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Piano di sicurezza sezioni 1,2,3

1. 58_PSOR Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE P LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE x NT P LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE x NT P UTILIZZARE PONTI A SBALZO SOLTANTO ja NON 1 IRREGOLARITA 1 QUANDO NON SIA POSSIBILE L IMPIEGO DI x X NT UN NORMALE PONTEGGIO 4 1 2 LA LARGHEZZA DELL INTAVOLATO NON x NT DEVE ESSERE SUPERIORE A 1 20 M P 2 CADUTA DALL ALTO 1 IL PARAPETTO DEVE ESSERE PIENO x NT P VERIFICARE LA RESISTENZA DEL PIANO DI 3 STABILIT i APPOGGIO DEI TRAVERSI X P I TRAVERSI DEVONO ESSERE 3 2 SOLIDAMENTE ANCORATI ALL INTERNO A x NT PARTE STABILE DELL EDIFICIO NON IMPIEGARE CONTRAPPESI P LE PARTI INTERNE DEI TRAVERSI DEVONO 3 3 ESSERE COLLEGATE RIGIDAMENTE TRA X NT LORO CON DUE ROBUSTI CORRENTI P VERIFICARE LA STABILITA DOPO 3 4 VIOLENTE PERTURBAZIONI X x NT ATMOSFERICHE O PROLUNGATO INUTILIZZO P GLI ELEMENTI FISSI PORTANTI DEVONO ESSERE APPLICATI ALLA COSTRUZIONE d MENSOLE METALLICHE 1 STABILIT 1 CON DISPOSITIVI CHE OFFRANO PIENA X GARANZIA DI RESISTENZA P LE REGOLE DA RISPETTARE PER MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE x NT P LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI
2. SERVIZI PRESENTI LA PRESENZA DI LINEE AEREE PER ILLUMINAZIONE O PER FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA OBBLIGA AD UNA VALUTAZIONE SPECIFICA DEL PROBLEMA 47_PSOR OPERAZIONI METODO LINEE ELETTRICHE RISCHI FOLGORAZIONE LE LINEE DEVONO ESSERE TALI DA NON INDURRE RISCHI DI TRASFERIMENTO DI TENSIONE E QUINDI PROTETTE SIA ELETTRICAMENTE SIA MECCANICAMENTE Fase organizzativa PRESENZA DI UN PREPOSTO NON RISPETTO DI NORME O DI PROGETTI LA PRESENZA DI UN PREPOSTO E SEMPRE RICHIESTA DURANTE LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO IL PERSONALE DESTINATO AL MONTAGGIO DEVE ESSERE PRATICO DELLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO IL PERSONALE ADDETTO DEVE AVERE A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI ADATTI E MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE NECESSARI SONO NECESSARI SCARPE CASCO GUANTI CINTURA DI SICUREZZA CON BRETELLE MEZZI DI ASSICURAZIONE PER I MEZZI ANTICADUTA SI RICORDA CHE LA ALTEZZA MASSIMA DI CADUTA CONSENTITA NON DEVE SUPERARE IL METRO E CINQUANTA IL RESPONSABILE DI CANTIERE DEVE FAR INDOSSARE TALI DPI SUCCESSIONE DELLE FASI IRREGOLARITA LA SUCCESSIONE DELLE FASI DI MONTAGGIO INDICATE NELLA AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE DEVE VENIRE RISPETTATA RIFERIMENTO ALLE SCHEDE GENERALI PER IL PONTEGGIO PER LE SCALE E PER GLI IMPALCATI DELIMITAZIONE DELL AREA DI MONTAGGIO CADUTA DI PEZZI L AREA DI MONTAGGIO DEVE VENIRE DELIMITATA MONTAGGIO DEI PRIMI ELEME
3. ESPLOSWO TTI LIBERE D AZIONE DELLA GRU D AZIONE DELL ESCAVATORE CON ACQUA PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 0 1 TAVOLA 2 SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI 40 41 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI Progetto esecutivo CANTIERE Interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia di Venaria Reale Sostituzione serramenti vetri deposito vu X 2 area baraccamenti spogliatoi e servizi igienici recinzione di cantiere AREA DI CANTIERE DIMENSIONAMENTO CANTIERE UOMINI GIORNO 400 NUMERO MASSIMO DI LAVORATORI CONTEMPORANEAMENTE PRESENTI 10 IPOTESI IMPRESE PRESENTI IMPRESA PRINCIPALE SUBAPPALTI IMPRESA PRINCIPALE NUMERO MASSIMO DI IMPRESE CONTEMPORANEAMENTE PRESENTI 3 REFETTORIO LOCALI DI RIPOSO E RICOVERO requisiti dotati di tavoli e sedie ben illuminati riscaldati nella stagione fredda N B UNA DIVERSA ORGANIZZAZIONE IPOTESI DI CANTIERE PUO ESSERE PROPOSTA DALL IMPRESA IN FASE DIMENSIONAMENTO DI P O S BARACCAMENTI SPOGLIATOI DOCCE requisiti dotati di requisiti 1 doccia ogni 10 armadietti doppi persone il locale docce deve chiudibili a chiave essere comunicante con lo spogliatoio n 1LOCALE SPOGLIATOIO n 1 WC CON 2LAVABI WC E LAVABI requisiti 1 wc ogni 10 persone 1 lavandino ogni 5 persone mezzi per detergersi e asciugarsi P
4. Prospetto ovest Prospetto sud PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Serramenti Reggia PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Serramenti Padiglione Ponente 22 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 1 0 1 RISCHI TRASMESSI DALL AMBIENTE ESTERNO Reti di servizi tecnici Prima dell apertura del cantiere richiedere all Ente fornitore di pertinenza indicazioni di eventuali condutture interrate nell area di cantiere appartenenti a reti elettriche idriche fognarie del gas e telefoniche Mettere in opera delle segnalazioni relative a tali impianti se interrati Verificare la presenza di eventuali linee elettriche aeree onde evitare possibili interferenze e responsabilizzare il capo cantiere sulla necessit di attivare con continuit tali verifiche PRESENZA DI SERVIZI ESEMPIO DI SCHEDA CON CUI IL RESPONSABILE DI CANTIERE VERIFICA L EVENTUALE PRESENZA DI SERVIZI TECNICI E LE ATTREZZATURE CHE INTENDE UTILIZZARE Sono stati rilevati i seguenti servizi SERVIZI TECNICI PRESENZA ATTREZZATURE PREVISTE Scavatori Frese Perforatori Altro Alta tensione interrata SI NO Scavatori Autogru Pompe per calcestruzzo Piattaforme mobili Altro Alta tensione aerea SI NO Scavatori Frese Perforatori Altro Linee telefoniche interrate SI NO Scavatori Autogru Pompe per calcestruzzo Piattaforme mobili Altro Linee telefoniche aeree SI NO Scavatori Frese Perforatori Altro
5. 2 area baraccamenti accesso pedonale accesso A TAS uas E 1 accesso da via Nazario Sauro carraio 3 prospetto ovest _ DA APPORRE NELL AREA BARACCAMENTI AI NON ADDETTI AI LAVORI La ditta non risponde di eventuali danni a persone o cose J ALTRI SEGNALI HA PROTEZIONE PROTEZIONE PROTEZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA OBBLIGATORIA JDNDUAE ire asal ESTINTORE PRONTO 4 SEAT E RESPIRATORIE CONTRO LE CADUTE OBBLIGATORIE maTERIALI DAI PONTEGEI pomena O SOSPES ALL EGTERNI DEI PONTEGEI AA PASSAGGIO OBBLIGATORI OBBLIGATORIO CASCO DI PROTEZIONE PROTEZIONE GUANTI DI PROTEZIONE SEGNALAZIONE DELLE DEL VISO PER PEDONI OBBLIGATORIA SEBEL CALORIE OBBLIGATORI VIE DI CIRCOLAZIONE DA APPORRE NELLE POSTAZIONI DI LAVORO EIN PROSSIMITA DI ES DI RECINZIONE DI CANTIERE H 2 m ES DI RECINZIONE DI AREA DI LAVORO SCAVI E PASSAGGI SEGNALI DI AVVERTIMENTO gt v OMIA LA G AI CARICHI SOSPESI CADUTA MATERIALI 6000 Srtoma a f ks SEGNALETICA DA APPORRE A A A WEIATQA NONZGGGARE ALLE PERSONE NON AGLI ACCESSI DI CANTIERE MOVIMENTAZIONE N B UNA DIVERSA ORGANIZZAZIONE VELENOSE DI CANTIERE PUO ESSERE A A 2 LI PROPOSTA DACRIMPRESAIN FASE VIETATO FUMARE VIETATO PASSARE O VIETATO PASSARE 0 DIVIETO DI O USARE FIAMME SOSTARE NEL RAGGIO SOSTARE NEL RAGGIO SPEGNERE
6. METODO RISCHI FOLGORAZIONE CATTIVO FUNZIONAMENTO DELLE PROTEZIONI IL QUADRO DEVE ESSERE COLLEGATO A TERRA INFORMARSI PRESSO L UFFICO TECNICO IL LUOGO DI ALLACCIAMENTO L IMPIANTO DEVE ESSERE CERTIFICATO PER LE PARTI NECESSARIE Piano di fase Fase organizzativa DISTRIBUZIONE LE LINEE DEVONO ESSERE DI SEZIONE CONFORME ALLE PROTEZIONI DEL TIPO IDONEO A SOPPORTARE AZIONI MECCANICHE OLTRE CHE GARANTIRE LA RESITENZA A IMMERSIONE TEMPORANEA IN ACQUA E NON DEVONO CORRERER SU PAVIMENTO CAVI CHE DEVONO ESSERE IMMERSI IN ACQUA PER LUNGHI PERIODIDEVONO ESSERE DI TIPO DIVERSO GRADO DI PROTEZIONE IP X8 ATTREZZATURE ELETTRICHE E UTENZE IN OGNI CASO QUALSIASI ATTREZZO DEVE ESSERE ALIMENTATO DA LINEE PROTETTE CONTRO LE SOVRACORRENTI E CONTRO LE DISPERSIONE VERSO TERRA CON INTENSITA DI CORRENTE DI DISPERSIONE NON SUPERIORE A 30 MLLIAMPERE GLI ATTREZZI MOBILI UTILIZZATI SU PONTEGGI O IN PROSSIMITA DI GRANDI MASSE METALLICHE O IN LUOGHI RISTRETTI O UMIDI DEVONO ESSERE ALIMENTATI A TENSIONE lt 24 VOLT O ALIMENTATI ATTRAVERSO UN TRASFORMATORE D ISOLAMENTO BLOCCO CONDIZIONANTE CONTROLLI L IMPAINTO DEVE ESSERE CERTIFICATO DA TECNICO ABILITATO CHE VERIFICA LA COERENZA DELLE LINEE CON LE PROTEZIONI PRESENTI OLTRE AL FUNZIONAMENTO DELLE PROTEZIONI STESSE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE ALLACCIAMENTO DELL IMPIANTO SI DEVE VERIFICARE IL VALORE DELLA RESISTENZA
7. 15 05 IMPIANTO DI TERRA per CANTIERE PICCOLO 6 kW cad 2 00 apparecchi utilizzatori ipotizzati betoniera sega circolare puliscitavole piegaferri macchina per intonaco premiscelato e apparecchi portatili costituito da conduttore di terra in rame isolato direttamente interrato da 16 mm e n 1 picchetti di acciaio zincato da 1 50 m temporaneo per la durata del cantiere 165 00 330 00 0 00 28 15 05 005 28 15 05 Realizzazione di IMPIANTO di PROTEZIONE contro le cad 2 00 SCARICHE ATMOSFERICHE per gru ponteggio o altra massa metallica eseguito con corda nuda di rame da 35 mm collegata a dispersori in acciaio zincato di lunghezza 2 50 m infissi nel terreno compresi gli accessori per i collegamenti Per ogni calata 175 00 350 00 0 00 06 P07 A04 045 06 07 04 Interruttore automatico magnetotermico MT tipo modulare cad 6 00 curva C potere d interruzione superiore a 15 kA secondo norme CEI EN 60947 2 MT 15 25 KA curva da 40 a 63 67 32 403 92 0 00 06 P07 B01 060 06 07 01 Blocco differenziale da accoppiare ad interruttore cad 6 00 magnetotermico modulare classe AC per correnti di guasto alternate sinusoidali Bl diff 3P In gt 80A cl AC 30 mA 121 32 727 92 0 00 28 A20 MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA D Lgs 1 639 20 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett d 28 A20 A05 010 28 20 05 CARTELLONISTICA di segnalazione c
8. IL PERSONALE ADDETTO DEVE AVERE A DISPOSIZIONE GLI STRUMENTI ADATTI E MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE NECESSARI SONO NECESSARI SCARPE CASCO GUANTI CINTURA DI SICUREZZA CON BRETELLE MEZZI DI ASSICURAZIONE PER I MEZZI ANTICADUTA SI RICORDA CHE LA ALTEZZA MASSIMA DI CADUTA CONSENTITA NON DEVE SUPERARE IL METRO E CINQUANTA IL RESPONSABILE DI CANTIERE DEVE FAR INDOSSARE TALI DPI SUCCESSIONE DELLE FASI IRREGOLARITA LA SUCCESSIONE DELLE FASI DI MONTAGGIO INDICATE NELLA AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE DEVE VENIRE RISPETTATA RIFERIMENTO ALLE SCHEDE GENERALI PER IL PONTEGGIO PER LE SCALE E PER GLI IMPALCATI X X X X X xXx 62_PSOR Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI DELIMITAZIONE DELL AREA DI L AREA DI MONTAGGIO DEVE VENIRE MONTAGGIO GADUTA DI DELIMITATA SMONTAGGIO DEI PRIMI GLI ELEMENTI SONO TRATTENUTI O ELEMENTI VERTICALI E DEI PRIMI CADUTA DI ELEMENTI COLLEGATI AD ALTRI PER GARANTIRNE LA COLLEGAMENTI STABILITA IL DATORE DI LAVORO PROVVEDE AD EVIDENZIARE LE PARTI DI PONTEGGIO NON PRONTE PER L USO IN PARTICOLARE DURANTE LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO SMONTAGGIO O TRASFORMAZIONE MEDIANTE SEGNALETICA DI AVVERTIMENTO DI PERICOLO GENERICO E DELIMITANDOLE CON ELEMENTI MATERIALI CHE IMPEDISCONO L ACCESSO ALLA ZONA DI PERICOLO INIZIO SMONTAGGIO IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE PREVISTE PER LA ASSICURAZ
9. Linee fibre ottiche interrate SI NO Scavatori Frese Perforatori Altro Tubazioni acqua in pressione SI NO Scavatori Frese Perforatori Altro Tubazioni gas SI NO 23 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 SERVIZI TECNICI PRESENZA ATTREZZATURE PREVISTE Tubazioni fognature Scavatori Frese Perforatori Altro SI Scarichi Scavatori Frese Perforatori Altro SI Altro N B L analisi e la valutazione dei rischi relativi alle reti di servizi tecnici sono oggetto dello PSOR al paragrafo SG1 1 0 2 RISCHI DELL AMBIENTE NATURALE I rischi che l ambiente pu trasmettere al cantiere sono i seguenti RISCHI DELL AMBIENTE NATURALE MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE PROCEDURE DI EMERGENZA MOTI DEL TERRENO Non sono presenti apparecchi di sollevamento o ponteggi che richiedano particolari fondazioni o ancoraggi Vedi paragrafo 1 1 4 NEVE GHIACCIO In caso di neve il responsabile dell impresa valuter la necessit di sospendere i lavori In caso di gelate il responsabile dell impresa valuter la necessit di sospendere i lavori Sospensione dell attivit lavorativa SCARICHE In caso di temporali il responsabile di cantiere valuter la necessit Sospensione ATMOSFERICHE di sospendere i lavori dell attivit lavorativa PRESENZA DI In caso di forti piogge o in seguito ad esse il responsabile Sos
10. RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI COORDINATORE CONSULTAZIONE RLS DISPOSIZIONI PER DARE ATTUAZIONE A QUANTO PREVISTO DALL ARTICOLO 102 2 2 2G IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE PIANO DI FASE SEZ 3 2 1 DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN PIANO OPERATIVO RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE PIANO DI FASE SEZ 3 2 2 L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI FASE ORGANIZZATIVA PSOR DISPOSIZIONI PER DARE ATTUAZIONE A CORD4 QUANTO PREVISTO DALL ARTICOLO 92 PIANO DI FASE SEZ 4 1 COMMA 1 LETTERA C FASE OPERATIVA PSOP OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL COORDINATORE COORDINAMENTO 2 2 2H IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE DEI SEGUENTI ELEMENTI LE EVENTUALI MODALITA DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI INSTALLAZIONE DI CANTIERE RECINZIONE ACCESSI E SEGNALAZIONI PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR CANT1 TRA1 VIAB1 SEGNI SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE SEZ 2 0 TAV 1 SEZ 3 2 2 A 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 21 IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE DEI SEGUENTI ELEMENTI LA DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE INSTALLAZIONE DI CANTIERE SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR CANT2 CANT3 SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZI
11. 5 0 JIMPIANTI CANT 6 RIMOZIONE MATERIALI DI CANTIERE PRESENTI PONTEGGI ED OPERE PROVVISIONALI pag 41 PSOR PONT 0 0 COORDINAMENTO PONT 1 0 OPERAZIONI ESEGUIBILI A LIVELLO PONT 2 0 OPERAZIONI ESEGUIBILI FINO A 3 50 MT DI ALTEZZA PONT 2 1 PONTI SU CAVALLETTI PONTI 2 2 JANDATOIE E PASSERELLE PONT 3 0 OPERAZIONI ESEGUIBILI OLTRE 3 50 ML DI ALTEZZA PONT 3 1 PONTEGGI PONT 3 2 JPONTI SOSPESI PONT 3 3 PONTI SOSPESI MOTORIZZATI PONT 3 4 PIATTAFORME O SIMILARI PONTI 3 5 PONTI SU RUOTE PONT 3 6 PONTI A SBALZO PONT 3 7 SCALE PONT 3 8 LAVORI CON FUNI PONT 4 0 5 PONTEGGI E TRABATTELLI PONT 4 1 PONTEGGI TRABATTELLI LAVORI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI pag 65 PSOR INO 1 0 LAVORI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO CONF 1 0 LAVORI DA EFFETTUARE SULLE RAMPE DELLE SCALE Fase organizzativa 3 PSOR Piano di fase Fase organizzativa A COORDINAMENTO RIFERIMENTI COORD 4 PSOR 079000 gt 079000 079000 SI INTENDE CHE IL COORDINAMENTO E ARTICOLATO SU DUE LIVELLI CON RIFERIMENTO AL DLGS 81 08 E SMI ART 92 COMMA 1 LETTERA A E ART 92 COMMA 1 LETTERA C IL COORDINAMENTO CONSISTE NEL DEFINIRE TRA IL C E E IL R C LE REGOLE DI COMPORTAMENTO E DI GESTIONE DELLE OPERAZIONI CON LA VERIFICA E L EVENTUALE ADEGUAMENTO DEL PROGRAMMA OPERATIVO PER TENER CONTO 1 DELLE TECNOLOGIE UTI
12. G 0 e LAVORI DA ESEGUIRE N 32 PSOR Piano di fase Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE RIFERIMENTO ALL ART 126 DEL DL 81 08 PARAPETTO E SMI SI INTENDE PER SBARRAMENTO UNA PROTEZIONE CHE IMPEDISCA L ACCESSO A LUOGHI IN CUI SBARRAMENTO SUSSISTONO RISCHI QUALI CADUTA VERSO IL VUOTO CADUTA DI MATERIALE DALL ALTO SCIVOLAMENTO A LIVELLO 33_PSOR Piano di fase Fase organizzativa D IMPIANTO DI CANTIERE RIFERIMENTI CANT1 CANT6 34 PSOR Piano di fase Fase organizzativa c S A P F T m m m ft 3 IA e e e o Tisjir OPERAZIONI 5 METODO 5 RISCHI 5 MISURE NOTE 23 gt m ole A IN N b R gt m O L s m 2 n 4 o E gt a n m m Q 2 JI 2 gt OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC ce DL DE DURANTE L OPERAZIONE DI COORDINAMENTO TRA IL C E E IL R C SI DOVRANNO DEFINIRE LE REGOLE DI COMPORTAMENTO E DI GESTIONE DELLE OPERAZIONI CON LA REDAZIONE DI UNPROGRAMMA OPERATIVO CHE TENGA CONTO DELLE TECNOLOGIE UTILIZZATE DELLA PRESENZA DI ALTRI GRUPPI DI LAVORO DELLA TIPOLOGIA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE DEI MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE O AMBIENTALE DEI MEZZI DI PROTEZIONE O DEGLI APPRESTAMENTI NECESSARI i VERIFICA DELLA PRESENZA DI LAVORAZIONI O ATTIVITA CHE POSSANO INF
13. RISULTA L IMPRESA MANTIENE A DISPOSIZIONE DATI RELATIVI ALLA QUANTIT E ALLA NATURA DEL MATERIALE ED IL LUOGO DI RECAPITO DELLO STESSO MATERIALI DI SCAVO INQUINAMENTO LA TERRA DA SCAVO NON CONTAMINATA PU ESSERE RIUTILIZZATA IN RIEMPIMENTI DI AREE CON DESTINAZIONE D USO ASSIMILABILE ALL INDUSTRIALE O COMMERCIALE 21 PSOR Piano di fase Fase organizzativa E gt OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE s M 3 DEPOSITO TEMPORANEO 1 SCOORDINAMENTO 1 RIFIUTI SPECIALI IL LIMITE E 20 MC x x A U 3 4 2 PER I RIFIUTI PERICOLOSI OGNI 3 MESI X X N SENZA LIMITI s LA DITTA INCARICATA DEVE ESSERE M 3 INCARICO A DITTE SPECIALIZZATE 1 SCOORDINAMENTO 1 ISCRITTA ALL ALBO DEGLI SMALTITORI x x x A PER LA CATEGORIA DI COMPETENZA s LO SMALTIMENTO DEVE ESSERE M 3 1 2 EFFETTUATO PRESSO DISCARICHE x x x A AUTORIZZATE s PRIMA DELL USCITA DEL MEZZO DAL M 3 2 CONTAMINAZIONE 3 CANTIERE IL RESPONSABILE TECNICO x x x A DI CANTIERE DOVRA AVER VERIFICATO s L AUTORIZZAZIONE DEL MEZZO M 3 2 4 JATTRAVERSO IL CONTROLLO DELLA X X X A TARGA i 3 N g CHE IL CASSONE DEL MEZZO SIA BEN X X x CHIUSO DAL TELO 3 N 6 CHE IL MEZZO SIA STATO LAVATO X X X NELL APPOSITA FOSSA SE PREVISTA LA RESPONSABILITA DELLA REGOLARITA DELLE MACCHIINE EATTREZZATURE E DI COMPETENZA SPECIFICA DELL IMPRESA x L IMPRESA E TENUTA
14. SICURA NEL CASO DI EMERGENZA DEFINIRE NELLA RIUNIONE DI CUI AL PUNTO PRECEDENTE LA TIPOLOGIA DELLA VIA O DELLA ZONA SICURA MESSA IN OPERA DI PROTEZONI BARRIERE 27_PSOR Piano di fase Fase organizzativa P OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE VI 3 FARSI PROTEGGERE DA UN AUTOMEZZO x x AB CON SEGNALAZIONE A NORMA VI CONTROLLO DELLA SEGNALETICA CONTROLLO DEL TIPO DI SEGNALETICA AB 3 DOPO LA POSA INADEMPIENZE E DI POSA X X VI 3 FARSI PROTEGGERE DA UN AUTOMEZZO x x AB CON SEGNALAZIONE A NORMA STESURA DI CORDINI O i 4 ESECUZIONE DI TRACCIA CON INVESTIMENTO BUE BARBIERE ATTENZIONE x x MEZZO MOTORIZZATO VI PROTEGGERE CON AB 4 SEGNALAZONE CON CARTELLI ASSISTENZA CHI ESEGUE x x LA POSA DEL CARTELLO VI PREDISPORRE UNA ZONA AB 4 CREAZIONE VIA DI FUGA PROTETTA x x VI AB 4 OPZIONI VI 4 MESSA IN OPERA DI PROTEZONI AB BARRIERE VI FARSI PROTEGGERE DA UN AUTOMEZZO 4 CON SEGNALAZIONE A NORMA x x AB i vedi libretto allegato IL PREPOSTO DEVE SEMPRE AVERE A DISPOSIZIONE LA SCHEDA LA DITTA DEVE SEMPRE CONOSCERE I 222 MATERIALI IMPIEGATI E IL PERSONALE VI APPLICAZIONE MANUALE O A CONOSCERE LE MISURE AB 5 SPRUZZO CHIMICO O ALLERGIA ADDETTO DEVE ESSERE INFORMATO DI PRUDENZA E COME x x DEI RISCHI SPECIFICI DELLE SOSTANZE UTILIZZATE INTERVENIRE IN CASO DI INCIDENTE QUALI ROVESCIAMENTO INQUINAMENTO CONTAM
15. Trimestre 2 Trimestre 3 rimestre 4 M 1 M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 M8 1 TOTALE 120 g TOTALE CONSOLIDAMENTO DEL VERSANTE 2 ALLESTIMENTO DI CANTIERE 7g ALLESTIMENTO DI CANTIERE 3 COORDINAMENTO 1 1g COORD1 4 Recinzione 2g es ALLO3 5 Posizionamento baracche di cantiere 3g ALL04 6 Posa impianto di cantiere 3g ALLO5 7 Posa di cartelli di piccola dimensione 1g ALLOG 8 ALLESTIMENTO OPERE PROVVISIONALI 83 g ALLESTIMENTO OPERE PROVVISIONALI 9 COORDINAMENTO 2 1g COORD2 10 allestimento opere provvisionali fino a 3 5 metri di altezza 83 g PONT1 PONT3 11 SOSTITUZIONE VETRI DEI SERRAMENTI 98 g DEMOLIZIONI E RIMOZIONI 12 COORDINAMENTO 3 1g m COORD3 13 Smontaggio voletti dei serramenti 30 g 14 Montaggio telaio di protezione del vano 30 g 15 Movimentazione voletti 3g 16 Sostituzione vetri in laboratorio 35g 17 Adattamento telaio del serramento in laboratorio 35g 18 Rimozione telaio di protezione 30g ERR6 19 Montaggio guarnizioni 159 20 Montaggio voletti 30 g 21 POSA DI ISOLAMENTO 209 22 COORDINAMENTO 4 1g 23 Posa di materiale isolante 20g ISO01 24 SMONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI 3g EM SMONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI 25 COORDINAMENTO 5 19 m COORD19 26 smontaggio ponteggio e piani di lavoro 3g PONTO4 27 SMONTAGGIO CANTIERE 7g SMONTAGGIO CANTIERE Attivit Progetto Divisione rirrrrrrrrrrrrrrriiiii Data mar 28 10 14 Cardine Riepilogo Attivit esterne Cardine esterno Attivit i
16. fac simili di comunicazioni per il CSE il fac simile del registro infortuni la previsione della sequenza delle operazioni tramite il cronoprogramma e la valutazione dei costi della sicurezza la valutazione degli oneri per la sicurezza Nella Fase costruttiva sezione 4 vengono analizzati i processi produttivi relativi ad ogni edificio oggetto di intervento con l individuazione di procedure apprestamenti a attrezzature che devono venire individuate con lo scopo di garantire per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme Sono inoltre riportati i richiami a opportunit a necessit di coordinamento e consigli di comportamento nei confronti dell impresa Nella sezione 4 riportata la Scheda lavori in cui sono riassunte le lavorazioni da eseguire espresse in CODICE DI FASE LAVORATIVA La fase costruttiva viene sviluppata lavorazione per lavorazione fornendo indicazioni su a LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO b TIPOLOGIA DELLA LAVORAZIONE c CARATTERISTICHE E METODOLOGIA DI ESECUZIONE d SEQUENZA LAVORI e NECESSITA OPERE PROVVISIONALI f COORDINAMENTO g fase lavorativa 17 MONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI ponteggio piani di lavoro 10g ii y 18 COORDINAMENTO 2 19 719 montaggio ponteggio piani di lavoro balconcini di carico 9g POHT1PONT3 20 COORDINAMENTO 2 1g PIANO DI SICUREZZA PREMESSA All interno della Sequenza lavori si fa riferimento attraverso appositi codici vedi schema illustrativo al
17. A CALDO SCOORDINAMENTO PRESENZA DI SUBAPPALTI SCOORDINAMENTO 16 PSOR Piano di fase Fase organizzativa M 2 OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE s 5 SEGNALARE LE ZONE DI LAVORAZIONE x x x G IN MODO EVIDENTE AVVISARE IL COORDINATORE IN FASE DI E 5 RUMORE ESECUZIONE IN CAO DI x x x CONTEMPORANEITA DI OPERAZIONI TR RECINTARE LA ZONA DESTINATA AL A 1 ORGANIZZAZIONE MAGAZZINAGGIO CON RETI O NASTRI O x x ALTRO IDONEO TR SEGNALARE ELEMENTI CHE POSSANO 1 PROVOCARE PERICOLI VERSO L x x ESTERNO BLOCCARE FUSTI O LATTE CONTENENTI NONILASGIARE TR 1 MATERIALI POTENZIALMENTE DANNOSI MATERIALE DI QUESTO x x A AUTA MBIENTE TIPO SENZA CONTROLLO O SPROTETTO NON TRASPORTARE QUANTITA DI TR 1 MATERIALE DANNOSO O INFIAMMABILE X X A MAGGIORI DI 500 KG NELLO STESSO POSTO UN LUCALE AFFUSITU RISPONDENTE ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER I DEPOSITO DI MATERIALI FACILMENTE TR INFIAMMABILI IL LOCALE SAR n 1 MATERIALI INFIAMMABILI INCENDIO ESPLOSIONE ADEGUATAMENTE SEGNALATO CON X X APPOSITO CARTELLO E L ACCESSO SAR LIMITATO A PERSONE APPOSITAMENTE INCARICATE TR SUL LUOGO DI LAVORO POTR ESSERE n 1 TRASPORTATA SOLTANTO LA QUANTIT X X DA UTILIZZARSI NELLA GIORNATA SI RICHIEDE CHE LO STOCCAGGIO DI TR EVENTUALE MATERIALE INFIAMMABILE A 1 AVVENGA IN AREA ESTERNA E CHE X X SIANO PREDISPOSTI IN
18. AI Coordinatore per l esecuzione Ing Giancarlo Gonnet Via Vassalli Eandi 32 Torino OGGETTO INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE SOSTITUZIONE VETRI DEI SERRAMENTI CANTIERE STAZIONE APPALTANTE LAVORAZIONI ESEGUITE IN SUBAPPALTO DALLA DITTA A seguito di vostra richiesta 1 abbiamo svolto le seguenti azioni nei confronti dell impresa presente in cantiere e indicata in oggetto Fornito informazione circa i rischi presenti nel cantiere in oggetto Comunicato le regole di cantiere accessi impianti locali di servizio spogliatoi mensa utilizzo delle opere provvisionali Messo a disposizione il piano di sicurezza e recepito la accettazione da parte della ditta subappaltatrice indicata Ricevuto e verificato il piano di sicurezza operativo dell impresa subappaltatrice Verificato l informazione e formazione avvenuta nei confronti dei lavoratori addetti al cantiere circa le regole della sicurezza e comportamento relativamente al cantiere in oggetto Che abbiamo effettuato una verifica circa la necessit di coordinamento per eventuali sovrapposizioni o disturbi tra lavorazioni concomitanti e che tale coordinamento stato da noi promosso nei confronti delle ditte coinvolte in special modo nei confronti della Ditta in oggetto gt Verificato la necessit di un coordinamento operativo e la presenza nei luoghi di lavoro di un responsabile operativo Vv VV V VV 2
19. ANCHE SOLTANTO CON NASTRI COLORATI COPRIRE EVENTUALI BUCHI E PROTEGGERE DA RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO PREDISPORRE PONTI SU CAVALLETTI POSSIBILMENTE CON PROTEZIONE VERSO VALLE MANTENERE ORDINATO IL CANTIERE E PULITO 43 PSOR OPERAZIONI METODO E VIETATO RISCHI MISURE UTILIZZARE PONTI SU CAVALLETTI CON IMPALCATI NON COMPLETI Fase organizzativa MONTARE I PONTI SU CAVALLETTI SUGLI IMPALCATI DEI PONTEGGI MONTARE l PONTI SU CAVALLETTI SOVRAPPOSTI L UNO SULL ALTRO APPOGGIARE CAVALLETTI SU SUOLO NON COMPATTO E STABILE REGOLE DI MONTAGGIO MAX 200 CM Distanza massima consentita se si usano tavole di 30 x 5 lunghe 4 ml MAX 360 CM MAX 20 CM QUOTA 0 00 44 PSOR Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE SITUAZIONI PARTICOLARI DI MONTAGGIO SITUAZIONI PARTICOLARI DI MONTAGGIO PONTE SU BALCONI PONTE PROSPICIENTE VANI SCALA PONTE PROSPICIENTE FINESTRE A A AN ZA Z 1 ASSICURARSI CHE LA 7 FINESTRA SIA CHIUSA
20. ATTENZIONE AL CARICO E ALLA SUA STABILITA 18 PSOR Piano di fase Fase organizzativa gt RIFIUTI PRODOTTI VENGANO E RIFIUTI NON VENGANO SMALTITI NEL RISPETTO DELLE LEGGI AMBIENTALI IN VISTA DI UNO SMALTIMENTO RISPETTOSO DELL AMBIENTE OCCORRE FARE IN MODO CHE I DIVERSI RIFIUTI VENGANO RACCOLTI SEPARATAMENTE PER CATEGORIE E NON MISCHIATI gt 0 IN DI SOSPETTO INQUINAMENTO DELL EDIFICIO DEL SOTTOSUOLO OCCORRE EFFETTUARE UN INDAGINE PRELIMINARE PER INDIVIDUARE LE CATEGORIE E TIPI DI MATERIALE PRESENTI gt L IMPRESA PROVVEDE AD EFFETTUARE PER QUANTO POSSIBILE LA RACCOLTA SELETTIVA DEI RIFIUTI CANTIERE PREDISPONENDO CONTENITORI SEPARATI E AREE SPECIFICHE DI ACCUMULO E STOCCAGGIO P E OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE TR 2 MOVIMENTAZIONE DEI MEZZI e E 4 JINVESTIMENTI RIBALTAMENTI E esi BA X X X A NELL AREA DI CANTIERE AUTOCARRO SCOORDINAMENTI SEGUIRE L AUTISTA DEVE RISPETTARE TR PERCORSI SEGNALATI E LE ISTRUZIONI 2 1 2 RICEVUTE DAL RESPONSABILE DI x x x CANTIERE CIRCA LE MODALITA DI SOSTA CARICO E SCARICO L AUTISTA NON PUO SOSTARE TR SCARICARE CARICARE DEL MATERIALE A 2 1 3 FUORI DALLE ZONE APPOSITE X X X SEGNALATEGLI DAL RESPONSABILE DI CANTIERE 1 VERIFICARE LA PRESENZA DI UN TR 2 PEDONALI DURANTE LA 4 INVESTIMENTI 4 ADDETTO DELL IMPRES
