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Maria Antonietta Aliverti, La psicosi dell`handicap

1. Quali tra questi rapporti la famiglia ritiene pi significativi Aspettative nei confronti de L Anaconda LL 61 Capitolo 8 LA SECONDA DIRETTIVA D INTERVENTO il lavoro per la salute I Una definizione Intendiamo per salute il massimo benessere possibile nei vari periodi della vita e nelle varie situazioni comprese quelle di patologia progressiva non ci interessa infatti una situazione a stratta ma la concreta esperienza delle persone che abbiamo di fronte Abbiamo individuato su questa direttiva due aspetti che consideriamo distinti per comodit di descrizione ma che di fatto riguardano quella unit e unicit della persona che abbiamo pi in dietro richiamato Parliamo quindi di aspetto organico e di aspetto mentale II Aspetto organico All ingresso al Centro vengono registrati et peso altezza igiene personale diete o modalit di alimentazione particolari utilizzo o meno di protesi e ausili capacit o meno di spostamento autonomo livello di sviluppo sessuale necessit di assunzione di farmaci su indicazione del Curante di cui resta in cartella il numero telefonico modalit di comunicazione Viene inoltre scritta una breve descrizione dell aspetto generale della persona successivamente si attuano check up pi o meno 63 frequenti secondo le necessit mantenendo un dialogo costante con la famiglia
2. Il gioco libero l attivit ludica libera da ogni fine materiale viene innanzitutto eseguita per un interesse immediato non per il risultato o pet l esito Il gioco si svolge fuori della vita ordinaria il gioco non evasione dal reale ma si pone come momento provvi sorio straordinario dove la realt assunta in questo con testo dal bambino non corrispondente alla realt effettiva ma coincide con l immagine con l idea con il pensiero che egli se ne fa e che pi gli conviene Co munque quella realt si impone come un altro da s e quindi il fine del gioco di adeguarsi ad essa risponde re il pi compiutamente possibile a questa realt co struita assunta come il vero il modello In questo consiste la ri creazione E si comprende anche perch sia presente una cos appassionata e coinvolgente ten sione aspettativa rischio Il gioco una lotta per qualche cosa la posta in palio non tanto il risultato materiale ma che il gioco sia riu scito che la realt straordinaria e assunta come vera sia realizzata Il gioco si svolge dentro un ordine il rispetto e lobbe dienza ad una regola posta e assunta volontariamente rende possibile e non fa degenerare il gioco Sinteticamente potremmo riunite in tre grandi compo nenti la funzione del gioco componente estetica pet quella promessa di vita che l individuo che gioca manifesta componente etica per quel sapere ac
3. cambiato il modo di comunicare dall insorgenza del distur boal Presente sacrale 2 Quali sono i bisogni comunicativi 119 Il modo di comunicare usato soddisfa questi bisogni 3 Qual la comprensione della comunicazione non vetbale Qual la comprensione della comunicazione verbale 4 Quale la comprensione della lettura suis Qual la comprensione della scrittura 5 Possiede un modo comprensibile ed affidabile per comunica re il s e il no Qual 6 Quali messaggi im grado di comunicare a con la paolina lle b cor la s ftittufta titani C COn Il OESTE aE EEEN ia 7 I messaggi che in grado di comunicare sono comprensibili dall interlocutore aguellvctbali oassn aaa b quelligest ali arnesi c quell Sette erat 8 Se un bambino c corrispondenza fra la capacit comuni cativa espressione compressione e la sua et evolutiva 9 La funzione del linguaggio interno sia verbale che non ver bale adeguata alla sua et evolutiva Motricit 1 E presente un disturbo neuromuscolare o un aprassia procedere con la domanda seguente solo in caso di risposta affermativa 2 Le funzioni motorie delle arti superiori consentono a il linguaggio dei segni manuali sesser b l uso di una macchina da scrivere comune c la scrittura procedere con la domanda seguente solo in caso di risposta negativa 3 Le funzio
4. N B Per chiarire la differenza tra rieducazione psicomotoria e terapia si pu dire che la terapia psicomotoria proposta quando ci sono problemi in relazione alla comunicazione alla identit al pia cere prima quindi di ogni intervento diretto all apprendi mento cognitivo obiettivo quest ultimo della educazione e riedu 102 cazione psicomotoria Modalit Il rapporto 1 1 in casi particolari pu essere anche 1 2 Non si pu parlare di uno schema di seduta preordinato o di un progetto rigido perch sono le proposte del ragazzo ci che egli desidera risveglio della comunicazione e affermazione di s che in parte determinano lo svolgimento dell incontro Questo non vuol dire che lo psicomotricista abbia un ruolo passivo il suo intervento consiste nell ascoltare accogliere contenere il ragazzo rassicurarlo e in seguito anche introdurre in modo graduato le frustrazioni Ricordiamo che lo scopo della terapia quello di far evolvere la situazione per questo indispensabile una continua formazione dello psicomotricista e la possibilit di un efficace confronto con gli altri operatori Concludendo sottolineiamo che importante riportare il ragazzo alla calma prima del termine dell incontro aiutandolo anche ad ac cettare il fatto di poter rimandare la soluzione di un problema di un conflitto in tempi successivi A questo proposito utile al termine di ogni incontro proporre una fase
5. intesa come perdita di una presen za significativa dell altro si costruisce l esame di realt Anche nell esperienza delle persone che frequentano il Centro il segnale l aspetto pi importante della comunicazione inclu dendo a volte la parola stessa Ci particolarmente complesso perch in persone cos esso porta il peso di esperienze prece denti di messaggi pregressi di segno vario di elaborazioni ini ziate e poi interrotte e cos via Il rapporto con la realt materiale in qualche modo con seguente al peso positivo o negativo del rapporto con l altro ed spesso a sua volta un segnale importante Occorre dunque attraverso una formazione e un tempo adeguati imparare a leggere i segnali sullo sfondo della storia della persona e imparare a ripensarli Per questo siamo anche molto cauti soprattutto quando il rapporto iniziale nel dare frustrazioni Sappiamo che la fru strazione un altro fattore importante di sviluppo ma nel no stro caso essa ci pare di qualche utilit solo se si sperimenta su un terreno di gratificazione se scelta non agita impulsivamen te e se scelta in rapporto al livello di sviluppo raggiunto dalla persona La sequenza della gratificazione vissuta all interno del rap porto costituisce secondo alcuni Autori la base per raggiunge re il concetto di causalit essa sarebbe modello fondamentale nel tipo d pensiero conosciuto come processo primario ment
6. posture mobilizzazione fisiokinesiterapia piscina altro Salute aspetti psichici terapie d ambiente psicoterapie dinamiche terapie direttive altro Conoscenza riabilitazione presupposti funzionali apprendimento di contenuti nuovi altro 16 Lavoro acquisizione dei pre requisiti terapia occupazionale hobbistica artigianato altro Il Centro socio educativo diventa a punta emergente di un tessuto sociale diverso pi vero b organismo dinamico non struttura rigida c ambito educativo e di ricerca Capitolo 3 LA STRUTTURA DELLA COOPERATIVA Accanto al Consiglio di Amministrazione e alla Direzione ge nerale esiste nell Opera una presenza essenziale per il lavoro edu cativo e riabilitativo con i ragazzi il gruppo degli operatori Operatore ne L Anaconda definito usando il termi ne in modo estensivo chiunque operi concretamente a fianco dei ragazzi per un numero rilevante di ore settimanali Operatore in sintesi chi effettua l intervento e la figura fondamentale da questo punto di vista l Educatore specializzato Altre figure im portanti sono la Fisioterapista e la Terapista Occupazionale lo Psi comotricista i Pedagogisti gli Psicologi ma mentre per tutte queste esiste un quadro di riferimento abbastanza chiaro per la fi gura dell educatore a riprova di quanto sia in crisi n
7. 10 to il nostro lavoro E ne sono venute fuori a distanza di dieci anni dallinizio alcune certezze Cos noi l abbiamo letto e accolto rigiudicando e verificando a contatto quotidiano con la vita di persona cos segnate tut to il nostro lavoro E ne sono venute fuori a distanza di dieci anni dallinizio alcune certezze 1 L handicap grave non costituisce un problema a s ma l aspetto emergente della problematica generale e riguarda prima che la politica l economia o la sanit qualcosa che sta a monte di queste e che si chiama cultura 3 4 2 Una cultura adeguata rende capaci di leggere il bisogno secondo tre dimensioni interagenti tra loro a la persona come globalit b i suoi rapporti con il mondo persone e cose c il suo divenire storico Per questo non sono sufficienti interventi magari ultraspeciali stici ma rigidamente settoriali e non serve a riincollare i pezzi alcuna riunione rituale in cui non sono esplicitati n presuppo sti n obiettivi allora non tessere con la persona handicappata rapporti significativi perpetuare una logica emarginante allo ra negarle un futuro o scotomizzarlo perch tanto non di nostra competenza irresponsabilit Centro Socio Educativo almeno come tentativo significa luo go di rapporti perno accanto alla famiglia da cui partono a cerchi concentrici amicizie e relazioni significative con il pro prio con testo s
8. 51 Rapporto con l ambiente Il bambino ha sorriso spontaneamente e in risposta al sorriso a quanti mesi Il bambino rea giva con timore o angoscia alle persone non conosciute angoscia dell ottavo mese e si mo strava contento quando la iadre compativar mopoosi aroia Enana lalla a A quanti mesi Aveva un gioco o un oggetto a cui era molto attaccato in SES Che Cosarira ranieri Sessi da cheeta iaia clan Se s fino a ch etar Seinn eia Durante il primo anno di vita era solo la mamma che si occupava di lui Sa In caso contrario quale altra persona per quanto tempo e in quali OTOT er a ar ER E E E CORRE NE E O EA R RR RA AAN Il bambino stato affidato per qualche periodo a una persona diversa dalla mamma s no Se s a chi per quanto tempo a che et e perch Il bambino stato ricoverato in ospedale o in un istituto s no Se s a che et per quanto tempo e per che MOtivo 52 Il bambino andato al nido s no A ehe Mese siria iii air Per guanti mMesir uscii ili Per guante ore al SIOrnor innara aa Andava senza particolari problemi Il bambino e andato all asilo scuola materna s no Se s la scuola materna era pubblica o privata iii Ache etaa santa zii sive 0 ll sordi ii ie rind per Guant Anii alert dale ivi elio lidia Faceva molte ass Ze ill ne ha
9. sionale con diploma e magari iscrizione a qualche Albo Ora quest altra diagnosi differenziale debitrice non dei diver si Corsi pretesi abilitanti allo scopo ma di una competenza che va recisamente distinta dalla professione come intesa oggi Si tratta di quella competenza per mezzo della quale un soggetto si pu auto rizzare a essere lo psicologo di un handicappato cos come di chiunque altro perch e solo perch ha saputo riconoscerlo simile a s nella possibilit della malattia psichica cio non quanto allo handi cap ma quanto a quelle possibilit di malattia umana e soltanto u mana che usa chiamare nevrosi perversioni psicosi Forse io non sono oggi o non sono pi o sono meno nevrotico psicotico 0 perverso ma io so qualcosa di psicologia se so che queste patologia sono tanto nell orizzonte delle mie tentazioni psichiche quanto in 176 quello di un handicappato come di chiunque Nell eccesso di uma nit non c privilegio positivo o negativo per nessuno Competenza qui un sapere avente per oggetto il possibile ma le comune Un comune in cui non c n gaudio n comunione alcuna nel male nella patologia non c comunione La comunione sempre quella della definizione giuridica c comunione solo di beni non di mali ci che l eccesso umano di ogni malato e in particolare quello del malato handicappato ci fa verificare in ogni istante come si vede nel suo rifiuto di par
10. svestirsi vestirsi Igiene personale lavale mani lavala faccia igiene orale lava il collo si lava la faccia il collo Spostamento in ambito ristretto autonomo con ausili Si compila al termine dell osservazione iniziale 84 VERIFICHE ANNUALI SULLE AUTOSUFFICIENZE DI 1 LIVELLO assente mediocre discreto buono Controllo sfinterico vescicale anale Alimentazione uso posate masticazione deglutizione Abbigliamento svestirsi vestirsi Igiene personale lava le mani lava la faccia igiene orale lava il collo si lava la faccia il collo Spostamento in ambito ristretto autonomo con ausili 85 2 Autosufficienze di secondo livello a Gestione della casa lavare stirare rammendare mettere via gli abiti cucinare apparecchiare sparecchiare la vare i piatti progettare i pasti della giornata settimana fare la spesa spolverare pulire i pavimenti pulire il bagno riparare piccoli guasti b Gestione e uso dei soldi saper amministrare un bilancio pagare le bollette della luce gas telefono tenere un conto in banca fare prelievi e depositi c Abilit comunicative uso del tele
11. da pessimista dipin gendo tinte fosche rispondo oltre che con il realismo dell osservazione clinica con la novit di un intenzionalit pratica nell operazione terapeutica questa per essere possibile pu essere solo quella produzione di un nuovo desiderio quello di guarire os sia l induzione nel soggetto di una novit soggettiva Conosco molti eccolo il pessimismo per i quali una simile possibilit impensa bile Non per me Tralascio ora di commentare la parola salute che semplicemente volgarizza in italiano la parola latina sa s che univa in s il moderno concetto di salute con quello antico di sal vezza Per finire un commento sull eccesso Clinicamente parlando la correttezza di questo concetto la malattia psichica qual che sia come eccesso di umanit non richiede soverchie dimostrazioni n alti gradi di specializzazione o professionalit basta l appello all esperienza comune Infatti un dato di osservazione comune il fatto che nell angoscia pensiamo zroppo parliamo troppo agiamo trop po e non v contraddizione con il fatto anch esso di comune os servazione che pi o meno a lungo andare ci si butta dalla parte opposta nel non parlare n agire pi fino alla catatonia schizofre nica Circa il pensare invece mantengo che il zoppo pensare perma ne cosa di cui il taciturno guarito schizofrenico o altro d spesso successiva testimonianza Ma non ancora questo il no
12. dei pre requisiti b Caratteri del processo elaborativo c Livello simbolico e di giudizio 4 direttiva Presenza e modalit di manipolazione della realt Capitolo 15 LA DIAGNOSI DESCRITTIVA O FUNZIONALE Nellesperienza della Cooperativa accogliere e seguire persone con problematiche multiple ci ha evidenziato dall inizio la neces sit di avere uno schema di riferimento adeguato alla realt che avevamo di fronte Ci siamo imbattuti strada facendo in impo stazioni di vario tipo riconducibili sostanzialmente a tre modelli a medico b psicologico c sociologico In ognuno ci che prevale lo schema causale si ricerca qualcosa in grado di spiegare la situazione che si ha davanti de finita da una serie di sintomi Ma nessuna delle persone che ab biamo incontrato pu essere ricondotta totalmente dentro uno qualsiasi di questi modelli e neppure dentro i tre modelli presi insieme la persona inesorabilmente eccede lo schema Ci lungi dall infastidire stato ed per noi la molla del proseguire nel cercare attenti ad evitare ogni riduzione ogni sguardo unila terale La domanda che ci poniamo la seguente tenuto conto che la verifica sta nella realt dell esperienza non delle idee possibile costruire una teoria intesa come strategia per correla re e spiegare i dati osservati Ci si muove tra due rischi costanti a la teoria acquista uno stato per cui diviene indipendente dal le premes
13. fatto fatica ad abituarsi veac ienne eee E ade aaiazne a dava volentieri eein e a ai e eE a rea aesae aaas ha cominciato a bagnarsi in questo periodo iii Ha frequentato la scuola elem e media Sesh AChE CAT mancante iaia pei guant AnDi irn E A AE EA RE Adattamentor irieina dana EEE E EEE sata TEE DELALI N N E A EE EER ESE SE ara E EE EEEO amicizie Se s che et aveva il bambino arin nonn nea REE Problemi emersi in relazione a tale cambiamento ii 53 NOTE ANAMNESTICHE SULLA SITUAZIONE FAMILIARE E SOCIALE 1 Storia familiare costituzione del nucleo familiare motivazioni ed eventuale nuovo contesto so cio cultutale ilo le aLaaa 12 Contesto familiare iniziale una l La n a mantenimento rapporti con famiglie e ambiente di origine avvenimenti significativi nella vita familiare separazione disoccupazione i 54 1 4 gravidanza primo figlio rei reazioni affettivo emotive della madre e del padre ed evoluzione SiAvidanza alii ie nia anali mantenimento o cambiamento del quadro familiare precedente T CONSEGUENZE iniiiiiiiziz zizi iiee zizi iii nie iii gravidanze figli seguenti uil reazioni affettivo emotive della madre e del padre ed evoluzione gravi mantenimento o cambiamento del quadro familiare prece dente scroll ara CONSEGUENZE Lauree zie ire ri zi zie iii s Gravidanza di riaratiiha Ligaen iaa
14. 1 Usa entrambe le mani 2 2 Si lava tutto il viso 2 2 1 Evita una o pi zone es occhi bocca 2 3 Usa il sapone 2 4 Non usa il sapone 78 3 Si lava il collo le orecchie come 3 1 Usa entrambe le mani 3 2 accurato nell azione 3 3 Usa il sapone 3 4 Non usa il sapone 4 Si fa la doccia 4 1 Da quale zona del corpo inizia 4 2 Si lava davanti dietro 4 3 Si lava accuratamente tutto il corpo 5 Igiene orale 5 1 Uso congruo dello spazzolino 5 1 1 Uso associato con il dentifricio 5 2 Lava i denti sia dell arcata superiore che inferiore 5 3 Lava i denti sulla faccia esterna e interna 5 4 Si sciacqua la bocca al termine dell azione Controllo sfinterico Vescicale anale 1 Controllo vescicale 1 1 non controllo 1 1 1 avverte di essere bagnato 1 1 2 manifesta il disagio pet ci 1 1 3 manifesta piacere per ci 1 2 ha incidenti 1 3 controlla 1 3 1 di giorno 1 3 2 di notte 1 3 3 usa il controllo per finalit proprie 1 3 4 usa il controllo se condo norme sociali 2 Controllo anale 2 1 non controlla 2 1 1 avverte di essere sporco 2 1 2 manifesta disagio per ci 2 1 3 manifesta piacere per ci 2 2 ha incidenti 2 3 controlla la situazione 79 2 3 1 usa il controllo per finalit proprie 2 3 4 usa il controllo secondo norme sociali Abbigliamento a Sa svestitsi da solo con aiuto parziale totale Cappot to Giacca Cappello Sciarpa
15. 127 condo un criterio di gradualit riguardante a gli oggetti e gli ambienti del mondo esterno dai pi fa mi liari e semplici Centro socio educativo famiglia e scuola ai pi complessi extra Centro socio educativo extra familiari e extrascuola b le attivit che richiedono organizzazione e interazione sociale attraverso lazione diretta libera consente la verifica dei conte nuti lazione diretta guidata consente la verifica dei prerequisiti e dei contenuti l attivit osservativa in un esercizio individuale in un esercizio di gruppo Occorre quindi che leducatore selezioni le esperienze e ne fa vorisca l espressione attraverso il riutilizzo del materiale relativo al l esperienza stessa l attivit ludica la rappresentazione visiva dal la videoregistrazione alla fotografia allimmagine stampata la rap presentazione grafico pittorica il disegno inizialmente fatto dall o peratore e plastico iconica usando materiale malleabile la verba lizzazione circa gli oggetti conosciuti e le azioni svolte la rappre sentazione mimico gestuale con maschere o burattini Tale percorso pu essere effettuato in entrambi i sensi sia come sintesi dell attivit sia come presupposto per l attivit 8 Per sviluppare la capacit di organizzazione dei dati di realt si pu partire dalle categorie fondamentali per la vita di chiunque Ad esempio pet la categoria spaziale il percorso consiste nel passare dalle i
16. 2 Aspetto psicologico a struttura mentale b presenza di autonomie a Struttura mentale a l presenza e assetto di un S 155 b Presenza di autonomie Sono autosufficienze di I o II livello ormai acquisite e messe in atto opportunamente e autonomamente dal soggetto C Aspetti cognitivi 1 Funzioni relative al metarcircuito primario a Tipo di registrazione del dato di realt livello della percezione presenza o assenza di a breve termine O ricordo a lungo termine g9 19 attenzione 30 d O minima A concentrazione media m buona E monotematica i minima motivazione media pluritematica m buona codici prevalentemente usatit ciare 2 Funzioni relative al metacircuito secondario grado di organizzazione del dato di realt categoria spazio temporale categoria causale 156 categoria logico matematica modalit di espressione mimico gestuale grafica pittorica plastica iconica 3 Livello e modalit di elaborazione del dato di realt musicale linguistica N B Il passaggio da 1 a 2 ci che consente di valutare in termini meno approssimativi l u tilizzo del patrimonio intellettivo Occorre va lutare lo sviluppo della funzione simbolica lo sviluppo della comunicazione verbale la capa cit di lettura scrittura calcolo D Manipolazione della realt assente Ul presente Ul SCHEMA
17. 4 Qualit del rapporto tra e una figura o realt ex trafamiliare significativa Lu eee eee eee eee Con qualefrequenza gliincontri sono occasionali sta 59 bili prooramima n zl iaia Che tipo di rapporto maturato accettazione collaborazione difficolt rifiuto 2 2 5 Qualit dal rapporto tra la famiglia e la figura o realt i extrafamiliare significativa v 2 2 4 i Lu A chi della famiglia fa riferimento Con quale frequenza gi incontri sono occasionali stabili program mati a la famiglia sa dare risposte sufficienti ed esaurienti ai diversi bisogni s no quali e Per quanto tempor iaia ici fi Con gual mansioni e Sica a E EA g E presente in famiglia una persona estranea al nucleo familiare che si occupa di durante la giornata 60 h Pet quanto tempore i Con che frequenzari zaia nisi aaa dad I Gon iche mansionir bus elia an o a m Su quali altri punti di appoggio pu contare la fami ea E EE EA E SST RARA RR SCIARE OCA e la sua vita sociale extrafamiliare con la realt sociale Quali con un amico patticolate iii con gruppo di amici pari 1 ui con un movimento associazione istituzione con un Centro socio educativo direzione opera tori volontari con quale frequenza e periodicit iii Ih compasnia di chit casina a ia Come Sono VISSUTA aa E A EAN Come sono vissuti dalla famiglia
18. 8 La sintesi dell osservazione contiene una valutazione globale della situazione con i problemi principali emersi in rapporto al le direttive d intervento Tale valutazione la base per la stesura del programma individualizzato annuale 9 Piano di lavoro annuale La strutturazione di un programma di lavoro necessariamente dipendente dal fine educativo ulti 23 mo la formazione di una per sona integrale e in divenire dalla finalit educativa sviluppo delle facolt cognitive socio affetti ve e dagli obiettivi atti al loro realizzarsi Tenuto conto del l osservazione effettuata il programma di lavoro si articola su due direttive a mantenimento del livello di sviluppo delle facolt gi in pos sesso b incremento del livello di sviluppo delle facolt gi in posses so e o individuazione di nuovi obiettivi inerenti le quattro di rettive Nella stesura del programma di lavoro all interno delle finalit scelte si stabilisce un obiettivo prioritario per ciascun settore di intervento da attuare secondo la modalit pi idonea Si intende per modalit l insieme di condizioni che a partire dalla scelta dell attivit didattica psicomotoria manuale stabilisca soggetti educativi educatore i volon tari tempi spazi ambiente fisico e umano necessari al rag giungimento dell obiettivo tenendo conto che il primo soggetto educativo la famiglia cui bisogna restituire tale ca pacit anche nei confronti del
19. C S E L ANACONDA SECONDO TAPPE DI ORDINE CRONOLOGICO 1 Segnalazione 2 3 4 Famiglia Comune di residenza Servizio Sociale Ente Istituzione Inserimento del ragazzo nella lista di attesa secondo la diagnosi esplicitata nella segnalazione Incontro della famiglia genitori con la direzione colloquio informativo allinterno del quale la famiglia forni sce una prima anamnesi informale descrivendo la situazione problematica che vive quelle a cui non sa rispondere e di con seguenza le proprie aspettative nei confronti del Centro Incontro dei tecnici specialisti del Centro con il ragazzo teso a una prima ipotesi diagnostica complessiva che verifichi la dia gnosi segnalata e che permetta la formulazione di un check up in base a direttive proprie del Centro modelli e canali usati nel rapporto rapporti familiari assenza o presenza dell Io sviluppo relazionale percezione e organizzazione del reale manipolazione del reale 1 2 3 livello 5 Formulazione di una diagnosi iniziale intesa come 5 1 Progetto integrato risultato di fattori biologici psico logici sociali riferito ad una visione unitaria della persona 5 2 Funzionale alla terapia 5 3 Processo dinamico in cui la terapia al servizio di essa quale fonte d informazione e di verifica 22 6 Presa in carico o rinvio ad altra risposta indicata 6 1 Presa in carico parziale l intervento non totalmente car
20. aiuto continuati vo e globale sul piano psicofisico e dei rapporti Essa viene valu tata lungo la fase dell osservazione iniziale e rivalutata con frequenza annuale in itinere viene inoltre indicata come media grave gravissima sulla base della valutazione annuale che tiene presenti fattori inerenti le quattro direttive di base e in parti colare 76 a la situazione biopsicologica della persona b le possibilit di risposta della famiglia c le possibilit di risposta del contesto sociale della persona d l evoluzione storica della persona III Le autosufficienze Tra l aspetto organico e quello psichico della salute poniamo le autosufficienze di I livello comprendenti 1 igiene e cura della persona 2 controllo degli sfinteri 3 abbigliamento 4 alimentazione 5 spostamento autonomo in ambito ristretto ad esempio casa Centro socio educativo 6 riposo e sonno A queste facciamo seguire le autosufficienze di II livello comprendenti 1 gestione della casa 2 uso e gestione dei soldi 3 abilit comunicative e sociali esempio telefono 4 spostamenti in ambito allargato esempio uso mezzi pubblici 5 gestione del tempo libero Ogni autosufficienza cos definita si compone ovviamente di diverse abilit Occorre allora in fase di osservazione verificare le singole abilit verificare l ordine in cui sono svolte valutare il fattore tempo Al term
21. ancora caotico e angosciato possa esprimersi senza censure contenuto e ordinato pet quel che possibile dalla mente formata del l operatore Gli obiettivi specifici sono in stretta relazione al tipo di patolog a e di cammino fatto dal soggetto Da questo lavoro dovranno emer gere informazioni tali da consentire di ipotizzare attivit speci fiche pi adeguate per quanto riguarda anche altri aspetti dell intervento Modalit 1 Il rapporto fondamentale quello 1 1 104 indispensabile prendere coscienza da parte dell educatore che tale attivit ha come base il rapporto tra due persone si tratta cio prima di ogni altra cosa di un atteggiamento verso noi stessi e verso le ragioni per cui facciamo ci che facciamo si tratta quindi sempre in qualche misura di un confronto con se stessi dal momento che l uno offre s medesimo all altro Bet telheim Alla luce di tutto ci sottolineiamo che l attivit non pro priamente guidata dall educatore ma una co conduzione dell educatore e del ragazzo L attenzione dell educatore sar volta a cogliere interpretare rielaborare e rimandare i diversi messaggi angoscia aggressivit a s e all altro fuga apatia uso di stereotipie c o oggetti uso di persone ecc con la massima obiettivit A tal proposito l educatore dovr avere chiarezza su di s essere libero da pregiudizi condizionamenti ipotesi di esito al fine di p
22. anno nel 1980 l idea di attivare insieme ad al cuni amici sotto lo sguardo incredulo di altri un ambito di convi venza e riabilitazione pet le persone incontrate nasce a Varese la Cooperativa L Anaconda volto giuridico di un amicizia al lavo ro Come primo servizio apriamo un Centro Socioeducativo sono definite cos in Lombardia le strutture che accolgono persone con handicap grave Iniziano a frequentarlo dieci ragazzi mentre ciascuno di noi approfondisce le sue conoscenze in campi diversi chi in ambito amministrativo chi in ambito pedagogico chi in ambito parame dico e io lo accennavo in neuropsichiatria Ci troviamo a fianco via via le persone pi diverse pronte a mettere a disposizione ri sorse insospettate in una integrazione immediata tra sociale e sani tario tecnico e non tecnico creativit singolare e solidariet fattiva di gruppi uno dei quali diventa dall 83 l Associazione Amici ente autonomo ci assicura un indispensabile sostegno finanziario La vita della Cooperativa diventa una presenza stabile e quoti diana per i ragazzi accanto alle famiglie senza sostituirle nel Cen tro si individua il gruppo che costituisce l quipe chi si assume le funzioni di segreteria chi si rende disponibile per i servizi collate rali mensa trasporti pulizie Nella prima impostazione metodo logica che tien conto di quattro aspetti ritenuti fondamentali costruzione di una rete amicale lavoro per la salute per
23. congiunto con handicap 10 La verifica Sulla base della finalit stabilita la verifica che si differenzia a seconda dei tempi di attuazione in breve 1 2 mesi medio 5 mesi lungo 10 mesi termine riguarda il raggiungimento degli obiettivi che si possono ritenere acquisiti qualora possiedano le seguenti caratteristiche a la permanenza del cambiamento avvenuto b la trasferibilit del cambiamento tra soggetti educativi c la trasferibilit del cambiamento dall ambiente educativo proprio del Centro a quello esterno ed infine a quello fami liare 11 Le relazioni annuali Terminato il programma di lavoro annuale gli educatori che hanno guidato il ragazzo nello svolgimento del piano di lavoro educativo stendono una relazione in triplice copia destinata al Centro stesso alla famiglia e agli enti convenzionati Comuni di 24 provenienza Tale relazione descrive il piano di lavoro svolto delineandone obiettivi finalit raggiunte attivit eseguite Allin terno di tale valutazione finale sono messe in luce anche le si tuazioni che necessitano di un ulteriore approfondimento e vengono formulate per l anno successivo alcune ipotesi di conti nuazione del lavoro intrapreso Gli educatori responsabili e il direttore del Centro incontrano quindi i genitori del ragazzo dando vita a una riflessione con lo scopo di procedere anche in questa sede a un ulteriore approfondimento delle valutazioni contenute nella relazione di fine
