Home

Provvedimento n. 278 del 06/06/2008

Contents

1. deposito ollo grezzo spedizione ollo grezzo lavorazione farlne deposito farine spedizione farine Raffineria W chemicals pellets enersoj deposito olio raffinato bottling Imbottigliato Nel 2005 dalla lavorazione di 403 267 tonnellate di seme di soia 81 518 tonnellate di seme di girasole 6 440 tonnellate di seme di colza con il consumo di circa 412 5 tonnellate di esano si realizzata una produzione di circa 364 500 tonnellate di farine 115 500 tonnellate di oli vegetali grezzi 182 170 tonnellate di oli vegetali raffinati di cui in maggioranza per circa il 74 destinati alla vendita alla rinfusa nonch circa 7 100 tonnellate di sottoprodotti di cui 2 088 tonnellate di lecitine e 5 047 tonnellate di oleine Data la natura delle operazioni realizzate con particolare riguardo all estrazione e alla raffinazione degli oli l attivit produttiva svolta in stabilimento caratterizzata da un ingente consumo di energia termica per esigenze di processo le utenze termiche installate nei processi produttivi descritti in precedenza necessitano di produrre vapore in modo centralizzato Per tale motivo a servizio dello stabilimento produttivo presente una centrale termoelettrica attualmente composta da una caldaia alimentata a metano di potenza termica nominale pari a 36 8 MWt per la produzione di vapore a 60 bar che solo in minima parte viene utilizzato per soddisfare le utenze termiche d
2. Applicare ai serbatoi un colore che rifletta almeno il 70 delle radiazioni termiche e solari ovvero applicare schermi solari sui serbatoi fuori terra contenenti sostanze volatili Ai sensi del D Lgs n 152 2006 risulta adottato un sistema di monitoraggio delle emissioni in atmosfera di Composti I Organici Volatili COV sia convogliate che diffuse tramite apposito bilancio di massa effettuato per l intero stabilimento E inoltre implementato il piano di gestione dei solventi I serbatoi preposti allo stoccaggio delle sostanze presenti in stabilimento sono grigi in modo da diminuire la radiazione termica 35 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B TECNICHE PER LA PREVENZIONE DI INCIDENTI RILEVANTI CONNESSI ALLE OPERAZIONI DI SCARICO STOCCAGGIO E MOVIMENTAZIONE DI SOSTANZE LIQUIDE PERICOLOSE ESANO TECNICA Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Adottare tutte le misure necessarie per prevenire e limitare le conseguenze degli incidenti Lo stabilimento Bunge Italia S p A rientra nel campo di applicazione degli rilevanti secondo quanto previsto dalla Direttiva Seveso Il direttiva 96 82 CE sul controllo artt 6 e 7 del D Lgs n 334 99 e s m i per lo stoccaggio di esano la Ditta dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose recepita a ha pertanto implementato un Sistema di Gestione della Sicurezza SG
3. Punto di emissione E8 PREPARAZIONE SEME Laminatoi fiocco trasporti ciclone Portata massima Nm h 45 Punto di emissione E11 PREPARAZIONE FARINE Macinazione farine filtro Portata massima Nm h 5 500 Altezza minima m 21 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione E12 PREPARAZIONE FARINE Macinazione farine filtro Portata massima Nm h 5 000 Altezza minima m 21 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione E13 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D a tessuto a tessuto PREPARAZIONE FARINE Decorticatrice seme filtro a tessuto Portata massima Nm h 19 000 21 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri S 20 Punto di emissione E14 ESTRAZIONE OLIO Essiccatore farine ciclone Portata massima Nm h 8 000 Altezza minima m 23 Durata h d Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm 20 Esana _________ Punto di emissione E14bis ESTRAZIONE OLIO Uscita toaster Portata massima Nm h 1 800 Altezza minima m 23 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Esano 350 Punto di emissione E15 ESTRAZIONE OLIO Raffreddatore farine ciclone Portata massima Nm h 21 000 Altezza minima m 23 D
4. timbro del vettore marittimo firma del Comandante della nave Primo Ufficiale 42 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D I campioni di ogni tanca vengono in parte inviati ad un laboratorio accreditato FOSFA per le analisi di rito al fine del controllo del rispetto dei limiti per i parametri di seguito indicati mentre un aliquota del campione di ogni tanca sufficiente a ripetere le analisi di conformit ai parametri fissati viene conservata per 6 mesi presso lo stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini Un ulteriore aliquota di campioni di ciascuna tanca va inoltre a formare la massa costituente il campione medio dell intera partita unitamente alle analoghe aliquote di campione medio di tutte le altre tanche costituenti l intera partita di olio della nave Anche da tale massa rappresentativa del campione medio dell intera partita vengono formate diverse aliquote di campione che seguono la procedura relativa al campione medio di ciascuna tanca Detti campioni vengono in parte utilizzati per le analisi di rito e in parte conservati e mantenuti a disposizione delle autorit di controllo per almeno 6 mesi presso lo stabilimento Bunge Italia Le caratteristiche analitiche della materia prima combustibile devono essere rispettose delle specifiche indicate dal produttore del motore Wartsila Liquid Biofuel Specification WARTSILA DAAB426575 13 07 2006 quali in particolare
5. Sul punto di emissione Ec dovr essere predisposto un dispositivo argano con una portata di almeno 100 kg per portare al punto di prelievo il materiale per le verifiche ispettive Il punto di prelievo dovr altres essere dotato di almeno un punto di corrente con spina CE a 220 Volt e un punto di corrente a bassa tensione a 24 Volt Deve essere presente al punto di prelievo dell emissione Ec un sistema fisso o mobile di comunicazione con la sala quadri di comando della centrale L emissione afferente al nuovo camino Ec deve essere univocamente definita e identificata con sigla indelebile nel punto di prelievo o alla base del camino Il nuovo camino Ec dovr essere dotato di un Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE in grado di monitorare Polveri totali Ossididi azoto NOx Monossidodi Carbonio CO Il sopracitato SMCE dovr altres essere in grado di monitorare in continuo anche i seguenti parametri fisici e tecnologici Portata Volumetrica secca Ossigeno Umidit se si effettuano misure in situ Pressione dei fumi Temperatura Carico dell impianto come definito al punto dd art 269 del D Lgs n 152 06 SI Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D Tale SMCE dovr essere conforme a quanto previsto nell Allegato VI del D Lgs n 152 06 scegliendo fra sistemi di misura estrattivi e o non estrattivi o analizzatori in situ path o situ point In particolare gli analizzatori scelti pe
6. acqua di raffreddamento consumata in raffineria t olio raffinato Consumi ldrici m acqua di raffreddamento consumata per crushing t seme trattato m acqua di processo consumata per neutralizzazione olio in raffineria t olio raffinato 3 3 m acqua di processo scaricata t seme m acqua di processo scaricata t olio raffinato Scarichi ldrici m acqua acida scaricata t olio raffinato kg COD scaricato t seme lavorato kg COD scaricato t prodotto raffinato kg esano t seme soia Emissioni in Atmosfera kg esano t seme colza kg esano t seme girasole Produzione Rifiuti grasso nelle terre decoloranti esauste Consumi Energetici kg vapore consumato per crushing t seme lavorato termici ed elettrici kWh energia elettrica consumata per crushing t seme lavorato Consumi sostanze kg NaOH t olio per neutralizzazione olio di servizio ausiliarie f 3 prodotti chimici kg H2S0 4 t olio per splitting saponi La Ditta deve registrare con cadenza almeno mensile i valori degli indicatori di performance ambientale sopraindicati tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorit di controllo 64 Sezione piano di monitoraggio Allegato E Si rammenta che gli indicatori di performance ambientale devono essere 1 semplici 2 desumibili da dati di processo diretti monitorati e registrati e verificabili dall Autorit competente 3 de
7. 50 mg Nm Riduzione delle emissioni in atmosfera di polveri punti di emissione E14 e E15 di pertinenza della fase di estrazione olio a cui afferiscono rispettivamente le emissioni derivanti dall essiccatore farine e dal raffreddatore farine sono entrambi dotati di cicloni quali sistemi di contenimento delle emissioni polverulente risultandone livelli di emissione di polveri inferiori a 1 mg Nm ampiamente in linea con quelli associati alle MTD e ai valori limite prescritti 20 mg Nm8 Raffinare fisicamente gli oli vegetali grezzi raffinare chimicamente gli oli vegetali grezzi con un contenuto di acidi grassi liberi inferiore al 2 Rimozione e recupero degli acidi grassi liberi con produzione di saponi degli acidi grassi sottoprodotto ad uso zootecnico o per applicazioni industriali e riduzione dei consumi di terre decoloranti Gli oli vegetali grezzi contengono differenti tipologie di sostanze quali ad esempio acidi grassi liberi gomme fosfatidi fosfolipidi e lecitine tracce di metalli composti pigmentanti e composti volatili La rimozione degli acidi grassi liberi si attua attraverso l operazione di neutralizzazione che rappresenta la prima fase di lavorazione del processo di raffinazione In generale la raffinazione alimentare degli oli vegetali pu essere condotta sia per via fisica sia per via chimica a seconda della tecnica utilizzata proprio per effettuare l operazione di neutral
8. 59 05 pervenuta a questa Provincia in data 21 01 2008 PG 6010 2008 del 23 01 2008 del cambio di gestore dello stabilimento Bunge Italia S p A di Ravenna e che la titolarit della gestione dell impianto ora demandata al sig Tanzi Vincenzo CONSIDERATO che lo schema dell AIA stato trasmesso alla Ditta interessata con nota PG 49221 2008 del 19 05 2008 per cui il gestore non ha presentato osservazioni ai sensi dell art 10 comma 5 della L R n 21 04 Provvedimento DATO ATTO che la presente AIA sar ricompresa dall autorizzazione unica per la costruzione e l esercizio del nuovo impianto di produzione di energia alimentato da fonti rinnovabili olio vegetale della Ditta Bunge Italia s r l in Comune di Ravenna localit Porto Corsini Si informa che ai sensi dell art 13 del D Lgs n 196 08 il titolare dei dati personali la Provincia di Ravenna con sede in Piazza dei Caduti n 2 4 e che il Responsabile del trattamento dei medesimi dati il Dirigente del Settore Ambiente e Suolo Dott Stenio Naldi VISTO l art 107 comma 5 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n 267 VISTO l art 4 comma 8 del regolamento di attribuzioni di competenze al Presidente della Provincia alla Giunta Provinciale ai Dirigenti e al Segretario Generale che stabilisce che Ai Dirigenti competono in generale nell esercizio delle attribuzioni di competenza il rilascio la sospensione la revoca la riforma le modifiche del
9. La citt di Ravenna situata in direzione Sud Ovest a pochi chilometri dall area industriale che all estremit Nord Nord Ovest confina con il Parco del Delta del Po Dal punto di vista dell inquadramento territoriale lo stabilimento Bunge Italia situato in Via Baiona n 203 nella zona settentrionale dell area industriale di Ravenna a circa 5 km dal centro abitato di Porto Corsini in particolare l area di interesse confina a Nord Est con la centrale elettrica Enel a Sud Ovest con la raffineria Alma Petroli a Sud Est con il Canale Candiano e ad Ovest con la via Baiona Tale area ricade all interno della zona D zona a prevalente destinazione produttiva in particolare nella zona D8 1 zona produttiva portuale di cui all art VII 16 delle norme di attuazione del Piano Regolatore Generale PRG del Comune di Ravenna vigente dal 1993 in cui sono ammesse tra l altro le attivit industriali purch compatibili con le zone ambientali limitrofe che per ragioni logistiche debbano essere relazionate con l infrastruttura portuale Ad oggi le scelte strategiche del Piano Strutturale Comunale 2003 Variante Generale al PRG del 19983 relative al Progetto dello Spazio Portuale puntano verso una presenza produttiva legata al mare che possa attivare il necessario volano economico per una reale riqualificazione della parte storica del porto ma in grado anche di perseguire l obiettivo della sostenibilit In tale contesto lo stab
10. ad alimentare l adiacente stabilimento produttivo mentre l eccedenza verr ceduta alla rete nazionale L attivit energetica sopracitata bench elencata nell Allegato del D Lgs n 59 05 punto 1 1 non si configura nell assetto attuale come attivit IPPC in quanto di potenzialit inferiore al valore soglia ivi indicato parimenti a seguito della modifica sostanziale prospettata tale attivit funzionalmente e tecnicamente connessa con l attivit produttiva soggetta ad AIA continuer anche nell assetto futuro a non configurarsi come attivit IPPC Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B ALLEGATO B Valutazione integrata ambientale B1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE AMBIENTALE E DESCRIZIONE DELL ASSETTO IMPIANTISTICO L attivit di Bunge Italia S p A oggetto della presente Autorizzazione Integrata Ambientale si sviluppa nella sede di Via Baiona n 203 in Comune di Ravenna localit Porto Corsini su di un area di circa 144 000 m di cui circa 43 600 m coperti si tratta di uno stabilimento operante nel settore della lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico con asservita una centrale termoelettrica attualmente composta da una caldaia alimentata a metano Con riferimento all Allegato del D Lgs n 59 05 l attivit produttiva riconducibile alla fattispecie di cui al punto 6 4 b dell Allegato del D Lgs n 59 05 in quanto inere
11. addestrare e istruire i lavoratori affinch siano in grado di eseguire in sicurezza le operazioni in impianto La corrosione rappresenta una delle principali cause di malfunzionamenti delle attrezzature Riduzione serbatoi interrati preposti allo stoccaggio dell esano presentano un per prevenire tale fenomeno del rischio rivestimento esterno in catrame risultano altres dotati di protezione e selezionare il materiale di costruzione del serbatoio resistente alla sostanza stoccata di incidente catodica e applicare metodi di costruzione adeguati rilevante e prevenire l infiltrazione all interno del serbatoio delle acque meteoriche o di drenaggio e e nell eventualit procedere alla rimozione dell acqua accumulata nel serbatoio stesso riduzione e adottare sistemi di raccolta delle acque meteoriche che preveda lo svuotamento del rischio di controllato dei bacini di contenimento e effettuare attivit di manutenzione preventiva dei serbatoi e aggiungere dove possibile inibitori di corrosione o protezioni catodiche al serbatoio contaminazione del suolo e delle acque 36 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Prevenire il riempimento eccessivo del serbatoio adottando le seguenti strumentazioni e La procedure operative di impianto e la formazione periodica degli operatori procedure prevede anche la desc
12. approvvigionamento delle materie prime via mare lo stabilimento dotato di una banchina collocata sul lato sinistro del Canale Candiano del Porto di Ravenna di cui una parte banchina nuova attrezzata di pipeline per l imbarco e lo sbarco di olio mentre l altra banchina vecchia attrezzata con 2 binari di scorrimento torri per lo sbarco di semi e l imbarco di farina in particolare lo sbarco del seme dalle stive delle navi attraccate alla banchina avviene tramite 3 impianti semoventi torri di sbarco che aspirano il seme attraverso i tubi telescopici e lo scaricano attraverso un sistema a ciclonaggio nei trasporti meccanici collegati alla rete di stoccaggio dello stabilimento sili o capannone Il seme approvvigionato via terra dopo le opportune operazioni di pesatura campionatura e controllo qualitativo scaricato per ribaltamento dei cassoni dagli autocarri in 3 preposte fosse dove il seme alimenta dei trasporti che lo trasferiscono nel sistema di movimentazione interno allo stabilimento sino ai sili di stoccaggio in particolare la fossa n 3 collegata tramite dei trasporti meccanici ad un impianto di pulitura ed essiccazione del seme la fossa n 2 collegata con i trasporti per l insilaggio diretto del seme mentre la fossa n 1 collegata ad un impianto di prepulitura e trasporto diretto nei sili Tutte le fosse sono munite di impianti di aspirazione ed abbattimento delle polveri Lo stoccaggio del seme pro
13. dei punti di prelievo e loro caratteristiche I camini in cui si devono eseguire i controlli manuali e o automatici devono essere dotati di prese di misura posizionate in accordo a quanto specificato nei metodi di riferimento e dimensionate in accordo a quanto indicato dall ARPA Per quanto riguarda l accessibilit per l esecuzione dei controlli alle emissioni autorizzate la Ditta tenuta a renderle accessibili e campionabili secondo quanto previsto dalle norme tecniche UNI 10169 ecc e dalle normative vigenti sulla sicurezza D Lgs n 626 94 e sue modificazioni e integrazioni Per quanto riguarda i lavori da eseguire per svolgere i controlli alle emissioni la loro numerazione delle emissioni in modo indelebile il corretto posizionamento e dimensionamento delle prese di misura nonch l accesso alle stesse in condizioni di sicurezza il trasporto di materiali e o persone alla quota del punto di prelievo tali compiti possono essere verificati e prescritti da ARPA che ne pu fissare i termini temporali per la loro realizzazione Nel caso tali prescrizioni non venissero realizzate nei tempi richiesti le emissioni saranno considerate non campionabili EMISSIONI IN ATMOSFERA IN CONDIZIONI ECCEZIONALI PREVEDIBILI Il processo produttivo svolto all interno dello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini risulta essere continuo e costantemente monitorato attraverso appositi parametri di processo in modo da mantenere costanti le modalit
14. determinato in circa 2 230 m equivale al volume necessario per la raccolta delle acque di prima pioggia dell intero stabilimento calcolato in applicazione della DGR n 286 05 sulla base di 50 m per ettaro di superficie netta impermeabile 50 m ettaro x 13 8 ettari 690 m a cui occorre aggiungere il volume delle acque reflue di dilavamento dell area Sud Ovest pompe P5 P6 fino a quando le stesse non risultino idonee allo scarico in acque superficiali e quindi nei limiti fissati nella Tabella 3 dell Allegato 5 alla Parte Terza del D Lgs n 152 06 il tempo necessario per rientrare nei limiti di tabella stato fissato in 30 minuti con un volume pari a 1 538 m Sar quindi realizzata una nuova vasca prefabbricata di capacit pari a 2 700 m la cui gestione sar totalmente a carico della Societ Bunge Italia S p A Una volta raggiunto il livello massimo all interno della vasca in base ai segnali provenienti da un sensore di livello si chiuder l alimentazione e le acque meteoriche di dilavamento saranno scaricate direttamente in acque superficiali ricadenti in area sensibile Canale Magni nel punto di scarico esistente attualmente utilizzato in caso di precipitazioni meteoriche eccezionali al fine di evitare l allagamento dello stabilimento Le acque reflue di dilavamento e le acque di prima pioggia unitamente alle acque reflue domestiche stoccate nella vasca da 2 700 m saranno inviate tramite un nuovo sollevamento e c
15. e velocit dell effluente portata volumetrica e percentuale di ossigeno misurata metodo di campionamento ed analisi durata del campionamento risultati della misura sostanza determinata concentrazione e unit di misura condizioni di normalizzazione dei risultati della misura e autovalutazione di conformit non conformit al valore limite Tali informazioni possono essere anche riportate in documenti quali verbali di prelievo schede di misura e campionamento alle emissioni in atmosfera ecc che vengono allegati ai rapporti di prova o ai rapporti tecnici I risultati dei controlli e la relativa relazione tecnica previsti dal Piano di autocontrollo devono essere tenuti a disposizione degli Enti di Controllo ARPA Provincia ecc Tale relazione tecnica dovr contenere le valutazioni in merito al rispetto o meno dei valori limite autorizzati con particolare riferimento agli interventi eseguiti a seguito dell applicazione delle MTD Verifica di conformit e rispetto dei limiti Per ogni misura di inquinante e o parametro di riferimento effettuata alle emissioni in atmosfera sia in maniera continua che periodica deve essere reso noto dal laboratorio sistema di misura l incertezza della misura con un coefficiente di copertura almeno pari a 2 volte la deviazione standard P95 del metodo utilizzato Per la verifica delle caratteristiche delle emissioni autorizzate possono essere utilizzati a metodi UNI Unichim UNI EN b metodi n
16. effettuando ad previste dal Sistema di Gestione della Sicurezza di cui esempio un analisi dei rischi dispone la Ditta Identificare i potenziali rilasci L azienda ha inoltre provveduto a redigere il Piano di accidentali per i quali risultano SEIN Emergenza Interno di stabilimento SIE Riduzione iti ATA necessari controlli aggiuntivi per del rischio Per quanto riguarda la modifica sostanziale in progetto ridurne la probabilit di di rilasci riguardante l attivit energetica connessa allo stabilimento accadimento produttivo si evidenzia che tale intervento non comporta Identificare e implementare le accidentali aggravio preesistente livello di rischio per lo stabilimento a misure di controllo necessarie per rischio di incidente rilevante Bunge Italia prevenire gli incidenti e minimizzarne i danni Sviluppare implementare e testare regolarmente un piano di emergenza Indagare e censire gli incidenti e le fughe verificatisi nelle vicinanze del sito 30 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETTORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI LA PREVENZIONE E CONTROLLO DEGLI INQUINANTI NELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Adottare e mantenere una strategia di controllo delle La Ditta ha predisposto e osserva un emissioni in atmosfera che comprenda piano di monito
17. riscaldamento e raffreddamento Utilizzare regolatori di velocit per ridurre il carico sui ventilatori e sulle pompe ELEMENTARI Operazione Tecnica Benefici Caratteristiche elementare ambientali dell impianto BUNGE ITALIA RICEZIONE E Durante il parcheggio e le fasi di carico scarico delle merci Riduzione i All interno dello stabilimento sono presenti procedure operative circa la viabilit SPEDIZIONE spegnere il motore del veicolo e alimentare l eventuale unit delle emissioni all interno dello stabilimento in particolare per l ingresso e l uscita dei mezzi DEI MATERIALI refrigerata con una modalit alternativa in atmosfera presente un area esterna di parcheggio per l attesa degli automezzi Si e sonore spengono i motori durante la operazioni di carico scarico in impianto CENTRIFUGAZIONE Attuare la centrifugazione alle condizioni operative opportune Riduzione Il processo ottimizzato per minimizzare il carico inquinante nei reflui inviati a per minimizzare la perdita di prodotto nelle acque reflue degli scarichi idrici trattamento esterno RAFFREDDAMENTO Ottimizzare l esercizio dei sistemi di raffreddamento ad acqua Riduzione Tutti gli impianti di raffreddamento sono regolarmente sottoposti a per evitare un eccessivo blowdown alle torri evaporative dei consumi idrici manutenzione e tenuti in perfetto stato di efficienza Ottimizzare l imballaggio in termini di peso volume e Nella fase di confezionamento come nel resto de
18. trattamento SICEA oltre ai programmi di monitoraggio Il sistema fognario di conferimento dello stabilimento Bunge Italia all impianto di depurazione SICEA si compone di 5 linee distinte di cui una per la raccolta delle acque di processo una per le acque acide da scissione saponi e le restanti tre per acque meteoriche di dilavamento unitamente ad acque reflue domestiche in particolare allo stato attuale le aree di stabilimento sono servite dal seguente sistema di reti fognarie e Rete di raccolta acque di processo che convoglia le acque reflue industriali denominate Acque di lavorazione le acque reflue industriali provenienti dal lavaggio con acqua delle parti meccaniche officina le acque reflue domestiche derivanti da mensa e servizi igienici nonch le acque meteoriche di dilavamento ricadenti su detta area avente un estensione di 31 000 m Tali acque reflue confluiscono in una vasca di sicurezza interrata denominata a fiorentino dove eventuali solventi oli e grassi sono trattenuti per gravit e successivamente attraverso il sollevamento P11 P12 convogliate in regime di asciutto e di pioggia alla vasca di omogeneizzazione avente capacit pari a 400 m di SICEA S p A per il successivo trattamento con una portata massima di 90 m h Le acque reflue di cui sopra sono classificate acque reflue industriali e confluiscono mediante la valvola V8 al punto di consegna Acque di processo posto nella vasca di omogeneizzazi
19. Gestione Ambientale attualmente in fase di implementazione apposite procedure istruzioni e prassi operative volte al corretto svolgimento di tutte le operazioni che potrebbero comportare sversamenti accidentali al fine di prevenirne l accadimento Per quanto riguarda le aree di stoccaggio devono altres essere effettuati controlli visivi con cadenza almeno mensile dei serbatoi di stoccaggio e con cadenza almeno semestrale dei relativi sistemi di contenimento tali controlli devono essere registrati e resi disponibili alle autorit di controllo MATRICE ENERGIA Il controllo di tutti gli aspetti energetici produzione consumi deve essere verificato con cadenza almeno mensile registrando i dati espressi in kWh relativi alle produzioni di energia elettrica e vapore distinti per unit termica di produzione presente in centrale secondo lo schema della Tabella L 3 Scheda L della domanda di AIA di contro i consumi di energia elettrica e termica ripartiti per ciascuna fase di lavorazione secondo lo schema della Tabella L 2 Scheda L della domanda di AIA con la medesima modalit e frequenza deve essere verificato altres il consumo di combustibili utilizzati nella centrale termoelettrica Si prende infine atto delle letture periodiche relative al consumo produzione di energia elettrica che dovranno essere adeguate all entrata in funzione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali nel rispetto degli adempimenti
20. Italia di Porto Corsini garantito da e canaletta ANIC e acquedotto industriale per l acqua industriale ad uso di processo e di raffreddamento nonch per i servizi igienici e acquedotto civile per l acqua potabile ad uso domestico I volumi di acqua ad uso industriale addotti dalla canaletta ANIC e dalla rete dedicata del Consorzio RSI sono entrambi contabilizzati tramite rispettivo contatore i volumi in ingresso di acqua potabile sono misurati da contatore HERA Gran parte dell acqua industriale prelevata ad uso di processo e utilizzata previa demineralizzazione per la produzione di vapore nella centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo significativo risulta infatti il reintegro di acqua del circuito vapore in quanto utilizzato all interno dell impianto prevalentemente come vapore diretto con particolare riguardo alla fase di desolventizzazione e tostatura del seme disoleato L acqua industriale ad uso di raffreddamento viene impiegata come fluido di servizio negli impianti di produzione a circuito chiuso in cui viene fatta circolare senza venire a contatto con i prodotti tale sistema provvisto di torri evaporative quale sistema di raffreddamento viene continuamente reintegrato per compensare oltre lo spurgo continuo le perdite per evaporazione nelle torri stesse Dall analisi del trend dei prelievi idrici e quindi dei consumi registrati nel periodo 2001 2007 si evidenzia quanto segue il calo
21. Riduzi risulta altres predisposto un apposito piano Foa iduzione A it ca modo da prevenire il trascinamento di materiale nelle dell impatto di sanificazione acque reflue cos raccolte paro 5 E o sulla qualit Selezionare e utilizzare sostanze per la pulizia e la delle ac Ad Raga 7 que disinfezione che determinino il minore impatto ambientale consentendo un efficace livello di igiene Installare regolatori di pressione e ugelli nei sistemi di Riduzione del pulizia ad acqua consumo di Controllare e minimizzare l uso di acqua energia e risorse detergenti idriche ed energetiche TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETTORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI LA PREVENZIONE E CONTROLLO DI RILASCI ACCIDENTALI Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Identificare le potenziali sorgenti di Nella considerazione che per lo stoccaggio di esano lo rilasci accidentali che possono stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini assoggettato agli rappresentare rischi per l ambiente adempimenti di cui al D Lgs n 334 99 e s m i in materia di Valutare la probabilit di pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate accadimento dei potenziali rilasci sostanze pericolose tali attivit sono coperte dalla Scheda accidentali individuati e le relative Tecnica prodotta ai sensi della L R n 26 03 e dalle procedure conseguenze
22. a riportare le frequenze e le modalit di calibrazione degli strumenti dovranno essere predisposti dei format di comunicazione all ARPA e alla Provincia di anomalie nella conduzione dell impianto e di avarie del SMCE CONDIZIONI PER IL TRANSITORIO TRA LE FASI DI COSTRUZIONE MESSA IN ESERCIZIO E MARCIA COMMERCIALE DEL NUOVO IMPIANTO DI COGENERAZIONE Relativamente al periodo intercorrente fra la costruzione messa in esercizio e la messa in marcia del nuovo impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili oli vegetali la Ditta tenuta a predisporre un documento che renda conto dello Stato Avanzamento Lavori SAL da presentare alla Provincia di Ravenna e al ARPA Distretto di Ravenna Faenza In tale SAL dovranno essere almeno presenti e oggetto di comunicazione le seguenti informazioni Data di installazione del motore Data di inizio prove di avviamento del motore Durata presunta delle prove del motore Data di installazione del sistema catalitico di abbattimento gas di scarico e relativo service per il dosaggio della soluzione ammoniacale Data di installazione della caldaia a recupero Data di installazione sull emissione Ec della postazione di prelievo al camino con i relativi sistemi di accesso Data di inizio e termine di installazione del Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE sul camino Ec Taratura e start up operativo SMCE Data di verifica e collaudo dell attuale caldaia a metano a seguito degli interv
23. altri serbatoi dagli Il travaso del solvente nei serbatoi di stoccaggio avviene mediante l ausilio di una pompa magnetica sempre sotto battente impianti e dal confine di stabilimento di liquido riconosciuta idonea per il pompaggio di solventi infiammabili che risulta azionabile da apposita pulsantiera posta sistema antincendio accessi per le squadre a vista in zona protetta da urti presso la baia di scarico il suo funzionamento e subordinato al dispositivo di controllo della di emergenza come i Vigili del Fuoco messa a terra dell autobotte In prossimit della baia sono installati due pulsanti ben accessibili e segnalati uno presso la pensilina di carico ed uno sul lato esterno della recinzione dell area il cui azionamento provoca l attivazione dell impianto a schiumogeno con la contemporanea messa fuori tensione dell area di scarico esano con arresto della pompa di trasferimento ed invio del segnale acustico e visivo di allarme al vicino reparto di estrazione sempre presidiato La rilevazione dell incendio avviene con cavo termosensibile posto in quota sopra la baia e di conseguenza sopra l autobotte in fase di scarico nonch nella parte bassa della baia il quale e in grado di attivare automaticamente le seguenti azioni messa fuori tensione dell area di scarico esano con arresto della pompa di trasferimento invio del segnale acustico e visivo di allarme al vicino reparto di estrazione sempre presidiato posto a circa 20 m di distanz
24. da parte delle Province degli anticipi delle spese istruttorie per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale AIA 5 Di mantenere inalterata la scadenza dell AIA indicata nel provvedimento n 637 del 01 10 2007 Avverso il presente atto possibile proporre ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni dall avvenuta pubblicazione sul BUR Per il rinnovo della presente autorizzazione almeno sei mesi prima della scadenza il gestore deve inviare a questa Provincia una domanda corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all art 9 comma 1 del D Lgs n 59 05 Fino alla pronuncia dell Autorit competente in merito al rinnovo il gestore continua l attivit sulla base della precedente AIA Provvedimento Copia della presente autorizzazione viene trasmessa allo SUAP del Comune di Ravenna per la trasmissione alla Ditta e contestualmente si provveder alla pubblicazione di un estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale La presente autorizzazione che sar acquisita da questa Provincia in qualit di autorit competente in materia di procedimento unico di cui all art 3 comma 1 lettera b della L R n 26 04 viene ricompresa dall autorizzazione unica ai sensi dell art 16 comma 2 della L R n 26 04 e dell art 12 comma 3 del D Lgs n 387 03 per la costruzione e l esercizio del nuovo impianto di produzione di energia alimentato da fonti rin
25. dell emissione Contestualmente si provveder al declassamento dell attuale caldaia a metano presente in centrale riducendone la potenza termica nominale a 32 MWt e Per la verifica dei parametri fisici si fa riferimento ai metodi indicati dall azienda nel Piano di Monitoraggio e precisamente per portata velocit e temperatura alla norma UNI 10169 con le relative incertezze e Per la verifica del parametro Polveri si utilizza come riferimento il metodo UNI EN 13284 1 ex UNI 10263 e Perla verifica dei parametri NOx e SOx si utilizza come riferimento il metodo previsto nell Allegato 1 al DM 25 08 2000 e Peril punto di emissione E1 deve essere effettuato un autocontrollo annuale per il parametro Polveri Con frequenza trimestrale dovr altres essere effettuata la verifica del parametro NOx anche utilizzando metodi strumentali portatili celle elettrochimiche o NDIR i valori determinati strumentalmente dovranno avere una durata temporale non inferiore allora di campionamento Tale frequenza potr essere rivista alla luce dell eventuale installazione della tecnologia Low NOx sui bruciatori della caldaia ovvero tecnologie equivalenti di tipo preventivo per la riduzione dei livelli di emissione di NOx e Per il nuovo punto di emissione Ec i valori limite orari stabiliti per i parametri Polveri NOx COT CO dovranno essere verificati in fase di messa a regime dell impianto con le modalit temporali ivi previste utilizzando i metod
26. di emissione E39 E40 E41 E42 BANCHINA Torre di sbarco 2 filtro a tessuto Portata massima Nm h 7 300 ognuno Altezza minima m Durata h d Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Punto di emissione E43 SPREMITURA SEME Presse Portata massima Nm h 4 500 Altezza minima m 21 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione E44 BANCHINA Nastri trasportatori Portata massima Nm h 12 500 Altezza minima m 5 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione Ex PREPARAZIONE FARINE Tarare filtro a tessuto Portata massima Nm h 12 000 Altezza minima m Durata h d Punto di emissione Ey 48 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D RICEVIMENTO SEME Trasporti filtro a tessuto Portata massima Nm h 6 000 8 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm 20 Punto di emissione Ez PREPULITURA SEME Pulitori seme Molini bucce filtro a tessuto Portata massima Nm h 9 000 Altezza minima m 28 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione Ew1 PREPARAZIONE SEME Expander raffreddatore Portata massima Nm h 40 000 Altezza minima m 21 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti
27. e s m i z A Valore limite di emissione totale COV mpo d same kg esano tonnellate seme lavorato 0 8 Girasole 1 0 Colza 1 0 PRESCRIZIONI 1 Deve essere rispettato quanto previsto in Allegato E Piano di Monitoraggio parte integrante della presente autorizzazione 2 La data l orario il risultato delle misure di autocontrollo le caratteristiche di funzionamento esistenti nel corso dei prelievi dovranno essere annotati su un apposito registro con pagine numerate e bollate dal Servizio Territoriale di ARPA Distretto Ravenna e firmato dal responsabile dell impianto a disposizione degli organi di controllo competenti 3 Perla caldaia con alimentazione a metano devono essere garantite costanti condizioni di combustione con elevato rendimento come previsto all art 294 comma 1 del D Lgs n 152 06 A tal proposito sul punto di emissione E1 installato un sistema di controllo in continuo di CO e O nonch un rilevatore della temperatura nell effluente gassoso la caldaia risulta altres dotata di 49 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D regolazione automatica del rapporto aria combustibile tale controllo pu essere effettuato sia in automatico che manualmente dall operatore presente 4 Sullo stesso registro di cui al precedente 2 la Ditta altres tenuta ad annotare le manutenzioni che dovranno essere effettuate con cadenza almeno annuale sulla caldaia afferente al punto di emiss
