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Piano di sicurezza e coordinamento

1. RETE IDRICA RETE FOGNA BIANCA RETE ELETTRICA MEDIA TENSIONE RETE ELETTRICA BASSA TENSIONE Allegato n 3c al PSC Cantierizzazione Emissione dicembre 2004 TY LEGENDA INGOMBRO FABBRICATI ESISTENTI LIMITROFI MM RECINZIONE DI CANTIERE FASE A ALL AREA DI CANTIERE an RECINZIONE DI CANTIERE FASE B QUOTE DI RILIEVO MM RECINZIONE DI CANTIERE FASE C POZZETTI ESISTENTI MM RECINZIONE DI CANTIERE FASE D PALI DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEPOSITI DI CANTIERE CAVO IN TENSIONE PER L ALIMENTAZIONE DEL TRAM PARAPETTO DI PROTEZIONE RECINZIONE IN RETE PLASTIFICATA PROGETTO DEL NUOVO CORSO MORTARA
2. LLUIS 2 pas ISLA RA os ISAIA ARS A CIA 0a IZ PS SRT PI ISR RIA CI ARRE RG AAA 2 RRPPASSARIIAR A SASSI ARI SLI E SESSI DESIRE SS gt S IZA WE CX YS SAT S IR fi y X NE X X N i N Q N N S S S SS S ROSS CA SN S S NO So LX S L N X RR KR RES o KS ON LES 24678 RSS SAS SL ILS DI ba 238 I IIS PIROSRA TTI ERRE x RRIKA IA DEAL IPSO RISORA RES SEA NNA 246 90 i Ty 2464 A a 246 20 VIA PETTINENGO NS 4 246 30 246 TC ORRE i IEZOMETRICAO J0 95 UTI uoy MI 230 57 Ag caminiscale 250 4 38 56 2389 i 1739 16 238 56 piatra E BJ ALP 238355 238 59 287 N 245 244 2
3. Dx pr x ze 12 A 23 LL DI Ja YX_ Y non nono A LA e A A pes pd 3 2 YA a AN A e rx Je gf Pali Gru a torre RECINZIONE N h xx 00 m controfreccia xx 00 m bracci DI CANTIERE Ji 1 LI MARGHERITA DI SAVOIA RECINZIONE o GE I E Si B 3 Lust Pj As 0 60x0 90 0 70x1 20 Accesso del cantiere Accesso cantiere della E EDILGAMA chiesa del S Vol
4. VIGLIANO VIA BORGARO 0 70 VA PETTINENGO o 246 98 A fee pa E E 3 UTA FUTURO CANTIERE Recinzione in rete plastificata di colore arancione PIEZOM TRICAO SILISTIZ 900 ZON 45 77 BAI AS p i Nil i i T 246 I A 7 MNT TTT astio 24300 N N EN i T a O 242 80 D 24237 _ 0241 71 S V A VALDELLATORRE 0 70x1 20 S J 2A3TO A 24278 17195 a E Aaw Lum 24 N S A SS i n gt S S a 2 N O S N Lo gt A
5. Nome Arch Ferruccio CAPITANI Ing Stefano CIANCHINI Arch Ermes FONTANA Dott Guido GIORZA Ing Lorenzo PERETTI Arch Carla SUPPO per conto Comune di Torino Comune Torino Cap 10125 Via Piazza San Giovanni Numero 5 Telefono 011 4421111 Fax p i Progetto Strutture Nome Ing Stefano DALMASSO per conto Studio O Siniscalco Comune Torino Cap 10144 Via Treviso Numero 12 Telefono 011 7714685 Fax 011 745176 pi 02070730011 Progetto Impiantistico Nome Studio Associato Ingg FERRO e CERIONI Comune Torino Cap 10128 Via Lamarmora Alfonso Numero 53 Telefono 011 501362 Fax 011 5088370 p i Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 12 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Collaborazioni grafiche al CAD Nome Studio Associato Ingg CALVI amp GOTTA Comune Torino Cap 10100 Via Luisa del Carretto Numero 66 Telefono 011 8192859 Fax 011 8192859 p i Direzione Lavori generale Nome Da definire Comune Cap Via Numero Telefono Fax p i Direzione Lavori Architettonica Nome Da definire Comune Cap Via Numero Telefono Fax p i Direzione Lavori Strutture Nome Da definire Comune Cap Via Numero Te
6. FUTURO CANTIERE Recinzione in rete plostificata di colore arancione S S 241 699 DI 744 29 241 90 LO ZIT 68 ZII TT 241 37 x E 241 3P a 24 15 7430 0243 77 AIT N 4 V VALDELLATORRE 0241 71 0241 17 0240 90 Si 241 26 i 24115 8 0241 1 azo Hibo 0241 95 0241 24 241 16 7T 0270 9 0240 78 Dorta o 240 98 a 240 97 a 410 75 242 56 23636 Y S 241 84 6 O AI TATOZ 241 22 241 24 241 66 241 6i 240 83 ZW palo 241 250 241 19 241 24 240 92 230 EL 230 39 238 37 242 70 238 41 238 40 238 87 23841 238 41 238 49 7 Na 36 200 238 34 13 I 10 Wo 13 230 40 11 10 234 46 238 47 An A 242 59 238 32 238 30 23642 238 39 738 36 238 09 238 5236 97
7. 245 90 84 to i Pa i Pai i gt B FUTURO CANTIERE te XV Accesso libero P n i a servizio della 2
8. REIR SIR TIRAR RRE 07 STEPS G ES E ESSES SETRA ss IR IR IR RIO SES EROS SILE PERIS ISS IRTIRI LELLINLIIKLA RAR TE RS SORGO PERSIA ES a AS CIEGA a 27 S Cw AGIRRE SIGE CILE SR SLI RR SELE PLL SESIA ZZZ ILS 7 PLILCLS OO A OMR SS OL A EOS Cancello N 3 IERI E SS NP Dr gt IS ERAS uy Ls A RI A n i r 1 gt i i gt Lic A i i H i ii i ii i di AA 2l 2 i i i i Ts 2 ui 3 SAMA ARA DA IA ATALA PA PIXR LIS RIRS III RR Y N NI ESA O RICAS RIS SONA RL A ad SL E Z gii SO ISS A ORSR Gts RA Y Sh ET CR eS RRA RAROS S a e SS RS RAS i OTOZ OSR ESAS OS BRL LIKE BLLI ILL RS AS ELA SLA LIIR 245 90 y Vr lt lt y ES NA Y ISI Y n gt TPTI A RE boe PIEZOMETRICA0 EIA 3 IT 24 74 Z feny KO 0 y 238 65 4460 camiiscale 38 56 DSL 4 ZBIT 1939 16 236 56 DX RISI LEI e SI SS L 238 Q O 238 242 230 y IT 238 47 UDN is 44 98 gs
9. sottoservizi 1 li Il il Il T T T T T zipni superficiali I I FASE 3 i i sistemazioni superficialis FASE 4 apr 06 mag 06 giu 06 I sistemazioni superficiali FASE 5 lug 06 ago 06 set 06 ott 06 28 02 28 03 09 05 23 05 06 06 20 06 01 08 29 08 12 09 26 09 02 01 30 01 13 02 27 02 13 03 27 03 08 05 22 05 05 06 19 06 03 07 28 08 25 09 09 10 l l l I I I l l l sistemazioni provvisorje INTERO LOTTO nov 06 dic 06 gen 07 23 10 I I l I l y Sisternazioni supericiali in galleria TTT 1 th 30 13 06 FINE LAVORI 15 01 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 16 ALLEGATO 2 16 1 Elenco delle schede delle fasi lavorative Cap 16 allegato 2 1 INDICE ALLEGATO 2 1 Luoghi locali e posti di lavoro moooomoms L 1 1 Attivit di cantiere rserrrerererecee rese sese se sese se cesena senese neon enere nere nere neseeesee eee nese nese ne senese cene neceneceneceeeene 1 ELELSCAVIE MOVIMENTO TERRA alii ici pt E 1 LI2ZFONDAZIONI sla elio rali 7 1 13 STRUTTURE IN CA sein ALA AI ii 12 1 1
10. 4 4 3 OPERAZIONI PRELIMINARI RECINZIONI n 444 lt AREALOGISTICA li ciale ala Indice Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino 4 5 4 6 Iva 5 1 5 2 5 3 Dicembre 2004 4 4 5 VIABIEITA E SEGNALETICA tea a a aaa delia tt nd ho i 2 4 4 6 MODALIT DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI ire 2 4 4 7 MODALIT DI ACCESSO DEGLI ADDETTI AI LAVORI 2 4 4 8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE nana ra nana na nana ra rana rarananas 2 4 4 8 1 ALLACCIAMENTI E FORNITURE UTENZE cf live Li 2 4 4 8 2 IMPIANTO ELETTRICO DICANTIERE acortan E ANEA 2 4 4 8 3 IMPIANTO DEMESSA A TERRA tina ta iii 2 4 4 8 4 IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE ii i 2 4 4 8 5 IMPIANTI DE EL UMINAZION E 5 Rn ei iaia 2 4 4 9 DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO nana na nana na nana ra nana raranans 2 44 10 ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI i iii 2 4 4 11 ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D INCENDIO O DI ESPLOSIONE 2 4 5 1 VALUTAZIONE DEL RUMORE 4 5 1 1 PREMESSE Ra lle Tae irnos laos e casi Rai 4 5 1 2 VALUTAZIONE DEL RUMORE NEL CASO DI ATTIVIT TEMPORANEE CANTIERI DI COSTRUZIONE 2 4 5 1 3 PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE IN BASE AL LIVELLO DI ESPOSIZIONE OTTENUTO eee 2 4 5 2 OPERE SPEGIALI AEE
11. Dispositivi di protezione dell udito Palline e tappi per le orecchie Caschi comprendenti l apparato auricolare Cuscinetti adattabili ai caschi di protezione per l industria Cuffie con attacco per ricezione a bassa frequenza Dispositivi di protezione contro il rumore con apparecchiature di intercomunicazione Dispositivi di protezione degli occhi e del viso Occhialia stanghette Occhiali a maschera Occhiali di protezione contro i raggi X i raggi laser le radiazioni ultraviolette infrarosse visibili Schermi facciali Maschere e caschi per la saldatura ad arco maschere a mano a cuffia o adattabili a caschi protettivi Dispositivi di protezione delle vie respiratorie Apparecchi antipolvere antigas e contro le polveri radioattive Apparecchi isolanti a presa d aria Apparecchi respiratori con maschera per saldatura amovibile Apparecchi ed attrezzature per sommozzatori Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 16 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Scafandri per sommozzatori Dispositivi di protezione delle mani e delle braccia Guanti Guanti contro le aggressioni meccaniche perforazioni tagli vibrazioni ecc Guanti contro le aggressioni chimiche Guanti per elettricisti e antitermici Guanti a sacco Ditali Manicot
12. Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 8 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Demolizione di rustici Lavori in calcestruzzo ed in elementi prefabbricati con montaggio e smontaggio di armature Lavori in cantieri edili e in aree di deposito Lavori sui tetti Scarpe di sicurezza senza suola imperforabile Lavori su ponti d acciaio opere edili in strutture d acciaio di grande altezza piloni torri ascensori e montacarichi costruzioni idrauliche in acciaio altiforni acciaierie laminatoi grandi contenitori grandi condotte gru caldaie e impianti elettrici Costruzione di forni installazione di impianti di riscaldamento e di aerazione nonch montaggio di costruzioni metalliche Lavori di trasformazione e di manutenzione Lavori in cave di pietra miniere a cielo aperto e rimozione in discarica Lavorazione e finitura di pietre Movimentazione e stoccaggio Scarpe di sicurezza con tacco o con suola continua e con intersuola imperforabile Lavori sui tetti Scarpe di sicurezza con intersuola termoisolante Attivit su e con masse molto fredde o ardenti Scarpe di sicurezza a slacciamento rapido In caso di rischio di penetrazione di masse incandescenti fuse 3 Protezione degli occhi e del volto Occhiali di protezione visiere o maschere di protezione
13. predisposizione area di stoccaggio macerie da conservare per successivi rinterri ad opera del Comune nell area denominata Parco Vitali col procedere dello scavo L area baraccamenti dovr essere insediata nella zona nord ovest dell area cantierizzata a ridosso di Corso Potenza Si rimanda al paragrafo 5 2 3 1 per la specifica sull allestimento dell area Il campo base non necessita di recinzioni essendo interno alla propriet e accessibile solo al personale di cantiere bens solo di una cancello largo quanto il tratto di muro da demolito si prevede un cancello di ca 5 00 m per l agevole passaggio dei mezzi di cantiere Si richiede il posizionamento di teli antipolvere in corrispondenza del confine del campo base con le propriet verso nord ovvero il frequente inaffiamento della rampa per evitare l innalzamento di polvere considerato che tale area in parte abitata e in parte utilizzata come giardino per il gioco dei bambini ospiti della vicino nido scuola materna Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 5 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La rampa sar delimitata con steccato ligneo nei tratti prospicienti il vuoto quando il dislivello superi i 2 00 m e uno steccato divider anche il percorso dei mezzi 1 4 50 m da quello pedonale 1 1 50m Tutte le recinzioni
14. 16 500 00 Oneri non contemplati nella stima dei lavori pl 134 36 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 6 222 30 3 298 30 Oneri non contemplati nella stima dei lavori i 2 924 00 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 11 409 60 0 00 Oneri non contemplati nella stima dei lavori 11409 60 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 0 00 990 Oneri non contemplati nella stima dei lavori Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 26 886 20 26 886 20 000 Oneri non contemplati nella stima dei lavori Totale oneri gi contemplati nel computo metrico 120 01569 Totale oneri non contemplati nella stima dei lavori e da riconoscere all impresa 37 833 32 Approssimazione TOTALE ONERI PER LA SICUREZZA o 157 850 s Importo Opere da computo 14 199 902 33 Importo soggetto a ribasso 14 079 886 64 importo non soggetto a ribasso 157 850 00 TOTALE 14 237 735 65
15. Per tale ipotesi vengono considerati i seguenti elementi Elemento Specifica dell elemento considerato A Costo complessivo presunto dell opera B Incidenza presunta dei costi della manodopera sul costo 40 complessivo dell opera stima del CPL Cap 10 entit del cantiere 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Costo medio giornaliero di un lavoratore media aritmetica tra i c costi di un operaio specializzato un operaio qualificato e un operaio comune tratti dal prezziario della Regione Piemonte 2003 Operaio Costo orario Operaio specializzato carpentiere muratore ferraiolo autista 23 00 Operaio qualificato aiuto carpentiere aiuto muratore 21 70 Manovale specializzato operaio comune 20 00 Valore medio 21 57 Costo giornaliero di un operaio Calcolo Ore di lavoro medie previste dal CCNL 8 Paga oraria media 21 57 Costo medio di un uomo giorno paga oraria media x ore 172 56 In via convenzionale il valore U G dato dalla seguente formula AxB 14 199 902 33 x 40 U G a 32 916 C 172 56 Cap 10 entit del cantiere 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicem
16. Note R Salvo lavorazioni con sostanze bituminose Visita medica Annuale da e che richiedono visite semestrali sprone mil Consigliata per tutti 1 lavoratori addetti al cantiere Per le attivit che comportano livelli di A t A l Melo metaa RI rumore Lep d oltre 90 db A SR Per esposizioni ad agenti particolari es Esame di laboratorio Da stabilire bitumi Elettrocardiogramma Da stabilire Per lavorazioni che richiedono sforzi fisici intensi e o prolungati Visita dorso lombare Annuale Per le lavorazioni che comportano la movimentazione manuale dei carichi Audiometria Biennale Per le attivit che comportano livelli di rumore Lep d tra 80 e 90 dB A Radiografia toracica Da stabilire Per esposizioni particolari su indicazioni del medico competente 5 3 3 3 Sorveglianza sanitaria particolare Tipo di accertamento Periodicit Note 5 3 4 Protezione del corpo 5 3 4 1 Aspetti generali di protezione e attrezzi di lavoro personali I lavoratori sul luogo di lavoro devono essere protetti con adeguati mezzi di protezione contro agenti ed effetti nocivi alla loro igiene salute e incolumit fisica Il datore di lavoro deve mettere a loro disposizione mezzi personali di protezione appropriati ai rischi inerenti alle lavorazioni e operazioni effettuate qualora manchino o siano insufficienti i mezzi tecnici di protezione I mezzi persona
17. Separazione percorso pedonale percorso mezzi sulla rampa a mezzo steccato gt Delimitazione percorso pedonale con parapetto costituito da 2 correnti orizzontali in tavole di legno spess cm 3 e pali infissi nel terreno ad interasse m 1 80 PROGO5190 Trabattello metallico ad elementi innestabili completo di carro di base con ruote e stabilizzatori scale di accesso verticali con gabbia di protezione piano e sottoponte di sicurezza completi di parapetti e tavole fermapiede altezza fino a 16 metri Nolo per un giorno CLASSE 4a Mei Trabattello metallico come PONK01320 Per ogni montaggio e smontaggio Il PROCEDURE CONTENUTE NEL PSC E PREVISTE E PER SPECIFICI MOTIVI DI SICUREZZA Bonifica centrale produzione calore compresi serbatoi e tubazioni situata a nord ovest dell area e bonifica del sito PONK01321 PONK01320 Reperibilit di 1 assistente di cantiere durante le ore di chiusura del cantiere per motivi di emergenza 1 capocantiere per 2 ore per intervento 1 volta la mese Riunione di coordinamento fra i responsabili delle imprese operanti in cantiere e il coordinatore per l esecuzione dei lavori prevista all inizio dei lavori e di ogni nuova fase lavorativa o introduzione di nuova impresa esecutrice Costo medio pro capite per ogni EVENTUALI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA SICUREZZA E RICHIESTI PER SFASAMENTO SPAZIALE O TEMPORALE DELLE LA
18. art 44 controllo sanitario con visita preventiva e periodica con periodicit minima biennale Esposizione quotidiana personale gt 90 dBA e a pressione acustica istantanea non ponderata gt 140 dB per tali lavorazioni si applicano oltre alle disposizioni di cui ai casi precedenti quelle di cui ai commi 2 e 3 dell art 41 segnaletica e perimetrazione IV quelle di cui al comma 4 dell art 43 obbligo di utilizzazione dei mezzi personali di protezione quelle di cui al comma 3 dell art 44 visita periodica annuale quelle di cui all art 45 comunicazione all organo di vigilanza e quelle di cui all art 49 registrazione dell esposizione dei lavoratori Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 14 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Per i lavoratori compresi nella categoria IV obbligatorio da parte del datore di lavoro segnalare all organo di vigilanza il superamento dei massimi valori consentiti e registrare il nome dei lavoratori e i corrispondenti valori di esposizione su un apposito registro il cui modello non per ancora stato predisposto dalle autorit competenti Allo scopo di evitare possibili contestazioni da parte degli organi di vigilanza opportuno che le imprese annotino per iscritto la suddivisione dei lavoratori per gruppi omogenei l
19. attivit a partire dal quale si pu dare inizio alle operazioni di rilevazione e valutazione Pertanto nel caso di nuovi cantieri la normativa vigente crea problemi interpretativi dato che i cantieri per la loro stessa natura potrebbero essere considerati nuove attivit ai sensi delle norme sopra richiamate e quindi essere compresi nel meccanismo di effettuazione delle valutazioni appena evidenziate In generale nei cantieri edili ad esclusione di quelli a lunga durata e caratterizzati da cicli tecnologici ripetitivi o per attivit connesse all attivit edile ma non tipiche del settore quali per esempio quelle in uffici e magazzini le fasi di lavoro rumorose si alternano con altre a basso livello di rumore e generalmente le singole fasi lavorative o attivit hanno durata inferiore a 90 o a 180 giorni Applicando letteralmente questi criteri sarebbe pertanto impossibile per la maggioranza dei cantieri di costruzione effettuare la valutazione entro i 90 giorni dall inizio della attivit e comunque di completarla entro il centottantesimo giorno sottraendo di fatto dall obbligo di effettuare le valutazioni dai cui esiti dipendono 1 restanti adempimenti previsti dal D Lgs 277 91 una importante categoria di lavori e travisando lo spirito della normativa In considerazione della esigenza primaria di tutelare la sicurezza dei lavoratori dell interpretazione prevalente della magistratura
20. essere allacciato ove sono presenti le reti necessarie compatibilmente con le indicazioni dell Ente gestore con il posizionamento di un quadro principale di cantiere all interno del campo base Saranno poi posizionati quadri elettrici secondari per tutti gli allacciamenti di cantiere e si prevedono anche quadri mobili per le diverse esigenze di cantiere durante l evoluzione dei lavori Le planimetrie delle reti sono presenti all interno degli elaborati facenti parte del progetto definitivo e sono riportate in allegato 3 4 4 8 2 2 Premesse Le particolari condizioni di vita dell impianto elettrico di cantiere tra cui l esposizione agli agenti atmosferici e la possibile azione meccanica aumentano il rischio elettrico e pertanto richiedono la rispondenza alle norme in modo pi restrittivo rispetto agli impianti ordinari In tutta l area di cantiere potranno essere installati impianti elettrici fissi o mobili le cui linee per nessun motivo ed in nessuna fase delle lavorazioni potranno essere di intralcio e pericolo alla viabilit n a piano stradale n aeree ad altezze inferiori ai 4 m da terra In caso di necessit bisogner provvedere ad opportune protezioni meccaniche es intubamenti sotterranei o collegarsi a generatori di corrente silenziati come da normativa posizionati nei singoli posti di lavorazione Si pu presumere che le utenze del cantiere possano avere un assorbimento pari a 100 kW In via prel
21. Gli utensili portatili devono avere un interruttore incorporato nell incastellatura per consentire una facile esecuzione delle operazioni di messa in moto e di arresto Norme di legge DM 20 11 1968 Norme CEI DPR 547 1955 art 314 5 4 3 Comandi macchine Misure di sicurezza I comandi per la messa in moto degli organi lavoratori delle macchine devono essere chiaramente individuabili conformati e disposti in modo da garantire operazioni sicure ed essere protetti contro azionamenti accidentali 5 4 4 Impianto elettrico macchine Misure di sicurezza L equipaggiamento e l impiantistica elettrica relativi alle macchine ed impianti devono rispondere alle norme CEI ed avere adeguate protezioni Le macchine elettriche devono avere l interruttore di comando e il collegamento all impianto di terra 5 4 5 Apparecchi di sollevamento e trasporto Misure di sicurezza Gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg esclusi quelli azionati a mano vanno sottoposti a verifiche annuali da parte dell azienda A S L competente per il territorio Le funi e le catene vanno sottoposte a verifica trimestrale da parte del datore di lavoro Ai fini della sicurezza sono essenziali dispositivi contro le fuoriuscite di funi o catene dispositivi di arresto automatico in caso di mancanza di erogazione elettrica dispositivi di fine corsa Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e
22. Nella fase di pianificazione indicare se gli eventuali lavori di revisione sono ritenuti indispensabili 3 NO Nel caso di lavori di revisione indicare le cadenze periodiche temporali con una sigla che pu essere ad esempio e A REVISIONE ANNUALE e T REVISIONE TRIENNALE e gt ALTRO Da compilare in base alle indicazioni di revisione previste nella colonna n 4 o nella scheda 3 e 4 dei lavori relativi ai corpi di mestiere e In questo caso allegare per ogni singolo lavoro il nominativo della Ditta che ha effettuato i lavori anche se altra ditta potr in seguito intervenire per le revisioni e manutenzioni Da compilare solo in base alle indicazioni di revisione previste nella colonna n 4 e Allegare per ogni revisione l elenco degli eventuali rischi In base alle soluzioni adottate si riportano le misure atte a neutralizzare 1 rischi nonch la natura degli equipaggiamenti di sicurezza che verranno incorporati nell edificio o diventeranno di propriet del committente La scelta si effettua nella fase di progettazione Le voci principali comprendono tutte le attrezzature di propriet facenti parte degli interventi da adattare per determinati lavori connessi con l acquisizione di ponteggi montacarichi strutture protettive di volte e vetrate oltre a elementi incorporati quali ballatoi pannelli per tetti piani o ancoraggi per ponteggi e Allegare le singole descrizioni e i disegni planimetrie ecc
23. come il portale da collocare sulla rotonda di Via Viterbo a simboleggiare l accesso alla citt verr condotto con l aiuto di mezzi di sollevamento indicati dalle ditte incaricate e approvati dal CEL e dalla DL 4 5 7 Cabina elettrica In corrispondenza della fornice sud del sottopasso di corso Potenza saranno realizzati i locali tecnici atti ad ospitare i gruppi di trasformazione AEM i quadri elettrici dell impianto di illuminazione e gli impianti meccanici asserviti alla ventilazione del tunnel in progetto Per la corretta accessibilit dei locali da parte dei tecnici AEM e della Citt sar demolita una pozione di muro perimetrale su Via Bessanese saranno posizionati due cancelli definitivi e separati e si proceder alla sistemazione di un percorso asfaltato e delimitato da idoneo parapetto in corrispondenza dei dislivelli creatisi 4 5 8 Impiantistica interna Gli impianti elettrici verranno realizzati in primis in modo da permettere il posizionamento delle lampade e il loro utilizzo gi in fase di cantiere per la migliore pi uniforme illuminazione della galleria ancora zona di lavoro per il montaggio degli apparecchi di ventilazione per il completamento degli impianti speciali e per altre finizioni interne 4 5 9 Asfalti Le operazioni di asfaltatura avverranno solo dopo essersi assicurati che i non addetti alla specifica attivit siano fuori dalla galleria Le testate saranno sbarrare e gli operatori indosseranno
24. del posizionamento delle strutture Devono essere indicate le attrezzature che il committente non intende installare od acquistare ma che sono indispensabili per prevenire 1 rischi derivanti da futuri lavori Anche queste attrezzature vanno previste in fase di progettazione In questo caso si dovrebbe elencare tutta la gamma di prodotti presenti sul mercato per offrire al committente una scelta adeguata Esempi di attrezzature che possono essere ordinate in locazione sono i montacarichi e le passerelle e Allegare comunque indipendentemente dalla propriet o dal noleggio solo le descrizioni dei prodotti e delle attrezzature che si ritengono indispensabili per l esecuzione di lavori futuri e Allegare eventuali osservazioni sulle singole strutture Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 11 LEGENDA per la compilazione della scheda n 5 della Parte B B 1 Colonna 1 Sono stati riportati alcuni elementi a solo titolo indicativo Questi elenchi devono essere compilati in base alla natura dell opera Colonna 2 Devono essere elencate le voci relative ai documenti effettivamente disponibili per l opera e 2 SI e In caso di documenti disponibili indicare tale disponibilit anche nella colonna 4 Colonna 3 Devono essere elencate le voci relative ai documenti effettivamente disponibili per l opera e 3 NON DISPONIBILI e In caso di documenti mancanti indicare tale mancanza anche nella colonna 6 scrivere MANCANTE In caso di docu
25. e nella fase di progetto a cura del Coordinatore in fase di progetto CSP definito compiutamente nella fase di pianificazione e nella fase esecutiva a cura del Coordinatore in fase esecutiva CSE modificato nella fase esecutiva e dopo la consegna chiavi in mano a cura del Committente aggiornato se avvengono modifiche nel corso dell esistenza dell opera 1 Deve quindi essere ricordato con la consegna alla Committenza l obbligo del controllo e aggiornamento nel tempo del fascicolo informazioni 2 Il Fascicolo informazioni deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa di manutenzione ordinaria 0 straordinaria o di revisione dell opera 3 Il Fascicolo informazioni deve essere consultato per ogni ricerca di documentazione tecnica relativa all opera Il Committente l ultimo destinatario e quindi responsabile della tenuta aggiornamento e verifica delle disposizioni contenute Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 2 ANAGRAFICA DI CANTIERE 1 Riferimento Opera Natura dell opera descrizione sintetica Viabilit superficiale e sotterranea del nuovo tratto di Corso Mortara compreso tra Via Borgaro e Corso Potenza Indirizzo preciso del cantiere Tratto tra Corso Potenza e Via Borgaro comprendente Via Val della Torre tra Via Borgaro e Via Viterbo Localit Torino Provincia TO Data presunta di inizio lavori Maggio 2005 Durata presunta dei lavori 600 giorni Aaa ia Euro 14 237 735 65 di cui Euro 15
26. gio 24 11 05 gio 24 11 05 dom 18 12 05 gio 05 05 05 gio 05 05 05 gio 05 05 05 gio 05 05 05 gio 05 05 05 sab 09 07 05 sab 09 07 05 sab 03 09 05 sab 03 09 05 gio 03 11 05 gio 03 11 05 sab 03 12 05 sab 03 12 05 dom 18 12 05 dom 18 12 05 ven 03 03 06 dom 04 09 05 sab 03 09 05 dom 04 09 05 lun 03 10 05 lun 03 10 05 dom 18 12 05 dom 18 12 05 mer 18 01 06 mer 18 01 06 ven 03 03 06 ven 03 03 06 sab 03 06 06 mar 04 10 05 mar 04 10 05 mar 04 10 05 mar 04 10 05 ven 28 04 06 dom 18 12 05 ven 28 04 06 lun 03 04 06 lun 03 04 06 sab 03 06 06 sab 03 06 06 mar 03 10 06 lun 19 12 05 lun 19 12 05 ven 03 02 06 ven 03 02 06 gio 03 08 06 lun 03 04 06 gio 03 08 06 mar 03 10 06 mar 03 10 06 lun 03 04 06 lun 03 04 06 mar 26 12 06 gio 30 11 06 dom 02 07 06 dom 03 09 06 mar 26 12 06 sab 30 12 06 mer 27 12 06 gio 28 12 06 ven 29 12 06 sab 30 12 06 sab 30 12 06 4 06 12 20 12 03 01 Il gen 05 31 12 04 feb 05 mar 05 apr 05 mag 05 giu 05 lug 05 ago 05 set 05 APPALTO espletamento gafa esame ofere IL e 01 04 05 I 02 05 05 4 INIZIO LAVORI Pal hcolata l l Il LI Il 1 montaggio prefabbricati 72 102 I ott 05 nov 05 dic 05 gen 06 feb 06 mar 06 i sottosetvlZi lana FASE EE RA AAN I Fi UMM
27. misure adottate in applicazione al decreto misure di protezione alle quali i lavoratori devono conformarsi funzioni dei mezzi personali di protezione circostanze nelle quali ne previsto l uso e le loro modalit di utilizzo significato e ruolo del controllo sanitario risultati e significato della valutazione Se il lavoratore ne fa richiesta e il medico competente ne conferma l opportunit anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi il lavoratore stesso deve essere sottoposto ad opportuno controllo sanitario Fascia n 3 Lep 85 90 decibel Il datore di lavoro oltre alle disposizioni previste per l esposizione inferiore deve fornire ai lavoratori un adeguata informazione su uso corretto dei mezzi personali di protezione uso corretto degli utensili delle macchine e delle apparecchiature per ridurre al minimo i rischi per l udito Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 15 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Deve inoltre fornire ai lavoratori i mezzi personali di protezione scelti consultando i lavoratori o i loro rappresentanti badando che tali mezzi siano adatti al singolo lavoratore e alle sue condizioni di lavoro nonch alla sua sicurezza e salute Tutti 1 lavoratori cos esposti indipendentemente dall utilizzo dei mezzi personali di protezione
28. necessario si dovr provvedere con fari mobili montati su cavalletti Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 10 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Quando al mancare dell illuminazione ordinaria possono determinarsi situazioni di pericolo per le persone occorre predisporre un ulteriore illuminazione denominata di sicurezza Sar valutata la necessit di installare un gruppo elettrogeno che al mancare della tensione di rete interverr in modo automatico e coprir per intero il fabbisogno di energia elettrica tempo intervento e funzionamento a regime entro il tempo di 15 secondi ci nonostante dovranno essere previste delle illuminazioni di sicurezza con apparecchi di illuminazione autonoma nelle zone che a discrezione della Direzione dei lavori e del responsabile della sicurezza reputino indispensabile per la sicurezza degli operatori e delle lavorazioni sia per la breve interruzione dovuta al tempo di intervento del gruppo elettrogeno sia per fattore di sicurezza aggiuntiva preventiva ed operativa in caso di guasto del gruppo elettrogeno Il grado di protezione dell impianto di illuminazione di cantiere sar almeno pari a IP55 Le singole imprese e o lavoratori autonomi che dovessero eventualmente operare in cantiere devono provvedere con propri mezzi all illuminazione dei luoghi dove