21. DELLE PARETI E DELLA VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA 2 2 3F IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI Al RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI O MANUTENZIONI OVE LE MODALITA TECNICHE DI ATTUAZIONE SIANO DEFINITE IN FASE DI PROGETTO PIANO DI FASE FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 1 2 2 3G IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI Al RISCHI DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE PREVENZIONE INCENDI Sez 1 1 4 SCHEDE PRESENTI 2 3 1 DEPOSITO BOMBOLE DI GAS COMPRESSO A 5 SCHEDE DI MACCHINE UTENSILI E ATTREZZATURE 2 3 2 DEPOSITI DI COMBUSTIBILI OLIIE LIQUIDI INFIAMMABILI PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR TRA1 1 SEZ 3 2 2 2 2 3H IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALIS
22. DI PROTEZIONE COLLETTIVA 2 1 2 G LE MODALITA ORGANIZZATIVE DELLA PIANO DI FASE COOPERAZIONE E DEL COORDINAMENTO FASE ORGANIZZATIVA PSOR COORD SEZ 3 2 NONCHE DELLA RECIPROCA INFORMAZIONE FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 FRA I DATORI DI LAVORO E TRA QUESTI ED LAVORATORI AUTONOMI 2 1 2 H L ORGANIZZAZIONE PREVISTA PERIL PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELLE SEZ 1 1 4 SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO EMERGENZE ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI 2 1 2 I LA DURATA PREVISTA DELLE CRONOPROGRAMMA GENERALE SEZ 3 1 2 1 2 L LA STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA VALUTAZIONE DEI COSTI PER LA VALUTAZIONE DEI SICUREZZA COSTI PERLA SICUREZZA 2 1 3 IL TIPO DI PROCEDURE PIANO DI FASE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO AL PSC PIANO OPERATIVO CONTENUTI MINIMI Sez 3 2 1 STESSO E CONNESSE ALLE SCELTE AUTONOME DELL IMPRESA ESECUTRICE DA ESPLICITARE NEL POS 2 1 4 IL PSC E CORREDATO DA TAVOLE INSTALLAZIONE DI CANTIERE SEz 2 0 ESPLICATIVE DI PROGETTO ALLEGATO OPERE PROVVISIONALI SEZ 2 3 ALTRI ALLEGATI SEZ 2 4 11 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA RIFERIMENTI NEL PSC SEZIONE 2 2 1A IN RIFERIMENTO ALL AREA DI RETI DI SERVIZI TECNICI Sez 1 1 2 CANTIERE IL PSC CONTIENE L ANALISI DEGLI RISCHI DELL AMBIENTE NATURALE SEZ 1 1 2 ELEMENTI ESSENZIALI DI CUI ALL ALLEGATO PIANO DI FASE XV 2 IN RELAZIONE FASE ORGANIZZATIVA SG1 SEZ 3 2 2 ALLE CARATTERISTICHE DELL AREA DI CANTIERE 2 2 1B IN RIFERIMEN
23. DI TERRA RICEVERE LA CERTIFICAZIONE DELL IMPIANTO DALL IMPIANTISTA ED EFFETTUARE LA DENUNCIA ALL ISPESL 38 PSOR Piano di fase Fase organizzativa gt OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE DE PROTEZIONE MAGNETOTERMICA DIFFERENZIALE A i lt 0 03 A N ii TABELLA INDICATIVA DELLE SEZIONI A m S DEI CAVI CONSIGLIATE IN FUNZIONE CHELAX DELLE PROTEZIONI SEZIONE DEL CAVO SIACOORDINATA CON LA 1 5 mmq 10 PROTEZIONE A MONTE j 2 5 mmq 13 1 4 16 6 24 AL QUADRO SECONDARIO 10 mma 39 16 mmq 45 25 mmq 70 40 mmq 100 0 C A VERIFICARE SE L IMPIANTO DEFINITIVO E N 9 1 TERRA GIA PREVISTO T 0 1 IMPIANTO PREDISPOSTO k iA T 39_PSOR Piano di fase Fase organizzativa SI RACCOMANDA LA RIMOZIONE DEI MATERIALI PRESENTI PRIMA CHE E OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC ce DL DE C RICHIEDERE 0 1 IMPIANTO ESISTENTE AUTORIZZAZIONE AL X COLLEGAMENTO c VERIFICARE PER LE GRANDI MASSE 0 BLOCCO CONDIZIONANTE SCARICHE ATMOSFERICHE 1 METALLICHE LA NECESSITA n X T DELL IMPIANTO DI TERRA L ALLACCIAMENTO DEVE ESSERE N IMPIANTI s DEFINITO CON L AZIENDA EROGATRICE X T c SE LA FOGNATURA NON A IL COLLEGAMENTO AVVIENE CON LA ESIS
24. FUNZIONE DELLE PROTEZIONI li J sottoquadro sottoquadro Betcnaggio PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 0 4 TAVOLA 5 SCAVI 46 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 SCAVI NON PRESENTI 47 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 1 NUMERI TELEFONICI DI SOCCORSO E UTILITA SOCCORSO PUBBLICO DI EMERGENZA 113 CARABINIERI 112 VIGILI DEL FUOCO 113 CROCE ROSSA ITALIANA 118 PRONTO SOCCORSO OSPEDALE 011 49911 GUARDIA MEDICA 011 4524000 POLIZIA MUNICIPALE 011 4072300 ENEL ASSISTENZA SCAVI 011 7781111 ACQUEDOTTO 011 2054322 GAS 011 23951 FOGNATURE 011 4072245 COMMITTENTE 011 4992300 RESPONSABILE DEI LAVORI PROGETTISTA 011 4992300 DIRETTORE LAVORI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE 011 19710433 COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE 011 19710433 IMPRESA APPALTATRICE 48 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 2 ALLEGATO OPERE PROVVISIONALI Per consentire le lavorazioni in quota essere previsto l allestimento di un ponteggio del tipo a telai prefabbricati o tubi e giunti di cui si allega uno schema di massima Tale schema non sostituisce il progetto calcolo tavole grafiche che l impresa deve redigere nei casi previsti dalla normativa vigente vedi PIMUS In luogo dei ponteggi per interventi puntuali o in posizioni difficilmente raggiungibili possibile prevedere l utilizzo di cestelli mobili a
25. IL PIANO DI LAVORO DI ALMENO 1 00 MT MA SE NE CONSIGLIA L INNALZAMENTO FINO A 1 20 ML 51_PSOR Fase organizzativa IL PRIMO MONTAGGIO DI TALE PROTEZIONE IL SUO ANCORAGGIO E LA SUA ROBUSTEZZA DEVONO ESSERE VERIFICATE E CONTROLLATE DAL RESPONSABILE DI CANTIERE DELLA IMPRESA PRINCIPALE METODO OPERAZIONI PER I MONTAGGI SUCCESSIVI IL LAVORATORE POTR PROVVEDER AL MONTAGGIO E AL CONTROLLO DELLA CORRETTA ESECUZIONE DOPO CHE IL RESPONSABILE DI CANTIERE ABBIA VERIFICATO CHE LA TECNICA D MONTAGGIO STATA CORRETTAMENTE ACQUISITA SI RACCOMANDA DI UTILIZZARE IL PIANO DI LAVORO SUPPLEMENTARE SOLTANTO IN PRESENZA DELLE PROTEZIONI SOPRA DESCRITTE 52 PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE RETE ELETTROSALDATA ya 20 X 20 IMPALCATO AUSILIARIO SOTTOPONTE MAX 2 50 M Fase organizzativa LE REGOLE DA RISPETTARE SONO CONTENUTE NEL DPR 164 56 ARTT 39 50 CONDIZIONI INIZIALI DA NON DIMENTICARE IRREGOLARITA VERIFICA DPR N 164 56 ARTT 39 50 I PONTI SOSPESI LEGGERI POSSONO ESSERE IMPIEGATI PER LAVORI DI FINITURA MANUTENZIONE O PICCOLA ENTITA 53 PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI I PONTI PESANTI NON DEVONO AVERE LARGHEZZA MAGGIORE DI 1 50 M Fase organizzativa VERIFICA PRESENZA LIBRETTO DI IMMATRICOLAZIONE LE REG
26. NECESSARIO DI APPARECCHI IDONEI A CONSENTIRE LA NORMALE RESPIRAZIONE QUALORA NON POSSA ESCLUDERSI LA PRESENZA DI GAS VAPORI O POLVERI INFIAMMABILI ESPLOSIVI OLTRE ALLE MISURE INDICATE AL o 4 PUNTO PRECEDENTE SI DEVONO ADOTTARE CAUTELE ATTE AD EVITARE IL PERICOLO DI INCENDIO O DI ESPLOSIONE QUALI L ESCLUSIONE X X NF DI FIAMME LIBERE DI CORPI INCANDESCENTI DI ATTREZZI DI MATERIALE FERROSO O DI CALZATURE CON CHIODI QUALORA SIA NECESSARIO LE LAMPADE DEVONO ESSERE DI SICUREZZA 67 PSOP PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 4 ALLEGATI PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 4 0 SCHEDE DI GESTIONE DELL EMERGENZA P1 TERREMOTO PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE SE VENGONO PERCEPITE SCOSSE SE SI E ALL INTERNO DI UN EDIFICIO USCIRE SEGUIRE IL PERCORSO DI ESODO INDICATO NELLA PLANIMETRIA SE GLI ALTRI OCCUPANTI SONO IN DIFFICOLT AIUTARLI AD USCIRE EVITARE DI CORRERE E GRIDARE ALLONTANARSI DAGLI EDIFICI E DALLE LINEE ELETTRICHE AEREE RESTANDO IN ATTESA CHE L EVENTO VENGA A CESSARE SE NON F POSSIBILE USCIRE NON SOSTARE AL CENTRO DEGLI AMBIENTI E RIPARARSI VICINO ALLE PARETI PERIMETRALI OD IN AREE D ANGOLO ED ATTENDERE CHE L EVENTO VENGA A CESSARE PRIMA DI ABBANDONARE LO STABILE ACCERTARSI SE LE VIE DI ESODO SONO INTEGRE E FRUIBILI ALTRIMENTI ATTENDERE L ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI SE LO STABILE STATO DANNEGGIATO RIMANERE IN ATTESA DI SOCCORSI SQUADRA DI EMER
27. PARAPETTO 2 ABBASSARE LE TAPPARELLE 7 CHIUDERE LE PERSIANE MONTANTI 3 SE IL SERRAMENTO NON E PRESENTE DOTARE IL PONTE DI PARAPETTO RETE ELETTROSALDAT JA 820 X20 MINIMO 90 lt TA MAX 60CM MAX60CM LEGATURE MAX 200 CM 45 PSOR Fase organizzativa P 5 OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I DL DE P 2 LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE NT P 2 LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE NT P CONDIZIONI INIZIALI DA NON a 2 DIMENTICARE 1 IRREGOLARITA 1 VERIFICA DL N 81 08 E SMI ART 130 P PROTEZIONE VERSO IL VUOTO aa 2 2 CADUTA DALL ALTO 1 PARAPETTO IDONEO x E 2 3 SCIVOLAMENTI CADUTE A 1 FISSARE SUL PIANO DI CALPESTIO x NT LIVELLO LISTELLI TRASVERSALI OGNI 40 CM CIRCA E 2 4 CADUTA MATERIALE 1 PROVVEDERE AL MONTAGGIO DI x NT DALL ALTO IMPALCATO DI SICUREZZA P NON SOVRACCARICARE CON CARICHI 2 5 STABILITA 1 ECCESSIVI x NT P SEGNALARE EVENTUALI IRREGOLARITA KA 2 N IRREGOLARIT 1 AL RESPONSABILE DI CANTIERE X 46 PSOR OPERAZIONI MONTAGGIO METODO MO
28. PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE X NT 59 PSOR OPERAZIONI METODO LE SCALE DEVONO POSSONO ESSERE UTILIZZATE QUANDO NON E POSSIBILE APPRESTARE ALTRI MEZZI DI LAVORO IN QUOTA PIU IDONEI PER ESEGUIRE LAVORAZIONI CHE PREVEDONO LA NECESSITA DI OPERARE CON LE DUE MANI LIBERE E OBBLIGATORIO INDOSSARE LA CINTURA DI STAZIONAMENTO RISCHI CADUTA SE LA QUOTA DI LAVORO E INFERIORE A SEI METRI SI PUO PROCEDERE CON SCALA ANCORATA O TENUTA AL PIEDE DA ALTRA PERSONA CONTROLLARE PRECEDENTEMENTE LA STABILITA DELLA SCALA E LA PLANARITA DEL PIANO DI APPOGGIO LE REGOLE PER LE SCALE SONO RICHIAMATI NEL CAPITOLO OPERE PROVVISIONALI Fase organizzativa Dr me ce om oe LAVORO SU SCALA SONO POSSIBILI SOLTANTO LAVORI DI LIMITATA ENTITA CHE NON COMPORTINO SOLLEVAMENTO DI PEZZI O ALTRE OPERAZIONI CHE CREINO INSTABILITA CADUTA SE LA QUOTA DI LAVORO E INFERIORE A SEI METRI SI PUO PROCEDERE CON SCALA ANCORATA O TENUTA AL PIEDE DA ALTRA PERSONA CONTROLLARE PRECEDENTEMENTE LA STABILITA DELLA SCALA E LA PLANARITA DEL PIANO DI APPOGGIO FOLGORAZIONE IN CASO DI FULMINI COLLEGARE IL PONTEGGIO A TERRA MEDIANTE INFISSIONE DI PICCHETTI NEL NUMERO NON INFERIORE A DUE E IN OGNI CASO UNO OGNI VENTI METRI DI PONTE O COLLEGANDOSI A PARTI METALLICHE GIA PROTETTE NEL CASO DI PICCOLI INTERVENTI SE L IMPIANTO E DI UN CERTO IMPEGNO E LA SUA DURATA E OLTRE QUINDICI GIORNI EFFETT
29. Piano di fase Fase organizzativa DL DE VERIFICA DELLE ATTREZZATURE CROLLO PRIMA DEL SOLLEVAMENTO IL SUPERVISORE CONTROLLA CHE COLLEGAMENTI TRA IL GANCIO DELLA AUTOGRU E IL CARICO DA SOLLEVARE PRESENTINO LE OPPORTUNE GARANZIE DI SICUREZZA SCEGLIERE IN MODO APPROPRIATO E MEDIANTE VERIFICA IL MEZZO DA UTILIZZARE IMBRAGO A BILANCERE CROLLO A DUE O QUATTRO TRATTI OPSIOPSO gt r o gt amp LO SFORZO AUMENTA CON L AUMENTARE DELL INCLINAZIONE DEI TRATTI PESO DEL CARICO CROLLO IL PESO DEVE SEMPRE ESSERE NOTO E NON DEVE SUPERARE LA PORTATA MAX DEL MEZZO DI SOLLEVAMENTO FAR ALLONTANARE IL PERSONALE A TERRA FAR SOLLEVARE IL CARICO DI POCHI CENTIMETRI E VERIFICARE L EQUILIBRIO E LA STABILITA SOLLEVARE ALL ALTEZZA GIUSTA E EVITARE TRASLAZIONI OBLIQUE OPZOPZOPZJOPZE o gt amp NON EFFETTUARE OSCILLAZIONI E URTI INDIVIDUARE TUTTI GLI OSTACOLI PRESENTI LUNGO IL PERCORSO DELL OGGETTO DA TRASPORTARE URTI DANNEGGIAMENTI L ADDETTO INCARICATO DI EFFETTUARE LE MANOVRE DEL MEZZO DI SOLLEVAMENTO DEVE STAZIONARE IN UN PUNTO A TERRA SICURO DAL QUALE POSSA AVERE TOTALE VISIONE DEI MOVIMENTI E DEGLI OGGETTI IN CAUSA X gt X X X X x X X X X X x 25_PSOR Piano di fase Fase organizzativa E OPERAZ
30. SERVIZI PRESENTI PRESTARE ATTENZIONE SE SI USANO MEZZI OPERATIVI CHE POSSONO RAGGIUNGERE ALTEZZE SUPERIORI A DUE METRI E CINQUANTA QUALI 15 PSOR Piano di fase Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE ESCAVATORI POMPE PER CALCESTRUZZO MACCHINE OPERATRICI CON BRACCIO TAGLIAERBA VALUTARE L OPPORTUNITA DI PORRE IN PROPRIETA PRIVATE DISTURBO O DANNI OPERA DELLE PROTEZIONI CONTROLLARE IN SEDE DI QUANDO SI DEVONO ESEGUIRE PROGETTO RIPETERE LAVORI SU STRUTTURE CON VERIFICARE GLI SCHEMI STATICI CON CON REGOLARITA E MEDI duas MEZZI PESANTI O ALLESTIRE crore uu SEDIMENTI PROGETTISTI E INDIVIDUARE EVENTUALI COLLEGAMENTI CASTELLI DI TIRO SU BALCONI O RISCHI INFORMATIVI CON LA STRUTTURE A SBALZO STAZIONE APPALTANTE E LE SOCIETA DI SERVIZI ELENCO DELLE MACCHINE E ATTREZZATURE O DELLE OPERE PROVVISIONALI CHE POSSONO COIVOLGERE SITUAZIONI DI QUESTO TIPO VERIICARE SOLTANTO SE SI USANO MEZZI DI GRANDE DIMENSIONE E DI PESO ELEVATO COMUNICAZIONE DA PARTE DELL IMPRESA INFORMAZIONE LA PRESENZA DI NOLI A CALDO DEVE ESSERE SEGNALATA AL COORDINATORE DA PARTE DEL RESPONSABILE DI CANTIERE PER POTER ATTIVARE LE PREVISTE OPERAZIONI DI COORDINAMENTO LA PRESENZA DI SUBAPPALTI DEVE ESSERE SEGNALATA AL COORDINATORE DA PARTE DEL RESPONSABILE DI CANTIERE PER POTER ATTIVARE LE PREVISTE OPERAZIONI DI COORDINAMENTO COORDINAMENTO PRESENZA DI NOLI
31. TALI AREE MEZZI DI ESTINZIONE PORTATILI 17 PSOR OPERAZIONI METODO MATERIALI DI TIPO VERNICI RESINE O ALTRO CHE NECESSITI SCHEDA DI SICUREZZA RISCHI CHIMICO SANITARIO MISURE LA MERCE DEVE VIAGGIARE CON LA SCHEDA DI SICUREZZA RELATIVA IL DATORE DI LAVORO DEVE PROVVEDERE ALLA INFORMAZIONE DEI LAVORATORI SUI RISCHI RELATIVI ALL USO DI MATERIALI CHE INDUCONO RISCHIO CHIMICO O CHE POSSONO ESSERE DANNOSI PER LE PERSONE O PER L AMBIENTE Piano di fase Fase organizzativa INGRESSO IN CANTIERE SI RICHIAMA IL RESPONSABILE DI CANTIERE ALLA VERIFICA DEGLI IMBALLAGGI E DELLE ETICHETTATURE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE E DEI CEMENTI D M 17 02 2005 D M 28 02 2006 CONTATTARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE O IL PERSONALE INCARICATO DELLA SORVEGLIANZA DEGLI ACCESSI INVESTIMENTI RIBALTAMENTI SCOORDINAMENTI IL RESPONSABILE DI CANTIERE INFORMA L AUTISTA CIRCA I RISCHI PRESENTI CFR 3 2 0 3 I PERCORSI DA SEGUIRE CFR 3 2 0 3 LA DISLOCAZIONE DELLE AREE DI CARICO E SCARICO DEI MATERIALI CFR 3 2 0 3 LA DISLOCAZIONE DELLE AREE DI DEPOSITO DI MATERIALI ATTREZZATURE E STOCCAGGIO RIFIUTI CFR 3 2 0 3 LA DISLOCAZIONE DELLE AREE DI DEPOSITO DI MATERIALI CON PERICOLO D INCENDIOO DI ESPLOSIONE CFR 3 2 0 3 TRASPORTO MATERIALI EDILI RISCHIO SPECIFICO DEL TRASPORTO
32. UNA SEGNALAZIONE CONTINUA DI PROTEZIONE DEGLI ADDETTI ANCHE IN PRESENZA DEI MEZZI DI SEGNALAZIONE POSTI LUNGO IL TRACCIATO SEGNALARE SEMPRE CON PERSONALE E CON BANDIERE USARE SE POSSIBILE UN MEZZO DI PROTEZIONE A MONTE DELLA ATTREZZATURA CON SEGNALAZIONE LUMINOSA NON LAVORARE IN CASO DI SCARSA VISIBILITA O IN RISCHIO DI MANTO SCIVOLOSO 29 PSOR OPERAZIONI METODO APPLICAZIONE CON AUTOCARRO ATTREZZATO RISCHI TRAFFICO MISURE IL RISCHIO DI TRAFFICO E LIMITATO SE LE SEGNALAZIONI SONO QUELLE PREVISTE DALLA PARTE GENERALE Piano di fase Fase organizzativa VAPORI O AEROSOL O NEBBIE IL PERSONALE ADDETTO DEVE ESSERE PROTETTO CON TUTE IDONEE CON MASCHERINE FILTRANTI ADATTE AL TIPO DI VERNICE UTILIZZATE IL COMPITO DI FORNIRE DPI IDONEI E COMPITO SPECIFICO DEL DATORE DI LAVORO LA ZONA CIRCOSTANTE DEVE ESSERE PROTETTA SOPRATTUTTO SE SI E IN VICINANZA DI TRAFFICO SI SEGNALA CHE L ATTREZZATURA CREA UNA NUBE DI AEROSOL NOTEVOLE E OBBLIGA CHI STAZIONA SUL MEZZO ALL ESTERNO DELLO STESSO A INDOSSARE MEZZI DI PROTEZIONE DI QUALITA MOLTO SUPERIORE A QUELLE NORMALMENTE UTILIZZATI PER LE ALTRE OPERAZIONI DI VERNICIATURA USARE TUTE MONOUSO DI BUONA QUALITA POSSIBILMENTE RASPIRANTI OLTRE A CASCHI VENTILATI E MASCHERA FILTRANTE IDONEA IL MEZZO DEVE VIAGGIARE CON FINESTRINI CHIUSI E DEVE ESSERE DOTATO DI FILTRI PER PERMETTERE
33. o inalazione 1 dose standard di adrenalina 90 00 90 00 0 00 28 A20 H05 005 28 20 05 ESTINTORE PORTATILE a polvere chimica omologato D M 7 cad 3 00 gennaio 2005 e UNI EN 3 7 montato a parete con idonea staffa e corredato di cartello di segnalazione Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il nolo il carico lo scarico ed ogni genere di trasporto gli accessori di fissaggio la manutenzione periodica il ritiro a fine lavori e quanto altro necessario per dare il mezzo antincendio in efficienza per tutta la durata del cantiere Estintore a polvere 34A233BC da 6 kg 15 20 45 60 0 00 4_prezzi Piano di sicurezza 28 A20 H10 010 28 20 10 ESTINTORE PORTATILE a CO2 approvato D M 07 gennaio cad 6 00 2005 certificato PED completo di supporto per fissaggio a muro cartello indicatore incluse verifiche periodiche per fuochi di classe d incendio B C da 5 kg Noleggio e utilizzo fino a 1 anno o frazione 32 00 192 00 0 00 28 20 15 005 28 20 15 ESTINTORE CARRELLATO a polvere chimica omologato cad 1 00 7 gennaio 2005 e UNI EN 3 7 montato a parete con idonea staffa e corredato di cartello di segnalazione Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il nolo il carico lo scarico ed ogni genere di trasporto gli accessori di fissaggio la manutenzione periodica il ritiro a fine lavori e quanto altro necessario per dare il mezzo antincend
34. protezione individuale b Dimensioni delle attrezzature confacenti alla natura dei lavori durata e caratteristiche del sito alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi Criteri per la scelta di sistemi di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota a Frequenza di circolazione b Dislivello c Durata dell impiego d Consentire l evacuazione in caso di pericolo imminente e Il passaggio da un sistema di accesso a piattaforme impalcati passerelle non deve comportare rischi ulteriori di caduta I lavori temporanei in quota possono essere effettuati soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori DPI usati nel montaggio smontaggio e trasformazione dei ponteggi Imbracature e caschi Funi cordini fettucce assorbitori di energia Connettori freni bloccanti carrucole posizionamento e sospensione Requisiti dei DPI o Possesso della marcatura CE e di tutte le cerificazioni previste Presenza di istruzioni di utilizzo chiare Adeguatezza del DPI al rischio da prevenire Adeguatezza del DPI alle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore Obblighi del datore di lavoro a Individuare sulla base dei rischi e dei DPI disponibili i DPI piu idonei a proteggere i lavoratori 50 moe m PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 Fornire i DPI con marchio CE Fissare le condizioni d uso e manutenzione Verificare che le istruzioni d uso s
35. tecniche dell elemento costituente la struttura portante necessario che vengano realizzate prove di resistenza statica e dinamica su un campione di struttura con un campione di ancoraggio Il collegamento tra gli elementi di un sistema di ancoraggio e il punto di ancoraggio dell imbracatura deve essere costituito da connettori conformi alla norma UNI EN 362 o alla norma UNI EN 12275 Q 52 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 2 1 CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS Piano di montaggio uso e smontaggio dei ponteggi ai sensi dell allegato XXII del Dlgs 81 08 e smi 1 Dati identificativi del luogo di lavoro 2 Identificazione del datore di lavoro che proceder alle operazioni di montaggio e o trasformazione e o smontaggio del ponteggio 3 Identificazione della squadra di lavoratori compreso il preposto addetti alle operazioni di montaggio e o trasformazione e o smontaggio del ponteggio 4 Identificazione del ponteggio 5 Disegno esecutivo del ponteggio 6 Progetto del ponteggio quando previsto 7 Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e o trasformazione e o smontaggio del ponteggio piano di applicazione generalizzata planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio evidenziando inoltre delimitazione viabilit segnaletica ecc modalit di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio portata della superficie omogeneit ripartizione del carico elementi di appoggi
36. uno utu tus 42 2 0 3 TAVOLA 4 IMPIANTI DI ALIMENTAZIONI E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICIT ACQUA GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI T O SSS SI EE 44 2 0 4 TAVOLA Bt SCAVI ori Le pil 46 2 1 NUMERI TELEFONICI DI SOCCORSO E UTILITA 48 2 2 ALLEGATO OPERE PROVVISIONALI 49 2 220 GENERALIT lai 50 2 2 1 CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS a AAA Ae 53 2 3 ALLEGATO PROCEDURE EMERGENZA AMIANTO 54 PIANO DI SICUREZZA SEZIONI 1 2 3 2 4 ALLEGATO LAVORAZIONI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI 55 3 SEZIONE 57 3 0 INTRODUZIONE 58 3 1 PIANO OPERATIVO CONTENUTI MINIMI 59 3 2 FASE ORGANIZZATIVA 60 OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL COORDINATORE 60 4 ALLEGATI 62 40 SCHEDEDIGESTIONE DELL EMERGENZA 63 4 1 COMUNICAZIONI FAC SIMILI 75 4 2 REGISTROINFORTUNI FAC SIMILE 80 4 3 ANAGRAFICA DI CANTIERE FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE 81 4 4 CRONOPROGRAMMA GENERALE 82 44 0 PREMESSA ii aa vet e rv e g 82 4 4 1 GESTIONE DELLE INTERFERENZE 00 82 45 VALUTAZIONE DEI COSTI PER LA SICUREZZA 84 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA 0 PREMESSA 0 0 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE I lavori oggetto del presente Piano di sicurezza e coordinamento sono relativi ad interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia di Venaria Reale che prevedono la sostituzione dei ve
37. 3 POSSEDERE LE IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI CHE OPERANO NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI NONCH LE PROCEDURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER EFFETTUARE TALI L ILAVORAZIONI PSC SEZIONE 3 ALLEGATO LAVORAZIONI IN AMBIENTI SOSPETTI DI x 1 LE TUBAZIONI CANALIZZAZIONI E RECIPIENTI IN CUI DEBBANO ENTRARE LAVORATORI DEVONO ESSERE PROVVISTI DI APERTURE DI X X NF RECIPIENTI SILOS E SIMILI ACCESSO AVENTI DIMENSIONI TALI DA POTER CONSENTIRE L AGEVOLE RECUPERO DI UN LAVORATORE PRIVO DI SENSI PRIMA DELL ACCESSO DI LAVORATORI CHI SOVRAINTENDE DEVE ASSICURARSI CHE ALL INTERNO NON 1 ESISTANO GAS VAPORI NOCIVI O UNA TEMPERATURA DANNOSA DEVE QUALORA VI SIA PERICOLO DISPORRE EFFICIENTI LAVAGGI X X NF VENTILAZIONE O ALTRE MISURE IDONEE COLUI CHE SOVRAINTENDE DEVE INOLTRE FAR CHIUDERE E BLOCCARE LE VALVOLE E GLI ALTRI DISPOSITIVI DEI CONDOTTI IN 1 COMUNICAZIONE CON IL RECIPIENTE E A FAR APPLICARE SUI DISPOSITIVI DI CHIUSURA O DI ISOLAMENTO UN AVVISO CON L INDICAZIONE X X NF DEL DIVIETO DI MANOVRARLI 1 ILAVORATORI ALL INTERNO DEI LUOGHI PREDETTI DEVONO ESSERE ASSISTITI DA ALTRO LAVORATORE ALL ESTERNO PRESSO X X NF L APERTURA DI ACCESSO ba 1 QUANDO LA PRESENZA DI GAS O VAPORI NOCIVI NON POSSA ESCLUDERSI O QUANDO L ACCESSO E DISAGEVOLE I LAVORATORI DEVONO X X NF ESSERE MUNITI DI CINTURA DI SICUREZZA E SE
38. 4 3 ANAGRAFICA DI CANTIERE FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE ANAGRAFICA DEL CANTIERE INDIRIZZO DEL CANTIERE COMMITTENTE NATURA DELL OPERA RESPONSABILE DEI LAVORI COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE COORDINATORE PER L ESECUZIONE DATA PRESUNTA INIZIO LAVORI IN CANTIERE DURATA PRESUNTA DEI LAVORI IN CANTIERE IMPORTO LAVORI NUMERO MASSIMO DI IMPRESE PRESENTI NUMERO MASSIMO DI LAVORATORI PRESENTI UOMINI GIORNO PRESUNTI Reggia di Venaria Reale Piazza della Repubblica 4 Venaria Reale TO Regione Piemonte Progetto La Venaria Reale Consorzio di valorizzazione culturale INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE SOSTITUZIONE VETRI DEI SERRAMENTI Ing Giancarlo Gonnet Ing Giancarlo Gonnet 120 gg nc Circa 200 000 00 di cui 13 879 23 per oneri della sicurezza Digs 81 08 e smi 3 10 TIPOLOGIA DELLE OPERE DA ESEGUIRE RIMOZIONE SERRAMENTI SOSTITUZIONE VETRI POSA SERRAMENTI POSA MATERIALE ISOLANTE 81 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 4 4 CRONOPROGRAMMA GENERALE 4 4 0 PREMESSA Il cronoprogramma si compone di fasi lavorative identificate con un codice alfanumerico ed analizzate nel Piano di fase costruttiva Sono altres individuate le fasi critiche per cui si prevede la necessit di un coordinamento tali COORDINAMENTI identificati con un numero progressivo riportano le condizioni minime pe
39. A COMPETENTE UN PIANO DI MONTAGGIO USO E SMONTAGGIO PIMUS IN FUNZIONE DELLA COMPLESSITA DEL PONTEGGIO DLGS 8 luglio 2003 n 235 I CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS SONO ELENCATI AL PUNTO PONT 5 61_PSOR OPERAZIONI SMONTAGGIO METODO LE ATTREZZATURE DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE NORME RISCHI IRREGOLARITA RIFERIMENTO AL DL 81 08 E SMI ART 112 E ARTT 122 130 E RESPONSABILITA DIRETTA E COMPLETA DELLA DITTA FORNIRE MEZZI E ATTREZZATURE CONFORMI ALLE NORME IN VIGORE gt lt Fase organizzativa VERIFICHE PRELIMINARI CEDIMENTO DEL TERRENO VERIFICA DEL TERRENO E DELLE EVENTUALI OPERE DI FONDAZIONE DEL PONTEGGIO PREDISPORRE SEMPRE UNA BASE DI RIPARTIZIONE SUL TERRENO IL TERRENO PUO DIVENTARE NON PORTANTE IN CASO DI PROLUNGATE PIOGGE O PER ALLAGAMENTO DELLA ZONA DI APPOGGIO SERVIZI PRESENTI LA PRESENZA DI LINEE AEREE PER ILLUMINAZIONE O PER FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA OBBLIGA AD UNA VALUTAZIONE SPECIFICA DEL PROBLEMA LINEE ELETTRICHE FOLGORAZIONE LE LINEE DEVONO ESSERE TALI DA NON INDURRE RISCHI DI TRASFERIMENTO DI TENSIONE E QUINDI PROTETTE SIA ELETTRICAMENTE SIA MECCANICAMENTE PRESENZA DI UN PREPOSTO NON RISPETTO DI NORME O DI PROGETTI LA PRESENZA DI UN PREPOSTO E SEMPRE RICHIESTA DURANTE LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO IL PERSONALE DESTINATO AL MONTAGGIO DEVE ESSERE PRATICO DELLE OPERAZIONI DI MONTAGGIO
40. A E IN STATO CONFUSIONALE CHIAMARE IL 118 ASSISTERE LA PERSONA FINO ALL ARRIVO DEI SOCCORSI amp ATTENDERE ISTRUZIONI SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO CHIAMARE IL 118 MANOVRE DI PRIMO INTERVENTO INFORMARE I SOCCORRITORI 74 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 4 1 COMUNICAZIONI FAC SIMILI L utilizzo delle schede allegate non obbligatorio Rimane l obbligo delle comunicazioni che posssono avvenire anche in sede di coordinamento 75 IMPRESA PRINCIPALE PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 MODELLO A DATA COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI O FASI DI LAVORO DATI IN SUBAPPALTO AI Coordinatore per l esecuzione Ing Giancarlo Gonnet Via Vassalli Eandi 32 Torino OGGETTO INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE SOSTITUZIONE VETRI DEI SERRAMENTI TIPOLOGIA DELL INTERVENTO LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO DATA INIZIO LAVORI Eventuali Subappalti presenti INTERVENTI SUBAPPALTI RIMOZIONE SERRAMENTI SOSTITUZIONE VETRI POSA SERRAMENTI POSA MATERIALE ISOLANTE In fede 76 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 IMPRESA PRINCIPALE DATA COMUNICAZIONE DI AVVENUTA CONSULTAZIONE RLS AI Coordinatore per l esecuzione Ing Giancarlo Gonnet Via Vassalli Eandi 32 Torino OGGETTO INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE SOSTITUZIONE VETRI DEI SER
