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le condizioni dell`aia - Provincia di Forlì

1. ELENCO A 02 01 03 Scarti di tessuti vegetali 02 01 04 Rifiuti plastici ad esclusione degli imballaggi 02 02 03 Scarti inutilizzabili per il consumo e la trasformazione 02 03 04 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 05 01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 06 01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 02 07 01 Rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio pulizia e macinazione della materia prima 02 07 04 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 03 01 01 Scarti di corteccia e sughero 03 01 05 Segatura trucioli residui di taglio legno pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04 03 03 01 Scarti di corteccia e legno 04 01 09 Rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura 04 02 09 Rifiuti da materiali compositi fibre impregante elastomeri plastomeri 04 02 21 Rifiuti da fibre tessili grezze 04 02 22 Rifiuti da fibre tessili lavorate 07 02 13 Rifiuti plastici 09 01 08 Carta e pellicole per fotografia non contenenti argento o composti dell argento 150101 Imballaggi in carta e cartone 15 01 02 Imballaggi in plastica 15 01 03 Imballaggi in legno 150105 Imballaggi in materiali compositi 15 01 06 Imballaggi in materiali misti 15 01 09 Imballaggi in materia tessile 150203 Assorbenti materiali filtranti stracci e indumenti protettivi div
2. scaricata T 3 5 1 5 1 5 mc g N CER rifiuti non pericolosi 7 3 5 1 5 1 5 N CER rifiuti pericolosi 7 3 3 1 5 1 5 Rifiuti Quantit annua di rifiuti prodotti ton 7 3 5 1 5 T N sostanze inquinanti 5 3 5 1 5 Fonti N sorgenti di potenziale di contaminazione 5 3 5 1 5 5 potenziale Area occupata dalle sorgenti di contamina potenziale 5 3 5 1 5 7 zion e del contaminazione mq suolo Rumore N Sorgenti 8 5 4 5 8 Somma contributi indicatori 32 Indice di complessit f delle attivit istruttorie gt 80 Da 80 a 40 lt di 40 Grado di complessit A M B 3600 2400 1 200 GRADO DI COMPESSIT Dalle considerazioni sopra esposte risulta una sommatoria degli indicatori ovvero un indice di complessit delle attivit istruttorie IC pari a 32 da cui risulta una quota variabile per le spese di istruttoria pari a 1 200 euro che sommato alla quota fissa pari a 250 euro d il seguente valore totale di spese istruttorie 1 450 euro Si conferma l importo della tariffa istruttoria stabilito dall Azienda 10 B2 GARANZIE FINANZIARIE Per l esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero rifiuti il gestore dell impianto tenuto a prestare a favore della provincia di Forl Cesena una garanzia finanziaria da determinarsi alla luce dei criteri e degli importi stabiliti dalla Regione Emilia Romagna ai sensi dell art 133 della L R 3 99 con Delibera di G R n 1991 del 1
3. 157 158 EMISSIONI IN ARIA FORMAT SUGGERITO PER REPORTING DEL RILASCIO ANNUALE SOSTANZA Polveri Totali COT HCI HF Ossidi di Azoto espresso come NO2 Ossidi di Zolfo espressi come SO3 CO Cadmio e suoi composti in totale Tallio e suoi composti in totale Mercurio e suoi composti in totale Antimonio e suoi composti in totale Arsenico e suoi composti in totale Piombo e suoi composti in totale Cromo e suoi composti in totale Cobalto e suoi composti in totale Rame e suoi composti in totale Manganese e suoi composti in totale Nichel e suoi composti in totale Vanadio e suoi composti in totale Stagno e suoi composti in totale Zinco e suoi composti in totale IPA in totale espresso come PCBs in totale espresso come sommatoria delle concentrazione dei Dioxin like PCBs moltiplicate per I rispettivi FTE PCDD e PCDF NH Benzene CHo RILASCIO PUNTO E1 Kg anno Scheda A 4 159 PM 10 2 5 N20 CO SOSTANZA RILASCIO PUNTO E1 Kg anno 160 Data EMISSIONI IN ARIA FORMAT SUGGERITO PER REPORTING DELLE EMISSIONI ECCEZIONALI Emissioni in aria periodi di superamento Ore cumulative alla Ore data 60 ore Massimo per anno solare Commenti Scheda A 5 161 E PROPOSTA DI VERIFICA DELLA CONFORMIT DELL IMPIANTO AI fine di valutare la c
4. di vapore Pressione Informatizzat sistemi caldaia paa ba In continuo Portata vapore Informatizzat Uscita caldaia sir viali t In continuo 148 Temperatura Surriscaldator vapore o i Informatizzat C In continuo a uccita curriccealdator FaN Annuale Pressione Ingresso turbina vapore ba In continuo Informatizzat pulla Temperatura _ funzionalit Recupero Ingresso turbina vapore C In continuo Tafatmarizzat deil energetico Pozzo caldo Livello acqua del Informatizzat kistemi dici ta sa x In continuo Sistema di Pressione Informatizzat 5 5 ba In continuo Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari Registro delle Fax in fermat al bisogno Linea 3 annuale tamna a Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting Nota 2 In sede di reporting annuale alla autorit competente il gestore avr cura di precisare oltre ai dati richiesti in tabella i periodi precisi di fermata e partenza di ciascuna linea di incenerimento Aree di stoccaggio vasche serbatoi bacini di contenimento reti ecc Pulizia caditoie rete Rete int r a fognaria Settimanale Cartacea n hi i Pulizia rete fognaria Bere fognaria nera tramite Semestrale Cartacea B annuale Livelli dei sili di 5 i Mensile Cartacea
5. Consumo di energia L energia elettrica necessaria al funzionamento dell intero impianto essenzialmente derivante da autoproduzione si veda il punto precedente solo in caso di fermi tecnici della turbina si ricorrer al prelievo dalla rete nazionale Si prevede un consumo complessivo annuo pari a 20 000 MWh di cui almeno 17 000 autoprodotti C3 7 AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Il Gestore ha dichiarato nell istanza che l impianto non assoggettato alla disciplina del D Lgs 334 99 e s m i 47 C4 IL POSIZIONAMENTO DELL IMPIANTO RISPETTO ALLE BAT ED ALLE PRESTAZIONI AD ESSE ASSOCIATE STATO DI APPLICAZIONE DELLE BAT Alla data della presente istruttoria i riferimenti ufficiali relativamente all individuazione delle Migliori Tecniche Disponibili di seguito MTD sull incenerimento dei rifiuti sono costituiti da e D M 31 01 2005 Emanazione di linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per le attivit elencate nell allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999 n 372 tale documento nell Allegato 2 contiene le Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio e Linee guida recanti i criteri specifici per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per gli impianti esistenti che esercitano le attivit di cui alla categoria 5 2 Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani sono state
6. 49 50 SI 52 53 54 55 56 57 58 59 60 6l 62 63 64 R 13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R 12 compresa la riduzione volumetrica dei rifiuti ferrosi e del legno nonch la cernita delle frazioni estranee eventualmente conferite congiuntamente alle frazioni recuperabili i rifiuti che possono essere sottoposti alle operazioni sopra descritte sono quelli individuati nell Allegato A3 alla presente Autorizzazione Integrata Ambientale nel rispetto dei seguenti limiti quantitativi la capacit massima di stoccaggio dell impianto di t 890 corrispondenti a circa 4916 mc la quantit massima stoccabile di rifiuti pericolosi di t 74 corrispondenti a circa 243 mc le operazioni svolte all interno della piattaforma devono garantire il rispetto di tutte le matrici ambientali e non devono comportare la dispersione di nessun tipo di rifiuti specie quelli pericolosi a fine giornata le zone di carico e scarico e le zone interessate dalla movimentazione dei rifiuti devono essere sottoposte a pulizia gli automezzi in partenza dalla piattaforma e carichi di rifiuti devono essere opportunamente coperti per evitare l eventuale dispersione durante il trasporto su strada devono essere evitate operazioni che comportino emissioni di polveri e o di esalazioni moleste deve essere previsto un piano di derattizzazione e disinfezion
7. Modulo di Analisi FTIR in doppio con individuazione di Sistema di Riferimento e di Sistema di Riserva funzionanti contemporaneamente dotato di sonda di prelievo gas campione riscaldata per la determinazione delle concentrazioni in emissione delle seguenti sostanze inquinanti CO CO2 HCI N20 HF H20 NH3 NO NO2 SO2 e 02 Campi di misura commutabili automaticamente CO 0 75 0 2500 mg m3 Inclusa CO2 0 50 20 Vol Inclusa HCI 0 15 0 325 mg m3 Inclusa HF 0 5 0 1800 mg m3 Inclusa H20 0 100 40 Vol Inclusa NH3 0 15 0 230 mg m3 Inclusa NO 0 200 0 400 mg m3 Inclusa NO2 0 40 0 200 mg m3 Inclusa SO2 0 75 0 1500 mg m3 Inclusa Modulo d analisi per 02 in doppio con individuazione di Sistema di Riferimento e di Sistema di Riserva funzionanti contemporaneamente analizzatore all Ossido di Zirconio 39 Campo di Misura 0 25 Misura di Carbonio Organico Totale in doppio con individuazione di Sistema di Riferimento e di Sistema di Riserva funzionanti contemporaneamente Per la misura in continuo del contenuto di COT viene utilizzato il modulo di analisi a ionizzazione di fiamma FID in cui l Idrogeno viene fornito da bombola specifica Campo di misura 0 15 mg C org m3 commutabile automaticamente Analizzatore di mercurio totale Analizzatore automatico estrattivo per la determinazione dell Hg totale basato
8. 14 C SEZIONE DI VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE C1 INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO AMBIENTALE E TERRITORIALE C1 1 INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO TERRITORIALE Il sito ubicato nella zona produttiva industriale della localit di Coriano nel comune di Forl nella porzione nord est del territorio comunale Dal punto di vista urbanistico il sito ricade in zona FI 7 altre attrezzature urbane art 147 impianti di raccolta e trattamento dei rifiuti Mappa dell Uso reale del Suolo Di seguito si riporta l estratto della Tavola 3 Carta Forestale e dell Uso del Suolo scala di progetto 1 25 000 del vigente PTCP della Provincia di Forl Cesena in cui si conferma la vocazione produttiva dell area in cui insiste il sito 15 T avola 3 La zona circostante invece inquadrata come Sistema delle aree agricole distinta in zona dedicata a colture specializzate e zona dedicata a seminativi in cui devono essere realizzate politiche di incentivazione della diversificazione agricola della biodiversit anche comprendendo aree a radura di sviluppo di produzioni agricole volte ad accrescere la fruizione pubblica del territorio rurale e politiche mirate alla ricostituzione di ambienti ad elevato significato paesaggistico e di riequilibrio ecologico nelle aree rurali Come risulta dalla delibera di pronuncia di V I A la prescrizione di cui al punto 2 del citato dispositivo richiama conformemente a quanto previsto
9. Continuo informatizzato o Controllo reporting Ossidi di zolfo f ElI Periodico Rapporto di campionamento annuale come SO2 f 3 mesi trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo annuale f f f Giornalier Continuo informatizzato f o Controllo reporting Ossidi di azoto E11 Periodico Rapporto di campionamento annuale come NO2 3 mesi trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo Annuale Giornalier Continuo informatizzato o Controllo reporting Monossido di f Ell Periodico Rapporto di campionamento annuale carbonio 3 mesi trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo Annuale Giornalier e i Continuo informatizzato Biossido di carbonio E11 o Controllo reporting Rilascio annuale calcolo Annuale campionamento annuale Giornalier ispezione programmata Continuo informatizzato o Ammoniaca Ell Periodico Rapporto di come NH3 3 mesi trimestrale prova Controllo reporting Rilascio annuale calcolo Annuale campionamento annuale Giornalier ispezione programmata Continuo informatizzato Mercurio e suoi o composti Ell Periodico Rapporto di i 3 mesi in totale trimestrale prova Controllo reporting Rilascio annuale calcolo Annuale campionamento annuale Periodico Rapporto di ispezione programmata Ell 3 mesi PM10 PM 2 5 trimestrale prova Rilascio annuale calcolo Annuale Controllo reporting Giornalier campionamento annuale Continuo informati
10. Residui da NO 6 500 t anno DT13 Edificio coperto Avviati a smaltimento trattamento 2 esterno 110 m scorie DP9 2 sili da 80 m ERA impianti di ciascuno i inertizzazione e Ceneri volanti SI 3 022 t a DP11 big bags stoccati successivo e PCR RI smaltimento in in edificio chiuso solo in a i discarica per rifiuti caso di emergenza o Re speciali pericolosi manutenzione DP10 2 sili da 80 m3 ciascuno PSR Avviate a recupero SI 1 575 t a DP11 big bags stivati in o un container coperto solo in caso di emergenza o manutenzione Oli esausti sacchi e n Avviate a smaltimento contenitori SI DT3 DT4 sterno prodotti chimici Reflui da Avviate a smaltimento operazioni di NO 200 m a DT7 DT8 DT10 esterno lavaggio Si ritiene utile sottolineare come in casi eccezionali connessi ad eventuali fermi tecnici dell impianto potranno uscire dal sito anche scorie non trattate destinate a recupero in centri dedicati Ad ogni tipologia di rifiuto prodotto dall impianto attribuito un codice CER a seguito di caratterizzazione analitica dello stesso C3 5 EMISSIONI SONORE L area di pertinenza dell Impianto di Incenerimento Hera classificata di classe VI dal vigente Piano di Classificazione Acustica del Comune di Forl I ricettori residenziali individuati A 1 2 3 e 4 si trovano in aree classificate in Classe V Le rilevazioni fonometriche eseguite ante operam unite alle
11. ricezione periodo Verifica della Antincrostante ST17 4 5 1 bolla di Ala Informatizzata A IDE consegna Verifica della Salce ST12 4 13 na dl ca Informatizzata SIR ii Verifica Carbone della ST23 4 1 3 bolla di Alla Informatizzata A ne attivo consegna Soluzione Verifica della bolla Alla ammoniacale ST10 dl di Informatizzata A Mine consegna ricezione Verifica Bicarbonato di della bolla Alla Lai sali STI1 4 1 3 di Informatizzata consegna ricezione Verifica della bolla i Alla Chemicals 4 1 2 di Informatizzata A Mine consegna ricezione Verifica della Olio bolla di Alla A fi 4 5 1 consegna Informatizzata ta Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting A 1 1 2 Consumo risorse idriche AT1 AT4 ia Ingresso Lettura ATs ATY Mensile Informatizzata f Annuale Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting A 1 1 3 Consumo produzione energia elettrica 114 Energia prodotta duca Cabina Lettura TEET Compilazione A fine Annuale Energia i ilazi A fi importata da Elettrica Cabina Lettura Mensile Compilazione Ine Annuale Energia esportata Elettrica Cabina Lettura vadi Compilazione A fine Annuale verso retg ensile Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di repor
12. acquisizione validazione elaborazione automatica dei dati Il sistema di elaborazione automatico dei dati deve essere collegato tramite modem e o internet con ARPA al fine di consentire il controllo del rispetto dei limiti di legge Questo sistema di interrogazione remoto dovra permettere anche la verifica in tempo reale delle medie elementari che concorrono al calcolo della media semioraria dei dati grezzi e normalizzati di tutti gli inquinanti e dei parametri di processo 0 umido e secco all emissione Temperatura Postcobustione e Temperatura all emissione Portata Umidita Peso ed orario del carico di rifiuto produzione di vapore acqueo per l impianto di recupero energetico misurati dal SMCE Dovranno essere permessi ad ARPA le seguenti visualizzazioni in remoto Controllo medie minuto controllo medie semiorarie e giornaliere delle emissioni 97 percentile medie semiorarie su base annua 95 medie su 10 minuti nel giorno per il CO misure di temperatura di post combustione e relative medie le pesate rifiuto caricato per semiora lo storico degli allarmi per superamento di qualsiasi limite e dei blocchi caricamento in dette condizioni e quant altro previsto ai punti 4 1 e 4 2 dell A I A Dovranno essere visualizzate sia le medie validate che quelle invalidate caratterizzate da codici identificativi che permettano la comprensione delle condizioni di invalidazione mancato raggiungimento dell indice di disponibilita minimo stat
13. ambientali loco della presenza di tutti Rete interna fognaria Pulizia caditoie settimanale cartacea bianca rete fognaria bianca Rete fognaria interna Pulizia rete semestrale cartacea nera foonaria nera tramite Stoccaggi polverino Livelli dei sili di mensile cartacea e ceneri leggere stoccaggio Verifica integrit Prova di tenuta Annuale cartacea Leerhatoia sacsalia effettuata can Verifica dello Verifica visiva in loco mensile cartacea stato degli stoccaggi dei rifiuti Verifica dello Verifica visiva in loco mensile cartacea stato degli stoccaggi dei Verifica kit per Verifica visiva in trimestrale cartacea annuale 122 A 1 1 10 Monitoraggio degli Indicatori di performance Kg ton di quantit principali Consumo rifiuto materie prime mensile informatizzata annuale materie prime incenerito utilizzate ton di rifiuto incenerito Quantit acqua di acquedotto ton Consumo mc ton dil dirifiuto i annuale risorse idriche rifiuto Iincenerito mensile informatizzata incenerito La quantit acqua industriale ton di rifiuto incenerito Fattore di g ton di g di No2 ton di annuale emissione rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata NO2 incenerito Fattore di g ton di g di HCI ton di i 7 annuale emissione HCI rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata incenerito Fattore di g ton di S
14. impianto di preselezione meccanica dei rifiuti 5 3 Impianti per l eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell allegato 11 A della direttiva 75 442 CEE ai punti D 8 D 9 con capacit superiore a 50 tonnellate al giorno deposito preliminare di rifiuti pericolosi attivit stoccaggio polverino 5 1 impianti per l eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi della lista di cui all art 1 paragrafo 4 della direttiva 91 689 CEE quali definiti negli allegati II A e II B con capacit di oltre 10 tonnellate al giorno deposito preliminare messa in riserva di rifiuti pericolosi e non Piattaforma ecologica 5 1 impianti per l eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi della lista di cui all art 1 paragrafo 4 della direttiva 91 689 CEE quali definiti negli allegati II A e II B con capacit di oltre 10 tonnellate al giorno L area in cui sono svolte le attivit sopra elencate identificata nella planimetria Allegato RT 1 1 dell istanza Altre attivit svolte nell area sono da intendersi funzionalmente connesse con le attivit IPPC L attivit di pesa oltre ad essere funzionalmente connessa con le attivit IPPC svolte nel sito in esame adibita anche a pesa per altri impianti del Gruppo HERA Il Gestore tenuto a rispettare i limiti le condizioni le prescrizioni e gli obblighi della presente sezione D E fatto divieto contravvenire a quanto disposto dal presente atto e modific
15. sufficiente mantenere in funzione gli strumenti che registrano il funzionamento degli apparati di trattamento dopo le prime 24 ore di blocco dovr essere eseguita una misura discontinua della durata di almeno 120 minuti almeno per Polveri Ossidi di Azoto Acido Cloridrico in sostituzione delle misure continue a dopo le prime 48 ore di blocco dovranno essere eseguite 2 misure discontinue al giorno della durata di 120 minuti almeno per Polveri Ossidi di Azoto Acido Cloridrico in sostituzione delle misure continue e per gli altri inquinanti 1 misura discontinua ogni 7 giorni 6 3 I risultati di dette misurazioni sostitutivi devono essere annotati sul Registro di cui al successivo punto 7 e inoltrati ad ARPA ed All Autorit di Controllo Non pi di 10 valori medi giornalieri possono essere scartati a causa di disfunzioni o per ragioni di manutenzione dei sistemi di misurazione in continuo Il periodo di 10 giorni da considerare riferito a ciascun singolo inquinante e non include le giornate di mancanza dati imputabili ad attivit di taratura e calibrazione del sistema di misura fino ad un massimo di 10 giorni anno punto C Allegato 1 del D Lgs 133 05 In ogni caso le misure discontinue eseguite in sostituzione di quelle continue nei casi previsti non sono da considerare ai fini del conteggio delle giornate con mancanza di misurazioni continue 6 4 Nel caso in cui a causa di problemi ai sistema di misurazione in continuo di
16. 26 realizzazione di centralina per il rilevamento della qualit dell aria prescrizione n 31 area di compensazione di otto ettari Il progetto presentato si rileva conforme rispetto ai contenuti ed alle prescrizioni della Delibera di VIA A6 PROCEDURA ART 27 DEL D LGS 22 97 E MODIFICHE APPORTATE ALL INTERNO DELLA PROCEDURA DI AIA L Amministrazione Provinciale con Delibera di G P n 70758 339 del 27 09 2005 di completamento e attuazione delle prescrizioni tecniche ed impiantistiche impartite con Delibera di G P n 323 66128 del 02 09 2004 stato approvato ai sensi dell art 27 del D Lgs 22 97 il progetto dell impianto All interno della presente procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale sono state valutate le seguenti richieste di modifica al progetto sopra descritto 1 Mancata realizzazione della nuova palazzina uffici della nuova stazione di pesatura e del portale per il controllo dei rifiuti in ingresso Mantenimento della palazzina uffici della stazione di pesatura e del portale per il controllo dei rifiuti in ingresso attualmente esistenti ed a servizio delle linee L1 e L2 Modifica del lay out esterno dell impianto accesso e percorsi ingresso uscita dei mezzi con conseguente necessit di ricollocare una pianta esistente al fine di agevolare il passaggio dei mezzi dall attuale stazione di pesatura alla fossa di conferimento a servizio della linea L3 B SEZIONE FINANZIARIA B1 CA
17. 30 24 365 60 Scarico acque C1 lavaggio linea 6 8 mc h 24 365 60 Scarico acque C2 lavaggio linea 6 8 mc h 24 365 60 Scarico acque 1 2 C3 1 cp pe L 24 365 Ambiente Scarico acque C4 impianto 3 mc giorno 24 365 Ambiente Scarico parziale da Max 2 S1 B dr sua Ambiente Scarico parziale SR acque di Max 54 24 365 40 Scarico parziale da S2 officina lavaggi 18 Ambiente Acque nere da Scarico diretto S3 piattaforma ecologica al depuratore Max 14m Ambiente Scarico acque SB bianche in pubblica Fognatura 38 Ambiente Scarico di emergenza Fognatura nera SE C 111 4 Scarico reflui da Fognatura nera S4 EEA i Ambiente Scarico acqua di Fognatura nera S5 nu Ambiente Scarico acque S6 seconda pioggia e Fognatura Ambiente 119 Inquinanti monitorati scarico S5 Modalit di Parametro inquinante U Fiequenza 1 Reporting Controlle recictrazione dei PIRENEI OA call Trimactenla Castificota cnalitica Ana sanada Colora mall Trimastrala Cortificota cnalitica A fina snarisda SORA small Trimastrnla Cartificota cnalitica hi fi Golidi cconaci totali mall Trimactrala Cortificota cnalitica A fina snarisoda ROD call Trimactenla Castificota cnalitica hf madiada COD mall Trimactrala Cortificota cnalitica A fina narisoda Dara sm
18. Carbone attivo Elevata porosit Conforme Accurata selezione del fornitore Conforme NaOH Limitata presenza di contaminanti es mercurio Conforme 59 e i issioni iori lle del li Combustibili ausiliari Non devono dar luogo ad emissioni superiori a quelle del gasolio Conjon gas naturale o GPL Prodotti chimici organici Prodotti chimici quanto pi possibile biodegradabili Conforme Prodotti chimici quanto pi possibile biodegradabili Conforme Biocidi n FEE i z Analisi e valutazione dei possibili impatti sull ambiente tenuto conto delle caratteristiche del corpo ricettore a livello locale Conforme Gestione dei rifiuti in ingresso controllo omogeneizzazione ed eventuale pretrattamento Conforme Combustione mantenimento di condizioni ottimali con particolare riguardo all esaurimento delle scorie Conforme burn out Trattamento fumi scelta accurata del reagente riciclo del reagente ove applicabile impiego di sistemi a Conforme minor consumo di prodotti ottimizzazione delle condizioni operative di dosaggio e reazione Gestione dei residui evitare la contaminazione di grossi quantitativi di residui con correnti altamente inquinate prevedere la separazione dei sali di reazione dalle ceneri leggere mantenere separati i vari flussi Canoe in uscita in modo da favorirne l eventuale recupero BAT Conformit Note Per il Trattamento fumi privilegiare
19. Stoccaggio PCRe Verifica visiva in loco PSR p Mensile Cartacea 149 Verifica dello stato degli stoccaggi dei Verifica visiva in Mensile Cartacea reagenti e dei _ laca Verifica kit per CMErEEnZe Verifica visiva in ambientali Trimestrale Cartacea loco della presenza annuale A 1 1 20 Monitoraggio degli Indicatori di performance Kg ton di Somma E A Consumo rifiuto quantit mensile informatizzata annuale materie prime incenerito materie prime utilizzate ton di rifiuto incenerito uantit acqua i acquedotto Consumo mc ton di ton dirifiuto annuale risorse idriche rifiuto incenerito mensile informatizzata incenerito Fattore g ton di 5 di NO2 _ ton annuale di rifiuto di rifiuto mensile informatizzata emissione incenerito incenerito Fattore g ton di g di HCl ton di annuale di rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata emissione HCI incenerito Fattore g ton di 5 di polveri toni di rifiuto di rifiuto mensile informatizzata annuale emissione incenerito incenerito polveri Fattore g ton di g di Hg ton di di rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata annuale emissione Hg incenerito Fattore g ton di g di COT ton di di rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata annuale emissione incenerito COT Energia kWh di Rapporto tra
20. Tdsooarhuxri tatali mal Trimactrala artifinata A fina nariada Inquinanti monitorati metodi standard di riferimento Devono essere soddisfatti i requisiti di seguito riportati Campionamento e conservazione del campione riferimento metodi IRSA CNR le metodiche di campionamento e conservazione del campione sono indicate nel documento APAT IRSA Quaderno 29 2003 Metodi di analisi delle emissioni dovranno essere adottati i metodi APAT IRSA Quaderno 29 2003 eventualmente possono essere utilizzate altre metodiche purch concordate con ARPA Distretto di Forl Incertezza delle misurazioni e conformit ai valori limite di emissione ai fini del rispetto dei valori limite autorizzati i risultati analitici dei controlli autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e dell incertezza della misurazione cos come descritta e riportata nel metodo stesso Il risultato di un controllo da considerare superiore al valore limite autorizzato quando l estremo inferiore dell intervello di confidenza della misura cio l intervallo corrispondente a Risultato Misurazione Incertezza di Misura risulta superiore al valore limite autorizzato 144 A 1 1 16 Suolo iezometro Parametro AM Metodo diFrequenza Modalit Reporting Misura lautocontrolli registrazione controlli N 7 pozzi Livello dei pozzi Medi
21. a discrezione Rapporto di a Polver Mg Nme E3 E5 Annuale Annuale Inquinanti monitorati E14 Rapporto di Portat Nmc h E14 Annuale Annuale Rapporto di Polver Mg Nme E14 Annuale Annuale 131 Inquinanti monitorati metodi standard di riferimento Portata Ell UNI 10169 D M 12 07 90 Velocit Ell UNI 10169 D M 12 07 90 Temperatura Ell UNI 10169 D M 12 07 90 Pressione Ell UNI 10169 D M 12 07 90 Tenore vapore Ell UNI 10169 D M 12 07 90 acqueo Tenore E11 UNI 10169 D M 12 07 90 volumetrico ossigeno Polveri totali Ell UNI EN 13284 D M 23 11 01 Basse concentrazioni VOC E11 UNI EN 13649 D M 44 04 come COT Sostanze Ell UNI EN 12619 D M 44 04 Concentrazione lt 20 organiche sotto mg mc forma di gas e vapori espresse come carbonio organico totale COT Ell UNI EN 13526 D M 44 04 Concentrazione gt 20 mg me Acido cloridrico Ell ISTISAN 98 02 D M 25 08 00 Ell UNI EN 1911 D M 23 11 01 Acido E11 ISTISAN 98 02 D M 25 08 00 fluoridrico Ell UNI 10787 D M 23 11 01 Ossidi di zolfo E11 ISTISAN 98 02 D M 25 08 00 come SO2 Ell Cella elettrochimica D M 31 01 05 ISO 12039 Ossidi di azoto E11 ISTISAN 98 02 D M 25 08 00 come NO2 Ell Cella elettrochimica D M 31 01 05 ISO 12039 132 Monossido di Ell Cella elettrochimica D M 31 01 05 carbon
22. condizioni della presente autorizzazione Nel caso in cui si rilevi che le modifiche progettate sono sostanziali ai sensi dell articolo 2 comma 1 lettera n del D Lgs 59 05 l Autorit Competente ne d notizia al Gestore entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione ai fini degli adempimenti di cui al comma 2 Decorso tale termine il Gestore pu procedere alla realizzazione delle modifiche comunicate Nel caso in cui le modifiche progettate ad avviso del Gestore o a seguito della comunicazione di cui sopra risultino sostanziali il Gestore deve inviare all autorit competente una nuova domanda di autorizzazione Il Gestore deve comunicare ogni modificazione intervenuta nell assetto societario nelle strutture di impresa e negli organismi tecnici ed amministrativi Il Gestore ferme restando le comunicazione di cui al D2 4 punto 9 1 deve comunicare il prima possibile e comunque entro le 24 ore successive dall evento in modo scritto fax all Autorit Competente e ad ARPA Distretto di Forl particolari circostanze quali Incidenti di interesse ambientale che abbiano effetti all esterno dello stabilimento effettuare inoltre comunicazione telefonica immediata all ARPA Distretto di Forl o al numero di emergenza ambientale 118 EMERGENZA Il Gestore nella medesima comunicazione deve stimare gli impatti dovuti ai rilasci di inquinanti indicare le azioni di cautela attuate e o necessarie individuare eve
23. estremo inferiore dell intervello di confidenza della misura cio l intervallo corrispondente a Risultato Misurazione Incertezza di Misura risulta superiore al valore limite autorizzato 146 A 1 1 17 Rumore 3 Triennale Caratterizzazion Triennale e acustica di tutte le i ui primo DGR Per il Tutto gent 0 ad ogni Ne Misure ambientali controllo a 673 03 primo Pimpiant al confine d i dall variazione n Misure rumore TE MESI ATA intek controll ambientale rumore messa a Impianusue residuo ai ricettori DPCM A 0 residenziali regime 14 11 97 A 1 1 18 Rifiuti Controllo rifiuti in ingresso sa ii sari Analisi merceologica ed Relazione di Segnalazioni positive al rilevatore di radioattivit N Ogni carico Informatizzata Annuale Taratura delle unit di Certificato di pesatura Annuale Annuale Registrazione peso data ora Gir ia si Ogni carico Informatizzato Controllo documentazione si i ii ni cari Informatizzato i T EE A iii Tet A i i Rifiuti in ingresso alle t anno Entro 48 ore informatizzato Riepilogo su singole attivit IPPC dalla presa in base annuale carico del della tipologi rifiuto in dei rifiuti anml annuale 147 Controllo rifiuti prodotti Scorie Registro trattate 190112 Combustione DT9 CS Annuale e Materiali i Registro Terrostda 170405 Combus
24. CO2 SO2 NOx NO and NO espressi come NO2 NH3 e Protossido d Azoto Media giornaliera dati di monitoraggio dati orai Parainetro iran D aldi x ccciriieto ELV FORMATO GRIGLIA E Z o E Giorno Media giorno Massimo Minimo Std Deviation risultati validi 156 Note Valore Emissione Risultato Limite EMISSIONI IN ARIA FORMAT SUGGERITO PER REPORTING DEI CAMPIONAMENTI PERIODICI di Il Valorre Limite di Emissione espresso in concentrazione o flusso di massa Scheda A 3 del I risultati ottenuti nel piano di monitoraggio sono espresso nello stesso modo e unita di misura del Valore Limite di Emissione monitoraggio periodico Incertezza Condizioni L incertezza associate ai risultati delle misure l intervallo di confidenza al 95 di Tutti I risultati sono espresso nelle condizioni di normalizzazione 273K 10q 3 kPa e normalizzazione gas secco Riferimenti dei metodi di Vedi tabella C 6 3 misura nel monitoraggio Punto di Parametro Data di Ora di metodo Accreditam Condizioni di UM Valore Incertezz Valore Valore Conformit emissione inquinante campioname inizio ora di ento per marcia a normalizza previsto in nto fine l uso del dell impianto to autorizzazio campioname metodo durante il ne nto campionamento
25. Note AT2 Stoccaggio rifiuti non pericolosi in fossa Operazioni di raggruppamento preliminare D13 e deposito preliminare D15 direttamente connesso con attivit di incenerimento ATI AT4 Recupero energetico Impianto di produzione energia elettrica e termica connesso con attivit di incenerimento rifiuti AT1 ATS Demineralizzazione acque Impianto a servizio delle attivit di incenerimento rifiuti AT1 e recupero energetico AT4 AT7 Stoccaggio e trattamento scorie Operazioni messa in riserva R13 Tecnicamente connesso con attivit di incenerimento rifiuti AT1 Allo stato attuale le principali sezioni di impianto che caratterizza ogni linea sono 32 AREA DI RICEZIONE AVANFOSSA E FOSSA DI STOCCAGGIO RIFIUTI AT2 Lo stoccaggio del rifiuto conferito avviene in una fossa di capacit di circa 4000 mc valutata al piano di scarico degli automezzi con una profondit di circa 11 metri Sulla sua parete frontale sono presenti 6 aperture con portoni che consentono lo scarico da parte dei mezzi di conferimento ogni portone dotato di dispositivo di manovra motorizzato Le operazioni di movimentazione del rifiuto all interno della fossa sono effettuate attraverso due carroponte dotati di benna a polipo Tali macchine consentono il caricamento delle tramogge di alimentazione del forno All edificio di ricezione e stoccaggio asservito in posizione frontale un loca
26. Presso l impianto previsto un trattamento dei materiali metallici ferrosi e non per la produttivi industriali fini di un riutilizzo delle scorie previo trattamento in sostituzione di materie prime Conforme a inerti loro separazione dalle scorie di combustione Nel caso di impiego di bicarbonato di sodio come reagente alcalino da preferire l adozione di sistemi di doppia filtrazione che consentano di separare la quasi totalit Non applicabile delle polveri leggere dai sali di reazione riutilizzabili previo trattamento in cicli Pp 58 BAT Conformit Note Predi m I mere dii impiedat lle 1 redisposizione di un elenco aggiornato dei materiali impiegati e delle loro Cordone caratteristiche Revisione periodica degli aspetti quali quantitativi delle materie prime impiegate Conforme Eventuale adozione di procedure il controllo delle impurit presenti nelle materie Conforme prime Analisi periodica di possibili sostituzioni dell E l nalisi periodica di possibili sostituzioni delle materie prime impiegate con altre Conforme meno inquinanti Selezione delle Materie Prime Limitata presenza di contaminanti es metalli Conforme Elevata reattivit Conforme Reagenti alcalini Ridotta produzione di residui bassi eccessi di reagente Conforme Possibilit di riciclo all interno del processo Conforme Limitata presenza di contaminanti es metalli Conforme