24. del livello minimo dell idiozia espressiva che scambiamo tanto volentieri come un dato di defi cit anzich costatarne il primo visibile dato quello estetico appunto estetico significa sensibile visibile udibile a volte olfattibile fin troppo noto che certi handicappati ci ostentano odori non pro prio ispirati da Chanel Questa massiccia realt estetica ci offre il pretesto della comoda scorciatoia della presunta bestialit di questi malati Ma come pu non venire almeno in mente che tutto questo stridore la precisa cultura di questi malati Non abbiamo mai sen tito parlare del vandalismo E non hanno questi handicappati e 174 proprio per il loro handicap socialmente crescente tutte le ragioni per quanto discutibili dei vandali Emarginati ecco come si riempiono la bocca gli psicosociologi di professione e d occasione disconosciuti prima che emarginati Ragioni s ragioni di pensiero per quanto patologico cio eccessivo esso sia penso troppo penso sempre sono obbligato a pensare in continuazione rico nosce ognuno di noi quando si trova nel disturbo psichico Come non pensare almeno per un momento che tutta questa estetica della miseria uno sbarramento una polemica una guerra Se vogliamo avere un po di sapere psicologico impariamo almeno qualcosa da Vietor Hugo I miserabili Notre dame de Paris con la sua corte dei miracoli una corte da cui noi pi normali ci distinguiamo solo
25. di rilassamento motorio e mentale Prevedere un momento di questo tipo pu servire anche ad in trodurre delle sequenze nella seduta In tal senso anche il tempo di seduta che inizialmente pu essere un po pi elastico co mincia ad avere dei limiti fino ad arrivare ad un tempo preciso ac cettato anche dal ragazzo c GIOCO TERAPEUTICO Contesto ambiente durante lo svolgimento di tale attivit importante che resti lo stesso 103 Caratteristiche luminoso ma facilmente oscurabile non particolarmente ricco di stimoli ma accogliente la disposizione dei mobili e degli oggetti deve restare invariata nel corso delle sedute Materiale possibile utilizzo di materiale strutturato la gamma di giochi varia da semplice materiale per gioco sensoriale ed esplorativo a gioco percettivo motorio a gioco simbolico scelto liberamente dal ragazzo o proposto dall educatore possibile non utilizzo di materiale basando l incontro esclu sivamente sulla comunicazione verbale e non prestando par ticolare attenzione ai modelli di rapporto e ai canali usati dal ragazzo La durata e la frequenza degli incontri sar stabilita se condo gli obiettivi all inizio del lavoro e dovr restare in variata Obiettivi L obiettivo generale tende a una ricostruzione della personalit at traverso un rafforzamento dell Io quando gi evidente oppure uno spazio logistico e relazionale in cui il S
26. distorto ad esempio la manipolazione degli oggetti il camminare il parlare La situazione che ci troviamo di fronte quindi complessa e non c si pu limitare a far rivive re alla persona quel determinato passaggio o quella determinata fase cos come dovrebbe essere vissuta in tempo competente e chi pu del resto definire con certezza questo dovrebbe Il legame con la vita con i rappotti strutturato in modo patologi co pu essere modificato attraverso un esperienza educativa particolare in cui inserire se del caso anche interventi specifici Ecco dunque che il primo problema che ci troviamo davanti per poter operare la necessit di una lettura della vita del ra gazzo anche dal punto di vista psichico Le domande possono essere una distinzione fra S e NON S Esiste un autocoscienza e a che livello Qual la consistenza dell IO ecc negli anni sia mo giunti a formulare delle piste estremamente generali su cui ci 94 muoviamo pronti peraltro a modificarle quando ne vedessimo di pi utili e che qui brevemente accenniamo INDICAZIONI PER ORIENTARSI RIGUARDO ALLA STRUTTURA PSICHICA DEL SOGGETTO Possiamo evidenziare cinque situazioni diverse 1 S caotico 2 S polarizzato 3 IO nascente 4 IO rigido 5 IO integrato elastico S CAOTICO 1 L immagine di un IO unico e unitario anche dal punto di vista corporeo dell osservatore non del soggetto 2 E un organi
27. e pi pesante a volte handicap la solitudine non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto psicologico e in termini tem porali La dimensione della trama di rapporti cos divenuta costi tutiva nella metodologia de L Anaconda anche nel senso di esse re l ambito in cui ci si muove successivamente sulle altre tre direttive IV Spunti per l osservazione riguardanti la prima direttiva a All interno del Centro socio educativo 1 Come si avviato il rapporto con gli educatori di riferimen to tempo intercorso tra primo incontro e rapporto signi ficativo modello di rapporto attuale canale comunicativo privilegiato nel rapporto 2 Come si avviato il rapporto con l A D tempo intercorso tra primo incontro e rapporto signifi cativo modello di rapporto attuale canale comunicativo privilegiato 3 Come si avviato il rapporto coi volontari uno O pi tempo intercorso tra primo incontro e rapporto di fi ducia presenza di difficolt relative al ragazzo o al volontario 4 Come vive il rapporto educatore ragazzo nel piccolo grup po possibile o meno vantaggioso o meno 31 quale modalit si dimostrata pi vantaggiosa verificare se il ragazzo dopo qualche tempo pu parte cipare al piccolo gruppo senza leducatore 5 come vive il rapporto educatore ragazzo nel grande grup po possibile o meno vantaggioso o meno dur
28. gici impliciti una pragmatica legata al comportamento Cos attraverso il trovare parole che descrivano un azione in corso che ci si avvia al possesso di parole che indicano concetti In sintesi quando la comunicazione verbale compare essa attraversa quattro stadi che si correlano perfettamente con i passaggi eviden ziabili nel gioco simbolico LINGUAGGIO GIOCO SIMBOLICO a il bambino accompagna l a a il bambino riconosce l uso zione concreta con la pa appropriato di un oggetto rola b il bambino usa la parola b il bambino finge di compie per ricordare un azione re una azione che normal mente compie in contesto diverso c il bambino usa la parola per c il bambino finge di compie designare azioni di altri re con altri azioni che altri fanno con lui d il bambino usa la parola d il bambino gioca con gli og pet categorizzare azioni getti fingendo che siano al tro da quello che sono Possiamo concludere che la capacit simbolica pu manifestar si sia nel comportamento che nella parola Come aiutare dunque questo processo estremamente comples so Occorre innanzitutto entrare in rapporto con la persona handi cappata capite quali siano i canali comunicativi pi adeguati sin tonizzarsi per cos dire sulla stessa lunghezza d onda in generale pet quanto riguarda la modalit occorrono frasi brevi sintattica mente semplici tratte da un vocabolario ristretto con una intona zione ben evidente e c
29. il quale non c perdono Che significa Tu pensi se non il riconoscimen to che sei un essere morale non in astratto per esempio perch sta scritto nella Carta dei diritti dei bambini handicappati ma perch riconoscono che secondo langolo di incidenza che il tuo particola re handicap ti impone stai seguendo una legge morale o immorale Tutto il nostro primo errore sta nel disumanizzare questi soggetti ma lo stesso errore con mille altri non riconoscendo l umanit del loro eccesso di umanit in cui consiste la malattia del tutto di stinta dallo handicap Ogni malato psichico specialmente uno psicotico un demora lizzato che viene de moralizzato di solito per motivi umanitari tan to morali Per terminare aggiunger a queste riflessioni abbreviate alcuni punti che insieme a quelle sono frutto di numerosi incontri con operatori nel campo dello handicap in particolare come incontri di supervisione di gruppo all Anaconda di Varese 1 Tutte queste idee ho gi comunicato nelle suddette occasioni agli interessati in ordine sparso in queste pagine non faccio che raccoglierle 173 1 Malattia psichica handicap Questi soggetti detti handicappati nella misura in cui fanno oggetto di una domanda stabile non episodica o a contenuto pu ramente materiale a servizi pubblici o privati da parte delle famiglie come utenti dei servizi cosiddetti sono dei malati psichici Ho gi accen
30. in disuso perch troppo generico Cenni sulle epilessie Dobbiamo distinguere tra Convulsioni quadro derivante da una reazione transitoria dell ence falo a una causa esterna es carenza di glucosio Epilessia malattia derivante dalla presenza cronica di crisi convulsi ve sempre uguali per alterazione endogena del cervello Se ne co noscono due tipi principali 1 IRIS Sono sindromi motorie che hanno spesso conseguenze psicologiche mentre le capacit intellettive sono solitamente poco compromesse 73 a Centroencefalica 0 generalizzata primaria grande male piccolo male piccolo male mioclonico 1 Tronco cerebrale sostanza reticolare 2 Corteccia cerebrale b Focale o sintomatica con possibile generalizzazione secondaria 1 Tronco cerebrale sostanza reticolare 2 Corteccia cerebrale Il primo sintomo della centroencefalica la perdita di coscien za il primo sintomo della focale dipende dalla zona interessata mentre la coscienza integra pu esserci un arresto della coscien za nelle forme complesse in cui la vigilanza conservata ma si posso no avere allucinazioni Il quadro tipico della prima consiste in inizio a volte con grido e pallore perdita di coscienza fase tonica fase clonica bava alla bocca perdita di urine e feci rilassamento sonno e amnesia postc ritica Classificazione delle forme epilettiche a generalizzate benigne grande male piccolo male piccolo
31. istituzione vicaria e protetti va minime possibilit evolutive grave potenzialit evolutiva presente ma garantita dalla possibi lit di far ricorso a risorse terapeutiche in caso di bisogno recu pero comunque parziale medio grave potenzialit e risorse atte a raggiungere una discre ta autonomia b livello di gravit della situazione 161 C Salute E Manipolazione i A Rete sociale B Codice D Conoscenza del 2a Livello di gravi Comunicazione i Q1 senza Q4 tonico mimico 1 autosuf as 2 S caotico assenza pre re assente gravissimo Q1 con Q4 senti quisiti Q1 Q2 tonico mimico qualche auto S polarizzato registra presenza auto grave 1 gestuale suff matismi indotti QI Q2 Q3 tonico mimico tutte le auto Iorigido organizzazione autonomia in grave 2 o gestuale suff o qualche di base compiti sem Q4 vocale autonomia plici QI Q2 tonico mimico autonomo en Io relativamen elaborazione e autonomia in medio grave Q3 Q4 gestuale tro limiti fissati te elastico organizzazione compiti pi vocali verbali superiore complessi Capitolo 16 LA CARTELLA PERSONALE DEL SOGGETTO La cartella personale contiene la documentazione ordinata se condo criteri specificati successivamente Essa compilata dagli educatori di riferimento depositata presso il Centro bench i documenti contenuti siano di possesso esclusivo della famiglia e del Centro socio educativo Va detto
32. l autosuf ficienza e l autonomia di ognuno ampliamento delle possibilit co gnitive educazione al lavoro si precisano modalit di osservazio ne della situazione di presa in carico di programmazione dell intervento sei ore la settimana sono dedicate alla discussione e all approfondimento dei temi Ogni parola apre a piste di ricerca e sperimentazione diverse mentre parallelamente aumenta la do manda di chi ha bisogno Lavorando emerge poco a poco in ter mini pi chiari e operativi come convenga trattare con la persona pet curare la malattia che la salute pi della risoluzione degli a spetti patologici impariamo inoltre a distinguere di fronte a ogni situazione l ideale il possibile l indispensabile l impossibile cos come ad accogliere in modo diversificato in base alle esigenze c chi seguito a tempo pieno diurno chi a tempo parziale ad e sempio parallelamente alla scuola con cui si avviano programmi concordati chi per le attivit ambulatoriali chi in attivit per il tempo libero chi si trovi in situazioni d urgenza notturna o festiva Attualmente sono seguiti cinquanta tra bambini adolescenti adulti Abbiamo purtroppo una lista d attesa In questi ultimi anni la nostra esperienza stata presa ad esempio da altri amici spatsi pet la Penisola sono nate cos nuove Cooperative Grazie alla vi ta a Trento L Arca a Arezzo Centro Emmanuel a Carpi Centro Alecrim a Maranel
33. male 74 mioclonico maligne West Lennox b Focali semplici motorie afasiche jacksoniane sensitive sensoriali complesse psicosensortiali psicomotorie pseu doassenze c Focali con generalizzazione secondaria Cosa occorre fare di fronte a una convulsione o a una crisi epi lettica 1 non allarmarsi non bloccare i movimenti del paziente 2 adagiarlo a terra 3 mettere qualcosa di duro tra i denti per evitare la motsicatura della lingua 4 tenere il capo del paziente ruotato da un lato 5 controllare il tipo di crisi e la durata 6 informare la famiglia N B Se il soggetto assume una terapia antiepilettica seguire scrupolosamente le indicazioni date Nei ragazzi accolti al Centro le patologie elencate sopra sono frequenti Esse vanno diagnosticate da un medico e sono spesso confermate attraverso esami strumentali Dei pi frequenti tra questi diamo la denominazione e l utilizzo prevalente 1 Radiografie e stratigrafie convenzionali Utili soprattutto in caso di traumi o sospetto di lesioni delle os sa craniche o dei segmenti del rachide 2 E E G L elettroencefalografia una tecnica che registra l attivit elet trica cerebrale spontanea con elettrodi posti sul cuoio capellu to particolarmente utile nelle forme epilettiche ma viene usata anche nelle malattie cerebrali degenerative neoplastiche 75 vascolari infiammatorie traumatiche Viene inoltre impiegata pet studiare var
34. possibilit per l uomo di mettere in rap porto il bisogno suo e degli altri con il desiderio Marco Mar tini docente di statistica economica presso l Universit di Milano Proprio su questultimo termine siamo andati via via sviluppando alcune ulteriori osservazioni La prima La diversit tra le persone non consiste in ultima istanza nelle apparenze quanto diverse sul piano somatico o del com portamento sono le persone che incontriamo o negli schie ramenti ideologici ivi compresi quelli tecnici appartenenze queste parziali e temporanee ma un aspetto indefinito dal punto di vista del cammino raggiunto da ciascuno tra l emerge re del desiderio la capacit di riconoscerlo la consapevolezza delle possibili risposte La seconda Di fronte ad un ragazzo ci muoveremo dunque a capire in nanzi tutto come egli sia il comportamento di ciascuno infatti 87 evidenzia bisogni domande desideri tentativi di risposta La terza Nelle persone che frequentano il Centro socio educativo so no evidenziabili condotte particolari quali ad es rifiuto del contatto fisico mancanza di dialogo tonico mancanza del dialogo a di stanza contatto fisico stereotipato su determinate patti corpo ree assenza di sorriso comunicativo gestualit biz zarre alterazioni della voce assenza o alterazione della comuni cazione verbale assenza delle autosufficienze di base assenza di manipolazione ecc di f
35. possono cogliere solo se l osser vazione effettuata continuativa e accetta il presupposto che ogni elementi sia significativo I successivi necessitano di una conoscenza della metodologia e di una capacit di rilevare sin goli aspetti riconducendoli poi ad un bilancio e ad un orienta mento sintetico e Nelleffettuare tale lavoro come del resto ogni altro occotre es 150 sere coscienti di quale sia la propria cultura antropologica di ba se ognuno ne vive una ma se ci non reso cosciente invalida non solo il lavoro che si svolge ma anche la possibilit di un dialogo costruttivo con altre posizioni Da tutto ci possiamo dire come suggerisce Bettelheim che l osservatore pu essere solo un adulto psicologicamente integra to capace di ripensare dopo aver registrato i dati dell espe rienza Ci significa anche che la formazione ad osservare deve essere permanente 8 L intervento dell operatore nei confronti di qualsiasi situa zione di osservazione si esplica attraverso una triplice modalit la presenza la parola e il gesto che non possono essere contradditto ti tra di loro al fine di poter garantire una corretta comunicazione Per presenza si intende il porsi gratuito a fianco dell altro secondo le indicazioni metodologiche sopra esposte La parola assume il significato da una parte di rendere consape vole l altro riguardo ai propri vissuti dall altra di collocare in un contesto di senso comportamenti situ
36. quanto allo handicap non quanto alla malattia ma poi neanche quanto allo handicap infatti ogni malattia psichica produttiva di handicap stupidit nevrotica la nostra un espressione abba stanza in uso Non vedo alcuna possibilit che qualcuno possa fre giarsi di psicologo se ci non significa un sapete sull odio la Psicologia dominante predica l ignoranza allorch sostituisce quella brava aggressivit all odio Rifiuto la dignit di Psicologia a ogni psicologia che includa tra i suoi concetti quello di aggressi vit Anche per questo dico sempre che se vogliamo una Psicolo gia questa deve rinascere radicalmente ecco perch uno Studium Psicologia da animare ex novo Non vedo inoltre come possa un essere umano maturo osare spendere ancora la parola amore fin ch non sa distinguere questo dall odio nelle mille forme di quest ultimo animalesche sorridenti suadenti indifferenti pet bene magari brandenti per una vita intera la spada glaciale della pa rola diritto Non si tratta di studiare i rapporti tra psicologia e diritto il diritto una reale Psicologia la pi antica cos come la pi permanente nei tempi Non l unica Psicologia per fare Psicologia bisogna dirla e riconoscerla al plurale Psicologie 2 Psicologi Gli operatori del campo dello handicap fanno tutti lo sappiano e vogliano o no gli psicologi Compiono atti psicologici questa la definizione di Psicol
37. si stema cod decod e occorre che le varie funzioni si integrino I noltre esso svolge un importante e utilissima funzione di filtro sulla massa di stimoli che gli arrivano Tale apparato dunque strutturato per una funzione fondamentale decodificare messaggi codificare risposte La discriminante l elaborazione pi o meno complessa pi o meno articolata Inoltre l uomo predisposto a superare lesperienza materiale da cui parte per trascenderla in qualche modo cos la complessit della situazione neuropsichica personale si inserisce pet cos dire in un circuito in cui sono neces sari altri settori quali ad esempio l ambiente culturale La realt impregnata di linguaggio ogni cosa ogni aspetto del vivere ha un 107 nome e questi si collegano avendo la possibilit di creare un mondo che pu vivere senza alcun riferimento alla realt materia le I significati che possiamo riconoscere nella comunicazione sono sostanzialmente tre a il pensiero esso la base per il funzionamento del S e per la costituzione dellTo b l esperienza culturale la madre che parla al neonato lo immerge in un mondo che il suo ben prima che il neonato stesso ne faccia richiesta c la possibilit di partecipazione al contesto sociale dove manca la comunicazione verbale essa diventa evidentemente pi pro blematica Vediamo ora in concreto tre esempi 1 il bambino piange la madre gli d da mangiare 2 il bambino
38. ticolari 4 I bisogni fondamentali sono consapevolezza e libert che individuano un poter essere condizione per un poter fare 5 Tali bisogni sono espressioni di un IO personale che nella sua completezza sfugge ad ogni schematizzazione possibile Nell uso del termine IO ci atteniamo ad una definizione data da Scherrington grande fisiologo L IO unit continuit della presenza personale nel tempo inalienabile nell interiorit invariabile come centro d osservazione nella dimensione privata dell esperienza Si tratta di favorire uno sviluppo dell identit nella societ C Morosini non dimenticando che come disse Dostojevskij l uomo non conosce la sua formula 6 Consapevolezza e libert sono aspetti fondamentali della pet sona che tuttavia resta non riconducibile totalmente agli ante cedenti biologici o psichici capace di storia intesa come suc cessione di atti personali responsabili nati dalla libert inderivabili con una lettura puramente deduttiva caratterizzata da una insoddisfacibilit strutturale di passaggio notiamo che ogni tecnica pretende di sistemare i bisogni ma non risulta mai risoluti va essendo luomo inadeguato a se stesso 26 Tale insoddisfacibilit costituisce la dignit di ogni uomo e la struttura sociale dovrebbe servite questo nucleo proprio di cia scuno Di fatto ci non avviene ed anzi della libert di chi rico nosce tale nucleo
39. vivere quotidiano usata quindi a scopo terapeutico a partire dalle scelte che la persona 144 esprime attraverso cui comunica qualcosa di s e agisce sul l am biente il terapista ha il compito di proporre stimoli e di guidare la personalit nell attivit Alcune tra le idee base sono le seguenti 1 facilitazione dello sviluppo il terapista non parte da schemi pre costituiti ma cerca di facilitare la crescita della persona aiutan dola ad acquisire padronanza in diversi compiti e sviluppandone la capacit di affrontare le richieste che la realt pone quotidiana mente favorendo queste capacit attraverso l uso di oggetti ade guati alle potenzialit della persona 2 L attivit e l oggetto il concetto di attivit differenzia la tera pia occupazionale da altre terapie gli oggetti che si usano sono fondamentali nello sviluppo percettivo motorio e cognitivo del bambino inoltre lo aiutano a differenziarsi dall ambiente non u mano attraverso la scoperta della possibilit di modificarlo cos il bambino scopre via via le sue capacit mentre l oggetto diviene anche un mezzo per riposarsi in situazioni stressanti In terapia occupazionale l oggetto proposto dal terapista o scoperto dalla persona o costruito da lei importante anche che la stanza offra un ambiente accogliente gratificante e stimolante 3 Analisi dell attivit importante che il terapista conosca be ne il significato realistico e simbolico d
40. Antonietta Aliverti Maggio 2004
41. E Essa si costruisce sulle sensazioni impulsi elementari che corrono sulle fibre nervose e che richiedono la loro integrit ma gi un evento complesso consistente nel riconoscere integrandole infor mazioni provenienti dall esterno La percezione quindi un proces so da cui ricaviamo notizie sul mondo Essa ha caratteristiche particolati immediata oggettiva nel senso che in rapporto col mondo esterno globale e unitaria porta a sintesi complesse pi informazioni elementari Su questa direttiva ci interessa la percezione degli oggetti escludia mo ripetiamo la percezione sociale intesa come in contro con l altra persona pur sapendo che esistono situazioni di patologia in cui l altro ridotto a cosa ma questo tema riguardante la II di rettiva 2 Dire che la percezione oggettiva non significa ricadere in quello che Canestrari definisce un realismo ingenuo occorre ricordare che cogliamo in ogni caso non tutto quello che esiste ma quello per cui abbiamo canali ricettivi adatti ad esempio non siamo capaci di percepite visivamente i raggi ultravioletti anche se questi ci ab 123 bronzano lo stesso per gli ultrasuoni sul piano dell udito In sostanza la percezione l esito di un processo di ricostruzione della realt dell oggetto in cui intervengono fattori legati all oggetto stesso ma anche attivit proprie di quel singolo soggetto 3 Negli oggetti che pr
42. ENTRO SOCIO EDUCATIVO E IL MONDO SCOLASTICO L attenzione ai risvolti cognitivi dell educazione ha deter minato due aspetti di sviluppo nel nostro lavoro da un lato si avviato un costante dialogo con l istituzione scolastica per questa attuiamo un servizio di consulenza su richiesta delle Presidenze e delle Direzioni nei casi di inserimento di soggetti portatori di handicap grave cos come abbiamo svolto corsi di aggiornamento per insegnanti richiesti dai va ri Provveditorati agli Studi dall altro si sono coinvolti nel la voro del Centro alcuni pedagogisti che sono interessati ad af frontare questi temi Un primo esito di questo impegno della Cooperativa sul versante cognitivo l edizione del libro gi citato scritto da un pedagogista e da un educatrice e l approntamento di una Griglia d ingresso per l osservazione utile per i soggetti inseriti a scuola Entrambi questi strumenti sono disponibili presso il no stro Centro In questi anni ci siamo ulteriormente convinti che un la voro su gli aspetti cognitivi fondamentale anche di fronte a situazioni di gravit poich rientra nell ambito pi generale della consapevolezza e della libert In una societ come la nostra fondata sul simbolo grafico o verbale non favorirne l acquisizione in chi pur a fatica pu giungervi ci sembra una scelta poco realistica D altra parte siamo ugual mente convinti che tale attivit strutturale del l uomo pu sv
43. Guanti Scarpe con lacci Scarpe senza lacci Maglione Golf con camicia Golf con bottoni Pantaloni o gonna Canottiera Maglietta Reggiseno Mutande Calze Stivali Camicia Cintura specificare se parziale con gesto o consegna verbale a 1 Come si sveste 1 1 Inizia sempre da una parte 1 2 Inizia sempre con lo stesso indumento 1 3 Ha cura dei suoi indumenti 1 3 1 li ripone ordinatamente 1 3 2 li lascia sparsi nel locale b Sa rivestitsi da solo con aiuto parziale totale Cappotto Giacca Cappello Sciarpa Guanti Scarpe con lacci Scarpe senza lacci Maglione Golf con camicia Golf con bottoni Pantaloni o gonna Canottiera Maglietta Reggiseno Mutande Calze Stivali Camicia 80 Cintura specificare se parziale con gesto o consegna verbale b 1 Come si veste 1 1 Riconosce i suoi vestiti 1 2 Distingue diritto o rovescio 1 3 Distingue davanti o dietro 1 4 Segue una sequenza precisa 1 4 1 Quale 1 5 Si veste in modo adeguato 1 5 1 al tempo 1 5 2 alla stagione Alimentazione Pre requisiti motori a Coordina i movimenti della bocca apre chiude serra le labbra b Mastica C Deglutisce d Riesce ad aspirare succhiare sputare C Muove abilmente la lingua la estromette la sposta lateralmen te Pre requisiti cognitivo affettivi a Riconosce il cibo a 1 Distingue
44. KSA TE S ioni i I e a OAOE NEE e TEI B S1 E D EEA E e AEA AAA eno A i EAE E AEE iL NL ENE Situazione socio economica della famiglia nen Gruppi Associazioni strutturate Movimenti frequentati dalla famiglia lalla lalla ciali 44 Descrizione della casa appartamento e quartiere in cui la famiglia vive 2 Situazione remota Anamnesi preconcezionale Padre e madre sono parenti tra loro La gravidanza stata cercata iniaiaiai aini i ACCEMTAta siae risposta evasiva Et della madre alla nascita del ragazzo a Et della padre alla nascita del ragazzo a iii Prima della nascita del ragazzo a la madre ha avuto aborti o parti Hon yita ssa RG ARR N RR ORO ini Gravidanza Vi sono state complicazioni o malattie nel corso della gravidanza Se s in quale mese Se s malattie infettive rosolia varicella morbillo orecchioni pertosse epatite virale saltie speciticare scuso zontalzua 45 Dove avvenuto Da chi eta assistita la Madre uneeme z Durata del parto dalle 2 alle 24 ore pi di 24 ore Decorso del patto normale intervento operatorio uso di ferri ventose Tipo di parto tradizionale non traumatico o altro Vi sono state complicazioni durante il parto no s Se s rottura delle acque posizione anomala cordone ombelicale intorno al collo parto asciut
45. MARIA ANTONIETTA ALIVERII LA PSICOSI DELL HANDICAP CON I CONTRIBUTI DI CARLO BALLERIO GIACOMO B CONTRI EBOOK A CURA DI MORENO MANGHI Sommario INTRODUZIONE iui a 5 Capitolo 1 IL LAVORO QUESTO SCONOSCIUTO Luria 7 Capitolo 2 DI FRONTE ALL HANDICAP GRAVE ii 9 TP tica anello 9 II La metodologia AIR 12 Sintesi dello schema di intervento iiir 14 Capitolo 3 LA STRUTTURA DELLA COOPERATIVA ui 17 Capitolo 4 L OPERATORE COME RISORSA 19 Capitolo 5 LO SCHEMA DI INTERVENTO DEL C S E L ANACONDA SECONDO TAPPE DI ORDINE CRONOLOGICO 21 Capitolo 6 LA PRIMA DIRETTIVA D INTERVENTO usuranti 25 Latte Lapponia 25 T PE EAE A E AE A 25 0 IIa 27 II Ee tappe deltapponto illa 27 IV Spunti per l osservazione riguardanti la prima direttiva iii 30 Sintesi per la lettura della rete di rapporti cuni 31 V Esempi di modalit operative inerenti la prima direttiva uu iii 32 Capitolo 7 ANAMNESI COME STORIA PERSONALE 3 lion 40 SCHEMA RACCOLTA DATI ANAMNESTICI DATI ANAGRAFICI glia ie 41 ANAMNESI PERSONALE paglia 42 ANAMNESI FAMILIARE sleale 43 NOTE ANAMNESTICH Bcc letale 53 SULLA SITUAZIONE FAMILIARE E SOCIALE 53 Capitolo 8 LA SECONDA DIRETTIVA D INTERVENTO in 62 I CIAO OE ao 62 Ti Aspetto organico ssri toi earlier 62 DIAFEAARARROV io aleliarAI 63 CI ERI a a a a e E aa 12 Classificazione delle forme epilettiche nile 173 ILL 76 1 Le autosufficien
46. TEMPI DI OSSERVAZIONE 1 Direttiva 2 Direttiva salute fisica 1 mese modelli e canali di rapporto 1 1 con l educatore con personale non educativo con volontari con as sistenti domicilia ri 1 Aspetto generale 2 Sviluppo neuro logico 2 mese modelli e canali in rapporto con il pic colo gruppo del CSE 1 Alimentazione Sonno 2 Controllo sfinte rico 3 mese modelli e canali di rapporto con la fa miglia e il contesto extra familiare 1 Abbigliamento e igiene personale cfr Schema au tosufficienze di base Salute psichica 1 Valutazione del comportamento e della presenza di condotte pato logiche 2 Valutazione del processo di iden tificazione scpa razione 3 Presenza della relazione d og getto 4 Codici di comu nicazione invo lontani o volon tari 3 Direttiva 1 Presenza della nozione d oggetto 2 Presenza e svilup po dei prerequisiti 4 Direttiva 1 Presenza o assenza di gioco 2 Presenza o assenza di interventi stereo tipati sul reale 1 Ipotesi di presenza del S o dell Io 2 Presenza di processo primario o seconndar rio 3 Reazione alla frustra zione a Funzioni del meta circuito primario 2 Sviluppo dei pre requisiti N e Tipo di gioco Variazione della stereotipia Comparsa di in teresse verso qual che particolare realt SS 157 1 Convalida o non dei mesi preceden
47. TERVENTO s care 140 la manipolazione del reale e l educazione al lavoro ii 140 LP caorle 140 Il Valutazione preliminare per la IV direttiva urina 141 VIT La rai Apia 143 IV Brevi note sulle attivit di hobby iii 145 Me Note CONCA WI IO iii iano 146 Capitolo 14 L OSSERVAZIONE iii lee LELLA Leali 148 SCHEMA INDICATIVO DI OSSERVAZIONE tttriin 153 SCHEMA TEMPI DI OSSERVAZIONE liane loraiierla 156 SCHEMA SINTESI OSSERVAZIONE cilea 157 Capitolo 15 LA DIAGNOSI DESCRITTIVA O FUNZIONALE 159 Capitolo 16 LA CARTELLA PERSONALE DEL SOGGETTO dernier 162 DUEINTERVEN T esini a e aa a o Ea Eiaa ar aa 164 Carlo Ballerio ELISHTUZIO NE RR RR RR IRON 165 Giacomo B Contri IDOR onanan R T A E N iS 169 lu balia psichica banda eee 173 Di E EEE E E lunare corra E E E 174 3 Competenza DINI nei 175 4 Tngenniita ivanzis aironi 176 N ota dell A utore maggio 2004 sesssssssessssesssesssessseesseesssessersssesssensseesseessees 180 INTRODUZIONE Sono una pediatra divenuta poi neuropsichiatra non per addi zionarmi una specialit ma per un nuovo fine aperttosi a seguito un incontro Ora mi ritrovo anche a essere dirigente d azienda Nel 1977 l incontro con un gruppo di ragazzi pluriminorati con d un lato un senso di impotenza dall altro la certezza dram matica che Dio non ha creato la morte e non gode della rovina dei viventi Sap 1 13 offertami dall esperienza cristiana cui ap partengo Dopo qualche