29. 1 assistente di cantiere durante le ore di chiusura del cantiere per motivi di emergenza 1 capocantiere per 2 ore per intervento 1 volta la mese Riunione di coordinamento fra i responsabili delle imprese operanti in cantiere e il coordinatore per l esecuzione dei lavori prevista all inizio dei lavori e di ogni nuova fase lavorativa o introduzione di nuova impresa esecutrice Costo medio pro capite per ogni EVENTUALI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA SICUREZZA E RICHIESTI PER SFASAMENTO SPAZIALE O TEMPORALE DELLE LAVORAZIONI INTERFERENTI MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI G PROTEZIONE COLLETTIVA SERG10010 procapite Manutenzione e pulizia di alloggiamenti baraccamenti e servizi Costo mensile ARGO3110 157 849 01 IMPORTO PREZZIARIO 7 ONERI ONERI TOTALE o INTRINSECI SPECIALI 7 CPT ROMA i 308 0C B 0 00 308 00 CPT ROMA 16 500 00 CPT ROMA 134 36 16 500 00 134 36 0 31 102 30 _ 102 30 _0 89 293 70 293 70 CPT ROMA 2 246 40 CPT ROMA 281 60 CPT ROMA 1 657 50 CPT ROMA 1 640 80 i D C3 298 30 2 924 00 5 000 00 lo 460 00 CPT ROMA 5 949 60 Jej C 0 00 11 409 60 F 0 00 0 00 26 886 20 iui G 26 886 20 0 00 DESCRIZIO
30. 2 3 4 5 tutta l area posizionamento baraccamenti collegamento impianti RIUNIONI DI COORDI NAMENTO riunione preliminare inizio lavori fase 1 e fase 2 riunione preliminare pre fase 3 riunione preliminare pre fase 4 riunione preliminare pre fase 5 riunione preliminare pre fase sistemazioni intero lotto FASE 1 OPERAZIONI PRELI MI NARI rimozione segnaletica verticale rimozione pali della luce demolizione muro perimetrale taglio asportazione alberi OPERE SPECIALI palancolata MOVI MENTO TERRA scavi OPERE STRUTTURALI montaggio prefabbricati SOTTOSERVIZI sottoservizi SISTEMAZIONI SUPERFICIALI sistemazioni superficiali FASE 2 OPERAZIONI PRELI MI NARI rimozione segnaletica verticale rimozione cavi aerei rimozione pali della luce demolizione muro perimetrale OPERE SPECIALI diaframmi MOVI MENTO TERRA scavi OPERE STRUTTURALI montaggio prefabbricati SOTTOSERVIZI sottoservizi SISTEMAZIONI SUPERFICIALI sistemazioni superficiali FASE 3 OPERAZIONI PRELI MI NARI demolizione del muro perimetrale taglio asportazione alberi decespugliamento MOVI MENTO TERRA scavi OPERE STRUTTURALI strutture SOTTOSERVIZI sottoservizi SISTEMAZIONI SUPERFICIALI sistemazioni superficiali FASE 4 OPERAZIONI PRELI MI NARI rimozione segnaletica verticale rimozione pali della luce demolizione muro perimetrale MOVI MENTO TERRA scavi riempimenti OPERE STRUTTURALI montaggio prefabbricati SISTEMAZIONI SUPERFICIALI sistemazioni superficiali FASE 5
31. 2 4 2 Depositi particolari Sono costituiti da materiali o sostanze intrinsecamente pericolose e o che possono creare in circostanze particolari rischi per le persone e per l ambiente come ad esempio olii disarmanti bombole contenenti gas comburenti e o combustibili vernicie solventi soluzioni bituminose ecc Il deposito delle suddette sostanze dovr essere realizzato in conformit alle indicazioni fornite attraverso le schede di sicurezza o altro dai fabbricanti e o dai fornitori nonch dalle norme specifiche vigenti Il personale dovr essere informato ed istruito sulle modalit di normale impiego e nei casi di emergenza 5 2 4 3 Depositi di materiali residui I residui di lavorazione dovranno essere accumulati accatastati stoccati in modo da non arrecare danno alle persone e all ambiente Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 4 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La raccolta dovr essere sistematica ed effettuata con cassoni contenitori imballaggi in genere in modo da mantenere costantemente pulite e sgombre le zone di lavoro e le aree di cantiere Lo smaltimento dovr avvenire in ottemperanza alle vigenti norme specifiche nazionali e locali con i conseguenti adempimenti tecnico amministrativi 5 2 5 Sostanze pericolose e nocive
32. 3 4 2 Fattori di rischio e parti del corpo da proteggere Quando i rischi lavorativi non possono essere eliminati utilizzando mezzi tecnici o misure di protezione collettiva con i quali intervenire su macchine impianti o processo produttivo allora e solo allora necessario ricorrere all uso di mezzi di protezione individuali di seguito riportato un elenco delle attivit nelle quali pi frequente la necessit del loro utilizzo 1 Protezione del capo protezione del cranio Elmetti di protezione Lavori edili soprattutto lavori sopra sotto o in prossimit di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati montaggio e smontaggio di armature lavori di installazione e di posa di ponteggi e operazioni di demolizione Lavori su ponti d acciaio su opere edili in strutture d acciaio di grande altezza piloni torri costruzioni idrauliche in acciaio altiforni acciaierie e laminatoi grandi serbatoi grandi condotte caldaie e centrali elettriche Lavoriin fossati trincee pozzi e gallerie di miniera Lavoriinterrae in roccia Lavori in miniere sotterranee miniere a cielo aperto e lavori di spostamento di ammassi di sterile Uso di estrattori di bulloni Brillatura mine Lavori in ascensori e montacarichi apparecchi di sollevamento gru e nastri trasportatori 2 Protezione del piede Scarpe di sicurezza con suola imperforabile Lavori di rustico di genio civile e lavori stradali Lavori su impalcature
33. 4 MURATURE INTONACI IMPIANTI E FINITURE 17 1 1 5 GOPERTURE E AE aan E 22 1 1 16 IMPIANTI ELETTRICI IMPIANTO DI TERRA 28 1 1 15 IMPIANTI ELETTRICI INSTALLAZIONE REVISIONE CORPI ILLUMINANTI 30 1 1 14 IMPIANTI ELETTRICI MONTAGGIO PRESE E ORGANI DI COMANDO 32 1 1 12 IMPIANTI ELETTRICI MONTAGGIO QUADRI E COLLEGAMENTT 34 1 1 10 IMPIANTI ELETTRICI POSA DI TUBI CANALI SCATOLE IN ESECUZIONE A VISTA 36 116 LAVORISTRADALT etero ata are aeiee eta ideata aio ail E E a E e 38 1 1 8 SCAVO A CIELO APERTO CON PALA MECCANICA 43 T 2 Opere Provvisionali s szisiiin ii rrrizionirezirerzionen a iciianencanzozaiaziciazinnin si siede zzeniosisnizicenszatin gici 45 1 2 1 ANDATOITE E PASSERELDE 50d loci 45 L24INTAVOLA Tis A lc cds 46 I 2 S PARAPETTI sla Rae urla alii a e 48 1 2 7 PONTI SU CAVALLETTI col E La A A nia 50 l 2 8 PONTI SU RUOTE trafila Ea nea ne eds 51 1 2 12 PROTEZIONI APERTURE VERSO IL VUOTO 53 1 2 13 PROTEZIONI APERTURE NEI SOLAD u n anaa a a ezine cirie ceci ni are rice Ea ei 54 1 3 Organizzazione del cantiere orssrrrrccrrrrerrrereseeceerce nere se nee rene recene rione ne seereseeresnenec nese seneesecnenicnee 55 1 3 2 BARACCAMENTI BOX UEFICE ie aaa rit 55 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE sustainable 57 1 3 4 REALIZZAZIONE IMPIANTO DI MESSA A TERRA 62 1 3 3 REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE 64 2 Macchine ssi rivivere A sion
34. 528 99 art 12 D Lgs 494 96 art 3 comma6 Trasmettere la Notifica Preliminare alla ASL e alla Direzione Provinciale territorialmente competenti D Lgs 494 96 D Lgs 528 99 art 11 N B il Committente esonerato dalle responsabilit connesse all adempimento degli obblighi limitatamente all incarico conferito al Responsabile dei lavori D Lgs 528 99 commal art 6 la designazione del CPL e del CEL non esonera il Committente dalle responsabilit connesse alla verifica dell adempimento degli obblighi di cui all art 4 comma 1 e art 5 comma 1 lettera a 3 2 2 2 Coordinatore per la progettazione dei lavori Durante la progettazione dell opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte il Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione redige il Piano di Sicurezza e Coordinamento D Lgs 494 96 art 12 comma 1 predispone un fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dei rischi cui sono esposti i lavoratori tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell Allegato II al documento U E 26 05 93 da non predisporre per i lavori di manutenzione ordinaria di cui all art 31 della Legge 457 78 ADEMPIMENTI ANNOTAZIONI Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e
35. AAAA EA E AAE E A ANE AAN A A A E ATA 2 4 5 2 1 PALANCOLA TA nanna 2 4 5 2 2 DIAPRAM ME 29 lana 2 LID MOVIMENTO TERRA aoo snai AO TO E EE i 2 4 5 3 1 SCA a a E a NT A E AE EA A NN 2 DA DEMOLIZIONI AR IRR 2 4 5 4 1 DEMOLIZIONE DI MURO 4 5 4 2 DEMOLIZIONE SOTTOSTAZIONE DI POMPAGGIO GASOLIO 4 5 5 STRULETORES O AA iaia ca a i et n i e aa 4 5 5 1 MONTAGGIO PREFABBRICATI i radsi eiiie iidaiidndocic dia iii ivrea iii ae 4 5 5 2 RUT REN E dis 2 4 5 6 SISTEMAZIONI SUPERFICIALI E PROVVISORIE nana ra nana arenero 2 4 5 7 CABINAELETTRICA scie E e 2 49 90 IMPIANTISTICA INTERNA ip ocra e Led ell c C lo e do bu co i ie all ub o 2 4 99 ASP de Di le e ai nd a a il ci L 2 4 5 10 FINIZIONTINTERNE eccito iii i e o a 2 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI 0scrscsscoscrrecesenecescoseesesenezeseosesresesenecescoseesesenenecescoseeseseneo Z 4 6 1 PROGRAMMA DEI LAVORI SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE eecercrrrrrerereerecerieserese eee rese ce sese ee seen eeenerenezeezecneeeseeeseeezezecene 2 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE sssvcccrrrrerereseeresenerec nese senese se aresenenec nese senese see recenenio nese sennesenaneoce 2 S2 d AVVISTE CARTEL ONIS TICA cn leo a Re e aa 2 52 2 VIABILIT E REGOLAMENTAZIONE DEL TRAFFICO VEICOLARE co nnnn nr nronnanccnnnnos 2 5 2 3 INSTALLAZIONI LOGISTICHE E IGIENICO SANITARIE ii 2 5 2 3 1 NOR
36. Allo stato attuale non previsto l utilizzo di particolari sostanze se non i normali prodotti edili tali da attivare situazioni di rischio per la salute di particolare gravit Per ogni sostanza o prodotto scelto dalla Committenza o dalla DL andr richiesta al fornitore la scheda tecnica tossicologica del prodotto in modo da evitare l utilizzo di sostanze e prodotti tali da generare pericolo per la salute dei lavoratori Nel caso le imprese partecipanti intendano utilizzare prodotti particolari non previsti da capitolato dopo averne richiesto l autorizzazione alla DL oltre ad approntare tutte le procedure del caso per la sicurezza dei propri lavoratori dovranno trasmettere scheda di sicurezza del prodotto stesso al CEL in modo di poter valutare le procedure da attuare all interno del cantiere in relazione ad eventuali interferenze con altri prodotti utilizzati o procedure lavorative effettuate al contempo da altre imprese sovrapposizioni Accertata l impossibilit di impiegare sostanze meno pericolose le norme comportamentali per l utilizzo di sostanze e materiali ritenuti e o riconosciuti pericolosi o comunque nocivi alle persone e o all ambiente sono le seguenti Divieto di utilizzare sostanze e o materiali provenienti da contenitori o imballaggi privi delle prescritte indicazioni ed etichettature Divieto di utilizzo di sostanze e o materiali di cui il fornitore o costruttore non sia in grado di fornire la scheda
37. Corso Potenza in Torino REDAZIONE DEL PSC Contenuti minimi stabiliti dalle norme di buona tecnica dall art 12 del D Lgs 494 96 e dagli articoli 2 3 e 4 del D P R 222 03 Individuazione analisi e valutazione dei rischi Conseguenti procedure esecutive Apprestamenti e attrezzature Stima dei costi della sicurezza Misure di prevenzione dei rischi dovuti a eventuale presenza simultanea o successiva delle varie imprese lavoratori autonomi Prescrizioni operative correlate alla complessit dell opera e fasi critiche del processo costruttivo Logistica del cantiere baraccamenti servizi reti e sottoservizi viabilit impianti di cantiere Modalit da eseguire per la recinzione di cantiere gli accessi e le segnalazioni Protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall esterno Servizi igienico assistenziali Protezioni e misure di sicurezza connesse alla presenza nell area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee Viabilit principale di cantiere Impianti di alimentazione e reti principali di elettricit acqua gas ed energia di qualsiasi tipo Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche Misure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di temperatura Dicembre 2004 Presente documento REDAZIONE DEL FASCICOLO TECNICO sulle caratteristiche dell opera e gli elementi util
38. L Impresa Esecutrice rimane obbligata ad utilizzare attrezzature idonee e a disporre opere provvisionali adeguate all evolversi dei lavori in modo da garantire sempre la sicurezza dei lavoratori 5 3 6 Movimentazione carichi all interno dell area di cantiere La movimentazione dei materiali di risulta e di quelli da riutilizzare nell ambito del cantiere condotta con l ausilio di camion dumper e pale meccaniche Non si prevede in alcun caso la movimentazione manuale dei carichi Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 18 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 5 4 Macchine ed attrezzature Un dettagliato elenco delle macchine previste per le operazioni di realizzazione dell opera riportato in allegato 2 detto elenco tratto dalle schede per la prevenzione infortuni redatte dal C P T di Torino Nel caso se ne presentasse la necessit tale elenco sar integrato con le attrezzature effettivamente presenti in cantiere 5 4 1 Aspetti generali di protezione delle macchine Misure di sicurezza L utilizzo di macchine e impianti deve essere consentito esclusivamente a personale addestrato ed istruito in quanto comporta molteplici rischi per l operatore e 1 terzi E obbligatorio proteggere e segregare gli elementi pericolosi delle macchine quali ingra
39. OPERAZIONI PRELI MI NARI taglio asportazione alberi decespugliamento MOVI MENTO TERRA scavi OPERE STRUTTURALI fondazioni strutture SISTEMAZIONI SUPERFICIALI sistemazioni provvisorie CABINA CORSO POTENZA cabina INTERO LOTTO impiantistica interna asfalti finizioni interne sistemazioni superficiali in galleria RIPRISTINO AREE rimozione baraccamenti rimozione collegamenti impianti rimozione recinzioni e cancello di cantiere pulizia area campo base FINE LAVORI Durata Inizio lg ven 31 12 04 lg ven 31 12 04 121g sab 01 01 05 89g sab 01 01 05 1g ven 01 04 05 1g lun 02 05 05 1g lun 02 05 05 600 g lun 02 05 05 6g mar 03 05 05 1g mar 03 05 05 1g mar 03 05 05 2g mar 03 05 05 2g mar 03 05 05 1g mar 03 05 05 1g gio 05 05 05 5g mar 03 05 05 1g mar 03 05 05 2g mer 04 05 05 2g ven 06 05 05 2g ven 06 05 05 1g dom 08 05 05 3329 lun 02 05 05 lg lun 02 05 05 lg ven 02 09 05 lg dom 02 10 05 ig sab 17 12 05 lg lun 03 04 06 202g mer 04 05 05 2g mer 04 05 05 1g mer 04 05 05 1g mer 04 05 05 lg mer 04 05 05 lg gio 05 05 05 79 lun 09 05 05 79 lun 09 05 05 559 lun 16 05 05 559 lun 16 05 05 45g dom 10 07 05 459 dom 10 07 05 60g gio 25 08 05 60g gio 25 08 05 30g mar 25 10 05 309 mar 25 10 05 2259 gio 05 05 05 lg gio 05 05 05 lg gio 05 05 05 lg gio 05 05 05 lg gio 05 05 05 lg gio 05 05 05 629 lun 09 05 05 629 lun 09 05 05 54 g dom 10 07 05 54g dom 10 07 05 60g dom 04 09 05 60g dom 04 09 05 30g ven 04 11 05 309
40. Potenza in Torino Dicembre 2004 6 PRESCRIZIONI OPERATIVE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI L articolazione dell opera lascia prevedere come valutato nella redazione del cronoprogramma dei lavori la sovrapposizione temporale di alcune attivit lavorative Il tempo stimato per la realizzazione del primo lotto funzionale di accordo con le esigenze della Committenza di disponibilit dell opera finita di 20 mesi 600 giorni naturali e consecutivi Se dovessero sopraggiungere cause di impedimento all esecuzione di alcune delle attivit nei tempi o periodi stabiliti e questo dovesse comportare anche la sovrapposizione spaziale di alcune attivit la prosecuzione di tutte le operazioni di cantiere andr svolta previa attenta pianificazione da parte del Coordinatore per l Esecuzione In fase progettuale si prescrive che qualora risultasse inevitabile lo svolgimento contemporaneo di pi attivit questo non avvenga mai sulla stessa verticale in modo da evitare i possibili danni derivanti da caduta di materiali In ogni caso la contemporaneit di diverse lavorazioni potr richiedere l utilizzo di dispositivi di protezione individuale e o collettiva non contemplati nelle singole attivit Si prescrive che nel caso ci si verifichi i lavoratori coinvolti nelle attivit in qualche modo interferenti fra loro siano informati e formati su
41. Progetto dei castelli di servizio redatto da tecnico qualificato 3 2 Soggetti con compiti di sicurezza 3 2 1 Dati anagrafici Committente Nome Citt di Torino Divisione Infrastrutture e Mobilit Settore Urbanizzazioni Comune Torino Cap 10125 Via Piazza San Giovanni Numero 5 Telefono 011 4421111 Fax p i Responsabile del Procedimento e Responsabile dei lavori Nome Arch Giuseppe SERRA per conto Comune di Torino Comune Torino Cap 10125 Via Piazza San Giovanni Numero 5 Telefono 011 4423092 Fax 011 4433192 p i Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione Nome Ing Umberto SINISCALCO Studio O Siniscalco Comune Torino Cap 10144 Via Treviso Numero 12 Telefono 011 7714685 Fax 011 745176 p i 02070730011 Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 6 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione Dicembre 2004 Nome Da definire Comune Cap Via Numero Telefono Fax p i Datore di Lavoro Impresa appaltatrice Nome Da definire Comune Cap Via Numero Telefono Fax p i cf Datore di Lavoro Impresa subappaltatrice Nome Da definire Comune Cap Via
42. arancione i A 43h e AEETI AA TTT 77 7750 7 pe si y dla i Ha TOTTI TN VERH 284 a BENNA S 2445 x f 244 TIZIA 938 7 DE 4 z 21130 24176 7 gt se HI WEN fip PI guerra Tp 1492 AT g o LA lt gt e 7 DAS 0274 69 D 244 49 0244 29 a TGS La CLS sa d AU 024267 T2220 z icona 94 lol pee 7 7 l 5 er xii 27 5 y i o A2 ___ 6795 96 3 2 3 sibi snai Day 2901 n 23 143 06 5 0244 39 gt 924462 02425 024377 0243 29 a D2240 aN SAGA ji An I MRI di slo A LLA ALA Y LIZ DNS D j 44 4 o A y 7 7 7 1 IAA Y 7 73 i z Sotto Mio TIA SIN qe 7 ARA AN LTS AA a i AM Na h AN LG Vj R Gg GN gt Y TIA a 2 ITA A 74 GL 4 E TA 3 i 5 4 UG Hf TIA 4 j A A z 3 Nai mf Po AK I BIG NR TA TA j S gt j abs i x YU 0 x De LU i 4 h A Ge A Y 2 4 e f 4 4 4 f 3 IIA j J 23419 O i EOS 9983 A 4 RI T p l S 2 AS AA D DAP AA AA AAA A A PAPA AAA 4 i PIF z I 23845 l gt Fi S ST 7 i 238 41 a lt S lt 3 x 244 3 N 3 si N Ca AN ES N i y N E 4 uh p dl ba bm 13 8 10 w 13 i 14 5 14 11 3 10 12 8 114 de qn A l huot 24447 23885 256 57 i 23837 x I lt BS 3 Mjn CO A i i I po i 23841 3394 23 I a i Coi i 238 5 i 938 38 I Ly I I 4307 238 79 p lag I N I INN 238 73 il 8 AAA sli 7 i I Pa j PE i Di I 3 de ne Dr MA Vi PAN di 238 92 21 3 Piano di
43. ben visibile La ventilazione e l illuminazione naturale saranno assicurate da porte e finestre L impresa dovr assicurarsi che il riscaldamento il raffreddamento l illuminazione artificiale siano garantiti con impianti di adeguata potenza ed installati in conformit alla vigente normativa Per il numero e le dimensioni di tali locali e servizi si deve fare riferimento a quanto previsto dalle norme e ripetuto per quanto non in contrasto nel paragrafo 5 2 3 1 Si prescrive l utilizzo di prefabbricati di altezza 2 70 m come previsto dalle Linee Guida emesse dalla Regione Piemonte Data la lontananza del campo base rispetto dalle reti esistenti si consiglia all impresa di collegare i servizi igienici con una vasca tipo Imhoff da svuotare periodicamente e di provvedere all approvvigionamento dell acqua attraverso il posizionamento di un serbatoio nel campo base La raccolta di rifiuti di tipo civile sar assicurata attraverso 1 cassonetti predisposti in accordo con il servizio di nettezza comunale In Allegato 3 si riportano le rispettive sistemazioni 5 2 4 Depositi 5 2 4 1 Depositi vari I depositi sia fissi che temporanei dovranno essere realizzati in modo da non intralciare le piste i passaggi e la rete viaria pedonale pubblica e privata dovr essere garantita la stabilit dei materiali stoccati tale da facilitare al massimo ed in sicurezza le operazioni di movimentazione manuale o con mezzi meccanici 5
44. cantiere e per la sua intera durata a ciascuna delle attivit svolte c calcolo per ciascun gruppo omogeneo del livello di esposizione personale relativo all intera durata del cantiere utilizzando l espressione Lep 10 log 1 1002 Pi 101 in cui Lep livello di esposizione personale Li livello equivalente prodotto dalla medesima attivit Pi percentuale di tempo dedicata all attivit medesima nell arco della prestazione lavorativa nello specifico cantiere d valutazione specifica dei livelli di esposizione dei lavoratori addetti a macchine parti colarmente rumorose Dopo avere effettuato le valutazioni di cui sopra i lavoratori saranno suddivisi in quattro categorie Esposizione quotidiana personale lt 80 dBA per tali lavoratori il decreto non impone A alcun obbligo Esposizione quotidiana personale 80 85 dBA per tali lavoratori si applicano le II disposizioni di cui al comma 1 dell art 42 informazioni e al comma 4 dell art 44 visita audiometrica su richiesta del lavoratore e previo parere del medico competente Esposizione quotidiana personale 85 90 dBA per tali lavoratori si applicano oltre alle disposizioni di cui al caso precedente quelle di cui al comma 2 dell art 42 III formazione sull uso corretto dei mezzi di protezione e delle macchine ai commi 1 2 3 e 6 dell art 43 fornitura di mezzi personali di protezione e all
45. da Via Val della Torre verso Via Viterbo e viceversa e permetter l ingresso al cantiere residenze lato nord se contemporaneo alle attivit del cantiere oggetto del presente Piano senza problemi di cedimento delle scarpate A fine intervento gli elementi della palancolata dovranno essere rimossi La movimentazione avverr con l ausilio di mezzi di sollevamento e dopo aver delimitato l area di intervento per limitare l accesso alla zona solo agli addetti agli specifici lavori Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 16 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 4 5 2 2 Diaframmi Saranno realizzati diaframmi per una profondit di ca 14 00 m nella fase costruttiva 2 in adiacenza alla rampa prossima all insediamento della Telecom Lab come opere di sostegno per gli scavi verticali profondi L esecuzione del singolo pannello di diaframmi viene effettuato con un utensile di scavo che costituito da una benna mordente di tipo meccanico idraulico L accesso alla zona di esecuzione dei diaframmi sar limitato agli addetti direttamente coinvolti in tali lavori In nessun caso sar consentito lo svolgimento di altre attivit nell intorno delle macchine operatrici Prima dell esecuzione dei diaframmi non sar in alcun caso consentito iniziare le attivit di scavo 4 53 Movimento te
46. definirsi in funzione dell intervento da effettuare Osservazioni Pag 7 MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL OPERA Lavori di sanatoria e di riparazione Reti tecnologiche e impiantistiche Tipo Cadenza Ditta Rischi Attrezzature di Dispositivi ausiliari in Osservazioni compartimento incaricata potenziali sicurezza in locazione esercizio 6 2 PE A A A AA Allagamento Come da Da definirsi in funzione Verifica smaltimento e i x 5anni Da definire cadute a terra normativa in dell intervento da acque meteoriche i E scivolamento vigore effettuare Come da Da definirsi in funzione Folgorazione NRE 8 Impianto elettrico x 10 anni Da definire normativa in dell intervento da elettrocuzione vigore effettuare Cadute a terra Come da Da definirsi in funzione Verde pubblico x 2anni Da definire punture tagli normativa in dell intervento da abrasioni rumore vigore effettuare Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 8 MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL OPERA Lavori di sanatoria e di riparazione Strutture Tipo Indisp Indisp Cadenza Ditta Rischi compartimento SI NO incaricata potenziali t t Strade e rotonde S Cadu e a terra stradali x 5anni Da definire investimento da autoveicoli vigore Allegato 4 Fascicolo Tecnico Attrezzature di sicurezza in esercizio Come T normativa in vigore Come da normativa in
47. dell opera si situa su un area interamente demolita e liberata dalle sovrastrutture degli edifici a sud del muro perimetrale di confine su Via Val della Torre parte delle macerie oggetto delle demolizioni sono state utilizzate per ritombare provvisoriamente i vuoti spianare la superficie e colmare parte dei cunicoli tecnici presenti La viabilit da realizzare nel lotto funzionale oggetto del presente Piano un tratto rettilineo situato parzialmente in corrispondenza della trincea ferroviaria di servizio alle ex ferriere e per la restante parte inglobando la carreggiata stradale della attuale Via Val della Torre Le opere principali oggetto dell appalto consistono in e esecuzione di diaframmi e demolizione di muri Cap 2 identificazione e descrizione dell opera 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 e demolizione della stazione di pompaggio gasolio fabbricato in muratura e misto calcestruzzo armato e scavi e movimento terra e montaggio di strutture prefabbricate e impiantistica elettrica e impiantistica meccanica e nuovi collegamenti alla fogna Per pi dettagliate descrizioni degli interventi da realizzare si rimanda agli elaborati progettuali Cap 2 identificazione e descrizione dell opera 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto t
48. devono essere sottoposti a controllo sanitario comprendente a una visita medica preventiva con esame della funzione uditiva per accertare l assenza di controindicazioni al lavoro specifico b una visita di controllo con esame della funzione uditiva effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneit c visite mediche periodiche successive a frequenza stabilita dal medico competente comunque non oltre i due anni Fascia n 4 Lep gt 90 decibel o pressione acustica istantanea non ponderata Peak gt 140 dB Lin Fermi restando gli obblighi precedenti e quelli di perimetrare la zona di rischio e limitarne l accesso il datore di lavoro deve comunicare all organo di vigilanza entro trenta giorni dall accertamento del superamento le misure tecniche e organizzative adottate informare i lavoratori ovvero i loro rappresentanti e tenere un apposito registro su cui annotare i nominativi dei lavoratori 4 5 2 Opere speciali 4 5 2 1 Palancolata Nella fase costruttiva 1 sar eseguita una palancolata come opera di sostegno degli scavi in adiacenza L attivit sar condotta prima di scavare mediante vibroinfissione Le macchine operatrici si posizioneranno lato sud dell intervento da eseguire in modo da lasciare libero il passaggio La infissione della palancolata consentir la deviazione del flusso veicolare locale
49. di questo saranno completate le sistemazioni superficiali del 1 lotto di Corso Mortara asfalti marciapiede segnaletica verticale e orizzontale e quant altro tralasciato per dare spazio al cantiere adiacente 4 4 2 Movimentazione manuale dei carichi Si prevede una movimentazione dei carichi in cantiere con l ausilio di mezzi di sollevamento Ove ci non fosse possibile occorre prendere le opportune precauzioni affinch il peso del carico non superi i 30 Kg per i lavoratori di sesso maschile il carico non sia ingombrante o difficile da afferrare n in equilibrio instabile la movimentazione del carico non obblighi a torsione o inclinazione del tronco lo spazio di movimentazione sia sufficiente per l attivit richiesta il pavimento non presenti irregolarit o dislivelli n sia instabile gli sforzi fisici richiesti non siano troppo frequenti n prolungati sia previsto un periodo di riposo e recupero sufficiente Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 4 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 4 4 3 Operazioni preliminari recinzioni L Impresa aggiudicataria dell appalto dovr dichiarare in sede di stipula del offerta ovvero di contratto con la Committenza di aver preso esatta conoscenza dei luoghi e che gli accessi alle aree di cantiere risultano adeguati alla movime
50. dichiarazione dell organico medio annuo distinto per qualifica nonch una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente pi rappresentative applicato ai lavoratori dipendenti art 3 comma 8 lettera b del D Lgs 494 96 come modificato dal D Lgs 528 99 e dal D Lgs 276 2003 Prima dell affidamento dei lavori il Committente o il Responsabile dei Lavori chiede un certificato di regolarit contributiva rilasciato da INPS INAIL o Cassa Edile art 3 comma 8 lettera b bis del D Lgs 494 96 come modificato dal D Lgs 528 99 e dal D Lgs 276 2003 Prima dell inizio dei lavori oggetto della concessione edilizia o all atto della presentazione della denuncia di inizio attivit il Committente o il Responsabile dei Lavori trasmette all amministrazione concedente il nominativo dell impresa esecutrice dei lavori unitamente alla documentazione di cui alle lettere b e b bis del Decreto art 3 comma 8 lettera b ter del D Lgs 494 96 come modificato dal D Lgs 528 99 e dal D Lgs 276 2003 Verifica della idoneit dei lavoratori autonomi Prima dell affidamento dei lavori il Committente ne richiede l elenco il nulla osta la qualifica e la posizione assicurativa Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro
51. dovranno essere adeguatamente ancorate al terreno e resistere agli agenti atmosferici esterni quali pioggia neve e vento La Committenza non risponde della sicurezza delle attrezzature dei macchinari e di ogni altra cosa situata all interno dell area di cantiere pertanto obbligo dell appaltatore assicurare l eventuale custodia del cantiere a persona qualificata come Guardia particolare Giurata ai sensi dell art 22 della Legge 646 1982 Se fosse necessario procedere ad occupazione di suolo pubblico diverso da quanto in progetto sar carico dell Impresa appaltante provvedere al pagamento dei relativi oneri A fine lavori l impresa dovr ripristinare l area occupata dal cantiere 4 4 5 Viabilit e segnaletica Nei casi e per i periodi in cui a causa delle lavorazioni sia precluso il passaggio veicolare e pedonale nelle vie circostanti il cantiere l Impresa dovr provvedere a segnalare con idonei cartelli e segnalazioni luminose l interruzione e predisporre passaggi pedonali in sicurezza Le interruzioni e gli attraversamenti provvisori dovranno essere preventivamente concordati con l Ufficio Tecnico del Comune interessato e da questo autorizzati mediante comunicazione scritta 4 4 6 Modalit di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali I mezzi gommati per la fornitura dei materiali accederanno all area di cantiere da Corso Potenza cancello n 1 attraverso la rampa di cantiere opportunamente pred
