa di innumerevoli ponti termici Inoltre le chiusu re verticali hanno una camera d aria che varia a seconda della localizzazione nelle tamponature in corrispondenza della piccola loggia posta davanti alla cucina di ogni alloggio di soli 2 cm e quindi al suo interno non si generano moti convettivi nel resto dell edificio invece di ben 12 cm per cui al suo interno si innescano moti convettivi che sono la causa di un notevole raffredda mento della parete ero DISPERSIONI ATTRAVERSO IL SOLAIO TRA ULTIMO PIANO E SOTTOTETTO i m DISPERSIONI ATTRAVERSA CHIUSURA VERTICALE PONTE TERMICO TRAVE A VISTA 70 Martina Basciu 74 73_ Sezione A A 74_ Sezione B B 75 76 77 78_ Individuazione degli ele manti di fabbrica e costruttivi in cui ne cessario intervenire PONTE TER aa PILASTRO A VISTA Pali 75 ONTE TERMICO RAVE A VISTA PONTE TERMICO TRAVE A VISTA DISPERSIONI ATTRAVERS DISPERS
172. t Ao dn Ne 198 199 nell ipotesi 4 e quello previsto nell ipotesi 6 siano veramente convenienti da un punto di vista ambientale Si pu infatti verificare se l aumento di emissioni in fase di produzione sia inferiore o superiore alla riduzione delle emissioni in fase di gestione e nel caso sia superiore in quanto tempo sia ammortizzabile confronti tra variazioni di emissioni in fase di produzione e di gestione sono stati effettuati per ogni categoria di impatto Una prima conclusione che si pu fare osservando i risultati ottenuti che l ipo tesi 6 indubbiamente molto migliore rispetto alla 4 Infatti pur essendo neces saria una maggiore quantit di isolante e quindi emissioni in fase di produzione in valore assoluto maggiori rispetto a quelle dell ipotesi 4 tuttavia causa una riduzione delle emissioni in fase di gestione talmente alta da ammortizzare l au mento di emissioni in fase di produzione in pochissimo tempo Pi precisamen te il tempo di ammortamento se si utilizza una caldaia a gas di circa un anno mentre la riduzione delle emissioni causate alla pompa di calore nettamente superiore all aumento delle emissioni legate alla produzione di isolante 122 Martina Basciu 185 187 189 191 193 195 197 199 Grafici rappresentanti il confronto tra la ri duzione di emissioni per il riscaldamento e l aumento di emissioni per l isolante dovu ta al passaggio dall ipotesi 2 alla 6 consi derando l edif
173. tate distinte per quanto riguarda la tamponatura tre con figurazioni in base alla trasmittanza una a norma di legge ipotesi 3 una mi gliore ipotesi 1 e una peggiore ipotesi 2 ed stata poi aggiunta un ulteriore configurazione ipotesi 4 aggiungendo la correzione dei ponti termici all ipotesi 1 L obiettivo infatti quello di valutare in che modo il fabbisogno energetico dell edificio varia al variare dell isolamento termico di un elemento di fabbrica specifico e quanto sia influente la correzione dei ponti termici 1 BARRIERA AL VAPORE ISOLAMENTO TERMICO POLISTIRENE IN LASTRE l seen 79 72 Martina Basciu 79_ Modifiche proposte per l adeguamen to energetico della chiusura orizzontale tra settimo piano e sottotetto e della chiusura verticale della loggia 80_ Prestazioni degli elementi di fabbrica e costruttivi nelle configurazioni analizzate descrizione chiusura verticale con intercapedine vuo ta nessun isolamento chiusura verticale loggia non isolata chiusura orizzontale pilotis non isolata chiusura orizzontale sopra ultimo piano non isolata infissi tradizionali chiusura verticale con intercapedine riem pita da 12 cm di polistirene chiusura verticale loggia isolata con cap potto 3 cm di polistirene chiusura orizzontale pilotis isolata con cappotto 5 cm di polistirene chiusura orizzontale sopra ultimo pia
