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Relazione tecnica_I05 CCIAA-PI-RELTEC-IM-ESEC

1. unit refrigerante a pompa di calore al raggiungimento della temperatura opportuna nel circuito principale il ventilatore di mandata e con un ritardo di 10 secondi il ventilatore di estrazione A seguito del comando manuale remoto il sistema di controllo provveder ad avviare le singole ap parecchiature nella opportuna sequenza e cio pompa di circolazione fluido primario unit refrigerante a pompa di calore al raggiungimento della temperatura opportuna nel circuito principale il ventilatore di mandata e con un ritardo di 10 secondi 1l ventilatore di estrazione Nel caso che l impianto di condizionamento sia alimentato dai circuiti generali di tutto 11 complesso condizione rilevata dal sistema di controllo mediante la temperatura del fluido nel circuito esistente al di sotto dei 12 C o al di sopra dei 35 C il sistema proceder all avvio del impianto di condizio namento con la esclusione della pompa e della unit refrigerante All avviamento dell impianto e fino al raggiungimento della temperatura ambiente impostata 1l fun zionamento sar 1l seguente l temperatura aria esterna inferiore al set point ambiente impostato in fase scaldante ed assenza di fluido primario caldo dopo un tempo prestabilito dal comando di messa in marcia impianto fermo e segnalazione di allarme pompa di calore 2 temperatura aria esterna superiore al set point ambiente impostato in fase raffreddante ed asse
2. previsto l adeguamento con sostituzione delle due sezioni di UTA esistenti e la modifica dei sistemi di diffusione aria in ambiente e relative canalizzazioni correnti nel vano tecnico sopra stante con sostituzione dei diffusori lineari esistenti con diffusori circolari a lancio elicoidale a geometria variabile lancio profondo e alto effetto induttivo e geometria variabile con attuatore termostatico di dotazione del diffusore per differenziare 1l lancio fra estate e inverno La UTA rimarr quindi configurata in due sezioni separate una di trattamento aria esterna e una di trattamento ambiente con miscela di aria esterna e aria di ricircolo ambiente e sar cos confi gurata e sezione di pretrattamento aria esterna di portata uguale a quella esistente 4000 mc h dotata di serrande su aria esterna a valle di questa l aria verr filtrata mediante sezioni filtranti di tipo rigenerabile con efficienza 87 5 metodo pondera le riscaldata in inverno e raffreddata deumidificata in estate mediante batteria radiante ali mentata dal circuito caldo freddo con valvola di regolazione a tre vie e sezione di trattamento ambiente con sezione di miscela dotata di serrande su aria di recupero ed espulsione e aria esterna a valle di queste due sezioni l aria verr filtrata mediante sezioni filtranti di tipo rigenerabile con efficienza 87 5 metodo pondera le riscaldata in inverno e raffreddata deumidificata in estate mediante batteria rad
3. aria autonomo per la guardiola uscieri attrezzata nella stanza vicino uscita via benedetto Croce b Impianto di condizionamento autonomo idrico sanitario e aspirazione fumi nella stanza per ap poggio catering condizionatore elettrico caldo freddo canale di estrazione per cappa aspi razione fumi fornita da altri reti di adduzione idrica e scarichi con pozzetto degrassatore ecc c Impianto di condizionamento autonomo adduzione idrica e preparatore acqua calda sanitaria nel locale indicato come condizionatore elettrico caldo freddo reti di adduzione idrica e ecc Per la preparazione dell acqua sanitaria in relazione all uso saltuario della cucina catering e alla mancanza di spazi tecnici disponibili prevista la installazione di un boiler elettrico PIANO PRIMO a Nuovo servizio igienico con riscaldamento tramite radiatore con derivazione dalla rete radiatori esistente fornitura di apparecchi sanitari e realizzazione di adduzioni acqua calda e fredda e reti di scarico con ricongiungimento ai collettori di scarico esistenti in zona PIANO SECONDO Spostamento di una cassetta antincendio UNI 45 esistente per portarla in possibilit di utilizzo in prossimit della via di esodo della Sala Convegni di nuova formazione con derivazione dalla rete antincendio esistente CENTRALE TERMICA e Smontaggio degli impianti esistenti di con mezzi adeguati per lo spostamento e lo smaltimento a discarica del generatore da smonta
4. specifica Gli elaborati di riferimento risultano essere e dati tecnici di progetto e descrizione delle opere e specifiche tecniche e elenco marche principali apparecchiature CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 3 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA CAPITOLO A OGGETTO DELL APPALTO E DESCRIZIONE DELLE OPERE Art A1 OGGETTO DEL PROGETTO Sono oggetto del presente progetto il dimensionamento l individuazione e le indicazioni di instal lazione di tutti 1 materiali e le apparecchiature e opere transitorie ripristini funzionali occorrenti per la realizzazione di A OPERE RELATIVE AGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO DELLA SALA POLIFUNZIONALE EX BORSA MERCI DEL SALONE R RICCI AL PIANO SECONDO E DELL AREA UFFICI DA TRASFORMARE IN SPAZI PER SA LE ISTITUZIONALI AL PRIMO PIANO DEL PALAFFARI DI PISA SITO IN PIAZZA V EMANUELE II Essenzialmente sono oggetto dell appalto PIANO TERRA impianto di raffrescamento riscaldamento autonomo per La Sala Polifunzionale Ex Sala Borsa Merci al piano terra con sistema a pompa di calore aria acqua del tipo ad alta effi cienza da installare all esterno in copertura impianto di trattamento ambiente del tipo a tutt aria con unit di trattamento aria per aria esterna e aria di ricircolo da
5. D Lgs 311 2006 e s m il DPR n 59 del 02 04 09 Regolamento di attuazione dell articolo 4 comma 1 lettere a e b del DLgs 192 del 19 08 05 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005 n 192 concernente attuazione della Direttiva 2002 91 CE sul rendimento energetico in edili zia per quanto attinente con l intervento in oggetto g D Lgs n 152 06 Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti stralcio relativo alla bonifica dei h 1 siti inquinati D P R n 43 2012 recante attuazione del regolamento CE n 842 2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra G U n 93 del20 aprile 2012 norme specifiche relative agli Impianti elettrici gli impianti e 1 componenti devono essere realizzati a regola d arte Legge n 186 del 1 3 1968 Le caratteristiche degli Impianti stessi nonch dei loro componenti devono corrispondere alle Norme di Legge e di regolamenti vigenti alla data del contratto ed in particolare devono essere conformi e alle norme UNI specifiche in materia e alle prescrizioni e indicazioni dell ENEL per quanto di competenza nei punti di consegna e alle seguenti disposizioni di Legge e Norme CEI CEI 64 8 Impianti elettrici utilizzatori Norme Generali 64 2 CEI 11 17 Impianti di produzione trasporto distribuzione energia elettrica Linee in cavo CEI 64 9 Impianti elettrici utilizzatori negli edifici civili a destinazione residenziale e simi lare L
6. bile inserire altre apparecchiature di trattamento aria Tramite il ventilatore di estrazione aria a torrino da installare in sostituzione dell esistente parte dell aria ambiente dall ambiente sar espulsa e quindi reintegrata da aria esterna di rinnovo pre levata dall esterno mediante apposita griglia di presa e poi convogliata nella UTA tramite appo sita serranda motorizzata CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 21 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA L aria esterna sar miscelata in apposita sezione con la quota di aria di recupero dall ambiente non espulsa la miscela sar riscaldata in inverno e raffreddata e deumidificata in estate tramite l apposita batteria I pretrattamenti saranno di tipo a punto fisso e regolati automaticamente da un sistema sensibile alla temperatura dell aria a valle degli stessi Il trattamento estivo sar variabile in relazione alle condizioni climatiche esterne Il postriscaldamento sar di tipo modulante e regolato automaticamente in relazione alle condi zioni di temperatura e umidit dell ambiente rilevati da apposite sonde sul canale di recupero Tramite apposita sezione ventilante l aria trattata sar inviata ai locali da condizionare convo gliata nella rete di canalizzazioni esistente cos costituita e in lamiera d
7. follamenti previsti nelle singole sale di sistemi di ventilazione meccanica controllata VMC a recupero calore sull aria espulsa con relative canalizzazioni di mandata e ripresa arta Mantenimento in servizio previo adattamenti e o sostituzione dei ventilconvettori presen ti in zona come impianto base nei periodi inattivit delle Sale CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 4 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA PIANO SECONDO impianto di raffrescamento riscaldamento autonomo per la Sala Convegni Rino Ricci al piano secondo con sistema a pompa di calore aria acqua del tipo ad alta efficienza con gruppo di pompaggio a bordo da installare all esterno in copertura Con adeguamenti 1 draulici alle rete calda fredda esistente in copertura per inserimento in linea della nuova pompa di calore Sostituzione delle due sezioni di UTA e del torrino di estrazione presenti nel sottotetto in terventi di manutenzione straordinaria per ripristino funzionale di quanto rimanente in es sere pulizia e sanificazione canali plenum diffusori e quanto altro connesso funzional mente Revisione delle canalizzazioni nel sottotetto e sostituzione dei diffusori aria di mandata ora di tipo lineare con altri nuovi a lancio elicoidale a geometria variabile con azionamen to termostatico Nuo
8. rilasciare anche apposita relazione tecnica con la simulazione CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 15 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA della diffusione dell aria in ambiente con le velocit dell aria in tutta ala zona di influenza Stante la difficolt di prevedere dei punti di ripresa aria a livello del pavimento il recupero dell aria avverr tramite griglie di ripresa posizionate sui pannelli opachi perimetrali ricavate su una piastra in acciaio a parete le griglie tramite opportuno plenum saranno collegate ai canali di recupero aria La scelta della diffusione dell aria in ambiente con canali microforati a lancio profondo e altissi mo effetto induttivo per ovviare in particolare in inverno con immissione di aria calda possibili cortocircuiti fra aria immessa e aria di ripresa al cui contrasto potranno contribuire anche 1 ven tilconvettori presenti nella sala e locali circostanti La UTA dovr essere completa di quadro elettrico di protezione e comando integrato con installazione di un nuovo sistema di regolazione di tipo digitale per controllo delle condi zioni termoigrometriche interne e gestione di tutti gli attuatori e segnali necessari per l azionamento la regolazione e la sorveglianza In ambiente dovranno essere previsti Comando di accensione