52. e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 2 confezioni di ghiaccio pronto all uso 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari termometro apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa I materiali usati saranno immediatamente rimpiazzati Tale dotazione minima sar da integrare sulla base dei rischi presenti sul luogo di lavoro e su indicazione del medico competente ove previsto e del sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale 9 2 2 Pacchetto di medicazione DM 388 2003 allegato 2 Il pacchetto di medicazione di cui all art 29 del DPR 303 56 per quanto aggiornato dal Decreto del Ministero della Salute n 388 del 15 07 2003 che tiene conto dell evoluzione tecnico scientifica contiene almeno 2 paia di guanti sterili monouso visiera paraschizzi flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10 di iodio da 125 ml flacone di soluzione fisiologica sodio cloruro 0 9 da 250 ml compressa di garza sterile 18 x 40 in buste singole 3 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole pinzetta di medicazione sterile monouso confezione di cotone idrofilo confezione di cerotti di varie misure pronti all uso rotolo di cerotto alto 2 5 cm paio di forbici laccio emostatico confezione di ghiaccio pronto all uso sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari istruzioni sul modo di usare i
53. interno dell area predisposta all uopo evitando cos qualsiasi interferenza con l esterno Le operazioni di demolizione e scavo dovranno svolgersi all interno delle recinzioni opportunamente predisposte Particolare attenzione sar necessaria ogni qualvolta si avr l immissione dei mezzi di cantiere nella viabilit ordinaria 4 3 2 Rischi verso il cantiere Situazione geologica l area oggetto dei lavori situata a ca 200 m a nord della Dora Riparia a ca 3 Kma sud della Stura di Lanzo e a ca 5 Km ad ovest dell alveo del fiume Po Tutti 1 lavori si svolgono senza alcun rischio geologico e geotecnico come descritto nella relazione geotecnica redatta a giugno 2004 a cura della Golder Associates le diverse tipologie di opere previste in progetto non comportano particolari problematiche dal punto di vista geotecnico Per la realizzazione degli scavi occorre prendere tutte le dovute precauzioni per la esecuzione in sicurezza da frane e smottamenti Rumore si rimanda al paragrafo sui rischi ad esso connessi I cantieri vicini non risultano avere attivit rumorose di particolare rilievo nei confronti del cantiere in oggetto Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Viabilit l impresa dovr ben regolare la viabilit intorno al cantiere av
54. l attacco della fune di trattenuta Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 14 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 bretelle con passaggio incrociato sulle spalle cinghie di sostegno gluteali o sottopelviche cosciali cintura che avvolge il corpo sul bacino l addome o il torace L intera struttura deve essere regolabile Il dispositivo anticaduta pu essere principalmente di due tipi con guida di scorrimento cio scorrevole su di una corda o un cavo teso o su di una struttura rigida ad avvolgimento cio costituito da una scatola avvolgitrice che comanda il ritorno del cavo o della cinghia Per alcune lavorazioni particolari ad esempio su pali l utilizzo della cintura deve essere congiunto a quello dei ramponi Il fissaggio di sicurezza viene realizzato passando una fune o una catena attorno al palo e agganciandola alla cintura che in questo caso sar una fascia con opportune caratteristiche di resistenza e comfort che avvolge il corpo all altezza del bacino Durante l attivit lavorativa in pozzi camini fosse tubazioni serbatoi ecc la cintura va munita di bretelle passanti sotto le ascelle e sotto le gambe in modo da potere eseguire in caso di emergenza il sollevamento mantenendo il corpo in posizione verticale La cintura d
55. la polvere Esistono vari tipi di filtri per polveri grossolane fini ed ultrafini per fumi e nebbie p e vernici polverizzare ecc A seconda dei casi il materiale filtrante pu essere una spugnetta di gomma estraibile e lavabile con acqua un feltro carta spugnosa ovatta ecc I respiratori antipolvere devono avere le seguenti caratteristiche il facciale deve essere conformato in modo da aderire al viso perfettamente il filtro non deve opporre eccessiva resistenza al passaggio dell aria con l uso i filtri tendono ad intasarsi per la polvere trattenuta occorrer perci soffiarli con aria compressa o sostituirli le valvoline di scarico dell aria espirata nei respiratori sprovvisti di valvole l aria espirata umida bagna il filtro che si satura di polvere devono funzionare perfettamente e consentire la facile ispezionabilit la bardatura deve consentire l agevole regolazione per un corretto fissaggio del respiratore sui viso dell operatore DPR 547 1955 art 387 5 3 4 11 Cinture di sicurezza Le cinture di sicurezza devono avere caratteristiche specifiche in relazione all operazione da eseguire e al rischio correlato I suoi elementi costitutivi sono un dispositivo di presa delle persone un dispositivo di vincolo collegato ad un punto di ancoraggio sistema anticaduta Il dispositivo di presa delle persone pi frequentemente utilizzato l imbracatura cos composta anello per
56. nella stima dei lavori e da riconoscere all impresa 120 015 69 37 833 32 Approssimazione 0 99 TOTALE ONERI PER LA SICUREZZA 157 850 00 Importo Opere da computo 14 199 902 33 Importo soggetto a ribasso 14 079 886 64 Importo non soggetto a ribasso 157 850 00 TOTALE 14 237 735 65 Cap 11 costi della sicurezza Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Nota I costi dovranno essere ripartiti tra le varie imprese in modo proporzionale all importo di propria competenza in quanto i prezzi a base degli appalti sono comprensivi degli oneri di allestimento del cantiere e dell organizzazione della sicurezza Gli oneri per le opere relative alla sicurezza cos come evidenziati nel Piano di Sicurezza e Coordinamento non sono sottoposti a ribasso d asta ai sensi dell art 31 Legge 109 94 modificata dalla Legge 415 98 dell art 12 D Lgs 494 96 s m i Cap 11 costi della sicurezza 4 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 11 3 Liquidazione degli oneri della sicurezza 11 3 1 Modalit di liquidazione degli oneri della sicurezza La liquidazione degli oneri della sicurezza nei confronti degli appal
57. nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 possono impigliarsi negli organi in movimento delle macchine le maniche devono essere sempre ben strette e allacciate non si devono indossare bracciali anelli e orologi le calzature con suola antisdrucciolo e basse devono sempre essere calzate i calzoni non devono essere troppo lunghi gli indumenti devono essere puliti e mai insudiciati da sostanze infiammabili quali grasso olio benzina vernici solventi DPR 547 1955 art 378 e 385 5 3 4 10 Protezione delle vie respiratorie I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazione di gas polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale L idoneit dell apparecchiatura data dall essere ergonomica di massa ridotta di semplice utilizzazione ininfiammabile di facile manutenzione e disinfezione resistente agli aggressivi industriali Deve inoltre essere sempre mantenuta in buono stato regolarmente controllata e utilizzata osservando 1 limiti d impiego prescritti con sostituzione a tempo debito Il respiratore antipolvere composto da due parti il facciale e il filtro Il facciale formato da una mascherina di gomma sagomata in modo da racchiudere la bocca e il naso dell operatore Sulla parte anteriore montato un filtro destinato a trattenere
58. protettive 20 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 protezioni contro i sovraccarichi dispositivo contro il bloccaggio intempestivo egli organi di trasmissione protezione degli organi di trasmissione dispositivo che eviti la messa in moto non autorizzata dispositivo di illuminazione se opera nelle ore notturne estintore portatile se trasporta materiale infiammabile struttura che trattenga il lavoratore sul sedile nel caso di ribaltamento La discesa dei carichi deve avvenire a motore innestato vanno esposte le targhe con l indicazione dei bracci o dello spostamento dei contrappesi Occorre esporre istruzioni d uso e di manovra eseguire a regola d arte le vie di corsa per evitare cedimenti garantire la stabilit per prevenire il rovesciamento usare funi metalliche con coefficiente di sicurezza non inferiore ad 8 per argani e non inferiore a 6 per gli altri apparecchi carico di rottura fra 120 e 180 Kg mm e non inferiori a 10 per funi di fibra tessile Bisogna adottare misure per prevenire lo snervamento delle funi e utilizzare esclusivamente funi marchiate e i ganci con dispositivi di sicurezza e indicazione della portata massima Non si devono utilizzare forche per sollevare i materiali bens sistemare i carichi entro contenitori quali benne secchioni o cassoni metallici e curare l imbracatura dei car
59. qualit a mezzi d opera in perfetta efficienza a manodopera idonea alla prestazioni e a opere compiute eseguite a regola d arte con adeguata assistenza tecnica e direzione del cantiere nel rispetto di tutte le norme vigenti in particolare di quelle in materia di sicurezza dei contratti collettivi di lavoro e dell ambiente I prezzi medesimi comprendono spese generali e utili di impresa oneri per le verifiche previste dalla vigente normativa compresa la relativa documentazione di attestazione di conformit Nello specifico si ricorda che il progettista nell effettuare la stima dei lavori ha utilizzato il Prezziario della Regione Piemonte 2003 nel quale i prezzi base delle opere prevedono gi quota parte delle opere provvisionali di sicurezza DPC uso di DPI e una corretta logistica di cantiere e di sicurezza e prezzi di mercato vedi rispettive analisi prezzi Considerato che 1 prezzi si riferiscono a opere compiute una quota parte degli oneri di sicurezza conseguentemente riconosciuta nei singoli prezzi base al fine di identificarli come oneri della sicurezza non assoggettabili a ribasso d asta essi vanno estrapolati della stima stessa Tali oneri non si aggiungono al costo complessivo dell opera in quanto gi presenti nella stima predisposta dal progettista Cap 11 costi della sicurezza 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Co
60. realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 10 ENTIT DEL CANTIERE Importo presunto dei lavori a base d asta soggetti a ribasso 14 079 886 64 Oneri per adempimenti della sicurezza ai sensi del D Lgs 494 96 non Sr i 157 850 00 soggetti a ribasso d asta Data presunta inizio lavori Maggio 2005 Data presunta fine lavori Dicembre 2006 Giorni 600 Massimo numero di uomini contemporaneamente presenti 30 10 1 Durata delle lavorazioni fasi e sottofasi cronoprogramma dei lavori Per l intero appalto come concordato con la Committenza si prevedono 20 mesi di lavorazione Le fasi di lavorazione sono suddivise in modo da permettere la rapida successione delle operazioni senza mai far avvenire sovrapposizioni spaziali 10 2 Entit presunta del cantiere uomini giorno 10 2 1 Individuazione di massima del valore uomini giorno indispensabile poter stimare un valore che permetta di valutare la fascia rispetto ai parametri del D Lgs 494 96 dove inserire l opera in oggetto La stima appresso riportata individua in 32 916 il valore uomini giorno U G il ch richiede la predisposizione del Piano di Sicurezza e Coordinamento art 12 D Lgs 494 1996 10 2 2 Stima Si traccia l individuazione uomini giorno attraverso parametri di natura economica con riferimento all incidenza della manodopera sull importo complessivo dei lavori
61. ricarica degli accumulatori spegnere il motore dei veicoli e delle installazioni durante il rifornimento di carburante non gettare mozziconi di sigaretta all interno di depositi e di ambienti dove sono presenti materiali o strutture incendiabili evitare l accumulo di materiali infiammabili ad esempio legna carta stracci in luoghi dove per le condizioni ambientali o per le lavorazioni svolte esiste pericolo di incendio adottare schermi e ripari idonei durante lavori di saldatura smerigliatura e molatura in vicinanza di materiali e strutture incendiabili non causare spandimenti effettuando il travaso di liquidi infiammabili e se ci dovesse accadere provvedere immediatamente ad asciugarli non sottoporre a saldatura recipienti metallici che abbiano contenuto liquidi infiammabili l operazione deve essere eseguita soltanto adottando particolari misure ad esempio riempiendoli di acqua o di sabbia e esclusivamente da personale esperto non esporre le bombole di gas combustibile e comburente a forti fonti di calore ed escludere nel modo pi assoluto l uso di fiamme per individuare eventuali perdite tenere sempre a portata di mano un estintore di tipo adeguato alle sostanze eventualmente infiammabili mantenere sgombre da ostacoli le vie di accesso ai presidi antincendio e le uscite di sicurezza 9 3 2 Regole di comportamento nel caso di incendio Per incendi di modesta entit Cap 9 organizzazione ser
62. tossicologica e di sicurezza Obbligo di informare preventivamente la Direzione del cantiere ed il Responsabile dei Lavori per conto della Committenza circa l impiego di sostanze e o materiali che possono sviluppare gas vapori aerosol in luoghi ove operano anche altre imprese Obbligo di attuare tutti gli accorgimenti le cautele le precauzioni imposte o consigliate dal fornitore dei prodotti Obbligo di informare ed istruire il personale che impiega le sostanze e i materiali nonch di munirlo dei dispositivi individuali di protezione necessari e idonei 5 3 Lavorazioni 5 3 1 Programmazione delle misure di formazione prevenzione e protezione La formazione professionale concorre in modo rilevante alla riduzione dei rischi connessi alle caratteristiche dell attivit delle costruzioni Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 5 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La formazione e l informazione dei lavoratori deve essere effettuata dal Datore di lavoro ai sensi degli articoli 21 e 22 secondo i programmi di cui all articolo 11 del D Lgs 626 94 Prima dell inizio delle varie fasi di lavoro e secondo le procedure organizzative adottate dall impresa i preposti sono edotti delle disposizioni del PSC concernenti le relative lavorazioni ed essi stessi rendo
63. z SLILISLIA i dll 57 ILL 144 7 1 4 277 b PPRP L IRAI P SAIA 1 7 NIE TSE IIS GIA CES ni P E Z gt 245 15 I Z SA sii Z S A SI GA 1 7 EPS MSIS DRR AES TZ L A Y 44 1 7 1 7 i IL II NN CS A ta 7 7 7 gt Ze i f gt IIS 4 Aa A EEES 28I sn A AIA SISTE 5 F E Y SII E 7 gt i 7 PLE PR RG SIAS ST 4 e PPRA SA Z ILL PAR fi BLAAI SISI NAS 7 ESTA 5 5 Transito mezzi per lo PA j E ELISA NIN 3 1 IPASE S A KA ISR VAR Y 1 1 PAZ E i ES 7 VA 7 4 PE Y A e 7 CLIILISLIINIZZAG stogcaggio dei materiali di sc 10 Gi 12 gt 13 x lt 238 46 23847 7 LK m 238 38 A x 238 42 45 235 9 138 38 N I pr D 254 04 X oo LEGENDA Strutture FASE 1 O e Alle gato n 3d al PSC Fasi costruttive INGOMBRO FABBRICATI ESISTENTI LIMITROFI o ALL AREA DI CANTIERE Fmissione dicembre 2004 Strutture FASE 2 N 89 22 QUOTE DI RILIEVO n Strutture FASE 3 E a E O POZZETTI ESISTENTI its PAD
64. 4 4 4 7 Modalit di accesso degli addetti ai lavori L accesso pedonale all area di cantiere avverr solo inizialmente da Via Val della Torre attraverso il cancello di cantiere n 2 e in seguito e per tutta la durata delle lavorazioni da Corso Potenza attraverso il cancello di cantiere n 1 posto a chiusura del perimetro in sostituzione della porzione del muro demolito tale accesso dovr essere debitamente segnalato con opportuna cartellonistica Se l accesso del personale all area di cantiere avviene con mezzi dell impresa 1 veicoli dovranno essere in regola con il Codice della Strada essere adibiti al trasporto di persone e i conducenti dovranno essere in possesso di regolare patente ed autorizzazione alla guida del mezzo da parte dell Impresa 4 4 8 Dislocazione degli impianti di cantiere 4 4 8 1 Allacciamenti e forniture utenze L impresa appaltatrice dovr predisporre quadri elettrici opportunamente certificati ai quali attaccare tutte le erogazioni ai baraccamenti e alle apparecchiature elettriche necessarie per le lavorazioni Nelle ore non lavorative si dovr togliere corrente a tutti i quadri di cantiere Sar l impresa stessa a stipulare i contratti con i competenti Enti erogatori per le forniture necessarie agli apprestamenti di cantiere e a corrispondere i compensi dovuti 4 4 8 2 Impianto elettrico di cantiere 4 4 8 2 1 Allacciamento alle reti esistenti L impianto elettrico di cantiere potr
65. 41 699 Recinzione in rete plostificata i Telecom Lab p di colore arancione 241 3 KINN 7 244 48 7 777 7 5 Nor KA a 241 26 N N ROS Gul K 2 AN AA A N ue palo IR sani TT IIS NS aL z i 0241 hS So r rr lt ORTI IT W Cancello N 2 gt Di OO DR SRN OA Apoll NSSS Y SS A REG NOIR T N p 245 15 A 3 WMVT gt lt lt lt SS Si TW NE SS TR EOS ERA PEOR Veg BETA ew RRA a A 2 241 250 0245 13 NOOO SONES A A TAN ARIE RENA a DORADA ALLE Add e INAIL RIE RINO 0245 13 AAA TASSO SS SS ES SS NY N RHN RAS 3 SISI PERA ERG V PR NSERIES RZ OS ATRAN NNN DNTS TNN i as x 22 ORI RETTE ET ARREEEEYER I x gt REA 2 a gt h gt ES n4 245 15 Muro esistente DRA IIA ANY SS YTYE amp FS S a ARO IRIS SS _ RR SS Sottopassaggio GMa N v Y t EE amp kks RES RR OS amp kktk RAR DPI O O RAROS SS RNN sE ESNE lt lt STT lt T lt T TG 6 6 Qgz lltrlitt 0 AANA INIA SOX TAR ZT KNN KW Tr Zemttes dettate SN QRO 7 RSS SSI SS SOS SS SOS SS SS 207 0 ARIAS vv NATRTTRERv at RAID ROI S SS ROSS N SISSI IIA XI Y ANANIN ANNANN nS l j i SIBRROS IO SOS SIERO ODIO LRIES ANNANN NIRO KNSS NR ROO RIOS INSI SOS SIS PEREIRO O gt IIZ j 65 55 2 IRE SVWWUWRABgegtk SSI ASS S SS Vy Y W SAR JRT amp k amp k Mwyw wvyvyv y v Mvwv Yyvy d Y iu i E NS V RE B E E Ek g N NY SIS S SS SIS SS LEIO
66. 42 54 DIS li ip 23841 238 44 RESIDENZE boa 242 80 245 54 238 36 Cancello N 2 244 46 FUTURO CANTIERE Recinzione in rete plastificata va di colore arancione NS oo i Accesso libero a servizio della Telecom Lab 70 242 56 Jie 242 51 144 110 241 24 240 92 0245 16 245 15 241 250 0245 13 0245 13 230 20 0245 15 735 LIZA f 238 34 ATTI Muro esistente T 23278 32 238 42 SERE 0 W C Chimico Es 238 40 l 14 12 NS 46 238 47 ee e e e ls fo 238 42 238 39 238 32 238 50 ET etere tz
67. 7 850 00 per bibi si e pi oneri D Lgs 494 96 e s m i Rapporto uomini giorno previsto 32 916 U G 2 Descrizione dell opera da realizzare Descrizione dell opera La realizzazione dell opera riguarda il 1 lotto funzionale del nuovo corso Mortara tra Via Borgaro e Corso Potenza si tratta di un tracciato rettilineo di 513 m che si sviluppa parte in corrispondenza della trincea ferroviaria di servizio alle ex ferriere su aree cedute alla citt parte interessando l attuale carreggiata stradale di via Val della Torre L opera comprende una galleria a doppia canna con soprastante viabilit superficiale la prima serve per il grande flusso tra interno ed esterno citt la seconda rivolta al traffico locale e comprende una rotonda in corrispondenza di Via Viterbo L intero intervento comprende la realizzazione di impianti elettrico meccanico speciali e di locali tecnici e cabina di trasformazione AEM a servizio degli stessi Il tutto si completa con sistemazione a verde arredi urbani segnaletica orizzontale e verticale 3 Imprese coinvolte nel Piano di Sicurezza e Coordinamento Ragione sociale della ditta INDIRIZZO 1 da definire TELEFONO E FAX O Legale rappresentante Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prestazione fornita Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 3 4 Soggetti Committente COMUNE TORINO Divisione Infrastrut
68. 8 2 7 Allacciamenti dell impianto elettrico Le imprese e o prestatori d opera che intendono allacciarsi all impianto elettrico predisposto dall Impresa appaltatrice dovranno essere autorizzati da quest ultima L impianto elettrico a valle del punto di allacciamento sar a carico dell impresa o del prestatore d opera che deve realizzarlo in completa conformit alle vigenti norme specifiche e mantenerlo in perfette condizioni di efficienza e sicurezza 4 4 8 3 Impianto di messa a terra Il cantiere sar dotato di impianto di terra interrato Avr un valore di resistenza totale di terra coordinato con i valori di intervento dei dispositivi differenziali L impianto di terra avr comunque una estensione tale da garantire un valore non superiore a 5 Q 4 4 8 3 1 Realizzazione L impiantista realizzer l impianto di terra con i sistemi che riterr pi idonei in relazione alla natura del terreno alla sua resistivit e alla possibilit di infiggere verticalmente o orizzontalmente i dispersori Tutte le masse dovranno essere collegate all impianto di dispersione a mezzo di conduttore di protezione contraddistinto da guaina bicolore giallo verde se ricoperto Le masse estranee dovranno essere interconnesse con collegamenti equipotenziali realizzati con conduttori di adeguata sezione e contraddistinti con la guaina giallo verde Il sistema di dispersione e il conduttore di dispersione e di equipotenzialit sono interc
69. 81 4 Dichiarazione di conformit impianto elettrico Legge 46 90 e DPR 462 2001 Certificato di conformit quadri elettrici Quadri ASC CEI 17 13 4 Apparecchi di sollevamento Annotazioni Libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento Verifica periodica apparecchi di sollevamento Denuncia di installazione apparecchi di sollevamento Certificato di corretta installazione degli apparecchi di sollevamento Macchine e attrezzature Annotazioni Libretto e omologazione apparecchi a pressione compressori Libretti di manutenzione e verifica delle macchine e attrezzature utilizzate in cantiere D Lgs 359 1999 Procedura gru interferenti Dichiarazione di stabilit dell impianto di betonaggio Non previsto Dichiarazione di stabilit dei Silos per malte premiscelate Non previsto Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Verifica trimestrale funi e catene degli apparecchi di sollevamento Opere provvisionali ponteggi castelli di carico Annotazioni Autorizzazione ministeriale e libretto ponteggio Disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile del cantiere per ponteggi montati secondo schema tipo Progetto ponteggio redatto da tecnico abilitato per ponteggi fissi montati in difformit dallo schema tipo
70. A O PALI DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA n Strutture FASE 5 CAVO IN TENSIONE PER L ALIMENTAZIONE DEL TRAM PROGETTO DEL NUOVO CORSO MORTARA VIA BORGARC VA PETTINENGO e N 245 56 li A gt A VA N FUTURO CANTIERE N s nh T A yA A i Z j H4 S V NA E _ A i LA 4 E i i DI dA MA ORRE pi Recinzione in rete plastificata aea l 1 e ria PIEZOMETRIC 0 3 E p di colore
71. A Ad aho bei ANNANN KTW ARI vv x RT tK t yy y _ g g __ _ lt lt _ lt _ lt X AN SIE ONO IPS SO No Transito mezzi per lo inn I I stotcaggio dei materiali di 23840 y I I VA 238 38 240 I I a 994 scavo lt 10 5 12 o A reo oo 238 47 w i YY zas 23847 a af fall i ia A 3 I pi I E 4 amp e 23842 25041 i bai i A L 248 14 7 I x Q N E a g 3 2 j lt E z Lo a i i 4 NS Pm RESIDENZE SNS r 246 31 X 246 36 FUTURO CANTIERE a gt e l I by Y 246 29 i 4 Ls ei i IA iI p 7 H 11M z PS 4 i Accesso libero 241 35 41 IL 0 36 45 69 Recinzione in rete plastificata i a servizio della ya T AY 24515 A N di colore arancione i Teom a h p io da OLI LASSO ZITTI WT j 250 i n ii TIT TN gt yr Pp Y 24048 246 20 IO LE REE ARAR 1 4 HE PRELA DO semola au ngii PPAP pA LS 7 SA CAL PARRA sE 1 17 y WD 44 92 4146 caminiscale Y Y 124 Bei palo TIPA a 27 200 a BIST 7 LA SII AS IIR ITAP A I 0709 2 h 5 0245 16 4 i E fF PES REP 177 4 11 245 244 03 IGSS SISI AS ISIS LA DEAN II ANIA 45 VIA 2 U 444 J j E aj V77 7 a fig p 90024 a 4 14 Y 5 E Ta Lf Z n Ln 2 77 pa e gt a J 1 2 9745 13 S AILIPIIZIOLE EESE ITLI REJAS PPPRP ISMA Z cb DD LLL LL LLL A EDAD A L E oil 0245 13 Z Z N56 6 y GA PAPAS AC AOI AIA AE FPS SERERA R TRR ARAG F Y 0045 15 i z a TE TE EF gt ETA f ba 4 t 245 15 Muro esistente SUSSIDI RAR ARARA 1 7 IL ISIS E
72. APPALTO vscscsrcrsesssceseenese cose nesee ese nsesessenesee seo neseeseneesessonescensone 2 3 1 1 OBBLIGHI DEGLI APPALTATORI 3 1 2 NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO 3 1 3 CONTENUTI MINIMI DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA iii 2 3 1 4 DOCUMENTI INERENTI LA SICUREZZA CHE L IMPRESA AGGIUDICATARIA DEVE TENERE IN CANTIERE 2 SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA rsrsrscsscesreresezececcoreoee 3 2 1 DATI ANAGRAFICI 3 2 2 OBBLIGHI DEI SOGGETTI COINVOLTI NELLA SALVAGUARDIA DELLA SICUREZZA IN CANTIERE 3 2 2 1 COMMITTENTE O RESPONSABILE DEI LAVORI eee 3222 COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE DEI LAVORI 3 2 2 3 COORDINATORE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI i de 2 3 2 2 4 DIRETTORE TECNICO DI GANFIERE ciali ea 2 322 9 CAPO CANTIERE 5 LE Ln elisa 2 3 2 2 6 E NAON 6 EKOI i AREE EA A A E A EE EE A EE E 2 3 2 2 7 LAVORATORI AUTONOMI vea EAN E Ri EA A E E A ii 2 INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI erssrrcsrrcseeoseciczere 2 SCHEDE DI ANALISI RISCHI DELLE LAVORAZIONI cccsrrerrrrssereceeeeceseseseeresenesco senese nese sneneceneccone 2 4 3 1 RISCHITRASMESSI DAL CANTIERE LR lia 2 43 20 RISCHEVERSOTLGANTIERE RD RL LELLA ALII DIE EA LG DEL 2 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ssssssssssssosososoeosososososoeososoeosoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeseseseoeseoes 4 4 1 PREMESSE vba Lille 4 4 2 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
73. CITTA DI TORINO DIVISIONE INFRASTRUTTURE E MOBILITA SETTORE URBANIZZAZIONI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIREZIONE GENERALE DEL COORDINAMENTO TERRITORIALE REGIONE PIEMONTE CITT DI TORINO PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA ACCORDO DI PROGRAMMA ART 27 L 142 90 DEL 30 12 98 ADOTTATO CON D P G R N 31 DEL 07 05 99 CITTA DI TORINO DELIBERA N 18 DEL 27 01 1999 E N 112 DEL 22 07 2003 DI RATIFICA MODIFICAZIONI NUOVO CORSO MORTARA DA VIA BORGARO A CORSO POTENZA PROGETTO DEFINITIVO NOVEMBRE Gen 2004 piano di sicurezza e coordinamento 8 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch Giuseppe SERRA COORDINATORE DELLA PROGETTAZIONE PROGETTO STRUTTURALE Geom Diego VILLATA Ing Stefano DALMASSO PROGETTISTI PROGETTO IMPIANTISTICO Arch Ferruccio CAPITANI Studio Associato Ingg FERRO e CERIONI Ing Stefano CIANCHINI Arch Ermes FONTANA Dott Guido GIORZA COORDINATORE SICUREZZA 494 96 Ing Lorenzo PERETTI Ing Umberto SINISCALCO Arch Carla SUPPO COLLABORATORI Geom Francesco BARRA Arch Cristina CALVI P I Luigi CANFORA Geom Pietro CAVALLO Ing Giulio PIGNATTA COLLABORAZIONI GRAFICHE AL CAD Studio Associato Ingg CALVI amp GOTTA COMUNE DI TORINO REALIZZAZIONE DEL NUOVO CORSO MORTARA NEL TRATTO TRA VIA BORGARO E CORSO POTENZA IN TORINO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art 12 del D Lgs 494 96 e s m i Data Piano di Sicurezza e Coordinamento Dic
74. CUPFIEE TAPPTAURICOLA Riotinto Lai 140 2 42 GUANTI a aa 141 2 4 8 INDUMENTI PROTETTIVI PARTICOLARI 143 2 4 5 MASCHERA ANTIPOLVERE APPARECCHI FILTRANTI O ISOLANTI n 144 2 4 6 OCCHIALI DI SICUREZZA E VISIERE nn nono nn nccnnnnnncnannnnnns 145 3 AGENTI BIOLOGICI a 146 5 ELETTRICITA ssa 6 ILLUMINAZIONE lai 149 7 ESPLOSIONE INCENDIO ssscrccrcrrrreseszeeneseeenieneeneeonioneonieneoscenieneeneeoneosesneoneo 150 8 MICROCLIMA til 9 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI csscssiereesecsseezeoseose 154 11 RADIAZIONI NON IONIZZANTI c ccscessicsecsieezesziesizzcionieneezeeseoneznienezzeeso 156 1 RUMORE ai adas 13 VIBRAZIONI iaia DOO INDICE ALLEGATO 2 I Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 17 ALLEGATO 3 17 1 Planimetrie area di cantiere Cap 17 allegato 3 1 Allegato n 3a al PSC Inquadramento territoriale LEGENDA Emissione dicembre 2004 INGOMBRO FABBRICATI ESISTENTI LIMITROFI ALL AREA DI CANTIERE N 89 22 QUOTE DI RILIEVO O POZZETTI ESISTENTI PALI DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA S E CAVO IN TENSIONE PER L ALIMENTAZIONE DEL TRAM o_o RECINZIONE IN RETE PLASTIFICATA 2 3 2 iy COMPUTEX 0 70x1 20 VEROLENGO
75. Dispositivi ausiliari in locazione 8 Da definirsi in funzione dell intervento da effettuare Da definirsi in funzione dell intervento da effettuare Scheda n 4 Pag 9 DATI RELATIVI AGLI EQUIPAGGIAMENTI IN DOTAZIONE scheda n 5 ALL OPERA Documentazione per isp disp N del progetto e o del repertorio 1 2 3 4 e Me ici OO me a sese M co I Pratica C A Denuncia 1086 71 Calcoli x strutturali Collaudo Schede prodotti utilizzati vernici additivi ecc Allegato 4 Fascicolo Tecnico Posa sito Osservazioni Luogo di conservazione 5 6 Ufficio tecnico del Comune di Torino Ufficio tecnico del Comune di Torino Ufficio tecnico del Comune di Torino Ufficio tecnico del Comune di Torino Ufficio tecnico del Comune di Torino Ufficio tecnico del Comune di Torino e Genio Civile di Torino e tecnico del Comune I Torino Pag 10 LEGENDA per la compilazione delle schede n 1 2 3 4 Colonna 1 schede 1 2 Colonna 1 schede 3 4 Colonna 4 Colonna 8 Sono stati riportati alcuni elementi a solo titolo indicativo Questi elenchi devono essere compilati in base alla natura dell opera Devono essere indicati tutti i corpi di mestiere che interessano le singole lavorazioni da collegarsi poi con la colonna 5 nominativi ditte Nella fase di pianificazione indicare se gli eventuali lavori di revisione sono ritenuti indispensabili 2 SI