174. tazione fortemente inferiore allo standard industriale ed alla pratica accettata corrispondente anche al pun teggio attributo ad un requisito nel caso in cui non sia stato verificato prestazione inferiore allo standard industriale e o alla pratica accettata prestazione minima accettabile definita da leggi o regolamenti vigenti nella regione reference building o nel caso in cui non vi siano specifici regolamenti di riferimento pratica comunemente utilizzata nel territorio lieve miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune moderato miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune significativo miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti ed alla pratica comune da consi derarsi come la pratica corrente migliore moderato incremento della pratica corrente migliore prestazione considerevolmente avanzata rispetto alla pratica corrente di carattere sperimentale e dotata di pre rogative di carattere scientifico La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 33 REQUISITO 3 3 1 RIFIUTI SOLIDI DA COSTRUZIONE Area di Valutazione 3 Carichi ambientali ategoria di requisito 3 3 Gestione del rifiuti solidi da cantiere Esigenza Ridurre i rifiuti da costruzione e il consumo Indicatore di prestazione Rapporto tra Il peso dei rifiuti solidi di materie prime non rinnovabili Gestio
175. temi di rilascio della certificazione Il Tipo un etichettatura verificata da terzi ovvero esiste un ente indipendente che fissa dei requisiti minimi di sostenibilit e verifica che il prodotto o il servi zio per cui si richiede il marchio in questione li rispetti Ma non richiesta solo un alta qualit da un punto di vista ambientale bens il prodotto deve anche assolvere alla propria funzione in modo soddisfacente cio deve garantire una minima adeguatezza all uso Si devono quindi associare buone prestazioni e rispetto per l ambiente in modo che queste certificazioni siano sinonimo di ec cellenza e diventino il punto di riferimento da seguire sia per i produttori sia per gli utenti Si vorrebbe quindi innescare un processo virtuoso per cui le prestazio ni garantite dalle etichette di Tipo l pur non essendo obbligatorie per legge sia no comunque richieste dal maggior numero di produttori perch garantiscono maggiori vendite in quanto per l utente sono sinonimo di alta qualit L etichettatura di Tipo pi conosciuta a livello europeo il marchio Ecolabel valido non solo nei 25 Stati Membri dell Unione Europea ma anche in Norvegia Islanda e Liechtenstein limiti alla diffusione di questi marchi nascono dal fatto che necessario fare delle prove sottoporsi all analisi di una commissione che deve essere ripetuta dopo un certo numero di anni e pagare i diritti Insomma si tratta di un processo lungo e co
176. u alcuni aspetti e se ne tralascino altri ugual mente importanti Senza pretendere di esaurire tutta la letteratura sulla materia opportuno ricordare sia le proposte e i vincoli normativi sia alcuni tra i metodi di analisi esistenti 1 1 LA NORMATIVA In Italia attualmente in vigore la legge 10 del 1991 redatta in attuazione del Piano energetico nazionale PEN del 1988 Quindici anni fa questa legge era all avanguardia perch introduceva il criterio di fabbisogno energetico del siste ma complesso costituito dall edificio e dall impianto termico sostituendo quello di limitare semplicemente la dispersione termica globale attraverso l involucro previsto dalla L 373 76 Inoltre prevedeva l uso delle fonti energetiche rinnova bili in edilizia incentivandolo con contributi obbligava a presentare al comune una relazione tecnica attestante la rispondenza alle prescrizioni sul risparmio energetico e soprattutto rendeva necessario che l atto di compravendita o lo cazione di un immobile fosse accompagnato da una certificazione energetica divenuta obbligatoria in tutta Europa solo a partire dal 2006 La disciplina introdotta con la legge 10 doveva essere regolata per con nu merosi decreti attuativi Ancora oggi il decreto riguardante la certificazione ener getica non stato emanato e infatti gli unici casi di applicazione sono quelli La normativa e i differenti approcci all edilizia efficiente e sostenibile 11 avviati da