27. art 4 primo comma lett a del D lgs n 36 03 e nel rispetto delle disposizioni statali e regionali in materia e la realizzazione di opere o interventi che possano essere causa di turbamento del regime delle acque sotterranee ovvero della rottura dell equilibrio tra prelievo e capacit di ricarica naturale degli acquiferi dell intrusione di acque salate o inquinate Tavola 4 Tavola 5 Schema di Assetto Territoriale Dall analisi della tavola che disciplina l assetto del territorio si evince che il sito ubicato in ambito soggetto a pianificazione previgente circondato da ambiti ad alta vocazione produttiva agricola Nell area di indagine non si rilevano ne ambiti di adeguamento ai Piani di Bacino ne ambiti interessati da fenomeni di dissesto ne ambiti della sostenibilit ambientale di scala territoriale Le NtA non evidenziano particolari vincoli per il sito ed il suo intorno da segnalare nella presente trattazione 19 Tavola 5 Tavola 5A Zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti urbani speciali e speciali pericolosi La tavola 5A d specifica rappresentazione degli ambiti di interferenza generati dalle zone tutelate dal territorio pianificato e dalla rete delle infrastrutture viarie La tavola evidenzia come l areale comprendente tutto l intorno del sito non ricade all interno della classificazione della localizzazione di impianti di gestione rifiu
28. aspirazione Stesso di E3 A fossa vecchio I le 15 7 0 48 inceneritore quando non funziona E14 Sfiato silos 2 Filtro a maniche filtro E5 polveri 1000 24 365 14 0 009 assoluto Impianto di aspirazione gas di scarico E7 dei mezzi in 500 saltuario saltuaria 7 0 48 accesso al locale SNCR impianto di abbattimento a secco con linea di CRE i cei iniezione di carbone Ell 3 130000 24 312 60 2 21 attivo e bicarbonato doppio stadio di filtrazione a maniche SCR Sfiato serbatoio pg SV sw 24 365 4 0 005 linea 3 Generatore L emissione attiva per il Solo in Solo in elettrico di tempo strettamente caso di caso di E13 emergenza 2 0 008 necessario per la messa emergenz emergen ina linea 3 in sicurezza a za DE dell impianto i ni Filtro a maniche E14 30000 24 312 20 0 28 trattamento emissioni odorigene trattasi della stessa Emissione convogliata durante il funzionamento normale aspirazione fossa vecchio inceneritore convogliata in E14 funziona E3B con portata massima di 14000 Nmc h Durante le manutenzioni di E14 viene attivata l aspirazione della fossa del vecchio inceneritore nella stessa emissione che assume una portata massima diversa 24000 Nmc h e 75 diversa denominazione E3A la durata dell emissione gg anno e h g espressa in tabella di carattere indicativo e non rappresenta un limite perentorio Tabella 2 valori limite alle emissioni in atmosfer
29. cui al punto precedente nel caso di sospensione temporanea delle autorizzazioni allo scarico di cui all art 31 del Regolamento di Fognatura f Il Gestore tenuto a presentare al Gestore del Servizio di Fognatura e Depurazione denuncia annuale degli scarichi effettuati entro il 31 gennaio di ogni anno per gli scarichi effettuati nell anno solare precedente Il Gestore del Servizio di Fognatura e Depurazione provvede all acquisizione dei dati qualitativi descrittivi delle acque reflue scaricate attraverso il prelievo di campioni di acque reflue effettuato da incaricati e le successive analisi Entro 40 giorni dal ricevimento della comunicazione del Gestore del Servizio di Fognatura e Depurazione contenente gli esiti analitici il titolare dello scarico pu produrre eventuali osservazioni sui dati comunicati g Il Gestore tenuto a comunicare come definito al D2 3 eventuali guasti agli impianti o situazioni che possano costituire occasione di pericolo per la salute pubblica o pregiudizio per l ambiente h il Gestore tenuto ad effettuare gli autocontrolli delle acque di scarico con la periodicit stabilita nel Piano di Monitoraggio e Controllo D2 3 6 PRELIEVO IDRICO a le condotte delle acque prelevate da acquedotto devono essere munite di contatore per misurare le portate prelevate e riutilizzate b nel caso in cui vengano prelevate acque sotterranee di pozzo deve essere istallato apposito misuratore di portata pe
30. dall art 10 comma 9 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale la tutela del filare presente all interno del sedime d intervento cos come individuato nella Tavola 3 Carta forestale e dell uso del suolo P T C P ascrivibile in quanto tale a Pianta gruppo filare meritevole di tutela di cui al comma 2 dell art 10 Sistema forestale boschivo Descrizione del Rapporto e delle Condizioni di esercizio dell Impianto con gli strumenti di Pianificazione Territoriale Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale stato approvato con Del n 146 del 14 settembre 2006 Il PTCP ha il ruolo di definire l assetto del territorio con riferimento specifico agli interessi sovracomunali di indirizzare e coordinare la pianificazione urbanistica comunale di articolare sul territorio le linee di azione della programmazione regionale e sottoporre a verifica e raccordare le politiche settoriali della Provincia Il Piano recepisce in toto i seguenti piani che pertanto si intendono gi ricompresi nelle considerazioni a seguire Piano Territoriale Regionale PTR approvato dal Consiglio Regionale con la Del N 3065 del 28 02 1990 Piano Regionale Integrato dei Trasporti approvato dal Consiglio Regionale con Del 1322 del 22 12 1998 Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico dell Autorit dei Bacini Romagnoli approvato dalla Giunta Regionale con Del N 350 del 17 03 03 Piano Infraregionale per lo smalt
31. datata 05 02 2008 vanno cementati e bonificati 71 D2 2 1 COMUNICAZIONI E REQUISITI DI NOTIFICA SPECIFICI 1 il Gestore entro il termine della fase 2 tenuto a presentare e una relazione relativa al funzionamento ed alla sorveglianza dell impianto durante il periodo di messa in esercizio e la certificazione QAL 2 e il collaudo tecnico definitivo dell impianto di incenerimento a firma di tecnico abilitato comprovante la completa funzionalit di tutte le sezioni impiantistiche e la loro rispondenza al progetto approvato 2 il Gestore prima dell inizio dell attivit di recupero scorie Attivit AT7 tenuto a e ottenere il certificato di conformit edilizia ed agibilit e comunicare ad ARPA e alla Provincia la data di inizio attivit 72 D2 3 CONDIZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE DELL IMPIANTO A REGIME 1 L impianto deve essere condotto con modalit e mezzi tecnici atti ad evitare pericoli per l ambiente ed il personale addetto Nelle eventuali modifiche dell impianto il Gestore deve preferire le scelte impiantistiche che permettano diottimizzare l utilizzo delle risorse ambientali e dell energia diridurre la produzione di rifiuti soprattutto pericolosi di ottimizzare i recuperi comunque intesi di diminuire le emissioni in atmosfera D2 3 1 COMUNICAZIONI E REQUISITI DI NOTIFICA GENERALI 1 Il Gestore provvede alle comunicazioni relative agli interventi prescritti secondo
32. definite ai punti 2 e 3 al limite di legge il gestore dell impianto redige immediatamente una breve relazione contenete o una valutazione delle possibili cause del superamento limite corredata delle misure dei principali parametri di processo durante il periodo di campionamento o la definizione di adeguate azioni correttive tra le quali potrebbe essere ricompresa la ripetizione della campagna di analisi G VALIDIT DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Il presente piano di monitoraggio e controllo da considerarsi valido per l intera durata dell Autorizzazione Integrata Ambientale Eventuali modifiche al piano relative ad esempio alla modalit e alla frequenza dei controlli che risultano necessarie nel corso della gestione dell impianto saranno richieste all Autorit Competente 164
33. di Sistema di monitoraggi SCR monitoraggio di mg Nm3 odi processo dopo il processo filtro a maniche ETIR e Emissioni diffuse Stoccaggio soluzione Sostanze Due serbatoi posti sotto tettoia Secondo Ispezione ammoniacale volatili dotati di uno sfiato limitato procedure programma alle fasi di caricamento che viene trattato in interne ta una guadia idraulica con assorbimento in acqua un conduttimetro verifica la conducibilit della soluzione assorbente e provvede alla sua sostituzione quando la capacita di assorbimento scende sotto un 134 limite prefissato Stoccaggio dosaggio dei Vapori L impianto ed i serbatoi di stoccaggio Secondo Ispezione reagenti chimici impianto soluzioni sono all interno di un locale chiuso procedure programma demineralizzazione HCI interne ta NaOH Stoccaggio e trattamento Aria Lo stoccaggio e il trattamento delle scorie Secondo Ispezione scorie umida realizzato all interno di un locale dotato di procedure programma odori prese d aria interne ta Emissioni fuggitive Stoccaggio soluzione Vapori di Sistemi di rilevazione e allarme dei Secondo Ispezione ammoniacale al 24 ammoniaca vapori di ammoniaca Utilizzo di nasi procedure programmat elettronici interne a Dosaggio dei reagenti Vapori Tutto il sistema di dosaggio e Secondo Ispezione liquidi nel processo di soluzioni HCI trasporto dot
34. di polveri ton f f i emissione rifiuto i rifiuto incenerito mensile informatizzata annuale polveri incenerito Fattore di g ton di g di Hg ton di f emissione Hg rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata annuale incenerito Fattore di g ton di g di COT ton di f emissione COT rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata annuale incenerito Fattore di g ton di g di NH3 ton di i f emissione NH rifiuto rifiuto incenerito mensile informatizzata annuale incenerito Energia elettrical kWh dil Rapporto tra f i consumata energia l energia elettrica mensile informatizzata annuale nell impianto consumata consumata e la per tonnellata dil tonnellate di quantit di rifiuti rifiuto rifiuti inceneriti alimentato alimentati Energia elettrica kWh dil Rapporto tra i r prodotta energia l energia elettrical mensile informatizzata annuale nell impianto per tonnellata di rifiuto alimentato rodotta onnellate di rifiuti alimentati prodotta e la quantit di rifiuti Inceneriti annuale 123 B 1 A 1 2 Componenti ambientali A 1 1 9 Consumo materie prime EASE DI MARCIA A REGIME FASE 3 Quantit Modalit di Denomin Ubicazione Fase di t a nota Metodo Frequenza registraz dei Reporting Controllo Cadice CAS stoccassio utilizzo misura antocantralli ARPA Acid Verific o a bolla Alla ST14 4 5 1 di
35. di azoto PM e ozono attribuiti all intera Zona A del territorio provinciale viene individuato come strumento di gestione il Piano di Risanamento per la Zona A In questo si prevedono obiettivi di riduzione delle emissioni di PM o ossidi azoto e composti organici volatili in quanto precursori insieme agli ossidi di azoto dell inquinante secondario ozono originate dalle attivit antropiche Le azioni del Piano di Risanamento vengono suddivise in cinque settori di intervento mobilit sostenibile edilizia sostenibile attivit produttive ed aziende di servizi logistica delle merci e informazione comunicazione educazione ambientale formazione Viene anche individuata una porzione della Zona A definita Agglomerato R11 in cui particolarmente elevato il rischio di superamento dei valori limite e o delle soglie di allarme Per questa zona viene predisposto uno specifico Piano di Azione La zona in cui sorge l inceneritore HERA oggetto della presente AIA al pari di tutto il territorio del Comune di Forl si trova a far parte della Zona A ed anche dell Agglomerato R11 In merito al settore di intervento Attivit produttive ed aziende di servizi a cui si riconduce l inceneritore HERA il Piano di Risanamento prevede che le aree della Zona A siano oggetto di una progressiva e costante riduzione dei flussi globali autorizzati di emissioni in atmosfera per gli inquinanti critici PMo ossidi azoto e composti organi
36. di quelle attualmente depositate dovranno essere prestate in una delle forme previste dalla Legge 10 giugno 1982 n 348 e dalla deliberazione n 1991 del 13 10 2003 e precisamente realee valida cauzione in numerario od in titoli di Stato ai sensi dell art 54 del regolamento per l amministrazione del patrimonio e per la contabilit generale dello Stato approvato con RD 23 5 1924 n 827 e successive modificazioni fidejussione bancaria rilasciata da aziende di credito di cui all art 5 del RDL 12 3 1936 n 375 e successive modifiche ed integrazioni conforme allo schema di riferimento delle condizioni contrattuali di cui all Allegato B alla delibera della R E R n 1991 03 polizza assicurativa rilasciata da impresa di assicurazione debitamente autorizzata all esercizio del ramo cauzioni ed operante nel territorio della Repubblica in regime di libert di stabilimento o di libert di prestazione di servizi conforme allo schema di riferimento delle condizioni contrattuali di cui all Allegato C alla delibera della R E R n 1991 03 f il mancato rispetto di quanto previsto al presente punto comporta la revoca dell autorizzazione previa diffida Unitamente alla presente Autorizzazione Integrata Ambientale dovr essere detenuta la comunicazione di avvenuta accettazione da parte della Provincia di Forl Cesena della garanzia finanziaria sopra descritta da esibire agli organi di controllo che ne facciano richiesta
37. e suoi controllo composti 1 Ispezione in totale programma b ta Eventuale Protossido controllo d Azoto 1 Ispezione in totale programma b ta 1 Tarature QAL 2 ogni 2 anni anni pari e QAL3 o AST ogni 2 anni anni dispari oltre al verificarsi di ogni modifica di impianto o di gestione dello stesso oppure di sostituzione dello strumento 140 Le Calibrazioni della strumentazione del SMCE dovranno essere eseguite con le seguenti periodicita a zero almeno ogni 24 ore oppure al verificarsi di anomalie ai sistemi di misure derive o altro malfunzionamento del SMCE ore b span almeno ogni 180 giorni oppure al verificarsi di anomalie ai sistemi di misura derive o malfunzionamenti e dello SMCE Gestione sistemi di monitoraggio in continuo alle emissioni in atmosfera Verifiche sul sistema di misura in continuo secondo il decreto 152 06 Indice di Accuratezza Relativa IAR Annuale ad eccezione rapporto Ispezione dell anno in cui si programmata esegue la QAL 2 Coefficiente di correlazione tra le misure fornite Annuale rapporto Ispezione dallo strumento sotto verifica ed una di Si applica a misure programmata riferimento su un campione di gas prelevato nel provenienti da medesimo punto analizzatori per i quali non esistono certificazioni strumentali ma solo di installazione Linearit di risposte sull intero campo di misura biennale dopo rapporto Ispezione QAL 2 interventi p
38. elettrica energia l energia elettrica mensile informatizzata annuale consumata consumata consumata e _ la nell impianto tonnellate quantit di rifiuti er tonnellata di rifiuti inceneriti i rifiuto alimentati alimentata Energia kWh di Rapporto tra elettrica energia l energia elettrica mensile informatizzata annuale prodotta rodotta prodotta e la nell impianto tonnellate quantit di rifiuti per tonnellata di rifiuti inceneriti di rifiuto alimentati annuale 150 A 1 1 21 Monitoraggio qualit dell aria Ispezioni Castione programmate gestione centralina Centralina fissa Elettronica centraline elaborazione lidazi 2 elaborazione aa Trasmissione meteorologi Centralina fissa giornaliera Elettronica dei dati ci PTS i all Autorit Campionatore competente Pb Cd Ni a Ari mobile di tipo 1 Rapport annudimente Hg IPA a ial i quenziale con settimana i di sa ia Campionatore mobile di tipo 1 Rappor NH3 HCI HF sequenziale con settimana ti di rampa di e 151 D SISTEMA DI MONITORAGGIO IN CONTINUO DELLE EMISSIONI SMCE D I DESCRIZIONE DEL SMCE Per la descrizione dettagliata del Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE si rimanda all Allegato PM 5 1 gi presentato PROCEDURE DI COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DEI CONTROLLI L aspetto divulgativo delle prestazioni
39. filtro a maniche destinato al trattamento dell aria aspirata dalla fossa rifiuti esistente L aria aspirata dalla fossa rifiuti esistente non potendo pi essere inviata come aria primaria secondaria all impianto di incenerimento delle Linee 1 e 2 viene inviata a un trattamento diverso generando l emissione nuova di seguito descritta E14 Relativamente alle emissioni diffuse gi presenti nella configurazione esistente non subisce modifiche l emissione diffusa proveniente dalla Piattaforma Ecologica Attrezzata Emissione Descrizione ED10 Stoccaggio e movimentazione di rifiuti pericolosi e non nell ambito della Piattaforma Ecologica Attrezzata Le emissioni diffuse possono riguardare odori e polveri 37 Vengono di seguito indicate le emissioni nuove introdotte contestualmente alla messa in esercizio della terza linea Nuove emissioni introdotte contestualmente alla realizzazione della linea 3 Denominazione Punti di Provenienza Descrizione Sistemi di trattamento emissione convogliate nuovi Ell Linea di Incenerimento rifiuti Camera di postcombustione incenerimento 3 A tale attivit si Impianto di abbattimento a secco associano emissioni di con doppio stadio di filtrazione a CO COT HCI HF maniche SNCR SCR Hg polveri metalli NOX SOX IPA DIOSSINE NH3 E12 Recupero Sfiato serbatoio olio n energetico turbina linea 3 A tale attivit si associano emissioni di vapori d oli
40. la manutenzione di tutte le parti dell impianto di abbattimento fumi secondo la periodicita stabilita nel Piano di Manutenzione Nell esercizio dell impianto di incenerimento vengono definiti il tempo di avviamento e il tempo di spegnimento dell impianto In particolare 81 10 10 1 10 2 11 11 1 b per tempo di avviamento si intende il periodo massimo di avviamento durante il quale non vengono alimentati rifiuti e sar il pi breve possibile compatibilmente con le esigenze tecniche specifiche e comunque non superiore a 96 ore per tempo di spegnimento si intende il periodo massimo di tempo per arresto o veglia durante il quale non vengono alimentati rifiuti sar il pi breve possibile compatibilmente con le esigenze tecniche specifiche e comunque non superiore a 24 ore PRESCRIZIONI IN CASO SUPERAMENTO DEI LIMITI IN CONDIZIONI DI NORMALE FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO E O IN CASO DI AVARIE E INTERRUZIONI DEL NORMALE FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO E DELLE SEZIONI DI TRATTAMENTO FUMI In caso di avaria e o interruzioni del normale funzionamento dell impianto deve essere rispettato quanto indicato all art 16 del D Lgs 133 05 in particolare il tempo massimo di cui al comma 1 dell art 16 fissato in due ore tempo necessario per lo svuotamento del forno salvo i casi di avaria alla griglia o al sistema di evacuazione delle scorie per le quali si fissa il tempo massimo di quattro ore la durata cumul
41. le modalit indicate al Dle D2 Il Gestore dell impianto tenuto a presentare annualmente entro il 30 giugno una relazione relativa all anno solare precedente che contenga a la relazione annuale relativa al funzionamento ed alla sorveglianza dell impianto art 15 comma 3 del D lgs 133 05 b idati relativi al piano di monitoraggio c un riassunto delle variazioni modifiche impiantistiche effettuate rispetto alla situazione dell anno precedente d un commento ai dati presentati in modo da evidenziare le prestazioni ambientali dell impresa nel tempo valutando tra l altro il posizionamento rispetto alle MTD in modo sintetico se non necessario altrimenti e documentazione attestante il mantenimento della certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 La reportistica utilizzata ai fini della relazione di cui al punto precedente modificata su indicazione dell Autorit Competente Il Gestore deve comunicare preventivamente le modifiche progettate dell impianto come definite dall articolo 2 comma 1 lettera m del D Lgs 59 05 alla Provincia di Forl Cesena all ARPA Distretto di Forl ed al Comune di Forl Tali modifiche saranno valutate dall Autorit Competente ai sensi dell art 10 del D Lgs 59 05 L Autorit Competente nel caso di modifiche che non determinano effetti negativi per l uomo o per l ambiente ricevuta la comunicazione di cui al comma 4 ove lo ritenga necessario aggiorna le
42. operazioni da D1 a D14 Secondo i criteri i quantitativi e le condizioni indicate nel successivo paragrafo D2 3 8 per i nuovi impianti C Area di ricezione e fossa di stoccaggio rifiuti AT2 Fossa Esistente Linee 1 e 2 8 Sono autorizzate le seguenti operazioni di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 e D 13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a e D 15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 secondo i criteri le tipologie dei rifiuti i quantitativi e le condizioni indicate in allegato 1 A C1 Area di ricezione e fossa di stoccaggio rifiuti AT2 Nuova Fossa Linea 3 9 Sono autorizzate le seguenti operazioni di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 e D 13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a e D 15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 secondo i criteri i quantitativi e le condizioni indicate al paragrafo D2 3 8 C2 Attivit di Gestione Rifiuti Radioattivi da Area di Ricezione rifiuti AT 10 Le operazioni di gestione di eventuali carichi radioattivi devono essere svolte secondo quanto previsto dall istruzione operativa dedicata ITWF3 07 05 REV 0 del 03 03 2008 Gestione delle segnalazioni positive al controllo di radioattivit presentata con le integrazioni di marzo 2008 Nell allega
43. pareti calde del forno Contestualmente all accensione ha inizio la reazione di combustione per ottimizzare il processo necessario che i rifiuti siano distribuiti in maniera uniforme mediante opportuno movimento meccanico della griglia 33 Completamento della combustione Questa fase terminale consente l ossidazione delle componenti combustibili residue Queste sostanze aderendo alle scorie ormai in gran parte combuste sono portate a contatto con una sufficiente quantit di aria terminando cos il processo Il processo sopra descritto necessita di un opportuno apporto di aria comburente distinguibile in aria primaria e aria secondaria L aria primaria prelevata dalla fossa mediante ventilatore centrifugo convogliata sotto la griglia di combustione venendo ad intimo contatto con la massa dei rifiuti L aria secondaria invece iniettata in modo da creare turbolenza nei fumi ed evitare cos l instaurarsi di condizioni che favoriscano percorsi preferenziali Le scorie di combustione in piccolissima parte passate attraverso la griglia ed in parte giunte al termine della stessa sono condotte ad un estrattore principale in bagno d acqua una tavola vibrante ed un nastro di trasporto le convoglia al fabbricato per lo stoccaggio ed il trattamento La camera verticale di passaggio dei fumi dopo l ultima immissione d aria detta camera di post combustione Le caratteristiche dimensionali della camera di Post Combusti
44. periodica degli strumenti di misura del sistema di monitoraggio in continuo sono effettuati secondo quanto previsto nel Piano di Monitoraggio e Controllo Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria devono essere annotati su un quaderno di manutenzione redatto secondo lo schema esemplificativo Appendice 3 Allegato VI parte V del D Lgs 152 06 79 5 2 Il Gestore provvede a comunicare ad ARPA con un anticipo di almeno 7 giorni le date in cui verranno effettuate le calibrazioni e le tarature del SMCE 5 3 Ogni modifica del manuale utente SME dovra essere comunicata ad ARPA 6 DISFUNZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO E CONTROLLO 6 1 Nel caso in cui a causa di problemi al sistema di misurazione non siano disponibili misure in continuo dei parametri di processo necessari al calcolo delle concentrazioni normalizzate di Ossigeno di CO2 di Vapore acqueo ecc dovranno essere attuate le seguenti misurazioni dopo le prime 24 ore dovr essere effettuata almeno 1 misura discontinua di durata pari a 120 minuti in sostituzione di quelle continue dopo 48 ore dovranno essere effettuate almeno 2 misure discontinue al giorno ciascuna di durata pari a 120 minuti in sostituzione di quelle continue 6 2 Nel caso in cui a causa di problemi al sistema di misurazione in continuo non siano disponibili misure di uno o pi inquinanti dovranno essere attuate le seguenti misurazioni per le prime 24 ore di blocco sar
45. rifiuti nonch per la movimentazione o lo stoccaggio dei rifiuti dell incenerimento siano progettate e gestite in modo da ridurre le emissioni e gli odori dopo l ultima immissione di aria comburente la temperatura dei gas prodotti dal processo di incenerimento devono essere portati in modo controllato e omogeneo anche nelle condizioni pi sfavorevoli ad una temperatura di almeno 850 C per almeno due secondi Tale temperatura misura in prossimit della parete interna della camera di postcombustione dalle termocoppie presenti dovranno essere rispettate le seguenti condizioni dei flussi di fumo a camino temperatura dei fumi non inferiore a 443 K velocit dei fumi non inferiore a 20 m sec Je scorie e le ceneri pesanti prodotte dal processo di incenerimento non possono presentare un tenore di incombusti totali misurato come carbonio organico totale TOC superiore al 3 in peso o una perdita per ignizione superiore al 5 in peso sul secco deve essere mantenuto in perfetta efficienza il sistema automatico che impedisca l alimentazione dei rifiuti nei casi previsti dall art 8 comma 8 del D Lgs 133 05 Nell esercizio dell impianto di incenerimento dovr essere garantita in ogni suo singolo componente la migliore funzionalit della linea di abbattimento fumi in modo da ottenere la massima resa di abbattimento degli inquinanti indipendentemente dai risultati analitici riscontrati Il gestore assicura
46. seguenti operazioni di smaltimento di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D Lgs 152 06 D9 trattamento fisico chimico che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D 1 a D 12 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R 12 90 42 i rifiuti che possono essere sottoposti alle operazioni sopra descritte sono quelli individuati nell Allegato 3 alla presente Autorizzazione Integrata Ambientale nel rispetto dei seguenti limiti quantitativi CER Capacit di trattamento dal 1 1 al 31 12 Allegato A2 108 000 t a Capacit complessiva di trattamento linea rifiuti ingombranti linea rifiuti tal quali 43 A I rifiuti avviati ad incenerimento nella fase 3 dovranno essere sottoposti ad attivit di preselezione AT3 in misura non inferiore a 60 000 t a E Attivit di Stoccaggio e Trattamento Scorie AT7 43 Sono autorizzate le seguenti operazioni di recupero di cui all allegato C alla Parte IV del D Lgs 152 06 e R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R 12 compresa la riduzione volumetrica dei rifiuti ferrosi 44 rifiuti prodotti dall impianto d incenerimento e soggetto ad attivit di recupero R13 sono identificati con il codice CER 790112 c
47. sia superiore all 80 La risposta strumentale sullo zero con misura diretta deve essere effettuata nei periodi in cui l impianto non in funzione Impianto esistente configurazione impiantistica autorizzata con Autorizzazione Integrata Ambientale n 461 del 30 10 2007 Fasi di avviamento terza linea Prima Fase periodo compreso tra la comunicazione di messa in esercizio e il 60 giorno Seconda Fase periodo compreso tra il 61 giorno e il 180 giorno di messa in esercizio Terza Fase periodo a partire dal 181 giorno coincidente con l esercizio a regime della linea tre Rilascio Autorizzazione Entrata a regime Integrata Ambiental linea 3 in funzione linee 7 2 3 i 2 5 6 mese mese mese mese mese mes Fasi di Funzionamento Le rimanenti definizioni della terminologia utilizzata nella stesura della presente autorizzazione sono le medesime di cui all art 2 commal del D Lgs 59 05 A2 INFORMAZIONI SULL IMPIANTO Denominazione HERA SPA Sede di stabilimento Via Carlo Grigioni n 19 Forl Sede legale V le C Berti Pichat 2 4 Bologna Attivit Le attivit esercitate all interno del sito oggetto della presente autorizzazione integrata ambientale si possono suddividere nelle seguenti attivit IPPC incenerimento di rifiuti non pericolosi attivit 5 2 impianti di incenerimento dei rifiuti urbani con una capacit superiore a 3 tonnellate all
48. sistema a guardia idraulica ed assorbimento in acqua controllato da conduttimetro che rigenera la soluzione sopraggiunte condizioni di basso rendimento di assorbimento SEZIONE DI PRODUZIONE ENERGIA AT4 Il vapore surriscaldato prodotto nella caldaia a recupero inviato alla turbina a vapore connessa ad un alternatore Il vapore in uscita dalla turbina inviato al condensatore ad aria dove viene condensato per poi passare attraverso il degasatore ed essere reimmesso in caldaia L energia prodotta dall alternatore accoppiato all albero della turbina viene utilizzata per soddisfare le richieste di impianto e nella quota eccedente ceduta alla rete nazionale 34 IMPIANTO DEMINERALIZZAZIONE ACQUE AT5 L acqua demineralizzata necessaria per il reintegro dei circuiti della linea 3 prodotta da un apposito impianto caratterizzato dalle seguenti fasi e pretrattamento dell acqua di alimento mediante clorazione filtrazione a sabbia e successivo dosaggio di bisolfito di sodio e antincrostante demineralizzazione mediante osmosi inversa degasaggio stoccaggio e ripresa dell acqua osmotizzata finissaggio con letto misto dosaggio e diluizione reagenti di rigenerazione STOCCAGGIO POLVERINI AT6 La sezione di deposito preliminare rifiuti pericolosi della linea 3 consta di 2 sili di stoccaggio da 80 mc ciascuno per le ceneri volanti ed i prodotti calcici residui PCR 1 ulteriore silos di stoccaggio da 10
49. sistemi a secco o semisecco Conforme I sistemi di abbattimento sono a secco 60 BAT Conformit Note Impiego di combustibili a minor contenuto di inquinanti Conforme I bruciatori di avviamento della combustione sono alimentati a gas metano Recupero dei cascami di energia termica dalla produzione di energia elettrica per usi interni all impianto es preriscaldamento aria di combustione acqua alimento 5 2 Conforme Viene effettuato il recupero di energia termica per riscaldamento interno caldaia post riscaldamento dei fumi da trattamento ad umido prima dello scarico al camino Produzione combinata di energia termica ed elettrica Conforme Impiego di apparecchiature di conversione dell energia ad alta efficienza Conforme Efficace isolamento delle apparecchiature al fine di limitare le perdite di calore Conforme Minimizzazione dei rientri incontrollati di aria in fase di combustione o trattamento Conforme dei fumi Mantenimento di condizioni operative stabili al fine di limitare l impiego di gaia e Conforme combustibili ausiliario la necessit di pretrattamenti Impiego della ricircolazione dei fumi Conforme Manutenzione programmata delle superfici di scambio del generatore di vapore e Conforme degli scambiatori onde non penalizzare ingiustificatamente il recupero di energia 61 BAT Conformit Adeguata gestione e manutenzio
50. stata prevista la installazione di una telecamera a raggi IR combustione e la regolazione della distribuzione dell aria primaria CONFORME P 88 Impiego di aria arricchita di ossigeno che permetterebbe di avere un minor La sperimentazione stata eseguita in altri impianti del Gruppo Hera e per ora non volume di fumi da trattare e scorie con migliori caratteristiche in termini di Non presente ha ancora trovato una implementazione a livello industriale 51 Recupero energetico Generatore di vapore BAT Conformit Note Il generatore di vapore deve essere provvisto di sistemi per la pulizia dai depositi di cenere sia dei tubi vaporizzanti che dei banchi di surriscaldamento al pari di Conforme y Sani tal ne de ao ui ER i Sono stati previsti sistemi di pulizia a martelli tutti i generatori di vapori alimentati con combustibili solidi Il generatore di vapore viene alimentato con acqua pressoch priva di sali e ossigeno la n age ESE P ha CASS p 8 L acqua utilizzata verr preventivamente trattata con un adeguato impianto di per cui dovranno essere previsti un adeguato impianto di demineralizzazione Conforme dell acqua ed un degasatore termico a vapore demineralizzazione Recupero energetico Ottimizzazione dei livelli di recupero energetico BAT Conformit Note Combustione e scambio termico Riduzione del volume in eccesso di aria con un buon controllo della distribu
51. sul principio di analisi fotometrica UV e convertitore catalitico a Hg metallico Campo di misura 0 45 ug Nm3 Misuratore di polveri al camino Analizzatore basato sul principio della diffrazione ottica e misura diretta della concentrazione di particolato nel camino Campi di misura commutabili automaticamente sulla scala consona Linee di prelievo SME per il monitoraggio discontinuo dei microinquinanti e del PM10 2 5 Linea di campionamento automatico di microinquinanti IPA PCB diossine metalli linea di campionamento in isocinetismo dei microinquinanti assorbimento su XAD2 e metalli a disposizione degli organi di vigilanza e omologata per prelievi di durata variabile tra 6 ore e 24 giorni Campo per diossine furani IPA 0 0001 10 ngTe m3 Linea di campionamento automatico PM10 2 5 linea di campionamento automatico in isocinetismo per il prelievo delle frazioni fini PM10 2 5 di materiale particellare SADE Sistema Acquisizione Dati Emissioni sistema di acquisizione ed elaborazione dei dati provenienti dagli analizzatori SMCE Due stazioni SADE verranno installate presso 1 Amministrazione Provinciale di Forli e presso la Sezione ARPA di Forl per il controllo autonomo del funzionamento dell impianto e per la verifica del rispetto dei limiti di emissione C3 3 SCARICHI IDRICI Le modifiche apportate alla rete fognaria interna al sito e quindi la sua conformazione definitiva sono schematizzate e desc
