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1. nei vivai naturali ruscelli risorgive ecc una buona prassi consiste nel creare in vasca un ambiente che in duce comportamenti simili al selvati co soprattutto nelle fasi giovanili fino a 4 6 cm stessa pratica consiglia ta anche per i riproduttori Semplici ma efficaci accorgimenti at tuabili nelle vasche possono essere seguenti e introdurre nelle vasche elementi inerti sia reperibili commercial mente che di recupero pezzi di tubo tegole sassi ecc che hanno la funzione di rifugio per il pesce mimando cos le tane naturali La sua disposizione non deve ostacolare il deflusso e lo scarico della sporcizia soprat tutto nelle primissime fasi di alle vamento se l alimentazione di tipo artificiale e creare in vasca dei flussi d acqua multidirezionali non solo lineari che aiutino a modellare corretta mente la capacit natatoria dei pesci similmente al contesto na turale La presenza di elementi inerti aiuta a tale scopo e coprire almeno parzialmente le vasche esterne per i salmonidi di taglia maggiore e i riproduttori con una struttura ombreggiante per ricreare la penombra dei ri fugi naturali la luce eccessiva infatti risulta dannosa perch ie Copertura ombreggiante di vasche a race ways e reti antiuccelli Centro Ittico di Valda stico VI predispone a determinate pato logie Tutti questi accorgimenti non devo no ostacolare le operazioni di
2. La somministrazione deve essere manuale e pi volte al giorno in funzione del tempo di permanen za in vasca la quantit giornalie Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi ra viene incrementata al crescere della biomassa presente di norma settimanalmente Se viene utilizza to l alimento surgelato scongelare in acqua giornalmente solo la dose prevista La lunghezza del periodo di somministrazione dell alimento naturale deve essere la maggiore possibile e comunque tale da poter osservare che tutti i pesci presenti no buone condizioni di nuoto cor retto e omogeneo comportamento alimentare e crescita significativa e misurabile assenza di code di pro duzione 2 5 3 Alimento secco E opportuno iniziare la dieta secca quando si ha la certezza che tutti i pesci della vasca siano nelle migliori condizioni e in particolare resistano a maggiori condizioni di flusso idrico tale dieta inevitabilmente aumenta la sporcizia in acqua e predispone maggiormente a infezioni batteriche Perci un maggior flusso indispensabile per assicurare una sufficiente pulizia della vasca Il passaggio alla dieta secca si rende comunque necessario sia per ragione di costi e di logistica sia perch con l accrescimento della taglia dei pesci si rende necessaria la somministrazione di alimento di maggiori dimensioni Un vantaggio della dieta secca deriva dalla possibilit di effettuare al bis
3. periore E bene per non eccedere nella quantit per non peggiorare lo stato qualitativo dell acqua Lalimento naturale sicuramente consigliato sia per la miglior sopravvi venza sia per la resa in ambiente na turale In tale contesto il cibo vivo as sume una rilevanza assoluta per sti molare sia il corretto comportamento 18 alimentare fin dagli stadi giovanili salmonidi sono infatti predatori car nivori sia per fornire i giusti rapporti nutrizionali Per alcune specie come il coregone e la trota marmorata l ali mentazione viva una scelta quasi obbligata Lo svezzamento con alimenti diversi da quello vivo rappresenta sempre una fase cruciale perch il cambio di dieta pu concorrere a un aumento sia di soggetti inappetenti sia di re sidui alimentari sia di patologie ci si traduce in un rischio di aumento della mortalit E molto importante attuare ogni variazione alimentare in maniera graduale per assicurare a quanti pi pesci possibile l oppor tuno adattamento specialmente nel passaggio alla dieta secca Di norma si opera introducendo ini zialmente un 10 della nuova dieta in quella originaria per alcuni giorni effettuando poi i necessari incre menti in base alle osservazioni sul comportamento alimentare Un corretto approccio quando pos sibile potrebbe essere sintetizzato nelle seguenti fasi 2 5 1 Alimento vivo E consigliato il suo uso a partire da una settimana cir
4. totali disciolti indispensabile ove la fornitura idrica proviene da acque profonde Bilancino di precisione peso massimo 100 gr consigliato per effettuare le biometrie dei pesci in accrescimento nelle fasi pi giovanili e per piccole pesate es cisti artemia Bilancia peso massimo ca 3 5 kg consigliata per pesare cam pioni di pesce accresciuto razio ni di mangime ecc Microscopio ottico binoculare massimo 200 ingrandimenti completo di accessori vetrini pinzette e forbici da dissezione utile soprattutto per il monito raggio dei parassiti branchiali E consigliato il suo uso in impianto o in laboratorio da parte di per sonale qualificato tecnici con sulenti personale addestrato mangimisti ecc Lettore di pit tags trasponder pit tags e iniettori necessario nei programmi che prevedono l identificazione dei singoli pe sci Frigo congelatore per la con servazione di campioni per in dagini di ricerca di piccoli pesci morti destinati allo smaltimento e per lo stoccaggio delle piastre refrigeranti e degli alimenti sur gelati Borsa frigo per il trasporto di campioni da mantenere refrige rati ts ig Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi 2 Aspetti gestionali e a 2 1 Riproduttori 2 1 1 Gestione della variabilita genetica La salvaguardia delle popolazioni naturali di alcune specie ittiche sog gette a ripopolame
5. 3 Schema degli accoppiamenti 18 CoS 2 2 4 Spremitura di uova e sperma 16 FAV 2 2 5 Fecondazione 46 E 2 3 Incubazione delle uova O aaa aa A e 2 4 Schiusa delle uova e riassorbimento del sacco vitellino 17 bo 2 5 Alimentazione i aa I Donne 2 5 1 Alimento vivo 18 HA 2 5 2 Alimento naturale umido aa TE 2 5 3 Alimento secco 49 La 2 6 Campionamento e Misure 19 di 2 7 Trasporto e immissione 20 3 Aspetti sanitari 00 21 3 1 La prevenzione O 21 3 2 Pulizia e disinfezione O O O O O C 22 a 3 2 1 Pulizia vasche 22 MIA 3 2 2 Pulizia schiuditoio cisti di Artemia salina 23 Ae 3 2 3 Pulizia filtro meccanico 8 E 3 2 4 Pulizia lampada UV 28 a 3 2 5 Tabella d uso dei disinfettanti 8 3 3 1monitoraggio sanitario delle malattie infettive in avannotteria 24 WE 3 3 1 Campionamento 24 3 4 Gestione delle malattie infettive 24 3 5 Documentazione d impianto O O 25 Allegati jaaa 26 Glossario f C CO OKCK C Ollllll 35 Bibliografia 36 Introduzione Centro Ittico di Valdastico VI Veneto Agricoltura Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi N partire dal 1990 numerosi la f vori scientifici internazionali riguardanti la gestione della conservazione dei salmonidi selvatici hanno evidenziato come spesso i pe sci destinati ai ripopolamenti delle acque pubbliche e allevati in manie ra intensiva tradizionale differivano notevolmente dai consimili selvatici
6. La loro funzione perci di aumentare la naturale produttivit mantenendo la variabilit genetica tipica della popolazione selvatica Lo scopo di queste linee guida di fornire un sintetico ma pratico stru mento per una corretta gestione sia degli impianti che svolgono l attivit ittiogenica propriamente detta sia di quelli che operano tipicamente come una pescicoltura seppur con finalit di supporto alla pesca sportiva e che hanno l obiettivo di produrre salmo nidi di elevata qualit e quanto pi possibile simili ai selvatici Sono state omesse indicazioni troppo rigide e alla eccessiva precisione si preferito sottolineare alcuni concetti di base e fornire indicazioni attuabi li dagli operatori nei propri contesti i quali possono adattarle verificarle ed eventualmente migliorarle Pia Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi 1 Aspetti progettuali 1 1 L acqua 1 1 1 La qualit dell acqua L acqua deve essere idonea per le specie allevate in funzione dei singoli Stadi di vita All inizio dell attivit sempre oppor tuno raccogliere uno o pi campioni d acqua da far analizzare presso un laboratorio accreditato per verificar ne la qualit nelle singole stagioni dell anno questo sia nel caso di ac que superficiali fiumi e laghi sia di falda sotterranea Particolare attenzione deve essere posta all acqua utilizza
7. Le uova embrionate poco prima della schiusa devono essere gi poste se incubate verticalmente negli apposi ti telai questi una volta avvenuta la schiusa vanno tolti insieme ai gusci E molto importante stimare la per centuale di schiusa per calcolare la sopravvivenza un metodo consiste nel raccogliere tutte le uova non schiuse pesarle e contare un cam pione per calcolare poi il numero to tale conoscendo il numero di uova iniziali si pu risalire facilmente alla percentuale wr ud hy sa al i e P Ar TT ENO ima Ra Durante la fase del riassorbimento del sacco vitellino l altezza dell ac qua in vasca varia fra i 10 15 cm il flusso ridotto al minimo vanno tolti gli avannotti non vitali e annota ta la presenza di avannotti che non riassorbono e di quelli con varie de formazioni Una settimana prima del completo riassorbimento del sacco vitellino inizia la prima alimentazione svezzamento costituita da idonea dieta per indurre il comportamento alimentare E molto importante sti mare la percentuale di riassorbimen to per il calcolo della sopravvivenza degli stadi successivi 2 5 Alimentazione L alimentazione un fattore cruciale per ottenere buoni risultati sia quanti tativi che qualitativi nella produzione di materiale idoneo all attivit ittioge 17 g mea Fe dll Da sol Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi nica A differenza della pe