177. ualit energetica ed ambientale di un edificio Relazioni e documenti ITACA Roma 2004 http Amww itaca org tematiche edilizia sostenibile protocollo itaca htm PROTOCOLLO ITACA SINTETICO per la valutazione della qualit energetica ed ambientale di un edificio ITACA Roma 2005 http Avww itaca org tematiche 130 Martina Basciu edilizia sostenibile protocollo itaca htm Rapporto energia ambiente ENEA 2005 http Amww enea it Marco Sala Recupero edilizio e bioclimatica Strumenti tecniche e casi di stu dio Sistemi editoriali Se Napoli 2001 Uwe Wienke Edifici passivi Standards requisiti ed esempi Alinea 2002 Uwe Wienke Manuale di bioedilizia Dei Roma 2002 Rivist Modulo 274 2001 Modulo 286 2002 Modulo 292 2003 Modulo 295 2003 Modulo 298 2003 Modulo 299 2004 Modulo 300 2004 Modulo 302 2004 Modulo 309 2005 Modulo 315 2005 Modulo 318 2006 Costruire in laterizio Maggio Giugno 2006 e Siti internet consultati www aermec it www aicarr it www aipe org www anab it www anit it www apat it www assotermica it www bioecolab it www celenit com www ecolabel it www ecocerved it www ediliziainrete it www edilportale com www enea it www envipark com www environdec com www epsass it www euchora com Bibliografia 131 www eurima org www foamglas it www fortlan it www freudenbergpolitex com greenbuilding ca www grtn it www ilsolea360gr
178. uello ottenuto con un elemento di prestazione media nel secondo caso un intervento globale permette di ottenere un fabbisogno glo bale molto inferiore al Massimo consentito anche con prestazioni molto inferiori rispetto a quelle richieste nell allegato C Estendendo il ragionamento agli edifici nuovi si pu dire che uno studio atten to dell involucro permette un notevole risparmio in isolamento e quindi minori spese e minor inquinamento sembra quindi inopportuno permettere di ridurre l analisi energetica dell edificio al solo rispetto di normative sui singoli elementi di fabbrica e sull impianto D altra parte si visto che per ottenere un sistema edificio impianto efficiente e evitare che in caso si usi un impianto con alto rendimento questo non porti ad un sottodimensionamento dell isolamento necessario associare alla verifica del fabbisogno di energia primaria il rispetto di prescrizioni riguardanti l involu cro a prescindere dall impianto L efficienza dell impianto unita a dispersioni ridotte garantisce un risparmio eco nomico ma non detto che garantisca una riduzione di emissioni ad esempio a parit di dispersioni dell involucro la pompa di calore pur avendo un rendi mento superiore causa emissioni molto maggiori rispetto ad una caldaia a gas Si verifica quindi che l impianto pi conveniente dal punto di vista economico per il pi inquinante A tale proposito importante il progetto di normativa europea c
179. upponendo quindi la partecipazione di tutto il 78 Martina Basciu condominio In conclusione l isolamento dei ponti termici migliora in modo irrilevante l effi cienza dell edificio considerato non conveniente da un punto economico ed molto complicato sia da un punto di vista costruttivo che organizzativo Le configurazioni migliori sono quindi da un punto di vista complessivo l ipo tesi 1 e l ipotesi 3 Dovendo scegliere una delle due si potrebbe pensare che la prima sia migliore tuttavia la differenza di fabbisogno energetico ottenuto al va riare delle due configurazioni talmente esigua che non giustifica la preferenza di una rispetto all altra A favore del polistirene in granuli si potrebbe osservare che oltre ad essere un materiale dalle ottime prestazioni ha un prezzo notevolmente inferiore a quello dell argilla espansa si passa dai 60 agli 80 euro a m3 E anche vero per che il polistirene una sostanza altamente tossica in caso di incendio sia a causa della sua composizione organica un polimero dello stirene sia a causa degli additivi antifiamma Inoltre per quanto riguarda lo smaltimento la reazione con gli acidi presenti in discarica potrebbe causare le emissioni di sostanze danno se per le falde acquifere e si sospetta che anche il processo di incenerimento produca sostanze tossiche L argilla espansa invece oltre ad avere un processo produttivo meno energivo ro non ha effetti negativi per la s