52. telo gommato il quale dovr essere opportunamente ancorato per evitare scoperture anche di tipo accidentali F Piattaforma ecologica AT8 18 Sono autorizzate le seguenti operazioni di recupero e smaltimento di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D Lgs 152 06 D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R 12 compresa la riduzione volumetrica dei rifiuti ferrosi e del legno secondo i criteri i quantitativi e le condizioni indicate in allegato 1 A D2 2 5 SCARICO ACQUE REFLUE INDUSTRIALI 1 Durante le Fasi 1 e 2 di gestione dell impianto il gestore autorizzato allo scarico delle acque reflue industriali dell impianto esistente autorizzate con atto n 461 del 30 10 2007 Prot Gen n 94733 2007 secondo i limiti e le condizioni indicate in appendice E delle acque reflue domestiche e delle acque reflue di prima pioggia provenienti dall area come modificata con la costruzione della terza linea di incenerimento secondo i limiti e le condizioni del seguente D2 3 4 2 Secondo le tempistiche del Piano di dismissione D2 3 11 tutti i rami di rete fognaria non espressamente previsti nella planimetria Elaborato 5 Planimetria della rete fognaria Fase di esercizio a regime REV 01
53. uno o pi inquinanti venga utilizzato un sistema sostitutivo di misura in continuo prima del suo utilizzo il gestore verificher il corretto funzionamento dell apparecchiatura sostitutiva e ne controller periodicamente la risposta sull intero campo di misura tale attivit di verifica preliminare andr annotata in apposito registro da tenere a disposizione dell autorit competente e di ARPA 7 CONSERVAZIONE DEI DATI 7 1 Il Gestore in conformit al punto 5 4 dell Allegato VI degli Allegati alla Parte V del D Lgs 152 06 tenuto a conservare i dati rilevati dal sistema di monitoraggio in continuo per un periodo di cinque anni 8 CONTROLLI DISCONTINUI 8 1 Il Gestore ferme restando le disposizioni relative agli autocontrolli in continuo di cui al punto 3 tenuto ad effettuare gli autocontrolli delle proprie emissioni in atmosfera relativamente ai parametri e con la periodicit stabilita nel Piano di Monitoraggio I dati relativi ai controlli discontinui dovranno essere annotati su un Registro degli autocontrolli conforme allo schema esemplificativo Appendice 1 Allegato VI parte V del D Lgs 152 06 Sulla base dell evoluzione delle conoscenze pi recenti si ritiene opportuna inoltre l indagine periodica delle concentrazioni di alcuni inquinanti la cui valenza ambientale e sanitaria ha assunto rilievo Il gestore perci tenuto ad effettuare autocontrolli discontinui della propria emissione E11 con la peri
54. valutazione di impatto acustico nel caso di lavorazioni modifiche all impianto che intervengano aumentando la potenza sonora dei macchinari installati o incrementando le sorgenti sonore presenti Il Documento di previsione valutazione redatto dovr essere inoltrato all Autorit Competente con gli aggiornamento necessari effettuare i controlli previsti dal Piano di Monitoraggio e Controllo D2 3 10 ENERGIA 1 2 Il Gestore attraverso gli strumenti gestionali in suo possesso deve utilizzare in modo ottimale l energia Il Gestore dell impianto in oggetto tenuto ad effettuare relativamente all energia quanto previsto nel piano di monitoraggio D2 3 11 AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE 1 Il Gestore con riferimento ai rifiuti prodotti dalla linea 3 effettua una analisi di classificazione ai sensi della normativa vigente in materia di etichettatura dei preparati pericolosi al fine di ripetere la valutazione di assoggettabilit al D Lgs 334 99 e smi D2 3 12 PREPARAZIONE ALL EMERGENZA In caso di emergenza ambientale il Gestore deve immediatamente provvedere agli interventi di primo contenimento del danno informando dell accaduto quanto prima ad ARPA Distretto di 94 Forl telefonicamente eventualemtne tramite il 118 e a mezzo fax Successivamente il Gestore deve effettuare gli opportuni interventi di bonifica L emergenza ambientale deve seguire le modalit e le procedure definite dalle procedur
55. 08 la ditta HERA SpA ha presentato documentazione integrativa in data 19 03 2008 si riunita la Conferenza dei Servizi per valutare la richiesta di proroga relativa alla consegna della documentazione integrativa presentata da HERA SpA fissando il nuovo termine al 30 03 2008 16 in data 27 03 2008 si riunita la Conferenza dei Servizi per valutare la documentazione integrativa presentata il 18 03 2008 la quale stata ritenuta incompleta e non si riaperto il procedimento inoltre la Conferenza ha accolto la richiesta della ditta HERA SPA di ulteriore proroga dei termini presentata in sede di riunione e fissando il nuovo termine al 15 04 2008 17 in data 04 04 2008 si riunita la Conferenza dei Servizi per la valutazione delle principali richieste contenute nella domanda di AIA la ditta HERA SPA ha consegnato parziale documentazione integrativa 18 in data 10 04 2008 la ditta HERA SpA ha consegnato la documentazione integrativa relativa alla disponibilit delle aree di compensazione 19 in data 14 04 2008 si riunita la Conferenza dei Servizi per la valutazione della bozza di AIA e la riapertura dei termini del procedimento 20 in data 18 04 2008 si tenuta la Conferenza dei Servizi con la quale si approvata la bozza di AIA A4 AUTORIZZAZIONI SOSTITUITE L impianto nella conformazione esistente risulta autorizzato con l atto di seguito indicato la cui validit da considerarsi decaduta con il rilascio della presen
56. 106 soos moo moo moo woso 103 19 12 12 Altri rifiuti compresi materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi da quelli di cui alla voce 191211 1 purch non proveniente da attivit di autodemolizione di cui al D Lgs 209 03 104 ALLEGATO A3 PIATTAFORMA ECOLOGICA AT8 Operazioni D13 D15 R13 020104 020110 Segatura trucioli residui di taglio legno pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104 1501 03 15 01 06 Imballaggi in materiali misti 15 0107 Imballaggi in vetro 15 01 10 Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 1501 11 Imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose ad esempio amianto compresi i contenitori a pressione vuoti Assorbenti materiali filtranti inclusi filtri dell olio non specificati altrimenti stracci e indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose 1601 07 Filtri dell olio 1602 11 Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi HCFC HFC 16 02 13 Apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci da 16 02 09 a 16 01 12 1602 14 Apparecchiature fuori uso diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13 16 02 15 Componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso 16 02 16 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15 1
57. 3 1 2 installazione al 30 10 2007 e revisione al 31 12 2007 della Relazione Tecnica Elaborato 1 della Documentazione Integrativa del 17 9 2007 il Gestore entro il 30 06 2008 assicura la realizzazione della copertura dell area di conferimento e stoccaggio dei RAEE secondo le modalit del Progetto Elaborato 16 della Documentazione Integrativa del 17 9 2007 G Prescrizioni di carattere generale per le seguenti attivit Attivit Incenerimento AT1 Attivit di Preselezione AT3 Attivit Stoccaggio Polverini AT 6 Attivit di Stoccaggio e Trattamento Scorie AT 7 Area di Ricezione e Fossa di stoccaggio rifiuti AT2 Piattaforma Ecologica Attrezzata AT8 66 67 68 69 70 71 72 73 74 le attivit di gestione rifiuti devono essere svolte nel rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti in materia di sicurezza ed igiene ambientale in particolare i rifiuti devono essere gestiti senza causare pericolo per la salute dell uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all ambiente e senza determinare rischi per l acqua l aria il suolo e senza causare inconvenienti da rumori o odori vietato ricevere rifiuti urbani non pericolosi destinati a operazioni di smaltimento prodotti nel territorio di ambiti ottimali diversi da quello della Provincia di Forl Cesena se non sulla base di specifico accordo intervenuto fra le Province interessate ai sens
58. 3 10 2003 L importo di tale garanzia finanziaria deve essere determinato considerando le operazioni di recupero e di smaltimento non funzionalmente dipendenti esercitate presso l impianto quantitativi autorizzati l eventuale conseguimento da parte del gestore di certificazioni ambientali secondo la norma UNI EN ISO 14001 e o di registrazioni ai sensi del Regolamento CE 761 01 EMAS B2 1 DETERMINAZIONE DELL IMPORTO DELLA GARANZIA FINANZIARIA In riferimento alle attivit di gestione rifiuti esercitate presso l impianto sito in Comune di Forl via Grigioni 19 si evidenzia quanto segue le operazioni di smaltimento recupero rifiuti autorizzate presso l impianto sono le seguenti Attivit Incenerimento AT1 D10 Incenerimento a terra 120 000 tonnellate anno di rifiuti non pericolosi Attivit stoccaggio polverini AT6 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D14 110 tonnellate di rifiuti pericolosi Funzionalmente dipendente dall attivit di incenerimento ATI in quanto relativa unicamente ai residui di filtrazione prodotti da tale attivit da non assoggettare a garanzia finanziaria ai sensi di quanto previsto all art 4 punto 4 1 della D G R 1991 03 Attivit trattamento scorie AT7 R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 32 500 t a Funzionalm
59. 49041 Pros TO mg Nm3 2002 D Lgs D M 25 08 2000 Acido cloridrico mg Nm3 UNI D Lgs D M 25 08 2000 Acido fluoridrico mg Nm3 UNI D Les NOccidi di zolfo frame SODI moa Nm2 D M_25 0 82 2000 DI oc NOccidi di azata came NONY ma Nm2 DM 25 08 2000 DI oc UNI 9968 1992 UNI Monossido di carbonio mg Nm3 AAZA AAAA D Lgs 133 05 iaza laama NITIAN malm MIT 22 94 DI o 122 N5 Mercurio e suoi composti in totale TE mg Nm3 UNI EN 13211 D Lgs 133 05 UNI EN 14385 Cadmio tallio e loro composti in mg Nm3 ISTISAN D Lgs 133 05 Antimonio arsenico piombo cromo cobalto rame manganese nichel UNI EN g gt mg Nm3 D Lgs 133 05 ii Lo ei 14385 UNI EN 1948 11996 Diossine f ram CTER SAL ng Nm3 UNI EN 1948 2 1996 D Lgs 133 05 UNI EN 1948 1 1996 PCB UK COT mg Nm3 Talia EE EA D Les 133 05 IDA AN 1 DI co T220 malN m2 ICTIC AN 07 25 DI co 127 N5 DM10 a DIMM amp maiaa EDA 118 A 1 1 6 Emissioni in acqua Il presente quadro fa riferimento al funzionamento contemporaneo delle esistenti linee di incenerimento L1 ed L2 e della linea di nuova realizzazione L3 Relativamente alle attivit di monitoraggio dell impianto esistente si rimanda a quanto riportato nel Piano di Monitoraggio dell impianto esistente riportato in allegato 1 A Scarico acque nere in Scarico diretto SI ia c 11 4 24 365 Ambiente Scarico parziale SI A acque trattate da Max
60. 6 06 01 Batterie al piombo 170107 Miscugli o scorie di cemento mattoni mattonelle e ceramiche diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06 15 02 02 170201 Legno 170202 170405 02 01 03 03 01 01 03 01 05 105 17 09 04 Rifiuti misti dell attivit di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01 17 09 02 e 17 09 03 metalli ferrosi legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06 Carta e cartone Vetro Pesticidi Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi Oli e grassi commestibili Vernici inchiostri adesivi e resine contenenti sostanze pericolose 20 01 28 Vernici inchiostri adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 20 01 27 20 01 32 Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31 20 01 33 Batterie e accumulatori di cui alle voci 160601 160602 e 160603 nonch batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie 20 01 34 Batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33 00136 20 01 35 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso diverse da quelle di cui alla voce 20 01 21 e 2001 23 contenenti componenti pericolosi 2 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21 20 01 23 e 20 01 35 1 purch non proveniente da attivit di autodemolizione di cui al D Lgs 209 03 106 ALLEGATO B Planimet
61. AEAEE E A E T AEE AEAT A TE AEE E 42 C3 5 EMISSIONI SONOR E e E E a IRA E EA AE E A aaa eiaa 43 CO TICONSUMI er RN II ARIANO A IO IA A I IR EEY 45 C3 7 AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE n 47 C4 IL POSIZIONAMENTO DELL IMPIANTO RISPETTO ALLE BAT 48 C4 1 VALUTAZIONE DELL ASSETTO IMPIANTISTICO PROPOSTO DAL GESTORE CON IDENTIFICAZIONE DELL ASSETTO IMPIANTISTICO RISPONDENTE AI REQUISITI IPPC 64 D1 PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL IMPIANTO ESISTENTE E COMPLETAMENTO OPERE TERZALINEA s ic a 65 INTERVENTISTRUTTURALI iaia ana iaia 65 ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI celiaca lola aan 66 D2 CONDIZIONI GENERALI PERL ESERCIZIO DELL IMPIANTO nn 67 DO LEFINALITA rl al ia 67 D2 2 CONDIZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE DELL IMPIANTO NEL PERIODO DI MESSA IN ESERCIZIO DELLA TERZA LINEA DI INCENERIMENTO L irene eee einen 68 1D2 2 1 EMISSIONI IN ATMOSFERA i ir rane NE a EE O a a N NE E N E E 68 D223 GESTIONE DELRIEIUTI clio nno aloe 69 D2 2Z9 SCARICO ACQUE REEFLUBINDUSERIALTI pura 71 D2 2 1 COMUNICAZIONI E REQUISITI DI NOTIFICA SPECIFICI n 72 D2 3 CONDIZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE DELL IMPIANTO A REGIME 73 D2 3 1 COMUNICAZIONI E REQUISITI DI NOTIFICA GENERALI 00c cei 73 D2 3 2 RACCOLTA DATI ED INFORMAZIONE s30c2000 Sh nendin lia sig sani dida cinese iaia raised id cagare 74 D2 3 5 EMISSIO
62. HERA SPA COMUNE DI FORLI IMPIANTO DI INCENERIMENTO CON RECUPERO ENERGETICO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI con IMPIANTO DI PRESELEZIONE MECCANICA e STOCCAGGIO E RECUPERO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI LE CONDIZIONI DELL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE INDICE Asl DEFINIZIONI ile elio 4 AZ INFORMAZIONE SULE IMPIANTO cn alia 6 AS ITERISTRUTTORIO oro e ra 6 Ad AUTORIZZAZIONE SOSTITUITE vrnete iera AR 7 AS PROCEDURA DI VIA sar e aL RIS T A6 PROCEDURA ART 27 DEL D LGS 22 97 E MODIFICHE APPORTATE ALL INTERNO DELLA PROCEDURA DEATA reenen aa DA etie Cae neda e hie are e a E Eie aeiae D kia eae a 7 Bil CALCOLO TARIFFEISTRUTTOR E sil ire 9 B2 GARANZIE FINANZIARIE silla RI lan 11 C1 INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO AMBIENTALE E TERRITORIALE 15 C1 1 INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO TERRITORIALE vci 15 C1 2 LO STATO DELLA QUALIT DELL ARIA tertre rtre tetere ensten stes sees eer eea 22 C1 3 IL PIANO PROVINCIALE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PPGR iiii 31 C2 DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO E DELL ASSETTO IMPIANTISTICO A REGIME 32 PROPOSTA DEL GESTORE iil ANI APART I iii 36 C3 1 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI GENERALIT 36 C3 2 EMISSIONIIN ATMOSFERA i c cicLis lirica ridire A iners ames ATI Aincinrnio 37 C33 SCARICHE IDRICI srs cricsn ernn inasre nipid ios ae aa aa ar ao ad iea Ae aa aa ne ii ieai 40 E a E E ELD N
63. Informatizzata Annuale Idrossido di Verific a bolla Alla sodio 30 ST13 4 5 1 di Informatizzata Annuale Bisolfito di Verific a bolla Alla sodio ST15 4 5 1 di Informatizzata Annuale Ipoclorito di n Verific sodio in a bolla Alla luzi ST16 4 5 1 di Informatizzatal Annuale SORIZIONE consegn ricezion Verifica bolla Alla f Antincrostante ST17 4 5 1 i Informatizzata Annuale Verifica bolla annuale Calce ST12 4 1 3 i Alla Informatizzata Annuale Verifica bolla Carbone attivo ST23 4 1 3 di Alla Informatizzata Annuale Soluzione Verific i Z a bolla ammoniacale ST10 4 1 2 di Alla Informatizzat a Annuale DA 4123 conseon Bicarbonato di Verific 1 a bolla Alla f sodio ST11 4 1 3 di Informatizzata Annuale Verifica bolla Alla f Chemicals 4 1 2 i Informatizzata Annuale Verifica bolla Olio 4 5 1 di Alla Informatizzata Annuale Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting 124 A 1 1 10 Controllo radiometrico Annuale i gt relativo Verifica Portali ad Adani annuale RSU in ingresso 8 Informatizzato solo ad del valore installazion ingresso 3 ae PA eventuali A 1 1 11 Consumo di risorse idriche AT1 AT4 Da Ingresso Lettura ATS AT9 Mensile Informatizzat Annuale Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla co
64. LCOLO TARIFFE ISTRUTTORIE Range Aspetto Ambientale Indicatore Numero Valore B M A indicatore Portate N punti Convogliate sorgente 3 1 3 47 gt B 7 N Diffuse inquinanti 2 1 4 5 7 gt B ex A Emissioni in _ Quantit 1 50 000 gt atmosfera Fuggitive mc h 0 50 000 100 000 100 000 7 Diffuse Si N S Fuggitive Si N N Quantit Consumi prelevata 110 1 2 000 2001 gt 4 000 B NY Bilancio inquinanti i ER 5 7 gt m 7 idrico bn 3 pe Quantit Soc scaricata 1 2 000 2001 gt 4 000 B N CER rifiuti non pericolosi 4 1 6 7 11 gt 11 B Rifiuti N CER rifiuti pericolosi 4 1 4 5 7 gt B Quantit annua di rifiuti 2 001 N sostanze inquinanti 0 1 11 12 21 gt 21 Fonti dii N sorgenti di potenziale potenziale contaminazione 0 1 6 aL gt 11 a contaminazio Area occupata dalle ne del suolo sorgenti di potenziale 0 1 100 101 gt 1 000 contaminazione mq 1 000 Rumore N Sorgenti 41 1 10 11 20 gt 20 A Range Aspetto Ambientale Indicatore ontributo all indice A M B Portate N punti convogliate sorgente 7 3 5 1 5 1 5 Diffuse N inquinanti 7 3 5 1 5 LS Emissioni Quantit in Fuggitive mc h 7 3 5 1 5 atmosfera Diffuse 4 5 4 5 Fuggitive 4 5 Quantit PE Consumi prelevata 7 3 5 1 5 LS Bilancio mc g idrico N inquinanti 7 3 5 K5 3 3 Quantit
65. Lgs 152 06 D 10 incenerimento a terra la capacit nominale di smaltimento dell impianto pari a 16 tonnellate ora considerando un p c i medio di 2500 Kcal kg pari a 120 000 t anno di rifiuti limitatamente all anno 2008 la capacit massima di smaltimento della linea tre da rapportare proporzionalmente al limite di cui al comma precedente in funzione del periodo effettivo di funzionamento a regime dell impianto la capacit termica del forno pari a 46 5 MW 40 000 000 Kcal h i rifiuti che possono essere sottoposti all operazione D10 sopra richiamata sono quelli individuati nell Allegato A alla presente Autorizzazione Integrata Ambientale nel rispetto dei seguenti limiti quantitativi Quantit conferibile Allegato A Tipologia annualmente dal 1 1 al 31 12 Rifiuti Urbani speciali assimilati Elenco A e quota dei rifiuti prodotti dal 1200 tA preselettore i rifiuti prodotti nell esercizio dell impianto di incenerimento devono essere stoccati per tipologie omogenee e nel rispetto dei limiti quantitativi e o temporali previsti per il deposito temporaneo all art 183 comma 1 lettera m del D Lgs 152 06 Con riferimento a quanto previsto dal PPGR approvato l Autorit Competente si riserva la facolt di procedere al riesame dell AIA ai sensi dell art 9 del D Lgs 59 05 qualora i dati relativi alla produzione e alla raccolta differenziata che il Gestore dovr trasmettere entro m
66. NI IN ATMOSFERA 3333002000031 aore ee ERA CAROLI ARAN RAR CAIO r RIG SAS SLOT ATI Sen a ai 75 D2 3 4 INDAGINI E MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA un 84 D2 3 5 EMISSIONI IN RETE FOGNARTA cciiiii EIA RAZR RO SEN PRANZIE RIS ANI ANIA Aia Gana AN Ii asila dina 85 D2 3 0 PRELIEVO IDRICO mennes TIRRENIA aer a aA ATRIA TENE ENSA net 87 D2 3 7 EMISSIONI NEL SUOLO E CONTROLLO ACQUE SOTTORRANEE 87 DAAE RE EMISSIONI SONORE AEE TE ETE E EEEE 94 D23 Q9 ENERG Aurien nne arenan enan anean O RI ATENE RAR SATANA TANI ER ene hie T eriin ENESA SNE 94 D2 3 10 PREPARAZIONE ALL EMERGENZA ciranean aneii rei 94 D2 3 11 GESTIONE FINE VITA DELD IMPIANTO 95 D 3 PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO eeessesesssocessceosscsessseceese 97 D 3 1 CRITERI GENERALI DEL MONITORAGGIO rrccrreeeeee cirie ei iii REKEN S KEERA EERE NSt ALLEGATO A elenchi codici CER ALLEGATO B planimetria degli stoccaggi ALLEGATO C Piano di Monitoraggio e Controllo ALLEGATO D verbali delle Conferenze dei Servizi ALLEGATO E osservazioni ALLEGATO F planimetria della configurazione finale del sito ALLEGATO 1 A A SEZIONE INFORMATIVA A1 DEFINIZIONI AIA Autorizzazione Integrata Ambientale necessaria all esercizio delle attivit definite nell Allegato I della direttiva 96 61 CE e D Lgs 59 05 la presente autorizzazione Autorit competente l Amministrazione che effe
67. Plastica 17 06 04 Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03 17 09 04 Rifiuti misti dell attivit di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01 17 09 02 e 17 09 03 1801 04 Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni es bende ingessature lenzuola indumenti monouso assorbenti igienici 18 0203 Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni 19 12 08 Prodotti tessili Altri rifiuti compresi materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi 19 12 12 SA da quelli di cui alla voce 19 12 11 20 03 03 Residui della pulizia stradale 20 03 07 Rifiuti ingombranti N B Non possono essere conferite nella fossa le tipologie di rifiuti non ammesse negli impianti di discarica ai sensi del D Lgs 36 03 e del D M 05 08 2005 102 ALLEGATO A2 ATTIVITA DI PRESELEZIONE AT3 Operazioni D9 R13 Scarti vegetali Segatura trucioli residui di taglio Legno pannelli ditruciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 030104 1201 05 15 01 03 1501 05 1501 06 16 01 03 17 02 03 17 09 04 Rifiuti misti dell attivit di costruzione e demolizioni diversi da quelli di cui alle voci 170901 170902 e 170903 1905 01 Parte di rifiuti urbani e simili non compostata oros isoo isoo soos soos iso10s 50
68. Polveri Fase gassosa sostanze liquide Emissioni anomale al camino Fuoriuscita di gas o vapori dai serbatoi materie prime Fase gassosa sostanze liquide NH3 HCI 136 Gestione sistemi di monitoraggio in continuo alle emissioni in atmosfera Note a in accordo alla procedura ISO 14956 2000 indicata come QALI Quality Assurance Level 1 nello standard prEN14181 2004 Ossigeno Ossido di 0 10 25 vol 0 2 vol lt 0 2 lt 0 2 0 56 Rapporto di Ispezione 02 zirconio verifica verifica prova programma mensile mensile ta Vapore FTIR 0 40 vol 0 01 lt 2 lt 4 Rapporto di Ispezione acqueo f s Gmesi valore prova programma H20 letto 6mes ta i Polveri Diffrazion 0 0 5 mg mc 0 02 lt 1 2 lt 1 6 0 71 Rapporto di Ispezione totali e di luce commutabile mg mc f s 3mesi f s 3mesi prova programma automaticamen ta te a scala almeno 0 200 mg mc Sostanze FID 0 15 mg mc 0 3 lt 3 f s lt 3 f s 2 64 Rapporto di Ispezione organiche commutabile mg mc 2 2 prova programma sotto formal automaticamen settimane settimane ta di gas te vapori almeno 0 25 espresse mg mc come carbonio organico totale COT Cloro e FTIR 0 15 mg mc 0 3 lt 2 lt 4 0 81 Rapporto di Ispezione composti commutabile mg mc f s 6mesi valore mg me prova programma inorganici automaticamen letto 6mes ta del cloro te a 0 90 i espressi mg me o come HCI maggiore Fluoro e FTIR 0 5 m
69. RPONSNNEDNDES dei ATI LI A cntsena siti RARI Lai ae SSS STAHRE SUE R AEN TE Eae si A Fig 7 dalai di PM Impianti Mengozzi ed Hera TEE UTET ES Pai TAI ATRI Causa F SHAE Ea eee PAVIE PST LA gatea POUDEN GUT ina ua BT i A las E po TSE Ser Fig 9 Fmissioni di PM 10 tutte sle yeme inclusi i gli i inceneritori attuale 27 A UR DePiS fe ed i 76 063 112 089 112 089 148 115 448 115 184 141 184 141 200 ide peshat tutte ste e i gli inceneritori TEEN Fig 10 onon di di NO Fig 11 Emissioni di PM10 tutte le sorgenti inclusi gli inceneritori previsto 28 PR di ADT TATEA Se aUL TETA PELE PET Dero LUCEA TuE Bee 76 063 112 089 112 089 148 145 m 143 115 184 141 184 141 200 Fig 12 Pms di N 02 tutte Je sorgent inclusi gli inceneritori vato Il confronto tra le mappe mostra come le ricadute dovute ai due inceneritori sostanzialmente si sovrappongano vista la vicinanza tra i due impianti tanto che le zone a massima concentrazione sono le medesime sia considerando il solo termovalorizzatore HERA che considerandoli entrambi Nonostante ci le emissioni degli inceneritori risultano del tutto trascurabili rispetto alla totalit di quelle presenti nell area in esame Le massime ricadute di PM da inceneritori nei diversi scenari sono dell or
70. TICO PROPOSTO DAL GESTORE CON IDENTIFICAZIONE DELL ASSETTO IMPIANTISTICO RISPONDENTE AI REQUISITI IPPC La completa corrispondenza con i requisiti IPPC sarebbe ottenibile implementando l impianto con a utilizzo della camera a raggi infrarossi per il monitoraggio della combustione l impiego di tale tecnologia dovr essere oggetto di approfondimento al fine di verificare i vantaggi che la stessa arrecherebbe rispetto al controllo visivo attualmente previsto b impiego di aria arricchita di ossigeno nel trattamento termico tale impiego per ora eseguito solo sperimentalmente in altri impianti del gruppo HERA Il Gestore dovr inoltrare gli esiti di tale sperimentazione e verificarne la fattibilit per la terza linea di incenerimento c impiego di biofiltri per arie esuste odorigene l impiego di biofiltro e o di altro sistema per il trattamento delle emissioni odorigene provenienti dalla fossa di rifiuti dell impianto esistente una BAT la cui applicazione ritenuta necessaria D PIANO DI MIGLIORAMENTO IMPIANTO ESISTENTE COMPLETAMENTO OPERE PER TERZA LINEA E LORO CRONOLOGIA GESTIONE DELL IMPIANTO LIMITI D1 PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL IMPIANTO ESISTENTE E COMPLETAMENTO OPERE TERZA LINEA Nell ambito delle valutazioni effettuate sull impianto esistente circa la rispondenza delle dotazioni tecniche e gestionali alle BAT il Gestore ha previsto ed in parte realizzato i seguenti interventi di adeguamento E4 della Relaz
71. a Limite vii Sais Semiorario cui o Frei mg Nme Limite Limite di Media Media 5 P Parametri A 97 percentile 1 ora 8 ore Note emissi Annuale giornaliera g delle medie mg Nmc mg Nmc one mg Nme mg Nme p i semiorarie in un anno Vedi criteri di valutazione di 0 di 15 30 100 _ i cui all Allegato 1 punto C del d Lgs 133 05 Vedi criteri di 20 valutazione di Polveri Totali 2 3 T _ cui all Allegato 1 punto C del d Lgs 133 05 Sostanze organiche sotto Vedi criteri di forma di gas e valutazione di 20 pr vapori espresse 1 5 5 10 cui all Allegato come carbonio 1 punto C del organico totale d Lgs 133 05 COT Composti inorganici del Vedi criteri di cloro sotto forma 50 valutazione di di gas o vapore 5 8 8 _ cui all Allegato espressi come 1 punto C del acido cloridrico d Lgs 133 05 Composti inorganici del Vedi criteri di Fluoro sotto 2 valutazione di forma di gas o 0 1 0 5 A cui all Allegato vapore espressi 1 punto C del come acido d Lgs 133 05 fluoridrico HF Ossidi di Zolfo vena espressi come 150 i biossido di zolfo 2 19 37 saio SO 1 punto C del gt d Lgs 133 05 Ossidi di Azoto A espressi come 300 E i biossido di azoto W 19 150 om Al A emip NO 1 punto C del 2 d Lgs 133 05 Cadmio e suoi composti espressi Vedi criteri di come cadmio i valutazione di 0 03 in op Cd 0 002 totale cui all A
72. a del personale e degli impianti escludendo e o limitando effetti collaterali come ad esempio polvere rumore vibrazioni ecc E precluso l uso di esplosivi Una planimetria del sito a seguito dell intervento in oggetto riportata come allegato F Almeno 30 giorni prima dell inizio demolizioni fase 1 dovr essere ottenuto titolo abilitativo per l esecuzione dei lavori edilizi di che trattasi Sono qui di seguito elencate le attivit individuate per la dismissione e ricondotte a quattro fasi successive secondo il piano che segue MESI Inizio Fase 3 esercizio a regime della linea 3 Dismissione camino e recupero energetico Dismissione sistema depurazione fumi Dismissione forni caldaie elettrofiltri FASE 1 Ottobre 2008 Dicembre 2008 95 demolizione camino smontaggio turboalternatore smontaggio condensatore FASE 2 Gennaio 2009 Marzo 2009 smontaggio torri di lavaggio e filtro a maniche linea 2 il filtro a maniche linea 1 viene mantenuto in servizio asservito al sistema di aspirazione dalla fossa rifiuti demolizione silos di deposito polverini da elettrofiltro l analogo silos destinato ai polverini da filtro a maniche rimane in essere asservito al sistema di aspirazione dalla fossa rifiuti FASE 3 Aprile 2009 Luglio 2009 rimozione e smantellamento delle tramogge di ca
73. a richiesta all Autorit Competente prevista dall art 4 comma 8 del D Lgs 133 05 al fine delle verifiche previste la visita dovr essere richiesta successivamente all acquisizione del titolo della conformit edilizia ed agibilit totale o parziale 2 L esito positivo della verifica e l accettazione delle garanzia finanziarie di cui al paragrafo B2 abilita il Gestore ad avviare le attivit di messa in esercizio Il Gestore deve comunque con nota scritta inviata all Autorit Competente ad ARPA all ASL ed al Comune di Forl indicare la data di messa in esercizio dell impianto Le attivit di messa in esercizio vengono distinte in Fase 1 Fase 2 Fase 3 Come specificato nel paragrafo A1 Definizioni 3 Dalla data di cui al comma precedente il Gestore attua tutte le operazioni ed attivit previste nel presente atto e o documentate nell istanza al fine di pervenire alle condizioni di gestione dell impianto definite a regime Fase 3 come disciplinate dal successivo Titolo D2 3 4 Le condizioni di gestione dell impianto durante la Fase 1 e la Fase 2 sono disciplinate dal presente Titolo D2 2 1 EMISSIONI IN ATMOSFERA 1 Il Gestore dalla data di messa in esercizio dell impianto di cui al punto 2 del D2 2 per i 60 giorni successivi Fase 1 effettua sulla linea tre tutte le operazioni propedeutiche alla messa a regime della linea nelle condizioni di esercizio previste dal D Lgs 133 05 pro
74. aa 3 12N0NNKN DA 219 195 LA a 3 Sfiato olio turbina E12 S 24 312 45 5 0 02 Emissione E13 generatore p 120 13 0 008 alettrica Inquinanti monitorati E11 Certificato x j i iorni si nnuale Portata Nm3 h Ogni 15 giorni sino analitico A fine periodo a Certificato Velocit ifs Ogni 15 giorni sino alla a Rina Annuale EEEE Certificato Temperatura oC Ogni 15 giorni sino alla si A fine penedo Annuale 3 uni Certificato Pressione bar Ogni 15 giorni sino alla n A fine perj do Annuale Tenore vapore WU Certificato da Ogni 15 giorni sino alla aa A fine periodo Annuale 116 Tenore volumetrico Ogni 15 giorni sino alla Certificato Annuale p Wie Certificato Polveri totali m Nm3 Ogni 15 giorni sino alla E A fine periodo Annuale E e Certificato TOC ine Ogni 15 giorni sino alla ne Afine veci Annuale WE Certificato Acido cloridrico mg Nm3 Ogni 15 giomi sino alla sug A fine periodo Annuale I E Certificato Acido fluoridrico mg Nm3 Opni 15 giomi sino alla DE A fine periodo _ ANNUale Ossidi di zolfo come Do Certificato r i pra mg Nm3 Ogni 15 giorni sino alla a A Arsenale nnuale Ossidi di azoto Certificato ani Di me Nm3 Ogni 15 giorni sino alla ui A fine periodo nuale Monossido di a Certificato darai e me Nm3 Ogni 15 giorni sino alla i A fine periodo nuale Amm
75. aggio di ciascun anno evidenzino che l applicazione della formula riportata al C 1 3 d come risultato un quantitativo inferiore a 120 000 tonnellate B Attivit di stoccaggio polverino AT6 26 E autorizzata la seguente operazione di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 e D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni da D1 a D14 27 possono essere sottoposti all operazione D15 sopra descritta i residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi individuati dai codici CER 19 01 05 e 19 01 07 e precisamente A Ceneri volanti e PCR prodotti calcici residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi mediante filtro a maniche B PSR prodotti sodici residui derivanti da processi di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi mediante filtro a maniche 28 la capacit istantanea di stoccaggio pari complessivamente a 400 mc cos suddivisa 88 Modalit stoccaggio e Planimetria Rifiuti capacit allegato B n 2 Silos da 80 mc cad 190105 residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi A ceneri volanti e PCR prodotti calcici DE residui n 1 Silos da 10 mc cad 190107 rifiuti solidi prodotti dal n 2 Silos B trattamento dei fumi 80 s DP10 PSR prodotti sodici residui 29 il deposito preliminare dei residui di filtrazione di cui ai precedenti punti 27 e 28 deve essere effettuato nel rispetto
76. all Trimactrala Castificota onalitica N Finalnatiadia ci haria mall Trimastrala Cortificoto cnalitica A fina narisoda CsAmia sal Trimactrala Cartificota cnalitica hGsasadicdia Croma WI mall Trimactrala Cortificoto cnalitica A fina narisda Dorro small Trimactrnla Cartificota onalitica A fina sazioda i TA caso di lc OAA mall Trimactrala Cortificota cnalitica A fina snarisoda er Miaronri mall Trimantrala artifinata analitina A fina narinada segnalazioni e o Ninha small Trimastrala Darian analitica A fina nariada a discrezione ll Dicmbo mall Trimastrala Cartificota cnalitica A fina narioda Doma small Trimactrala Castificota cnalitica Lisrasdada Qia small Trimastrala Cortificota cnalitica A fina sarisoda Talli small Trimactrala Castificoto cnalitica VE P EE Zinco mg l Trimestrale Certificato analitico A fine periodo Clams zaxi Trimactrala Castificoto cnalitica A fis adizda Naoto tatala mall Trimactrala Cortificota cnalitica A fina narisoda Azoto ammoniacale ia mg l Trimestrale Certificato analitico A fine periodo EE e E N EAN mall Trimactrala Cortificota cnalitica A fina sarisoda stri INA small Trimactrnla Cartificoto cnalitica h fisiaadiadia Grassi ed oli animali e se mg l Trimestrale Certificato analitico A fine periodo Idrocarburi totali call Trimastrnla Cartificota cnalitica NASA aariad Inquinanti monitorati metodi standard di riferimento Devono essere soddisfatti i requisiti di seguito riportati Campiona
77. annuo pari a 60 000 t anno come somma dei rifiuti smaltiti nelle due linee Nelle norme tecniche del medesimo piano all art 11 c 5 1 si prevede l adeguamento della potenzialit della potenzialit dell impianto di incenerimento con recupero energetico di Forl dalle attuali 60 000 tfanno a 120 000 t anno con recupero energetico per la produzione di energia elettrica e per teleriscaldamento Le Tavole considerate nella presente relazione costituiscono i principali elaborati cartografici di progetto e sono cos composte e Tav 1 Unit di Paesaggio scala di progetto1 50 000 e Tav 2 Zonizzazione Paesistica scala di progetto 1 25 000 e Tav 3 Carta Forestale e dell Uso del Suolo scala di progetto 1 25 000 trattata precedentemente e Tav 4 Carta del Dissesto e della Vulnerabilit Territoriale scala di progetto 1 25 000 e Tav SA Zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti urbani speciali e speciali pericolosi scala di progetto 1 25 000 e Tav 5B Carta dei Vincoli scala di progetto 1 25 000 Tavola 1 Unit di Paesaggio La tavola definisce i paesaggi significativi del territorio e l area oggetto di indagine ricade all interno dell UdP 6 A Paesaggio della pianura agricola pianificata In appendice A alle norme tecniche del PTCP si riportano le disposizioni di cui tenere conto nelle attivit di pianificazione u