48. Zolli non manca di sottolineare l orrore della scelta Allargo quest ultima osservazione ad almeno parte del lessico assistenziale pi recente per esempio utenza Consiglio a chi non sia reso al meno perplesso da questa parola di dare alla propria vita un mo mento di meditazione c pericolo per lui Infatti prima di permettere a qualcuno di essere utente di noi del nostro cotpo delle nostre parole dei nostri pensieri delle no stre azioni anche professionali salubre pensarci pi di due volte tenuto anche conto che si persino pagati male in questa profes sione non a caso per non incoraggiare a pensare bene Sadismo e masochismo vanno molto lontano in questo caso si sono insinuati nel lessico psicologico e assistenziale 171 Avvenuta quella scelta lessicale handicap addentriamoci nel suo film dell orrore che una storia di idoli Che ricordiamolo un tempo avevano figura di animali Individuando nello handicap l essenziale della malattia di questi soggetti non distinguendone precisamente la malattia psichica la nostra cultura psicologica e as sistenziale li caratterizza per uno handicap di umanit un meno di umanit un pi di animalit come se esistesse in essi una regressio ne all animale o un insufficiente passaggio all uomo Il passaggio all idolo particolarmente vistoso in certi casi in cui il tecnico psicologo o medico commette il vero delitto di emettere diagnosi precociss
49. a tessuto sociale reale non servizi un livello di comunica zione reciproca e di corresponsabilit Alcune note sulla nascita psicologica La vita dal punto di vista psicologico nasce in un rapporto la vita in quanto tale ha bisogno di questo terreno per iniziare svilupparsi compiersi All inizio ci che appare l aspetto biologico ma da subito il corpo infantile non puramente naturale infatti si parla di cot po pulsionale Il bambino pur non avendo consapevolezza di vive re avverte ed esprime situazioni di disagio e situazioni di benessere le une denuncia di un bisogno le altre denuncia di saturazione di esso Le une e le altre vengono espresse in modo inconsapevole tensione o rilasciamento muscolare pianto o sorriso o altre comuni manifestazioni sono ricche di caratteri stiche personali non si piange tutti nello stesso modo come sa rebbe facilmente dimostrabile entrando in una nursery L adulto risponde interpretando il pianto come richiesta e questa se quenza contiene il primo rischio implicato nella risposta dell a dulto interpretazione univoca risposta univoca Attraverso esperienze di questo genere il rapporto si comincia a strutturare come incontro tra la soggettivit del bambino e la soggettivit dell adulto il colorito affettivo cio di significato di senso di pende da questo e passa nei gesti pi quotidiani nel come rispondo ai bisogni elementari che registro nell altro p
50. all interno di un rapporto di fiducia e con l assicu razione di un riserbo adeguato che possono essere chiesti c la durata di tali colloqui non deve essere n eccessiva n j troppo breve in generale 60 minuti per volta occorre lasciar parlare ben sapendo che questa la prima forse banale ma cer tamente importante forma di accoglienza d anche la situazione logistica ha la sua importanza un ambiente familiare e tranquillo pi adatto di un altro anonimo e di straente e la storia personale come tutti gli altri documenti resta nella Cartella del ragazzo di questo strumento a cui hanno accesso gli educatori parleremo pi avanti 41 Diamo qui di seguito lo schema di riferimento usato presso il nostro Centro comprese le note anamnestiche che riteniamo pi utili sulla situazione familiare e sociale SCHEMA RACCOLTA DATI ANAMNESTICI DATI ANAGRAFICI Tetapia attuale einn na A AAA R REEE C E RSN oA E D E E E O E A EE Inisecnant a acini scuola a Direttore Presid suole aulin aan Indirizzo ans genena Gallone gear Teli nbsiraaniasli Dati forniti dici ela Allecatit spinale ilo liana lilale Dati raccolti da utiss 42 ANAMNESI PERSONALE 1 Situazione del ragazzo all ingresso nel Centro Lingua TIO inca E KE A E E lle iai Controllo sfinteri i ciali cl iii ana a E E AlIMentazione Soli la RR ila 43 ANAMNESI FAMILIARE nonno paterho scopo leali nonna pareina licia LL ana ONT et oak
51. anno 12 Le dimissioni In ordine alla problematica inerente a tale aspetto il criterio da attuare fa riferimento al raggiungimento delle finalit stabilite al l interno del fine educativo preposto e quindi di una situazione di benessere della persona che permetta di ipotizzare l esau rimento dellintervento del Centro riguardo lo specifico pro gramma di lavoro formulato La formula delle dimissioni pu sulla base di quanto detto precedentemente assumere differenti connotazioni a totale sospensione dalla frequenza al Centro b parziale sospensione della frequenza con inserimento in am bito diverso lavorativo familiare residenziale ritenuto pi adeguato alla nuova situazione verificatasi A tale proposito il Centro pu mantenere una responsabilit e referenza ultima oppure limitarsi a una prestazione di consu lenza di supervisione o di collaborazione Capitolo 6 LA PRIMA DIRETTIVA D INTERVENTO La rete di rapporti I Perch Andando in estrema sintesi occorre ricordare che 1 L oggetto se cos possiamo dire del nostro lavoro un uomo 2 Poich l oggetto in ogni ricerca detta il metodo per cono scerlo ci muoviamo a partire da un incontro con la persona e dal condividere una parte di vita con lei 3 Con questo metodo la persona ci si evidenziata come un groviglio di esigenze di bisogni come domanda elementare ma sostanziale di significato in cui i singoli bisogni sono aspetti par
52. ano educativo al fine di rendere efficace l intervento e non fine a se stesso importante che gli obiettivi vengano definiti in base al piano educativo generale e possibil mente proposti e verificati nell quipe del Centro in dialogo stretto con l educatore di riferimento Modalit 1 necessaria una diagnosi chiara da chiedersi ad una fisiatra o al medico curante e una conoscenza dei problemi secondari as sociati 2 Occorre individuare un piano di trattamento le autosufficienze possibili e le strategie per raggiungerle 3 Si possono individuare ausili per autosufficienze 4 Occorre verificare il piano di lavoro e l accettazione da parte del 99 ragazzo e del contesto familiare 5 Il rapporto pi utile 1 1 esso diventa essenziale di fronte a ragazzi epilettici o con problemi respiratori importanti 6 Occorre far conoscere al ragazzo il luogo e gli attrezzi necessati 7 Occorre spiegare nella maniera pi comprensibile gli esercizi e i giochi che si eseguono N B Per le strutture pubbliche importante conoscere tutto ci che visibile dall angolo di visuale in cui sono i ragazzi e spiega re il fatto dell avvicendarsi di persone non conosciute all interno della piscina stessa 8 Prepararsi all entrata in acqua bene sollecitare l autosufficien za dei ragazzi in questo frangente per uso dei servizi igienici spogliarsi effettuazione della doccia sempre da premettere pet motivi igienici indossar
53. ano emerge paradossalmente di fronte a possibili risposte abbiamo potuto verificare su di noi stessi in fatti quale fosse il livello del nostro bisogno a fronte di un incon tro di un fatto imprevisto accadutoci Ugualmente i bisogni dell utenza sono individuati di anno in anno sullo sfondo di quella domanda fondamentale di senso che strutturale all uomo e che esige che si affermi anche nella situazione dell handicap la perso na e non una semplice maschera Andiamo scoprendo di anno in anno quali risvolti concreti e operativi abbia una tale lettura 3 E allora che vuol dire lavorare Siamo continuamente richiamati pet dono gratuito a capite che avoro non un posto in cambio di uno stipendio e che raggiungere il posto di lavoro non vuol dire smettere di lavorare come purtroppo potrebbe accadere nel nostro come in ogni altro ambito Il lavoro a sua volta un biso gno e fa parte dei desideri costitutivi della persona La cosa fon damentale per quel che ci riguarda che abbia un senso adeguato che ne valga la pena ciascuno di noi lavora come del resto vive gli altri momenti della propria vita teso alla realizzazione di s nel contesto dei rapporti con gli altri scoprendo via via cosa questo significhi In particolare possiamo dire che lavorare per noi signi fica attuare una continua approssimazione consiste riprendiamo Martini nel dare forma al dato che un insieme di bisogni inde fini
54. ante duali momenti o attivit 6 Come il ragazzo vive il rapporto con i pari ad es ignora rifiuta registra mostra interesse ricerca ha rapporto immediato il rapporto viene mediato dall educatore altro 7 Come i pari si rapportano con lui I 8 Come in sintesi vive il rapporto tra C S E e ragaz zo b Rapporti tra Centro socio educativo e Famiglia come si avviato il rapporto come vive attualmente c Modalit di rapporto esistente in famiglia qualit del rapporto tra i familiari e il ragazzo spazi vitali esistenti all interno della famiglia d Rapporti esistenti esclusi Centro socio educativo e Famiglia e Rapporti tra Centro socio educativo e Scuola tra Centro socio educativo e altri ambiti strutturati e non f Rapporti esistenti in tali ambiti Sintesi per la lettura della vete di rapporti Q1 Centro socio educativo educatori di riferimento altri operatori assistenti domiciliaci 32 volontari gruppo dei pari Q2 Famiglia genitori fratelli altri parenti altre figure significative Q3 Ambiti sociali strutturati Esempio scuola insegnanti gruppo dei pari altre figure Centri di formazione professionale responsabili gruppo dei pari altre figure Oratori gruppi sportivi associazioni ecc Q4 Ambiti sociali non strutturati amicizie rapporti informali N B Parlando di rapporti occor
55. anti sono incaricati di riaccompagnarli a casa fondamentale in questa situazione che leducatore di riferi mento controlli l abbigliamento del ragazzo e verifichi che questi porti a domicilio eventuali oggetti personali solo a questo punto che si pu ritenere concluso il lavoro educativo della giornata e Catechismo Premessa attivit che si imposta se nell ambito di lavoro esiste una presenza cristiana che voglia rendersi esplicita anche attraverso un momento cos organizzato Per ci che ci riguarda l attivit pro posta a chiunque voglia riscoprire in s il sen so religioso Contesto 1 la disposizione deve essere tale che a ciascuno sia data la pos sibilit di vedere sia chi conduce il gruppo sia tutti gli altri parteci panti 2 all interno dell ambiente devono essere a disposizione anche ta voli e materiali vari per l utilizzo di attivit espressive di vario tipo esempio cartelloni drammatizzazione Obiettivi 1 risveglio del senso religioso favorire in ciascuno la scoperta di 37 essere amati di essere voluti qui e ora 2 scoperta della figura di Ges come presenza che ci insegna ad amarlo e ad accoglierci come compagnia reale alla vita 3 incontro con persone e luoghi segnati da questa Presenza il Pa pa il Vescovo il prete gli amici della comunit cristiana 4 preparazione alla Santa Comunione o alla Santa Cresima pet co loro che direttamente o attraverso i
56. assa un contenuto di significato Il secondo rischio che l adulto corre pu essere duplice non implicare la totalit di s nel rapporto o all inverso implicarsi totalmente senza pi la capacit di guardare s in azione e di giudicare questo aspetto l adulto deve in qual che misura scindersi in un IO che guarda e un IO che agisce l avventura educativa per altro ha il suo punto di maggior fa scino proprio come occasione di crescita anche per l adulto che riscopre la necessit per s di un luogo educativo E per tutto ci sia pure appena accennato che non si pu parlare di accu 89 dire se si parla di un uomo ma solo di un prendersi in cari CO Sul versante del bambino la risposta adeguata dell adulto de termina sia la saturazione del bisogno espresso sia la nascita di un rapporto di fiducia nel reale per il momento non distinto da s Notiamo di passaggio che si pu stare attenti al proprio bi sogno ed esprimerlo se si ha fiducia che la risposta esiste in ca so contrario ci si abitua a censurare il bisogno stesso tentando in tal modo di ridurre la sofferenza psichica che puntualmente riemerger altrove Pian piano che lo sviluppo del bambino prosegue gli aspetti sensitivi sensoriali motori gli danno modo di registrare il reale e di annullare la distanza da esso Ci che promuove la nascita dell IO ed avvia lo sviluppo della consapevolezza il gioco quanto delicato e fondamentale della
57. assumere gradualmente un valore significativo che diventer la premessa per il futuro scam bio verbale Questo significa che la parola non compare come per incanto 15 18 mesi ma ha le sue profonde radici nel corpo in quell esperienza corporea con un altro corpo significativo L ori gine della comunicazione nel corpo e lo sviluppo di essa viene sempre assicurato dalla mediazione corporea In linea generale la comunicazione si attua su tre livelli TONICO TONICO GESTUALE VERBALE Queste tre forme di comunicazione emergono successivamen te appoggiandosi una sull altra e se nei primi mesi prevalente l aspetto corporeo in seguito i dati si invertono Dialogo tonico La prima modalit di comunicazione con il mondo esterno da parte di ogni persona si attua attraverso il tono o meglio la sua modulazione tonica Il dialogo tonico una relazione tra due per so ne proprio perch attraverso la modulazione tonica che si 112 ha la percezione dell esistenza di s e dell altro come esseri viven ti Questo dialogo viene messo in atto con tutte le funzioni sen soriali in quanto ogni eccitazione di qualsiasi recettore sensoriale va a modificare l organizzazione tonica Quando si parla di comunicazione in essa implicita ancor prima della capacit di parlare quella di agire di fare quella del l azione Di quale tipo di azione si tratta Azione implica movimento e i primo movimenti come espres sione di un individu
58. atica quale quella che ci troviamo quotidianamente dinnanzi consentire le ri prese di una esperienza di tal genere Se esistesse solo l individuo basterebbero presenze anonime ma il prendersi cura di una per sona segue dinamiche che non tollerano la burocrazia Di fronte a una societ che si identifica sempre pi come una collettivit l im pegno costruire spazi comunitari cio luoghi abitati da un senso dell esistere 27 II Come 1 Appartenere possibile solo se si viene accolti l accoglienza dimensione personale che esprimendosi come intelligenza e li bert supera la distanza creata dalla diversit 2 Litinerario pu partite da una circostanza qualsiasi ma comunque caratterizzato da tre aspetti a libert si impara da chi gi la vive b Condiscendenza ossia senza pretesa di costringere l al tra dentro uno schema c Fatica nasce dall accorgersi che non si pu colmare la differenza esperienza costante nel nostro lavoro e va portata con l aiuto degli altri in caso contrario si metto no in atto tutta una serie di difese che portano alla rottura del rapporto Emerge ad esempio quando un progetto salta quando negata la gratificazione del sentirsi utili o quella di poter manipolare l altro III Le tappe del rapporto 1 Incontro e conoscenza reciproca tra operatore e ragazzo Si attua attraverso tutti i momenti di presenza del soggetto al Centro prima nei momenti meno strutturati
59. azione aiu tando la persona a conoscersi meglio attraverso il suo agire e fa vorendo l espressione anche di sentimenti negativi in modo po sitivo f come aiuto a stabilite rapporti positivi con gli altri favorendo la partecipazione a un lavoro comune e valorizzando la capacit di contributo di ognuno Attraverso un osservazione diagnostica che permetta di coglie re i problemi possibile stabilite per ciascuno obiettivi specifici che periodicamente vengono verificati e se necessario modificati Ini zia cos un cammino in cui terapista e persona si coinvolgono in un lavoro comune affrontando dall interno di un rapporto di fi ducia costruito con pazienza le difficolt e i problemi emergenti In particolare il servizio del Centro si rivolge sia a ragazzi accolti e seguiti secondo la metodologia descritta in queste pagine sia ad esterni Nel primo caso va sottolineato che questa terapia non proposta a tutti i ragazzi frequentanti ma solo ad alcuni pet cui sono stati individuati con gli educatori di riferimento obiettivi specifici in relazione a questo servizio IV Brevi note sulle attivit di hobby L hobby ha analogie con il gioco e si situa a cavallo tra il gioco e il lavoro 146 a E intrapreso non per necessit ma per piacere b persegue finalit spostate sublimate c realizza attivit utilizzando energie diverse d noti ha necessariamente un carattere di intera ione sociale Nell hobby si riscontra com
60. azioni e atteggiamenti di cui il soggetto pu non avere piena comprensione e infine di tra durre mimiche gestuali e codici utilizzati Per quanto riguarda Z espressione gestuale appare innanzitutto evi dente che il gesto viene ad assumere pieno significato nella misura in cui coerentemente in linea e in sintonia con i due prece denti aspetti Se in talune circostanze tale modalit presenta una caratteristica di immediatezza in altre necessita di un sostegno di tipo verbale 9 Entrando poi nello specifico rispetto ai bisogni che il sog getto portatore di handicap presenta si possono individuare quat tro funzioni dell operatore cfr G MORETTI I grave handicappato mentale pp 132 e seguenti a di contenitore essa rappresenta la capacit dell educatore di costituirsi come punto di riferimento esercitando un azione di contenimento sia a livello fisico che psichico nei confronti di un soggetto che vive in maniera problematica la sua unit di persona 151 b di effetto calamita l operatore sulla base di una adeguata preparazione deve saper in primo luogo individuare le frequenti frammentazioni della vita mentale del soggetto quindi procede re a un opera di ricomposizione in pi occasioni e il pi a lungo possibile c di amplificatore stimolare e favorire l espressione non solo e necessariamente verbale dei contenuti che il soggetto intende comunicare Loperatore ha il compito di farsi i
61. cciolo del troppo Troppo ri spetto a cher questione indispensabile per non diventare i moderni stupidi schiavi della statistica allusione al DSM I II e III Diagnostic and Statistical Manual dei disturbi mentali Troppo rispetto alla di stinzione in ordine alla felicit o piacere o benessere o soddisfa zione o godimento ognuno scelga le sue parole preferite tra ci che deriva da me e ci che non pu che derivare da altri da me di ciamo dall incontro che la parola pi corretta che esista in propo sito C troppo allorch compio il passo di troppo passo tragico oppio dicevano i Greci di pretendere di surtogare con i miei mez 179 zi arrogantemente invece di rogare cio domandare cio fare istan za all incontro ci che comunque non pu che essere atteso dall incontro Aggiungerei il troppo la differenza che passa tra il senso reli gioso che non fa passi di troppo opera senza inibizioni nell atto e nel pensiero ponendosi nel rogare e la religione foss anche cristia na allorch la religione significa che ho surrogato con un troppo di pensiero l incontro postulato rogato senza essere un postulato dal senso religioso Troppo non significa oltre anzi quanto pi troppo tanto pi al di qua eccesso regressivo eccesso o tumore d umanit troppo non certo per il fatto di metterci del mio anche illimitatamente ma per il fatto di mettercelo al posto dell altro I
62. cettare l altro per come si d componente conoscitiva pet l impulso che agisce al l interno del la sfera ludica 138 Osservazioni Il gioco manifesta l attitudine della persona a rappresentarsi una realt analoga a quella vera dove effettuare le prime e fondamentali prove di sostituzione della realt Esso allora all interno della fase di osservazione pu rappresentare anche un momento terapeutico e videnziando eventuali nuclei problematici presenti nella dinamica evolutiva del soggetto Schematicamente si pu dire che questa si sviluppa se condo tre grandi categorie 1 Il gioco percettivo motorio da 0 a 2 anni gioco sensoriale di piacere dei 5 sensi giochi ripetitivi giochi di controllo del corpo giochi per scoprire le capacit del corpo 2 Il gioco simbolico da 2 a 7 anni periodo rappre sentativo giochi pet imitazione semplice giochi per imitazione complessa gioco simbolico rap presentativo gioco del fare finta gioco simbolico in gruppo 3 Il gioco con regole da 7 a 12 anni periodo operativo concreto e astratto inizia l interessamento al gioco con regole inizia l interessamento al gioco con regole purch dif ficoltose valore della preparazione del gioco N B Occorre prestare particolare attenzione a non i dentificare i comportamenti stereotipati con l attivit ludi ca Il gioco stereotipato rivela innanzitutto un carattere di non corrispondenza con l et mentale
63. che essa dal nostro punto di vista un diritto del ra gazzo e un insostituibile strumento relativo alla seriet dell inter vento In sintesi la cartella in uso presso il Centro consiste in a un foglio iniziale contenente dati anagrafici nome e recapito telefonico del Medico Curante numero del libretto sanitario diagnosi iniziale data di inizio di frequenza al Centro socio educativo nomi degli educatori di riferimento b sei cartellette contenenti 1 Anamnesi v quanto detto in precedenza 2 Documentazione ossia fotocopia cartella clinica della nascita fotocopia referti esami clinici fotocopia visite specialistiche gi effettuate fotocopie cartelle cliniche di ricoveri successivi alla nascita eventuali cartelle U S S L riguardanti specifici servizi fotocopie dimissioni dei Centri frequentati in precedenza documentazione relativa a eventuale frequenza scolastica documento contenente la richiesta di inserimento al Cen tro in base ad una precisa diagnosi e ad uno specifico in tervento N B Tali richieste sono sino ad ora rarissime check up all ingresso del Centro visite specialistiche richieste esami specifici richiesti SAL elettroencefalogramma T A C esame neurologico dosaggio farmaci diagnosi descrittiva Osservazioni osservazione iniziale e verifiche annuali Programmi di lavoro annuali e orario con le attivit set
64. chede prevedono uno spazio in cui il ragazzo e segua delle performances che indichino il grado della sua com prensione in questo caso l educatore spiega cosa bisogna fare e aiuta nell esecuzione anche attraverso ulteriori esempi o do mande in alcuni casi l aiuto pu essere anche materiale nel senso che l educatore scrive o disegna al posto del ragazzo in questo caso l obiettivo rilevare il livello di comprensione e non la capacit di esecuzione manuale della consegna Nel caso poi in cui il ragazzo non abbia svolto la consegna oppure quando si voglia verificare la generalizzazione del con cetto il contenuto viene proposto con modalit diverse pet poter escludere una comprensione puramente meccanica Se invece si verificata una difficolt di concettualizzazione si torner a proporre al ragazzo l esperienza concreta per facili tare i successivi passaggi logici Queste schede vengono poi raccolte nel quaderno personale di ogni ragazzo Possono venir proposte anche schede per attivit pi libere in cui il ragazzo possa esprimersi in questo caso l attenzione dell educatore volta a proporre varie modalit di esecuzione tecnica dando consigli formulando domande o dando un aiuto concreto dietro esplicita richiesta del ragazzo L obietti vo di questa parte di attivit e quello di far emergere la singola creativit favorendo il prendere possesso di varie tecniche e modalit di espressione Capitolo 11 I RAPPORTI TRA IL C
65. cos a orienta re e a strutturare il desiderio di comunicare che sta alla base di ogni comunicazione 113 Dialogo tonico gestuale Al dialogo tonico che richiede la presenza fisica e la vicinanza altrui si aggiunge quello gestuale rendendo la comunicazione pi complessa e precisa grazie soprattutto allo sviluppo delle funzioni propriamente motorie In particolare sono la comparsa della intenzionalit dei movimenti degli arti supe riori la graduale acquisizione delle capacit di rotolare premessa al la posizione verticale Queste funzioni portano il bambino a sperimentare in conti nuazione frustrazione soddisfazione tensio ne attesa dispersione movimento immobilit Qui cominceranno a delinearsi le prime esperienze relative allo spazio e al tempo parametri base nella strutturazione del linguaggio par lato Il movimento cos comincia a diventare intenzionale e poi gesto grazie all interazione costante con la madre che riconosce il significato di certi movimenti del bambino Il gesto la postura luso dello spazio la realizzazione del mo vimento nel tempo cominciano a diventare la traduzione di un messaggio da parte del bambino alla madre Dialogo verbale Il dialogo gestuale proiettato all esterno ma comunque sempre limitato ed obbligato al corpo Su questi due modelli di comunicazione tonica e gestuale e grazie alla maturazione della corteccia cerebrale si arriva a costituire e svilu
66. dei requisiti formali che le strutture e i servizi devono possedere nella pi totale indifferenza per ci che riguarda il rispetto sostanziale e non solo estrinseco di tutto ci che connota la qualit di vita della persona Ci che in gioco un opzione di fondo che deve essere di chiarata ed esplicitata uscendo una buona volta da una situazione 167 magmatica dove possibile tutto ed il contrario di tutto ma da cui rigorosamente bandito un giudizio esplicito Bisogna decidere se l assistenza una compagnia alluomo nelle diverse fasi della vita o se altro e occorre lucidamente trarre le conseguenze della scelta che si fa Se si opta infatti per qualche cosa di diverso dal rapporto fra persone occorre anche mettere in conto che un di meno di professionalit non un accidente ma un esito vincolato cio che necessariamente si verifica Una professionalit infatti si misura sui risultati conseguiti e se si rinuncia a priori a stare insieme all altro sulla domanda fondamentale che lo costituisce qualunque tipo di intervento non potr che essere frammentario e in ultima analisi improduttivo perch non colloca il bisogno dell uomo in un con testo adeguato Dal punto di vista tecnico ci che in gioco se si voglia o meno prendere in carico una persona o se non si preferi sca semplicemente operare per problemi facendosi scudo di una presunta dimensione di professionalit concepita in qualche modo come a
67. del soggetto che lo pratica e una grave difficolt nel tornare alla realt og gettiva evidenziando la difficolt ad evolvere secondo le categorie sopracitate Occorre valutare inoltre l evoluzione del grado di inte razione sociale all interno dell attivit ludica Ad esempio 139 a gli altri non sono visti b gli altri sono visti come giocattoli cio oggetti inanimati c gli altri sono visti come elementi di aiuto d gli altri sono visti come compagni o avversari e come soggetti a s stanti Gli spazi di gioco rientrano dunque tra le possibilit of ferte dal rapporto educativo Ripetiamo che l osserva zione di una qualsiasi attivit di gioco libero ricordando la distinzione accennata sopra con gestualit patologiche quali la stereotipia elemento estremamente positivo nella va lutazione della situazione A volte abbiamo visto comparire tale attivit lungo la strada dellintegrazione e dello sviluppo dellIo a riprova di risorse talora insospettabili eppure pre senti Capitolo 13 LA QUARTA DIRETTIVA DI INTERVENTO la manipolazione del reale e l educazione al lavoro I Premessa Su questa IV direttiva ci preme porre l accento sulla capacit di in tervenire sulla realt materiale facendola passare da uno stato pet cos dire bruto ad uno stato manipolato al fine di rispondere ad un bisogno o ad una necessit o ad un desiderio proprio o del proprio gruppo di appartenenza I
68. do con ci la realt psichica Freud su cui si forma la coscienza Ora per quanto riguarda la valutazione degli aspetti neurologi ci sappiamo che nel periodo che va dalla nascita ai tre anni il bambino acquisisce informazioni prevalentemente attraverso le vie sensoriali Successivamente l arricchimento delle conoscenze avviene tra mite la diretta acquisizione l elaborazione e quindi l adeguamento di se stesso alla realt Esiste unintelligenza senso motoria o pratica il cui funziona mento prolunga quello dei meccanismi di livello inferiore Questi interessi senso motori spingono il bambino a mettere in opera i muscoli ed i sensi usando una necessit o un gioco per arrivare spontaneamente e naturalmente ad un esercizio utile al suo svilup po senso percettivo La conoscenza che egli ha degli oggetti a lui noti come la palla l orsacchiotto la cordicella o altro quello del le impressioni che ne riceve o di quello che riesce a fare con essi anche se tutto questo scambio solamente funzionale cio serve semplicemente a soddisfare o ad esercitare un organo Sola mente quando il bambino cerca di riprodurre un risultato piacevo 65 le ci sar un attivit edonistica esplorativa e manipolativa In que sto senso il gioco sembra corrispondere ad una interpretazione puramente o prevalente mente fisiologica l espressione del biso gno che il bambino ha di estrinsecare la sua efficienza sensoriale e motoria consente
69. dulto deve in qual che misura scindersi in un IO che guarda e un IO che agisce l avventura educativa per altro ha il suo punto di maggior fa scino proprio come occasione di crescita anche per l adulto che riscopre la necessit per s di un luogo educativo E per tutto ci sia pure appena accennato che non si pu parlare di accu dire se si parla di un uomo ma so lo di un prendersi in cari CO Sul versante del bambino la risposta adeguata dell adulto de termina sia la saturazione del bisogno espresso sia la nascita di un rapporto di fiducia nel reale per il momento non distinto da s Notiamo di passaggio che si pu stare attenti al proprio bi sogno ed esprimerlo se si ha fiducia che la risposta esiste in ca so contrario ci si abitua a censurare il bisogno stesso tentando in tal modo di ridurre la sofferenza psichica che puntualmente riemerger altrove Pian piano che lo sviluppo del bambino prosegue gli aspetti sensitivi sensoriali motori gli danno modo di registrare il reale e di annullare la distanza da esso Ci che promuove la nascita dell IO ed avvia lo sviluppo della consapevolezza il gioco quanto delicato e fondamentale della presenza assenza dell a dulto Parallelamente allo sviluppo il bisogno si differenzia nei biso gni All inizio esso viene percepito dal bambino come massivo diffuso generale pian piano ricevendo risposte adeguate ai sin goli bisogni egli comincia a differe
70. e 1 Sa lasciare la presa volontariamente quando ha in mano qualche cosa 2 Sa prendere un piccolo oggetto usando l opposizione polli ce in dice 3 Sa prendere un piccolo oggetto usando l opposizione polli ce in dice contemporaneamente in entrambe le mani 4 Dimostra una tendenza pi sofisticata specialmente in una ma no a fare certe azioni come strappare tirare trascina re fare avanzare oggetti versare chiudere aprite tappi scatole cassetti abbottonatsi sbottonarsi infilare man giare usando le posate disegnare scrivere Aspetti relativi a schema corporeo e somatognosi 1 Ha una percezione del proprio corpo attraverso stimola zioni senso percettive e sa localizzare le diverse parti del corpo 2 Ha una percezione globale del proprio corpo in posizione stati ca e dinamica 3 Ha una percezione segmentaria del proprio corpo in posi zione statica e dinamica 4 Percepisce e riconosce le parti del proprio corpo in posi zione verticale 5 Percepisce e riconosce le parti del proprio corpo in posi zione orizzontale 6 in grado di assumere posizioni statiche e dinamiche su modello e poi sulla sola consegna verbale 7 Sa prendere coscienza delle sensazioni in ordine alla vita vegetativa ed affettiva 8 Sa localizzare gli organi interni Per una visione d insieme collocabile in ordine cronologico ri cordiamo le tappe fondamentali dello sviluppo neurologico 1 3 mesi 70 inizio vita indipendente posizio