9. RICIRCOLO CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE ERNO TATE ARIA ESTERNA ES Interno PORTATA ARIA ESTERNA 4 000 mc h PORTATA ARIA DI RICIRCOLO 2 500 mc h Pressione Relativa 0 8 bar MARTIRE DP attraverso le valvole 0 5 bar SEZIONE DI MISCELA Condizioni aria in uscita INVERNO Condizioni aria in uscita ESTATE Condizioni aria dopo la batteria Calore necessario 12 476 Watt Dimensionamento circuito idraulico e valvola di regolazione V1 senza recupero di calore Condizioni aria dopo la batteria Potenza necessaria senza recuperatore 18 607 Watt Dimensionamento circuito idraulico i Portata e valvola di regolazione V2 reale 1 h senza recupero di calore CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 35 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA BATTERIA DI POSTRISCALDAMENTO Condizioni aria dopo la batera T UR 0 x 99 IKIO A AAA Estats ei em de Calore necessario in inverno Watt Calore necessario in estate S 27 398 Watt Dimensionamento circuito idraulico Portata e valvola di regolazione V3 i A 1 h Inverno Dimensionamento circuito idraulico y A Portata Portata e valvola di regolazione V3 MR h reale I h Estate VENTILATORE DI MANDATA___ ________ Portata aria 6 500 mc h Prevalenza
10. TOTALE CARICO SENSIBILE PERSONE TOTALE CARICO SENSIBILE ESTIVO CARICO LATENTE TOTALE CARICO LATENTE ESTIVO DISPERSIONI INVERNALI i HO N AO O N N N E O OO E Fur Ip sso ef lol art cf e ee e CNN O SES f 2f zo A E aoa oj eej neo are I sw Pun e rf smoneconveon f 1f 193 aso eof so tf 220 so sro 8352 16430 188 am 7o e DIMENSIONAMENTO CANALI Velocit CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 30 C C LA A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA e DIMENSIONAMENTO UTA SALA POLIFUNZIONALE ARIA ESTERNA ARIA DI RICIRCOLO gt CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE INVERNO ESTATE ARIA ESTERNA E A CC CI SURE TO EOS A A a ET PORTATA ARIA ESTERNA 4 000 mcih PORTATA ARIA DI RICIRCOLO 2 500 mc h SEZIONE DI MISCELA Condizioni aria in uscita INVERNO Condizioni aria in uscita ESTATE Condizioni aria dopo la batteria Calore necessario 48 894 Watt Dimensionamento circuito idraulico Portata e valvola di regolazione V1 reale l h senza recupero di calore fo Gb e Condizioni aria dopo la batteria Q2 68 105 Dimensionamento circuito idraulico y a Portata Portata e valvola di regolazione V2 eos 1 n reale 1 h Coma recupero di calore i ci rit Potenza necessaria sen
11. al raggiungimento della temperatura opportuna nel circuito principale il ventilatore di mandata e con un ritardo di 10 secondi il ventilatore di estrazione All avviamento dell impianto e fino al raggiungimento della temperatura ambiente impostata 1l fun zionamento sar 1l seguente CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 17 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA l temperatura aria esterna inferiore al set point ambiente impostato in fase scaldante ed assenza di fluido primario caldo dopo un tempo prestabilito dal comando di messa in marcia impianto fermo e segnalazione di allarme pompa di calore 2 temperatura aria esterna superiore al set point ambiente impostato in fase raffreddante ed assenza di fluido primario freddo dopo un tempo prestabilito dal comando di messa in marcia impianto fermo e segnalazione di allarme pompa di calore 3 temperatura ambiente inferiore al set point impostato in fase scaldante temperatura aria esterna inferiore al set point ambiente impostato presenza di fluido primario caldo funzionamento a totale ricircolo serranda di presa aria esterna chiusa serranda di espulsione chiusa serranda di by pass aperta 4 temperatura ambiente superiore al set point impostato in fase raffreddante entalpia aria esterna superiore a quella prevista in a
12. del calore di condensazione desurriscaldato da utilizzare per il postriscaldamento dell aria La circolazione tra pompa di calore e le utenze sar assicurata da un gruppo idronico a bordo del tipo a giri variabili con motore elettrico ad alta efficienza impostato a portata costante e coman dato tramite il proprio microprocessore a bordo a corredo dell unit a pompa di calore installate a bordo macchina Dovranno inoltre essere previsti interventi sulle tubazioni esistenti per consen tire lo scambio di uso delle unit di produzione del caldo e del freddo La batteria di postriscaldamento della Sezione di trattamento ambiente sar alimentata in estate tramite un gruppo di pompaggio del tipo a giri variabili con motore elettrico ad alta efficienza impostato a portata costante e da installare in prossimit della pompa di calore in apposito vano tecnico di contenimento L espansione e l alimentazione del circuito avverr mediante serbatoi pressurizzati e gruppi di ri empimento automatico di cui uno per il circuito acqua calda fredda in uscita dalla pompa di ca lore e uno per il circuito acqua calda in uscita dal desurriscaldatore CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 20 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA b Impianto di climatizzazione estiva e invernale a tutt aria E
13. di seguito descritti si intendono per dare le opere complete e finite a quanto in ap presso descritto Le predette forniture si intendono complete di ogni onere per cui dovranno comprendere 1 seguenti oneri relativi e attivit accessorie e oneri allacciamento reti acqua potabile e gas e progettazione costruttiva da redigere sulla base dei progetti esecutivi forniti dalla committente e prove funzionali finali e certificazioni e fornitura di tutti 1 documenti necessari per l espletamento delle pratiche autorizzative per l esercizio degli Impianti VV F INAIL ISPESL D Lgs 192 2005 e s m 1 documentazione gas al sensi della delibera 40 2004 e s m 1 etc per quanto relativo ai lavori in appalto e pratiche autorizzative per l esercizio degli impianti INAIL ISPESL etc per quanto relativo ai lavori in appalto e elaborazione e fornitura su supporto cartaceo e su cd dei documenti as built con relativi ma nuali di uso e manutenzione comprensivi di tutte le certificazioni Ce e legge al fini antincendio e sicurezza e garanzia sugli impianti realizzati ed oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria compresa la sostituzione dei filtri fino al termine del periodo di garanzia o comunque fino al completamento dell ultimo collaudo estivo o invernale con esisto favorevole e assistenza tecnica alle operazioni di collaudo tecnico eseguite da Professionista incaricato dal committente o dal Direttore Operativo Lavori e lavo
14. di un boiler elettrico c impianto di condizionamento autonomo adduzione idrica e preparatore acqua calda sanitaria nel locale indicato come condizionatore elettrico caldo freddo reti di adduzione idrica e ecc PIANO PRIMO a Nuovo servizio igienico Impianto di riscaldamento con radiatore alimentato con derivazione dal la rete radiatori esistente fornitura di apparecchi sanitari e realizzazione di adduzioni acqua cal da e fredda con derivazione dalle reti esistenti reti di scarico con ricongiungimento ai collettori di scarico esistenti in zona CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 5 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA PIANO SECONDO Spostamento di una cassetta antincendio UNI 45 esistente per portarla in possibilit di utilizzo in prossimit della via di esodo della Sala Convegni di nuova formazione con derivazione dalla rete antincendio esistente CENTRALE TERMICA e smontaggio degli impianti esistenti da sostituire con mezzi adeguati per lo spostamento e lo smaltimento a discarica del generatore da smontare e adeguamento reti idrauliche per collegamento del nuovo generatore e inserimento apparecchia ture connesse e montaggio di Nuovo Generatore di calore a condensazione e relativo bruciatore a gas metano di tipo modulante da collegare al sistema
15. sicurezza dei luoghi di lavoro modificato con D Lgs 106 del 03 08 2009 c le Leggi e regolamenti vigenti relativi alla assunzione trattamento economico assicurativo e previdenziale della mano d opera d 1 regolamenti e prescrizioni comunali relativi alla zona di realizzazione dell opera e norme UNI relative agli Impianti di condizionamento riscaldamento impianti a pannelli radianti a pavimento immissione ed estrazione aria idrico sanitario ed antincendio f le norme relative agli impianti di cui trattasi emanate dai V F USSL ISPESL CEI ATI GE NIO CIVILE REGIONE TOSCANA etc con particolare riferimento a e Norme UNI relative agli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici per dimen sionamento e realizzazione degli stessi e le prescrizioni INAIL ISPESL con particolare riferimento alla Nuova Raccolta R Edizione 2009 Specificazioni tecniche applicative del Titolo II del DM 1 12 75 e D P R 151 2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei pro cedimenti relativi alla prevenzione incendi a norma dell articolo 49 comma 4 quater decreto legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122 Elen co delle attivit soggette alle visite e al controlli di Prevenzione Incendi e D M 10 03 1998 e D M 22 02 2006 APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE E L ESERCIZIO DI EDIFICI E O LOCALI DESTINATI A UFFICI
16. tura e dalla sonda di umidit relativa installate sul canale di ripresa dell aria trattamento della batteria di postriscaldamento regolato in funzione del segnale proveniente dalla sonda di temperatura installato sul canale di ripresa dell aria ambiente Con richiesta di raffreddamento o deumidificazione ed entalpia dell aria esterna inferiore al valo re impostato per l ambiente il sistema di regolazione determiner l aumento della portata di aria esterna free cooling Con temperatura dell aria esterna compresa tra 20 C e 24 C valori da verificare all atto della messa in funzione dell impianto e liberamente modificabili alla richiesta di avviamento dell impianto il sistema di regolazione e controllo non determiner la messa in marcia della pompa di circolazione e dell unit refrigerante ma solamente la messa in marcia dei ventilatori di mandata e di ripresa dell aria e moduler la portata dell aria esterna immessa e dell aria espulsa per mantenere le condizioni ambiente all interno del campo di temperatura ambiente impostato T 20 C in fase scaldante e 25 C in fase raffreddante CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 18 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA SALONCINO 45 POSTI E SALA CONSIGLIO 28 POSTI A PIANO PRIMO Per ognuna previ