41. A A TERRA CHE X X X A SCOORDINAMENTI COORDINI IL TRANSITO DI PEDONI MOVIMENTAZIONE DEI MEZZI DI DURANTE LE OPERAZIONI FORNITURA TR NON USCIRE DAI PERCORSI PROTETTI A 2 1 2 SENZA L AUTORIZZAZIONE x x x DELL ADDETTO DELL IMPRESA m EFFETTUARE LO SCARICO IN ZONA E 2 cui o n 1 ROVESCIAMENTO MATERIALE 1 IDONEA E CON MEZZI ADATTI ALLA x x TIPOLOGIA DEL MATERIALE SUL CANTIERE DEVONO ESSERE CREATE LE PREMESSE AFFINCHE SI PRODUCANO PER QUANTO POSSIBILE MENO RIFIUTI X X 19 PSOR Piano di fase Fase organizzativa B 2 OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE NON E PERMESSO SMALTIRE RIFIUTI AL s DI FUORI DELLE AREE APPOSITAMENTE M 1 INQUINAMENTO PREVISTE ALLO SCOPO NON x x A ABBANDONARE BRUCIARE O INTERRARE RIFIUTI DI CANTIERE SMALTIMENTO PERIODICO 8 IN DISCARICHE M 1 E VIETATO ACCUMULARE GRANDI AUTORIZZATE E VERIFICA x x QUANTITA DI RIFIUTI PERIODICA DELLA STABILITA DEL TERRENO E DEI MUCCHI s NON MESCOLARE RIFIUTI NON H 1 PERICOLOSI CON RIFIUTI PERICOLOSI X X NON MESCOLARE RIFIUTI NON PERICOLOSI RIUTILIZZABILI gt SEPARARE SEGUENTI RIFIUTI gt gt SCARTI DI GHIAIA E PIETRISCO NON PERICOLOSE O AMIANTO s M A s M A s M 1 CONTENENTE SOSTANZE CER 01 04 08 A PERICOLOSE s M 1 SCARTI DI SABBIA E ARGILLA CER 01 04 09 A s POLVERI E RESIDUI AFFINI NON M 1 CONTENENTI SOSTANZE CER 01 04 10 A PER
42. A COMUNICARE AL COORDINATORE PER L ESECUZIONE AC 0 INFORMAZIONE DELL IMPRESA 1 IRREGOLARITA 1 L ELENCO DELLE MACCHINE x x ATTREZZATURE MEZZI PROVVISIONALI ECC TALE ELENCO DEVE VENIRE AG 0 1 2 AGGIORNATO VOLTA PER VOLTA AD X OGNI CAMBIAMENTO O AGGIUNTA PER OGNI MACCHINA SI RICHIEDE CHE i VENGA EFFETTUATA UNA VERIFICA AG 0 1 3 ALMENO SETTIMANALE E IN OGNI CASO X SEMPRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE 22 PSOR AC OPERAZIONI METODO TI O RISCHI MISURE NOTE L ESITO DI TALE VERIFICA SE POSITIVA DEVE VENIRE COMUNICATA IMMEDIATAMENTE AL COORDINATORE O 1 4 TENUTA A DISPOSIZIONE NEL CANTIERE LA RESPONSABILITA E L ONERE DI TALE VERIFICA E COMPLETAMENTE A CARICO DEL IMPRESA RC CE Piano di fase Fase organizzativa DL DE AC AC LE MACCHINE ATTREZZATURE O ALTRO LA CUI VERIFICA NON RISULTASSE POSITIVA CIOE NON FOSSE 1 5 GARANTITA LA CONFORMITA ALLE NORME DEVONO ESSERE MESSE FUORI USO O ALLONTANATE DAL CANTIERE 1 0 IDONEITA ASSOLUTA AC CONFORMITA A QUANTO PREVISTO DALLE NORME E Al REQUISITI DI SICUREZZA COME INDIVIDUATI DALLA DIRETTIVA MACCHINE VERIFICA DELL IDONEITA 1 OPERAZIONE INDISPENSABILE 1 LEGATA ALL USO SI INTENDE COME IDONEITA ALL USO DI UNA MACCHINA LA POSSIBILITA VERIFICATA DI UTILIZZARE LA 1 1 MACCHINA NELLE CONDIZIONI DI CANTIERE IN MODO DA PERMETTERE SEMPRE IL RISPETTO DELLE NORME PREVISTE DALLA L
43. A FIRMA DEL CONTRATTO NELLA SUA FORMA ORGANIZZATIVA GENERALE AL COORDINATORE LA COMUNICAZIONE DEL PIANO OPERATIVO DEVE AVVENIRE PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI PER LA PARTE DI ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E PRIMA DELL INIZIO DI OGNI FASE LAVORATIVA 1 RIFFRIMENTO AL DOCUMENTO TUTTI QUELLI OPERATIVI DI IMPRESA IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI CONTIENE L INSIEME DELLE REGOLE GENERICHE DA RISPETTARE IN OGNI SITUAZIONE LAVORATIVA NEL CASO IN CUI IL POS NON SIA ESAUSTIVO PER LE LAVORAZIONI DEL PRESENTE APPALTO RIMANGONO VALIDI E DIVENTANO INTEGRAZIONE DEL POS LE INDICAZIONI FORNITE ALL INTERNO DELLE SCHEDE PRESENTI NELLA SEZIONE ALLEGATI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 1 GESTIONE DEL CANTIERE TUTTI 1 IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI CHE DEVE COPRIRE INSIEME AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO TUTTI RISCHI DERIVANTI DAI LAVORI PREVEDE LA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IL QUALE DEVE GARANTIRE IL RISPETTO DELLE NORME O DIRETTAMENTE O ATTRAVERSO UN SUO DELEGATO 12 PSOR C SICUREZZA GENERALE RIFERIMENTI SG1 TRA1 SMA1 MAC1 MAC2 VIAB1 SEGNI PRO1 13 PSOR Piano di fase Fase organizzativa RESPONSABILITA C S A PET B B B n S o ja P OPERAZIONI m METODO m RISCHI m MISURE NOTE s 3 5 B gt a o 5 m
44. ALLA LAVORAZIONE PRESENTE LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL RESPONSABILE DI CANTIERE x x NT E SEGNALATA AL COORDINATORE a ola 2 NEL TRACCIARE IL PIANO DI SICUREZZA E DI LAVORO SI TRASCURANO RISCHI SECONDARI QUALI SCHIACCIAMENTO DI DITA CON MARTELLI O X X ALTRI ANALOGHI PRESTANDO ATTENZIONE SOPRATTUTTO AL RISPETTO DELLE NORME IMPORTANTI EVITANO CADUTA ECC RISCHIO DA VERIFICARE CADUTA A LIVELLO E CONDIZIONIINIZIALIDA NON CONDIZIONI DELLA 52 4 0 MANTENERE ORDINATO IL X DIMENTICARE SUPERFICIE DI LAVORO SONO SUFFIOIENTI CANTIERE E PULITO CADUTA VERSO ALTRE ZONE PIU BASSE P DELIMITARE SEMPRE LA ZONA DI LAVORO o 11 1 1 2 CON CAVALLETTI O ANCHE SOLTANTO x NT CON NASTRI COLORATI P COPRIRE EVENTUALI BUCHI E 110 1 1 3 PROTEGGERE DA RISCHIO DI CADUTA x x NT DALL ALTO P o 2 1 1 LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE x NT 42_PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE Fase organizzativa CONDIZIONI INIZIALI DA NON DIMENTICARE IRREGOLARITA VERIFICA DL N 81 08 E SMI ART 139 ALTEZZA DI LAVORO ESEGUIBILE DA UN PIANO DI LAVORO AVENTE ALTEZZA INFERIORE A DUE METRI RISCHIO DA VERIFICARE CADUTA A LIVELLO E CONDIZIONI DELLA SUPERFICIE DI LAVORO CADUTA VERSO ALTRE ZONE PIU BASSE DELIMITARE SEMPRE LA ZONA DI LAVORO CON CAVALLETTI O
45. Abbiamo richiamato la ditta subappaltatrice ai seguenti impegni gt Il titolare della Ditta conscio delle responsabilit a proprio carico circa la sorveglianza dei luoghi di lavoro e dei propri dipendenti ne garantisce il controllo e ha verificato che i propri dipendenti hanno recepito le informazioni e la formazione ricevuta gt l titolare della Ditta garantisce che durante il lavoro nel cantiere rispetter nella sua identit di lavoratore autonomo o paragonabile a lavoratore autonomo le stesse regole in vigore nel cantiere per i lavoratori dipendenti gt Il titolare della Ditta garantisce di aver messo a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori il piano di sicurezza o che attuer questo obbligo prima dell inizio dei lavori inoltre si impegna al rispetto degli obblighi derivanti dagli accordi sindacali in vigore gt Il titolare della Ditta subappaltatrice si impegna a estendere le informazioni e gli impegni sopra richiamati a tutte le imprese che possano essere presenti in cantiere in dipendenza di qualsiasi rapporto con la ditta stessa gt Si impegna altres a segnalare la presenza di tali imprese o lavoratori autonomi alla Direzione Lavori e al Coordinatore per la sicurezza Per conferma e accettazione L Impresa subappaltatrice 79 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 4 2 REGISTRO INFORTUNI FAC SIMILE IMPRESA LAVORATORE TIPO INFORTUNIO PROGNOSI DESCRIZIONE 80 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3
46. BINIERI 011 4504800 POLIZIA DI STATO Torino 011 4647411 DISTACCAMENTO VIGILI DEL FUOCO 011 495501 28 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 VIGILI URBANI 011 4072300 QUESTURA Torino 011 55881 1 0 4 1 Primo soccorso Nel cantiere sar disponibile un locale provvisto di CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO 0 PACCHETTO DI MEDICAZIONE oppure un locale apposito adibito ad INFERMERIA cos come evidenziato nell installazione di cantiere TAV 2 Servizi igienico assistenziali Il personale addetto al servizio di pronto soccorso dovr essere dotato di mezzo di comunicazione I nominativi degli addetti al pronto soccorso saranno indicati nella bacheca di cantiere Il datore di lavoro di ogni impresa provveder a comunicare al coordinatore in fase di esecuzione i nominativi degli addetti al pronto soccorso la cui formazione deve essere conforme alla normativa vigente 1 0 4 2 Mezzi antincendio per il cantiere Nel cantiere saranno disponibili e opportunamente segnalati estintori a polvere e o a schiuma per i baraccamenti attrezzature e macchinari estintori a polvere per depositi e magazzini estintore ad anidride carbonica per apparecchiature elettriche I mezzi antincendio saranno mantenuti in efficiente stato di conservazione saranno controllati da personale esperto una volta ogni sei mesi e avranno istruzioni perfettamente leggibili Nel deposito in cui saranno conservati sar esposta la segnaletica relativa
47. CHINARIO DPR 320 art 30 E inoltre vietato l uso di fiamme libere di sostanze liquide infiammabili bombole di gas in pressione e di tutte le sostanze i cui vapori hanno un peso superiore a quello dell aria e tendono a depositarsi a terra 1 1 4 8 Come intervenire in caso di emergenza In caso di emergenza prevista l attuazione di una serie di procedure al fine di poter allertare i soggetti preposti alla gestione dell evento e consentire di circoscrivere il luogo interessato CHI SI ACCORGE DELLE SITUAZIONI DI PERICOLO In generale L ADDETTO ALLA SQUADRA DI EMERGENZA O IL RESPONSABILE DI CANTIERE PRESENTE NON E PRESENTE ATTIVA INTERVENTO EGUIRE PROCEDURE Si riporta in seguito una tabella riepilogativa per agevolare l intervento d emergenza e con le procedure d intervento richiamate e riportate nel presente PSC 32 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 EVENTO PROCEDURA CHI AVVISARE IN ENTE DACONTATTARE CANTIERE TERREMOTO P1 SQUADRA DI EMERGENZA 115 ALLAGAMENTO P2 SQUADRA DI EMERGENZA 115 INCENDIO P3 SQUADRA DI EMERGENZA 115 CROLLO O CEDIMENTO STRUTTURALE P4 RESPONSABILE DI 115 CANTIERE SPANDIMENTO SOSTANZE CHIMICHE P5 RESPONSABILE DI 115 CANTIERE PERDITE DI GAS P6 RESPONSABILE DI 115 CANTIERE ROTTURA FOGNATURE P7 RESPONSABILE DI GESTORE DELL IMPIANTO CANTIERE IDRICO AUTOSPURGO ROTTURA CAVI TELEFONICI P8 RESPONSABILE DI GESTORE TELEFONO CANTIERE ROTTURA FIBRE OTT
48. COORDINAMENTO in cui si riportano le condizioni minime per l esecuzione del lavoro A seconda della necessit accanto alla fase pu essere riportato un numero tra parentesi indicante un VINCOLO meglio specificato nella parte sottostante della sequenza lavori La condizione di VINCOLO espressa qualora l inizio o la fine di un attivit siano condizionate da particolari requisiti che devono essere soddisfatti per l avanzamento dei lavori La sezione Allegati del documento presentato si occupa della valutazione dei rischi di carattere generale legati all impianto generale del cantiere all uso di macchine attrezzi e eventuali apprestamenti in condizioni generali e contiene aspetti per lo pi legati a rispetto di norme o a organizzazione di impresa e viene sviluppata nell ipotesi che l impresa non abbia compilato il proprio documento di valutazione dei rischi in modo soddisfacente o in modo non coerente con il presente Piano di sicurezza Inoltre trova spazio in questa parte una valutazione specialistica del rischio analizzato per mansioni tale valutazione propedeutica allo sviluppo successivo del piano cosiddetto di fase e contiene inoltre una valutazione del rischio rumore conforme all art 103 del DLS 81 08 e smi 0 2 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA COMPITI E RUOLI Si riportano le difinizioni presenti all interno del Dlgs 81 08 e smi COMMITTENTE il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata indipendentemente
49. EDE INSTALLAZIONE CANTIERE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 2C IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE INSTALLAZIONE DI CANTIERE SEZ 2 0 TAV 3 PIANO DI FASE SEZ 3 2 2 FASE ORGANIZZATIVA PSOR VIABI SCHEDA 1 3 1 A 4 SCHEDE INSTALLAZIONE CANTIERE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 20 IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITA ACQUA GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI TIPO PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR 4 CANT5 SEZ 3 2 2 2 2 2E IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE INSTALLAZIONE DI CANTIERE sez 2 0 TAV 4 PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR CANT5 SEZ 3 2 2 12 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA RIFERIMENTI NEL PSC SEZIONE SCARICHE ATMOSFERICHE SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE A 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 2F IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE PIANO DI FASE SEZ 4 1 DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN FASE OPERATIVA PSOP
50. EGISLAZIONE AC LE PRESCRIZIONI SUIINDICATE DEVONO ESSERE VERIFICATE DA CHI E TENUTO OLTRE CHE A SOPRINTENDERE AL LE DUE OPERAZIONI DI CONTROLLO DELLA REGOLARITA CONTROLLO POSSONO NORMATIVA ANCHE AL CONTROLLO DEL ESSERE SVOLTE DA CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE PERSONE DIFFERENTI OPERAZIONI DI CANTIERE NEL RISPETTO DELLE NORME L IMPRESA CON L AUTORIZZAZIONE DEL COORDINATORE DECIDERA LE DIVERSE POSIZIONI DELLA AUTOGRU IN BASE ALLA FASE DI LAVORAZIONE IN CORSO D OPERA 2 VERIFICARE SEMPRE LA STABILITA DEL PIANO DI LAVORO E DI SOLLEVAMENTO O gt ZzorzoOoP gt lt Z 3 NON DARE INIZIO ALLE OPERAZIONI SENZA L AUTORIZZAZIONE DEL PREPOSTO gt x gt x gt x x x X x x 23 PSOR Piano di fase Fase organizzativa E OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE M A 4 CRITERI DI VALUTAZIONE C LA AUTOGRU E STABILE QUANDO M LA SOMMA ALGEBRICA DEI A 4 MOMENTI RIBALTANTI NON E C MAGGIORE DELLA SOMMA DEI MOMENTI STABILIZZANTI I CALCOLI DEVONO ESSERE M CONDOTTI CON LA AUTOGRU A 4 NELLA POSIZIONE E CON C CARICHI PREVISTI MENO FAVOREVOLI M VERIFICARE CHE LA AUTOGRU SIA A 4 UTILIZZO DI AUTOGRU ROVESCIAMENTO 1 SISTEMATA SU UNA SOLIDA SUPERFICIE C PIANA M A 5 INTERFERENZA C 5 PRIMA DI INIZIARE LA POSA DI ELEMENTI DI GRANDI DIMENSIONI E NECESSARIO DEFINIRE PIANO DI MONTAGGIO DEVE ESSERE C MESSO A DISPOSIZIONE DEL CO
51. ENCO DEI PONTEGGI DEI PONTI SU RUOTE A TORRE E DI ALTRE OPERE PROVVISIONALI DI NOTEVOLE IMPORTANZA DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI UTILIZZATI IN CANTIERE E L ELENCO DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI UTILIZZATI NEL CANTIERE CON LE RELATIVE SCHEDE DI SICUREZZA F L ESITO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE RUMORE G L INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE INTEGRATIVE RISPETTO A QUELLE CONTENUTE NEL PSC QUANDO PREVISTO ADOTTATE IN RELAZIONE AI RISCHI CONNESSI ALLE PROPRIE LAVORAZIONI IN CANTIERE H LE PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO RICHIESTE DAL PSC QUANDO PREVISTO 1 L ELENCO DEI DIPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE FORNITI Al LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE L LA DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALL INFORMAZIONE ED ALLA FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE CON INDICAZIONE DELLE BARACCHE VIABILITA ACCESSI IMPIANTI FISSI NELLA ESECUZIONE ORGANIZZATIVA DELL IMPRESA X X X X X X X X X X 11_PSOR TI O OPERAZIONI METODO 12 RISCHI MISURE ELENCO DELLE OPERAZIONI INDICATE SINGOLARMENTE E METODO DI SVOLGIMENTO DELLE STESSE gt gt RC Piano di fase Fase organizzativa CE DL DE 13 MISURE DI SICUREZZA RELATIVE ALLA STAZIONE APPALTANTE LA COMUNICAZIONE DEL PIANO OPERATIVO DEVE AVVENIRE PRIMA DELL
52. ERSAMENTO SQUADRA DI EMERGENZA DELIMITARE LA ZONA DI SVERSAMENTO IN CASO DI MODESTE QUANTITA SEGUIRE LE INDICAZIONI RIPORTATE SULLA SCHEDA DI SICUREZZA UTILIZZARE DPI PREVISTI CASO DI QUANTITA NOTEVOLI O PER PARTICOLARI SOSTANZE PREVEDERE L EVACUAZIONE DEL CANTIERE E CHIAMARE IL 115 68 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P6 PERDITE DI GAS PER TUTTII PRESENTIIN CANTIERE SE VIENE RILEVATA PRESENZA DI GAS AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE SE POSSIBILE CHIUDERE LE VALVOLE PRESENTI NELLE VICINANZE APRIRE LE FINESTRE USCIRE SQUADRA DI EMERGENZA CHIUDERE IL GAS CHIUDERE L IMPIANTO DI VENTILAZIONE O CONDIZIONAMENTO DISATTIVARE L ENERGIA ELETTRICA CHIAMARE IL 115 69 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P7 ROTTURA FOGNATURE P8 ROTTURA CAVI TELEFONICI P9 ROTTURA FIBRE OTTICHE PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE SE SI ROMPE UNA TUBAZIONE 6 AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE SQUADRA DI EMERGENZA DELIMITARE L AREA AVVISARE LA SOCIETA DI SERVIZI INTERESSATA 70 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P10 RINVENIMENTO MATERIALI CONTENENTI AMIANTO PER TUTTII PRESENTI IN CANTIERE SE VENGONO RILEVATI MATERIALI POTENZIALMENTE CONTENENTI AMIANTO AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE RESPONSABILE DI CANTIERE SOSPENSIONE MOMENTANEA DEI LAVORI SOLAMENTO DELL AREA E INSTALLAZIONE DI BARRIERE TEMPORANEE AFFISSIONE DI AVVISI DI PE
53. ESTO DOCUMENTO E DI NS PROPRIETA E NON POTRA ESSERE COMUNICATO A TERZI O RIPRODOTTO SENZA NS ESPLICITA AUTORIZZAZIONE PIANO DI SICUREZZA SEZIONI 1 2 3 0 PREMESSA 4 0 0 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE 4 0 1 ORGANIZZAZIONE DEL PIANO 4 0 2 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA COMPITI E RUOLI 6 0 3 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL COORDINATORE IN FASE DI ESECUZIONE 7 0 4 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA RICHIAMO ALLE RESPONSABILIT E AGLI ONERI DEI PROGETTISTI DIRETTORI LAVORI E IMPRESA 9 0 5 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA LAVORAZIONI INIZIALMENTE NON PREVISTE 10 0 6 AGGIORNAMENTO DEL PSC 10 0 7 VERBALI DI SOPRALLUOGO E DI COORDINAMENTO 10 08 INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI RICHIESTI DALL ALLEGATOXV DEL DL N 81 08 E SMI 11 1 SEZIONE 1 17 1 0 INFORMAZIONI PER LA GESTIONE DELL OPERA 18 1 0 0 DESCRIZIONE DELL OPERA DA ESEGUIRE ii 18 1 0 1 RISCHI TRASMESSI DALL AMBIENTE ESTERNO i i cicci 23 1 0 2 RISCHI DELL AMBIENTE NATURALE 24 1 0 3 RISCHI TRASMESSI ALL AMBIENTE 5 25 1 0 4 PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELLE EMERGENZE 28 2 SEZIONE2 34 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE 35 2 0 0 TAVOLA 1 RECINZIONE ACCESSI E SEGNALAZIONI ii 38 2 0 1 TAVOLA 2 SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI a iii keta b a a 40 2 0 2 TAVOLA 3 VIABILIT PRINCIPALE DI CANTIERE uoce too oto
54. FISSATA ALLA BARRA DI ATTACCO DELLA PIATTAFORMA 56 PSOR Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI P Caduta totalmente prevenuta Caduta libera o libera limitata VERIFICA DELL ASSENZA DI USO DI DUE CESTELLI INTERFERENZA INTERFERENZA TRA I DUE MEZZI LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE CONDIZIONI INIZIALI DA NON L ALTEZZA MASSIMA CONSENTITA E DI 15 DIMENTICARE IRREGOLARIT M ATTENERSI ALLE ISTRUZIONI DEL COSTRUTTORE LE RUOTE DEVONO ESERE SALDAMENTE STABILITA BLOCCATE ANCORARE IL PONTE ALL EDIFICIO OGNI DUE PIANI X X X X X X gt 57_PSOR Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE se ce oi o x PARAPETTO COMPLETO SUI 4 LATI TAVOLA FERMAPIEDE DISTANZA CORRENTI lt 60 CM MINORE DI 60 CM SCALE INCLINAZIONE lt 75 l GRADINI PIANI PROTETTE SUI LATI VERSO IL VUOTO INCLINAZIONE gt 75 GABBIA DI SICUREZZA O CINTURE DI SICUREZZA O 2 SCALA DI ACCESSO RUOTE METAL gt 20 CM FASCIA DI 5 CM MECCANISMO DI BLOCCAGGIO
55. GENZA PRIMA DI ABBANDONARE IL FABBRICATO CHIUDERE L ALIMENTAZIONE DEL GAS LE ALIMENTAZIONI IDRICHE E QUELLE ELETTRICHE AZIONANDO GLI APPOSITI DISPOSITIVI UBICATI IN POSIZIONE SEGNALATA CHIAMARE IL 115 63 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P2 ALLAGAMENTO PER TUTTII PRESENTI IN CANTIERE SE VIENE RILEVATA FORTE PRESENZA DI ACQUA SE SI E ALL INTERNO DI UN EDIFICIO AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE USCIRE SE SI E ALL INTERNO DI UNO SCAVO O NELL ALVEO DI UN FIUME USCIRE SE GLI ALTRI OCCUPANTI SONO IN DIFFICOLT AIUTARLI AD USCIRE SQUADRA DI EMERGENZA INTERROMPERE L EROGAZIONE DI ACQUA DISATTIVARE L ENERGIA ELETTRICA VERIFICARE SE VI SONO CAUSE VISIBILI PERDITE D ACQUA DA IMPIANTI O ALTRO CHIAMARE L AZIENDA DEI SERVIZI PER RIPRISTINARE LE CONDIZIONI INIZIALI SE NON E POSSIBILE RIPRISTINARE LE CONDIZIONI INIZIALI CHIAMARE IL 115 64 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P3 INCENDIO PER TUTTII PRESENTI IN CANTIERE SE SI INDIVIDUA UN PRINCIPIO D INCENDIO SE SI E ALL INTERNO DI UN EDIFICIO AVVERTIRE LA SQUADRA DI EMERGENZA t COMUNICARE IL PROPRIO NOME IL LUOGO ED IL TIPO DI EVENTO DANNOSO APRIRE LA FINESTRA SE ALL INTERNO DI UN LOCALE eeeee N B IN ATTESA DELL ARRIVO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA PRENDERE L ESTINTORE PORTATILE PI VICINO E CERCARE DI SPEGNERE IL PRINCIPIO D INCENDIO SE NON SI RIESCE AD ESTINGUERE IL PRINCIPI
56. GNALARE LA PRESENZA DI TALI IMPRESE O LAVORATORI AUTONOMI ALLA DIREZIONE LAVORI E AL COORDINATORE PER LA SICUREZZA I LAVORATORI AUTONOMI Al QUALI NON E RICHIESTA LA REDAZIONE DI UN POS AI SENSI DELL ALLEGATO XV DLG 81 08 E SMI DEVONO COMUNQUE ATTENERSI ALLA NORMATIVA VIGENTE PER TUTTO QUANTO RIGUARDA LA SICUREZZA NELL ESECUZIONE DEI LAVORI NONCH A QUANTO DEFINITO NEL PRESENTE PSC DOVRANNO COMUNQUE PRODURRE DOCUMENTAZIONE INERENTE LE PROPRIE ATTREZZATURE LE MACCHINE LE SOSTANZE CHIMICHE UTILIZZATE SPECIFICA DELLE LAVORAZIONI DA ESEGUIRE E METODOLOGIA OPERATIVA SULLA BASE DELLE RICHIESTE RITENUTE NECESSARIE DAL CSE FINI DELL ATTIVIT DI COORDINAMENTO I LAVORATORI AUTONOMI SONO TENUTI AD ADEGUARSI ALLE INDICAZIONI FORNITE DAL CSE ED AL RISPETTO DI QUANTO PREVISTO ALL INTERNO DEL PSC IL LORO COORDINAMENTO IN CANTIERE SARA GESTITO DALL IMPRESA PRINCIPALE L IMPRESA PRINCIPALE DEVE GARANTIRE LA VIGILANZA SUL CORRETTO COMPORTAMENTO DI QUALSIASI ADDETTO Piano di fase Fase organizzativa 7 PSOR 079000 079000 SI RICORDA CHE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI LE INDICAZIONI SCRITTE FORNITE DAL COORDINATORE IN FASE DI ESECUZIONE AL RESPONSABILE DI CANTIERE ANCHE DURANTE I SOPRALLUOGHI DI CANTIERE VALGONO A TUTTI GLI EFFETTI COME AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 079000 L IMPRESA PRINCIPALE COMUNICA ALLA DITTA SUBAPPALTATRICE LE REGOLE DI U
57. I DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AI RISCHI DERIVANTI DA SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA SCHEDA 8 MICROCLIMA A 7 SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO 2 2 31 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DI ELETTROCUZIONE PIANO DI FASE FASE OPERATIVA PSOP SCHEDA 5 ELETTRICITA SEZ 4 ALLEGATI SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO 2 2 3L IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO RUMORE PIANO DI FASE FASE OPERATIVA PSOP SCHEDA 12 RUMORE SCHEDE MANSIONI SEZ 4 ALLEGATI SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO ALLEGATI A 8 SCHEDE MANSIONI 15 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA RIFERIMENTI NEL PSC SEZIONE 2 2 3M IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVO
58. I DPI ESSERE VIGILATI PER N 4 4 i FDELLE VIE RESPIRATORIE ED ESSERE TUTTA LA DURATA DEI X x Q MUNITI DI DPI COLLEGATI AD UN SISTEMA LAVORIE DEVONO DI SALVATAGGIO TENUTO ALL ESTERNO ESSERE ABBINATI DAL PERSONALE ADDETTO ALLA NELL ESECUZIONE DEI SORVEGLIANZA CHE SI MANTERRA IN LAVORI CONTINUO COLLEGAMENTO CON GLI OPERAI LE MASCHERE RESPIRATORIE POSSONO ESSERE ADOPERATE IN LUOGO D N 4 l4 i i 4 AUTORESPIRATORI SOLO QUANDO xX X Q OFFRANO GARANZIA DI SICUREZZA E SIA ASSICURATA UN EFFICACE E CONTINUA AERAZIONE 66 PSOP Fase organizzativa E E OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE RP CSE DL DE L APERTURA DI ACCESSO A DETTI LUOGHI IN 1 i 5 DEVE ESSERE DI DIMENSIONI TALI DA X X Q CONSENTIRE IL RECUPERO DI UN LAVORATORE PRIVO DI SENSI IN QUESTO CASO LAVORATORI DEVONO PRIMA DELL ACCESSO AI LUOGHI DI ESSERE VIGILATI PER IN 1 5 PRESENZA DI GAS 4 LAVORO SI DEVE PROVVEDERE ALLA TUTTA LA DURATA DEI X X a INFIAMMABILI O ESPLOSIVI BONIFICA DELL AMBIENTE MEDIANTE LAVORI E DEVONO IDONEA VENTILAZIONE ESSERE ABBINATI NELL ESECUZIONE DEI LAVORI ANCHE DOPO LA BONIFICA SE SI TEME L EMANAZIONE DI GAS PERICOLOSI DEVE N ESSERE VIETATO L USO DI APPARECCHI A Q 1 2 2 FIAMMA DI CORPI INCANDESCENTI E DI X X APPARECCHI IN GRADO DI PROVOCARE FIAMME O SURRISCALDAMENTI ATTI AD INCENDIARE IL GAS RIFERIMENTO DLGS 81 08 ALLEGATO IV PUNTO
59. IANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 0 2 TAVOLA 3 VIABILIT PRINCIPALE DI CANTIERE 42 43 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE Progetto esecutivo CANTIERE Interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia di Venaria Reale Sostituzione serramenti vetri TAV 3 LEGENDA area cantiere viabilit carraia mo ia J S Piazza 18 Re viabilit 7 t nam o o pedonale peg Jf 55 Annunziata 7 m jew VIE DI CIRCOLAZIONE PREDISPORRE REGOLE E PRECEDENZE TRA VARI MEZZI DELIMITARE LE ZONE DI CIRCOLAZIONE DEI MEZZI VELOCI DELIMITARE LE ZONE IN CUI SI EFFETTUANO LAVORI MANUALI CON PERSONALE A TERRA USARE SEMPRE IL GIROFARO USARE SEMPRE IL SEGNALE ACUSTICO OBBLIGATORIO NELLA RETROMARCIA VERIFICARE SEMPRE ALL INIZIO GIORNATA IL FUNZIONAMENTO DI TALE ATTENZIONE SEGNALAZIONE N B UNA DIVERSA ORGANIZZAZIONE USCITA MANTENERE UN CERTO NUMERO DI PERSONALE A DISPOSIZIONE PER LE DI CANTIERE PUO ESSERE AUTOMEZZI SEGNALAZIONI PROPOSTA DALL IMPRESA IN FASE i DIP O S PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 0 3 TAVOLA 4 IMPIANTI DI ALIMENTAZIONI E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICIT ACQUA GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI TIPO 44 45 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI Progetto esecutivo CANTIERE Interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia d
60. ICHE P9 RESPONSABILE DI GESTORE FIBRE OTTICHE CANTIERE RINVENIMENTO MATERIALI P10 RESPONSABILE DI DIRETTORE LAVORI CONTENENTI AMIANTO CANTIERE INTERRUZIONE ENERGIA ELETTRICA ESTERNA MALFUNZIONAMENTI NFORTUNIO MALORE RESPONSABILE DI CANTIERE AZIENDA ENERGIA ELETTRICA RESPONSABILE DI CANTIERE GESTORE DELL IMPIANTO SQUADRA DI EMERGENZA E RESPONSABILE DI CANTIERE 118 Il Dettaglio di ogni singola scheda riportato ne allegato A9 33 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 SEZIONE 2 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE Premessa Il cantiere sar organizzato secondo le specifiche scelte dallimpresa nel rispetto delle regole previste nel piano di fase La zona disponibile evidenziata nelle tavole allegate all interno della quale Vimpresa definir con precisione il posizionamento delle baracche la loro organizzazione i collegamenti di adduzione e di scarico nonch il posizionamento dei quadri elettrici Tali informazioni sono parte integrante del piano operativo dell impresa Le indicazioni fornite sull installazione di cantiere sono indicative e l impresa dovr fornire al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione il posizionamento definitivo di baraccamenti attrezzature e zone di magazzinaggio Organizzazione del cantiere Il cantiere localizzato nella Reggia di Venaria Reale La zona destinata ad area di cantiere sar
61. ICOLOSE s M 1 CEMENTO CER 17 0101 A s M 1 LEGNO CER 17 02 01 A s M 1 VETRO CER 17 02 02 A s M 1 PLASTICA CER 17 0203 A s MATERIALI ISOLANTI NON M 1 CONTENENTI SOSTANZE 17 06 04 A 20 PSOR Piano di fase Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE RIFIUTI MISTI DI COSTRUZIONI E DEMOLIZIONI CER 17 07 01 MATERIALI DA COSTRUZIONE A BASE DI GESSO NON CONTENENTI 17 08 02 SOSTANZE PERICOLOSE E VIETATO ACCUMULARE GRANDI INCENDIO ESPLOSIONE QUANTITA DI RIFIUTI O APPICCARE FUOCHI NELL AREA DI CANTIERE I MUCCHI DI MATERIALI DEPOSITATI E LA STABILIT DEI TERRENI VENGONO CROLLO E CEDIMENTI PERIODICAMENTE CONTROLLATI IN PARTICOLARE DOPO FORTI PIOGGE AL FINE DI EVITARE CROLLI E FRANAMENTI NON E PERMESSO SMALTIRE INQUINAMENTO CONFEZIONI VUOTE LASCIANDOLE NEL CANTIERE O NELLE SUE VICINANZE LATTE O FUSTI O CONFEZIONI VUOTE LE CONFEZIONI VUOTE DEVONO ESSERE CARICATE SUL MEZZO DI LA RESONSABIITA DELL TRASPORTO E SMALTITE CON RISPETTOJ IMPRESA E COMPLETA DELLE REGOLE PREVISTE PER TALI PER TALE INCOMBENZA MATERIALI IN DISCARICA IDONEA MATERIALI PER IL CUI SMALTIMENTO E NECESSARIA DENUNCIA DEVONO ESSERE SEGNALATI ALLA DIREZIONE LAVORI CHE PROVVEDERA A VERIFICARE LA CORRETTEZZA DELLE OPERAZIONI SI RICORDA IN PARTICOLARE AMIANTO E PIOMBO PRIMA DI OGNI INTERVENTO DI SCAVO E DI MOVIMENTO TERRA CHE COMPORTI L ALLONTANAMENTO DI MATERIALE DI