28. fisso e all interno di capannoni chiusi considerata la natura stessa del prodotto da stoccare non risulta attuabile la bagnatura dei cumuli per problemi di impaccamento Considerando in via cautelativa un quantitativo di polveri diffuse pari a 0 05 kg per ogni tonnellata di materiale polverulento lavorato le emissioni diffuse polverulenti ascrivibili allo stabilimento in esame sono state stimate pari a circa 24 5 t anno Nonostante risultino adottati diversi accorgimenti per il contenimento delle emissioni diffuse polverulente tra cui disposizioni interne aziendali per il mantenimento continuo di un buon grado di pulizia e adeguate condizioni igieniche all interno dell intero stabilimento alla luce dei notevoli quantitativi di materiale polverulento lavorato l impatto in atmosfera associato alle emissioni diffuse polverulente derivanti dalle attivit svolte nel sito risulta comunque non trascurabile tenuto conto altres della criticit in termini di polverosit che contraddistingue l intera area portuale di Ravenna Emissioni fuggitive Le emissioni fuggitive risultano da una graduale perdita di componenti dell impianto quali valvole flange pompe compressori ecc che trasportano liquidi bassobollenti o gas in proposito significativa la presenza in stabilimento di esano utilizzato come solvente nella fase di estrazione dell olio All interno dell impianto di estrazione presente una rete di rilevatori di esano che permet
29. garantire la compatibilit con il processo di trattamento In proposito le condizioni definite nel Regolamento di conferimento all impianto di depurazione della Societ SICEA dei singoli flussi di scarico della ditta Bunge Italia con i relativi allegati planimetria con indicati i punti di consegna dei flussi di scarico verso l impianto di trattamento SICEA e l omologa con i limiti massimi di accettazione dei flussi di scarico per singola tipologia di acque reflue sottoscritto dalle due Societ vengono acquisite come parte integrante della presente AIA Copia originale del Regolamento vigente depositata presso la Provincia di Ravenna e il Servizio Territoriale ARPA di Ravenna Tale Regolamento viene periodicamente sottoposto a revisioni e o modifiche che devono essere comunicate alla Provincia di Ravenna e al Servizio ARPA sopracitato 3 Sono altres autorizzati i due punti di scarico di acque meteoriche nel Canale Candiano denominati P3 e P10 e il punto di scarico nel Canale Magni che attualmente vengono attivati automaticamente solo in caso di eventi meteoclimatici eccezionali deve comunque essere data comunicazione anche per vie brevi FAX al ARPA territorialmente competente e tenuta idonea registrazione dei casi in cui tali scarichi di emergenza sono attivati A seguito della realizzazione degli interventi previsti nell ambito del progetto riguardante l adeguamento della rete fognaria di stabilimento alle previsioni della DGR n 2
30. in esercizio del nuovo impianto di cogenerazione da fonti rinnovabili indicati nell Allegato C del presente provvedimento devono essere realizzati secondo le modalit ed entro le date ivi indicate e il gestore deve comunicare a questa Provincia la data di inizio e fine lavori e o attivit per gli adeguamenti previsti al precedente punto e la data di messa in esercizio del nuovo impianto di produzione di energia elettrica e termica asservito allo stabilimento produttivo e il presente provvedimento comunque soggetto a riesame qualora si verifichi una delle condizioni previste dall art 11 comma 2 della L R n 21 04 e dall art 9 comma 4 del D Lgs n 59 05 e nel caso in cui intervengano variazioni nella titolarit della gestione dell impianto il vecchio e il nuovo gestore ne danno comunicazione entro 30 giorni alla Provincia di Ravenna nelle forme dell autocertificazione e fatto salvo quanto specificato al punto C3 Allegato C del presente provvedimento in caso di modifica degli impianti il gestore comunica alla Provincia di Ravenna all ARPA e al Comune di Ravenna le modifiche progettate dell impianto Tali modifiche saranno valutate ai sensi dell art 11 comma 3 della L R n 21 04 e dell art 10 del D Lgs n 59 05 e il gestore tenuto a presentare eventuale CONGUAGLIO alle spese istruttorie gi versate cos come previsto dalla Delibera di Giunta Regionale 11 Aprile 2005 n 667 Modalit per la determinazione
31. in termini di prelievo di acqua industriale relativamente agli anni 2001 e 2002 e di conseguenza del totale dei prelievi idrici pu essere giustificato da un vizio della strumentazione che ha portato in quel periodo ad una sottostima del dato a meno delle considerazioni fatte in precedenza l andamento crescente dei prelievi idrici totali evidenzia un inversione a partire dall anno 2006 riconducibile all introduzione di modifiche tecnico gestionali riguardanti sostanzialmente l alimentazione delle torri di raffreddamento e la manutenzione di tratti della rete idrica nel 2007 sono stati prelevati 525 749 m di acqua prevalentemente ad uso industriale con una riduzione dei consumi idrici totali rispetto all anno precedente pari a circa il 25 sulla base di quanto detto in precedenza i soli dati riferiti all anno 2007 possono considerarsi rappresentativi dell operativit dello stabilimento in esame In termini di variabilit dei prelievi idrici si sottolinea inoltre che i processi produttivi svolti nel sito sono continui e pertanto anche l approvvigionamento idrico si sviluppa con tale logica di fondo che vede un fabbisogno pi o meno costante nei vari periodi dell anno Non viene fornita indicazione in merito ai flussi idrici alle singole fasi costituenti le unit di produzione in quanto non essendo ancora presenti contatori su suddette linee sarebbe stato necessario procedere ad una stima di difficile quantificazione e sc
32. in un serbatoio di processo presente nell area della centrale dove unitamente al ritorno delle condense dagli impianti vengono alimentate a un degasatore e quindi alla caldaia per la produzione di vapore Cabine elettriche Si distinguono 7 cabine elettriche per la trasformazione e distribuzione dell energia elettrica tra cui la cabina consegna Enel per la connessione della rete MT di stabilimento con la rete nazionale Servizi generali Portineria uffici laboratorio officina elettrica magazzino ricambi officina meccanica gruppo elettrogeno alimentato a gasolio mensa aziendale spogliatoi 11 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B B2 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI E CONDIZIONI GENERALI PER L ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI NELL ASSETTO ATTUALE E FUTURO Gli impatti ambientali generati dalle attivit sopra descritte sono riassumibili come di seguito indicato Scarichi idrici Le acque reflue derivanti dall attivit svolta nello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini sono cos qualificabili Acque reflue industriali costituite da Acque reflue di processo derivanti dalla fase di estrazione raffinazione e servizi collegati spurgo della caldaia per la produzione di vapore spurgo dalle torri di raffreddamento rigenerazione delle resine per la demineralizzazione dell acqua Acque reflue di processo acide provenienti dalla fase di raffinazione dell olio e precisamente dall eliminazione dei
33. indeno 1 2 3 cd pirene e il 5 metilcrisene e assenza nei limiti di rilevabilit delle metodiche analitiche per PRODOTTI FITOSANITARI e comunque gli oli vegetali utilizzati come combustibile devono essere raffinati secondo il protocollo Fediol Code of Practice on Oil Refining che in grado di rimuovere i prodotti fitosanitari residuati nel seme e liposolubili e presenza massima di ZINCO e MANGANESE pari a 1 mg kg ciascuno gt nelcaso di olio grezzo da sottoporre a raffinazione consentita l accettazione del prodotto nel rispetto delle seguenti condizioni e presenza di Benzo a pirene ed altri IPA sopraindicati come contaminante ed eliminabile con trattamento a carbone attivo in fase di raffinazione in loco 0 01 di carbone attivo per 1 ppb di Benzo a pirene e presenza di PRODOTTI FITOSANITARI con valori prossimi al Maximum Residue Level MRL trattabili in sede di raffinazione degli oli tali tracce non devono comunque superare 1 25 volte il valore del MRL e presenza di ZINCO e MANGANESE non superiore a 1 5 volte il valore limite previsto per l olio raffinato PRESCRIZIONI Prima della messa in esercizio del nuovo impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica la Ditta deve oltre a contemplare e recepire quanto sopra indicato effettuare la stesura definitiva della procedura di gestione per l approvvigionamento e rintracciabilit degli oli vegetali utilizzati come combustibile nella centrale termoelettrica tal
34. inquinamento del suolo e del sottosuolo ovvero degli eventi accidentali che si siano manifestati durante l esercizio In ogni caso il gestore dovr provvedere a e lasciare il sito in sicurezza e svuotare vasche serbatoi contenitori reti di raccolta acque reflue canalette fognature provvedendo ad un corretto recupero ovvero smaltimento del contenuto e rimuovere tutti i rifiuti provvedendo ad un corretto recupero ovvero smaltimento degli stessi Prima di effettuare le operazioni di ripristino del sito la Ditta dovr comunicare alla Provincia di Ravenna un cronoprogramma di dismissione approfondito relazionando sugli interventi previsti 55 Sezione piano di monitoraggio Allegato E ALLEGATO E Piano di Monitoraggio della Ditta BUNGE ITALIA S p A e sua valutazione E1 Finalit del monitoraggio Il monitoraggio mirato principalmente a e verifica del rispetto dei valori di emissione previsti dalla normativa ambientale vigente ovvero ai limiti prescritti e raccolta dati per la conoscenza del consumo di risorse e degli impatti ambientali dell azienda inserita nel contesto territoriale in cui opera nonch per la valutazione della corretta applicazione delle procedure di carattere gestionale e valutazione delle prestazioni ambientali dei processi e delle modalit di gestione adottate in modo da rilevare tempestivamente eventuali situazioni non previste e attivare le necessarie azioni correttive e verifica dell e
35. mg Nm Polveri 20 Punto di emissione Ew2 PREPARAZIONE FARINE Raffreddatore pellets enersoj Portata massima Nm h 32 000 Altezza minima m 21 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Per le restanti emissioni e sfiati provenienti dai serbatoi di seguito elencati non si indicano limiti specifici ma si prende atto delle caratteristiche delle relative emissioni in atmosfera e o della tecnologia di abbattimento installata sfiati provenienti da 31 serbatoi di stoccaggio oli vegetali sfiati provenienti da 3 serbatoi di stoccaggio oleine sfiato paste saponose derivanti dalla preparazione oleine sfiati provenienti dai serbatoi preposti allo stoccaggio di materie di servizio ausiliarie quali soda caustica acido solforico acido fosforico acido cloridrico emissioni in condizioni di emergenza da gruppo elettrogeno da 240 kW alimentato a gasolio Per quanto riguarda infine le emissioni di COV la Ditta tenuta al rispetto delle condizioni e prescrizioni di cui all art 275 del D Lgs n 152 06 In particolare l attivit di estrazione di olio vegetale da semi con un consumo di solvente esano superiore a 10 tonnellate anno deve essere svolta nel rispetto dei valori limite di emissione totale di esano di seguito indicati distinti per tipologia di seme lavorato cos come previsto nella Tabella della Parte III dell Allegato III alla Parte V del D Lgs n 152 06
36. scarico finale destinato al Canale Magni appartenente al bacino idrografico del Canale Candiano vengono trattati oltre che rifiuti speciali liquidi anche pericolosi conferiti in conto terzi tramite mezzi mobili anche le acque reflue provenienti da attivit industriali collegate tramite condotta diretta PIR Lloyd Alma Petroli e la stessa Bunge Italia AI fine di assicurare che le correnti inviate a depurazione siano compatibili con la capacit di trattamento dell impianto SICEA la qualit dei reflui derivanti dalle attivit svolte da Bunge Italia viene monitorata ai limiti di batteria dello stabilimento stesso Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B sulla base del Regolamento di conferimento all impianto di depurazione della Societ SICEA S p A sottoscritto da Bunge Italia Per quanto concerne lo stato delle acque sotterranee del suolo e del sottosuolo si evidenzia che la zona risulta interessata dai fenomeni di subsidenza tipici dell intero territorio della Provincia di Ravenna per cui assume significato rilevante la diminuzione degli emungimenti idrici dal sottosuolo A tal proposito si evidenzia che il comune di Ravenna in cui l impianto rientra mostra in generale per valori di subsidenza pi contenuti rispetto al restante territorio provinciale risulta quindi non pi attuale la situazione che si presentava alcuni anni fa in cui vaste aree centrate sulla citt di Ravenna risultavano affette da abbassa
37. vapore rispetto all attuale configurazione impiantistica della centrale non si prevede nessuna variazione dei consumi di acqua demineralizzata Emissioni in atmosfera Emissioni convogliate Allo stato attuale nello stabilimento in esame si individuano le emissioni in atmosfera convogliate riassunte nella tabella di seguito riportata con indicazione dei relativi sistemi di contenimento eventualmente ad esse asserviti Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Punto di emissione Tipo di inquinante Sistema di abbattimento CENTRALE TERMOELETTRICA Fumi combustione E1 III Caldaia a metano gas metano E2 PREPARAZIONE SEME Decorticatrice seme Polveri di semi Ciclone E3 PREPARAZIONE SEME Decorticatrice seme Polveri di semi Ciclone E4 PREPARAZIONE SEME Decorticatrice seme Polveri di semi Ciclone E5 PREPARAZIONE SEME Decorticatrice seme Polveri di semi Ciclone E6 PREPARAZIONE SEME Riscaldatore seme Aria umida Ciclone E7 PREPARAZIONE SEME Trasporti seme farine Polveri di semi Filtro a tessuto E8 PREPARAZIONE SEME Laminatoi fiocco trasporti Polveri fiocchi Ciclone E11 PREPARAZIONE FARINE Macinazione farine Polveri farina Filtro a tessuto E12 PREPARAZIONE FARINE Macinazione farine Polveri farina Filtro a tessuto E13 PREPARAZIONE FARINE Decorticatrice seme Polveri farina Filt
38. 1 della presente AIA in particolare in tale relazione annuale dovranno essere riportate in forma tabellare le seguenti informazioni per ogni fornitore anagrafica fornitore tipologia di olio specificando se grezzo o raffinato data della fornitura ingresso in stabilimento quantit di olio riferimento alla documentazione di omologa La materia prima viene approvvigionata da terzi per mezzo di vettori marittimi attraverso il Porto di Ravenna e quindi trasferita con autocisterne ovvero direttamente scaricata presso il deposito alimentare dello Stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini Per ogni conferimento dovranno essere messe in atto le modalit di campionamento di seguito riportate gi adottate in stabilimento per l accettazione del seme e olio grezzo che dovranno essere tradotte in apposita procedura inserita nel Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 attualmente in fase di implementazione I conferimenti di olio che avvengono per via mare devono seguire le norme previste per il trasporto di oli alimentari nel rispetto delle direttiva comunitaria 2004 4 CE del 15 01 2004 recepita con Decreto Ministero della Salute del 30 09 2004 modifica delle direttive 96 3 CE e 93 43 CE sul trasporto marittimo di oli e grassi liquidi sfusi Le navi che trasportano il combustibile devono essere soggette alla procedura di qualificazione FOSFA Federation of Oils Seeds and Fats Associations Ltd al fin
39. 30 04 2009 e potr essere ricompresa nel report annuale delle attivit di monitoraggio di cui al punto C3 1 della presente AIA per l anno 2008 potr essere svolta secondo quanto previsto nel documento Additional information provided by the TWG of the Food Drink and Milk Industries BRef o con metodologie equivalenti 57 Sezione piano di monitoraggio Allegato E e Per tutti i punti di emissione in cui prevista la misura delle Polveri oltre ai parametri fisici di caratterizzazione dell emissione portata temperatura i limiti indicati sono da considerarsi come valori medi orari e Per la verifica dei parametri fisici si fa riferimento ai metodi indicati dall azienda nel Piano di Monitoraggio e precisamente per portata velocit e temperatura alla norma UNI 10169 con le relative incertezze e Per la verifica del parametro Polveri si utilizza come riferimento il metodo UNI EN 13284 1 ex UNI 10263 e Per la verifica del parametro COV espresso come esano si utilizza come riferimento il metodo UNI EN 13649 Il valore indicato relativo ai componenti della miscela di idrocarburi definita come esano tecnico espressi come n esano e Peri punti di emissione E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E11 E12 E13 E18 1 E18 2 E19 E28 E29 E30 E43 E44 Ex Ey Ez Ew1 Ew2 deve essere effettuato un autocontrollo semestrale per il parametro Polveri e Peri punti di emissione E22 e E23 E24 e 25 E39 E40 E41 E42 afferenti ri
40. 86 05 e s m i le acque meteoriche di dilavamento unite ad acque reflue domestiche raccolte all interno della nuova vasca di accumulo da 2 700 m e normalmente inviate a depurazione tramite sollevamento verso l impianto di trattamento SICEA una volta raggiunto il livello massimo all interno della stessa saranno scaricate direttamente in acque superficiali attraverso l attuale punto di scarico gi presente sul Canale Magni 4 Lo scarico di acque reflue di dilavamento unite ad acque reflue domestiche nel Canale Magni deve essere conforme ai valori limite di emissione di cui alla Tabella 3 dell Allegato 5 alla Parte Terza del D Lgs n 152 06 scarico in acque superficiali ad eccezione dei parametri cloruri e solfati non applicabili agli scarichi in zone equiparabili ad acque costiere I valori limite di emissione per i parametri fosforo totale e azoto totale sono rispettivamente di 1 mg l e 10 mg l in quanto lo scarico recapita in area dichiarata attualmente sensibile art 91 del D Lgs n 152 06 5 Le planimetrie della rete fognaria di stabilimento relative all assetto attuale e futuro denominate Planimetria rete fognaria e schema idraulico stato di fatto e Planimetria rete fognaria e schema idraulico stato futuro di Aprile 2008 dove sono indicati i punti ufficiali di prelevamento degli scarichi di acque reflue di dilavamento unite ad acque reflue domestiche dello stabilimento in acque superficiali costituiscono par
41. A territorialmente competente uno studio progettuale in cui sono censite secondo quanto previsto nello stesso BRef FDM di settore Paragrafo 4 4 le principali fonti odorigene Tali fonti devono poi essere caratterizzate indicando le azioni gestionali ovvero gli interventi strutturali da mettere in atto per minimizzare e o mitigare l impatto sullo stato di qualit dell aria Lo studio deve altres indicare i tempi entro cui tali interventi vengono realizzati Contestualmente al declassamento dell attuale caldaia alimentata a metano presente all interno della centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo dovranno essere individuati e prospettati interventi finalizzati a migliorare gli attuali flussi emissivi di NOx ci in considerazione delle criticit evidenziate per il territorio ravennate dal Piano provinciale di tutela e Risanamento della Qualit dell Aria PRQA della Provincia di Ravenna Entro il 31 12 2008 e comunque prima della messa in esercizio del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali dovr essere presentato uno studio sull applicabilit all esistente caldaia a metano di tecnologie di tipo preventivo per la riduzione delle emissioni in atmosfera di NOx nei fumi di combustione afferenti al punto di emissione E1 tale studio deve valutare la fattibilit tecnico economica di bruciatori Low NOx ovvero tecnologie equivalenti anche attraverso un analisi costi benefici con riguardo particolare
42. C con vapore indiretto viene alimentato a una serie di laminatoi a rulli lisci dove il seme viene trasformato in flakes aventi normalmente uno spessore di 3 4 10 di mm Il seme in flakes passa in una serie di apparecchiature expander dove il materiale in presenza di vapore diretto assume un aspetto di pellets estruso ed espanso particolarmente atto per estrarre il relativo contenuto in olio nella fase successiva di estrazione con solvente esano In queste condizioni il materiale espanso essiccato e raffreddato costituisce l alimentazione all impianto di estrazione Il seme ricco invece pur sottoposto alle fasi di pulizia rottura e riscaldamento non viene trasformato in flakes ma alimentato ad una serie di presse dove il seme tralascia gran parte del suo contenuto in olio l olio viene pulito in una serie di screening e decanter quindi tramite un trattamento con acqua calda se ne separano le relative fosfolipidi gomme e infine pompato direttamente allo stoccaggio Il pannello del seme in uscita dalle presse viene raffreddato e inviato in carico all impianto di estrazione con esano per estrarne il relativo olio residuo dalla spremitura Essiccamento seme Per condizionare il seme umido in arrivo allo scopo di ridurne il contenuto in umidit evitare eventuali processi di fermentazione e conservare il prodotto anche per lunghi periodi presente un essiccatore collegato per l alimentazione del seme umido e
43. ORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI LA COLLABORAZIONE CON LE ATTIVIT A MONTE E A VALLE La ricerca di collaborazione con i partners a monte e a valle del sito produttivo in esame per creare una filiera di responsabilit ambientale da considerarsi MTD al fine di limitare i potenziali impatti connessi all esercizio dell attivit e quindi proteggere l ambiente nel suo complesso Lo stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini sta attualmente implementando un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 che ermetter di elevare il grado di responsabilit ambientale per lo stabilimento e per i diretti collaboratori fornitori clienti Nell ambito dell Analisi Ambientale Iniziale in fase di redazione sono analizzati e valutati tutti gli aspetti ambientali propri dell azienda sia diretti che indiretti 27 TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETTORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI LE PRINCIPALI OPERAZIONI Minimizzare le perdite ai motori Attuare controlli frequenti ai motori Verificare l isolamento termico delle tubazioni dei recipienti e degli apparati utilizzati per contenere immagazzinare e trattare sostanze a temperature superiori o inferiori rispetto a quella ambiente e per le attrezzature coinvolte in processi di
44. Parametro Unit di misura Valore Viscosit a cSt 2 100 40 C Densit a 15 C kg m 991 Acqua max vol 0 2 Zolfo max m m 0 05 Fosforo max mg kg 100 Silicio max mg kg 10 Sedimenti max m m 0 05 La materia prima dovr altres risultare e conforme al Regolamento 466 2001 CE e s m i per METALLI PESANTI Pb PCB diossina simili e PCDD PCDF come TCDD ITeQ e conforme al protocollo HACCP Hazard Analysis and Critical Control Point che la Ditta gi adotta per gli oli vegetali destinati ad uso alimentare per METALLI PESANTI As Cu Cd Cr Hg Ni V e assente nei limiti di rilevabilit delle metodiche analitiche per METALLI PESANTI Sb Se Te TI Sn e assente nei limiti di rilevabilit del metodo analitico ASTM D808 05 per CLORO TOTALE nonch devono essere rispettati i limiti specifici di seguito indicati per i parametri IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI PRODOTTI FITOSANITARI ZINCO MANGANESE distinti per tipologia di olio vegetale grezzo ovvero raffinato utilizzato come combustibile in particolare gt nelcaso di olio raffinato il combustibile vegetale deve rispettare le seguenti condizioni e conformit al Regolamento 466 2001 CE e s m i per IPA Benzo a pirene benzo a antracene benzo b fluorantene benzo j fluorantene benzo k fluorantene benzo g h i perilene crisene ciclopenta c d pirene dibenz a h antracene dibenzo a e pirene dibenzo a h pirene dibenzo a i pirene dibenzo a l pirene l
45. Provvedimento Provincia di Ravenna settore ambiente e suolo Piazza dei Caduti per la Libert 2 4 Provvedimento n 278 del 06 06 2008 Oggetto D LGs 59 05 L R 21 04 DITTA BUNGE ITALIA S P A AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AIA PER L IMPIANTO IPPC ESISTENTE DI LAVORAZIONE DI SEMI OLEOSI PER LA PRODUZIONE DI OLI VEGETALI AD USO ALIMENTARE E FARINE AD USO ZOOTECNICO PUNTO 6 4 B2 ALL I D LGS 59 05 SITO IN COMUNE DI RAVENNA VIA BAIONA N 203 LOCALIT PORTO CORSINI MODIFICA SOSTANZIALE E RIESAME DELL AIA IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO PREMESSO che con proprio provvedimento n 637 del 01 10 2007 stata rilasciata l Autorizzazione Integrata Ambientale AIA ai sensi dell art 10 della L R n 21 04 al sig Visentin Ivano in qualit di gestore dell impianto esistente di lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico della Ditta Bunge Italia S p A avente sede legale in Comune di Roma Via Flaminia n 888 e impianto in Comune di Ravenna Via Baiona n 203 localit Porto Corsini per la prosecuzione dell attivit di cui al punto 6 4 b2 Allegato del D Lgs n 59 05 Trattamento e trasformazione destinati alla fabbricazione di prodotti alimentari a partire da materie prime vegetali con una capacit di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate al giorno VISTA la nuova documentazione per domanda AIA pres
46. S e livello nazionale dal D Lgs n 334 99 e s m i predispone annualmente un piano di formazione ai sensi del DM Gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante devono adottare una politica di prevenzione 16 03 1998 degli incidenti rilevanti e un sistema di gestione di sicurezza All interno dello stabilimento attuata periodicamente la formazione circa Gli stabilimenti che detengono grandi quantit di prodotti pericolosi cosiddetti stabilimenti gli aspetti sia ambientali che di sicurezza propri dell impianto Il personale grandi rischi devono redigere un rapporto di sicurezza e un piano di emergenza del sito AE presente viene formato circa le istruzioni operative di conduzione nonch mantenere aggiornato l elenco delle sostanze pericolose detenute Riduzione dell impianto in caso di assunzione di variazione di mansione e di Prevenire incidenti e infortuni adottando un Sistema di Gestione della Sicurezza SGS che del rischio modifiche di impianto includa di incidente All interno dello stabilimento presente apposito Manuale Operativo e assegnazione di compiti e responsabilit rilevante descrivente tutte le istruzioni operative per il corretto funzionamento di e accertamento del rischio di incidenti rilevanti impianto e assegnazione di procedure di lavoro e implementazione di piani di emergenza e monitoraggio del SGS e valutazione periodica della politica adottata Implementare e adottare misure organizzative nonch
47. a attivazione dell estinzione con schiuma a mezzo dell impianto fisso dedicato Nonostante tali strumentazioni automatiche le operazioni di scarico risultano procedurate e comunque costantemente presidiate dall autista e da un addetto Bunge 34 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Adottare un sistema di manutenzione e All interno dello stabilimento viene eseguita manutenzione periodica di tutte le apparecchiature compreso i serbatoi controllo basato sull analisi dei rischi secondo un apposito piano di manutenzione interno tale attivit svolta in occasione della fermata annuale di impianto utilizzando il rischio e l affidabilit come La criticit delle apparecchiature stata valutata in fase di redazione dell analisi di sicurezza ai sensi del D Lgs n 334 99 approccio di manutenzione Suddividere il lavoro di controllo in ispezioni di routine ispezioni esterne con apparecchiature in servizio e ispezioni interne con apparecchiature fuori servizio Utilizzare serbatoi fuori terra operanti a Lo stoccaggio di materie prime sostanze di servizio ausiliarie e prodotti finiti realizzato in serbatoi fuori terra a tetto fisso pressione atmosferica nel caso di stoccaggio operanti a pressione atmosferica mentre lo stoccaggio dell esano in quanto liquido infiammabile avviene in appositi di liquid
48. a e Linee guida recanti criteri per l individuazione e l utilizzazione delle Migliori Tecniche Disponibili LINEE GUIDA GENERALP contenute nell Allegato del Decreto 31 Gennaio 2005 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e BRef comunitario Reference Document on the General Principles of Monitoring July 2003 e Linee guida recanti criteri per l individuazione e l utilizzazione delle Migliori Tecniche Disponibili LINEE GUIDA IN MATERIA DI SISTEMI DI MONITORAGGIO contenute nell Allegato Il del Decreto 31 Gennaio 2005 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Le Migliori Tecniche Disponibili MTD da adottare nell insediamento individuate prendendo a riferimento i documenti sopracitati sono di seguito elencate 24 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE Tra le tecniche e quindi MTD da considerarsi trasversali a tutti i settori rientrano in particolare le tecniche di gestione degli impianti produttivi in termini di corretta gestione ambientale in modo da assicurare il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali del sito produttivo stesso Sotto questo aspetto sono quindi da considerarsi MTD tutti gli strumenti dei Sistemi di Gestione Ambientale SGA previsti standardizzati quali EMAS e UNI EN ISO 14001 ovvero non standardizzati ma che comunque prevedano una gestione dell impianto con gli stessi principi dei predett
49. a ATEX 199 92 CE La Ditta ha provveduto ad effettuare la classificazione ai sensi della Riduzione normativa ATEX delle aree presenti e all interno di queste le del rischio apparecchiature presentano particolari accorgimenti costruttivi e di di incidente montaggio Applicare misure di protezione al fuoco come rilevante Risultano attuate adeguate misure di protezione al fuoco e rivestimenti o vernici resistenti al fuoco e Le misure adottate sono state tutte sottoposte al Comando VV FF e muri resistenti alle fiamme solo per piccoli serbatoi riduzione competente con rilascio di parere favorevole e sistemi di raffreddamento ad acqua del rischio di In tutto lo stabilimento soprattutto dove vi la presenza di esano sono Implementare le attrezzature e le misure di prevenzione dal fuoco in accordo con i Vigili del incendi ed predisposti appositi presidi antincendio Fuoco esplosioni 37 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B TECNICHE PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DEGLI INQUINANTI NELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA DERIVANTI DALLE OPERAZIONI DI SCARICO STOCCAGGIO E MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI SOLIDI POLVERULENTI Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Prevedere la copertura del deposito di materiali solidi all aperto mediante ad esempio sili bunker tramogge Le emissioni diffuse polverulente che si possono generare e container per eliminare l inf
50. a calda alla temperatura di 84 C con ritorno a 72 C corrispondenti ad una potenza termica massima recuperabile pari a 4 18 MWt che verr in parte recuperata all interno dello stabilimento Bunge Italia per riscaldamento dell olio in fase di estrazione riscaldamento dei serbatoi preposti allo stoccaggio di olio greggio riscaldamento di locali uffici e servizi condizionamento del seme Per l ulteriore raffreddamento dell acqua del circuito di raffreddamento del motore alla temperatura ottimale di 72 C previsto l utilizzo delle 3 torri evaporative esistenti presenti in stabilimento Inquinamento elettromagnetico Il nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali prodotti trattati e raffinati ad uso combustibile direttamente all interno dello stabilimento produttivo di potenza termica nominale pari a 17 2 MWt previsto ad integrazione dell attuale centrale termoelettrica per cui si provveder al contestuale declassamento dell esistente caldaia a metano riducendone la potenza termica nominale da 36 8 MWt a 32 MWt In tal modo lo stabilimento raggiunger l autosufficienza energetica anche in termini di fabbisogno di energia elettrica la produzione di energia elettrica al netto degli autoconsumi della centrale stessa servir ad alimentare l adiacente stabilimento produttivo mentre l eccedenza verr ceduta alla rete nazionale All interno del nuovo impianto di cogenerazione che verr ubicato in un l
51. a dal catalizzatore del sistema SCR Pressione differenziale sul reattore catalitico Tenore di NO a valle del reattore catalitico Consumo orario di NH al sistema DeNOx considerandone il titolo della soluzione Gli andamenti dei parametri di processo sopraindicati devono essere conservati per un periodo almeno di un anno civile coincidente per il primo anno alla marcia commerciale dell impianto Deve essere possibile documentare uno storico almeno trimestrale degli allarmi e degli eventi per successive analisi La Provincia di Ravenna si riserva comunque di concerto con ARPA di rivedere tali prescrizioni al termine del primo anno di marcia commerciale del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali COMUNICAZIONI e Ad eccezione degli scarichi delle acque reflue destinate all impianto di trattamento della Societ SICEA per cui devono essere seguite le procedure indicate nel Regolamento di conferimento all impianto di depurazione della Societ SICEA dei singoli flussi di scarico della ditta Bunge Italia di cui al punto 2 Sezione D2 Scarichi idrici della presente AIA qualora nel corso delle verifiche e autocontrolli svolti dalla Ditta sia rilevato il superamento certo P95 di un limite stabilito dalla presente autorizzazione deve essere data comunicazione nel pi breve tempo possibile dalla disponibilit del dato alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente Insieme con la comunicazione ovv
52. a dalla Ditta dei valori limite delle emissioni in atmosfera ascrivibili allo stabilimento esistente emerso che diversi valori di portata massima gi autorizzati relativi a precedenti e non pi attuali condizioni operative di processo si discostano in modo significativo dalle massime condizioni operative attendibili per cui si sono proposti nuovi valori limite pi pertinenti alle attuali condizioni emissive dell impianto RICHIAMATO il Decreto Legislativo 18 febbraio 2005 n 59 Attuazione integrale della direttiva 96 61 CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento RICHIAMATI in particolare l art 2 Definizioni e art 10 Modifica degli impianti o variazione del gestore del D Lgs n 59 05 VISTA la Legge Regionale n 21 del 11 ottobre 2004 che attribuisce alle Province le funzioni amministrative derivanti dalla disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento RICHIAMATO in particolare lart 11 della L R n 21 04 Rinnovo e riesame della autorizzazione integrata ambientale e modifica degli impianti VALUTATO che ricorrano le condizioni previste dall art 9 comma 4 del D Lgs n 59 05 e dalla L R n 21 04 nel conforme art 11 comma 2 per il riesame dell AIA gi in possesso della Ditta RITENUTO pertanto di procedere all aggiornamento e modifica delle condizioni e prescrizioni contenute nell AIA rilasciata per la prosecuzione dell attivit esistente di lav
53. a detenzione di esano sostanze stoccate L esano stoccato in 3 serbatoi interrati aventi complessivamente capacit pari a 269 1 m dotati di sensori di vapori con tempo d uso del serbatoio strumentazioni segnale collegato al sistema di controllo i 3 serbatoi sono muniti di livelli costituiti da un sistema a galleggiante magnetico necessarie numero degli operatori che apre una serie di microinterruttori le cui letture sono riportate su computer e continuamente monitorate necessari e relativa mansione Oltre ai collegamenti tramite le pompe all impianto di estrazione i 3 serbatoi sono collegati da linee di troppopieno la modalit di informazione degli operatori all impianto e pertanto in condizione di ammortizzare qualsiasi variazione di solvente sull impianto Anche la fase vapore dei sulle condizioni anomale di processo serbatoi compensata con l impianto attraverso la sezione dei condensatori ad acqua dell impianto allarmi Sia le linee in fase gas che liquida sono munite di adatti rompifiamma la tipologia di protezione del serbatoio da Il collegamento tra i serbatoi interrati e l impianto realizzato mediante linee in parte interrate in parte aeree su rack posto eventi anomali istruzioni di sicurezza ad altezza pari a circa 5 m ACR OS sistemi di collegamento deviazione dalla La fase di scarico esano viene effettuata in ciclo chiuso collegando sia la linea di adduzione del solvente che la linea di pressione di esercizio rilevazi