78. ante Semestrale Registro controlli e Annuale piezometrici freatimetro manutenzione di monitoraggio impianto Mat inimg l Annuale Certificato Annuale Sospensione lanalitico Temperatura PC Annuale Certificato Annuale lanalitico pH a 20 Annuale Certificato Annuale lanalitico Cond Elet Sp aluS cm Annuale Certificato Annuale 20 lanalitico BOD 5 mg l Annuale Certificato Annuale analitico COD mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico urezza totale PF Annuale Certificato Annuale lanalitico Alcalinit totale mg CaCO Annuale Certificato Annuale 3 lanalitico Calcio mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico Magnesio mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico Potassio mg l Annuale Certificato Annuale analitico Sodio m Annuale Certificato Annuale N 7 pozzi gt lanalitico sw Alluminio mg l Annuale Certificato Annuale piezometrici g analitico monitoraggio Arsenico mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico qualitativo Cloruri Cl mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico mg l Annuale Certificato Annuale Solfati SO4 lanalitico Ammoniaca NH4 mg l Annuale Certificato Annuale analitico Nitriti NO2 mg l Annuale Certificato Annuale analitico Nitrati NO3 mg l Annuale Certificato Annuale analitico Azoto Totale mg l Annuale Certificato Annuale analitico Fosforo totale mg l Annuale Certificato Annuale analitico Ortofosfato mg l Annuale Certificato Annuale analitico Cadmio mg l Annuale Ce
79. approvate con D M 29 01 2007 e pubblicate sul supplemento ordinario n 133 alla Gazzetta ufficiale 7 giugno 2007 n 130 In base a quanto documentato dall azienda nella domanda di autorizzazione A I A e nella successiva documentazione integrativa il termovalorizzatore di Forl nella sua attuale configurazione impiantistica risulta rispondente ai requisiti ed alle prestazioni imposte dal D Lgs n 133 05 Nella documentazione allegata alla domanda la Ditta effettua il confronto dell impianto con le MTD prendendo a riferimento le linee guida sopra citate In merito a quanto documentato dalla Ditta sullo stato di applicazione delle MTD ed in particolar modo per quanto attiene le non conformit individuate si esprimono le seguenti considerazioni e valutazioni 48 Gestione dei rifiuti in ingresso BAT Conformit Note Modalit di raccolta Il sistema di gestione dei RU deve comprendere una efficace raccolta differenziata che consenta di recuperare le frazioni merceologiche utilmente riciclabili carta vetro plastica metalli organico compostabile e separare le frazioni indesiderate rifiuti ingombranti rifiuti pericolosi ai fini del processo di combustione Conforme Nell ambito di raccolta dei RU le percentuali di raccolta differenziata effettuata da HERA risultano in aumento ed inoltre la separazione di eventuali frazioni recuperabili garantita dalla presenza nel sito di un impianto di presele
80. are l impianto senza preventivo assenso dell Autorit Competente fatti salvi i casi previsti dall art 10 comma 1 D Lgs 59 05 Il Gestore dell impianto deve fornire all organo di controllo l assistenza necessaria per lo svolgimento delle ispezioni il prelievo di campioni la raccolta di informazioni e qualsiasi altra operazione inerente al controllo del rispetto delle prescrizioni imposte Il Gestore in ogni caso obbligato a realizzare tutte le opere che consentano l esecuzione di ispezioni e campionamenti degli effluenti gassosi e liquidi nonch prelievi di materiali vari da magazzini depositi stoccaggi e trattamento rifiuti mantenendo liberi ed agevolando gli accessi ai punti di prelievo La Provincia entro l avvio della fase 3 istituisce il Comitato Tecnico permanente di cui alla prescrizione n 27 della VIA Il Comitato formato da rappresentanti della Provincia del Comune di ARPA dell AUSL e dell STB si riunisce almeno una volta all anno per valutare attraverso la documentazione di cui al punto 2 del paragrafo D2 3 1 le finalit di cui alla citata prescrizione il Comitato pu proporre all Autorit competente l assunzione di provvedimenti ai sensi del art 9 comma 4 del D lgs 59 05 67 D2 2 CONDIZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE DELL IMPIANTO NEL PERIODO DI MESSA IN ESERCIZIO DELLA TERZA LINEA DI INCENERIMENTO 1 Il Gestore prima dell inizio delle operazioni di incenerimento deve avanzare l
81. ativa del funzionamento nelle condizioni di cui al punto precedente deve essere inferiore a 60 ore anno ed inoltre c d e 8 qualora dalle misurazioni eseguite risulti che durante il normale funzionamento e o in condizioni di anomalo funzionamento a causa di interruzioni del normale funzionamento o avarie alle linee di incenerimento o agli impianti di abbattimento un qualsiasi valore limite di emissione superato dovr cessare immediatamente l alimentazione dei rifiuti al forno fino al ripristino della condizione di regolarit gli eventi di cui al punto precedente che si verificano nei giorni feriali dal Luned al Venerd compresi dovranno essere oggetto di comunicazione telefonica al Servizio di Pronta Disponibilit di ARPA e di comunicazione scritta e mail e Fax indirizzata alla Amministrazione Provinciale e all ARPA nel pi breve tempo possibile e comunque entro le 12 00 del giorno feriale successivo Nella stessa nota o in una successiva dovranno essere indicate le cause che hanno prodotto l avaria o il malfunzionamento le misure puntualmente seguite con riferimento alla successione di interventi indicati nella procedura di impianto 07 05 e le misure che si intendono adottare per superare l inconveniente che si e verificato Per eventi che si verifichino in giorni festivi o prefestivi sabato domenica festivit dovr essere avvertito il personale ARPA in Pronta disponibilit mediante comunicazione te
82. ato di sistema di procedure programmat demineralizzazione acque NaOH contenimento di eventuali perdite interne a Emissioni eccezionali in condizioni prevedibili Avviamento combustione annuale Entro 24 ore Controllo reporting Fermata combustione annuale Entro 24 ore Controllo reporting Entrata in stoccaggio annuale Entro 24 ore Controllo funzione rifiuti reporting impianto aspirazione fossa Messa in Combustione annuale nessuna Controllo 135 funzione bruciatori ausiliari reporting Emissioni eccezionali in condizioni imprevedibili Ogni evento identificabile come emissione eccezionale in base alla Tabella seguente di cui al paragrafo C3 2 dell AIA dovr essere annotato dal Responsabile d Impianto nel modulo Mtwf 3 07 01 Registrazione delle emergenze da conservare per un periodo di almeno 3 anni e da archiviare e tenere a disposizione degli organi di vigilanza presso l impianto Evento Incendio in fossa rifiuti in tramoggia e nell impianto Scoppio componente in pressione caldaia Esplosione per fuga di gas impianto metano Sversamento sostanza polverulenta PCR PSR ceneri volanti Sversamento sostanze liquide reagenti combustibili liquidi Emergenza Black out rete elettrica Emissioni Emissioni costituite da CO COT HCI HF Hg polveri NOX SOX IPA DIOSSINE NH3 Vapore acqueo NOX polveri
83. ci volatili L obiettivo del Piano di ridurre del 25 in 5 anni anno 2010 le emissioni autorizzate assegnate dall inventario al settore delle attivit produttive viene perseguito in via generale attraverso art 52 delle NTA del Piano a le procedure di autorizzazione per le emissioni in atmosfera da parte della Pubblica Amministrazione b azioni per ridurre le emissioni delle attivit produttive esistenti sensibilizzazione e sostegno per la diffusione di tecnologie pulite e il contenimento dei consumi energetici in collaborazione delle associazioni di categoria c precauzioni a tutela della qualit dell aria nella localizzazione di nuovi impianti di produzione di energia d azioni per contenere l impatto emissivo dei nuovi insediamenti produttivi A proposito dell obiettivo generale per il settore nel paragrafo 8 14 tabella n 8 4 della Relazione del Piano viene evidenziato che le previsioni al 2010 per l inceneritore HERA considerato con le caratteristiche che erano state valutate positivamente nella procedura di VIA D G P n 66128 04 realizzano una riduzione superiore al 25 rispetto alla situazione attualmente autorizzata per i flussi di massa degli inquinanti considerati in linea dunque con l obiettivo previsto per le attivit produttive Facendo poi specifico riferimento alle procedure di autorizzazione alle emissioni si pu osservare che le prescrizioni contenute nella VIA dell inceneritore HERA so
84. citata Autorizzazione Integrata Ambientale atto n 461 del 30 10 2007 allegato 1 A nel rispetto dei seguenti limiti quantitativi 4 2 tonnellate ora per linea per una quantit annua pari a 60 000 t anno rapportato alla frazione di anno Per nuova la Linea 3 i rifiuti che possono essere sottoposti all operazione D10 sopra richiamata nella fase 1 e 2 sono quelli individuati nell Allegato A alla presente A LA nel rispetto dei seguenti limiti quantitativi 16 tonnellate ora per una quantit annua pari a 120 000 t anno rapportato alla frazione di anno Comunque la somma dei rifiuti inceneriti nelle Linee 1 2 e 3 nelle fasi 1 e 2 non dovr superare il quantitativo massimo annuo di 120 000 t anno rapportato alla frazione di anno I rifiuti avviati ad incenerimento nelle fasi 1 e 2 dovranno essere sottoposti ad attivit di preselezione AT3 in misura non inferiore al 50 B Attivit di stoccaggio polverino AT6 Linee 1 e 2 6 E autorizzata la seguente operazione di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 e D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni da D1 a D14 Secondo i criteri i quantitativi e le condizioni indicate in allegato 1 A per gli impianti esistenti B1 Attivit di stoccaggio polverino AT6 Linea 3 69 7 E autorizzata la seguente operazione di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 e D15 deposito preliminare prima di una delle
85. co dei mezzi in accesso al locale preselezione 500 Saltuaria Saltuaria 150 0 48 E12 Sfiato 360 24 365 45 0 005 126 serbatoio olio aria in fossa rifiuti turbina E13 Scarico Solo in Solo in 13 0 008 generatore caso di caso di elettrico di emergenza emergenz emergenza a E14 Aspirazione ADDON 24 312 ambiente 20 0 28 Inquinanti monitorati E11 Note a monitoraggio in continuo campionamenti periodici e determinazione dei rilasci annuali saranno condotti su E11 b metalli e loro composti in totale espressi come metalli c I TEQ allegato 1 A4 decreto legislativo 133 05 d UK COT e allegato 1 A4 decreto legislativo 133 05 Giornalier Continuo informatizzato Controllo reporting Portata o E11 campionamento annuale Periodico Rapporto 3 mesi ispezione programmata trimestrale prova Giornalier Controllo reporting Velocit Ell Continuo informatizzato o campionamento annuale 127 Periodico Rapporto di ispezione programmata f 3 mesi trimestrale prova Giornalier Continuo informatizzato Controllo reporting o Temperatura E11 campionamento annuale Periodico Rapporto di f 3 mesi ispezione programmata trimestrale prova f Giornalier f Continuo informatizzato Controllo reporting
86. controlli discontinui dovranno essere annotati su un Registro degli autocontrolli conforme allo schema esemplificativo Appendice 1 Allegato VI parte V del D Lgs 152 06 Il Gestore procede alle attivit propedeutiche al rilascio della certificazione QAL2 del sistema di monitoraggio in continuo entro il termine della Fase 2 Durante le fasi 1 e 2 il Gestore autorizzato alle emissioni in atmosfera delle attivit gi autorizzate con atto n 461 del 30 10 2007 prot gen P G n 94733 2007 secondo i limiti e le condizioni indicate in allegato 1 A e nel rispetto dei quantitativi di rifiuti di cui alla tabella riportata nel D 2 2 3 D2 2 3 GESTIONE DEI RIFIUTI Nei primi sei mesi di attivazione dell impianto il Gestore autorizzato alle attivit di gestione dei rifiuti gi autorizzate con Delibera di Giunta Provinciale atto n 461 del 30 10 2007 prot gen P G n 94733 2007 secondo i criteri i quantitativi e le condizioni indicate in allegato 1 A fatta eccezione per quanto di seguito esplicitamente riportato A Attivit di incenerimento di rifiuti non pericolosi AT1 1 2 E autorizzata la seguente operazione di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 D 10 incenerimento a terra Per le Linee 1 e 2 esistenti i rifiuti che possono essere sottoposti all operazione D10 sopra richiamata nella fase 1 e 2 sono quelli individuati nell Allegato 1 elenchi A B e C alla soprac
87. criterio Temporale 3 mesi 14 le aeree oggetto del sopraccitato deposito temporaneo sono le seguenti e sono tutte identificabili con la relativa sigla in Planimetria dei depositi e stoccaggi elaborato 6 documentazione integrativa di febbraio 2008 Allegato B e piazzale posto in corrispondenza della terminazione del nastro trasportatore sigla DT14a e fossa scorie dell impianto esistente sigla DT1 e area delimitata all interno del locale avanfossa Linea 3 sigla DT14b e n 2aree del calo benna Linea 3 sigla DT14c 15 per tutto l individuato periodo transitorio il deposito temporaneo delle scorie dovr essere preferibilmente il piazzale posto in corrispondenza della terminazione del nastro trasportatore delle scorie DT14a 16 nel caso in cui sopravvenga l esigenza di utilizzare come deposito temporaneo delle scorie una delle altre aree individuate allo scopo e sopra menzionate punto 10 il Gestore dovr comunicare a mezzo fax agli Enti competenti Provincia Arpa Comune il tipo di area che intende utilizzare con la relativa sigla il periodo di utilizzo il motivo dello stesso e che tipo di pulizie dell area intende adottare alla fine del periodo di utilizzo 17 il piazzale posto in corrispondenza della terminazione del nastro trasportatore impermeabilizzato con lieve pendenza drenante in vasca chiusa VSCOS planimetria degli scarichi dotato di cordolo perimetrale e di copertura provvisoria in
88. d inerti Il sovvallo viene inviato in parte in discarica ed in parte alla fossa di stoccaggio a servizio dell inceneritore Linea 3 INCENERIMENTO AT1 La nuova linea dotata di una camera di combustione a griglia mobile in grado di incenerire 16 t h considerando un potere calorifico del rifiuto pari a 2500 Kcal kg Come gi accennato il caricamento del forno avviene a mezzo di benne che opportunamente guidate da gruisti trasferiscono il rifiuto dalla fossa alla tramoggia di carico Il rifiuto scaricato nella tramoggia di carico quindi inviato alla griglia di combustione mediante un sistema di alimentazione costituito da un opportuno dispositivo di spinta La combustione ha luogo sulla griglia del forno che grazie al movimento alternativo dei gradini che la costituiscono consente l avanzamento dei rifiuti ed il loro rimescolamento al fine di ridurre la presenza di incombusti nelle scorie finali La termodistruzione pu essere schematicamente ricondotta a tre fasi distinte Essiccamento Dapprima la temperatura dei rifiuti sale rapidamente a 80 100 C grazie al calore che si irradia dalla zona di combustione Successivamente a seguito di un ulteriore incremento nella temperatura del letto 100 200 C le sostanze volatili fuoriescono dalla massa dei rifiuti verso le zone pi calde dove avviene la loro combustione Accensione e combustione L energia necessaria all accensione fornita al rifiuto dalle fiamme e dalle
89. datto con riferimento alle seguenti tre fasi di vita dell impianto Prima Fase periodo compreso tra la comunicazione di messa in esercizio e il 60 giorno Seconda Fase periodo compreso tra il 61 giorno e il 180 giorno di messa in esercizio Terza Fase periodo a partire dal 181 giorno coincidente con l esercizio a regime della linea tre Si sottolinea in questa sede relativamente alla messa in esercizio prima e seconda fase che come previsto in relazione tecnica tale fase preveder il funzionamento contemporaneo delle esistenti linee di incenerimento denominate L1 ed L2 e della linea nuova denominata L3 Le attivit di monitoraggio relative alla fase di messa in esercizio saranno quindi costituite dalle attivit elencate al presente piano nell ambito di pertinenza e di quelle di cui al piano di monitoraggio dell impianto esistente di incenerimento esistente riportato in allegato 1 A C l SECONDA FASE DELLA MESSA IN ESERCIZIO A 1 1 Componenti ambientali A 1 1 1 Consumo materie prime 113 Verifica Acido della ST14 4 5 1 bolla di Alla Informatizzata A fine cloridrico 33 consegna Verifica Idrossido di della ai ST13 4 5 1 e Alla Informatizzata A tine sodio 30 Verifica Bisolfito di della ST15 4 5 1 rar Mi Alla Informatizzata Aine sodio Ipoclorito di Verifica sodio in della bolla ST16 4 5 1 di Alla Informatizzata A fine soluzione al consegna RORE
90. dell impianto di termovalorizzazione e degli esiti dei monitoraggi riveste particolare importanza sia nell ottica della trasparenza che della conseguente graduale accettazione dell opera ed acquisizione di fiducia nella gestione da parte dell opinione pubblica Si prevede l attuazione di un piano di comunicazione e di coinvolgimento dei diversi portatori di interesse dall autorit di controllo alle amministrazioni pubbliche fino al singolo cittadino Si riporta di seguito una serie di azioni di carattere divulgativo i cui dettagli a livello di contenuti saranno sviluppati nell ambito del sistema di gestione ambientale 152 Azione Descrizione Periodicit r Modalit di Destinatari Disponibilit in remoto dei seguenti dati Visualizzazione medie minuto medie semiorarie medie giornaliere 97 medie semiorarie su base annua 95 medie su 10 minuti nel giorno per il CO misure di temperatura di post combustione e relative medie pesate rifiuto caricato per semiora storico degli allarmi per superamento di qualsiasi limite e dei blocchi caricamento in dette condizioni e quant altro previsto ai punti 4 1 e 4 2 dell A I A Visualizzazione sia le medie validate che quelle invalidate caratterizzate dal codici identificativi che permettano lal comprensione delle condizioni di invalidazione mancato raggiungimento dell indice di disponibilita minimo stato di calibrazione al
91. delle seguenti prescrizioni i silos devono essere opportunamente contrassegnati con etichette o targhe indicanti la pericolosit del rifiuto detti contrassegni devono essere ben visibili per dimensioni e colorazione Devono inoltre essere rispettate le norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute e la loro etichettatura il deposito deve costituire fase preliminare al conferimento presso altri impianti di trattamento autorizzati C Area di ricezione e fossa di stoccaggio rifiuti AT2 30 Sono autorizzate le seguenti operazioni di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D Lgs 152 06 D 13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 D 15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 31 i rifiuti che possono essere sottoposti alle operazioni sopra descritte sono quelli individuati nell Allegato A alla presente Autorizzazione Integrata Ambientale nel rispetto dei seguenti limiti quantitativi CER Capacit di stoccaggio Fossa rifiuti Linea 3 3 960 me 1584 t Elenco A Fossa ausiliaria esistente 2 000 mc 800 t Elenco A1 89 32 non possono essere conferite nella fossa ausiliaria esistente le tipologie di rifiuti non ammesse negli impianti di discarica ai sensi del D Lgs 36 03 e del D M 05 08 2005 33 la fossa rifiuti della nuova Linea 3 utilizzata come deposito preliminare pr
92. devono essere superati nei gas di combustione escluse le fasi di avviamento e di arresto Il valore limite di 100 mg Nmc inteso come valore medio su 30 minuti in un periodo di 24 ore oppure in caso di non totale rispetto di tale limite il 95 dei valori medi su 10 minuti non supera il valore di 150 mg Nmc 2 Per i Metalli il Cadmio Tallio il campionamento deve avere una durata minima 1 ora 3 il valore limite di emissione si riferisce alla concentrazione totale espresso in ng Nme di Diossine e Furani prelevate con periodo di campionamento di 8 ore e calcolata come concentrazione tossica equivalente TEQ Per la determinazione della concentrazione tossica equivalente le concentrazioni di massa delle seguenti Diossine e Furani misurate nell effluente gassoso devono essere moltiplicate per i fattori di tossicit equivalente FTE di seguito riportati prima di eseguire la somma D Lgs133 2005 All 1 parte A punto 4 Il campionamento deve avere durata minima di 8 ore PCDD e PCDF FTE 2 3 7 8 Tetraclorodibenzodiossina TCDD 1 1 2 3 7 8 Pentaclorodibenzodiossina PeCDD 0 5 1 2 3 4 7 8 Esaclorodibenzodiossina HxCDD 0 1 1 2 3 7 8 9 Esaclorodibenzodiossina HxCDD 0 1 1 2 3 6 7 8 Esaclorodibenzodiossina HxCDD 0 1 1 2 3 4 6 7 8 Eptaclodibenzodiossina HpCDD 0 01 Octaclorodibenzodiossina 0 001 2 3 7 8 Tetraclorodibenzofurano TCDF 0 1 2 3 4 7 8 Pentaclorodibenzofurano P
93. dine delle decine di ng m Per l NO le massime ricadute in tutti gli scenari non arrivano ai 2 ug m3 Le ricadute di PM o dalle altre sorgenti partono da valori minimi di 0 29 ug m8 e arrivano a valori massimi di 25 ug m3 Le ricadute di NO dalle altre sorgenti partono da valori minimi di 4 ug m e arrivano a valori massimi superiori ai 200 ug m3 Il confronto tra l impatto degli inceneritori e quello complessivo di tutte le sorgenti rappresentato anche nei seguenti istogrammi Vi circa un ordine di grandezza tra la massima ricaduta di PM dovuta agli inceneritori attuale o prevista e la minima ricaduta complessiva presente sull area mentre nel caso di NO la massima ricaduta degli inceneritori circa un quarto di quella minima complessiva E evidente come in tale quadro le emissioni di PMyy da inceneritori non siano nemmeno confrontabili con il valore minimo delle altre sorgenti mentre le emissioni di NO massime sono circa la met dei valori minimi delle altre sorgenti Negli scenari proposti i confondenti altre sorgenti hanno un impatto ben superiore a quello dei due inceneritori e non permettono di evidenziare nessuna variazione in nessuno degli scenari proposti In corrispondenza delle zone di massima ricaduta degli inceneritori sia attuali che previste non risultano esservi concentrazioni di PM ed NO particolarmente elevate in particolare in confronto con il resto dell area in esame Inoltre si nota come l i
94. diretta deve essere effettuata su tutto il campo di misura strumentale calcolando con il metodo dei minimi quadrati o altro metodo statisticamente equivalente la curva di correlazione tra risposta strumentale e quindi concentrazione misurata e concentrazioni vere ottenute utilizzando diluitori certificati di frazionamento della miscela di calibrazione certificata Il numero minimo di punti concentrazione sul quale effettuare il calcolo della curva di correlazione di 3 meglio 5 o piu e l interpolazione puo essere calcolata con polinomio di primo o secondo grado anche in funzione del numero di punti che compongono la verifica utilizzando l interpolazione che presenta un indice di correlazione il piu prossimo all unita Taratura strumentale degli analizzatori in sito serie di operazioni effettuate con sistema di misura indipendente posto vicino o nella stessa zona di campionamento dell analizzatore in sito da tarare e successivo calcolo dell Indice di Accuratezza Relativo come specificato dalla legislazione vigente e che si possono riassumere sommariamente nel successivo punto b b nel caso delle tarature da eseguire su analizzatori in sito non estrattivi le verifiche devono prevedere il calcolo dell indice di accuratezza relativo I A R in confronto ad un sistema di misura indipendente assunto come riferimento secondo quanto specificato al paragrafo 4 4 dello stesso allegato VI verificando che l I A R
95. discarica della quota rimanente di rifiuto triturazione dei rifiuti ingombranti e dei pneumatici L operatore deve essere in grado di verificare la presenza di rifiuti incompatibili es pe sla 5 pre S Conforme Garantito dalle procedure gestionali grossi elettrodomestici e provvedere ad allontanarli dalla fossa di stoccaggio Il pretrattamento pi usato la miscelazione dei rifiuti stoccati nella fossa Conforme effettuato con la stessa benna di alimentazione L operatore gruista provvede alla miscelazione ed omogeneizzazione del rifiuto in fossa tramite l azione della benna a ragno Sistemi pi complessi di pretrattamento e miscelazione debbono essere previsti I E per il trattamento di rifiuti pericolosi Non presente Tipologia di rifiuto non ritirati 50 Trattamento termico con forno a griglia tenore di incombusti e lisciviabile BAT Conformit Note Ottimizzazione e distribuzione dell aria primaria di combustione nei vari settori Conforme della griglia rr k Le caratteristiche progettuali dell impianto sono aderenti alle definizioni delle MTD Ottimizzazione e distribuzione dell aria secondaria per creare turbolenza e migliorare il mescolamento dei fumi e sostituzione dell aria secondaria con ricircolo di parte dei gas C i onforme di scarico depurati Utilizzo della telecamera a raggi infrarossi per il monitoraggio della NON f CH SE Non
96. dovr essere controllato il livello dei sedimenti depositati all interno della vasca di accumulo ed il livello dello strati di oli nel comparto di disoleazione provvedendo qualora necessario alla loro asportazione PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE Il Gestore osserva le seguenti prescrizioni di carattere generale 86 a devono essere presenti ed in perfetta efficienza i sifoni Firenze ed i pozzetti trappola previsti b tutti gli impianti di trattamento devono essere mantenuti in perfetta efficienza inoltre dovranno essere apportate regolari ed adeguate manutenzioni Gli interventi di manutenzione programmati e straordinari organizzati secondo le procedure aziendali devono essere annotati su apposito registro anche informatico La documentazione fiscale comprovante le operazioni di pulizia deve essere esibita su richiesta degli organi di controllo c Iregistri informatici vanno stampati al termine di ogni anno solare e conservati per almeno un periodo di anni cinque d L Ente Gestore del Servizio di Fognatura e Depurazione a mezzo di incaricati pu in qualunque momento effettuare sopralluoghi nello stabilimento con eventuale prelievo di campioni di acque reflue e Si deroga dall obbligo di vasche di accumulo in grado di contenere il refluo di almeno due giorni di lavorazione e da utilizzare in caso di malfunzionamenti del sistema fognario depurativo senza che ci dia diritto di rivalsa nel confronti dell Ente di
97. e operative definite dal sistema di gestione ambientale ISO 14001 Restano ferme le comunicazioni in caso di avarie ai sistemi di abbattimento e trattamento fumi come definite nelle specifiche sezioni D2 3 13 GESTIONE FINE VITA DELL IMPIANTO 1 Piano dismissione Linee 1 e 2 Il Gestore dovr attuare il Piano di dismissione delle Linee 1 e 2 presentato con la Documentazione Integrativa di Febbraio 2008 secondo le modalit in esso previste e di seguito esemplificate ed integrate L operazione prioritaria la demolizione del camino composto di due canne entro un unica struttura in calcestruzzo questa dovr essere effettuata per taglio e rimozione di sezioni cilindriche di dimensioni opportune realizzate in corrispondenza delle riprese di carico Tali sezioni saranno poi demolite a terra e quindi smaltite in discarica Lo smantellamento del forno caldaia potr poi essere effettuato rimuovendo la copertura superiore e sezionando opportunamente i componenti che verranno poi spostati con un adeguato sistema in un area adiacente dove saranno ulteriormente tagliati e ridotti in dimensioni tali da poter essere trasportati I lavori dovranno essere eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza e delle norme sui rischi connessi all esposizione dei lavoratori a materiali pericolosi potenzialmente presenti che necessitino di specifiche procedure di rimozione e smaltimento Le tecniche di demolizione utilizzate dovranno garantire la sicurezz
98. e NtA identifica per tali zone una serie di limitazioni a le attivit che comportano uno scarico diretto o indiretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo comprese quelle previste ai commi 2 e 3 dell art 30 del D lgs n 152 99 Gli scarichi liberi sul suolo e nel sottosuolo di liquidi e di altre sostanze di qualsiasi genere o provenienza con la sola eccezione della distribuzione agronomica del letame e delle sostanze ad uso agrario nonch dei reflui trattati provenienti dalle case sparse poste al di fuori degli ambiti urbanizzati o da usi assimilabili non allacciabili alla pubblica fognatura per i quali dovranno essere previsti sistemi di depurazione con scarico in acque superficiali e quindi ad esclusione della sub irrigazione cos come regolato dalla Delibera di G R 1053 del 09 06 2003 b il lagunaggio dei liquami prodotti da allevamenti al di fuori di appositi lagoni e o vasche di accumulo a tenuta secondo le norme di cui alla L R 50 95 e conseguenti direttive e o indirizzi inerenti i requisiti tecnici dei contenitori c la ricerca di acque sotterranee e l escavo di pozzi ad eccezione di quelli ad uso domestico nei fondi propri o altrui ove non autorizzati dalle pubbliche autorit competenti ai sensi dell art 95 del R D 11 dicembre 1933 n 1775 d la realizzazione e l esercizio di nuove discariche per lo smaltimento dei rifiuti di qualsiasi genere e provenienza con l esclusione di quelle per rifiuti inerti di cui all
99. e o tecnici esterni 4 della definizione di eventuali azioni correttive e di miglioramento scaturite dalla valutazione dell esito dei controlli 109 A 3 ESPRESSIONE DEI RISULTATI DEI CONTROLLI E GESTIONE DEI DATI DEL SM C E Nel caso in cui il valore misurato sia inferiore al limite di rilevabilit della strumentazione nei calcoli delle medie si utilizzer il limite di rilevabilit stesso Nella valutazione dei risultati dei controlli e nella rielaborazione degli stessi rivestono particolare importanza i dati anomali outliers Un outlier pu essere definito come un risultato che devia significativamente dagli altri in una serie di misure e che non pu essere direttamente assegnato al funzionamento dell impianto L unica differenza tra un outlier e un emissione eccezionale risiede nell eventuale identificazione di una causa nelle condizioni operative dell impianto per l identificazione di un dato anomalo sempre importante una analisi puntuale di queste condizioni operative Se a valle di tale analisi non si riesce ad identificare alcuna causa e un esame critico delle misure non conduce alla correzione dei risultati l outlier sar escluso dal calcolo delle concentrazioni medie come indicato nel Bref comunitario sul monitoraggio capitolo 3 In particolare al fine dell eliminazione di un dato sospetto si far riferimento alla valutazione con il Test Q di Dixon L equazione che permette di calcolare Q dip
100. e periodico le barriere di protezione delle vasche devono rimanere chiuse tutte le volte che non siano in atto operazioni di carico o scarico dei rifiuti i pozzetti di raccolta annessi ai bacini in cls di contenimento degli olii devono essere mantenuti costantemente puliti ai sensi dell art 187 del D Lgs 152 06 vietata la miscelazione di categorie diverse di rifiuti pericolosi di cui all allegato G alla parte IV dello stesso decreto ovvero di rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi i rifiuti non possono sostare all interno dell impianto per un periodo di tempo superiore ad un anno i rifiuti sottoposti all operazione R13 Messa in riserva dovranno essere conferiti ad impianti autorizzati alle successive operazioni di recupero operazioni da RI a R11 In deroga a quanto sopra descritto il conferimento ad un altro impianto autorizzato alla sola operazione R13 consentito per una sola volta ed ai soli fini dell effettuazione presso tale impianto delle operazioni di cernita o selezione o frantumazione o riduzione volumetrica dei rifiuti le operazioni di movimentazione dei RAEE devono avvenire adottando mezzi tecnici e procedure operative tali da evitare che tali apparecchiature possano subire danneggiamenti e causa di rilascio di sostanze inquinanti o pericolose per l ambiente o tali da compromettere le successive operazioni di recupero In particolare devono essere evitate lesioni ai circuiti frigoriferi e alle par
101. eCDF 0 5 1 2 3 7 8 Pentaclorodibenzofurano PeCDF 0 05 1 2 3 4 7 8 Esaclorodibenzofurano HxCDF 0 1 1 2 3 7 8 9 Esaclorodibenzofurano HxCDF 0 1 1 2 3 6 7 8 Esaclorodibenzofurano HxCDF 0 1 2 3 4 6 7 8 Esaclorodibenzofurano HxCDF 0 1 1 2 3 4 6 7 8 Eptaclorodibenzofurano HpCDF 0 01 1 2 3 4 7 8 9 Eptaclorodibenzofurano HpCDF 0 01 Octaclorodibenzofurano 0 001 4 Idrocarburi Policicli Aromatici IPA espressi in mg Nmc come somma dei valori delle concentrazioni dei singoli isomeri indicati nel DLgs n 133 2005 AIl 1 parte A punto 4 Benzo a antracene Dibenzo a h antracene Benzo b fluorantene Benzo j fluorantene Benzo k fluorantene Benzo a pirene Dibenzo a e pirene Dibenzo a h pirene Dibenzo a i pirene Dibenzo a l pirene Indeno 1 2 3 cd pirene Il campionamento deve avere durata minima di 8 ore Per acquisire maggiori informazioni sulle caratteristiche delle emissioni in riferimento al contenuto di IPA devono comunque essere determinati anche i seguenti isomeri da non sommare con i precedenti al fine della verifica del rispetto dei limiti emissivi Naftalene Acenaftilene Acenaftene Fluorene Fenantrene Antracene Fluorantene Pirene Crisene Benzo e pirene Benzo ghi perilene 5 la concentrazione rappresenta la media delle medie giornaliere rilevate dal SMCE MESSA A REGIME EMISSIONE LINEA 3 Il Gestore entro venti giorni dalla messa a regime dell impianto Fase 3 provvede all esecuzione di almeno tre campionamenti di