62. IMENTO DA ADOTTARE NEGLI SCAVI SCAVI E MOVIMENTO TERRA INFORMATIVE SULLE ATTIVITA DI CANTIERE 2 2 3c IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO PIANO DI FASE SEZ 3 2 2 FASE ORGANIZZATIVA PSOR PONT1 PONT3 PIANO DI FASE SEZ 4 1 FASE OPERATIVA PSOP SCHEDE PRESENTI A 3 SCHEDE INFORMATIVE OPERE PROVVISIONALI 2 2 3D IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DI INSALUBRITA DELL ARIA NEI LAVORI IN GALLERIA RISCHIO NON PRESENTE 2 2 3E IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI RISCHIO NON PRESENTE 14 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA RIFERIMENTI NEL PSC SEZIONE DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DI INSTABILITA
63. INAZIONE 28_PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI ADDETTI DEFINIRE IL TIPO DI SORVEGLIANZA SANITARIA CON IL MEDICO COMPETENTE DELL IMPRESA TENENDO CONTO DELLE SOSTANZE PRESENTI NEI MATERIALI USATI CONFRONTANDONE LE VALUTAZIONI CON LA BIBLIOGRAFIA MEDICA PIU AGGIORNATA Piano di fase Fase organizzativa INQUINAMENTO NON LASCIARE SUL LUOGO LE CONFEZIONI VUOTE E NON ROVESCIARE IL CONTENUTO SUL TERRENO LE CONFEZIONI DEVONO ESSERE CARICATE SUL MEZZO DI TRASPORTO E SMALTITE CON LE REGOLE PER I RIFIUTI SPECIALI APPLICAZIONE A SPRUZZO VAPORI O AEROSOL O NEBBIE IL PERSONALE ADDETTO DEVE ESSERE PROTETTO CON TUTE IDONEE CON MASCHERINE FILTRANTI ADATTE AL TIPO DI VERNICI UTILIZZATE IL COMPITO DI USARE DPI IDONEI E COMPITO SPECIFICO DEL DATORE DI LAVORO LA ZONA CIRCOSTANTE DEVE ESSERE PROTETTA SOPRATTUTTO SE SI E IN VICINANZA DI TRAFFICO APPLICAZIONE CON MEZZO SEMOVENTE CONDOTTO A MANO VAPORI O AEROSOL O NEBBIE IL PERSONALE ADDETTO DEVE ESSERE PROTETTO CON TUTE IDONEE CON MASCHERINE FILTRANTI ADATTE AL TIPO DI VERNICE UTILIZZATO IL COMPITO DI USARE DPI IDONEI E COMPITO SPECIFICO DEL DATORE DI LAVORO LA ZONA CIRCOSTANTE DEVE ESSERE PROTETTA SOPRATTUTTO SE SI E IN VICINANZA DI TRAFFICO IL MEZZO SI MUOVE AI MARGINI DELLA CORSIA IN VICINANZA DEL PASSAGGGIO DI AUTOVETTURE O AUTOCARRI INVESTIMENTO E NECESSARIO MANTENERE
64. INTERFERENZA CON ALTRI CANTIEREI PRESENTI AI momento non si a conoscenza della presenza di altri cantieri Informarsi presso il responsabile della Reggia sulla programmazione lavori Dal punto di vista della cantierizzazione necessario in particolare provvedere al contenimento del Rumore Il cantiere oggetto del presente PSC va ad insediarsi in zona urbana residenziale Per quanto 26 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 riguarda la verifica del rumore si segnala che il Comune di Venaria ha un proprio Piano di Classificazione acustica da cui si evince che i giardini si trovano in Classe IV Area di intensa attivit umana Tabella B Valori limite di emissione Leq in dB A art 2 DPCM 14 11 97 Tempi di riferimento Diurno uuu 45 lt Hi 50 40 65 vi Tabella Valori limite assoluti di immissione Leg in dB A art 3 14 11 97 Classi Tempi di riferimento Diurno Notturno iso M RR Tabella D Valori di qualit Leq in dB A art 7 DPCM 14 11 97 Classi Tempi di riferimento Diurno Notturno Il limite di immissione sonora diurno di 60 dB A con orario dalle ore 7 30 alle ore 19 00 macchinari impiegati nelle costruzioni devono essere per quanto possibile azionati elettricamente i motori a scoppio devono essere muniti di silenziatori realizzati in conformit alle norme di buona tecnica ecc Per le macchine ed equipaggiamenti per cui sono in vigo
65. IONE SMONTAGGIO DEL PRIMO GLI OPERATORI DEVONO PROCEDERE DEGLI ADDETTI A PARTI PARAPETTO CADUTA ALLO SMONTAGGIO INDOSSANDO STABILI E LA MASSIMA APPOSITA ATTREZZATURA ANTICADUTA ALTEZZA DI CADUTA LIBERA NON PUO SUPERARE IL METRO E CINQUANTA IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE PREVISTE PER LA ASSICURAZIONE SMONTAGGIO DEL PRIMO SLLOPERATORI DEVONO PROCEDERE DEGLI ADDETTI A PARTI TAVOLATO CADUTA ALLO SMONTAGGIO INDOSSANDO STABILI E LA MASSIMA APPOSITA ATTREZZATURA ANTICADUTA ALTEZZA DI CADUTA LIBERA NON PUO SUPERARE IL METRO E CINQUANTA 63_PSOR OPERAZIONI METODO SMONTAGGIO DEL PRIMO IMPALCATO RISCHI CADUTA GLI OPERATORI DEVONO PROCEDERE ALLO SMONTAGGIO INDOSSANDO APPOSITA ATTREZZATURA ANTICADUTA IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE PREVISTE PER LA ASSICURAZIONE DEGLI ADDETTI A PARTI STABILI E LA MASSIMA ALTEZZA DI CADUTA LIBERA NON PUO SUPERARE IL METRO E CINQUANTA Fase organizzativa SMONTAGGIO DEI MONTANTI SI PROVVEDE A SMONTARE TUBI VERTICALI E TRAVERSI DEL PIANO SOTTOSTANTE IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE PREVISTE PER LA ASSICURAZIONE DEGLI ADDETTI A PARTI STABILI E LA MASSIMA ALTEZZA DI CADUTA LIBERA NON PUO SUPERARE IL METRO E CINQUANTA RIPETIZIONE DELLE OPERAZIONI 64_PSOR f LAVORI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAME
66. IONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE M GLI ADDETTI NON DEVONO AFFERRARE A 9 1 1 2 IL PEZZO CON LE MANI BENSI UTILIZZARE DPI x x UTILIZZARE LEVE FUNI RAMPINI ECC M Raz RICONTROLLARE AD OGNI POSTAZIONE A 9 1 2 esas n Ay CHE NON ESISTANO CAVI AEREI IN x x TENSIONE M IDENTIFICARE E ISPEZIONARE LE INDICARE ESATTAMENTE AL A 10 1 AREE DOVE SI INTENDE POSARE 1 CROLLO 1 AUTOGRUISTA IL PUNTO ESATTO OVE IL X x G PEZZI CARICO DEVE ESSERE POSATO 4 10 4 NON TENERE IL CARICO SOSPESO X X OLTRE IL NECESSARIO M A 10 1 1 3 NON DEPORLO OLTRE I LIMITI DELLA x x AUTOGRU M A 10 1 1 4 FAR SCENDERE LENTAMENTE IL CARICO X x G u SE NON E POSSIBILE PROTEGGERE GLI ADDETTI ALLA POSA DEVONO DIVERSAMENTE GLI ADDETTI E A 10 2 SEMPRE OPERARE IN SICUREZZA CADUTA SCHIACCIAMENTO 1 INDISPENSABILE CHE ESSI SIANO X X IMBRAGATI 1 RECUPERARE LE FUNI SENZA x X C DANNEGGIARLE M A 11 2 FAR RISALIRE IL GANCIO X X 0 SI RICORDA L OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DI TUTTI PERCORSI ATTRAVERSO APPOSITA CARTELLONISTICA 1 0 LA DEFINIZIONE DEGLI ACCESSI E RIPORTATA NELLA SEZ 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE VI 4 L ACCESSO AL CANTIERE E CONSENTITO AI SOLI ADDETTI AI LAVORI TALE OBBLIGO E RICHIAMATO DA APPOSITA AB CARTELLONISTICA AFFISSA ALL INGRESSO vi E CONSIGLIABILE LA DIVISIONE AB 1 2 ACCESSO 1 INVESTIMENTO 2 DELL INGRESSO PEDONALE DA OUELLO X X CARRAIO VI MOVIMENTAZIONE DEI VEICOLI PREDISPO
67. ITA FISSE 16 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 1 SEZIONE 1 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 1 0 INFORMAZIONI PER LA GESTIONE DELL OPERA 1 0 0 DESCRIZIONE DELL OPERA DA ESEGUIRE CONTESTUALIZZAZIONE DELL INTERVENTO E TIPOLOGIA DELLE OPERE DA ESEGUIRE L intervento in oggetto consiste in interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia di Venaria Reale che consistono nella sostituzione dei vetri dei serramenti della Reggia e del Padiglione di Ponente e nella posa di isolamento nei sottotetti N 7 DE S Reg ia di Venati Reale DESCRIZIONE DEL PROGETTO Lo scopo del presente appalto di realizzare migliorie che si intende apportare ai serramenti della reggia e dei corpi adiacenti di ponente per limitare le dispersioni termiche dei serramenti attraverso la sostituzione dei vetri con vetri camera a bassa emissivita e la posa di materiale isolante nei sottotetti L intervento consister nelle seguenti operazioni Smontaggio voletti dei serramenti Montaggio telaio di protezione del vano Trasporto in laboratorio Sostituzione vetri in laboratorio Adattamento telaio del serramento in laboratorio 18 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Rimozione telaio di protezione Trasporto e movimentazione in cantiere Montaggio guarnizione Montaggio voletti di isolante nei sottotetti SSA Prospetto est Prospetto nord 19 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1
68. LIZZATE 2 DELLA TIPOLOGIA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE E RELATIVI MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE O AMBIENTALE 3 DEI MEZZI DI PROTEZIONE O DEGLI APPRESTAMENTI NECESSARI 4 SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI ALTRI GRUPPI DI LAVORO IL COORDINAMENTO CONSISTE NELL ORGANIZZARE TRA I DATORI DI LAVORO COMPRESI I LAVORATORI AUTONOMI LA COOPERAZIONE E IL COORDINAMENTO TRA LE ATTIVITA NONCHE LA LORO RECIPROCA INFORMAZIONE DURANTE TALE COORDINAMENTO COLORO CHE HANNO POTERI DI GESTIONE ALL INTERNO DEL CANTIERE DEVONO PRENDERE IMPEGNI 2 SUL LORO COMPORTAMENTO IN RELAZIONE AGLI ARGOMENTI TRATTATI SUCCESSIVAMENTE LE STESSE PERSONE HANNO LA RESPONSABILITA DEL RISPETTO DI QUANTO D NEL CASO IN CUI SI DEBBANO EFFETTUARE DEGLI ADEGUAMENTI Al PIANI GIA PREDISPOSTI SI DOVRA STENDERE UN VERBALE O LASCIARE TRACCIA SCRITTA DI QUANTO DECISO QUANDO VIENE RICHIESTO COLLAUDO SI INTENDE CHE IL RESPONSABILE DEL CANTIERE QUANDO NON VIENE RICHIESTO ALTRO DEVE PROVVEDERE A VERIFICARE LA REGOLARITA DELLE STRUTTURE O DELLE OPERE PRIOVVISIONALI MESSE IN OPERA IL COLLAUDO RICHIESTO AL RESPONSABILE DEL CANTIERE E SOSTITUITO DA COLLAUDO DI UN TECNICO ABILITATO RELATIVAMENTE A 901000 2 0 3 STRUTTURE Piano di fase Fase organizzativa 5 PSOR TERRENI DI FONDAZIONI PORTATA DI LUOGHI RISPETTARE LE INDICA
69. LLEGATO XV Piado i IL PIANO OPERATIVO E L APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO GENERALE DELL IMPRESA AL CANTIERE IN ESAME NOMINATIVO DEL DATORE DI LAVORO P A DATI IDENTIFICATIVI GLI INDIRIZZI ED RIFERIMENTI x x 01111 i IE PIANO DEVE CONTENERE 1 DELL IMPRESA 1 TELEFONICI DELLA SEDE LEGALE E DEGLI UFFICI DI CANTIERE LA SPECIFICA ATTIVITA E LE SINGOLE u LAVORAZIONI SVOLTE IN CANTIERE 01111 1 1 2 DALL IMPRESA ESECUTRICE E DEI X X LAVORATORI AUTONOMI SUBAFFIDATARI I NOMINATIVI DEGLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI E p COMUNQUE ALLA GESTIONE DELLE 111 1 1 3 JEMERGENZE CANTIERE DEL x x RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA AZIENDALE O TERRITORIALE OVE ELETTO O DESIGNATO P 411 4 JILNOMINATIVO DEL MEDICO X X o COMPETENTE OVE PREVISTO N IL NOMINATIVO DEL RESPONSABILE DEL o 1 1 1 1 5 SERVIZIO DI PREVENZIONE E x x PROTEZIONE 10_PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE I NOMINATIVI DEL DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE E DEL CAPOCANTIERE Piano di fase Fase organizzativa IL NUMERO E LE RELATIVE QUALIFCHE DEI LAVORATORI AUTONOMI OPERANTI IN CANTIERE PER CONTO DELLA STESSA IMPRESA B LE SPECIFICHE MANSIONI INERENTI ALLA SICUREZZA SVOLTE IN CANTIERE DA OGNI FIGURA NOMINATA ALLO SCOPO DALL IMPRESA ESECUTRICE C DESCRIZIONE DELL ATTIVITA DI CAMNTIERE DELLE MODALITA ORGANIZZATIVE E DEI TURNI DI LAVORO D EL
70. LUENZARE O CONDIZIONARE LA LAVORAZIONE PREVISTA O CHE 1 POSSANO ESSERE CONDIZIONATI DALLA LAVORAZIONE PRESENTE LA VERIFICA DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL RESPONSABILE DI CANTIERE E SEGNALATA AL COORDINATORE c A 2 NEL TRACCIARE IL PIANO DI SICUREZZA E DI LAVORO SI TRASCURANO RISCHI SECONDARI QUALI SCHIACCIAMENTO DI DITA CON MARTELLI O N ALTRI ANALOGHI PRESTANDO ATTENZIONE SOPRATTUTTO AL RISPETTO DELLE NORME IMPORTANTI CHE EVITANO CADUTA ECC T CFR TAVOLA 2 0 3 ALL INTERNO DELLA SEZIONE 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO c A DEFINIRE TIPOLOGIA E ZONE DI UTILIZZO E 1 TRACCIAMENTO ZONE 1 1 REPETTO X X c A TIPOLOGIA DELLA RECINZIONE NON CI 2 MONTAGGIO DELLA RECINZIONE 1 1 ii T CFR TAVOLA 2 0 4 ALL INTERNO DELLA SEZIONE 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 85 PSOR TO 2 mo OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE LE BARACCHE DI CANTIERE SARANNO MONTATE IN ZONA IDONEA CON LE CARATTERISTICHE MINIME PREVISTE DALLA SCHEDA ALLEGATA RC CE Piano di fase Fase organizzativa DL DE CFR TAVOLA 2 0 4 ALL INTERNO DELLA SEZIONE 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO I SERVIZI IGIENICI DEVONO ESSERE 1 1 COLLEGATI ALLA FOGNATURA NERA COMUNALE IN FUNZIONE DELLE ESIGENZE DI PRODUZIONE AZPOHZPO DOVRANNO ESSERE APPRONTATI IN ZONA 1 2 I SERVIZI IGIENICI PER IL SERVIZIO DEL CANTIE
71. N gt E OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE 1 RC CE DL DE L ESECUZIONE DEI LAVORI PUO CREARE PROBLEMI MULTIPLI MA IL RESPONSABILE DI 5 il 6 Ii CANTIERE DELLA DITTA IN UNIONE CON L EMISSARIO DELLA DIREZIONE LAVORI CON IL X X X X COORDINATORE PER L ESECUZIONE DEVE DEFINIRE QUALI SONO LE REALI CONDIZIONI DI LAVORO L IMPRESA DEVE NOMINARE LA PERSONE COINVOLTE PERSONA CHE LA RAPPRESENTERA NEI S DEFINIZONE E NOMINA DELLE MANCATA DEFINIZIONE DEI CORDINATORE 2 PERSONE RESPONSABILI RIU N IONE 1 REPONSABILI 1 RAPPORTI CON IL COORDINATORE E DIREZIONE LAVORI X X CHE HA POTERI ESECUTIVI IMPRESA ALL INTERNO DEL CANTIERE ALL INIZIO DELL APPALTO SI DEVE INDIRE UNA RIUNIONE CON I RESPONSABILI PRESENTARE TUTTE LE S DELL IMPRESA E CON COLORO VERIFICA DELLA SEQUENZA RIUNIONI CON RESPONSABILI DELLA CHE GESTIRANNO I LAVORI DELLE OPERAZIONI 1 SCOORDINAMENTO 1 DITTA COORDINATORE RE FASE DI x x x PER DEFINIRE LE REGOLE DI COMPORTAMENTO PERI PROBLEMI DELLA SICUREZZA 0 14 PSOR OPERAZIONI VERIFICHE METODO CONOSCENZA DELLE CONDIZIONI RISCHI MISURE INFORMARSI SEMPRE PRESSO L UFFICIO TECNICO SULLA PRESENZA DI SERVIZI QUANDO SI DEVONO ESEGUIRE LAVORI DI SCAVO DEMOLIZIONE FORI E ALTRI ANALOGHI COLLEGARSI REGOLARMENTE CON IL PROGETTISTA E CON LA STAZIONE APPALTANTE O LE SOCIETA DI SERVIZI Piano di fase Fase organizzativa INFORMARE SEMPRE Piu VOL
72. NE DEGLI ELEMENTI RICHIESTI DALL ALLEGATOXV DEL DL N 81 08 E SMI LAVORAZIONI DELLE FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDA DELLE SOTTOFASI DI LAVORO CHE COSTITUISCONO IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI NONCHE L ENTITA PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI GIORNO RIFERIMENTI NEL PSC SEZIONE 2 1 2 A L IDENTIFICAZIONE E LA DESCRIZIONE DESCRIZIONE DELL OPERA DA ESEGUIRE SEZ 1 1 DELL OPERA 2 1 2 L INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON ANAGRAFICA DEL CANTIERE Pac 13 COMPITI DI SICUREZZA 2 1 2 C UNA RELAZIONE CONCERNENTE PIANO DI FASE L INDIVIDUAZIONE L ANALISI E LA FASE ORGANIZZATIVA PSOR SEZ 3 2 VALUTAZIONE DEI RISCHI CONCRETI FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 2 1 2 D LE SCELTE PROGETTUALI ED PIANO DI FASE ORGANIZZATIVE LE PROCEDURE LE MISURE FASE ORGANIZZATIVA PSOR SEZ 3 2 PREVENTIVE E PROTETTIVE FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 2 1 2 E LE PRESCRIZIONI OPERATIVE LE PIANO DI FASE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ED FASE ORGANIZZATIVA PSOR SEZ 3 2 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 INDIVIDUALE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI 2 1 2 F LE MISURE DI COORDINAMENTO PIANO DI FASE RELATIVE ALL USO COMUNE DA PARTE DI PIU FASE ORGANIZZATIVA PSOR COORD 5 SEZ 3 2 IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI COME FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 SCELTA DI PIANIFICAZIONE LAVORI FINALIZZATA ALLA SICUREZZA DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI
73. NTAGGIO DI PONTEGGIO RISCHI RISCHIO SPECIFICO DI PONTEGGIO VERIFICARE NECESSITA DI PROGETTO DEL PONTEGGIO PREPARARE DELLE SCHEDE TIPOLOGICHE TIPO PER IL PONTEGGIO Fase organizzativa se ee a oe IL DATORE DI LAVORO PROVVEDE A REDIGERE A MEZZO DI PERSONA COMPETENTE UN PIANO DI MONTAGGIO USO E SMONTAGGIO PIMUS IN FUNZIONE DELLA COMPLESSITA DEL PONTEGGIO DLGS 8 luglio 2003 n 235 I CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS E LE PROCEDURE DI MONTAGGIO DEI PONTEGGI SONO RIPORTATI NELLA SEZIONE 2 2 LE ATTREZZATURE DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE NORME IRREGOLARITA RIFERIMENTO AL DL 81 08 E SMI ART 112 E ARTT 122 130 E RESPONSABILITA DIRETTA E COMPLETA DELLA DITTA FORNIRE MEZZI E ATTREZZATURE CONFORMI ALLE NORME IN VIGORE PROGETTO IRREGOLARITA PONTEGGI CON ALTEZZA SUPERIORE Al VENTI METRI O NON CONFORMI AGLI SCHEMI STANDARD DEVONO ESSERE ESEGUITI SECONDO UN PROGETTO PREDISPOSTO LA DOCUMENTAZIONE DEL PONTEGGIO DEVE ESSERE SEMPRE DISPONIBILE IN CANTIERE NEL CASO DI APPLICAZIONE DI RETI LATERALI SI DEVE EFFETTUARE LA VERIFICA ALLA STABILITA A SFORZI ORIZZONTALI DI VENTO VERIFICHE PRELIMINARI CEDIMENTO DEL TERRENO VERIFICA DEL TERRENO E DELLE EVENTUALI OPERE DI FONDAZIONE DEL PONTEGGIO PREDISPORRE SEMPRE UNA BASE DI RIPARTIZIONE SUL TERRENO IL TERRENO PUO DIVENTARE NON PORTANTE IN CASO DI PROLUNGATE PIOGGE O PER ALLAGAMENTO DELLA ZONA DI APPOGGIO
74. NTERNO DEVE ESSERE POSATO UN PARAPETTO IDONEO ANALOGAMENTE ANCHE IL PIANO DELLA EVENTUALE SOLETTA IN COSTRUZIONE DEVE ESSERI DELIMITATA VERSO IL VUOTO CON SBARRAMENTI O CON PARAPETTI REGOLARI NEL CASO IN CUI LA DISTANZA SIA TALE DA PRODURRE RISCHIO DI CADUTA VERSO E Fase organizzativa LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO DEI PONTEGGI E DI TUTTE LE SUE PARTI SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE GLI IMPALCATI NON SONO DESTINATI A SOSTENERE MATERIALI OLTRE QUELLI NECESSARI PER L ESECUZIONE DIRETTA DELLE OPERE MONTAGGIO PIANO DI LAVORO IN TUBI E GIUNTI CADUTA DALL ALTO SE SI PREVEDE L UTILIZZO DI UN IMPALCATO SUPPLEMENTARE QUESTO DOVR POGGIARE SU STRUTTURA IN TUB E GIUNTI FISSATA STABILMENTE Al MONTANTI DEL PONTEGGIO ESISTENTE PER RAGIONI DI STABILIT SCONSIGLIATO L USO DI PONTI SU CAVALLETTI IL NUOVO PIANO DI LAVORO AVR UNA PROTEZIONE VERSO IL VUOTO FORMATA DA UN PARAPETTO REGOLAMENTARE O DA ALTRA PROTEZIONE DI PARI EFFICACIA LA PROTEZIONE DOVR ESTENDERSI A TUTTO IL PIANO DI LAVORO LA NUOVA PROTEZIONE POTR ESSERE REALIZZATA CON UNA RETE ELETTROSALDATA AD ESEMPIO 20 X 20 DI DIAMETRO 8 FISSATA CON ROBUSTE LEGATURE AI MONTANTI VERTICALI E AI CORRENTI ORIZZONTALI DEL PONTEGGIO VEDI SCHEMA LA RETE ELETTROSALDATA DOVR SPORGERE OLTRE
75. NTI VERTICALI E DEI PRIMI COLLEGAMENTI CADUTA DI ELEMENTI GLI ELEMENTI SONO TRATTENUTI O COLLEGATI AD ALTRI PER GARANTIRNE LA STABILITA INIZIO MONTAGGIO MONTAGGIO DEL PRIMO IMPALCATO CADUTA DOPO IL MONTAGGIO DEL PRIMO IMPALCATO SI PROVVEDE SUBITO ALLA SUA PROTEZIONE CON PARAPETTO VERSO IL VUOTO DA TUTTI LATI LIBERI X X X X X X x X X X x 48_PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI gt ZZ A USS UU ZZ 77 ZZ TITTI NILE DI 20 CM 2 L Z ZZ d DI 1 M 2 1 Fase organizzativa MONTAGGIO DEI PIANI SUPERIORI SI PROVVEDE A INNALZARE I TUBI VERTICALI E TRAVERSI DEL PIANO SOPRASTANTE SI PROVVEDE A POSARE L IMPALCATO SUI TRAVERSI MONTATI NEL MOMENTO IN CUI IL PERSONALE SALE SULL IMPALCATO NON ANCORA PROTETTO DEVE ESSERE FORNITO DI IMBRAGATURE DI SICUREZZA E ESSERE ANCORATO Al TUBI IL PREPOSTO DEVE RICHIEDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE PREVISTE PER LA ASSICURAZIONE DEGLI ADDETTI A PARTI STABILI E LA MASSIMA ALTEZZA DI CADUTA LIBERA NON PUO SUPERARE IL METRO E CINQUANTA SI PROVVEDE AL MONTAGGIO DELLE PROTEZIONI CONTRO LA CADUTA VERSO IL VUOTO MONTANDO PARAPETTI O ALTRE PROTEZIONI SUI LATI ESPOSTI VERSO IL VUOTO 49 PSOR OPERAZIONI ME
76. NTIERE ESSERE f n a B pi f f F P N P R PROPOSTA DALL IMPRESA IN Fase piattaforma aerea per movimentazione serramenti da B_piattaforma a pantografo per movimentazione C_trabattello protetto sui bordi per montaggio smontaggio a mano da montare sul DI P O S quota di campagna ai piani e viceversa serramenti all interno dei locali voletti e telaio di protezione a tutti i piani trabattello per montaggio smontaggio voletti PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 2 0 GENERALIT Concetti base del Decreto Legislativo n 81 08 e smi sui lavori in quota Definizione dei requisiti minimi di sicurezza e salute per l uso di attrezzature di lavoro per l esecuzione dei lavori temporanei in quota attivit lavorative che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile Uso di attrezzature di lavoro qualsiasi operazione lavorativa connessa ad un attrezzatura di lavoro quale la messa in servizio o fuori servizio l impiego il trasporto la riparazione la trasformazione la manutenzione la pulizia lo smontaggio Definizione degli obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota per l impiego di scale a pioli ponteggi sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi Criteri per la scelta delle attrezzature di lavoro da parte del datore di lavoro a Priorit alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di
77. NTO O CONFINATI RIFERIMENTI INQ 1 CONF 1 65 PSOP Fase organizzativa OPERAZIONI Oro4d upo gt 10400 OPERAZIONI VZNINDIS METODO VZNINDIS METODO RISCHI RISCHI RIFERIMENTO DLGS 81 08 ART 66 VZNINDIS MISURE MISURE NOTE RESPONSABILITA VSIUYdNI 3JUJILNVI dS33 znoasa VZZIYUNIIS AYOOI VNHILS3 S 1 0 2 IRIFERIMENTO DLGS 81 08 ART 121 RIFERIMENTO DPR 177 2011 IL D P R 177 2011 DEFINISCE CRITERI DI QUALIFICAZIONE CHE DEVONO iN POSSEDERE LE IMPRESE E I LAVORATORI AUTONOMI CHE OPERANO NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI Q 170 3 INQUINAMENTO O CONFINATI NONCH LE PROCEDURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER EFFETTUARE TALI LAVORAZIONI PSC SEZIONE 3 ALLEGATO LAVORAZIONI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI E VIETATO CONSENTIRE L ACCESSO AI ACCESSO A POZZI FOGNE ACCERTARE PREVENTIVAMENTE 2 1 1 CUNICOLI CAMINIEFOSSEIN 1 1 TT L ASSENZA DI PERICOLO PER LA VITA E ME Bi X X GENERE L INTEGRITA FISICA DEI LAVORATORI INQUINAMENTO SENZA QUESTE PRECAUZIONI RISANARE PREVENTIVAMENTE 21111 1 1 2 L ATMOSFERA MEDIANTE VENTILAZIONE O X X ALTRI MEZZI IDONEI NEL CASO DI DUBBI SULLA PERICOLOSITA DELL ATMOSFERA E QUANDO NON SIA POSSIBILE ASSICURARE ADEGUATA IN QUESTO CASO AERAZIONE E BONIFICA LAVORATORI LAVORATORI DEVONO DEVONO ESSERE PROVVISTI DI IDONE
78. O DI INCENDIO LASCIARE IL LOCALE INSIEME AGLI ALTRI EVENTUALI OCCUPANTI DIRIGENDOSI VERSO LE USCITE CHIUDERE BENE LE PORTE DOPO IL PASSAGGIO NON PORTARE COSE VOLUMINOSE SEGUIRE IL PERCORSO DI ESODO INDICATO NELLA PLANIMETRIA EVITARE DI CORRERE E DI GRIDARE NON USARE ASCENSORI RAGGIUNGERE UN LUOGO SICURO IN ATTESA DI SUCCESSIVI ORDINI DEL RESPONSABILE DELLA SQUADRA DI EMERGENZA SE C PRESENZA DI FUMO IN QUANTIT TALE DA RENDERE DIFFICOLTOSA LA RESPIRAZIONE CAMMINARE BASSI CHINANDOSI PROTEGGERSI NASO E BOCCA CON UN FAZZOLETTO BAGNATO SE POSSIBILE ED ORIENTARSI SEGUENDO LE VIE DI FUGA INDICATE DALLA SEGNALETICA E DALLE LAMPADE DI EMERGENZA IN CASO DI SCARSA VISIBILIT MANTENERE IL CONTATTO CON LE PARETI FINO A RAGGIUNGERE IL LUOGO SICURO IL CORTILE DELL EDIFICIO 65 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P3 INCENDIO PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE SE SI INDIVIDUA UN PRINCIPIO D INCENDIO SE SI E IN UN CANTIERE ALL APERTO AVVERTIRE LA SQUADRA DI EMERGENZA COMUNICARE IL PROPRIO NOME IL LUOGO ED IL TIPO DI EVENTO DANNOSO IN ATTESA DELL ARRIVO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA PRENDERE L ESTINTORE PORTATILE PI VICINO E CERCARE DI SPEGNERE IL PRINCIPIO D INCENDIO SE NON SI RIESCE AD ESTINGUERE IL PRINCIPIO DI INCENDIO ALLONTANARSI DALLA ZONA INTERESSATA DALL INCENDIO EVITARE DI CORRERE E DI GRIDARE RAGGIUNGERE UN LUOGO SICURO IN ATTESA DI SUCCESSIVI ORDINI DEL RESPONSABILE DELLA
79. OCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI IMPRESA PO 1 4 RESPONSABILITA SICUREZZA GENERALE pag 13 PSOR SG 1 0 RAPPORTI CON L ESTERNO SG 1 1 JINTERAZIONE CON ALTRI SERVIZI INTERNI O ESTERNI SG 1 2 DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE DI PROTEZIONE VERSO L ESTERNO SG 1 3 DEFINIZIONE DEI MEZZI OPERATIVI SG 1 4 NOLI A CALDO SG 1 5 COORDINAMENTO DURANTE I LAVORI TRA 1 0 TRASPORTO DI MATERIALI NELL AREA DI CANTIERE TRA 1 1 MAGAZZINAGGIO TRA 1 2 MODALITA DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI TRA 1 SMALTIMENTO RIFIUTI MAC 1 0 VERIFICA DELLE MACCHINE UTILIZZATE 2 o REGOLE PER LA MOVIMENTAZIONE DI AUTOGRU VIAB 1 0 VIABILITA VIAB 1 1 ACCESSO AL CANTIERE VIAB 1 2 VIE DI CIRCOLAZIONE VIAB 1 3 DEVIAZIONE TRAFFICO LOCALMENTE QUANDO PER SCARICO SI OCCUPA LA SEDE STRADALE 1 4 TRACCIAMENTO VIAB 1 5 APPLICAZIONE DELLE VERNICI VIAB 1 6 POSA DI CARTELLI DI PICCOLA DIMENSIONE VIAB 1 7 MANUTENZIONE O CAMBIO DEL CARTELLO VIAB 1 8 SMONTAGGIO VIAB 1 9 RIMONTAGGIO DI ELEMENTI SEGN 1 0 CARTELLONISTICA DA POSARE PRO 1 0 PROTEZIONI VERSO IL VUOTO IMPIANTO DI CANTIERE pag 34 PSOR CANT 0 COORDINAMENTO CANT 1 0 RECINZIONE CANT 2 0 POSIZIONAMENTO BARACCHE DI CANTIERE CANT 3 0 POSIZIONAMENTO SERVIZI IGIENICI CANT 4 0 JALLACCIAMENTI Fase organizzativa 2 PSOR CANT
80. OLE DA RISPETTARE SONO CONTENUTE NEL DM 4 MARZO 1982 CONDIZIONI INIZIALI DA NON N PER L INSTALLAZIONE VERIFICARE IL DM 4 DIMENTICARE IRREGOLARITA MARZO 1982 A CURA I PONTI SOSPESI SONO SOGGETTI A COLLAUDO DELL ISPETTORATO DEL LAVORO A CURA I PONTI SOSPESI SONO SOGGETTI A DELL ISPETTORATO DEL VERIFICHE BIENNALI LAVORO NEL CASO DI NON UTILIZZO LA VERIFICA BIENNALE SARA EFFETTUATA ALL ATTO DELLA SUCCESSIVA MESSA IN ESERCIZIO A CURA DEI DATORI DI VERIFICA TRIMESTRALE DIELLE FUNI LAVORO LE REGOLE DA RISPETTARE PER IL MONTAGGIO SONO CONTENUTE NELLE SCHEDE ALLEGATE NELLA PARTE GENERALE LE REGOLE DA RISPETTARE DURANTE L USO DEI PONTEGGI SONO CONTENUTE NELLE STESSE SCHEDE VERIFICARE CHE L APPARECCHIO SIA DOTATO DI LIBRETTO DI COLLAUDO E RELATIVA TARGA RIBALTAMENTO IN CASO DI VERIFICARE CHE LA SUPERFICIE DI N POSIZIONAMENTO DEL MEZZO NON IDONEITA DELLA BASE DI APPOGGIO SIA COERENTE CON LA FORMATO PER L USO APPOGGIO RESISTENZA DEL TERRENO DEL MEZZO 54_PSOR Fase organizzativa VERIFICARE PRIMA DELL INIZIO DELLE OPERAZIONI CON LA DIREZIONE LAVORI LA STABILITA DELLA ZONA E LA SUA COMPATIBILITA CON CARICHI TRASMESSI AL TERRENO NELLE CONDIZIONI PIU SFAVOREVOLI NON SI POSSONO USARE BRACCI NEL CASO DI URTO MOBILI IN VICINANZA DI PARTI IN NEL CASO DI USO DI BRACCI MOBILI SI ACCIDENTALE NON TENSIONE NON PROTETTE MA K RIPE
81. ONE CANTIERE SEZ 2 0 TAV 2 SEZ 3 2 2 ALLEGATI 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 21 IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI LA DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO INSTALLAZIONE DI CANTIERE VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR VIAB1 SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE SEZ 2 0 TAV 3 SEZ 3 2 2 ALLEGATI A 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 2M IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI LE ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E DEI RIFIUTI INSTALLAZIONE DI CANTIERE VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR TRA 1 CANTO SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE SEZ 2 0 TAV 3 SEZ 3 2 2 ALLEGATI A 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 13 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA RIFERIMENTI NEL PSC SEZIONE 2 2 2N IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI LE EVENTUALI ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D INCENDIO O DI ESPLOSIONE INSTALLAZIONE DI CANTIERE VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA P
82. ORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE PER L APPROVAZIONE IL RESPONSABILE DI CANTIERE PREDISPOSIZIONE O IL CONTROLLO DEL COORDINAMENTO CHE POSSONO COINVOLGERLO M DEFINIZIONE DELLE REGOLE E INFORMA L AUTISTA DEI RISCHI A 6 DEI PERCORSI RA 1 PRESENTI DEI PERCORSI DA SEGUIRE E x x x G AUTOCARRO DELLE REGOLE DI SCARICO E DI POSIZIONAMENTO RR A VERIFICARE LA PRESENZA DI UN M ADDETTO DELL IMPRESA A TERRA CHE PROTEZIONE DEI PERCORSI INVESTIMENTI PEDONALI DURANTE L UTILIZZO SCOORDINAMENTI i PININ ELHANTOGRI DURANTE LE OPERAZIONI EFFETTUATE CON L AUTOGRU M NON USCIRE DAI PERCORSI PROTETTI A 6 2 SENZA L AUTORIZZAZIONE x x x DELL ADDETTO DELL IMPRESA M DEFINIZIONE DELLE REGOLE E A 6 DEI PERCORSI x x x AUTOGRU IL RESPONSABILE DEL CANTIERE DEVE L AUTOGRUISTA DEVE ki INFORMARE IL COORDINATORE DELLA ESSERE MESSO AL PREVISTA PRESENZA DI EVENTUALI CORRENTE DEI RISCHI s AUTOGRU SCOORDINAMENTO 1 MEZZI NOLEGGIATI CALDO PERLA LEGATI AL CANTIERE E X X X 24_PSOR o gt amp TI O o gt amp OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE PRIMA DI INIZIARE LE OPERAZIONI DI SOLLEVAMENTO E DI POSIZIONAMENTO IL RESPONSABILE DEL CANTIERE DEVE COORDINARE LE OPERAZIONI DI POSIZIONAMENTO E DI GESTIONE DELLE OPERAZIONI CON L OPERATORE INFORMANDO TUTTE LE FIGURE COINVOLTE DEI RISCHI PRESENTI NOTE gt gt RC CE
83. PIANO DI SICUREZZA SEZIONI 1 2 3 COMUNE DI VENARIA REALE COMMITTENTE REGIONE PIEMONTE PROGETTO LA VENARIA REALE CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE CULTURALE LAVORI DI INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE SOSTITUZIONE VETRI DEI SERRAMENTI PIANO DI SICUREZZA COORDINAMENTO PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA SEZIONI 1 2 3 Committente Responsabile dei lavori Coordinatore in fase Coordinatore in fase di RUP di progettazione esecuzione La Venaria Reale Ing Giancarlo Gonnet Ing Giancarlo Gonnet Consorzio di valorizzazione culturale Piazza della Repubblica 4 Via Vassalli Eandi 32 Via Vassalli Eandi 32 Venaria Reale TO 10138 Torino 10138 Torino 011 4992300 011 19710433 011 19710433 LA FIRMA DEL PIANO DA PARTE DEL COMMITTENTE HA FUNZIONE DI INCARICO PER LE FIGURE SUCCESSIVAMENTE INDICATE E DI VERIFICA DEGLI OBBLIGHI DERIVANTI DALL ART 90 RELATIVAMENTE AL CONTROLLO DEGLI OBBLIGHI CONNESSI DALL ART 92 COMMA 1 LETT e DEL DLGS 81 08 e smi LA FIRMA DEL PIANO DA PARTE DEL RESPONSABILE DEI LAVORI E DEL COORDINATORE IMPLICA L ACCETTAZIONE DELL INCARICO E DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE INDICATE DAL DLGS 81 08 e smi DURANTE L ESECUZIONE DEI LAVORI TUTTI VERBALI REDATTI IN CONTRADDITTORIO COSTITUISCONO ADEGUAMENTO DEL PRESENTE PIANO DI SICUREZZA Stesura eseguita con la collaborazione di Ing Isabella Gonnet Arch Paola Granero A TERMINI DI LEGGE QU
84. RAMENTI Se eseguiti in subappalto indicare ditta Il sottoscritto in qualit di datore di lavoro dell impresa dichiara di aver messo a disposizione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il Piano di sicurezza e coordinamento fornito dalla Committenza prima dell accettazione del piano stesso ed il Piano operativo di sicurezza fornendo tutti i chiarimenti richiesti In fede 77 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 IMPRESA PRINCIPALE DATA COMUNICAZIONE DI AVVENUTA CONSULTAZIONE RLS TERRITORIALE AI Coordinatore per l esecuzione Ing Giancarlo Gonnet Via Vassalli Eandi 32 Torino OGGETTO INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE SOSTITUZIONE VETRI DEI SERRAMENTI Se eseguiti in subappalto segnalare ditta Il sottoscritto in qualit di datore di lavoro dell impresa dichiara di aver messo a disposizione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale il Piano di sicurezza e coordinamento fornito dalla Committenza prima dell accettazione del piano stesso ed il Piano operativo di sicurezza fornendo tutti i chiarimenti richiesti 78 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 DATA COMUNICAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE E COORDINAMENTO
85. RE CON LE SUCCESSIVE REGOLE SI CONSIGLIA UNA DOCCIA OGNI 30 DOCCE 1 1 PERSONE LA DOCCIA DEVE COMUNICARE RFI DPR N 303 56 CON LO SPOGLIATOIO 4Z gt 0 SI CONSIGLIA UN GABINETTO OGNI 30 GABINETTI E LAVABI 1 1 PERSONE E UN LAVABO OGNI CINQUE RFI DPR N 303 56 PERSONE GLI SPOGLIATOI DEVONO ESSERE DOTATI PROGHATOI 1 1 DI ARMADIETTI CHIUDIBILI A CHIAVE RELDPERIN309 56 az 0 VERIFICARE CHE NON CI SIANO LINEE ELETTTRICHE IN TENSIONE NELLE ADIACENZE COME INDICATO NEL DPR 164 56 2 FOLGORAZIONE 1 az 0 IL REFETTORIO DEVE ESSERE BEN ILLUMINATO AERATO RISCALDATO NELLA REFETTORIO 1 1 STAGIONE FREDDA IL PAVIMENTO NON RFI DPR N 303 56 DEVE ESSERE POLVEROSO E LE PARETI INTONACATE E IMBIANCATE TZPO IL LOCALE DEVE ESSERE FORNITO DI LOCALI DI RICOVERO E DI RIPOSO 1 1 TAVOLO E SEDIE E ESSERE RISCALDATO RFI DPR N 303 56 NELLA STAGIONE FREDDA X X X X X X X az 0o SE IL CANTIERE E IN POSIZIONE DECENTRATA E OBBLIGATORIO UFFICI E COMUNICAZIONI 1 ISOLAMENTO 1 PREVEDERE COMUNICAZIONI CON EVENTUALI CENTRI DI PRONTO SOCCORSO PER INTERVENTI DI URGENZA INDIVIDUARE IL CENTRO DI PRONTO SOCCORSO E PREDISPORRE UN TELEFONO IN BARACCA 36 PSOR AZPo mo OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NELL UFFICIO SI DEVE PREVEDERE UNA ZONA PREDISPOSTA PER EVENTUALE PRIMO INTERVENTO DI PRONTO SOCCORSO E L ELENCO DEI NUMERI TELEFONICI DI CHIAMATA PER PRON
86. REGGIATA PROTEZIONI FINI PIANI DI LAVORO PROTETTO CADUTA MONTARE SEMPRE PIANI DI LAVORO SICURI E PROTETTI SMONTAGGIO CON ATTREZZI MANUALI USO DI ATTREZZI ATTREZZI IDONEI SMONTAGGIO DELLE LISTE DI SUPPORTO USO DI ATTREZZI ATTREZZI IDONEI TRASPORTO VEDI CAPITOLO TRASPORTI MONTAGGIO PERFORAZIONI CON TRAPANO ELETTRICO USARE QUADRI REGOLARI E ATTREZZI A BASSO VOLTAGGIO X X X x X X X X X X x X X X x X X X X X X X X x 31_PSOR Piano di fase Fase organizzativa OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I Rc ce DL DE 9 4 INSERIMENTO TASSELLI 1 ABRASIONI COLPI 1 USARE DPI x x VI BLOCCAGGIO ELEMENTO DI WE 9 5 SUPPORTO 1 ABRASIONI COLPI 1 USARE DPI X X VI 9 6 AVVITATURA ELEMENTI 1 ABRASIONI COLPI 1 USARE DPI x x i LE INDICAZIONI CIRCA LA CARTELLONISTICA DA POSARE SONO MEGLIO SPECIFICATE NELLA SEZIONE 2 DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ALL INTERNO DELLA TAVOLA 2 0 3 SE G 0 1 OLTRE ALLA CARTELLONISTICA DI CANTIERE E NECESSARIO SEGNALARE N SE G 0 LAVORI IN CORSO LAVORIIN CORSO x x N SE e G 0 b VIETATO L ACCESSO ALLA ZONA XX SE FRECCE DIREZIONALI PER 0 SEGNALAZIONE DI ACCESSO X X INDICAZIONE E SE RIFERIMENTO AL PIANO DI N N i EMERGENZA IN VIGORE NELL EDIFICIO m X X XX
87. RICOLO PER EVITARE L ACCESSO ALL AREA CONTATTARE LA DL CONTATTARE DITTA SPECIALIZZATA PER IL TRATTAMENTO 71 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE IN CASO DI BLACK OUT MUOVERSI LENTAMENTE NON CORRERE E NON GRIDARE SE SONO PRESENTI LE LUCI DI EMERGENZA SEGUIRLE E USCIRE ATTENDERE LE INDICAZIONI DELLA SQUADRA DI EMERGENZA SQUADRA DI EMERGENZA VERIFICARE IL QUADRO ELETTRICO E RIPRISTINARE LE CONDIZIONI INIZIALI IN CASO DI BLACK OUT AVVISARE GLI ADDETTI ALL INTERNO DELL EDIFICIO DI MANTENERE LA CALMA E ATTENDERE ISTRUZIONI 72 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE IN CASO DI MALFUNZIONAMENTI AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE NON CERCARE DI RISOLVERE DA SE IL PROBLEMA ATTENDERE ISTRUZIONI SQUADRA DI EMERGENZA CONTATTARE L AZIENDA DI SERVIZI INTERESSATA 73 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE AVVISARE L ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO E IL RESPONSABILE DI CANTIERE SE ENTRO POCHI MINUTI NON INTERVIENE NESSUNO CHIAMARE IL 118 NELL ATTESA DELLA SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO ATTENERSI ALLE INDICAZIONI DELLA SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO NON SPOSTARE L INFORTUNATO SE POSSIBILE INDIVIDUARE RESPIRAZIONE POLSO E LESIONI SE L INFORTUNATO E IN ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO NON RESPIRA E INCOSCIENTE SANGUINA MOLTO E CADUTO O HA SUBITO UN TRAUM
88. RO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DALL USO DI SOSTANZE CHIMICHE PIANO DI FASE FASE OPERATIVA PSOP SCHEDA 4 AGENTI CHIMICI SEZ 4 ALLEGATI SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO 2 3 1 IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE EFFETTUA L ANALISI DELLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI ANCHE QUANDO SONO DOVUTE ALLE LAVORAZIONI DI UNA STESSA IMPRESA ESECUTRICE O ALLA PRESENZA DI LAVORATORI AUTONOMI E PREDISPONE IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI CRONOPROGRAMMA SEZ 3 1 2 3 2 IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI IL PSC CONTIENE LE PRESCRIZIONI OPERATIVE PER LO SFASAMENTO SPAZIALE O TEMPORALE DELLE LAVORAZIONI INTERFERENTI E LE MODALITA DI VERIFICA DEL RISPETTO DI TALI PRESCRIZIONI NEL CASO IN CUI PERMANGONO RISCHI DI INTERFERENZA INDICA LE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ED DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ATTI A RIDURRE AL MINIMO TALI RISCHI PIANO DI FASE FASE OPERATIVA PSOP SEZ 4 2 3 4 LE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL USO COMUNE DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA SONO DEFINITE ANALIZZANDO IL LORO USO COMUNE DA PARTE DI PIU IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR CANTO SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE SEZ 3 2 2 ALLEGATI 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIV
89. RRE REGOLE E PRECEDENZE SENSIBILIZZARE IL AB N 1 ALL INTERNO DEL CANTIERE INVESTIMENTI SCONTRI TRA VARI MEZZI PERSONALE X X 26 PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE DELIMITARE LE ZONE DI CIRCOLAZIONE DEI MEZZI VELOCI PALE RULLI ECC SENSIBILIZZARE IL PERSONALE gt Piano di fase Fase organizzativa DELIMITARE LE ZONE IN CUI SI EFFETTUANO LAVORI MANUALI CON PERSONALE A TERRA PREDISPORRE SEMPRE SEGNALAZIONI DI PRESENZA USARE SEMPRE IL GIROFARO SENSIBILIZZARE IL PERSONALE USARE SEMPRE IL SEGNALE ACUSTICO OBBLIGATORIO NELLE RETROMARCIA SENSIBILIZZARE IL PERSONALE VERIFICARE SEMPRE ALL INIZIO GIORNATA IL FUNZIONAMENTO DI TALE SEGNALAZIONE SENSIBILIZZARE IL PERSONALE MANTENERE UN CERTO NUMERO DI PERSONALE A DISPOSIZIONE PER LE SEGNALAZIONI PREDISPORRE SEMPRE SEGNALAZIONI DI PRESENZA COORDINAMENTO DELLE OPERAZIONI DI DEVIAZIONE TRAFFICO INEFFICACIA O SITUAZIONI NON IDONEE RIUNIONI DI COORDINAMENTO INDIVIDUARE OGNI POSSIBILE SOLUZIONE E SOPRATTUTTO LA POSSIBILITA DI VIE DI FUGA COLLOCAMENTO DELLA SEGNALETICA E BARRIERE DI PROTEZIONE INVESTIMENTO SEGNALAZIONE CON BANDIERE RIPETUTE ATTENZIONE SEGNALAZONE CON CARTELLI PROTEGGERE CON ASSISTENZA CHI ESEGUE LA POSA DEL CARTELLO X X X x x x x x CREAZIONE VIA DI FUGA O ZONA SICURA PREDISPORRE UNA ZONA PROTETTA O SUFFICIENTEMENTE
90. SICUREZZA SEZIONE 3 3 2 FASE ORGANIZZATIVA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL COORDINATORE Devono essere comunicati al Coordinatore in fase di esecuzione prima dell inizio dei lavori 1 Nominativi dei subappaltatori e l elenco del personale dipendente 2 Comunicazione dell avvenuto coordinamento e presa conoscenza del Piano di Sicurezza e del Piano di emergenza da parte dei subappaltatori come da lettera allegata da tenere agli atti firmata dai subappaltatori e inviata in copia al Coordinatore in Fase di esecuzione per conoscenza 3 REGOLE GENERALI PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI DEFINIZIONI GENERALI E GESTIONE DEI COLLLEGAMENTI TRA IMPRESA E COORDINATORE Si intende per Datore di lavoro principale ai sensi dell art 18 del Dlgs 81 08 e smi il datore di lavoro della ditta appaltatrice Di conseguenza su tale persona ricade l onere relativo alla promozione del coordinamento tra le imprese presenti nel cantiere salvo gli oneri diretti richiamati dai commi precedenti dello stesso articolo che sono i datori di lavoro L accesso ai cantieri riservata ai dipendenti diretti della impresa appaltatrice e ai relativi consulenti o collaboratori L accesso altresi riservato alle ditte subappaltatrici autorizzate e ai loro dipendenti diretti Per le ditte per cui non prevista la richiesta di subappalto l impresa Appaltatrice dovr comunicare preventivamente al Coordinatore la ragione sociale le motivazioni e la tipologia degli interventi c
91. SO DI UNA SECONDA FUNE RENDE IL LAVORO PI PERICOLOSO E SE SONO ADOTTATE MISURE ADEGUATE PER GARANTIRE LA SICUREZZA Fase organizzativa I LAVORI DEVONO ESSERE PROGRAMMATI E SORVEGLIATI IN MODO ADEGUATO ONDE POTER IMMEDIATAMENTE SOCCORRERE IL LAVORATORE COLLEGATO ALLE FUNI IN CASO DI NECESSIT FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI ADDETTI PER LAVORI IN QUOTA E CON FUNI PRIMA DEI LAVORI PRIMA DI PROCEDERE ALLA ESECUZIONE DI LAVORI SU LUCERNARI TETTI COPERTURE E SIMILI FERMO RESTANDO L OBBLIGO DI PREDISPORRE SISTEMI COLLETTIVI DI PROTEZIONE DEI BORDI DEVE ESSERE ACCERTATO CHE QUESTI ABBIANO RESISTENZA SUFFICIENTE PER SOSTENERE IL PESO DEGLI OPERAI E DEI MATERIALI DI IMPIEGO LAVORO CON FUNI IL LAVORO CON FUNI DEVE ESSERE ESEGUITO DA PERSONALE SPECIALIZZATO E FORMATO SECONDO QUANTO PREVISTO DAL DLGS 81 2008 LAVORO CON FUNI CADUTA L ITERVENTO DEVE ESSERE ESEGUITO UTILIZZANDO UNA FUNE DI LAVORO E UNA FUNE DI SICUREZZA NON LASCIARE SUI PIANI DI LAVORO O IN TERRA ATTREZZATURA NON UTILIZZATA CHE NON SIA LEGATA TUTTE LE ATTREZZATURE CHE VENGONO CADUTA ATTREZZI E PORTATE ALL ESTERNO DOVRANNO MATERIALI ESSERE ASSICURATE CONTRO LA CADUTA PER MEZZO DI FUNI E CORDINI PREPARARE DELLE SCHEDE TIPOLOGICHE TIPO PER IL PONTEGGIO SMONTAGGIO DI PONTEGGI E RISCHIO SPECIFICO DI VERIFICARE NECESSITA DI PROGETTO DEL TRABATTELLI PONTEGGIO PONTEGGIO IL DATORE DI LAVORO PROVVEDE A REDIGERE A MEZZO DI PERSON
92. SOR TRA1 SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE SEZ 2 0 TAV 3 SEZ 3 2 2 ALLEGATI A 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE SCHEDA 2 3 1 DEPOSITO BOMBOLE DI GAS COMPRESSO SCHEDA 2 3 2 DEPOSITI DI COMBUSTIBILI OLIIE LIQUIDI INFIAMMABILI SCHEDA 7 ESPLOSIONE INCENDIO ALLEGATI A 5 SCHEDE DI MACCHINE UTENSILI E ATTREZZATURE ALLEGATI SCHEDE BIBLIOGRAFICHE DI RIFERIMENTO 2 2 3A IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI INSTALLAZIONE DI CANTIERE VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR VIABI SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE SEZ 2 0 TAV 3 SEZ 3 2 2 ALLEGATI 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA NELL AREA DI CANTIERE FISSE 2 2 3B IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI IL PIANO DI FASE SEZ 4 1 COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE FASE OPERATIVA PSOP SUDDIVIDE LE SINGOLE LAVORAZIONI IN FASI SCA DI LAVORO E QUANDO LA COMPLESSITA SCHEDA 1 1 1 A 2 SCHEDE DELL OPERA LO RICHIEDE IN SOTTOFASI DI LAVORO ED EFFETTUA L ANALISI DEI RISCHI AGGIUNTIVI CONNESSI IN PARTICOLARE AI SEGUENTI ELEMENTI AL RISCHIO DI SEPPELL
93. SQUADRA DI EMERGENZA SQUADRA DI EMERGENZA CHIUDERE L IMPIANTO DI VENTILAZIONE O CONDIZIONAMENTO DISATTIVARE L ENERGIA ELETTRICA amp CHIUDERE IL GAS SE NONSI RIESCE A SPEGNERE L INCENDIO CHIAMARE IL 115 66 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P4 CROLLO O CEDIMENTO STRUTTURALE PER TUTTI PRESENTI IN CANTIERE SE VENGONO PERCEPITI FRANAMENTI CEDIMENTI SE SI E ALL INTERNO DI UN EDIFICIO USCIRE SEGUIRE IL PERCORSO DI ESODO INDICATO NELLA PLANIMETRIA SE GLI ALTRI OCCUPANTI SONO IN DIFFICOLT AIUTARLI AD USCIRE AVVERTIRE LA SQUADRA DI EMERGENZA EVITARE DI CORRERE E GRIDARE ALLONTANARSI DAGLI EDIFICI E DALLE LINEE ELETTRICHE AEREE SE NON E POSSIBILE USCIRE DALL EDIFICIO t NON SOSTARE AL CENTRO DEGLI AMBIENTI E RIPARARSI VICINO ALLE PARETI PERIMETRALI OD IN AREE D ANGOLO PRIMA DI ABBANDONARE LO STABILE ACCERTARSI SE LE VIE DI ESODO SONO INTEGRE E FRUIBILI ALTRIMENTI ATTENDERE L ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI SE SI E ALL INTERNO DI UNO SCAVO AL MINIMO DUBBIO DI CEDIMENTO USCIRE DALLO SCAVO 6 ALLONTANARSI DAL BORDO DELLO SCAVO SQUADRA DI EMERGENZA DELIMITARE LA ZONA INTERESSATA E AVVISARE LA DIREZIONE LAVORI IN CASO DI NECESSITA CHIAMARE IL 115 67 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 P5 SPANDIMENTO DI SOSTANZE CHIMICHE PER TUTTII PRESENTI IN CANTIERE SE VIENE RILEVATO SVERSAMENTO AVVISARE IL RESPONSABILE DI CANTIERE ALLONTANARSI DALLA ZONA DI SV
94. TE ESTERNO rischi che il cantiere pu trasmette all ambiente esterno sono i seguenti RISCHI TRASMESSI ALL AMBIENTE ESTERNO MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE NOTE POLVERE E PROIEZIONE DI SCHIZZI O SCHEGGE IN GENERE Bagnare l area di lavoro per evitare la formazione di polveri Recinzioni di cantiere verso le strade adiacenti Irrorare periodicamente i percorsi dei mezzi I depositi di materiale sciolto e macerie sabbia ghiaiosa vanno adeguatamente protetti dal vento mediante misure come la copertura con stuoie teli ecc 25 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 RISCHI TRASMESSI ALL AMBIENTE ESTERNO MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE NOTE CADUTA MATERIALE DALL ALTO I carichi sospesi devono essere movimentati soltanto all interno dell area di cantiere e in aree delimitate e segnalate e comunque in assenza di terzi In corrispondenza degli prevedere idonee protezioni Nel caso di carichi e scarichi fuori dalle aree di cantiere le aree oggetto di movimentazione dovranno essere delimitate in quanto dovranno rientrare nell area di cantiere stessa accessi Durante le movimentazioni prevedere una vigilanza a terra RUMORE Utilizzo di macchinari eventualmente rumorosi negli orari di lavoro diurni previsti vedi regolamenti locali e D P C M 14 11 1997 Richiesta di autorizzazione in deroga nel caso si utilizzino macchinari e attrezzature di lavoro che superano i limiti previ
95. TE IL PERSONALE SIA DIRIGENTE CHE ESECUTIVO SENSIBILIZZARE IL PERSONALE CAVI IN TENSIONE SOTTERRANEI FOLGORAZIONE INFORMARSI DALLA STAZIONE APPALTANTE LA PRESENZA E LA POSIZIONE DI EVENTUALI CAVI TRACCAITO E PROFONDITA INDICARE SE VERIFICATO CAVI TELEFONOCI O A FIBRE OTTICHE DANNI GRAVI A TERZI OA SERVIZI INFORMARSI DALLA STAZIONE APPALTANTE LA PRESENZA E LA POSIZIONE DI EVENTUALI CAVI INDICARE SE VERIFICATO TUBAZIONI DI ADDUZIONE O DI SCARICO DANNI GRAVI A TERZI OA SERVIZI INFORMARSI DALLA STAZIONE APPALTANTE LA PRESENZA E LA POSIZIONE DI EVENTUALI CAVI INDICARE SE VERIFICATO STRADE DANNI GRAVI A TERZI OA SERVIZI VALUTARE L OPPORTUNITA DI METTERE IN OPREA DELLE PROTEZIONI CONCORDAER CON LA DIREZIONE LAVORI LNEE IN TENSIONE AEREE FOLGORAZIONE SEGNALARE TUTTI SERVIZI INTERESSATI CON MEZZI VISIVI CHIARI COLLEGARSI REGOLARMENTE CON IL PROGETTISTA E CON LA STAZIONE APPALTANTE O LE SOCIETA DI SERVIZI TIPO DELLE PROTEZIONI IPOTIZZATE PER INIDONEITA DELLE PROTEZIONI ADOTTATE RIUNIONE E CONCORDAMENTO CON COORDINATORE O DIREZIONE LAVORI STRADE O SERVIZI ESTERNI CADUTA MATERIALE RETI O PROTEZIONI LEGGERE LAVORARE CON ATTENZIONE PROIEZIONE MATERIALI SCHIZZI ECC RETI O PROTEZIONI LEGGERE LAVORARE CON ATTENZIONE ELENCO TIPOLOGICO O PARTICOLARE DELLE MACCHINE E DEI MEZZI UTILIZZATI CHE POSSONO COINVOLGERE
96. TE RIFERIRSI ALLE N PRONGIRNANERA FOGNATURA NERA REGOLE PER SCAVI IN X T POZZI E GALLERIE c SE LA FOGNATURA NON A IL COLLEGAMENTO AVVIENE CON LA ESISTE RIFERIRSI ALLE N 1 FOGNATURA BIANCA FOGNATURA BIANCA REGOLE PER SCAVI IN X T POZZI E GALLERIE 1 TELEFONO 1 INFORMARSI PRESSO LA AZIENDA X 1 GAS 1 INFORMARSI PRESSO LA AZIENDA X VENGA COMPLETATO L IMPIANTO DI CANTIERE 40 PSOR E OPERE PROVVISIONALI RIFERIMENTI PONT1 PONT2 PONT3 PONT4 41_PSOR Fase organizzativa s A o o o o CE B B B nis 3 ialo d r s F OPERAZIONI amp METODO m RISCHI m MISURE NOTE gt m o E A gt m Eg L S m z o o E gt m m m A c z m N E F OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE DURANTE L OPERAZIONE DI COORDINAMENTO TRA IL C E E IL R C SI DOVRANNO DEFINIRE LE REGOLE DI COMPORTAMENTO E DI GESTIONE 5 DELLE OPERAZIONI CON LA REDAZIONE DI UN PROGRAMMA OPERATIVO CHE TENGA CONTO DELLE TECNOLOGIE UTILIZZATE DELLA X X PRESENZA DI ALTRI GRUPPI DELLA TIPOLOGIA DELLE SOSTANZE UTILIZZATE E RELATIVI MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE O AMBIENTALE DEI MEZZI DI PROTEZIONE O DEGLI APPRESTAMENTI NECESSARI P VERIFICA DELLA PRESENZA DI LAVORAZIONI O ATTIVITA CHE POSSANO INFLUENZARE O CONDIZIONARE LA LAVORAZIONE PREVISTA O CHE 1 POSSANO ESSERE CONDIZIONATI D
97. TILIZZO DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA NEL CASO IN CUI LA DITTA DI CUI SOPRA NON NE DISPONGA DI PROPRI LA DITTA SUBAPPALTATRICE DOPO ESSERE STATA INFORMATA DALL IMPRESA PRINCIPALE DELLE REGOLE CIRCA L UTILIZZO DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA SI IMPEGNA AL CORRETTO UTILIZZO AVENDO CURA DI NON APPORTARE MODIFICHE CHE POSSANO ALTERARNE LE CARATTERISTICHE RICHIESTE DALLE NORMATIVE VIGENTI NEL CASO IN CUI DURANTE LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI LA DITTA SUBAPPALTATRICE AVESSE BISOGNO DI APPORTARE MODIFICHE A QUANTO CONCESSO IN USO DOVRA FARNE RICHIESTA ALL IMPRESA PRINCIPALE LA QUALE PROVVEDERA ESSA STESSA A MODIFICARE OUANTO RICHIESTO LA MANUTENZIONE DI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA E A CARICO DELLA DITTA SUBAPPALTATRICE Piano di fase Fase organizzativa 8 PSOR B PIANO OPERATIVO RIFERIMENTI PO 0 PO1 9 PSOR Piano di fase Fase organizzativa 5 o g P F T m m m m 8 3 IA O OPERAZIONI 5 METODO m RISCHI m MISURE NOTE 518 3 H o E JA m mm e L s 3 m m o E m e A Z m N b x F gt OPERAZIONI METODO RISCHI MISURE NOTE I RC CE DL DE 1 RIFERIMENTO DLGS 81 08 E SMI ART 89 COMMA 1 h 5 1 0 2 RIFERIMENTO DLGS 81 08 E SMI A
98. TO INTERVENTO NOTE RC CE Piano di fase Fase organizzativa DL DE az 0 AZPO ALIMENTAZIONI TEMPORANEE PER IL CANTIERE LA PRESENZA IN CANTIERE DI UN RESPONSABILE DI LIVELLO TALE DA POTER GESTIRE LA RELATIVA COMPLICAZIONE DELLE OPERAZIONI DEMOLIZIONE GESTIONE PONTEGGI GESTIONE CASSERATURA GETTO E MESSA IN OPERA DELLE PROTEZIONI E ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE CFR TAVOLA 2 0 6 ALL INTERNO DELLA SEZIONE 2 0 INSTALLAZIONE DI CANTIERE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ALIMENTAZIONE ELETTRICO LA DISTRIBUZIONE DEVE AVVENIRE A PARTIRE DAL PUNTO DI EROGAZIONE FINO AL QUADRO GENERALE CON LINEA PROTETTA CONTRO LE SOVRACORRENTI E CONTRO LE DISPERSIONI VERSO TERRA CON DIFFERENZIALE ANCHE A BASSA SENSIBILITA E PROGETTATA OLTRE CHE CERTIFICATA IL RESPONSABILE DI CANTIERE DEVE FAR INDOSSARE TALI DPI az 0 QUADRI L IMPRESA E TENUTA A POSARE UN QUADRO E A COLLEGARSI ESCLUSIVAMNETE A UN DETTO QUADRO TALE QUADRO DEVE CONTENERE LA PROTEZIONE MAGNETOTERMICA CONTRO LE SOVRACORRENTI COERENTE CON LE POTENZE UTILIZZATE E CAVI DI COLLEGAMENTO E PROTEZIONE DIFFERENZIALE azoo IL QUADRO DEVE ESSERE DEL TIPO CERTIFICATO IN STABILIMENTO ASC az 0 GLI ALTRI QUADRI DEVONO ESSERE DERIVATI DAL QUADRO GENERALE ESSERE DOTATI DI PROTEZIONI CON REGOLE ANALOGHE A QUELLE DEL QUADRO GENERALE 37 PSOR OPERAZIONI
99. TO ALL AREA DI RISCHI TRASMESSI DALL AMBIENTE SEZ 1 1 2 CANTIERE IL PSC CONTIENE L ANALISI DEGLI ESTERNO SEZ 1 1 2 ELEMENTI ESSENZIALI DI CUI ALL ALLEGATO RISCHI DELL AMBIENTE NATURALE XV 2 IN RELAZIONE PIANO DI FASE SEZ 3 2 2 ALL EVENTUALE PRESENZA DI FATTORI FASE ORGANIZZATIVA SG1 ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE 2 2 1C IN RIFERIMENTO ALL AREA DI RISCHI TRASMESSI ALL AMBIENTE SEZ 1 1 3 CANTIERE IL PSC CONTIENE L ANALISI DEGLI JESTERNO ELEMENTI ESSENZIALI DI CUI ALL ALLEGATO PIANO DI FASE SEZ 3 2 2 XV 2 IN RELAZIONE AGLI EVENTUALI RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE POSSONO COMPORTARE PER L AREA CIRCOSTANTE FASE ORGANIZZATIVA SG1 2 2 2A IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI MODALITA DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE DEL CANTIERE GLI ACCESSI LE SEGNALAZIONI INSTALLAZIONE DI CANTIERE SEZ 2 0 TAV 1 PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA PSOR CANT1 VIAB1 SEGN1 SEZ 3 2 2 SCHEDA 1 3 1 INSTALLAZIONE CANTIERE A 4 SCHEDE ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE E ATTIVITA FISSE 2 2 2B IN RIFERIMENTO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEL CANTIERE L ANALISI DEI SEGUENTI ELEMENTI SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI INSTALLAZIONE DI CANTIERE SEZ 2 0 TAV 2 PIANO DI FASE SEZ 3 2 2 FASE ORGANIZZATIVA PSOR CANT2 CANT3 SCHEDA 1 3 1 A 4 SCH
100. TODO MONTAGGIO SUCCESSIVO RISCHI SI PUO PROVVEDERE AL MONTAGGIO DELLE STRUTTURE VERTICALI ORIZZONTALI E IMPALCATI SUCCESSIVI SOLTANTO DOPO AVER TERMINTATO LA POSA DELL IMPALCATO COMPLETO E DOPO AVER PROVVEDUTO ALLA SUA PROTEZIONE Fase organizzativa IL MONTAGGIO DEGLI IMPALCATI DEL PONTEGGIO E TALE DA IMPEDIRE LO SPOSTAMENTO DEGLI ELEMENTI COMPONENTI DURANTE L USO NONCHE LA PRESENZA DI SPAZI VUOTI PERICOLOSI FRA GLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO GLI IMPALCATI E DISPOSITIVI VERTICALI DI PROTEZIONE COLLETTIVA CONTRO LE CADUTE IL DATORE DI LAVORO PROVVEDE AD EVIDENZIARE LE PARTI DI PONTEGGIO NON PRONTE PER L USO IN PARTICOLARE DURANTE LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO SMONTAGGIO O TRASFORMAZIONE MEDIANTE SEGNALETICA DI AVVERTIMENTOI DI PERICOLO GENERICO E DELIMITANDOLE CON ELEMENTI MATERIALI CHE IMPEDISCONO L ACCESSO ALLA ZONA DI PERICOLO RIPETIZIONE DELLE OPERAZIONI COLLEGAMENTI CADUTA IN VANI LE SCALE DEVONO FUORIUSCIRE DI UN METRO DAL PIANO DI SERVIZIO E DEVONO ESSERE LEGATE LE SCALE NON DEVONO ESSERE MONTATE IN SUCCESSIONE LATO VERSO COSTRUZIONI ESISTENTI SI RICHIAMA QUANTO PREVEDE LA NORMA CIRCA LA DISTANZA DEI PIANI DI LAVORO DAL FILO DI FABBRICAZIONE 50_PSOR OPERAZIONI REGOLE PER GLI SBALZI GLI IMPALCATI ECC CARICO DEL PONTEGGIO PIANI DI LAVORO AUSILIARI METODO RISCHI L I
101. TONO LE RACCOMANDAZIONI DEL SCENDERE DAL MEZZO SE ESISTE INOSSERVANZA SI IDENTIFICATE O TRASCURATE PUNTO APPOSITO CIRCA LA VERIFICA DI FINCHE NON SI E CERTI DANNO LE RACCOMANDAZIONI PRESENZA DI RETI ELETTRICHE AEREE CHE LA CORRENTE SIA SEGUENTI STATA INTERROTTA USARE SEMPRE LA CINTURA DI SICUREZZA CHE DEVE ESSERE FISSATA ALLA BARRA DI ATTACCO DELLA PIATTAFORMA UTILIZZO CADUTA DALL ALTO 1 cordino connesso ad una guida rigida orizzontale 2 linea di trattenuta alternativa USO DI CESTELLO L IMPRESA CON L AUTORIZZAZIONE DEL COORDINATORE DECIDERA LE DIVERSE POSIZIONI DEL CESTELLO IN BASE ALLA FASE DI LAVORAZIONE IN CORSO D OPERA 55 PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI VERIFICARE SEMPRE LA STABILITA DEL PIANO DI LAVORO E DI SOLLEVAMENTO Fase organizzativa NON DARE INIZIO ALLE OPERAZIONI SENZA L AUTORIZZAZIONE DEL PREPOSTO USO DI CESTELLO CRITERI DI VALUTAZIONE IL CESTELLO E STABILE QUANDO LA SOMMA ALGEBRICA DEI MOMENTI RIBALTANTI NON E MAGGIORE DELLA SOMMA DEI MOMENTI STABILIZZANTI I CALCOLI DEVONO ESSERE CONDOTTI CON LA AUTOGRU NELLA POSIZIONE E CONI CARICHI PREVISTI MENO FAVOREVOLI UTILIZZO DI AUTOGRU CON CESTELLO ROVESCIAMENTO VERIFICARE CHE LA AUTOGRU SIA SISTEMATA SU UNA SOLIDA SUPERFICIE PIANA CADUTA DALL ALTO USARE SEMPRE LA CINTURA DI SICUREZZA CHE DEVE ESSERE