8. del trasporto i pesci devono essere a digiuno per un periodo che dipende dalla temperatura dell acqua di allevamento e dalla taglia dei pesci indicativamente h DIL pi Esemplare puro di trota marmorata Salmo trutta marmoratus anestetizzata sperimental mente con estratti naturali vegetali 1 per le taglie fino a 4 6 e 9 12 cm 5 giorni se la T C inferiore a 6 C 3 giorni se compresa fra 6 C e 12 C 2 giorni se superiore a 120 2 perle taglie subadulte adulte 7 giorni se inferiore a 6 C 5 giorni se compresa fra 6 Ce12 C 3 giorni se superiore a 12 C la temperatura dell acqua di trasporto deve essere uguale a quella di allevamento il valore di ossigeno disciolto durante il trasporto non deve essere eccessivamente alto preferibile non oltrepassare il valore di saturazione del 150 controllare con ossimetro evitare differenze accentuate fra i valori di temperatura e ossigeno disciolto dell acqua di trasporto con quella delle acque riceventi controllare con l ossimetro e il termometro e nel caso procedere all adattamento dei pesci con miscelazione delle acque en _ Tha i m ili 3 Aspetti sanitari Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi E di fondamentale importanza ap plicare scrupolosamente un buon protocollo sanitario al ciclo di alle vamento per limitare l insorgenza di malattie infettive pa
9. o di qualit scadente il tempo di schiusa pu prolungarsi a ca 70 ore Si pu controllare il tenore di schiusa osservando un campione in un con tenitore di vetro meglio se con una lente d ingrandimento Allegati Per raccogliere i naupli mobili suddi videndoli dai gusci rotti delle uova si sfrutta la propriet dei primi di esse re attirati dalla luce mentre i gusci di norma galleggiano per far questo si spegne l aerazione e si oscura am biente per ca 2 5 minuti dopodich si punta una fonte luminosa sul fon do conico semitrasparente traspa rente della vaschetta bottiglia per ca 30 sec 1 min ed i naupli migrano e si concentrano sul fondo mentre i gu sci galleggiano in superficie A questo punto si apre la rubinette ria di scarico e si travasa in un con tenitore sottostante solamente ac qua di fondo e i naupli che sono ivi concentrati evitando di introdurre gusci soprastanti che verranno poi scaricati successivamente Se si vogliono stabulare i naupli vivi nelle vaschette coniche aerate per ca 2 giorni senza perdere significati vamente le loro caratteristiche nutri zionali la temperatura dell acqua Si deve mantenere fra 5 e 10 C la sa linit pu essere di ca 2 2 5 20 25 gr di sale in un litro d acqua E possibile allevare i naupli negli sta di successivi fino ad Artemia adulta ma i loro contenuti nutrizionali spe cie in acidi grassi calano significati vamente esaurimento delle ri
10. quella di aspergere nelle vasche un po di sperma appena disponibile maschi maturi meglio siano gio vani di 1 e 2 stagione riprodutti va in quanto assicurano uno sper lazione l operazione va ma pi vitale pesci non in buono stato di salute vanno scartati Selezione dei riproduttori di trota marmorata Se l operazione viene eseguita centro Ittico di Valdastico VI nella stagione invernale i pesci risulteranno pi sensibili all infezio ne provocata dal fungo Saprolegnia spp 2 2 Riproduzione 2 2 1 Recupero dei riproduttori Questa operazione deve essere ese guita con attenzione per non provo care gravi lesioni ai pesci sia nel caso della cattura con elettrostorditore in ambiente naturale sia con le reti se stabulati quest ultimo caso i pesci devono essere a digiuno da almeno 3 4 giorni o pi se la temperatura minore di 7 C in vasca In 2 2 2 Selezione dei riproduttori Si suddividono i maschi dalle femmine poi quel li immaturi da quelli ma turi Non essendo tutte le femmine sincronizza marmorata 2 2 3 Schema degli accoppiamenti L obiettivo principale della riprodu zione in questo contesto quello di mantenere una idonea variabilit genetica perci lo schema degli accoppiamenti fra maschi e femmi ne di estrema importanza ai fini della conservazione del patrimonio genetico del selvatico Il rapporto sessi deve essere di 1 1 1 femmina 1 ma
11. routi ne nelle vasche soprattutto per quel che riguarda la pulizia 1 5 Schiuditoio per cisti di Artemia salina Per una buona disponibilit di ali mento naturale vivo conveniente avere uno spazio dedicato al suo allevamento per il crostaceo fillopo de Artemia salina si pu prevedere un piccolo spazio a partire da ca 2 mq possibilmente in materiale la vabile dove inserire le vasche tron coconiche per la schiusa delle cisti Il numero e il volume delle vasche sono in funzione sia della quantit del pesce da alimentare sia della lunghezza del tempo di alimentazio ne Le vasche devono essere fornite ognuna di un adeguato riscaldatore Vaschette di schiusa per cisti di Artemia salina Incubatoio di Lago Santa Croce Bacino n 7 BL per temperature fino a 26 28 C e di una efficiente aerazione pietra porosa in ceramica a grana fine E preferibile che siano ben illuminate per tutto il giorno con un neon a lun ghezza d onda solare tipologia d ac quario fitostimolante Altri organismi quali la Daphnia spp possono essere allevati estensiva mente all esterno in piccoli bacini in terra o rivestiti in tessuto plastico 0 intensivamente in una serie di con tenitori di volume variabile a partire da 300 It preferibilmente forniti di copertura per gli agenti atmosferici di accessori per l aerazione e di un modesto ricambio idrico Indispensabili per la cattura e la ma nipolazione di questi
12. verso il punto di scarico e nuoto lento superficiale o alterna 24 to con scatti repentini o spiralato e mancata reazione a stimoli di di sturbo es luce improvvisa vibra zioni ecc e difficolt respiratorie dilatazione eccessiva degli opercoli e colorazione con tonalit scura ac compagnata da eccessivo dima grimento e assenza di alimentazione e difficolt di deglutizione dell ali mento A tali sintomi possono essere asso ciati e mortalit e residui alimentari in eccesso La successiva procedura di controllo pu articolarsi in pi fasi con il se guente ordine di priorit 1 controllo della funzionalit del sistema di trattamento delle ac que filtri UV ecc 2 controllo dell idoneit dei para metri dell acqua e verifica di av venute variazioni repentine es ossigeno temperatura torbidit 3 controllo qualitativo e quantitati vo dell alimento 4 controllo dello stato branchiale e della presenza di parassiti 5 controllo di patologie batteriche 3 3 1 Campionamento Perch il controllo e la diagnosi sia no affidabili deve essere eseguito un corretto campionamento dei sogget ti Il campione deve essere eseguito sui pesci vivi asintomatici per il con trollo periodico preventivo e sui sinto matici quando sono presenti episodi sospetti e Campione per il controllo micro scopico branchiale viene effet tuato sia in animali sani preven zione periodic
13. yA 4 A i Le uova o cisti di Artemia possono provenire da varie parti del mondo le migliori in termini di resa alla schiu sa sono quelle di S Francisco e del Grande Lago Salato ambedue negli USA le confezioni dovrebbero es sere conservate refrigerate per non diminuire la percentuale di schiusa Per farle schiudere correttamente preferibile lasciare la quantit voluta per ca 1 ora in un contenitore con poca acqua dolce la temperatura indifferente per reidratarle quin di si versano o si raccolgono con un retino nelle apposite vaschette bottiglie a forma di cono di schiusa aventi acqua con una temperatura di 25 26 C e una salinit dal 3 al 4 30 40 gr per litro d acqua Il sale da utilizzare per la schiusa preferibile sia quello usato in acquariologia in grandi confezioni quello da cucina pu non dare buoni risultati Le uova devono essere sospese continuamente nella vasca dal mo vimento dell acqua indotto da una opportuna aerazione questa molto importante che sia abbondante ed efficiente per evitare sia il depositarsi delle cisti sul fondo sia un ambiente con scarso tenore in ossigeno Per rendere maggiormente efficiente la schiusa si consiglia di utilizzare se non c luce diurna diretta 1 neon a luce solare utilizzato per gli acquari posto sopra le vaschette La schiusa completa con la liberazio ne dei naupli avviene in genere a ca 48 ore se le uova sono vecchie
14. 3 4 ricambi ora nel settore di ac crescimento trote da 9 12 cm fino ai riproduttori un minimo di 4 ricambi giorno fino a 12 48 ricambi giorno 1 1 3 Il trattamento dell acqua Avviene in funzione della qualit dell acqua e se effettuato solita mente applicato alle acque destinate all avannotteria principali tratta menti a cui possono essere sottopo ste le acque sono la dissabbiatura la degasazione aerazione la filtrazione e la disinfezione e la dissabbiatura si applica attra verso un adeguato sedimentato re meglio se sovradimensionato posto subito dopo la captazione degasazione aerazione si esegue frantumando l acqua con e la diverse tecniche la pi usata quella di far percolare l acqua su materiale di vario genere lastre forate colonne con corpi di ri empimento ecc ad una certa altezza meglio se almeno 1 me tro creando una cascata a piog gia tale pratica oltre a ridurre la presenza di gas nocivi azoto anidride carbonica contribuisce anche all arricchimento in ossi geno Si pu applicare sia subito a valle della captazione es ac qua sotterranea sia alla fuoriu scita di punti di trattamento in pressione es filtri condutture sia in entrata delle vasche e la filtrazione di norma di tipo meccanico in pressione o per gravit e ha la funzione di limi tare la presenza di particellato soprattutto di piccole dimensioni frazione sabbie
15. IAMENTI S selvatico F1 1 generazione F2 2 generazione ecc Anno Data Femmina N codice S F1 F2 Maschio N codice S F1 F2 Progressivo Z o oO 0 Allegati Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi SCHEDA BIOMETRIE Data Vasca Lotto N Peso Lunghezza Fattore alia progressivo grammi Totale cm Valore medio iiwiwmoeeea e P 31 Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Allegati SCHEDA CONTROLLI SANITARI Anno i Data Lotto vasca Controllo sanitario Descrizione oo 2 Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Allegati Y Y 9 E 0 ale 0 oN W9 9 p N opouueay esniyos auolzeuluouap AAB4AdOS AAB4dOS ezed enon N 5 eed oN oN 9 2 0 oN W9 ZT 6 AAB4dOS wo 9 p aleuld aleqnoul uoiznpoidiy ssaisold QUOIZIPUOI eIipawI wd ZT 6 QUOIZIPUOD wd 6 9 aleulj elpau eysuaq Ip 34011ed3 Ip 340Hed elSueq OUUY ITVNIH ANOIZNGOUd Id ILVd VGSAHOS 3 CD Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Allegati SCHEDA MONITORAGGIO TEMPERATURA E OSSIGENO Anno 34 N __ A Glossario Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Avannotto Stadio di sviluppo suc cessivo alla schiusa e fino all inizio dell alimentazione lunghezza inferior