17. 7 15 i 2479 5 476 8 250 1 565 17 770 6 000 3 652 9 652 i 27 422 U1 6 7 15 i 785 5 415 7 920 TTI 14 897 5 760 1 813 7 573 22 471 Ul 7 7 16 352 1 195 369 162 2 078 280 399 679 2 757 U1 8 7 17 i 362 405 123 48 938 80 136 216 1 154 U1 9 7 15 i 1 119 4018 1 086 433 6 655 680 1 010 1 690 i 8 345 U1 10 7 17 207 373 123 44 747 80 125 205 952 U1 11 T 21 i 292 130 60 1 481 40 i 45 85 566 TOTALE 107 952 MESE O 7 og 16 TOMEM 97 745 gt Non considera l intermittenza dell impianto profilo di funzionamento e CALCOLI SINGOLO AMBIENTE per il calcolo del singolo ambiente sono stati considerati 1 carichi calcolati da MC4 software solo per trasmissione irraggiamento e infiltrazioni mentre i carichi interni dovuti a persone e illuminazione sono stati inseriti nella tabella stessa CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 29 C C LA A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA LAVORO CCIAA SIGLA CARICHI CARATTERISTICHE LOCALI i ARES ESTIVI INVERNALI DESCRIZIONE N LOCALE SUPERFICIE SUPERFICIE RIDOTTA ALTEZZA VOLUME VOLUME RIDOTTO AFFOLLAMENTO in aggiunta a MC4 PERSONE CONDUZIONE IRRAGGIAMENTO INFILTRAZIONI CARICHI INTERNI ILLUM APPAR in aggiunta a MC4 TOTALE CARICHI INTERNI
18. A ESTERNA i 4 000 mc h PORTATA ARIA DI RICIRCOLO i mc h SEZIONE DI MISCELA Condizioni aria in uscita INVERNO Condizioni aria in uscita ESTATE Condizioni aria dopo la batteria Calore necessario 36 418 Watt Dimensionamento circuito idraulico e valvola di regolazione V1 senza recupero di calore Condizioni aria dopo la battena Lili q Si sn e m SS sn Potenza necessaria senza recuperatore Q2 52 293 Watt Dimensionamento circuito idraulico TAC DT Portata Portata DP Ks Kw e valvola di regolazione V2 teorica l h reale l h KPa teorico adottato CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 33 C C LA A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA VENTILATORE DI MANDATA Portata aria 4 000 mc h Prevalenza Statica Residua 300 Pa FILTRO A TASCHE T_T Efficienza 85 RIEPILOGO FABBISOGNI Fabbisogno di Calore Invernale 36 418 Watt Fabbisogno di Potenza Frigorifera 52 293 Watt CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 34 C C LA A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA e DIMENSIONAMENTO UTA SALONE P 2 UTA SALONE ARIA ESTERNA ARIA DI
19. COMUNE di PISA S C 1 A ai sensi LRT 1 2005 M A C C Meeting Art and Craft Centre Ristrutturazione Edilizia piani TS 15 25 3 del Palaffari di Pisa con modifiche della Organizzazione Funzionale e degli Impianti Palaffari di Pisa Pisa piazza V Emanuele IT via B Croce via Turati PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTI MECCANICI Committente Camera di Commercio di Pisa piazza V Emanuele II Pisa RELAZIONE TECNICA IMPIANTI MECCANICI Dicembre 2013 SCALA 1 TAVOLA AGG MAGGIO 2014 ER SINCERT STUDIO ASSOCIATO DI INGEGNERIA VIA FRANCO SACCHETTI N 2 50133 FIRENZE M F4 T loto TEL 055 579612 R A FAX 055 578564 e mail cmz cmzing it C F P I 04076750480 Dasa R gister iaw i DOTT ING ELIO MARAZZINI AF el n C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA CAPITOLO A OGGETTO DELL APPALTO E DESCRIZIONE DELLE OPERE 4 ME sO0GGETTO DELPROGET TO Reel 4 ATCAZ2 CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO ai 9 AE LAS ACONDIZONEDECAECOEO EDATITEGCNICI 9 Art A4 OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI 11 ANMAS DESCRIZIONE DEGLUINPAN TS ella 13 CAPITOLO B RELAZIONE DI CALCOLO 28 CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 2 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA PREMESSA Gli allestimenti
20. LTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 12 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA Art AS DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI A chiarimento ed integrazione di quanto rilevabile dalle tavole di progetto s1 descrivono qui di se guito le caratteristiche principali degli impianti in oggetto IMPIANTI ESISTENTI Gli impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti rimangono invariati nella loro costituzione generale sia come produzione del calore e del freddo che come distribuzione fluidi per cui di fatto l impianto di riscaldamento a servizio dell immobile non soggetto a interventi di modifica rilevan ti a Produzione del calore Il complesso degli impianti attualmente alimentato da una centrale termica posta al piano terra articolata su due caldaie SILE della potenzialit resa di 200 000 Kcal h per complessive 400 000 Kcal h Ciascuna caldaia dotata di bruciatore di gas metano del tipo ad aria soffiata Il fluido caldo in provenienza dalle due caldaie tramite sistema di pompaggio convogliato sui rispettivi collettori di smistamento alle varie utenze calde E prevista la sostituzione di un generatore di calore con uno a condensazione ferma restando l impiantistica in essere b Produzione del freddo Attualmente Il fabbisogno frigorifero occorrente al funzionamento degli impianti assicurato da due gruppi frigoriferi condensati ad aria installati in copertura del piano secondo di potenzialit ad
21. NTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 16 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA batteria di postriscaldamento separatore di gocce sezione ventilante di mandata sezione ventilante di ripresa con filtro con efficienza G4 Il condizionatore sar corredato di serrande motorizzate con servocomando modulante su presa di aria esterna bocca di espulsione aria e sezione di recupero del calore con funzione di by pass in modo da variare la portata di aria esterna in funzione delle necessit del locale I fluidi necessari per la alimentazione delle batterie di trattamento saranno prodotti da una unit re frigerante a pompa di calore di tipo aria acqua La pompa di calore avr le seguenti caratteristiche sorgente primaria del calore aria esterna circuito primario alternativamente scaldante raffreddante con inversione del ciclo destinato alla alimentazione della batteria di pretrattamento dell aria circuito secondario con funzionamento di recupero del calore in fase estiva per l alimentazione della batteria di postriscaldamento dell aria L unit refrigerante dovr essere corredata a bordo della pompa di circolazione del circuito principa le e dei serbatoi inerziali necessari per garantire la stabilit del funzionamento L impianto sar alimentato da proprio quadro elettrico QE SP destinato a
22. Statica Residua Pa PREFILTRO Efficienza RIEPILOGO FABBISOGNI _ nR1x hr rr EA ES x preiscaidemento Merate 0 em w preriscaldamento invernale 12 476 Watt Fabbisogno di calore per postriscaldamento invernale Watt Totale Fabbisogno di Calore Invernale 12 476 Watt Totale Fabbisogno di Calore Estivo 27 398 Watt Fabbisogno di Potenza Frigorifera 18 607 Watt CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 36
23. Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 28 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA DISPERSIONI INVERNALI PER SINGOLO AMBIENTE U I UFFICI Zona UFFICI Dati ambiente Risultati Cod Descrizione Temp Int Volume Disp Infiltr Totale Ko m3 WI w w P U1 1 SALONCINO 20 0 267 2 6 128 886 7 014 P U1 2 SALA CONSIGLIO 20 0 325 8 6 674 1 080 7 754 P U1 3 STANZE 20 0 720 6 14 861 2 389 17 250 P U1 4 Ufficio 20 0 63 0 1 711 209 1 920 P U1 5 SALA POLIFUNZIONALE 20 0 1 751 7 13 115 5 807 18 922 P U1 6 SALONE CONVEGNI 20 0 869 8 2 762 2 884 5 646 P U1 7 PALCO 20 0 191 4 1 076 634 1 711 P U1 Ufficio 20 0 65 1 1 2711 216 1 487 P U1 9 i CORRIDOIO 20 0 484 3 3 454 1 605 5 059 P U1 10 DIS 20 0 60 2 729 199 928 P U1 11 DIS 20 0 21 4 836 71 907 Totali 52 617 15 980 68 597 TOTALI GENERALI Dispersioni Infiltrazioni Totale w Ww Ww 52 617 i i 68 597 15 980 RIEPILOGO CARICHI TERMICI MASSIMI UFFICI ZONA UFFICI Ambiente tee ente Totale a O O AC CO CO CO CO CO CA mo w U1 1 i 7 i 18 884 49386 2543 2 750 148 11 261 2 557 13 818 U1 2 i 9 i 14 i 41 8 207 3 082 1499 120 i 12 948 i f 1207 Sal i 1 681 14 629 U1 3 7 16 2335 i 6 914 1912 609 11 770 1 200 1502 2 702 14 472 U1 4 7 16 276 600 186 53 1 116 120 131 251 1 367 U1 5
24. VEGNI SALA POLIFUNZIONALE 105C01 2 ESE VAL SALONE CONVEGNI SEZIONE TRASVERSALE STRALCIO PIANO PRIMO 105C03 2 ESE VAL SALONCINO E SALA CONSIGLIO DISTRIBUZIONE CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI p SCHEMA FUNZIONALE CENTRALE TERMICA I05C06 1 ESE VAL PIANTA CENTRALE TERMICA E CENTRALE DI POMPAGGIO 11 PARTICOLARI COSTRUTTIVI 105C07 1 ESE VAL SALONE CONVEGNI I05QE SC 2 VAL SCHEMA QUADRO ELETTRICO QE SC fd fn GO SALA POLIFUNZIONALE I105QE SP_1 VAL SCHEMA QUADRO ELETTRICO QE SP RELAZIONE TECNICA IMPIANTI MECCANICI 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTI MECCANICI 105 CCIAA PI CAP AMM IM ESEC 05 14 VAL doc CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 7 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA N TAVOLA DESCRIZIONE NOME FILE EN COMPUTO METRICO IMPIANTI MECCANICI 105 CCIAA CM ESEC 05 14 VAL xls COMPUTO METRICO ESTIMATIVO IMPIANTI MECCANICI 105 CCIAA CME ESEC 05 14 VAL xIs ELENCO DESCRITTIVO DELLE OPERE 105 CCIAA ED ESEC 05 14 VAL xIs ANALISI DEI PREZZI 105 CCIAA AN PREZZI ESEC 05 14 VAL xIs Computo metrico forniture e lavori previsti per la esecuzione dell Appalto Quanto contenuto nella presente Relazione Tecnica e Disegni di progetto intende definire in modo esauriente le caratteristiche della fornitura e p o in modo d
25. a stata fatta anche in relazione alla esiguit degli spazi tecnici a disposizione e alle problematiche connesse ad un sistema di umidificazione dell aria di qualsiasi tipo per il trattamento dell acqua e succes sive manutenzioni e pulizie periodiche che solitamente dopo poco tempo comportano la loro e sclusione Tramite apposita sezione ventilante l aria trattata sar inviata ai locali da condizionare convo gliata in una rete di canalizzazioni cosi costituita e in lamiera di acciaio zincato coibentati esternamente con lastre di polietilene espanso appli cato per incollaggio in CLASSE 1 DI REAZIONE AL FUOCO per 1 tratti esterni al fabbrica to e senza colbentazione per 1 canali a vista all interno dello stesso Le canalizzazioni hanno sviluppo esterno a vista nell ambito del vano tecnico e all esterno della balconata nei rimanenti tratti interni saranno a sezione circolare in lamiera di acciaio inox a vi sta su due livelli 11 pi alto come collettore di distribuzione con due colonne discendenti per lato che vanno ad alimentare due collettori orizzontali anche essi di sezione circolare in lamiera di acciaio microforata per diffusione aria in ambiente che consentir una copertura della intera sala con lancio profondo ad alto effetto induttivo la geometria e la definizione dei diametri di fori dovranno essere definiti dal costruttore dei canali il progetto fa riferimento al metodo SINTRA Tecnologia MIX IND che dovr