102. UARE LA DENUNCIA DI TERRA ALL ISPESL SCALE DOPPIE CADUTA LE SCALE DOPPIE NON DEVONO SUPERARE L ALTEZZA DI 5 M E DEVONO ESSERE PROVVISTE DI DISPOSITIVO CHE NE IMPEDISCA L APERTURA OLTRE IL LIMITE PRESTABILITO DI SICUREZZA SCALE A PIOLI SOSPESE CADUTA LE SCALE A PIOLI SOSPESE DEVONO ESSERE AGGANCIATE IN MODO SICURO E IN MANIERA TALE DA EVITARE SPOSTAMENTI E QUALSIASI MOVIMENTO DI OSCILLAZIONE RIFERIMENTO NORMATIVO DLGS n 81 08 E SMI SCALE A PIOLI A PIU ELEMENTI INNESTABILI CADUTA LE SCALE A PIOLI COMPOSTE DA PIU ELEMENTI INNESTABILI O A SFILO DEVONO ESSERE UTILIZZATE IN MODO DA ASSICURARE IL FERMO RECIPROCO DEI VARI ELEMENTI RIFERIMENTO NORMATIVO DLGS n 81 08 E SMI SCALE A PIOLI USATE PER L ACCESSO CADUTA LE SCALE A PIOLI UTILIZZATE PER L ACCESSO DEVONO ESSERE TALI DA SPORGERE A SUFFICIENZA OLTRE IL LIVELLO DI ACCESSO A MENO CHE ALTRI DISPOSITIVI GARANTISCANO UNA PRESA SICURA RIFERIMENTO NORMATIVO DLGS n 81 08 E SMI 60_PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI I SISTEMI DI ACCESSO E DI POSIZIONAMENTO MEDIANTE FUNI DEVONO ESSERE CONFORMI AI REQUISITI DEL DLGS 81 08 E SMI E COMPRENDERE ALMENO DUE FUNI ANCORATE SEPARATAMENTE UNA PER L ACCESSO LA DISCESA E IL SOSTEGNO DETTA FUNE DI LAVORO E L ALTRA CON FUNZIONE DI DISPOSITIVO AUSILIARIO DETTA FUNE DI SICUREZZA AMMESSO L USO DI UNA FUNE IN CIRCOSTANZE ECCEZIONALI IN CUI L U
103. UNA VENTILAZIONE DELLA CARLINGA ADEGUATA ALL USO SCAVO SI TRATTA DI SCAVI DI LIMITATA DIMENSIONE IN LUOGHI DI FACILE ACCESSO IL LAVORO DI SEGNALETICA ORIZZONTALE VERRA ESEGUITO CON DEVIAZIONE DI TRAFFICO DI CORSIA SULLA STESSA CARREGGIATA MANUALE RISCHIO SPECIFICO USO DI PICCONI E PALE MOVIMENTARE IL MATERIALE DI SCAVO CON MOVIMENTI CORRETTI CON SCAVATORE RISCHIO SPECIFICO MANTENERE PERSONALE A DISTANZA PROTEGGERE GLI SCAVI SUL CONTORNO O CON IMPALCATI 30_PSOR OPERAZIONI METODO RISCHI FOLGORAZIONE Piano di fase Fase organizzativa MISURE ATTENZIONE NON ACCERTARSI DELLA ASSENZA DI INIZIARE A SCAVARE SE SERVIZI PRESENTI NEL SOTTOSUOLO NON SI E CERTI CHE NON CI SONO CAVI VERIFICARE L ASSENZA DI LINEE AREE CHE POSSANO ESSERE TOCCATE POSA DEL PALO E GETTO DI BLOCCAGGIO SI TRATTA DI GETTI DI PICCOLA ENTITA E VENGONO ESEGUITI A MANO O CON CLS IMPASTATO SUL POSTO NON SONO RILEVABILI RISCHI POSA DEL PALO CADUTA DEL PALO PUNTELLARE IN MODO ADEGUATO IL PALO MONTAGGIO DEL CARTELLO MONTAGGIO OPERE PROVVISIONALI FISSAGGIO CON MEZZI MECCANICI E USO DI ATTREZZI MANUALI RISCHIO MINIMO TRANNE USO DI SCALE VERIFICARE LA STABILITA DEL MEZZO UTILIZZATO PER PORTARSI IN QUOTA SEMPRE AL DI SOTTO DI DUE METRI PONTI TIPO LEGGERO PROIEZIONE DETRITI O ALTRO SULLA CAR
104. UREZZA E COMPORTAMENTO RELATIVAMENTE AL CANTIERE IN OGGETTO VERIFICARE LA NECESSIT DI COORDINAMENTO PER EVENTUALI SOVRAPPOSIZIONI O DISTURBI TRA LAVORAZIONI CONCOMITANTI D0A000 DA000 9072000 VERIFICARE LA NECESSIT DI UN COORDINAMENTO OPERATIVO E LA PRESENZA NEI LUOGHI DI LAVORO DI UN RESPONSABILE OPERATIVO IL TITOLARE DELLA DITTA CONSCIO DELLE RESPONSABILIT A PROPRIO CARICO CIRCA LA SORVEGLIANZA DEI LUOGHI DI LAVORO E DEI PROPRI DIPENDENTI NE GARANTISCE IL CONTROLLO E HA VERIFICATO CHE I PROPRI DIPENDENTI HANNO RECEPITO LE INFORMAZIONI E LA FORMAZIONE RICEVUTA IL TITOLARE DELLA DITTA GARANTISCE CHE DURANTE IL LAVORO NEL CANTIERE RISPETTER NELLA SUA IDENTIT DI LAVORATORE PARAGONABILE A LAVORATORE AUTONOMO LE STESSE REGOLE IN VIGORE NEL CANTIERE PER I LAVORATORI DIPENDENTI IL TITOLARE DELLA DITTA GARANTISCE DI AVER MESSO A DISPOSIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI IL PIANO DI SICUREZZA O CHE ATTUER QUESTO OBBLIGO PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI INOLTRE SI IMPEGNA AL RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DERIVANTI DAGLI ACCORDI SINDACALI IN VIGORE IL TITOLARE DELLA DITTA SUBAPPALTATRICE SI IMPEGNA A ESTENDERE LE INFORMAZIONI E GLI IMPEGNI SOPRA RICHIAMATI A TUTTE LE IMPRESE CHE POSSANO ESSERE PRESENTI IN CANTIERE IN DIPENDENZA DI QUALSIASI RAPPORTO CONLA DITTA STESSA 079000 079000 IL TITOLARE DELLA DITTA SUBAPPALTATRICE SI IMPEGNA ALTRESI A SE
105. ZIONI CONTENUTE NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO COMUNICARE TEMPESTIVAMENTE AL COORDINATORE IN FASE DI ESECUZIONE LA PRESENZA IN CANTIERE DI SUBAPPALTI E NOLI A CALDO O L INGRESSO DI IMPRESE DIVERSE DALLA PRINCIPALE COMPILARE E RESTITUIRE FIRMATA AL COORDINATORE IN FASE DI ESECUZIONE LA COMUNICAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE E COORDINAMENTO RIPORTATA NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO NELLA SEZIONE 2 2 oguooo ozuooo 079000 PRIMA DELL INIZIO DI QUALSIASI FASE DI LAVORO CHE COMPORTI UN ORGANIZZAZIONE DELLE LAVORAZIONI O ALL INIZIO DELLE LAVORAZIONI STESSE L IMPRESA PRONCIPALE DEVE PREVEDERE LE PROCEDURE DI ESECUZIONE DEI LAVORI E DI VIGILANZA SUILUOGHI E SUGLI APPRESTAMENTI IN MODO DA GARANTIRE SEMPRE LA REGOLARITA DEI LUOGHI DI LAVORO 079000 FORNIRE INFORMAZIONE CIRCA RISCHI PRESENTI NEL CANTIERE IN OGGETTO COMUNICARE LE REGOLE DI CANTIERE ACCESSI IMPIANTI LOCALI DI SERVIZIO SPOGLIATOI MENSA UTILIZZO DELLE OPERE PROVVISIONALI METTERE A DISPOSIZIONE IL PIANO DI SICUREZZA E L ACCETTAZIONE DA PARTE DELLA DITTA SUBAPPALTATRICE INDICATA VERIFICARE LA CONGRUENZA DEI POS DELLE IMPRESE ESECUTRICI RISPETTO AL PROPRIO PRIMA DELLA TRASMISSIONE DEI POS AL CSE Piano di fase Fase organizzativa 6 PSOR VERIFICARE L INFORMAZIONE E FORMAZIONE AVVENUTA NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI ADDETTI AL CANTIERE CIRCA LE REGOLE DELLA SIC
106. a posizionata come da indicazione sottostante Mo gt 55 Ristorante Lucio ae N 5 Y n X gt e gt be 35 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 Accessi Il cantiere accessibile da Via Nazario Sauro nel parcheggio lato scuderie Gli accessi e la viabilit interna sono descritte nelle tavole dedicate ai paragrafi 2 0 1 e 2 0 3 L ACCESSO ALLE AREE DI CANTIERE SAR CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AL PERSONALE CON TESSERINO IDENTIFICATIVO POSSIBILI INTERFERENZE Al momento della stesura del presente PSC non si a conoscenza della presenza di altri cantieri Nel caso in cui siano presenti altri cantieri saranno attivati gli opportuni coordinamenti per consentire un regolare svolgimento delle lavorazioni senza rischi di interferenze aggiuntive I lavori saranno eseguiti in luoghi interessati dai percorsi di visita La Reggia di Venaria aperta durante tutti i giorni della settimana ad esclusione del lunedi e delle chiusure programmate Saranno pertanto attuati tutti gli accorgimenti affinche l attivit di cantiere non interferisca con l attivit museale garantendo al contempo la funzionalita delle uscite di emergenza e dei percorsi di esodo In particolare se le operazioni di carico scarico dovessero avvenire in presenza di visitatori l area di lavoro dovr essere delimitata e un addetto dell impresa dovr vigilare Qualsiasi situazione per ora non prevedibile sar oggetto di spe
107. a da parte del lavoratore Tale obbligo vale per tutte le imprese presenti in cantiere a qualsiasi titolo L impresa dovr garantire la disponibilit di chi accede al suo cantiere a fornire generalit ed esibire eventualmente un documento di identit m All apertura di ogni cantiere o fase di lavoro l impresa principale COMUNICA al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e TIPOLOGIA DELL INTERVENTO e LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO e DATADIINIZIO In particolare l impresa principale comunicher l eventuale presenza di lavorazioni affidate in Subappalto come da esempio di lettera allegata MODELLO A o simile PIANO DI SICUREZZA PREMESSA m Prima dell inizio dei lavori l Impresa principale COMUNICA al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e L avvenuta consultazione degli RLS da parte dell impresa principale si riporta esempio di lettera da tenere agli atti firmata e da inviare per conoscenza in copia al Coordinatore in Fase di esecuzione In alternativa in assenza di RLS l avvenuta consultazione dell RLST da parte Per ogni subappaltatore l Impresa principale COMUNICA al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e L avvenuto coordinamento e presa conoscenza del Piano di Sicurezza e del Piano di emergenza da parte dei subappaltatori come da lettera di seguito allegata da tenere agli atti firmata dai subappaltatori e inviata in copia al Coordinatore in Fase di esec
108. a generale all impianto di cantiere ai ponteggi ed opere provvisionali e alle regole per il controllo dei luoghi Nome attivit Durata Mesa 21 Mesa 1 deem Mese 3 Mese pm tm 6 Mese 7 dem SM 1 E TOTALE 366 g 2 E ALLESTIMENTO CANTIERE 99 ALLESTIMENTO CANTIERE 3 coordinamento 19 PRESENTAZIONE PIANO J SICUREZZA 4 E recinzioni 49 KJ 6 FE impianti 9g Tad 16 FE baraccamenti 39 19 E INTERVENTI PRELIMINARI 19 Gig INTERVENTI PRELIMINARI i CODICE FASE 20 VERIFICA SOTTOSERVIZI 19 VERIFICA SOTTOSERVI H A FI SCAVI 99g SCAVI LAVORATIVA 22 COORDINAMENTO 19 COORDINAMI VEDI ALL INTERNO 23 SCAVO DI SBANCAMENTO 89 SCAQSCA1 24 SCAVI PER FONDAZIONI 308 SCAGSCAS i DELLA SEZIONE PIANO 25 REINTERRO PERIMETRALE 159 DI FASE l 26 COORDINAMENTO 18 e COORDINAMENTO 2 i 27 E STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO 187 g STRUTTURE It 28 E FONDAZIONI 709 FONDAZIONI 29 COORDINAMENTO 19 COORDIKAMENTO 3 30 ESECUZIONE DEI PLINTI 259 FOND0FOND2 MED 31 ESECUZIONE TRAVI 159 F i 32 SOLETTA IN CA CONIGLOO 209 FONDI 33 SOLETTE SU TERRAPIENO 209 FONDS 34 E STRUTTURE 1579 x STRUTTURI 35 COORDINAMENTO 19 4 36 ESECUZIONE MURI E PILASTRI PIANO INTERRATO 159 ia i A chiusura della prima parte Sezioni 1 2 3 sono riportate le schede di gestione dell emergenza
109. a tenuta e in AME corrispondenza dell accesso deve essere realizzata una 0009 soglia di ca m 0 10 di altezza m r qu SN KATON METTA nti CORPO OBLIGATORIE DURANTE IL TRAVASO E OBBLIGATORIO USARE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI 3 in tutti i locali deposito deve essere garantito il ricambio naturale e continuo dell aria ambiente a tal fine nella copertura deve essere realizzata una apertura coperta da un tettuccio in materiale opaco a protezione dalla pioggia e dalla insolazione sollevato rispetto all apertura medesima e aperto lungo il perimetro Nel caso in cui l accesso ai locali deposito avvenga da uno spazio aperto il ricambio dell aria pu essere garantito da due griglie di aerazione applicate alla porta una nella parte superiore l altra nella parte inferiore 4 all esterno del locale deposito deve essere realizzata una zona per il travaso delle sostanze protetta dalla pioggia con le caratteristiche indicate al precedente punto 4 1 5 l impianto elettrico e di illuminazione devono possedere un livello di protezione idoneo per locali con presenza di sostanze infiammabili 6 sulla porta di accesso al locale deve essere posizionata idonea cartellonistica di sicurezza In alternativa possono essere impiegati appositi armadi metallici con le seguenti caratteristiche armadi metallici dotati di bacino di contenimento oppure in armadi ventilati di sicurezza con elevate cara
110. all estintore Gli spazi antistanti i mezzi di estinzione dovranno essere sempre sgombri mezzi stessi non dovranno essere rimossi o spostati senza adeguata informazione al responsabile di cantiere che dovr essere tempestivamente informato in caso di utilizzo anche parziale delle attrezzature di soccorso Si consiglia che ogni mezzo di trasporto sia dotato di un piccolo estintore a polvere da usare in caso di ridotte emergenze 1 0 4 3 Vie di esodo percorsi di distribuzione principali che andranno a definirsi con l avanzamento del cantiere dovranno sempre essere tenuti sgomberi da materiale e ben segnalati in modo da consentire una sicura evacuazione verso l esterno 1 0 4 4 Stoccaggio di sostanze infiammabili Nel caso di uso di sostanze infiammabili queste dovranno essere stoccate in un locale o in un contenitore apposito rispondente alle norme di prevenzione incendi per i deposito di materiali facilmente infiammabili 29 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Tale luogo sar adeguatamente segnalato con apposito cartello e l accesso sar limitato a persone appositamente incaricate Nello specifico Deposito esterno DEPOSITO INFIAMMABILI 1 I locali devono essere realizzati con materiali non combustibili INVIETO DI ACCESSO WIETATO rumase ALLE PERSONE USARE HAMME LEESE MITORIZZATE 2 Per il contenimento di sversamenti accidentali delle sostanze A AN stoccate il pavimento di tutti i locali deve essere
111. ature Misurato al giorno e all unit Spostamento macchina valore medio di macchine semoventi da cantiere edile 17 00 51 00 0 00 3 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 3 00 28 A30 A05 020 28 A30 A05 COSTO che sostiene la Stazione Appaltante nei casi in cui cad 3 00 decide di assegnare lavorazioni a imprese diverse nell ambito dello stesso cantiere In guesto caso si devono prevedere nel P S C le diverse fasi di lavoro chi le esegue ed in guali tempi Quando una impresa non pu lavorare nello stesso luogo dell altra il Piano di sicurezza prevede di avviare una o pi fasi in un luogo diverso del cantiere Per tale circostanza il P S C prevedere l onere giornaliero per fermo attrezzature fermo personale spostamento di macchine ed attrezzature Misurato al giorno e all unit Spostamento attrezzatura valore medio di attrezzature normalmente usate in un cantiere edile 11 70 35 10 0 00 3 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 3 00 28 0 10 005 28 0 10 COSTO che sostiene la Stazione Appaltante nei casi in cui d 2 00 decide di fare eseguire lavorazioni alla stessa impresa o a imprese diverse subappaltatori quando formalmente autorizzati nell ambito dello stesso cantiere In questo caso si devono prevedere nel P S C le diverse fasi di lavoro chi le esegue individuando con chiarezza i tempi che vengono sfasati per far eseguire le opere in periodi diversi Per tale circostanza il P S C prevede l onere giornaliero per fe
112. autoestinguente divisioni interne realizzate come le perimetrali pareti pavimento realizzato con pannelli in agglomerato di legno truciolare idrofugo di spessore 19 mm piano di calpestio in piastrelle di PVC classe 1 di reazione al fuoco copertura realizzata con lamiera zincata con calatoi a scomparsa nei quattro angoli serramenti in alluminio preverniciato vetri semidoppi porta d ingresso completa di maniglie e o maniglione antipanico impianto elettrico a norma di legge da certificare Dotato di servizio igienico composto da wc e lavabo completo degli accessori canonici specchio porta rotoli porta scopino ecc Dimensioni esterne massime m 2 40 x 5 x 2 50 circa modello base Costo primo mese o frazioni 1 00 2 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 4 00 20 00 72 84 20 00 20 00 49 60 20 00 40 00 17 00 40 00 10 00 182 00 10 00 40 00 20 00 40 00 1 00 360 00 1 00 1 456 80 992 00 680 00 1 820 00 800 00 360 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 Piano di sicurezza 1 prezzi Piano di sicurezza 28 05 010 020 28 05 010 NUCLEO ABITATIVO per servizi di cantiere DOTATO DI cad 3 00 SERVIZIO IGIENICO Prefabbricato monoblocco ad uso ufficio spogliatoio e servizi di cantiere Caratteristiche Struttura di acciaio parete perimetrale realizzata con pannello sandwich dello spessore minimo d
113. cifica riunione di coordinamento al fine di individuare le misure da applicare per ridurre le interferenze dovute a cantieri adiacenti o ad attivit quali riprese fotografiche e di ogni altra natura che potrebbero interferire con il normale svolgimento dei lavori in sicurezza La cantierizzazione qui proposta in considerazione a quanto sopra rilevato rappresentata nelle seguenti quattro TAVOLE 36 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 TAVOLA 1 Recinzione accessi e segnalazioni w TAVOLA 2 Servizi igienico assistenziali w TAVOLA 3 Viabilit principale di cantiere TAVOLA 4 Impianti di alimentazioni reti principali di elettricit acqua gas ed energia di qualsiasi tipo TAVOLA 5 Scavi N B Le problematiche relative all organizzazione del cantiere all impianto di cantiere ai ponteggi ed opere provvisionali e alle regole per il controllo dei luoghi sono trattate nella Fase organizzativa all interno della della sezione 3 37 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 0 0 TAVOLA 1 RECINZIONE ACCESSI E SEGNALAZIONI 38 39 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 RECINZIONI ACCESSI E SEGNALAZIONI Progetto esecutivo CANTIERE Interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia di Venaria Reale Sostituzione serramenti vetri TAV 1 LEGENDA edificio oggetto d intervento recinzione di cantiere recinzione esistente 4 LL 7 p
114. da eventuali frazionamenti della sua realizzazione Nel caso di appalto di opera pubblica il committente il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell appalto RESPONSABILE DEI LAVORI responsabile dei lavori soggetto che pu essere incaricato dal committente ai fini della progettazione o della esecuzione o del controllo dell esecuzione dell opera Nel caso di appalto di opera pubblica il responsabile dei lavori e il responsabile unico del procedimento ai sensi dell articolo 7 della legge 11 febbraio 1994 n 109 e successive modifiche COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE soggetto incaricato dal committente o dal responsabile dei lavori dell esecuzione dei compiti di cui all articolo 91 del Dlgs 81 08 e smi COORDINATORE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI Soggetto diverso dal datore di lavoro dell impresa esecutrice incaricato dal committente o dal responsabile dei lavori dell esecuzione dei compiti di cui all articolo 92 del Digs 81 08 e smi DIRETTORE DEI LAVORI Figura nominata dal committente che opera il controllo sulla esecuzione dei lavori sui materiali impiegati e sulla rispondenza dell opera a quanto progettato o stabilito nel contratto d appalto PIANO DI SICUREZZA PREMESSA DATORE DI LAVORO il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o comunque il soggetto che secondo il tipo e l organizzazione dell impresa ha la responsabilit dell impresa stessa ovvero dell un
115. deguata base di appoggio le tavole sottomisure poste sul basso in sommit ed al centro del pannello inchiodate o avvitate al pannello medesimo e ai montanti di sostegno comprese le saette di controventatura la manutenzione per tutto il periodo di durata dei lavori sostituendo o riparando le parti non pi idonee lo smantellamento l accatastamento e l allontanamento a fine opera per ogni mese oltre il primo 2 97 89 10 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 3 00 30 00 28 05 25 005 28 05 25 NASTRO SEGNALETICO per delimitazione di zone di lavoro 200 00 percorsi obbligati aree inaccessibili cigli di scavi ecc di colore bianco rosso fornito e posto in opera Sono compresi l uso per la durata delle fasi che prevedono l impiego del nastro la fornitura degli spezzoni di ferro dell altezza di 120 cm di cui almeno cm 20 da infiggere nel terreno a cui ancorare il nastro la manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di riferimento sostituendo o riparando le parti non pi idonee l accatastamento e l allontanamento a fine fase di lavoro E inoltre compreso quanto altro occorre per l utilizzo temporaneo del nastro segnaletico misurato a metro lineare posto in opera 0 40 80 00 0 00 200 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 200 00 28 A05 E55 005 28 05 55 TRANSENNA zincata per delimitazione di percorsi pedonali m 10 00 zone di lavoro passaggi obbligati etc lunghezza 2 00 me altezza 1 10 m trasporto m
116. e Coordinamento lo smaltimento a fine opera Il dispositivo e resta di propriet dell impresa E inoltre compreso quanto altro occorre per l utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti Misurato per ogni giorno di utilizzo limitatamente ai periodi temporali fasi di lavoro previsti dal Piani di Sicurezza e Coordinamento per l esecuzione di lavorazioni interferenti al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori 10 00 CASETTA DI PRONTO SOCCORSO Cassetta di pronto cad soccorso rif DPR 303 56 art 19 CASETTA DI PRONTO SOCCORSO Cassetta di pronto soccorso rif DPR 303 56 art 19 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 14 00 1 00 1 00 10 00 10 00 10 00 10 00 200 00 200 00 10 00 10 00 1 00 1 00 100 00 100 00 10 00 10 00 140 00 140 00 10 00 10 00 10 00 10 00 1 00 1 00 5 90 16 00 0 15 1 55 6 95 1 20 13 00 6 78 50 00 0 25 35 79 59 00 160 00 30 00 15 50 6 95 120 00 130 00 949 20 500 00 2 50 35 79 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 0 00 32 54 Piano di sicurezza 1 prezzi Piano di sicurezza NPSic03 formazione Corso specifico per lavoratori incar
117. e di prevenzione e lotta antincendio evacuazione dei lavoratori salvataggio pronto soccorso e in genere gestione delle emergenze Nominativo del medico competente Nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza RLS e o rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale RLST e documentazione di informazione nei suoi riguardi Informazione sulla formazione degli addetti o verifica della capacit professionale Verbale di consegna dei DPI Il piano operativo di ogni impresa deve contenere per ogni area di cantiere la definizione o la conferma se conforme al presente Piano di sicurezza e coordinamento di Recinzione Regole di accesso Definizione precisa della viabilit Eventuale illuminazione Schema dell impianto elettrico di cantiere Il piano operativo deve contenere le procedure di seguito richiamate con riferimento ai capitoli del piano di sicurezza di fase indicati SERRAMENTI Definizione dei mezzi di sollevamento e trasporto dei componenti Definizione metodo di montaggio Definizione opere provvisionali e attrezzatura per lavori in quota Schede di sicurezza delle sostanze Regole di stoccaggio sostanze infiammabili POSA MATERIALI ISOLANTI Definizione dei mezzi di sollevamento e trasporto dei componenti Definizione metodo di montaggio Definizione opere provvisionali e attrezzatura per lavori in quota Schede di sicurezza delle sostanze Regole di stoccaggio sostanze infiammabili 59 PIANO DI
118. egole in vigore nel cantiere per i lavoratori dipendenti gt titolare della Ditta garantisce di aver messo a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori il piano di sicurezza o che attuer questo obbligo prima dell inizio dei lavori inoltre si impegna al rispetto degli obblighi derivanti dagli accordi sindacali in vigore gt Il titolare della Ditta subappaltatrice si impegna a estendere le informazioni e gli impegni sopra richiamati a tutte le imprese che possano essere presenti in cantiere in dipendenza di qualsiasi rapporto con la ditta stessa Si impegna altresi a segnalare la presenza di tali imprese o lavoratori autonomi alla Direzione Lavori e al Coordinatore per la sicurezza 61 PIANO DI FASE FASE ORGANIZZATIVA COORDINAMENTO pag 4 PSOR COORDA COORDINAMENTO AI SENSI DELL ART 92 COMMA 1 LETT A COORD B COORDINAMENTO AI SENSI DELL ART 92 COMMA 1 LETT C COORD 1 VERBALIZZAZIONE COORD 2 COLLAUDO COORD 3 JCOMUNICAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE E COORDINAMENTO COORD 4 AGGIORNAMENTI AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO COORD 5 REGOLE PER L USO COMUNE DI APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA PIANO OPERATIVO pag 9 PSOR PO 1 o DEFINIZIONE PO 1 1 CONTENUTI PO 1 2 COMUNICAZIONE DEL PIANO OPERATIVO PO 1 3 RIFERIMENTO AL D
119. ento e aggiornamento POSSESSO DI DPI STRUMENTAZIONE E ATTREZZATURE DI LAVORO idonei alla prevenzione dei rischi propri delle attivit lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e avvenuta effettuazione di attivit di addestramento all uso corretto di tali dispositivi strumentazione e attrezzature AVVENUTA EFFETTUAZIONE DI ATTIVITA DI ADDESTRAMENTO di tutto il personale compreso il datore di lavoro relativamente all applicazione di procedure di sicurezza INTEGRALE RISPETTO DEGLI OBBLIGHI CONTRIBUTIVI 55 S PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 PROCEDURE DI SICUREZZA INFORMAZIONE prima dell accesso nei luoghi in oggetto di tutti i lavoratori impiegati dall impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi da parte del datore di lavoro committente sulle caratteristiche dei luoghi in cui sono chiamati ad operare sui rischi esistenti e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate INDIVIDUAZIONE DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE DI UN RAPPRESENTANTE in possesso di adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e che abbia svolto le attivit di informazione formazione e addestramento a conoscenza dei rischi presenti nei luoghi in cui si svolgono le attivit lavorative che vigili in funzione di indirizzo e coordinamento delle attivit svolte dai lavoratori impiegati dall impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi e per limitare il rischio di interferenza di tali lavorazioni con quel
120. ere le informazioni sui numeri telefonici di prima emergenza planimetrie o indicazioni circa le opere provvisionali necessarie all esecuzione dei lavori allegato opere provvisionali le procedure da adottare in caso di ritrovamento materiali contenenti amianto la procedura per l esecuzione di lavorazioni in ambienti sospetti di inquinamento o confinati La sezione 3 costituita da un analisi puntuale legata al processo organizzativo di ogni momento prevedibile del lavoro di cantiere con analisi dei rischi e conseguenti misure di sicurezza da adottare Le misure da adottare vanno dal semplice avvertimento a obblighi precisi da rispettare da parte dell impresa con particolare attenzione all organizzazione delle operazioni di cantiere 4 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA L accesso per codice come individuato nel cronoprogramma alle singole Fasi facilitato dalla presenza di un indice all inizio di ogni sezione l codici fanno riferimento ad una Fase organizzativa trattata nella sezione 3 e ad una Fase costruttiva oggetto della sezione 4 La Fase organizzativa analizza le problematiche relative all organizzazione del cantiere Si ricorda infatti che all art 20 troviamo appunto l onere del coordinatore per l esecuzione di organizzare il coordinamento tra le imprese che sarebbe in ogni caso gi obbligatorio ai sensi del comma 3 dell art 26 del Digs 81 08 e smi All interno di tale Fase sono trattati gli argomenti relativi alla sicurezz