102. ende dalla numerosit dei dati a disposizione avendo disposto i risultati in ordine crescente _ Xn Xnl 110 dove disponendo in ordine crescente i dati Xn valore sospetto X n1 valore precedente rispetto a al valore sospetto nell ordine crescente X 1 valore minimo tra i dati misurati 111 Qexp deve essere confrontato con il valore critico tabulato in funzione del numero di osservazioni e del livello di fiducia confidenza Nella tabella seguente sono indicati i valori critici di Q in funzione del numero di osservazioni per tre intervalli di confidenza 90 95 e 99 Valori critici per il quoziente di rigetto AI fine del confronto tra il Qexp il Qcrit si considereranno i valori relativi al livello di confidenza al 95 Se Qexp gt Qcrit 95 di confidenza il dato anomalo da considerarsi un outlier e pu essere scartato dalla serie Se Qexp lt Qcrit 95 di confidenza il dato non pu essere scartato dalla serie Le valutazioni fatte per l identificazione e l esclusione del valore anomalo saranno comunicate all autorit di controllo in allegato alla serie dei dati effettivi A 4 GESTIONE DELLE INCERTEZZE DI MISURA Al fine di disporre di dati realistici e comparabili opportuno individuare sia per i risultati delle misure in continuo sia per i risultati delle campagne analitiche periodiche il grado di incertezza che li caratterizza La stima dell incertezza complessiva i
103. eneri pesanti e scorie per un quantitativo pari a 32 500 t anno 45 i rifiuti ottenuti dall attivit di trattamento delle scorie devono essere sottoposti alle operazioni di stoccaggio nelle aree dedicate e di seguito precisate CER prodotti Stima dei quantitativi dei rifiuti prodotti Planimetria Allegato B 190112 ceneri pesanti e scorie trattate 23 000 t anno DT9 190102 materiali ferrosi estratti da ceneri 3 000 t anno DT12 pesanti 190112 ceneri pesanti e scorie residui da 6 500 t anno DT13 trattamento 46 le scorie scaricate dal nastro trasportatore movimentate all interno del fabbricato scorie mediante una pala meccanica per essere distribuite in cumuli distinti in funzione dei giorni di produzione dovranno essere adeguatamente sgrondate prima di passare al successivo processo di trattamento deferrizzazione 47 i rifiuti ottenuti dall attivit di trattamento delle scorie e stoccati nelle aree adibite allo scopo in attesa della destinazione finale dovranno essere identificati chiaramente a mezzo di cartellonistica indicante i relativi codici CER F Piattaforma ecologica AT8 48 Sono autorizzate le seguenti operazioni di recupero e smaltimento di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D Lgs 152 06 D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 91
104. ente dipendente dall attivit di incenerimento AT1 in quanto relativa unicamente alle scorie prodotte da tale attivit da non assoggettare a garanzia finanziaria ai sensi di quanto previsto all art 4 punto 4 1 della D G R 1991 03 Area di ricezione e fossa di stoccaggio rifiuti AT2 linea L3 D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D12 11 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D14 Funzionalmente dipendente dall attivit di incenerimento ATI in quanto destinata unicamente al conferimento dei rifiuti da sottoporre a tale attivit da non assoggettare a garanzia finanziaria ai sensi di quanto previsto all art 4 punto 4 1 della D G R 1991 03 Area di ricezione e fossa di stoccaggio rifiuti AT2 Linee L1 L2 D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D12 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D14 Attivit di preselezione AT3 D9 Trattamento chimico fisico non specificato altrimenti che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da DI a D12 R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 108 000 tonnellate anno di rifiuti non pericolosi L attivit pu configurarsi come operazione di smaltimento D9 o
105. enti di soluzioni altamente acide o basiche provenienti dal letto misto finale Tale vasca della capacit di 20 mc ubicata internamente al fabbricato ciclo termico e servizi ausiliari ed provvista di agitatore e di pompe d iniezione reagenti per stabilizzare il valore del pH Gli altri reflui derivanti dal processo sono convogliati direttamente alla vasca di raccolta dedicata VSCO2 nella quale sono convogliati i seguenti fluidi reflui neutralizzati provenienti dalla vasca VSC03 acqua di spurgo dalle caldaie acqua servizi per il reintegro del livello della vasca nel caso che i fluidi precedentemente descritti non siano sufficienti ad alimentare sia il sistema di raffreddamento scorie sia il circuito acqua di lavaggio a acque piovane raccolte sulle coperture dei fabbricati termoutilizzazione e stoccaggio e trattamento scorie provenienti dalla vasca VSCOS La vasca VSCO02 della capacit di 70 mc ubicata in zona adiacente al fabbricato di termoutilizzazione Per la suddetta vasca inoltre prevista la possibilit di svuotamento e l invio del contenuto a smaltimento tramite autobotte L acqua raccolta nella vasca VSC02 riutilizzata per la pulizia di piazzali o di aree interne ed esterne ai fabbricati e per il raffreddamento delle scorie Si prendono di seguito in considerazione i dettagli associati a tali riutilizzi L acqua di lavaggio proveniente dal circuito scarichi di impianto sar principalmente
106. ere rideterminato e aggiornato in seguito all entrata in vigore di nuove disposizioni normative o al mancato rinnovo della certificazione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001 2004 B 2 3 MODALIT E TEMPI DI PRESENTAZIONE DELLA GARANZIA FINANZIARIA Nel termine perentorio di 90 giorni dalla data del presente atto le garanzie finanziarie gi prestate a favore della Provincia di Forl Cesena devono essere adeguate in riferimento alla validit e alle disposizioni contenute nel presente atto In particolare a l importo complessivo delle garanzie finanziarie da prestare a favore dell Amministrazione Provinciale di Forl Cesena come sopra descritto e dettagliato in riferimento alle single attivit autorizzate pari a 2 364 444 00 b la validit delle garanzie finanziarie dovranno essere pari alla validit del presente atto maggiorata di due anni c in riferimento alle attivit AT2 AT3 AT8 sopra descritte la ditta potr provvedere ad adeguare le garanzie finanziarie esistenti ovvero potr prestarne di nuove Qualora fossero presentate nuove 13 garanzie finanziarie in sostituzione di quelle attualmente prestate queste ultime potranno essere svincolate decorsi 2 anni dall accettazione della nuova polizza d relativamente alla nuova attivit AT1 sopra descritta la ditta dovr provvedere a prestare una nuova garanzia finanziaria e le nuove garanzie finanziarie eventualmente presentate in sostituzione
107. err realizzato durante il periodo di messa a regime dell impianto pertanto esister un periodo transitorio durante il quale le scorie non saranno trattate ma detenute in deposito temporaneo nei modi e nei luoghi di cui al D2 2 3 punto El PIATTAFORMA ECOLOGICA AT8 x La piattaforma ecologica sita in Via Grigioni autorizzata allo stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi in particolare possono essere eseguite le seguenti operazioni di recupero smaltimento D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D14 escluso il deposito temporaneo prima della raccolta nel luogo in cui sono prodotti D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D12 R13 messa in riserva dei rifiuti prima di sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 escluso il deposito temporaneo prima della raccolta nel luogo in cui sono prodotti I rifiuti conferiti vengono pesati presso la pesa a servizio del comparto e successivamente scaricati in funzione della tipologia nei diversi settori di stoccaggio che costituiscono la piattaforma ecologica 35 C 3 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI CRITICIT INDIVIDUATE OPZIONI CONSIDERATE E PROPOSTA DEL GESTORE C3 1 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI GENERALIT Il gestore dell impianto ha proceduto coerentemente con l approccio richiesto dalla normativa IPPC a valutare l impatto delle proprie attiv
108. ersi da quelli di cui alla voce 15 02 02 1601 19 Plastica 1 16 01 20 Vetro non recuperabile quale parabrezza autoveicoli 1 170201 Legno 170202 Vetro non recuperabile tipo vetrate antisfondamento 170203 Plastica 17 06 04 Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03 99 17 09 04 Rifiuti misti dell attivit di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01 17 09 02 e 17 09 03 1801 04 Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni es bende ingessature lenzuola indumenti monouso assorbenti igienici Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per 18 02 03 a evitare infezioni 191212 Altri rifiuti compresi materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11 2 2001 01 Carta e cartone 20 01 10 Abbigliamento 200111 Prodotti tessili 20 01 32 Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31 20 01 38 Legno diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 20 01 39 Plastica 20 0201 Rifiuti biodegradabili 20 02 03 Altri rifiuti non biodegradabili 20 03 01 Rifiuti urbani non differenziati 20 03 02 Rifiuti dei mercati 20 03 03 Residui della pulizia stradale 20 03 06 Rifiuti della pulizia delle fognature fase solida 20 03 07 Rifiuti ingombran
109. etc Gli elaborati devono contenere la descrizione dei metodi di calcolo utilizzati e se del caso essere corredati da eventuali grafici o altre forme di rappresentazione illustrata per una maggior comprensione del contenuto I suddetti elaborati devono essere trasmessi anche su supporto informatico in particolare le tabelle 97 riassuntive devono essere elaborate in formato xls L Autorit Competente pu disporre a carico del Gestore che le modalit dei format di trasmissione dati seguano indicazioni prestabilite entro il 30 giugno di ogni anno deve essere inviato alla Provincia ad ARPA Distretto di Forl il Report dei dati di monitoraggio rilevati nel corso dell anno precedente secondo quanto disposto al paragrafo D 2 3 1 e trasmesso su supporto informatico i file in xls relativi ai dati di cui trattasi Qualsiasi variazione in relazione alle metodiche analitiche alla strumentazione alla modalit di rilevazione etc dovranno essere tempestivamente comunicate alla Provincia di Forl Cesena e ad ARPA Distretto di Forl tale comunicazione costituisce richiesta di modifica del Piano di Monitoraggio Tutte le verifiche analitiche e gestionali svolte in difformit a quanto previsto dalla presente Autorizzazione verranno considerate non accettabili e dovranno essere ripresentate nel rispetto di quanto sopraindicato 98 ALLEGATO A ATTIVITA INCENERIMENTO AT1 OPERAZIONI DI SMALTIMENTO D10
110. eti nel caso dei frigoriferi per impedire il rilascio di refrigeranti o di oli nonch ai tubi catodici nel caso di televisori e computer Le sorgenti luminose lampade tubi fluorescenti ecc devono essere mantenute integre per evitare la dispersione di polveri e vapori contenuti nelle apparecchiature stesse il settore di conferimento dei RAEE deve essere mantenuto distinto dai settori adibiti alle successive operazioni di stoccaggio i settori di stoccaggio dei RAEE sono organizzati in aree distinte per tipologia di rifiuto conferito come da ELABORATO 4 PLANIMETRIA AREE DI STOCCAGGIO E DEPOSITO allegato B Nel caso di apparecchiature contenenti sostanze pericolose tali aree devono essere contrassegnate da tabelle ben visibili per dimensione e collocazione indicanti le norme per il comportamento per la manipolazione dei rifiuti e per il contenimento dei rischi per la salute dell uomo e per l ambiente nella aree di stoccaggio delle apparecchiature dismesse devono essere adottate procedure per evitare di accatastare le apparecchiature senza opportune misure di sicurezza per gli operatori e per l integrit delle stesse apparecchiature i RAEE professionali devono essere sottoposti a un controllo di radioattivit al fine di escludere la presenza di apparecchiature radioattive il gestore assicura l installazione del rilevatore di 92 65 radioattivit e la revisione delle procedure di qualit secondo le scadenza di cui al
111. g mc 0 1 lt 2 lt 4 0 3 Rapporto di Ispezione 137 composti mg mc f s 6mesi valore prova programma inorganici letto 6mes ta espressi i come HF Somma FTIR 0 75 mg me 0 3 lt 2 lt 4 4 3 Rapporto di Ispezione biossido e commutabile mg me f s 6mesi valore mg me prova programma triossido di automaticamen letto G6mes ta zolfo te su scala 0 i espressi 300 o come SO2 maggiore Somma Misura 0 200 mg mc 1 7 lt 2 lt 4 10 56 Rapporto di Ispezione monossido el NO commutabile mg mce f s 6mesi valore mg me prova programma biossido di FTIR automaticamen letto G6mes ta azoto te su scala 0 i espressi 500 o come NO2 maggiore Misura 0 40 mg me 0 4 lt 2 lt 4 Rapporto di Ispezione NO2 commutabile mg mc f s 6mesi valore prova programma FTIR automaticamen letto 6mes ta te su scala 0 i 100 o maggiore Monossido FTIR 0 75 mg me 0 2 lt 2 lt 4 3 21 Rapporto di Ispezione di carbonio commutabile mg mc f s Gmesi valore mg me prova programma CO automaticamen letto 6mes ta te alla scala 0 i 200mg mc o maggiore Biossido di FTIR 0 30 vol 0 01 lt 2 lt 4 0 71 Rapporto di Ispezione carbonio vol f s 6mesi valore prova programma CO2 letto 6mes ta i Ammoniaca FTIR 0 15 mg me 0 2 lt 2 lt 4 0 83 Rapporto di Ispezione come NH3 mg me f s 6mesi valore prova programma letto G6mes ta i Mercurio e spettrof 0 45 lt 1 Correzion Correzion lt 2 Rapporto di Ispe
112. genze termovalorizzatore Vengono di seguito schematizzati i possibili eventi anomali a cui sono associate emissioni eccezionali Evento Emissioni Incendio in fossa rifiuti Emissioni costituite da CO COT HCI HF Hg polveri NOX SOX IPA DIOSSINE NH3 Scoppio componente in pressione caldaia Vapore acqueo Esplosione per fuga di gas impianto metano NOX polveri Sversamento sostanza polverulenta PCR PSR ceneri volanti Polveri Sversamento sostanze liquide reagenti combustibili liquidi Fase gassosa sostanze liquide Sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni Il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni SMCE e costituito da un unit di monitoraggio dei fumi di processo SMP un unit di monitoraggio delle emissioni al camino SME L Unita SME demandata al monitoraggio delle concentrazioni di inquinanti all emissione risulta costituita dalla strumentazione di seguito elencata Ove specificatamente indicato prevista la presenza di 2 sistemi di misura uguali ed autonomi uno identificato come Riferimento e l altro di Riserva che lavorano in parallelo permettendo il recupero dati ogni qual volta si verifichino malfunzionamenti o manutenzioni al sistema di Riferimento Ognuno dei due sistemi soggetto alle stesse procedure di verifica e taratura strumentale al fine di garantire l allineamento continuo nella risposta strumentale
113. gnatura nera di Via Grigioni e togliere i sigilli specificando il motivo della richiesta I sigilli potranno essere tolti anche da personale HERA ma potranno essere successivamente posizionati solo da personale ARPA che provveder di volta in volta a fare le verifiche del caso sui motivi che hanno dettato l emergenza SCARICO S4 nuovo la presente AIA autorizza con riferimento all assetto definitivo della rete fognaria interna di cui all Elaborato 5 della Documentazione Integrativa TVO1FCAA0113 del 5 2 2008 e nel punto di scarico denominato S4 recapitante nella condotta fognaria nera di Via Grigioni lo scarico di acque reflue domestiche relative a servizi igienici e spogliatoi SCARICO S5 nuovo la presente AIA autorizza con riferimento all assetto definitivo della rete fognaria interna di cui al ed all Elaborato 5 della Documentazione Integrativa TVOIFCAAO01I3 del 5 2 2008 nel punto di scarico denominato S5 recapitante nella condotta fognaria nera di Via Zotti lo scarico di acque reflue domestiche e delle acque reflue di prima pioggia con il rispetto delle seguenti prescrizioni a deve essere mantenuto accessibile ed in perfetta efficienza il pozzetto di prelievo posto sulla linea di scarico delle acque di prima pioggia prima della confluenza con la rete delle acque reflue domestiche b in corrispondenza del pozzetto di cui al punto precedente le acque reflue di prima pioggia devono rispettare i limiti di emissi
114. he tali acque possano se necessario essere analizzate ed eventualmente trattate prima dello scarico Conforme Le caratteristiche progettuali dell impianto sono aderenti alle definizioni delle MTD 57 BAT Conformit Note Movimentazione e stoccaggio Prevedere sistemi di stoccaggio adeguati per queste tipologie di residui Conforme Per ogni tipologia di rifiuto stato previsto un adeguato stoccaggio conformemente allal protezioni ambientali necessarie Smaltimento e recupero Privilegiare l adozione di trattamenti e o condizioni operative che favoriscano il possibile recupero dei residui Conforme Presso l impianto previsto un trattamento dei materiali metallici ferrosi e non per la loro separazione dalle scorie di combustione Trattamento dei residui solidi scorie e residui della depurazione Per le ceneri leggere e le polveri residue della depurazione fumi sono stati tecnicamente sviluppati in ambito comunitario diversi processi di stabilizzazione e inertizzazione dalla solidificazione con cemento e silicati all incapsulamento in resine alla vetrificazione ecc NON Conforme Il proponente non ha previsto alcun tipo di trattamento delle scorie ma ha ipotizzato il loro smaltimento presso siti autorizzati Trattamento dei residui solidi Recupero di materiali Prevedere la separazione ed il recupero di metalli ferrosi e non ferrosi dalle scorie ai
115. i infimo deile ar te odori b rente nel formi diincen iirient PARZIALMENTE SOLO Il flusso aspirato nella fossa della linea 3 inviato ai forni come aria primaria mpiego delle arie esauste odorigene come comburente nei fo cenerimento CONFORME ma not quello aspirato dalla fosseesistenie NON CONFORME Il flusso di aria aspirato dalla vecchia fossa che NON inviato nella camera di Impiego di biofiltri qualora vi sia area disponibile combustione potrebbe essere oggetto di un tale trattamento 56 Trattamento acque reflue BAT Conformit Osservazioni Qualora venga adottato un sistema di depurazione dei fumi del tipo ad umido necessario prevedere un trattamento specifico per questo refluo prima di inviarlo al scarico o a successivi trattamenti con gli altri reflui liquidi Conforme Il sistema di depurazione dei fumi completamente A SECCO Il sito dell impianto comprese le aree di stoccaggio dei rifiuti deve essere progettato e gestito in modo da evitare l immissione non autorizzata e accidentale di qualsiasi inquinante nel suolo nelle acque superficiali e nelle acque sotterranee Conforme Deve essere prevista una capacit di stoccaggio per le acque piovane contaminate che defluiscano dal sito dell impianto o per l acqua contaminata derivante da spandimenti o da operazioni di estinzione di incendi Conforme La capacit di stoccaggio deve essere sufficiente per garantire c
116. i macchinari A tale attivit associata l emissione di polveri e sostanze odorigene E3 B solo emergenza aspirazione zona del locale Filtri a tessuto carboni preselezione occupata dai attivi macchinari fossa rifiuti vecchio inceneritore quando E14 o nella situazione esistente le linee di incenerimento in manutenzione E7 aspirazione gas di scarico polveri NOX dei mezzi di movimentazione rifiuti in accesso al locale E5 Silos polveri Sfiato silos polveri di filtro a Filtro a maniche maniche aspirazione aria in fossa trattasi della stessa Emissione convogliata durante il funzionamento normale aspirazione fossa vecchio inceneritore convogliata in E14 funziona E3B con portata massima di 14000 Nmc h Durante le manutenzioni di E14 viene attivata l aspirazione della fossa del vecchio inceneritore nella stessa emissione che assume una portata massima diversa 24000 Nmc h e diversa denominazione E3A L emissione E3 che convoglia le emissioni dell impianto di aspirazione posto a servizio dei macchinari adibiti alla preselezione non subisce modifiche rispetto alla configurazione esistente Infatti nella situazione a regime L emissione E7 rimane immutata L emissione ES non viene modificata nelle caratteristiche tecniche Nella configurazione esistente il silos era adibito a silos per la raccolta della sorbalite esausta nella configurazione a regime viene asservito al
117. i dell art 125 co 2 della L R 3 99 e della Deliberazione della Giunta Regionale 22 febbraio 2000 n 278 i rifiuti liquidi devono essere stoccati in contenitori a perfetta tenuta posti su bacini di contenimento dotati di idonei sistemi di svuotamento La capacit dei bacini di contenimento deve essere non inferiore al contenitore depositato o nel caso in cui nello stesso bacino siano depositati pi contenitori non inferiore al 30 del volume complessivo stoccato e al volume del contenitore pi grande aumentato del 10 l attivit di stoccaggio dei rifiuti pericolosi deve avvenire nel rispetto delle disposizioni previste al punto 4 1 della deliberazione 27 luglio 1984 del Comitato Interministeriale pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale supplemento ordinario n 253 del 13 settembre 1984 e successive modifiche ed integrazioni in condizioni eccezionali preventivamente comunicate e oggettivamente verificabili il Gestore pu proporre sistemi di stoccaggi temporanei di supporto per la gestione di scorie e polverini comunque dovranno essere precisamente individuate il tipo d area il tempo di utilizzo ed il tipo di pulizia che si intende adottare le operazioni di accettazione e omologa dei rifiuti in ingresso all impianto devono avvenire nel rispetto delle Procedure Operative PDA 07 17 REV 0 del 14 08 2007 e PDA 07 09 REV 0 del 03 05 2006 trasmesse unitamente alla documentazione integrativa Febbraio 2008 e di quanto disposto nelle ri
118. i in ingresso verranno monitorati conformemente a quanto esposto in sede di piano di monitoraggio dell impianto esistente A tali controlli si aggiunge il monitoraggio quantitativo dei rifiuti conferiti alla linea L3 A fine ____ Quantit rifiuti conferiti L3 t mese Mensile Informatizzato ne annuale Controllo rifiuti prodotti Scorie Registro C S trattate 190112 Combustione DT9 rapporto di A tme Materiali Registro C S ferrosi da 170405 Combustione DT12 A fine A rapporto di sarind Residui da trattamento Registr C S A fi scorie 190112 Combustione DT13 ine annuale Nota 2 rapporto di dnia Ceneri lanti i POR sd 190105 Depurazione DP9 REPO i A fine Nota 2 fumi DP11 rapporto di riodo Registro C S PSR Nota 190107 Depurazione DPIO rapporto di A fine Reflui da operazioni DT7 Registro C S di 190199 varie A fine annuale ada DT8 rapporto di ind Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting Nota 2 per tali rifiuti verranno eseguite indagini di classificazione ai sensi del D Lgs 152 06 parte IV entro 2 mesi dall avviamento dell impianto La relativa modalit di registrazione sar il rapporto di prova completo di giudizio 121 A 1 1 9 Aree di stoccaggio vasche serbatoi bacini di contenimento reti ecc emergenze
119. i sodio 0 5 t a Cisterna Demineralizzazione acque Antincrostante 0 5 t a Cisterna Demineralizzazione acque Chemicals 22 5 t a Cisterne Varie 45 Risorse Idriche Le acque consumate per uso produttivo sono interamente prelevate dalla rete idrica potabile Tali consumi sono tuttavia ridotti alle sole esigenze di reintegro grazie ad un sistema di vasche di raccolta rilancio e riutilizzo dei reflui di processo La portata media necessaria per la nuova linea di incenerimento stimata in 4 5 m3 h con punte di 10 m3 h I prelievi complessivi annui da rete sono quantificabili in 19 500 m3 Acqua in ingresso m anno Acqua in uscita m anno Acqua per uso potabile e servizi 1 500 Scarico acque da servizi a 1 500 igienici fognatura nera Ranco Impianto ai 18 000 Reflui da lavaggi uscenti come rifiuti 200 mineralizzazione Recupero di acque piovane 700 Evaporazione da scorie 10 000 Altre dispersioni 8 500 Acqua totale in ingresso 20 200 Acqua totale in uscita 20 200 Consumi di combustibili Si riporta di seguito l elenco dei combustibili utilizzati nel sito le modalit di stoccaggio e la loro principali funzione Combustibile Quantit consumate Modalit di stoccaggio Funzione di utilizzo Alimentazione gruppo Gasolio Serbatoio fuori terra elettrico di emergenza e mezzi di movimentazione Alimentazione bruciatori di Gas naturale 787 500 mi la Da rete di distribuzione post c
120. ifiuti pericolosi 2 t con un minimo di 75 000 00 nel caso di rifiuti non pericolosi il sistema di gestione ambientale adottato da HERA S p A per le attivit AT2 AT3 AT8 risulta conforme alla normativa UNI EN ISO 14001 2004 Certificate no CERT 779 2004 AE BOL SINCERT rilasciato dal certificatore accreditato Det Norske Veritas Italia e pertanto ai sensi di quanto previsto all art 210 comma 3 del D Lgs 152 06 gli importi sopra descritti devono essere ridotti del 40 Alla luce delle valutazioni sopra descritte l importo della garanzia finanziaria risulta pari a Attivit Incenerimento ATI Area di ricezione e fossa di stoccaggio rifiuti AT2 120 000 t 12 00 t 1 440 000 00 800 t 140 t 112 000 00 Riduzione per certificazione ambientale 112 000 00 0 6 67 200 00 Attivit di preselezione AT3 Piattaforma ecologica ATS 108 000 t a 12 00 t 1 296 000 00 74 t 250 00 t 816 140 00 t 132 740 00 Riduzione per certificazione ambientale 41103 ia P Riduzione per certificazione ambientale 1 296 000 00 0 6 777 600 00 132 740 00 0 6 79 644 00 TOTALE 1 440 000 00 67 200 00 777 600 00 79 644 00 2 364 444 00 Si evidenzia che l importo della garanzia finanziaria sopra descritta stato determinato alla luce della normativa oggi vigente e potr ess
121. ima dell operazione di smaltimento D10 34 nel caso di fermo impianto programmato della linea di incenerimento 3 il conferimento in deposito preliminare in fossa rifiuti L3 non dovr essere effettuato nelle 24 ore antecedenti il suddetto fermo impianto programmato 35 nel caso di fermo impianto straordinario della linea di incenerimento 3 il deposito preliminare in fossa rifiuti L3 non potr protrarsi oltre le 24 ore dall orario di spegnimento del forno o dall ultimo carico nel forno 36 l area di ricezione e fossa di stoccaggio ausiliaria esistente pu essere utilizzata anche in assenza di autorizzazione all impianto di incenerimento Linea 3 o con l autorizzazione sospesa o in condizioni di fermo impianto in tale caso la fossa pu essere utilizzata come stazione di trasbordo dei rifiuti per il conferimento degli stessi presso altri impianti di smaltimento 37 alla ripresa dell attivit di incenerimento della Linea 3 la fossa di stoccaggio ausiliaria dovr essere sgombrata dei rifiuti rimanenti destinati all incenerimento 38 una parte della fossa di stoccaggio ausiliaria esistente utilizzata come deposito preliminare e o messa in riserva dell impianto di preselezione meccanica dei rifiuti per una capacit massima pari 1 000 mc 400 t 39 nella configurazione conseguente alla realizzazione della nuova Linea 3 sar attiva sul sito la medesima stazione di accettazione e pesatura ad oggi asservita al
122. imento Il sistema pertanto predisposto in modo tale da non rendere necessario alcuno scarico liquido ad eccezione di una parte delle acque di pioggia o di lavaggio dei piazzali che vengono convogliate in un sistema di gestione delle acque piovane costituito essenzialmente dai seguenti principali componenti vascadi prima pioggia da 150 m3 VSCI10 vasca di laminazione da 230 m3 VSC11 sistema per il recupero delle acque piovane provenienti dalle coperture dei fabbricati vasche VSCOS VSC06 Per quel che riguarda il funzionamento del sistema di gestione delle acque di prima e seconda pioggia le acque meteoriche dopo aver riempito la vasca di prima pioggia iniziano a defluire nel collettore di scarico a bocca tarata sino al valore di portata corrispondente alla situazione ante intervento per valori maggiori il surplus di portata non pu passare attraverso la strozzatura per cui si inizia a riempire la vasca di laminazione Infine per eventi ancora pi critici eccedenti i tempi di ritorno considerati per il calcolo una volta riempita la vasca di laminazione la portata in arrivo sfiora al di sopra della bocca tarata e viene allontanata verso la pubblica fognatura di Via Zotti Lo svuotamento della vasca avviene parte a gravit e parte con elettropompe sommerse che scaricano nel collettore finale verso la pubblica fognatura di Via Zotti Le reti di nuova realizzazione danno origine ai seguenti tre punti di scarico scaric
123. imento dei rifiuti urbani e speciali PISRUS approvato con Del Della Giunta Regionale n 1705 del 21 09 99 Piano Infraregionale delle attivit estrattive PIAE di cui Legge Regionale n 17 91 approvato con Del Di Giunta Provinciale n 12509 22 del 19 02 04 Piano Territoriale Paesaggistico Regionale PTPR Il P T C P ha affrontato il tema dei rifiuti coniugando le tematiche proprie della pianificazione 16 territoriale la tutela ambientale coerentemente all impostazione data alla materia dalla L R 20 2000 In particolare stata sviluppata una tavola di piano Tavola SA relativa alle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti urbani speciali e speciali pericolosi La tavola individua quattro zone a diversa colorazione che rappresentano e Totale inidoneit alla localizzazione zone gialle e Parziale idoneit alla localizzazione zone verdi e Disponibilit alla localizzazione considerati per i fattori limitanti presenti zone azzurre e Aree bianche in cui la localizzazione possibile senza vincoli Con Delibera di Consiglio Provinciale del 9 02 2006 stato adottato dalla Provincia di Forl Cesena il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti PPGR e successivamente stato approvato in data 30 07 2007 Il piano nel quadro conoscitivo al punto 5 5 6 L impianto di incenerimento con recupero energetico dice Risulta attualmente autorizzato per un conferimento massimo
124. iminare D15 deposito preliminare Per la descrizione di dettaglio dei rifiuti che il Gestore ha dichiarato nell istanza di voler conferire e trattare nelle diverse sezioni impiantistiche si rimanda alla domanda di AIA presentata il 04 07 2007 allo Sportello Unico del Comune di Forl al paragrafo A 6 Aspetti Autorizzativi Per la descrizione di dettaglio dei rifiuti che il Gestore pu conferire ai sensi della presente AIA si rinvia al successivo paragrafo D2 3 8 ed ai relativi allegati Elenco delle materie prime Si riporta di seguito l elenco delle principali materie prime utilizzate nel sito specificando le modalit di stoccaggio e la loro principali funzione Materia prima Consumo previsto Modalit di stoccaggio Funzione di utilizzo Depurazione fumi 375 t a Serbatoio fuori terra abbattimento NOx SCR e SNCR Soluzione ammoniacale Depurazione Fumi abbattimento Calce 1 800 t a Silos microinquinanti Metalli pesanti Diossine e Furani IPA Depurazione Fumi abbattimento Carbone attivo 60 t a Silos microinquinanti Metalli pesanti Diossine e Furani IPA Depurazione Fumi abbattimento Bicarbonato 600 t a Silos microinquinanti Metalli pesanti Diossine e Furani IPA Acido cloridrico 0 5 t a Cisterna Demineralizzazione acque Idrossido di sodio 4 5 t a Cisterna Demineralizzazione acque Bisolfito di sodio 0 5 t a Cisterna Demineralizzazione acque Ipoclorito d
125. imulazioni modellistiche riguardanti in specifico NO e PM q con il software ADSM urban 22 Gli scenari definiti dai quali sono esclusi tutte le altre sorgenti presenti dell area sono di seguito riportati 1 Inceneritore HERA esistente scenario HERA ante operam vedi Fig 1 e 2 2 Inceneritore HERA nuovo impianto scenario ipotetico HERA post operam vedi Fig 3 e 4 Ovviamente occorre tenere in considerazione la situazione locale con riferimento a tutte le sorgenti presenti in zona compreso l impianto della ditta Mengozzi Pertanto sono stati elaborati scenari comprendenti tutte le fonti di pressione dell area inceneritori e altre sorgenti sia nella situazione attuale sia nella situazione post operam che vengono di seguito dettagliati 3 Inceneritore Mengozzi ed Hera attuale scenario Mengozzi ed Hera ante operam escludendo tutte le altre sorgenti presenti nell area Vedi Fig 5 e 6 4 Inceneritore Mengozzi ed Hera nuovo impianto scenario Mengozzi ed Hera post operam escludendo tutte le altre sorgenti presenti nell area Vedi Fig 7 e 8 5 Tutte le sorgenti inclusi gli inceneritori nella situazione attuale scenario complessivo ante operam vedi Fig 9 e 10 6 Tutte le sorgenti inclusi gli inceneritori nella situazione prevista scenario complessivo post operam vedi Fig 11 e 12 Per le simulazioni riguardanti gli impianti di incenerimento esistenti si sono utilizzati i risultati del monitoraggio in contin
126. in continuo ia Controllo discontinuo Cd TI Iniezione carboni attivi SI lt 0 05 mg Nmc lt 0 03 mg Nmc Sb As Pb Cr Co Iniezione carboni attivi SI lt 0 5 mg Nmc lt 0 4 mg Nmc Cu Mn Ni V PCDD PCDF Iniezione carboni attivi e assorbimento SI lt 0 1 ng Nme lt 0 05 ng Nmc IPA Iniezione carboni attivi e assorbimento SI lt 0 01 mg Nme lt 0 005 mg Nme Media oraria Media di 8 ore 54 Controllo delle emissioni in atmosfera MEDIE SEMIORARIE Inquinante BAT Tecnica adottata Prestazione BAT Prestazione prevista dal D Lgs 133 05 CO Regolazione del processo di combustione SI lt 100 mg Nme lt 100 mg Nme Polveri Totali Filtri a maniche SI lt 20 mg Nme lt 30 mg Nme COT Regolazione del processo di combustione SI lt 20 mg Nmc lt 20 mg Nmc HCI Sistema a secco SI lt 50 mg Nmc lt 60 mg Nmc HF Sistema a secco SI lt 2 mg Nmc lt 4 mg Nmc Ossidi di Zolfo Sistema a secco SI lt 150 mg Nmc lt 200 mg Nmc S02 Ossidi di SNCR e SCR Entrambe lt 300 mg Nmc lt 400 mg Nmc Azoto NO2 Hg Iniezione carboni attivi SI lt 0 03 mg Nmc NH3 lt 10 mg Nme Inquinante BAT Conformit Osservazioni Gas ad effett La cogenerazione di energia elettrica e di calore contribuiscono alla i Miglioramento dell efficienza energetica dell impianto Conforme riduzione delle emissioni di CO da fonti fossili una corretta CO2 gesti