16. SEV e NEI possono a norma di legge introdurre ma teriale esterno solo da impian ti zone di pari stato sanitario Le strutture di quarantena vengo no utilizzate solo per il materia le selvatico proveniente da zone non indenni D lvo 148 2008 la struttura di quarantena se presente deve essere confor 3 2 1 Pulizia vasche La pulizia delle vasche in attivit i h it e a Pulizia vasca di allevamento esterna Centro Ittico di Valdastico VI Operazione fondamentale da ese guirsi giornalmente prima dell ali mentazione con la seguente se quenza uova avannotti trotelle e infine adulti E da effettuarsi con diversi accor gimenti a seconda della taglia del pesce del tipo di vasca dei residui presenti del flusso idrico mediante aspirazione spazzolamento risciac quo e deflusso forzato Negli stadi gio vanili importante non creare troppa torbidit durante la pulizia per non provocare lesioni alle branchie Ogni vasca o gruppo di vasche deve essere dotata di guadini e di spazzole deputate alla pulizia inoltre diversi contenitori con la soluzione disinfet tante devono essere distribuiti fra le vasche Se la stessa attrezzatura vie ne usata per la pulizia di pi vasche fra un utilizzo e l altro immergerla per alcuni secondi nella soluzione disin fettante e risciacquarla bene con ac qua pulita Quando non utilizzata l at trezzatura riposta pulita in un posto as
17. VENETO AGRICOLTURAW Azienda Regionale per settori Agricolo Forestale e Agro Alimentare CONTRIBUTO REGIONE pel VENETO LINEE GUIDA perla gestiones m iin degliimpianti adlattivita ittiogenicam a salmonidi 3 a i e I i a VENETO AL Azienda Regionale per 1 settori Agricolo Forestale e Agro Alimentare CONTRIBUTO REGIONE bet VENETO LINEE GUIDA er la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi he di _ A cura di Pubblicazione edita da Realizzazione Editoriale Pubblicazione finanziata con fondi della Regione del Veneto ai sensi degli art 3 c1 e 35 c1 della L R n 19 1998 Fabio Borghesan collaboratore tecnico Maria Fabiana Bil Veneto Agricoltura Settore Acquacoltura Si ringraziano Gabriella Bozzato e Barbara Tuzzato per la collaborazione nella stesura della pubblicazione Veneto Agricoltura Azienda Regionale per i Settori Agricolo Forestale e Agro Alimentare Viale dell Universit 14 Agripolis 35020 Legnaro PD Tel 049 8293711 Fax 049 8293315 e mail info venetoagricoltura org www venetoagricoltura org Veneto Agricoltura Azienda Regionale per i Settori Agricolo Forestale e Agro Alimentare Coordinamento Editoriale Silvia Ceroni Margherita Monastero Settore Divulgazione Tecnica Formazione Professionale ed Educazione Naturalistica Via Roma 34 35020 Legnaro PD Tel 049 8293920 Fax 049 8293909 E m
18. VV 2007 Tecniche di allevamento e trasformazione della trota Baruchelli G a cura Istituto Agrario di San Mi chele all Adige TN AA VV 2004 Il recupero della Trota Marmorata nel Friuli Venezia Giulia Sintesi di 10 anni di studi e ricerche Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia AA VV 2003 Salmonidi alpini gestio ne delle popolazioni autoctone e qua lit dei ripopolamenti A cura di Betti L suppl 3 Pescatore Trentino Atti Convegno Rovereto TN Almodovar A Suarez J Nicola G G and Nuevo M 2001 Genetic introgression between wild and stocked brown trout in the Douro River basin Spain Journal of Fish Biology 59 Suppl A 68 74 Araki H Cooper B and M S Blouin 2007 Genetic effects of captive breed ing cause a rapid cumulative fitness decline in the wild Science 318 100 103 Araki H Cooper B and M S Blouin 2009 Carry over effect of captive breeding reduces reproductive fit ness of wild born descendants in the wild Biol Lett Conservation Biology doi 10 1098 rsbl 2009 0315 Decisione della Commissione del 12 dicembre 2008 recante modalita di applicazione della direttiva 2006 88 CE del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in materia di quarantena degli animali d acquacoltura Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea 16 12 2008 Decreto Legislativo 4 agosto 2008 n 148 Attuazione della direttiva 2006 88 CE relativa alle condizioni di pulizia sani
19. a sia in soggetti sintomatici Si devono prelevare almeno 3 5 pesci per vasca 0 gruppo di vasche se il controllo avviene in laboratorio almeno 10 soggetti vanno preferibilmen te inviati vivi confezionati in un contenitore con 50 di acqua e il restante aria o ossigeno e tenuti refrigerati 5 6 C Per dimen sioni maggiori ai 4 cm ca possi bile inviarli a secco refrigerati pur ch siano analizzati a distanza di poche ore e Campione per il controllo batte riologico viene eseguito solo su soggetti con chiara sintomatolo gia ed esclusivamente in labora torio per i soggetti di taglia entro i 3 5 cm prelevare almeno 10 pe sci per vasca o gruppo di vasche oltre i 4 cm corretto prelevare almeno 5 pesci Vanno inviati al laboratorio in giornata preferibil mente vivi oppure inviati a secco ma ben sgocciolati e mantenuti refrigerati 4 5 C 3 4 Gestione delle malattie in fettive La presenza diagnosticata di malat tie di origine parassitaria o batterica richiede un approccio di gestione che diverso in funzione del tipo di pa togeno e della situazione di ogni im pianto la soluzione migliore quella di attenersi alle istruzioni di uno o pi tecnici qualificati Di seguito si elencano alcune indica zioni generali e l eccessiva densit aumenta la propagazione del patogeno se possibile diluire la popolazione della vasca aumento del volume d acqua o trasferimento di pe sce se
20. ail divulgazione formazione venetoagricoltura org consentita la riproduzione di testi foto disegni ecc previa autorizzazione da parte di Veneto Agricoltura citando gli estremi della pubblicazione Presentazioni Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi n qualit di Assessore Re gionale alla Pesca saluto con grande soddisfazione la pubblicazione di questo in teressantissimo manuale tec nico che destinato a rappre sentare un importante stru mento di gestione a sostegno delle attivit di ripopolamento ittico dei nostri corsi d acqua veneti Trattasi del frutto di un percorso oramai consolidato d intensa collaborazione con Veneto Agricoltura rivolto alle Amministrazioni locali ed alle componenti associazionistiche interessate alla promozione della biodiversit dei nostri ambienti umidi ed alla valoriz zazione delle pratiche di pesca sportivo amatoriale L architettura del sistema itti co regionale va consolidandosi da una parte Veneto Agricoltu ra fornisce servizi altamente specialistici in materia di sal vaguardia delle linee genetiche autoctone e di sostegno alle strategie gestionali espresse dal territorio dall altra Provin ce Bacini di Pesca Associazio ni di Pescatori Sportivi operano sul campo secondo linee gestio nali condivise ed avvalendosi di validi strumenti conoscitivi A questo processo di crescita dar il proprio contributo anche q
21. ano quando le proporzioni corporee sono simili al selvatico Per calcolare il fattore di condizione K oltre al peso di ogni singolo soggetto si deve effettuare la misura della sua lunghezza totale dall estremit del muso alla pinna caudale Per i pesci piccoli attuabile con un doppio decimetro operando con delicatezza e posizionando il soggetto su di un supporto morbido e umido es gommapiuma bagnata Il campione deve essere costituito da almeno 30 soggetti del lotto interessato Il calcolo viene eseguito come segue Px 100 LE k 20 dove P il peso corporeo del l esemplare espresso in grammi Lt la sua lunghezza totale espressa in centimetri La difficolt nella misura della lunghezza soprattutto nei piccoli consiste nei continui movimenti dell animale vivo che impediscono la corretta postura di misura ma l uso di sostanze anestetizzanti attualmente vietato per legge Alcuni estratti naturali vegetali sono stati oggetto di studi e sperimentazione per un eventuale futuro impiego nel settore ad esempio l essenza di garofano per uso erboristico e alimentare ha dato buoni risultati 1 2 gocce per litro d acqua 2 7 Trasporto e immissione Il trasporto dei pesci deve essere fatto in modo da non provocare eccessivi stress fisiologici che potrebbero ripercuotersi negativamente subito dopo il rilascio in acque libere Le regole principali a cui attenersi sono le seguenti e prima
22. azione 2 3 Incubazione delle uova Durante l incubazione il flusso d ac qua deve essere tale da non smuove re le uova particolare attenzione va posta al fatto che il flusso sia costan te e che l ossigeno in uscita dagli in cubatori sia sempre sui valori ottima li gt 70 80 saturazione di ossigeno in quanto valori insufficienti anche per brevi periodi di tempo possono causare anomalie nell embrione Le uova devono essere tenute al buio Le operazioni di raccolta delle uova non vitali o infette dal fungo Sapro legnia prima dello stadio di visibi lit degli occhi embrionali devono avvenire con molta delicatezza pre feribilmente per aspirazione oppure con delle pinzette senza smuovere le altre uova tale operazione se ben eseguita limita l eventuale diffusio ne della Saprolegnia ma esegui bile solamente negli embrionatori orizzontali A partire dallo stadio di occhi ben Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Californiana uova formati nell embrione le uova pos sono essere manipolate seppur con delicatezza per la pulizia selezione conteggio e trasporto Una settima na circa prima della schiusa le uova possono essere utilizzate per il ripo polamento tramite le apposite scato le Vibert Conteggio delle uova embrionate con la tavo letta di Brandstatter Uova embrionate 2 4 Schiusa delle uova e riassor bimento del sacco vitellino