121. he dovranno eseguire e il tipo di rapporto contrattuale nonch le aree di cantiere interessate dagli interventi previsti Di tali ditte dovranno essere forniti i nominativi dei tecnici responsabili e degli addetti con relativi ruoli e qualifiche che dovranno eseguire i lavori Le ditte sub fornitrici e il relativo personale potranno accedere soltanto alle aree di carico e scarico merci con relativo controllo da parte della ditta Appaltatrice Potranno accedere alle aree di cantiere persone autorizzate dalla Committenza con specifica autorizzazione previa segnalazione al responsabile della ditta appaltatrice Si richiede la presenza continua nel cantiere di una persona responsabile che abbia poteri decisionali certi 60 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 Si ricorda la responsabilit diretta della ditta Appaltatrice nell eseguire i controlli di cui sopra soprattutto nei confronti delle ditte presenti in cantiere e del personale relativo nonche dell obbligo di garantire l identit del personale presente Si ricorda che non sono permessi subappalti di subappalti cio di secondo livello e la responsabilit del controllo affinche tale fattispecie non si verifichi ricade interamente sulla ditta Appaltatrice principale Obblighi che l appaltatore principale ha nei riguardi delle imprese subappaltatrici Aver svolto le seguenti azioni nei confronti delle imprese subappaltatrici presenti in cantiere Fornito informazione circa i rischi
122. i privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi disegni e foto 9 Descrizione delle regole da applicare durante l uso del ponteggio 10 Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l uso vedasi ad es la circolare del MLPS n 46 2000 53 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 3 ALLEGATO PROCEDURE EMERGENZA AMIANTO Non sono presenti materiali potenzialmente contenenti amianto In ogni caso si riportano le regole da seguire in caso di contatto accidentale con materiali contenenti PROCEDURE PER CONTATTO ACCIDENTALE CON MCA Nel caso in cui si intercettino accidentalmente eventuali MCA non precedentemente individuati si amianto dovr procedere come segue lt SOSPENSIONE MOMENTANEA DEI LAVORI applicando tutte gli accorgimenti per la sicurezza dei lavoratori esposti alla polvere di amianto nell aria come indicato nel Capo III del Dlgs 277 91 lt EVACUAZIONE ED ISOLAMENTO DELL AREA INTERESSATA con la chiusura di accessi e o installazione di barriere temporanee we TRATTAMENTO DEL MCA INTERCETTATO con incapsulante al fine di ridurre la dispersione delle fibre AFFISSIONE DI AVVISI DI PERICOLO per evitare l accesso all area lt DECONTAMINAZIONE da parte di operatori muniti di dispositivi di protezione individuali DPI con sistemi ad umido e o con aspiratori idonei INSACCAMENTO DEL MATERIALE TRATTATO e dei DPI in sacchi impermeabili chiusi ed e
123. i 40 mm composto da lamiera preverniciata esterna ed interna e coibentazione di poliuretano espanso autoestinguente divisioni interne realizzate come le perimetrali pareti pavimento realizzato con pannelli in agglomerato di legno truciolare idrofugo di spessore 19 mm piano di calpestio in piastrelle di PVC classe 1 di reazione al fuoco copertura realizzata con lamiera zincata con calatoi a scomparsa nei quattro angoli serramenti in alluminio preverniciato vetri semidoppi porta d ingresso completa di maniglie e o maniglione antipanico impianto elettrico a norma di legge da certificare Dotato di servizio igienico composto da wc e lavabo completo degli accessori canonici specchio porta rotoli porta scopino ecc costo per ogni mese o frazione di mese successivo al primo 190 00 570 00 0 00 28 05 05 005 28 05 05 RECINZIONE perimetrale di protezione rete estrusa m 50 00 polietilene ad alta densit HDPE di vari colori a maglia ovoidale modificata secondo le esigenze del cantiere non facilmente scavalcabile e di altezza non inferiore a 1 50 m fornita e posta in opera Sono compresi l uso per la durata dei lavori il tondo di ferro del diametro minimo di mm 26 di sostegno posto ad interasse massimo di 1 50 m l infissione nel terreno per almeno 70 cm dello stesso le tre legature per ognuno il filo zincato posto alla base in mezzeria ed in sommit passato sulle maglie della rete al fine di ga
124. i Venaria Reale Sostituzione serramenti vetri m O m Z O gt area cantiere edificio quadro generale quadro di edificio quadro secondario linee elettriche dal QG al QP linee elettriche dal QG al QS rete fognaria di cantiere rete idrica di cantiere LL je N B UNA DIVERSA ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE PUO ESSERE PROPOSTA DALL IMPRESA IN FASE DI P O S DAL QUADRO PRINCIPALE SI PORTA LA LINEA NELLE VARIE POSIZIONI DEL CANTIERE PUNTI DI CONSEGNA ENERGIA ELETTRICA SONO DA VERIFICARE E CONCORDARE CON LE AZIENDE FORNITRICI VERIFICARE LA POSSIBILITA DI ALLACCIARSI ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE O DI POSIZIONARE WC CHIMICI IMPIANTO SCARICHE ATMOSFERICHE Nel caso in cui sui ponteggi vengano montate apparecchiature elettriche il ponteggio dovr essere considerato come grande massa metallica Le gru e gli elementi che superano il livello del colmo dei tetti dovranno essere collegati alla rete di dispersione a terra nel rispetto di quanto previsto dagli artt 38 39 40 del D P R 547 55 MASSE METALLICHE DA METTERE A TERRA verifica preliminare dell attuale impianto di messa a terra e valutare ipotesi di nuovo impianto quadro ASC quadro secondario PROTEZIONE MAGNETOTERMICA DIFFERENZIALE A i lt 003A VERIFICA CHE LA SEZIONE DEL CAVO SIA COORDINATA CON LA PROTEZIONE A MONTE AL QUADRO SECONDARIO TABELLA INDICATIVA DELLE SEZIONI DEI CAVI CONSIGLIATE IN
125. iano in lingua comprensibile al lavoratore Verificare il corretto utilizzo dei DPI in base alle istruzioni fornite Aggiornare la scelta dei DPI in funzione della variazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro Obblighi dei lavoratori a Devono utilizzare i DPI messi a loro disposizione in base alle modalit fornite nel corso di formazione informazione ed addestramento b Devono avere cura dei DPI senza modificarne le caratteristiche di propria iniziativa c Devono segnalare prontamente al datore di lavoro al dirigente o al preposto qualunque rottura o difetto dei DPI messi a loro disposizione d Devono attenersi alle procedure aziendali riguardo la riconsegna dei DPI al termine dell orario di lavoro Ancoraggi Ancoraggio dei DPI contro le cadute dall alto e dei sistemi di arresto della caduta Tutti i sistemi e o dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto devono essere collegati a punti di ancoraggio sicuri secondo quanto indicato dalla norma EN795 punti di ancoraggio sicuri possono essere costituiti da sistemi di ancoraggio pi complessi comprendenti uno o pi ancoraggi collegati opportunamente tra loro Gli ancoraggi destinati alla protezione individuale devono essere riconoscibili chiaramente e deve esserne indicato l uso esclusivo per la funzione suddetta Non si deve mai sottoporre un ancoraggio di un sistema anticaduta ad una prova dinamica di resistenza Le indicazioni date non sostituiscono
126. icati dell attivit di pro 5 00 prevenzione e lotta antincendio evacuazione dei lavoratori capit salvataggio pronto soccorso e in genere gestione delle e emergenze Per ogni lavoratore incaricato Corso specifico per lavoratori incaricati dell attivit di prevenzione e lotta antincendio evacuazione dei lavoratori salvataggio pronto soccorso e in genere gestione delle emergenze Per ogni lavoratore incaricato NPSic03 35 79 178 95 162 68 5 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 5 00 NPSic04 formazione Corso specifico di 32 ore per lavoratori incaricati di eseguire pro 5 00 lavorazioni in quota Per ogni lavoratore incaricato Corso capit specifico di 32 ore per lavoratori incaricati di eseguire e lavorazioni in quota Per ogni lavoratore incaricato NPSic04 35 79 178 95 162 68 5 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 5 00 TOTALE ONERI SICUREZZA 255601 2 prezzi
127. io in efficienza per tutta la durata del cantiere Estintore a polvere carrellato AB1C da 30 23 00 23 00 0 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 01 P01 A10 005 01 01 10 Vigilanza Operaio specializzato h 20 00 durante i Ore normali sollevame nti di grandi materiali 34 07 681 40 0 00 20 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 20 00 01 01 10 005 01 01 10 Vigilanza Operaio specializzato h 10 00 all accesso Ore normali del cantiere Maaaiari 34 07 340 70 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 28 25 PROCEDURE CONTENUTE NEL PSC PREVISTE PER 0 00 SPECIFICI MOTIVI DI SICUREZZA D Lgs 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett e 28 A30 INTERVENTI FINALIZZATI ALLA SICUREZZA E RICHIESTI 291 40 PER LO SFASAMENTO SPAZIALE O TEMPORALE DELLE LAVORAZIONI INTERFERENTI D Lgs 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett f 28 A30 A05 015 28 A30 405 COSTO che sostiene la Stazione Appaltante nei casi in cui cad 3 00 decide di assegnare lavorazioni a imprese diverse nell ambito dello stesso cantiere In guesto caso si devono prevedere nel P S C le diverse fasi di lavoro chi le esegue ed in guali tempi Quando una impresa non pu lavorare nello stesso luogo dell altra il Piano di sicurezza prevede di avviare una o pi fasi in un luogo diverso del cantiere Per tale circostanza il P S C prevedere l onere giornaliero per fermo attrezzature fermo personale spostamento di macchine ed attrezz
128. it produttiva quale definita ai sensi della lettera i in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa Nelle pubbliche amministrazioni di cui all art 1 comma 2 del decreto legislativo 3 febbraio 1993 n 29 per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale nei soli casi in cui quest ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE persona designata dal datore di lavoro in possesso di attitudini e capacit adeguate RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA persona ovvero persone eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro di seguito denominato rappresentante per la sicurezza LAVORATORE AUTONOMO persona fisica la cui attivit professionale concorre alla realizzazione dell opera senza vincolo di subordinazione Le figure di Direttore Tecnico di Cantiere o responsabile del cantiere dei Preposti devono essere individuate all interno dei POS delle Imprese presenti nel cantiere 0 3 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE AL COORDINATORE IN FASE DI ESECUZIONE OBBLIGO DELL IMPRESA Si prevede che l impresa doti tutti i dipendenti di un tesserino di riconoscimento con NOME DELL IMPRESA E NOME DEL DIPENDENTE Tale tesserino dovr essere tenuto in vist
129. la documentazione fornita dal fabbricante Le funi di lavoro e di sicurezza devono essere ancorate mediante appositi dispositivi a strutture in grado di sopportare Il peso dell operatore Il peso delle attrezzature di lavoro Il peso di un eventuale soccorritore Le eventuali sollecitazioni dinamiche di una caduta protetta da un dispositivo ad assorbimento di energia cinetica 51 Ancoraggio dei ponteggi PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 CLASSIFICAZIONE DEGLI ANCORAGGI TIPO DI ANCORAGGIO CLASSE Strutturale per superfici verticali orizzontali ed inclinate Con linea di assicurazione flessibile orizzontale 1 2 C Con rotaia di assicurazione rigida orizzontale E Corpo morto per superfici orizzontali ER Provvisorio trasportabile Realizzazione degli ancoraggi Deve essere prevista all interno del PIMUS e nel POS ESEMPIO TASSELLO PER CALCESTRUZZO Strutturale per tetti inclinati PIASTRA CON OCCHIELLO ANELLO DI FETTUCCIA BARRA DI CONTRASTO LINEA DI VITA CON CAVO METALLICO BINARIO CON CARRELLO BLOCCO CON OCCHIELLO Deve avvenire sotto il controllo e la verifica di un preposto Deve essere eseguita a regola d arte Prima dell installazione la compatibilit con la struttura di supporto di tutti gli ancoraggi deve essere soggetta a verifica per ogni singola fattispecie Verificare la resistenza della struttura di supporto utilizzata e in caso non siano note le caratteristiche
130. le del personale impiegato dal datore di lavoro committente ADOZIONE DI UNA PROCEDURA DI LAVORO durante tutte le fasi delle lavorazioni diretta ad eliminare o almeno ridurre al minimo i rischi propri delle attivit in ambienti confinati comprensiva dell eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale e dei Vigili del Fuoco Le disposizioni del regolamento si applicano anche nei riguardi delle imprese o dei lavoratori autonomi ai quali le lavorazioni vengono subappaltate 56 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 3 SEZIONE 3 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 3 0 INTRODUZIONE Il piano di sicurezza di fase composto da prescrizioni organizzative FASE ORGANIZZATIVA il cui controllo assoggettato al coordinatore in fase di esecuzione e da prescrizioni operative FASE COSTRUTTIVA la cui attuazione di responsabilit dell Impresa L Impresa tenuta a garantire la rispondenza delle macchine alle normative in vigore ed a garantire il controllo delle stesse in riferimento alla presenza ed al controllo dei dispositivi di sicurezza Si ricorda poi che e il Responsabile di Cantiere deve verificare la regolarit delle opere provvisionali e i DPI individuati come necessari dovranno essere messi a disposizione dei lavoratori da parte dell impresa e che sar compito del Responsabile di cantiere verificare che tali dispositivi vengano utilizzati AI fine del corretto uso di ta
131. li dispositivi i lavoratori saranno formati informati e obbligatoria la verifica di funi e catene e obbligatoria la certificazione dell lmpianto elettrico di cantiere e obbligatoria la denuncia scariche atmosferiche o una dichiarazione che si effettuata la verifica di autoprotezione dell grandi masse metalliche presenti ponteggi e obbligatoria la denuncia dell Impianto di terra o la verifica che la terra di cantiere collegata alla terra generale dell edificio e obbligatoria la denuncia di installazione della gru e controllo annuale SI RICORDA CHE LA DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI NEL PIANO DI SICUREZZA NON ESIME L lMPRESA DAL _ RISPETTO DELLE NORMATIVE IN VIGORE I RISCHI SPECIFICI DI LAVORAZIONE RESTANO A TOTALE CARICO DELL IMPRESA COME PURE IL CONTROLLO DEL LORO RISPETTO IL PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO E STATO REDATTO CONSIDERANDO LA PRESENZA IN CANTIERE DI LAVORAZIONI DIVERSE CHE POSSONO COESISTERE SE COORDINATE TRA DI LORO NEL SENSO CHE SONO ORGANIZZATI DIVISI SPAZIALMENTE SUL CANTIERE LA GESTIONE DIVERSA DEI LAVORI PRESUPPONE UN RIORDINO DELLE OPERAZIONI 58 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 3 1 PIANO OPERATIVO CONTENUTI MINIMI B C Il piano operativo di ogni impresa deve contenere le seguenti informazioni generali Dati dell impresa Organigramma del cantiere Responsabile della sicurezza in cantiere di ogni impresa ed eventuali sostituti Nominativi degli addetti delle squadr
132. lizzato h 20 00 del Ore normali cantiere per il rispetto dei programmi operativi vigilanza del cantiere perla verifica della 34 07 681 40 619 45 20 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 20 00 TOTALE ONERI SICUREZZA 87903 6_prezzi Valutazione degli oneri intrinseci aziendali esclusi dal quadro economico Oneri intrinseci aziendali 2 366 84 128 10 005 005 28 10 005 28 A10 D10 005 28 A10 D10 28 10 010 015 28 A10 D10 28 10 010 020 28 10 010 28 10 010 025 28 10 010 128 10 010 030 28 A10 D10 28 10 015 005 28 10 015 128 10 020 010 28 10 020 128 10 040 005 28 10 040 105 141 formazione 141 ELMETTO DI PROTEZIONE in polietilene alta densit cad conforme alla norma UNI EN 397 e ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla direttiva europea 89 686 CEE allegato II con regolazione automatica posteriore e apposito sistema di bloccaggio automatico alla nuca Dotato di fascia parasudore in spugna sintetica e 4 punti d aggancio per occhiali e cuffie per l utilizzo definitivo delle fasi di lavorazioni comprensivo di costo eventuale manutenzione e verifica 10 00 ACCESSORI cuffia antirumore con attacchi per elmetto cad conforme alla norma UNI EN 352 3 10 00 ACCESSORI otoprotettori monouso conformi alla norma UNI EN 352 2 al paio 200 00 ACCESSORI occhiali a mascherina in policarbonato cad Ventilazione indiretta lente a
133. llarme tutti i lavoratori saranno allertati da chi si accorge delle situazioni di pericolo chi si accorge del pericolo deve immediatamente avvisare il responsabile della gestione delle emergenze il cui nome deve essere indicato nella bacheca di cantiere o il responsabile di cantiere Le persone presenti in cantiere una volta allertate su indicazione del responsabile della gestione delle emergenze o del responsabile del cantiere saranno fatte confluire verso uno spazio da considerarsi sicuro in cui non si possano presentare i rischi individuati Il responsabile del cantiere avvertito da chi ha segnalato l emergenza provveder al controllo della presenza di tutti i lavoratori verificando le eventuali assenze Il responsabile tecnico di cantiere o persona da lui appositamente delegata provveder inoltre alla chiamata dei Vigili del fuoco fornendo tutte le indicazioni necessarie per le precisazioni del tipo di intervento necessario SAR A CURA DEL RESPONSABILE DI CANTIERE INDIVIDUARE I PERCORSI DI FUGA E LE EVENTUALI ZONE SICURE E VERIFICARE LA PRESENZA DEGLI ESTINTORI In caso di emergenza i lavoratori si asterranno dal lavoro sino alla risoluzione completa dell emergenza coadiuvando se del caso gli addetti all emergenza stessa PRONTO INTERVENTO TELEFONO CARABINIERI 112 POLIZIA 113 VIGILI DEL FUOCO 115 PRONTO SOCCORSO SANITARIO 118 GUARDIA MEDICA 118 ENTI DI SOCCORSO ESTERNO TELEFONO CASERMA DEI CARA
134. mi alla norma UNI cad 200 00 EN 352 2 al paio 0 15 30 00 0 00 200 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 200 00 28 10 010 020 28 10 010 ACCESSORI occhiali mascherina in policarbonato cad 10 00 Ventilazione indiretta lente antigraffio Resistenza all aggressione di gocce e spruzzi di sostanze chimiche Conformi alla norma UNI EN 166 1 55 15 50 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 28 A10 D10 025 28 A10 D10 ACCESSORI occhiali per saldatura conformi alla norma UNI EN cad 1 00 169 con lenti ribaltabili 6 95 6 95 0 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 28 A10 D10 030 28 A10 D10 ACCESSORI mascherina monouso dotata di valvola per cad 100 00 polveri a grana medio fine classe FFP1 conforme alla norma UNI EN 149 2001 1 20 120 00 0 00 100 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 100 00 28 10 015 005 28 A10 D15 GUANTI DI PROTEZIONE contro le aggressioni meccaniche cad 10 00 conforme alla norma UNI EN 388 al paio 13 00 130 00 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 28 A10 D20 010 28 A10 D20 Abbigliamento per lavori in prossimita di traffico stradale Gilet cad 28 00 costo mensile 6 78 189 84 0 00 2 00 1 00 1 00 1 00 1 00 14 00 28 00 28 10 040 005 28 10 040 KIT BASE per sistemi anticaduta composto da imbracatura cad 10 00 leggera in materiale idoneo dotata di aggancio dorsale e sternale cordino in poliammide con assorbitore di energia e moschettoni elemet
135. nate da particolari requisiti che devono essere soddisfatti per l avanzamento dei lavori tempi di realizzazione dell opera possono implicare una sovrapposizione delle lavorazioni previste nella sequenza lavori Si richiamano pertanto i responsabili delle imprese a e verificare giornalmente non soltanto le proprie postazioni di lavoro ma soprattutto le postazioni delle ditte che lavorano ai piani sottostanti o nelle vicinanze e attivare opportuni coordinamenti le imprese dovranno scambiarsi tra loro le informazioni circa i propri rischi specifici che possono essere trasmessi agli altri lavoratori Ricevute le 82 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 informazioni le imprese provvederanno a fornire i dpi necessari ai lavoratori ed aggiornare le procedure d intervento L organizzazione delle diverse fasi verr comunque seguita e coordinata in fase esecutiva cosi da tener conto delle interferenze reali secondo le modalit individuate nei COORDINAMENTI illustrati all interno della Sezione 4 del Piano di sicurezza e coordinamento Qualora le sovrapposizioni delle operazioni generino un rischio di interferenza non gestibile prevedendo uno sfasamento temporale o spaziale saranno date idonee prescrizioni durante i coordinamenti da eseguirsi prima dell inizio di ogni lavorazione 83 ID Durata
136. nattiva Attivit inattiva Cardine inattiva Riepilogo inattiva Attivit manuale kal Solo durata 22222 Solo fine u Riporto riepilogo manuale mus Avanzamento n Riepilogo manuale ge Scadenza xk Solo inizio E Pagina 1 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 3 4 5 VALUTAZIONE DEI COSTI PER LA SICUREZZA La Valutazione dei costi della sicurezza oggetto del presente PSC stata eseguita secondo quanto previsto dall art 100 del Dlgs n 81 08 e smi e dal punto 4 dell allegato XV Pertanto nei costi della sicurezza sono stati stimati per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere i costi a degli apprestamenti previsti nel PSC b delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale previsti nel PSC per lavorazioni interferenti c degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche degli impianti antincendio degli impianti di evacuazione fumi d dei mezzi e servizi di protezione collettiva e delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza f degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti g delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti attrezzature infrastrutture mezzi e servizi di protezione collettiva Si precisa che gli oneri relativi al servizio di guardiania qualora presenti all interno della stima dei c
137. ntigraffio Resistenza all aggressione di gocce e spruzzi di sostanze chimiche Conformi alla norma UNI EN 166 10 00 ACCESSORI occhiali per saldatura conformi alla norma UNI EN cad 169 con lenti ribaltabili ACCESSORI mascherina monouso dotata di valvola per cad polveri a grana medio fine classe FFP1 conforme alla norma UNI EN 149 2001 100 00 GUANTI DI PROTEZIONE contro le aggressioni meccaniche cad conforme alla norma UNI EN 388 al paio 10 00 Abbigliamento per lavori in prossimit di traffico stradale Gilet cad costo mensile 10 00 KIT BASE per sistemi anticaduta composto da imbracatura cad leggera in materiale idoneo dotata di aggancio dorsale e sternale cordino in poliammide con assorbitore di energia e moschettoni elemetto dielettrico in poliestere e zaino professionale in poliestere dotazione di base 10 00 SCARPE DA LAVORO Costo di utilizzo per la sicurezza dei giorni lavoratori di scarpe da lavoro basse o alte con puntale in acciaio resistenti alle abrasioni con lamina antiforo resistenti allo scivolamento resistenti agli idrocarburi olii e solventi fornite dal datore di lavoro e usate dall operatore durante le lavorazioni interferenti Sono compresi l uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza
138. o ecc modalit di tracciamento del ponteggio impostazione della prima campata controllo della verticalit livello bolla del primo impalcato distanza tra ponteggio filo impalcato di servizio e opera servita ecc descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio e o trasformazione e o smontaggio del ponteggio e loro modalit di uso con esplicito riferimento all eventuale sistema di arresto caduta utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio e o trasformazione e o smontaggio del ponteggio e loro modalit di installazione ed uso misure di sicurezza da adottare in presenza nelle vicinanze del ponteggio di linee elettriche aeree nude in tensione tipo e modalit di realizzazione degli ancoraggi misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche neve vento ghiaccio pioggia pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e oggetti 8 Illustrazione delle modalit di montaggio trasformazione e smontaggio riportando le necessarie sequenze passo dopo passo nonch descrizione delle regole puntuali specifiche da applicare durante le suddette operazioni di montaggio e o trasformazione e o smontaggio istruzioni e progetti particolareggiati con l ausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette istruzion
139. onforme alla normativa cad 5 00 vigente di qualsiasi genere per prevenzione incendi ed infortuni Posa e nolo per una durata massima di 2 anni di dimensione media fino a 50x50 cm 64200 000 Zo 28 20 405 015 28 20 05 CARTELLONISTICA di segnalazione conforme alla normativa cad 5 00 vigente di qualsiasi genere per prevenzione incendi ed infortuni Posa e nolo per una durata massima di 2 anni di dimensione grande fino a 70x70 cm 14 50 72 50 0 00 28 A20 A10 005 28 20 10 CARTELLONISTICA di segnalazione conforme alla normativa cad 5 00 vigente per cantieri mobili in aree delimitate o aperte alla libera circolazione posa e nolo fino a 1mese 8 80 44 00 0 00 28 A20 A10 010 28 20 10 CARTELLONISTICA di segnalazione conforme alla normativa cad 60 00 vigente per cantieri mobili in aree delimitate o aperte alla libera circolazione solo nolo per ogni mese successivo 1 50 90 00 0 00 5 00 1 00 1 00 1 00 1 00 12 00 60 00 28 20 20 005 28 20 20 INTEGRAZIONE al contenuto della CASSETTA di PRONTO 1 00 SOCCORSO consistente in specifico dispositivo munito di apposito auto iniettore kit salvavita contenente una dose standard di adrenalina che pu essere conservata a temperatura ambiente da utilizzarsi in caso di manifestazione dei sintomi di shock anafilattico provocato da puntura di insetto imenottero api vespe calabroni o da esposizione a pollini contatto ingestione
140. ontaggio successiva rimozione e nolo fino a 1 mese 3 90 39 00 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 2 prezzi Piano di sicurezza 28 A05 E55 010 28 05 55 TRANSENNA zincata per delimitazione di percorsi pedonali m 30 00 zone di lavoro passaggi obbligati etc lunghezza 2 00 me altezza 1 10 m solo nolo per ogni mese successivo 0 95 28 50 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 3 00 30 00 28 A10 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI DI 1 133 79 PROTEZIONE INDIVIDUALE EVENTUALMENTE PREVISTI NEL PSC PER LAVORAZIONI INTERFERENTI D Lgs 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett b 28 A10 D05 005 28 10 005 ELMETTO DI PROTEZIONE in polietilene alta densit cad 10 00 conforme alla norma UNI EN 397 e ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla direttiva europea 89 686 CEE allegato II con regolazione automatica posteriore e apposito sistema di bloccaggio automatico alla nuca Dotato di fascia parasudore in spugna sintetica e 4 punti d aggancio per occhiali e cuffie per l utilizzo definitivo delle fasi di lavorazioni comprensivo di costo eventuale manutenzione e verifica 5 90 59 00 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 28 10 010 005 28 A10 D10 ACCESSORI cuffia antirumore con attacchi per elmetto cad 5 00 conforme alla norma UNI EN 352 3 16 00 80 00 0 00 5 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 5 00 28 A10 D10 015 28 A10 D10 ACCESSORI otoprotettori monouso confor