76. GLLARITTLINFERIO Las decides 2 5 3 4 9 PROTEZIONE DEL CORPO 2 A AN ios 2 5 3 4 10 PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE lada iii 2 5 3 4 11 CINTURE DI SICUREZZA da a I iaia 2 3 3 4 12 PROTEZIONI CONTROLE VIBRA lada tadas 2 5 3 4 13 MEZZI DI PROTEZIONE E ATTREZZI DI LAVORO PERSONALI iii 2 IVY MODALIT LAVORATIVE PRESCRIZION Ti aa 2 5 3 6 MOVIMENTAZIONE CARICHI ALL INTERNO DELL AREA DI CANTIERE iii 2 MACCHINE ED ATTREZZATURE ssccevessscisecezicezenazzze resa zena cenare ni znanianennin iene ininianeonir za nienenia nane iaii tini 2 5 4 1 ASPETTI GENERALI DI PROTEZIONE DELLE MACCHINE iii 2 5 4 2 APPARECCHI ELETTRICI MOBILI E PORTATILI iii 2 5 4 3 GOMANDEMACCHINES IA SITA Ri ER re i i n aa 2 5 4 4 IMPIANTO ELETTRICO MACCHINE 2 5 4 5 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO 2 Odi e BUNE CATENE GANCI BO dit oe e ene 2 5 4 7 MACCHINE OPERATRICI E DI MOVIMENTO TERRA iii 2 PRESCRIZIONI OPERATIVE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI ssssrrrrerererererererezeezesesesesesesesesesesesesezeneneo 2 MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA eeeeeeeseeeeeececeeeceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeecececeeeeececeeeceeececececececeeeeee 2 OPERE PROVVISIONALI E DI PROTEZIONE COLLETTIVA essssesoesososs
77. II al documento U E 260 5 93 Il fascicolo informazioni va preso in considerazione all atto di eventuali lavori successivi all opera Come riporta il Documento UE 260 5 93 vanno precisate la natura e le modalit di esecuzione di eventuali lavori successivi all interno o in prossimit dell area di cantiere si tratta quindi di un piano per la tutela della sicurezza e dell igiene specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell opera Si tratta quindi di predisporre un libretto di uso e manutenzione dell opera in oggetto Il fascicolo diviso in due parti Parte A MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL OPERA A 1 Lavori di revisione A 2 Lavori di sanatoria e di riparazione relativamente a pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso di lavori successivi vengono elencati i dispositivi e o 1 provvedimenti programmati per prevenire tali rischi Parte B EQUIPAGGIAMENTI IN DOTAZIONE DELL OPERA B 1 Dati relativi agli equipaggiamenti di dotazione all opera relativamente a riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza e la documentazione relativa all opera agli impianti e attrezzature in dotazione dell opera 2 Procedura operativa del Fascicolo informazioni Il Fascicolo informazioni ha differente procedura gestionale rispetto il Piano di Sicurezza e Coordinamento Possono infatti essere considerate tre fasi
78. Lavori di saldatura molatura e tranciatura Lavori di mortasatura e di scalpellatura Lavorazione e finitura di pietre Uso di estrattori di bulloni Impiego di macchine asportatruccioli durante la lavorazione di materiali che producono trucioli corti Operazioni di sabbiatura Manipolazione di prodotti acidi e alcalini disinfettanti e detergenti corrosivi Impiego di pompe a getto liquido Lavori che comportano esposizione al calore radiante 4 Protezione delle vie respiratorie Autorespiratori Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Lavori in contenitori in vani ristretti qualora sussista il rischio di intossicazione da gas o di carenza di ossigeno Lavoriin pozzetti canali ed altri vani sotterranei nell ambito della rete fognaria 5 Protezione dell udito Otoprotettori Battitura di pali e costipazione del terreno Lavori nel legname 6 Protezione del tronco delle braccia e delle mani Indumenti protettivi Manipolazione di prodotti acidi e alcalini disinfettanti e detergenti corrosivi Lavori che comportano la manipolazione di masse calde o la loro vicinanza o comunque un esposizione al calore Lavorazione di vetri piani Lavori di sabbiatura Indumenti protettivi difficilmente infiammabili Lavori
79. ME GENERALI DI IGIENE DEL LAVORO i 2 5 2 3 2 PRESCRIZIONE PERIL CANTIERE ca 2 S 2 4 DEPOSITI E E E E E AE EE E E E EE E N 5 2 4 1 DEPOSITI VARI 5 2 4 2 DEPOSITI PARTICOLARI 5 2 4 3 DEPOSITI DI MATERIALI RESIDUI ias 2 ZII SOSTANZE PERICOLOSE E NOCIVE scie SALI RIA I E E EES 2 5 3 1 PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE DI FORMAZIONE PREVENZIONE E PROTEZIONE ii 2 3 32 PATTORLINDIVIDUALI DERISCHIO ii acabas tab eiaa aiiin 2 Dad SORVEGLIANZA SANITARIA scsi ii 2 5 3 3 1 PREMESSE corto a dll nie i e no 2 5 3 3 2 PROTOCOLLO DIMINIMA 13 ti ile TEE 2 Indice Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino 5 4 7 1 7 2 100 no 9 1 9 2 9 3 Dicembre 2004 5 3 3 3 SORVEGLIANZA SANITARIA PARTICOLARE ooonooonocononononananananononononononononano nono nono no nano nn nano no no haere Endisi 2 IA PROTEZIONE DEL CORDO cae EE er LL A LI 2 5 3 4 1 ASPETTI GENERALI DI PROTEZIONE E ATTREZZI DI LAVORO PERSONALL ooonononociconononnannnnonononnnnnononnns 2 5 3 4 2 FATTORI DI RISCHIO E PARTI DEL CORPO DA PROTEGGERE ii 2 5 3 4 3 PROTEZIONE DEL CAPO ot It RIINA 2 5 3 4 4 PROTEZIONE DEGLLOCCHE it RL iL it EN E toc 2 5 3 4 5 PROTEZIONE DEL VIS O surcos til dera iii 2 5 3 4 6 PROTEZIONE DELE UDITO sicari lillo ilaria 2 5 3 4 7 PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI iii 2 5 3 4 8 PROTEZIONE DE
80. NE ATTIVITA LAVORATIVA MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DPI PREVISTI NEL PSC PER LAVORAZIONI B INTERFERENTI Reti o teli traspiranti dati in opera per contenimento polveri per segregazione di ponteggi di facciata continui legati al ponteggio almeno una legatura al mq di telo IMPIANTI DI TERRA E PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE IMPIANTI C ANTINCENDIO IMPIANTI DI EVACUAZIONE FUMI Impianto elettrico messa a terra protezione scariche atmosferiche campo base lEstintore da conservare nella baracca fornitura e posa di estintore omologato Tipo A B C comprese verifiche periodiche da 5 kg posato su staffa a parete e cartello indicatore Nolo per un anno CLASSE 4a D MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA Parapetto lungo il salto su Via Val della Torre Recinzione in cavalletti metallici comprese legature per delimitazione area scavo di sbancamento nolo per un mese del solo materiale CLASSE 4a Recinzione in cavalletti metallici comprese legature per delimitazione area scavo di sbancamento allestimento in opera e successiva rimozione Delimitazione ciglio rampe nei tratti prospicienti il vuoto quando il dislivello superi i 1 00 m tramite posa di cordolo costituito da due pali in legno Y 15 20 cm sovrapposti sostenuti da profilati metallici interrati per un metro e posti ad interasse m 1 50 PROK02020
81. Numero Telefono Fax pi cf Lavoratore Autonomo Nome Da definire Comune Cap Via Numero Telefono Fax pi cf Azienda ASL territorialmente competente per la sicurezza dei lavoratori Nome ASL 1 Comune Torino Cap Via C Lombroso Numero 16 Telefono 011 5663305 Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 3 2 2 Obblighi dei soggetti coinvolti nella salvaguardia della sicurezza in cantiere 3 2 2 1 Committente o Responsabile dei Lavori OBBLIGHI NORME Attenersi ai principi e alle misure generali di tutela secondo D Lgs 494 96 normativa vigente art 3 commal Prevedere la durata dei lavori o delle fasi di lavoro US art 3 commal Valutare attentamente il PSC e il Fascicolo Tecnico DESIO art 3 comma2 E E D Lgs 494 96 Designare il CPL att comia E D Lgs 494 96 Designare il CEL art coma Verificare l idoneit tecnico professionale delle Imprese Esecutrici D Lgs 494 96 e dei lavoratori autonomi art 3 comma8 Verificare la predisposizione del POS Legge 109 94 art 31 Legge 415 98 D Lgs 494 96 e s m i Trasmettere il PSC a tutte le Imprese Comunicare alle Imprese Esecutrici e ai lavoratori autonomi i nominativi del CPL e del CEL da indicare nel cartello di cantiere D Lgs
82. O vvciririciviveveve viveri 2 9 4 GESTIONE DELLE EMERGENZE ssssssssssseseseseseseseseoeseoeoeseseoeoeseseoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeoeseoeseseseseseoeo 2 9 4 1 PROCEDURE IN CASO DI CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE 2 9 4 2 NUMERI TELEFONICI D EMERGENZA italian RNA EER r e int 2 10 ENTIT DEL CANTIERE cccccccscsereserese rese sese seezezezizenen inez en oo sese sere resero resero szziz zzz zzz zz zeneee 2 10 1 DURATA DELLE LAVORAZIONI FASI E SOTTOFASI CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI 2 10 2 ENTIT PRESUNTA DEL CANTIERE UOMINI GIORNO csssscssrrscrerensere see senscen see sesin sese enecenno 2 10 2 1 INDIVIDUAZIONE DI MASSIMA DEL VALORE UOMINI GIORNO vici 2 10 2 2 STIMA scali lena a ilaele 2 11 COSTI DELLA SICUREZZA ciocviicsreisissicsisencsceedis ores os isare esise ce ceses oe odisea oco ooi oosid eisoes oeod oi eo 2 11 1 CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA occononcocococononsonccncnnnnns 2 11 1 1 COSTI GI COMPRESI NELL IMPORTO LAVORI DA COMPUTO COSTI INTRINSECI ii 2 11 1 2 COSTESPECIALE MOT lan oa 2 11 2 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA oonocosoconinococanc noncnninacoeronioccancisocecnacin coco cncnscnscit coca ncencd n nenas 2 11 2 1 GALCOLO ONERI DELLA SICUREZZA slo rca rn 2 11 2 2 RIEPILOGO ONERI DELLA SICUREZZA nni ae iaia laine libia 2 11 3 LIQUIDAZIONE DEGLI ONERI DELLA SICUREZZA sssssscsvcrresrersessscecesioe
83. Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 18 ALLEGATO 4 18 1 Fascicolo tecnico Cap 18 allegato 4 1 FASCICOLO TECNICO CON LE CARATTERISTICHE DEL CANTIERE di cui all articolo 4 comma 1 lettera b D Lgs 14 agosto 1996 n 494 Redatto secondo le specifiche norme di buona tecnica e dell allegato Il del documento U E 26 5 93 Relativo al cantiere ubicato nel comune di TORINO Natura dell opera REALIZZAZIONE DEL NUOVO CORSO MORTARA NEL TRATTO TRA VIA BORGARO E CORSO POTENZA Committente Comune Torino Divisione Infrastrutture e Mobilit Settore Urbanizzazioni Piazza San Giovanni 5 10125 Torino Responsabile dei lavori Arch Giuseppe SERRA per conto Comune di Torino Piazza San Giovanni 5 10125 Torino Direttore dei lavori da definire Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione Studio O Siniscalco nella persona dello Ing Umberto SINISCALCO Via Treviso 12 10144 Torino Il fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori preso in considerazione all atto di eventuali lavori successivi all opera Allegato 4 Fascicolo Tecnico Note d uso del fascicolo informazioni 1 Note generali Il Fascicolo informazioni relativo all opera in oggetto redatto tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell allegato
84. VORAZIONI INTERFERENTI MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI G PROTEZIONE COLLETTIVA SERG10010 procapite Manutenzione e pulizia di alloggiamenti baraccamenti e servizi Costo mensile ARGO3110 157 849 01 IMPORTO PREZZIARIO 7 ONERI ONERI TOTALE o INTRINSECI SPECIALI 7 CPT ROMA i 308 0C B 0 00 308 00 CPT ROMA 16 500 00 CPT ROMA 134 36 16 500 00 134 36 0 31 102 30 _ 102 30 _0 89 293 70 293 70 CPT ROMA 2 246 40 CPT ROMA 281 60 CPT ROMA 1 657 50 CPT ROMA 1 640 80 i D C3 298 30 2 924 00 5 000 00 lo 460 00 CPT ROMA 5 949 60 Jej C 0 00 11 409 60 F 0 00 0 00 26 886 20 iui G 26 886 20 0 00 DESCRIZIONE IMPORTO IMPORTO IMPORTO oneri oneri oneri sicurezza intrinseci speciali _ _ ____r 0 an ro mr TA gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 96 388 55 73 331 19 Oneri non contemplati nella stima dei lavori i 23 057 36 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 308 00 0 00 e Oneri non contemplati nella stima dei lavori pl 308 00 Clo gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 16 634 36
85. a oggetto dei lavori quasi all incrocio tra Corso Potenza e la nuova Via Borgaro Il forte odore di combustibile lascia intuire la presenza di gasolio Prima di procedere alla demolizione occorrer svuotare le tubazioni bonificarle e bonificare l area della centrale il tutto a cura di una ditta specializzata incaricata dalla acciaieria proprietaria delle tubazioni prima dell inizio lavori ovvero dall impresa appaltatrice in assenza di certificazione di avvenuta bonifica Agenti chimici biologici cancerogeni le attivit che comporteranno lavori vicino alla rete fognaria comportano rischi biologici Vincoli architettonici paesaggistici archeologici il sito non risulta essere vincolato 2 4 Descrizione sintetica dell opera Il progetto di base del presente PSC il progetto definitivo L evoluzione delle lavorazioni legata alla necessit di consegnare la viabilit agli insediamenti residenziali e commerciali attualmente in corso di realizzazione tra Via Vale della Torre e Via Nole e al nuovo centro di culto denominato Santo Volto situato tra Via Val della Torre Via Borgaro e Via Nole L intervento nel suo complesso riguarda la realizzazione del tratto del nuovo Corso Mortara compreso tra Corso Potenza e Via Borgaro Futuri progetti raccorderanno tale tratto alla rimanente parte del nuovo Corso Mortara in grado di dare una nuova viabilit veloce per l ingresso e l uscita dalla citt di Torino Parte
86. a propria competenza L accesso nell area dei lavori riservato al solo personale autorizzato ed espressamente vietato introdurre persone estranee All interno del cantiere devono essere rispettate tutte le norme di circolazione indicate dai cartelli E assolutamente vietato introdursi in zone di cantiere o locali per i quali sia vietato l ingresso alle persone non autorizzate I lavoratori devono mantenere pulito e ordinato il posto di lavoro E assolutamente vietato consumare alcolici durante il lavoro o fare uso di sostanze stupefacenti Le imprese e 1 lavoratori addetti alla realizzazione dell opera devono operare nel pieno rispetto delle norme di legge per la prevenzione degli infortuni e l igiene del lavoro e devono rispettare le specifiche disposizioni di sicurezza indicate nel presente PSC 3 1 3 Contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza Il D P R 222 2003 all articolo 6 specifica i contenuti minimi del POS da redigere a cura degli appaltatori Il Piano Operativo deve almeno contenere Il nominativo del datore di lavoro gli indirizzi e i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere la descrizione della specifica attivit e delle singole lavorazioni svolte in cantiere dall impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari i nominativi degli addetti al pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori e comunque alla gestione delle emergenze in c
87. agli organi di trasmissione e di manovra e il funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto L attivit si conclude con la vibratura rammentando agli addetti di non mantenere a lungo l ago in funzione fuori dal getto e di pulire l attrezzatura da eventuali residui di materiale dopo l uso In attesa dei successivi getti dovranno essere sempre posizionati cappellotti di protezione sui ferri di ripresa verticali Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 19 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 4 5 6 Sistemazioni superficiali e provvisorie La realizzazione dei marciapiedi dei parcheggi superficiali della rotonda di Via Viterbo la riduzione degli spartitraffico su Corso Potenza il posizionamento della segnaletica verticale l esecuzione della segnaletica orizzontale la semaforizzazione degli incroci con Corso Potenza e con Via Val della Torre avverranno tutti per microcantieri Questo render possibile lo svolgimento delle attivit di cantiere con la riduzione massima dell impatto sulla normale fruibilit delle strade adiacenti Sar garantito il completamento delle operazioni di cantiere con la minore interferenza possibile sul flusso veicolare e pedonale delle vie Il posizionamento dei grossi arredi urbani opere a testimonianza del passato industriale di Torino dello scorso secolo
88. aldo con brans Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura i temperatura accettabile oltre 35 gradi p La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 7 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino 9 4 2 Numeri telefonici d emergenza Dicembre 2004 In cantiere dovr essere affisso in posizione ben visibile in vicinanza delle baracche e in posti significativi del cantiere un cartello con riportati i numeri di telefono sempre aggiornati necessari in caso di emergenza Soccorso Pubblico di 113 emergenza Carabinieri 112 Vigili del Fuoco 115 Emergenza sanitaria 118 Soccorso stradale ACI 116 Responsabile del Piazza San Giovanni 5 011 4423092 Procedimento e dei lavori Arch Giuseppe SERRA 10125 Torino 011 4433192 fax Responsabile dell Impresa Direttore dei lavori generale Coordinatore per l esecuzione dei lavori AEM guasti pronto 800 910101 intervento Smat pronto intervento 800 239111 Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 8 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la
89. ano l appaltatore dagli obblighi imposti dalla normativa vigente L impresa che si aggiudica i lavori potr presentare al CEL proposte di integrazione al PSC ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza D Lgs 494 96 punto 5 art 12 In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti I Datori di Lavoro delle Imprese Esecutrici gli Appaltatori e i Subappaltatori oltre alla predisposizione del POS hanno anche l obbligo di presentare al CEL ai fini della approvazione le ulteriori scelte tecniche che hanno implicazione sulla salute e sicurezza del personale che si rendessero necessarie durante le singole fasi di lavorazione Il PSC e i suoi aggiornamenti dovranno essere tenuti in cantiere e messi a disposizione delle Autorit competenti preposte alle verifiche ispettive Il Piano dovr inoltre essere illustrato e diffuso dall Appaltatore prima dell inizio delle attivit lavorative a tutti i soggetti interessati e presenti in cantiere compreso il personale della Direzione Lavori Il CPL ha svolto un azione di coordinamento nei confronti di tutti 1 soggetti coinvolti nel progetto sia selezionando soluzioni che comporteranno minori rischi durante l esecuzione delle opere sia accertando che il progetto segua le norme di legge e di buona tecnica La pianificazione dei lavori riportata nel programma dei lavori a
90. ano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino In caso di neve Dicembre 2004 Sospendere le lavorazioni in atto ad eccezione di getti o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e o servizi di cantiere Prima della ripresa dei lavori procedere a verificare la portata delle strutture coperte dalla neve se del caso sgombrare le strutture dalla presenza della neve verificare la consistenza delle pareti degli scavi se presenti verificare la conformit delle opere provvisionali controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni verificare la presenza di acque in locali seminterrati La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere In caso di gelo Sospendere le lavorazioni in esecuzione Prima della ripresa dei lavori procedere a verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture macchine e opere provvisionali verificare la consistenza delle pareti degli scavi se presenti verificare la conformit delle opere provvisionali controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci c
91. antiere il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza aziendale o territoriale ove eletto o designato il nominativo del medico competente ove previsto il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa le specifiche mansioni inerenti la sicurezza svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall impresa esecutrice Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 la descrizione dell attivit di cantiere delle modalit organizzative e dei turni di lavoro l elenco dei ponteggi dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere l elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza l esito del rapporto di valutazione del rumore l individuazione delle misure preventive e protettive integrative rispetto a quelle contenute nel PSC adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere le procedure complementari e di de
92. arli e bonificare l area f SE della centrale il tutto a cura di una ditta specializzata LS e Ds y za Io y EI Allegato 5_b Vista da nord Allegato 5_b 3 Vista da nord est Allegato 5_b Vista da nord est Allegato 5_b 5 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 20 ALLEGATO 6 20 1 Calcolo oneri della sicurezza Cap 20 allegato 6 1 DESCRIZIONE ATTIVITA LAVORATIVA MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DPI PREVISTI NEL PSC PER LAVORAZIONI B INTERFERENTI Reti o teli traspiranti dati in opera per contenimento polveri per segregazione di ponteggi di facciata continui legati al ponteggio almeno una legatura al mq di telo IMPIANTI DI TERRA E PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE IMPIANTI C ANTINCENDIO IMPIANTI DI EVACUAZIONE FUMI Impianto elettrico messa a terra protezione scariche atmosferiche campo base lEstintore da conservare nella baracca fornitura e posa di estintore omologato Tipo A B C comprese verifiche periodiche da 5 kg posato su staffa a parete e cartello indicatore Nolo per un anno CLASSE 4a D MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA Parapetto lungo il salto su Via Val della Torre Recinzione in cavalletti metallici comprese legature per delimitazione area scav
93. articolo 12 del D Lgs 528 99 e proporre la sospensione dei lavori l allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto Nel caso in cui il Committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione senza fornire idonea motivazione il CEL provvede a dare comunicazione di tale inadempienza alla ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti sospendere in caso di pericolo grave ed imminente direttamente riscontrato le singole lavorazioni fino alla comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate verificare la messa in esercizio e la conformit degli apprestamenti e mezzi d opera individuati quali oneri di sicurezza segnalare al Direttore dei Lavori le eventuali non conformit riscontrate chiedendo in questo caso la sospensione almeno cautelativa dei pagamenti relativi agli oneri della sicurezza Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 10 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 autorizzare il pagamento degli oneri della sicurezza maturati alla data dei SAL contrattuali 3 2 2 4 Direttore Tecnico di cantiere Il Direttore Tecnico di cantiere deve informare i preposti insieme al CEL attraverso una riunione di cantiere dei contenuti del PSC definire chi de
94. ato nel Decreto del Ministero della Salute n 388 del 15 07 2003 vicino alla quale dovr essere riportato il nome del preposto a conoscenza delle nozioni di primo soccorso a cui occorre quindi far effettuare un corso ad hoc Tale presidio sar adeguatamente custodito in luogo facilmente accessibile e individuabile con segnaletica appropriata 9 2 1 Cassetta di Pronto Soccorso DM 388 2003 allegato 1 La cassetta di pronto soccorso di cui all art 29 del DPR 303 56 per quanto aggiornato dal Decreto del Ministero della Salute n 388 del 15 07 2003 che tiene conto dell evoluzione tecnico scientifica contiene almeno 5 paia di guanti sterili monouso visiera paraschizzi flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10 di iodio da 1 litro 3 flaconi di soluzione fisiologica sodio cloruro 0 9 da 500 ml 10 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole 2 compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole 2telisterili monouso 2 pinzette di medicazione sterili monouso confezione di rete elastica di misura media confezione di cotone idrofilo 2 confezioni di cerotti di varie misure pronti all uso 2rotoli di cerotto alto 2 5 cm paio di forbici 3 lacci emostatici Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro
95. avoro dovr essere conforme a quanto prescritto dal D Lgs 493 1996 Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La cartellonistica generale andr affissa in modo ben visibile sui portoni d accesso all area e su ogni altro accesso eventualmente previsto successivamente Cartellonistica minima da apporre in cantiere Luogo di affissione Usare l elmetto All ingresso del cantiere Indossare i guanti All ingresso del cantiere Calzare le scarpe protettive All ingresso del cantiere Vietato l ingresso agli estranei All ingresso del cantiere Divieto di accesso alle persone non autorizzate All ingresso del cantiere Tabella oraria di lavoro Sulla bacheca Fuori Servizio Sulle opere provvisionali temporaneamente non utilizzate Vietato l ingresso ai non addetti ai lavori All entrata di ogni area di lavoro Vietato fumare o usare fiamme libere Vicino ai depositi bombole gas e materiali infiammabili Pericolo alta tensione Vicino ad ogni quadro elettrico ove necessario Divieto di spegnere l incendio con acqua Vicino ad ogni quadro elettrico Vietato passare o sostare nel raggio d azione della macchina Su ogni mezzo operativo Attenzione
96. bre 2004 11 COSTI DELLA SICUREZZA 11 1 Criteri adottati per la valutazione dei costi della sicurezza In relazione al recente D P R 222 2003 vanno stimati per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere gli oneri qui di seguito suddivisi e riportati A degli apprestamenti previsti nel PSC B delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale previsti nel PSC per lavorazioni interferenti C degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche degli impianti antincendio degli impianti di evacuazione fumi D dei mezzi e servizi di protezione collettiva E delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza F degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti G delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti attrezzature infrastrutture mezzi e servizi di protezione collettiva 11 1 1 Costi gi compresi nell importo lavori da computo Costi intrinseci I costi compresi nelle voci di computo detti costi intrinseci sono quelli necessari per l attuazione di tutta la normativa vigente in tema di sicurezza e quindi gi compresi nei prezzi unitari adottati per la redazione della stima dei lavori art 5 D M 19 04 2000 n 145 I prezzi base utilizzati dal progettista nella stima dei lavori si riferiscono a materiali di ottima
97. bre 2004 13 NOTE CONCLUSIVE Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento parte integrante del Contratto d appalto delle Opere in oggetto e la mancata osservanza di quanto previsto nel Piano e di quanto formulato dal Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva rappresentano violazione delle norme contrattuali Del presente Piano una copia sar depositata presso l ufficio di cantiere e sar visionabile in loco da tutti i lavoratori che lo richiedano e firmata dai datori di lavoro di tutte le imprese e da tutti i lavoratori autonomi operanti in cantiere Cap 13 Note conclusive 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 14 FIRME IL PRESENTE DOCUMENTO E STATO REDATTO DA Il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione Ing Umberto SINISCALCO ee firma IL PRESENTE DOCUMENTO STATO VISIONATO DA Il Committente nome e cognome firma Il Responsabile dei Lavori Arch Giuseppe SERRA i Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione nome e cognome firma nome e cognome firma Torino Cap 14 Firme 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 15 ALLEGATO 1 15 1 Programma dei lavori Cap 15 allegato 1 1 Emis
98. carichi sospesi Sugli apparecchi di sollevamento e nelle zone con movimentazione di carichi in quota Usare gli schermi protettivi Su ogni macchina produttrice di trucioli Usare gli occhiali Su ogni macchina produttrice di trucioli Protezione obbligatoria dell udito Sulle macchine particolarmente rumorose Attenzione scavi aperti In prossimit di eventuali scavi provvisori 5 2 2 Viabilit e regolamentazione del traffico veicolare La viabilit di cantiere dovr essere realizzata in modo tale che le zone di influenza dei mezzi di cantiere non impediscano al personale di transitare agevolmente e venga garantita la pi ampia visibilit di manovra Durante la durata dell appalto i mezzi di cantiere procederanno lungo i percorsi individuati nella planimetria in allegato 3 Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 5 2 3 Installazioni logistiche e igienico sanitarie 5 2 3 1 Norme generali di igiene del lavoro Entro 5 giorni lavorativi dall avvio del cantiere si devono mettere a disposizione dei lavoratori occupati nella zona indicata in planimetria servizi igienici con acqua corrente e disponibilit all occorrenza di quella calda dimensionati con 1 lavandino per ogni 5 dipendenti
99. ccccccnonononanoncnncnonnanononcncononnnnonononccnonananoncnoos 114 2 2 4b GESOIB ECETFRICHE piantana eo nari ai 115 22 44 CESCOIE PNEUMATICHE ricono E E A E E E A E E EE 116 22 5 DECESPUGLIA FORE A MOTORE cos 117 2 2 6 FLESSIBILE SMERIGLIATRICE ire iii rien 118 2 2 7 MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO i 120 2 2 8 MARTELLO DEMOLITORE PNEUMATICO i 122 2 2 1OMOTOSEGA aeneon ha alan 123 2 212 PISTOLA PERINTONA CO eo A A a RI e 125 2 2 14 PISTOLA PER VERNICIATURA A SPRUZZO i 126 2 2 15 PISTOLA SPARACHTODL cocido n oi o LIA 127 2 2 22 POMPA A MANO PER DISARMANTE nn ncnnnnnnnnnnnncnnns 128 2 2205 ALDATRICE ELETTRICA cua ade 129 2 2 16 SCANALATRICE PER MURI ED INTONACI ii 130 2 2 17 TRAPANO ELETTRICO cui Aaa 132 2 2 18 UTENSILI A MANO 0 an ais 133 2 2 19 VIBRATORE ELETTRICO PER CALCESTRUZZO 134 2 3 Macchine AtlrezZatuTe cooccioicoonaiicnooinncicconaiciconcococonen cocoa iiccondnncdcconaiicccoennnieconad di seseanii cenni i a EEAS 135 A A ille A 135 2 4 Dispositivi di protezione individuale esrrrrrrrrrcerrcererereererene recensore nese seeresenenio nese se nese cneneceeeeo 137 2 4 3 CALZATURE DI SICUREZZA ili ao aa 137 2 4 1 CASCO O ELMETTO DI SICUREZZA nn ncnnnnnnnnnnnncnnns 138 2 4 7 CINTURE DI SICUREZZA FUNI DI TRATTENUTA SISTEMI DI ASSORBIMENTO FRENATO DIENERGIA air e aii 139 2 4 4
100. che non considera il cantiere come nuova attivit ma semplicemente come estrinsecazione temporale e contingente della pi complessa attivit dell impresa di costruzioni e degli orientamenti del Ministero del Lavoro l Associazione Nazionale Costruttori Edili ha messo a punto una metodologia di valutazione che permette di raggiungere la sostanziale e concreta ottemperanza delle finalit della normativa tenendo conto delle tipicit del settore delle costruzioni 4 5 1 2 Valutazione del rumore nel caso di attivit temporanee cantieri di costruzione Per tutta una serie di attivit lavorative correnti nei cantieri il livello sonoro a cui sono esposti 1 lavoratori nettamente al di sotto della prima soglia di intervento esposizione quotidiana personale pari a 80 dBA e in tali casi la valutazione pu essere effettuata con metodi diversi da quelli previsti dall allegato VI misurazione strumentale possono risultare utili anche misurazioni estemporanee confronti con situazioni analoghe dati di letteratura ecc A dette fasi lavorative possono talvolta sovrapporsi altre in cui gli addetti o parte di essi possono essere esposti a livelli di rumore superiori e tali da portare i livelli di esposizione equivalente al di sopra degli 80 dBA In tali casi sia le caratteristiche del lavoro nel settore delle costruzioni estrema variabi lit delle esposizioni nel corso della vita del cantiere oltre che nell ambito delle singole gi