23. azione P da 6 5 a 8 5 Azoto lt 103 saturazione di azoto Solidi sospesi Anidride carbonica Idrogeno solforato solfuri Ammoniaca Cadmio Mercurio Piombo Arsenico Alluminio Cloro lt 0 003 PCB lt 0 002 Tensioattivi 1 1 2 La quantit d acqua La quantit d acqua da utilizzare deve essere in rapporto alla quantit totale biomassa di materiale ittico presente in impianto In linea teorica la portata massima d acqua dovr essere tale da supportare la massi ma biomassa totale prevista Degasazione di acqua di pozzo Non esistono valori precisi di portata d acqua applicabili a priori a tutte le situazioni in quanto essi dipendono da molteplici fattori temperatura qualit tipologia di allevamento ge stione ecc In base alle esperienze di campo si possono dare delle indi cazioni di massima si pu stimare un fabbisogno medio giornaliero di circa 1 1 5 It sec per produrre 10 000 tro telle di 4 6 cm corrispondenti a ca 10 kg di peso alla T di 10 C e a una densit inferiore a 10 kg mc Pi correttamente e per praticit si esprimono i valori di fabbisogno idri co in numero di ricambi per vasca Per un impianto che svolga attivit ittiogenica si pu prevedere la se guente disponibilit d acqua nel set tore avannotteria trotelle fino a 4 6 cm un minimo di 1 ricambio ora fino Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi a
24. azione della mobilit dello sperma viene eseguita a mezzo di os servazione al microscopio ottico da 40 a 100 ingrandimenti striscian done un minuscola goccia su di un vetrino porta oggetto e ponendoci so pra una goccia d acqua per attivarlo 30 45 secondi il tempo massimo di motilit ritenuto normale Prima della fecondazione conviene pesare le uova per conoscere il nu mero totale di uova utilizzate in par tenza e calcolare successivamente le varie percentuali di sopravvivenza 2 2 5 Fecondazione Lo sperma viene aggiunto alla mas sa d uova in quantit non eccessiva 1 ml di sperma basta per ca 10 000 uova si procede a una delicata mi scelazione manuale in modo da ot tenere una massa omogenea e dopo qualche secondo si aggiunge acqua fino a coprire il tutto sempre rimesco lando delicatamente Lo sperma viene attivato con l acqua e dopo 30 45 secondi il processo di Fecondazione delle uova penetrazione nell uovo terminato si lasciano quindi a riposo le uova che si idratano rigonfiandosi per al meno 10 15 minuti Le uova fecondate devono essere de licatamente e ripetutamente lavate con acqua pulita per liberarle dalle impurit rimaste dalla fecondazione Da questo momento le uova possono essere manipolate e trasportate sen za danno entro poche ore dopodich vanno messe ad incubare in stato di riposo d 1 i A 9 i P wr a a ni de Pulizia delle uova poco dopo la fecond
25. ca dal riassorbi lis Larve di Chironomidi decongelate Aumentando la taglia del pesce au mento del sacco la taglia dell alimen to deve essere rapportata alla dimen sione della bocca perci per il primo periodo la cui durata in funzione della temperatura vanno sommini strati naupli di Artemia s o simili e successivamente organismi di dimen sioni maggiori quali larve di insetto vermi Daphnia ceppo piccolo ecc La somministrazione deve essere effettuata pi volte al giorno e rap portata al tempo di permanenza dell alimento in vasca in funzione quindi del ricambio idrico e della predazione in questa fase i pesci si alimentano spesso pur non com piendo ampi spostamenti Perci il cibo deve essere abbondante e di stribuito omogeneamente nel volu me della vasca inoltre deve stazio nare abbastanza per essere predato E opportuno che ci siano in vasca disponibili per le trotelle ca 5 000 10 000 naupli di Artemia s per litro d acqua perci in vasche di prima alimentazione ad esempio con 200 litri d acqua potranno servire a ogni somministrazione da 1 a 2 milioni di naupli che equivale a schiudere da 3 a 6 grammi di cisti di Artemia s 3 grammi cisti ca 1 000 000 naupli schiusi i w mentano le sue esigenze nutrizionali possibile perci arricchire alcuni ali menti vivi con acidi grassi essenziali mediante l uso di appositi integratori commerciali Alcune precauzi
26. ci di fasi succes sive nel caso di riutilizzo lac qua deve sempre fluire dai pesci piccoli a quelli pi grandi mai il contrario la disinfezione per il persona le e visitatori si pu attuare a mezzo di vaschette podaliche che consistono in cuscinetti commerciali assorbenti oppure contenitori riempiti di gomma piuma o simile contenenti la soluzione disinfettante in cui immergere la suola delle cal zature vanno dislocati all in gresso dell impianto e dei vari settori incubatoio avannotte ria ingrasso In alternativa si possono usare i calzari sanitari monouso Inoltre buona rego la avere uno o pi punti di la vaggio disinfezione delle mani per la disinfezione dei mezzi di trasporto prassi corretta all entrata dell impianto disin fettare le ruote a mezzo di ap posite depressioni del terreno di norma in cemento di dimen sioni rapportate al passo delle ruote e riempite di soluzione di sinfettante In alternativa si pu utilizzare un sistema manuale di nebulizzazione disinfettante E necessario informarsi sempre del luogo di provenienza degli automezzi per una maggiore tu tela sanitaria Gli automezzi da trasporto di pesce vivo vanno lavati e disinfettati prima e dopo ogni trasporto possibilmente lontano dalle vasche d impian to Curare queste operazioni nei periodi freddi e piovosi in quanto gli agenti patogeni sono maggior mente persistenti per la disinfezione dell attrezza tura ogn
27. ciutto oppure lasciata immersa in soluzione disinfettante soggetti morti o morenti nelle singo le vasche devono essere prontamen te rimossi ricordando di annotare il loro numero nell apposito registro e devono essere smaltiti secondo la normativa vigente se la mortalit minima i pesci vanno congelati e ac cumulati fino a raggiungere la massa di smaltimento idonea Nel caso di una mortalit significativa per stimare velocemente il numero di soggetti deceduti pesare su apposita bilancia la massa totale sgocciolata quindi contare un campione rappre sentativo almeno 30 pesci farne il peso medio e rapportare alla massa complessiva A fine attivit la vasca dopo adeguata pulizia deve essere ben disinfettata e risciacquata 3 2 2 Pulizia schiuditoio cisti di Artemia salina Ogni qual volta si svuota completa mente una vasca dedicata alla schiu sa delle cisti di artemia pulire molto bene dai residui le pareti e disinfetta re Infatti tali residui unitamente alle alte temperature utilizzate per il ciclo di schiusa rappresentano una fonte Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi di crescita per diversi tipi di agenti batterici che possono contaminare i naupli provocando successivamente infezioni nei pesci Risciacquare poi molto bene 3 2 3 Pulizia filtro meccanico Il filtro meccanico dell acqua in en trata se presente deve essere pulito periodicamente meglio
28. cor Batteria incubatori verticali per uova abbinate a vaschette di schiusa Piscicoltura Menozzi VR Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi vi da 3 a 10 It ca per una migliore gestione e maggiore sopravvivenza finale 1 4 Vaschediallevamento La tipologia varia in funzione di diver se variabili spazi a disposizione fase d allevamento disponibilit d acqua specie allevata ecc Le vasche possono essere di mate riale plastico es vetroresina polipro pilene ecc di cemento oppure di acciaio inox per le prime fasi per le fasi d ingrasso si utilizzano di norma vasche in cemento o naturali terra Truogolo californiano con uova embrionate pronte per la schiusa ghiaia pietra La forma tondeggiante rente elettrica integrati con sistemi d allarme sonoro visivo e telefonico rappresentano un efficiente sistema di prevenzione degli incidenti tecnici a Vasche tonde per svezzamento in avannotteria Piscicoltura Provinciale di Laimburg BZ la facilit di controllo e pulizia delle la migliore dal punto di vista del be uova nel caso di incubatori verticali nessere del pesce sebbene lo spazio meglio utilizzare volumi non eccessi d ingombro sia nettamente superiore Batteria di incubatori verticali a flusso forzato dal basso verso l alto in acciaio inox Centro Ittico di Valdastico VI 1 3 Incubatori per uova Sono di varie tipologie e dime
29. e a 4cm Si distingue in avannotto con sacco vitellino e avannotto con sacco vitellino riassorbito La durata di que sto stadio dipende sia dalla specie sia dalla temperatura dell acqua Consanguineit 0 coefficiente di inin crocio E una misura del grado di pa rentela di animali derivanti dall accop piamento di parenti Decisione della Commissione del 12 12 2008 Decisione pubblicata nella GUUE del 16 12 2008 recante modalit di applicazione della direttiva 2006 88 CE del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in materia di qua rantena degli animali d acquacoltura D lvo 148 del 4 08 2008 Decre to pubblicato nella G U n 225 del 25 09 2008 Attuazione della diretti va 2006 88 CE relativa alle condizioni di pulizia sanitaria applicabili alle spe cie animali d acquacoltura e ai relativi prodotti nonch alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malat tie che stabilisce all art 16 comma 5 l obbligo di ripopolamento con sal monidi indenni da SEV e NEI Impianti zone dichiarati indenni da SEV e NEI Impianti zone che a segui to di uno specifico programma di sor veglianza veterinaria ufficiale secondo la normativa vigente D lvo 148 e l ex DPR 555 risultano esenti dalla settice mia emorragica virale SEV e la necro si ematopoietica infettiva NEI Indice Biotico Esteso IBE E un in dice utilizzato per definire la qualit biol