141. ormazioni necessarie circa la metodologia di esecuzione di tale lavorazione nel rispetto della normativa in materia di sicurezza Il verbale di tale riunione di coordinamento e da considerarsi come adeguamento del piano di sicurezza e coordinamento 0 6 AGGIORNAMENTO DEL PSC Qualora durante l esecuzione dei lavori si preveda di eseguire una lavorazione di tipologia diversa da quelle analizzate all interno del Piano di sicurezza e coordinamento o in modo difforme da quanto previsto l impresa ne dar comunicazione immediata al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione CSE Il CSE provveder a verificare che tale situazione possa essere eseguita in sicurezza e fornir le informazioni necessarie circa la metodologia di esecuzione nel rispetto della normativa vigente verificandone anche le condizioni al contorno verbali stesi dal cse durante l esecuzione dei lavori costituiscono aggiornamento del piano di sicurezza e coordinamento In ottemperanza all All XV art 2 1 2 comma 3 b del Dlgs 81 08 e smi la lettera di accettazione del POS costituisce indicazione del nominativo dell impresa che deve entrare in cantiere Le notifiche preliminari contengono analogamente gli stessi nominativi 0 7 VERBALI DI SOPRALLUOGO E DI COORDINAMENTO verbali di sopralluogo e di cooordinamento del CSE sono messi a disposizione del Committente e del RUP e disponibili per ogni verifica 10 PIANO DI SICUREZZA PREMESSA 0 8 INDIVIDUAZIO
142. osti della sicurezza non si riferiscono al cantiere in generale poich calcolati e previsti dai progettisti all interno del computo metrico estimativo ma sono specifici di situazioni particolari che potrebbero essere dovute a interferenze sovrapposizioni e gestioni di eventuali emergenze 84 28 A05 APPRESTAMENTI PREVISTI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO D Lgs 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett a 7 963 70 01 P24 C65 015 01 P24 065 01 P24 C75 005 01 24 75 28 A05 B10 28 A05 B10 005 28 A05 A10 005 28 05 10 28 A05 A10 010 28 05 10 28 05 010 015 28 A05 D10 telaio di protezione provvisoria Nolo di autocarro dotato di braccio idraulico per il sollevamento di un cestello porta operatore rispondente alle norme ISPELS a uno o due posti atto alle potature dei viali alberati della citta compreso l autista ed ogni onere connesso al tempo di effettivo impiego escluso il secondo operatore Con braccio fino all altezza di m 32 h 20 00 1 00 1 00 Nolo di piattaforma aerea rotante rispondente alle norme h ispels installata su autocarro con braccio a piu snodi a movimento idraulico compreso l operatore ed ogni onere connesso per il tempo di effettivo impiego Con sollevamento della navicella fino a m 12 20 00 1 00 1 00 PARAPETTO anticaduta in assi di legno dell altezza minima di 1 00 m dal piano di calpestio e delle tavole fermapiede da realizzare per la
143. pensione ACQUA dell impresa valuter la necessit di sospendere i lavori dell attivit i lavorativa ALLAGAMENTI VENTO In caso di vento il responsabile di cantiere verificher la stabilit di Sospensione macchine e opere provvisionali Se il vento eccede i limiti di sicurezza di esercizio di macchine e opere provvisionali il responsabile di cantiere previa sospensione dell attivit provvede alla messa in sicurezza delle medesime Prima della ripresa dei lavori il responsabile di cantiere verifica la stabilit di macchine e opere provvisionali dell attivit lavorativa PRESENZA DI LINEE AEREE IN TENSIONE OBBLIGO DI SEGNALARE LA PRESENZA DI LINEE AEREE IN TENSIONE CON CAVALLETTI O CON TRANSENNE O ALTRO BEN VISIBILE A TERRA E COMUNICAZIONE DELLA PRESENZA AGLI ADDETTI ALLA MOVIMENTAZIONE DI GRU POMPE DA CALCESTRUZZO O ALTRE ATTREZZATURE CHE POSSANO VENIRE IN CONTATTO DURANTE L USO CON LE LINEE STESSE 24 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 RISCHI MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE PROCEDURE DELL AMBIENTE DI NATURALE EMERGENZA D Lgs 81 08 Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non suffidentemente protette Distanza minima consentita m linee in tensione ZONE NON AGIBILI e Prima dell inizio dei lavori verificare l avvenuta delimitazione e segnalazione dell area interessata dai lavori 1 0 3 RISCHI TRASMESSI ALL AMBIEN
144. ponsabilit delle imprese la scelta la verifica e il controllo di una corretta predisposizione delle armature delle relative strutture e delle azioni di disarmo delle stesse nel rispetto di guanto previsto nei due commi precedenti E pure compito delle imprese il garantire la professionalit dei propri dipendenti e indirettamente di quelli dei propri subappaltatori nonche l onere della formazione dell informazione della sorveglianza sanitaria la consegna e vigilanza sull uso dei DPI La corretta scelta delle macchine attrezzature e il loro controllo finalizzato al rispetto delle norme Dotazione di tesserini di riconoscimento contenenti NOME DELL IMPRESA E NOME DEL DIPENDENTE Eventuali variazioni a tale organizzazione deve risultare da atti scritti e recepiti dalle parti coinvolte Comunicare al CSE e al Responsabile dei lavori qualsiasi infortunio indipendentemenete dalla durata che possa essere avvenuto nel cantiere con le specifiche di quanto avvenuto PIANO DI SICUREZZA PREMESSA 0 5 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA LAVORAZIONI INIZIALMENTE NON PREVISTE Qualora durante l esecuzione dei lavori si debba eseguire una lavorazione inizialmente non prevista e o di tipologia diversa da quelle analizzate all interno del Piano di sicurezza e coordinamento l impresa ne dar comunicazione immediata al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione CSE CSE durante la riunione di coordinamento provvedera a fornire le inf
145. presenti nel cantiere in oggetto Comunicato le regole di cantiere accessi impianti locali di servizio spogliatoi mensa utilizzo delle opere provvisionali Messo a disposizione il piano di sicurezza e recepito la accettazione da parte della ditta subappaltatrice indicata Ricevuto e verificato il piano di sicurezza operativo dell impresa subappaltatrice Verificato l informazione e formazione avvenuta nei confronti dei lavoratori addetti al cantiere circa le regole della sicurezza e comportamento relativamente al cantiere in oggetto Effettuata una verifica circa la necessit di coordinamento per eventuali sovrapposizioni o disturbi tra lavorazioni concomitanti e che tale coordinamento stato da noi promosso nei confronti delle ditte coinvolte in special modo nei confronti della Ditta in oggetto gt Verificato la necessit di un coordinamento operativo e la presenza nei luoghi di lavoro di un responsabile operativo VV 1 Averrichiamato la ditta subappaltatrice ai seguenti impegni gt Il titolare della Ditta conscio delle responsabilit a proprio carico circa la sorveglianza dei luoghi di lavoro e dei propri dipendenti ne garantisce il controllo e ha verificato che i propri dipendenti hanno recepito le informazioni e la formazione ricevuta gt titolare della Ditta garantisce che durante il lavoro nel cantiere rispetter nella sua identit di lavoratore autonomo o paragonabile a lavoratore autonomo le stesse r
146. protezione contro il vuoto es rampe delle scale vani ascensore vuoti sui solai e perimetri degli stessi cigli degli scavi balconi etc fornito e posto in opera dritti devono essere posti ad un interasse adeguato al fine di garantire la tenuta all eventuale spinta di un operatore correnti e la tavola fermapiede non devono lasciare una luce in senso verticale maggiore di 0 6 m inoltre sia i correnti che le tavole ferma piede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti Sono compresi il montaggio con tutto ci che occorre per eseguirlo e lo smontaggio anche ripetuto durante le fasi di lavoro l accatastamento e l allontanamento a fine opera Misurato a metro lineare posto in opera 40 00 1 00 1 00 TRABATTELLO completo e omologato su ruote prefabbricato cad di dimensioni 1 00x2 00 m senza ancoraggi altezza fino a 6 00 m trasporto montaggio smontaggio e nolo fino a 1 mese o frazione di mese TRABATTELLO completo e omologato su ruote prefabbricato cad di dimensioni 1 00x2 00 m senza ancoraggi solo nolo per ogni mese successivo 5 00 1 00 1 00 NUCLEO ABITATIVO per servizi di cantiere DOTATO DI cad SERVIZIO IGIENICO Prefabbricato monoblocco ad uso ufficio spogliatoio e servizi di cantiere Caratteristiche Struttura di acciaio parete perimetrale realizzata con pannello sandwich dello spessore minimo di 40 mm composto da lamiera preverniciata esterna ed interna e coibentazione di poliuretano espanso
147. r l esecuzione del lavoro e sono illustrati all interno della Sezione 4 del Piano di sicurezza e coordinamento La durata delle singole fasi lavorative individuata in sede progettuale non condizionante Nel cronoprogramma presentato si tiene conto principalmente dei problemi legati alla sequenza alla concatenazione e alla sovrapposizione delle operazioni Il cronoprogramma dovr essere aggiornato soltanto nel caso di un riordino delle lavorazioni e non soltanto per variazioni di tempo Nelle fasi di coordinamento si potranno apportare tutte le variazioni necessarie e dovr essere valutata l opportunit di aggiornamento del cronoprogramma 4 4 1 GESTIONE DELLE INTERFERENZE Si intendono per RISCHI INTERFERENZIALI a rischi derivanti da sovrapposizioni di pi attivit svolte ad opera di appaltatori diversi b rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell appaltatore c rischi esistenti nel luogo di lavoro del committente ove previsto che debba operare l appaltatore ulteriori rispetto a quelli specifici dell attivit propria dell appaltatore d rischi derivanti da modalit di esecuzione particolari che comportano rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell attivit appaltata richieste esplicitamente dal committente II cronoprogramma propone una concatenazione delle lavorazioni individuando in caso di necessit specifiche dei vincoli qualora l inizio o la fine di un attivit siano condizio
148. rantirne nel tempo la stabilit e la funzione la manutenzione per tutto il periodo di durata dei lavori sostituendo o riparando le parti non pi idonee lo smantellamento l accatastamento e l allontanamento a fine opera per sviluppo a metro quadrato 19 00 950 00 0 00 50 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 50 00 28 05 15 005 28 05 15 RECINZIONE provvisoria realizzata con pannelli lamiera m 10 00 zincata ondulata fornita e posta in opera Sono compresi l uso per la durata dei lavori i montanti di sostegno dei pannelli delle dimensioni minime di 10x10 cm l infissione dei montanti nel terreno o incastrati in adeguata base di appoggio le tavole sottomisure poste sul basso in sommit ed al centro del pannello inchiodate o avvitate al pannello medesimo e ai montanti di sostegno comprese le saette di controventatura la manutenzione per tutto il periodo di durata dei lavori sostituendo o riparando le parti non pi idonee lo smantellamento l accatastamento e l allontanamento a fine opera per sviluppo a metro quadrato per il primo mese 9 83 98 30 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 28 05 15 010 28 05 15 RECINZIONE provvisoria realizzata con pannelli lamiera m 30 00 zincata ondulata fornita e posta in opera Sono compresi l uso per la durata dei lavori i montanti di sostegno dei pannelli delle dimensioni minime di 10x10 cm l infissione dei montanti nel terreno o incastrati in a
149. re normative di attuazione di direttive comunitarie si prescrive che siano adottatati tutti gli accorgimenti per garantire la conformit ai livelli di omologazione es macchine per cantiere gru a torre gruppi elettrogeni escavatori idraulici ed a fune ecc Per macchine ed equipaggiamenti per cui non sono in vigore norme statali o direttive comunitarie si prescrive che siano adottatati tutti i criteri per garantire l emissione acustica certificata dal produttore es dumper compattatori con pala caricatrice e benna seghe circolari motopompe betoniere e autobetoniere ecc 27 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Le lavorazioni particolarmente rumorose devono essere limitate all orario diurno salvo eventuali deroghe che andranno autorizzate dal Sindaco 1 0 4 PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELLE EMERGENZE 1 0 4 0 Gestione delle emergenze Ogni impresa o lavoratore autonomo fornir all interno del proprio POS le indicazioni circa i materiali facilmente infiammabili con rischio chimico o altro che possa provocare emergenze se utilizzati e le relative misure di prevenzione la propria dotazione di estintori e attrezzatura per far fronte ad un eventuale emergenza Inoltre all interno del POS ogni impresa dovr fornire il proprio organigramma in merito alla composizione della SQUADRA GESTIONE DELLE EMERGENZE ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO e verificarne l aggiornamento durante tutto il corso dei lavori In linea generale in caso di a
150. rmo attrezzature fermo personale Misurato al giorno Fermo attrezzatura valore medio di attrezzature normalmente usate in un cantiere edile 62 15 124 30 000 2 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 2 00 5 prezzi Piano di sicurezza 28 0 10 010 28 0 10 COSTO che sostiene la Stazione Appaltante nei casi cui d 3 00 decide di fare eseguire lavorazioni alla stessa impresa o a imprese diverse subappaltatori quando formalmente autorizzati nell ambito dello stesso cantiere In questo caso si devono prevedere nel P S C le diverse fasi di lavoro chi le esegue individuando con chiarezza i tempi che vengono sfasati per far eseguire le opere in periodi diversi Per tale circostanza il P S C prevede l onere giornaliero per fermo attrezzature fermo personale Misurato al giorno Fermo personale valore medio di operaio qualificato 27 00 81 00 0 00 3 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 3 00 128 435 MISURE DI COORDINAMENTO PER L USO COMUNE DI 1 039 30 APPRESTAMENTI ATTREZZATURE INFRASTRUTTURE MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA D Lgs 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett q 28 35 05 005 28 35 05 Riunioni comunicazioni presenza di personale a sovrintendere 10 00 l uso comune predisposizione specifica di elaborati progettuali elo relazioni etc 35 79 357 90 357 90 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 01 P01 A10 005 01 01 10 Vigilanza Operaio specia
151. so di vernici con piombo non consentito ed e compito della ditta verificare quanto ricordato Dlg 277 91 e s m i il preposto dell impresa deve sempre avere a disposizione la scheda di sicurezza dei materiali usati e conoscere le misure di prudenza e come intervenire in caso di incidente quali rovesciamento inquinamento contaminazione a posa di vernici epossidiche o similari a spruzzo e sconsigliata la possibilit deve essere verificata con l ausilio di consulenze specialistiche da parte della ditta fornitrice e con l autorizzazione del responsabile della ditta del coordinatore e della direzione lavori inoltre il personale addetto deve essere protetto con tute idonee con mascherine filtranti adatte al tipo di vernice utilizzate 1 1 4 7 Ventilazione Qualora i lavori non sono svolti in ambiente aperto si raccomanda al responsabile di cantiere di verificare la sufficiente ventilazione dell ambiente di lavoro in particolare durante lavorazioni quali ad esempio saldatura taglio ossiacetilenico utilizzo di vemici solventi 31 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Si ricorda che per lavori da eseguirsi in locali interrati quali cantine ad esempio necesassario garantire idonee condizioni di aerazione illuminazione e microclima In merito ai valori di aerazione si ricorda che LA VENTILAZIONE DEVE GARANTIRE 3 MC DI ARIA FRESCA AL MINUTO PER OGNI LAVORATORE e che in caso di impiego di macchine 4 MC AL MIN AL CV DIN PER OGNI MAC
152. sti Le misure tecniche di prevenzione possono essere aggiornate in funzione dell esito del rapporto di valutazione del rumore presente all interno dei singoli POS delle imprese PASSAGGIO DI Mezzi PESANTI Non previste in quanto il passaggio dei mezzi pesanti impiegati per eseguire i lavori ha un basso impatto sulla viabilit cittadina e sull emissione di inquinanti USCITA DI MEZZI SULLA STRADA Allestimento di segnaletica in prossimit degli accessi di cantiere Se l area di cantiere occupa parte del suolo pubblico destinato alla viabilit pedonale necessario indicare con adeguata segnaletica lo spostamento del flusso pedonale Pulire le ruote dei mezzi dal fango prima di immettersi sulla strada Vedi tav sez 2 0 3 INQUINAMENTO RIFIUTI Sul cantiere devono essere create le premesse affinch si producano per quanto possibile meno rifiuti i rifiuti prodotti vengano riciclati e i rifiuti non riciclabili vengano smaltiti nel rispetto delle leggi ambientali Vedi regole di stoccaggio e smaltimento PSOR sez 3 2 2 INTERFERENZA CON L ATTIVITA MUSEALE lavori del presente PSC saranno eseguiti ad attivit museale presente Verificare con il Responsabile dell Ufficio Tecnico del Consorzio la procedura da eseguire la tipologia di delimitazioni segnalazioni e i percorsi da utilizzare Verificare la possibiolit di movimentazione dei materiali il luned giorno di chiusura della Reggia
153. tichettati big bags e smaltimento come rifiuto contaminato MONITORAGGIO FINALE DI VERIFICA 54 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 2 2 4 ALLEGATO LAVORAZIONI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI Nel caso di lavorazioni da eseguire in ambienti sospetti di inquinamento e negli ambienti confinati si applicano articoli 66 e 121 del D Lgs 9 aprile 2008 n 81 e l allegato IV punto 3 del medesimo decreto legislativo per la trattazione dei quali si rimanda alla sezione 2 Fase organizzativa del presente Piano di sicurezza e coordinamento II D P R 14 settembre 2011 n 177 definisce i criteri di qualificazione che devono possedere le imprese e i lavoratori autonomi che operano nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati nonch le procedure di sicurezza da adottare per effettuare tali lavorazioni QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI Le attivit lavorative nel settore in oggetto possono essere svolte da imprese o lavoratori autonomi in possesso dei seguenti requisiti S PRESENZA DI PERSONALE ESPERTO non inferiore al 30 della forza lavoro e con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati assunto con contratti definiti AVVENUTA EFFETTUAZIONE DI ATTIVITA DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE mirata alla conoscenza dei fattori di rischio propri di tali attivit oggetto di verifica di apprendim
154. to dielettrico in poliestere e zaino professionale in poliestere dotazione di base 50 00 500 00 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 105 SCARPE DA LAVORO Costo di utilizzo per la sicurezza dei giorni 10 00 lavoratori di scarpe da lavoro basse o alte con puntale in acciaio resistenti alle abrasioni con lamina antiforo resistenti allo scivolamento resistenti agli idrocarburi olii e solventi fornite dal datore di lavoro e usate dall operatore durante le lavorazioni interferenti Sono compresi l uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento lo smaltimento a fine opera Il dispositivo e resta di propriet dell impresa E inoltre compreso quanto altro occorre per l utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti Misurato per ogni giorno di utilizzo limitatamente ai periodi temporali fasi di lavoro previsti dal Piani di Sicurezza e Coordinamento per l esecuzione di lavorazioni interferenti al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori 0 25 2 50 0 00 10 00 1 00 1 00 1 00 1 00 1 00 10 00 3_prezzi Piano di sicurezza 28 A15 IMPIANTI TEMPORANEI PER LA SICUREZZA DEL 1 811 84 CANTIERE D Lgs 81 08 Allegato XV punto 4 1 1 lett c 28 A15 A05 005 28
155. tri dei serramenti 0 1 ORGANIZZAZIONE DEL PIANO Il piano di sicurezza tiene conto delle richieste derivanti dalla lettura integrata degli articoli 100 96 e 91 del Dlgs 81 08 e smi In particolare modo riferendosi al dettato del primo comma dell art 100 che prevede che il piano contenga l individuazione l analisi e la valutazione dei rischi presenti in cantiere si suddividono tali rischi in due categorie la prima categoria particolarmente legata all organizzazione del cantiere e si deve occupare di ogni situazione legata al processo produttivo la seconda categoria di tipo generale dovrebbe trovare spazio nel documento di valutazione dei rischi che l impresa dovrebbe aver sviluppato ai sensi del Digs 81 08 smi Il documento organizzato in 4 SEZIONI di cui rispettivamente e PARTE GENERALE E ORGANIZZATIVA SEZIONI 1 2 3 e FASE COSTRUTTIVA SEZIONE 4 e ALLEGATI La Parte generale generale e organizzativa tratta i seguenti argomenti La sezione 1 contiene informazioni generali dell opera e della sua gestione informazioni per la gestione dell opera altres compreso uno schema con l individuazione all intemo del piano degli elementi richiesti dall art 100 del D L 81 08 e smi le procedure del piano di emergenza per i lavori in presenza di amianto allegato procedure emergenza amianto La sezione 2 contiene informazioni grafiche relative all allestimento del cantiere installazione di canti
156. tteristiche antincendio quali resistenza al fuoco fino a REI180 di sicurezza attiva ante dotate di sistema di chiusura a battente con ritorno automatico elettroaspiratore con motore esterno termoprotetto IP44 55 canale di espulsione con serranda tagliafuoco armadi che se posizionamento all interno dell edificio abbiano il flusso d aria in espulsione aspirazione forzata convogliato verso l esterno ad esempio utilizzando il sistema di canalizzazione delle cappe chimiche Per quantitativi superiori ai 30 Kg lo stoccaggio deve essere realizzato in un idoneo deposito esterno o interno al volume dell edificio Sul luogo di lavoro potr essere trasportata soltanto la quantit da utilizzarsi nella giornata In base alla legislazione vigente i liquidi infiammabili o facilmente combustibili e o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili possono essere tenuti solamente in quantit strettamente necessarie per le attivit giornaliere quantita necessaria all intervento e comunque non superiore ai 30 Kg contenuti o posizionati in una vaschetta che impedisca lo spandimento in caso di rovesciamento 30 PIANO DI SICUREZZA SEZIONE 1 Inoltre si ricorda che non dovranno essere lasciate nella zona d intervento alcune sostanze in assenza di personale 1 0 4 5 Smaltimento latte fusti e confezioni vuote Lo smaltimento latte fusti e confezioni vuote deve essere effettuato caricando il materiale s
157. ul mezzo di trasporto e nel rispetto delle regole previste per tali materiali in discarica idonea Non permesso smaltire confezioni vuote lasciandole nelle zone limitrofe del cantiere o nelle sue vicinanze senza controllo La documentazione relativa ai materiali per il cui smaltimento necessaria denuncia devono essere tenuti a disposizione della direzione lavori che potr provvedere a verificare la correttezza delle operazioni 1 1 4 6 Utilizzo di sostanze infiammabili tossiche nocive Nel caso si utilizzino materiali tipo vernici resine solventi o altro che necessiti scheda di sicurezza si ricorda che sul cantiere necessario conservare copia della scheda di sicurezza ed attenersi alle prescrizioni in essa riportate Inoltre l impresa dovra verificare la necessita di provvedere alla sorveglianza sanitaria degli addetti e verificare l adeguata formazione sull utilizzo delle sostanze impiegate Inoltre si ricorda che i locali devono essere areati se non sono presenti finestre da lasciare aperte dovra essere predisposto un impianto di ventilazione per l utilizzo delle sostanze si devono utilizzare contenitori etichettati che indichino la tipologia della sostanza la preparazione di fissativi e prodotti similari deve essere eseguita possibilmente all aperto o in zona aerata e che garantisca almeno 4 ricambi all ora utilizzando le protezioni speciali dedicate non e consentito l uso di solventi per la pulizia della pelle l u
158. uzione per conoscenza m TRASMETTE ad ogni subappaltatore e Copia del CD ROM dei SOTTOSERVIZI e Documento di informazione circa i servizi presenti per FILE SERVIZI doc l impresa PIANO DI SICUREZZA PREMESSA 0 4 GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA RICHIAMO ALLE RESPONSABILIT E AGLI ONERI DEI PROGETTISTI DIRETTORI LAVORI E IMPRESA PROGETTISTI E DL architettonici e strutturali per le relative responsabilit I progettisti in nome del committente garantiscono la copertura degli obblighi derivanti dall art 90 comma 1 del Dlgs n 81 08 e smi di seguito riportato 1 Il committente o il responsabile dei lavori nella fase di progettazione dell opera ed in particolare al momento delle scelte tecniche nell esecuzione del progetto si attiene ai principi e alle misure generali di tutela di cui all articolo 15 AI fine di permettere la pianificazione dell esecuzione in condizioni di sicurezza dei lavori o delle fasi di lavoro che si devono svolgere simultaneamente o successivamente tra loro il committente o il responsabile dei lavori prevede nel progetto la durata di tali lavori o fasi di lavoro In particolare si devono considerare sicure le strutture i puntellamenti che devono essere previsti e verificati o in casi particolari progettati Si devono considerare verificati e controllati i tempi e i metodi o le procedure di disarmo delle strutture in c a IMPRESE Si intende invece res
159. vendo cura di mantenersi all esterno alla fascia di rispetto di 5 metri dalle linee aeree in tensione presenti Si riporta la schematizzazione di un cestello tipo Piattaforma aerea sor ETT CENTRO DI ROTAZIONE pedi a stt HERR ER 3 Ui ay senses sd ses tri asa z i a t Ta y ilt HHHH oO 27274561709 d 7 20 fh t 47 24 24 22 m RAGGIO DAL CENTRO DI ROTAZIONE IN METRI e Caratteristiche tecniche PONTEGGI E PIANI DI LAVORO Progetto esecutivo CANTIERE Interventi mirati al risparmio energetico per il complesso della Reggia di Venaria Reale Sostituzione serramenti vetri JOLETTO INPERIORE IR i eS y area cantiere d if ki Esempio di serramento con voletti superiri 577 44 EDI E RE ja e inferiori Durante lo smontaggio prima si temporanea D C KA pe SE inizier dal voletto superiore mantenendo A UD tese E e T i chiuso guello inferiore Durante il edificio D n M Liga A m montaggio dei nuovi voletti si proceder a prima al montaggio del voletto inferiore per poter eseguire il montaggio del superiore con le ante chiuse recinzione di cantiere mm D PR 16456 B con ancoraggio a muro N B UNA DIVERSA ORGANIZZAZIONE DI CA

Piano di sicurezza sezioni 1,2,3

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