101. co in relazione al deterioramento della fune in corrispondenza dei morsetti CATENE Le catene possono essere calibrate e non calibrate a maglie corte o maglie normali Generalmente quelle usate negli apparecchi di sollevamento sono calibrate e a maglie corte Gli anelli sono in tondino di acciaio dolce saldato Le catene vengono usate al posto di funi qualora queste ultime risultino troppo rigide o siano esposte ad alte temperature esse resistono meglio alla corrosione all abrasione ed all umidit Le catene essendo sottoposte normalmente a condizioni piuttosto gravose di esercizio vanno utilizzate precauzionalmente ad una portata inferiore alla massima ammissibile Nell uso delle catene occorre osservare diverse misure di sicurezza Per diminuire l usura le catene vanno pulite frequentemente con liquidi non corrosivi e lubrificate Le catene non vanno fatte strisciare non vanno assoggettate a strappi specie sotto carico non vanno schiacciate e non devono essere disposte in modo che si formino nodi Gli anelli non devono sovrapporsi quando la catena si distende sotto sforzo Quando debbano restare inattive per un certo tempo le catene vanno pulite lubrificate e conservate in luogo idoneo meglio se in apposite rastrelliere contrassegnate con le caratteristiche di portata delle catene stesse Anche per le catene come per le funi vanno eseguiti controlli trimestrali a cura del datore di lavoro eseguiti da personal
102. collocata nel Comune di Torino tra Corso Potenza e Via Borgaro L ufficio di cantiere accessibile da Corso Potenza dal cancello n 1 I numeri di telefono del cantiere dovranno essere resi noti dall impresa esecutrice prima dell inizio dei lavori sul relativo Piano Operativo di Sicurezza 2 3 Descrizione del contesto in cui collocata l area di cantiere 2 3 1 Situazione al contorno L area collocata nel quadrante Nord Ovest di Torino nel quartiere Madonna di Campagna tra una zona residenziale esistente e gli uffici Telecom Lab a nord nuovi insediamenti residenziali e per terziario a sud ancora aree di cantiere all inizio dei lavori oggetto del Piano un asilo nido scuola materna su Via Val della Torre a nord ovest una nuovo luogo di culto Chiesa del Santo Volto a sud est A nord del tracciato in progetto ad ovest dell insediamento Telecom Lab sar insediato in un prossimo futuro un nuovo cantiere per la realizzazione di residenze 2 3 2 Areadiintervento L area si colloca su due differenti quote quella pi alta della attuale Via Val della Torre e quella pi bassa che corre lungo la chiesa e le nuove residenze a sud di tale strada Si constata inoltre quanto segue Linee elettriche aeree interrate non esistono linee interrate interferenti con il lavoro in oggetto mentre pali e cavi aerei di illuminazione pubblica corrono lungo il tratto di Via Val della Torre che si trasformer in futuro C
103. con 60 cm utili per ogni postazione e minimo 1 latrina per ogni 30 persone occupate per turno un locale ad uso spogliatoio areato e illuminato riscaldato durante la stagione invernale dotato di panche e armadietti in numero proporzionato al numero di addetti occupati contemporaneamente in cantiere un locale adibito a refettorio convenientemente arredato e dotato di superfici facilmente lavabili riscaldato durante la stagione invernale se sono occupati pi di 30 lavoratori uno scaldavivande un locale mensa se sono presenti almeno 50 lavoratori di cui 10 ne facciano richiesta un locale di ricovero e riposo munito di sedili e di un tavolo Ogni impresa provvede alle proprie necessit in base al numero di operai in servizio in cantiere e sar cura del relativo datore di lavoro disporre la pulizia di tutti i locali DPR n 303 del 19 3 1956 Gli apprestamenti possono essere realizzati con baracche monoblocco coibentate metalliche o di legno di tipo fisso ovvero con altri elementi provvisionali Sul terreno di posa delle baracche si deve assicurare un efficiente sistema di drenaggio atto ad evitare il ristagno dell acqua piovana 5 2 3 2 Prescrizioni per il cantiere Nel corso dei lavori bisogna che ogni Impresa operante in cantiere salvo diversi accordi con l impresa generale appaltante i lavori provveda all apprestamento per gli uomini da essa impiegati dei locali di servizio necessari all attivit d
104. con l obbligo per le imprese appaltatrici di trasmettere il documento a tutti i propri subappaltatori imprese e o lavoratori autonomi ed un altra sar depositata nell ufficio di cantiere a disposizione di tutti i subappaltatori interessati Ogni impresa potr presentare anche dietro richiesta dei rappresentanti per la sicurezza proposte di integrazione o variazione dell aggiornamento al Piano da valutare e recepire ovvero rigettare a cura del CEL Le Imprese aggiudicatarie dell opera e tutti i subappaltatori operanti in cantiere datori di lavoro e responsabili della sicurezza prima delle lavorazioni di loro competenza dovranno dare evidenza della presa visione e della accettazione oltre che del presente Piano anche di tutti i relativi aggiornamenti tramite l apposizione della firma sulle relative copie custodite negli uffici di cantiere Cap 1 Premesse Generali 4 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 2 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL OPERA 2 1 Premesse Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento relativo alla prima macro fase di una stessa opera sviluppata in tempi diversi dipendenti dalle disponibilit dell Ente Appaltante dalle priorit realizzative e dalla necessit di interferire il meno possibile con la viabilit ordinaria 2 2 Indirizzo del cantiere L area di cantiere
105. curezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali Ricoverare le maestranze negli appositi locali e o servizi di cantiere Prima della ripresa dei lavori procedere a verificare la consistenza delle pareti degli scavi verificare la conformit delle opere provvisionali controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni verificare la presenza di acque in locali seminterrati La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere In caso si forte vento Sospendere le lavorazioni in atto ad eccezione di getti di opere in c a o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali Ricoverare le maestranze negli appositi locali e o servizi di cantiere Prima della ripresa dei lavori procedere a verificare la consistenza delle armature e puntelli degli scavi controllare la conformit degli apparecchi di sollevamento controllare la regolarit di ponteggi parapetti impalcature e opere provvisionali in genere La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 5 Pi
106. d altri organi interni per chi sta su sedili Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 13 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 di escavatori o macchine movimento terra alle mani per chi usa attrezzi pneumatici martelli pneumatici vibratori Per ridurre gli effetti delle vibrazioni consigliabile l adozione di sedili e schienali anatomici dotati di idonei sistemi ammortizzanti per 1 conduttori di macchine movimento terra Gli attrezzi che producono vibrazioni devono avere le impugnature rivestite Occorre utilizzare guanti imbottiti e fare manutenzione accurata per evitare sinergismi di vibrazioni dovuti a parti logore infine opportuno effettuare frequentemente la rotazione del personale nelle lavorazioni 5 3 4 13 Mezzi di protezione e attrezzi di lavoro personali Qui di seguito si fornisce un elenco indicativo e non esauriente delle attrezzature di protezione individuale tratto dal D Lgs 626 1994 Dispositivi di protezione della testa Caschi di protezione per l industria caschi per miniere cantieri di lavori pubblici industrie varie Copricapo leggero per proteggere il cuoio capelluto berretti cuffie retine con o senza visiera Copricapo di protezione cuffie berretti cappelli di tela cerata ecc in tessuto in tessuto rivestito ecc
107. di prendere visione del presente PSC e del FTO allegato adeguare se necessario il presente PSC modifiche varianti in corso d opera interruzione di lavori imprevisti richieste etc e il FTO durante l esecuzione dei lavori e all atto della loro ultimazione verificare all apertura dei lavori l affissione nel cantiere della copia della notifica preliminare inviata alla ASL e la presenza di regolare cartello di cantiere con le indicazioni previste dai disposti legislativi verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo l applicazione da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi delle disposizioni contenute nel presente PSC e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro verificare l idoneit del POS da considerare come piano complementare di dettaglio del PSC assicurandone la coerenza con quest ultimo organizzare tra i datori di lavoro la cooperazione ed il coordinamento delle attivit nonch la loro reciproca informazione verificare l attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di assicurare il coordinamento tra 1 rappresentanti per la sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere segnalare al Committente o al Responsabile dei lavori previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati le inosservanze alle disposizioni degli articoli 7 8 9 e alle prescrizioni del piano di cui all
108. di pompaggio gasolio Si tratta della demolizione della sottostazione di pompaggio del serbatoio di gasolio gi in precedenza demolito su Corso Potenza nell area da adibire a campo base e della demolizione del muro e della tettoia adiacenti Prima dell inizio dell appalto dovrebbero essere state gi rimosse le tubazioni presenti nel manufatto da parte dell acciaieria proprietaria ThyssenKrupp La demolizione avverr previa attestazione della avvenuta bonifica da parte della acciaieria suddetta In assenza di tale certificazione l attivit sar preceduta dalla bonifica e demolizione delle tubazioni e delle linee interrate e fuori terra attivit riconosciute come onere aggiuntivo Ci avverr operativamente con lo smaltimento del prodotto residuo la bonifica degasificazione delle tubazioni lo smaltimento dei reflui presso un impianto autorizzato la demolizione delle tubazioni fuori terra Lo smaltimento del prodotto residuo ancora eventualmente presente nelle tubazioni avverr con l aspirazione in mezzo autorizzato e il trasporto del rifiuto ad impianto autorizzato La bonifica delle tubazioni si realizza con apertura delle valvole delle tubazioni ad esse connesse la degasificazione del complesso tubazioni valvole con depressore antideflagrante la pulizia completa mediante lavaggio a caldo delle pareti interne del complesso tubazioni valvole e la sgrassatura con tensioattivi la r
109. di saldatura in ambienti ristretti Grembiuli di cuoio Saldatura Guanti Saldatura Manipolazione di oggetti con spigoli vivi esclusi i casi in cui sussista il rischio che il guanto rimanga impigliato nelle macchine Manipolazione a cielo aperto di prodotti acidi e alcalini 7 Indumenti di protezione contro le intemperie Lavori edili all aperto con clima piovoso e freddo 8 Indumenti fosforescenti Lavori in cui necessario percepire in tempo la presenza dei lavoratori 9 Attrezzature di protezione anticaduta imbracature di sicurezza Lavori su impalcature Montaggio di elementi prefabbricati Lavori su piloni 10 Attacco di sicurezza con corda Posti di lavoro in cabine sopraelevate di gru Posti di lavoro in cabine di manovra sopraelevate di transelevatori Posti di lavoro sopraelevati su torri di trivellazione Lavori in pozzi e in fogne 11 Protezione dell epidermide Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 10 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Manipolazione di emulsioni Rischi Fisici Meccanici Cadute dall alto urti colpi impatti compressioni punture tagli abrasioni vibrazioni scivolamenti cadute a livello Rischi Fisici Termici Calore Freddo Rischi Chimici Aerosol Liquidi Gas Vapori polveri fumi immersioni
110. e ecc che comportano pericolo di trascinamento di strappamento e di schiacciamento L equipaggiamento e l impiantistica elettrica relativi alle macchine e agli impianti devono rispondere alle norme CEI ed avere adeguate protezioni Le macchine elettriche devono avere un interruttore di comando generale facilmente accessibile e deve essere garantito il collegamento a terra di tutte le masse metalliche Norme di legge DPR 547 1955 articoli 41 45 47 48 49 55 57 58 59 60 61 62 68 70 71 72 76 77 78 183 Legge 186 1968 Norme CEI 64 8 Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 19 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 5 4 2 Apparecchi elettrici mobili e portatili Misure di sicurezza Gli utensili elettrici portatili e le macchine e apparecchi mobili con motore elettrico incorporato devono essere conformi alle prescrizioni del DPR 547 1955 e alle norme CEI Gli utensili portatili vanno alimentati solo da circuiti a bassa tensione Nei lavori all aperto la tensione non deve superare 1 220 V verso terra e per l uso in luoghi bagnati molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche e nei luoghi conduttori ristretti non deve superare i 50 V verso terra La tensione di sicurezza deve essere ottenuta mediante trasformatore rispondente alla norma CEI 14 6
111. e 21 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 A seconda che i fili elementari abbiano o meno lo stesso senso di torsione dei trefoli si hanno funi ad avvolgimento parallelo o crociato le prime sono pi flessibili delle seconde il cui uso comporta maggior logorio a causa dello sfregamento dei fili elementari Le funi metalliche hanno il vantaggio della sicurezza di esercizio perch la rottura avviene di norma gradatamente e pu quindi essere evitata effettuando un sistematico ed efficace controllo preventivo Nella scelta di una fune occorre considerare oltre alla resistenza alla rottura la flessione e l usura una fune resistente a flessione avr trefoli sottili una fune resistente all usura avr trefoli coi fili esterni elementari di grosso diametro Le funi metalliche vanno ingrassate affinch non si arrugginiscano per effetto dall umidit per lubrificare i fili e 1 trefoli riducendone lo sfregamento quando la fune lavora e per proteggere la fune dall eventuale attacco di sostanze corrosive presenti nell ambiente di lavoro L operazione periodica di ingrassatura deve garantire la corretta spalmatura in modo da far penetrare efficacemente ed in maniera costante il grasso tra 1 fili La conservazione va fatta in magazzino asciutto evitando che le funi siano depositate a terra Nello svolgimento delle funi p
112. e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 4 2 Schede di analisi rischi delle lavorazioni In allegato 2 riportato l indice delle schede per le lavorazioni nelle diverse fasi e attivit di cantiere redatte a cura del CPT di Torino Le schede sono disponibili a richiesta da fornire a cura del Coordinatore per l esecuzione dei lavori 4 3 Area di cantiere 4 3 1 Rischi trasmessi dal cantiere Rumore Si raccomanda all impresa di lavorare nelle ore consentite dal regolamento comunale e di usare apparecchiature silenziate Polveri L impresa aggiudicataria dell appalto dovr provvedere se necessario ad innaffiare i materiali di risulta provenienti dalle demolizioni e dagli scavi al fine di evitare l innalzamento di polveri Allo stesso modo si dovr provvedere ogni qualvolta se ne presentasse la necessit alla pulizia delle strade pubbliche adiacenti il cantiere in caso di sporcizia trasportata dai pneumatici a seguito di piogge o perdite dei carichi dagli automezzi Materiali infiammabili Nel caso si dovessero installare depositi di materiale e sostanze infiammabili quali gasolio e simili e comunque rientranti per tipo e quantit fra 1 depositi soggetti a vigilanza da parte dei vigili del fuoco questi saranno consentiti solo previo rilascio di corrispondente autorizzazione dei vigili stessi ai quali andr inoltrata specifica domanda Viabilit tutte le lavorazioni e stoccaggi materiali dovranno svolgersi all
113. e attivit che si svolgeranno nello specifico cantiere gli esiti delle valutazioni e che siano in grado di esibire tale documentazione alle autorit di vigilanza stesse In mancanza di copia del rapporto di valutazione prevista una ammenda a carico del datore di lavoro variabile da 6 a 15 milioni di lire Ai fini dell applicazione della metodologia di valutazione appena delineata e fermo restando che sono generalmente consigliabili valutazioni del livello di rumore effettuate per ogni singolo cantiere specie se si tratta di cantieri particolari e in cui si faccia uso di cicli tecnologici che comportano rumorosit elevate si ritiene che i risultati rilevati in un cantiere siano estrapolabili da altri cantieri analoghi e che si possa nei cantieri tradizionali fare diretto riferimento ai valori di seguito riportati discendenti dalla letteratura tecnica e da una serie di rilevazioni condotte recentemente in numerosi cantieri italiani 4 5 1 3 Provvedimenti da adottare in base al livello di esposizione ottenuto Fascia n 1 Lep lt 80 decibel Il D Lgs 277 91 non prevede provvedimenti particolari ma ci non esonera il datore di lavoro dall adottare gli accorgimenti consigliati dalla tecnica per diminuire l intensit di rumori e vibrazioni Fascia n 2 Lep 80 85 decibel Il datore di lavoro ha l obbligo di informare i lavoratori ovvero i loro rappresentanti su rischi derivanti all udito dall esposizione al rumore
114. e competente e annotati sul libretto dell apparecchio o su di apposita scheda Le catene nuove devono sempre essere accompagnate dal certificato di collaudo rilasciato dal fabbricante ed avere 1 contrassegni previsti dal DPR 673 82 La sostituzione dell intera catena necessaria quando si sia verificato un allungamento superiore al 5 delle maglie o dell intera catena oppure una riduzione del diametro degli anelli superiore al 10 oppure quando la catena risulti deformata o deteriorata Le catene possono rompersi per indebolimento del metallo incrudito a causa di urti sovraccarichi riscaldamenti a temperatura elevata ecc oppure per eccessiva usura degli anelli deterioramento o ossidazione delle saldature del tondino delle maglie contatto ripetuto con spigoli vivi non protetti e snervamento del materiale per sollecitazioni eccessive Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 23 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 GANCI I ganci devono essere provvisti di dispositivo di chiusura dell imbocco oppure essere conformati in modo da impedire lo sganciamento degli organi di presa in caso di contatti accidentali o vibrazioni Per i ganci di tipo antincocciante il dispositivo di chiusura dell imbocco pu essere usato solo nel caso di sospensione rigida del carico Tale disposi
115. e dei rischi contenuta nel PSC in oggetto In particolare se dalla valutazione del rumore per i lavori di demolizione richiesti nel cantiere in oggetto risulta superata la soglia limite di sopportazione del rumore senza danni anche ai lavoratori non coinvolti in detti interventi che operino in contemporanea dovranno essere forniti opportuni otoprotettori da utilizzare durante le fasi di interferenza spaziale e temporale Laddove non risulti possibile ridurre 1 livelli di rumore con protezioni di tipo collettivo o attraverso una differente organizzazione del lavoro si raccomanda l utilizzo degli idonei dispositivi di protezione individuale come previsto dal proprio documento di valutazione dei rischi 4 5 1 1 Premesse Nel settore delle costruzioni il D Lgs 277 del 15 agosto 1991 Attuazione delle direttive n 80 1107 CEE n 82 605 CEE n 83 477 CEE n 86 188 CEE e n 88 642 CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici fisici e biologici durante il lavoro si applica in ogni luogo di lavoro in quanto anche se a bassi livelli il rumore sempre presente Sinteticamente le disposizioni legislative sono basate sul seguente principio per qualsiasi attivit lavorativa il datore di lavoro deve effettuare una valutazione del rischio e successivamente se a seguito di tale valutazione non si pu escludere il superamento delle soglie fissate 80 dBA di esposizione quotid
116. e deve consultare il proprio Rappresentante per la Sicurezza il quale pu formulare proposte al riguardo Prima dell inizio dei lavori l impresa aggiudicataria deve trasmettere il presente PSC a tutte le imprese in subappalto e ai lavoratori autonomi Si riassumono nella tabella sottostante i principali adempimenti e relative annotazioni Adempimenti della Impresa esecutrice Annotazioni Presa visione del Piano di Sicurezza e Coordinamento Il PSC andr trasmesso mediante atto formale ad ogni singolo appaltatore Presa visione del Fascicolo Tecnico Il FTO andr trasmesso mediante atto formale ad ogni singolo appaltatore Predisposizione del Piano di Sicurezza Operativo prima dell inizio dei lavori Il POS andr trasmesso mediante atto formale al CEL almeno 7 giorni prima dell inizio delle rispettive lavorazioni Messa a disposizione del PSC e del POS nei confronti del RLS Da verificare ad appalto aggiudicato Revisione del POS in caso di osservazioni e richieste di integrazione da parte del CEL Da effettuare con sollecitudine secondo le prescrizioni del CEL e trasmettere al CEL prima dell ingresso in cantiere dei lavoratori Presa visione dei costi previsti dal PSC Prima della presentazione dell offerta da parte di ogni singolo appaltatore Proposte di integrazione da parte degli appaltatori al PSC senza modifica o adeguamento dei prezzi pattuiti Da verifica
117. e macchine utilizzate in cantiere sono quelle previste dalla valutazione del rischio dell impresa e marcate CE oppure omologate dichiarazione di aver correttamente informato tutto il personale sui rischi specifici inerenti la lavorazione da intraprendere in base a quanto previsto dalla valutazione del rischio dell impresa e dal presente piano di sicurezza e di aver ribadito le principali norme comportamentali in caso di infortunio o di incendio elenco dei dipendenti inviati in cantiere con relativo nulla osta qualifica e posizione assicurativa libro vidimato INAIL per la registrazione delle ore di lavoro prestate in cantiere da depositare nell ufficio di cantiere copia della denuncia INAIL per l apertura di un nuovo cantiere per le ditte con oltre 5 dipendenti fotocopia del versamento acconto INPS INAIL per l anno in corso registro infortuni Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Si richiede l affissione sul cartello di cantiere del nominativo degli appaltatori operanti Si richiede a tutte le Ditte esecutrici la verifica dei dati riportati sul cartello di cantiere cartello predisposto dall impresa principale Prima dell accettazione e delle modifiche significative che si intende apportare al PSC il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutric
118. embre 2004 Data aggiornamento n Firma del Coordinatore in fase di progettazione Firma del Committente Firma del Responsabile dei Lavori Firma del Coordinatore in fase di esecuzione Tali firme presuppongono la presa visione del Piano di Sicurezza e Coordinamento in oggetto Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino ua 1 0 1 1 1 2 IN 2 1 2 2 2 3 24 ID 3 1 3 2 3 3 ES 4 1 4 2 4 3 4 4 Dicembre 2004 DEFINIZIONE DEGLI ACRONIMI UTILIZZATI NELLA REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO srcccrrrrerereresre rene nec enzo senese see rereneneceeeeseneerenanesenesco rotisor viviste 2 MODALIT DI REVISIONE PERIODICA DEL PIANO scscrsrercrsereresesesesesseneseren senese senese snsenzeneneeeo 2 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL OPERA errsecrsssrreerecerieeecezicseszenecneeo 2 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI COLLOCATA L AREA DI CANTIERE ccsscccccessccecessececcone 2 2 3 1 SITUAZIONE AL CONTORNO RE Seli O aa e e e E lei da 2 23 LAREA DPIINFERVENTO dilata aa 2 DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA ssssssrsrsrereresere serene nenenenenene nananana nenene nananana nenenenenenenenenenenso INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI errcrrrrrerrenreseriorioniseeiorioniseezeezznece 2 IMPRESE IN APPALTO E IN SUB
119. enuta in buono stato regolarmente controllata e sostituita a tempo debito osservando sempre le norme d uso prescritte dal fabbricante 5 3 4 4 Protezione degli occhi I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezione di schegge o di materiali roventi caustici corrosivi o comunque dannosi devono essere muniti di occhiali visiere o schermi appropriati Una corretta utilizzazione dei mezzi protettivi oculari richiede in generale la supervisione di un oculista per valutare le caratteristiche ottiche anche in funzione delle condizioni dell apparato visivo del singolo operatore Gli occhiali con funzione protettiva generica servono prevalentemente contro proiezioni di schegge e particelle solide In essi si distinguono telaio o montatura che non deve provocare fastidio o affaticamento e deve essere resistente agli urti al calore e agli agenti chimici Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 11 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 vetri di sicurezza contro schegge o corpuscoli eventuali ripari laterali altre caratteristiche quali spigoli e bordi arrotondati lenti e montature antiriverbero Il campo visivo offerto dalle lenti deve essere il massimo possibile Particolare attenzione va fatta alla qualit delle lenti che devono essere esent
120. er il reimpiego occorre evitare la formazione di nodi che provocano la rottura dei fili quando la fune viene tesa I controlli periodici trimestrali previsti sulle funi dal D M 12 9 1959 a cura del datore di lavoro devono essere effettuate da personale competente e annotati sul libretto dell apparecchio o su di apposita scheda Le funi metalliche nuove devono sempre essere accompagnate dal certificato di collaudo del fabbricante ed avere i contrassegni previsti dal DPR 673 82 La sostituzione di una fune va in generale effettuata se il numero di fili rotti in una lunghezza pari a 8 volte il diametro maggiore di 10 se rotto un trefolo se l usura dei fili elementari superiore ad 1 3 del loro diametro iniziale se vi corrosione esterna od interna se vi sono sfasciature schiacciamenti piegature ecc La fune nuova deve avere caratteristiche equivalenti a quella vecchia che viene sostituita Alcune cause frequenti di rottura delle funi metalliche sono fune schiacciata da carichi pesanti usura dei fili dovuta a sfregamenti e corrosione sfilamento delle asole di attacco deterioramento della fune sulle gole rovinate dalle pulegge avvolgimento della fune su pulegge di diametro troppo piccolo Spesso la rottura della fune avviene immediatamente sopra il punto di fissaggio al gancio che molto sollecitato per i continui movimenti di oscillazione del carico con conseguente piegamento della fune e schiacciamento dei trefo
121. eseguono i lavori e per l illuminazione di tipo particolare La realizzazione degli impianti deve essere comunque eseguita a regola d arte in modo da non creare ostacoli e o intralci ai mezzi e al personale con l utilizzo del materiale di qualit e se necessario certificato 4 4 9 Dislocazione delle zone di carico e scarico L area di stoccaggio materiali viene individuata volta per volta lungo le 5 aree corrispondenti alle 5 fasi lavorative per i materiali di diretto utilizzo 1 materiali che necessitino uno stoccaggio pi lungo saranno depositati presso l area campo base su Corso Potenza ovvero nell area adiacente a Via Bessanese a seconda delle dimensioni del mezzo trasportatore essendo l accesso da Corso Potenza pi agevole per i mezzi di grandi dimensioni e dell ingombro dei materiali da stoccare Lo scarico dei materiali provenienti dagli scavi come richiesto e concesso dalla Committenza avverr oltre Via Borgaro attraverso il tunnel esistente al di sotto di tale via tali materiali verranno in futuro riutilizzati per la sistemazione del parco di Corso Mortara area Vitali e area CIMIIMONTUBI previa posa di strato separatore in TNT saranno eseguiti i rinterri delle fosse risultanti dall intervento di bonifica dell area L accesso dei mezzi al tunnel sottostante corso Mortara sar disponibile dopo una pulizia del passaggio a cura ed onere dell Appaltatore Il cancello presente sul lato est sar util
122. evono riportare chiara indicazione delle funzioni svolte ed essere conformati o protetti in modo tale da evitare i pericoli di azionamento accidentale Deve essere installato un dispositivo che eviti la messa in moto non autorizzata Rischi generici In rapporto a particolari rischi quali polveri rumori vibrazioni gas di scarico ecc devono essere adottate idonee attrezzature ed approntate difese tali da garantire l incolumit dell operatore e o degli altri lavoratori Di rilevante importanza lo scrupoloso mantenimento dello stato di efficienza delle macchine nonch l accertamento della idoneit fisica delle persone alla guida Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 24 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Le macchine operatrici e di movimento terra devono essere dotate di lampada roto lampeggiante e di un dispositivo di illuminazione se operano nelle ore notturne Occorre inoltre evitare il bloccaggio intempestivo degli organi di trasmissione e proteggerli Norme di legge Circolare Ministeriale dell 8 novembre 1978 DPR 547 1955 art 183 D Lgs 359 99 Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 25 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso
123. getti schizzi Rischi Biologici Batterie patogene Virus patogeni Funghi produttori di micosi Antigeni biologici non microbici D Lgs 626 94 5 3 4 3 Protezione del capo L elmetto o casco di protezione costituito da un copricapo di materiale rigido resistente agli urti e leggero Deve proteggere appropriatamente il capo da specifici pericoli di offesa per caduta di materiali dall alto per contatti con elementi comunque pericolosi o per prolungata esposizione ai raggi del sole Nella scelta di un elmetto protettivo si deve verificare che il materiale con cui confezionato sia rigido ma sufficientemente elastico per poter assorbire il colpo senza spezzarsi per aumentare la resistenza all urto e l elasticit dell elmetto sono preferibili quelli con calotta rinforzata da nervature per evitare il contatto diretto della calotta dell elmetto con la testa sia presente una bardatura di sostegno fermamente ancorata alla calotta stessa che deformandosi sotto l impatto di un oggetto attutisce e assorbe il colpo riducendone gli effetti la bardatura sia confezionata in materiale sintetico non putrescibile che al contatto con la pelle non provochi irritazione la forma garantisca l adattamento alla testa l aerazione la facilit di manutenzione materiali costruttivi siano di qualit incombustibili e resistenti al fuoco e agli aggressivi industriali L attrezzatura deve essere mant
124. giungere 1 principale dirigendo il getto alla base delle fiamme e avvicinandosi il pi possibile senza pericoli per la persona erogare il getto con precisione evitando gli sprechi non erogare il getto controvento n contro le persone non erogare sostanze conduttrici della corrente elettrica ad esempio acqua e schiuma su impianti e apparecchiature in tensione 9 3 4 Avvistamento di un principio di incendio Chiunque avverta indizi di fuoco deve telefonare al servizio antincendio specificando il proprio nome e le proprie mansioni Ja natura dell incendio qualit e tipo del materiale incendiato esatta ubicazione dell incendio in modo da dare gli elementi necessari per giudicare se occorra o meno l intervento dei VV FF Dovr inoltre facilitare il transito dei mezzi antincendio esterni e dei mezzi di Pronto Soccorso impedendo l accesso al cantiere a persone estranee Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 4 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 9 4 Gestione delle emergenze 9 4 1 Procedure in caso di condizioni atmosferiche avverse Evento atmosferico Cosa fare In caso di forte pioggia e o di persistenza della stessa Sospendere le lavorazioni in atto ad eccezione di getti di opere in c a o di interventi di messa in si
125. gli opportuni dispositivi di protezione individuale come previsto nel relativo Piano Operativo di Sicurezza della ditta di appartenenza In nessun caso sar permesso che altre imprese operino in contemporanea 4 5 10 Finizioni interne Le attivit di finizione interno galleria in quota saranno realizzate con l ausilio di trabattelli su ruote regolamentari opportunamente stabilizzati Gli addetti utilizzeranno guanti e maschere durante l uso di particolari sostanze secondo quanto prescritto nei rispettivi POS che dovranno tener conto del particolare luogo in cui si svolgono le attivit di pertinenza Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 20 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La movimentazione di tutti gli elementi pesanti da posizionare nella galleria come i muri REI a separazione delle canne i new jersey le porte REI le macchine nei locali tecnici avverr con l ausilio di idonei mezzi di sollevamento atti a portare i carichi indicati secondo le modalit gi descritte nel paragrafo relativo al montaggio delle strutture prefabbricate 4 6 Interferenze tra le lavorazioni Non si prevedono interferenze spaziali essendo suddivisa in fasi la consistenza dell appalto e succedendosi in spazi differenti le attivit di una stessa impresa Non sar in nessun caso permesso far avvenire con
126. i E E 66 ZA AUTOBETONTERA ria RO Li 66 AIV AUTOCARRO inner lai e ii i 68 21 81 AUTOCARRO CON GRUETTA ou area 70 AA RNA RR O O rn 72 291 6 BETONTERAS ultra laterali lanceolate ias 74 ZLICAROTATRICE 00d dada tati 76 2 1 63 COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE 77 21 15 COMPRESSORE D ARIA ian ana dear 78 2 DUMPER brenta tate iii ie lia i a Mi 80 Z 1 LS ESCAVATORE cotone iaia ei a RE 82 2 1 19 ESCAVATORE CON MARTELLO DEMOLITORE 84 2 1 20 ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA 86 21 25 GRUPPO ELETTROGENO arenaria a 88 21 27 IDROPULTTRICE iraniana at id Ie 89 2 1 28 IMPASTATRICE D E E E E EE E E nono noonononnn no nono eee ceneri 90 2 1 70 MACCHINA PER PULIZIA STRADALE 92 ZII PALA MECCANICA ron tn 93 ZANIRRIECGA FERRO i IO ira 95 2 1 02 POMPA IDRICA spire 97 2 1 40 POMPA PER E D Do EE E AEE E eee 98 2 141 PULISCITAVOEE od a anna aan air 99 Zil 42 RIFINEFRIGE c aaa ala ae lie 100 21 43 RULEO COMPRESSORE ii e ira 102 2 L46 SEGA CIRCOLARE 00 aria 104 INDICE ALLEGATO 2 I 2 1 47 TAGLIAERBA A BARRA FALCIANTE e 106 21 49 TAGLIASFALTO A DISCO ea ali ei iatate 107 2 1 50 TAGLIASFALTO A MARTELLO ii 108 2 1 58 TRANCIAFERRI TRONCATRICE i 109 2 1 57 VERNICIATURA SEGNALETICA STRADALE 110 AS A NONNI 111 22 23 AVNNTTATORE ELETTRICO 00 ite E daa 111 2 2 21 CANNELLO AD ARIA CADDA uc aaa 112 2 2 2 CANNELLO PER GUAINA 00000 aaa 113 2 2 3 CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA oooco
127. i cantiere Si prevede la installazione nell area di intervento di prefabbricati per ospitare ufficio per il Direttore Tecnico di Cantiere e il Capo Cantiere ufficio per la DL lo staff della sicurezza e le riunioni di cantiere con annesso servizio igienico spogliatoio con armadietti panche e docce 1 box doccia ogni 10 lavoratori servizi igienici con wc e lavandini locale refettorio o in alternativa si consiglia all impresa di stipulare una convenzione con un ristorante in modo che tale baracca di cantiere possa essere sostituita da detto servizio esterno Nell attesa dell approvvigionamento delle baracche uso servizi igienici e del relativo montaggio si prescrive l immediata installazione di 2 wc chimici uno da posizionare nel futuro campo base e l altro lungo Via Val della Torre nella area recintata fasel fase 4 fase 2 data la distanza tra quest area e il campo base e dato il contemporaneo inizio delle attivit di scavo e demolizione Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Nella baracca dell impresa adibita a ufficio verranno conservati estintore cassetta di pronto soccorso documenti da tenere in cantiere per legge compreso PSC POS e notifica preliminare con eventuali aggiornamenti affissa in modo
128. i competenti per lavori da eseguirsi in corrispondenza di linee elettriche Schede tecniche tossicologiche per sostanze chimiche adoperate Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Autorizzazione sanitaria per mensa aziendale Dicembre 2004 Non prevista Dichiarazione dei singoli appaltatori del CCNL applicato Certificato di regolarit contributiva rilasciato dall INPS dal INAIL o dalla Cassa Edile ovvero DURC D Lgs 251 2004 Piano di Sicurezza e Coordinamento D Lgs 494 96 e s m i e relativi aggiornamenti Piano di Sicurezza Operativo di competenza di ogni singolo appaltatore ai sensi del D Lgs 528 99 e del D P R 222 03 Programma lavori dettagliato di ogni singolo appaltatore Programma della successione dei lavori per importanti ed estese demolizioni eventuale Piano antinfortunistico per il montaggio degli elementi prefabbricati eventuale Piano di lavoro per bonifica amianto eventuale Impianti elettrici e messa a terra Annotazioni Denuncia impianto di messa a terra Mod B Calcolo di probabilit di caduta dei fulmini CEI 81 1 e 81 4 Eventuale Denuncia impianto di messa a terra contro scariche atmosferiche Mod A In alternativa al calcolo di fulminazione CEI 81 1 e
129. i da difetti Le persone con difetti visivi devono essere dotate di occhiali di sicurezza con lenti graduate secondo ricetta oculistica Gli occhiali contro radiazioni luminose hanno lo scopo di proteggere la vista dei lavoratori da intense radiazioni luminose In caso di irradiazione termica la montatura non deve essere di materiali che possono deformarsi Per la saldatura autogena sono disponibili occhiali con vetri ribaltabili posti davanti a lenti di sicurezza non colorate durante la martellatura della scoria i vetri inattinici vengono sollevati senza pregiudizio per la protezione degli occhi La protezione del saldatore ottenuta proprio con questi speciali vetri filtranti inattinici Gli occhiali servono anche contro spruzzi di liquidi pericolosi DPR 547 1955 Art 382 5 3 4 5 Protezione del viso Lo schermo facciale serve a proteggere l operatore contro la proiezione di particelle che possono provenire da lavorazioni di metalli Per maggior sicurezza oltre lo schermo si possono usare anche gli occhiali Quando sussiste il rischio di spruzzi di sostanze aggressive sul viso e sul collo deve essere usato un cappuccio per una maggior protezione il cappuccio deve essere usato in abbinamento ad un indumento protettivo del corpo Il cappuccio protettivo deve essere confezionato con materiale resistente all azione corrosiva della sostanza da cui ci si vuole proteggere essere confezionato in modo da proteggere il vis
130. i in materia di sicurezza e igiene da prendere in considerazione all atto di eventuali lavori successivi specifico per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e o di riparazione Contenuti minimi stabiliti dall art 12 del D Lgs 494 96 Identificazione dei singoli componenti che costituiscono l opera al fine di prevederne il controllo e il monitoraggio Programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria identificando la tempistica i pericoli le situazioni di rischio e le misure di sicurezza e di prevenzione Prevedere gli equipaggiamenti in dotazione dell opera documentazione tecnica e istruzione per interventi di emergenza Prevedere la registrazione degli interventi ed i relativi aggiornamenti Il Fascicolo Tecnico dell opera FTO allegato al presente PSC Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 ALLEGATI da inserire ad integrazione del Piano a discrezione del Allegati al presente Coordinatore PSC Programma dei lavori strutturato sulle principali fasi di lavoro Lay out di cantiere strutturato su aree si competenza Eventuali procedure di sicurezza Altro 3 2 2 3 Coordinatore per l esecuzione dei lavori Il Coordinatore per l esecuzione dei lavori ha il compito
131. i possibili rischi derivanti e su come lavorare nel rispetto della sicurezza e della salute di tutti gli addetti presenti a qualsiasi titolo in cantiere Per quanto riguarda le lavorazioni che possono potenzialmente arrecare danno ai non addetti perch non formati n protetti in tal senso si prescrive come indicato anche nelle descrizioni delle principali attivit di recintare le aree di lavoro per esempio durante le demolizioni durante l esecuzione dei diaframmi e non consentire n la sosta n il passaggio dei non addetti e o di terzi non autorizzati Cap 6 prescrizioni operative misure preventive e protettive e dispositivi di protezione individuale ih riferimento alle interferenze tra le lavorazioni Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 7 MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA 7 1 Opere provvisionali e di protezione collettiva L Impresa Appaltatrice sar ritenuta responsabile del mantenimento in efficienza e sicurezza delle opere provvisionali e di protezione collettiva recinzioni di cantiere conformi a quanto previsto nel presente Piano per altezza posizione e materiali e debitamente vincolate chiusura dei cancelli di cantiere durante le lavorazioni e chiusura con lucchetto serratura durante le
132. i sicurezza deve rispondere ai seguenti requisiti possibilit di indossarla senza notevoli fastidi possibilit di perfetto attutimento in caso di caduta senza alcun rischio possibilit all occorrenza di aspettare i soccorritori restando sospesi jin ogni caso l altezza di possibile caduta non deve superare i m 1 50 I vari componenti dell attrezzatura corde cinghie cavi metallici fibbie anelli moschettoni ecc devono essere di materiale adatto e di provata resistenza e identificati con un numero di matricola L uso della cintura di sicurezza comprende accorgimenti e manovre che sono tutte intuitive perci occorre che esso sia preceduto da un adeguata istruzione con esercizi pratici per le diverse situazioni possibili Il fabbricante deve inoltre rilasciare un libretto di istruzioni in cui vengono specificati il corretto utilizzo il limite di uso l esame del materiale la manutenzione e le modalit di stoccaggio Durante l uso va evitato il contatto della cintura con sostanze o materiali che la possano danneggiare Dopo aver subito un violento strappo per trattenere un corpo in caduta la cintura di sicurezza deve essere assolutamente sostituita anche se non presenta alterazioni evidenti DPR 547 1955 art 386 5 3 4 12 Protezioni contro le vibrazioni Le vibrazioni possono provocare disturbi al sistema circolatorio al sistema nervoso e a particolari parti del corpo al rachide allo stomaco e a
133. iana equivalente la valutazione deve comprendere opportune rilevazioni strumentali che consentano di determinare con precisione l effettivo livello di esposizione e conseguentemente di predisporre le diverse misure di prevenzione e protezione previste Di conseguenza in tutte le attivit lavorative del settore edile vige l obbligo della valutazione del rumore Tale valutazione deve essere ripetuta in caso di mutamento sostanziale delle lavorazioni su provvedimento motivato dell organo di vigilanza ASL territorialmente competente Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 12 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Le norme del decreto sono di problematica applicazione nel caso di attivit temporanee quali quelle svolte nei cantieri di costruzione La normativa risente in modo evidente del fatto che stata articolata fin dalla stesura delle direttive CEE delle quali costituisce recepimento tenendo presenti pi le problematiche preventive dei luoghi di produzione fissi tanto vero che il decreto noto come quello della salute in fabbrica che quelle tipiche dell industria delle costruzioni Nel caso di nuove attivit la normativa fissa un termine massimo entro il quale effettuare la valutazione completa 180 giorni e fissa in 90 giorni il tempo minimo dall inizio dell
134. ichi controllando lo stato di efficienza delle funi metalliche e tessili per prevenire i rischi di caduta dei carichi 5 4 6 Funi catene ganci Misure di sicurezza FUNI L imbracatura deve essere effettuata da personale esperto utilizzando funi adatte al carico Le sollecitazioni alle quali vengono sottoposti i tiranti dell imbracatura variano in relazione alle variazioni di corretto equilibrio del carico centro di gravit e alle oscillazioni Con l aumento dell angolo al vertice la sollecitazione dei singoli tiranti aumenta progressivamente normalmente l angolo deve essere pari a 60 gradi e comunque mai superiore a 120 gradi Funi e catene devono essere protette dagli spigoli vivi utilizzando angolari paraspigoli Le corde in fibre vegetali o sintetiche a differenza di quelle metalliche sono flessibili e non presentano rischi di punture alle mani quelle vegetali vengono danneggiate da sostanze corrosive e anche dall umidit pertanto oltre che adottare opportune cautele nell impiego si deve avere cura che vengano immagazzinate in modo idoneo in ambienti asciutti e ben aerati Bisogna verificare sempre prima dell uso lo stato di conservazione e di efficienza delle funi di imbracatura Le funi metalliche sono composte da un anima metallica o di canapa e da trefoli costituiti da vari fili elementari avvolti ad elica Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettiv
135. iminare si prevede che l impianto elettrico per la distribuzione della forza motrice e della illuminazione del cantiere installato per unit di intervento sia costituito da un quadro di distribuzione generale per la forza motrice e illuminazione delle installazioni di Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 7 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 cantiere con interruttori automatici a protezione delle linee di partenza provvisti di dispositivo differenziale Le tarature contro le sovracorrenti avranno valore adeguato ai carichi sottesi alle linee derivate In particolare per quanto riguarda le protezione contro contatti indiretti tutti i circuiti terminali saranno corredati con dispositivi di intervento differenziale 4 4 8 2 3 Quadri elettrici di distribuzione L impianto di cantiere deve essere realizzato utilizzando quadri principali e secondari costruiti in serie per cantieri ASC muniti di targa indelebile recante il nome del costruttore il tipo o il numero di identificazione la conformit alle norme CEI 17 13 4 Prescrizioni particolari per apparecchiature di cantiere marchio EN 60439 4 la natura e il valore nominale della corrente del quadro e la frequenza della corrente alternata le tensioni di funzionamento nominali Dovranno essere previsti quadri fissi di distrib
136. imozione dei liquidi di risulta in mezzo autorizzato Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 18 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 rilascio di certificato gas free 4 5 5 Strutture 4 5 5 1 Montaggio prefabbricati Il montaggio degli elementi prefabbricati costituenti il tunnel sar effettuato con l ausilio di mezzi di sollevamento mobili L operazione di aggancio degli elementi alle funi della autogr e il successivo scarico dal camion dovr essere effettuato da personale della ditta incaricata posto su scale esterne al mezzo e mai sopra di esso Il gruista responsabile della verifica della corretta imbracatura del carico prima della sua movimentazione Gli autisti dei mezzi di trasporto interessati da operazioni di scarico non stazioneranno sui mezzi bens si recheranno nelle baracche di cantiere in attesa della conclusione delle suddette attivit Occorrer che i lavoratori addetti alla posa prefabbricati siano imbracati e assicurati tramite funi ben tesate mediante bloccaggio alle strutture gi realizzate 4 5 5 2 Strutture in c a o Per procedere alle lavorazioni si tagliano le tavole lignee da casseratura a terra nell area debitamente predisposta con l ausilio di una sega circolare L operatore addetto al taglio delle tavole tenuto a verificare la stabilit di ta
137. ire a contatto con pavimentazioni percorsi ostacoli in condizioni assai svariate a volte anche in concomitanti condizioni climatiche atmosferiche non confortevoli Insiste anche il rischio di caduta di materiali dall alto E necessario utilizzare calzature a sfilamento rapido adeguate alle tipologie lavorative non eccessivamente pesanti che garantiscano un sicuro contatto con il suolo e una buona traspirazione A seconda delle attivit 1 lavoratori devono quindi utilizzare stivali scarpe con estremit rinforzate da puntali d acciaio incorporati con soletta interna imperforabile in lamella d acciaio inossidabile o calzature con suola in corda o gomma morbida per lavorazioni su coperture a falda inclinata DPR 547 1955 art 384 5 3 4 9 Protezione del corpo Quando necessario proteggere talune parti del corpo contro rischi particolari i lavoratori devono avere a disposizione idonei mezzi di difesa quali schermi adeguati grembiuli pettorali gambali o nose Queste protezioni devono essere impermeabili e resistenti isolate termicamente e incombustibili ergonomiche e di forma attillata Non sono ammessi sul luogo di lavoro indumenti personali capaci di costituire pericolo per l incolumit dei lavoratori non devono quindi essere portate sciarpe e cravatte che Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 13 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del
138. isposta ovvero da Via Bessanese cancello n 3 usufruendo del sottopasso esistente al di sotto di Corso Potenza precedentemente ripulito a cura dell impresa su via Bessanese sar stata precedentemente demolita un porzione del muro di confine e sar stato posizionato un cancello di cantiere di larghezza 4 00 m Nella fase iniziale in attesa del completamento della rampa di cantiere su Corso Potenza e della demolizione e eventuale bonifica se non gi precedentemente effettuata del manufatto limitrofo i mezzi di cantiere accederanno dal cancello n 2 posizionato allo scopo su Via Val della Torre in corrispondenza di Via Viterbo Gli autisti dei mezzi pesanti dovranno porre particolare cautela nelle fasi di avvicinamento al cantiere Nel periodo delle lavorazioni e per tutta la durata del cantiere deve essere precluso l ingresso di estranei all interno delle aree di cantiere e le strade comunali circostanti l area dovranno restare sempre transitabili ai mezzi privati pubblici e di soccorso Eventuali loro chiusure anche solo temporanee ma non previste dal progetto dovranno essere comunicate in anticipo per iscritto alla Committenza al Coordinatore per l Esecuzione nonch avere l autorizzazione dei rispettivi Enti Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 6 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 200
139. izzato a chiusura del cantiere in oggetto e dovr rimanere sempre chiuso quando non in corso l attivit di scarico terra e materiale scavato 4 4 10 Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e rifiuti Le attrezzature di cantiere dell impresa saranno conservate nei pressi dell area baraccamenti I rifiuti saranno stoccati provvisoriamente in cantiere e frequentemente smaltiti a cura dell impresa esecutrice Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 11 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 4 4 11 Zone di deposito dei materiali con pericolo d incendio o di esplosione Non si prevede l uso di materiali infiammabili se non di quelli di frequente utilizzo nelle attivit edili Non si prevedono in ogni caso stoccaggi di materiale infiammabile saranno portate in cantiere le strette quantit da utilizzare in giornata 4 5 Lavorazioni Le lavorazioni di seguito riportate fanno riferimento alle principali attivit riportate sul cronoprogramma allegato al Piano 4 5 1 Valutazione del rumore Sulla base di esperienze su analoghi cantieri e sui macchinari attualmente in commercio si pu affermare che le lavorazioni previste comportano rischi da rumore tali da imporre ai datori di lavoro delle Imprese esecutrici una attenta valutazione del rumore che andr a integrare la valutazion
140. la compressione sulle orecchie risulta spesso fastidiosa sono mal tollerate in ambiente caldo perch provocano surriscaldamento dei padiglioni auricolari isolano l individuo dall ambiente esterno non sono quindi adatte per un uso prolungato Gli inserti o tappi danno una attenuazione del rumore inferiore rispetto alle cuffie ma a differenza di queste danno un limitato surriscaldamento dell orecchio e un minore isolamento dell individuo dall ambiente esterno possono essere quindi portati pi a lungo anche se presentano alcuni inconvenienti quali irritazioni o processi infettivi Il livello di esposizione non deve essere superiore ai 90 dBA DPR 164 1956 Art 24 e D Lgs 277 1991 5 3 4 7 Protezione degli arti superiori Nei lavori edili possibile che si verifichino ferite dovute a tagli punture e abrasioni E necessario quindi utilizzare guanti robusti in tela o cuoio muniti di rinforzi nei lavori di carico scarico accatastamento dei materiali nella lavorazione di ferri per cemento armato nei lavori di carpenteria nella manipolazione di laterizi o lamiere ecc Qualora vengano utilizzate sostanze di natura chimica allergizzanti irritanti o corrosive opportuno invece fare uso di guanti di idoneo materiale plastico I guanti devono altres essere impermeabili pur garantendo una buona traspirazione cutanea DPR 547 1955 art 383 5 3 4 8 Protezione degli arti inferiori I lavoratori possono ven
141. le macchina a non manomettere le protezioni e a non eseguire operazioni di pulizia con organi in movimento Il libretto d uso e manutenzione della sega deve essere sempre presente a disposizione dell operatore I ferri da posizionare all interno delle strutture vengono portati in cantiere gi sagomati eventuali pezzi da preparare su misura verranno tagliati in una postazione protetta fatto divieto di tagliare pi barre contemporaneamente I ferri saranno piegati evitando una volta posti in opera di lasciare spuntoni Il luogo di lavorazione del ferro deve essere adeguatamente protetto nei confronti della caduta di gravi Tavole e ferri sono portati ai siti di utilizzo con l ausilio di mezzi di sollevamento Bisogna sganciare fasci di ferro solo quando sono appoggiati stabilmente a terra Le operazioni di casseratura scasseratura getto delle strutture in c a in quota deve sempre avvenire con l ausilio di scale a pulpito ove possibile o trabattelli o ponteggi apprestati intorno al manufatto In nessun caso consentito l utilizzo di scale a pioli per tali lavorazioni Si procede al getto usando pompe da calcestruzzo evitando bruschi spostamenti del braccio della pompa Gli operatori intorno al manufatto devono tenersi a distanza di sicurezza durante le manovre di avvicinamento ed allontanamento della pompa gli operatori addetti alla movimentazione della pompa devono invece sempre verificare la presenza delle protezioni
142. lefono Fax p i Direzione Lavori Impianti Nome Da definire Comune Cap Via Numero Telefono Fax p i Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 13 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino 4 4 1 Procedure generali Dicembre 2004 INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Adempimenti Annotazioni Screening preliminare della durata dell opera Viene presentata una stima di massima per la durata totale dei lavori vedi diagramma di Gantt in allegato1 Stima dell entit dei lavori Si prevede un entit superiore a 200 Uomini Giorno con presenza in cantiere di pi imprese cfr paragrafo 10 2 Verifica della presenza di rischi particolari contenuti nell allegato II del D Lgs 494 96 Sono previsti lavori comportanti rischio di caduta dall alto da altezza superiore a 2 00 m Nomina Responsabile dei Lavori Nominato dal Committente Nomina del Coordinatore della sicurezza in fase di Progettazione dei lavori Contestualmente all incarico di progettazione il Committente nomina quale CPL il soggetto indicato nel cap 1 1 Individuazione dei soggetti coinvolti dopo aver verificato 1 suoi requisiti tecnico professionali Art 3 del D Lgs 494 96 Nomina del Coordinatore della sicurezza in fase di Esecuzione dei la
143. li La rottura della fune pu avvenire anche per non aver tenuto conto dell angolo formato dai tiranti quanto maggiore l angolo da essi formato tanto minore il carico sopportabile oppure per non aver protetto la fune contro gli spigoli vivi del carico In questo caso occorre interporre un angolare protettivo o altre protezioni stracci legno ecc L attacco delle funi a ganci tamburi ecc pu essere del tipo a manicotto a morsetti a cuneo ecc Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 22 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 Le asole formate dalle funi e utilizzate come organi di presa sui ganci devono essere sempre munite di redancia rivestimento metallico della superficie interna dell asola per ridurre le sollecitazioni di tale superficie Nel caso di attacco a morsetti questi devono essere almeno tre Nel caso di morsetti a semplice ganascia quest ultima va posizionata sul tratto lungo della fune e la staffa sul tratto corto per tutti i morsetti Il primo di essi va posto vicino alla redancia il capo morto della fune va fasciato i dadi devono essere stretti nuovamente dopo l applicazione del carico alla fune data la diminuzione del suo diametro Periodicamente con cadenze programmate rispetto al ciclo di lavoro bisogna controllare l attac
144. li di protezione devono possedere i necessari requisiti di resistenza e di idoneit essere mantenuti in condizioni di perfetta efficienza e essere custoditi in luogo adatto e accessibile Devono inoltre Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 7 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 essere disponibili per ciascun lavoratore e contrassegnati col nome dell assegnatario essere adeguati per taglia per foggia e per colorazione garantire una buona traspirazione essere disponibili in numero sufficiente per le attivit da svolgere proteggere le specifiche parti del corpo dai rischi inerenti alle lavorazioni effettuate ed essere il pi possibile confortevoli Il lavoratore obbligato a servirsi dei mezzi di protezione individuali messi a sua disposizione nei casi in cui non sono possibili misure di sicurezza collettive Occorre comunque dare priorit all intervento tecnico sugli impianti e sull organizzazione in modo da ridurre il pi possibile il ricorso ai mezzi protettivi che sono un mezzo di protezione complementare Prima dell utilizzo necessario istruire i lavoratori circa i limiti di impiego ed il corretto modo di usare i mezzi di protezione individuale messi a loro disposizione tenendo anche presente le istruzioni dei fabbricanti 5
145. lizzati a fare il punto della situazione informare imprese e lavoratori autonomi sulle rispettive lavorazioni coordinando le attivit previste per la settimana seguente al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori Se del caso in questa occasione sar aggiornato il Cronoprogramma dei lavori Saranno inoltre convocate riunioni di coordinamento generale prima di attivit considerate critiche o di importanza rilevante che richiedono particolari azioni di coordinamento Per ogni riunione il CEL rediger un verbale che sar firmato dai partecipanti e a questi consegnato in copia L insieme di tali verbali andr a costituire il Registro Giornale di Coordinamento Cap 8 modalit organizzative di cooperazione coordinamento e reciproca informazione fra le imprese 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 9 ORGANIZZAZIONE SERVIZI DI PRONTO SOCCORSO ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI 9 1 Normein caso di infortunio In caso di infortunio il Preposto deve seguire l infortunato presso l Ospedale indicato nella tabella 9 4 2 per spiegare la dinamica dell incidente al medico di guardia Ogni infortunio deve essere denunciato agli enti di competenza 9 2 Presidi sanitari Le imprese operanti in cantiere sono obbligate a tenere una cassetta di pronto soccorso o un pacchetto di medicazione secondo quanto indic