71. e Varese Il libro pu essere richiesto alla segreteria de L Anaconda Esempi di modalit operative sulla II direttiva a Attivit in cucina Contesto Cucina del Centro o un area predisposta all attivit con i ra gazzi Obiettivi conoscenza del luogo degli attrezzi e del loro uso in rap 130 porto ad azioni o a sequenze di azioni acquisizione di sequenze logiche e di azione saper eseguire in sequenza con altri una serie di a zioni saper memorizzare le sequenze imparate Modalit a Gruppo formato al massimo da quattro ragazzi con un edu cato re e possibilmente alcuni volontari rapporto I 3 a 1 Nel lavoro individuale un volontario pu sostituirsi al l educatore da cui prende le consegne e con cui verifica il lavoro b Preparare il gruppo all attivit identit di gruppo chi c chi manca presentazione dell attivit b l Nel lavoro individuale presentazione dell attivit c Esecuzione dell attivit presentazione del progetto esecuzione dell educatore o del volontario esecuzione guidata esecuzione autonoma quando possibile d Ripresa dell attivit disposizione del gruppo intorno al tavolo nel luogo in cui stata svolta la ricetta presenza di una figura di riferimento pet tutto il gruppo ogni adulto sta seduto accanto al ragazzo con cui ha ese guito l attivit verbalizzazione dell operazione eseguita ripresa grafica degli strumenti usat
72. e a cui richiesta una struttura personale adeguata e una competenza specifica luna e l altra si costruiscono nel tempo purch ciascuno sappia mettersi in gioco senza schemi preconcetti e chiusure a priori Ci sicuramente la sfida pi evidente che quotidianamente abbiamo di fronte e che occorre dirlo con chia rezza molti preferiscono evitare Infatti affermazioni come non sono capace perch mi fanno pena non ho la competenza deve pensarci lo Stato o al l inverso bisogna pure far qualcosa l handicap grave un portato della societ siamo tutti uguali rivelano di fatto una serie di difese psicologiche per evitare di incontrare la realt cos com e di rispondere nell unico modo adeguato I care mi interessa perch ogni altra risposta preclude la possibilit di fa re esperienza cio di rischiare un giudizio nei fatti La persona con handicap come mille altre situazioni un fat to di fronte a cui si prende posizione Le nostre opere sono nate e si sviluppano su questa base e sono esperienza quotidiana di adulti che accettano il paragone con altre 12 esperienze II La metodologia dell intervento Conoscere nel mondo scientifico odierno significa oggetti vare ossia rinchiudere in uno schema ideologico la parte di real t che vi pu rientrare ed escludere il resto L intervento diventa cos sempre pi specializzato per settori senza la
73. e da parte della Direzione del Centro attraverso i familiari o se del caso direttamente con il Medico Curante e con gli specialisti che seguono il ragazzo Il medico del Centro socio educativo presente stabilmente effettua anche terapie particolari richieste dalla famiglia su indicazione del curante Tutta la docu mentazione viene conservata nella Cartella personale in essa esiste anche un foglio di Diario medico per annotazioni particolati Brevi note sul sistema nervoso Il sistema nervoso il mezzo principale attraverso cui il sog getto si pone in rapporto con la realt Schematicamente distinguiamo due aspetti fondamentali apparato d allarme e conoscitivo costituito dalla sensibilit tattile termica dolorifica e dagli organi sensoriali vista udito odorato gusto apparato effettore la motilit Ricordiamo che nella sensibilit si distinguono a sensibilit elementare b sensibilit discriminativa c sensibilit elaborate integrate percezione La percezione a sua volta pu essere deficitaria sia per una le sione a livello organico sia pet una distorsione su base psicologica nevrosi o psicosi Nella motilit possibile distinguere a livello elementare la at tivazione delle unit motorie che costituiscono il muscolo la co ordinazione delle unit stesse l ordinamento temporale delle attivazioni Il movimento il risultato di tale complesso di fenomeni e pu essere vo
74. e Foniatri Europei E solo sulla base di un inquadramento ed una valutazione precisi come gi ricordato che si pu formulare un programma di intervento per favorire la capacit comunicativa verbale capacit che a volte pu anche richiedere una rieduca zione dello specialista Essa comunque va collocata sullo sfondo di un intervento strettamente legato al lavoro educativo che non sostituibile da nessuna rieducazione specialistica In sintesi teniamo presente che i fattori fondamentali della comunicazione sono emittente colui che comunica una informazione un messaggio ricevente destinatario colui al quale rivolta l informazione contesto in che momento la comunicazione avviene Dove Con chi In quale situazione contatto il mezzo o i mezzi coi quali si comunica linguaggio telefono radio TV codice la conoscenza dei segni usati nella comunicazione Ogni comunicazione contiene in s un aspetto di contenuto e di relazione ed la relazione che qualifica il contenuto I criteri che devono guidare l emittente nella costruzione del messaggio sono l adeguatezza del codice l attenzione a s e all altro le capacit di percezione e di comprensione del ricevente Quando nel comunicare non si tengono in dovuto conto gli e lementi indicati si corre il rischio di creare come gi in prece denza affermato distorsioni e disturbi nel messaggio che possono essere determinati da a fattori perso
75. e di chi lavora presso il nostro Centro a distanza di dieci anni dall inizio li ricono sciamo come estremamente importanti per costruire quel la rete di rapporti che caratterizza la nostra esperienza Capitolo 7 ANAMNESI COME STORIA PERSONALE Nel primo periodo di rapporto tra Centro socio educativo e ra gazzo occorre anche raccogliere tutti i dati possibili circa il periodo di vita antecedente l ingresso al Centro Ci che interessa non semplicemente un anamnesi di tipo medico pure essenziale ma il cogliere i tratti salienti di tutta la storia del ragazzo Per il fatto stes so che ha vissuto egli ne infatti il soggetto anche se inevita bilmente la storia stata gestita per lui dai suoi familiari Ci va tenuto presente perch di fatto veniamo a conoscere una storia personale attraverso l esperienza dei genitori il che porta ad evi denziare alcuni dati e a dimenticarne altri Diamo qui di seguito alcune note di metodo nella raccolta di ta li dati a la storia non si raccoglie riempiendo uno schema qualunque esso sia una volta per tutte alcuni dati emergeranno via via che aumenta la conoscenza e la fiducia tra la famiglia e il Centro socio educativo occorre quindi arricchirla strada facendo b la raccoglie leducatore di riferimento operatore in possesso di conoscenze generali utili e con una formazione adeguata si trat ta di conoscere dati riservati in liberi colloqui a volte formali a volte informali
76. e il costume l accappatoio la cuffia le calzature ad hoc 9 Prima di avvicinarsi alla piscina con il ragazzo il fisioterapista o l educatore deve avere l accortezza di lanciare sullo specchio del l acqua oggetti diversi che ne rompano la monotonia e riducano la sensazione di spazio ampio e quindi non sicuro che d uno spazio piscina vuoto 10 Approccio graduale all immersione proporre giochi stando sul bordo della piscina prima in piedi fuori poi in acqua seduti sul bordo gettare oggetti spruzzare l acqua con mani e piedi 11 Adattamento in acqua favorite un clima di tranquillit non avere premura di far immergere nell acqua favorire un rapporto di fiducia con l educatore attraverso giochi con l acqua e oggetti vati 12 Presa di coscienza della respirazione attraverso esercizi respira tori quali il soffiare sull acqua o soffiare delle palline sulla su petficie facendo immergere gradualmente la testa e il corpo on de superare la a paura di bere 13 Esecuzione di esercizi a seconda dei programmi legati a una capacit natatoria prima con galleggianti e poi proni senza l au silio dei galleggianti esercizi pi specifici per una determinata 100 patologia eseguiti dal fisioterapista o concordati con lui 14 Si termina con una fase di rilassamento 15 20 minuti con mu sica I ragazzi devono usare il salvagente che permette uno sca rico del lavoro fisico e psicologico al fine di raggiungere una si tuazi
77. e mettere ci che manca riporre al posto giusto le stoviglie avanzate c Attivit didattica Contesto aula adibita a questa attivit un educatore segue due ragazzi bene che i due pur con diverse sfumature abbiano raggiunto un livello affine di sviluppo cognitivo affinch possano valo rizzarsi a vicenda e l attivit sia utile per entrambi Come strumenti si possono usare schede didattiche per la comprensione del testo attraverso immagini e quaderni perso nali dei ragazzi Occorre avere materiale di cancelleria ad hoc Obiettivi 1 Favorire lo sviluppo dei pre tequisiti cognitivi in rapporto ad un attivit gi simbolica 2 Favorite il mantenimento di capacit gi presenti in rap porto a contenuti pi tradizionalmente scolastici 3 Favorire lacquisizione di contenuti nuovi nell ambito delle stesse capacit Modalit E consigliabile iniziare l attivit dopo avere esaurito discorsi 133 o problematiche che quotidianamente emergono nel rapporto con i ragazzi affinch il loro interesse e la loro concentrazione si possano focalizzare sull attivit L educatore presenta al ra gazzo le schede che devono essere chiare possibilmente colo rate e devono riferirsi a situazioni o oggetti di cui i ragazzi abbiano potuto fare esperienza concreta l educatore lascia che i ragazzi descrivano ci che vedono e ci che hanno compre so poi pone domande al fine di indirizzare la loro attenzione In genere le s
78. e si sappia condurre a sinte si non forzata gli eventi tesi a un benessere globale del ragazzo e in subordine della famiglia Tale capacit si ottiene attraverso un training di almeno un an no nei servizi gestiti della Cooperativa i Centri socio educativi e l assistenza domiciliare ci determina il fatto che la struttura ab bia anche la peculiarit di un centro di formazione permanente per I questo tipo di figura professionale Capitolo 4 L OPERATORE COME RISORSA Ricordiamo Il principio della competenza non la specializ zazione ma il giudizio che non conosce gradi G Contri Con dividendo totalmente quest ottica affermiamo che la prima e principale caratteristica del nostro lavoro il RAPPORTO che si instaura tra operatore e ragazzo presenze di pari dignit e peso di Verso Si tratta d rapporto educativo fondato sul riconoscere in s e nell altro cinque caratteristiche strutturali della persona a la sua unit b la sua unicit c il suo essere in divenire d il suo bisogno come esperienza particolare spia di una domanda costitutiva di realizzazione di s e i suoi rapporti e la rete sociale come elementi costitutivi del suo vivere Tale riconoscimento ha conseguenze operative importanti qua li ad esempio 1 2 3 il soggetto portatore dhandicap vive in un contesto di rap porti comunque significativi e ci non pu essere ignorato o censurato l operatore a
79. ell attivit che propone on de valutarne l efficacia di fronte ad ogni singola persona Ogni attivit viene quindi analizzata nelle sue caratteristiche percettivo motorio cognitive di gratificazione o frustrazione di possibilit di padronanza di gioco di interazione umana di dipendenza o in dipendenza identit creativit espressione orientamento alla real t identit culturale e contenuto simbolico 4 Obiettivi dell attivit essa pu essere usata a come primo passo per stabilire un rapporto comunicando l ac cettazione della persona da parte del terapista e il suo desiderio di aiutarla a crescere b come ponte verso la realt soprattutto per la persona che 145 stenta a lasciare il suo mondo fantastico per orientarsi verso la realt c come stimolo di capacit percettive e cognitive problemi di at tenzione concentrazione organizzazione spazio temporale lin guaggio motricit fine coordinazione partendo dalla parte sa na pet far sentire alla persona che capace di far qualcosa ed evitare accanimenti inutili e frustranti su esperienze in cui la per sona si senta gi fallita in partenza per affrontare poi i punti di difficolt d come possibilit di fare esperienza di successo aiutando la per sona a ritrovare una motivazione intrinseca al fare e a scoptirsi ca pace competente come base per affrontare ogni difficolt e come facilitazione dell espressione e della comunic
80. ella nostra societ lo stesso significato della parola educatore non esiste nulla di simile Per ora e per quello che ci riguarda possiamo dire che il diploma minimo per svolgere la funzione di educatore quello di scuola media superiore titolo preferenziale sono let compresa fra i 20 e i 35 anni ed eventuali ulteriori diplomi valuta bili a discrezione della Direzione Al di l di queste precisazioni ci che costituisce l educatore de L Anaconda sono due caratteri stiche fondamentali a una personalit matura equilibrata ed elastica capace di muo versi in modo sistematico per obiettivi all interno di un lavoro di gruppo b una padronanza della metodologia lungo le quattro principali direttive che caratterizzano l intervento 1 costruzione di una rete di rapporti 2 lavoro per la salute sul piano organico e su quello psicologico 3 avvio e sviluppo delle capacit cognitive 4 avvio e sviluppo delle attivit lavorative La padronanza richiesta capacit di 18 1 porsi come contenimento filtro ponte nei confronti dei ragazzi 2 svolgere un osservazione della situazione di stabilite successi vamente un programma di intervento comprendente obiettivi prioritari lungo ognuna delle direttive percorsi operativi pet raggiungerli verifiche periodiche del lavoro svolto Tutto ci esige che si maturi una competenza sempre maggiore sui vari aspetti particolari ma anche ch
81. endiamo in esame possiamo distinguere qualit sensoriali o semplici caldo freddo dolce qualit globali o formali a strutturali esempio la forma dell oggetto b espressive esempio dolce pu essere usato anche per un SUONO o Imparare a rilevare le caratteristiche espressive significa affinare la capacit di discriminare oggetti o situazioni non semplice mente reagire empaticamente di fronte ad essi Per la lettura di questo fenomeno e pi in generale nelle osservazioni che andiamo facen do ci sembra pi realistica la posizione della psicologia della Ge stalt rispetto a quella associazionistica Se vero poi che la percezione lesito di caratteristiche del loggetto e di fattori inerenti il soggetto occorre ricordare anche che tra le qualit quelle pi oggettive sono le prime tra i fattori umani il desiderio la motivazione l attenzione la memoria sono quelle che influenzano maggiormente l esito del processo 4 Arrivare a conoscere partendo dalla percezione significa arrivare alla rappresentazione mentale di ci che ho fisicamente davanti cio a ci che Piaget ha chiamato nozione d oggetto laddove l oggetto stesso definito come complesso plurisensoriale permanente e sterno all Io sostanziale Il neonato non presenta tale capacit in quanto vive in un universo di quadri percettivi mobili plastici completamente centrati sulla s
82. ene accolto dagli educatori di riferimento ma tale incontro avviene sullo sfondo di altre persone altri ragazzi al tri educatori volontari obiettori personale dipendente di segrete ria addetti ai servizi ecc che sono a loro volta incidenti sul rapporto stesso Occorre allora che ci siano spazi di dialogo e di confronto tra tutti in modo che a ciascuno siano chiare le finalit del servizio e gli obiettivi generali per ogni ragazzo il programma specifico per ognuno contenente gli obiettivi particolari pu in vece essere conosciuto solo dagli educatori di riferimento dagli as sistenti domiciliari da eventuali volontari stabili che interagiscono col ragazzo ovviamente con la supervisione di chi dirige Occorre ricordare che ci che proponiamo al ragazzo un per corso di vita dentro una convivenza per lui significativa 2 Ugualmente elevato deve essere il livello di comunicazione con la famiglia e con il tessuto sociale in cui il ragazzo vive 3 Nell intervento col ragazzo ci sono attivit in cui la comuni cazione verbale volutamente accantonata ma nella normalit del la vita del Centro importante mantenere ricco e adeguato il livel lo di queste modalit di comunicazione con ciascuno 4 Assolutamente da evitare l atteggiamento per cui si parla del ragazzo in sua presenza ipotizzando erroneamente che non ca pisca per la nostra esperienza in ogni caso viene colto e ri 106 cordato mol
83. ente o implicitamente agli operatori quella di evitare che queste persone disturbino ma pochi si interessano di verificare se e quali risposte vengono date Si tratta di decidere se si vuole stare o meno a questo gioco e se non sia il caso forse di abbandonare una volta per tutte il termine ufente che serve ad identificare un soggetto a priori quale passivo destinatario di prestazioni che altri benevolmente erogano per adottare per esempio il termine committente inteso come colui che chiama in gioco tutte le re sponsabilit del suo interlocutore Carlo Ballerio Vicesegretario generale dell Ospedale Multinazionale di Varese Dirigente del Servizio Socioassistenziale U S S L 3 di Varese Giacomo B Contri IDOLI L eccesso di umanit Una storia edificante che ho sentito narrare nell infanzia mi ha fatto fortunatamente orrore Oggi meno emotivamente mi resta come istruttiva a rovescio non c da farsene istruire assai poco edificante Protagonisti uno handicappato non meglio definito quanto a diagnosi ed et comunque sentito come repellente una suora la storia raccontata per testimoniarne la dedizione eroica pa re invece fatta apposta per infamarla e con essa l ispirazione sup posta guidarne la condotta Sembra l apologo di una propaganda ideologica d altri tempi Vi si narra come giorno dopo giorno pet ore e ore la suora tenesse sulle ginocchia questo essere in sembian za d
84. equivale a storia della petsona Si tratta di raccogliere i dati nel modo pi com pleto possibile evitando di limitarsi a settori specifici che pure vanno conosciuti ad es organico psicologico so cio culturale didattico ecc b 2 Osservazione della situazione Essa si snoda tenendo presenti tre dimensioni fondamentali della persona inte ra genti tra loro la sua globalit i suoi rapporti il suo divenire storico lungo quattro itinerari generali ma non generici a la rete dei rapporti b lo stato di salute organico e psicologico c il livello di conoscenza del reale d lattitudine alla manipolazione della realt in termini produt tivi b3 Formulazione di una diagnosi iniziale modificabile nel corso dellintervento La diagnosi un progetto in tegrato risultato di fattori biologici psicologici sociologi riferito alla globalit della persona formulata in funzione terapeutica b4 Programmazione dell intervento Consiste nella defi 15 nizione degli obiettivi da raggiungere delle attivit da porre in atto dell orario di frequenza utile degli ambiti in cui svolgere tale frequenza in ordine alle quattro direttive fondamentali In particolare ad esempio Rapporti educatore di riferimento famiglia volontari giovani volontari adulti amici Salute aspetti organici rapporto medico curante check up annuale farmacoterapia igiene diete
85. etta attraverso le modalit rappresentative imitazione corporea drammatizzazione verbale mantenendo comunque un riferimento analogico alla reali Differenziate cio devono espetite diverse modalit rappresentative in modo da facilitare nel soggetto lo sforzo di decontestualizzare l esperienza diretta e stimolare la consapevolezza analogica Progressive cio devono svolgersi secondo un itinerario che tracci un graduale distanziamento rispetto alla realt dalla rappresentazione grafico iconica che la pi vicina e dipendente fino alla rap presentazione simbolica e verbale che la pi lontana e con venzionale Mediate cio si devono qualificare attraverso un uso intensivo e dif fuso di intermedianti capaci di stimolare la funzione simbolica del soggetto e promuovere il suo potenziale di rappresentazione Si vuole cio procedere attraverso una didattica indiretta nel senso che l educatore deve predisporre tutte le condizioni pi ef ficaci e motivanti si possono intendere come mediatori anche i pati 126 et e gli oggetti Per quanto riguarda la scelta del materiale e dei sussidi questi de vono favorire la capacit di suggerire un contesto di senso cio una rap presentazione della realt occorre perci individuare con precisione soggetti azioni spazi tempi la capacit di znfegrazione cio di associare tra loto aspetti diversi della stessa direttiva oppure attivit afferenti a di
86. ffermando l opportunit di tener presenti i due parametri medico e sociale inscindibi li sul piano riabilitativo oppure ancora creando strutture quali i Centri Socio Educativi pi piccole e agili legate al territorio di appartenenza dell utenza in alternativa alle grosse istituzioni E tuttavia c inutile e demagogico negarlo un rischio in atto quello di considerare valido quanto accennato sopra per i vari gradi e tipi di handicap fatta eccezione per la problematica con nessa alla gravit I gravi si dice sono una categoria patti cola re meritevole di interventi eccezionali Le varie agenzie educative e spesso anche sanitarie dichiarano la propria incapacit ad affrontare tale complesso problema e di fatto riemerge sottilmente da un lato la logica fatalista ed emargi nante che tempo addietro connotava l atteggiamento nei confronti di tutti i diversi dall altro la negazione della diversit come vi sione ideologica e preconcetta per poter affermare i propri diritti che paiono indissolubilmente connessi con il celare la malattia Cos il tema della gravit espresso dall esperienza di migliaia di persone sta come sfida davanti alla concezione e alla pratica della medicina della assistenza dell educazione della vita sociale e politica Cos noi l abbiamo letto e accolto rigiudicando e verificando a contatto quotidiano con la vita di persona cos segnate tut
87. fono scrivere lettere personali ufficiali e sociali prendere dare appuntamenti saper vivere positivamente con le altre persone della famiglia organizzare inviti a cena feste serate in casa saper intervenire in caso di infortunio in casa sapersi assumere o dare ad altri responsabilit sapersi occupare di un animale domestico d Spostamenti in ambito allargato saper orientarsi nella via quartiere citt zona uso dei mezzi pubblici saper usare bicicletta moto auto saper consultare carta stradale carta coi percorsi dei mezzi ubblici e Gestione del tempo libero inte ressi organizzazione della giornata week end vacanze N B Verifiche annuali come per le precedenti 86 IV Aspetto mentale Premessa Riprendendo quanto gi accennato in precedenza in questo aspetto ci muoviamo a favorite nel ragazzo CONSAPEVO LEZZA e LIBERT I due termini necessitano di qualche chiarimento col primo intendiamo una situazione esistenziale non sembrandoci suffi ciente n l accezione intellettualistica v Hegel n quella mo ralistica v Kant mentre col secondo intendiamo la possibilit di aderire ai fattori costitutivi di s essendo fino in fondo se stessi Sono temi questi su cui aperto il dibattito per parte nostra riteniamo prima tra le libert quella religiosa cio la libert di poter definire i propri bisogni nell orizzonte adeguato Dove manca manca la
88. genitori lo desiderano Modalit 1 l attivit si svolge in piccolo o grande gruppo su decisione degli educatori 2 in generale si seguono le seguenti tappe momento iniziale di silenzio e attesa ascolto della canzone introduttiva registrata durante il primo incon tro tale motivo rester invariato per tutto l anno richiamo da par te della figura responsabile al significato di ci che si sta facendo e all importanza della presenza di ciascuno presentazione dell argomento dell incontro in termini chiari e con cisi ogni nuovo incontro preceduto da una ripresa dei passi svolti precedentemente sviluppo di quanto stato introdotto a livello verbale attraverso at tivit espressive individuali e di gruppo messa in comune del lavoro eseguito individualmente o nei gruppi sintesi conclusiva da parte della figura responsabile preghiera canto conclusivo adeguato al contenuto di ci che stato presen tato possibile mantenere lungo la settimana il medesimo canto come momento quotidiano di preghiera 3 indispensabile che ogni ragazzo abbia precisi riferimenti edu cativi al fine di coinvolgere l attenzione e di favorire l apportoper sonale di ognuno N B E importante che la figura di riferimento sia un religioso e che l attivit sia innanzitutto espressione di fede e di compagnia in Cristo da parte degli adulti 38 fP Vacanze comuni Contesto localit in genere montana struttura preferibilmen
89. genuit Innocenza significa ci che la parola di ce non fare danno ad altri e non aspirarvi 177 L ingenuit l impreparazione al danno anzitutto l inganno che viene da altri fiducia non critica che non cambia di essenza ma solo di segno quando si trasforma in sfiducia universale Ci costante bench variabile nell intensit e pi ancora nella de cisione soggettiva in tutte le malattie psichiche Sullo handicap la cultura corrente psicologica in particolare colpevolmente ingenua appunto quando non distinguendo lo han dicap dall eccesso che vi si innesta lo tratta come un minus di uma nit in cui si realizzerebbe un universale comunione umano animale ecumenismo di natura sul concetto della quale l equivoco si fa sempre pi fitto C aria di perversione in questo naturalismo psicologico Un ingenuit che non ha la giustificazione che ha l ingenuit in fantile l acritica fiducia del bambino nell altro purchessia E se que sto lo inganna il che si ritrova immancabilmente in tutte le storie psicopatologiche Il virus della malattia psichica entra con il caval lo di Troia dell ingenuit infantile Ho scritto da qualche parte che considero l ingenuit infantile un segno del peccato originale nella natura come potrebbe il bambino crescere senza partire dall ingenuit semplicemente perch non esiste un altra possibilit ecco la natura Ecco perch me la s
90. gia del Centro un lavoro non una tecnica per questo si sviluppa in un arco di tempo consistente e si effettua in tutti i mo menti di presenza del soggetto al Centro 2 Essa si effettua come primo intervento all inizio del rapporto ma resta dimensione costante del lavoro an che quando esso stato programmato Inoltre una fase os servativa codificata quella che si effettua alla ripresa del lavoro pi globale quello che si svolge da settembre a giu gno mentre nei mesi estivi si verifica quanto si acquisito nei mesi precedenti 3 Il primo obiettivo di tale intervento quello di co struire un rapporto con il ragazzo rapporto che costituisce la condizione per poter effettuare ogni osservazione e veri fica successive 4 Ci che si osserva esattamente l avvio e lo sviluppo di tale rapporto attraverso momenti strutturati e non Porre l accento su ci significa sottolineare che l operatore deve non solo prestare attenzione alle modalit di rapporto messe in atto dal ragazzo ma anche al proprio atteggia mento e alla propria disposizione mentale 5 Lintervento normalmente della durata di 3 mesi con una frequenza di 2 3 giorni la settimana effettuata dai due educatori responsabili del ragazzo preso in carico 6 Un quipe formata da educatori e guidata da un coot dinatore costituisce lambito privilegiato all interno del qua le periodicamente l osservatore verifica il lavoro svolto e a 149 sua vol
91. i aspetti del sonno e per la valutazione degli stati di vigilanza 3 T A C La T A C tomografia assiale computerizzata una fra le pi recenti tecniche d indagine neutoradiologica Si ottengono im magini fotografiche in bianco e nero o a colori utile per di mostrare processi intracranici quali ematomi tumori raccolte liquide gassose aree di rammollimento o necrosi cerebrali L esame indolore e inoffensivo la dose di radiazioni equivale a quella di una radiografia convenzionale 4 Radiografie con mezzo di contrasto Sono esami pi gravosi per il paziente comportanti un certo margine di rischio Si effettuano su preciso sospetto diagnosti co 5 Angiografia Iniezione di mezzo di contrasto iodato idrosolubile nelle arte rie cerebrali serve a visualizzare la circolazione anche nel di stretto venoso di ritorno 6 Scintigrafia L introduzione di un radioelemento permette di rivelarne la concentrazione in qualche zona sospetta e di valutarne la velocit di eliminazione 7 Ecografia Evidenzia lo spostamento di strutture mediane in seguito a qualche processo espansivo da un lato Accanto a queste i ragazzi presentano nella stragrande maggio ranza problematiche di ordine psichico In alcuni queste ultime so no le uniche rilevabili In ogni caso si tratta di situazioni gravi dando della gravit la seguente definizione situazione di defi cit biopsicologico che comporti la necessit di un
92. i dell IO a personalizzazione coscienza di unit di identit di pensare di volere di agire b esame di realt dalle percezioni alle rappresentazioni all elaborazione sviluppo dell orientamento spazio temporale sviluppo dei prerequisiti intellettivi sviluppo del processo secondario 6 Si pe valutare l assetto difensivo dell IO l entit delle difese la loro adeguatezza rispetto all et se formino un sistema equili brato se siano efficaci consentendo l ulteriore sviluppo dell ID 7 Occorre valutare anche il livello di elaborazione presente a funzionamento per fattori elementari segnali percettivi emo 97 zioni grossolanamente differenziate memoria di schemi dazio ne rigidi b funzionamento per fattori complessi compare il fattore causa le emozioni distinte tra quelle che nascono da me e quelle de terminate dalla realt esterna la memoria diventa ri cordo IO RIGIDO 1 2 3 4 La personalizzazione e l esame di realt sono poveri rigidi schematici C tendenza a ripetere schemi di comportamento acquisiti con parallela incapacit di acquisirne rapi damente dei nuovi La capacit di elaborazione a volte discreta ma agi sce ad un solo livello manca la capacit di scegliere a quale livello operare L apprendimento statico a blocchi meccanico L assetto dell Io molto fragile con rischio costante di regressioni e frammentaz
93. i di accompagnamen to c c la capacit di stare in gruppo collaborare con altri Dati relativi alla II direttiva 1 La patologia organica sotto controllo 2 Le autosufficienze di I livello sono acquisite almeno parzial mente controllo sfinterico s no igiene personale s no alimentazione s no spostamento in ambito ristretto s no 3 Abilit grosso motorie presenti 5 Autosufficienze di II livello quali sono presenti usa il telefono s no conosce le ore s no conosce i giorni della settimana s no conosce il denaro s no si sposta in grande spazio s no usa qualche mezzo pubblico s no 6 Comunicazione mimico gestuale assente mediocre 142 discreta buona 7 Comunicazione verbale a comprensione ordini semplici b espressione non strutturata parola frase poco strutturata ben strutturata 8 dismorfismi somatici presenti evidenti lievi assenti 9 Disturbi del comportamento gravi significativi lievi assenti 10 Deficit sensoriali gravi se s quali 11 Situazione psicologica in particolare funzioni dell Io grado di conoscenza del pericolo Dati relativi alla III direttiva 1 Livello dei pre requisiti minore di 300 attenzione uguale a 300 maggiore di 30 Q motivazione spontanea scarsa A buona U ottima U scarsa U concentrazione buona Ul ottima O nm Lav nm nm nm e e e e nm