54. a il 200 dei valori limite di emissione giornalieri Per quanto concerne gli sfiati provenienti dai serbatoi di seguito elencati previsti nell ambito della modifica sostanziale di attivit energetica connessa allo stabilimento produttivo non si indicano limiti specifici ma si prende atto delle caratteristiche delle relative emissioni in atmosfera 4 serbatoi per lo stoccaggio di oli vegetali grezzi 2 serbatoi gi adibiti allo stoccaggio di oli vegetali raffinati prodotti in stabilimento per lo stoccaggio di oli vegetali raffinati ad uso combustibile nel motogeneratore 1 serbatoio per lo stoccaggio di gasolio 2 serbatoi per lo stoccaggio di soluzione ammoniacale al 25 in peso 1 serbatoio per lo stoccaggio di olio lubrificante 1 serbatoio per lo stoccaggio di olio lubrificante esausto 1 serbatoio per lo stoccaggio di olio lubrificante da riutilizzare PRESCRIZIONI 1 Ai sensi dell art 269 comma 5 del D Lgs n 152 06 per le emissioni afferenti al nuovo camino denominato Ec dovr essere messa in atto la seguente procedura per la quale viene indicato il 30 06 2010 come termine ultimo per la messa a regime 1 a Terminati i lavori di installazione la Ditta almeno 15 giorni prima di dare inizio alla messa in esercizio degli impianti ne d comunicazione a mezzo lettera raccomandata alla Provincia di Ravenna al Sindaco del Comune di competenza e all ARPA 1 b Terminata la fase di messa a punto e collaudo la Ditta proc
55. a rete fognaria di cui al precedente punto entro il 30 09 2008 la Ditta dovr relazionare sulle modalit di invio delle acque di prima pioggia pompe P7 P8 e delle acque reflue di dilavamento pompe P5 P6 alla nuova vasca di accumulo da 2 700 m nello specifico tale relazione da presentare alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente dovr in particolare precisare come tale sistema garantir l invio alla vasca di accumulo delle sole acque di prima pioggia e delle acque reflue di dilavamento entro i primi 30 minuti analogamente dovr altres essere relazionato in merito al successivo scarico in acque superficiali Canale Magni delle sole acque di seconda pioggia unite alle acque reflue di dilavamento La progettazione esecutiva del nuovo assetto fognario dovr infine portare all individuazione del nuovo punto di consegna della acque reflue di dilavamento all impianto di trattamento SICEA provenienti dalla nuova vasca di accumulo da 2 700 m Tale punto di campionamento dovr essere facilmente accessibile Considerato il potenziale impatto odorigeno delle lavorazioni condotte nello stabilimento deve essere adeguatamente valutata l adozione di sistemi di contenimento delle emissioni odorigene laddove le tecniche integrate a livello di processo non risultino efficaci ad eliminare il disturbo causato dai cattivi odori A tal proposito entro il 30 04 2009 la Ditta dovr trasmettere alla Provincia di Ravenna e all ARP
56. agine le cui risultanze dovranno essere presentate entro il 30 04 2009 e potranno essere ricomprese nel report annuale delle attivit di monitoraggio di cui al punto C3 1 della presente AIA per l anno 2008 dovr essere implementato il modello misto Average Method Correlation Approach con misure in campo Processo produttivo di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico La lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico svolta nello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini caratterizzata dall emissione in atmosfera di inquinanti quali sostanzialmente Polveri e Composti Organici Volatili COV tra i COV si distinguono lesano tecnico usato nel processo di estrazione dell olio e le sostanze organiche volatili che si originano da alcune lavorazioni caratterizzate per la loro natura da un impatto odorigeno significativo In termini di caratteristiche odorigene delle emissioni in atmosfera ascrivibili allo stabilimento produttivo in esame nel richiamare la specifica prescrizione stabilita nel Piano di Adeguamento di cui al punto C1 Allegato C della presente AIA la Ditta dovr procedere ad elaborare specifica valutazione delle emissioni odorigene che si originano dal processo produttivo aziendale al fine di individuare possibili sistemi di contenimento efficaci ad eliminare il disturbo causato dai cattivi odori Tale indagine che dovr essere presentata entro il
57. al confezionamento degli oli attrezzato il magazzino preposto allo stoccaggio degli oli confezionati dalle 4 linee di confezionamento le confezioni dell olio arrivano direttamente su apposite rulliere nel magazzino prelevate con carrelli elevatori e impilate Magazzino packaging Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Lo stoccaggio degli imballi necessari per il confezionamento dell olio quali pre forme in PET wrap tappi film di politene banchi di polistirolo per lo stivaggio del confezionato negli automezzi realizzato in apposito magazzino in cui risultano inoltre installati 2 contenitori per lo stoccaggio provvisorio delle bottiglie in PET provenienti dall attiguo comparto della soffiatrice prima di essere trasferite alla linea di confezionamento nell adiacente fabbricato Stoccaggio farine Gli stoccaggi delle farine di produzione risultano tutti collegati alla rete dei trasporti che si diparte in uscita dagli impianti produttivi si distinguono 8 sili in cemento armato cilindrici tetto a cupola con due scarichi romboidali sul fondo aventi ciascuno una capacit pari a circa 500 tonnellate base farina di soia i sili sono muniti sul fondo di trasporti per il convogliamento della farina a 4 serbatoi sopraelevati dai quali avviene il carico diretto sui sottostanti automezzi Con tali trasporti possibile trasferire la farina nel sistema della logistica interna 4 trulli parte cilindrica in cement
58. alia di Porto Corsini Nel caso di approvvigionamento esterno le caratteristiche della materia prima combustibile per la centrale dovranno far parte del capitolato d acquisto che la Ditta sottoscriver con in fornitori in accordo con quanto previsto per la gestione dell approvvigionamento dell olio sfuso nell ambito del Sistema Qualit adottato da Bunge Italia e che dovr essere tradotto in apposita procedura inserita nel Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 attualmente in fase di implementazione Per ogni fornitore dovr essere effettuata una procedura di omologa preventiva del combustibile L omologa consiste nella caratterizzazione da parte del fornitore di un campione rappresentativo di combustibile che comprovi il rispetto delle specifiche fornite da Bunge Italia e nella successiva accettazione di tale caratterizzazione da parte di Bunge Italia stessa L omologa viene ripetuta di norma ogni anno solare ovvero ogni volta che si verifichino da parte del fornitore modifiche al processo di produzione del medesimo Da ogni fornitore e per ogni sito di provenienza produzione dell olio dovr essere acquisita da parte di Bunge Italia la certificazione di rispetto del capitolato tecnico Tale documentazione che dovr essere mantenuta e resa disponibile agli organi di controllo presso lo stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini dovr altres essere ricompresa nella relazione annuale di cui al punto C3
59. all impatto sugli standard di qualit dell aria Ai fini del potenziale rischio di contaminazione del suolo e delle acque connesso alle operazioni di stoccaggio di sostanze liquide pericolose esano entro il 31 12 2008 la Ditta deve presentare alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente uno studio progettuale per l adeguamento dei serbatoi interrati per lo stoccaggio di esano indicando le soluzioni tecniche e i relativi tempi di realizzazione da completare comunque non oltre il 31 12 2010 AI fine di perseguire un continuo miglioramento delle performances ambientali dell insediamento produttivo si indicano altres i seguenti interventi di miglioramento 39 Sezione adeguamento dell impianto e condizioni di esercizio Allegato C Entro il 30 09 2008 la Ditta dovr presentare alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente uno studio di fattibilit relativamente alla separazione delle acque reflue domestiche dal flusso di scarico di acque meteoriche verso l impianto di trattamento di SICEA AI fine di implementare un sistema di verifica e contenimento delle emissioni fuggitive di tipologia LDAR Leak Detection And Repair dovr essere presentata entro il 30 04 2009 alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente una valutazione delle emissioni fuggitive di COV esano e isomeri riconducibili alla linea di movimentazione e deposito dell esano presenti in stabilimento
60. amente agli impianti di sbarco mentre il comparto lato via Baiona sempre tramite un trasporto posizionato sul colmo del tetto attrezzato per marciare in modo irreversibile collegato sia agli impianti di sbarco che al sistema di trasporti legati direttamente agli impianti produttivi Stoccaggio oli Lo stoccaggio degli oli vegetali greggi e raffinati per una capacit complessivamente pari a circa 28 100 m realizzato in serbatoi cilindrici verticali costruiti in acciaio al carbonio o in acciaio inox AISI 304 tutti i serbatoi sono posizionati all interno dei rispettivi bacini di contenimento Un sistema di piping e pompe consente l invio degli oli sulle rispettive pensiline di carico autobotti i serbatoi degli oli raffinati sono inoltre collegati da piping e pompe per l invio dell olio sulle linee di confezionamento Nella figura seguente si riporta uno schema a blocchi che offre una rappresentazione schematica delle principali sezioni in precedenza descritte che compongono l impianto produttivo in esame Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Ricevimento Vla mare Vla terra pulltura e condizionamento rt stoccaggio stoccagglo iS cereall spedizione cereall pulitura preparazione e spremitura estrazione estrazione olio distillazione ollo esano desolventizzazione delecitinizzazione ollo esslccamento absorzlone raffreddamento
61. animetria allegata al Regolamento sottoscritto tra le due Societ e acquisito come parte integrante della presente AIA Metodiche verifica di conformit e rispetto dei limiti Per ogni misura di inquinante e o parametro di riferimento effettuata allo scarico sia in maniera continua che periodica deve essere reso noto dal laboratorio sistema di misura l incertezza della misura con un coefficiente di copertura almeno pari a 2 volte la deviazione standard P95 del metodo utilizzato Per la verifica delle caratteristiche delle emissioni autorizzate possono essere utilizzati Metodi normati quali Metodiche previste nel Decreto 31 gennaio 2005 Emanazione di line Guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per le attivit elencate nell allegato del Decreto legislativo n 59 05 Manuale n 29 2003 APAT IRSA CNR Metodi normati emessi da Enti di normazione UNI Unichim UNI EN ISO 61 Sezione piano di monitoraggio Allegato E ISS Istituto Superiore Sanit Standard Methods for the examination of water and wastewater APHA AWWA WPCF I metodi utilizzati alternativi e o complementari ai metodi ufficiali devono avere un limite di rilevabilit complessivo che non ecceda il 10 del valore limite stabilito casi particolari con l utilizzo di metodi con prestazioni superiori al 10 del limite devono essere preventivamente concordati con la Provincia e ARPA Qualora non fosse indicata
62. anno i gas di scarico del motore a ciclo Diesel alimentato a oli vegetali contestualmente si provveder al declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale E1 Per il contenimento delle emissioni in atmosfera derivanti dalla nuova sezione energetica prevista l installazione a monte della caldaia di recupero energetico dai fumi di combustione provenienti dal motogeneratore di un sistema di depurazione del tipo DeNOx SCR Catalytic Oxidation costituito da un reattore catalitico combinato cos composto 3 stadi catalitici prevedono l alloggiamento del catalizzatore DeNOx per l abbattimento degli ossidi di azoto con iniezione di soluzione acquosa ammoniacale al 25 in peso quale agente riducente 1 stadio catalitico prevede l alloggiamento del catalizzatore CO HC Catalyst per l abbattimento del monossido di carbonio e gli idrocarburi incombusti 1 stadio catalitico prevede l alloggiamento del catalizzatore PM Reducing Catalyst per un ulteriore abbattimento specifico del materiale particolato restanti punti di emissione rimangono invariati rispetto all assetto attuale LIMITI EMISSIONI I limiti risultano i seguenti in condizione di normale funzionamento cos come definito nel D Lgs n 152 06 art 268 definizioni bb cc dd ee il numero delle ore in cui l impianto in funzione con l esclusione dei periodi di avviamento e di arresto e dei periodi di guasto salvo diversamente stabilito dalle normati
63. anti Filtro a tessuto E39 BANCHINA Torre di sbarco 2 Polveri di semi Filtro a tessuto E40 BANCHINA Torre di sbarco 2 Polveri di semi Filtro a tessuto E41 BANCHINA Torre di sbarco 2 Polveri di semi Filtro a tessuto E42 BANCHINA Torre di sbarco 2 Polveri di semi Filtro a tessuto E43 SPREMITURA SEME Presse Polveri di semi III E44 BANCHINA Nastri trasportatori Polveri di semi Ill Ex PREPARAZIONE FARINE Tarare Polveri farina Filtro a tessuto Ey RICEVIMENTO SEME Trasporti Polveri di semi Filtro a tessuto Ez PREPULITURA SEME Pulitori seme Molini bucce Polveri di semi Filtro a tessuto Ew1 PREPARAZIONE SEME Vapore acqueo M Expander raffreddatore con polveri di semi Ew2 PREPARAZIONE FARINE Vapore acqueo M Raffreddatore pellets enersoj con polveri farina Nell ambito della modifica riguardante la centrale termoelettrica esistente prevista la realizzazione di un nuovo impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili ad integrazione dell esistente caldaia a metano che comporter l introduzione di un nuovo punto di emissione Ec a cui afferiranno i gas di scarico del motore a ciclo Diesel alimentato a oli vegetali contestualmente si provveder al declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale E1 Per il contenimento delle emissioni in atmosfera derivanti dal nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali prevista l installazione a monte della caldaia di recupero energetic
64. anto di trattamento SICEA Rispetto alle previsioni della DGR n 286 05 e s m i concernente indirizzi per la gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne la Ditta ha svolto specifico studio di caratterizzazione delle acque meteoriche di dilavamento derivanti dall intero stabilimento con particolare riguardo ai flussi di scarico verso l impianto di trattamento SICEA provenienti dall area Sud Ovest e dall area Nord Est afferenti rispettivamente alle pompe P5 P6 e P7 P8 lo studio ha interessato anche i 3 punti di scarico in acque superficiali per cui le indagini svolte durante l evento piovoso in corso e corrispondenti al momento di attivazione degli scarichi non evidenziano criticit In corrispondenza delle vasche di sollevamento pompe P5 P6 e P7 P8 i campionamenti sono stati eseguiti in condizioni di asciutto e di pioggia in tempi diversi indicando la piovosit media giornaliera Le risultanze delle prime indagini condotte nel corso del 2006 hanno evidenziato innanzitutto l assenza nei limiti di rilevabilit strumentale delle sostanze pericolose di cui alla Tabella 5 dell Allegato 5 alla Parte Terza del D Lgs n 152 06 ad esclusione di alcuni metalli quali Zinco e Nichel non riconducibili comunque all attivit svolta in stabilimento le acque meteoriche di dilavamento dello stabilimento Bunge Italia possono pertanto ritenersi prive di sostanze pericolose Un ulteriore studio di caratterizzazione delle ac
65. apparecchiature anche diverse si differenziano soprattutto per il fatto che oli greggi tipo girasole e mais prima di essere sottoposti al processo chimico fisico di raffinazione devono essere raffreddati intorno a 7 C per consentirne in fase di neutralizzazione la separazione delle cere normalmente contenutevi Il processo di raffinazione si articola sostanzialmente secondo le seguenti fasi Neutralizzazione L olio greggio deve essere preventivamente sottoposto ad un operazione di neutralizzazione per eliminarne il contenuto di acidi liberi mediante reazione con soda caustica e formazione del corrispondente sapone saponi che si formano con la neutralizzazione degli acidi sono eliminati dall olio mediante centrifugazione in una serie di separatori seguita da un lavaggio con acqua e ulteriore centrifugazione per eliminarne qualsiasi traccia in questa fase vengono inoltre addizionate all olio 7 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B piccole quantit di acido fosforico allo scopo di eliminare le tracce di fosfolipidi solubili non diversamente eliminate in fase di delecitinazione mediante trattamento con acqua calda presso l impianto di estrazione Decolorazione L olio neutro per essere destinato all utilizzo per uso alimentare deve essere sottoposto ad un trattamento per riportarne il colore ai valori commerciali eliminando tutte quelle sostanze che normalmente sono responsabili del colore intenso dell olio
66. arsamente significativa recentemente sono stati introdotti nuovi controlli e misuratori con particolare riguardo all acqua ad uso di raffreddamento e all acqua ad uso di processo per la raffinazione degli oli vegetali per consentire una migliore gestione di tale aspetto ambientale Quale ulteriore riferimento per la valutazione degli impatti sulla risorsa idrica ascrivibile all esercizio dello stabilimento Bunge Italia si evidenzia che in termini di bilancio idrico del sito produttivo in esame per l anno 2006 a fronte dei 703 729 m di acqua prelevata e dei 456 885 m di acqua scaricata le dispersioni sono stimate pari circa il 35 dell acqua in ingresso imputabili in maggioranza circa 2 3 all acqua dispersa in atmosfera sottoforma di vapore attraverso i camini e secondariamente all evaporazione nelle torri di raffreddamento Per quanto riguarda il nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali tale sezione prevista ad integrazione dell attuale caldaia a metano presente nella centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo non determina impatti significativi in termini di approvvigionamento idrico Il nuovo impianto di cogenerazione non introduce infatti fonti significative di consumi di risorsa idrica a meno dell esigua quantit quantificabile in circa 3 m h corrispondente al 5 degli attuali prelievi idrici totali di acqua ad uso di raffreddamento rimanendo nell assetto futuro invariata la produzione di
67. asporto dell energia elettrica all interno dello stabilimento il progetto prevede che le vie cavi siano effettuate per via aerea evitando di norma le aree di produzione e che i cavidotto interrati fuori dagli edifici siano utilizzati quando non esistono vie cavi aeree utilizzabili Sversamenti e perdite accidentali Potenziali impatti su suolo e sottosuolo potrebbero derivare da sversamenti e perdite accidentali di esano acidi basi e secondariamente oli vegetali detenuti in stabilimento Tutti i serbatoi atmosferici fuori terra adibiti allo stoccaggio di acido solforico acido fosforico acido cloridrico e soda caustica sono dotati di idonei bacini di contenimento serbatoi interrati preposti allo stoccaggio di esano non risultano invece dotati n di doppio mantello n di contenimento secondari oltre ad essere sprovvisti di sistemi di rilevazione delle perdite il controllo di eventuali perdite accidentali di esano effettuato indirettamente attraverso il controllo di livello nei serbatoi stessi 22 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B AI fine di limitare i potenziali impatti sul suolo e sottosuolo riconducibili alle attivit svolte nello stabilimento con particolare riguardo allo stoccaggio di esano si ritengono pertanto necessari opportuni interventi di adeguamento dei serbatoi interrati esistenti dovranno altres essere ricomprese all interno del Sistema di Gestione Ambientale attualmente in fase di impleme
68. atrici monitorate Qualsiasi variazione in relazione alle metodiche analitiche strumentazione modalit di rilevazione ecc dovranno essere tempestivamente comunicate all Autorit competente e ad ARPA tale comunicazione costituisce modifica del Piano di Monitoraggio Tutte le verifiche analitiche e gestionali svolte in difformit a quanto previsto dalla presente AIA verranno considerate non accettabili e dovranno essere ripresentate nel rispetto di quanto sopra indicato E3 Prescrizioni Generali e Il gestore deve attuare il presente Piano di Monitoraggio e Controllo rispettando frequenza tipologia e modalit dei diversi parametri da controllare e Il gestore tenuto a mantenere in efficienza i sistemi di misura relativi al presente Piano di Monitoraggio e Controllo provvedendo periodicamente alla loro manutenzione e alla loro riparazione nel pi breve tempo possibile e ARPA effettuer i controlli programmati dell impianto rispettando quanto previsto nell Allegato F Piano di Controllo parte integrante della presente AIA e ARPA pu effettuare il controllo programmato in contemporanea agli autocontrolli del gestore SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN NORMALI CONDIZIONI DI ESERCIZIO E IN CONDIZIONI ECCEZIONALI PREVEDIBILI L impianto dovr essere esercito secondo tutte le procedure di carattere gestionale che saranno inserite nel Sistema di Gestione Ambientale SGA conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 attualmen
69. bilit le modalit e i criteri minimi con cui devono essere gestite e monitorate le emissioni di COV ai sensi dell art 275 del D Lgs n 152 06 Oltre al costante controllo e registrazione del consumo di esano relativo allo stabilimento le attivit da espletare per il corretto monitoraggio delle emissioni di COV prevedono la redazione annuale del Piano di Gestione dei Solventi secondo i criteri stabili nella Parte V dell Allegato IIl alla Parte V del D Lgs n 152 06 In termini di emissioni di COV si riscontra la mancanza di una specifica valutazione delle emissioni fuggitive risultanti da una graduale perdita di componenti dell impianto quali valvole flange pompe compressori ecc che trasportano liquidi bassobollenti come appunto lesano utilizzato in stabilimento nella fase di estrazione dell olio Nel richiamare la specifica prescrizione stabilita nel Piano di Miglioramento di cui al punto C1 Allegato C della presente AIA si ribadisce pertanto la necessit di una valutazione delle emissioni fuggitive di COV esano e isomeri riconducibili alla linea di movimentazione e deposito dell esano presenti in stabilimento secondo quanto previsto dai protocollo EPA al fine di implementare un sistema di verifica e contenimento delle emissioni fuggitive di tipologia LDAR Leak Detection And Repair conseguentemente il sopracitato Piano di Gestione dei Solventi dovr altres essere implementato in tal senso Si precisa che per tale ind
70. cazione di prodotti alimentari a partire da materie prime vegetali con una capacit di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate al giorno Le Migliori Tecniche Disponibili MTD individuate per il settore delle industrie alimentari delle bevande e del latte Food Drink and Milk Industries FDM sono fondamentalmente distinguibili in due categorie MTD generali per l intero settore FDM ovvero MTD specifiche per alcuni settori delle industrie FDM per quanto riguarda la categoria delle MTD specifiche tra i settori considerati nel BRef FDM si fatto riferimento a quello degli oli e grassi vegetali per analizzare la realt in esame Tenuto conto della rilevanza che presenta la sezione dedicata agli stoccaggi all interno del sito in esame sia in termini di impatto ambientale sia in materia di sicurezza lo stabilimento rientra nel campo di applicazione del D Lgs 334 99 e s m i per lo stoccaggio di esano si ritenuto necessario integrare l analisi del posizionamento rispetto alle MTD prendendo a riferimento anche il BRef di Luglio 2006 Reference Document on Best Available Techniques on Emissions from Storage BRef ES Si evidenzia che lo stesso BRef di settore FDM fa preciso rimando per l individuazione delle MTD riguardanti le operazioni di stoccaggio al sopracitato BRef orizzontale Ulteriori riferimenti per la valutazione delle prestazioni ambientali degli impianti considerati sono altres stati tratti d
71. con l obiettivo di garantire la sicurezza delle attivit produttive la Ditta deve pertanto mantenere efficienti ed efficaci i sistemi previsti in termini di gestione preventiva delle emergenze e delle possibili conseguenze per le persone e l ambiente C3 2 Comunicazioni e requisiti di notifica generali Nel caso in cui si verifichino delle particolari circostanze quali emissioni accidentali da punti non esplicitamente richiamati dall AIA malfunzionamenti incidenti ambientali ed igienico sanitari oltre a mettere in atto le procedure di controllo previste occorrer avvertire la Provincia di Ravenna l AUSL l ARPA territorialmente competente e il Comune di riferimento nel pi breve tempo possibile anche rivolgendosi ai servizi di pubblica emergenza al di fuori degli orari di ufficio e per le vie brevi con contatto telefonico diretto 41 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D ALLEGATO D Caratteristiche degli Oli Vegetali utilizzati come combustibile Per lolio vegetale che costituisce il combustibile del motore endotermico del nuovo impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica previsto ad integrazione della centrale termoelettrica esistente asservita allo stabilimento produttivo si individuano due distinte modalit di approvvigionamento I approvvigionamento esterno da fornitore di olio sfuso Il approvvigionamento interno utilizzando olio prodotto da semi presso lo stesso stabilimento Bunge It
72. contrattuali relativi alla cessione di energia elettrica alla rete nazionale Tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorit di controllo CARATTERISTICHE OLIO VEGETALE UTILIZZATO COME COMBUSTIBILE Tenendo in considerazione quanto indicato nell Allegato D Sezione combustibile della presente AIA rispetto alla procedura di omologa per l approvvigionamento e verifica delle caratteristiche analitiche dell olio vegetale da utilizzare come combustibile si approva sostanzialmente quanto proposto dalla Ditta fatta salva l integrazione dello Zinco nei parametri da determinare Per quanto riguarda la tracciabilit degli oli vegetali utilizzati come combustibile grezzi ovvero raffinati per ogni lotto di olio dovranno essere conservate per almeno 5 anni le informazioni di seguito indicate rese disponibili nelle modalit previste da apposita procedura aziendale che dovr essere inserita nel Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 attualmente in fase di implementazione Olio grezzo tutti gli elementi di qualifica omologa e monitoraggio del fornitore tank cleanliness certificate secondo FOSFA e three previous cargoes certificate tutte le analisi effettuate in accettazione il serbatoio di scarico la targa e il vettore di eventuali autotrasporti su gomma per il trasferimento la data e le condizioni di raffinazione il i serbatoio i in cui
73. della presente autorizzazione D7 Preparazione all emergenza Con riferimento al Sistema di Gestione Ambientale SGA gi adottato dalla Ditta integrato con la parte riguardante il Sistema di Gestione della Sicurezza SGS previsto dal D Lgs n 334 99 e s m i tutte le emergenze dovranno essere gestite secondo le procedure individuate nel suddetto Sistema compresa la preparazione del personale a tale scopo con cadenza annuale andr aggiornato il SGA In caso di emergenza ambientale il gestore deve immediatamente provvedere agli interventi di primo contenimento del danno informando dell accaduto la Provincia di Ravenna e l ARPA telefonicamente e via fax successivamente il gestore tenuto ad effettuare gli opportuni interventi di bonifica D8 Stoccaggio di materie prime sostanze di servizio ausiliarie e prodotti finiti Le materie prime sostanze di servizio ausiliarie e prodotti finiti allo stato liquido detenute in contenitori fissi ovvero movibili dovranno essere stoccate in idonee aree segregate al fine di assicurare il confinamento di eventuali perdite nel caso di eventi accidentali e un loro corretto smaltimento Tenuto conto della natura infiammabile dell esano si evidenzia che i 3 serbatoi interrati preposti allo stoccaggio di tale solvente di estrazione sono posti in area completamente recintata e inaccessibile a personale estraneo il deposito di esano dalla capacit complessiva di 269 1 m autorizzato con Decreto Pr
74. di funzionamento dell impianto Le emissioni in atmosfera eccezionali sono le emissioni che si hanno all avvio o all arresto del processo caratterizzato da tempi di avviamento e fermata comunque piuttosto ridotti dell ordine delle 4 ore Possono essere pianificate e dovute a fermate temporanee lavori di riparazione piani di manutenzione o situazioni simili Una volta all anno solitamente durante il periodo estivo viene effettuata una fermata dell impianto per poter effettuare i necessari interventi di manutenzione programmata La Ditta tenuta a registrare i transitori dovuti alle fermate e agli avviamenti dell impianto produttivo e delle apparecchiature ad esso connesse che possono prevedere emissioni in aria di gas e fumi le anomalie di processo che non sono classificabili all interno del piano di sicurezza dello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini devono essere comunicate se gli effetti superano il limite del perimetro aziendale fermo restando quanto eventualmente previsto dalle ordinanze prefettizie EMISSIONI IN ATMOSFERA IN CONDIZIONI ECCEZIONALI NON PREVEDIBILI Tali emergenze di pi grave entit che coinvolgono lo stabilimento e o le aree esterne ad esso vengono gestite secondo quanto previsto nell ambito degli obblighi normativi di cui D Lgs n 334 99 e s m i essendo lo stabilimento assoggettato agli adempimenti del predetto decreto in materia di rischi di incidente rilevante connesso con determinate sostanze peric
75. di qualit dell aria delle zone interessate dalla ricaduta delle emissioni degli impianti Bunge Italia I valori di ricaduta al suolo nello stato Ante Operam e Post Operam sono stati calcolati tramite il modello WinDimula nella versione si Long Term emissioni mediate su scala annuale che Short Term emissioni mediate su scala oraria utilizzando i dati meteo acquisiti dalla stazione meteorologica pi prossima al sito in esame Marina di Ravenna le simulazioni Short Term sono state condotte nelle condizioni tipiche stagionali utilizzando i dati rappresentativi della giornata mensile tipo e pertanto rappresentative delle condizioni meteorologiche pi frequenti nell arco dell anno In conclusione si pu pertanto ragionevolmente affermare che la modifica riguardante l assetto della centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo Bunge Italia si configura come un intervento sostanzialmente conforme con i contenuti del Piano provinciale di tutela e Risanamento della Qualit dell Aria della Provincia di Ravenna con particolare riguardo agli inquinanti individuati dal PRQA stesso come maggiormente critici per la qualit dell aria nel territorio provinciale ed anche pi nello specifico all interno del Comune di Ravenna si evidenziano tuttavia potenziali margini di miglioramento delle prestazioni ambientali dello stabilimento in termini di emissioni di NOx attraverso l adozione di interventi compensativi da prevedere s
76. disturbo causato dai cattivi odori A garanzia dei livelli di emissione di polveri totali in linea con quelli associati alle MTD e dei valori limite prescritti 20 mg Nm sono previsti sistemi di depolverazione quali cicloni e filtri a tessuto per diverse correnti gassose di processo con particolare riguardo alle fasi di preparazione seme e preparazione farine Non risultano adottati sistemi efficaci per il contenimento delle emissioni odorigene derivanti dalle attivit svolte nel sito TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETTORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Per il trattamento dei reflui derivanti dalle attivit svolte nel Tutti i reflui derivanti dalle attivit sito produttivo applicare un opportuna combinazione delle svolte nello stabilimento sono inviati seguenti tecniche a trattamento esterno presso il v rimozione di materiale solido grossolano limitrofo impianto di depurazione v eventuale disoleazione se le acque reflue contengono della societ SICEA S p A oli e grassi animali o vegetali v equalizzazione del flusso e del carico v neutralizzazione v sedimentazione Riduzione v flottazione con aria dell impatto v trattamento biologico aerobico o anaerobico sulla qualit Nel caso in cui l applicazione delle tecniche elencate in delle acqu
77. doratore Preparazione oleine sistemi di pompaggio Confezionamento oli 4 linee di confezionamento soffiatrice bottiglie PET compressori aria asserviti alla soffiatrice linea trasporto bottiglia soffiata Magazzino confezionato carrelli elevatore Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Stoccaggio seme coclee di convogliamento seme trasporti meccanici Essiccazione seme essiccatore Stoccaggio farine coclee trasporti meccanici Centrale termoelettrica generatore vapore caldaia a metano Relativamente all assetto futuro con particolare riguardo alla realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali che verr installato in un locale posto in adiacenza della centrale termoelettrica esistente le modifiche sostanziali agli impianti sono state valutate secondo la DGR n 673 2004 Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione di clima acustico con l individuazione delle classi acustiche del territorio circostante all azienda desunte dalla DGR n 2053 01 Il nuovo impianto di cogenerazione comporter l introduzione delle seguenti sorgenti sonore trasformatore motore flangia di scarico motore bocca camino filtro aria comburente catalizzatore DeNOx aspirazione lato alternatore aspirazione lato motore torrini espulsione aria dal tetto Per
78. e A seguito della notifica trasmessa ottobre 2000 ai sensi dell art 6 del D Lgs n 334 99 successivamente aggiornata in seguito al cambio di denominazione sociale luglio 2004 e di gestore gennaio 2008 stata esperita con esito favorevole di cui al provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n 669 del 24 11 2006 rilasciato dalla Provincia di Ravenna la procedura di valutazione della Scheda Tecnica predisposta dalla Ditta in adempimento a quanto stabilito dall art 6 della predetta legge regionale Tale Scheda Tecnica elaborata al fine di identificare i pericoli di incidenti rilevanti e valutarne la relativa probabilit e gravit connessi alla presenza in stabilimento di esano si preoccupata di individuare una serie di eventi incidentali a cui poi associare la probabilit di accadimento dell evento stesso l analisi del rischio di accadimento di incidenti rilevanti stata condotta mediante analisi degli alberi dei guasti Fault Tree Parallelamente stata condotta un analisi degli scenari incidentali associati ad ogni evento valutando la relativa probabilit di accadimento e la stima di danno associato allo scenario l elaborazione di tali dati ha portato all individuazione delle aree di danno che risultano coinvolgere esclusivamente aree interne allo stabilimento stesso Tutti gli obblighi di cui al D Lgs n 334 99 e s m i risultano pertanto assolti dall azienda inclusa la Scheda di informazione sui rischi d
79. e la manutenzione delle apparecchiature incluso i veicoli per annullare o ridurre l esposizione e dove sono richieste ulteriori limitazioni dei livelli sonori adottando sistemi di contenimento Effettuare programmi di manutenzione ordinaria Applicare e mantenere una metodologia di prevenzione e riduzione dei consumi energetici e idrici e della produzione di rifiuti che includa ottenimento dell impegno della direzione organizzazione e pianificazione analisi dei processi produttivi definizione degli obiettivi identificazione delle alternative utilizzando un approccio sistematico valutazioni e studi di fattibilit implementazione di un programma di prevenzione e riduzione monitoraggio delle anomalie attraverso misurazioni e controlli visivi Elevato livello di protezione ambientale nel suo complesso Implementare un sistema di monitoraggio e controllo dei consumi e dei livelli di emissione sia a livello globale dell intero sito produttivo sia a livello di ogni singolo processo produttivo al fine di perseguire un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell impianto Mantenere un accurato inventario degli ingressi e delle uscite per tutti gli stadi del processo dalla ricezione delle materie prime alla spedizione dei prodotti e ai trattamenti end of pipe Separare le correnti materiali in uscita prodotti scarti rifiuti per minimizzarne la contaminazione e quindi ottimizzarne l uso il ricic