26. a consentire ai concorrenti all Appalto la valutazione dell ammontare delle opere mediante calcoli attendibili e tali da formulare la pro pria offerta su quotazioni dallo stesso giudicate remunerative e di propria convenienza la verifica del progetto di gara previo attento esame degli elaborati sopra richiamati e dei luoghi ove sono previsti gli interventi in progetto effettuando tutti 1 calcoli ritenuti opportuni ed occor renti per assumersi la completa responsabilit fine di dare finito a regola d arte le OPERE PER GLI IMPIANTI DI RAFFRESCAMENTO RISCALDAMENTO PER LA RI ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SEDE DELLA C C LA A DI PISA DEI LOCALI IN PARTE DEL PIANO TERRA PIANO PRIMO E PIANO SECONDO Sala Ricci DEL PA LAFFARI DI PISA CON INGRESSO DA PIAZZA V EMANUELE II VIA B CROCE E SCLUSE LE OPERE DI ASSISTENZA MURARIA E LA REALIZZAZIONE DEGLI IM PIANTI ELETTRICI DI ILLUMINAZIONE INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE SUGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ESI STENTI IMPIANTI INTEGRATIVI IN LOCALI DEL PIANO TERRA PER CAMBIAMEN TO DI USO DEGLI STESSI Realizzate cos come previsto dai suddetti elaborati ed in grado di raggiungere e garantire tutti 1 fini qualitativi e funzionali indicati dal progetto e nel capitolato E per evidente che non potendo essere 1l progetto gli allegati e la presente specifica per quanto dettagliati e graficamente rappresentati da e indicare tutti gli elementi accessori occorrenti a dare comple
27. ale proveniente dalla sonda di qualit dell aria installata sul canale di ripresa agendo in modo coordinato sulle 2 serrande motorizza te pretrattamento dell aria esterna regolato a punto fisso in funzione del segnale proveniente dal la sonda di temperatura installata a valle della batteria con un limite pari a 20 C della tempe ratura dell aria in ripresa dalla sala temperatura dell aria in mandata regolata in funzione del segnale proveniente dalla sonda di temperatura sula canale di ripresa all aumentare della temperatura ambiente al di sopra del set point impostato il sistema di rego lazione determiner l aumento della portata di aria esterna riducendo nel contempo il ricircolo free cooling b temperatura aria esterna superiore al set point ambiente impostato in fase raffreddante portata aria esterna regolata in funzione del segnale proveniente dalla sonda di qualit dell aria installata sul canale di ripresa agendo in modo coordinato sulle 2 serrande motorizza te pretrattamento aria esterna regolato a punto fisso con set point 15 C sonda di temperatura installata a valle della batteria pretrattamento aria miscelata regolato in funzione del massimo segnale proveniente dalla son da di temperatura e dalla sonda di umidit relativa installate sul canale di ripresa dell aria trattamento della batteria di postriscaldamento regolato in funzione del segnale proveniente dalla sonda
28. contenere le apparecchia ture di alimentazione e protezione dei motori nonch il sistema di regolazione di tipo a micropro cessore di caratteristiche tali da poter essere collegato in futuro con un sistema generale di supervi sione di tutti gli impianti a servizio della CCIAA L unit installata a bordo quadro dovr essere del tipo liberamente programmabile corredata di ta stiera e di display per la visualizzazione di tutti 1 parametri di funzionamento e la modifica dei punti di taratura L accesso per la modifica dei parametri impostati dovr essere protetto da password Il funzionamento dell impianto dovr essere quello che segue il funzionamento dell impianto riscaldamento o raffreddamento sar impostato selezionando ma nualmente sulla unit refrigerante a pompa di calore il relativo ciclo stagionale come conseguenza del ciclo impostato all avviamento dell impianto il sistema di regolazione acquisir la temperatura del fluido alimentante la batteria di pretrattamento ed imposter le relative procedure di funziona mento La messa in marcia dell impianto sar comandata manualmente mediante comando remoto installa to in posizione da definire in corso di esecuzione dei lavori A seguito del comando manuale remoto il sistema di controllo provveder ad avviare le singole ap parecchiature nella opportuna sequenza e cio pompa di circolazione fluido primario unit refrigerante a pompa di calore
29. di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 13 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA SALA POLIVALENTE DA 200 POSTI A PIANO TERRA SALA EX BORSA MERCI a Produzione del freddo e del caldo integrativo La produzione e del freddo integrativo in estate e del caldo in inverno a impianto di base fermo occorrente al funzionamento degli impianti sar assicurato da un gruppo a pompa di calore aria acqua ad inversione di ciclo con raffreddamento dei condensatori ad aria del tipo con ventilatori elicoidali installato al piano mezzanino nella balconata aperta l aria necessaria per lo smaltimen to del freddo in inverno e del calore in estate sar prelevata direttamente dall esterno Particolare attenzione dovr essere posta nel dimensionamento e installazione delle cuffie di e spulsione in modo da evitare possibili ricircoli dell aria di trattamento L installazione dovr essere effettuata seguendo tutte le indicazioni specifiche della casa costrut trice che dovr provvedere direttamente alla messa in esercizio Il gruppo sar posizionato su un basamento in profilati metallici con appoggi su supporti antivi branti a molla L adeguamento della potenza scaldante in inverno e frigorifera in estate alle variabili condizioni di carico dell impianto sar ottenuto intervenendo sul numero di compressori in funzione in re lazione alla temperatura in ritorno a ciascun evaporatore tramite il prop
30. di presa aria di ricircolo in modo da variare la portata di aria esterna in funzione delle necessit del locale Dato che gli orari di funzionamento della sala potranno differire da quelli dell intero complesso 1 fluidi necessari per la alimentazione delle batterie di trattamento saranno prodotti da una unit refri gerante a pompa di calore di tipo aria acqua La pompa di calore avr le seguenti caratteristiche sorgente primaria del calore aria esterna circuito primario alternativamente scaldante raffreddante con inversione del ciclo destinato alla alimentazione della batteria di pretrattamento dell aria Circuito secondario con funzionamento di recupero del calore in fase estiva per l alimentazione della batteria di postriscaldamento dell aria L unit refrigerante dovr essere corredata a bordo della pompa di circolazione del circuito principa le e dei serbatoi inerziali necessari per garantire la stabilit del funzionamento Sar comunque possibile con opportune manovre manuali su valvole di intercettazione alimentare le unit di trattamento anche dai circuiti scaldanti e raffreddanti alimentati dalle centrali generali a servizio di tutto il complesso CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 23 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA L impianto sa
31. di regolazione in cascata della caldaie esistente e montaggio di nuovo sistema di regolazione climatica e adeguamento impianto elettrico di centrale per inserimento nuovo generatore e regolazione cli matica GENERALI REGOLAZIONE TEMPERATURA PER SINGOLO AMBIENTE e fornitura apparecchiature controllo temperatura ambiente valvola elettrica ON OFF a 2 3 vie sugli attacchi della batteria da applicare sui ventilconvettori che non ne sono dotati e fornitura di sistema di regolazione della temperatura ambiente del tipo centralizzato di zona con controllore universale configurabile in analogia a quanto gi esistente ai piani primo e secondo Regolatore SYNCO TM SIEMENS con unit ambiente con display e potenziometro di ritara tura 3K e modifiche idrauliche sugli attacchi dei ventilconvettori fan coils per inserimento di valvola e lettrica ON OFF a 2 3 vie sugli attacchi della batteria INTERVENTI DA REALIZZARSI NELL EDIFICIO PALAFFARI DI PISA SITO IN PIAZZA V EMANUELE II SEDE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PISA L intervento dovr essere eseguito in un edificio esistente che dovr rimanere operativo essendo l edificio gi dotato di una impiantistica che si dovr integrare con gli impianti di nuova formazio ne per una migliore definizione delle opere e per l effettuazione dei calcoli di verifica circa l idoneit degli impianti di cui al progetto allegato a garantire le prestazioni richieste le Imprese concorren
32. di temperatura installato sul canale di ripresa dell aria ambiente Con richiesta di raffreddamento o deumidificazione ed entalpia dell aria esterna inferiore al valo re impostato per l ambiente il sistema di regolazione determiner l aumento della portata di aria esterna free cooling Con temperatura dell aria esterna compresa tra 20 C e 24 C valori da verificare all atto della messa in funzione dell impianto e liberamente modificabili alla richiesta di avviamento dell impianto il sistema di regolazione e controllo non determiner la messa in marcia della pompa di circolazione e dell unit refrigerante ma solamente la messa in marcia dei ventilatori di mandata e di ripresa dell aria e moduler la portata dell aria esterna immessa e dell aria espulsa per mantenere le condizioni ambiente all interno del campo di temperatura ambiente impostato T 20 C in fase scaldante e 25 C in fase raffreddante CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 25 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA C INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE SUGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ESI STENTI IMPIANTI INTEGRATIVI IN LOCALI DEL PIANO TERRA CAMBIAMENTO DI DESTINAZIONI DEGLI STESSI Essenzialmente sono oggetto dell appalto PIANO TERRA a Impianto condizionamento e rinnovo d