127. io ISO 12039 Biossido di Ell Cella elettrochimica D M 31 01 05 carbonio ISO 12039 Ammoniaca E11 UNICHIM 632 D M 12 07 90 come NH3 E11 UNICHIM 269 D M 12 07 90 Ell UNICHIM 632 IRSA D M 12 07 90 4030 Mercurio e suoi Ell EN 13211 D M 23 11 01 Mercurio e suoi composti composti in tutte le fasi in totale b PM10 e PM 2 5 Ell EPA 201A Cadmio tallio Ell UNI EN 14385 D M 23 11 01 e loro composti in totale b Antimonio Ell UNI EN 14385 D M 23 11 01 arsenico piombo cromo cobalto rame manganese nichel vanadio e loro composti in totale d Zinco Ell UNI EN 14385 D M 23 11 01 Diossine furani Ell EN 1948 1 EN 1948 2 D M 23 11 01 I TEQ EN 1948 3 PCB Ell EN 1948 1 EN 1948 2 D M 23 11 01 UK COT EN 1948 3 IPA Ell ISTISAN 97 35 D M 25 08 00 133 Sistemi di trattamento fumi controllo del processo Temperatura gas camera C Termocoppia SNCR postcombustion Sonda Ossigeno post vol paramagnetic A Jai Parametri misurati dal p p Sistema di Primo Filtro Sistema di mg Nm3 monitoraggi a maniche monitoraggio P i o di di processo in In continuo e Registro E11 Parametri fisica i secondo imanutenzion annuale programma di Sistema di i Sistema di i Secondo manutenzione Monitoraggi monitoraggio di mg Nm3 A Filtro a BE gN o di manich processo dopo il pt gess filtro a maniche FTIR e NOx e NH3 misurati dal Sistema
128. ione Tecnica del 16 11 2005 Allegato 1 come indicati nell atto di AIA n 461 del 31 10 2007 allegato 1 A del presente atto a realizzazione di un sistema di gestione acque prima pioggia intervento previsto per il febbraio 2007 e di seguito posticipato al dicembre 2007 in conformit alle scadenze della DGR 286 05 b installazione di un rilevatore di radioattivit intervento previsto entro il 30 10 2007 l installazione dello strumento ha comportato la revisione delle procedure di accettazione rifiuti c realizzazione della copertura dell area di conferimento e stoccaggio dei RAEE Progetto Elaborato 16 della Documentazione Integrativa del 17 9 2007 per l impianto esistente intervento da realizzarsi entro il 30 6 2008 terminato l intervento di cui il presente punto il Gestore trasmette una comunicazione di fine lavori Oltre agli interventi sopra riportati il Gestore con riferimento alla realizzazione della terza linea e secondo le previsioni della Delibera di VIA n 66128 323 del 02 09 2004 deve procedere agli interventi strutturali di seguito elencati nonch ad adempimenti vari di tipo amministrativo INTERVENTI STRUTTURALI costruzione edificio trattamento scorie l edificio da realizzarsi entro la data di efficacia dell autorizzazione n 339 del 27 09 2005 rilasciata ai sensi dell art 27 del D Lgs 22 97 ovvero entro il 27 09 2008 progetto di trattamento delle aspirazioni della fossa rifiuti e
129. iore dei rifiuti generici eventualmente gestiti presso l impianto es rifiuti aventi codice CER 99 e non riportare la sola descrizione generica rifiuti non specificati altrimenti entro il 30 aprile di ogni anno fatte salve diverse disposizioni di legge devono essere trasmesse alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Provincia di Forl Cesena le comunicazioni ai sensi della Legge 25 gennaio 1994 n 70 cos come disposto dall art 189 del D Lgs 152 06 D2 3 9 EMISSIONI SONORE Il Gestore deve assicurare che le attivit rumorose siano svolte nel rispetto dei limiti assoluti e differenziali di immissione presso tutti i ricettori residenziali presenti Con riferimento alla prescrizione n 19 della Delibera di VIA il Gestore richiede ad ARPA entro 30 giorni dalla messa in esercizio l esecuzione della campagna di misura del rumore post operam per valutare l impatto acustico della Linea III In relazione al Ricettore 2 prospiciente all impianto di depurazione come previsto dall atto di VIA entro la data di messa a regime dell impianto dovr essere realizzata una barriera di mitigazione acustica a protezione delle emissioni rumorose provenienti dall impianto di depurazione stesso Si dovra inoltre intervenire prontamente qualora il deterioramento o la rottura di impianti o parti di essi provochino un evidente inquinamento acustico provvedere ad effettuare una nuova previsione
130. ismissione delle linee 1 e 2 2 Piano di dismissione Linea 3 Tale piano dovr essere presentato insieme alla domanda di rinnovo del presente atto 3 Piano di dismissione Deve essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attivit ed il sito stesso deve essere ripristinato ai sensi delle normative vigenti 96 D 3 PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO A seguito dell attuazione degli interventi previsti nell Autorizzazione Integrata Ambientale il Piano di Monitoraggio dell impianto comprende due parti principali i controlli a carico del Gestore attraverso il Sistema di Monitoraggio delle Emissioni SME 1 controlli a carico dell Autorit pubblica di controllo ARPA Distretto di Forl In ogni caso la frequenza dei controlli effettuati da ARPA Distretto di Forl sar valutata anche in base alle risultanze contenute nei report periodici che il Gestore tenuta a fornire come da prescrizioni e da piano di monitoraggio Il Sistema di Monitoraggio delle Emissioni SME la componente principale del piano di controllo dell impianto e quindi del pi complessivo sistema di gestione ambientale di un attivit IPPC che sotto la responsabilit del Gestore assicura nelle diverse fasi di vita di un impianto un efficace monitoraggio delle emissioni nell ambiente Devono pertanto essere predisposte dal Gestore le necessarie procedure di attuazione dell
131. it rispetto alle seguenti componenti matrici ambientali consumo di materie prime acqua ed energia rifiuti emissioni in atmosfera convogliate e diffuse scarichi idrici contaminazione del suolo rumore esterno Per ciascun aspetto ambientale il gestore ha considerato sia gli impatti derivanti dalle normali condizioni operative dell impianto sia quelli derivanti dalle condizioni di emergenza ipotizzabili Di seguito si riportano esclusivamente le conclusioni della valutazione effettuata evidenziando cos quelli che possono essere definiti come aspetti ambientali significativi della attivit in questione Tali aspetti risultano essere emissioni in atmosfera scarichi idrici contaminazione del suolo il consumo di materie prime la generazione di rumore 36 C3 2 EMISSIONI IN ATMOSFERA Le emissioni convogliate e diffuse originate dagli impianti presenti nel sito sono schematizzate nell Elaborato 3 della Documentazione Integrativa TVO1FCAA01I3 del 5 2 2008 a cui si fa riferimento nella denominazione delle stesse Vengono di seguito elencate in primo luogo le emissioni ad oggi presenti sul sito che rimarranno in funzione anche nella nuova configurazione impiantistica Denominazione Punti di Provenienza Descrizione Sistemi di trattamento emissione convogliate esistenti E3 A Impianto di aspirazione zona del locale Filtri a tessuto carboni preselezione preselezione occupata dai attiv
132. l AIA realizza n 3 nuovi piezometri secondo quanto previsto al D2 3 7 Emissioni nel suolo e controllo acque sotterranee ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI inoltro di una nuova istruzione operativa IDA 07 32 Utilizzo dei portali per il monitoraggio della radioattivit sui rifiuti in ingrasso agli impianti dopo revisione e valutazioni con la validazione delle autorit competenti al controllo inoltro entro la messa a regime dell impianto dell aggiornamento Del piano di Manutenzione di tutte le parti di impianto IDA 06 01 di cui alla procedura di gestione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie impianti di abbattimento fumi PDA 06 01 presentazione entro il 30 6 2009 di uno studio relativo all installazione ed utilizzo della telecamera a raggi infrarossi per il monitoraggio della combustione nonch gli esiti dell impiego di aria arricchita di ossigeno nel trattamento termico presso altri impianti del gruppo HERA 66 D2 CONDIZIONI GENERALI PER L ESERCIZIO DELL IMPIANTO D2 1 FINALIT 1 II M IV IS Il Gestore autorizzato all esercizio delle attivit come identificate alla sezione informativa dell istanza Linea 3 con prot 68780 07 del 04 07 2007 e dell istanza Linee 1 e 2 con prot 13574 07 del 10 02 2006 e di seguito elencate incenerimento di rifiuti non pericolosi attivit 5 2 impianti di incenerimento dei rifiuti urbani con una capacit superiore a 3 tonnellate all ora
133. l interno del sito oggetto della presente autorizzazione integrata ambientale si possono suddividere nelle seguenti linee di attivit IPPC ed attivit non IPPC tecnicamente connesse alle precedenti Sigla Attivit IPPC Cod Note IPPC ATI Incenerimento di rifiuti non pericolosi 5 2 Tecnicamente connesso alle attivit di avente stoccaggio rifiuti non pericolosi AT2 capacit termica pari a 46 SMW preselezione rifiuti AT3 demineralizzazione acque AT5 capacit nominale pari a 16t h recupero energetico AT4 considerando un p c i di 2500 stoccaggio rifiuti pericolosi AT6 Kcal kg stoccaggio e trattamento scorie AT7 AT6 Deposito preliminare di rifiuti 5 1 Tecnicamente connesso all attivit di pericolosi polverino di caldaia e incenerimento rifiuti AT1 trattamento fumi AT8 Deposito preliminare messa in riserva 5 1 Operazioni di raggruppamento di rifiuti pericolosi e non Piattaforma preliminare D13 deposito preliminare ecologica D15 e Operazioni messa in riserva R13 tecnicamente connesso con impianto di preselezione meccanica dei rifiuti AT3 AT3 Impianto di preselezione meccanica 5 3 Operazioni di messa in riserva R13 e dei rifiuti di trattamento D9 tecnicamente connesso all attivit di incenerimento rifiuti e ATI e piattaforma ecologica AT8 Sono inoltre presenti le seguenti attivit non IPPC Sigla Attivit
134. l risultato della valutazione di tutte le operazioni che costituiscono la catena di misurazione o incertezza nel metodo standard adottato o incertezze nella catena di produzione del dato misura del flusso campionamento trattamento del campione analisi del campione trattamento dei dati reporting dei dati o incertezze dovute ad una variabilit intrinseca del fenomeno sotto osservazione La valutazione delle incertezze sulle misure effettuate da terzi ad opera dello stesso fornitore di servizio laboratorio qualificato e certificato al quale sar richiesto da contratto di fornire il risultato della misura corredato della relativa percentuale di incertezza La stima delle incertezze sulle misure in continuo dichiarata dal fornitore della strumentazione stessa 112 B VERIFICA DEGLI ADEGUAMENTI ALLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NELL A LA B 1 ATTIVIT DI ADEGUAMENTO Dalla valutazione effettuata emerge che l impianto di termovalorizzazione rifiuti di Forl nella configurazione conseguente alla realizzazione della terza linea CONFORME alle migliori tecniche impiantistiche processuali e gestionali disponibili L atto di AIA al Titolo D Sezione DI riporta gli interventi strutturali e gli adempimenti a cui adempiere nell ambito del Piano di miglioramento dell impianto esistente e per il completamento delle opere della terza linea C OGGETTO DEL PIANO Il presente piano di monitoraggio viene re
135. l trattamento dei rifiuti urbani prodotti nell ambito territoriale ottimale di Forl Cesena Il quantitativo effettivo di rifiuti urbani autorizzabili in ingresso all impianto in sede di rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale AIA dovr essere definito in funzione dei risultati di RD raggiunti fermo restando il quantitativo massimo autorizzabile pari a 120 000 t anno Con l entrata in esercizio della nuova linea dovranno essere demolite le linee attualmente in esercizio Per le finalit del presente atto per entrata in esercizio si intende l avvio della Fase 3 di cui al paragrafo D2 2 I dati ufficiali pi recenti relativi ai risultati raggiunti dalla raccolta differenziata sono quelli dell anno 2006 validati dalla Regione Emilia Romagna con determina n 9783 del 27 luglio 2007 Tali dati sono riportati nella seguente tabella Anno Produzione Raccolta Percentuale Raccolta Sopravagli Rifiuti da smaltire totale rifiuti differenziata di raccolta indifferen o della incenerimento urbani t differenziata ziata t prese discarica lezione 1 secco umido 2006 274 300 83 830 30 56 190 470 0 190 470 Come si desume dalla tabella soprariportata e cos come considerato negli scenari di pianificazione contenuti nella relazione di piano il quantitativo effettivo di rifiuti da destinare allo smaltimento incenerimento con recupero energetico ed eventuale quota residuale da conferire i
136. larmi ecc Visualizzazione degli interventi di calibrazioni previsti al punto 5 dell AIA Scarico dati remoto in unica soluzione le medie semiorarie e giornaliere anche Trasmissione in tempo reale tramite collegamento modem o internet dei dati dei report giornalieri alla autorit di controllo In continuo Collegament o modem o internet ARPA Segnalazione anomalie e non conformit al limite Segnalazione dell anomalia e descrizione delle AI verificarsi Comunicazione al 112 od invid ARPA PROVINCIA 153 Redazione di un rapporto GESTIONE E PRESENTAZIONE DEI DATI contenete i principali dati Annuale Pres ntazionce Valutazione delle di produttivit il trend Entro il 30 ARPA consegna nel corso prestazioni annuale delle emissioni in giugno Amoni PROVINCIA ambientali atmosfera il trend quali dell anno ai USL Pubblicazione sul sito Portato di interesse a auone Report in formato tabellare Mensile Sito internet L raae Gia Il Gestore impegnato a conservare su idoneo supporto informatico tutti i risultati dei dati di monitoraggio e controllo per il periodo di validit dell AIA I risultati del presente piano di monitoraggio sono comunicati all Autorit Competente con le frequenze e i contenuti delle tabelle riportate nei diversi capitoli del presente piano Nella relazione annuale trasmessa all Autorit Compe
137. le avanfossa atto a ridurre la dispersione di polveri ed odori connessa alle operazioni di scarico Tale avanfossa dotata di 6 aperture per l ingresso e uscita degli automezzi il ricambio d aria avviene grazie al naturale tiraggio da parte del forno Nel caso di fermo impianto Linea 3 verr sospeso il conferimento giornaliero dei rifiuti presso la nuova fossa mentre sar utilizzata la fossa esistente linee 1 e 2 con capacit di 2000 mc 800 tonnellate per consentire le operazioni di carico scarico dei rifiuti al fine dello smaltimento degli stessi presso discarica autorizzata PRESELEZIONE AT3 Il fabbricato contenente l impianto di preselezione ubicato accanto all impianto esistente Linee 1 e 2 e comunica con esso tramite un apertura contenente la tramoggia di carico del rifiuto in ingresso alla preselezione ed un nastro di trasporto del rifiuto trattato la fossa rifiuti quindi suddivisa in due settori funzionali uno destinato allo stoccaggio del tal quale l altro alla ricezione del rifiuto trattato L impianto di preselezione costituito da due linee di trattamento una dedicata al trattamento dei rifiuti ingombranti e l altra al trattamento del rifiuto tal quale Il rifiuto proveniente dalla fossa che ha una capacit di 2000 mc ovvero 800 t viene triturato fino a raggiungere una pezzatura omogenea a 100x400 mm successivamente deferrizzato ed infine vagliato per la separazione della frazione di vetro e
138. le esistenti Linee 1 e 2 La stazione di ricezione pesatura dei rifiuti dotata di un sistema di monitoraggio degli elementi radioattivi eventualmente presenti nei carichi in ingresso installato nell ottobre 2007 40 alla gestione di eventuali carichi radioattivi dedicata un apposita istruzione operativa Utilizzo dei portali per il monitoraggio della radioattivit sui rifiuti in ingresso agli impianti IDA 07 32 Allegato RT1 7 della domanda di autorizzazione AIA oggetto di revisione e che necessita di ulteriori confronti e valutazioni con le autorit competenti al controllo prima dell approvazione e presentazione finale Piano di Miglioramento paragrafo D1 nel transitorio stata adottata una istruzione operativa dedicata per la quale si rimanda al punto C1 del paragrafo D2 2 Condizioni relative alla gestione dell impianto nel periodo di messa in esercizio della terza linea di incenerimento nell Allegato B del presente atto di AIA evidenziata l area di isolamento idonea ad ospitare il mezzo in condizioni di sicurezza adeguatamente delimitata segnalata pavimentata ed il cui sistema di raccolta delle acque isolato dal resto della rete fognaria nella quale area saranno convogliati i mezzi contenenti eventuali carichi risultati positivi al controllo della radioattivit che non vi potranno comunque sostare per un periodo di tempo superiore alle 48 ore D Attivit di Preselezione AT3 41 Sono autorizzate le
139. lefonica al 118 facendo seguire nei tempi tecnici le comunicazioni scritte una volta ripristinata la completa funzionalit dell impianto dovr essere inviata comunicazione via e mail e fax all Amministrazione Provinciale e all ARPA avarie malfunzionamenti rotture fermi impianto interventi di manutenzione ordinari e straordinari ecc anche nel caso in cui i limiti di emissione siano comunque rispettati dovranno essere comunicati all Autorit Competente e all Organo di Controllo e costantemente annotati su apposito Registro conforme allo Schema esemplificativo Appendice 2 Allegato VI parte V del D Lgs 152 06 copia del Registro dovr essere inviato trimestralmente all Autorit Competente e all Organo di Controllo per una verifica delle problematiche intercorse nel periodo in esame Per quanto non specificato sopra la ditta deve attenersi in caso di condizioni anomale di funzionamento a quanto dettato dall art 16 del D Lgs 133 05 PRESCRIZIONI PUNTI DI EMISSIONI E3 A E3 B ES E7 Relativamente ai punti di emissione E3 A E3 B E5 E7 dovr essere effettuata accurata e periodica mantenzione dei filtri affinch siano mantenute nel tempo le caratteristiche di abbattimento Per i filtri E5 deve essere mantenuta la dotazione del pressostato differenziale 82 Per il punto E3A E3B l efficienza di abbattimento dei carboni attivi dovr essere periodicamente verificata attraverso il contro
140. lizzata per soddisfare le richieste interne In futuro prevista la realizzazione di una rete di teleriscaldamento Impiego dell energia Cessione di calore per uso industriale La presenza di attivit produttive necessitanti di calore energia termica per uso tecnologico nelle vicinanze dell impianto un fattore importante da prendere in considerazione Conforme Vedi sopra Impiego dell energia Cessione di energia elettrica Possibilit di allacciamento elettrico alla rete con caratteristiche idonee In ogni caso bene prevedere la consegna dell energia in alta tensione Conforme Energia elettrica prodotta ceduta al gestore nazionale 53 Inquinante BAT Tecnica adottata Prestazione BAT Prestazione prevista dalla Delibera di VIA CO Regolazione del processo di combustione SI lt 30 mg Nmc lt 30 mg Nmc Polveri Totali Filtri a maniche SI lt 5 mg Nmc lt 3 mg Nmc COT Regolazione del processo di combustione SI lt 10 mg Nmc lt 5 mg Nmc HCI Sistema a secco SI lt 8 mg Nmc lt 10 mg Nmc HF Sistema a secco SI lt 1 mg Nmc lt 0 5 mg Nmc Ossidi di Zolfo SO2 Sistema a secco SI lt 40 mg Nmc lt 10 mg Nmc Ossidi di Azoto NO2 SNCR e SCR Entrambe lt 100 mg Nmc lt 70 mg Nmc Hg Iniezione carboni attivi SI lt 0 02 mg Nmc lt 0 03 mg Nmc NH lt 10 mg Nme N20 Regolazione del processo di combustione SI Controllo
141. llegato Tallio e i suoi 1 punto C del composti espressi d Lgs 133 05 come TI 76 Mercurio e suoi composti espressi 0 004 0 02 0 03 come Hg 5 Vedi criteri di 1 A A S gt 0 4 in valutazione di LAO 0 05 i cui all Allegato Mn Ni V Sn e totale loro composti 1 punto C del d Lgs 133 05 Metallo Zinco Zn e suoi 0 03 0 2 composti Policloro 6 Vedi criteri di Ell dibenzodiossine Luo ci valutazione di policolorodi a ne A ne cui all Allegato benzofurani 1 punto C del PCDD PCDF TEQ Nme TEONDOI A Les 193 05 Vedi criteri di Idrocarburi valutazione di Policiclici 0 00002 0 005 cui all Allegato Aromatici IPA 1 punto C del d Lgs 133 05 NH3 5 10 PMo 1 E3 A Polveri 10 E3 B Polveri 10 ES Polveri 5 E12 Poco significativa Non assoggettabile a limite come previsto dal DLgs E13 13 06 peri gruppi elettrogeni di emergenza dotati di motori a combustione interna E14 Polveri 10 77 Le portate volumetriche e le concentrazioni massime di inquinanti sono espresse in riferimento alle condizioni di normalizzazione dei risultati p 1013mb Tk 273 K sul gas secco 02 11 cos come definite nella presente AIA in accordo con il D Lgs 133 2005 1 secondo quanto indicato al punto 5 dell Allegati 1 del D Lgs 133 05 i valori limite di emissione delle concentrazioni di CO non
142. llo in peso del materiale adsorbente 11 2 Gli interventi di manutenzione ordinari e straordinari per i punti di cui al presente paragrafo dovranno essere annotati su apposito Registro conforme allo Schema esemplificativo Appendice 2 Allegato VI parte V del D Lgs 152 06 diverso dal registro utilizzato per la linea di incenerimento 11 3 Gli autocontrolli alle emissioni per le quali sono fissati limiti alla polveri sono da effettuarsi con la periodicit stabilita nel Piano di monitoraggio e controllo 12 EMISSIONI DIFFUSE il quadro complessivo delle emissioni diffuse e autorizzate nella conformazione impiantistica attuale di seguito schematizzato Sigla punto di emissione Attivit di provenienza Caratteristiche Misure di con riferimento alla dimensionali della contenimento Tabella E4 1 sorgente Aspirazione sistema Fossa di accumulo mey 2000 me di trattamento delle ED1 rifiuti SO emissioni odorigene Stoccaggio e trattamento EDI11 scorie di combustione in 2000 me edificio dedicato Stoccaggio reagenti per EDI2 impianto Lc i complessivi demineralizzazione Stoccaggio gasolio per ED13 generatore di 0 1 mc emergenza EDI4 Stoccaggio gasolio per dn autotrazione Emissioni da stoccaggio ED10 rifiuti in piattaforma Cotitainei Dig bag 2 vasche fusti cumuli ecologica E inoltre presente lo sfiato della guardia idraulica dai serbatoi di soluzione ammoniacale d
143. lonna reporting Energia prodotta Cabina Lettura Giornaliero Compilazion Annuale annuale Elettrica Energia Compilazion Lettura Cabina Annuale Giornaliero importata Elettrica Energia esportata verso rete Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting A fine Annuale Elettrica Cabina Lettura Mensile Compilazion as metano e gasolio A 1 1 13 Consumo combustibili Ingresso Lettura Metano comparto 4 1 1 donatori Mensile Informatizzat Annuale annuala Verifica All _ a Gasolio per ST19 4 10 1 bolla alla Informatizzat Annuale en annunolo Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting 125 A 1 1 14 Emissioni in aria Punti di emissione convogliata Ell Linea termodistruzion e 130 000 24 312 175 60 2 27 E3A Impianto di aspirazione aria su macchine d preselezione 14 000 12 300 Ambiente 0 48 E3B Impianto d aspirazione aria su macchine di preselezione aspirazione fossa vecchic inceneritore quando nor funziona E14 24 000 12 15 Ambiente 0 48 ES Sfiato Silos Polveri 1000 24 365 Ambiente 14 0 009 E7 Impianto di aspirazione gas di scari
144. mb mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Rame me S3 Semestrale Annuale Rapporto di Zinc mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Fosforo 1 mg l S3 Semestrale _ Annuale Azoto ammoniacale come Rapporto di arri mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Azoto nitr mg l S3 mestral Annuale 142 Rapporto di Azoto nitrico me l S3 Semestrale Annuale Grassi e oli Rapporto di Per HPA mg l S3 mestral Annuale Rapporto di annuale Idrocarburi li mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Tensioattivi totali mg l S3 semestrale Annuale Inquinanti monitorati scarico S5 n TPrimoctrolo fortificato annuala L Tamnaratnuna mal Turimactrala antifinata annuale Dalar mal Trimactrolo fortificato annuale CA mal Trimoctrolo Costifincto annuale Cadmi mal Trimoctrolo Cantifinata annuale _ Dreama tatala mal Trimactrala Cortifisoto annuale Loro WI mal Trimactrala antifinata annuale m ui Lite aa MIA discrezionale Clown mal Trimactrolo Costificato annuale Azoto ammoniacale mat e ea una a mel Tri l Certificat annuale 143 i PETET A Grassi ed oli animali e a mg Trimestrale Certificato A fine periodo discrezionale L
145. mc per le ceneri volanti ed i prodotti calcici residui PCR aventi funzione di polmone 2 sili di stoccaggio da 80 mc ciascuno per i prodotti sodici residui PSR Tutti i sili di stoccaggio sono alloggiati all interno di fabbricati chiusi e caricati attraverso un sistema pneumatico di trasporto dedicato STOCCAGGIO E TRATTAMENTO SCORIE AT7 L impianto di trattamento scorie alloggiato in edificio dedicato adiacente alla nuova linea di termovalorizzazione permetter di conseguire i seguenti obiettivi principali e consentire un trattamento delle scorie finalizzato al recupero delle parti ferrose e al riutilizzo della frazione inerte in processi produttivi nel rispetto della normativa vigente e ridurre al minimo i materiali di risulta da inviare a discarica e ridurre al minimo il consumo di acqua e la produzione di reflui liquidi Il processo messo in atto preveder una vagliatura delle scorie ricondotte a diverse frazioni granulometriche ed una successiva deferrizzazione delle stesse il materiale ferroso separato verr poi lavorato mediante pressa dedicata cos da ottenere pacchi facilmente stoccabili Il trattamento in oggetto consentir di suddividere le scorie in ingresso nelle seguenti frazioni e materiale ferroso da inviare a recupero 10 e scorie trattate da inviare a recupero 70 e residui del trattamento da inviare a discarica 20 Si precisa che l edificio del trattamento delle scorie v
146. mentazione e automezzi i trappola oli S1 B i i f AT3 Impianto di preselezione S1 D Servizi igienici palazzina _ Servizi uffici Il Gestore con riferimento al punto di scarico di cui al comma 1 attua quanto di seguito specificato a le acque reflue industriali devono rispettare i limiti di emissione stabiliti dalla Tab 1 del b c Regolamento del Gestore della Fognatura ad esclusione dei seguenti parametri per i quali valgono i seguenti limiti di emissione in deroga COD lt 1 000 mg litro BODS lt 500 mg litro devono essere presenti ed in perfetta efficienza i seguenti impianti a sifoneFirenze pozzetti trappola oli disoleatore sulla linea di scarico dell officina meccanica separatoreolie sostanze sedimentabili sulla linea di scarico del lavaggio automezzi le parti delle reti fognarie confluenti al punto S1 oggetto di dismissione dovranno essere bonificate e scollegate dalla rete fognaria attiva secondo le modalit e le tempistiche del Piano di Dismissione SCARICO S3 AT3 Piattaforma ecologica esistente la presente AIA autorizza con riferimento all assetto definitivo della rete fognaria interna di cui all Elaborato 5 della Documentazione Integrativa TVO1FCAA0113 del 5 2 2008 nel punto di scarico denominato S3 recapitante in condotta dedicata al depuratore lo scarico delle acque reflue industriali provenienti dalla Piattaforma Ecologica con il rispetto delle seguenti prescrizi
147. mento e conservazione del campione riferimento metodi IRSA CNR le metodiche di campionamento e conservazione del campione sono indicate nel documento APAT IRSA Quaderno 29 2003 Metodi di analisi delle emissioni dovranno essere adottati i metodi APAT IRSA Quaderno 29 2003 eventualmente possono essere utilizzate altre metodiche purch concordate con ARPA Distretto di Forl Incertezza delle misurazioni e conformit ai valori limite di emissione ai fini del rispetto dei valori limite autorizzati i risultati analitici dei controlli autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e dell incertezza della misurazione cos come descritta e riportata nel metodo stesso Il risultato di un controllo da considerare superiore al valore limite autorizzato quando l estremo inferiore dell intervello di confidenza della misura cio l intervallo corrispondente a Risultato Misurazione Incertezza di Misura risulta superiore al valore limite autorizzato 120 A 1 1 7 Rumore Caratterizzazione acustica di tutte le Tutto sorgenti A due mesi DGR A fine x MO Misure ambientali al dall avviament 673 03 REA l impiant confine periodo d n el Gestore A Valutazione del o impianto DPCM rispetto dei limiti di in immissione assoluti 14 11 97 e differenziali presso ottemperanz i ricettori all residenziali aana p DN i aa di A 1 1 8 Rifiuti Controllo rifiuti in ingresso I rifiut
148. n discarica controllata determinato dalla seguente formula Totale Rifiuti Urbani Prodotti Totale Raccolta Differenziata Quota destinata alla selezione secco umido Sopravaglio della preselezione secco umido Rifiuto da Smaltire Incenerimento ed eventuale quota residuale in discarica Per sopravaglio della preselezione secco umido si intende la quota di rifiuto risultante come sopravaglio della selezione operata sulle 60 000 tonnellate anno di rifiuto urbano conferito al preselettore di Forl e prodotto nell ambito territoriale ottimale di Forl Cesena prescrizione n 11 della deliberazione di VIA n 66128 323 del 02 settembre 2004 Attualmente in funzione dei risultati di RD raggiunti l entrata in esercizio del nuovo inceneritore determinerebbe il seguente scenario che tiene conto dell attivazione del preselettore 274 300 83 830 60 000 31 680 162 150 Dalla tabella risulta evidente che il quantitativo effettivo di rifiuti da destinare all inceneritore non pu che essere al momento attuale definita pari a 120 000 tonnellate anno 31 C2 DESCRIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO E DELL ASSETTO IMPIANTISTICO A REGIME L assetto impiantistico complessivo di riferimento dell impianto a regime quello descritto nella relazione tecnica e rappresentato nelle planimetrie allegate alla domanda di AIA agli atti Di seguito segue un breve inquadramento del sito nel suo complesso Le attivit esercitate al
149. nda di AIA sul quotidiano Resto del Carlino di Forl a diffusione locale del 01 08 2007 nei 30 giorni successivi alla pubblicazione sul BURER sopra richiamata sono pervenute le osservazioni di Federazione dei Verdi del Clan Destino del tavolo delle associazioni il 16 11 2007 si tenuta la Conferenza dei Servizi nella quale anche a seguito della riunione istruttoria tenutasi il 13 11 2007 sono state definite le integrazioni che ARPA e altri enti hanno richiesto Nella stessa data la richiesta di integrazioni stata trasmessa ad HERA SpA e sono stati contestualmente interrotti i termini del procedimento il 12 12 2007 e il 13 12 2007 HERA SpA ha trasmesso la documentazione integrativa in data 27 12 2007 si riunita la Conferenza dei Servizi che ha ritenuto le integrazioni presentate incomplete e non si riaperto il procedimento il 15 02 2008 HERA SpA ha trasmesso la documentazione integrativa in data 26 02 2008 si riunita la Conferenza dei Servizi che ha ritenuto le integrazioni presentate incomplete e non si riaperto il procedimento il 04 03 2008 HERA SpA ha trasmesso la documentazione integrativa in data 11 03 2008 si riunita la Conferenza dei Servizi che ha ritenuto le integrazioni presentate incomplete e non si riaperto il procedimento in data 14 03 2008 la ditta HERA SpA ha presentato formale richiesta di proroga dei termini per la consegna delle integrazioni di 15 giorni in data 18 03 20
150. ne delle sezioni di impianto ed apparecchiature che possono essere fonte di rumore es cuscinetti impianto di aerazione parti Conforme strutturali degli edifici insonorizzazioni ecc Impiego di adeguati sistemi di insonorizzazione che consentano il rispetto dei vigenti limiti di rumorosit diurni e notturni al perimetro dell impianto Conforme Controlli periodici misurazioni e valutazione dei livelli di rumorosit anche tramite l impiego di modelli matematici Inserimento della gestione dei livelli di Conforme rumorosit nell ambito della gestione dell impianto Ove possibile installare tutti i macchinari all interno di edifici Conforme Utilizzare ventilatori a basso numero di giri per i condensatori e gli aerotermi che costituiscono le fonti principali di rumore essendo installati all esterno degli Conforme edifici 62 BAT Conformit Migliori tecniche di gestione degli impianti di incenerimento dei rifiuti Individuare i potenziali pericoli connessi con l ambiente interno ed esterno all impianto Conforme Identificare i rischi effettivi interni ed esterni all impianto Conforme Redigere un manuale operativo funzionale ai rischi rilevati che comprenda anche le attivit di manutenzione e di emergenza in caso di incidenti Conforme Piano di gestione operativa Il piano deve contenere gt Procedure di accettazione dei rifiuti gt Tempi e modalit di stoccaggio dei rifiu
151. nforme Garantito dalle procedure gestionali razionale tale a garantire la minimizzazione dei tempi di stoccaggio Conforme La fossa di stoccaggio della linea 3 chiusa ed in depressione il ROS flusso aspirato inviato ai forni come aria primaria F linea Nella parte frontale della fossa inoltre presente un edificio chiuso avanfossa che Le aree di scarico e di stoccaggio devono essere in locali chiusi e tenuti in leggera permette ai mezzi lo scarico in ambiente chiuso limitando la dispersione di polveri e odori depressione l aria aspirata deve essere inviata in forno come aria di combustione per evitare la diffusione di odori NON CONFORME Anche la fossa ausiliaria esistente chiusa e sar messa in depressione mediante sistema di PER LA aspirazione dedicato che sar dotato di un sistema di abbattimento del materiale particellare VECCHIA ma non stato previsto nessun impianto specifico per il contenimento dei cattivi odori LINEA Pretrattamento Sistemi di pretrattamento dei rifiuti in ingresso quali separazione vagliatura Il pretrattamento dei rifiuti garantito da apposito impianto che permette la separazione secco umido rimozione dei metalli ecc e omogeneizzazione devono essere previsti Conforme previ processi di triturazione e vagliatura e il recupero di alcune frazioni e l invio a se richiesti dalla specifica tecnologia adottata Normalmente necessaria la termovalorizzazione o