80. e precedenza non consenta il raggiungimento dei livelli di superficiali emissione indicati o particolari limiti di scarico occorre adottare ulteriori tecniche di depurazione delle acque reflue quali v denitrificazione v defosfatazione v filtrazione v adsorbimento su carboni attivi o ossidazione forzata v filtrazione a membrana 31 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B TECNICHE SPECIFICHE PER IL SETTORE DEGLI OLI E GRASSI VEGETALI Tecnica Benefici ambientali Caratteristiche dell impianto BUNGE ITALIA Nell estrazione di oli vegetali utilizzare un flusso in controcorrente per la desolventizzazione delle farine Riduzione delle emissioni in atmosfera di esano riduzione del volume di acque reflue di processo e riduzione dei consumi di energia termica Nel toaster realizzato un flusso in controcorrente tra farina arricchita di esano e vapore necessario alla sua desolventizzazione Nel processo produttivo di oli vegetali utilizzare il vapore in uscita dal toaster come fluido di servizio nel pre evaporatore che attua la separazione per condensazione dell esano dalla miscela olio esano prima dell operazione di distillazione Riduzione dei consumi di energia termica e riduzione dei consumi di solvente I vapori in uscita dal toaster vengono inviati alla fase di distillazione per poter recuperare la maggior quota possibile di esano il qua
81. e SICEA si compone di 5 linee distinte di cui una per la raccolta delle acque di processo una per le acque acide da scissione saponi e le restanti tre per acque meteoriche unitamente ad acque reflue domestiche i flussi di acque meteoriche di prima pioggia e dilavamento piazzali che vengono sollevati da 3 punti dello stabilimento sono inviati presso l impianto di depurazione nella vasca di omogeneizzazione di SICEA da 400 m ovvero in una vasca da 2 000 m di SICEA in cui sono attualmente riservati contrattualmente 700 m oltre tale quantitativo le acque eccedenti sono deviate automaticamente allo scarico in acque superficiali sotto responsabilit Bunge Italia All interno dello stabilimento si individuano infatti ulteriori due punti di scarico nel Canale Candiano P3 e P10 e un punto di scarico nel Canale Magni attualmente utilizzati in caso di precipitazioni meteoriche eccezionali al fine di evitare l allagamento dello stabilimento 52 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D Nell ambito del progetto riguardante l adeguamento della rete fognaria di stabilimento alle previsioni della DGR n 286 05 e s m i prevista la realizzazione di una vasca di raccolta per le acque di prima pioggia e meteoriche di dilavamento delle aree del proprio stabilimento da avviare al trattamento presso l impianto SICEA la cui gestione sar totalmente a carico della Societ Bunge Italia S p A rinunciando ai 700 m ad essa attualmen
82. e attualmente stabiliti per il punto di emissione E1 Si fa pertanto riserva alla luce dei risultati ottenuti che dovranno essere presentati tramite adeguata relazione alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente di rivedere i limiti attualmente indicati per il punto di emissione E1 con particolare riguardo alla portata dell effluente 11 Peri punti di emissione esistenti che rimangono invariati rispetto all assetto attuale si confermano le prescrizioni e condizioni di cui al precedente punto D1 1 del presente provvedimento D2 Scarichi idrici L attivit svolta nello stabilimento in esame relativa alla produzione di oli vegetali raffinati ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico le acque reflue da scaricare derivanti da tale attivit sono costituite da e acque reflue industriali costituite da acque reflue di processo derivanti dalla fase di estrazione per il degommaggio e la separazione dell acqua dall esano nella vasca fiorentino e dalle utilities di impianto quali spurgo della caldaia per la produzione di vapore spurgo dalle torri di raffreddamento rigenerazione delle resine per la demineralizzazione dell acqua acque reflue di processo acide provenienti dalla fase di raffinazione dell olio e precisamente dall eliminazione dei saponi nell operazione di neutralizzazione e dal trattamento delle paste saponose nella preparazione delle oleine e acque reflue domestiche derivanti dai serviz
83. e di prevenire all imbarco contaminazioni indesiderate delle tanche di trasporto dell olio vegetale FOSFA Qualifications and Operational Procedures for Ships Engaged in the Carriage of Oils and Fats in Bulk for Edible and Oleo Chemical Use September 2007 All arrivo della nave nel porto personale tecnico di Bunge Italia ovvero personale accreditato FOSFA assistito da un rappresentante del venditore unitamente al Comandante e o Primo Ufficiale della nave procedono ad una prima ispezione visiva e olfattiva della merce contenuta in ogni tanca e verificata l insussistenza di vizi grossolani procedono al campionamento della merce a bordo effettuando un prelievo rappresentativo per ogni tanca Il campionamento dell olio vegetale avviene attraverso apposita sonda prelevando 3 aliquote di campione una dal fondo una dal centro e una dalla superficie della tanca le 3 aliquote prelevate da ogni singola tanca riunite in un unica massa costituiscono il campione medio rappresentativo della tanca esaminata Da tale massa di campione vengono quindi formate diverse aliquote di campione opportunamente etichettate e sigillate dai tecnici prelevatori con sigilli Bunge o FOSFA o se presente della Sanit Marittima L etichetta deve contenere almeno le seguenti informazioni nome della nave numero della tanca data di prelievo luogo provenienza olio tipo di olio volume peso totale nominale della tanca firma dei tecnici prelevatori
84. e procedura dovr entrare a far parte delle procedure formali inserite nel Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 attualmente in fase di implementazione 43 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D Si evidenzia che nella sopracitata procedura dovranno essere indicati in modo univoco i metodi analitici utilizzati al fine di condurre la verifica delle caratteristiche analitiche del combustibile possono essere utilizzati metodi UNI Unichim UNI EN ISO metodi normati metodi ufficiali nazionali o internazionali In caso di sostanziale modifica delle modalit di approvvigionamento degli oli vegetali utilizzati come combustibile nella centrale termoelettrica la nuova procedura deve essere preventivamente trasmessa alla Provincia di Ravenna e all ARPA competente per la validazione delle variazioni apportate 44 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D Analisi emissioni aria acqua suolo rifiuti rumore e consumi idrici ed energetici D1 Emissioni in atmosfera I valori limite di emissione e le prescrizioni che la Ditta tenuta a rispettare sono individuati sulla base di e criteri per l autorizzazione e il controllo delle emissioni inquinanti in atmosfera approvati dal CRIAER e Migliori Tecniche Disponibili individuate sulla base dei criteri citati al precedente punto B3 della presente AIA e specifiche tecniche indicate dalla Ditta in merito ai processi e a
85. ecifico in separatori mediante flusso di aria in controcorrente tarare la farina in uscita dal fondo di queste macchine costituisce la frazione di farina proteica 55 Le parti grossolane e fini ottenute invece nei separatori a reti e nelle tarare sono riunite e costituiscono unitamente alle bucce macinate la frazione di farina normale al 50 di proteine Queste due frazioni mediante linee di trasporto dedicate sono inviate allo stoccaggio La farina di girasole eventualmente essiccata viene alimentata ad una serie di cubettatrici con lo scopo appunto di trasformare la farina alla rinfusa in cubetti cubetti vengono quindi raffreddati ad aria e inviata con dei trasporti meccanici direttamente allo stoccaggio l aria di raffreddamento emessa in atmosfera previa depolverazione in preposto ciclone La farina di colza una volta essiccata e raffreddata direttamente inviata tal quale allo stoccaggio Raffinazione oli L olio greggio proveniente dal processo di estrazione viene sottoposto ad un processo di raffinazione per cui risultano installate in stabilimento due linee una a caldo normalmente usata per l olio di soia colza e arachide e una a freddo per l olio di girasole e mais tali linee sono in condizioni di trattare non solo lolio greggio prodotto nello stabilimento di Porto Corsini ma anche oli greggi provenienti da altri stabilimenti del Gruppo oppure oli di acquisto Le linee pur utilizzando
86. ede alla messa a regime effettuando almeno tre controlli delle emissioni del nuovo impianto a partire dalla data di messa a regime dello stesso in un periodo di 10 giorni dei quali uno il primo giorno uno l ultimo ed uno in un giorno intermedio scelto dall azienda 1 c Entro quindici giorni dalla data di messa a regime del nuovo impianto la Ditta tenuta a trasmettere tramite raccomandata AR indirizzata alla Provincia di Ravenna al Comune di competenza e all ARPA i dati rilevati 1 d Nel caso in cui la data ultima fissata per la messa a regime non sia rispettata la Ditta deve darne comunicazione preventiva a mezzo lettera raccomandata AR alla Provincia di Ravenna al Comune di competenza e all ARPA indicando le motivazioni e le data stimata Il nuovo punto di emissione Ec dovr essere dotato di punti di prelievo posizionati secondo le norma tecnica UNI 10169 e comunque da concordare nei dettagli realizzativi con ARPA L emissione Ec deve essere dotata di almeno una presa campione avente un d i pari a 5 pollici punti di prelievo per i controlli manuali sul punto di emissione Ec non devono provocare interferenze fluodinamiche e o interferire con i rilievi delle sonde dispositivi dedicate i al Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE e devono essere collocati a valle del SMCE L accesso ai punti di prelievo previsti sul punto di emissione Ec deve essere progettato in sicurezza ai sensi del D Lgs n 626 94 e s m i
87. ediante emungimento di acque sotterranee sia che non risultano impatti diretti sulla risorsa idrica in termini di scarichi idrici in quanto tutti i reflui derivanti dalle attivit svolte all interno del sito compreso le acque meteoriche di dilavamento vengono inviati tramite tubazione diretta a depurazione presso il limitrofo impianto di trattamento della Societ SICEA S p A non sussistono pertanto vincoli particolari dettati dal PTA stesso Relativamente alle indicazioni per il risparmio idrico del PTA si evidenzia comunque che la modifica riguardante l attivit energetica svolta nel sito non introduce fonti significative di consumi di risorsa idrica a meno di un esigua quantit di acqua ad uso di raffreddamento corrispondente al 5 degli attuali prelievi idrici totali parimenti trascurabili risultano gli impatti sulla risorsa idrica in termini di scarichi connessi alla realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali che sono assorbiti con effetti trascurabili dall impianto di trattamento esterno sopracitato Recentemente adottato il Documento Preliminare del Piano Provinciale di Tutela delle Acque PPTA della Provincia di Ravenna redatto a seguito del PTA regionale il PPTA prende in esame le stesse tipologie di corpi idrici che vengono trattati nel PTA ovvero le acque superficiali interne le acque di transizione le acque marino costiere e le acque sotterranee Con particolare riguardo alle zone gi indiv
88. efettizio n 1131 2001 1 Settore del 05 10 2001 D9 Dismissione e ripristino del sito Bunge Italia S p A uno dei principali operatori nel settore della trasformazione dei semi oleosi Lo stabilimento di Porto Corsini tra i pi grandi in Europa dotato di impianti ad alta tecnologia e flessibilit dal crushing dei semi alla raffinazione degli oli ed eventuale confezionamento degli stessi che consentono un ciclo di lavorazione integrato dalla materia prima al prodotto confezionato Ubicato nel Porto Industriale di Ravenna su una vasta area circa 144 000 m prospiciente il porto canale canale Candiano dispone di una banchina attrezzata con moderni impianti semoventi sia per lo sbarco di semi cereali oli grezzi che per l imbarco di prodotti finiti Il sito di interesse stato occupato in un epoca relativamente recente 1959 nella considerazione che al tempo di un eventuale futuro intervento di ripristino ambientale dell area gli impianti e le strutture potrebbero aver subito modifiche e integrazioni oggi non prevedibili in risposta ad esigenze funzionali e a vincoli normativi futuri non appare pertanto realistico delineare oggi un piano di ripristino e reinserimento del sito All atto della cessazione dell attivit il sito su cui insiste lo stabilimento dovr essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale tenendo conto delle potenziali fonti permanenti di
89. egolare deflusso dei reflui e la loro depurazione SCARICHI IDRICI IN CONDIZIONI ECCEZIONALI PREVEDIBILI Eventuali anomalie o emergenze riguardanti i flussi di scarico dello stabilimento Bunge Italia verso l impianto di trattamento SICEA devono essere gestiti secondo i criteri previsti nel Regolamento sottoscritto tra le due Societ In particolare qualora vengano accertate anomalie nei flussi di scarico la Ditta deve attivare tempestivamente tutte le azioni necessarie per riportare alla normalit tutte le caratteristiche dei propri flussi in collaborazione con il gestore dell impianto di trattamento finale adottando congiuntamente le azioni correttive atte ad assicurare il rientro e il controllo della situazione se collegato a non conformit rispetto ai valori di omologa Evidenza documentale della gestione delle non conformit deve essere tenuta a disposizione degli organi di controllo PRELIEVI IDRICI L approvvigionamento idrico dello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini garantito da e canaletta ANIC e acquedotto industriale per l acqua industriale ad uso di processo e di raffreddamento nonch per i servizi igienici e acquedotto civile per l acqua potabile ad uso domestico Tenuto conto degli ingenti volumi di acqua industriale prelevata prevalentemente ad uso di processo assume estrema rilevanza il monitoraggio e controllo di tali consumi idrici al fine di individuare eventuali criticit e ricorrere ad elementi di mi
90. egrante della presente autorizzazione D4 Emissioni sonore La documentazione per la valutazione di impatto acustico complessivamente presentata riguardante lo stabilimento Bunge ltalia di Porto Corsini comprende la caratterizzazione acustica delle sorgenti sonore seguendo i criteri generali della DGR n 673 04 e della UNI 11143 5 nonch informazioni sui sistemi di contenimento per nuove sorgenti sonore previsti nell ambito dell intervento in progetto riguardante l installazione in un locale posto in adiacenza all attuale centrale termoelettrica di un nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali Vengono indicati tutti i chiarimenti necessari relativamente agli aspetti inerenti i livelli sonori rilevati sui confini dell area di pertinenza dell azienda che sono risultati in parte eccedere i limiti della Classe acustica VI a causa per della preponderante presenza di una sorgente sonora estranea all attivit in esame e quindi non attribuibile esclusivamente agli impianti dello stabilimento Bunge Italia i restanti livelli sonori rilevati sul perimetro esterno dello stabilimento e in prossimit degli impianti risultano rispettare i limiti della Classe acustica VI area esclusivamente industriale in cui inserita l azienda Da quanto sopraindicato il limite di 70 dBA risulta fondamentalmente rispettato per la quasi totalit del confine della propriet di Bunge Italia e pertanto l attivit svolta presso la Ditta in oggetto n
91. ell impianto BUNGE ITALIA Raccogliere separatamente le acque come ad esempio le condense e le acque di Le acque di raffreddamento vengono utilizzate a ciclo chiuso le condense del raffreddamento per ottimizzarne il riutilizzo vapore prodotto in centrale termoelettrica e utilizzato per scambio indiretto nelle utenze termiche dello stabilimento vengono recuperate in una rete dedicata Mantenere un buon stato di ordine e pulizia Sono presenti disposizioni interne aziendali volte al mantenimento continuo di un buon grado di pulizia all interno dello stabilimento Viene utilizzata apposita spazzatrice per il mantenimento di adeguate condizioni igieniche secondo quanto definito dal D Lgs n 626 94 e s m i Nell ambito del proprio sistema HACCP risulta altres predisposto un apposito piano di sanificazione Minimizzare il rumore determinato dai veicoli All interno dello stabilimento sono presenti procedure operative circa la viabilit all interno dello stabilimento in particolare per l ingresso e l uscita dei mezzi presente un area esterna di parcheggio per l attesa degli automezzi Si spengono i motori durante la operazioni di carico scarico in impianto Ottimizzare l applicazione e l utilizzo dei controlli di processo per prevenire e ridurre i consumi Elevato livello Il processo di produzione interamente monitorato tramite sistema DCS a idrici ed energetici e la produzione di rifiuti in particolare di protezio
92. ell adiacente stabilimento con particolare riguardo alla raffineria La maggior parte del vapore prodotto invece alimentato ad una turbina riduttrice di pressione con produzione di energia elettrica per una potenza installata pari a circa 1 8 MWe il vapore a 10 bar allo scarico della turbina poi utilizzato negli impianti produttivi Ad integrazione della centrale termoelettrica esistente prevista la realizzazione di un impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili di potenza termica nominale pari a 17 2 MWt composto da un gruppo motoalternatore alimentato a oli vegetali prodotti trattati e raffinati ad uso combustibile direttamente all interno dello stabilimento produttivo di potenza elettrica installata pari a 7 9 MWe e da una caldaia di recupero termico dai gas di scarico del motore per la produzione di vapore a 12 bar per le utenze termiche di stabilimento contestualmente si provveder al declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale riducendone la potenza termica nominale a 32 MWt In tal modo lo stabilimento raggiunger l autosufficienza energetica anche in termini di fabbisogno di energia elettrica la produzione di energia elettrica al netto degli autoconsumi della centrale stessa servir ad alimentare l adiacente stabilimento produttivo mentre l eccedenza verr ceduta alla rete nazionale Il nuovo impianto di cogenerazione verr ubicato in un locale posto in adiacenza all attuale centrale termoelettr
93. ella centrale termoelettrica composta da una caldaia alimentata a metano di potenza termica nominale pari a 36 8 MWt per la produzione di vapore a 60 bar che viene in parte utilizzato per soddisfare le utenze termiche dell adiacente stabilimento con particolare riguardo alla raffineria La maggior parte del vapore prodotto invece alimentato ad una turbina riduttrice di pressione con produzione di energia elettrica per una potenza installata pari a circa 1 8 MWe il vapore a 10 bar allo scarico della turbina poi utilizzato negli impianti produttivi Ad integrazione della centrale termoelettrica esistente prevista la realizzazione di un impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili di potenza termica nominale pari a 17 2 MWt composto da un gruppo motoalternatore alimentato a oli vegetali prodotti trattati e raffinati ad uso combustibile direttamente all interno dello stabilimento produttivo di potenza elettrica installata pari a 7 9 MWe e da una caldaia di recupero termico dai gas di scarico del motore per la produzione di vapore a 12 bar per le utenze termiche di stabilimento contestualmente si provveder al declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale riducendone la potenza termica nominale a 32 MWt In tal modo lo stabilimento raggiunger l autosufficienza energetica anche in termini di fabbisogno di energia elettrica la produzione di energia elettrica al netto degli autoconsumi della centrale stessa servir
94. entata allo Sportello Unico per le Attivit Produttive del Comune di Ravenna in data 19 09 2007 e pervenuta a questa Provincia in data 26 09 2007 PG 72915 2007 dal sig Visentin Ivano in qualit di gestore della Ditta Bunge Italia S p A con istanza di modifica sostanziale di attivit connessa all impianto esistente con particolare riguardo agli impianti di produzione energia tale modifica impiantistica si configura come modifica sostanziale dell AIA attuale VISTA l avvenuta pubblicazione ai sensi dell art 8 comma 3 della L R n 21 04 della documentazione di AIA aggiornata a seguito della modifica sostanziale progettata DATO ATTO che non sono pervenute osservazioni dai soggetti interessati in base a quanto previsto dall art 9 comma 1 della L R n 21 04 PRESO ATTO che con la modifica comunicata la Ditta prospetta la realizzazione ad integrazione della centrale termoelettrica esistente asservita allo stabilimento produttivo di un impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica di potenza termica nominale pari a 17 2 MWt composto da un gruppo motoalternatore alimentato a olio vegetale di potenza elettrica installata pari a 7 9 MWe e da una caldaia di recupero termico dai gas di scarico del motore per la produzione di vapore per le utenze termiche di stabilimento contestualmente si provveder al declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale riducendone la potenza termica nominale a 32 MWt dagli at
95. enti di declassamento 40 Sezione adeguamento dell impianto e condizioni di esercizio Allegato C Data di messa in esercizio dell impianto con carico superiore al minimo tecnico Ogni altra comunicazione che si ritiene utile al fine di documentare la messa in esercizio dell impianto Il suddetto documento contenente lo SAL dovr essere valutato dalla Provincia con il supporto tecnico di ARPA Ogni variazione che superi di 30 giorni lavorativi le date previste dal SAL dovr essere comunicata alla Provincia e all ARPA La Provincia si riserva comunque di stabilire per tale periodo prescrizioni in corso d opera al fine di minimizzare l impatto ambientale nella costruzione e avviamento del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali da realizzare nella centrale termoelettrica asservita allo stabilimento ad integrazione della caldaia esistente alimentata a metano da declassare C3 CONDIZIONI GENERALI PER L ESERCIZIO DELL IMPIANTO C3 1 Condizioni relative alla gestione dell impianto L impianto deve essere gestito secondo tutte le procedure di carattere gestionale che saranno inserite nel Sistema di Gestione Ambientale di cui al precedente punto C1 della presente AIA Si ritiene opportuno e indispensabile evidenziare la necessit di adeguati interventi di manutenzione dell impianto comprese le strutture responsabili di emissioni sonore di formazione del personale e di registrazioni delle utilities In merito agl
96. er non in contrasto con le MTD viene indicato altres e disporre di un sistema di gestione e di una procedura di audit esaminati e validati da un certificatore accreditato o un verificatore esterno e redarre e pubblicare possibilmente validato esternamente una periodica relazione sullo stato ambientale descrivendo tutti i significativi aspetti ambientali degli impianti consentendone annualmente il confronto con gli obiettivi fissati e con i valori di riferimento di qualit ambientale del settore e implementare e aderire ad un sistema volontario riconosciuto internazionalmente quali EN ISO 14001 1996 e soprattutto EMAS in modo da rendere maggiormente credibile il Sistema di Gestione Ambientale tuttavia anche un sistema non standardizzato pu essere in linea di principio ugualmente efficace a condizione che sia progettato e implementato correttamente Specificatamente per il settore delle industrie alimentari delle bevande e del latte nell ambito dell implementazione e adozione di un SGA occorre infine tenere in considerazione e in fase di progetto di un nuovo impianto l impatto ambientale conseguente alla futura dismissione dello stesso e lo sviluppo di tecnologie pulite e laddove praticabile l applicazione sistematica di un analisi di settore comprendente valutazioni inerenti i consumi energetici e idrici la scelta delle materie prime le emissioni in atmosfera gli scarichi idrici e la produzione di rifiuti Allo s
97. er elevarne l acidit trattamento con acqua ossigenata circa 0 5 0 7 di acqua ossigenata per ogni tonnellata di lecitina per portare i perossidi al valore di capitolato 3 mg02 kg al fine di distruggere la carica batterica La lecitina cos standardizzata viene inviata ai preposti serbatoi di stoccaggio e destinata alla vendita alla rinfusa Confezionamento oli Parte degli oli raffinati prodotti commercializzata confezionata in lattoni e bottiglie nello stabilimento si distinguono le seguenti linee di confezionamento oli 1 linea in lattoni da 25 TIN con capacit nominale pari a 6 250 l h 1 linea in bottiglie da 5 PET con capacit nominale pari a 8 500 l h 1 linea in bottiglie da 1 PET con capacit nominale con capacit pari a 19 200 l h 1 linea in bottiglie da 1 PET private label con capacit pari a 8 000 l h La produzione delle bottiglie in PET viene approntata direttamente in stabilimento a partire dalla pre forma mediante preriscaldamento e soffiaggio automatico della pre forma Le bottiglie da 5 PET e da 1 PET private label sono formate all interno dello stesso fabbricato di confezionamento degli oli mentre la produzione delle bottiglie in PET da 1 realizzato all interno di un adiacente fabbricato dedicato un sistema di trasporti meccanici conduce all insilaggio e al trasporto delle bottiglia sulla linea di confezionamento Magazzino confezionato Nella parte Sud del fabbricato dedicato
98. ero a seguire nel minimo tempo tecnico dovranno altres essere documentate con breve relazione scritta da inviare alla Provincia e all ARPA le cause di tale superamento e le azioni correttive poste in essere per rientrare nei limiti previsti dall autorizzazione Per i casi gestiti in conformit alle procedure del sopracitato Regolamento Fognario deve essere tenuta a disposizione degli organi di controllo tutta la documentazione relativa alle azioni di verifica e correttive intraprese e In caso di emissioni accidentali in aria acque e suolo non prevedibili e con potenziali impatti sull ambiente dovr essere data comunicazione a mezzo fax nel pi breve tempo possibile alla Provincia e all ARPA territorialmente competente per i casi pi gravi si dovranno seguire le procedure previste ai sensi del D Lgs n 334 99 e s m i nel Piano di Emergenza Interno nei casi ivi previsti 65 Sezione piano di controllo Allegato F ALLEGATO F Piano di Controllo ORGANO DI VIGILANZA ARPA CICLI PRODUTTIVI E ASPETTI GESTIONALI e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo di quanto previsto nel Piano di Monitoraggio e Verifica Ispettiva dell avvenuta applicazione del Piano di Adeguamento Miglioramento e Verifica della stato di adeguamento della centrale termoelettrica con particolare riguardo alla nuova sezione alimentata a oli vegetali del Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni e relativo Manuale d
99. fficacia dei progetti di miglioramento ambientale intrapresi E2 Tipologia del monitoraggio E stata svolta un analisi dell impianto finalizzata alla stima dei livelli di rischio potenziale di inquinamento dell ambiente In base alle risultanze di queste stime si definito il Piano di Monitoraggio aziendale che individua e le procedure gestionali da attuare in conformit alle MTD e le azioni da mettere in atto secondo le elaborazioni scaturite dall applicazione del Bref Comunitario Reference Document on the General Principles of Monitoring July 2003 e delle Linee guida recanti criteri per l individuazione e l utilizzazione delle Migliori Tecniche Disponibili LINEE GUIDA IN MATERIA DI SISTEMI DI MONITORAGGIO contenute nell Allegato Il del Decreto 31 Gennaio 2005 del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio i parametri significativi dell attivit dell azienda caratterizzanti le emissioni idriche e in atmosfera i parametri di riferimento per le emissioni sonore le frequenze dei monitoraggi i metodi di campionamento e analisi nonch i riferimenti per la stima dell incertezza del dato i monitoraggi in condizioni eccezionali prevedibili le comunicazioni degli esiti dei controlli e dei monitoraggi all Autorit Competente La documentazione presentata costituente il Piano di Monitoraggio vincolante al fine della presentazione dei dati relativi alle attivit di seguito indicate per le singole m
100. finiti da algoritmi di calcolo noti Per quanto riguarda il controllo delle prestazioni del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali previsto ad integrazione della centrale termoelettrica esistente dovranno essere monitorati e registrati in continuo i parametri tecnologici di seguito indicati legati al funzionamento del motore alimentato ad olio vegetale e del relativo impianto di abbattimento dei fumi con particolare riguardo agli ossidi di azoto Il controllo del previsto sistema di abbattimento DeNOx SCR oltre a prevedere il monitoraggio delle condizioni operative dell impianto per evidenziare eventuali anomalie di funzionamento deve essere essenzialmente incentrato sulla regolazione della quantit di reagente ammoniacale che deve essere attentamente dosata nel sistema per evitare da un lato una scarsa efficienza di abbattimento e dall altro un eccessivo slip di ammoniaca Nella considerazione che i processi chimici che intervengono nel sistema catalitico nel suo complesso sono influenzati dalla variazione dei parametri chimico fisici del flusso di gas di scarico in ingresso devono essere misurati in continuo i seguenti parametri di controllo indiretto della prestazione complessiva dell impianto e Carico del motore espresso in base alla misura della potenza elettrica erogata e Ossigeno nei fumi al condotto di scarico del motore Temperatura fumi in ingresso al catalizzatore del sistema SCR Temperatura fumi in uscit
101. ggio parte integrante della presente autorizzazione Per tutte le tipologie di rifiuti prodotti in attesa del conferimento a terzi per le opportune operazioni di recupero smaltimento consentito il deposito temporaneo nelle preposte aree individuate nel sito purch attuato in conformit a quanto previsto dall art 183 comma 1 lettera m del D Lgs n 152 06 ovvero nelle procedure gestionali individuate dalle MTD 54 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D In particolare tale deposito temporaneo non dovr generare in alcun modo contaminazioni delle acque e del suolo a tal fine dovranno essere evitati sversamenti di rifiuti al di fuori dei preposti contenitori e tutte le aree esterne di deposito devono essere pavimentate Per i rifiuti liquidi compresi quelli a matrice oleosa stoccati in fusti o taniche le preposte aree pavimentate di deposito dovranno altres essere dotate di idonei sistemi di drenaggio ovvero bacini di contenimento adeguatamente dimensionati D6 Consumi energetici Il gestore attraverso gli strumenti gestionali in suo possesso deve utilizzare in modo ottimale lenergia con particolare riguardo alle MTD Il gestore tenuto ad effettuare gli autocontrolli dei propri consumi energetici sia elettrici che termici secondo quanto stabilito nel Piano di Monitoraggio questo tipo di dati saranno inseriti nel rapporto annuale come indicato nell Allegato E Piano di Monitoraggio parte integrante
102. gia di impianti esistenti all interno di uno stabilimento a ciclo continuo che lavora sulle 24 ore per 7 giorni settimanali il cui fermo impianti attuato esclusivamente per la manutenzione degli stessi In tale contesto in base a quanto previsto dall art 3 del predetto decreto la verifica del criterio differenziale va effettuata esclusivamente nei casi in cui non vengono rispettati i valori assoluti di immissione Tenuto conto che l attivit si svolge a ciclo continuo sulle 24 ore 3 turni da 8 ore sono stati presi in considerazione i valori limite di immissione relativi al periodo diurno e quello notturno assoluti non risulta pertanto applicabile il criterio differenziale L area oggetto di studio viene ad interessare il Comune di Ravenna il quale nel settembre 1992 ha predisposto la classificazione acustica in zone del proprio territorio ai sensi del DPCM 01 03 1991 tale zonizzazione valida in regime transitorio In tali condizioni i limiti da tenere in considerazione sono quelli indicati dal DPCM 01 03 1991 DPCM 14 11 1997 per poter confrontarsi con i valori limite di immissione applicabili stata fatta l ipotesi di una futura zonizzazione acustica In particolare in previsione di una futura adozione da parte del Comune di Ravenna della zonizzazione acustica definitiva e ai fini di una pi corretta valutazione seguendo i criteri dettati dalla DGR n 2053 01 Criteri e condizioni per la classificazione acustica del territor
103. glioramento A tal proposito si prende atto delle letture con frequenza mensile dei contatori di acqua prelevata dalla canaletta ANIC e dall acquedotto industriale tale periodicit di registrazione da ritenersi adeguata al monitoraggio e controllo del consumo di risorse idriche dello stabilimento Bunge Italia Con cadenza almeno semestrale la Ditta dovr altres effettuare il controllo dei consumi idrici da acquedotto civile mediante lettura del contatore fiscale di acqua potabile presa in carico per gli usi domestici di stabilimento Tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorit di controllo MATRICE RUMORE Si prende atto della relazione di valutazione di impatto acustico presentata dalla Ditta e della valutazione di sostanziale conformit ai limiti previsti dalla zonizzazione acustica dell area eseguita secondo i criteri previsti dalla DGR n 673 04 Dovr comunque essere prevista la manutenzione semestrale di tutti gli impianti esterni con interventi rivolti alle strutture affinch mantengano inalterata la massima efficienza Nel caso di installazione di nuove significative sorgenti di rumore dovr essere effettuata un indagine previsionale di impatto ai sensi della DGR n 673 04 tale relazione dovr essere inviata alla Provincia di Ravenna all ARPA e al Comune di competenza MATRICE RIFIUTI 62 Sezione piano di monitoraggio Allegato E I rifiuti prod
104. gliori Tecniche Disponibili MTD applicabili agli impianti e dal confronto con l azienda stessa si riscontrano alcune disarmonie rispetto alle MTD per cui si evidenzia la necessit di interventi di adeguamento quali in particolare Entro il 31 12 2008 devono essere completate le attivit intraprese dalla Ditta per l ottenimento della certificazione dell impianto secondo la norma UNI EN ISO 14001 2004 A seguito dell ottenimento della Certificazione di cui al precedente punto dovr essere mantenuto attivo e aggiornato il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 al fine di perseguire un continuo miglioramento delle performances ambientali dell insediamento produttivo Realizzazione delle opere di regimazione idraulica previste nell ambito del progetto riguardante l adeguamento della rete fognaria di stabilimento alle previsioni della DGR n 286 05 A tale proposito al fine di garantire l adeguamento dei sistemi di gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne di pertinenza dello stabilimento entro il 31 12 2008 dovr essere realizzata la vasca di accumulo con capacit pari a circa 2 700 m che raccoglier oltre alle acque di prima pioggia dello stabilimento anche le acque di dilavamento provenienti dall area sud ovest comprendente tutta la zona della banchina e l area nord di parcheggio Con riferimento alla fase di progettazione esecutiva delle opere di adeguamento dell