33. e Norme D M 12 04 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la pro gettazione la costruzione e l esercizio degli Impianti termici alimentati da combustibili gas sosi e D M 22 01 2008 N 37 ex Legge 46 90 Norme per la sicurezza degli impianti Riordino delle disposizioni in materia di attivit di installazione degli impianti all interno degli edifici e D P C M 01 02 1991 D Lgs n 277 del 27 08 1991 e Legge 26 10 1995 n 447 D P C M 14 11 1997 Norme per il contenimento del rumore e Normative statali e regionali in materia di difesa del suolo relativamente alla battitura dei poz z1 di emungimento e di ravvenamento Legge 11 12 1933 n 1775 CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 11 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA Delib Giunta Region 27 02 1989 n 1907 Legge Regionale 26 02 1985 n 5 e successivi aggiornamenti e modificazioni le norme per il contenimento del consumo energetico per gli usi termici negli edifici Legge 09 01 1991 n 10 Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso ra zionale dell energia etc e relativo regolamento di attuazione D P R del 26 08 1993 n 412 nonch tutte le NORME UNI di riferimento in esso richiamate modificato con D P R del 21 12 1999 n 551 D Lgs 192 del 19 08 2005
34. e spegnimento con selettore Acceso Spento Manuale Automatico Orologio Potenziometro per ritaratura a distanza temperatura ambiente c Impianto di condizionamento a ventilconvettori esistente Essenzialmente sono previsti e smontaggio dei ventilconvettori esistenti in zona Sala Polifunzionale e loro sostituzione con nuovi apparecchi da collegare alle reti esistenti in luogo di quelli gi in essere come indicato nelle tavole di progetto e Integrazione di nuovi ventilconvettori Il drenaggio della condensa prodotta in fase raffreddante dai ventilconvettori dovr essere convo gliato mediante appositi collettori da realizzarsi e in tubo di PVC pesante In ogni punto di scarico e di immissione nelle reti dovranno essere previsti appositi sifoni LOGICA DI FUNZIONAMENTO SALA POLIFUNZIONALE PIANO TERRA Sar corredata di un impianto di condizionamento con parziale aria esterna e parziale aria di ricirco lo Il condizionatore sar installato nell apposito locale al piano soprastante vedi planimetrie allegate e sar costituito da sezione di presa aria esterna con filtro primario con efficienza G4 recuperatore di calore dall aria espulsa del tipo a piastre a flussi incrociati sezione di filtraggio con filtro a tasche con efficienza F7 batteria di pretrattamento con funzione scaldante in periodo invernale e sezione raffreddante in periodo estivo CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAME
35. egge 791 del 18 10 77 Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunit Europee n 73 23 CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione CEI 3 14 CEI 3 15 CEI 3 18 CEI 3 19 CEI 3 20 CEI 3 23 Relativi a segni grafici per schemi CEI 23 17 Tubi protettivi pieghevoli autorinvenenti di materiale termoplastico non autoe stinguente CEI 23 19 Canali portacavi in materiale plastico e loro accessori uso battiscopa Legge n 186 del 1 3 68 Disposizioni circa la produzione di materiali apparecchiature macchinari installazioni e impianti elettrici ed elettronici NORME UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d in cendio DOVR ESSERE PREVISTO A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATRICE LA FORNITU RA DI TUTTE LE DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI IN APPALTO PER L ESPLETAMENTO DELLE LE PRATICHE RELATIVE ai fini dell ottenimento all esercizio degli Impianti di cui trattasi La Committente in caso di accertata inadempienza da parte della Ditta installatrice si riserva il pie no diritto di sospendere tutti od in parte 1 pagamenti maturati fino a quando la Ditta stessa non avr soddisfatto nella maniera pi completa gli obblighi assunti CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RE
36. eguata anche per 1 fabbisogni dei locali oggetto dell intervento Non previsto alcun intervento di adeguamento c Impianto di condizionamento estivo invernale a ventilconvettori a due tubi di vario tipo in parte da incasso a controsoffitto o in bancale e in maggior parte del tipo idronico in vista a parete Apparecchi da adeguare dal punto del contenimento dei consumi energetici prevedendo l inserimento di valvola on off per evitare effetti dissipativi per convezione sulle batterie anche con temperatura ambiente soddisfatta con conseguente aggiornamento nelle zone ancora non predisposte del sistema di regolazione della temperatura ambiente con inserimento di regolatore elettronico centralizzatore di zona e sonda ambiente con potenziometro d Impianto di riscaldamento a radiatori nei locali di servizio Rimane invariato IMPIANTI DI NUOVA INSTALLAZIONE Fermo restando che gli impianti base a servizio dell immobile rimangono sostanzialmente invariati a meno della sostituzione di una caldaia gli impianti di nuova installazione sono dedicati alle singo le Sale e sono stati previsti per funzionamento autonomo per consentire il loro uso indipendente mente dall accensione degli impianti generali in orari o giorni dove previsto lo spegnimento eli minando le dissipazioni per riscaldamento raffrescamento di locali non in uso CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato
37. gio potenziometro per ritaratura a distanza temperatura ambiente L installazione del nuovo quadro elettrico a servizio delle apparecchiature di nuova installazione comporter un intervento sul quadro elettrico esistente per il distacco dallo stesso degli interrut tori relativi alla protezione e comando dei motori delle unit ventilanti e dei relativi ausiliari quindi anche in caso di funzionamento con l impianto centralizzato di produzione di caldo e di freddo le unit di trattamento aria e relativi ausiliari e sistemi di regolazione saranno alimentati dal quadro di nuova installazione c Impianto di condizionamento a ventilconvettori Essenzialmente sono previsti e installazione di due a ventilconvettori a due tubi con valvola di regolazione a due vie sulla batteria alimentati dalla rete calda fredda in partenza dalla nuova pompa di calore per 1 trat tamento integrativo della zona palco completi di termostato ambiente e smontaggio dei ventilconvettori esistenti in zona e loro sostituzione con nuovi apparecchi da collegare alle reti esistenti in luogo di quelli gi in essere come indicato nelle tavole di pro CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 22 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA getto completi di termostato ambiente Il drenaggio della condensa prodotta
38. i acciaio zincato coibentati esternamente con lastre di polietilene espanso appli cato per incollaggio in CLASSE 1 DI REAZIONE AL FUOCO Le canalizzazioni hanno sviluppo esterno a vista nell ambito del vano tecnico in cotrosoffitto per quota parte di quelli a servizio della Sala Conferenze in cassetta in muratura nei tratti verti cali e in intercapedine sotto pavimento per tutte le altre zone La distribuzione dell aria in ambiente prevista articolata con canalizzazioni in lamiera di acciaio zincato quadrangolari esistenti da adattare alla nuova distribuzione aria in ambiente previo inter vento di pulizia da eseguirsi con mezzi idonei e manutenzione straordinaria delle stesse con so stituzione dei diffusori lineari di mandata esistenti con diffusori circolari a lancio elicoidale ad assetto variabile Il recupero dell aria avverr tramite griglie di ripresa di tipo lineare esistenti previa pulizia e ma nutenzione straordinaria anche dei plenum e dei canali di recupero aria La UTA dovr essere completa di un nuovo quadro elettrico di protezione e comando inte grato con installazione di un nuovo sistema di regolazione di tipo digitale per controllo delle condizioni termoigrometriche interne e gestione di tutti gli attuatori e segnali neces sari per l azionamento la regolazione e la sorveglianza In ambiente dovranno essere pre visti comando di accensione e spegnimento con selettore Acceso Spento Manuale Automatico Orolo
39. iante ali mentata dal circuito caldo freddo con valvola di regolazione a due vie postriscaldata in inverno e in estate mediante batteria radiante alimentata dal circuito recu pero calore in estate con valvola di regolazione a tre vie inviata in ambiente tramite opportuna sezione ventilante di mandata e ripresa e relativa rete di canalizzazioni e relativi diffusori La scelta progettuale non prevede sistema di umidificazione invernale in quanto si tratta di locali ad alta concentrazione di persone con relativo carico latente e contributo di umidit in ambiente per cui tendenzialmente pi che umidificare sar necessario deumidificare La scelta stata fatta anche in relazione alla esiguit degli spazi tecnici a disposizione e alle problematiche connesse ad un sistema di umidificazione dell aria di qualsiasi tipo per il trattamento dell acqua e succes sive manutenzioni e pulizie periodiche che solitamente dopo poco tempo comportano la loro e sclusione Non stato previsto l inserimento di un recuperatore sull aria espulsa in quanto l uso della UTA in questione saltuario legato ad eventuali eventi periodici per cui il monte ore annuo di funzionamento inferiore a quello prescritto dal DPR 412 per l obbligo del recupero Inoltre la nuova sezione di trattamento aria esterna viene installata in luogo di quella esistente in un vano tecnico in sottotetto con esegui spazi a disposizione per cui risulta pressoch impratica
40. in fase raffreddante dai ventilconvettori dovr essere convo gliato mediante appositi collettori da realizzarsi e in tubo di PVC pesante In ogni punto di scarico e di Immissione nelle reti vi saranno installati appositi sifoni LOGICA DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO A TUTT ARIA TRATTAMENTO SALA CONVEGNI PIANO SECONDO SALA RINO RICCI La sala Ricci sar corredata di un impianto di condizionamento con parziale aria esterna e parziale aria di ricircolo Il condizionatore sar installato nell apposito locale al piano soprastante vedi planimetrie allegate e sar costituito da e sezione di trattamento aria esterna con filtro primario con efficienza G4 e batteria di pretratta mento con funzione scaldante in periodo invernale raffreddante in periodo estivo e sezione di trattamento aria miscelata esterna pretrattata ricircolo con sezione di filtraggio con filtro a tasche con efficienza F7 batteria di pretrattamento con funzione scaldante in periodo invernale e sezione raffreddante in periodo estivo batteria di postriscaldamento separatore di gocce sezione ventilante di mandata sar inoltre previsto un ventilatore di estrazione e torrino L unit di trattamento aria esterna sar corredata di serranda motorizzata con servomotore ON OFF sulla bocca di presa aria L unit di trattamento dell aria miscelata sar corredata di serrande motorizzate con servocomando modulante su presa di aria esterna e bocca