94. i e dei passaggi ese guiti 131 b Attivit dell apparecchiare la tavola Contesto Sala da pranzo Obiettivi 1 Favorire l organizzazione spaziale In particolare la capacit di riconoscere le coordinate spaziali vicino lon tano davanti di fianco o a destra in riferimento agli og getti fra di loro la capacit di organizzare oggetti nello spazio secondo uno schema fisso che pu essere suggerito dalleducatore mo mento per momento durante lazione del ragazzo la capacit di classificare capacit di riconoscere gli og getti usati per il pasto capacit di riporre gli oggetti al lo ro posto 2 Favorire le capacit logico matematiche ad esempio la ca pacit di cogliere il concetto di di pi di meno tanto quanto Modalit Un educatore con uno o due ragazzi aiuta a raggruppare su un carrello o su un piano vicino ai tavo li loc corrente per appatecchiare piatti bicchieri posa te tovaglioli bottiglie pane predisporre le sedie in numero corrispondente ai com mensali disporre un piatto in corrispondenza di ogni se 132 dia disporre una forchetta al fianco o d stra di ogni piatto disporre il coltello vicino ad ogni forchetta disporre un tovagliolo sopra ogni piatto disporre due bottiglie su ogni tavolo disporre un cestino di pane su ogni tavolo controllare se ci sono tutte le stoviglie o se ne mancano eventualment
95. i e sono il mezzo per mettersi in rela zione con il mondo A mano a mano che il bambino cresce arricchisce via via queste modalit non verbali di comunicazione egli ha a sua disposizione di versi strumenti per potersi esprimere e per comprendere i messaggi l espressione del viso l intonazio ne della voce l attivit motoria in generale i gesti le azioni i gio chi le produzioni grafico pittotiche fino ad arrivare alla parola alla parola frase alla frase vera e propria Nel soggetto handicappato proprio questa evoluzione ad es se re interrotta o ad essere in qualche modo difficoltosa Pet questo importante fare un osservazione accurata pet valutare dove si fermata tale evoluzione dove sono presenti le difficolt di quale livello siano questo estremamente importante proprio per evitare di mandare messaggi confusi o incomprensibili pet il soggetto Lavorando con soggetti handicappati come i no stri molto spesso occorre far attenzione ai canali a cui spesso non si presta attenzione perch non sono canali comunicativi normali o meglio quelli pi comunemente usati nella vita di tut ti i giorni Si passa da situazioni estreme in cui la comunicazione interrotta e ferma ai primissimi stadi evolutivi a situazioni in cui presente una produzione verbale ricca che tuttavia non sembra avere una intenzionalit comunicativa E davvero fondamentale partire da una posizione che faccia la fa
96. i protoplasma umano lasciando che esso sorta di cosa immemore della scintilla divina in lui mimasse in continuazione con un oggetto di legno maneggiato come un rasoio da barbiere l atto del farle la barba Il mio sentimento si sempre rifiutato di trovare nel racconto alcunch di ridicolo e nemmeno di grottesco ho detto orrore piuttosto Poich non c nulla dell informit pro toplasmatica nella psiche di un tale soggetto il cui atto bench idio ta nella sua ripetizione produce simbolicamente una scena assai complessa trattandosi dell atto del maschile radere un viso femmi nile dunque idiozia non radicale intelletto presente e operante con un improntitudine di segno indubbiamente patologico s ma che fa almeno sospettare un intenzionalit insieme alle precise fattezze dell atto simbolizzato non precisamente ben intenzionata Ci dal lato dell handicappato Dal lato della suora non si pu certo dire a dir poco anzi pochissimo che la storia le renda onore n nella sua intelligenza n nella sua carit posto che carit se condo me un concetto di efficacia e anche di intelligenza Infat ti quale servizio rendeva la suddetta nel suo fare consistente nel 170 lasciar fare fare e ancora fare sempre la stessa cosa Il peggiore quello di fissare ancora di pi il soggetto nella sua ripetizione sim bolica cio nella sua patologia Se fosse una storia vera e i due pro tagonisti a
97. i ritiene pi di inve stire se non ci che serve a garantire la sopravvivenza fisica E tan to vero questo che si orami stabilita l equivalenza inguaribile incurabile l aver cura o meno di una persona viene fatto dipendere dalle probabilit di successo in una strada guerra di cui si capisce contro cosa sia diretta ma non a favore di chi sia combattuta Forse vale la pena di ricordare che terapeuta nel caso etimo logico colui che si fa servo compagno ad un altro allora forse si capisce meglio quanto sia assurda la dicotomia assistenza terapia Tutto ci non sembri esagerato perch a ben guardare solo la constatazione di ci che avviene Quando infatti la risposta ai bisogni dei malati di mente o di portatori di handicaps psico fisici gravi sono i centri di socializzazione o istituti dove viene assicurata la sola sopravvivenza fisica delle persone si afferma pubblica mente che per questi uomini e queste donne non vale pi la pena di investire risorse per la riabilitazione al vivere ma che sono suf ficienti ambiti di diligente custodia che inoltre eliminino o quanto meno limitino il disturbo sociale Gli esempi potrebbero conti nua te nell area dei minori con problemi dove troppo spesso il colloca mento istituzionale concepito come momento finale del l intervento in attesa della maggiore et o nel settore degli anziani do ve la preoccupazione sembra essere indirizzata esclusivamente alla verifica dellesistenza
98. i sapori dolce amaro salato aspro acido insipido b Manifesta delle preferenze per alcuni alimenti c Ricerca alcuni alimenti d Si alimenta in modo regolare o irregolare d 1 Regolare esprime dei ritmi naturali di fame saziet d 2 Itregolare manifesta alterazioni nel comportamento ali mentare d 2 1 Tratti bulimici d 2 2 Tratti anoressici d 2 3 Esclusione di alcuni cibi d 2 4 Fissazione rigida per altri d 23 Mangia troppo velocemente d 2 6 Mangia troppo lentamente d 2 7 Beve troppo velocemente 81 d 2 8 Beve troppo lentamente d 2 9 Utilizza il cibo in modo inadeguato lo sparge su di s fuori dal piatto 1 Sa portare il cibo alla bocca 1 1 Con le mani qual la mano dominante 1 1 2 Con una posata 1 2 Usa correttamente le posate cucchiaio forchetta coltello bicchiere 1 3 Mangia da solo cibi solidi e liquidi senza rovesciarli 1 4 Si versa da bere dalla bottiglia 2 Chiede rifiuta dell altro cibo 2 1 Con lo sguardo 2 2 Con la mimica ed il gesto 2 3 Con la voce 2 4 Non chiede all altro 2 4 1 Si serve da solo 2 4 2 E passivo 3 Sta seduto a tavola il tempo necessario 4 Si pulisce la bocca utilizzando il tovagliolo 5 Usa solo le proprie posate il proprio bicchiere prende il ci bo dal proprio piatto 6 Mangia da solo o insieme ad altre persone 6 1 Adegua i propri tempi agli altri 6 2 Non invade lo spazio degli altri 7 Sono presenti comportamenti inadeguati 7 1 Appoggia la bocca
99. ice al pi profondo ci pare di poter indicare in estrema sintesi i seguenti passi AI emergere del desiderio A2 spinta ad agire A3 confronto con le proprie possibilit e con la risposta del l ambiente 93 A4 valutazione su posso realizzare questo desiderio o non posso ci pu essere iniziale pu essere al termine di A5 A5 come Impegnandosi o accettando parziali rinunce A6 attraverso l agire in cui compreso anche il pensare si ottie ne un risultato che viene paragonato al desiderio iniziale con una valutazione di quanto costato interviene in ci anche l in fluenza dell ambiente in cui si vive e tanto pi quanto minore la maturit A7 il risultato se positivo aumenta la spinta ad agire e la fidu cia in se stessi se negativo comporta una rinuncia un rifugio n situazioni gi note un calo in generale di apertura alle circo stanze nuove della vita Poich la domanda si coglie nel veder agire la persona e nella motivazione che la spinge evidenziata fin nei gesti pi banali tiportata in primo piano la costante attitudine osservativa su di s e sull altro dell operatore e la necessit che questi non presti pi o meno consciamente all altro i propri desideri Occorre anche tener presente che mentre i rapporti iniziali con le persone possono essere stati patologici gli altri aspetti di sviluppo della persona possono essere evoluti magari limitata mente e in modo
100. ice contemporaneamente in entrambe le mani 68 4 Dimostra una tendenza pi sofisticata specialmente in una mano a fare certe azioni come strappare tirare trascinare fare avanzare oggetti versare chiudere aprire tappi scato le cassetti abbottonarsi sbottonarsi infilare mangiare usando le posate disegnare scrivere Aspetti relativi a schema corporeo e somatognosi 1 Ha una percezione del proprio corpo attraverso stimola zioni senso percettive e sa localizzare le diverse parti del cor po 2 Ha una percezione globale del proprio corpo in posizione statica e dinamica 3 Ha una percezione segmentaria del proprio corpo in posi zione statica e dinamica 4 Percepisce e riconosce le parti del proprio corpo in posi zione verticale 5 Percepisce e riconosce le parti del proprio corpo in posi zione orizzontale 6 in grado di assumere posizioni statiche e dinamiche su modello e poi sulla sola consegna verbale 7 Sa prendere coscienza delle sensazioni in ordine alla vita vegetativa ed affettiva 8 Sa localizzare gli organi interni 3 Sa camminare bene anche avendo entrambe le mani occu pate 4 Sa correre sollevando entrambi i piedi da terra 5 Sa saltellare su un piede 6 Sa rotolare 7 Sa fare capriole in avanti e all indietro 8 Sa coordinare due movimenti contemporaneamente 9 Sa saltare la corda 10 Sa camminare su un asse d equilibrio o su una striscia disegnata sul pavimento 69 Motricit fin
101. ico del Centro e occorre chiarire chi sia il referente ultimo le competenze e le responsabilit al fine di garantire adeguate metodologie contenuti e risposte In questo caso si prevede un iniziale valutazione limita all a rea di intervento richiesta e in seguito un programma di lavoro stabilito e gestito dall educatore con supervisione del respon sabile del Centro 6 2 Presa in carico totale l intervento affidato alla re sponsabilit di due educatori che 6 2 1 all interno di un incontro con la famiglia raccol gono i dati anamnestici anagrafici familiari personali e am bientali 6 2 2 stabiliscono gli obiettivi e i tempi di intervento secondo un programma di lavoro che comprende le quattro direttive operative trama di rapporti salute psicof sica aspetti cognitivi manipolazione del realt che mirano ad un inter vento globale e al realizzazione della persona in quanto tale 7 La prima fase dell intervento educativo consiste in un osserva zione che attraverso un contatto emotivo rappresenti la prima occasione pet la costruzione di un rapporto ai fini di una valuta zione delle direttive di intervento contemplate negli obiettivi che seguiranno Tale attivit normalmente della durata di 3 mesi con una frequenza di 2 3 giorni la settimana effettuata dai due edu catori responsabili del ragazzo preso in carico All osservazione dedicheremo un capitolo successivo a cu rimandiamo per il detta glio
102. ie sugli oggetti spin gere far rotolare lasciare tirare battere sollevare soffia fte 129 promuovere azioni che consentono al ragazzo di rilevare i ri svolti ottenuti valutare la familiarit o l estraneit dell oggetto cominciare da attivit che non richiedano alcuna organizza zione sociale e partendo da esercitazioni individuali favorire il passaggio da attivit individuale e attivit coopera ti va di interazione con gli altri attraverso il paragone delle osservazioni delle idee fare domande per stimolare l analisi dell esperienza come ad esempio stimolare la presa di coscienza del modo in cui l ef fetto voluto stato prodotto come hai fatto a cercare di spiegare le cause perch hai fatto cos oppure perch successo che E importante inoltre comprendere che cosa pensi spontanea mente il ragazzo Infine per favorire lo sviluppo delle categorie logico matematiche il percorso metodologico consiste in mettere in relazione oggetti eventi azioni costruire insieme oggetti mobili e stabili corrispondenti usare un linguaggio di quantificazione e di comparazione tra gruppi di oggetti abbastanza tanti di pi di meno verificare procedimenti di ragionamento e di argomentazio ne Suggerimenti pi approfonditi si possono trovare nel libro gi citato di cui diamo qui le indicazioni BETTINI TOFFOLI Un occasione in pi Nicolini Editor
103. ieste espressi e non d rispondere e laddove necessario rielaborare anche verbalmen te in maniera adeguata creando le condizioni per una ulteriore evoluzione In tal caso si pu parlare di relazione terapeutica rapporto 152 specifico e particolare fondato sulla tecnica agito da operatori formati ad hoc limitato nel tempo e nello spazio rispondente ad un bisogno parziale necessario solo ad alcuni 153 SCHEMA INDICATIVO DI OSSERVAZIONE A Trama di rapporti 1 Osservazione del rapporto all interno del C S E a con l educazione dei riferimento modelli aggressivo provocatorio seduttivo tendente all isolamento propositivo di s canali corporeo verbale spaziale oggettuale cose tipo simmetrico collaborativo collusivo oppositivo fusionale triangolazioni b Con il personale non educativo modelli esiosa ganal riti UP ii c Con eventuale assistente domiciliare imode y acanto panali aa ana UP iii d Con eventuali volontari modelli 0 0 canali ninna PO i ae 154 e Con il piccolo e grande gruppo modcbicgae ADAM iii f All interno del contesto familiare B Salute 1 Aspetto organico come vestito a aspetto generale come si muove uso eventuale di farmaci aspetti sensitivi b sviluppo neurologico aspetti sensoriali aspetti motori c Malattia o sindrome di base d norme comportamentali e autosufficienze
104. ime di handicap fisico o psichico spesso dubbie riconse gnando cos ai genitori dopo essersene professionisticamente ap propriato un essere ontologicamente mutato da figlio a handicappato cui dedicare sacrificalmente vita salute beni pensie ri insomma da adoperare Pensieri soprattutto troppi nel pregiu dizio cieco che nel o per il loro handicap questi soggetti pensino meno poco siano meno umani Ma no pensano e troppo in ec cesso in continuazione non fanno altro cerebrolesi Dawn spasti ci motulesi congeniti afasici deficitari diversi insufficienti mentali traumatizzati caratteropatici e tutte le sindromi di Marfan e Co ckaine del mondo o da X fragile e ancora ancora in tutta questa immensa corte dei miracoli Ecco la grave negazione cui questi sog getti sono soggetti negazione del fatto che nel pensiero questi ma lati sono troppo non meno umani Pensano male certo ma nel senso per esempio che pensano male di te che li pensi tanto male Nel pensar male siete uguali notiamo anche la sfumatura morale dell espressione corrente pensar male Pensano e in particolare pensano in continuazione hanno tra gicamente sempre pi tempo per fare questo per non fare che que sto il loro handicap Prendiamo dunque handicap alla lettera ma poco sportivamente uno svantaggio reale rispetto agli altri umani psichico o fisico che sia lo handicap diagnosticato in partenza che ogni giorno settimana mese
105. ine si potr affermare che siamo di fronte a dipendenza totale dipendenza parziale se 11 a comincia ad eseguire da solo su consegna verbale b esegue da solo ma non con regolarit c esegue da solo ma presenta deficit motori permanenti auto sufficienza quando la persona ha piena padronanza delle abilit e le esegue in un tempo accettabile N B Nella programmazione relativa a tali aspetti occorre indi viduare ed affrontare per un tempo a volte molto lungo obiettivi realistici singoli e particolari passando ai successivi solo quando questi sono raggiunti in modo certo e trasferibile Riteniamo fon da mentale l impegno educativo in questo campo in quanto im portanti per la dignit della persona e per il diverso carico che il diverso livello di autosufficienza determina in coloro che stanno a fianco della persona stessa Tali capacit rientrano nella finalit ge nerale del nostro lavoro riabilitare a vivere nel contesto sociale Anche in questo si evidenzia l ottica di tipo educativo riabilitativo che perseguiamo contro una logica di mera assistenza che perpe tua la passivit della persona 1 Le autosufficienze di primo livello Igiene personale 1 Si lava le mani 1 1Usa il sapone 1 2 Non usa il sapone 1 3 Sta davanti al lavandino pet l intera operazione 1 4 Si lava sia il palmo che il dorso della mano 1 5 accurato nell azione 1 6 disattento nell azione 2 Si lava la faccia 2
106. ione con un altro questa riconosciuta dall educatore non dal sog getto per cui permane la non distinzione fra S e NON S Tuttavia la presenza dell altro propone una iniziale linea di con fine l energia psichica si focalizza su qualche canale privilegiato in rapporto a tale presenza sguardo mimica tratto espressione vocale 2 L uso dei canali sensitivi e sensoriali e degli aspetti motori all in terno del rapporto significativo con l altro facilitano un in tegrazione ulteriore del SE 3 Man mano che il rapporto si approfondisce la presenza dell al tro pu a ragion veduta rinforzare determinati comportamenti questi diventano il terreno della relazione iniziale fra i due e so no poi guidati ad evolvere in senso positivo dall educatore at traverso modalita di volta in volta diverse ma sempre privi legiando esperienze corporee rispetto alla comunicazione ver bale 4 La polarizzazione del SE un processo per molto tempo passi in avanti si alternano a brusche regressioni 5 Tale processo avviene tra due pericoli costanti angoscia di non integrazione presa di coscienza di un SE separato ma frammentario e perci estremamente vul nerabile angoscia di integrazione presa di coscienza che ogni cambiamento esige fatica che pu essere temuta e rifiutata Ci pu essere o non essere motricit ma questa conserva carat teri particolari c una tendenza alla ripetizione di moviment
107. ioni in tal caso l IO sembra naufragare nel S e perdere il rapporto con la realt IO INTEGRATO 1 2 3 4 5 La personalizzazione notevole in particolare la capacit di giudizio su ci che accade significativa c una certa capacit di scelta con motivazioni plau sibili l esame di realt espresso a livello verbale c un buon orientamento nello spazio e un certo orienta mento nel tempo c la capacit di acquisire schemi di comportamento nuovi in tempi accettabili la capacit di pensiero consente apprendimenti di ti po culturale l assetto generale dell IO elastico capace di assor 98 bire cambiamenti di una certa entit e di tollerare a un certo livello di frustrazione Esempi di modalit operative sulla II direttiva a FISIOTERAPIA Contesto a palestra spalliere parallele specchio da fisioterapia pallone bobath tappeto e lettino da fisioterapia piano oscillante rulli girello canadesi tripodi registratore b piscina docce armadietti palloni cerchi da fondo salvagenti palline da ping pong cannucce registratore temperatura acqua 34 36 N B In strutture pubbliche richiedere uno spazio e un orario preciso nel quale possa esserci la minor quantit di persone ester ne agli utenti del Centro e ai loro educatori Obiettivi Ricerca del benessere individuale non una forzatura verso una normalit prefissata Collegamento col pi
108. ismo del desiderio che indica come lo sguardo dell uo mo sulla realt sua degli altri del mondo sia illimitato Sofismi No esperienza comune a tutti identificabile nella sproporzione tra il qui ed ora e l illimitata capacit di pensare e di amare Nel nostro lavoro abbiamo tenuto presente che reali stico ed utile dare risposte particolari solo riconoscendo la do 13 manda globale sottesa al bisogno in caso contrario la violenza in sita in ogni posizione ideologica riemerge ineluttabilmente gene rando i guasti cui sopra accennavamo e che nel campo in cui operiamo rendono tuttora drammatica la situazione possibile letteralmente ridurre alla ragione le tecniche riscoprendone tutto il valore Si tratta di collocarle dentro un e sperienza di accoglienza elementare delluomo che riconosce nei fatti il suo essere domanda di rapporto Cos all inizio del nostro inter vento e come tessuto stabile dello stesso sta l accoglienza e la costruzione di una rete di rapporti Alcune osservazioni su quello che definiamo rapporto educa tivo non la relazione terapeutica che pu contenere se neces saria nasce dall incontro e non si identifica con una prestazione riguarda non il fare ma l essere con l altro i rapporti non sono tutti uguali Ve ne sono ad esempio di co stitutivi e di accessori vive nel quotidiano esteso alle persone e alla realt e del q
109. ivi alla prima infanzia in relazione al sonno di stufbi Paure ab areali Sviluppo motorio A quanti mesi il bambino ha alzato la testa u iii A quanti mesi il bambino ha iniziato a stare seduto da solo E andato a carponi pet spostarsi eee iii Sesija quanti Mesi sicilia Problemi successivi alla prima infanzia in relazione alla deambula zione e allo sviluppo motorio 0022 Linguaggio A quanti mesi il bambino ha iniziato la lallazione 4mesi pi di 4 mesi A quanti mesi il bambino ha detto le prime parole 48 12 mesi pi di 12 A quanti mesi ha detto frasi di due parole parola frase a18 mesi dopoi 18 mesi A quanti mesi il bambino ha detto di pi di due parole prima di 36 mesi a 36 mesi dopo i 36 mesi C stato un regresso nello sviluppo del linguaggio iii Ses AChE etA i aaa In concomitanza di quale avvenimento ssssssssssssssssressssrrrsssstreesssrreesreresssreee Il ragazzo ha imparato a cantate sssssssessssessrsssstesssteesrressrssssressntonreensrressresres Se s a Che et sni is COSA cantava iene Se esprimersi con i gesti I1 ragazzo presenta disturbi nel linguaggio Parla spontan amenter rina eee Parla pet imitazione iupurini aaa i Il ragazzo non ha mai imparato a parlare iii Il ragazzo ha avuto trattamento di ortofonia o logoterapia Se s a che et e per quant
110. izio della routine Volpi celli b Il gioco nella dinamica della vita spirituale assai pi che una attivit tra le altre l aspetto creativo della vita per quel che ha di nuovo e di pi personale Volpicelli La creativit intesa come quel livello per cui l uomo si rapporta entra in contatto e trasforma la realt In questo senso esso purtroppo pressoch assente nei ragazzi che frequentano il Centro Vederlo comparire dal nostro punto di vista uno dei segni di miglioramento notevole della situazione c Lattivit ludica consiste di due componenti quella biologica e quella psicologica Infatti il gioco da una parte esprime il bisogno di crescere e di fare soddisfa il desiderio di impadronirsi di una si tuazione in forma simbolica Freud Isaacs e dall altra il gioco e sprime una funzione di adattamento dell intellisenza alla realt umana Piaget Griffiths L attivit ludica umana si fa sempre pi complessa e articolata a mano a mano che procede lo sviluppo e la maturazione intellettua le e sociale Tuttavia gi nelle sue forme pi semplici il gioco qualche cosa di pi che un fenomeno puramente fisiologico o una reazione psichica fisiologicamente determinata Il gioco come tale oltrepas sa i limiti della attivit puramente biologica una funzione che contiene un senso L intensit del gioco non spiegata da nessuna analisi biologica G Huizinga 137 Caratteristiche
111. l lavoro come accennavamo all inizio di questi appunti un biso gno umano ma non solo questo esso una forma di com prensione tra uomo e uomo costituisce una piattaforma di mutua comprensione degli uomini fra loro Ci significa che il lavoro go vernato all interno da una ragione ad esso propria Il lavoro deve essere razionale altrimenti non potrebbe costituire la base pet una comprensione Esso crea determinate relazioni tra luomo e la materia tra il lavoratore e il datore di lavoro tra coloro che collabo rano nell ambito dello stesso processo del lavoro e infine tra il lavo ratore e il destinatario e il frutto del lavoro Tischner Etica del lavoro E con questa visione dell impegno lavorativo che all interno della Cooperativa si propone al ragazzo un educazione in questo senso essa l ultima fase dell intervento stesso avviata ad un certo punto del cammino percorso sulle precedenti tre direttive e finalizzate ad un ulteriore e pi completo sviluppo della per sona Proprio per questo non proposta a tutti e l entrare nel gruppo dell educazione al lavoro un passo deciso di comune accordo tra il ragazzo stesso la famiglia e il Centro men tre necessita di una va lutazione preliminare di cui diamo la sintesi 141 II Valutazione preliminare per la IV direttiva Dati relativi alla I direttiva a situazione familiare quali problemi b il ragazzo percepisce pensioni o assegn
112. la conoscenza e all utilizzo dei principali mezzi pubblici d Momento della merenda Contesto luogo del Centro adibito ad accogliere questo momento in genere lambito dove si vivono tutti i momenti comuni Obiettivi interiorizzazione delle regole di gruppo a parte quelle gi ricor date precedentemente sottolineiamo qui che i momenti comuni sono privilegiati pet lo sviluppo di diversi canali espressivi e per il riconoscimento di concetti temporali legati ad attivit gratifi canti acquisizione di autosufficfenze di base i ragazzi pi autosufficienti possono mostrare la propria capaci t attraverso lo svolgimento di piccole mansioni Modalit 1 il gruppo si dispone in modo circolare con al centro il carrello della merenda 2 nel rapporto 1 1 un volontario pu sostituirsi all educatore da cui prende le consegne e con cui verifica il lavoro 36 3 necessario che educatori operatori e volontari si siedano tra i ragazzi in modo da determinare un filtro adeguato tra l uno e l altro 4 l adulto interviene sulle operazioni solo quando ci stretta mente necessario mentre il lavoro fondamentale resta quello di una compagnia capace di contenimento e nella eventuale sollecita zione verbale N B Con tale momento termina in genere la giornata di frequenza al Centro ci significa che mentre alcuni riordinano gli altri edu catori e volontari attendono con i ragazzi l arrivo dei genitori o di qu
113. larci di accettare le nostre cure e i nostri sforzi In ci egli terribilmente logico anzi rigoroso nel senso pi freezing delle parole rigore come quello dell inverno o dei regimi politici e penali pi severi E in ci egli esercita una ve fa e propria competenza Zene duro nella propria malattia In altre pagine ho avuto occasione di parlare di una competenza psicopato logica dei soggetti di tutte le malattie psichiche Cercare di curare cercare di aiutare qualcuno a passare dalle ristrettezze della compe tenza psicopatologica alla possibilit di ricchezza della competenza psicologica cio normale Questo ci fa concepire la Psicopatologia di cui sto parlando come quella fondata sulla competenza psicologi ca di ognuno il che ripugna a tutta la nostra cultura sempre pi al passare dei decenni Se proseguissi mi spingerei a chiamare libert una tale competenza Come non vedere allora a titolo di caso parti colare che curare significa far passare il soggetto da utente a committente ossia uno che domanda di propria iniziativa e con propri mezzi la collaborazione di un altro che chiamiamo Psicolo go Nella nostra civilt scomparsa una delle distinzioni pi impor tanti quella tra professione e competenza Non si tratta di rigettare la professionalit ma di mirare a subordinarla alla competenza 4 Ingenuit innocenza Non appena si abbia un sapere psicologico non si confondono pi innocenza e in
114. li loda e reazioni affettivo emotive della madre e del padre ed evoluzione gravidan mantenimento o cambiamento del quadro familiare prece dente CONSEGUENZE sesssssseeeeeserrrrereerrrrereerrreeeenrrreeeeerrererrererrrreeeerrereeeeereeeeeererereereene 55 56 Rapporti coni parentivi ili i lata Rapporti Con ACi agile illa alio z Rapporti con conoscenti Rapporti con istituti specializzati u ri Rapporti con specialisti Rapporti con associazioni movimenti Con qual frequenza riunioni Quali tra questi rapporti la famiglia ritiene pi significativi Che tipo di difficolt incontra la famiglia nel relazionar si a questa realt 57 2 2 1 Qualit del rapporto tra membri dal nucleo specificare se di diffi colt o di consolidamento tha genitori on a a r illa Li I MA ia IR I 2 2 2 Qualit del rapporto tra membri dal nucleo specificare se di assenza di difficolt di rifiuto di accettazione TIA E A e la madre e viceversa z 58 DIA cai e il i fratello i e viceversa i EEA E EE AAR e la e sorella e e viceversa sss Tra e altri componenti del nucleo familiare e viceversa AKAZZAX Z ZZZZZZZZZZEZEZZEZEZZZZZEZZZEZZZZZZZZZZZZZZEZ DR 2 2 3 ha un rapporto privilegiato con un membro della fa miglia Corn Chit sua lla lia iaia Perch mansione frequenza Li 2 2
115. lo Cooperativa Incontro a Firenze All Anaconda abbiamo preso in gestione un altro Centro So cioeducativo dell U S S L di Varese con cui siamo convenzionati abbiamo avviato un servizio di Assistenza Domiciliare e stiamo ri strutturando un ala dello stabile che occupiamo attualmente di tre piani per farne un Centro residenziale Dallo stupore per questo tipo di esperienza e sviluppo nata l idea del libro esso contiene riflessioni sistematizzate spunti da analizzare domande aperte dedicato agli amici con cui ho co minciato ai tanti che si sono aggiunti a coloro cui la speranza sembra essere preclusa Occorrono come si dice tra noi con Ka fka miracoli non istruzioni per l uso Maria Antonietta Aliverti Capitolo 1 IL LAVORO QUESTO SCONOSCIUTO Ci che ha reso possibile la nascita della Cooperativa L Ana conda e ci che ne garantisce lo sviluppo un soggetto caratteriz zato da una concezione realistica di tre termini fondamentali ancorch apparentemente consueti persona bisogno lavoro Alcune osservazioni in merito 1 La cooperativa nata e si sviluppata sulla libera decisione di persone nell esperienza cristiana la persona il punto di riscossa dellintera societ particella sprovveduta e disarmata eppure dotata di consapevolezza e di li bert E su questo fatto che giorno dopo giorno pu nascere e di fatto nato il nuovo l imprevisto Certo occorre avere chiaro che lo ste
116. lontario o involontario Il gesto un movimento caricato di significato A livello del sistema nervoso centrale avviene l elaborazione base per un agire cosciente e libero Tutto ci che concerne questo aspetto costituisce le funzioni superiori che riguardano l elaborazione dei dati esperienziali la lo 64 ro conservazione il loro riutilizzo la possibilit di trascenderli per un agire fondato puramente sul pensiero Tra le funzioni superiori importanti ricordiamo la somatogno si conoscenza del corpo come spazio chiuso autonomo rispetto al resto della realt lo schema corporeo esperienza non cosciente del corpo cornice delle sensazioni base per l azione e l orienta mento Ci pare utile inoltre ricordare che la coscienza non una semplice funzione ma la combinazione di un gran numero di atti vit del sistema nervoso atte a riconoscere il significato di una e sperienza e a fornire risposte appropriate a stimoli di varia natura Esiste una gerarchia degli stati di coscienza dei quali l a spetto elementare neurologico costituito dallo stato di veglia o di son no ed esistono due aspetti fondamentali di contenuto della coscienza stessa la propria persona autocoscienza e la realt al tre persone e realt materiale Da ultimo teniamo presente che il termine in conscio pu essere usato come aggettivo esempio gesto automatico senza rapporto con l attenzione o come sostan tivo intenden