105. i Gestione e Verifica ANNUALE degli indicatori di prestazione ambientale dell impianto sulla base del report e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo delle modalit di gestione approvvigionamento controlli accettazione e tracciabilit dell olio vegetale utilizzato come combustibile nella centrale termoelettrica e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE delle analisi effettuate sulle caratteristiche dell olio vegetale utilizzato come combustibile nella centrale termoelettrica anche ricorrendo eventualmente a prelievo fiscale dello stesso BILANCIO ENERGETICO e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo di tutti gli aspetti energetici produzione consumi sia termici che elettrici compreso i dati relativi al consumo di combustibili nella centrale termoelettrica CONSUMO DI RISORSE MATERIE PRIME PRODOTTI e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo dei dati relativi alla produzione e al consumo di risorse idriche materie prime e di servizio ausiliarie SCARICHI IDRICI e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo delle modalit con cui viene effettuato lo scarico delle acque reflue anche ricorrendo eventualmente a prelievo e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE delle analisi effettuate sulle acque reflue scaricate EMISSIONI IN ATMOSFERA e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il contro
106. i apposite fosse di scarico le quali e applicazione di una cascata es tramogge risultano munite di aspirazione e abbattimento delle polveri e applicazione di uno scivolo con un angolo di pendenza minimo Riduzione presenti Ad esclusione del caso di scarico di materiali solidi non sensibili al moto per cui non si ha un altezza critica delle SISIEmI di trasporto e movimentazione del seme 3 de le ORE A I i 4 SR farine coclee o nastri trasportatori all interno dell impianto di caduta libera per minimizzare l altezza di caduta dei materiali solidi realizzare lo sbocco dello scaricatore emissioni aE 3 Re i si Re sa F i risultano interamente chiusi in modo da prevenire la vicino all estremit superficiale del materiale gi accumulato ovvero sul fondo di esso adottando le seguenti diffuse tecniche e altezza delle condotte di riempimento regolabili e altezza dei tubi di riempimento regolabili e altezza dei tubi di cascata regolabili In funzione della sostanza da movimentare e dell ubicazione per materiali solidi non bagnabili altamente e moderatamente sensibili agli spostamenti applicare trasportatori chiusi o tipologie in cui il materiale trasportato racchiuso dalla cinghia stessa come e trasporti pneumatici trasportatore a catena trasportatore a coclea trasportatore a nastro tubolare trasportatore a nastro doppio oppure un nastro trasportatore chiuso senza pulegge di supporto come e nas
107. i di carico e scarico rifiuti nonch delle caratteristiche delle aree di stoccaggio rifiuti 66 Sezione piano di controllo Allegato F La periodicit riportata da ritenersi indicativa e comunque da valutarsi anche in base alle risultanze contenute nei report periodici che la Ditta tenuta a fornire come da prescrizioni e da Piano di Monitoraggio alla Provincia e all ARPA Le spese occorrenti per le attivit di controllo programmato da parte dell Organo di Vigilanza ARPA previste nel Piano di Controllo dell impianto oltre alla verifica del Piano di Adeguamento sono a carico del gestore e saranno determinate secondo quanto previsto nel Piano stesso Il corrispettivo economico relativo al Piano di Controllo verr valutato in base alle tariffe in corso di definizione a livello regionale per questa attivit in mancanza di tale riferimento verr utilizzato il tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia Romagna Il corrispettivo economico delle determinazioni analitiche sar valutato in base ai costi industriali relativi alle attivit analitiche mentre le altre attivit verranno rendicontate in base alla tariffa oraria secondo quanto definito dal Tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia Romagna 67
108. i igienici dell attivit e dalla mensa aziendale unite ad acque meteoriche Tali acque reflue industriali e domestiche comprese le acque meteoriche di dilavamento vengono inviate tramite tubazione diretta a depurazione presso il limitrofo impianto di trattamento chimico fisico biologico della Societ SICEA S p A in tale impianto di depurazione il cui scarico finale destinato al Canale Magni appartenente al bacino idrografico del Canale Candiano vengono trattati oltre che rifiuti speciali liquidi anche pericolosi conferiti in conto terzi tramite mezzi mobili anche le acque reflue provenienti da attivit industriali collegate tramite condotta diretta PIR Lloyd Alma Petroli e la stessa Bunge Italia Le due Societ Bunge Italia e SICEA hanno recentemente aprile 2008 redatto e sottoscritto apposito Regolamento che definisce le modalit operative le competenze e la regolamentazione dei singoli flussi di scarico compresa la gestione di eventuali anomalie ed emergenze nonch l identificazione dei punti di consegna e i valori di immissione che tali flussi di scarico devono rispettare per l accettazione all impianto di trattamento SICEA oltre ai programmi di monitoraggio tale Regolamento viene assunto integralmente ai fini della regolamentazione dei singoli flussi di scarico della ditta Bunge Italia verso l impianto di trattamento SICEA Il sistema fognario di conferimento dello stabilimento Bunge Italia all impianto di depurazion
109. i incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori e l implementazione del Sistema di Gestione della sicurezza SGS per la prevenzione degli incidenti rilevanti in conformit al DM 09 08 2000 Per quanto riguarda la modifica in progetto dell attivit energetica connessa allo stabilimento produttivo si evidenzia che tale intervento non comporta aggravio al preesistente livello di rischio per lo stabilimento a rischio di incidente rilevante Bunge Italia di Porto Corsini 23 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B B3 VALUTAZIONE INTEGRATA DELL INQUINAMENTO E POSIZIONAMENTO DELL IMPIANTO RISPETTO ALLE MTD Per la valutazione integrata delle prestazioni ambientali dello stabilimento produttivo Bunge Italia di Porto Corsini volto alla lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico nonch lecitina e oleine i riferimenti da adottare sono stati tratti in mancanza di Linee Guida nazionali dal BRef licenziato nell Agosto 2006 dall European IPPC Bureau di Siviglia Reference Document on Best Available Techniques in the Food Drink and Milk Industries BRef FDM Detto BRef riflette lo scambio di informazioni occorso in merito alle attivit elencate nell Allegato I comma 6 4 b e 6 4 c della direttiva 96 61 CE tra le quali rientra appunto l attivit svolta dalla Ditta punto 6 4 b in quanto inerente il trattamento e la trasformazione destinati alla fabbri
110. i infiammabili da realizzarsi in un sito serbatoi interrati con spazi ristretti possono considerarsi anche serbatoi interrati Ridurre le emissioni in atmosfera derivanti serbatoi interrati di stoccaggio dell esano sono collegati al sistema di abbattimento delle arie carburate presenti in dalle operazioni di scarico stoccaggio e Riduzione impianto movimentazione delle sostanze imputabili di del rischio Tali serbatoi sono inoltre tra loro collegati in modo tale da evitare la fuoriuscita accidentale di esano durante significativi impatti ambientali di incidente l approvvigionamento il bilanciamento dei vapori viene effettuato tramite il collegamento di questi con l intero impianto e serbatoi interrati sono indicati per lo rilevante quindi con il sistema di trattamento presente stoccaggio di liquidi infiammabili e Per lo stoccaggio in serbatoi interrati di delle sostanze volatili prevedere un sistema di emissioni in trattamento dei vapori nel caso di sostanze atmosfera di volatili che non siano tossiche altamente COV tossiche cancerogene mutagene e teratogene di categoria 1 e 2 possibile prevedere altres valvole di respirazione sistemi di bilanciamento dei vapori ovvero polmonazione dei serbatoi in funzione della stessa sostanza stoccata Stimare mediante modelli di calcolo le emissioni di COV laddove sia previsto risultino significative pu risultare necessario convalidare il modello di calcolo mediante misure
111. i opportuni requisiti di controllo secondo quanto riportato in Allegato E Piano di Monitoraggio parte integrante della presente AIA si dovr provvedere a verifiche periodiche come ivi indicato Come previsto dall art 7 comma 6 del D Lgs n 59 05 dovr altres essere redatta annualmente una relazione descrittiva delle attivit di monitoraggio effettuate ai sensi di quanto previsto nel Piano di Monitoraggio aziendale e dei relativi risultati con una verifica di conformit rispetto ai limiti e alle prescrizioni contenuti nel presente atto autorizzatorio Tale relazione dovr essere inviata entro il 30 aprile dell anno successivo al presente provvedimento alla Provincia di Ravenna all ARPA territorialmente competente e al Comune di riferimento Una volta disponibili saranno forniti al gestore i modelli standard per il reporting dei dati Fino a quel tempo i dati del monitoraggio vengono forniti sulla base di formati standard eventualmente gi in uso ovvero su modelli predisposti dal gestore stesso La Ditta altres tenuta a presentare entro il 30 aprile di ogni anno alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente il Piano di Gestione dei Solventi di cui all art 275 del D Lgs n 152 06 tale Piano relativo alla gestione e monitoraggio delle emissioni di COV esano derivanti dall attivit di estrazione olio dai semi svolta in stabilimento pu essere ricompreso nella sopracitata relazione annuale descritti
112. i sistemi standardizzati Lo scopo livello di dettaglio e la natura standardizzato o non standardizzato del SGA dipendono generalmente dalla natura scala e complessit degli impianti e dalla potenzialit dell impatto ambientale che possono presentare Nello specifico deve essere quindi prevista l implementazione e l adozione di un Sistema di Gestione Ambientale che comprenda a seconda delle circostanze individuali le seguenti caratteristiche e definizione di una politica ambientale per gli impianti dalla Direzione aziendale e pianificazione e definizione delle necessarie procedure e implementazione delle procedure ponendo particolare attenzione a struttura e responsabilit formazione consapevolezza e competenza comunicazione coinvolgimento dei dipendenti documentazione efficienza del controllo di processo 3 programmi di manutenzione preparazione e risposta alle emergenze rispetto della normativa ambientale e controllo delle performances e adottare delle azioni correttive ponendo particolare attenzione a monitoraggio e misurazioni azioni correttive e preventive conservazione dei dati se praticabile auditing interna imparziale per determinare la conformit o meno del sistema di gestione ambientale alle disposizioni pianificate e se stato implementato e mantenuto correttamente e revisione da parte della Direzione aziendale A livello di indirizzo la cui eventuale assenza p
113. i sopraindicati per l emissione esistente di pertinenza della centrale termoelettrica Per la verifica del parametro CO si utilizza come riferimento il metodo UNI 9968 mentre per il parametro COT si utilizza come riferimento il metodo UNI 12619 che sostituisce il metodo UNI 10391 previsto nell Allegato V del DM 25 08 2000 e Nelle fasi di messa a regime del nuovo impianto di cogenerazione dovr essere in funzione parallelamente ai controlli discontinui anche il SMCE 58 Sezione piano di monitoraggio Allegato E e Il SMCE di cui sar dotato il nuovo camino Ec dovr essere conforme a quanto previsto nell allegato VI del D Lgs n 152 06 scegliendo fra sistemi di misura estrattivi e o non estrattivi o analizzatori in situ path o situ point In particolare gli analizzatori scelti per gli inquinanti dovranno essere conformi a quanto previsto al Punto 3 dell Allegato VI alla Parte V del D Lgs n 152 06 e sottoposti a tarature e verifiche implementando un sistema di gestione del SMCE con requisiti conformi alla norma tecnica UNI EN 14181 Gli strumenti di misura di NOx e Polveri dovranno avere caratteristiche prestazionali minime conformi alla Sezione 8 dell Allegato Il alla Parte V del D Lgs n 152 06 Per il monitor del CO il valore dell intervallo di fiducia al P95 di una singola misura non pu superare del 10 il valore limite riferito alla media giornaliera Per il monitor del COT il valore dell intervallo di fiducia al P95 di
114. iacente l impianto SICEA che convoglia le acque meteoriche di dilavamento di tale area avente un estensione di 600 m analogamente al precedente tale flusso di scarico dello stabilimento Bunge Italia non regolamentato all interno del sopracitato Regolamento di conferimento verso l impianto di depurazione SICEA confluisce attraverso il sollevamento P14 alla vasca di omogeneizzazione da 400 m di SICEA per il successivo trattamento Oltre al sopracitato punto di scarico nel Canale Magni nello stabilimento in esame si individuano ulteriori due punti di scarico nel Canale Candiano P3 e P10 utilizzati in caso di precipitazioni meteoriche eccezionali al fine di evitare l allagamento dello stabilimento In termini quantitativi i due flussi di scarico verso l impianto di trattamento SICEA di acque reflue industriali derivanti dalle attivit svolte nello stabilimento produttivo Bunge Italia entrambi di natura continua sono caratterizzati da una portata massima oraria rispettivamente pari a circa 90 m h per le acque di processo e 3 m h per le acque di processo acide rilevante tuttavia in termini qualitativi il flusso di acque reflue acide caratterizzato infatti da un tenore medio di COD molto pi elevato circa 9 5 kg m di COD rispetto a quello che contraddistingue le acque di processo circa 0 8 kg m di COD e corrispondente a circa il 30 del carico organico totale di tali flussi di scarico di acque reflue industriali verso l impi
115. ica il locale attualmente presente verr completamente ristrutturato al fine di soddisfare le esigenze di ingombro dei nuovi macchinari di portata delle strutture di resistenza al fuoco delle strutture spedizione ollo raffinato 10 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B portanti ed infine di installazione di sistemi atti all abbattimento del rumore generato All interno di tale fabbricato previsto altres l ampliamento dell esistente cabina di controllo della centrale termoelettrica in modo da introdurre un locale per i quadri e le apparecchiature di controllo dell impianto A servizio dell attivit produttiva e connessa attivit energetica descritte in precedenza nello stabilimento sono altres presenti le seguenti attivit accessorie Demineralizzazione acque Le acque superficiali sollevate dalla Canaletta Anic per il reintegro del circuito vapore nella centrale termoelettrica sono trattate previa filtrazione in automatico su due filtri a ghiaia lavoranti alternativamente in un impianto di demineralizzazione completamente automatico costituito da una serie di filtri a resine scambiatrici ioniche e relative colonne di decarbonatazione La rigenerazione delle resine anioniche e cationiche viene attuata con soda caustica e acido cloridrico tali materie ausiliarie sono stoccate in serbatoi attigui all impianto muniti dei relativi bacini di contenimento Le acque cos demineralizzate vengono trasferite
116. ice centrifugazione L olio degommato viene quindi essiccato sottovuoto e inviato allo stoccaggio previo raffreddamento la lecitina greggia disidratata in un evaporatore a film sottile sottovuoto viene inviata ad uno stoccaggio intermedio prima di subire i trattamenti finale per la standardizzazione Desolventizzazione tostatura seme la desolventizzazione e tostatura del seme disoleato in uscita dall estrattore realizzata in un apparecchiatura suddivisa in 8 piani riscaldati a vapore comunicanti tra loro tramite bocchette ad apertura controllata dal livello la farina trattenuta nei piani mantenuta in agitazione continua da delle palette azionate da un albero centrale mosso da un gruppo motoriduttore Nei primi 3 piani si realizza una azione di desolventizzazione della farina dall esano mentre negli ultimi 5 piani diventa determinante tramite iniezione di vapore diretto nell ultimo piano la tostatura del prodotto resa necessaria dall esigenza di ridurre la presenza di sostanze antinutrizionali che vengono inattivate con vapore diretto alla temperatura di 100 105 C Tutti i gas ottenuti esano vapore d acqua vengono aspirati lavati in un ciclone e inviati agli economizzatori della distillazione la farina desolventizzata e tostata viene estratta e inviata a essiccamento Essiccamento farina per ridurne l umidit la farina gi desolventizzata e tostata essiccata mediante scambio termico indiretto con vapore il
117. ico del motore es aldeidi AI fine di garantire le prestazioni di abbattimento degli inquinanti sopraindicate si provveder all installazione di un sofisticato sistema di controllo del processo SCR che oltre a prevedere il monitoraggio delle condizioni operative dell impianto per evidenziarne eventuali anomalie di funzionamento agisce essenzialmente sulla regolazione della quantit di reagente ammoniacale da dosare nel sistema per evitare da un lato una scarsa efficienza di abbattimento degli NOx e dall altro un eccessivo tenore di ammoniaca non reagita ammonia slip In termini di impatti sulla componente atmosfera con particolare riguardo alle emissioni in atmosfera di NOx e Polveri inquinanti ritenuti maggiormente critici nel contesto in cui lo stabilimento ubicato confrontando la situazione esistente con quella conseguente alla modifica impiantistica della centrale termoelettrica si riscontra nelle condizioni di valori di emissione autorizzati ovvero garantiti ossia nelle condizioni maggiormente conservative e quindi peggiorative un incremento pari a circa 17 2 t anno di NOx e 3 6 tanno di Polveri Valutando anche altri possibili scenari oltre al peggiore si potuto verificare che in condizioni operative stimate come reali valori di emissione desunti dagli autocontrolli svolti nel triennio 2004 2006 per lo stato ante operam e valori attesi di progetto per lo stato post operam il bilancio tra la situazione esi
118. iderazione dell articolato mosaico ambientale e dei singoli ecosistemi di significativo pregio naturalistico che caratterizzano il contesto territoriale in cui inserito lo stabilimento Bunge Italia si evidenzia che tale area non risulta altres soggetta a vincoli di carattere naturalistico non ricade infatti all interno di alcun sito della Rete Natura 2000 ovvero SIC Siti di Importanza Comunitaria e ZPS Zone di Protezione Speciale ai sensi delle direttive comunitarie Habitat e Uccelli pur trovandosi nelle vicinanze di alcune di esse in particolare del SIC IT4070006 Pialassa dei Piombone e Pineta di Punta Marina e dei SIC ZPS IT4070003 Pineta di San Vitale e Bassa del Pirottolo e IT4070004 Pialasse Baiona Risega e Pontazzo Rispetto alla pianificazione settoriale in materia di qualit dell aria il nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali risulta conforme ai contenuti del PRQA della Provincia di Ravenna Relativamente agli inquinanti NOx e Polveri individuati dal PRQA come maggiormente critici per la qualit dell aria nella Provincia di Ravenna ed anche pi nello specifico all interno del Comune di Ravenna le valutazioni sui bilanci degli inquinanti emessi confermate dalle risultanze ottenute con le simulazioni effettuate in termini di dispersione atmosferica e ricaduta al suolo degli inquinanti hanno evidenziato variazioni trascurabili e impatti non significativi nello stato di qua
119. iduate dal PTA come area sensibile per cui necessitano specifiche misure di prevenzione dell inquinamento e di risanamento si rileva la riflessione attualmente posta dal Documento Preliminare del PPTA concernente l individuazione dell asta del Candiano e della Pialassa Piombone come area sensibile ai sensi del D Lgs n 152 06 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B In merito all assetto idrografico dell area in esame situata nel bacino idrografico del Canale Candiano di competenza dell Autorit dei Bacini Regionali Romagnoli si evidenzia che nonostante i fenomeni di esondazione che nel 1979 hanno interessato il Comune di Ravenna in particolare in prossimit di Porto Corsini e Marina di Ravenna tale area non rientra tra quelle a rischio individuate dal Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico dell Autorit dei Bacini Regionali Romagnoli Inquadramento ambientale STATO DEL CLIMA DELL ATMOSFERA E DI QUALITA DELL ARIA La Provincia di Ravenna compresa fra la costa adriatica ad Est e i rilievi appenninici a Sud Ovest costituita in gran parte da territorio omogeneo distinguibile in pianura costiera pianura interna pianura pedecollinare e zona collinare e valliva Da un punto di vista meteo climatico l area di interesse pu essere inquadrata nella pianura costiera che si spinge fino alla zona valliva Nella provincia di Ravenna la condizione pi frequente in tutte le stagioni quella di stabil
120. il raffinato stato stoccato l autorizzazione all utilizzo in centrale rilasciata dal Controllo Qualit le date di utilizzo in centrale eventuali riprocessamenti Olio raffinato e tutti gli elementi di qualifica omologa e monitoraggio del fornitore 63 Sezione piano di monitoraggio Allegato E tank cleanliness certificate secondo FOSFA e three previous cargoes certificate tutte le analisi effettuate in accettazione il serbatoio di scarico la targa e il vettore di eventuali autotrasporti su gomma per il trasferimento l autorizzazione all utilizzo in centrale rilasciata dal Controllo Qualit le date di utilizzo in centrale Il combustibile vegetale alimentato al motore dovr essere periodicamente sottoposto a controlli con frequenza almeno mensile per i seguenti parametri tecnologici secondo le specifiche indicate dal produttore del motore Liquid Biofuel Specification WARTSILA DAAB426575 13 07 2006 fatto salvo per il parametro FOSFORO che dovr comunque essere non superiore a 10 mg kg al fine di preservare l efficienza del catalizzatore DeNOx Parametro Unit di Valore misura Viscosit a 40 cSt 2 100 C Densit a 15 C kg m 991 Acqua max vol 0 2 Zolfo max m m 0 05 Fosforo max mg kg 10 Silicio max mg kg 10 Sedimenti max m m 0 05 Per quanto riguarda i METALLI PESANTI nel primo anno di esercizio commerciale della ce
121. ilimento Bunge Italia si inserisce pertanto armonicamente attraverso lo sviluppo intermodale del proprio sito produttivo Per quanto concerne il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PTCP della Provincia di Ravenna l area di interesse appartenente all Unit di Paesaggio denominata Del porto e della citt n 5 risulta collocata all interno del Polo Funzionale n 4 del Porto di Ravenna per cui il PTCP stesso prevede il consolidamento lo sviluppo e la riqualifica nonch in un ambito specializzato per attivit produttive di rilievo sovracomunale Ambito n 21 Ravenna Zona Industriale Portuale in cui si rileva la presenza di stabilimenti a rischio di incidente rilevante tra cui lo stesso stabilimento produttivo Bunge Italia In particolare l Ambito n 21 in cui ricade lo stabilimento in oggetto viene individuato dallo stesso PTCP art 8 1 comma 3 delle NTA del PTCP come consolidato ovvero un insieme di aree produttive rilevanti per l entit degli insediamenti in essere e in taluni casi anche per l entit delle residue potenzialit edificatorie previste nel PRG vigente ma che non appare indicato per politiche di ulteriore significativa espansione dell offerta insediativa A tal proposito si evidenzia che l intervento in progetto inerente la realizzazione di un nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali ad integrazione della centrale termoelettrica esistente appare conforme alle dispo
122. impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili di potenza termica nominale pari a 17 2 MWt composto da un gruppo motoalternatore alimentato a oli vegetali di potenza elettrica installata pari a 7 9 MWe e da una caldaia di recupero termico dai gas di scarico del motore per la produzione di vapore a 12 bar per le utenze termiche di stabilimento contestualmente si provveder al declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale riducendone la potenza termica nominale a 32 MWt 20 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B In tal modo lo stabilimento raggiunger l autosufficienza energetica anche in termini di fabbisogno di energia elettrica la produzione di energia elettrica con l ausilio della turbina esistente servir ad alimentare l adiacente stabilimento produttivo mentre l eccedenza verr ceduta alla rete nazionale circa 40 000 MWh anno Nella figura seguente si riporta una rappresentazione schematica dell attivit energetica asservita allo stabilimento produttivo Bunge Italia di Porto Corsini nella configurazione sia attuale che futura al fine di evidenziare le modifiche introdotte nell assetto della centrale termoelettrica conseguenti alla realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali Configurazione attuale Vapore a 60 bar Acqua demi Metano En Elettrica 1827 kW Spillamento vapore a 50 bar En Elettrica ima Vapore a 60 bar Acq
123. incipale della modifica riguardante la centrale termoelettrica ottenuta nella nuova sezione di cogenerazione realizzando un ciclo combinato 21 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B mediante l installazione oltre al motogeneratore preposto alla generazione di energia elettrica di una caldaia a recupero sui gas di scarico del motore gas di scarico uscenti dal motore aventi una temperatura pari a 347 C vengono inviati ad una caldaia a tubi di fumo che consente la produzione di 3 6 t h di vapore saturo a 12 bar utilizzando acqua demineralizzata e degasata a 115 C la potenzialit termica cos recuperata risulta pari a 2 2 MWt I fumi in uscita dalla caldaia ad una temperatura residua di circa 200 C verranno sfruttati per un ulteriore recupero termico realizzando mediante apposito scambiatore di calore il preriscaldamento dalla temperatura iniziale di 20 C dell acqua demineralizzata di reintegro del circuito vapore fino ad una temperatura di 90 C i fumi in uscita dallo scambiatore di calore afferiranno quindi al nuovo punto di emissione di pertinenza della centrale ad una temperatura pari a circa 95 C La potenza termica recuperata tramite questo sistema risulta pari a 1 63 MWt Recupero di calore dal sistema di raffreddamento ad acqua del motore Il motore previsto nella nuova sezione di cogenerazione in virt del proprio sistema di raffreddamento a circuito d acqua render disponibili circa 300 m h di acqu
124. intero ramo della rete di raccolta posta lungo la banchina oltre a quello che trasversalmente attraversa l area dei silos semi stata adeguatamente isolata tramite l istallazione di una copertura costituita da moduli in lamiera dove sono stati posti pozzetti ispezionabili per la periodica manutenzione della rete il tratto di rete fognaria posto all interno dell area silos semi stato totalmente intubato tramite posa di condotta in PVC A seguito degli interventi di miglioramento sopradescritti e dopo la pulizia delle aste fognarie di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento dell intero stabilimento nel corso del 2007 sono stati effettuati ulteriori 13 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B campioni per meglio caratterizzare la qualit delle acque meteoriche di dilavamento i risultati analitici possono essere cos riassunti vasca di sollevamento pompe P5 P6 oltre ad un lieve superamento del parametro Fosforo totale nel periodo di pioggia successivo ai primi 15 minuti si registra un lieve superamento del parametro Azoto totale si evidenzia inoltre una notevole diminuzione dei valori di concentrazione dei parametri pi significativi tra i primi 15 minuti di pioggia e dopo i 15 minuti di pioggia In condizioni di No rain si registrano alti valori per SST BOD e COD vasca di sollevamento pompe P7 P8 non si registra alcun superamento dei limiti di legge n nei primi 15 minuti n successiva
125. io si valutato lo scenario pi verosimile di classificazione del territorio prendendo come riferimento il PRG vigente L area di interesse ricade all interno della zona D8 1 zone produttive portuali di cui all art VII 16 delle norme di attuazione del PRG vigente del Comune di Ravenna in applicazione dei criteri del DPCM 01 03 1991 il Comune di Ravenna ha provveduto ad attribuire a tale area la classe acustica VI area esclusivamente industriale con limiti di immissione sonora di 70 dBA sia nel periodo diurno che notturno Le principali sorgenti di rumore presenti all interno del sito produttivo in esame comprendono sia sorgenti fisse associate ad apparecchiature macchine e impianti sia sorgenti mobili come i veicoli e gli automezzi per le attivit di trasporto dei materiali Per quanto concerne in particolare il rumore prodotto all interno dello stabilimento le sorgenti sonore rilevanti nell assetto impiantistico attuale sono cos individuate Ricevimento materie prime 3 torri di sbarco trasporti meccanici impianti di aspirazione fosse Preparazione seme pulitrici vibranti laminatoi di rottura vibrovagli expander Estrazione olio coclee estrattore desolventizzatore essiccatore raffreddatore ventilatori Preparazione farine mulini a martelli separatori Corbari ventilatori essiccatore raffreddatore Raffinazione oli centrifughe telai a scuotimento deo
126. ione E1 5 periodi di funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza alimentato a gasolio dovranno essere annotati sullo stesso registro di cui al precedente punto 2 fatte salve le prove di funzionalit periodica dello stesso 6 Perla verifica del rispetto dei valori limite di emissione sopraindicati dovranno essere utilizzati i metodi di prelievo e analisi e le strategie di campionamento adottati dall UNI cos come modificati con Decreto del 25 08 2000 ed integrati da norme tecniche di successiva emanazione 7 Per l effettuazione delle verifiche necessario che i condotti di adduzione e scarico degli impianti di abbattimento siano dotati di prese di misura posizionate e dimensionate in accordo con quanto specificatamente indicato nella norma UNI 10169 8 In caso di emissioni in atmosfera accidentali non prevedibili dovr essere data comunicazione a mezzo fax nel pi breve tempo possibile alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente 9 In caso di incidenti che prevedano l attivazione del Piano di Emergenza Interna la comunicazione agli enti competenti dovr essere effettuata secondo quanto previsto nel piano stesso D1 2 Emissioni in atmosfera Assetto futuro La realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili ad integrazione dell esistente centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo comporter l introduzione di un nuovo punto di emissione Ec a cui afferir
127. ione dell assetto impiantistico All interno dello stabilimento Bunge Italia S p A di Porto Corsini si attua la lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico quali in particolare olio di semi di soia grezzo olio di semi di girasole grezzo olio di semi di colza grezzo per una capacit massima giornaliera di produzione di oli vegetali grezzi pari a 500 tonnellate olio di semi di soia raffinato olio di semi di girasole raffinato olio di semi di arachidi raffinato olio di semi di mais raffinato olio di semi di colza raffinato per una capacit massima giornaliera di produzione di oli vegetali raffinati pari a 470 tonnellate farina di semi di soia farina di semi di girasole farina di semi di colza ed enersoy per una capacit massima giornaliera di produzione farine pari a 1 350 tonnellate con la produzione come sottoprodotti di lecitina di soia e oleine per una capacit produttiva massima giornaliera rispettivamente pari a 10 tonnellate e 20 tonnellate L attivit produttiva dello stabilimento che si svolge in continuo lungo tutta la settimana pu essere schematizzata attraverso una serie di operazioni principali cos riassumibili Ricevimento e stoccaggio materie prime e di supporto ausiliarie Il ricevimento delle materie prime nello specifico semi di soia girasole e colza pu avvenire via mare di provenienza estera o via terra dal territorio nazionale Per l
128. it associata ad assenza di turbolenza termodinamica e debole variazione del vento con la quota Ci comporta che anche in primavera ed estate nonostante in questi periodi dell anno si verifichino il maggior numero di condizioni di instabilit vi siano spesso condizioni poco favorevoli alla dispersione degli inquinanti immessi vicino alla superficie Nella considerazione che per quanto riguarda lo stabilimento Bunge Italia risultano significativi i parametri NOx Polveri COV esano e secondariamente SOx si evidenzia che relativamente allo stato di qualit dell aria il territorio del Comune di Ravenna e quindi l area di interesse rientra in zona A e in particolare nell aggiomerato R9 Ravenna ovvero una porzione di zona A in cui particolarmente elevato il rischio di superamento dei valori limite degli standard di qualit dell aria e o delle soglie di allarme previsti dal DM n 60 02 per la quale necessario elaborare piani di azione nel breve termine In particolare il Quadro Conoscitivo del Piano provinciale di tutela e Risanamento della Qualit dell Aria PRQA della Provincia di Ravenna ha evidenziato a valle dell elaborazione dei dati delle postazioni fisse della rete di monitoraggio aventi serie storiche nel periodo 2000 2004 e di quelli ricavati dalle campagne con il laboratorio mobile in tutti i comuni della provincia che gli inquinanti pi critici per il territorio provinciale ed anche pi nello specifico a
129. ivi quantitativi massimi previsti la sostanza pericolosa che rende lo stabilimento a rischio di incidente rilevante soggetto in particolare alle disposizioni di cui agli artt 6 regime di notifica e 7 adozione nell ottica di una politica aziendale di prevenzione degli incidenti rilevanti di un Sistema di Gestione della Sicurezza del citato decreto lesano in quanto l unica rispondente ai criteri fissati dal D Lgs n 334 99 e s m i L esano sostanza utilizzata quale solvente per l estrazione dell olio dai semi oleosi subisce durante tale operazione dei cambiamenti dello stato fisico l esano viene utilizzato liquido per estrarre lolio dal fiocco seme opportunamente preparato per la fase di estrazione la miscela olio esano cos ottenuta viene distillata al fine di ottenere l olio e recuperare lesano in esso contenuto che separato in fase vapore viene successivamente condensato Una successiva separazione dell esano dalle acque permette il riutilizzo del solvente per l estrazione dell olio dai semi In definitiva lesano presente nello stabilimento nelle seguenti forme fisiche stato liquido nei serbatoi di stoccaggio e nella fase di estrazione dell olio dai semi oleosi stato vapore nella fase di distillazione della miscela olio esano ottenuta dalla fase di estrazione stato liquido vapore nella fase di condensazione dei vapori provenienti dalla fase di distillazione stato liquido alla fine della fase di condensazion
130. izzazione Considerato il basso contenuto di acidi grassi liberi degli oli vegetali da raffinare olio di soia olio di girasole olio di colza nello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini attuata la neutralizzazione chimica Deodorizzare gli oli vegetali utilizzando un sistema di raffreddamento a singolo passaggio con doppio scrubber Riduzione dei consumi energetici e riduzione del carico inquinante COD nelle acque reflue La deodorizzazione degli oli vegetali viene effettuata mediante stripping con vapore indiretto operando sottovuoto l olio cos deodorato raffreddato in una serie di scambiatori a temperatura ambiente 32 33 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B TECNICHE PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DEGLI INQUINANTI NELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA DERIVANTI DALLE OPERAZIONI DI SCARICO STOCCAGGIO E MOVIMENTAZIONE DI SOSTANZE LIQUIDE PERICOLOSE ESANO Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Realizzare la progettazione dei serbatoi Tali tecniche sono nella loro generalit tutte riconducibili alle norme e dettami del D Lgs n 334 99 e s m i in materia di considerando pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose a cui risulta assoggettato lo stabilimento Bunge e le caratteristiche chimico fisiche delle Italia per l