30. e di temperatura taglia tipo di alimento ecc ma essenziale controllare l effettivo consumo dei pesci e non eccedere sia per evitare soggetti sovralimentati le diete commerciali sono ricche in lipidi e proteine vegetali sia per evitare troppi residui alimentari feci cibo non consumato in vasca fattore primario per l insorgenza di patologie batteriche 2 6 Campionamento e misure Per eseguire un corretto campiona mento senza provocare eccessivo stress il pesce deve essere a digiuno da almeno 24 ore per le taglie fino 4 cm sono sufficienti 12 ore e in con dizioni di buona salute Per la pesca si possono utilizzare piccoli guadini a maglia fitta e morbida Ogni 20 30 giorni o prima del rilascio in acque libere si fa un campione casuale in ogni singola vasca o lotto della stessa et il numero minimo di 30 sogget 19 gal Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi ti Si possono pesare in una bilancia di precisione tutti insieme mantenen doli in acqua togliendo la tara e poi facendo la media oppure effettuan do una pesatura a secco uno a uno Il peso totale dei pesci sar dato dal peso medio del pesce moltiplicato per il numero dei pesci stimato II fattore di condizione K serve a valutare lo stato di benessere del pesce e il suo valore indicativo del regime alimentare a cui sottoposto sovra o sottoalimentazione le performance migliori si riscontr
31. fini argilla limo e alghe aumentando quindi la trasparenza dell acqua I h il Filtro meccanico a pressione accoppiato con sterilizzatore UV Incubatoio Lago S Croce Bacino n 7 BL Y e ni Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi cu de Te gal a Sterilizzatore UV lampade a bassa pressione ed alta intensita Centro Ittico di Valdastico VI E bene sovradimensionare la ca pacita del filtro rispetto alle pro prie esigenze e nel caso di filtri in pressione necessario dotarli della funzione di controlavaggio manuale o automatica e di un sistema di sicurezza nel caso di perdita improvvisa di capacit fil trante intasamento repentino e la disinfezione dell acqua ha lo scopo di limitare la presenza della carica batterica totale e quindi di prevenire le patologie batteriche nei pesci Viene ese guita utilizzando la radiazione UVC con impianti a gravit chiusi O aperti o in pressione sistemi chiusi affinch tali sistemi siano efficaci abbisognano di una pre ventiva filtrazione se l acqua non idonea Le caratteristiche ottimali dell acqua sono qui sotto riportate pH 6 5 8 5 solidi sospesi lt 10mg it Torbidit lt 5 NTU Fe lt 0 3 mg It Mn lt 0 05 mg lt Trasmittanza 2 A95 T C 2 35 Durezza lt 120 ppm 10 Il parametro di riferimento per le lampade UVC per un efficiente disin fezione la dose di irraggia
32. i settore d impianto deve avere i propri contenitori con so 21 f luzione disinfettante in cui ripor re l attrezzatura guadini spaz zole ecc dopo l uso le reti anti uccello sono indispen sabili per gli uccelli ittiofagi per ch oltre alla predazione sono possibili vettori di agenti patoge ni Si deve prevedere una coper tura idonea delle vasche esterne non troppo bassa rispetto al livel lo dell acqua e che permetta le operazioni di routine lo spostamento di partite di pe sce all interno dell impianto o da altri impianti deve avvenire Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi me ai dettami della Decisione 2008 946 CE e alle disposizioni del servizio veterinario dell ASL competente 3 2 Pulizia e disinfezione La pulizia e la disinfezione sono operazioni fondamentali per avere una produzione ittica oltre che di quantit anche di qualit la disin fezione deve applicarsi con moda lit precise e il personale deve es sere a conoscenza delle istruzioni d uso dei disinfettanti e indossare idone indumenti protettivi Struttura in rete per prevenire l ingresso di uccelli ittiofagi Piscicoltura Provinciale di Laimburg BZ 22 solo ed esclusivamente in assen za di patologie infettive e con il pesce in condizioni sane In caso di dubbio evitare il trasferimento e o procedere ad un controllo ve terinario Le strutture dichiarate indenni da
33. in termini di sopravvivenza e riprodu zione in ambiente naturale Limpoverimento della variabilit ge netica e la perdita di rusticit sono tra i principali effetti negativi causati dall allevamento che si trasmettono e si amplificano alle generazioni suc cessive Ripopolamenti eseguiti con tale materiale possono mettere a ri schio la stessa sopravvivenza delle popolazioni naturali selvatiche per la facilit di incrociarsi con quelle di allevamento Ci pu determinare di generazione in generazione una di luizione sempre maggiore dei carat teri genetici del selvatico esponen do pericolosamente le popolazioni a rischi di estinzione dovuti a sele zione naturale A tutto ci possono sommarsi gli effetti derivanti da una non corretta applicazione delle buo ne pratiche di gestione con proble matiche inerenti lo stato sanitario del materiale da ripopolamento Una possibile soluzione per una cor retta gestione delle popolazioni sel vatiche a supporto della pesca spor tiva l incremento degli impianti ad attivit ittiogenica o incubatoi di val le che consentono di produrre uova e o avannotti a mezzo di riproduttori selvatici pescati nel loro ambiente naturale Tali strutture sono pensate per operare in modo leggero rispet to ad una piscicoltura stabulando in vasche se necessario i riproduttori solamente per il periodo necessario alla riproduzione per poi essere reim messi
34. itore con un singolo maschio diverso 2 2 4 Spremitura di uova e sperma Pu essere fatta presso un locale chiuso o all aperto facendo attenzio ne che la temperatura dell aria non sia inferiore a O C perch lo sper ma potrebbe danneggiarsi Tutti i contenitori utilizzati per le operazioni devono essere puliti ed asciutti le uova spremute devono es sere sane eliminare quelle opache con macchiette e che rimbalzano e prive di sostanze organiche contami nanti sangue feci Se la fecondazio ne non viene eseguita subito le uova 16 SII MMM Spremitura delle uova possono rimanere vitali per almeno 1 ora purch ricoperte del loro liquido ovarico Ogni lotto di uova deve esse re fecondato dallo sperma ottenuto per spremitura diretta o preferibil mente dopo essere stato raccolto in un contenitore in modo da ripulirlo da impurit organiche di osservare il grado di motilit al microscopio e di dosare la quantit occorrente Porre attenzione a non contaminarlo con acqua e orina al fine di evitare il pro cesso di attivazione perci durante la spremitura dei maschi buona norma asciugare con un panno pulito l addome del pesce Se lo sperma stoccato in minimo spessore in contenitori larghi per permetterne l aerazione possibile conservarlo refrigerato per diverse ore Si pu altres stoccarlo refrige rato in quantit maggiori usando un aeratore con diffusore del tipo da acquari La valut
35. la malattia in atto ed significativa porre attenzione alla manipolazione dei pesci perch la mortalit potrebbe aumentare sensibilmente In tal caso per trasferimenti evitare di raccoglie re il pesce con la rete possibilit di microtraumi ed usare conteni tori d acqua e pulire bene la vasca riducendo al minimo lo stress sul pesce e aumentare il ricambio della vasca compatibilmente con la capacit di nuoto dei soggetti e osservare il comportamento dopo l alimentazione se il numero di soggetti sintomatici o deceduti aumenta sensibilmente diminuire la quantit giornaliera di alimento e in caso di infestazione grave da parassiti cessare temporanea mente l alimentazione Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi e in presenza di malattia batterica permesso l utilizzo di mangime medicato previa ricetta veterina ria E buona norma utilizzare un mangime medicato contenente lo stesso principio attivo suggerito dal laboratorio d analisi e attener si correttamente alle indicazioni inerenti le modalit e il periodo di somministrazione Si segnalano di seguito i patogeni maggiormente riscontrati negli al levamenti di salmonidi da ripopola mento rimandando alla bibliografia specializzata per una loro dettagliata descrizione NOME MALATTIA AGENTE PATOGENO TIPOLOGIA ORGANO COLPITO Saprolegniosi Saprolegnia sp Cute Muscolo Costiasi o Ictiobodosi Ichthy
36. li e agenti batterici che in particolari condizioni di stress causato da eccessiva densi t scarsa pulizia alimentazione non corretta torbide ecc possono cau sare danni ingenti in un breve lasso di tempo La frequenza della comparsa di que sti patogeni non facilmente prevedi bile per cui corretto come metodo preventivo compiere delle valutazio ni periodiche su pesci sani campio nati casualmente in particolare sulle branchie sia per il loro stato funzio nale sia per la presenza di parassiti Per l osservazione branchiale indi spensabile l uso del microscopio otti co preferibilmente binoculare da 40 a 200 ingrandimenti con sorgente di luce autonoma da parte di tecnici qualificati o di personale addestra to in alternativa si pu prelevare un campione e farlo analizzare presso un idoneo laboratorio Se lo strumento disponibile presso l impianto si consiglia di controllare le branchie almeno una volta alla settimana attraverso campionamenti casuali Particolare attenzione deve essere rivolta ad alcuni indicatori di salute quali comportamento natatorio e ali mentare colorazione e dimensioni dei soggetti e livelli di mortalit gior naliera Di seguito si riportano sinteticamen te i principali sintomi osservabili nei pesci che indicano uno stato di sof ferenza o di morte incipiente per cui occorre eseguire un controllo e limitata resistenza al flusso d ac qua e tendenza a concentrarsi