41. installare in ap posito vano al piano mezzanino con recupero calore sull aria espulsa con relative canaliz zazioni di mandata e ripresa aria a vista le canalizzazioni di mandata per il trattamento specifico del locale saranno del tipo circolare in acciaio zincato per 1 tratti esterni al Salo ne e in acciaio INOX con finitura superficiale lucido o spazzolato da definire in corso lavori con la direzione artistica con diffusione aria in ambiente con microforatura dei ca nali circolari Nuovo quadro elettrico di protezione e comando integrato con installazione di un nuovo sistema di regolazione di tipo digitale per controllo delle condizioni termoi grometriche interne e gestione di tutti gli attuatori e segnali necessari per l azionamento la regolazione e la sorveglianza con installazione di comando di attivazione e regolazione remoti Impianto integrativo degli impianti esistenti da lasciare in funzione previo manutenzioni straordinarie e o sostituzioni e adattamenti relativi alla nuova diposizione dei locali come impianto base nei periodi inattivit del Salone PIANO PRIMO impianti di raffrescamento riscaldamento integrativi autonomi per i locali del piano primo oggi destinati uffici e trasformati nel riassetto a Sale riunioni con sistemi a pompa di ca lore del tipo ad alta efficienza con impianto ad espansione diretta tipo VRV con motocon densanti da installare all esterno in zone terrazzate Con previsione in relazione agli af
42. ircuito acqua calda in uscita dal desurriscaldatore b Impianto di climatizzazione estiva e invernale a tutt aria E prevista la realizzazione di un impianto a tutt aria l unit di trattamento aria sar installata in un vano esistente sulla balconata al piano mezzanino vista la particolare configurazione degli spazi a disposizione particolare cura dovr essere posta nella definizione delle dimensioni della UTA che dovranno essere compatibili con gli spazi a disposizione in particolare in altezza La UTA sar cos configurata e ventilatore di recupero aria dall ambiente ed espulsione tramite recuperatore di calore a flussi CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 14 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA incrociati fra aria espulsa e aria esterna e sezione di miscela dotata di serrande su aria di recupero ed espulsione e aria esterna A valle di queste due sezioni l aria verr filtrata mediante sezioni filtranti di tipo rigenerabile con efficienza 87 5 metodo pondera le riscaldata in inverno e raffreddata deumidificata in estate mediante batteria radiante ali mentata dal circuito caldo freddo con valvola di regolazione a due vie postriscaldata in inverno e in estate mediante batteria radiante alimentata dal circuito recu pero calore in estate con
43. mbiente funzionamento a totale ricircolo serranda di presa aria esterna chiusa serranda di espulsione chiusa serranda di by pass aperta 5 temperatura ambiente superiore al set point impostato in fase raffreddante entalpia aria esterna inferiore a quella prevista in ambiente funzionamento a totale ciclo aperto serranda di presa aria esterna aperta serranda di espul sione aperta serranda di by pass chiusa Con ambiente a regime il funzionamento sar 1l seguente l temperatura aria esterna inferiore al set point ambiente impostato in fase scaldante portata aria esterna regolata in funzione del segnale proveniente dalla sonda di qualit dell aria installata sul canale di ripresa agendo in modo coordinato sulle 3 serrande motorizza te temperatura dell aria in mandata regolata in funzione del segnale proveniente dalla sonda di temperatura sula canale di ripresa all aumentare della temperatura ambiente al di sopra del set point impostato il sistema di rego lazione determiner l aumento della portata di aria esterna free cooling 2 temperatura aria esterna superiore al set point ambiente impostato in fase scaldante portata aria esterna regolata in funzione del segnale proveniente dalla sonda di qualit dell aria installata sul canale di ripresa agendo in modo coordinato sulle 3 serrande motorizza te pretrattamento regolato in funzione del massimo segnale proveniente dalla sonda di tempera
44. nella Norma adottata Prospetto III Portate di aria esterna in edifici adibiti ad uso civile e Sale conferenze piccole Qop 5 5 1 1000 mc s per persona e Auditori grandi Qop 5 5 1 1000 mc s per persona e Sale per congressi Qop 5 5 1 1000 mc s per persona Portata corrispondente a 20 mc h per persona estrazioni aria e non inferiore a 6 volumi ambiente ora per spogliatoi personale e non inferiore a 8 volumi ambiente ora per servizi igienici senza finestre temperature fluidi e fluido primario caldo in uscita dalle caldaie a gas metano 70 C ALLE CONDIZIONI DI MINIMA TEMPERATURA ESTERNA e fluido caldo in uscita dalle pompe di calore aria acqua 45 C e fluido caldo alle batterie UTA per dimensionamento batterie 45 C e fluido secondario caldo ai ventilconvettori 55 C e acqua refrigerata in uscita dal gruppi frigoriferi TG e acqua refrigerata a ventilconvettori e batterie non inferiore a 9 C livello sonoro LOCALI INTERNI Con impianti in funzione il livello sonoro rilevato nei locali trattati non dovr superare di 5 db su scala A il livello sonoro di fondo rilevabile ad impianti fermi Nel caso che all atto del collaudo si rilevino livelli sonori di fondo inferiori a 40 db il livello so noro ad impianti funzionanti non dovr comunque superare 1 45 db sempre su scala A Pertanto sono previsti e appositi silenziatori sulle canalizzazioni facenti capo a macchine ruotanti e sulle appa
45. nza di fluido primario freddo dopo un tempo prestabilito dal comando di messa in marcia impianto fermo e segnalazione di allarme pompa di calore 3 temperatura ambiente inferiore al set point impostato in fase scaldante temperatura aria esterna inferiore al set point ambiente impostato presenza di fluido primario caldo CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 24 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA funzionamento a totale ricircolo serranda di presa aria esterna chiusa serranda di espulsione chiusa serranda di by pass aperta 4 temperatura ambiente superiore al set point impostato in fase raffreddante entalpia aria esterna superiore a quella prevista in ambiente funzionamento a totale ricircolo serranda di presa aria esterna chiusa serranda di espulsione chiusa serranda di by pass aperta 5 temperatura ambiente superiore al set point impostato in fase raffreddante entalpia aria esterna inferiore a quella prevista in ambiente funzionamento a totale ciclo aperto serranda di presa aria esterna aperta serranda di espul sione aperta serranda di by pass chiusa Con ambiente a regime il funzionamento sar 1l seguente a temperatura aria esterna inferiore al set point ambiente impostato in fase scaldante portata aria esterna regolata in funzione del segn
46. o di Pisa pertanto tutti 1 dati relativi alla costruzione e all Impiantistica in essere potranno essere rilevati sul posto Art A3 CONDIZIONI DI CALCOLO E DATI TECNICI Condizioni termoigrometriche Riferimento UNI 10339 La verifica dei calcoli relativi agli apporti di calore estivi ed alle dispersioni invernali 1 vari locali dovr essere eseguita tenendo a base 1 seguenti fattori che costituiranno all atto dei collaudi estivi ed invernali valori di garanzia nell ambito delle tolleranze in appresso descritte a condizioni esterne e estate temperatura 33 5 C col 55 di U R e inverno Bl 0 C col 80 di U R b condizioni interne estive nei locali raffrescati piano secondo in corrispondenza delle condizioni esterne di cui al punto a e temperatura 26 C e umidit relativa 50 Comunque con una differenza di temperatura fra aria esterna ed interna non superiore a 7 C c condizioni interne invernali nei locali riscaldati piano secondo in corrispondenza delle condi zioni esterne di cui al punto a e temperatura 20 C e umidit relativa N C d tolleranze ammesse e temperatura 1 C e umidit relativa 5 di U R e carichi interni per gli ambienti condizionati e raffrescati per illuminazione e presenza di altre apparecchiature elettriche sono stati considerati nei vari lo cali per la potenzialit effettivamente necessaria carichi interni nell ordine di e per illuminazione 25 Watt mq e pe
47. ori in relazione alla corretta posa in opera e tenuta previe prove di pressione e ricerti ficato dall Appaltatore a fine lavori Le rampe gas dovranno essere complete di tutte le apparecchiature richieste dalla normativa vigente con particolare riferimento alla Direttiva gas 90 396 CEE e alle norme UNI CIG Solo se esplicitamente indicato nell Esame Progetto presentato al Comando dei Vigili del Fuo co o su precisa richiesta dello stesso Comando sar installato un sistema d intercettazione auto matica del combustibile mediante due elettrovalvole poste in parallelo fra loro e ciascuna di mensionata per la massima portata del combustibile del tipo normalmente chiuso a riarmo auto matico comandate da una centralina di rilevazione fughe gas I generatori dovranno essere dotati di tutti 1 dispositivi di regolazione e sicurezza indicati dalle norme vigenti in materia di circuiti contenenti liquidi caldi in pressione L espansione dell intero circuito rimarr a vaso aperto I sistemi di pompaggio rimarranno quelli esistenti Il nuovo generatore dovr essere ricollegato alle tubazioni dei circuiti primari caldi della centrale termica esistenti e Al fine di migliorare ulteriormente l efficienza energetica dell impianto si prevede di sostituire l attuale sistema di regolazione climatica con uno di tecnologia pi aggiornata articolato su cen tralina elettronica digitale sonda climatica esterna sonda di temperat
48. otori elettrici e di tutte le masse metalliche costi tuenti gli Impianti e applicazione di sezionatori locali per tutti 1 motori in vista dal proprio quadro di alimentazio ne Le linee saranno da realizzate utilizzando cavi auto estinguenti a ridotta emissione di gas con 1 CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 19 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA solamento nominale pari a 750 V ed isolamento di prova pari a 5 000 V tipo NO7G9 K con po sa in canaletta metallica o tubi zincati Il tutto eseguito in osservanza delle norme CEI ENPI vigenti in materia SALA CONVEGNI A PIANO SECONDO SALA RINO RICCI Questa Sala Convegni gi dotata di un impianto di trattamento a tutt aria alimentato dagli impianti generali a servizio dell immobile che rimangono sostanzialmente invariati l intervento attuale pre vede la sostituzione delle unit di trattamento aria e un riassetto del sistema di distribuzione dell aria con installazione di un impianto integrativo autonomo per consentire l uso della sala indi pendentemente dall accensione degli impianti generali in orari o giorni dove previsto lo spegni mento eliminando le dissipazioni per riscaldamento raffrescamento di locali non in uso a Produzione del freddo e del caldo integrativo La produzione e del freddo integrati