131. l abbattimento e il contenimento delle emissioni sonore prodotte dal nuovo impianto di cogenerazione sono state individuate opere di mitigazione quali pareti perimetrali e di copertura di tipo fonoassorbente per il locale motore che sar dotato altres di portoni di accesso provvisti di doppie guarnizioni per la tenuta acustica nonch silenziatori nei torrini espulsione aria e nelle aspirazioni di aria comburente aria lato motori e aria lato alternatore Dalla valutazione dell impatto acustico generato dalle sorgenti del nuovo impianto di cogenerazione non si prevedono variazioni significative nei valori di emissione e immissione sonora rispetto allo stato attuale Bilancio energetico In termini di consumi energetici nell intero sito produttivo si individuano utenze sia termiche che elettriche Per quanto riguarda i consumi di energia termica i processi produttivi attivi presso lo stabilimento in esame prevedono l utilizzo di energia termica sottoforma di vapore sia a bassa pressione 10 bar che ad alta pressione 60 bar generata nella centrale termoelettrica presente nel sito Nel 2005 i consumi annui di vapore sono complessivamente risultati pari a circa 175 500 tonnellate di cui in maggioranza ascrivibili alle fasi di preparazione seme ed estrazione olio 73 5 e secondariamente alla raffinazione degli oli 24 In merito ai consumi di energia elettrica nel 2005 l intero sito produttivo ha assorbito circa 31 890 MWh anch essi att
132. l incertezza della misura eseguita si prender in considerazione il valore assoluto della misura per il confronto con il limite stabilito I rapporti di prova relativi agli autocontrolli devono riportare insieme al valore del parametro analitico il metodo utilizzato e la relativa incertezza P95 conformi oltre all esito analitico devono altres essere indicate le condizioni di assetto dell impianto durante l esecuzione del rilievo se pertinenti AI momento della presentazione dei rapporti di prova relativi a quanto previsto nel Piano di Monitoraggio dovr essere data evidenza dell incertezza estesa associata al dato analitico Si rammenta altres che l incertezza estesa deve essere compatibile con i coefficienti di variazione Cv di ripetibilit indicati nei Metodi ufficiali Accessibilit dei punti di prelievo e loro caratteristiche e Il punto di prelievo deve essere posizionato e manutentato in modo da garantire l accessibilit in ogni momento e da permettere il campionamento in sicurezza nel rispetto del D Lgs n 626 94 e s m i Inoltre l azienda dovr assicurare la presenza di idonei strumenti per l apertura chiavi paranchi ecc del pozzetto d ispezione onde consentire il prelievo dei reflui e Il pozzetto di campionamento parimenti agli altri manufatti quali tubazioni sistemi di depurazione e trattamento pozzetti di raccordo ecc dovranno sempre essere mantenuti in perfetta efficienza e liberi da sedimenti al fine di permettere il r
133. le dopo essere passato dalla fase di condensazione riutilizzato come solvente nell estrattore Utilizzare pompe ad anello liquido per realizzare un vuoto ausiliario per deumidificare degasare ovvero minimizzare l ossidazione degli oli vegetali Riduzione dei consumi di energia termica Il processo di estrazione lavora in depressione il vuoto realizzato mediante pompa ad anello liquido Recuperare lesano dai vapori condensabili derivanti dal processo produttivo mediante separazione per gravit e ribollitore Riduzione delle emissioni in atmosfera di esano riduzione del carico inquinante nelle acque reflue di processo e riduzione dei consumi di energia termica L esano viene recuperato mediante condensazione dai vapori dell impianto una volta condensato l esano inviato alla riserva presente per essere riutilizzato nel processo produttivo Attuare un lavaggio con olio minerale per recuperare l esano dai vapori incondensabili derivanti dal processo produttivo Riduzione delle emissioni in atmosfera di COV esano Per abbattere recuperare l esano dai vapori incondensabili le arie carburate vengono inviate a 2 colonne di lavaggio che utilizzano olio minerale bianco come mezzo assorbente Adottare cicloni per il contenimento delle emissioni in atmosfera di polveri umide derivanti dall estrazione di oli vegetali al fine di raggiungere livelli di emissione di tale inquinante inferiori a
134. le banchina filtro a tessuto Portata massima Nm h 14 400 Altezza minima m 8 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 50 Punto di emissione E26 bis BANCHINA Nastro passerella ciclone Portata massima Nm h 10 000 Altezza minima m Durata h d Punto di emissione E28 CARICO FARINE Trasporti filtro a tessuto Portata massima Nm h 6 000 Altezza minima m Durata h d Punti di emissione E29 E30 47 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D RICEVIMENTO SEME Fosse di scarico filtro a tessuto Portata massima Nm h 23 000 ognuno 19 Durata h d 12 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm 50 Punto di emissione E32 CARICO FARINE Insaccatrici farine filtro a tessuto Portata massima Nmn 10 500 Altezza minima m 28 Durata h d 6 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione E34 RAFFINAZIONE OLI Serbatoi terre decoloranti filtro a tessuto Portata massima Nm h 2 200 Altezza minima m 11 Durata h d 1 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 50 Punto di emissione E35 RAFFINAZIONE OLI Serbatoi terre decoloranti filtro a tessuto Portata massima Nm h 1 800 Altezza minima m 16 Durata h d 1 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 50 Punti
135. le licenze delle autorizzazioni e delle concessioni previste dalle leggi statali regionali dallo Statuto e dai regolamenti DISPONE 1 Di volturare la titolarit dell AIA rilasciata con provvedimento n 637 del 01 10 2007 dal sig Visentin Ivano al sig Tanzi Vincenzo in qualit di gestore dell impianto di lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico della Ditta Bunge Italia S p A avente sede legale in Comune di Roma Via Flaminia n 888 e impianto in Comune di Ravenna Via Baiona n 203 localit Porto Corsini Di considerare la modifica proposta come MODIFICA SOSTANZIALE dell AIA Di aggiornare e modificare l AIA a seguito della procedura di riesame per l impianto esistente di lavorazione di semi oleosi per la produzione di olio vegetale ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico punto 6 4 b2 Allegato del D Lgs n 59 05 della Ditta Bunge Italia S p A sito in Comune di Ravenna localit Porto Corsini sostituendo tutte le prescrizioni e condizioni impartite con provvedimento n 637 del 01 10 2007 come indicato agli allegati del presente provvedimento 4 Di subordinare la validit della presente AIA con le relative condizioni e prescrizioni di cui agli allegati parte integrante del presente provvedimento al rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni e la gestione e la conduzione degli impianti compresi gli adeguamenti richiesti per la messa
136. lit dell aria delle zone interessate dalla ricaduta delle emissioni degli impianti Bunge Italia Per quanto riguarda gli indirizzi contenuti nel PRQA volti al risanamento della qualit dell aria si rileva che la nuova sezione energetica a fonti rinnovabili prevista ad integrazione della centrale termoelettrica esistente risulta in linea con le misure previste nelle NTA del PRQA per il raggiungimento degli obiettivi di qualit Titolo III con particolare riferimento alle norme direttive indicate per il settore industriale portuale art 16 sono infatti previsti avanzati sistemi di abbattimento degli NOx con le Migliori Tecniche Disponibili e l installazione di Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni AI fine di conseguire un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell intero sito produttivo in esame si evidenzia invece la necessit di taluni interventi di adeguamento tra cui l implementazione nell ottica delle MTD di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 In relazione alle previsioni e vincoli rispetto alla pianificazione in materia di tutela delle acque l area di interesse non ricade in una zona di protezione delle acque sotterranee individuate dal Piano di Tutela delle Acque PTA della Regione Emilia Romagna considerato inoltre che sia l approvvigionamento dello stabilimento Bunge Italia garantito attraverso prelievo da acquedotto industriale e civile piuttosto che m
137. ll interno del Comune di Ravenna risultano essere il biossido di azoto e il particolato PMio Nel PRGA presente inoltre una stima del contributo alle emissioni in atmosfera suddiviso per macro settori e per Comune Gli inquinanti considerati sono SOx NOx MNCOV e PM non si trattato il parametro CO in quanto questo inquinante deriva per pi del 90 dal traffico veicolare e solo per quote minime da altri settori la distribuzione percentuale di questo inquinante nei diversi settori sarebbe quindi risultata poco significativa Il quadro relativo al Comune di Ravenna nel quale localizzata l area di interesse individua rispettivamente nella combustione energetica 35 nelle emissioni industriali 29 e nei trasporti stradali 20 i principali settori imputabili delle emissioni di NOx nel territorio comunale quote inferiori sono ascrivibili al traffico marittimo e mezzi agricoli 10 Le emissioni industriali rappresentano invece il contributo preponderante 75 alle emissioni di particolato PMo nel territorio comunale STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE L area di interesse situata nel bacino idrografico del Canale Candiano uno dei sette bacini che appartengono totalmente o in parte alla Provincia di Ravenna Tale bacino costituito da un corpo imbrifero di 385 km formato da diversi canali di bonifica tra cui il Cerba la Canala il Cupa il Pirottolo il Fagiolo e la Lama presenta caratteristiche fortemente anomale ri
138. ll efficienza dei sistemi di abbattimento D1 1 Emissioni in atmosfera Assetto attuale LIMITI EMISSIONI I limiti risultano i seguenti in condizione di normale funzionamento cos come definito nel D Lgs n 152 06 art 268 definizioni bb cc dd ee il numero delle ore in cui l impianto in funzione con l esclusione dei periodi di avviamento e di arresto e dei periodi di guasto salvo diversamente stabilito dalle normative adottate ai sensi dell art 271 comma 3 o della autorizzazione art 271 comma 14 e art 273 comma 8 del D Lgs n 152 06 Punto di emissione E1 CENTRALE TERMOELETTRICA Caldaia a metano Portata massima Nmn 45 000 Altezza minima m 23 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri NOx 350 SOx 35 Per tale emissione i limiti si intendono comunque rispettati a condizione che la Ditta utilizzi come combustibile gas metano Punti di emissione E2 E3 E4 E5 PREPARAZIONE SEME Decorticatrice seme ciclone Portata massima Nm h 15 000 ognuno Altezza minima m 21 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione E6 PREPARAZIONE SEME Riscaldatore seme ciclone Portata massima Nm h 7 000 Altezza minima m Durata h d Punto di emissione E7 PREPARAZIONE SEME Trasporti seme farine filtro a tessuto Portata massima Nm h 13 000 Durata h d
139. ll impianto vengono quantitativo di materiale riciclabile per ridurne la quantit minimizzatti gli scarti utilizzata e per minimizzare i rifiuti Riduzione CONFEZIONAMENTO Acquistare materiali alla rinfusa della produzione Tutte le materie prime e di servizio ausiliarie sono approvvigionate alla rinfusa Attuare la raccolta differenziata dei rifiuti derivanti dai materiali di rifiuti L azienda effettua la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio imballaggi di imballaggio in funzione del materiale per consentirne la di plastica di legno misti che conferisce a terzi per le opportune operazioni di corretta gestione recupero smaltimento Utilizzare sistemi automatizzati a circuito chiuso per il Riduzione Il riempimento delle bottiglie in PET con gli oli vegetali raffinati effettuato in CONSERVAZIONE 3 DI 3 i i i IN BOTTIGLIE riempimento dei contenitori a automatico nel preposto reparto di confezionamento oli Negli impianti produttivi caratterizzati da processi che Allo stato attuale presente nel sito una centrale termoelettrica in grado di necessitano sia di energia termica che elettrica installare soddisfare la totalit dei consumi di energia termica e la maggior parte delle impianti di cogenerazione esigenze di energia elettrica Nell ambito dell intervento in progetto prevista l installazione di un nuovo impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili oli vegetali ad integrazione della centrale termoelettrica esistente e con
140. llo del registro degli autocontrolli delle emissioni in atmosfera e Verifica ANNUALE di conformit alle emissioni in atmosfera sull anno civile ai sensi dell Allegato Il alla Parte V 5 3 e 5 4 del D Lgs n 152 06 sulla base del report e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE della documentazione attestante la verifica dei sistemi di controllo gestione degli impianti di abbattimento e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo dei parametri di gestione della caldaia alimentata a metano afferente al punto di emissione E1 e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo dei parametri di gestione del motore alimentato a oli vegetali e relativo sistema di abbattimento catalitico afferente al punto di emissione Ec e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo dell efficienza del Sistema di Monitoraggio in Continuo installato sul punto di emissione Ec e della registrazione dei dati e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE delle potenziali fonti di emissioni diffuse presenti in stabilimento EMISSIONI SONORE e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE del piano di controllo che la Ditta dovr eseguire e Verifica Ispettva ad hoc nel caso di modifica sostanziale dell impatto acustico derivante dall insediamento di nuove significative fonti di emissione sonora PRODUZIONE RIFIUTI e Verifica Ispettiva con periodicit TRIENNALE per il controllo dei registr
141. llo di pulizia e manutenzione della rete fognaria implementato dalla Ditta per cui deve pertanto essere fornita continuit all attuazione delle attivit di seguito indicate per il controllo della rete fognaria di stabilimento Manutenzione della rete fognaria con cadenza settimanale viene effettuato un controllo visivo della rete fognaria da parte del personale di impianto e registrato in apposito modulo in caso di necessit prevista la pulizia straordinaria dell intera rete mediante apposita strumentazione Pulizia dei piazzali con cadenza giornaliera viene effettuata la pulizia dei piazzali incidenti le aree di impianto per le quali non risulta possibile prevedere interventi di schermatura o isolamento della rete fognaria dall ambiente esterno tale pulizia viene effettuata mediante l ausilio di motospazzatrice Pulizia della rete fognaria con cadenza mensile viene effettuata la pulizia della rete fognaria e o dei pozzetti mediante apposita strumentazione Modalit operative campionamenti con le modalit e le frequenze sopraindicate dovranno essere effettuati nei punti ufficiali di prelevamento indicati per lo stato di fatto e per lo stato di progetto nelle planimetrie della rete fognaria di stabilimento allegate al presente provvedimento per quanto riguarda nello specifico i flussi di scarico dello stabilimento Bunge Italia verso l impianto di trattamento della Societ SICEA i singoli punti di consegna sono indicati nella pl
142. lo il recupero e lo smaltimento Evitare sversamenti sul terreno durante la movimentazione dei materiali Ottimizzare la separazione delle acque reflue per ottimizzarne il riutilizzo e il trattamento Lo Stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini sta attualmente implementando un SGA conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 in cui vengono definiti gli aspetti ambientali significativi e le responsabilit nonch apposite procedure gestionali e operative Periodicamente all interno dello stabilimento sono effettuati dei corsi di formazione e dei training specifici in campo nel cui ambito vengono affrontati aspetti legati sia alla sicurezza che alla protezione dell ambiente L ottimizzazione dei consumi e dei livelli di emissione risulta essere un obiettivo principale dello stabilimento come si evince dal confronto dei valori rilevati per lo stabilimento in oggetto rispetto a quelli associati alle MTD Per il contenimento delle emissioni sonore all interno dello stabilimento sono installati pannelli fonoassorbenti per delimitare l area dei laminatoi del fiocco e dei mulini delle bucce e delle farine ulteriori pannelli fonoassorbenti sono altres installati in raffineria e centrale termoelettrica come rivestimento delle relative cabine di controllo All interno dello stabilimento svolta apposita manutenzione periodica delle apparecchiature presenti in impianto Lo Stabilimento Bunge Italia di Porto Cor
143. lo di eventuali perdite di esano dai preposti serbatoi posso causare potenziale inquinamento del suolo e delle acque rilevare le perdite tramite del rischio di interrati di stoccaggio effettuato indirettamente tramite controllo di livello sistema di barriera di prevenzione rilasci controlli di inventario contaminazione del suolo e delle Costantemente viene effettuato il monitoraggio del livello del serbatoio e giornalmente viene effettuato il controllo tra il quantitativo di esano e e metodi di emissione acustici acque approvvigionato e quello utilizzato all interno dello stabilimento per poter e monitoraggio di sostanze volatili nel suolo analizzare se i consumi di tale solvente risultino imputabili al solo processo produttivo ovvero possano indicare una possibile rottura del serbatoio interrato Non risulta altres implementata alcuna attivit di monitoraggio dello stato del suolo presente nell area Con particolare riguardo ai serbatoi interrati contenenti sostanze liquide pericolose ovvero serbatoi interrati per lo stoccaggio di esano non risultano dotati n di che posso causare potenziale inquinamento del suolo e delle acque prevedere doppio mantello n di contenimento secondario e serbatoi a doppio mantello dotati di sistema di rilevazione delle perdite e serbatoi a singolo mantello dotati di contenimento secondario e sistema di rilevazione delle perdite Aree infiammabili e punti di innesco Direttiv
144. luenza del vento e prevenire la formazione di polveri come misura primaria all interno dello stabilimento sono rappresentate in massima Lo stoccaggio in cumuli all aperto pu essere l unica soluzione per grandi quantit di materiale umidificabile parte dalle operazioni di carico e scarico del seme e delle o non sensibile al vento farine nonch dalle operazioni di trasferimento della farina Ridurre la velocit dei veicoli di transito nel sito per ridurre le polveri che possono essere sollevate all interno del ciclo produttivo e verso la preposta area di Realizzare superfici pavimentate di cemento o asfalto per strade usate solo da autocarri e autoveicoli per stoccaggio facilitarne la pulizia Per l approvvigionamento via nave dei semi vengono utilizzati Pulire le strade pavimentate appositi impianti semoventi torri di sbarco che aspirano il Pulire i pneumatici dei veicoli seme attraverso tubi telescopici e lo scaricano attraverso un Minimizzare la velocit e l altezza di caduta libera durante le operazioni di carico e scarico dei materiali sistema di ciclonaggio nei trasporti meccanici collegati alla solidi adottando le seguenti tecniche rete di stoccaggio dello stabilimento il ricevimento via terra e installazione di diaframmi all interno della condotta di carico avviene invece tramite ribaltamento dei cassoni dagli e applicazione di un regolatore alla fine della condotta per regolare la velocit di uscita autocarri all interno d
145. mente In condizioni di No rain si registra un elevata concentrazione di SST In conclusione le acque meteoriche provenienti dall area Sud Ovest afferenti alle pompe P5 P6 necessitano di un trattamento che si protragga oltre i primi 5 mm di pioggia e sono quindi classificabili come acque reflue di dilavamento le acque meteoriche provenienti dall area Nord Est afferenti alle pompe P7 P8 possono sono invece classificabili come acque di prima pioggia e le acque di seconda pioggia possono essere scaricate in acque superficiali Dallo studio di caratterizzazione delle acque meteoriche di dilavamento derivanti dall insediamento emersa pertanto la necessit di interventi adeguamento della rete fognaria di stabilimento per cui la Ditta ha provveduto contestualmente a presentare un progetto di adeguamento in base ai disposti della DGR n 286 06 e s m i che prevede sostanzialmente la realizzazione di una vasca di raccolta per le acque di prima pioggia e meteoriche di dilavamento delle aree del proprio stabilimento da avviare al trattamento presso l impianto SICEA rinunciando ai 700 m ad essa attualmente riservati contrattualmente nella vasca da 2 000 m di SICEA Per il calcolo del dimensionamento della vasca di raccolta in base ai dati pluviometrici forniti dal Servizio Meteo di ARPA per la zona di Ravenna stata assunta un altezza della precipitazione meteorica di 11 7 mm in 15 minuti 130 l s ha Il volume di stoccaggio minimo cos
146. menti molto elevati Evidentemente la realizzazione dell acquedotto industriale il cui approvvigionamento garantito da acque superficiali mediante il quale la stessa Bunge Italia soddisfa la maggior parte dei propri fabbisogni idrici ha permesso una riduzione degli emungimenti di acque sotterranee e quindi una regressione del fenomeno di subsidenza Relativamente quindi allo stato di sfruttamento della risorsa idrica sotterranea lo stabilimento chimico in esame non attuando prelievi idrici dal suolo tramite pozzi ma soddisfacendo tutti propri fabbisogni idrici mediante acquedotto sia industriale ovvero Canaletta ANIC per le acque industriali di processo e di raffreddamento sia civile per l acqua potabile ad uso domestico non incide in alcuna maniera sullo stato quali quantitativo della falda sotterranea In merito alla componente ambientale acque sotterranee inoltre Bunge Italia S p A aderisce al Protocollo di Intesa per la gestione ambientale del Distretto Chimico e Industriale in attuazione del quale sono previsti periodici monitoraggi volti ad identificare i possibili impatti delle attivit industriali sulla falda freatica attraverso una caratterizzazione idrodinamica del flusso di falda nonch una caratterizzazione del chimismo delle acque sotterranee La rete di monitoraggio attualmente costituita da 95 piezometri di cui 81 controllano direttamente la zona occupata dagli impianti del Distretto Chimico e Industriale Descriz
147. meteoriche raccolte nei bacini di deposito del carburante e dei chemicals tali scarichi sono saltuari e non vanno ad incidere in modo significativo sul flusso attualmente inviato attraverso la rete di raccolta delle acque di processo all impianto di trattamento SICEA Consumi idrici Il sistema di prelievo trasformazione e distribuzione dell acqua all interno del Distretto Chimico e Industriale di Ravenna gestito dalla Societ consortile Ravenna Servizi Industriali R S 1 che a partire dal dicembre 2004 per tale attivit subentrata a Polimeri Europa L acqua di fiume prelevata ad uso industriale dal Fiume Reno dal Fiume Lamone e dal Canale Emiliano Romagnolo e quindi indirettamente dal Po attraverso il Fiume Lamone giunge per mezzo della canaletta di adduzione di Polimeri Europa canaletta ANIC presso l impianto Trattamento Acque di Carico TAC dove 14 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B viene trasformata per i vari usi di tipo industriale e successivamente distribuita all intero Distretto Chimico e Industriale A monte dell ingresso nel Distretto la predetta canaletta alimenta direttamente lo stesso stabilimento Bunge Italia nonch l impianto di potabilizzazione comunale gestito dalla Societ HERA nonch l acqua potabile viene prelevata dalla rete comunale per poi essere rilanciata da parte dell impianto TAC all intero Distretto L approvvigionamento idrico dello stabilimento Bunge
148. mizzazione energetica art 12 7 Con particolare riferimento agli impianti di produzione energia punto 3m tali indirizzi prevedono il ricorso a fonti rinnovabili specificando nel contempo una serie di indicazioni che favoriscono la realizzazione di impianti di cogenerazione con utilizzo del calore nel settore produttivo localizzati in ambiti territoriali specializzati per attivit produttive di rilievo sovracomunale che siano preferibilmente in grado di offrire la materia prima richiesta l ubicazione all interno di un ambito specializzato per attivit produttive di rilievo sovracomunale Ambito n 21 l utilizzo dell energia prodotta sia termica che elettrica nell adiacente stabilimento esistente per le sue necessit produttive nonch l utilizzo come combustibile di oli vegetali che sono considerati fonti energetiche rinnovabili ai sensi della normativa nazionale di riferimento prodotti trattati e raffinati ad uso combustibile direttamente all interno dello stesso stabilimento Bunge Italia vanno senza dubbio in questa direzione In merito agli ambiti di tutela del PTCP lo stabilimento Bunge Italia che si trova a ridosso di una zona di tutela naturalistica e di conservazione a Est del sito e dal Parco Regionale del Delta del Po a Nord e Nord Ovest del sito di cui rispettivamente agli artt 3 25a e 7 4 delle NTA del PTCP non ricade all interno di particolari vincoli paesaggistici ambientali e storico archeologici In cons
149. ncia in data 29 06 2007 PG 55062 2007 del 03 07 2007 dal sig Visentin Ivano in qualit di legale rappresentante della Ditta Bunge Italia S p A avente sede legale in Comune di Roma Via Flaminia n 888 e impianto in Comune di Ravenna Via Baiona n 203 localit Porto Corsini ai sensi dell art 16 comma 2 lettera a della L R n 26 04 e dell art 12 comma 3 del D Lgs n 1 Provvedimento 387 03 intesa ad ottenere il rilascio dell autorizzazione alla costruzione e all esercizio di un impianto di cogenerazione alimentato a fonti rinnovabili olio vegetale ad integrazione della centrale termoelettrica esistente alimentata a metano per una potenzialit termica nominale complessivamente pari a 49 2 MWt CONSIDERATO che ai sensi dell art 1 comma 5 del D Lgs n 59 05 per gli impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili nuovi ovvero sottoposti a modifiche sostanziali AIA rilasciata nel rispetto della disciplina di cui al D Lgs n 59 05 ai sensi dell art 12 del D Lgs n 387 03 DATO ATTO che dalle risultanze dello studio effettuato dalla Ditta in merito alla caratterizzazione delle acque meteoriche di dilavamento derivanti dall insediamento emersa la necessit di interventi adeguamento della rete fognaria di stabilimento per cui la Ditta ha provveduto contestualmente a presentare un progetto di adeguamento alle previsioni della DGR n 286 06 e s m i PRESO ATTO che dall attivit di verifica svolt
150. ne monitor sono quindi riportati i diversi controlli di processo presenti prevedere controlli di temperatura nelle utenze termiche nonch negli stoccaggi e nelle ambientale temperatura pressione livello ecc i quali risultano in parte anche dotati di tubazioni di trasferimento di materie realizzati a temperature critiche ovvero prefissate nel suo allarme visivo e sonoro prevedere controlli di portata e di livello nei casi di trasferimento di materiali realizzati in complesso condotte in pressione o meno prevedere controlli di livello nei serbatoi e nelle vasche adibite allo stoccaggio ovvero al trattamento di liquidi effettuare misure analitiche ed applicare sistemi di controllo al fine di ridurre la produzione di rifiuti e acque reflue derivanti dal processo e dalle operazioni di pulizia quali nel trattamento delle acque reflue misurare il pH dei reflui sottoposti a neutralizzazione al fine di controllare la corretta addizione e miscelazione dei reagenti prima dei successivi trattamenti o lo scarico prima del riutilizzo dell acqua misurarne la conducibilit e il contenuto di detergenti nel caso in cui fluidi possano risultare torbidi od opachi per la presenza di materiale solido in sospensione misurarne la torbidit al fine di controllare la qualit dell acque di processo e ottimizzare sia il recupero del materiale in sospensione sia dell acqua depurata TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETT
151. novabili olio vegetale della Ditta Bunge Italia S p A in Comune di Ravenna localit Porto Corsini Il monitoraggio e il controllo delle condizioni dell AIA sono esercitate dalla Provincia di Ravenna ai sensi dell art 12 della L R n 21 04 avvalendosi del supporto tecnico scientifico e analitico di ARPA al fine di verificare la conformit dell impianto alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione La Provincia ove rilevi situazioni di non conformit alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione proceder secondo quanto stabilito nell atto stesso o nelle disposizioni previste dalla vigente normativa nazionale e regionale IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO Dott Stenio Naldi Sezione informativa Allegato A ALLEGATO A Sezione informativa A1 Informazioni generali Sito Porto Corsini Ravenna Via Baiona n 203 Impianto Impianto di lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico Attivit IPPC D Lgs n 59 05 Allegato punto 6 4 b2 Trattamento e trasformazione destinati alla fabbricazione di prodotti alimentari a partire da materie prime vegetali con una capacit di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate al giorno Attivit connesse Attivit energetica volta alla generazione di energia elettrica e termica per l adiacente stabilimento produttivo Attualmente tale attivit svolta n
152. ntazione apposite procedure istruzioni e prassi operative volte al corretto svolgimento di tutte le operazioni che potrebbero comportare sversamenti accidentali al fine di prevenirne l accadimento Per quanto riguarda l intervento di modifica prospettato si rileva che nell ambito dell integrazione della centrale termoelettrica prevista l installazione di 4 nuovi serbatoi metallici aventi capacit complessivamente pari a 1 260 m per lo stoccaggio dell olio vegetale grezzo ad uso combustibile mentre per lo stoccaggio degli oli vegetali raffinati anch essi ad uso combustibile nel motogeneratore saranno destinati 2 serbatoi esistenti gi dedicati a tali prodotti dello stabilimento A servizio del nuovo impianto di cogenerazione prevista altres l installazione oltre a 3 nuovi serbatoi di accumulo per l acqua demineralizzata di ulteriori serbatoi per lo stoccaggio di chemicals e sostanze di servizio ausiliarie soluzione ammoniacale gasolio olio lubrificante Sia il deposito del carburante che lo stoccaggio dei chemicals saranno dotati di bacini di contenimento adeguatamente dimensionati per prevenire eventuali sversamenti Rischio di incidente rilevante Lo stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini assoggettato agli adempimenti di cui al D Lgs n 334 99 e s m i in materia di pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose Considerate le sostanze pericolose detenute in stabilimento e i relat
153. nte il trattamento e la trasformazione destinati alla fabbricazione di prodotti alimentari a partire da materie prime vegetali con una capacit di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate al giorno L attivit energetica sopracitata nell assetto sia attuale che futuro non si configura invece come attivit IPPC bench elencata nell Allegato del D Lgs n 59 05 punto 1 1 in quanto di potenzialit inferiore al valore soglia ivi indicato la realizzazione dell impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili in progetto ad integrazione della centrale termoelettrica esistente costituisce modifica sostanziale di tale attivit funzionalmente e tecnicamente connessa con l attivit soggetta ad AIA Inquadramento territoriale e programmatico Lo stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini ubicato tra la via Baiona e il Canale Candiano sorge in un area ad elevata concentrazione di attivit industriali che dalle porte di Ravenna si sviluppa lungo il Canale Candiano sino al mare Nella zona non esistono strutture residenziali di alcun genere le zone circostanti lo stabilimento sono infatti occupate in parte da aree industriali e in parte da aree a naturalit diffusa Tutta l area industriale di Ravenna situata in un contesto territoriale sensibile e di particolare complessit per la presenza della zona turistica lungo la costa di una pineta litoranea e di un sistema idrico caratterizzato dalle Pialasse Baiona e Piombone
154. ntrale in progetto il loro contenuto dovr essere monitorato ad ogni carico navale alla luce degli esiti presentati verr stabilito il Piano di Monitoraggio per gli anni seguenti Ai fini del controllo del combustibile vegetale dovr essere attrezzato a monte del motore un punto di prelievo fiscale in sicurezza a disposizione degli organi di vigilanza In tale punto potranno essere effettuate tutte le verifiche per le specifiche tecniche e di qualit del combustibile vegetale in alimentazione al motore A carico dell azienda dovr altres essere redatta una procedura di campionamento nel punto di prelievo sopracitato da sottoporre all approvazione delle Autorit Competente e di Controllo INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE E PARAMETRI DI PROCESSO Il monitoraggio delle performances costituisce uno degli elementi pi importanti in quanto permette il controllo della prestazioni dell impianto e l adozione di interventi nel caso cui si riscontrino scostamenti dai valori ottimali identificati per l impianto In proposito si prende atto di alcuni indicatori di prestazione gi utilizzati dall azienda che a partire dai dati noti di produzione consumo di materie prime ovvero risorse idriche ed energetiche nonch emissioni compresa la produzione di rifiuti rendono conto della performance ambientale dell impianto e possono pertanto essere utilizzati come indicatori indiretti di impatto ambientale quali Aspetto Parametro m
155. o Bunge Italia di Porto Corsini si prende atto delle registrazioni previste nel Piano di Monitoraggio aziendale con frequenza giornaliera dei dati relativi ai consumi delle materie prime semi ed esano e alle quantit ottenute di prodotti finiti ovvero sottoprodotti destinati alla vendita oli vegetali grezzi e raffinati farine lecitina e olio acido si evidenzia che i cicli produttivi svolti in stabilimento non comportano la produzione di intermedi Con cadenza semestrale effettuata altres la registrazione dei consumi di sostanze di servizio ausiliarie compresi i combustibili utilizzati nella centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo Tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorit di controllo MATRICE ARIA Tenendo in considerazione quanto indicato nell Allegato D al punto D1 Emissioni in atmosfera il Piano di Monitoraggio prevede le seguenti attivit di monitoraggio alle emissioni in atmosfera vista la produzione aziendale costituita da oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico con annessa attivit energetica volta alla generazione di energia termica ed elettrica per lo stesso stabilimento produttivo Con particolare riguardo all attivit di estrazione di olio vegetale da semi caratterizzata da un consumo di solvente esano superiore a 10 tonnellate anno altres implementata apposita procedura aziendale per definire le responsa
156. o armato tetto conico in profilati in ferro e copertura in lamiera zincata dalla capacit di circa 8 750 m in grado ciascuno di stoccare 5 000 tonnellate di farina base soia tali trulli sono muniti di un ampio portone per il prelievo della farina a mezzo pala meccanica con trasferimento direttamente su automezzi ovvero su tramoggia e trasporti destinati a 2 serbatoi sopraelevati dai quali si caricano gli automezzi 1 capannone con tamponature perimetrali in prefabbricati in cemento armato copertura completamente indipendente in profilati in acciaio al carbonio e tetto in lastre in fibrocemento munito di 5 portoni per il prelievo della farina con pala meccanica e carico su automezzi Un sistema di trasporto a nastro centrale munito di trippler in quota consente il trasferimento e il carico dal capannone lungo tutto l asse longitudinale Tale capannone in grado di stoccare circa 36 000 tonnellate di farina base soia 1 capannone con tamponamento perimetrale in lamiera grecata chiuso ermeticamente sul tetto in profilati in acciaio al carbonio e copertura in eternit ecologico munito alle estremit di 3 portoni di accesso agli automezzi e alla pala meccanica Tale capannone in grado di stoccare circa 13 000 tonnellate di farina base soia diviso in due comparti comunicanti con un portone il comparto lato canale industriale attrezzato con un trasporto per l alimentazione posizionato sul colmo del tetto collegato dirett