37. mento richiesta per inattivare i microrgani smi specifici Tale dose espressa dall intensit dell irradiazione del le lampade per il tempo di esposi zione i valori vengono espressi in uwatt sec cmq o in mwatt sec cmq o ancora in mJ cma Dati bibliografi ci ed esperienze di campo riportano buoni risultati nei confronti dei pa togeni batterici con valori non infe riori a 60000 uWsec cm a fine vita delle lampade da 8000 a 12000 ore di uso continuo in funzione della tipologia L uso dell ozono per la disinfezione e la sterilizzazione delle acque in entrata raro nel settore sia per i costi di gestione sia per la tossicit elevata nei pesci anche a piccole concentrazioni in caso di disfun zione 1 2 Sistemi di sicurezza E essenziale che un impianto ben progettato abbia dei sistemi di sicu rezza che tutelino il benessere del pesce allevato e la Sua sopravviven Za nei casi di emergenza Tali siste mi diventano indispensabili presso quegli impianti che utilizzano ener gia elettrica per la captazione delle acque Per questo il sistema deve prevede re sia le segnalazioni d allarme nel caso di disfunzioni nei vari punti cri tici del circuito sia eventuali sistemi automatici di ripristino temporaneo dell energia elettrica es generatori elettrici La presenza di rilevatori d interruzio ne di energia elettrica flussostati sonde di livello dell acqua insieme a idonei sistemi di generazione di
38. mpo esposizione per lo iodio pochi secondi per il cloro da 30 minuti ad alcune ore per il Virkon in 1 minuto ca Indossare indumenti protettivi completi e nebulizzare sulle pareti e sul fondo dopo risciacquo dai residui organici Tempo esposizione pochi secondi Riempire le vaschette podaliche per immergere le calzature Rinnovare la soluzione settimanalmente In alternativa usare un nebulizzatore Nebulizzazione o immersione e successivo risciacquo Nebulizzazione oppure immersione Tempo esposizione per lo iodio pochi secondi per la cloramina 30 minuti Sali quaternari di ammonio 1 gr 1 Mezzo di trasporto lodofori 500 ppm iodio attivo 0 5 gr 1 Cloramina cloro attivo gt al 2 Sali quaternari di ammonio 1 gr 1 It Vapore a T gt 100 C Indossare indumenti protettivi completi Per i pavimenti usare 1 volta a settimana e a fine ciclo lodofori per riempire la vasca podalica dove si immergeranno le ruote dell automezzo In alternativa nebulizzare le vasche da trasporto internamente ed esternamente age led Pa a Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi 3 3 Il monitoraggio sanitario delle malattie infettive in avannotteria Dal riassorbimento del sacco e fino a 4 6 cm il monitoraggio sanitario sul pesce deve essere eseguito assidua mente Questo stadio infatti pu es sere sensibile ad alcuni patogeni so prattutto parassiti branchia
39. nsioni verticali vasi di Zugg truogoli califor niani cassettiere vaschette grigliate Il materiale pu essere di tipo plastico es vetroresina polipropilene ecc oppure di acciaio inox o alluminio Per gli impianti in cui il numero di uova fecondate limitato si con siglia l utilizzo del metodo ad incu i TE a bazione orizzontale truogoli califor te a niani vaschette grigliate ecc per Vasche rettangolari per svezzamento in avannotteria Piscicoltura Provinciale di Laimburg BZ o O ia Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi alla forma rettangolare o quadrata E importante collocare le vasche a un altezza comoda per gli operatori e per lo scarico Durante la fase di riassorbimento del sacco e primo svezzamento fino a 4 cm bene che le vasche siano di piccole dimensioni per una gestione ottimale delle operazioni di pulizia e di alimentazione capienze che van no da ca 30 It a 300 It risultano ben gestibili 1 4 1 Naturalizzazione delle vasche Un pesce allevato in condizioni simili a quelle naturali svilupper una ru sticit maggiore con buone capacit di adattamento e quindi di sopravvi venza nelle acque libere A tal fine se non possibile accrescere il pesce Naturalizzazione temporanea di una vasca Stadio di avannotto Naturalizzazione di vasca esterna Stadio di tro tella Incubatoio di Tomo Bacino 10 Feltre BL 12
40. nto dipende an che dalla gestione della genetica dei riproduttori negli impianti ittiogenici Diversi studi hanno dimostrato come errate pratiche zootecniche aumen tano la consanguineit e favoriscono la perdita di geni utili in tal modo il materiale da ripopolamento pu non essere completamente adatto alle reali situazioni ambientali Ai fini della tutela della variabilit genetica e della rusticit dei pesci dovrebbero essere seguite alcune re gole e limitare per quanto possibile l allevamento dei riproduttori e preferire l utilizzo dei selvatici maturi maschi e femmine per ogni nuova stagione riproduttiva se ci non possibile cercare di utilizzare i maschi maturi selvati ci pi facilmente reperibili per la fecondazione annuale delle fem mine allevate e selvatici se allevati dopo 3 4 stagioni riproduttive devono esse re ricambiati e in caso di allevamento di genera zioni successive ai genitori selvatici F1 figli F2 nipoti ecc me glio non protrarsi oltre i riproduttori F2 e utilizzare quindi per il ripopo lamento la loro discendenza F3 e il rapporto fra maschi e femmine deve essere possibilmente a favo re dei primi e la variabilit genetica dei ripro duttori allevati deve rispecchiare quella della popolazione da con servare perci consigliabile eseguire una idonea analisi ge netica 2 1 2 Gestione dell allevamento riproduttori se allevati dev
41. obodo necator Ectoparassita Branchie Cute Trichodina sp Ectoparassita Branchie Cute Erre Spp rne Cute Ictioftirioss 00 Ichthyophthirius multifilis multifilis Ectoparassita rassita Branchie Branchie Cute n Cute Branchie organi Cute organi interni 3 5 Documentazione d impianto E consigliabile avere in forma car tacea e o informatica dei registri ove annotare alcune informazioni sul ciclo di allevamento che risulte ranno utili per una corretta program mazione di produzione vedi schede esemplificative in appendice Inoltre in funzione della tipologia taluni im pianti devono dotarsi di una docu mentazione sanitaria obbligatoria di seguito elencata in ragione del suo aggiornamento nel tempo si consi glia di consultare i servizi veterinari delle ASL competenti e manuale di autocontrollo e registro di carico e scarico movi mentazioni e registro dei trattamenti con man gimi medicati e certificato di smaltimento degli animali morti e autorizzazione al trasporto nel caso di possesso di automezzi per trasporto pesce vivo e attestato d idoneit al trasporto per il conduttore dell automezzo e documenti di trasporto certificati di trasferimento di pesce uova gameti ecc 25 gal T A Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi A Schiusa delle cisti Y Artemia salina a LI
42. ogica degli ambienti fluviali in base alla presenza qualitativa e quantitativa di organismi invertebrati di taglia supe riore ai 2 mm macroinvertebrati ben tonici in maggioranza insetti insediati in alveo Radiazione UVC Radiazione elettro magnetica nell ultravioletto compresa fra 100 e 280 nm Di norma il valore di massima efficienza nei confronti delle cellule batteriche emesso dalle lampa de UVC corrisponde a 254nm Ripopolamento Immissione intenzio nale di una specie ittica ancora pre sente nell area di rilascio allo scopo di incrementare il numero di esemplari di una popolazione che non in grado di provvedere autonomamente al mante nimento di densit adeguate alla capa cit portante dell ambiente Scatola Vibert Dispositivo utilizzato per il ripopolamento con uova embrio nate il tipo pi diffuso costruito in materiale plastico ha forma cilindrica diametro attorno a 3 9 cm altezza 4 5 cm un centinaio di fessure da dodici millimetri per tre e pu contenere un migliaio di uova di trota Struttura impianto di quarantena Impianto autorizzato dall autorit uffi ciale veterinaria in cui possono essere stabulati animali selvatici vivi sensibili alla SEV e NEI da introdurre in zone impianti dichiarati indenni ai sensi del D lvo 148 art 21 requisiti strutturali e di gestione dell impianto sono indicati dalla Decisione della Commissione del 12 12 2008 Sinteticamente i prin cipali punti a c
43. ogno interventi terapeutici attraverso l impiego di mangimi medicati possibilit da escludersi con gli alimenti naturali Avvalersi sempre delle migliori diete commerciali esistenti sul mercato Spesso conviene usare l alimento utilizzato per i pesci marini es branzino e orata nutrizionalmente pi ricco e completo per maggior presenza di alcuni acidi grassi essenziali Il passaggio da alimento naturale a quello artificiale rimane comunque difficoltoso Un semplice metodo per migliorare la resa utilizzato con successo quello di operare per alcuni giorni uno svezzamento con alimento naturale secco quale ad esempio il tuorlo d uovo liofilizzato commerciale che risulta molto appetibile per l alto contenuto di proteine possibile anche usare tuorlo bollito tal quale o seccato ma sporca molto l acqua Dato che la sua granulometria risulta fine consigliato per pesci con una taglia inferiore a 4 cm Quando il pesce sar ben adattato al tipo di alimento si potr fare il passaggio graduale con la dieta artificiale di appropriata dimensione Lasomministrazione della dieta secca preferibile sia sempre manuale evitando per quanto possibile i distributori automatici e frazionata in pi pasti durante il giorno almeno fino alle dimensioni di 4 6 cm Il quantitativo somministrato dipende dalla biomassa presente riferendosi alle istruzioni delle ditte produttrici variabile fra il 2 ed il 4 giornaliero infunzion
44. oni devono essere rispettate nell alimentazione con cibo vivo e l alimento deve essere lavato con acqua pulita per allontanare eventuali residui contaminanti e assicurarsi sempre dell efficacia di schiusa delle cisti di Artemia e non somministrare quelle non schiuse per limitare i casi di oc clusione intestinale nei pesci e controllare periodicamente il com portamento alimentare dei pesci in vasca il tempo di permanenza dell alimento in relazione al flus so d acqua permanenza minima in vasca di 20 30 minuti la distri buzione omogenea dell alimento ed il residuo non consumato 2 5 2 Alimento naturale umido Quando non pi possibile prose guire con l alimentazione viva gra dualmente si procede al cambio di dieta di norma con quella secca ar tificiale In alternativa si pu protrar re nel tempo la disponibilit di ali mento naturale anche se non vivo del tipo umido surgelato o congela to consigliato nella prassi di svez zamento in quanto pi facilmente appetibile e digeribile Buoni risul tati sono stati ottenuti con le larve di Chironomidi surgelate che per il loro colore rosso e le dimensioni determinano un elevato gradimento nei giovani salmonidi si consiglia di somministrarle intere e non sminuz zate sia per non disperdere il loro contenuto nutrizionale sia per non sporcare eccessivamente l acqua il loro potere nutrizionale pi elevato dell Artemia s adulta e della Daph nia spp