146. llegato al presente Piano stata determinata dal Coordinatore per la Progettazione dei lavori in condizioni di sicurezza riducendo per quanto possibile le possibilit di lavorazioni pericolose e tra loro interferenti A seguito della predisposizione del programma dei lavori stabilito con i progettisti dell opera sono stati identificati Cap 1 Premesse Generali 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 fasi lavorative in relazione al programma dei lavori fasi lavorative che si sovrappongono macchine e attrezzature materiali e sostanze figure professionali coinvolte individuazione dei rischi fisici e ambientali presenti individuazione delle misure di prevenzione e protezione da effettuare programmazione delle verifiche periodiche predisposizione delle procedure di lavoro indicazione della segnaletica occorrente individuazione dispositivi di protezione individuali da utilizzare Le specifiche le precauzioni gli obblighi e tutto quanto previsto dal presente Piano devono essere accettate e controfirmate dall Impresa aggiudicataria dell appalto senza maggiori oneri di spesa per l ente appaltatore responsabilit dell Appaltatore assicurarsi che i lavoratori che operano sotto la sua direzione o controllo compresi il personale di altre ditte e 1 lavoratori autonomi che
147. ltri mezzi di protezione predisposti o forniti segnalare immediatamente ai responsabili superiori le deficienze dei dispositivi e mezzi di sicurezza nonch le altre condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza non rimuovere o modificare senza autorizzazione 1 dispositivi e gli altri mezzi di protezione astenersi dal compiere atti od operazioni che possano compromettere la propria ed altrui incolumit sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei loro riguardi dai loro datori di lavoro in funzione delle attivit specifiche svolte 3 2 2 7 Lavoratori autonomi I lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attivit nei cantieri Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti 11 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 fanno uso delle attrezzature di lavoro in conformit alle disposizioni del titolo II del D Lgs 626 1994 utilizzano 1 dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal titolo IV del D Lgs 626 1994 si adeguano alle indicazioni fornite dal CEL ai fini della sicurezza 3 3 Altri soggetti Coordinamento della progettazione Nome Geom Diego VILLATA per conto Comune di Torino Comune Torino Cap 10125 Via Piazza San Giovanni Numero 5 Telefono 011 4422464 Fax 011 4433192 p i Progetto architettonico
148. mensioni delle strutture e qualora necessario saranno allestiti dispositivi di protezione supplementare LPS o SDP 4 4 8 4 1 Verifica di fulminazione Le strutture metalliche esterne che possono essere interessate da fulminazione diretta e indiretta quali i ponteggi e 1 baraccamenti saranno oggetto di relazione tecnica per la verifica delle probabilit di fulminazione come prescritto dalle norme CEI 81 1 per le strutture che risultano esposte a fulminazione si provvede alla realizzazione dell impianto di protezione o impianto integrativo Sono parimenti protette contro la fulminazione le strutture che fanno capo alle attivit menzionate nelle tabelle A e B del D M 689 59 Il sistema di dispersione pu essere lo stesso dell impianto di messa a terra o se diverso viene interconnesso a quest ultimo 4 4 8 4 2 Collaudo Le procedure sono le stesse descritte per l impianto di messa a terra 4 4 8 4 3 Verifiche Sono le stesse descritte per l impianto di messa a terra 4 4 8 5 Impianti di illuminazione I baraccamenti e le installazioni tecnico logistiche dovranno essere provvisti di adeguato impianto di illuminazione artificiale Si prevede di posizionare tre fari per la illuminazione di tutta l area nel campo base in corrispondenza della nuova rotonda di Via Viterbo e in corrispondenza di Telecom direzionato verso ovest Per l illuminazione dei luoghi di lavoro comprese le arre di lavoro interne al tunnel se
149. menti disponibili indicare numeri di progetto repertorio ecc ed ogni altro elemento utile Colonna 5 In base alle descrizioni della colonna 4 per ogni repertorio indicare le localit dove custodita la documentazione Nei casi possibili allegare la documentazione di ciascuna opera al presente Fascicolo disegni mappe planimetrie ecc Colonna 6 Da compilare in base a quanto riferito nelle colonne 2 e 3 Segnare la data di eventuali modifiche o osservazioni riguardanti le singole opere il tutto su un apposito foglio allegato Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 12 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 19 ALLEGATO 5 19 1 Documentazione fotografica Cap 19 Allegato 5 1 ALLEGATO 5 b Sottostazione pompaggio gasolio e fondazione cisterna gasolio Area baraccamenti e accesso carraio e pedonale d cantiere L avvicinamento alla sottostazione di pompaggio del gasolio deve avvenire con cautela per la presenza segnalata nelle planimetrie in allegato 3 di fosse con possibile rischio di caduta dall alto Il rischio incrementato dalla fitta vegetazione che parzialmente occulta le buche antistanti l accesso al locale RT E i ZA K 7 E Vista da sud Allegato 5_b 1 All interno del locale si intuisce la presenza di gasolio Prima di procedere alla demolizione occorrer svuotare i serbatoi bonific
150. naggi e elementi di trasmissione per evitare ogni pericolo di cesoiamento schiacciamento trascinamento con protezioni appropriate e conformi all organo da proteggere Occorre munire di idonei schermi protettivi le macchine che nell utilizzo possano rompersi con conseguente proiezione materiali Se per esigenze di lavorazione o motivi tecnici non si possono adottare carter vanno adottati accorgimenti quali dispositivi automatici di arresto delimitazione degli organi lavoratori e delle zone di operazioni pericolose sistemi di arresto e di blocco automatico ecc Le protezioni devono essere fisse e di opportuna robustezza anche in relazione alle sollecitazioni cui sono sottoposte Le protezioni amovibili devono essere dotate di un sistema di blocco in grado di arrestare la macchina se rimosse e di impedire l avviamento fino al loro riposizionamento E vietato rimuovere anche temporaneamente dispositivi di sicurezza e pulire oliare ingrassare e svolgere operazioni di registrazione e o riparazione su organi in moto qualora sia indispensabile procedere a tali operazioni bisogna adottare adeguate cautele per la sicurezza dei lavoratori Si devono mantenere in efficienza macchine impianti ed attrezzature con manutenzione preventiva e programmata I passaggi e 1 posti di lavoro vanno protetti contro la rottura di organi di trasmissione e devono essere installate protezioni in prossimit di ingranaggi catene di trasmissione cinghi
151. nenesssecesesioeneneseseceseseoenensose 2 11 3 1 MODALIT DI LIQUIDAZIONE DEGLI ONERI DELLA SICUREZZA iii 2 11 3 2 FAX SIMILE PER LA LIQUIDAZIONE DEGLI ONERI DELLA SICUREZZA iii 2 12 PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO AL PSC DA ESPLICITARE NEL POS vocinnioiaica ciones caos ono t arrasar capendo onpataroa diesen carta 2 13 NOTE CONCLUSIVE ssseseseeeeeoseeeececeeecececececeeeeeeeecererererereeeeeecererereeeeeeeerererereeeeeeeererererererereeeeeeeeree 2 14 FIRME sini niii A A EEN a AON Sin aE eiea 2 15 ALEEGATO Ti idilio AIR acacia re la caes 2 15 1 PROGRAMMA DEI LAVORI cssrrcrrrrrereze seen ezeeeeezenezeezio resize ezio ee zena ezine neeeizeoseneezinee eine nioeezizezineeneno 2 16 ALLEGATO3 scialli 2 16 1 ELENCO DELLE SCHEDE DELLE FASI LAVORATIVE sssssscrrrsssseserzeneesrze seen azera eis ene zeeezioeesezezenezneno 2 17 ALERGATO Siino ei AER cinetica 2 17 1 PLANIMETRIE AREA DI CANTIERE ssssrscrrererseseszenenese seen ene neen eee reeezeneearzenzenenere einen eenen einen erzenzcneeneno 2 Indice Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 10 ATERCA TOS a lalla 19 1 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA cccrrrerrrereereses sese sese senese see renee nese nese seneerenenesenesie nese seeresnazicneeece 2 20 1 CALCOLO ONERI DELLA SICUREZZA sccrrrresrreseeresesesee senese eresenenecee conoce sese are
152. no edotti i lavoratori prima dell inizio delle fasi lavorative di competenza dei rischi specifici cui sono esposti e delle correlative misure di sicurezza previste previsto un programma periodico di controllo delle misure di sicurezza da attuare o gi attuate per verificare lo stato di funzionalit di efficienza e di rispondenza alle norme legislative Il programma prevede una visita periodica da parte del Coordinatore dell esecuzione dei lavori in collaborazione con il Responsabile del cantiere e con l eventuale Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Durante detti controlli verr aggiornato il Registro giornale di coordinamento insieme dei verbali delle riunioni di cantiere per la sicurezza ed il coordinamento e degli aggiornamenti al presente piano Esso forma parte integrante del piano di sicurezza e coordinamento 5 3 2 Fattori individuali di rischio Il lavoratore pu correre un rischio nei seguenti casi inidoneit fisica a svolgere il compito affidatogli indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione 5 3 3 Sorveglianza sanitaria 5 3 3 1 Premesse In questa scheda si segnalano eventuali lavorazioni se ricorrono che possano presentare particolari rischi di carattere sanitario non individuabili dalla valutazione dei rischi presentata dall Impresa In tal caso necessario a fronte dei
153. ntazione e alle operazioni previste dal progetto o dalle specifiche tecniche Prima di procedere alla realizzazione dei lavori l Impresa dovr verificare che tutti i sottoservizi presenti nell area di propria competenza non siano di intralcio e pericolo alle proprie lavorazioni tale verifica dovr essere effettuata con tutti gli Enti aventi impianti nel tratto in oggetto L impresa dovr contattare le imprese dei cantieri adiacenti per definire eventuali interferenze di viabilit sorvolo mezzi di sollevamento aree di cantiere Le operazioni da compiere per permettere la cantierizzazione in sicurezza sono Posizionamento recinzione esterna di cantiere in lamiera metallica di altezza 2 50 m opportunamente legata con i cancelli di cantiere evidenziati nella tavole relative alla cantierizzazione in allegato 3 Posizionamento di new jersey con soprastante lamiera metallica sino a raggiungere l altezza di 2 50 m in corrispondenza della rotonda di Via Viterbo nel tratto viabilit pubblica 4 4 4 Area logistica Compiute le operazioni appena descritte si proceder alla cantierizzazione Demolizione di tratto di muro perimetrale su Corso Potenza Formazione di rampa per consentire il superamento del dislivello esistente tra Corso Potenza e il campo base Posizionamento wc chimico in attesa delle installazioni logistiche definitive posizionamento baracche di cantiere collegamento alle reti
154. nuovi rischi emergenti dalle lavorazioni del cantiere che ciascuna impresa metta a disposizione tali informazioni e o il PSC al proprio medico competente Nell ipotesi che le imprese partecipanti intendano utilizzare prodotti particolari non previsti nelle schede di lavorazione del PSC oltre ad approntare tutte le procedure necessarie per la sicurezza dei propri lavoratori le imprese medesime dovranno trasmettere la scheda di sicurezza di ogni prodotto al CEL perch questi possa valutare le procedure da attuare in cantiere L intervento del CEL in questo caso risulta di notevole importanza soprattutto se si in presenza di sovrapposizione di fasi lavorative e o interferenze con l uso di altri prodotti o procedure lavorative Nel caso specifico la tipologia del cantiere in oggetto e le lavorazioni previste rientrano nelle normali attivit di costruzione non si ravvisano pertanto situazioni particolari tali da Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 6 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 attivare accertamenti specifici e la sorveglianza sanitaria rientra nelle procedure stabilite dai medici competenti aziendali Si rimanda al CEL il compito di evidenziare eventuali situazioni particolari 5 3 3 2 Protocollo di minima Tipo di accertamento Periodicit
155. o Dicembre 2004 11 3 2 Fax simile per la liquidazione degli oneri della sicurezza SALS Stato Avanzamento Lavori di Sicurezza Cat Art Descrizione delle opere UM Q Costo Unitario Costo a corpo Totale SALS N Data TOTALE TODO a de co Il Coordinatore per la sicurezza Cap 11 costi della sicurezza Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 12 PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO AL PSC DA ESPLICITARE NEL POS Si richiede di esplicitare nei POS in modo dettagliato le fasi lavorative con riferimento in particolare alle modalit lavorative ai mezzi usati e al loro accesso all opera al numero di addetti Si richiede all impresa appaltatrice inoltre di valutare attentamente la collocazione pi idonea dei mezzi escavatori e di sollevamento in funzione della posizione delle gru preesistenti cantieri case e cantiere chiesa e delle linee elettriche aeree presenti in prossimit dell incrocio tra Via Val della Torre e Via Borgaro nonch delle tesate del tram su Via Borgaro Cap 12 procedure complementari e di dettaglio al psc da esplicitare nel pos 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicem
156. o il collo e la nuca scendendo fino alle spalle essere opportunamente aerato contro l appannamento avere una finestrella in materiale trasparente non deformabile che non tenda a diventare opaco di dimensioni tali da non limitare eccessivamente la visuale laterale e con bordi perfettamente sigillati 5 3 4 6 Protezione dell udito Il rumore spesso presente nei cantieri per il funzionamento contemporaneo di varie macchine o per lavorazioni particolari In considerazione del fatto che la protezione dal rumore offerta dai presidi in uso non completa e che sono presenti effetti collaterali opportuno prevederne un uso limitato privilegiando il ricambio degli operatori nelle postazioni a rischio e favorendo l intervento tecnico di riduzione della rumorosit I mezzi personali di protezione pi comunemente usati sono le cuffie e gli inserti o tappi a seconda delle loro caratteristiche questi protettori hanno un diverso grado di Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 12 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 attenuazione della rumorosit e quindi la scelta del mezzo di protezione deve essere rapportata al rumore presente nonch alla sua frequenza In presenza di rumori elevati le cuffie sono le migliori protezioni da usare anche se pesanti e ingombranti
157. o di sbancamento nolo per un mese del solo materiale CLASSE 4a Recinzione in cavalletti metallici comprese legature per delimitazione area scavo di sbancamento allestimento in opera e successiva rimozione Delimitazione ciglio rampe nei tratti prospicienti il vuoto quando il dislivello superi i 1 00 m tramite posa di cordolo costituito da due pali in legno Y 15 20 cm sovrapposti sostenuti da profilati metallici interrati per un metro e posti ad interasse m 1 50 PROK02020 Separazione percorso pedonale percorso mezzi sulla rampa a mezzo steccato gt Delimitazione percorso pedonale con parapetto costituito da 2 correnti orizzontali in tavole di legno spess cm 3 e pali infissi nel terreno ad interasse m 1 80 PROGO5190 Trabattello metallico ad elementi innestabili completo di carro di base con ruote e stabilizzatori scale di accesso verticali con gabbia di protezione piano e sottoponte di sicurezza completi di parapetti e tavole fermapiede altezza fino a 16 metri Nolo per un giorno CLASSE 4a Mei Trabattello metallico come PONK01320 Per ogni montaggio e smontaggio Il PROCEDURE CONTENUTE NEL PSC E PREVISTE E PER SPECIFICI MOTIVI DI SICUREZZA Bonifica centrale produzione calore compresi serbatoi e tubazioni situata a nord ovest dell area e bonifica del sito PONK01321 PONK01320 Reperibilit di
158. on steccato per impedire la caduta dal ciglio della scarpata e per separare il percorso pedonale degli addetti ai lavori da quello dei mezzi di cantiere Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 17 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 4 5 4 Demolizioni 4 5 4 1 Demolizione di muro Si tratta della demolizione del muro perimetrale esistente lungo via Val della Torre tratto su Corso Potenza tratto su Via Bessanese Le demolizioni avverranno solo dopo aver allontanato dall area interessata tutte le maestranze non addette a tali operazioni Prima di iniziare qualsiasi opera di demolizione devono essere rimossi o isolati gli impianti tecnologici esistenti Preliminarmente occorrer operare una separazione meccanica delle strutture da demolire rispetto a quelle da conservare mediante taglio a sezione Gli operatori utilizzeranno gli opportuni otoprotettori durante tale fase lavorativa e se del caso i guanti antivibrazione In corrispondenza delle zone gi cantierizzate per la realizzazione degli insediamenti residenziali e per terziario e per la Chiesa il muro sar demolito dopo aver installato le recinzioni a ridosso di tali cantieri e previa comunicazione dell inizio e della durata di dette attivit ai rispettivi Coordinatori per la Sicurezza e o Capi Cantiere 4 5 4 2 Demolizione sottostazione
159. onnessi a mezzo di piastra o morsetti che servono anche come punti di sezionamento per le misure 4 4 8 3 2 Collaudo La verifica di prima installazione effettuata dalla ditta che ha effettuato l impianto Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 9 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La dichiarazione di conformit rilasciata dall installatore equivale DPR 462 2001 alla omologazione dell impianto Il datore di lavoro tenuto ad inviare tale dichiarazione di conformit all ISPESL e alla ASL o all ARPA territorialmente competenti entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell impianto 4 4 8 3 3 Verifiche a campione L ISPESL stabilisce annualmente le verifiche a campione da condurre ed effettua la prima verifica sulla conformit alla normativa vigente dell impianto L esito della verifica trasmesso all ASL o all ARPA 4 4 8 3 4 Verifiche periodiche L Impresa provvede ad effettuare regolari manutenzioni e verifiche biennali degli impianti di cantiere rivolgendosi all ASL all ARPA o a organismi individuati dal Ministero delle attivit produttive Tutti i verbali delle verifiche sono tenuti in cantiere a disposizione degli organi di controllo 4 4 8 4 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche Sar effettuato un calcolo di verifica in funzione delle di
160. ontrollare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni verificare la presenza di lastre di ghiaccio in locali seminterrati La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere In caso di forte nebbia All occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione Sospendere l attivit dei mezzi di sollevamento gru e autogr in caso di scarsa visibilit Sospendere in caso di scarsa visibilit l eventuale attivit dei mezzi di movimento terra stradali ed autocarri La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere In caso di freddo con temperature sotto zero e o particolarmente rigida All occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e o servizi di cantiere La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell eventuale messa in sicurezza del cantiere Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 6 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 In caso di forte All occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione c
161. ore notturne e nei fine settimana stabile posizionamento della segnaletica di cantiere e di sicurezza 7 2 Verifiche All Impresa Appaltatrice spetta inoltre verificare a fine giornata ilricovero dei mezzi lo spegnimento dei quadri elettrici di cantiere Ja chiusura delle baracche di cantiere Cap 7 misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti attrezzature infrastrutture mezzi e servizi di protezione collettiva Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 8 MODALIT ORGANIZZATIVE DI COOPERAZIONE COORDINAMENTO E RECIPROCA INFORMAZIONE FRA LE IMPRESE Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione convocher una riunione preliminare prima dell inizio dei lavori relativi ad ogni appalto In tale occasione si informeranno i lavoratori sull intervento da eseguire nella sua globalit e saranno consegnati al CEL 1 Piani Operativi di Sicurezza e al Responsabile dei Lavori tutta la documentazione necessaria per legge a verificare la idoneit delle Imprese e dei Lavoratori Autonomi chiamati a operare in cantiere Sono inoltre previste riunioni di cantiere settimanali a cui saranno chiamati a partecipare Capo Cantiere dell Impresa appaltatrice Lavoratori Autonomi Coordinatore per l Esecuzione e se necessario Responsabile dei Lavori e Direzione Lavori Tali incontri sono fina
162. ornate o settimane lavorative che i limiti temporali posti per le valutazioni non prima di 90 giorni dall inizio dell attivit rendono praticamente impossibile applicare le metodologie di valutazione previste per le lavorazioni svolte in altri settori lavorativi nei quali a ciascun Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 13 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 lavoratore e a ciascun posto di lavoro inteso nella sua eccezione topografica attribuibile un livello di esposizione al rumore o una rumorosit Risulta quindi necessario suggerire in linea con quanto previsto dalla letteratura tecnica e dalle norme tecniche internazionali pi accreditate per esempio le norme ISO criteri maggiormente attinenti al caso di specie Tali criteri di valutazione presuppongono di percorrere il seguente iter logico a individuazione delle fasi lavorative operanti e valutazione dei livelli di esposizione personale durante l esecuzione delle stesse in relazione ai posti di lavoro b suddivisione dei lavoratori operanti in cantiere in gruppi omogenei secondo le attivit svolte e individuazione nell ambito di ciascun gruppo omogeneo dei livelli di esposi zione giornalieri relativi a ciascuna delle attivit del gruppo omogeneo e della per centuale di tempo lavorativo dedicata nell ambito dello specifico
163. orso Mortara sul marciapiede esistente lato sud lungo il marciapiede antistante la Telecom LAB media e alta tensione e cavi aerei attraversano Via Val della Torre in corrispondenza dell incrocio Via Val della Torre Via Borgaro e dell incrocio Via Val della Torre Via Viterbo Cap 2 identificazione e descrizione dell opera 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 L illuminazione a servizio del vecchio insediamento industriale ormai dismessa ha lasciato traccia con i fari ancora presenti in corrispondenza del muro perimetrale di confine lato sud Tutte la planimetrie delle reti esistenti nel sito di competenza sono disponibili allegate al progetto definitivo Reti idrica fogna bianca fogna nera gas metano telefonica Il tracciato della fogna bianca passa sotto Via Val della Torre pi o meno in mezzeria della strada non risultano esserci altre reti interferenti col sito da cantierizzare Si richiede cautela nelle operazioni di scavo al fine di individuare eventuali sottoservizi Rischio di incendio La presenza di attivit o materiali al contorno che possano provocare incendi o esplosioni rappresentata dai cantieri limitrofi in corso di esecuzione e dalla sottostazione di pompaggio del gasolio contenuto nella cisterna superiore gi rimossa da CIMI MONTUBI collocata nella zona nord ovest dell are
164. per qualsiasi motivo si trovino in cantiere siano addestrati e informati sui temi della sicurezza del lavoro ed in particolare del cantiere in oggetto L Appaltatore deve informare i propri dipendenti dei rischi relativi a tutte le attivit da espletare di costruzione da eseguire e di quelle inerenti al luogo dove si realizzeranno le opere nonch provvedere alla formazione del personale adibito a specifiche lavorazioni e attivit che possano comportare rischi per l incolumit e la salute 1 2 Modalit di revisione periodica del Piano Il presente piano di sicurezza sar aggiornato ed integrato ogni volta che il Coordinatore per l esecuzione lo riterr opportuno e comunque in occasione di modifiche organizzative modifiche progettuali varianti in corso d opera modifiche procedurali introduzione di nuovi materiali modifiche del programma lavori introduzione di nuova tecnologia introduzione di macchine e attrezzature ogni qual volta il caso lo richieda L aggiornamento far sempre riferimento ai capitoli ed ai paragrafi del presente piano iniziale Cap 1 Premesse Generali 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 In sede di riunione di cantiere una copia dell aggiornamento del PSC sar trasmessa al Responsabile dei Lavori e alle Imprese Appaltatrici
165. presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza I materiali usati saranno immediatamente rimpiazzati Tale dotazione minima sar da integrare sulla base dei rischi presenti sul luogo di lavoro e su indicazione del medico competente ove previsto Cap 9 organizzazione servizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 9 3 Norme in caso di incendio 9 3 1 Principi di prevenzione incendi In caso di incendio si provveder a sgomberare l area interessata senza causare panico e cercare di mantenere l incendio sotto controllo sino all arrivo dei Vigili del Fuoco Le installazioni del cantiere e tutte le zone con le principali lavorazioni dovranno essere dotate di una serie di estintori a polvere del tipo A B C e della capacit di 6 kg vietato per motivi ambientali l utilizzo dell Halon come agente estinguente Su ogni estintore deve essere indicata la data della verifica semestrale e la firma di chi la ha eseguita Per eliminare o ridurre i rischi di incendio necessario avere le seguenti avvertenze non fumare saldare smerigliare o introdurre fiamme libere in luoghi dove esista pericolo di incendio e di esplosione per presenza di gas vapori e polveri facilmente infiammabili o esplosive ad esempio i locali di
166. ra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 3 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI 3 1 Imprese in appalto e in subappalto 3 1 1 Obblighi degli appaltatori N B Ogni lavoratore dovr avere ben visibile sull elmetto e sull abbigliamento da lavoro il nome e il logo della propria ditta di appartenenza I datori di lavori delle imprese esecutrici appaltatrici e subappaltatrici anche nel caso in cui nel cantiere operi un unica impresa anche familiare o con meno di dieci addetti adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all allegato IV del D Lgs 494 96 curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi previo se del caso coordinamento con il Committente o il Responsabile dei lavori curano che lo stoccaggio e l evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente redigono il Piano Operativo di Sicurezza di cui all art 2 comma 1 lettera f ter del D Lgs 528 99 avente i contenuti indicati nell art 4 del D Lgs 626 94 e specificati nel D P R 222 2003 all art 6 e lo trasmettono al CEL almeno 7 giorni prima dell inizio delle rispettive lavorazioni Preliminarmente all inizio dell attivit in cantiere le imprese sono tenute a fornire dichiarazione firmata di aver fornito ai lavoratori i dispositivi di protezione individuali necessari dichiarazione che i lavoratori soggetti a controllo medico periodico sono in regola con le visite dichiarazione che l
167. re ad appalto aggiudicato Prequalificazione delle imprese di subappalto e o di subfornitura art 7 D Lgs 626 94 Da verificare ad appalto aggiudicato nel caso di presenza di imprese subappaltatrici di competenza dei singoli appaltatori Informazione delle imprese di subappalto e o di subfornitura sui rischi presenti in cantiere Da verificare ad appalto aggiudicato nel caso di presenza di imprese subappaltatrici di competenza dei singoli appaltatori Affissione nel luogo di lavoro della Notifica Preliminare Da verificare ad appalto aggiudicato Esposizione nel cartello di cantiere dei nomi dei Coordinatori e dell eventuale Responsabile dei lavori Da verificare ad appalto aggiudicato Predisposizione dei singoli appaltatori del POS D Lgs 494 96 sue modifiche e integrazioni Da verificare all atto dell inizio dei lavori Cap 3 individuazione dei soggetti coinvolti Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 L appaltatore dovr organizzare i lavori coinvolgendo oltre alle proprie maestranze gli eventuali subappaltatori nel rispetto delle norme di sicurezza previste nel presente Piano e o nei documenti di valutazione dei rischi nonch previste da norme di legge 3 1 2 Norme generali di comportamento assolutamente vietato eseguire indebitamente lavori che esulino dall
168. richi PSC Piano di Sicurezza e Coordinamento POS Piano di Sicurezza Operativo Cap 1 Premesse Generali 1 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLST Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale RSPP Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RUP Responsabile Unico del Procedimento SAL Stato Avanzamento Lavori VV FF Vigili del Fuoco 1 1 Introduzione Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento stato redatto sulla base del progetto definitivo e andr in appalto con quest ultimo Il progetto esecutivo sar redatto a cura dell impresa appaltatrice Il Piano dovr essere revisionato e aggiornato in base alle reali modalit costruttive e alle diverse proposte realizzative previste dall impresa esecutrice dei lavori AI Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione demandato poi l onere di aggiornare il Piano in base alle eventuali sostanziali variazioni intervenute in corso di progettazione e in base ai POS redatti dalle Imprese approvati dal CEL Le prescrizioni contenute nel presente PSC e nei successivi aggiornamenti e integrazioni non dovranno in alcun modo essere interpretate come limitative al processo di prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute dei lavoratori e non sollev