180. ure verticali e la chiusura di copertura W ore 10 i 12 13 14 15 16 Iy oef o 0 n el e af is sl Stato diato sn Carichi termici per trasmissione attraverso le CV_e la COC 6000 69_ Confronto tra l andamento dei carichi 5000 termici estivi per trasmissione attraverso 4000 le CV e la COC della Casa Serra dalle Stato di fatto ore 8 alle ore 17 dello stato stato di fatto e 3000 otesi2 l andamento di quelli delle ipotesi 2 4 6 2000 Ipotesi 4 70_ Grafico rappresentante il confronto tra 1000 potesi 6 l andamento dei carichi termici estivi per trasmissione attraverso le CV e la COC della Casa Serra dalle ore 8 alle ore 17 1000 dello stato stato di fatto e l andamento di quelli delle jpotesi 2 4 6 70 La Casa Serra a Samugheo e un edificio di edilizia economica e popolare a Cagliari in via Is Mirrionis 67 sottoposto un edificio non isolato diventano molto superiori rispetto a quelli di un edificio isolato E necessario poi decidere quale sia la configurazione pi vantaggiosa tra quelle isolate In primo luogo l attenzione stata concentrata sulla copertura per cui sono state proposte tre configurazioni 1 nessun isolamento e trasmittanza 1 56 W m K nello stato di fatto 2 4 cm di isolante e trasmittanza 0 55 W m 2K nelle ipotesi 2 e 6 3 10 cm di isolante e trasmittanza 0 28 W m2K nell ipotesi 4 Poich la chiusura di base stat
181. uzione dei carichi in terni Tuttavia come si gi detto per la casa Serra riguardo alle trasmissioni di calore attraverso la chiusura orizzontale di base non si pu non isolare la chiu sura orizzontale in quanto si aumenterebbe il fabbisogno energetico invernale Inoltre in questo caso il vantaggio dato dall assenza di isolamento gi imper 10 3 10 IGO 7 AA DO 14 17 ol z D se s rar nar ere oer owo 116015 esa ires 122 Carichi termici per trasmissione appartamento B primo piano 3000 2500 Stato di fatto 2000 Ipotesi 1 1500 1000 Ipotesi 2 500 Ipotesi 3 123 90 Martina Basciu cettibile alle ore 10 e termina alle ore 13 quando il flusso di calore si inverte Dalle ore 10 il comportamento energetico dell edificio pi efficiente nelle confi gurazioni isolate piuttosto che nello stato di fatto il divario dovuto alla presenza dell isolamento aumenta col passare delle ore fino ad arrivare a circa 1100 W alle ore 17 Se isolare gli elementi di fabbrica quindi indubbiamente molto van taggioso per l efficienza energetica dell edificio tuttavia la scelta tra le tre ipotesi isolate non semplice il dislivello tra i carichi termici estivi per trasmissione talmente esiguo che i grafici rappresentativi quasi si sovrappongono Preferire l ipotesi 1 alla 3 vorrebbe dire scegliere per un risparmio di pochi W un materiale pi dannoso p
182. valente Variazioni in percentuale 1990 17 0 10 23 14 2003 3 6 Martina Basciu 4_ Fabbisogno di energia primaria in Italia suddiviso per fonte energetica 5_ Confronto tra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia tra il 1991 e il 2004 e l obiettivo previsto per il 2010 80000 ile 0 Pam ae eve Combustibili 8 7 11 5 solidi mmm tte Prodotti derivati del 92 90 8 88 44 7 3 1 petrolio Fonti D 12 6 13 15 2 7 7 17 5 rinnovabili Importazioni nette energia 11 1 11 2 10 5 1 10 5 elettrica 4 rinnovabili Nel 2004 le fonti rinnovabili hanno coperto il 7 7 del fabbisogno di energia pri marias con un aumento percentuale del 17 5 tuttavia pare che un simile an damento non sia sufficiente a raggiungere gli obiettivi che la direttiva 77 2001 CE impone per il 2010 al fine di rispettare il protocollo di Kyoto Infatti secondo questa norma Europea ogni nazione deve coprire una determina percentuale del proprio consumo lordo di energia elettrica con fonti rinnovabili in particola re l Italia deve raggiungere il 25 ma nel 2004 si raggiunto solo il 16 che 70000 Obiettivo 2010 60000 50000 40000 30000 20000 1991 1992 1993 E idroelettrica 10000 I E E g W a E E L E LI DI n N I eolica MMI fotovoltaica MI geotermica MI biomasse 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Introduzione 7 come si pu vede