157. o dai fumi di combustione provenienti dal motogeneratore di un sistema di depurazione del tipo DeNOx SCR Catalytic Oxidation costituito da un reattore catalitico combinato cos composto 3 stadi catalitici prevedono l alloggiamento del catalizzatore DeNOx per l abbattimento degli ossidi di azoto con iniezione di soluzione acquosa ammoniacale al 25 in peso quale agente riducente 1 stadio catalitico prevede l alloggiamento del catalizzatore CO HC Catalyst per l abbattimento del monossido di carbonio e gli idrocarburi incombusti 1 stadio catalitico prevede l alloggiamento del catalizzatore PM Reducing Catalyst per un ulteriore abbattimento specifico del materiale particolato Tale sistema di abbattimento capace di ridurre gli ossidi di azoto formatisi durante la combustione dell olio vegetale fino al 95 e contemporaneamente ridurre le emissioni di monossido di carbonio con resa di abbattimento pari a circa il 40 oltre a consentire comunque una ridottissima emissione anche per il 16 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B materiale particolato lt 10 mg Nm che in termini granulometrici analisi di tipo sperimentale disponibili in letteratura mostrano peraltro essere in prevalenza fini Considerando l effetto ossidante della sezione SCR tale reattore catalitico consente inoltre prestazioni di rilievo anche per l abbattimento di sostanze a carattere odorigene potenzialmente presenti nei gas di scar
158. ocale posto in adiacenza all attuale centrale termoelettrica le apparecchiature pi significative in termini di impatto elettromagnetico risultano 1 motoalternatore con potenza apparente di 7 9 MWe linee elettriche aeree e interrate in media tensione MT linea interrata in media tensione di propriet ENEL Il nuovo assetto della centrale termoelettrica prevede anche l installazione di una nuova cabina elettrica con le seguenti funzioni collegamento del trasformatore con la rete elettrica nazionale da 15 KV per l acquisto di energia contatore dell energia cessione acquisto protezione dell impianto elettrico protezione e alimentazione del trasformatore collegamento per la cessione dell energia elettrica prodotta dalla turbina La cabina elettrica sar ricavata all interno di un edificio esistente posto di fronte alla centrale termoelettrica in tale locale saranno installati i quadri elettrici il trasformatore e le apparecchiature necessarie alla gestione della nuova sezione energetica La cabina sar collegata attraverso la rete esistente alla cabina ENEL di presa consegna posta in prossimit all ingresso dello stabilimento E inoltre prevista la realizzazione di nuovi locali elettrici ove verranno installati i seguenti componenti principali 1 trasformatore 15KV 400V 1 600 KVA 1 alloggiamento per una eventuale seconda linea apparecchiature per la distribuzione a bassa tensione Per quanto riguarda il tr
159. olose come notificato nel 2000 agli organi competenti MATRICE ACQUA SCARICHI IDRICI Tenendo in considerazione quanto indicato nell Allegato B al punto B2 Scarichi idrici il Piano di Monitoraggio prevede con cadenza programmata il monitoraggio dei flussi di scarico dello stabilimento Bunge Italia verso l impianto di trattamento SICEA come previsto nel Regolamento sottoscritto tra le due Societ che riguardano sostanzialmente la verifica dei parametri fissati in omologa e in particolare e Acque di processo all interno dei limiti di batteria della Societ SICEA S p A sull ingresso alla vasca di omogeneizzazione immediatamente a monte della sezione di trattamento chimico fisico monostadio con successivo trattamento biologico viene effettuato con cadenza mensile il controllo del parametro Sostanze grasse e oli vegetali oltre al controllo giornaliero tramite contatore volumetrico elettronico del quantitativo conferito L impianto di depurazione SICEA dotato di controllo automatico dei pH acidi con correzione mediante aggiunta di latte di calce nonch allarme per pH basici elevati sempre all interno dei limiti di batteria dell impianto di trattamento SICEA provvede al controllo dei parametri COD SS TKN N NO N NOg3 NH P totale con cadenza mensile e Acque acide da scissione paste saponose all interno dei limiti di batteria della Societ SICEA S p A sull ingresso alla stazione di neutralizzazi
160. on comporta problematiche sotto l aspetto dell inquinamento acustico prodotto PRESCRIZIONI 1 Deve essere verificata la corretta istallazione e applicazione dei sistemi di contenimento acustico previsti sulle sorgenti sonore introdotte dal nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali 2 Nell ambito delle attivit di manutenzione devono essere previsti con cadenza almeno semestrale interventi rivolti agli impianti con emissioni rumorose esterne affinch mantengano inalterata la massima efficienza e non vengano riscontrati livelli sonori maggiori dovuti al malfunzionamento 3 La Ditta tenuta a intervenire tempestivamente in caso di avaria funzionale avvertibile da sopralluoghi per controlli visivi e uditivi D5 Produzione rifiuti materiali di scarto prodotti dallo stabilimento devono essere preferibilmente recuperati direttamente nel ciclo produttivo Qualora ci non fosse possibile i corrispondenti rifiuti dovranno essere consegnati a ditte esterne autorizzate per il loro recupero ovvero in subordine il loro smaltimento La loro classificazione e la loro gestione dovr avvenire secondo quanto previsto alla Parte IV del D Lgs n 152 06 anche attraverso l utilizzo di determinazioni di carattere analitico Il gestore tenuto a verificare che il soggetto a cui consegna i rifiuti sia in possesso delle necessarie autorizzazioni nonch a gestire i rifiuti secondo quanto previsto in Allegato E Piano di Monitora
161. on una portata di 37 5 m h nell arco delle 72 ore successive all evento meteorico alla vasca di omogeneizzazione di SICEA da 400 m per essere avviate al trattamento chimico fisico biologico tale ulteriore quantitativo di acque da depurare in conseguenza di quanto raccolto e convogliato nello stabilimento Bunge ltalia a seguito di precipitazioni meteoriche assorbito con effetti trascurabili dall impianto di depurazione SICEA L invio del flusso verso la vasca di raccolta ovvero verso lo scarico in acque superficiali controllato mediante appositi misuratori di portata posti sulla mandata delle pompe P5 P6 e P7 P8 Per quanto riguarda infine la modifica riguardante la centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo Bunge Italia si prevedono variazioni trascurabili e impatti non significativi sulla risorsa idrica in termini di scarichi rispetto all assetto attuale Il nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali determiner infatti solamente un esiguo aumento della quantit spurgata dal circuito di acqua di raffreddamento quantificabile in circa 3 m h a fronte degli attuali 45 m h di acque di raffreddamento inviate all impianto di trattamento SICEA attraverso la rete di raccolta delle acque di processo Un ulteriore apporto agli scarichi di acque reflue industriali verso l impianto di trattamento SICEA deriva altres dalla pulizia dell area di pertinenza del nuovo impianto di cogenerazione nonch dalle acque
162. one con latte di calce e salificazione degli acidi grassi liberi eventualmente presenti a monte della vasca di omogeneizzazione viene effettuato tramite campionatore automatico il controllo sul campione medio giornaliero prelevato dalla linea di conferimento con determinazione di 60 Sezione piano di monitoraggio Allegato E acidit libera espressa come mg l di acido solforico calce necessaria per la neutralizzazione fino a pH 9 4 quantit di fango prodotto a 105 C espresso come SS nella fase di neutralizzazione acidi grassi e oli vegetali in caso di evidente presenza fosforo totale dopo trattamento di neutralizzazione e successiva sedimentazione da effettuarsi sul chiarificato filtrato oltre al controllo giornaliero tramite contatore volumetrico elettronico del quantitativo conferito Sempre all interno dei limiti di batteria dell impianto di trattamento SICEA provvede al controllo dei parametri COD SS TKN N NO N NO3 NH P totale con cadenza mensile e Acque meteoriche di dilavamento all interno dei limiti di batteria della Societ SICEA S p A prima dello scarico in acque superficiali viene effettuato periodicamente e comunque almeno una volta all anno in occasione di evento piovoso il controllo dei parametri SS TKN COD NH P totale nonch in via cautelativa delle sostanze pericolose quali Cadmio Cromo totale Nichel Piombo Rame Zinco Idrocarburi totali Solventi organici Solventi clorura
163. one da 400 m presso l impianto di trattamento SICEA e Rete di raccolta acque acide che convoglia le acque reflue industriali denominate Acque di processo acide alla stazione di neutralizzazione della ditta SICEA prima dell invio alla vasca di omogeneizzazione da 400 m della stessa SICEA per il successivo trattamento con una portata massima di 3 m h Le acque reflue di cui sopra sono classificate acque reflue industriali e confluiscono mediante rete dedicata al punto di consegna Acque Acide posto sulla condotta di mandata al fiorentino 38 presso l impianto di trattamento SICEA e Rete di raccolta Area Sud Ovest comprendente tutta la zona della banchina pi l area Nord di parcheggio autocarri e rete di raccolta Area Nord Est zona capannoni imbottigliamenti magazzino vicino al parcheggio autocarri che convogliano le acque meteoriche di dilavamento di tali aree aventi rispettivamente un estensione di 74 200 m e 26 200 m comprese le acque reflue domestiche di alcuni servizi igienici Tali reflui confluiscono attraverso rispettivamente i sollevamenti P5 P6 e P7 P8 ad una vasca di raccolta di SICEA della capacit di 2 000 m di cui 700 m esclusivamente dedicati ai flussi di scarico della Societ Bunge Italia raggiunto il livello massimo all interno di tale vasca mediante un sistema di valvole automatiche le acque meteoriche di dilavamento unitamente alle acque reflue domestiche sono scaricate in acque su
164. one perdite ritorno vapori alla cisterna Entrambe le linee sono inoltre dotate di valvola di intercettazione oltre a tali valvole di sistemi di contenimento ecc intercettazione sono installate l o gli equipaggiamenti da installare in base a Riduzione valvola di non ritorno sulla mandata della linea del liquido e i esperienze pregresse materiali da del rischio dispositivo arrestatore di fiamma sul condotto vapori in prossimit dei serbatoi costruzione tipologia delle valvole ecc di incidente dispositivo arrestatore di fiamma sulla linea di scarico a le procedure di controllo e manutenzione rilevante raccordo rapido sulla linea di scarico adatto all attacco del flessibile fornito dal trasportatore da implementare e le soluzioni da adottare 8 ni raccordo rapido sulla linea vapori con flessibile filettato e tappato l l i n i i per rendere agevoli le attivit di delle Gli attacchi rapidi sulla linea di scarico e su quella di ritorno vapori risultano dimesionalmente diversi in maniera da evitare manutenzione e controllo accessi emissioni in Y possibile errore da parte dell operatore VAI i n configurazioni ecc atmosfera di Entrambe le linee sono realizzate esclusivamente con giunzioni saldate a piena penetrazione e sono poste su solidi la modalit di gestione delle situazioni di COV staffaggi fissi in posizione protetta tale da impedire ingiurie meccaniche e da consentire un adeguata ispezionabilit emergenza distanza da
165. orazione di semi oleosi per la produzione di olio vegetale ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico nello stabilimento Bunge Italia di Ravenna a seguito della modifica sostanziale sopracitata con particolare riguardo all attivit energetica svolta nella centrale termoelettrica connessa allo stesso stabilimento produttivo che non ricade nelle fattispecie di cui all Allegato del D Lgs n 59 05 ma comunque attivit funzionalmente e tecnicamente connessa all attivit soggetta ad AIA ACQUISITO il parere espresso dal Comune di Ravenna nell ambito dei lavori della Conferenza dei Servizi indetta ai sensi dell art 16 della L R n 26 04 da questa Provincia in qualit di autorit competente in materia di procedimento unico PRESO ATTO del documento con le conclusioni della procedura di riesame PG 48219 2008 del 14 05 2008 predisposto dal Servizio Ambiente di questa Provincia con il supporto della Sezione Provinciale di ARPA in esecuzione della convenzione di cui al provvedimento n 36 del 25 01 2008 rilasciato dalla Provincia di Ravenna tale documento comprende l approvazione del progetto di adeguamento della rete fognaria di stabilimento alle previsioni della DGR n 286 06 e s m i PRESO ATTO altres del parere espresso dalla Sezione Provinciale ARPA relativamente al Piano di monitoraggio PG 48223 2008 del 14 05 2008 ai sensi dell art 10 comma 4 della L R n 21 04 VISTA la comunicazione ex art 10 comma 4 del D Lgs n
166. ormati c metodi ufficiali nazionali o internazionali o pubblicati su autorevoli riviste scientifiche metodi utilizzati alternativi e o complementari ai metodi ufficiali devono avere un limite di rilevabilit complessivo che non ecceda il 10 del valore limite stabilito In casi particolari l utilizzo di metodi con prestazioni superiori al 10 del limite devono essere preventivamente concordati con l Autorit competente e ARPA Qualora non fosse indicata l incertezza della misura eseguita si prender in considerazione il valore assoluto della misura per il confronto con il limite stabilito rapporti di prova relativi agli autocontrolli devono riportare insieme al valore del parametro analitico il metodo utilizzato e la relativa incertezza estesa P95 rapporti di prova conformi devono riportare oltre all esito analitico anche le condizioni di assetto dell impianto durante l esecuzione del rilievo se pertinenti 59 Sezione piano di monitoraggio Allegato E Per quanto concerne i metodi analitici utilizzati dal laboratorio di riferimento nel Piano di Monitoraggio si ribadisce che al momento della presentazione dei rapporti di prova relativi a quanto previsto nel Piano stesso dovr essere data evidenza dell incertezza estesa associata al dato analitico Si rammenta altres che l incertezza estesa deve essere compatibile con i coefficienti di variazione Cv di ripetibilit indicati nei Metodi ufficiali Accessibilit
167. ostituiti da oli alimentari CER 020304 Volumi non trascurabili di rifiuti sono altres rappresentati dagli imballaggi di cui 51 420 kg in carta e cartone CER 150101 8 320 kg in plastica CER 150102 e 14 250 kg in legno CER 150103 la maggioranza 281 220 kg costituita da imballaggi misti CER 150106 mentre quantit pi esigue 120 kg peraltro di natura pericolosa sono rappresentate dalle taniche in plastica con residui di inchiostro vuotati e scolati CER 150110 Oltre ai 17 220 kg di rifiuti urbani misti CER 200301 i quantitativi pi rilevanti di rifiuti ascrivibili alle utilities presenti in stabilimento sono riconducibili sostanzialmente 8 160 kg ai rifiuti liquidi derivanti dalla pulizia della rete fognaria CER 161002 nonch 2 400 kg di pneumatici fuori uso CER 160103 500 kg di apparecchiature fuori uso CER 160214 80 kg di tubi fluorescenti CER 200121 e 60 kg di pile esauste alcaline CER 160604 Ulteriori rifiuti costituiti da materiale tecnico non pi utilizzabile di natura per pericolosa sono altres rappresentati dai rifiuti derivanti dalle attivit di manutenzione ordinaria e straordinaria quali 840 kg di scarti di olio minerale per motori ingranaggi e lubrificazione non clorurati CER 130205 e 140 kg di solventi e miscele di solventi CER 140606 a cui si aggiungono i rifiuti derivanti dalle attivit di laboratorio 160 kg costituiti sostanzialmente da solventi clorurati CER 160506 Tutti i s
168. otti dalle attivit svolte nello stabilimento Bunge Italia devono essere gestiti in conformit a quanto previsto nelle procedure gestionali individuate dalle MTD in particolare il loro deposito temporaneo non dovr generare in nessun modo contaminazioni del suolo o delle acque La loro classificazione e la loro gestione deve avvenire secondo i criteri del D Lgs n 152 06 anche attraverso l utilizzo di determinazioni di carattere analitico La gestione dei rifiuti prodotti in stabilimento dovr essere regolamentata internamente mediante apposite istruzioni operative da ricomprendere nel Sistema di Gestione Ambiente aziendale attualmente in fase di implementazione AI termine del primo anno di gestione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali la Ditta dovr relazionare nel rapporto annuale delle attivit di monitoraggio di cui al punto C3 1 della presente AIA per l anno 2008 sulle quantit dei rifiuti prodotte dal nuovo insediamento MATRICE SUOLO E SOTTOSUOLO All interno del perimetro di stabilimento sono presenti 3 serbatoi interrati per lo stoccaggio di esano per cui non risulta attualmente implementata alcuna attivit di monitoraggio dello stato del suolo presente in tale area AI fine di limitare i potenziali impatti sul suolo e sottosuolo riconducibili alle attivit svolte nello stabilimento con particolare riguardo allo stoccaggio di esano dovranno essere ricomprese all interno del Sistema di
169. per lo stoccaggio del seme essiccato allo schema di flusso del seme proveniente dalla fossa n 3 di scarico degli automezzi al relativo impianto di pulitura e sili di stoccaggio del seme umido e del seme secco L essiccatore risulta costituito da due colonne costruite da una serie di passaggi a coppo nei quali il seme entra dall alto scende per gravit passando attraverso la serie di coppi dove incontra in controcorrente i gas caldi provenienti dalla combustione di metano in appositi bruciatori i gas di combustione in uscita dalle colonne prima dell emissione in atmosfera sono depolverati mediante sistema di filtrazione a reti Dal silos di ricevimento del seme secco questo pu essere trasferito direttamente in produzione o immesso nel sistema della logistica interna Estrazione olio Nel processo di estrazione dell olio identico per tutti i tipi di seme si distinguono le seguenti fasi di lavorazione Estrazione con esano il flakes di soia espanso ovvero il pannello di girasole o colza vengono alimentati in un estrattore con esano tecnico solvente in controcorrente in continuo il prodotto esce dall estrattore quasi totalmente disoleato imbevuto di esano e costituisce l alimentazione al desolventizzatore mentre la miscela ricca in olio stoccata in un serbatoio polmone e quindi alimentata alla sezione di distillazione e recupero del solvente Distillazione dal serbatoio polmone la miscela olio esano previo p
170. perficiali ricadenti in area sensibile Canale Magni sotto responsabilit Bunge Italia Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Complessivamente le acque meteoriche di dilavamento unite ad acque reflue domestiche derivanti dalle aree Nord Est e Sud Ovest sono pertanto inviate tramite condotta alla vasca di raccolta gi SICEA della capacit di 2 000 m con una portata di 10 m h tale da garantire il trattamento dei 700 m nelle 72 ore al termine della condotta in ingresso alla vasca da 2 000 m individuato il punto di consegna acque pioggia Bunge Parte delle acque reflue domestiche derivanti dai servizi igienici dell area Nord Est invece raccolta attraverso una rete nera dedicata che confluisce direttamente all ingresso del depuratore SICEA per essere poi sollevate alla vasca di omogeneizzazione da 400 m per il successivo trattamento e Rete di raccolta Area Ovest nei pressi dell ingresso secondario allo stabilimento che convoglia le acque meteoriche di dilavamento di tale area avente un estensione di 6 600 m comprese le acque reflue domestiche di alcuni servizi igienici tale flusso di scarico dello stabilimento Bunge Italia non regolamentato all interno del sopracitato Regolamento di conferimento verso l impianto di depurazione SICEA confluisce attraverso il sollevamento P9 alla vasca di omogeneizzazione da 400 m di SICEA per il successivo trattamento e Rete di raccolta Area di piazzale ad
171. que meteoriche di dilavamento condotto nel 2007 ha evidenziato alcune potenziali criticit legate sia alle attivit svolte in stabilimento sia alla rete di raccolta e imputate come causa di possibile contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali Sulla base delle risultanze del precedente studio effettuato nel corso dell anno 2006 stato ipotizzato che il fenomeno di contaminazione delle acque meteoriche fosse correlabile alle attivit svolte in stabilimento unitamente a quei composti che si sviluppano per effetto della fermentazione e o decomposizione delle farine e dei semi oleosi in presenza di acqua quali azoto ammoniacale azoto totale COD Solidi sospesi Fosforo sopralluoghi effettuati sull intero stabilimento hanno evidenziato che la contaminazione delle acque meteoriche fosse da ricercarsi principalmente nel tratto dell asta fognaria dislocata nella parte Sud Ovest dello stabilimento banchina silos banchina silos ferro silos Ferruzzi nastri sbarco e nastri lavorazione ci in considerazione del fatto che la rete di raccolta delle acque meteoriche in tale zona risultava aperta pertanto durante le normali attivit di sbarco ricevimento pulitura essiccazione movimentazione lavorazione pulizia e manutenzione poteva verificarsi che materiale polveroso o del seme intero potesse depositarsi all interno delle condotte aperte con successiva fermentazione di tali materiali Per tale motivo l
172. r gli inquinanti dovranno essere conformi a quanto previsto al Punto 3 dell Allegato VI alla Parte V del D Lgs n 152 06 e sottoposti a tarature e verifiche implementando un sistema di realizzazione e gestione del SMCE con requisiti conformi alla norma tecnica UNI EN 14181 Gli strumenti di misura di NOx e Polveri dovranno avere caratteristiche prestazionali minime conformi alla Sezione 8 dell Allegato Il alla Parte V del D Lgs n 152 06 Per il monitor del CO il valore dell intervallo di fiducia al P95 di una singola misura non pu superare del 10 il valore limite riferito alla media giornaliera Per il monitor del COT il valore dell intervallo di fiducia al P95 di una singola misura non pu superare del 30 il valore limite riferito alla media giornaliera Il SMCE deve garantire la trasmissione dei dati validati ad ARPA dati giornalieri devono essere comunque memorizzati su files e archiviati a cura dell azienda tali dati sono tenuti a disposizione degli organi di controllo 10 Nel richiamare la specifica prescrizione stabilita nel Piano di Adeguamento di cui al punto C1 Allegato C della presente AIA a seguito degli interventi di declassamento previsti per l esistente caldaia alimentata a metano presente all interno della centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo la Ditta tenuta deve provvedere ad effettuare una serie di controlli per la valutazione dell eventuale modifica dei valori limite di emission
173. raggio e controllo delle v definizione delle problematiche emissioni in atmosfera derivanti dalle v fare un inventario delle emissioni diverse attivit svolte nell intero sito v misurare le principali emissioni produttivo cfr Piano di Monitoraggio v valutare l eventuale necessit di adottare opportuni sistemi di abbattimento Convogliare gli sfiati di processo le emissioni odorose e Le emissioni in atmosfera convogliate polverulente ad opportuni sistemi di abbattimento prima polverulenti presenti nel sito sono della loro immissione in atmosfera dotate di idonei sistemi di abbattimento quali cicloni e filtri a tessuto Ottimizzare la fasi di avviamento e spegnimento dei sistemi Le procedure di avvio e fermata di abbattimento delle emissioni in atmosfera in modo tale da Riduzione dell impianto sono ottimizzate nella garantirne l esercizio quando necessario degli impatti riduzione delle tempistiche sulla qualit dell aria Se non specificato diversamente nel caso in cui le MTD integrate a livello di processo non permettano il raggiungimento di livelli di emissioni in atmosfera pari a 5 20 mg Nm per le polveri secche 35 60 mg Nm per le polveri umide lt 50 mg Nm per il COT devono essere adottati opportuni sistemi di abbattimento non applicabile alle attivit energetiche Adottare adeguati sistemi di abbattimento nel caso in cui le MTD integrate a livello di processo non risultino efficaci ad eliminare il
174. reriscaldamento in una serie di economizzatori mediante recupero energetico dai gas provenienti dal desolventizzatore tostatore sottoposta ad evaporazione sottovuoto dell esano che viene condensato e quindi ricircolato all estrattore dopo separazione dall acqua La miscela ormai ricca in olio attraversa una serie di colonne sottovuoto ad alta temperatura in cui tramite stripping con vapore diretto ed evaporazione finale sottovuoto spinto abbandona le ultime tracce di esano Le arie carburate contenenti esano dopo il recupero termico negli economizzatori sono sottoposte a lavaggio in controcorrente con olio minerale bianco quale mezzo di assorbimento l olio arricchitosi in esano opportunamente riscaldato fino a una temperatura di 110 120 C inviato nella colonna funzionante sottovuoto con iniezione sul fondo di vapore diretto dove rilascia lesano Da qui l olio previo 6 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B raffreddamento ritorna in ciclo nelle colonne di distillazione mentre l esano liberato viene condensato e recuperato Degommaggio olio lolio in uscita dalla distillazione per essere correttamente raffinato necessita di un trattamento per eliminarne le fosfolipidi o lecitine si tratta di un processo di idratazione in cui l acqua in percentuale di circa il 2 si aggrega con questi composti macromolecolari ne aumenta a dismisura il peso molecolare li idrata sino a renderli separabili per sempl
175. ribuibili in maggioranza 47 alle fasi di preparazione seme ed estrazione olio Dall analisi dei trend dei consumi di energia termica ed elettrica registrati nel quadriennio 2002 2005 si evidenzia un andamento pressoch stazionario pertanto i dati riportati in precedenza relativi all anno 2005 possono considerarsi sicuramente rappresentativi dell operativit dello stabilimento produttivo in esame Non si prevedono significative modifiche in termini di consumi energetici a seguito dell intervento in progetto nell assetto futuro i previsti consumi di energia termica ed elettrica risulteranno pertanto in linea con i valori attuali In termini di produzione di energia attualmente nel sito presente una centrale termoelettrica composta da una caldaia alimentata a metano di potenza termica nominale pari a 36 8 MWt per la produzione di vapore a 60 bar che viene in parte utilizzato per soddisfare le utenze termiche dell adiacente stabilimento con particolare riguardo alla raffineria La maggior parte del vapore prodotto invece alimentato ad una turbina riduttrice di pressione con produzione di energia elettrica circa 11 100 MWh anno per una potenza installata pari a circa 1 8 MWe in grado di soddisfare circa il 35 delle esigenze energetiche di stabilimento il vapore a 10 bar allo scarico della turbina poi utilizzato negli impianti produttivi Ad integrazione della centrale termoelettrica esistente prevista la realizzazione di un
176. rizione delle istruzioni da applicare per prevenire il e installazione di misuratori di livello e pressione con installazione di allarmi e o valvole a sovrariempimento in particolare viene costantemente monitorato il livello chiusura automatica dei serbatoi e implementazione di istruzioni operative specifiche alla prevenzione dell eccessivo Per la valutazione del livello dei serbatoi sono presenti controlli di livello riempimento del serbatoio durante l operazione di carico collegati al PLC previsto per il controllo dell intero impianto oltre a tale e disponibilit di una capacit sufficiente a ricevere il contenuto monitoraggio in continuo prevista una verifica con cadenza giornaliera Gli allarmi richiedono interventi manuali appropriate procedure e valvole automatiche dei consumi capaci di prevedere le condizioni anomale di processo Si evidenzia che nell analisi di rischio elaborata ai sensi del D Lgs n 334 99 stata analizzata la possibilit di sversamento di esano in fase di Riduzione approvvigionamento data la specifica conformazione del sistema di del rischio stoccaggio progettato in maniera da garantire un volume libero di 70 80 m di incidente durante la marcia dell impianto di estrazione non stato ritenuto credibile rilevante che un possibile sovrariempimento dei serbatoi comporti la fuoriuscita di e sostanza Con particolare riguardo ai serbatoi contenenti sostanze liquide pericolose ovvero che riduzione Attualmente il control
177. ro a tessuto E14 ESTRAZIONE OLIO Essiccatore farine Polveri farina Ciclone E14bis ESTRAZIONE OLIO Uscita toaster Aria umida con esano III E15 ESTRAZIONE OLIO Raffreddatore farine Polveri farina con esano Ciclone E16 ESTRAZIONE OLIO Adsorbitore arie carburate Aria con vapore esano Colonne di assorbimento E17 ESTRAZIONE OLIO Adsorbitore arie carburate Aria con vapore esano Colonne di assorbimento E18 1 ESSICCAZIONE SEME Essiccatore seme Polveri di semi III E18 2 ESSICCAZIONE SEME Essiccatore seme Polveri di semi III E19 PREPULITURA SEME Pulitori linea essiccamento Polveri di semi Filtro a tessuto E22 BANCHINA Torre sbarco 1 Polveri di semi Filtro a tessuto E23 BANCHINA Torre sbarco 1 Polveri di semi Filtro a tessuto E24 BANCHINA Torre sbarco 3 Polveri di semi Filtro a tessuto E25 BANCHINA Torre sbarco 3 Polveri di semi Filtro a tessuto E26 BANCHINA Nastro reversibile banchina Polveri di semi Filtro a tessuto E26bis BANCHINA Nastro passerella Polveri di semi Ciclone E28 CARICO FARINE Trasporti Polveri farina Filtro a tessuto E29 RICEVIMENTO SEME Fossa di scarico Polveri di semi Filtro a tessuto E30 RICEVIMENTO SEME Fossa di scarico Polveri di semi Filtro a tessuto E32 CARICO FARINE Insaccatrici farine Polveri farina Filtro a tessuto E34 RAFFINAZIONE OLI Serbatoi terre decoloranti Polveri di terre decoloranti Filtro a tessuto E35 RAFFINAZIONE OLI Serbatoi terre decoloranti Polveri di terre decolor
178. saponi nell operazione di neutralizzazione e dal trattamento delle paste saponose nella preparazione delle oleine e Acque reflue domestiche derivanti dai servizi igienici dell attivit e dalla mensa aziendale e Acque meteoriche di dilavamento dei piazzali presenti nell area di stabilimento Tali acque reflue industriali e domestiche comprese le acque meteoriche di dilavamento vengono inviate tramite tubazione diretta a depurazione presso il limitrofo impianto di trattamento chimico fisico biologico della Societ SICEA S p A in tale impianto di depurazione il cui scarico finale destinato al Canale Magni appartenente al bacino idrografico del Canale Candiano vengono trattati oltre che rifiuti speciali liquidi anche pericolosi conferiti in conto terzi tramite mezzi mobili anche le acque reflue provenienti da attivit industriali collegate tramite condotta diretta PIR Lloyd Alma Petroli e la stessa Bunge Italia Ai fini della regolamentazione dei singoli flussi di scarico della ditta Bunge Italia verso l impianto di trattamento SICEA le due Societ hanno recentemente aprile 2008 redatto e sottoscritto apposito Regolamento che definisce le modalit operative le competenze e la regolamentazione dei singoli flussi di scarico compresa la gestione di eventuali anomalie ed emergenze nonch l identificazione dei punti di consegna e i valori di immissione che tali flussi di scarico devono rispettare per l accettazione all impianto di
179. secondo quanto previsto dai protocolli EPA Alla luce della rilevanza che riveste nel territorio ravennate la problematica relativa elle emissioni diffuse di particolato derivante dalle operazioni di movimentazione trattamento e stoccaggio di sostanze polverulente in ambito portuale entro il 31 12 2008 dovr essere fornito riscontro circa l individuazione di ulteriori interventi di miglioramento volti alla riduzione delle emissioni diffuse polverulente ascrivibili allo stabilimento Bunge Italia finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di risanamento della qualit dell aria indicati dal PRQA della Provincia di Ravenna Per la realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali dovranno essere applicati sin dalla prima attivazione tutti gli interventi tecnologici e gestionali individuati nelle MTD tuttavia vi sono alcuni aspetti per i quali si ritiene opportuno fornire le seguenti prescrizioni e considerazioni C2 Fino al completamento degli interventi in progetto riguardanti gli impianti di produzione energia connessi allo stabilimento produttivo e della messa a regime del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali deve essere presentata una relazione semestrale sullo Stato di Avanzamento dei Lavori SAL di realizzazione e modifica degli impianti Prima della messa in esercizio del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali dovranno essere realizzati gli interventi di declassamen
180. sini sta attualmente implementando un SGA conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 a tale scopo stata redatta l Analisi Ambientale Iniziale in cui viene effettuata l analisi puntuale del processo e degli aspetti ambientali ad esso associati Risulta gi sviluppato un sistema di monitoraggio dei consumi e delle emissioni nonch degli approvvigionamenti e della produzione per poter effettuare le necessarie valutazioni sulle performance ambientali dell impianto stesso cfr Piano di Monitoraggio A tal proposito si evidenzia che la Ditta dispone di un Sistema di Gestione per la Qualit conforme alla norma UNI EN ISO 9001 2000 All interno dello stabilimento viene posta particolare attenzione al ricircolo delle sostanze soprattutto per quanto concerne esano acqua ed energia termica Le procedure per la movimentazione e manipolazione dei materiali all interno dello stabilimento sono tali da minimizzare il rischio di sversamenti sul terreno In caso di sversamenti accidentali l azienda si adopera comunque per quanto possibile al riutilizzo della sostanza coinvolta All interno dello stabilimento presente apposita rete fognaria che dovr essere soggetta ad interventi di adeguamento con particolare riguardo alle modalit di raccolta e gestione delle acque meteoriche 26 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali d
181. sizioni contenute nelle norme di attuazione del PTCP in materia di ambiti specializzati per attivit produttive di rilievo sovracomunale con particolare riguardo alle norme di indirizzo specifiche per gli ambiti produttivi consolidati art 8 1 comma 5 delle NTA del PTCP che per l utilizzo delle potenzialit insediative residue privilegiano le esigenze di sviluppo delle attivit produttive gi insediate nell ambito In considerazione dell assoggettamento dello stabilimento in esame agli adempimenti di cui al D Lgs n 334 99 e s m i con riferimento alle norme di attuazione del PTCP in materia di stabilimenti a rischio di incidente rilevante art 8 4 delle NTA del PTCP si evidenzia che tale intervento di modifica trattandosi di iniziativa che non comporta aggravio del preesistente livello di rischio per lo stabilimento a rischio di incidente rilevante Bunge Italia non comporta variazioni sull attuale assetto in materia di compatibilit tra gli inviluppi delle aree di danno relativo all impianto in oggetto e le categorie territoriali 2 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Relativamente alle disposizioni contenute nelle NTA del PTCP riguardo alla sostenibilit degli insediamenti Titolo 12 la modifica riguardante l esistente attivit energetica connessa allo stabilimento produttivo Bunge Italia risulta altres conforme alle norme di indirizzo in materia di Requisiti degli insediamenti in materia di otti
182. spettivamente alle 3 torri da sbarco della banchina deve essere effettuato un autocontrollo annuale per il parametro Polveri Tale controllo dovr essere contestuale per i gruppi di emissioni afferenti alla medesima torre da sbarco e Peri punti di emissione E26 e E26bis afferenti ai nastri di trasporto di banchina deve essere effettuato un autocontrollo annuale per il parametro Polveri totali e Peri punti di emissione E14 E14bis E15 E16 E17 devono essere effettuati autocontrolli trimestrali per il parametro esano tecnico mentre per il parametro Polveri ove presente l autocontrollo deve essere effettuato con frequenza semestrale Centrale termoelettrica Attualmente la centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo composta da una caldaia alimentata a metano di potenza termica nominale pari a 36 8 MWt i cui fumi afferiscono al punto di emissione denominato E1 Ad integrazione della centrale termoelettrica esistente prevista la realizzazione di un impianto di cogenerazione a fonti rinnovabili che comporter l introduzione di un nuovo punto di emissione Ec a cui afferiranno i gas di scarico del motore a ciclo Diesel alimentato a oli vegetali tale nuovo camino sar dotato di Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE in grado di monitorare i parametri Polveri NOx COT CO oltre che i parametri fisici necessari alla normalizzazione dei predetti parametri e alla misura della portata volumetrica