49. r alimentato da proprio quadro elettrico QE SC destinato a contenere le apparecchia ture di alimentazione e protezione dei motori nonch il sistema di regolazione di tipo a micropro cessore di caratteristiche tali da poter essere collegato con un sistema generale di supervisione di tutti gli impianti a servizio della CCIAA L unit installata a bordo quadro dovr essere del tipo liberamente programmabile corredata di ta stiera e di display per la visualizzazione di tutti 1 parametri di funzionamento e la modifica dei punti di taratura L accesso per la modifica dei parametri impostati dovr essere protetto da password Il funzionamento dell impianto dovr essere quello che segue Il funzionamento dell impianto riscaldamento o reaffreddamento sar impostato selezionando ma nualmente sulla unit refrigerante a pompa di calore il relativo ciclo stagionale come conseguenza del ciclo impostato all avviamento dell impianto il sistema di regolazione acquisir la temperatura del fluido alimentante la batteria di pretrattamento ed imposter le relative procedure di funziona mento La messa in marcia dell impianto sar comandata manualmente mediante comando remoto installa to in posizione da definire in corso di esecuzione dei lavori A seguito del comando manuale remoto il sistema di controllo provveder ad avviare le singole ap parecchiature nella opportuna sequenza e cio pompa di circolazione fluido primario
50. r apparecchiature elettroniche 10 Watt ma f Affollamento per gli ambienti condizionati e raffrescati Per presenza contemporanea di persone Affollamento stato considerato come da sedute dei singoli locali Sala Polifunzionale Piano Terra 200 persone Saloncino Piano Primo 45 persone CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 9 g h J C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA Sala Consiglio Piano Primo 28 persone Salone Convegni Piano Secondo 150 persone rinnovi aria esterna L aria di rinnovo prevista distribuita negli ambienti elencati al punto che precede che essendo inseriti in edificio esistente sono comunque dotati di superficie aerante naturale conforme a quanto prescritto nei regolamenti edilizi Tenuto conto di quanto precede per un miglior comfort dei locali stata comunque prevista una immissione di aria esterna Per la definizione delle por tate di aria oraria per persona al fine di limitare l impatto sull edificio con macchine e canalizza zioni di dimensioni troppo impattanti la scelta progettuale stata quella di fare riferimento alla Norma UNI 10339 ad oggi sempre in vigore norma cui si riferisce la ASL 5 di Pisa vedi SCHEDA B del Modulo per intervento edilizio considerando quindi visto l uso previsto delle sale quanto indicato
51. re e Adeguamento reti idrauliche per collegamento del nuovo generatore e inserimento apparecchiatu re connesse e Collegamento del nuovo generatore di calore al sistema di regolazione in cascata delle caldaie e sistente e Montaggio Nuovo Generatore di calore a condensazione con relativo bruciatore ad aria soffiata a gas metano modulante da allacciare alla rete gas esistente con sostituzione della rampa gas Lo scarico dei prodotti di combustione dovr avvenire ricollegandosi all esistente condotto in ac ciaio inossidabile in doppia camera con isolamento interno in lana di roccia con sbocco oltre la copertura Le canne fumarie dovranno essere opportunamente dimensionate e complete di scarico condensa modulo d ispezione modulo di prelievo fumi e tutti gli accessori previsti dalle norme UNI vigenti Il nuovo generatore di calore dovr essere collegato previo adattamento della tubazione e sosti tuzione della rampa gas alla tubazione gas metano corrente in centrale termica a servizio della CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 26 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA caldaia da sostituire secondo la disposizioni del D M 12 04 96 Il tracciato della tubazione del gas Interna alla centrale termica quindi in parte esistente ma dovr comunque essere verificato in corso lav
52. recchia ture che potrebbero determinare negli ambienti trattati condizioni di rumorosit superiori ai valori indicati CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 10 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA AMBIENTE ESTERNO Dovranno essere rispettati 1 livelli di rumorosit prescritti dal D P C M del 01 03 1991 e Legge 26 10 1995 N 447 D P C M 14 11 1997 D P C M 05 12 1997 UNI CTI 8199 Con tutte le apparecchiature in funzione l incremento rispetto al rumore di fondo dovra superare 1 parametri prescritti dalle norme di legge sopra citate Art A4 OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI Tutte le opere verranno progettate e realizzate nel rispetto delle norme vigenti di cui nel seguito si elencano le principali a le norme contenute nel Capitolato Generale di appalto per le opere di competenza del Ministero dei Lavori Pubblici approvato con D P R 16 7 62 n 1063 che nel seguito viene semplicemente citato come Capitolato Generale per le parti che non siano gi esplicitamente disciplinate an che in deroga dal presente Capitolato b le norme vigenti in materia antinfortunistica previste nel TESTO UNICO DELLA SICUREZ ZA D Lgs 09 04 2008 n 81 attuazione dell articolo 1 della Legge 3 Agosto 2007 n 123 in ma teria di tutela della salute e della
53. ri di manovalanza necessari per lo scarico del materiale e trasporto al luogo d impiego e sollevamento dei macchinari e posizionamento in loco tiri in alto e esecuzione di ponteggi ove necessari e staffatura piastre griglie e simili e fornitura di profilati metallici per l appoggio dei macchinari in copertura e sigillatura delle forometrie in copertura ed installazione di scossaline e ogni altra attivit sia di carattere amministrativo sia realizzativo anche se non esplicitamente in dicata comunque necessario all esercizio degli impianti ed alla loro esecuzione a perfetta regola d arte Responsabilit E responsabilit dell Appaltatore la verifica dei calcoli tendenti al dimensionamento degli impianti in oggetto e l esecuzione del progetto costruttivo relativo in ottemperanza ad ogni norma applicabi le ed in particolare alla Legge 10 91 relativo regolamento di attuazione successivi D Lgs 192 2005 D Lgs 311 2006 D P R 59 2009 e norme U N I correlate Legge e Regolamenti Regione Toscana A questo scopo si riportano qui di seguito 1 dati e le informazioni pi significative che devono esse re assunti come riferimento nello sviluppo del progetto Resta inoltre inteso che 1 dati prestazionali e le relative modalit di attuazione degli allestimenti im piantistici in particolare per quanto attiene 1 ricambi di aria dovranno essere conformi alle prescri zioni dei preposti Organi di vigilanza e rilascio licenze di idoneit
54. rio microprocessore a bordo dovr essere comunque interfacciabile col sistema di supervisione generale degli impianti ove presente In relazione al contenimento della trasmissione del rumore le macchine saranno del tipo ultra si lenziato sia nella carpenteria e compressori sia sul lato ventilazione con ventilatori a basso nu mero di giri la UTA dovr essere dotata di piedi di appoggio su antivibranti L unit pompa di calore in funzionamento estivo sar dotata di recupero parziale del calore di condensazione desurriscaldato da utilizzare per il postriscaldamento dell aria in deumidificazio ne La circolazione tra pompa di calore e le utenze sar assicurata da un gruppo idronico a bordo del tipo a giri variabili con motore elettrico ad alta efficienza impostato a portata costante e coman dato tramite il microprocessore di cui dotato il gruppo a corredo dell unit a pompa di calore installate a bordo macchina Il gruppo sar posizionato su un basamento in profilati metallici con appoggi su supporti antivi branti a molla La batteria di postriscaldamento della UTA sar alimentata in estate tramite un gruppo di pom paggio apposito da installare nel vano tecnico di alloggiamento della UTA e del quadro elettrico L espansione e l alimentazione del circuito avverr mediante serbatoi pressurizzati e gruppi di ri empimento automatico di cui uno per il circuito acqua calda fredda in uscita dalla pompa di ca lore e uno per il c
55. sta la realizzazione di e impianto di raffrescamento estivo e di riscaldamento invernale alternativo a quello esistente in caso di disattivazione dello stesso con sistema tipo VRV Volume Refrigerante Variabile del tipo in pompa calore con fluido vettore gas refrigerante di tipo ecologico R 410A costituito da una motocondensante a bassa emissione sonora da installare all esterno nei terrazzi del fabbricato presenti al piano collegata con idonee tubazioni in rame alle unit interne di trattamento ambien te questo tipo di impianto permette un elevata efficienza in termini di rendimento proprio grazie alla tecnologia che utilizza volumi di gas e liquido refrigerante variabili in funzione della quanti t di unit interne funzionanti contemporaneamente modulando la potenza di utilizzo dal 10 al 100 E inoltre caratterizzato da un elevata silenziosit flessibilit di gestione e regolazione dei singoli ambienti interni grazie al sistema Intelligent touch controller che consente oltre alla re golazione delle condizioni ambiente anche la programmazione oraria settimanale giornaliera dif ferenziata per singolo apparecchio con un notevole miglioramento della qualit del sistema ri spetto ai pi classici sistemi ad espansione diretta tipo multi split anche dal punto di vista del ri sparmio energetico e unit interne di trattamento ambiente tipo ventilconvettori a pavimento da incasso in bancale nel le due sale L aria trat