183. via Is Mirrionis 73 Tuttavia prima di passare all analisi energetica stato necessario osservare le ipotesi da un punto di vista costruttivo perch non detto che la soluzione pi efficiente sia la pi adatta per un determinato edificio Si pu dire che le ipotesi uno e tre siano identiche dal punto di vista del proce dimento costruttivo in quanto in questi casi sufficiente praticare dall interno un foro sulla parete e riempire l intercapedine con un materiale sciolto Poich la quantit di materiale da utilizzare era fissata dalla dimensione dell intercape dine si deciso di provare due materiali che avessero prestazioni termoigro metriche diverse Sono quindi stati scelti due materiali molto diffusi il polistirene espanso in perle che ha propriet isolanti molto elevate e permette di ottenere prestazioni superiori a quelle richieste dalla legge e l argilla espansa che ga rantisce prestazioni a norma di legge Queste due soluzioni hanno il pregio di garantire buone prestazioni per la parete e allo stesso tempo di non alterare caratteri fondamentali del tipo edilizio ma nessuna delle due ipotesi risolve i ponti termici Al contrario nelle altre configurazioni i ponti termici sono stati isolati in partico lare nell ipotesi 2 tutta la chiusura verticale e lo scheletro portante sono rivestiti da un cappotto di 3 cm di polistirene ottenendo una parete che ha una trasmit tanza troppo alta rispetto alla legge ma c
184. zato Le lastre di legno mineralizzato sono realizzate con trucioli di legno a fibra lunga legati con magnesite o anche gesso o cemento e impregnati contro la pu trefazione con solfato di magnesite un impasto di fibre di legno e magnesite sottoposto ad alta temperatura e compressione in modo che il legno perda le parti organiche deperibili e si mineralizzi Le lastre ottenute hanno uno spessore che varia dai 25 agli 80 mm e posso no essere utilizzate su superfici esterne Non hanno ottime propriet isolanti A 0 09 W mK ma sono permeabili al vapore 2 lt u lt 5 igroscopiche non si deteriorano a contatto con l umidit e hanno un ottima resistenza al fuoco Non sono documentati effetti negativi per la salute dell uomo e in caso di in cendio i soli gas che sono emessi sono quelli derivanti dalla combustione del 94 Martina Basciu 125_ Il legno mineralizzato 126_ Le fibre di legno 127_La lana di roccia 125 127 legno Le lastre non sono riutilizzabili ma possono essere smaltite facilmente in discarica Purtroppo a causa delle mediocri propriet coibenti i produttori propongono soluzioni miste in cui la lastra di legno mineralizzato accoppiata con una lastra di materiale con alte propriet coibenti come polistirene o lana di roccia Ovvia mente in questo caso il materiale ha un impatto ambientale maggiore 3 1 2 Le fibre di legno La materia prima proviene dagli scarti di legno delle conifere sfibrati m
185. zono Tale fenomeno dannoso in quanto la fascia di ozono assorbe quasi completamente la radiazione ultravioletta prove niente dal sole L acidificazione acidification la ricaduta dall atmosfera di particelle gas e precipitazioni acide causate dagli ossidi di zolfo SOy e in parte minore dagli ossidi di azoto NOy Le conseguenze sono danni sia a laghi fiumi vegetazione e suoli forestali sia a materiali da costruzione e vernici L eutrofizzazione nutrient enrichment l aumento della concentra zione di sostanze nutritive in ambiente acquatico con conseguente sviluppo abnorme di alghe un esempio sono le acque costiere del l Emilia Romagna Tale fenomeno causa di gravi danni ambientali ad esempio l abbassamento della concentrazione di ossigeno in ac qua 38 Martina Basciu 5 La formazione di smog fotochimico photosmog formation consiste nella formazione di tutta una serie di inquinanti secondari quali ozono perossiacetilnitrato PAN perossibenzoilnitrato PBN aldeidi che si formano in seguito alla reazione fotochimica indotta dai raggi ultravio letti degli ossidi di azoto NOy e dei composti organici volatili VOC Questo tipo di inquinamento che affligge molte citt e aree industrializ zate si verifica in giornate caratterizzate da condizioni metereologiche di stabilit e forte insolazione 6 La tossicit per l uomo e per l ambiente human and eco toxicity Li Il consumo di risorse resour

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