152. no conformi alle indicazioni delineate successivamente nelle NTA del Piano Infatti risulta rispettato quanto previsto all art 54 per il rilascio di nuove autorizzazioni alle emissioni di PM e ossidi di azoto migliore tecnologia BREF per il contenimento abbattimento DeNOy catalitico sistemi di controllo in continuo all art 55 che consente di imporre limiti di emissione pi severi di quelli previsti dalla normativa statale e regionale concentrazione limite di 70 mg Nm per gli ossidi di azoto imposto dalla VIA rispetto a 200 mg Nm previsti dal DLgs 133 05 Attuazione della dir 2000 76 CE in materia di incenerimento rifiuti di 3 mg Nm per le polveri totali rispetto a 10 mg Nm di 5 mg Nm per il carbonio organico totale rispetto a 10 mg Nm Il Piano di Azione per l Agglomerato R11 che prevede principalmente limitazioni alla circolazione dei veicoli per contrastare gli episodi di inquinamento nei periodi critici dell anno non contiene disposizioni aggiuntive applicabili all inceneritore in oggetto da considerarsi in via generale all interno dei provvedimenti autorizzativi Fermo restando quanto indicato poich nell ambito di progetti regionali di sorveglianza ambientale delle aree circostanti gli inceneritori progetto MONITER sono emersi nuovi criteri per l aggiornamento dell inventario delle emissioni locali e per le simulazioni di ricaduta degli inquinanti principali al suolo si sono effettuate nuove s
153. nti aspetti O O monitoraggio dei parametri di processo monitoraggio di input ed output di processo in continuo e o a spot gestione della strumentazione di misura in continuo verifica e taratura gestione dei risultati del monitoraggio accettazione e registrazione gestione delle anomalie e dei malfunzionamenti comunicazione dei risultati del monitoraggio a vari livelli autorit di controllo amministrazioni pubbliche popolazione interessata A 1 FINALIT DEL PIANO DI MONITORAGGIO x La principale finalit del piano annuale di monitoraggio e controllo quella di raccogliere precise informazioni al fine di dimostrare la conformit legislativa dell impianto rispetto alle prescrizioni contenute nella autorizzazione integrata ambientale nella normativa nazionale e comunitaria valutare le prestazioni dei processi e delle tecniche utilizzare i risultati dei monitoraggi come base per una valutazione dei possibili impatti del processo sull ambiente circostante pianificare progetti di miglioramento delle prestazioni al fine di ridurre sia i consumi di materie prime che le emissioni A2 DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILIT Il Gestore dell impianto responsabile 1 della redazione definitiva del piano di monitoraggio 2 dell assegnazione a terzi di alcuni controlli scelta di fornitori accreditati degli esiti di tutti i controlli sia quelli effettuati da personale interno che dai laboratori
154. ntro la messa a regime dell impianto ovvero entro sei mesi dalla comunicazione di messa in esercizio della linea 3 dovr essere realizzato il progetto di trattamento delle aspirazioni della fossa rifiuti esistente secondo quanto previsto nel Progetto di massima Allegato RT 1 18 progetto del sistema di aspirazione delle arie esauste in fossa presentato con le integrazioni di febbraio 2008 detto impianto dovr essere integrato di una sezione di trattamento delle emissioni odorigene biofiltro o altra soluzione il cui progetto con le modifiche intervenute all assetto impiantistico dovr essere presentato ai sensi dell 10 comma 1 del D lgs 59 05 entro due mesi dal rilascio di AIA ed essere realizzato previa la comunicazione di cui al D 2 3 1 comma 4 dismissione e smantellamento Linee di incenerimento 1 e 2 la cessazione dell attivit delle linee 1 e 2 di incenerimento dovr essere attuata a partire dalla data di messa a regime della linea 3 Di seguito il Gestore dovr procedere alla demolizione degli impianti secondo quanto previsto dall allegato RT 1 17 Piano di dismissione di cui alla Documentazione Integrativa di febbraio 2008 e di cui al successivo D2 3 11 centralina e strumentazione per il monitoraggio della qualit dell aria il Gestore secondo le modalit di cui al D2 3 4 procede all acquisto ad alla cessione ad ARPA in comodato gratuito della strumentazione definita per il monitoraggio della quali
155. ntroduzione delle emissioni previste per il nuovo impianto di HERA non alteri in maniera sostanziale l aspetto delle mappe di ricaduta Si pu dunque affermare che tutte le informazioni disponibili portino ad escludere relativamente ai parametri in esame un impatto significativo sulla qualit dell aria da parte del nuovo impianto di incenerimento 29 PM10 Confronto ricadute Concentrazioni medie annuali ug m3 Inceneritori valore massimo attuale Inceneritori valore massimo previsto Valore minimo altre sorgenti SCENARI NO2 Confronto ricadute Concentrazioni medie annuali ug m Inceneritori valore massimo attuale Inceneritori valore massimo previsto Valore minimo altre sorgenti SCENARI 30 C1 3 IL PIANO PROVINCIALE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PPGR Il PPGR approvato con deliberazione n 71491 150 del 30 luglio 2007 all art 11 comma 5 delle Norme Tecniche di Attuazione prevede l adeguamento della potenzialit dell impianto di incenerimento con recupero energetico di Forl dalle attuali 60 000 t anno a 120 000 t anno con recupero energetico per la produzione di energia elettrica e per teleriscaldamento con le seguenti prescrizioni la realizzazione della nuova linea di incenerimento dovr essere sostitutiva delle due linee attualmente esistenti e dovr essere dedicata esclusivamente a
156. ntuali monitoraggi sostitutivi Successivamente nel pi breve tempo possibile il Gestore deve ripristinare la situazione autorizzata 73 Ts Qualora il Gestore decida di cessare una o pi attivit deve preventivamente comunicare e successivamente confermare con raccomandata a r alla Provincia di Forl Cesena e al Comune di Forl la data prevista di termine dell attivit D2 3 2 RACCOLTA DATI ED INFORMAZIONE 1 Il Gestore deve provvedere a raccogliere i dati come richiesto nel Piano di Monitoraggio riportato nella relativa sezione 74 D2 3 3 EMISSIONI IN ATMOSFERA 1 Sono autorizzate le emissioni in atmosfera provenienti dal sito in esame conformemente a quanto indicato nei punti successivi 2 Il Gestore con riferimento ai punti di emissioni convogliati le cui caratteristiche sono riportate nella Tabella sottostante assicura il rispetto dei limiti in emissione e delle prescrizioni di cui al presente punto ed ai punti seguenti Tabella 1 caratteristica delle emissioni convogliate rifiuti Tonto Durata Durata Altezza di Provenienza Portata Ore amos masma Sezione Tipo di impianto di emissi Nm h Giorno n mq abbattimento one iaia m Impianto di aspirazione E3 A aria Filtrazione a tessuto su macchine di 14000 12 300 7 0 48 filtro a Carboni Attivi preselezione Impianto di aspirazione su macchine di preselezione E3 B
157. o E13 Generatore A tale attivit si n elettrico di associano emissioni di emergenza CO NOX e polveri linea 3 E14 fossa rifiuti A tale attivit si Filtro a maniche per polveri pi esistente associano emissioni impianto per il trattamento delle odorigene e di polveri emissioni odorigene Le caratteristiche di dettaglio quali quantitative delle emissioni presenti sul sito nella nuova configurazione sono riportate alla Scheda E Elaborato 8 della Documentazione Integrativa TVOIFCAA013 del 5 2 2008 Relativamente alla nuova emissione E14 il Gestore avanza un progetto relativo al sistema di aspirazione delle arie esauste sulla fossa riportato in allegato RT 1 18 della Documentazione Integrativa sopracitata che prevede l adozione di un sistema di nebulizzazione di miscele enzimatiche in fossa in modo da limitare l impatto odorigeno connesso allo stoccaggio dei rifiuti e al contempo trattare le arie aspirate prevedendo esclusivamente la fase di abbattimento del particolato sospeso Per quanto riguarda invece gli stoccaggi di reagenti e dei prodotti di depurazione fumi di natura polverulenta di seguito elencati ST11 stoccaggio bicarbonato ST12 stoccaggio calce ST23 stoccaggio carboni attivi DP9 deposito preliminare prodotti calcici residui PCR DP10 deposito preliminare prodotti sodici PSR non sono presenti punti di emissione convogliata in atmosfera Infatti le aspirazioni derivanti dagli sfia
158. o Pressione E11 campionamento annuale Periodico Rapporto di 3 mesi ispezione programmata trimestrale prova f Giornalier F Continuo informatizzato Controllo reporting Tenore vapore o i E11 campionamento annuale acqueo Periodico Rapporto di f 1 3 mesi ispezione programmata trimestrale prova i Giornalier R Continuo informatizzato Controllo reporting Tenore volumetrico o i E11 campionamento annuale ossigeno Periodico Rapporto di 3 mesi ispezione programmata trimestrale prova Giornalier Continuo informatizzato o Controllo reporting Polveri totali Ell Periodico Rapporto di campionamento annuale 3 mesi f trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo Annuale Giornalier Continuo informatizzato o Controllo reporting VOC f El1 Periodico Rapporto di campionamento annuale come COT i 3 mesi trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo annuale f i giornalier Continuo informatizzato o Controllo reporting Acido cloridrico Ell Periodico Rapporto di campionamento annuale 3 mesi trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo annuale f 3 f giornalier Continuo informatizzato o Controllo reporting Acido fluoridrico E11 Periodico Rapporto di campionamento annuale 3 mesi trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo annuale 128 giornalier
159. o S4 che convoglia nella fognatura nera di Via Grigioni i reflui da servizi igienici scarico SS che convoglia in fognatura nera di Via Zotti i reflui da servizi igienici e acque derivanti dalla periodica operazione di svuotamento della vasca di prima pioggia scarico S6 che convoglia in fognatura bianca di via Zotti acque meteoriche di dilavamento di seconda pioggia e da pluviali C3 4 I RIFIUTI Nell ambito del complesso impiantistico oggetto della presente Autorizzazione possono distinguere le seguenti tipologie di rifiuti Integrata Ambientale si rifiuti prodotti dal trattamento di depurazione dei fumi rifiuti prodotti dal trattamento delle scorie di combustione rifiuti prodotti dalle altre attivit presenti nel sito Si riporta di seguito una tabella riassuntiva contenente le principali tipologie di rifiuti prodotti dall attivit di smaltimento e dalle attivit ad essa accessorie le quantit previste e le modalit di stoccaggio all interno del sito e di smaltimento e o recupero Tipologia di Quantit Modalit di stoccaggio Modalit di pe Pericoloso Come da planimetria smaltimento e rifiuto prodotte allegata allegato B recupero DT9 Edificio i Scorie trattate NO 23 000 t anno Avviate a recupero coperto 220 m esterno Materiali ferrosi da NO 3 000 t anno DT12 Edificio coperto Avviate a recupero trattamento 2 esterno i 77 m scorie 42
160. o SME e devono essere adottati gli standard di misura e di calcolo in esso previsti Relativamente alle procedure di rilievo ed analisi ove applicabili devono essere adottate le metodiche del D M 31 01 2005 eventualmente possono essere utilizzate altre metodiche purch concordate con ARPA Distretto di Forl Ove si fa riferimento a controlli con frequenza giornaliera s intende relativamente ai giorni lavorativi A corredo dell istanza di rinnovo o di riesame deve essere fornito un elaborato riassuntivo dei monitoraggi eseguiti negli anni precedenti In caso il Gestore si avvalga di un soggetto esterno per l effettuazione del piano di monitoraggio la responsabilit della qualit del monitoraggio resta sempre al Gestore D 3 1 CRITERI GENERALI DEL MONITORAGGIO D3 1 1 Prescrizioni generali 1 Il Gestore deve attuare il Piano di Monitoraggio e Controllo allegato al presente atto come ALLEGATO C rispettando frequenza tipologia e modalit dei diversi parametri da controllare 2 Il Gestore tenuto a mantenere in efficienza i sistemi di misura relativi al Piano di Monitoraggio e Controllo provvedendo periodicamente alla loro manutenzione e alla loro riparazione nel pi breve tempo possibile 3 ARPA Distretto di Forl effettuer i controlli programmati dell impianto rispettando la periodicit stabilita dal presente atto fermo restando quanto stabilito all art 11 comma 4 del D Lgs 59 05 4 ARPA pu effettuare il cont
161. o di calibrazione allarmi ecc Dovr essere inoltre implementata la visualizzazione degli interventi di calibrazione previsti al punto 5 dell AIA Infine devono essere trasmesse con frequenza trimestrale le medie semiorarie e giornaliere anche le medie su 10 minuti per CO dei dati validi per verifiche indipendenti in formato xls Dovr essere comunicato ad ARPA con anticipo settimanale la data e l ora programmata per l estrazione dei dati in narrativa La procedura di estrazione dei dati di cui sopra dovr essere comunicata alla data di messa a regime Il Gestore garantisce il funzionamento nelle linee di incenerimento dei sistemi di registrazione e rilevamento automatico in continuo dei seguenti parametri di processo Tenore di ossigeno dei fumi umidi in camera di post combustione Temperatura gas in ingresso al DeNOx SCR Stato di funzionamento ON OFF delle pompe dosatrici della soluzione ammoniacale Stato di funzionamento ON OFF delle coclee di alimentazione al mulino del bicarbonato Stato di funzionamento ON OFF delle coclee del carbone attivo ai reattori Registrazione pressione differenziale dei filtri a maniche Blocco alimentazione rifiuti nei casi previsti dalla presente autorizzazione I dati di cui al presente punto dovranno essere conservati per almeno 7 giorni INTERVENTI DI CALIBRAZIONE TARATURA E MANUTENZIONE AL SISTEMA DI MONITORAGGIO Gli interventi di calibrazione taratura e manutenzione
162. odicit prevista dal piano di monitoraggio anche per i seguenti inquinanti e Frazione PMIO e PM2 5 delle polveri durata campionamento almeno 6 ore e Benzene 80 9 1 9 2 9 3 e PCB Policlorobifenili espressi come somma dei valori delle concentrazioni dei 12 isomeri indicati da WHO come dioxin like PCBs di cui si riporta il dettaglio nella sottostante tabella moltiplicati per il corrispondente fattore di tossicit equivalente FTE relativo alla 2378TCDD FTE PCBs Non ortho 3 4 4 5 Tetraclorobifenile 81 0 0001 3 3 4 4 Tetraclorobifenile 77 0 0001 3 3 4 4 5 Pentaclorobifenile 126 0 1 3 3 4 4 5 5 Esaclorobifenile 169 0 01 PCBs Mono ortho 2 3 3 4 4 Pentaclorobifenile 105 0 0001 2 3 4 4 5 Pentaclorobifenile 114 0 0005 2 3 4 4 5 Pentaclorobifenile 118 0 0001 2 3 4 4 5 Pentaclorobifenile 123 0 0001 2 3 3 4 4 5 Esaclorobifenile 156 0 0005 2 3 3 4 4 5 Esaclorobifenile 157 0 0005 2 3 4 4 5 5 Esaclorobifenile 167 0 00001 2 3 3 4 5 5 Eptaclorobifenile 189 0 0001 CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL IMPIANTO Il Gestore assicura il rispetto di quanto indicato all art 8 del D Lgs 133 05 in particolare nell esercizio dell impianto di incenerimento devono essere prese tutte le misure affinch le attrezzature utilizzate per la ricezione gli stoccaggi i pretrattamenti e la movimentazione dei
163. ombustione e avviamento Si omette una stima relativa al consumo annuo di gasolio essendo questo fortemente dipendente dai cicli di funzionamento del generatore di emergenza ad oggi difficilmente definibili Bilancio Energetico Produzione di energia Una delle attivit principali svolte all interno del sito la produzione di energia dalla combustione di rifiuti In particolare il sistema predisposto per la cogenerazione di energia termica ed elettrica energia elettrica prodotta utilizzata per soddisfare il consumo interno 23 del totale e nella quota eccedente ceduta alla rete nazionale energia termica prodotta utilizzata in un primo tempo per soddisfare le richieste da parte 46 dell impianto e delle utilities ad esso asservite il progetto contempla tuttavia la realizzazione di uno scambiatore a cui si prevede di connettere in una seconda fase una rete di teleriscaldamento non oggetto del presente provvedimento autorizzativo Oltre alla sezione di recupero energetico presente un gruppo elettrogeno di emergenza che entra in funzione in caso di anomalie o interruzioni della rete di trasmissione dell energia elettrica Si riportano di seguito le caratteristiche delle unit di produzione energia Potenza elettrica Unit di produzione nominale Energia prodotta Energia ceduta a terzi Turbina 10 6 MW 75 000 MWh 58 000 MWh Gruppo elettrogeno 1250 KVA
164. one raggiunge rendimenti dell ordine dell 80 Gas ad effetto serra Buona conduzione della combustione e del sistema di riduzione di NOx Conforme N20 Gas ad effetto serra cH Buona conduzione della combustione Conforme 4 S Dall area di scarico NUOVA l aria entra attraverso le porte di or l i l scarico rifiuti nella fossa rifiuti e di qui inviata alla combustione Emissione diffusa di Area di scarico chiusa Conforme mentre nella VECCHIA fossa viene trattata per l abbattimento del polveri materiale particellare Filtri a maniche ai silos Conforme BAT Conformit Osservazioni bici PARZIALMENTE L aria aspirata nel locale della fossa al servizio delle vecchie linee non convogliata q 5 CONFORME nella camera di combustione e non sono stati previsti sistemi di abbattimento Trattamento tempestivo dei rifiuti putrescibili RU fanghi scarti animali ecc Conforme Adozione di sistemi di stoccaggio refrigerati per i rifiuti putrescibili qualora non Non presente Ninni necessari sia possibile contenere la durata del loro stoccaggio Pulizia regolare ed eventuali disinfezione dei sistemi di movimentazione dei rifiuti putrescibili Conforme Trasporto dei rifiuti e dei residui in contenitori chiusi Conforme Prevenzione di fenomeni di anaerobiosi tramite insufflamento di aria Non presente Eventuale clorazione delle acque di risulta da fanghi Non presente Trattamento degli odor
165. one sono tali da far raggiungere ai gas di combustione una temperatura minima di 850 C per un tempo superiore a 2 secondi All interno di questa si ha anche l iniezione di una soluzione ammoniacale per l abbattimento degli ossidi di azoto Il processo di abbattimento noto come SNCR consta di tre fasi una prima fase di diffusione e miscelazione delle particelle liquide della soluzione acquosa di reagente opportunamente nebulizzata nella corrente gassosa una seconda fase di evaporazione dell acqua di diluizione dei reagenti ed una terza fase di decomposizione dei reagenti e conseguente reazione di riduzione degli ossidi di azoto I gas in uscita dalla post combustione entrano in un generatore a tubi d acqua a circolazione naturale che genera il vapore surriscaldato alla pressione di 45 bar e temperatura di 380 C necessario per la turbina a vapore a condensazione AT4 I fumi in uscita dal generatore di vapore transitano all interno di un sistema di depurazione costituito dai seguenti stadi e reattore a secco con iniezione di calce e carboni attivi e filtro a maniche di filtrazione primaria e reattore a secco con iniezione di bicarbonato e filtro a maniche di filtrazione secondaria e sezione di riduzione catalitica SCR degli ossidi di azoto e delle diossine residuali Nel primo reattore si ha l iniezione di calce e carboni attivi questi reagenti consentono di adsorbire i metalli pesanti ed i composti volatili e di reali
166. one stabiliti dalla Tab 1 del Regolamento del Gestore della Fognatura c il sistema di gestione delle acque di prima pioggia confluente al punto di scarico S5 deve essere conforme agli elaborati tecnici e alla descrizione di cui all istanza ed alla Documentazione Integrativa TVO1FCAA0113 del 5 2 2008 d sulla linea di scarico delle acque reflue di prima pioggia deve essere installato un misuratore di portata elettromagnetico con registratore i sigilli apposti a detta strumentazione potranno essere rimossi esclusivamente previa autorizzazione specifica da parte del Gestore del Servizio di Pubblica Fognatura HERA SRL e o degli Organi di Controllo La gestione e manutenzione di tali apparecchiature sar a cura e con oneri a carico del titolare de Gestore dell impianto che segnaler tempestivamente ogni malfunzionamento provveder alla sollecita riparazione e conserver i supporti dei dati registrati a disposizione di HERA SRL e degli Organi di Controllo e la vasca di prima pioggia deve essere dotata di una paratia motorizzata comandata da un sensore di livello che escluda l afflusso delle acque di seconda pioggia a riempimento avvenuto f lo svuotamento della vasca di prima pioggia dovr essere attivato entro le 48 72 ore dopo la fine dell evento meteorico e comunque mai mentre piove La portata della pompa atta allo svuotamento non dovr superare 1 1 s g al termine di ogni evento meteorico di intensit rilevante
167. onformit del risultato analitico al limite di legge si adottano due procedure distinte una per i risultati delle analisi in continuo delle emissioni e una per i risultati delle campagne periodiche E l CONFORMIT DEI RISULTATI DELLE MISURAZIONI IN CONTINUO La valutazione di conformit dei risultati delle misurazioni in continuo delle emissioni sar eseguita in conformit a quanto prescritto nell allegato 1 punto C del D Lgs 133 05 e con riferimento all AIA nel quale si precisa che i valori limite si intendono rispettati se a nessuno dei valori medi annuali superano qualsiasi dei valore limite di emissione stabiliti in AIA b nessuno dei valori medi giornalieri supera uno qualsiasi dei valori limite di emissione stabiliti in AIA c il 97 dei valori medi giornalieri nel corso dell anno non supera il valore limite di emissione stabilito nell AIA d nessuno dei valori medi su 30 minuti supera uno qualsiasi dei valori limite di emissione sulla media semioraria di cui all AIA escluso monossido di carbonio oppure in caso di non totale rispetto di tale limite per il parametro in esame almeno il 97 dei valori medi su 30 minuti nel corso dell anno non supera il relativo valore limite di emissione di cui all AIA e nessuno dei valori medi rilevati per i metalli pesanti le diossine e i furani e gli idrocarburi policiclici aromatici durante il periodo di campionamento supera i pertinenti valori limite di emissione
168. oni a le acque reflue industriali devono rispettare i limiti di emissione stabiliti dalla Tab 1 del Regolamento del Gestore della Fognatura b l impianto di trattamento in continuo che doveva essere installato entro il 31 12 2007 deve essere mantenuto in perfetta efficienza c in caso di emergenza e di necessit es acque di spegnimento incendi il deflusso delle 85 acque deve essere convogliato in condotta dedicata per lo smaltimento presso la Piattaforma di Trattamento chimico fisico dei rifiuti di HERA SPA GESTIONE ACQUE DI PRIMA PIOGGIA area esistente Il sistema di gestione delle acque di prima pioggia attuato secondo le modalit descritte nella Documentazione Tecnica di cui alla Documentazione Integrativa Elaborato 14 rev 1 del 17 9 2007 dell istanza dell impianto esistente prevedendo la separazione delle stesse e l allontanamento mediante condotta dedicata per il successivo trattamento come rifiuti liquidi CER 161002 soluzione acquose di scarto diverse da quelle di cui alla voce 1610001 presso l impianto di Via Grigioni n 28 assoggettato alla parte IV del D Lgs 152 06 tenuta registri carico scarico etc la condotta deve essere munita di misuratore di portata e relativo sistema di registratore SCARICO DI EMERGENZA SE esistente La ditta dovr comunicare tempestivamente e preventivamente agli enti competenti Comune ed Arpa l intenzione di attivare lo scarico recapitante nella fo
169. oniaca Certificato FI i i nnuale come NH3 mg Nm3 almeno con le analitico A fine periodo modalit di cui al Mercurio e suoi Da Annuale composti n totale mg Nm3 Ogni 15 giorni sino CRE A fine periodo ecnrecci came analitica Cadmio tallio e loro PE T almeno con le modalit di Da Annuale composti in totale mg Nm3 cui al D2 2 1 Certificato A fine periodo ecnrecci came analitica Antimonio arsenico ue almeno con le modalit di Annuale piombo cromo i cui al D2 2 1 cobalto rame ifi i mg Nm3 Certificato A fine periodo manganese nichel analitico vanadin e lara Diossine furani I i i dalit di n i almeno con le modalit di e nnuale TEQ AII I ng Nm3 Certificat A fine periodo mmia EDN 1 e Certificato dti PCB UK COT mains Almeno con le modalit di n A fine periodo nuale IPA AILI n Certificato i me Nm3 almeno con le modalit di RA Ain penodo Annuale ica Certificato A i Benzene meNm3 almeno con le modalit di aa Afine periodo nnuale 117 Inquinanti monitorati metodi standard di riferimento Metodi standard di Riferimento Parametro Inquinante U sn PE Note Portat Nm3 h INI 10160 DI oc Veloci 2 INI 10160 DI oc Temneratu ha TIINTINL60 DL oc E 7 UNTEN 13884 Des Tenore vapore acqueo me Nm3 sans rn ssa ILLES Tenore valumetrica assicena TINT 0068 DT oc Polveri ma Nm2 DI di UNI EN 136
170. ora impianto di preselezione meccanica dei rifiuti attivit 5 3 Impianti per l eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell allegato 11 A della direttiva 75 442 CEE ai punti D 8 D 9 con capacit superiore a 50 tonnellate al giorno deposito preliminare di rifiuti pericolosi attivit 5 1 impianti per l eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi della lista di cui all art 1 paragrafo 4 della direttiva 91 689 CEE quali definiti negli allegati II A e II B con capacit di oltre 10 tonnellate al giorno deposito preliminare messa in riserva di rifiuti pericolosi e non Piattaforma ecologica attivit 5 1 impianti per l eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi della lista di cui all art 1 paragrafo 4 della direttiva 91 689 CEE quali definiti negli allegati II A e II B con capacit di oltre 10 tonnellate al giorno A3 ITER ISTRUTTORIO Relativamente all iter istruttorio si d atto che 11 12 13 14 15 HERA SpA ha presentato domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale il 04 07 2007 allo Sportello Unico del Comune di Forl il 09 07 2007 lo Sportello Unico ha provveduto alla spedizione della pratica agli enti interessati pervenuta in data del 12 07 2007 prot n 68780 07 il Comune di Forl ha provveduto alla pubblicazione dell estratto della domanda sul Bollettino Ufficiale Regionale del 01 08 2007 il Gestore ha provveduto alla pubblicazione dell estratto della doma
171. otato di sistema automatico di controllo dello stato di saturazione della soluzione assorbente Al raggiungimento delle condizioni di saturazione la soluzione di assorbimento dovr essere sostituita 13 PRESCRIZIONI EMISSIONI DIFFUSE 13 1 Il Gestore dovr limitare mediante accorgimenti tecnico gestionali per quanto possibile la diffusione di sostanze odorigene con particolare riferimento alle emissioni diffuse provenienti dalle fasi di stoccaggio rifiuti pericolosi e non presso la piattaforma ecologica AT8 dall impianto di preselezione dallo stoccaggio dei rifiuti in fossa ed in ogni caso ogni qual volta si presenti l eventualit della presenza di materiale maleodorante in zone non confinate e non aspirate 83 D2 3 4 INDAGINI E MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA 1 Il Gestore ai fini di ottemperare alla prescrizione n 26 della Delibera di VIA n 323 del 2 9 2004 provvede ad installare la Centralina di Monitoraggio di cui all Allegato RT 1 13 della Documentazione Integrativa TVO1FCAA01I3 del 5 2 2008 e ad acquisire i campionatori per lo studio di qualit dell aria secondo le modalit di seguito indicate a b Compatibilmente con la disponibilit dell area la centralina dovr essere posizionata in un area di raggio di 100 metri centrata nel punto di coordinate UTM 32 datum ED50 Est 746501 Nord 4 902725 che costituisce il punto di massima ricaduta come definito da ARPA nella simulazione di ricadu
172. r il quale dovr essere richiesta all ente gestore Hera Srl la piombatura annualmente entro il 31 gennaio di ogni anno dovr essere denunciato il quantitativo esatto dell acqua prelevata nell anno solare precedente a Hera Srl c il Gestore tenuto ad effettuare gli autocontrolli delle acque prelevate e recuperate con la periodicit stabilita nel Piano di Monitoraggio e Controllo D2 3 7 EMISSIONI NEL SUOLO E CONTROLLO ACQUE SOTTORRANEE 1 Il Gestore nell ambito dei propri controlli produttivi deve monitorare lo stato delle cisterne dei serbatoi che contengono i rifiuti e i relativi bacini di contenimento come da Piano di Monitoraggio e Controllo Il Gestore in corrispondenza dei piezometri 1 2 3 e 4 controlla lo stato delle falde sotterranee con le modalit e le frequenze di cui al Piano di Monitoraggio Il Gestore entro sei mesi dal rilascio di AIA dovr realizzare almeno tre nuovi piezometri a monte e a valle dell impianto esistente per il controllo della falda e inoltra all Autorit Competente una planimetria con indicata l esatta ubicazione degli stessi e le analisi dei primi controlli effettuati Annualmente esegue i controlli come da Piano di Monitoraggio e Controllo 87 D2 3 8 GESTIONE DEI RIFIUTI A Attivit di incenerimento di rifiuti non pericolosi AT1 19 20 21 22 23 24 25 E autorizzata la seguente operazione di smaltimento di cui all allegato B alla Parte IV del D
173. rbanistica relativa a tale ambito paesaggistico p aa Hi 4 Tavola 1 Tavola 2 Zonizzazione Paesistica 17 L area ricade all interno dell art 21B c2b zone di tutela degli elementi di centuriazione ma come indicato nel c3a le aree ricadenti nell ambito del territorio urbanizzato non sono soggette a prescrizioni Tavola 2 Tavola 4 Dissesto e Vulnerabilit Territoriale Il sito ed il suo intorno ubicato in zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei e in particolare in area caratterizzata da ricchezza di falde idriche Tali zone si ritrovano lungo il margine pedecollinare a ricomprendere parte dell alta pianura caratterizzata dalla presenza di conoidi alluvionali che presentano in profondit le falde idriche da cui attingono i principali acquedotti per uso idropotabile Le caratteristiche morfologiche le peculiarit idrogeologiche e di assetto storico insediativo definiscono questa fascia di transizione come uno dei sistemi fisico ambientali strutturanti il territorio provinciale Nella fattispecie si tratta di area appartenente ai corpi alluvionali dei corsi d acqua appenninici caratterizzata da ricchezza di falde idriche nel sottosuolo Come si evince nella Tavola B carta idrogeologica l area in oggetto ricade in zone con un grado di permeabilit molto alta ed a valle di un punto di prelievo idrico ad uso idropotabile 18 Tavola B L Art 28 dell
174. recupero R13 a seconda che le frazioni omogenee ottenute dalla separazione meccanica vengano avviate prevalentemente a successive operazioni di smaltimento o di recupero Al fine di determinare l importo della garanzia finanziaria si fa riferimento unicamente ai parametri previsti dalla D G R 1991 03 per l operazione D9 in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi della potenzialit dell impianto Piattaforma ecologica AT8 D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D12 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da DI a D14 R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 74 tonnellate di rifiuti pericoli 816 tonnellate di rifiuti non pericoli gli importi previsti dalla D G R 1991 03 per lo svolgimento delle operazioni sopra descritte sono pari rispettivamente a Operazione D10 art 5 comma 5 1 punto 4 12 00 t con un minimo di 75 000 00 nel caso di rifiuti non pericolosi Operazioni D13 e D15 art 5 comma 5 1 punto 1 R13 art 5 comma 5 2 punto 1 200 t con un minimo di 30 000 00 per i rifiuti pericolosi 140 t con un minimo di 20 000 00 nel caso di rifiuti non pericolosi 12 Operazione D9 art 5 comma 5 1 punto 4 15 00 t con un importo minimo pari a 100 000 00 per i r
175. rerericirirerererice rice eierieriniezericionione 29 D SISTEMA DI MONITORAGGIO IN CONTINUO DELLE EMISSIONI SMCE 31 D 1 DESCRIZIONE DEL SMCE rrrrrrrererieresisie nin ie nin ie nio ninio nin ie nin ee nin ie nin io nin ee sione nionenzoneee 39 E PROCEDURE DI COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DEI CONTROLLI 39 F PROPOSTA DI VERIFICA DELLA CONFORMIT DELL IMPIANTO 47 F 1 CONFORMIT DEI RISULTATI DELLE MISURAZIONI IN CONTINUO 47 F 2 CONFORMIT DEI RISULTATI DELLE MISURAZIONI PERIODICHE 48 G VALIDIT DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO 49 108 A INTRODUZIONE Il Piano di Monitoraggio e Controllo cos come definito da Bref Comunitario si compone di un insieme di azioni svolte dal gestore e dall Autorit di controllo che consentono di effettuare nelle diverse fasi della vita di un impianto o di uno stabilimento un efficace monitoraggio degli aspetti ambientali dell attivit costituiti dalle emissioni nell ambiente e dagli impatti sui corpi recettori assicurando la base conoscitiva che consente in primo luogo la verifica della sua conformit ai requisiti previsti nella e autorizzazione i Scopo del presente documento quello di proporre un efficiente rete di monitoraggio di 1 parametri di controllo del processo 2 input e output che lo caratterizzano In particolare si intende sviluppare i segue
176. ria degli stoccaggi ALLEGATO C Piano di monitoraggio ALLEGATO D Verbali delle Conferenze di Servizio ALLEGATO E Osservazioni ALLEGATO F Planimetria della configurazione finale del sito ALLEGATO1A Condizioni di gestione linee 1 e 2 efficaci nei limiti di cui al punto D 2 2 e D 2 3 del presente allegato 107 SOMMARIO PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO A INTRODUZIONE ssaa iii E E 2 A 1 FINALIT DEL PIANO DI MONITORAGGIO cscrssrcccsesicezzzceeee 2 A 2 DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILIT ccssccssccsseceeciezeeziniionee 3 A 3 ESPRESSIONE DEI RISULTATI DEI CONTROLLI E GESTIONE DEI DATI 3 A 4 GESTIONE DELLE INCERTEZZE DI MISURA orrrrerrereerieriezionionene 4 B VERIFICA DEGLI ADEGUAMENTI ALLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NELL A LA 7 B 1 ATTIVIT DI ADEGUAMENTO c ccsscrsserericesecesceeseceseerseieneoniconzcneee 5 C OGGETTO DEL PIANO sinisiicncoiroricsivesrarevein ek a ie ai 5 C 1 FASE DI MESSA IN ESERCIZIO seesesessessesesesesseeeseoceeeneecnseeseecseeceroncescseeeseeeeseeeroseecseee 6 A II Componenti ambientali issississssissisosesssissssisosssssssssnsossoossissrissstsosovsesosssssns sssss 6 B 1 FASE DI MARCIA A REGIME etrttcrrrerre cenere rie ren riore nrenecerenio ne sere nio nen sioni nen ecenionenee 17 A 1 2 Componentvambientali scipiiiiilii ni 17 A 1 3 Controllo ambientale rsrrrrrrrrrerierereririre