56. tata dagli stessi sar distribuita in ambiente tramite opportuno cannotto di di collegamento tra la bocca di uscita aria dal ventilconvettore e la griglia di mandata posiziona ta sul piano orizzontale del bancale sottofinestra e impianto di aria di rinnovo immissione estrazione portata prevista 20 mc h persona articolato su recuperatori di calore aria aria a scambio fra aria esterna e aria espulsa a flussi incrociati con efficienza di recupero del calore pari al 50 come prescritto dalle norme sul contenimento dei consumi energetici completo di batteria ad espansione diretta l aria esterna successivamente al lo scambio tramite opportuna rete di canalizzazioni di cui sopra sar distribuita in ambiente at traverso opportuni diffusori a controsoffitto e impianti di estrazione aria per 1 locali attraverso diffusori analoghi a quelli di mandata collegati al recuperatore di calore tramite opportuna rete di canalizzazioni Linee elettriche di collegamento fra unit motocondensante esterna e unit di trattamento ambiente con esclusione delle linee di alimentazione di potenza a monte della motocondensante previste nel progetto impianti elettrici a Linee elettriche Dovranno essere realizzate linee elettriche in conformit alle vigenti Norme CEI e linee di alimentazione ventilconvettori a partire dagli interruttori da predisporre sui quadri di piano dell impianto elettrico generale e linee di messa a terra ed equipotenziale dei m
57. te finite e funzionanti a perfetta regola d arte tutte le opere in appalto e descrivere tutte le funzioni dei singoli manufatti o apparecchiature e precisare tutte le regole esecutive per le varie categorie delle opere e resta inteso che oggetto dell appalto la fornitura e posa in opera di tutti i materiali ed 1 mezzi anche se non esplicitamente richiamati necessari per realizzare quanto indicato nei dati tecni ci di disegno e specifiche descrittive la qualit dei suddetti mezzi non dovr essere inferiore agli standards di qualit prescritti o comunque necessari a dare come suol dirsi l opera finita a regola d arte e il Committente si riserva la pi ampia incondizionata ed insindacabile facolt di introdurre all atto esecutivo tutte quelle varianti riduttive od esclusione di opere e provviste che ritenga CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 8 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA opportuno senza che l Appaltatore possa da ci trarre argomento per vantare diritti e compen s1 od indennit di sorta all infuori del pagamento dei prezzi di contratto per 1 lavori regolar mente eseguiti Art A2 CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO S1 tratta di intervento da realizzarsi in edificio esistente sito in Pisa Piazza Vittorio Emanuele II Sede della Camera di Commerci
58. ti sono tenute ad effettuare un accurato sopralluogo previo accordi con il Committente A proposito della continuit di funzionamento dovr essere posto in atto quanto necessario per assi curare la continua fruibilit degli impianti esistenti Le caratteristiche quantitative e qualitative funzionali e di prestazioni dei suddetti Impianti sono in dicate e dettagliatamente specificate o comunque rilevabili dal presente Capitolato Speciale Rela zione tecnica e dai seguenti elaborati che forniti dal Committente fanno parte integrante del pre sente capitolato CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 6 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA ELENCO TAVOLE DI PROGETTO N TAVOLA DESCRIZIONE NOME FILE STRALCIO PIANO TERRA 105C01 2 ESE VAL SALA POLIFUNZIONALE DISTRIBUZIONE IMPIANTI CDZ STRALCIO PIANO AMMEZZATO I05C02 2 ESE VAL SALA POLIFUNZIONALE DISTRIBUZIONE CANALIZZAZIONI STRALCIO PIANO PRIMO 105C03 2 ESE VAL SALA POLIFUNZIONALE DISTRIBUZIONE CANALIZZAZIONI SCHEMA FUNZIONALE 105C03 2 ESE VAL SCHEMA DDC SALA POLIFUNZIONALE STRALCIO PIANO SECONDO 105C04 2 ESE VAL SALONE CONVEGNI DISTRIBUZIONE A SOFFITTO STRALCIO PIANO TERZO CENTRALE FRIGORIFERA I05C05 2 ESE VAL SALONE CONVEGNI DISTRIBUZIONE TUBAZIONI SCHEMA FUNZIONALE 105C05 2 ESE VAL SCHEMA DDC SALONE CON
59. ura per regolazione ad im mersione su tubazione di mandata sonda di temperatura ad immersione per regolazione limite su tubazione di ritorno e adeguamento impianto elettrico di centrale per inserimento nuovo generatore e regolazione cli matica collegamento della nuova caldaia al sistema di regolazione in cascata esistente INTERVENTI GENERALI REGOLAZIONE TEMPERATURA PER SINGOLO AMBIENTE e fornitura apparecchiature controllo temperatura ambiente valvola elettrica ON OFF a 2 3 vie sugli attacchi della batteria da applicare sui ventilconvettori che non ne sono dotatati e fornitura di sistema di regolazione della temperatura ambiente del tipo centralizzato di zona con controllore universale configurabile in analogia a quanto gi esistente al piano primo e secondo Regolatore SYNCO TM SIEMENS con unit ambiente con display e potenziometro di ritara tura 3K e modifiche idrauliche sugli attacchi dei ventilconvettori fan coils per inserimento di valvola elet trica ON OFF a 2 3 vie sugli attacchi della batteria CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 27 C C I A A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA CAPITOLO B RELAZIONE DI CALCOLO e RISULTATI PROGRAMMA MC4 2013 Mc4Software Italia s r l CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ
60. valvola di regolazione a tre vie e ventilatore di mandata aria in ambiente Tramite il ventilatore di coda parte dell aria recuperata dall ambiente sar espulsa e quindi rein tegrata da aria esterna di rinnovo prelevata dall esterno mediante apposite griglie di presa poste sui canali e poi convogliata nella UTA tramite apposita serranda motorizzata L aria esterna sar miscelata in apposita sezione con la quota di aria di recupero dall ambiente non espulsa la miscela sar riscaldata in inverno e raffreddata e deumidificata in estate tramite l apposita batteria I pretrattamenti saranno di tipo a punto fisso e regolati automaticamente da un sistema sensibile alla temperatura dell aria a valle degli stessi Il trattamento estivo sar variabile in relazione alle condizioni climatiche esterne Il postriscaldamento sar di tipo modulante e regolato automaticamente in relazione alle condi zioni di temperatura e umidit dell ambiente rilevati da apposite sonde sul canale di recupero Il sistema di regolazione tramite le serrande coniugate su aria di espulsione e aria esterna dovr consentire anche il funzionamento in totale ciclo aperto FREE COOLING La scelta progettuale non prevede sistema di umidificazione invernale in quanto si tratta di locali ad alta concentrazione di persone con relativo carico latente e contributo di umidit in ambiente per cui tendenzialmente pi che umidificare sar necessario deumidificare La scelt
61. vo in estate e del caldo in inverno a impianto di base fermo occorrente al funzionamento degli impianti sar assicurato da un gruppo a pompa di calore aria acqua ad inversione di ciclo con raffreddamento dei condensatori ad aria del tipo con ventilatori elicoidali installato in copertura sullo steso lato dove sono gi installati 1 gruppi frigoriferi esi stenti l aria necessaria per lo smaltimento del freddo in inverno e del calore in estate sara prele vata direttamente dall esterno L installazione dovr essere effettuata seguendo tutte le indicazioni specifiche della casa costrut trice che dovr provvedere direttamente alla messa in esercizio Il gruppo sar posizionato su un basamento in profilati metallici con appoggi su supporti antivi branti a molla L adeguamento della potenza scaldante in inverno e frigorifera in estate alle variabili condizioni di carico dell impianto sar ottenuto intervenendo sul numero di compressori in funzione in re lazione alla temperatura in ritorno a ciascun evaporatore tramite il proprio microprocessore a bordo dovr essere comunque interfacciabile col sistema di supervisione generale degli impianti In relazione al contenimento della trasmissione del rumore le macchine saranno del tipo ultra si lenziato sia nella carpenteria e compressori sia sul lato ventilazione con ventilatori a basso nu mero di giri L unit pompa di calore in funzionamento estivo sar dotata di recupero parziale
62. vo quadro elettrico di protezione e comando integrato con installazione di un nuovo sistema di regolazione di tipo digitale per controllo delle condizioni termoigrometriche in terne e gestione di tutti gli attuatori e segnali necessari per l azionamento la regolazione e la sorveglianza con installazione di comando di attivazione e regolazione remoti Installazione di due nuovi ventilconvettori tipo cassette a soffitto nella zona palco Mantenimento in servizio previo adattamenti e sostituzioni dei ventilconvettori presenti in zona come impianto base nei periodi inattivit del Salone con integrazione del numero degli stessi B INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE SUGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ESI STENTI IMPIANTI INTEGRATIVI IN LOCALI DEL PIANO TERRA PER CAMBIA MENTO DI DESTINAZIONE DEGLI STESSI Essenzialmente sono oggetto dell appalto PIANO TERRA a Impianto condizionamento e rinnovo d aria guardiola uscieri attrezzata nella stanza vicino uscita via Benedetto Croce b impianto di condizionamento autonomo idrico sanitario e aspirazione fumi nella stanza per ap poggio catering condizionatore elettrico caldo freddo canale di estrazione per cappa aspi razione fumi fornita da altri reti di adduzione idrica e scarichi fino al pozzetto degrassato re ecc Per la preparazione dell acqua sanitaria in relazione all uso saltuario della cucina cate ring e alla mancanza di spazi tecnici disponibili prevista la installazione
63. za recuperatore Watt BATTERIA DI POSTRISCALDAMENTO o A 6 sr estate af es SOI Calore necessario in inverno Watt Calore necessario in estate Si 26 302 Watt Dimensionamento circuito idraulico y Portata Portata DP e valvola di regolazione V3 Sa n reale l h KPa Li adotto E O Inverno 2 CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 31 C C LA A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA VENTILATORE DI MANDATA Portata aria 6 500 mc h revalenza Statica Residua 300 Pa FILTRO A TASCHE Efficienza Fabbisogno di calore per preriscaldamento invernale 48 894 Watt Fabbisogno di calore per postriscaldamento invernale Watt Totale Fabbisogno di Calore Invernale 48 894 Watt Totale Fabbisogno di Calore Estivo 26 302 Watt Fabbisogno di Potenza Frigorifera 68 105 Watt CAPITOLATO SPECIALE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RELAZIONE TECNICA CMZ Studio Associato di Ingegneria Firenze 105 CCIAA PI RELTEC IM ESEC 05 14 VAL doc Pag 32 C C LA A Palaffari Piazza V Emanuele II PISA e DIMENSIONAMENTO UTA PRETRATTAMENTO SALONE P 2 Sigla 6 A Descrizione PRETRATTAMENTO ARIA ESTERNA SALONE ARIA ESTERNA ARIA DI a CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE i INVERNO i ESTATE ARIA ESTERNA PORTATA ARI

Relazione tecnica_I05 CCIAA-PI-RELTEC-IM-ESEC

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