183. spetto ai bacini confinanti il Canale Candiano che rappresenta l asse principale del Porto di Ravenna prima dello sbocco in mare costituito da alvei di acqua salata o salmastra quali la Pialassa Baiona e la Pialassa Piombone strettamente interagenti con il mare e con i suoi movimenti di marea Il sistema idraulico quindi risulta essere assai diverso da un normale corso d acqua e molto pi assimilabile ad una zona di estuario o di piana di marea Il Canale Candiano gioca un ruolo fondamentale per la sopravvivenza delle Pialasse Baiona e Piombone costituendone infatti l unico collegamento con il mare e consentendone quindi il ricambio idrico Dai dati rilevati nella stazione di monitoraggio della Rete Regionale posizionata sul Canale Candiano risulta che tale corpo idrico si attesta su uno stato di qualit definito sufficiente classe 3 valutato in riferimento al solo parametro LIM non essendo l IBE calcolabile in ragione della natura salmastra delle acque Lo stabilimento Bunge Italia non determina impatti diretti sullo stato di fatto delle aree descritte in precedenza ritenute sensibili ai sensi dell art 91 comma 1 del D Lgs n 152 06 in quanto tutti i reflui derivanti dalle attivit svolte all interno del sito compreso le acque meteoriche di dilavamento vengono inviati tramite tubazione diretta a depurazione presso il limitrofo impianto di trattamento della Societ SICEA S p A In tale impianto di depurazione il cui
184. stente e lo scenario futuro evidenzia comunque un incremento pi contenuto delle emissioni di NOx e Polveri grazie all installazione sul nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali di un sistema di abbattimento catalitico combinato in linea con le Migliori Tecniche Disponibili e al declassamento dell esistente caldaia a metano per cui nella configurazione attuale si sono considerati i livelli emissivi relativi all attuale massima potenzialit bench lo stato di esercizio autorizzato sia gi riferito ad una potenzialit inferiore a quella teorica Tali valori incrementali risultano pertanto anche nella situazione teorica pi conservativa senz altro poco significativi in termini assoluti bench non trascurabili in termini relativi con particolare riguardo agli ossidi di azoto valutando complessivamente i diversi scenari di bilancio elaborati comunque affetti da incertezze legate alla variabilit dei dati utilizzati per le stime la realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali non modifica significativamente il quadro emissivo attuale dello stabilimento Bunge Italia Le valutazioni sui bilanci degli inquinanti emessi sono poi confermate dalle risultanze ottenute con le simulazioni effettuate in termini di dispersione atmosferica e ricaduta al suolo degli inquinanti che hanno evidenziato per tutti i parametri indagati Polveri NOx e CO variazioni trascurabili e impatti non significativi nello stato
185. tamente coperta un sistema di linee e pompe dedicate consentono sia lo scarico da autobotti che l alimentazione diretta al processo produttivo terre decoloranti le argille montmorillonitiche utilizzate nel processo di raffinazione degli oli vegetali grezzi per eliminare mediante adsorbimento le sostanze responsabili del colore intenso dell olio vegetale vengono approvvigionate tramite autobotti e stoccate in 3 serbatoi con sistema automatico di fluidificazione ad aria e di trasporto a fluid lift che garantisce il dosaggio dell olio nella sezione di decolorazione Preparazione seme Vengono utilizzati due differenti processi per la preparazione a seconda del tipo del seme povero in olio tipo soia ovvero ricco in olio tipo girasole e colza Nello specifico nel caso di seme povero il seme viene pesato e inviato ad una serie di pulitrici vibranti allo scopo di eliminare corpi estranei mentre le bucce separate per aspirazione vengono macinate e riciclate nel processo di lavorazione Il seme cos pulito viene quindi alimentato ad una serie di laminatoi di rottura attrezzati con rulli rigati a doppio passaggio in modo da determinare la rottura a 1 4 1 8 Dopo la rottura il seme viene separato dalla buccia in un sistema di vibrovagli la buccia separata per aspirazione viene macinata e riciclata nel processo unitamente alle bucce delle pulitrici il seme rotto esente da buccia previo riscaldamento a circa 55 60
186. tato attuale la Ditta sta provvedendo ad implementare un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 tale SGA dovr ricomprendere apposite procedure riguardanti l intervento in progetto TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETTORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI GLI ASPETTI GESTIONALI E DI CONTROLLO Sebbene le industrie che rientrano nel settore delle industrie alimentari delle bevande e del latte possano essere profondamente diverse tra loro si possono individuare delle tecniche e quindi delle MTD applicabili alla totalit o alla stragrande maggioranza delle industrie del settore sono le cosiddette MTD orizzontali in quanto riguardano l intero processo produttivo a prescindere dai processi in esso attuati e dai prodotti ottenuti quali ad esempio le tecniche inerenti gli aspetti gestionali e di controllo di seguito riportate 25 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Tecnica Benefici ambientali Caratteristiche dell impianto BUNGE ITALIA Assicurare che il personale sia consapevole degli aspetti ambientali connessi alle attivit dell azienda e le loro responsabilit personali Progettare scegliere apparecchiature che ottimizzino i consumi e i livelli di emissione e facilitino il corretto esercizio e la manutenzione delle stesse Limitare le emissioni sonore alla sorgente attraverso la progettazione la scelta l esercizio
187. te in caso di fuoriuscite un pronto intervento non risulta invece adottato alcun sistema di verifica e contenimento delle potenziali emissioni fuggitive derivanti dalle linee di movimentazione e deposito dell esano Emissioni odorose In merito alle caratteristiche odorigene delle emissioni in atmosfera ascrivibili allo stabilimento Bunge Italia il potenziale odorigeno delle lavorazioni condotte nel sito sostanzialmente riconducile al processo stesso di lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare con particolare riguardo alla fase di estrazione olio Non risultano allo stato attuale adottati sistemi efficaci per il contenimento delle emissioni odorigene derivanti dalle attivit svolte nel sito Produzione rifiuti Con riferimento all anno 2005 dalle attivit svolte all interno dello stabilimento Bunge Italia di Porto Corsini sono derivate 2 620 650 kg di rifiuti di cui per circa il 39 costituito da materiale proveniente da scavi e demolizioni CER 170904 e rottami ferrosi CER 170405 e pertanto non direttamente riconducibile all attivit produttiva svolta nel sito I rifiuti non pericolosi costituiti dalle cosiddette terre decoloranti esauste CER 020399 rappresentano la tipologia di rifiuto prodotta in quantit pi rilevante 882 020 kg dalla lavorazione di semi oleosi per la produzione di oli vegetali ad uso alimentare e farine ad uso zootecnico oltre a circa 336 060 kg di rifiuti c
188. te autorizzazione Allegato E 9 Ogni eventuale variazione strutturale che modifichi permanentemente il regime o la qualit degli scarichi dovr essere comunicata alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente 10 Nel caso si verifichino imprevisti tecnici che modifichino provvisoriamente il regime e la qualit degli scarichi dovr esserne data immediata comunicazione alla Provincia di Ravenna e all ARPA territorialmente competente Sono fatte salve tutte le autorizzazioni e o concessioni di cui la Ditta deve essere in possesso previste dalla normativa vigente 12 1 limiti e prescrizioni di cui al presente atto potranno essere riesaminati e modificati ai sensi e per gli effetti degli ulteriori limiti e vincoli stabiliti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Ravenna anche in attuazione e perfezionamento del Piano di Tutela delle Acque regionale al fine di tutelare le acque costiere dell Adriatico e le Pialasse zona sensibile 1 D3 Consumi idrici Il gestore attraverso gli strumenti gestionali in suo possesso deve utilizzare in modo ottimale la risorsa idrica con particolare riguardo alle MTD Il gestore tenuto ad effettuare gli autocontrolli dei propri prelievi idrici secondo quanto stabilito nel Piano di Monitoraggio questo tipo di dati relativi ai consumi idrici saranno inseriti nel rapporto annuale come indicato nell Allegato E Piano di Monitoraggio parte int
189. te in fase di implementazione Relativamente al controllo degli oli vegetali utilizzati come combustibile nel nuovo impianto di cogenerazione previsto ad integrazione della centrale termoelettrica esistente le caratteristiche della materia prima dovranno far parte del capitolato di acquisto che la Ditta ha definito per effettuare l omologa delle forniture in accordo con le procedure di certificazione ambientale che saranno individuate nel suddetto SGA Si ritiene opportuno ed indispensabile evidenziare la necessit di adeguati interventi di manutenzione degli impianti comprese le strutture responsabili di emissioni sonore di formazione del personale e di registrazioni delle utilities 56 Sezione piano di monitoraggio Allegato E Nel caso in cui si verifichino delle particolari circostanze quali superamento dei VLE valori limite emissioni emissioni non controllate da punti non regolati dall AIA malfunzionamenti e fuori uso dei sistemi di controllo e monitoraggio incidenti oltre a mettere in atto le procedure previste dal Piano di Emergenza di stabilimento occorrer avvertire la Provincia di Ravenna l AUSL l ARPA territorialmente competente e il Comune di riferimento nel pi breve tempo possibile anche rivolgendosi ai servizi di pubblica emergenza e per le vie brevi con contatto telefonico diretto CICLO PRODUTTIVO Per quanto attiene il controllo sistematico del processo di trasformazione svolto nello stabiliment
190. te integrante della presente AIA e vanno rese disponibili agli agenti accertatori in caso di eventuale controllo 6 Nel richiamare la specifica prescrizione di cui al punto C1 della presente AIA la progettazione esecutiva del nuovo assetto fognario dovr portare all individuazione del nuovo punto di consegna della acque reflue di dilavamento all impianto di trattamento SICEA provenienti dalla nuova vasca di accumulo da 2 700 m a tal proposito prima dell entrata in esercizio di tale nuova vasca di accumulo delle acque di prima pioggia e delle acque reflue di dilavamento derivanti dallo stabilimento la planimetria con indicati i punti di consegna dei flussi di scarico di Bunge Italia verso l impianto di trattamento SICEA allegata al Regolamento di cui al precedente punto 2 dovr essere aggiornata 53 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D 7 punti di prelievo ai fini del controllo degli scarichi devono essere idonei al prelevamento di campioni delle acque reflue conforme alla normativa tecnica prevista in materia Essi devono essere mantenuti costantemente accessibili a disposizione degli organi di vigilanza Su di essi deve essere garantita una periodica attivit di manutenzione e sorveglianza per mantenere una costante efficienza del sistema 8 Devono essere assicurati gli autocontrolli sugli scarichi idrici previsti nel Piano di Monitoraggio della Ditta Bunge Italia che costituisce parte integrante della presen
191. te riservati contrattualmente nella vasca da 2 000 m di SICEA Le acque reflue di dilavamento e le acque di prima pioggia unitamente alle acque reflue domestiche stoccate nella nuova vasca da 2 700 m saranno inviate tramite un nuovo sollevamento alla vasca di omogeneizzazione di SICEA da 400 m per essere avviate al trattamento chimico fisico biologico una volta raggiunto il livello massimo all interno della vasca in base ai segnali provenienti da un sensore di livello si chiuder l alimentazione e le acque meteoriche di dilavamento saranno scaricate direttamente in acque superficiali ricadenti in area sensibile Canale Magni attraverso il punto di scarico esistente PRESCRIZIONI Lo scarico di acque reflue industriali e domestiche unite ad acque meteoriche di dilavamento tramite tubazione diretta all impianto di trattamento della Societ SICEA deve essere effettuato nel rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni 1 Lo scarico relativo a acque reflue industriali provenienti dall attivit di produzione oli vegetali raffinati ad uso alimentare sfusi e confezionati e di farine ad uso zootecnico acque di raffreddamento della centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo acque reflue domestiche provenienti dai servizi igienici e acque meteoriche 2 Gli scarichi verso l impianto di trattamento finale esterno devono rispettare i limiti e o prescrizioni fissati dal gestore dell impianto stesso al fine di
192. testuale declassamento dell esistente caldaia a metano presente in centrale In tal modo lo stabilimento raggiunger l autosufficienza energetica anche in termini di fabbisogno di energia elettrica la produzione di energia elettrica al netto degli autoconsumi della centrale stessa servir ad alimentare l adiacente PRODUZIONE Riduzione stabilimento produttivo mentre l eccedenza verr ceduta alla rete nazionale E CONSUMO Spegnere le apparecchiature quando non utilizzate dei consumi Tecniche coperte dalla buona pratica di ingegneria e manutenzione adottate DI ENERGIA Minimizzare i carichi sui motori energetici nel sito 28 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Operazione Tecnica Benefici Caratteristiche elementare ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Massimizzare il ritorno delle condense Il recupero delle condense viene effettuato con rete dedicata che raccoglie il vapore condensato a seguito del suo utilizzo come fluido di servizio nelle apparecchiature a scambio indiretto presenti nel sito Minimizzare gli spurghi della caldaia Riduzione Le acque superficiali sollevate dalla Canaletta Anic utilizzate quale acqua di SISTEMI A VAPORE dei consumi idrici alimento caldaia utilizzata a ciclo chiuso nel circuito vapore sono trattate previa filtrazione in automatico su due filtri a ghiaia lavoranti alternativamente in un impianto di demineralizzazione completamente automatico costi
193. ti Per ciascun flusso di scarico verso l impianto di trattamento SICEA devono altres essere effettuati i campionamenti per la ricerca delle sostanze pericolose di cui alla Tabella 5 dell Allegato 5 alla Parte Terza del D Lgs n 152 06 la frequenza di tali verifiche fissata con cadenza semestrale per le acque reflue industriali acque di processo e acque di processo acide e annuale per le acque meteoriche di dilavamento unite ad acque reflue domestiche Relativamente agli scarichi in acque superficiali di acque meteoriche di dilavamento unite ad acque reflue domestiche derivanti dallo stabilimento alla luce delle risultanze dello studio di caratterizzazione presentato la Ditta deve prevedere con frequenza semestrale alla misurazione in corrispondenza del punto di scarico nel canale Magni dei seguenti parametri per il controllo qualitativo delle acque scaricate pH SST BODe COD azoto ammoniacale come NH azoto nitrico come N azoto nitroso come N azoto totale come N fosforo totale tensioattivi totali ferro alluminio rame nichel zinco idrocarburi totali Il monitoraggio di tali parametri deve altres essere effettuato ad ogni attivazione dello scarico in corrispondenza dei punti di scarico di emergenza P3 e P10 I rilievi sopraindicati devono essere opportunamente registrati tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorit di controllo Si prende atto infine del protoco
194. tipo clorofilla caroteni ecc viene effettuato un trattamento con terre decoloranti costituite da argille montmorillonitiche opportunamente attivate a tale scopo In particolare l olio neutro viene essiccato addittivato con terre decoloranti sotto agitazione e sottovuoto ad una temperatura di circa 90 C per un periodo di circa 25 30 minuti in tali condizioni avviene l adsorbimento da parte delle terre delle sostanze responsabili del colore Filtrazione Per la separazione delle terre esauste dall olio decolorato la sospensione di terre olio sottoposta a filtrazione a caldo in apparecchiature operanti a batch con all interno una serie di telai costituiti da reti metalliche tempi di filtrazione sono strettamente legati alle caratteristiche dell olio da trattare normalmente un filtro rimane in servizio per circa 8 10 ore dopodich viene scaricato l olio i filtri vengono essiccati con vapore secco inertizzati con azoto e quindi mediante scuotimento dei telai vengono scaricate dal fondo le terre esauste che sono convogliate in un contenitore e destinate allo smaltimento Deodorazione Allo scopo di eliminare tutte le sostanze volatili a basso peso molecolare tipo aldeidi e chetoni maleodoranti l olio decolorato alimentato in una serie di apparecchiature deodoratori dove viene portato mediante riscaldamento con vapore indiretto ad alta pressione alla temperatura di circa 230 C sottovuoto assoluto 3 5 mmH 0 vuoto resid
195. to previsti per l attuale caldaia alimentata a metano presente all interno della centrale termoelettrica asservita allo stabilimento produttivo A tal proposito entro il 31 12 2008 e comunque prima della messa in esercizio del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali dovr essere data evidenza dell avvenuta verifica e collaudo da parte dell ISPESL della suddetta caldaia a seguito dell intervento di riduzione della potenzialit Nella considerazione che allo stato attuale la Ditta sta provvedendo ad implementare un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 2004 tale SGA dovr ricomprendere apposite procedure riguardanti l intervento in progetto In proposito entro il 31 12 2008 la Ditta tenuta a fornire riscontro sullo stato di avanzamento del SGA che dovr comunque essere implementato ovvero aggiornato prima della messa in esercizio del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali Entro i primi 6 mesi di esercizio del nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali la Ditta dovr predisporre il Manuale tecnico di gestione del Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE previsto per il controllo sistematico di tutti i parametri maggiormente rilevanti nell emissione in atmosfera Ec e quindi la valutazione delle prestazioni emissive dell impianto stesso In tale Manuale che dovr essere valutato nei contenuti dall Autorit Competente e dall ARPA oltre
196. tro trasportatore aereo e trasportatore a basso attrito polverulente fuoriuscita di materiale L inserimento di tale apparecchiature in locali chiusi e confinati permette altres il contenimento della polverosit conseguente ad eventuali fuoriuscite dovute a malfunzionamenti o rotture Lo stoccaggio delle farine effettuato in cumuli posizionati in sili cilindrici a tetto fisso e all interno di capannoni chiusi considerata la natura stessa del prodotto da stoccare non risulta attuabile la bagnatura dei cumuli per problemi di impaccamento Risultano pertanto adottati diversi accorgimenti per il contenimento delle emissioni diffuse polverulente tra cui disposizioni interne aziendali per il mantenimento continuo di un buon grado di pulizia e adeguate condizioni igieniche all interno dell intero stabilimento a tal proposito attuata pulizia periodica dell impianto tramite apposita spazzatrice 38 Sezione adeguamento dell impianto e condizioni di esercizio Allegato C ALLEGATO C Sezione di adeguamento dell impianto e condizioni per le fasi transitorio e di esercizio C1 VALUTAZIONE DEL PIANO DI ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO Con riferimento alla valutazione delle prestazioni ambientali dello stabilimento produttivo di cui al precedente punto B3 Valutazione integrata dell inquinamento e posizionamento dell impianto rispetto alle MTD del presente provvedimento dall individuazione delle Mi
197. tuali 36 8 MWt VISTO il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003 n 387 Attuazione della direttiva 2001 77 CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricit che ai fini della razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative per la costruzione e l esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili gli interventi di modifica rifacimento totale o parziale e riattivazione nonch le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all esercizio degli impianti stessi prevede il rilascio a seguito di un procedimento unico di un autorizzazione successivamente indicata con autorizzazione unica nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell ambiente di tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico VISTA la Legge Regionale n 26 del 23 dicembre 2004 Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia che per impianti di produzione di energia di potenza inferiore a 50 MW termici alimentati da fonti convenzionali e rinnovabili attribuisce alle Province le funzioni amministrative relative al rilascio d intesa con gli enti locali interessati dell autorizzazione unica per la costruzione e l esercizio di tali impianti ai sensi dell art 12 comma 3 del D Lgs n 387 03 VISTA la domanda presentata a questa Provi
198. tuito da una serie di filtri a resine scambiatrici ioniche e relative colonne di decarbonatazione Evitare flash del vapore nel ritorno delle condense Riduzione Tecniche coperte dalla buona pratica di ingegneria e manutenzione adottate dei consumi nel sito energetici Riparare le fughe di vapore Riduzione dei consumi energetici e idrici 29 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B TECNICHE GENERALI PER L INTERO SETTORE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI DELLE BEVANDE E DEL LATTE INERENTI LA PULIZIA DELLE APPARECCHIATURE E DEGLI IMPIANTI Tecnica Benefici Caratteristiche ambientali dell impianto BUNGE ITALIA Rimuovere i residui di materie prime il prima possibile Riduzione Sono presenti disposizioni interne aziendali dopo la loro utilizzazione nel processo produttivo e delle volte al mantenimento continuo di un buon pulire frequentemente le aree di stoccaggio emissioni grado di pulizia all interno dello Effettuare operazioni di pre lavaggio su pavimenti e odorigene stabilimento installazioni all aperto in modo da rimuovere lo sporco e Viene utilizzata apposita spazzatrice per il meno resistente dell impatto mantenimento di adeguate condizioni sulle risorse igieniche secondo quanto definito dal idriche D Lgs n 626 94 e s m i Attrezzare le aree pavimentate con idonei sistemi di Nell ambito del proprio sistema HACCP drenaggio da ispezionare e pulire frequentemente in
199. u Metano Acqua di raffreddamento 300 t h Vapore a 12 ba Acqua En Elettrica 7 932 MW Oltre agli oli vegetali prodotti trattati e raffinati ad uso combustibile direttamente all interno dello stabilimento produttivo nel nuovo impianto di cogenerazione previsto l utilizzo di gasolio quale combustibile ausiliario per le fasi di avviamento e fermata del motore Nell ipotesi di funzionamento annuo pari a 8 000 h previsto un consumo annuo di oli vegetali raffinati stimato pari 12 400 tonnellate con associato un consumo annuo di gasolio considerando un numero di fermate annuali programmate pari a 4 pari a 2 tonnellate Conseguentemente al declassamento della caldaia esistente il consumo annuo di metano necessario al funzionamento della centrale termoelettrica risulter nella configurazione futura ridotto 15 rispetto agli attuali 17 273 473 m anno 2005 Nell assetto energetico in progetto le tecnologie impiegate oltre che rappresentare una modernizzazione e potenziamento dell attuale centrale termoelettrica sono caratterizzate da rendimenti energetici pi elevati grazie alla sinergia delle due distinte sezioni che comporranno la centrale e all adozione di molteplici recuperi energetici previsti nella nuova sezione di cogenerazione quali in particolare Recupero di calore dai gas di scarico del motore La necessit di vapore dello stabilimento produttivo Bunge ltalia rappresenta l opportunit di recupero termico pr
200. u sorgenti esistenti caldaia a metano attualmente presente in centrale Emissioni diffuse polverulente Le emissioni diffuse polverulente che si possono generare all interno dello stabilimento sono rappresentate in massima parte dalle operazioni di carico e scarico del seme e delle farine nonch dalle operazioni di trasferimento della farina all interno del ciclo produttivo e verso la preposta area di stoccaggio Per l approvvigionamento via nave dei semi vengono utilizzati appositi impianti semoventi torri di sbarco che aspirano il seme attraverso tubi telescopici e lo scaricano attraverso un sistema di ciclonaggio nei trasporti meccanici collegati alla rete di stoccaggio dello stabilimento il ricevimento via terra avviene invece tramite ribaltamento dei cassoni dagli autocarri all interno di apposite fosse di scarico le quali risultano munite di aspirazione e abbattimento delle polveri presenti sistemi di trasporto e movimentazione del seme e delle farine coclee o nastri trasportatori all interno dell impianto risultano interamente chiusi in modo da prevenire la fuoriuscita di materiale L inserimento di tali apparecchiature in locali chiusi e confinati permette altres il contenimento della polverosit conseguente ad eventuali fuoriuscite dovute a malfunzionamenti o rotture 17 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Lo stoccaggio delle farine effettuato in cumuli posizionati in sili cilindrici a tetto
201. uddetti rifiuti di cui appena lo 0 05 sono pericolosi vengono affidati a impianti esterni autorizzati per le opportune operazioni di recupero smaltimento Nella considerazione che i rifiuti prodotti dal nuovo impianto di cogenerazione alimentato a oli vegetali sono riconducibili sostanzialmente all attivit di manutenzione ordinaria e straordinaria dell impianto stesso non si prevedono pertanto impatti significativi in termini di produzione di rifiuti connessi a tale modifica riguardante l attivit energetica svolta nel sito produttivo in esame Emissioni sonore Lo stabilimento Bunge Italia S p A di Porto Corsini ubicato in Via Baiona n 203 nel Comune di Ravenna all interno di un area portuale caratterizzata da insediamenti destinati ad uso industriale in particolare lo stabilimento confina a Nord Ovest con Via Baiona a Nord Est con il parcheggio di attesa camion e la centrale elettrica ENEL a Sud Est con il Canale Candiano a Sud Sud Ovest con un attivit industriale di raffineria 18 Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B Nella zona non esistono strutture residenziali di alcun genere le zone circostanti lo stabilimento sono infatti occupate in parte da aree industriali e in parte da aree a naturalit diffusa Il sito produttivo Bunge Italia di Porto Corsini che ha iniziato la sua attivit nel 1959 rientra nella classificazione di cui all art 2 comma b del DM 11 12 1996 per la tipolo
202. una singola misura non pu superare del 30 il valore limite riferito alla media giornaliera Tale SMCE deve garantire la trasmissione dei dati a ARPA Gruppo elettrogeno di emergenza Nel sito produttivo presente un gruppo elettrogeno di potenza pari a 240 kW 300 kVA alimentato a gasolio necessario ad assicurare la continuit elettrica ad utenze critiche dello stabilimento Trattandosi di dispositivo di emergenza per le emissioni in atmosfera riconducibili a tale dispositivo non si indicano prescrizioni particolari fatta salva l annotazione sull apposito registro secondo quanto stabilito all Allegato D punto D1 1 del presente provvedimento delle eventuali ore di funzionamento relazionando sulle cause che ne hanno richiesto l attivazione ad esclusione delle ore di accensione dovute alle periodiche verifiche di efficienza del gruppo Modalit operative Per la verifica dei valori limite di emissione fatte salve le future determinazioni del Ministero dell Ambiente ai sensi dell art 271 comma 17 del D Lgs n 152 06 dovranno essere utilizzati dei format specifici di ritorno delle informazioni oltre ai risultati degli autocontrolli in particolare possono essere considerate ottimali le informazioni previste e indicate dal Rapporto ISTISAN 91 41 punto 7 ovvero e ditta impianto fase di processo condizioni di marcia e caratteristiche della emissione data del controllo area della sezione di campionamento temperatura umidit
203. uo per facilitare lo stripping delle sostanze volatili altres iniettato vapore diretto L olio cos deodorato viene quindi raffreddato fino a temperatura ambiente inertizzato con azoto e inviato a stoccaggio nei serbatoi dedicati agli oli raffinati Preparazione oleine Le paste saponose ottenute nella fase di neutralizzazione degli acidi grassi con soda caustica sono inviate in carica ad una sezione di splitting in cui sotto agitazione ad una temperatura intorno a 90 C sono trattate con acido solforico concentrato con formazione di oli acidi cosiddetti oleine e una soluzione acquosa di solfato sodico acida per acido solforico Tale miscela fatta passare attraverso una serie di tine in cui la soluzione acquosa che si separa nel fondo costituisce un refluo di processo che viene inviato a trattamento all impianto di depurazione mentre la fase organica superiore viene pompata allo stoccaggio dedicato alle oleine che costituiscono un sottoprodotto della lavorazione degli oli vegetali destinato alla vendita alla rinfusa Preparazione lecitine Le lecitine gregge ottenute per idratazione ed essiccamento nell impianto di estrazione vengono alimentate dal serbatoio intermedio alla sezione di standardizzazione in cui sotto agitazione subiscono i seguenti trattamenti eventuale trattamento con olio di soia raffinato per riportarne la viscosit ai valori standard di capitolato miscelazione con l 1 di acidi grassi p
204. urata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Esano 350 Punto di emissione E16 ESTRAZIONE OLIO Adsorbitore arie carburate Portata massima Nm h 250 Altezza minima m Durata h d 46 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D Punto di emissione E17 ESTRAZIONE OLIO Adsorbitore arie carburate Portata massima Nm h 120 Altezza minima m 23 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Esano 350 Punti di emissione E18 1 E18 2 ESSICCAZIONE SEME Essiccatori seme Portata massima Nmn 75 000 ognuno Altezza minima m 19 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 20 Punto di emissione E19 PREPULITURA SEME Pulitori linea essiccamento filtro a tessuto Portata massima Nm h 14 500 28 8 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm 20 Punti di emissione E22 E23 BANCHINA Torre sbarco 1 filtro a tessuto Portata massima Nm h 10 000 ognuno Altezza minima m 14 Durata h d Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm 50 Punti di emissione E24 E25 BANCHINA Torre sbarco 3 filtro a tessuto Portata massima Nm h 10 000 ognuno Altezza minima m 14 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Polveri 50 Punto di emissione E26 BANCHINA Nastro reversibi
205. va delle attivit di monitoraggio di cui all art 7 comma 6 del D Lgs n 59 05 Per quanto riguarda la gestione delle emergenze in tutto lo stabilimento e soprattutto dove vi la presenza di esano sono predisposti appositi presidi antincendio fissi e mobili nonch strumentazioni e automatismi in grado di rilevare prontamente la presenza di esano al di fuori delle apparecchiature sono altres previsti sistemi di comunicazione atti a garantire una rapida conoscenza dell eventuale emergenza e vari presidi sanitari distribuiti nei reparti Allo scopo di garantire il buono stato di efficienza degli impianti antincendio e dei presidi di pronto soccorso si dovr provvedere a interventi di manutenzione e controlli periodici dovr altres essere condotta in maniera programmata documentata e continuativa l attivit di informazione formazione e addestramento al fine di fornire a tutto il personale gli strumenti necessari per la gestione delle emergenze Entrambe tali attivit dovranno essere svolte in conformit a quanto specificato nelle apposite procedure operative del Sistema di Gestione della Sicurezza SGS adottato Il pronto intervento per le situazioni di emergenza regolamentato dal Manuale SGS e da specifiche procedure del Piano di Emergenza Interno in cui vengono definiti i ruoli le responsabilit le azioni e le modalit di contatto con gli Enti esterni di riferimento Vigili del Fuoco 118 Prefettura Sindaco In linea
206. vapore acqueo rimosso dalla farina prelevato da un ventilatore ed emesso in atmosfera previa depolverazione in un ciclone Raffreddamento farina la farina essiccata raffreddata fino a temperatura ambiente in una colonna centrale formata da 12 piani oscillanti a sezione triangolare in cui la farina scende lentamente verso il basso per caduta e da 2 camere comunicanti con la colonna nelle quali avviene un passaggio di aria forzata da un aspiratore L aria che attraversa il flusso della farina raffreddandola convogliata in due cicloni per l abbattimento delle polveri eventualmente trascinate e quindi emessa in atmosfera la farina raffreddata viene stoccata nel serbatoio polmone della preparazione farine Preparazione farine Si distinguono tre percorsi di lavorazione a seconda della tipologia di farina soia girasole colza La farina di soia caratterizzata da elevato contenuto proteico pertanto sottoposta ad un frazionamento in modo da soddisfare le esigenze di mercato si producono normalmente due tipi di farine rispettivamente con un contenuto proteico riferita alla materia secca del 50 e 55 di proteine La farina raffreddata ripresa dal polmone di stoccaggio viene opportunamente macinata in mulini a martelli e quindi sottoposta in 4 separatori a reti ad un primo frazionamento su base granulometrica La parte intermedia dei separatori pi ricca in proteine viene inviata ad un secondo frazionamento su base del peso sp
207. ve adottate ai sensi dell art 271 comma 3 o della autorizzazione art 271 comma 14 e art 273 comma 8 del D Lgs n 152 06 Punto di emissione Ec nuovo CENTRALE TERMOELETTRICA Impianto di cogenerazione a oli vegetali A tale punto di emissione afferiscono i gas di scarico del motore alimentato a oli vegetali opportunamente depurati nel preposto reattore catalitico combinato previsto l utilizzo di gasolio quale combustibile ausiliario per le fasi di avviamento e fermata del motore Portata massima secca Nm h 45 000 Altezza minima m 20 Temperatura C 95 Durata h d 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti mg Nm Valore medio giornaliero Valore medio orario Polveri totali 10 10 NOx 100 140 COT 10 20 CO 30 60 limiti sopraindicati sono riferiti ad un tenore di ossigeno nell effluente gassoso secco pari all 11 in volume e normalizzati a 273 K 101 3 kPa gas secco limiti sopraindicati relativi ai parametri monitorati in continuo quali polveri totali ossidi di azoto carbonio organico totale monossido di carbonio si considerano rispettati se nelle ore di normale funzionamento dell impianto durante un anno civile nessun valore medio giornaliero valido supera i pertinenti valori limite di 50 Sezione combustibile emissioni e consumi Allegato D emissione e al massimo il 5 di tutti i valori medi orari convalidati nell arco dell anno super
208. veniente via mare o via terra avviene in preposti sili n 61 e intercelle n 24 per un volume totale pari a 150 000 m in grado di stoccare circa 110 000 tonnellate di seme base soia Per lo svolgimento della propria attivit lo stabilimento necessita di una serie di materie sussidiarie indispensabili nel processo produttivo in particolare esano tale solvente utilizzato nel processo di estrazione dell olio viene approvvigionato mediante autobotti e scaricato liquido per caduta in 3 serbatoi interrati aventi complessivamente capacit pari a 269 1 m il collegamento tra i serbatoi interrati e l impianto di estrazione realizzato mediante linee in parte interrate e in parte aeree su rack posto ad altezza pari a circa 5 m Sezione valutazione integrata ambientale Allegato B soda caustica acido fosforico e acido solforico tali reattivi utilizzati nel processo di raffinazione degli oli vegetali grezzi rispettivamente per neutralizzare l acidit libera degli oli vegetali con la formazione dei corrispondenti saponi abbattere chimicamente le fosfolipidi diversamente non separate all impianto di estrazione mediante il trattamento di idratazione per il trattamento dei saponi e delle fosfolipidi separate per centrifugazione dall olio allo scopo di ripristinare gli acidi grassi cosiddetti oleine sono stoccati in 3 serbatoi dedicati ciascuno dotato di relativo bacino di contenimento installati all interno di un area comple

Download Pdf Manuals

Related Search

Related Contents

Manual - TWK-ELEKTRONIK GmbH  Samsung XQB128-Q88 用户手册  プラントロニクス® ヘッドセット取扱説明書  Manual TT200 - Norton Abrasivos  Conseil Municipal - Mode d`emploi  Hunter Fan 42600-01 Fan User Manual  Balance HE-CLOCK-27  

Copyright © All rights reserved. Failed to retrieve file