45. ono es sere tenuti nelle condizioni migliori possibili in quanto dal loro benessere dipender la qualit della discenden za In particolare dovrebbero essere Esemplare puro di trota marmorata Salmo trutta marmoratus i E SSSNSNS S S S EE N E SN NNS rispettati i seguenti fattori vasche di allevamento naturali o naturalizzate densit limitata inferiore ai 10 kg pesce mc manipolazioni limitate o assenti soprattutto per quelli ses sualmente maturi nei 3 mesi antece denti la riproduzione L alimentazione bene avvenga uti lizzando prodotti commerciali appo siti per i riproduttori eventualmente integrando con alimento naturale ma non di provenienza marina nel caso di impianti dichiarati indenni dalle malattie virali SEV e NEI Setticemia Emorragica Virale e Necrosi Emato poietica Infettiva l alimentazione na turale deve provenire da zone di pari stato sanitario Nel caso di utilizzo di riproduttori sel vatici sessualmente maturi bene catturarli nel periodo riproduttivo una loro cattura anticipata potrebbe inficiare la riproduzione mancata ovulazione scarsa qualit delle uova e sperma ecc a causa dello stress provocato dalle condizioni intensive riproduttorichenon appaionoin buono stato di salute devono essere scartati L identificazione individuale dei ripro duttori consigliata quando gli spazi dell impianto non consentono una loro separazione fisica e diviene ne ce
46. organismi sono degli appositi retini a maglia fitta reperibili normalmente nel settore dell acquariofilia 1 6 Magazzino per mangimi Deve essere presente un locale se Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi parato per il deposito dei mangimi possibilmente sito in un area non esposta all irraggiamento solare in quanto le alte temperature alterano le propriet nutrizionali degli alimen ti Pavimentazione e pareti consi gliabile siano lavabili e le confezioni di mangimi sollevate dalla pavimen tazione es pallets particolari pre cauzioni devono essere predisposte per evitare la presenza di animali roditori Laerazione deve essere as sicurata da finestre munite di griglia anti insetto 1 7 Attrezzature tecniche specifiche Sono elencati di seguito alcune at trezzature specifiche che possono essere utilizzate in impianto e Termometro a bulbo a mercurio o ad alcool possibilmente con scala graduata nell intervallo di temperature pi vicino a quelle di utilizzo serve anche per veri Attrezzature tecniche termometro ossimetro retino misuratore di gas disciolti ficare la funzionalit dei termo metri elettronici Misuratore elettronico di ossi geno disciolto e di temperatura ossimetro pu essere indi spensabile in alcune situazioni es acque calde sovraffollamen to flusso idrico ridotto torbide trasporto pesci Misuratore elettronico dei gas
47. rassiti fun ghi batteri virus L acqua infatti un ottimo mezzo di diffusione degli agenti patogeni e in ambiente di al levamento ittico i danni possono es sere ingenti nell arco di brevissimo tempo La prevenzione perci il principale mezzo di difesa a disposi zione ed di rilevanza fondamenta le per gli impianti dichiarati indenni dalle malattie virali SEV e NEI che per poter esplicare l attivit di ripo polamento devono evitare di infet tarsi con queste patologie La normativa nazionale attualmente permette per l uso terapeutico so lamente l utilizzo di alcuni principi antibiotici nei mangimi e non con sente l uso di sostanze chimiche nell acqua contenente uova o ani mali vivi 3 1 La prevenzione Alcune soluzioni applicative evitano e limitano l insorgenza e la trasmis sione di patologie infettive e la pavimentazione e le pareti di tutti i locali dell impianto devo no essere in materiale lavabile antiscivolo e fornita di drenag gio delle acque E consigliabile fare una disinfezione 1 2 volte al mese della pavimentazione e a fine ciclo per le pareti ed il circui to idraulico e l alimentazione idrica bene sia indipendente per ogni singola Calzari sanitari monouso per la prevenzione dell insorgenza di patologie infettive vasca e per lo stadio dall uovo e fino a 4 6 cm strettamente necessaria L acqua dell incuba toio pu essere riutilizzata per le vasche di pes
48. schio ove ci non fosse possibile per man canza di riproduttori si consiglia di eseguire lo schema del modello fattoriale Evitare l utilizzo di esem plari consanguinei Si ricorda che un millilitro o un centimetro cubo di sperma pu fecondare circa 10 000 uova Per operare dei corretti accoppia menti fra i riproduttori pronti alla fe condazione nelle diverse condizioni di rapporto sessi si espongono al cuni casi pratici 15 Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi 1 caso 1 femmina 2 3 maschi e Spremere le uova di una femmi na in pi contenitori quanti sono i maschi e Fecondare le uova di ogni con tenitore con un singolo maschio diverso 2 caso 2 3 femmine 2 4 maschi e Spremere le uova di tutte le femmine in unico contenitore e miscelarle delicatamente e Suddividere il lotto di uova otte nuto in tanti contenitori quanti sono i maschi Fecondare le uova di ogni con tenitore con un singolo maschio diverso 3 caso 3 o pi femmine 4 o pi maschi e Spremere le uova a gruppi di 3 4 femmine per volta in un unico contenitore e miscelarle delicata mente e Suddividere ogni lotto di uova in tanti contenitori quanti sono i ma schi non utilizzare pi di 6 8 ma schi per lotto facendo attenzio ne che la quantit di sperma sia sufficiente un singolo maschio pu fecondare da 5 a 10 000 uova Ca e Fecondare le uova di ogni con ten
49. scicoltura per scopi alimentari in questo con testo non importante raggiungere un accrescimento corporeo veloce e spesso sproporzionato ottenuto con metodi da zootecnia intensiva Sinteticamente possiamo distinguere l alimento che pu essere utilizzato in e alimento vivo Artemia salina Daphnia spp insetti crostacei vermi pesce ecc e alimento naturale umido surgelati di larve di Chironomidi Daphnia spp Artemia salina e copepodi pesce ecc e alimento secco che pu essere di tipo artificiale mangime commerciale oppure naturale tuorlo d uovo liofilizzato krill e gamberetti essiccati ecc Nel caso di impianti dichiarati inden ni dalle malattie virali SEV e NEI ai sensi della vigente normativa per non rischiare di contrarre l infezione bene utilizzare l alimentazione viva solo se commerciale Artemia salina Daphnia spp o se naturale quella proveniente da zone dichiarate in denni La somministrazione preferibile sia manuale ma pu anche essere attuata con sistema piezometrico 0 in automatico es pompaggio La quantit di alimento da distribuire varia in funzione della biomassa e dell et del pesce presente della temperatura del tipo di alimento dello stato di salute e delle condi zioni dell acqua l alimento naturale essendo ricco d acqua deve essere somministrato in quantit maggiore rispetto alla dieta secca indicativa mente in una quota da 3 a 5 volte su
50. se almeno 1 volta alla settimana e nel caso di torbide immediatamente dopo la pulizia va eseguita a mezzo lavag gio in controcorrente per quelli in pressione del materiale filtrante per alcuni minuti 5 20 quando si riatti va il filtro far defluire il materiale che eventualmente si risospende fino a ottenere limpidit in acqua 3 2 4 Pulizia lampada UV Il tubo di quarzo contenente la lam pada va controllato periodicamen te soprattutto dopo ogni torbida significativa infatti essendo a con tatto diretto con l acqua pu essere soggetto a incrostazioni di calcare a presenza di patina algale o limo sa a rigature da corpi duri Ognuno di questi inconvenienti provoca una perdita di efficienza nella disinfe zione Dopo il primo mese di funzio namento verificare lo stato del tubo per capire l eventuale periodicit di manutenzione pi frequente in acque molto dure Le rigature pro vocate da sassolini sabbia grossa e altro materiale se presenti in ab bondanza determinano la necessi t di sostituire il tubo 3 2 5 Tabella d uso dei disinfettanti OGGETTO DISINFETTANTE MODALIT Vasca naturale piazzola strada corsie area scoperta in cemento o in terra Vasca in cemento 1 5 Calce viva o ossido di calce 0 Calce viva o ossido di calce 0 calce spenta o idrossido di calce 1 2 Kg mq Cloro soluzione 2000 ppm cloro attivo 2gr 1 Cloramina cloro attivo gt 2 Soda o carbonato di sodio
51. serve energetiche in tal caso perch sia no un alimento funzionale per i pesci devono essere somministrati degli arricchitori in ac grassi E altres possibile congelare i nau pli e gli altri stadi confezionandoli in porzioni sgocciolate oppure in poca acqua salata all 1 ca da usa re successivamente come alimento naturale Allegati Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Anno TODDS Ossigeno ratura Tipo alimento Quantit alimento giornaliera Peso totale vasca lotto amp So Vv ES pa o N op N 0990 e Oo on oul Biometria Peso medio soggetto SCHEDA DATI ALIMENTAZIONE 27 Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Allegati SCHEDA MORTALIT Anno Riproduttore N codice N 0 Allegati Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi NOTE dall impianto impianto data dn LU PS z b Se 2 as N e lo co oO pes dn on oO e S on o N Il a LL 2 N Se 4 Re O fam On o a Il E di E a O z p Il oy 2 Q p E s D A o De A 2 lt x Ti A O LU 0 5 C zZ 7p N Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi Allegati SCHEDA ACCOPP