117. ltro e separato da ci che uno E una scelta che ciascuno chiamato a fare per s e rispetto alla quale non si pu mai invo care a giustificazione ci che viene chiamato l assetto dei servizi o le regole dell istituzione Certamente il contesto pu porre dei vin coli come in effetti li pone ma esperienza di molti che questi vincoli non sono mai tali da impedire agli addetti ai lavori di essere ci che vogliono essere La perdita di qualsivoglia radice di solida riet il codificarsi di una concezione anonima e in ultima analisi irresponsabile dei servizi la codificazione dei processi di delega non sono eventi accidentali ma sono risultati voluti in quanto conseguenze necessitate di precise scelte operate La stessa do manda reiterata di definizione di competenze troppo spesso fi nalizzata soltanto a definire ci che non compete ci che tocca ad altri soggetti che a loro volta saranno preoccupati di definire le lo ro competenze cio di stabilire che cosa neanche a loro compete Eppure si opera all interno di un ordinamento che consente molto se non proprio tutto Ma esso costituito sostanzialmente sul principio del permesso negativo consentito tutto ci che non vietato e come tale per un verso rinvia alla responsabilit di cia scuno ma daltra parte non sanziona l ignavia E pur vero come si gi sottolineato sopra che lo stesso ordinamento non orientato a far s che si colga il bisogno reale della
118. n la religione l umanit ha sempre ecceduto nel pensare Dio al posto del pensiero e della realt di Dio Ma questa considerazione non obbligatoria mente teologale quando in un incontro nell amore si pensa l altro anzich attenderne pensiero e realt quando il prendere l iniziativa giocare d anticipo sull iniziativa dell altro quando ci si fa altro si nella patologia e si fa fallire per programma l incontro l amore e in fondo anche pensiero proprio e iniziativa propria si ripete soltanto Nella religione di troppo sef made con le solite mentite spoglie di modestia quand anche superortodossa nelle formule non esito or mai a riconoscere una patologia dell umanit una nevrosi dell umanit come la chiamava qualcuno un eccesso di umanit al posto dell accesso di Giacomo B Contri Direttore dell Istituto Il Lavoro Psicoanalitico Fondatore dello Studium Milanese Nota dell Autore Consentendo alla diffusione su Internet del volume La psicosi dell handicap a tredici anni dalla sua prima pubblicazione ritengo utile fare alcune precisazioni Innanzitutto i dati di contesto riportati nel volume sono riferiti ad un preciso momento storico e riflettono la situazione nella quale ha avuto avvio e si sviluppata l esperienza de L Anaconda Oggi molte cose sono cambiate Ci che ritengo conser vi piena attualit il modo affrontare quella che correntemente ma impropriamen
119. nali di tipo emotivo ansia irritazione risentimen 116 to fisico stanchezza sordit intellettivo linguaggio logica concreta astratta b fattori ambientali di tipo fisico rumori suoni disturbi sociali presenza di altre persone Riportiamo qui di seguito un possibile inquadramento dei di sturbi del linguaggio e una scheda come spunto operativo pet valutare la situazione 117 SINTOMI E SINDROMI FONIATRICHE afonie meccaniche periferiche verbale Sintomi Dislalie Disgrafie Disortogratie Dislessie Discalculie Diagrammatismi Mutismi ecc Mutismo Danno cerebrale Non danno cerebrale ia Danno uditivo Non danno uditivo Possedeva il il linguaggio linguaggio Sordomutismo e dislalie audiogene Afasie disfasie mutismo afasico Con danno Senza motorio danno Audiomutismo Mutacismo motorno Ritardo semplice di zic Anartrie linguaggio lt E disartrie Assenza oO disfasie g 22 mutismo ritardo di evolutive 5 38 linguaggio secondario mutismo oligofrenico anartrico 118 1 Disfonie o afonie patologia organica e funzionale dell effettore la ringeo 2 Dislalie organiche o meccaniche periferiche patologia organica delle ca vit degli organi di risonanza e di articolazione 3 Turbe del flusso verbale balbuzie farfugliamento tachilalia 4 Afasie disfasie o mutismo afasico tutte le alterazioni dei vari canali comunicativi dov
120. nato alla precisa e decisiva distinzione che bisogna compiere tra patologia psichica e handicap questa la diagnosi dif ferenziale di cui si tratta anzitutto prima di quella tra handicap di versi Dire malattia psichica dire identica a quella di tutti gli altri soggetti senza handicap Gli handicappati sono nevtrotici psicotici perversi cozze ogni altro L eccesso di umanit di questi malati non loro particolare non ne fa una categoria umana e sociale a s Il lo ro eccesso di umanit la mia definizione di psicopatologia lo stesso di te me lei lui Non lo sappiamo o vogliamo riconoscere in loro perch non lo sappiamo o vogliamo riconoscere in noi Uma no troppo umano secondo l espressione di quel filosofo Nella malattia psichica noi non regrediamo all animale neppure volendo lo non ne abbiamo la possibilit nella malattia psichica noi abbia mo solo la possibilit di progredire regressivamente in umanit ci che chiamo eccesso di umanit ma ci avventuriamo ben avven turisticamente bisogna ammettere nelle peggiori so 4zzor che la qua lit detta umanit ammette tra quelle delle sue possibilit che sono le pi drammatiche e infelici Una dubbia scusante per la nostra ignoranza ci offerta dall estelica delle patologie psichiche innestate su uno handicap spesso lo ve diamo bene con i nostri occhi un estetica del disgusto dello sgra devole del dissonante del repellente
121. ncora in vita potremmo immaginarli ancora l a fare lo stesso aspettando Godot nello stupido regno di uno stupido gno stico Dio handicappato Quale uso di s offriva alla sua utenza se non quello di supporto di una escalation sadica della patologia del soggetto E quanto a lei quale crescita poteva avere cos fissata anche lei in un errore senza neppure la luce di una questione non dico la sua professionalit come ancora non si diceva all epoca ma la sua umanit la sua vocazione la sua competenza di soggetto Questa storia non istruttiva se non negativamente Questo li bro di Maria Antonietta Aliverti istruttivo positivamente Ho udi to l autrice definirlo uno strumento di lavoro lo Lo per cogliere con precisione una distinzione l dove invece si fa di tutto per oscurarla la distinzione di ci che tra breve chia metr l eccesso di umanit di questi soggetti ossia la loro malattia psi chica dal suo angolo di incidenza ossia lo handicap propriamente detto che della malattia non causa n condizione n premessa logica ma occasione equivoca Non lasciamoci sfuggire la scelta della parola handicap che nel pi lieve dei casi una scelta da umorismo nero Infatti il suo si gnificato originario e attuale preso dal lessico sportivo in cui desi gna uno svantaggio s ma quello assegnato in una competizione a quello che ritenuto superiore Un dizionario etimologico il Corte lazzo
122. ndogli in questo modo un piacere funzionale nascente dalla percezione sensoriale e poi dalla esecuzione motoria in quanto tale Riteniamo di grande importanza specialmente per coloro che sono coinvolti come insegnanti educatori genitori ecc nel problema dell affronto dell handicap conoscere almeno a grandi linee i meccanismi e le abilit primarie sulla base di questi si potr formulare e progettare un programma di sostegno o di recupero secondo obiettivi reali che tengano conto delle possibilit neurolo giche fisiche ed intellettive di ciascun bambino Le attivit di recupero soprattutto in questo campo andrebbe ro attivate il pi presto possibile quando il bambino ancora mol to piccolo Di fronte ad un handicap grave sia dell infanzia che dell adolescenza sarebbe utile consolidare almeno le capacit resi due e sviluppare quelle potenziali Accenneremo singolarmente a varie capacit relative ai primi stati dello sviluppo neurologico Capacit visiva 1 Reagisce ad uno stimolo visivo 2 Riconosce la figura dallo sfondo 3 Riconosce dei particolari in un insieme 4 Vede un oggetto collocandolo nello spazio tridimensionale e sempio scendere e salire le scale 5 Individua i particolari degli oggetti 6 Individua degli oggetti delle immagini per identit di classe co lore forma dimensione 7 Associa un oggetto alla sua immagine foto disegni 8 Riconosce un colore dimensione forma per
123. ne asimmetrica flessione estremit mani a pugno testa ciondolante pi controllata riflessi arcaici movimenti degli occhi scoordinati comparsa lacrime sguardo vago si fissa su oggetti vicini ascolta suoni leggeri versi di piacere mentre succhi 9 mesi 1 2 3 4 5 6 7 sta seduto si rigira va carponi tenta la stazione eretta prende con una mano oggetti anche piccoli tocca graffia tira gioca con le feci tocca i genitali maturazione estesa alle zone distali si avvicina agli oggetti col dito indice a volte anche con la lin gua mette ancora molto in bocca 12 15 mesi 1 2 3 4 5 6 7 mani in moto costante cade spesso a volte intenzionalmente si arrampica corre cammina all indietro costruisce una torre di 3 cubi mette in un contenitore oggetti e li tira fuori scarabocchia 3 anni 1 2 3 4 5 sale e scende gradini prima con un piede poi alternando pu imparare ad andare in triciclo fa torri da 3 a 10 cubi pu allineare cubi per costruire un treno trascina oggetti con una cordicella 6 8 anni 1 coordinazione sufficiente ad acquisire le abilit che si prefigge 71 11 13 anni 1 si sviluppano abilit 16 19 anni 1 maturit sessuale equilibrio ormonale Cenni sulle encefalopatie Le encefalopatie sono caratterizzate da a unalterazione strutturale cronica irreversibile fonte di svilup po neuropsichico deficitario b due tipi 1 est
124. ni motorie degli arti superiori consentono di a indicare le componenti del messaggio su uno schermo di COMUNICAZIONE oe NC i p E a A EA b azionare un interruttore elettronico 120 CONC lobi di che tipo procedere con la domanda successiva solo in caso di risposta negativa 4 La funzione motoria dei muscoli della faccia del capo e del collo adeguata per a la comunicazione gestuale urna b indicare le componenti del messaggio su uno schermo di COMUNICAZIONE tenia CON c azionare un interruttore elettronico COLO ASPRE REA RARO RA di che tipo procedere con la domanda successiva solo in caso di risposta negativa 5 La funzione motoria di uno qualunque dei muscoli adeguata per azionare un MIO interruUttore sannita d Che UpOr ale Stato sensoriale Udito 1 E presente unipoacusia ciiiiiinne 2 Sono presenti agnosia UOVO lai altri disturbi percettivi uditivi ssciaredant disturbi della memoria uditiva alli 3 presente un afasia di decodificazione quanto interferisce con la comprensione verbale Vista 1 E presente una perdita della acuit visiva presente una perdita del campo VISIVO essers di quale problema si tratta simsuziaaai ire 2 Sono presenti ANOSA VISIVA rr a altri disturbi percettivi visivi e sesesssseeserrierrererreseess disturbi della memoria visiva laser 121 se la risposta affermati
125. no no no no no 143 2 Capacit di utilizzo di concetti di base topologici s no temporali s no quantit s no 3 Capacit di memorizzare sequenze operative minore di 3 uguale a 3 maggiori di 3 4 Capacit di apprendere per imitazione assente s no presente s no 5 Capacit di problem solving assente presente Un passo intermedio l inserimento in attivit con caratteristi che di hobby e la frequenza nelle attivit di Terapia Occupa zionale che conserva aspetti principali di terapia III La terapia occupazionale Questa professione in Italia ancora agli inizi da anni affer mata in altri paesi soprattutto negli USA dove nata ufficialmente agli inizi del 900 e dove esistono corsi di laurea e reparti apposi tamente attrezzati in ospedali e centri riabilitativi All Anaconda esiste un servizio di Terapia Occupazionale dal 1986 con una terapista a cui si sta affiancando un altro operatore attualmente in formazione Essa ha come scopo di favorire lo svi luppo e l espressione delle potenzialit della persona malata af frontando le condizioni che ostacolano questo sviluppo attraverso il fare concreto l attenzione volta alla persona nella sua glo balit e quindi ai suoi sentimenti storia personale rapporti con le persone e con la realt inanimata l attivit che pu essere espres siva artigianale di gioco o attivit legate al
126. nterprete e di aiutare il soggetto a portarli in superficie dando loro forma e struttura adeguati d di ponte attraverso questa funzione l operatore chiamato a proporsi come modello di comportamento imitabile e im mediatamente riscontrabile oltre che come filtro tra il soggetto e l ambiente nei due sensi funzionando in ci da Io ausiliario Vale la pena segnalare che l ordine di queste funzioni non casua le e che ognuna di esse necessariamente conseguente all altra es non si pu esercitare una funzione di effetto calamita se precedentemente non si messa in atto quella di contenitore Nei momenti non strutturati tali funzioni dell educatore si espli cano con la sua costante presenza fisica e mentale al rapporto col soggetto per quanto riguarda quelli strutturati oc corre che l educatore scelta spazi tempi attivit di volta in volta In partico lare per la valutazione della struttura mentale si pu creare una situazione specifica in cui la modalit di rapporto si caratterizza per una totale assenza di condizionamenti o vincoli legati a situa zioni particolari attivit e oggetti ma per la presenza dei due sog getti In tal caso si richiede all operatore un attenzione alle seguenti in dicazioni metodologiche a assumere un atteggiamento e una postura che lascino trasparire disponibilit e accoglienza b non prendere iniziativa d intervento c cogliere messaggi e rich
127. ntuizioni spaziali pi elementari vicinanza separazione in clusione di tipo topologico acquisite precedentemente a livello percettivo alla rappresentazione dello spazio in senso proiettivo cio dello spazio a seconda del punto di vista dal quale si osservano le cose destra sinistra sotto Indicazioni pi operative si posso no trovare in un libro gi pubblicato dalla Cooperativa e intitolato Unoccasione in pi vedi dopo Ugualmente per la categoria temporale si parte dal riconosci mento del tempo locale l adesso in rapporto ad un inizio ed una fine si passa al riconoscimento del rapporto di successione tempo rale oggettiva prima e dopo a questo livello la fase temporale e spaziale sono unite infine si propone la separazione della categoria spaziale da quella temporale mentre quando durante intanto e 128 dove Il percorso pu essere caratterizzato sia dal ricorso ad azioni co nosciute sia a punti di riferimento fissi progressivamente riferiti al giorno alla settimana al mese Successivamente si pu anche arrivare al concetto di durata e di intensit A questo proposito assumono grande importanza il rac conto di esperienze vissute o di storie attraverso la verbalizzazione e la drammatizzazione La comprensione delle sequenze temporali maggiore se si stabilisce una corrispondenza con lordine spaziale Le attivit didattiche finalizzate alla presa di coscienza delle strut ture s
128. nziarli e cominciano a costi tuirsi quel li che possiamo chiamare primi nuclei dell IO N B Con questo termine intendiamo le prime rappresenta zioni somatopsichiche Ad es nel mangiare sono implicate la regione orale la percezione visiva quella tattile la cinestesica e parallelamente il rapporto con una persona la madre All inizio 3 m essa satura il bisogno del bambino senza essere ricono sciuta come altro dal bambino stesso IO apparente pi avanti c il sorriso alla presenza materna 6 m presenza di un IO ef fettore pi avanti ancora comparir l angoscia di fronte a una presenza riconosciuta come estranea proprio in confronto con figure ormai familiari I anno IO con funzione protettiva 91 Questa nascita di nuclei avviene man mano che diminuisce la soglia percettiva parallelamente si sviluppa la prima forma di comunicazione tra bambino e adulto per la verit il compor tamento stesso del bambino che la madre interpreta come co municazione riconoscendo ad esso il valore di segnale e rispondendo inconscia mente con lo stesso codice pensiamo ad es alla posizione assunta o al tono muscolare attraverso cui passano tranquillit o tensione accoglienza o ostilit e cos via Mentre pi avanti la comunicazione diventer prevalentemen te verbale nell infanzia e per lungo tempo i segnali affettivi so no la forma di comunicazione pi importante mentre sulla presenza e sulla assenza
129. o o di gesti c un uso senso motorio degli oggetti manca ancora l integrazione a livello gnosico dell azione tuttavia inizia a com 96 parire una intenzionalit comunicativa un aprirsi verso l al tro divenuto significativo ad es guardare in faccia ricercare quella persona sorriderle dare e ricevere oggetti 7 Parliamo in ogni caso di S quando guardando il comporta mento del soggetto ritroviamo un modulo di esperienza ante riore alla distinzione tra fisico e psichico tra soggetto e oggetto tra psiche e persona o almeno in una regione dove questa distin zione inoperante Giannini 8 In ogni caso occorre riuscire a ristabilire con il soggetto una co municazione positiva risvegliando l interesse verso l altro IO NASCENTE 1 L altro comincia a tratti ad essere identificato come tale grazie soprattutto al suo iniziare a porsi come diverso e alla parallela integrazione dei nuclei dell IO 2 Inizia l accettazione degli atteggiamenti frustranti oltre che di quelli gratificanti dell altro 3 Avviene la presa di coscienza di s come IO corporeo sia come identit sia come contenuto cognitivo LIO unitario unico importante mosso da una volont capace di entrare in rapporto con un altro 4 Dalle rappresentazioni frammentate S e non S all incontro tra due soggetti scoperti nella propria unicit e globalit io e l altro 5 Si avvia lo sviluppo delle principali funzion
130. o sono quelli di tipo tonico Sappiamo che il tono in un primo momento a introdurre nel neonato il movi mento anche se di tipo riflesso che solo in seguito diventer in tenzionale Nel dialogo tonico con la madre dialogo in cui si alternano momenti di tensione rilassamento legati alla soddisfazione o me no dei propri bisogni fisiologici sensoriali e pulsionali il bambi no ha la possibilit di percepire la presenza del proprio corpo nella sua duplice realt tensione distensione e di utilizzare il movimento per scoprire la realt nelle sue diverse modalit E con questo tono che il bambino vive ed esprime le proprie emo zioni e coglie quelle altrui che esteriorizza le sue intenzioni e co glie quelle altrui E in questo dialogo tonico che si viene a strutturare la fiducia di base verso di s e verso l altro E da questo dialogo che in assenza dell altro nasce la sensazione che manca qualcosa al proprio cor po cio manca chi pu soddisfare in maniera adeguata ed im mediata il proprio bisogno corporeo La mancata presenza del corpo tisposta della madre all emerge re di un bisogno evidenzia il desiderio la cosiddetta spinta moti vazionale e di conseguenza inizia a comparire il pensiero che ser ve a riempire in altro modo questa mancata risposta questa pre senza corporea e il concetto dell altro via via inizier a sosti tuire il corpo presenza dell altro La frustrazione come assenza dell altro obbliga
131. o tempo uu Controllo sfinterico Ache et il bambino ha raggiunto il controllo sfinterico anale A che et il bambino ha raggiunto il controllo sfinterico vescicale diurno o not turno A che et e quali metodi ha usato la mamma per farlo smettere di spotcatsi durante il giofno i e 49 Il controllo sfinterico ha avuto dei regressi Se s a che et in concomitanza di quali circostanze Il controllo sfinterico non mai stato raggiunto Non mai stato iniziato un tentativo pet il taggiungimento di tale obbiettivo Se s descrivete le modalit per quanto tempo e a che et Vaccinazioni fatte dal bambino polio orale s no a che et tubercolosi s no a che et uuurrrizan ze ione vaiolo s no a che et tetano s no a che et altre specificare anche la data Malattie infettive fatte dal bambino Morbillo et Orecchioni et Scarlattina et Pertosse et Varicella et Rosolia et Quarttamalattia et Difterite et SAMI aerea DN RR ar em 50 Interventi chirurgici Il ragazzo ha subito interventi chirurgici Pet che periodo sari alia Esiste un EEG s no n r Trascrizione COn d amp Ab italia alain Esami allegatio 00000 000000000000 000000000000000000000000 000000000000
132. ociale significa luogo in cui attuare una strate gia riabilitativa complessa e rispettosa dei tempi di ciascuno ma significa anche non trasformare ogni attivit della vita quo tidiana il gioco ad esempio come il movimento come l andare in piscina in tecnica come la ludoterapia la fisiote rapia lidroterapia ogni gesto della vita di tutti i giorni per 11 persone cos educativo perch coscientemente finalizzato e momenti di questo genere vanno mantenuti e incrementati anche in famiglia da una presenza attiva e consapevole 5 Centro Socio Educativo dunque anche come ambito di inte grazione immediata fondata sul mettersi in gioco di ogni operatore rispetto ad obiettivi espliciti e condivisi tra il so ciale e il sanitario tra il tecnico e il non tecnico luogo di valo rizzazione di ogni risorsa in un lavoro per la salute che costruisce anche professionalit nuove Tutto ci riguarda alcuni punti nodali del problema handicap quali la tipologia e la distribuzione dei servizi la formazione del personale lutilizzo delle risorse secondo efficacia ed efficienza ma evidenzia innanzitutto una esigenza fondamentale il lavoro nel campo dell assistenza sanitaria come per altro in ogni am bito richiede la presenza di un soggetto il fattore umano la prima ineliminabile risorsa delle nostre opere Parlare di fattore umano significa affermare che gli operatori sono lelemento principal
133. ogni potere ha paura cos ad esempio l ideologia anche scientifica congela le conoscenze evitando di te ner aperta la ricerca Il dia logo che ci preme tener vivo con chiunque ci legga su queste tematiche pieno di rispetto esso na sce non da una autolimitazione ma dalla coscienza dell imperscru tabile destino di differenza che caratterizza ogni uomo Occorre accettare la diversit non accettando nell altro solo ci che a me pare possibile tollerabile legittimo E tutta via la questione della verit resta centrale nel nostro come in ogni altro lavoro poich essa ci che pu giudicare il potere senza questo riferimento il potere stesso si autogiustifica diventando pi o meno sottilmente violento Notiamo che dire che occorre porre centralmente la ve rit non significa definirla ma costruire luoghi e modalit di lavo ro in cui il rapporto con essa la ricerca e l incontro con essa pos sano vivere e vedersi Luoghi dunque fisicamente incontrabili Ora la persona nasce da un rapporto cresce e si sviluppa in un rapporto il terreno di sviluppo per ciascuno un appartenenza unica possibilit di autoriconoscimento infatti nello sguardo dell altro che ci si riconosce ciascuno di noi ad es ha un co gnome che lo definisce come appartenente a in essa si pu fare l esperienza di una reciprocit comunicativa e di una legitti mazione dei bisogni Occorre allora di fronte a una situazione dramm
134. ogo qual che sia il loto ruolo riabilitatori e 175 ducatori psicologi fisioterapisti inservienti medici psichiatri neu rologi assistenti sociali Non possono regredire nonch all animale al non psicologo Lo fanno L esserlo dipende da che lo sappiano e vogliano Ma vale qui quanto sopra la Psicologia di cui si tratta qui non ha oggi dei Corsi che la insegnino universitari o extrauniversi tari Negli incontri con gli operatori di questo campo ho detto e ri petuto vi parlo come a Psicologi per anticipazione anche se non lo siete ancora questo giudizio temporale non ancora riguarda tanto voi quanto la Psicologia di cui si dovrebbe trattare 3 Competenza professione s opportuno apprendere tutto ci che in questo campo ai giorni nostri passa ufficialmente sotto la parola professione qual siasi cosa valga Fatto questo un po come si direbbe con la mano sinistra non con questo anzitutto che si opera realmente in questo campo Come ho accennato sopra persino l argomento tan to strumentalizzato nei nostri anni come gi in passato della pro fessionalit necessaria e sufficiente per compiere la diagnosi differenziale diviene non inutile ma debole e subordinato rispet to a un altra e primaria diagnosi differenziale quella tra handicap lo si voglia fisico o psichico e malattia psichica Senza questa diagnosi quella si trasforma nel proprio opposto ossia in incapacit profes
135. olgersi in tutto l arco del suo esistere attraverso quell in tervento educativo che pu essere svolto in famiglia in am biti diversi di convivenza in strutture quali i Centro socio educativi Per quel che riguarda l inserimento scolastico esso non 135 pu essere scelto ideologicamente come unico ambito di ap prendimento anche perch questo autorizza a non ricercare e meno ancora a realizzare ambiti pi adatti Alla scuola chiediamo tuttavia d accordo con molti che in essa quotidia namente lavorano di ritrovare il valore educativo e la pro fessionalit che le sono proprie e che sia aperta a tutti i cittadini secondo modalit adeguate ai singoli soggetti An che nella scuola la base di partenza quel rapporto edu cativo le cui coordinate principali restano quelle accennate addietro e gi esistono sparsi e poco appariscenti segnali di ripresa in questo senso Con gli insegnanti appassionati al proprio insostituibile lavoro e in particolare con gli amici di DIESSE continueremo a lavorare Capitolo 12 IL GIOCO NATURA E CARATTERISTICHE Natura a Il gioco si prospetta non come l attivit del bambino e nemmeno come una attivit sua sebbene come la stessa apertura e disponibilit dello spitito ad un fare ed agire personale e proprio quando pare destino della condizione umana di ricondutci a con tendetci via via inavvertitamente la meraviglia del mondo e della vita per relegarci nell ordine impiegat
136. on un contenuto adeguato alle possibilit di comprensione 109 III Canali comunicativi principali gi stato detto che il fondamento di tutta la nostra metodo logia il rapporto ma il rapporto inteso come occasione di zncontro altrimenti anche il rapporto pu diventare qualcosa di rigido e formale e non rappresentare pi una novit tra due persone Ora questa possibilit di incontro lo scopo del rapporto e quello che incontro non la patologia dell altro le sue difficolt le sue capacit le sue caratteristiche ma ci che incontro un tu un altro con un nome ben preciso con una sua unicit e vi ceversa l altro incontra me Questo il motivo per cui nel nostro lavoro educativo e riabilitativo diamo molta importanza alla co municazione Essa da una parte uno strumento come entrare in rapporto con un sordomuto per esempio che va imparato e affinato dal l altra una dimensione Inoltre anche un fattore che costrin ge ad una attenzione alla realt della persona non ad unidea di essa Se vero che questa capacit di entrare in comunicazione qualcosa che pu essere imparato perfezionato ci che deve sta re all origine in ogni caso l interesse per l altra persona Solo se c questo interesse uno ricerca le strategie pi adeguate per en trare in comunicazione e questo desiderio non qualcosa che si pu studiare Ci che innegabile limportanza del p
137. onali 2 metaboliche c classificazione 1 secondo la causa prenatali a embriofetopatie esempio rosolia b aberrazioni cromosomiche esempio Down c malformazioni genetiche esempio meilomeningocele petinatali a sproporzione fetopelvica b parto distocico post natali a traumi b meningoencef aliti c vasculopatie cerebrali d neoplasie 2 secondo il quadro clinico secondo Prechtl neonatale a neonato ipoeccitabile b neonato ipereccitabile c neonato ipotonico d neonato ipertonico e convulsioni post neonatale 72 sindromi spastiche deficit di forza ipertonia elastica iperflessia tendinea Tipi monoplegia deficit di forza a un atto emiplegia deficit di forza a un emicotpo emiplegia doppia deficit di forza ai quattro arti pi evidente agli arti superiori diplegia deficit di forza ai due arti superiori o inferiori te traplegia deficit di forza ai quattro atti sindromi coreoatetosiche o discinetiche movimenti coreici rapidi variabili aritmici afinalistici con l e mozione col riposo movimenti atetosici lenti tentacolari delle mani del viso della lingua sindromi distoniche nel tentativo di compiere un movimento il cor po si fissa in posizione anomala sindromi atassiche ipotonia diffusa deambulazione a base allargata sviluppo intellettivo normale N B Il termine cerobropatia oggi
138. one con sistenza superficie temperatura 7 in grado di riconoscere ad occhi chiusi un oggetto conosciu to usando solo il tatto 8 E in grado di scegliere ad occhi chiusi tra pi oggetti conosciu ti quello indicato 67 Capacit olfattiva 1 Reagisce ad uno stimolo olfattivo piacevole spiacevole in modo adeguato 2 Riconosce sostanze note tramite l odore 3 Riconosce tramite l odore una sostanza nota tra le altre Capacit gustativa 1 Reagisce ad uno stimolo gustativo piacevole o spiacevole in modo adeguato 2 Riconosce sostanze note attraverso il gusto 3 Riconosce tra altre delle sostanze note attraverso il gusto 4 Distingue i sapori discriminandoli tra caldo freddo dol ce amaro aspro piccante Motricit globale 1 Sa strisciare e andare a carponi in schema crociato 2 Cammina in posizione eretta in schema crociato 3 Sa camminare bene anche avendo entrambe le mani occu pate 4 Sa correre sollevando entrambi i piedi da terra 5 Sa saltellare su un piede 6 Sa rotolare 7 Sa fare capriole in avanti e all indietro 8 Sa coordinare due movimenti contemporaneamente 9 Sa saltare la corda 10 Sa camminare su un asse d equilibrio o su una striscia disegnata sul pavimento Motricit fine 1 Sa lasciare la presa volontariamente quando ha in mano qualche cosa 2 Sa prendere un piccolo oggetto usando l opposizione polli ce in dice 3 Sa prendere un piccolo oggetto usando l opposizione polli ce in d
139. one di benessere In questo momento importante un rap porto stretto educatore ragazzo al fine di garantire a quest ulti mo una sensazione di successo attraverso una prevalente comunicazione verbale b TERAPIA PSICOMOTORIA Contesto ambiente specifico sempre lo stesso in modo da essere riferito con estrema immediatezza alla attivit tale ambiente deve avere le caratteristiche di tranquillit assenza di rumori disturbanti agibilit assenza di ostacoli inutili accoglienza deve comprendere possibilmente anche una zona con tappeti moquette cuscini A disposizione dell ambiente ci devono essere i vari materiali usati generalmente per la psicomotricit vedi elenco presente nel lo schema indicativo per l attivit di educazione psicomotoria te nuti possibilmente in contenitori in modo da non disperdere l attenzione e permettere di far emergere delle preferenze e di conseguenza delle scelte da parte del ragazzo Oltre a tali materiali sono utili quelli che per loro natura posso no favorire la comunicazione esempio telefoni comunicanti regi stratore lespressione anche grafica esempio spazi da dipinge re lavagne murali colori pastelli materiali plastici e la proie zione esempio bambole peluche famiglie di personaggi di ani mali burattini Va sottolineato che importantissimo il fatto che il ragazzo ritrovi nella stanza sempre gli stessi oggetti che sia a con