169. rra 4 5 3 1 Scavi Gli scavi non inizieranno se non dopo la installazione delle recinzione dell area con lamiera metallica e del posizionamento di cavalletti metallici lungo il salto creato dalla demolizione del muro di confine nel tratto interessato a non meno di 1 00 m dal ciglio Ogni fase di scavo divisa in due scavo sino alla quota del piano campagna a valle del muro di confine scavo dell area prevista sino alla quota di progetto per la realizzazione del tunnel Nella prima fase le macchine operatrici potranno accedere al luogo di intervento dal cancello n 2 preventivamente posizionato su Via Val della Torre in corrispondenza della futura rotonda di Via Viterbo essendo la zona da scavare alla stessa quota In seguito col procedere dello scavo e con la disponibilit dell accesso da Corso Potenza i mezzi accederanno dalla rampa di cantiere su Corso Potenza attraverso il cancello n 1 nel frattempo reso attivo Si proceder a sbancare la zona fase 2 vedi allegato 3 sino rendere possibile il passaggio attraverso il tunnel dei dumper carichi di terra che andranno da quel momento in poi a depositare il materiale di scavo nelle aree al di l di Via Borgaro futuro parco di Corso Mortara come stabilito di accordo con la Committenza La fruibilit in sicurezza delle rampe che si andranno creando con il procedere dello scavo sar garantita da una corretta rullatura e dal posizionamento dei parapetti realizzati c
170. rso Potenza in Torino Dicembre 2004 11 1 2 Costi speciali In merito all allestimento e o uso di particolari opere provvisionali macchine e o attrezzature dettate da particolari condizioni di rischio insite nelle lavorazioni del cantiere da considerare quali oneri specifici per la realizzazione dell opera in sicurezza si precisa che dall analisi delle opere da realizzare si riscontrano oneri di sicurezza che sono da ritenersi come aggiuntivi in quanto non previsti nella stima dei lavori Tali oneri hanno esclusivamente un carattere di novit e di accessoriet all esecuzione del progetto dettato dalle condizioni particolari dell opera da realizzare e dal relativo contesto La situazione morfologica particolare la impossibilit di bloccare completamente il traffico su Vicolo Tiziano la necessit di garantire pi accessi da lati differenti dell area la insolita complessit della cantierizzazione hanno comportato la valutazione di oneri in pi non contemplati nel computo dell interna opera I costi speciali sono pertanto quelli aggiuntivi a quelli intrinseci e riguardano opere ed attrezzature richieste in aggiunta per particolari situazioni di rischio richieste e dettagliate nel presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento 11 2 Stima dei costi della sicurezza 11 2 1 Calcolo oneri della sicurezza Vedi allegato 6 11 2 2 Riepilogo oneri della sicurezza Oneri gi contemplati nel computo metrico e
171. senenec Sessio ESK Indice Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 1 PREMESSE GENERALI 1 0 Definizione degli acronimi utilizzati nella redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento ASC Apparecchiatura in serie per cantieri ASL Azienda Sanitaria Locale CCNL Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro CEI Comitato Elettrotecnico Italiano CEL Coordinatore per l Esecuzione dei Lavori CPL Coordinatore per la Progettazione dei Lavori CPT Comitato Paritetico Territoriale D Lgs Decreto Legislativo dB A Decibel DL Decreto legge DM Decreto Ministeriale DPC Dispositivo di Protezione Collettiva DPL Direzione Provinciale del Lavoro DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri DPI Dispositivo di Protezione Individuale DPL Direzione Provinciale del Lavoro DPR Decreto del Presidente della Repubblica DURC Documento Unico di Regolarit Contributiva FTO Fascicolo Tecnico dell Opera ID Numero di identificazione assegnato ad ogni attivit riportata nel cronoprogramma ISPESL Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza Lavoro L Legge Lep d Livello equivalente su otto ore di lavoro espresso in dB A Leq Livello equivalente della singola attivit espresso in dB A MC Medico Competente MMC Movimentazione Manuale dei Ca
172. sione Dicembre 2004 Allegato n 1 al PSC CRONOPROGRAMMA NUOVO CORSO MORTARA DA VIA BORGARO A CORSO POTENZA Torino Progetto Definitivo Pio I 2 B Pia Pis 16 177 Pis Pio 20 Par 2 23 24 235 26 27 28 29 30 31r Paz 33 347 Pas 36 37 38 39 Pao Par Paz B Pas Pas 46 477 Pas 49 50 5I 52 53 Posa 55 56 57 58 59 60 Per 62 6 64 Pres 66 67 68 69 70 71 72 73 7 750 76 77 78 79 80 Per 82 83 Posa 85 86 87 88 89 90 Por 92 3 94 Pros Pos 97 Pos 99 100 101 102 103 104 105 106 Nome attivit PROGETTO DEFINITIVO approvazione Progetto Definitivo APPALTO espletamento gara esame offerte aggiudicazione gara consegna lavori INIZIO LAVORI TRATTO TRA VIA BORGARO E CORSO POTENZA ALLESTI MENTO DI CANTI ERE demolizione porzione di muro su Corso Potenza installazione wc chimico sistemazione area campo base bonifica e demolizione stazione pompaggio gasolio realizzazione rampa di accesso al cantiere da Corso Potenza completamento recinzioni campo base recinzioni esterne area cantiere recinzioni fase a Lato Via Bessanese e zona campo base recinzioni fase b fasi 1 2 4 livello Via Val della Torre recinzioni fase c fasi 1
173. so Potenza in Torino Dicembre 2004 Giubbotti di salvataggio Grembiuli di protezione contro i raggi X Cintura di sicurezza del tronco Dispositivi di protezione dell intero corpo Attrezzature di protezione contro le cadute Attrezzature anticaduta attrezzature complete comprendenti tutti gli accessori necessari al funzionamento Attrezzature con freno ad assorbimento di energia cinetica attrezzature complete comprendenti tutti gli accessori necessari al funzionamento Dispositivi di sostegno del corpo imbracatura di sicurezza Indumenti di protezione Indumenti di lavoro di sicurezza due pezzi e tute Indumenti di protezione contro le aggressioni meccaniche perforazioni tagli ecc Indumenti di protezione contro le aggressioni chimiche Indumenti di protezione contro gli spruzzi di metallo fuso ed i raggi infrarossi Indumenti di protezione contro il calore Indumenti di protezione contro il freddo Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva Indumenti antipolvere Indumenti antigas Indumenti ed accessori bracciali guanti ecc fluorescenti di segnalazione catarifrangenti Coperture di protezione 5 3 5 Modalit lavorative prescrizioni Le fasi di lavorazione previste sono contemplate nel cronoprogramma da aggiornare se necessario al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori considerando tutti i rischi potenzialmente insorgenti
174. ssssoooossssssosoosososessososssssssssoo 2 VERIFICHE scisrisisciciv iaia nin ceninessiirinencenica ra diarinicneseda satana diatiseniainiinivie si rnnedacevadenivnsnia diciviara saint 2 MODALIT ORGANIZZATIVE DI COOPERAZIONE COORDINAMENTO E RECIPROCA INFORMAZIONE FRA LE IMPRESE ssssrsrererererererereseeseseseseseseseseseseceneo 2 ORGANIZZAZIONE SERVIZI DI PRONTO SOCCORSO ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI ssssrerererere sere resererereseesesesesesesesesesesesesesesesesesezezeneo 2 NORME IN CASO DI INFORTUNIO sevsciriaressiseagiiiosiotazincizcisiossasaziaeeseneesbsbanesacacicte ssaa ci soseiseennasateite 2 IN EN AAA voso so osese osooso orus sorosoro uiaei cpunsaiveariciva scesi scaciicestcsonerse 2 9 2 1 CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO DM 388 2003 ALLEGATO 1 iii 2 9 2 2 PACCHETTO DI MEDICAZIONE DM 388 2003 ALLEGATO 2 2 INORME IN CASO DI INCENDIO sssisrissrsericisgorenirsnienisioseciagnsaicies asbonidiasisetsiensesngsistenesseziossscssioniczenette 2 9 3 1 PRINCIPI DI PREVENZIONE INCENDI a it oe 2 9 3 2 REGOLE DI COMPORTAMENTO NEL CASO DI INCENDIO iii 2 Indice Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 9 3 3 REGOLE FONDAMENTALI PER L USO DI ESTINTOR ooonocononononononnnnananan anno aaa E anno anar nn anar aran anna anar nnnn nr nrnnnns 2 9 3 4 AVVISTAMENTO DI UN PRINCIPIO DI INCENDI
175. stimativo e o stima dei lavori 73 331 19 96 388 55 Oneri non contemplati nella stima dei lavori 23 057 36 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori 0 00 308 00 Oneri non contemplati nella stima dei lavori 308 00 Cap 11 costi della sicurezza 2 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori Oneri non contemplati nella stima dei lavori 16 500 00 Dicembre 2004 16 634 36 134 36 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori Oneri non contemplati nella stima dei lavori 3 298 30 6 222 30 2 924 00 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori Oneri non contemplati nella stima dei lavori 0 00 11 409 60 11 409 60 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori Oneri non contemplati nella stima dei lavori 0 00 0 00 0 00 Oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori Oneri non contemplati nella stima dei lavori 26 886 20 26 886 20 0 00 Totale oneri gi contemplati nel computo metrico estimativo e o stima dei lavori Totale oneri non contemplati
176. tatori prevista dal D P R 222 2003 in attuazione dell art 31 comma 1 della Legge 109 1994 subordinata all effettiva predisposizione delle misure di prevenzione e protezione opere provvisionali DPC DPI ecc prevista dal PSC e POS compito del CEL verificare la corretta applicazione delle misure di sicurezza e dare parere favorevole o se del caso motivare il parere contrario alla liquidazione degli oneri della sicurezza previsti nel PSC La competenza in merito alla liquidazione degli oneri di sicurezza resta pertanto a carico del DL previo parere tecnico del CEL La liquidazione degli oneri avverr come specificato nei SALS Stato Avanzamento Lavori della Sicurezza In via convenzionale la liquidazione di oneri gi considerati nella stima dei lavori Oneri intrinseci verr fatta a corpo in percentuale sugli Stati di Avanzamento Lavori SAL in quanto gli stessi complessivamente sono stati individuati in valore percentuale sulla sima dei lavori Gli oneri non considerati nella stima dei lavori Oneri Speciali verranno liquidati a misura rispetto alla stime previste nel PSC Gli oneri della sicurezza saranno liquidati come previsto nel capitolato speciale d appalto Segue un fax simile per la liquidazione dei soli oneri della sicurezza Cap 11 costi della sicurezza 5 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torin
177. temporaneamente attivit di finitura comportanti rischi particolari all interno del tunnel In particolare le attivit di asfaltatura della galleria avverranno separatamente da qualunque altra operazione in galleria Gli addetti opereranno con opportuni dpi da prevedere nel relativo Piano Operativo di Sicurezza dell Impresa operante 4 6 1 Programma dei lavori Parte integrante del presente Piano il diagramma di Gantt riportato nell allegato 1 Prima delle lavorazioni contemporanee a pi imprese o indicate come evento critico i responsabili per la sicurezza delle singole imprese interessate a tali lavorazioni contemporanea presenza dell impresa appaltatrice e dei subappaltatori dovranno chiedere al Coordinatore per l Esecuzione la convocazione di una riunione atta a definire i provvedimenti da adottare al fine di prevenire i rischi connessi allo svolgimento contemporaneo di diverse attivit lavorative soggette a distinte valutazioni del rischio Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 21 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 5 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE 5 1 Areadi cantiere La logistica dell area di cantiere ben esplicitata nella tavola allegata all 3 la cantierizzazione prevede la suddivisione dei lavori in oggetto in cinq
178. ti Fasce di protezione dei polsi Guanti a mezze dita Manopole Dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe Scarpe basse scarponi tronchetti stivali di sicurezza Scarpe a slacciamento o sganciamento rapido Scarpe con protezione supplementare della punta del piede Scarpe e soprascarpe con suola anticalore Scarpe stivali e soprastivali di protezione contro il calore Scarpe stivali e soprastivali di protezione contro il freddo Scarpe stivali e soprastivali di protezione contro le vibrazioni Scarpe stivali e soprastivali di protezione antistatici Scarpe stivali e soprastivali di protezione isolanti Stivali di protezione contro le catene delle trance meccaniche Zoccoli Ginocchiere Dispositivi di protezione amovibili del collo del piede Ghette Suole amovibili anticalore antiperforazione o antitraspirazione Ramponi amovibili per ghiaccio neve terreno sdrucciolevole Dispositivi di protezione della pelle Creme protettive pomate Dispositivi di protezione del tronco e dell addome Giubbotti giacche e grembiuli di protezione contro le aggressioni meccaniche perforazioni tagli spruzzi di metallo fuso ecc Giubbotti giacche e grembiuli di protezione contro le aggressioni chimiche Giubbotti termici Cap 5 scelte progettuali ed organizzative procedure misure preventive e protettive 17 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Cor
179. tivo va fissato esclusivamente per mezzo di un collare o dell apposita sede ricavata durante la fabbricazione del gancio Il dispositivo di chiusura pu essere a molla a manicotto o manuale con posizione di chiusura assicurata da blocco meccanico I ganci con dispositivo a contrappeso e a manicotto non vanno usati quando vi sia pericolo di incrostazione degli organi di scorrimento Nell uso i ganci possono subire incrudimento logoramenti deformazioni ed incrinature Occorre effettuare periodici controlli sullo stato di efficienza del gancio e del dispositivo di chiusura dell imbocco Sui ganci deve essere segnata in rilievo o incisa la portata massima ammissibile I ganci nuovi devono sempre essere accompagnati dall attestazione del costruttore ed avere 1 contrassegni previsti dal DPR 673 82 Norme di legge DPR 547 1955 art 172 D M 12 9 1959 DPR 673 82 5 4 7 Macchine operatrici e di movimento terra Misure di sicurezza Protezione posti di manovra Le macchine operatrici devono essere utilizzate in modo rispondente alle loro caratteristiche e per le funzioni cui sono destinate I posti di manovra devono essere predisposti in modo da garantire un adeguata protezione contro il rischio di investimento di materiali schiacciamento e ribaltamento del mezzo e contatto con gli organi lavoratori Occorre installare una struttura che trattenga il lavoratore sul sedile in caso di ribaltamento Comandi I comandi d
180. to VIA NOLE 1 50x1 50 Allegato n 3b al PSC Dati sottoservizi esistenti Emissione dicembre 2004 Giardino dell asilo Wu T TT Miras e Z i 7 helle S SE 1 Fid DI SADA 4 N De O miT YU o ALL 8 LEGENDA INGOMBRO FABBRICATI ESISTENTI LIMITROFI LL AREA DI CANTIERE QUOTE DI RILIEVO POZZETTI ESISTENTI PALI DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA CAVO IN TENSIONE PER L ALIMENTAZIONE DEL TRAM RECINZIONE IN RETE PLASTIFICATA i FUTURO CANTIERE Recinzione in rete plastificata di colore arancione SS JT 777 SOTTOSERVIZI ESISTENTI
181. to protettivo antiabrasione tipo HO7 RN F o similare mentre per i cavi a posa fissa dovr essere il tipo antifiamma o similare Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi 8 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 La posa dei conduttori dovr essere effettuata in modo che gli stessi non siano danneggiati e nel contempo non arrechino intralcio alla normale circolazione dei mezzi I cavi interrati dovranno essere segnalati con appositi cartelli I cavi flessibili specialmente durante i lavori di impiantistica e di finitura dovranno essere contrassegnati con cartellini o colorazioni diverse in funzione delle imprese di appartenenza 4 4 8 2 5 Dimensionamento e installazione Il dimensionamento dell impianto e la installazione effettuabile in pi riprese dovranno essere affidati a ditta specializzata che a lavori ultimati rilascer la certificazione di conformit ai sensi della Legge 46 90 4 4 8 2 6 Manutenzione e verifica La manutenzione ordinaria e la verifica di normale routine degli impianti dovr essere affidata a elettricista di cantiere esperto e addestrato La manutenzione di tipo straordinario dovr essere invece affidata alla ditta di cui sopra o ad altre aventi le medesime caratteristiche che rilasceranno la dichiarazione di conformit in relazione all intervento effettuato 4 4
182. ttaglio richieste dal PSC elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere la documentazione in merito all informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere 3 1 4 Documenti inerenti la sicurezza che l impresa aggiudicataria deve tenere in cantiere Licenze concessioni autorizzazioni denunce segnalazioni documenti Annotazioni Copia della valutazione del rischio firmata in originale dal Responsabile per la sicurezza e dichiarazione attestante la conformit di detto piano con quello presentato alla ASL se presentato Valutazione dei rischi da rumore D Lgs 277 1991 Elenco dei dipendenti inviati in cantiere con relativo nulla osta qualifica e posizione assicurativa Copia della nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione con accettazione Copia della nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza con accettazione Denuncia di apertura di nuovo cantiere all INAIL per le ditte con oltre 5 dipendenti modello 66DL DPR 1124 1965 Copia del Titolo abitativo edilizio Nulla Osta della Sovrintendenza dei Beni Ambientali eventuale Copia della Notifica Preliminare inviata alla ASL e alla DPL dal Committente Copia iscrizione alla CCIAA dei singoli appaltatori Registro infortuni dei singoli appaltatori e subappaltatori Copia eventuale di segnalazione agli ent
183. ture e Mobilit Settore Urbanizzazioni Indirizzo Piazza San Giovanni 5 10125 Torino Telefono 0114421111 Responsabile del Procedimento e dei Lavori Arch Giuseppe SERRA per conto Comune di Torino Indirizzo Piazza San Giovanni 5 10125 Torino Telefono 011 4423092 011 4433192 fax Progetto architettonico Arch Ferruccio CAPITANI Ing Stefano CIANCHINI Arch Ermes FONTANA Dott Guido GIORZA Ing Lorenzo PERETTI Arch Carla SUPPO per conto Comune di Torino Collaboratori Geom Francesco BARRA Arch Cristina CALVI P I Luigi CANFORA Geom Pietro CAVALLO Ing Giulio PIGNATTA Indirizzo Piazza San Giovanni 5 10125 Torino Telefono 011 4421111 Progetto strutture Ing Stefano DALMASSO per conto Studio O Siniscalco Indirizzo Via Treviso 12 10144 Torino Telefono 011 7714685 011 745176 fax Indirizzo Via Lamarmora Alfonso 53 10128 Torino Telefono 011 501362 011 5088370 fax Collaborazioni grafiche al CAD Studio Associato Ingg CALVI amp GOTTA Indirizzo Via Luisa del Carretto 66 Torino Telefono 011 8192859 011 8192859 fax Indirizzo Telefono Coordinatore per la progettazione Studio O Siniscalco Ing Umberto Siniscalco Indirizzo Via Treviso 12 10144 Torino Telefono 011 7714685 011 745176 fax Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 4 Indirizzo Telefono Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 5 MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL OPERA Tipo isp isp Cadenza Ditta Rischi Attrez
184. ue macrofasi corrispondenti alla partizione del tracciato in parti con priorit realizzative diverse Sono previste due rampe di cantiere protette da steccato per l accesso separato di mezzi di cantiere e personale addetto una per l accesso al campo base su Corso Potenza a all area di cantiere da Corso Potenza da realizzare ad inizio lavori l altra per permettere il passaggio dei mezzi nel tunnel al di sotto di Via Borgaro per lo scarico della terra scavata nel futuro parco che si verr a formare con il procedere dello scavo nella fase costruttiva 2 5 2 Organizzazione del cantiere In allegato 3 si riportano le planimetrie dell area di cantiere e del campo base individuando vincoli sito situazione di cantiere e vincoli esistenti aree per i servizi lavorativi e per lo stoccaggio materiali predisposizione di accessi recinzioni impianto di cantiere baracche logistica Tali indicazioni forniscono una possibile ipotesi di soluzione di accantieramento che sar eventualmente aggiornata a cura del CEL di concerto con il Direttore di Cantiere E facolt di ciascuna impresa proporre modifiche o varianti in funzione della propria organizzazione unitamente ad una relazione giustificativa appositamente compilata facolt del CEL accettare le richieste di modifica in relazione alla globalit del progetto 5 2 1 Avvisie cartellonistica La cartellonistica di sicurezza installata sul posto di l
185. uzione primaria per l alimentazione dei baraccamenti e delle installazioni tecnico logistiche di illuminazione del cantiere ecc quadri fissi e centralini per la distribuzione dell energia elettrica all interno dei baraccamenti quadri fissi per l alimentazione dei quadri finali sui luoghi di lavoro quadri mobili a cavalletto o installabili a parete per l alimentazione delle utenze impiegate sui luoghi di lavoro I quadri dovranno rispondere alle norme CEI specifiche e completi della certificazione prevista dalle stesse e rilasciata dal costruttore Il grado di protezione di tutti 1 quadri elettrici compresi quelli di bordo dei macchinari dovr essere pari ad almeno IP43 tale grado di protezione va inteso con l entrata dei cavi effettuata a regola d arte e con la porta chiusa se il quadro previsto per funzionare con la porta chiusa Tutti i quadri saranno dotati di interruttore generale di emergenza del tipo a fungo rosso posizionato all esterno per i quadri dotati di sportello chiudibile a chiave coincidente con l interruttore generale di quadro per i quadri privi di chiave Gli interruttori posti a protezione delle linee in partenza dei quadri dovranno essere provvisti delle indicazione delle utenze asservite 4 4 8 2 4 Conduttori Dovranno essere del tipo previsto per l impiego in cantiere in particolare per i conduttori flessibili dovr essere previsto l utilizzo di cavi con rivestimen
186. valendosi di idonea cartellonistica stradale verticale ed orizzontale e ove occorre deviare il traffico a monte del cantiere previa autorizzazione degli enti competenti Reti elettriche idriche fognarie telefoniche l impresa dovr verificare l esatta collocazione delle reti interrate ed aeree prima di eseguire gli scavi in progetto Presenza di altri cantieri nell area interessata dal cantiere sono in corso altri cantieri alla data di redazione del presente PSC residenze e attivit commerciali e per terziario Chiesa lato sud Il posizionamento di eventuali mezzi di sollevamento dovr tener conto della presenza preesistente di gru e o autogr nel cantiere chiesa e nei cantieri case e richieder la redazione della Procedura gru interferenti a cura e onere dell Appaltatore 4 4 Organizzazione del cantiere 4 4 1 Premesse La cantierizzazione prevista nel presente Piano stata studiata nell ipotesi della assenza del cantiere residenziale lato nord di Via Val della Torre adiacente al palazzo Telecom denominato futuro cantiere nelle tavole in allegato 3 in particolare se tale cantiere dovesse avviarsi prima o durante il cantiere oggetto del presente PSC le recinzioni situate in Via Val della Torre lato nord saranno da traslare verso sud in corrispondenza pi o meno del limite del tunnel Questa scelta permetter la accessibilit all area da parte dei mezzi del cantiere citato Alla conclusione
187. ve sovrintendere alle varie lavorazioni fissare il calendario delle riunioni periodiche necessarie per valutare ed esaminare le lavorazioni critiche le interferenze tra lavorazioni e gli aggiornamenti al piano stesso informare e formare i lavoratori in merito ai rischi specifici cui sono esposti alle norme essenziali di prevenzione ai loro doveri e responsabilit in materia disporre ed esigere dai lavoratori l osservanza delle norme di sicurezza e l utilizzo dei mezzi di protezione messi loro a disposizione informare le imprese che operano in cantiere con contratti di appalto o subappalto dei rischi connessi all attivit generale del cantiere verificare la conformit alla normativa vigente dei macchinari presenti in cantiere 3 2 2 5 Capo Cantiere Ha la funzione di controllare il rispetto delle misure previste dal PSC e la regolare manutenzione ed utilizzo anche ai fini della sicurezza delle macchine e delle attrezzature controllare ed esigere dai lavoratori l osservanza delle norme igieniche e di sicurezza e l utilizzo appropriato dei mezzi di protezione messi a loro disposizione 3 2 2 6 Lavoratori Devono conformemente a quanto previsto dalle disposizioni legislative in materia osservare le misure predisposte e le disposizioni impartite dall azienda e dai responsabili superiori ai fini della sicurezza individuale e collettiva usare con cura ed in modo appropriato 1 dispositivi di sicurezza e gli a
188. ven 04 11 05 15g dom 04 12 05 15g dom 04 12 05 179g sab 03 09 05 1g sab 03 09 05 1g sab 03 09 05 1g sab 03 09 05 30g dom 04 09 05 30g dom 04 09 05 75g mar 04 10 05 759 mar 04 10 05 309 lun 19 12 05 309 lun 19 12 05 439 gio 19 01 06 439 gio 19 01 06 2419 lun 03 10 05 lg lun 03 10 05 lg lun 03 10 05 lg lun 03 10 05 lg lun 03 10 05 204g mar04 10 05 759 mar 04 10 05 259 mar 04 04 06 104 g lun 19 12 05 104 g lun 19 12 05 369 sab 29 04 06 369 sab 29 04 06 286g dom 18 12 05 1g dom 18 12 05 1g dom 18 12 05 45g lun 19 12 05 45g lun 19 12 05 180 g sab 04 02 06 59g sab 04 02 06 1219 mar 04 04 06 609 ven 04 08 06 609 ven 04 08 06 59g sab 04 02 06 59g sab 04 02 06 264g mar 04 04 06 90g ven 01 09 06 90g mar 04 04 06 619 lun 03 07 06 869 dom 01 10 06 4g mer27 12 06 lg mer 27 12 06 lg gio 28 12 06 lg ven 29 12 06 lg sab 30 12 06 lg sab 30 12 06 Fine ven 31 12 04 ven 31 12 04 lun 02 05 05 gio 31 03 05 ven 01 04 05 lun 02 05 05 lun 02 05 05 sab 30 12 06 dom 08 05 05 mar 03 05 05 mar 03 05 05 mer 04 05 05 mer 04 05 05 mar 03 05 05 gio 05 05 05 sab 07 05 05 mar 03 05 05 gio 05 05 05 sab 07 05 05 sab 07 05 05 dom 08 05 05 lun 03 04 06 lun 02 05 05 ven 02 09 05 dom 02 10 05 sab 17 12 05 lun 03 04 06 gio 24 11 05 gio 05 05 05 mer 04 05 05 mer 04 05 05 mer 04 05 05 gio 05 05 05 dom 15 05 05 dom 15 05 05 sab 09 07 05 sab 09 07 05 mer 24 08 05 mer 24 08 05 lun 24 10 05 lun 24 10 05
189. vizi di pronto soccorso antincendio ed evacuazione dei lavoratori 3 Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Dicembre 2004 intervenire tempestivamente con gli estintori di tipo adeguato alle sostanze che hanno preso fuoco a fuoco estinto controllare accuratamente l avvenuto spegnimento totale delle braci arieggiare i locali prima di permettere l accesso delle persone Per incendi di vaste proporzioni dare il pi celermente possibile l allarme e fare allontanare tutte le persone accertandosi che tutte siano state avvertite intervenire sui comandi di spegnimento degli impianti di ventilazione e condizionamento accertarsi che nessuno stia usando l ascensore e intervenire sull interruttore di alimentazione dei motori mettendolo fuori servizio interrompere l alimentazione elettrica e del gas nella zona interessata dall incendio richiedere l intervento dei Vigili del Fuoco azionare gli eventuali impianti fissi di spegnimento allontanare dalla zona di incendio i materiali infiammabili 9 3 3 Regole fondamentali per l uso di estintori Per un efficace intervento di spegnimento con estintori portatili dopo avere scelto i tipo pi idoneo a disposizione e averlo attivato secondo le istruzioni d uso occorre agire con progressione iniziando lo spegnimento del focolaio pi vicino sino a rag
190. vori Prima dell affidamento dei lavori il Committente nomina quale CEL il soggetto indicato nel cap 1 1 Individuazione dei soggetti coinvolti dopo aver verificato i suoi requisiti tecnico professionali Art 3 del D Lgs 494 96 Trasmissione della Notifica Preliminare Prima dell inizio dei lavori e prima di ogni eventuale aggiornamento il Committente inoltra la notifica agli organi di Vigilanza territorialmente competenti ASL e Direzione Provinciale del Lavoro Art 11 del D Lgs 494 96 Rilascio della dichiarazione del Coordinatore in fase di progettazione Da rilasciare al Committente comma 1 del D Lgs 494 96 Art 10 Rilascio della dichiarazione del Coordinatore in fase di esecuzione Da rilasciare al Committente Art 10 comma 1 del D Lgs 494 96 Cap 4 individuazione analisi e valutazione dei rischi Piano di Sicurezza e Coordinamento per la realizzazione del nuovo Corso Mortara nel tratto tra Via Borgaro e Corso Potenza in Torino Verifica della idoneit delle imprese esecutrici Dicembre 2004 Prima dell affidamento dei lavori il Committente o il Responsabile dei Lavori verifica l idoneit tecnico professionale anche attraverso Piscrizione alla C C LA A art 3 comma 8 lettera a del D Lgs 494 96 come modificato dal D Lgs 528 99 e dal D Lgs 276 2003 Prima dell affidamento dei lavori il Committente o il Responsabile dei Lavori chiede una
191. zature di Dispositivi ausiliari in Osservazioni compartimento incaricata potenziali sicurezza in locazione esercizio 8 A o Allagamento Come da Da definirsi in funzione x 2anni Da definire cadute a terra normativa in dell intervento da acque meteoriche i a q scivolamento vigore effettuare Come da Da definirsi in funzione 3 i 3 Folgorazione SR di Impianto elettrico x 2anni Da definire i normativa in dell intervento da elettrocuzione i vigore effettuare 3 Cadute a terra Come da Da definirsi in funzione Verde pubblico x Da definire punture tagli normativa in dell intervento da periodo Ghia i abrasioni rumore vigore effettuare estivo Quando Scivolamento Come da Da definirsi in funzione Sgombero neve x _ Da definire cadute a terra normativa in dell intervento da necessario i cile Allegato 4 Fascicolo Tecnico Pag 6 MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL OPERA Lavori di revisione Strutture Tipo isp isp Ditta Rischi Attrezzature di compartimento incaricata potenziali sicurezza in esercizio Cadute a terra Come da Strade e rotonde E NE Da definire investimento da normativa in stradali necessario apo autoveicoli Come da Quando HAI Da definire Cadute a terra normativa in necessario Allegato 4 Fascicolo Tecnico Dispositivi ausiliari in locazione 8 Da definirsi in funzione dell intervento da effettuare Da

Piano di sicurezza e coordinamento

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