52. soluzione 5 8 Soda caustica 0 idrossido di sodio soluzione Indossare indumenti protettivi completi e distribuire su terreno asciutto Tempo esposizione 1 mese Indossare indumenti protettivi completi e nebulizzare sulle pareti e sul fondo dopo risciacquo dai residui organici operando con accuratezza nel caso di cemento ricco di fessurazioni Per gli ambienti chiusi o poco areati si usa la cloramina calce spenta o idrossido di calce 1 2 kg mq Vasca di allevamento incubatori di uova in vetro resina polipro pilene materiale plastico gra2gr 1 Virkon 1 Vasca di allevamento e incubatori di uova in metallo Calzature Mani guanti Attrezzatura varia Pavimentazioni pareti Vapore a T gt 100 C Cloramina cloro attivo gt 2 canali di scarico Virkon 1 lodofori 500 ppm iodio attivo 0 5 gr 1 Cloro soluzione 500 2000 ppm cloro attivo da 0 5 Cloramina cloro attivo gt 2 Soda o carbonato di sodio soluzione 5 8 lodofori 500 ppm iodio attivo 0 5 gr 1 lodofori 500 ppm iodio attivo 0 5 gr 1 Sali quaternari d ammonio 1gr lodofori 500 ppm iodio attivo 0 5 gr 1 Virkon 1 lodofori 500 ppm iodio attivo 0 5 gr 1 Cloramina cloro attivo 2 organici Tempo esposizione da 30 minuti ad alcune ore Indossare indumenti protettivi completi e nebulizzare sulle pareti e sul fondo dopo risciacquo dai residui Negli ambienti chiusi o poco aerati si usa la cloramina Te
53. ssaria per alcuni scopi quali l anali si genetica distinzione fra lotti ceppi ecc Solitamente ci avviene tramite un microchip pit tag dotato di codice alfanumerico letto da un apposito di spositivo rilevatore fino a una distan In alto lettore e pig tag _ I x Lr Inserimento di microchip in esemplare adulto di trota Linee guida per la gestione degli impianti ad attivita ittiogenica a salmonidi za di alcuni centimetri Il pit tag viene inserito preferibilmente nella musco latura sottocute fra la pinna dorsale e il peduncolo caudale con un apposito iniettore La taglia minima consiglia ta per i salmonidi per effettuare tale operazione senza provocare gravi le sioni di 30 cm L inserimento deve essere eseguito con precisione evi tando di provocare lacerazioni della cute specie nei soggetti pi piccoli Per evitare eventuali infezioni batteri che da manipolazione consigliabile rispettare le seguenti regole e utilizzare guanti puliti e utilizzare pit tags nuovi op pure se riciclati disinfettati e ad ogni inserimento usare un nuovo puntale in alter nativa se viene riutilizzato lo stesso disinfettare dopo ogni uso e dopo ogni marcatura disin fettare la cute del pesce nel punto lesionato te contemporaneamente con l ovu ripetuta ogni 10 giorni fino all esaurimento del lotto Una pratica usata per ten tare di sincronizzare maggiormente l ovulazione delle femmine
54. ta in avannot teria dove si svolge il ciclo da uovo embrionato a trotella 4 6 cm essen do tali stadi quelli pi sensibili agli stress di varia natura E perci impe rativo avere un acqua con le migliori caratteristiche possibili A tale scopo le acque sotterranee o di sorgente sono quelle maggiormente adatte previo idoneo trattamento Sono in vece da evitare le acque superficiali che possono essere soggette sia a Si gnificative e repentine variazioni dei parametri idrologici temperatura torbidit ossigeno portata ecc sia a episodi di inquinamento in ogni modo se utilizzate deve essere previsto un sistema di trattamento meccanico fisico filtrazione disinfe zione Nel caso si utilizzino acque superficiali con alveo naturale con sigliata l applicazione del metodo Indice Biotico Esteso 1 B E per te nere sotto controllo l impatto dei re flui immessi la classe di qualit 1 B E rilevata a valle dell impianto deve es sere la stessa trovata a monte e non inferiore alla Il classe I valori di qualit idonea delle acque sono riportati nella tabella seguente Principali parametri dell acqua suggeriti ai fini del benessere nei salmonidi di allevamento Parametro Temperatura Ossigeno disciolto Valore suggerito mg It o ppm Incubazione uova lt 12 C lt T C per Salmerino Alpino Allevamento novellame lt 14 C Allevamento giovani e adulti lt 18 C da 60 a 150 di satur
55. taria applicabili alle spe cie animali d acquacoltura e ai relativi prodotti nonch alla prevenzione di ta lune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie Gazzetta Ufficiale n 225 del 25 12 2008 Ferguson A 2006 Genetic impacts of stocking on indigenous brown trout pop ulations Science Report SC040071 SR Environment Agency Rio House Waterside Drive Aztec West Almondsbury Bristol BS32 4UD UK Gatti F e Barberi A La protezione sani taria in troticoltura Agenzia Provinciale Servizi Sanitari Unit Operativa Igiene e Sanit Pubblica Veterinaria Provincia Autonoma di Trento Ghetti P F 1997 Indice Biotico Esteso Manuale di applicazione Provincia Au tonoma di Trento 222 pp M Penserini M Maldini M F Bil E Palanti F Nonnis Marzano amp G Gan dolfi DNA single e multilocus finger printing per l identificazione di ripro duttori di trota marmorata Salmo trut ta marmoratus da avviare a pratiche ittiogeniche Studi Trent Sci Nat 87 2010 83 88 Phillipart J C 1995 Is captive breeding an effective solution for the preserva tion of endemic species Biological Conservation n 72 pag 281 295 Pontalti L 2009 Protocollo di condu zione degli impianti ittiogenici Provin cia Autonoma di Trento Servizio Fore ste e Fauna Rosenthal H 2009 Cultivation of en dangered species to achieve fitness for survival at release into natural habi
56. tats International Workshop on the Restoration of Fish Population 1 5 sept 2009 Dusseldorf Sharrer Summerfelt S T Bullock G L Gleason L E Taeuber J 2005 Inacti vation of bacteria using ultraviolet irra diation in a recirculating salmonid cul ture system Aquacultural Engineering 33 2005 135 149 Summerfelt S T 2003 Ozonation and UV irradiation an introduction and ex amples of current applications Aquac ultural Engineering 28 2003 21 36 Turin P Zanetti M Bilo M F 2004 Distribuzione e stato delle popolazioni di trota marmorata nelle acque del Ba cino dell Alto Adriatico Atti del X Con vegno Nazionale A l 1 A D
57. uesto manuale tecnico Auguro al lettore una proficua lettura confermando l impegno della Regione Veneto a favore del patrimonio ittico regionale e delle pi genuine tradizioni di pesca amatoriale FRANCO MANZATO L Assessore Regionale 4 Linee guida per la gestione degli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi eneto Agricoltura svolge da tempo un ruolo rilevan te nell implementazione delle misure adottate negli ulti mi anni dalla Regione Veneto in materia di gestione e salvaguar dia della fauna ittica delle acque interne Nel Centro Ittico Sperimentale di Valdastico in corso d opera un ambizioso progetto che ha tra gli obiettivi Il recupero e la ricostitu zione delle popolazioni naturali di trota marmorata appartenenti ai principali fiumi della Regione Veneto Tale specie purtroppo oggi minacciata e in netto calo numerico L impoverimento della variabilit genetica e la perdita di rusticit sono tra i principali effetti negati vi causati dall allevamento che si trasmettono e si amplificano alle generazioni successive Infatti i ripopolamenti con materiale ittico di allevamento possono mettere a rischio la stessa sopravvivenza delle popolazioni selvatiche nel momento in cui queste si incroci no con quelle allevate La pubblicazione di questo volu me vuole fornire agli operatori del settore che lavorano sul ter ritorio un ulteriore contributo per evitare o perlomeno rid
58. ui attenersi sono l ap provvigionamento idrico deve essere indenne da SEV e NEI le acque reflue non devono confluire in corpi idrici e o impianti indenni prevedere la possibi lit di disinfettare sterilizzare le acque reflue deve esserci un responsabile specialista in sanit degli animali ac quatici il pesce deve essere stabulato per almeno 60 giorni dall ultima intro duzione E permesso l utilizzo di pesci sentinella campioni per le analisi di laboratorio vengono eseguiti entro 15 giorni dalla scadenza della quarante na Il Servizio Ufficiale Veterinario delle ASL responsabile sia dell autorizza zione della struttura sia della verifica della sua corretta gestione Trotella Stadio di sviluppo successivo all avannotto di et compresa entro l anno e che comprende le classi di lunghezza tipiche dei ripopolamenti 4 6 6 9 9 12 centimetri Uovo embrionato Stadio di sviluppo corrispondente all uovo fecondato e con l embrione chiaramente visibile in particolare gli occhi Variabilit genetica di una popolazio ne grado di variabilit dell insieme di tutti i geni degli individui che compon gono una popolazione Un gene una unit biologica ereditaria costituito da un segmento di DNA cromosomico che contiene l informazione per un determinato carattere 35 Lo a 4 4 Linee guida per la gestione degli impianti ad attivita ittiogenica a salmonidi A Bibliografia A AA
59. urre tali effetti negativi Le linee guida per la gestione de gli impianti ad attivit ittiogenica a salmonidi intende essere uno strumento pratico a servizio pre valentemente delle Associazioni di Pesca sportiva che gestiscono gli incubatoi di valle o si avviano a farlo Mira ad offrire un quadro gene rale ma sintetico sulla buona prassi per l allevamento di spe cie come la trota marmorata e la trota fario per ottenere individui di elevata qualit e quanto pi possibile simili ai selvatici Il tut to ai fini del ripopolamento delle acque pubbliche regionali e a so stegno della pesca veneta PAOLO PIZZOLATO Amministratore Unico di Veneto Agricoltura ha Linee guida per la gestione degli impianti ad attivita ittiogenica a salmonidi Indice Introduzione 1 Aspetti progettuali 8 E 11 L acqua a amp a ee 1 1 1 La qualit dell acqua 9 S 1 1 2 La quantit d acqua 9 poea 1 1 3 Il trattamento dell acqua 00 a 1 2 Sistemidisicureza 10 e 1 3 Incubatori per uova 1 n 14 Vasche di allevamento 1 G 1 4 1 Naturalizzazione delle vasche a 1 5 Schiuditoio per cisti di Artemia salina n 1 6 Magazzino per mangimi 43 de 1 7 Attrezzature tecniche specifiche 8 2 Aspetti gestionali 000 a 2 1 Riproduttori re 2 1 1 Gestione della variabilit genetica n 2 1 2 Gestione dell allevamento e 2 2 Riproduzione 45 TR 2 2 1 Recupero dei riproduttori aa Mm 2 2 2 Selezione dei riproduttori 42 a 2 2

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