140. ono presa con le diagnosi precoci di handicap in particolare la diagnosi di autismo o di certe oscure patologie cerebrali talora immaginarie l inganno sta nel fat to che da allora il bambino avr molte probabilit di essere guarda to trattato considerato o sconsiderato come meno nell umanit e questo non solo un errore scientifico ma un delitto morale una menzogna detta o non detta ci la rende anche pi menzogna a chi non ha mezzi critici per difendersene Il che si verifica anche in et giovanile A un ragazzo molto giovane che abbia una ragazza provi un adulto che ne ha la fiducia a esprimere apprezzamenti sfa vorevoli sulla ragazza o viceversa in misura maggiore o minore un alto numero di casi ne risulter psichicamente disturbato Colgo questa occasione per aggiungere questo che secondo me un altro segno del peccato originale nella natura Esiste in natura nella zostra natura il desiderio di guarire Dalla malattia fisica o psi chica Su questa psichica molti sono facilmente d accordo che tale desiderio esiste quantomeno poco ma anche a proposito di quella fisica sulla quale tanti giurerebbero che il desiderio di guarire in 178 loro indefettibile consiglierei la prudenza si rischia di diventare spergiuri Aprirei volentieri la discussione Certo nei malati di cui parliamo qui il desiderio di guarire o del tutto assente o presente solo in tracce All obiezione che respingo che io starei
141. onte a chi Si noti bene di fronte a chi non a che cosa non si incontra un bisogno ma una per sona che ha un bisogno e che non si identifica con il bisogno stesso Una diversa posizione nega un dato elementare di realt ed perci fal sa E un dato di tale evidenza che non pu portare che a una con siderazione operare per problemi equivale a mentire sa pendo di mentire Allo stesso modo impressionante la corsa schizofrenica a separare una professionalit dalla persona che questa professio nalit sostiene di possedere Paradossalmente sembra che nell am bito dell assistenza genericamente intesa come in ambito sanitario non esistano pi uomini e donne ma solo figure professionali 166 Tutto questo per ribadire che il problema dell assistenza si gioca sulla concezione dell uomo e non pu che vivere se non di ci che costitutivo per ciascun uomo e cio un rapporto All i dentificazione della persona con un suo bisogno ha corrisposto n altrimenti poteva essere la frammentazione dell assistenza che ha tratto significato sempre di pi dall aggettivo che di volta in volta viene apposto assistenza sociale sanitaria religiosa ecc Quando non possibile apporre aggettivi allora si parla di assistenza e ba sta ma quando si dice che una persona ha ormai solo un bisogno as sistenziale in realt si usa un espressione per ad detti ai lavori che significa soltanto che su quella persona non s
142. oscenza di tutto quello che presente nell ambiente e che quindi possa scegliere tra le varie possibilit quelle che meglio si adattano alle sue esigenze e ai suoi bisogni 101 Se lavorano altre persone nella medesima stanza in altri momenti utile avere una scatola personale per ciascuno contenenti oggetti scelti produzioni realizzate Obiettivi I due obiettivi fondamentali verso cui si orienta la terapia psico motoria sono instaurare o restaurare la comunicazione e l identit del soggetto Su questi che restano gli obiettivi fondamentali si aggancia no altri obiettivi sempre importanti legati all espressione alla creativi t e alla capacit di fare operazioni mentali In particolare le varie aree di intervento che teniamo presenti nel comportamento del ragazzo sono motricit globale motricit fine e prassica percezione visiva ed uditiva organizzazione spaziale organizzazione temporale organizzazione dello schema corporeo Sottolineiamo che si parte sempre da ci che il ragazzo dalle sue possibilit limitate di affermarsi in una sorta di aggiramento e non di aggressione del disturbo che richiede l impegno di mez zi che possono apparire come una riappropriazione senso motoria ed emozionale remota Questo spesso necessario per far scattare una esperienza di piacere a volte sconosciuta al ragazzo esperienza che fonte di una nuova apertura al mondo
143. oter cogliere i segnali emersi non dimenticando che si vive un momento di condivisione intesa come un tener presente la real t per modificarla la modifica successiva 3 La fretta bandita da unattivit di tal genere importante in vece ricordare che allorch il ragazzo accetta le regole spazio temporali del setting questo diventa il contenente di ci che sta vivendo in caso contrario l unico contenente la mente del l operatore 4 Importante riconoscere che qualcosa accade prima che preoccuparsi di trovare a questo qualcosa un significato Oc corre la capacit di identificarsi e parallelamente di separarsi 5 Fondamentale resta il non contro reagire eccitazione occorre prendere coscienza dei propri vissuti e farne strumento di aiuto per l altro 6 necessario che l educatore al termine di ogni seduta raccolga le idee e le osservazioni in uno scritto ci verr poi rivisto e va lutato con i tecnici del Centro Capitolo 9 LA COMUNICAZIONE UMANA E IL SUO SIGNIFICATO I Premessa 1 Nell ambito del lavoro del Centro socio educativo a contatto con persone gravemente handicappate questo aspetto di im portanza fondamentale e deve essere presente a tutti i livelli In tendiamo dire che innanzitutto i ragazzi vanno accolti in un am bito di rapporti tra tutte le persone presenti al Centro in cui il livello di comunicazione deve essere stabilmente alto Il singolo ragazzo vi
144. pazio temporali devono collocarsi al punto di raccordo tra il momento percettivo vissuto e quello rappresentativo immaginato passando attraverso l uso dei segni convenzionali sempre pi astrat ti dall azione al gioco dal linguaggio verbale al disegno utile che l educatore selezioni le esperienze dirette e indi rette adatte ad attivare la costruzione delle nozioni a cominciare da quel le spaziali per integrare progressivamente anche quelle temporali favorisca le rappresentazioni delle esperienze secondo forme ludi che grafiche e verbali promuova la discussione sulla rappresenta zione delle esperienze comuni e non allo scopo di coordinare i punti di vista conflittuali lasciando che sia la coerenza interna alla comunicazione a risolvere i problemi e a far progredire nell uso del le nozioni spazio temportali intervenga con opportune domande sul significato attribuito alle nozioni usate prestando attenzione ai pro cedimenti di argomentazione seguiti dal ragazzo anche se rudimen tali Per quanto riguarda la categoria causale occorre far cogliere al ra gazzo le connessioni causali governate da leggi fisiche di cui prima ha coscienza dal punto di vista percettivo le connessioni causali de terminate da azioni volontarie sue o di altri e infine le connessioni casuali Il percorso caratterizzato da una progressiva separazione e dif ferenziazione tra questi tre tipi L educatore deve promuovere azioni che il ragazzo comp
145. persona e che a questo si 168 risponda quanto piuttosto a favorire il sorgere di risposte prede terminate e codificate alle quali il bisogno della persona si deve piegare Per questo all aumento dei servizi corrisponde l au mento delle situazioni che non trovano risposta perch non previste I noltre la codificazione delle risposte frammentarie secondo criteri astratti fa si che si moltiplichino gli spazi di auto definizione delle competenze e di scelta dell utenza sulla base di griglie funzionali agli addetti ai lavori e non alle esigenze delle persone L e sito in molti casi ormai un sistema estremamente costoso e rigido in cui paradossalmente la persona deve adeguarsi alle strutture e non vi ceversa Ci che in gioco a questo punto se questo sistema operi an cora nell interesse pubblico posto che ormai di tutta evidenza che l appartenenza di un servizio o di una struttura ad un Ente Pubblico non rappresenta in questo senso garanzia alcuna Esistono fatti nuovi sia per iniziativa di soggetti privati che di operatori pubblici il punto che vengano riconosciuti come tali e come esempi riproducibili e non gi come elementi di disturbo in un contesto in cui nessuno chiede conto a nessun altro di alcun ch Il problema di fondo che di solito qualcuno dice per fortu na gli ufenti dei servizi sociali non hanno molta possibilit di lamentarsi e la richiesta che troppo spesso viene fatta esplicita m
146. poi in quelli pi strutturati a discrezione dell operatore prima all interno del Cen tro poi all esterno L operatore presenza sia dal punto di vista fi sico sia dal punto di vista di uno spazio mentale un potsi accanto gratuito e costante 2 Costruzione di un rapporto di fiducia Si costruisce nel tempo minimo 3 6 mesi mantenendo nel rapporto un atteggiamento poco direttivo in cui la gratificazione prevalga sulla frustrazione Quando il ragazzo individua l educato re di riferimento come presenza allora si pu attraverso il gio co della presenza assenza e le varie flessioni della presenza 28 passare alla fase successiva 3 Costruzione di un rapporto significativo Due aspetti caratterizzano questa fase da un lato l autorevolez za dell educatore dall altro la sua capacit di far fronte a ogni si tuazione di disagio del ragazzo 4 Trasferimento di questa significativit al secondo educatore di riferi mento Attraverso la gi citata funzione di ponte il primo educatore favorisce la costruzione del rapporto col secondo 5 Avvio all esperienza di piccolo gruppo Esso pu essere costituito secondo criteri e finalit diverse se condo i casi Ad esempio due educatori con due ragazzi diade ci possono essere diadi distinte l una fa da sfondo all altra inte ragenti ad azione incrociata collaboranti per portare a termine un compito oppure un educatore con due o pi ragazzi q
147. possibilit di un momento sintetico che unico definisce la persona nella sua tota lit griglie psicologiche sociologiche sanitarie pedagogiche si sovrappongono le une alle altre in una torre di Babele niente di nuovo nella storia come si vede caratterizzata dall incomunicabi lit Per una esperienza donata come quella della fede cattolica sia mo potuti partire da un ottica diversa il principio della compe tenza non la specializzazione ma il giudizio che non conosce gradi G Contri da qui nata la novit che ci caratterizza Secondo Freud la caratteristica del bambino di non aver biso gno di nulla per essere felice di esserci Luomo inizia la sua espe rienza come auto soddisfazione v vita pre natale ma alla nascita emerge l esperienza del bisogno mancanza diventa evidente che non di autosoddisfazione si trattava ma di soddisfazione in rapporto ad un altro la madre Lesperienza fisiologica di ciascuno una spia fondamentale per capire che l uomo non si possiede Ma l ideologia oggi domi nante nega all origine questa evidenza si ferma alla superficie e re agisce pensando di poter ridare una identit alluomo soddisfacendone i bisogni La tecnica diventa strumento per si stemare i bisogni e cos creare un organizzazione finita chiusa prevedibile controllata un illusione non si pu ridurre la quali t dell esperienza alla quantit del bisogno e tale qualit espressa dal dinam
148. ppare ed infi ne anche a consolidare il linguaggio verbale come funzione pi finemente organizzata Anche il linguaggio verbale prima di po ter funzionare autonomamente nella propria evoluzione riper corre le due tappe precedenti stadio della a azione come espressione tonico motoria e glo bale del corpo del bambino 114 stadio della stazione come capacit di selezionare e ripro durre suoni fino al linguaggio verbale propriamente detto Il bambino fino a sei sette anni non usa come mezzo privile giato il linguaggio verbale anche se parla in maniera funzional mente corretta al di l delle parole prevale lui il linguaggio cor poreo sia tonico che gestuale E con la maturazione del sistema nervoso e l acquisizione del pensiero operatorio che il bambino comincer ad usare il linguag gio in maniera maggiormente autonoma rispetto al corpo Questo punto molto importante quando si lavora per al riabilitazione del linguaggio proprio per arrivare meglio a comprendere disturbi della comunicazione Va ricordato anche a questo proposito che la parola il linguaggio che si osserva in soggetti handicappati l dove presente spesso povero ripetitivo se non addirittura stereotipato In effetti il linguaggio pi che una successione ordinata e si gnificativa di parole esso lo specchio dei pensieri e dei senti menti di una persona e riflette inoltre sia un livello di astrazione che la quantit e la
149. presenza assenza dell a dulto All inizio ci che appare l aspetto biologico ma da subito il corpo infantile non puramente naturale infatti si parla di cot po pulsionale Il bambino pur non avendo consapevolezza di vive te avverte ed esprime situazioni di disagio e situazioni di benessere le une denuncia di un bisogno le altre denuncia di saturazione di esso Le une e le altre vengono espresse in modo inconsapevole tensione o rilasciamento muscolare pianto o sotriso o altre comuni manifestazioni sono ricche di caratteri stiche personali non si piange tutti nello stesso modo come sa rebbe facilmente dimostrabile entrando in una nursery L adulto risponde interpretando il pianto come richiesta e questa se quenza contiene il primo rischio implicato nella risposta dell a dulto interpretazione univoca risposta univoca Attraverso esperienze di questo genere il rapporto si comincia a strutturare come incontro tra la soggettivit del bambino e la soggettivit dell adulto il colorito affettivo cio di significato di senso di pende da questo e passa nei gesti pi quotidiani nel come rispondo ai bisogni elementari che registro nell altro passa un contenuto di significato Il secondo rischio che l adulto corre pu essere duplice non implicare la totalit di s nel rapporto o all inverso implicarsi totalmente senza pi la capacit di guardare 90 s in azione e di giudicare questo aspetto l a
150. qualit di esperienze vissute noto che a po vert di esperienze e stimolazioni ambientali corrisponde povert di linguaggio anche nel bambino cosiddetto normale con la persona handicappata occorre proprio favorite questo tipo di stimolazioni ambientali graduandole per avere dei migliora menti del linguaggio Detto questo occorre per sottolineare che una osservazione del linguaggio verbale quando ci sono dei pro blemi disturbi di tipo foniatrico per es non facile e non si pu assolutamente improvvisare C una osservazione che anche l educatore l operatore pu fa re ma deve comunque partire da un inquadramento delle cause e del tipo di disturbo occorre una diagnosi foniatrica Per questo indispensabile la consulenza di specialisti Attraverso la valuta zione dello specialista si pu attivare a definire il quadro patolo gico e le possibilit di intervento E importante aver chiaro questo prima di iniziare qualsiasi at tivit riabilitativa anche per evitare a s e all altro frustrazioni i nutili Nell ambito della valutazione le difficolt maggiori sono dovu 115 te al fatto che manca ancora un organico e completo inquadra mento delle alterazioni comunicative dell et evolutiva e non sempre la nomenclatura dei sintomi e delle sindromi foniatriche riconosciuta universalmente Noi ci rifacciamo alla nomenclatura attuale delle sindromi foniatriche e dei sintomi utilizzata dall U nion
151. quindi rispetto all hobby dal piacere istintuale al piacere sublimato agisce secondo il principio di realt i di concepire il lavoro come dimensione e realizzazione della persona In particolare sul piano degli aspetti cognitivi occotre favorire a conoscenza dell ambito lavorativo ambiente fisico ed umano attrezzi e la loro dislocazione spaziale nell ambiente materiali anche nel senso di qualit b utilizzazione delle nozioni relative al punto a con finalit di attenzione memorizzazione di sequenze logiche autonomizzazione progressiva dell attivit lavorativa c acquisizione di capacit pratiche specifiche segare incollare dipingere d consapevolezza circa le fasi di impostazione di un attivit lavo rativa esecuzione e spiegazione del lavoro da parte dell operatore esecuzione guidata e spiegazione del lavoro da parte del ra Gazzo esecuzione libera da parte del ragazzo spiegazione del progetto e dell esecuzione da parte dell ope ratore spiegazione del progetto e dell esecuzione da parte del ra gazzo Occorre quindi prestare attenzione affinch attraverso il lavoro la persone possa avviare rapporti collaborativi di condivisione con altri e con l ambiente percepitsi come protagonista del lavoro e portatore di dignit sociale produttiva e utile alla societ Capitolo 14 L OSSERVAZIONE 1 L osservazione nell ambito della metodolo
152. re distinguere quelli fondamen tali quelli importanti quelli accessori V Esempi di modalit operative inerenti la prima direttiva a Momento di animazione comune Contesto locale centrale del C S E poltrone disposte circo larmente e in modo che ogni persona possa vedere le altre evitare posizioni emarginanti ogni educatore sta accanto ai propri ragazzi Obiettivi facilitare la partecipazione dei ragazzi attraverso la richiesta di ci che preferiscono e attenersi al genere prescelto Far comprendere le regole di gruppo ad esempio a stare nel gruppo b attenzione rivolta a chi parla c partecipare al gioco comune d conoscere gli altri componenti del gruppo e usare i diversi canali espressivi vocale gestuale corporeo 33 Modalit possibilmente il gruppo deve essere guidato da due educatori con la funzione di conduttori un momento di grande grup po prima di iniziare creare un momento di silenzio attesa scelta del tipo di attivit e proposta di questo b Momento del pranzo Contesto locale del Centro adibito ad accogliere il momento del pranzo Tavoli disposti in modo di favorite sia piccoli gruppi sia gruppi pi numerosi Obiettivi Conoscenza e corretto uso degli ausili Acquisizione di autosufficienze di base Osservazione delle sequenze logiche che compongono il pranzo Interiorizzazione delle regole di gruppo Approfondimento della conoscenza e dei rappotti
153. re nel secondario sarebbe la base dell idea zione 92 Successivamente la domanda non pi nascosta nel bisogno emerge come desiderio cosciente Quand anche tutti i bisogni fossero soddisfatti resta nel bam bino ed esperienza ripetuta nel corso della vita di ognuno u n insoddisfazione ed emerge allora quello che chiamiamo desiderio testimone di un assenza esso indica l insopprimibile tensione ad un di pi l essere irrevocabilmente umano mo stra nella sua stessa struttura una discordanza fondamentale da un lato una capacit il limitata di pensare e volere dall altro una capacit limitata di fare la distanza tra desiderio e realt la principale sofferenza umana L emergere di tale esperienza il prenderne coscienza il cerca re risposte ci sembra il cammino che ogni uomo percorre ed tale possibilit che vogliamo garantire anche alle persone che abbiamo accolto COME DUNQUE MUOVERSI Di fronte al bisogno e pi in generale di fronte alla domanda laltro pu a riconoscerlo o meno b accoglierlo o meno c offrire risposte o meno Il punto pi difficile e controverso certamente il primo su cui non abbiamo risposte preconfezionate Diciamo solo che il desiderio di incontrare l altro nella sua realt ci ha portato e ci porta a stare attenti alla nostra al nostro desiderio alle nostre domande alle risposte che abbiamo trovato Di fronte a ogni desiderio dal pi sempl
154. ret tive diverse la capacit di rappresentazione multipla cio di forme diverse di simbolizzazione da quelle pi vincolate alla realt a quel le pi astratte la capacit di socializzazione in piccolo o grande gruppo In sintesi lattivit cognitiva deve favorire il passaggio dalla co noscenza mediante lazione diretta ad una fase dove il pensiero a guidare l esperienza Questo vuoi dire a consolidare ed estendere la conoscenza pratica b accompagnare progressivamente ad una rappresentazione menta le della realt anticipando i fatti e progettando Ta zione mediante la combinazione di segni e di significati Si passa quindi dall operare con gli oggetti circostanti all o perare in loro assenza attraverso immagini mentali 6 Il traguardo rappresentato dalla maturazione della coscienza di OGGETTIVIT RELATIVIT RECIPROCIT mediante categorie logico matematiche causali spaziali e temporali Dalliniziale presa di coscienza basata per Io pi su dati percet tivi il soggetto giunge a rappresentazioni mentali pi mobili e pi manipolabili via via arricchendole e modificandole In questo processo assumono un ruolo primario i linguaggi e il rapporto con l altro nel linguaggio le immagini mentali mantengono con la realt un legame garantito da segni segnali e simboli 7 Ecco ad esempio come valutare e favorire la registrazione del dato di realt Si pu proporre un tipo di conoscenza pratica se
155. rocesso comunicati VO soprattutto se si riflette che ufto comunicazione Ogni nostro comportamento una forma di comunicazione al punto che si pu forse dire che impossibile non comunicare nella intenzio ne l attivit ma anche l inattivit la parola il silenzio i gesti hanno valore di messaggio Abitualmente tendiamo ad usare prioritariamente la comuni cazione verbale e a considerare solo questa come comunicazione E vero che questa la pi esplicita e tutto sommato la pi rassi curante ma non certamente l unica L adulto anche se non cosciente continua ad usare tutta la gamma della comunicazione non verbale i gesti il contatto ocu lare il contatto fisico legato ad alcune situazioni la posizione del corpo l espressione del volto il tono la voce il ritmo e la ca 110 denza delle parole apportando una quantit di informazioni pre ziose e a volte indispensabili che abituato ad utilizzare senza quasi accorgersi al punto che la loro importanza gli si rivela solo in circostanze particolari Attraverso lo stesso messaggio verbale variando gli aspetti non verbali del comportamento si trasmetto no contenuti in terni di vario genere la fretta l interesse la parte cipazione la rabbia il disappunto ecc Allo stesso modo il pianto il grido il sorriso i gesti rappresentano per il bambino piccolissimo i componenti pi primitivi attraverso i quali egli cer ca di far capire i suoi bisogn
156. ronte a tutto ci importan te pet la nostra esperienza non assumere immediatamente un atteggiamento direttivo teso alla scomparsa della condotta me desima Ci che ci muove il tentativo di evidenziare ci che abbiamo detto sopra convinti come siamo che non esiste nel l uomo comportamento afinalistico cercando innanzitutto di ca pire chi ci sta di fronte garantendo ovviamente l incolumit del ragazzo stesso e di chi gli sta vicino La quarta In sintesi si tratta di ACCOGLIERE atteggiamento attivo che coinvolge la soggettivit di ognuno sulla base di un giudizio tutt altro quindi che una sterile generosit o una calcolata tec nica di approccio pet capire onde muoversi poi a favorire una evoluzione positiva Per questo fondamentale la presenza del l educatore e la sua capacit di contenimento soprattutto mentale Per questo ha senso linserire persone con handicap gra ve in strutture quali i Centri socio educativi in cui il rapporto ha caratteristiche comuni ma agito a ragion veduta e in termini coscienti da parte di figure professionali La quinta Il primo intervento quindi il porsi accanto stabile della figu ra educativa essa garantisce spazi di vita individuale all interno 88 di un ambito di vita comune per poter essere condivide i gesti della vita quotidiana e rid loro un significato positivo ricostrui sce con l ambito abituale del ragazzo famiglia quartiere paese ossi
157. s il senso religioso Per i ragazzi la proposta fatta alle famiglie laddove il figlio non sia in grado di dare risposta pet s Tali momenti vengono proposti al ragazzo dall educatore di riferimento su decisione di quest ultimo man mano che il rapporto si approfondisce 10 Utilizzo della presenza delleducatore in famiglia Decisa di comune accordo tra l Anaconda e la famiglia e con il ragazzo laddove sia in grado di esprimere un parere in genere at tuata per rendersi conto del comportamento del soggetto all inter no del nucleo familiare con la presenza dell educatore in contemporanea o in successione rispetto ai familiari e per favorire il trasferimento in quell ambito di abilit apprese al Centro Ci implica che si sia avviato da tempo un rapporto con la famiglia e che sia caratterizzato da collaborazione e fiducia reciproche 11 Conoscenza e dialogo con ogni altra presenza che gi interagisce 0 pu interagire con il ragazzo il caso della scuola di altri ambiti riabilitativi di ambiti so ciali quali gli oratori centri giovanili clubs sportivi ecc 30 In sintesi la finalit dell intervento sulla prima direttiva la co struzione di una rete di presenze significative in senso positivo che accompagnino per lungo tratto e a volte per l intera vita il cammino evolutivo della persona agendo in direzione concorda ta per obiettivi espliciti e condivisi Si tratta di combattere nei fatti il primo
158. se su cui costruita Se ci avviene si perde il metodo che scientifico in quanto legato a verifica empirica Si finisce per di fendere per principio la teoria anche quando non d ragione di tutti i dati b la teoria serve per dimostrare la propria evidenza es l alco lista uno che beve troppo ma beve troppo perch alcolista sa rebbe comico se non fosse tragico In sintesi l approccio descrittivo utile per identificare la ma 160 lattia e in questo senso sul piano organico strutturale e fun zionale lo utilizziamo tuttavia per quel che riguarda l ap proccio alla situazione esso manifestamente carente In termini operativi si tratta di comprendere la persona non di classificare la malattia occorre dunque un progetto integrato ri sultato di pi piste d indagine formulato in funzione operativa e in cui l intervento possa servire anche come fonte di informa zione riguardo alla diagnosi posta Cos empiricamente ci siamo orientati su uno schema sintetico valutato al termine dell osser vazione iniziale e riverificato annualmente lo proponiamo qui di seguito avvertendo che un primo tentativo cui altri seguiranno Diagnosi descrittiva psichico U fisico U a tipologia 1 handicap sociale A combinato U gravissimo Ll 2 handicap grave U medio grave Ul b livello di gravit della situazione vedi dopo c prospettive gravissimo necessita di persona o
159. si accresce rispetto ai simili Gli handicappati osservano dunque quotidianamente l accrescetsi in progressione forse pi che aritmetica della disparit della condi zione sfavorita Pretendiamo noi che essi siano cos naturalmente spontaneamente altrettanti Giobbe oh natura psicologica con il cromosoma della Grazia Chi non sarebbe almeno tentato in tanta 172 sfortuna di odiare tutto e tutti Credete forse con un ingenuit molto sospetta che un mongoloide non odi E tanto pi quanto pi l idolatria della sofferenza in cui sono fissati e disconosciuti non esito a parlare di disconoscimento di paternit viene passata per amore Poich al contrario il primo atto d amore verso questi soggetti ha questa formula Tu pensi Non peregrina n filosofi ca la citazione qui dell Io penso di Cartesio riferito al genitore allo psicologo al riabilitatore al neuropsichiatta nei confronti dell handicappato Io penso la tua realt che non pensa Invece l atto d amore e di conoscenza insieme So che tu pensi Pensi il tuo corpo la tua condizione la tua relazione e sulla strada su cui attualmente sei pensi sempre pi in peggio tutto que sto tutto quanto e sei tanto pi stimolato in questo senso quanto pi io scambio il tuo eventuale sorriso semiidiota come una timida espressione di riconoscenza nei miei confronti cos facendo ti ho disconosciuto ancora una volta e questo il solo delitto per
160. sonale nel contesto dei rapporti con gli altri c Uscite in piccolo gruppo Contesto da un punto di partenza conosciuto a un punto di arrivo preciso Obiettivi 1 interiorizzazione delle regole di gruppo camminare insieme camminare sul marciapiede non infastidire estranei 2 acquisizione di concetti topologici davanti dietro sinistra de stra sopra sotto 3 sviluppo di altri aspetti cognitivi ad esempio si notano le ca ratteristiche delle strade la classificazione dei negozi la catego ria degli edifici 4 sviluppo della conoscenza e dell amicizia tra ragazzi educatori operatori volontari Modalit 1 il gruppo composto al massimo da otto persone con un rap porto preferenziale di 1 1 35 2 occorre individuare una figura di riferimento per tutto il grup po il cui compito consiste nel preparare il gruppo all uscita v identit di gruppo presentazione dello scopo aspettative dei partecipanti si possono scrivere le singole aspettative che ver ranno verificate al rientro al rientro si pu sintetizzare in modo semplice l esperienza del l uscita N B L esperienza delle uscite va ricordata nei giorni successi vi con modalit diverse decise di volta in volta dagli educatori di riferimento in rapporto alle varie direttive inoltre le uscite pos so no anche essere organizzate in grande gruppo massimo quindici persone in rapporto 1 1 o 1 2 o essere finalizzate al
161. sso termine persona pu essere e di fatto utilizzato con contenuti molto diversi il significato latino ad esempio ma schera e nella nostra societ spesso capita di vederlo realizzato succede quando ci si nasconde dietro il ruolo la competenza in un certo ambito un interesse particolare o una normalit stanca e passiva che tradisce ci di cui ciascuno fatto 2 In un certo sen so tutto si gioca sul primo termine infatti anche la definizione di bisogno ne discende qual infatti il bisogno Da qualche anno andiamo ripetendo pi societ meno stato ma in realt come acutamente nota Marco Martini docente di sta tistica economica all Universit degli studi di Milano l alternativa vera non tra societ e stato ma tra stato e mercato In tale conte sto i bisogni delle persone nella cui soddisfazione consiste il be nessere sono definiti sono inscritti come i loro cromosomi nel genotipo umano i bisogni delluomo sono come quello delle api come l alveare funziona pet soddisfare il bisogno delle api cos la macchina sociale funziona se funziona per soddisfare i bisogni dell uomo In sostanza il bisogno avrebbe contorni precisi indi viduabili e un meccanismo impersonale garantito da ruoli sarebbe in grado di rispondervi Lesperienza di chi all Anaconda lavora e di chi in essa viene accolto e seguito clamorosa smentita di un modo di vedere di questo tipo Il bisogno um
162. stanti di tipo visivo tattile acustico su cui si arti cola l elaborazione mentale consiste in processi di trasferimento nella sintesi di elementi costanti nella creazione di modelli nella collocazione adeguata dei dati 6 Tutto ci in termini generali l attivit del conoscere Lasciando da parte le diatribe sulla teoria dell apprendimento diamo qui di se guito alcune linee operative che stiamo sperimentando 125 Alcuni spunti operativi 1 La valutazione della capacit cognitiva nei ragazzi che fre quentano il Centro socio educativo viene fatta dagli educatori di ri ferimento all interno di quel rapporto significativo e una volta che ci si sia orientati sulla I e sulla II direttiva 2 Non tanto importante il che cosa fare quanto il come E apparso importante ripartire dall azione diretta cio dall esperienza pratica individuando i canali percettivi pi utili 3 Ci muoviamo verso due obiettivi generali a riabilitazione dei presupposti funzionali b acquisizione fissazione ed elaborazione di nuovi contenuti Valutando tipo di registrazione del dato di realt tipo di organizzazione del dato registrato livello e modalit di rappresentazione 4 Non abbiamo limiti di et nell avviare questo lavoro ma solo li miti verificati all interno delle direttive precedenti 5 Le attivit di apprendimento dovrebbero dunque essere Evocative cio mirare a ricostruire l esperienza dir
163. sua volta vive il proprlo lavoro accanto ad al tri operatori a figure di riferimento nel contesto del Cen tro tutto ci possibilit costante di confronto di scambio di collaborazione e di sostegno il primo intervento quindi un ascolto una conoscenza approfondita e protratta nel tempo della situazione non quindi del solo ragazzo visto pi o meno frettolosamente in un contesto a lui sconosciuto o sottoposto unicamente a prove sulla base di uno schema fissato a priori l avvio del rapporto avviene attraverso un INCONTRO E IL CONDIVIDERE molti gesti della vita quotidiana ivi 20 compresi quelli che pi avanti definiremo come autosuf ficienze di base Tutto ci comporta di conseguenza che si dia al ragazzo un primo quadro di riferimento come fattore di contenimento e di sicurezza spazi e tempi fissati con ordine con l operatore a totale disposizione del soggetto con questa figura che di venta la pi importante inizia la conoscenza degli altri presen ti nel Centro e del la struttura logistica Il luogo ospitale in questa fase e per lungo tempo successivo il rapporto stesso tra le due persone l educatore che si gioca consapevolmente co me PRESENZA PAROLA E GESTO il ragazzo che porta capacit e limiti risorse e sofferenza In tale rapporto la co municazione verbale e non come contenuti e come modalit di importanza fondamentale Capitolo 5 LO SCHEMA DI INTERVENTO DEL
164. sul piatto sospinge il cibo direttamente dal piatto alla bocca 7 2 Prende il contenuto del piatto con le dita 7 3 Sparge il cibo e i liquidi sul tavolo sul piatto su di s 7 4 Prende il cibo o i liquidi dal piatto o bicchiere altrui 7 5 Mette il cibo nella bocca ancora piena 7 6 Si alza con tinuamente dal posto 7 7 Comportamenti di rifiuto 7 7 1 Urla e piange alla presenza del cibo 7 7 2 Scuote la testa alla presenza del cibo 7 7 3 Non apre la bocca non si muove 82 Spostamenti in ambito ristretto a Si sposta autonomamente a l cammina normalmente a 2 capace di correre a 3 capace di saltare b Si sposta con ausili b l con carrozzina b 1 1 da solo b 1 2 con ausilio b 2 con bastone b 3 con il girello b 4 in altro modo c Come si muove c l si muove molto in modo afinalistico c 2 non si muove c 3 ha lunghi tempi di passivit motoria c 4 prova piacere nel muoversi c 5 finalizza il movimento c 6 in grado di inibire il movimento Sonno 1 Emerge il modello diurno 5 Raramente combatte il sonno ma ha bisogno di una disciplina ferma per andare a letto 6 Ha pi bisogno di sonno ma vuole stare alzato come segno di matu rit SCHEDA RIASSUNTIVA AUTOSUFFICIENZE DI 1 LIVELLO assente mediocre discreto buono Controllo sfinterico vescicale anale Alimentazione usa posate masticazione deglutizione Abbigliamento
165. ta oggetto di una supervisione Sul piano della formazione all osservatore preferibilmente richiesta una preparazione adeguata al tipo di inter vento da sostenere tuttora offerta da corsi di specializzazione regionale della durata di 3 anni con frequenza obbligatoria dopo aver conseguito un diploma di scuola media superiore L osservazione si effettua a in ogni circostanza dentro la struttura dapprima e all esterno in seguito b in un ambiente appositamente preparato setting tenendo presente il contesto entro cui si verifica una particolare situa zione ambiente fisico e persone c nell ambito familiare secondo una valutazione particolare per ciascuno 7 In generale occorre ricordare che a ci si predispone ad osservare ossia si libera la mente in termini coscienti e ci si poni in termini ricettivi b Il periodo di 3 mesi deve essere utilizzato in modo programma to dall educatore al fine di raccogliere gli elementi essenziali sulle quattro direttive d intervento c L operatore deve avere capacit di tollerare la frustrazione che de riva all inizio dall evitare di agire e di incoraggiare tollerando anche comportamenti fastidiosi e successivamente dell agire pet tentativi continuamente verificati nell ambito del lavoro d qui pe d L osservazione riguarda sia il ci che avviene che il come avvie ne ed nel nostro lavoro casuale occasionale intenzionale si stematica I primi due aspetti si
166. te viene chiamata la problematica dell handicap Il libro stato scritto nel 1991 e conclude un periodo della mia ricerca e del mio operare caratterizzato secondo la battuta che condivido di un amico da un pensare lacaniano peraltro allora del tutto inconsapevole comune tuttora altrettanto inconsa pevolmente a molti altri Oggi ma ormai da oltre un decennio la mia scelta per la psicoanalisi freudiana netta e ritengo di poter dire che alcuni punti nodali del testo possono trovare ulteriore esplicitazione e migliore comprensione alla luce di alcune considerazioni che qui di se guito sintetizzo Esiste la disabilit esito di un danno organico rispetto alla quale la medicina offre aiuti di ogni genere secondo i diversi casi Esiste lo handicap psichico esito di psicopatologia precoce costruita e coltivata dal soggetto coadiuvato tuttavia in modo non occasionale da una cultura che rifiuta al bambino una qualsiasi competenza di pen siero E invece ripartendo dal riconoscimento di tale competenza che si possono formu lare percorsi di riabilitazione del pensare tanto mortificato da comportare solo insoddi sfazione propria e altrui Dunque si tratta di partire dal saper porre un precisa diagnosi differenziale fra danno disabilit e handicap psichico senza la quale si continuer a parlare genericamente di handicap senza alcun fondamento scientifico e quindi senza possibilit di trattamento efficace Maria
167. te di tipo alberghiero sono possibili anche vacanze autogestite che tuttavia richiedono personale in numero sufficiente ad es con 15 ragazzi 30 persone Obiettivi a approfondire il rapporto con gi educatori e con volontari b ampliare la trama normale di rapporti amicali in occasione di convivenza full time c valutare autosufficienze e autonomie in un contesto nuovo d ampliare esperienze significative e arricchire il bagaglio di esperienze di vita f sviluppare pre requisiti cognitivi e aiutare l elaborazi ne di nuo vi contenuti Modalit in genere esperienza di grande gruppo ma pu essere orga nizzata come piccolo gruppo 10 15 persone in tutto essenziale il rapporto 1 1 a volte necessario il 2 o 3 1 durata da sette giorni a tre settimane note organizzative a presenza di un responsabile generale b abbinamento tra ragazzi ed educatori tendenzialmente stabile per la durata della vacanza c organizzazione stabile ma non rigida della giornata d gite ed escursioni impegnano la giornata danno la possibilit di colazioni al sacco e di utilizzo di mezzi di trasporto inconsue th g Momenti di festa particolari Ad esempio 39 a feste liturgiche b avvenimenti di particolare rilevanza c momenti significativi della vita degli operatori e dei ragazzi d momenti di incontro e di convivenza con altri amici N B Il valorizzare tali situazioni libera decision
168. tende la mano la madre gli d il biberon 3 il bambino indica con il dito il piatto la madre risponde vuoi questo e lo accontenta Sono tre modalit diverse ma ugualmente importanti che si possono riconoscere anche nella persona con handicap che ha una propria storia e un proprio desiderio o meno di comuni care Nel primo caso il bambino esprime attraverso un comporta mento involontario il bisogno la madre agisce come se il bambino le parlasse nel secondo caso c da parte del bambino un com portamento volontario ma ancora la madre che costruisce la co municazione nel terzo caso c un intenzionalit focalizzata sull al tro il bambino indica e contemporaneamente guarda l altro cio agisce allo scopo d farsi capire Questultimo passaggio avviene parallelamente allo sviluppo definito da Piaget quinto stadio senso motorio i mezzi sono gesti e vocalizzi la finalit la richiesta il bambino usa un segnale perch l adulto faccia una cosa o la affermazione il bambino usa un segnale perch l adulto noti una cosa La comunicazione gestuale gi comunicazione ma ha alcuni aspetti limitanti ad esempio si riferisce al qui ed ora non si pu indicare ci che non presente 108 La comunicazione linguistica invece libera non condizionata da limiti spaziotemporali in essa possiamo distinguere una seman tica legata al significato del segno una sintassi legata ai nessi lo
169. ti 2 Valutazione della situazione statica dinamica 3 Individuazione di eventuali interventi specifici 1 Livello di presenza e di svi luppo della comunicazione verbale 2 Sviluppo della funzione sim bolica 3 Possibilit di lettura scrittura calcolo 1 Possibilit evolutva 2 Livello di attivit proponibili a gioco b terapia occupazionale c educazione al lavoro hobby artigianato SCHEMA SINTESI OSSERVAZIONE In base ai dati emersi dall osservazione gli operatori che l hanno effettuata stendono una relazione finale che viene poi rivi sta con i tecnici del Centro e con la famiglia Essa fornisce la base pet la diagnosi funzionale iniziale La sintesi del caso deve quindi for nire indicazioni utili riguardo ai seguenti punti I direttiva Versante ragazzo a Necessit di rapporto 1 1 b Possibilit di rapporto in gruppo 2 o pi 1 c Possibilit di rapporto in grande gruppo d Necessit di un lavoro con la famiglia e Necessit di allargare la rete sociale oltre la famiglia e il Centro socio educativo Versantegducatore rana 158 2 direttiva Salute fisica a Patologia prevalente e interventi stabili necessari b Autosufficienze mancanti Salute psichica a Funzioni del S o funzioni dellTo b Necessit di interventi specifici all interno del Centro socio edu cativo o all esterno 3 direttiva a Registrazione del dato a livello percettivo presenza e sviluppo
170. ti e una serie di possibilit limitate suscettibili di essere combi nate in modo sempre nuovo La risorsa umana che oggi tutti riconoscono come centrale rara e scarsa perch difficile trovare uomini capaci di ascoltare e capire il bisogno dell altro di assumerselo responsabilmente e di dialogare instancabilmente Queste tre caratteristiche antropologi che non sono prodotte da alcun meccanismo Ci che nel prepararci ad approfondire nuovi e pi significati vi impegni ci interessa in sintesi questo la possibilit di co struire luoghi dove un tipo di avventura umana di questo genere possa vivere e svilupparsi per il bene di ciascuno e di tutti E gi evidente infatti nella nostra e nella storia di tanti amici della Com pagnia delle Opere che lavorare cos risponde ai noti criteri di ef ficacia e efficienza molto meglio di tanti apparati burocratici Capitolo 2 DI FRONTE ALL HANDICAP GRAVE I Premessa Chi la persona con handicap grave Nella risposta a questa domanda che a tutta prima appare obsoleta sta il punto fonda mentale da cui si sviluppa la esperienza delle nostre Cooperative Infatti sul tema dell handicap in atto almeno da alcuni decenni un dibattito vivissimo che ha portato almeno in parte e forse so prattutto nelle dichiarazioni a reimpostare il lavoro dell assistenza superando ad esempio l attenzione ossessiva al deficit in favore di una visione pi globale della persona o ria
171. tica di leggere e valorizzare tutto ci che pu aiutare ad in contrare l altra persona Non ci sono ricette anche se conosco alla perfezione il lin guaggio del corpo la comunicazione verbale ecc perch in quel la situazione e soprattutto con quella persona che devo en trare in rapporto La ricerca delle modalit comunicative alterna 111 tive sta allinterno di questottica se c la motivazione si appro fondisce e si studia la nostra storia ha evidenziato questo Par lando di canali comunicativi va subito affermato che non ci sono canali comunicativi per handicappati e per sani ma canali pi o meno adeguati a seconda delle difficolt e delle capacit In realt spesso si deve risalire alle primissime fasi della comu nicazione e le primissime fasi sono legate al corpo Il bambino per comunicare non aspetta il momento in cui tutte le strutture neuro anatomiche sono pronte per la produzione linguistica Sin dal primo momento della nascita la comunicazione avviene an che prima a livello delle stimolazioni tattili e di pressione all in terno del grembo materno il neonato e la madre si capiscono attraverso l oralit le manipolazioni i contatti i vocalizzi il gri do il pianto il sorriso lo sguardo le manifestazioni e le modifi cazioni toniche e posturali i movimenti riflessi involontari e intenzionali Queste prime modalit di scambio sono fonte di soddisfazione e piacere per entrambi e vengono ad
172. timanali Relazioni finali annuali Diagnosi funzionali annuali 163 DUE INTERVENTI Carlo Ballerio E L ISTITUZIONE Chi opera a livello istituzionale nel campo che genericamente viene denominato della assistezza non pu pi eludere nodi si curamente scomodi ma che sono di rilevanza tale da decidere del livello di professionalit Non si possono chiudere gli occhi infatti di fronte a situazioni che si configurano come vere e proprie pato logie da servizi nel senso che anni di interventi da parte dei co siddetti servizi di rete non solo non hanno modificato in senso positivo il bisogno originario ma troppo spesso hanno cronicizza to situazioni di danno o di disagio determinando quindi una evo luzione di segno negativo E ancora non ci si pu non domandare perch a fronte di una crescente offerta di servizi aumenta il nu mero dei casi pet quali si dice non esistere la risposta adeguata L esemplificazione potrebbe continuare ancora ma non di al cun interesse n di alcuna utilit fare l elenco dei mali dell assi stenza ci che importa cercare di capire che cosa sta alla radice di questi fenomeni che come tali non sono altro che l espressione di una realt di fondo che investe la concezione che si ha dell uo mo Non questa una generica espressione retorica ma il noc ciolo del problema Assistere significa porsi di fronte porsi accanto Allora la que stione chi si pone di fr
173. to placenta previa 1 sofferenza fetale Parto multiplo no gemellare trigemino pi di3 figli Parto prematuro s no seisi a quale Mese Patto postmaturo s no se si di quanti giorni ui Appena nato il bambino ha pianto subito s no Era cianotico s no n r Ha sviluppato ittero s no nr Ha avuto trattamento con ossigeno s no n r Ha avuto convulsioni s no n r C era incompatibilit sanguigna materna fetale 46 Dati relativi alla prima infanzia Alimentazione Il bambino stato allattato al seno s no iste nO pethe uniiaanazal In caso contrario che tipo di allattamento ha avuto misto artificiale perch Durante i primi mesi il bambino mangiava tanto poco normalmente A quanti mesi gli sono state date le prime pappe Nei primi mesi il bambino aveva disturbi intestinali vomito Problemi successivi nell alimentazione Li Sonno Durante i primi mesi di vita il bambino dormiva tranquillamente con orari regolati poco e o male scambiava il giorno per la notte e viceversa 47 Il bambino aveva disturbi di tipo asmatico s no n tf Fino a quanti mesi il bambino ha dormito con i genitori nella stessa Stanza nr nunca riali Dove dorme il bambino attualmente iii Problemi success
174. to bene il fatto che si stia parlando di lui e se il con tenuto specifico gli sfugge non sfugge la ricchezza della me tacomunicazione in atto tra le due persone II Aspetti generali Comunicazione scambio pi o meno volontario di messaggi tra due o pi partners secondo uno o pi canali comunicativi se condo i tipi pragmatico analogico digitale con l uso di segni arbi trari costituenti i codici comunicativi Schindler Il comunicare e il linguaggio in particolare lungi dall essere un semplice strumento una dimensione delluomo un modo di entrare in rapporto che lo connota per il fatto di essere uomo E solo un obbligo o una scelta dolorisissima di estrema difesa quella dell autismo che segna la sconfitta di ogni tipo di comunica zione Ma anche di fronte a questo silenzio possibile decodificare il messaggio la richiesta inconsapevole di aiuto Una domanda qual siasi dov la gomma cui si risponde qui non un even to banale ma il risultato di una sequenza comunicativa complessa che si pu schematizzare cos messaggio decodificazione elaborazione codificazione ricezione un processo caratterizzato da una continuit se questa manca diventa difficile la comprensione Ora l apparato neuropsichico la base per la comunicazione sia sul piano anatomico la zona temporale sinistra come noto sia su quello funzionale ad ogni livello il cervello funziona con il
175. tra ragazzi educatori operatori volontari 6 Interiorizzazione di regole relative alla salute ad esempio dieta AE Modalit 1 In rapporto singolo un educatore con un ragazzo in piccolo gruppo o in gruppo pi esteso su decisione degli educatori in base al programma individualizzato di ciascuno In ogni caso l educatore deve essere in grado di controllare i ragazzi a lui af fidati e di poterli raggiungere dalla posizione in cui si trova 2 Prima di cominciare occorre preparare tutto ci che serve com presi eventuali ausili o indumenti particolari necessari ai ragazzi 3 Ci si prepara al pranzo lavandosi le mani vedi autosufficienze di base 4 Durante il pranzo le operazioni devono essere svolte per quanto possibile di rettamente dal ragazzo 34 l educatore interviene il meno possibile ma costantemente presente e guida verbalmente solo quando una regola acquisita se ne introduce una nuo va 5 Dopo il pranzo occorre curare l igiene orale chi pu lo far au tonomamente altrimenti interverr sempre l educatore in ogni caso gli educatori sono presenti con funzioni di verifica e di aiu to N B II momento del pranzo di importanza fondamentale se solo si pensa agli aspetti di gratificazione sia orale sia legati alla prima direttiva di intervento Le regole cui accennavamo sopra non vengono mai introdotte rigidamente ma come modalit per facilitare un maggior benessere per
176. ua attivit non ci sono per lui ogget ti permanenti spazio e tempo oggettivo causalit esterna a lui stes so Secondo Piaget il bambino perviene alla nozione doggetto 124 entro i primi 18 20 mesi passando attraverso i sei stadi dell intelli genza senso mototia 5 Occorre anche ricordare che secondo taluni studiosi di neuro psicologia esistono due modalit di funzionamento a livello cere brale a il metacircuito primario a cui giungono le percezioni e da cui partono gli schemi motori b il metacircuito secondario in cui percezioni e schemi motori vengono arichiviati ed elaborati Nel metacircuito secondario avvengono tutte le operazioni di pensiero ma ogni azione concreta si attua ripassando da quello pri mario essendo quest ultimo l unico ad avere competenza fattuale Riteniamo di poter parlare di processi intellettivi intendendo i pro cessi di trasferimento da a e b in cui sono implicati alcuni presupposti funzionali essenziali quali la memoria fondamento di ogni apprendimento Ricordare significa attivare uno schema operativo tradurlo in un codice riempirlo di elementi l attenzione portea d entrata per cos dire della memoria il sistema di control lo delle operazioni percettive che modula l elaborazione la motivazione quella umana differisce da quella di ogni altro essere vivente in quanto sistema aperto dotato di modelli flessibili i codici riferimenti co
177. ui lo spa zio del rapporto viene diviso in vario modo secondo le necessit dei soggetti implicati 6 Avvio al rapporto con gli altri operatori del Centro Tale rapporto non arriva al livello di significativit di quello con l educatore di riferimento tuttavia importante per la costru zione di quella rete che indispensabile pet persone cos com promesse 7 Avvio del rapporto con eventuali Assistenti Domiciliari Tale rapporto segue le tappe di quello con l educatore occorre inoltre tener presente il diverso contesto in cui l Assistente domi ciliare si trova ad agire v Quaderni sull assistenza domiciliare gi pubblicati 29 8 Avvio del rapporto con volontari Il volontariato una presenza costante e preziosa accanto agli operatori e i volontari sono anchessi importanti nel determinare il clima in cui il ragazzo vive Fondamentale che tali figure siano stabili almeno annualmente anche se con orari limitati di presen za 9 Utilizzo dellesperienza di grande gruppo Esistono all interno della vita normale al Centro momenti co muni condivisi da tutti quali il momento iniziale di animazione il pranzo la merenda il momento finale di ogni giorno ed altri mo menti che consistono in attivit pi specifiche quali l uscita in grande gruppo le vacanze le gite il catechismo quest ultimo at tivit presente al Centro anche se libera nel senso che coinvolge chiunque voglia riscoprire in
178. unque un piano di operazioni successive ed integrate V Note conclusive sul lavoro La funzione matura del lavoro pu emergere quando la persona ha sviluppato in modo equilibrato le capacit inerenti le direttive precedentemente descritte In particolare sono importanti le capacit di vivere in modo positivo traendone soddisfazione i rapporti con i familiari parenti amici colleghi partecipare alla vita dell ambiente quartiere parrocchia gruppi prendere cura della propria persona prendere cura dell ambiente casa ambito di vita e di lavoro sa pet affrontare i problemi che si pongono nella vita quotidiana e laborando le strategie necessarie per superarle Lattivit lavorativa presenta quindi le seguenti caratteristiche a di interazione sociale apertura e fiducia in se stessi e negli altri b di interessamento motivazione capacit di scegliere sen so critico capacit di iniziativa c di capacit organizzativa senso del tempo ordine d di orientamento alla realt e di coordinazione della manualit oculo manuale e senso percettiva f di tolleranza alla frustrazione e di reazione alla gratifica zione g di capacit di controllare e modificare gli impulsi di tipo aggressivo o distruttivo in modo costruttivo circa luso di determinati materiali h di sostenere nel tempo l impegno circa piani prestabiliti non sulla base di un piacere immediato ma del risultato 147 finale
179. uo tidiano fattore di novit dato gratuitamente nessuno vive e cresce se non dentro un rapporto anche senza riconoscerlo oltrepassa la tecnica non ne esistono specialisti ci che fa di ogni ambito un ambiente a misura duomo in quanto abitato da una presenza Su questa base si avvia e si sviluppa l intervento educativo ria bilitativo Educare inoltre significa aiutare l altro ad attuare tutte le dimensioni della persona e a realizzare tutti i rapporti con la re alt in termini sintetici proporre una vita L intervento riabilitativo contenuto in questo quadro come_ attivit tesa a sviluppare tutte le potenzialit motorie intellettive relazionali si tratta di riabilitare a vivere senza negare la comples sit di questa parola L intervento rivolto a persone che incontriamo la rilevazione del bisogno avviene secondo questa modalit evitando l annosa questione dei censimenti su cui si blocca tanta possibilit di ri sposta Si tratta di leggere il bisogno espresso e non esistente in 14 un certo territorio Sintesi dello schema di intervento a Incontro non programmato n voluto E un dato di realt l esito pu essere o il rinvio ad altra risposta verificata o la presa in carico con cui si avvia il rapporto b Rapporto educativo si sviluppa secondo i seguenti passi b 1 Anamnesi primo passo della presa in carico Il ter mine viene dalla medicina ed
180. ute ad un danno organico acquisito a li vello della codificazione e della decodificazione dei messaggi 5 Anartree disartrie o mutismo anartrico tutte le alterazioni dei vari canali comunicativi espressivi dovute ad una alterazione del primo motoneurone e quindi non solo quelle presenti in soggetti spastici 6 Assenza o ritardo di linguaggio secondario o mutismo oligofrenico qual siasi alterazione dei vari canali comunicativi a livello impressivo espressivo integrativo secondaria ad una lesione organica encefa lica congenita o acquisita indipendente o associata alle alterazioni di cui ai punti 4 e 5 7 Sordomutismo o dislalie audiogene alterazioni comunicative dovute ad un alterazione congenita o acquisita dall organo sensoriale udi tivo periferico 8 Ritardo semplice del linguaggio tutti i ritardi comunicativi di qual siasi canale spesso associati ad analoghi ritardi motori in soggetti senza lesioni organiche encefaliche o sensoriali e senza turbe psi coaffettive o socioculturali 9 Audiomutismi o mutacismi carenziale nevrotico o psichico tutte le al terazioni comunicative su tutti i versanti di tutti i canali nei sogget ti con turbe psicoaffettive o socioculturali senza danni organici encefalici o sensoriali e diversi dei soggetti di cui al punto 8 cfr Sala Schindler Tremontani Fisiologia evolutiva della comunicazione Edizione OMEGA Torino 1983 IV Scheda di valutazione 1 Come comunica correntemente
181. va quanto interferiscono con ajla lettura cp hasida cagata b il battere a macchia scsi c indicare le componenti del messaggio su uno schermo d azionare un interruttore elettronico 3 presente una dislessia o una alessia quanto interferisce con la lettura in Sensibilit tattile kinestesica propriocettiva 1 presente un deficit della capacit tattile kinestetica pro PIHOCHNAP ssi eee QUA solo E di q ale grado ariana ti Livello integrativo 1 presente a un ritardo intellettivo Lupraga ira ziazzni DUNA PSICOSI acli lella c qualsiasi altra condizione che comprometta la funzione co SCO EO ORI MCO PR TORRE SPORE an a SEGUA tlc interferisce con a il miglioramento della compressione verbale b la comprensione della comunicazione gestuale c la comprensione del messaggio scritto Capitolo 10 LA TERZA DIRETTIVA DI INTERVENTO la conoscenza del reale Alcune osservazioni in merito 1 Muovendoci in questambito riduciamo il termine reale che di per s comprende tutto anche la realt delle perso ne intendendo la sola realt materiale la realt delle cose Si tratta di aprire gli occhi su di essa e ci non per nulla scontato soprattutto nei ragazzi che abbiamo di fronte La prima modalit del conoscere inteso come energia umana im plicata a fronte di un oggetto ci sembra essere la PERCEZION
182. volta 9 Riconosce fra due colori forme dimensioni 10 Riconosce fra tre quattro e pi colori forme dimensioni 11 Riconosce fra tre quattro e pi forme e grandezze di colore uguale 12 Riconosce fra tre quattro forme le grandezze di colore diverso 66 13 Esegue tombole domino e giochi di colori forme e grandezze Capacit uditiva 1 Reagisce ad uno stimolo uditivo 2 Risponde alla chiamata del proprio nome 3 Ad occhi chiusi sa camminare in direzione di un suono udito 4 Riconosce ad occhi chiusi il rumore provocato da oggetti o cose conosciute 5 Riconosce ad occhi chiusi la voce dei compagni 6 Percepisce la differenza fra il rumore ed il silenzio 7 Riconosce azioni tramite il suono prodotto da esse 8 Riconosce interpreta riproduce rumori diversi voci di animali conosciuti strumenti musicali oggetti noti anche attraverso l audizione di un disco 9 Riconosce suoni diversi per intensit forte piano 10 Riconosce suoni diversi per velocit lento veloce 11 Riconosce suoni diversi per tonalit acuta grave 12 Riconosce ritmi diversi semplici complessi Capacit tattile 1 Reagisce ad una stimolazione tattile piacevole o spiacevole in modo adeguato 2 Distingue il caldo freddo 3 Distingue il bagnato asciutto 4 Distingue il duro molle 5 Distingue il liscio ruvido 6 in grado di afferrare un oggetto ad occhi chiusi e di analiz zat lo cogliendone le caratteristiche forma dimensi
183. ze di dedi rail 77 2 Autosufficienze di secondo livello spiciali 85 EA ici 86 Aicune note sulla nascita PAIR iaia 88 COME DUNGUEF MUOVERSI israeliani 92 INDICAZIONI PER ORIENTARSI RIGUARDO ALLA 94 STRUTTURA PSICHICA DEL SOGGETTO 94 SECAOTICO bia a 94 SE POFARIZZATO sl 95 IO NASCENTE alli ear ratio 96 ITORIGIDO orli 97 IO INTEGRATO pila dear 97 Esempi di modalit operative sulla II direttiva iii 98 PIRO TERAb iaia 98 b TERAPIA PSICOMOTORI A pierre 100 cj GIOCO TERAPEUTICO prain 102 Capitolo 9 LA COMUNICAZIONE UMANA E IL SUO SIGNIFICATO 105 Eee 105 TI Aspetti generali anice 106 ILL Canali comunicativi principali scsi 109 Dialogo Oi ili a Lidl E aS ali 111 Dialogo Mnivo Desidale rc o loi 113 Di logo verbali zii ail arri 113 TVi Scheda di valutazione AIR 118 MOUA iii E E AA R T R A a a ai 119 VIALI PERCORRE AREA 120 Sensibilit tattile kinestesica propriocettiva uc rereriiiine 121 Capitolo 10 LA TERZA DIRETTIVA DI INTERVENTO ariagorallepianaia 122 la conosce zadelreale crisi rail 122 Alcune osservazioni tn merlo iosian aiii i i i iaa 122 Alc ni Spunti Operati ilari 125 Capitolo 11 I RAPPORTI TRA IL CENTRO SOCIO EDUCATIVO E IL MONDO SCOIL STICA A A E E A A sai 134 Capitolo 12 IL GIOCO NATURA E CARATTERISTICHE 136 NIMAIA IRA 136 Caratteristiche sirr raia ea REE Ea E R N E EA 137 OST ala eda 138 Capitolo 13 LA QUARTA DIRETTIVA DI IN
184. zzazione complessa costruita con mezzi elementari non ci sono le coordinate fondamentali spazio e tempo non esi ste distinzione tra S e NON S tra dentro e fuori non esistono confini n forma 3 Funziona sulle sensazioni legate a modificazioni corporee tese a ritrovare il contatto con un contenitore 4 Il movimento un imitare per essere ripetere per essere pet esistere 5 Esiste una memoria fisiologica fondata sul funzionamento corporeo continua e stabile essa consente la riattualizzazione del l esperienza condizione dell esistenza del S 6 Tale memoria somatica privilegia in modo evidente qualche a spetto un immagine visiva o verbale un suono un odore un con tatto 7 Si tende a restare sul registro corporeo dell esperienza incorpo rando cose ed eventi che non oppongano diversit La percezione intesa come registrazione di altro censurata 8 Distinguiamo due situazioni SE eccitato presentazioni di eventi esterni a flash non col locabili n ordinabili quando cessa la presentazione cessa 95 l esistenza dell evento stesso S non eccitato rinchiuso in se stesso distante in qualche modo impermeabile 9 In sintesi funzionamento onnipotente autarchico teso a ritro vare continuamente l omeostasi espresso nelle sensazioni e nel la motricit ivi compresa quella legata alla parola S POLARIZZATO 1 La situazione quella precedente ma qui si avvia la relaz

Maria Antonietta Aliverti, La psicosi dell`handicap

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