177. rico all interno della fossa rifiuti che rimarr invece in essere a servizio del nuovo impianto rimozione e smaltimento previa demolizione in pezzi idonei al trasporto del rivestimento refrattario all interno delle caldaie smontaggio rimozione e smaltimento delle griglie dei forni demolizione e smantellamento della camera di combustione e della caldaia e suoi componenti corpo cilindrico ecc rimozione della parte radiante e della parte convettiva con successivo smantellamento smontaggio elettrofiltri smantellamento impianto di depurazione CTIDA In tutte le fasi sopra descritte si provveder alle seguenti operazioni smantellamento dei quadri elettrici e delle linee elettriche smontaggio delle opere meccaniche accessorie smaltimento dei materiali di risulta presso impianto di recupero o in idoneo impianto di smaltimento Si ribadisce che il presente progetto di dismissione prevede lo smontaggio degli elementi funzionali relativi alle linee 1 e 2 di termovalorizzazione non contempla invece la demolizione delle rispettive opere civili in cemento fatto salvo il camino la cui demolizione risulta prioritaria L impianto di depurazione dei reflui derivanti dall abbattimento fumi sar sottoposto ad opportuna operazione di bonifica prima delle operazioni di smantellamento ugualmente sar bonificata e cementata la parte di rete fognaria nera che si render inutilizzata all atto della d
178. ritte oltre che nei documenti allegati all istanza nella Planimetria Elaborato 4 nella Relazione tecnica punto 7 nella Scheda G Elaborato 9 della Documentazione Integrativa TVOLFCAAO113 del 5 2 2008 e si compone delle seguenti reti separate di raccolta reflui rete di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento piazzali Urete di raccolta delle acque meteoriche da pluviali Urete di raccolta delle acque reflue domestiche O rete di raccolta dei reflui di processo della linea di incenerimento O rete di raccolta delle acque reflue industriali delle attivit di servizio manutenzione automezzi officina etc Della rete fognaria esistente nella configurazione a regime rimangono attivi gli scarichi di cui alla seguente tabella convogliati nella fognatura nera di Via Grigioni Sigla Sigla Origine dello scarico Trattamento scarico scarico parziale parziale SI S2 Offici I _ Pozzetti di Servizi savoia AVAESIO sedimentazione e automezzi trappola oli n Impianto di preselezione S1 D Servizi igienici palazzina 40 Servizi uffici S9 x Piattaforma ecologica Si x AT8 i continuo SB Acque reflue meteoriche Le acque reflue di prima pioggia provenienti dai piazzali dell impianto esistente vengono gestite con le modalit descritte Documentazione Integrativa Elaborato 14 rev 1 del 17 9 2007 istanza di AIA impianto esistente ovvero raccolte in
179. rogrammata manutentivi conseguenti a guasto Correttezza del sistema di acquisizione dei Prima di qualsiasi rapporto Ispezione segnali elaborazione programmata Taratura per i sistemi di misura indiretta Annuale rapporto Ispezione Si applica agli programmata analizzatori in situ che forniscono una misura indiretta della concentrazione Misuratori PTS 141 A 1 1 15 Emissioni in acqua Scarico acque nere in Scarico diretto S1 ra n sa si 24 365 Ambiente Scarico parziale da Max 2 S1 B aos 1 Ambiente Scarico parziale da S2 officina lavaggi n Ambiente Acque nere da Scarico diretto Max 14 mc S3 RT wa sia E Ambiente Scarico acque SB bianche in Fognatura 58 Ambiente Scarico di emergenza Fognatura nera SE e Fo mare ni Scarico reflui da Fognatura nera S4 cd ik Ambiente Scarico acqua di Fognatura nera Scarico acque S6 seconda pioggia e Fognatura Ambiente Inquinanti monitorati scarico S3 Rapporto di p S3 mestral Annuale Rapporto di Solidi sospesi totali mg l S3 mestral Annuale Rapporto di BODS come 02 mg l S3 mestral Annuale Rapporto di COD come 02 mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Arsenic mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Cadmi mg l S3 mestral Annuale Rapporto di Cromo totale mg l S3 mestral Annuale annuae Rapporto di Pio
180. rollo programmato in concomitanza allo svolgimento degli autocontrolli del Gestore Su richiesta espressa dell ARPA il Gestore dovr comunicare via fax al Distretto territorialmente competente con sufficiente anticipo le date previste per gli autocontrolli campionamenti riguardo le emissioni in atmosfera e il rumore di Secondo quanto stabilito all art 18 comma 1 del d Lgs 152 06 le spese occorrenti per effettuare i successivi controlli sopralluoghi rilievi analisi esame annuale del report eseguiti da ARPA sono a carico del Gestore L importo sar determinato sulla base del tariffario regionale e o di specifiche disposizioni emanate dalle Autorit Competenti D3 1 2 Presentazione dei risultati Reportistica Tutti i dati relativi al presente piano di monitoraggio e controllo devono essere 1 registrati in ogni caso dal Gestore con l ausilio di strumenti informatici che consentano l organizzazione dei dati in file xls o altro database compatibile Le registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento a disposizione delle autorit competenti al controllo almeno per il periodo indicato nelle tabelle seguenti ad esse devono essere correlabili i certificati analitici 2 trasmessi alle autorit competenti secondo quanto indicato nelle tabelle di dettaglio Per ogni monitoraggio rilevazione analitica devono essere riportati i dati dei singoli prelievi ed i dati elaborati su base annuale medie mensili annuali
181. rtificato Annuale analitico Cromo totale mg l Annuale Certificato Annuale analitico Ferro mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico Manganese mg l Annuale Certificato Annuale analitico Nichel mg l Annuale Certificato Annuale analitico Piombo mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico ame mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico Zinco mg l Annuale Certificato Annuale lanalitico drocarburi totalimg I Annuale Certificato Annuale espressi come lanalitico n esano 145 17 pozzi piezometrici totali sono comprensivi di quelli di nuova realizzazione Devono essere soddisfatti i requisiti di seguito riportati Campionamento e conservazione del campione riferimento metodi IRSA CNR le metodiche di campionamento e conservazione del campione sono indicate nel documento APAT IRSA Quaderno 29 2003 Metodi di analisi delle emissioni dovranno essere adottati i metodi APAT IRSA Quaderno 29 2003 eventualmente possono essere utilizzate altre metodiche purch concordate con ARPA Distretto di Forl Incertezza delle misurazioni e conformit ai valori limite di emissione ai fini del rispetto dei valori limite autorizzati i risultati analitici dei controlli autocontrolli devono riportare indicazione del metodo utilizzato e dell incertezza della misurazione cos come descritta e riportata nel metodo stesso Il risultato di un controllo da considerare superiore al valore limite autorizzato quando l
182. scontinui delle emissioni in atmosfera per i parametri di cui alla precedente Tabella 2 e ne verifica il rispetto al valore limite Gli esiti degli autocontrolli e della messa a regime in conformit alle disposizioni del presente atto di AIA sono comunicati all Autorit Competente e all ARPA entro i successivi 90 giorni MONITORAGGIO IN CONTINUO Il Gestore assicura il monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera mediante un sistema di misuratori analitici installati presso la linea di incenerimento per i parametri di seguito indicati monossido di carbonio polveri totali sostanze organiche sotto forma di gas o vapori espresse come COT composti inorganici del cloro sotto forma di gas o vapori espressi come HCI composti inorganici del fluoro sotto forma di gas o vapori espressi come HF ossidi di zolfo espressi come S02 _ ossidi di azoto espressi come NO2 78 4 2 5 1 Ammoniaca espressa come NH3 Protossido d Azoto espresso come N20 Mercurio e suoi composti espressi come Hg Biossido di Carbonio Temperatura in camera di post combustione nonch il tenore volumetrico di ossigeno la temperatura la pressione il tenore di vapore acqueo e la portata volumetrica dell effluente gassoso il peso del rifiuto in ingresso della linea di incenerimento Il sistema di monitoraggio garantisce le seguenti funzioni campionamento ed analisi calibrazione
183. simulazioni numeriche effettuate sia da Hera che indipendentemente da ARPA evidenziano il possibile insorgere di criticit acustiche presso il Ricettore A Via Zotti n 5 dovute alla possibilit di superamento del limite di immissione per il periodo di riferimento notturno in particolare per le ore in cui il rumore residuo si abbassa maggiormente L azienda a fronte delle valutazione del rumore ambientale che eseguir nella fase di messa a regime provveder in caso di verificato superamento dei limiti di legge a implementare quelle mitigazioni necessarie per regolarizzare la situazione acustica al ricettore In relazione al ricettore n 2 posto in vicinanza dell impianto di depurazione liquami in base alla delibera di VIA dovranno essere poste in essere mitigazioni acustiche per ridurre l impatto acustico degli impianti del depuratore in particolare i sistemi di ossidazione L Azienda si impegnata a predisporre prima della messa a regime dell impianto di incenerimento II linea una barriera acustica a protezione delle emissioni sonore provenienti dall impianto di depurazione 43 di C3 6 I CONSUMI MATERIE PRIME Rifiuti in ingresso I rifiuti in ingresso come da richiesta del proponente sono rifiuto urbano non pericoloso rifiuto speciale non pericoloso per un quantitativo pari a 120 000 tonnellate annue relativamente alle seguenti operazioni DIO incenerimento a terra D13 raggruppamento prel
184. so e Gestione per la stazione di misura ed i campionatori di cui al presente paragrafo Il Contratto dovr prevedere a carico di HERA SPA le spese di manutenzione preventiva e correttiva e di gestione della stazione fissa di monitoraggio nonch le spese di manutenzione dei campionatori sequenziali portatili secondo il vigente Tariffario Regionale Il contratto dovr altres prevedere le spese inerenti le attivit di campionamento analisi ed elaborazione dei dati relativi alle determinazione discontinue manuali sempre secondo il Tariffario Regionale 84 e la consegna della strumentazione ad ARPA in comodato d uso gratuito dovr essere seguente al collaudo della centralina di monitoraggio e dovr essere attuata entro 180 giorni dal rilascio di AIA D2 3 5 EMISSIONI IN RETE FOGNARIA A Scarico acque reflue industriali 1 2 SCARICO SI esistente la presente AIA autorizza con riferimento all assetto definitivo della rete fognaria interna di cui all Elaborato 5 della Documentazione Integrativa TVOIFCAA01I3 del 5 2 2008 nel punto di scarico denominato S1 recapitante in condotta dedicata al depuratore lo scarico di acque reflue industriali composte dai seguenti scarichi parziali di cui si riporta provenienza e modalit di trattamento Sigla Sigla Origine dello scarico Trattamento scarico scarico parziale parziale Di sn Officina e lavaggio Pozzem di Servizi 88 sedi
185. spettive norme tecniche il gestore deve garantire presso l impianto la presenza di attrezzature e materiali assorbenti e neutralizzanti di varia natura da utilizzare in caso di sversamenti o perdite accidentali che dovessero verificarsi durante la movimentazione dei rifiuti liquidi materiale assorbente specifico per le varie tipologie di rifiuti stoccati sabbia e attrezzature per lo spandimento delle sostanze assorbenti o neutralizzanti pompa manuale ecc devono essere mantenute in perfetta efficienza le attrezzature predisposte per lo spegnimento di incendi e focolai deve essere accertato il regolare possesso delle autorizzazioni previste dalle normative vigenti da 93 75 76 Tia parte delle ditte alle quali vengono conferiti i rifiuti per le successive fasi di trasporto e smaltimento recupero ai sensi dell art 190 del D Lgs 152 06 il gestore deve dotarsi di uno o pi registri di carico e scarico dei rifiuti con fogli numerati e vidimati ai sensi della normativa vigente sul quale devono essere annotate con le tempistiche definite all art 190 del suddetto decreto le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti I registri integrati con i formulari relativi al trasporto dei rifiuti devono essere conservati per cinque anni dalla data dell ultima registrazione nel registro di carico e scarico devono essere riportate informazioni aggiuntive sulla composizione e sull aspetto ester
186. stabiliti all AIA f sono rispettate le disposizioni dell AIA e del paragrafo A punto 5 secondo trattino di cui al D Lgs 133 05 relativamente al parametro CO I valori medi su 30 minuti e i valori medi su 10 minuti sono determinati durante il periodo di effettivo funzionamento esclusi i periodi di avvio e di arresto se non vengono inceneriti rifiuti in base ai valori misurati previa sottrazione del rispettivo valore dell intervallo di confidenza al 95 162 F 2 CONFORMIT DEI RISULTATI DELLE MISURAZIONI PERIODICHE La valutazione di conformit al limite dei risultati delle campagne analitiche periodiche sar eseguita in conformit alle linee guida sulle migliori tecnologie disponibili per il monitoraggio che prevedono il confronto tra il valore misurato e il limite di legge considerando l intervallo di incertezza correlato NON CONFORME CONFORME INTERVALLO CERTEZZA D I lt a zZ O A i ed lt v Da tale valutazione possono scaturire tre gradi di conformit 1 Conformit quando il valore misurato conforme al limite anche se incrementato del valore assoluto dell incertezza 2 Non Conformit quando il valore misurato superiore al limite anche se ridotto sottraendo il valore assoluto dell incertezza 3 Prossimit al limite quando il valore misurato ricade nell intervallo di incertezza Nei casi di non conformit e di prossimit cos come
187. t dell aria installazione barriera fonoassorbente il Gestore in adempimento della prescrizione di VIA n 14 e secondo quanto indicato al D2 3 9 realizza la barriera entro la data di messa a regime della linea 3 dandone comunicazione all Autorit competente aree di compensazione il progetto definitivo ed il progetto esecutivo relativi alle aree di compensazione dovranno avere i contenuti della Delibera di VIA e dell art 27 del Dlgs 22 97 ed essere presentati anche contestualmente all Autorit Competente entro 90 giorni dal rilascio di AIA I progetti che dovranno contenere anche le modalit di gestione delle aree di compensazione dovranno essere approvati dal Comune di Forl che potr eventualmente avvalersi del contributo istruttorio della Conferenza dei Servizi Il progetto esecutivo dovr essere realizzato entro il 31 03 2009 65 realizzazione di un punto aperto al pubblico e sito internet il Gestore entro 6 mesi dall entrata in vigore di AIA ed in conformit all art 12 comma 5 delle NTA del Piano di Qualit dell aria realizza due punti aperti al pubblico e un sito internet per la verifica delle emissioni degli inquinanti in atmosfera della nuova linea di incenerimento I due punti informativi dovranno essere realizzati presso l URP del Comune di Forl e presso l URP dell Amministrazione Provinciale di Forl Cesena realizzazione di pozzi piezometrici il Gestore entro 6 mesi dal rilascio del
188. ta degli inquinanti la posizione precisa della centralina dovr essere definita entro 60 giorni dal rilascio di AIA previo sopralluogo e valutazione positiva espressa da ARPA e Comune di Forl e comunicata dal Gestore all Autorit Competente la centralina dovr acquisire i seguenti parametri meteorologici temperatura velocit e direzione del vento e i parametri chimici indicati nella sottostante tabella Inquinante Sistema di rilevazione Modalita a 2 Note determinazione PM PM25 NOx Analizzatori automatici in continuo NO CO Hg siti in stazione fissa dl c i sistemi di rilevazione e le modalit di esecuzione dei campionamenti discontinui sono riportati nella Tabella che segue i Sistema di Modalit di Inquinante ci Note campionamento determinazione 1settimana ogni tre Metalli pesanti Pb To 2 Cd e Ni Campionatore metalli pesanti e sequenziale portatile Discontinuo microinquinanti Microinauinanti IPA munito di testa di automatico verranno determinati PODAN CDF j prelievo per PMio come valore medio sulle sette membrane prelevate Campionatore sequenziale portatile munito di Una settimana ogni NH HCI HF alte x Discontinuo manuale i 4 HEA gorgogliatori per il tre mesi campionamento delle sostanze gassose d il Gestore entro 90 giorni dal rilascio di AIA inoltra all Autorit Competente ed ad ARPA una proposta di Contratto di Comodato d u
189. te A I A Autorizzazione integrata ambientale delibera Giunta Provinciale atto n 461 del 30 10 2007 prot Gen P G n 94733 2007 riportata in al presente atto La presente AIA riporta in allegato 1 A l atto di cui sopra ed opera i necessari rinvii all _allegato 1 A medesima per le attivit ed i punti di emissione esistenti che sono da intendersi specificamente autorizzati con le prescrizioni ed i limiti in essa contenuti per il tempo strettamente necessario alla messa a regime della terza linea AS PROCEDURA DI VIA La Giunta Provinciale di Forl Cesena con Delibera n 323 del 02 settembre 2004 recante Procedura di valutazione di impatto ambientale ex artt 13 e segg Della l r 9 99 relativa al progetto per la realizzazione della centrale di termoutilizzazione di rifiuti solidi urbani di Forli presentato da HERA s p a decisione in merito alle determinazioni conclusive della conferenza di servizi ai sensi dell art 14 quater della 1 241 1990 e s m i decisione in merito alla procedura di valutazione di impatto ambientale ai sensi dell art 16 della l r n 9 99 e s m i ha deciso in merito alla procedura di VIA dell inceneritore di Forl Della delibera di cui sopra opportuno evidenziare alcune prescrizioni che saranno riprese da tale Autorizzazione Integrata Ambientale prescrizione n 14 realizzazione di barriera fonoassorbente prescrizione n 11 impianto di preselezione dei rifiuti prescrizione n
190. tente il Gestore evidenzia la conformit dell esercizio dell impianto alle condizioni prescritte nell Autorizzazione Integrata Ambientale di cui il presente Piano parte integrante Le Tabelle impiegate dal gestore per la reportistica dei dati sono decise dal Gestore L Autorit competente pu per disporre la presentazione dei dati secondo format prestabiliti Per la reportistica dei dati relativi al controllo delle emissioni vengono di seguito suggeriti alcuni esempi di format a cui il gestore dovr preferibilmente attenersi SCHEDE REPORTING SCHEDA Aria monitoraggio in continuo AI A2 Aria monitoraggio periodico A3 Aria rilascio annuale A4 Aria emissioni eccezionali A5 154 Scheda A 1 EMISSIONI IN ARIA REPORTING DEI DATI DEL MONITORAGGIO IN CONTINUO Format suggerito per reporting di polveri totali VOCs come TOC HCI HF CO CO2 SO NOx NO and NO espressi come NO2 NH e Protossido d Azoto L intervallo di confidenza al 95 l incertezza estesa calcolata in accordo alla procedura ISO 14956 2000 indicata come QALI Quality Assurance Level 1 nello standard prEN14181 2004 Se il valore ottenuto D risulta essere uguale o superiore al VLE la valutazione sar di non conformit 155 EMISSIONI IN ARIA Scheda A 2 REPORTING DEI DATI DEL MONITORAGGIO IN CONTINUO Format suggerito per reporting di polveri totali VOCs come TOC HCI HF CO
191. ti 1 purch non proveniente da attivit di autodemolizione di cui al D Lgs 209 03 2 purch prodotto dall impianto di preselezione di via Grigioni n 19 N B I rifiuti del presente elenco diversi dalla categoria 20 sono inceneribili se risultano essere assimilati ai rifiuti urbani ai sensi del Regolamento di Gestione dei Rifiuti Urbani e Assimilati approvato con Delibera di ATO n 3 06 100 ALLEGATO A1 AREA RICEZIONE E FOSSA AUSILIARIA ESISTENTE STOCCAGGIO RIFIUTI AT2 Operazioni di smaltimento D13 D15 0207 01 Rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio pulizia e macinazione della materia prima 02 07 04 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione 03 01 01 Scarti di corteccia e sughero Segatura trucioli residui di taglio legno pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli 03 01 05 a di cui alla voce 030104 04 02 21 Rifiuti da fibre tessili grezze 04 02 22 Rifiuti da fibre tessili lavorate 07 02 13 Rifiuti plastici 1501 09 Imballaggi in materia tessile 09 01 08 Carta e pellicole per fotografia non contenenti argento o composti dell argento 1501 01 Imballaggi in carta e cartone Assorbenti materiali filtranti stracci e indumenti protettivi diversi da quelli di cui alla 15 02 03 voce 15 02 02 16 01 19 Plastica 16 01 20 Vetro non recuperabile quale parabrezza autoveicoli irozo Mem 17 02 02 Vetro non recuperabile tipo vetrate antisfondamento 101 170203
192. ti L impianto di incenerimento con recupero energetico di Forl individuato in un area bianca come si evince dall estratto cartografico riportato di seguito Tavola 5A Tavola 5B Carta dei Vincoli La Carta dei vincoli inquadra il sito all interno del territorio pianificato dove si evince la presenza a SW dell area in oggetto di un depuratore Non si rilevano ulteriori elementi vincolanti rispetto alle tavole precedenti 20 I vincoli maggiori derivano dalla tavola 4 del PTCP approvato Dissesto e Vulnerabilit Territoriale da cui emerge che la zona si trova in fascia di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei ed in particolare in area caratterizzata da ricchezza di falde idriche 21 C1 2 IL PIANO DI GESTIONE DELLA QUALITA DELL ARIA Il Piano di Gestione della Qualit dell Aria P G Q A stato approvato dal Consiglio Provinciale con delibera C P 84071 07 del 24 09 07 Il Piano elaborato ai sensi del DLgs n 351 99 valuta la qualit dell aria ambiente sull intero territorio provinciale in relazione agli inquinanti normati dal D M n 60 2002 biossido di zolfo biossido di azoto ossidi di azoto PMyo piombo benzene monossido di carbonio e dal D Lgs n 183 2004 ozono e definisce gli strumenti di gestione al fine raggiungere o mantenere il rispetto dei valori limite stabiliti per questi inquinanti A fronte di superamenti dei valori limite per biossido di azoto ossidi
193. ti gt Criteri e modalit di stoccaggio dei rifiuti da trattare ove necessario Conforme gt Procedure di monitoraggio e di controllo dell efficienza del processo di trattamento dei sistemi di protezione ambientale e dei dispositivi di sicurezza installati gt Procedura di ripristino ambientale dopo la chiusura dell impianto in relazione alla destinazione urbanistica dell area Programma di sorveglianza e controllo Conforme Piano di ripristino ambientale per la fruibilit del sito a chiusura dell impianto secondo la destinazione urbanistica dell area Conforme Personale La responsabilit della gestione dell impianto di incenerimento deve essere affidata ad una persona competente e il personale adeguatamente addestrato Conforme BENCHMARKING E necessario analizzare e confrontare con cadenza periodica i processi i metodi adottati e i risultati raggiunti sia economici che ambientali con quelli di altri impianti e organizzazioni Conforme E necessario promuovere le attivit relative all adozione di sistemi di gestione ambientale EMAS nonch di certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 e soprattutto l adesione al sistema EMAS Prevista Tutti i sistemi gli apparati e le apparecchiature costituenti l impianto di incenerimento devono essere asservite ad un efficiente ed affidabile sistema di Conforme supervisione e controllo che ne consenta la gestione in automatico 63 C4 1 VALUTAZIONE DELL ASSETTO IMPIANTIS
194. ti connessi alle operazioni di riempimento periodiche per gli stoccaggi di materie prime o in continuo per i depositi di polverini sono infatti captate mediante un sistema di convogliamento forzato che le ricircola in camera di combustione e non sono pertanto immesse in alcun caso in atmosfera All interno del locale sili sar inoltre presente a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori un sistema di aspirazione capace di garantire 10 ricambi ora ad esso non saranno associati punti di emissione essendo anche queste arie ricircolate in camera di combustione La Tabella che segue riporta invece le emissioni diffuse presenti nell impianto a regime con la nuova configurazione Emissione Descrizione 38 ED11 Locale stoccaggio e trattamento scorie linea 3 Locale stoccaggio reagenti per demineralizzazione ED12 acque linea 3 Serbatoio stoccaggio gasolio per generatore di ED13 emergenza linea 3 Serbatoio stoccaggio gasolio per autotrazione a ED14 servizio dell impianto di trattamento scorie della line B Emissioni eccezionali L analisi degli eventi anomali che possano generare fuoriuscite di emissioni eccezionali sono stati individuati dal Gestore all interno del Manuale operativo riportato in Allegato RT 1 7 della Documentazione Integrativa TVO1FCAA0113 del 5 2 2008 alle procedure specifiche Ptwf3 07 01 Gestione emissioni a camino E11 e Ptwf3 07 04 Gestione delle emer
195. ting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting A 1 1 4 Consumo combustibili as metano e gasolio Ingresso Lettura A fine Metano 4 11 Mensile Informatizzata Annuale Verifica Gasolio per STI9 4 10 1 bolla alla Alla lia A fine Annuale Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting 115 A 1 1 5 Emissioni in aria Punti di emissione convogliata Il presente quadro fa riferimento al funzionamento contemporaneo delle esistenti linee di incenerimento L1 ed L2 e della linea di nuova realizzazione L3 Relativamente alle attivit di monitoraggio dell impianto esistente si rimanda al Piano di Monitoraggio riportato in allegato 1 A Line El a 36000 24 320 120 60 12 Line E2 a 36000 24 320 120 60 1 2 Impianto di E3 preselezione rifiuti 14000 12 300 Ambiente 7 0 48 Impianto di E3 preselezione rifiuti 24000 12 15 Ambiente 7 0 48 Silo stoccaggio E4 Di 1500 24 365 30 19 5 0 013 Silo stoccaggio ES A 1000 24 365 Ambiente 14 0 009 polverino f a m Silo stoccaggio E6 halite fi 1000 1 20 Ambiente 14 0 018 Impianto E7 preselezione 500 saltuari 150 7 0 48 rifinti aac di E8 Silo calce 3000 2 70 Ambiente 10 0 2 E9 Silo bentonite 3000 2 3 Ambiente 10 0 2 E10 Sfiato olio turbina 24 365 22 3 8 0 002 L 11 L imicciaono liin
196. tione DT12 C Se Annuale trattamont Residui da i trattament Registro o scorie 190112 Combustione DT13 C Se Annuale Nota 2 Ceneri ee volanti egistro e PCR 190105 PePurazion DE dd Annuale A anuale Nota 2 a fumi DP11 Registro PSR Nota 190107 Depurazion DP10 Anngafe 2 e fumi ppi Se Reflui da i operazion DTT Registro i di 190199 Vari DTS C S e Annuale lavaggio Nota N e sona rapporto di Sovvallo impianto di DP1 Registro preselezione A 191212 Impianto di C S e Annuale Nota 1 la presente colonna sar compilata in sede di reporting alla autorit competente come previsto alla colonna reporting Nota 2 per tali rifiuti verranno eseguite indagini di classificazione ai sensi del D Lgs 152 06 parte IV entro 2 mesi dall avviamento dell impianto La relativa modalit di registrazione sar il rapporto di prova completo di giudizio A 1 1 9 Gestione dell impianto Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo Caricamento Ad ogni A carroponte Pesatura rifiuto kg Informatizzat Temperatura Cartaceo e su CERCA camera C In continuo registratore Annuale Combusti Condotto Portata aria Informatizzat lla ombustione pai a Nm3 h_ In o su Condotto Portata aria Informatizzat funzionalit y ji Nm3 h_ In continuo si Generatore Livello acqua nell del Informatizzat dei Corpo cilindrico suli SAR In continuo
197. to B del presente atto di AIA evidenziata l area di isolamento idonea ad ospitare il mezzo in condizioni di sicurezza adeguatamente delimitata segnalata pavimentata ed il cui sistema di raccolta delle acque isolato dal resto della rete fognaria nella quale area saranno convogliati i mezzi contenenti eventuali carichi risultati positivi al controllo della radioattivit D Attivit di Preselezione AT3 11 Sono autorizzate le seguenti operazioni di smaltimento di cui agli allegati B e C alla Parte IV del D Lgs 152 06 D9 trattamento fisico chimico che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D 1 a D 12 R13 messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R 12 secondo i criteri i quantitativi e le condizioni indicate in allegato 1 A E Attivit di Stoccaggio Scorie AT7 12 durante la fase di messa in esercizio dell impianto di incenerimento Linea 3 fase 1 e 2 le scorie prodotte dalla combustione dei rifiuti verranno gestite con un sistema transitorio di cui alla 70 procedura Ptwf3 07 03 al punto 2 1 2 Gestione scorie in regime di transitorio allegato RT1 7 documentazione integrativa di febbraio 2008 13 le scorie prodotte dall incenerimento dei rifiuti saranno gestite in regime di Deposito Temporaneo di cui all art 183 comma 1 lettera m punto 2 del Dlgs 152 06 e s m i secondo il
198. tocontrolli e della messa a regime in conformit alle disposizioni del D Lgs 133 05 c alla trasmissione dei dati elaborati dal sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni ad ARPA 4 Dalla comunicazione di cui alla lettera b del comma precedente e sino al 180 giorno di conduzione dell impianto completamento della Fase 2 il Gestore autorizzato alle emissioni in 68 atmosfera della linea 3 punto di emissione 11 secondo le prescrizioni ed i limiti del D Lgs 133 05 relativamente al rispetto dei limiti e a quanto altro in esso specificato circa le condizioni di gestione dell impianto di incenerimento In particolare l alimentazione dei rifiuti va impedita nei casi indicati all art 8 comma 8 del D Lgs 133 05 In caso di avaria e o interruzioni del normale funzionamento dell impianto deve essere rispettato quanto indicato all art 16 del D Lgs 133 05 In particolare il tempo massimo di cui al comma 1 dell art 16 fissato in due ore tempo necessario per lo svuotamento del forno salvo i casi di avaria alla griglia o al sistema di evacuazione delle scorie per le quali si fissa il tempo massimo di quattro ore La verifica dei limiti di cui al comma 4 sino all ottenimento della certificazione QAL 2 verificabile mediante misurazione discontinua In particolare il Gestore esegue un campionamento ogni 15 giorni relativamente ai seguenti parametri Polveri HCI HF SOX NOX TOC CO e Hg I dati relativi ai
199. ttua la procedura relativa all Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi delle vigenti disposizioni normative la Provincia di Forl Cesena Organo di controllo Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell Ambiente incaricate dall autorit competente di partecipare ove previsto e o accertare la corretta esecuzione del piano di monitoraggio e controllo e la conformit dell impianto alle prescrizioni contenute nell AIA ARPA Distretto di Forl Gestore qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l impianto Calibrazione strumentale degli analizzatori estrattivi serie di operazioni eseguite dalla Ditta per compiere un controllo sulla strumentazione estrattiva di monitoraggio in continuo per verificare anche con miscele di riferimento specifiche i parametri di settaggio analogico digitale degli strumenti di analisi zero e span Taratura strumentale degli analizzatori estrattivi serie di operazioni da eseguire per determinare su tutto il campo di misura e con miscele standard certificate almeno 3 punti concentrazione misurata concentrazione vera oppure segnale misurato concentrazione vera la risposta strumentale con le modalit previste dalla legislazione vigente e che si possono riassumere nel successivo punto a a in conformita all AIl VI punto 4 e successivi paragrafi del DLgs 152 06 la taratura degli strumenti estrattivi sia che si tratti di misura indiretta che di misura
200. uo sulle emissioni SME previsto per legge anno 2005 per gli scenari ante operam di tutti e due gli inceneritori anno 2007 per lo scenario Mengozzi post operam mentre per le elaborazioni relative all impianto di HERA tuttora in costruzione si sono considerati i limiti prescritti dal procedimento di VIA I risultati delle simulazioni concentrazioni medie annuali espressi in ug m3 sono riportati nelle seguenti mappe di ricaduta Si fatto ricorso a scale cromatiche per evidenziare i diversi intervalli di concentrazione previsti al livello del suolo che sono sintetizzati nella legenda di ogni figura Ti i Li REA ETE EEN TABE S Poek paie EE UE Sd SIL peed oazi 44 vi ret AE PEE ATIS DIO fi TA amp 0 028 0 031 Fig 1 Emissioni di PM o Impianto Hera attuale 23 PET DI DARD IATA E ARR A DLE A A ASI i RARI PIENA TE T poaa Jen E Uan Eqa ANRABANIRS uaF ne TAREE TI CECO DIS Saser Lga t CAunARE HANDA gi e PELO TE TTE dag Fig 3 Em seoti di PM10 Impianto Hera previsto 24 SAAR iau ae soa CANELA fpern F Fig4_ Emissioni di GE Imp janto Hera faaea EA JR Ze ER i A s T A TA ZE z Tenen IT Carona IO E sennomest ELLI STE I LAZ Pete STE aa sii PI LOLLI ti Sa FERRE SERE Fig 5 Emissioni di PM 10 Impianti Mengozzi ed Hera attuale si CREO X ETA A ara RS ET SI Ap SERBE E Za TH Pe a PISA P A
201. utilizzata per la pulizia di piazzale interno avanfossa linea 3 zona di estrazione banchi caldaia linea 3 zonadicarico scarico dei reagenti e zona deposito rifiuti pericolosi in big bags fabbricato scorie piazzale di raccolta zona estrazione delle scorie La Relazione tecnica evidenzia come non sia possibile la miscelazione fra queste acque e le acque meteoriche che confluiranno nella vasca di prima pioggia Infatti le prime tre aree sono dotate di circuito di raccolta delle acque di lavaggio che confluiscono in pozzetti stagni o vasche stagne indipendenti non collegate con la rete fognaria da dove i reflui e gli eventuali fanghi saranno prelevati ed inviati in idonei impianti di smaltimento mediante autocisterna Le aree del fabbricato scorie e piazzale dell estrattore sono dotate di circuito di raccolta drenaggi e delle acque di lavaggio che confluiscono in vasche stagne indipendenti collegate con una rete di 41 processo indipendente dalla rete fognaria da dove i reflui sono prelevati e riutilizzati come reintegro dell estrattore delle scorie In caso di fermata dell impianto e quindi di non necessit di reintegro di acqua nell estrattore scorie le vasche suddette potranno essere svuotate mediante autocisterna e l acqua raccolta potr quindi essere inviata in idonei impianti di smaltimento I fanghi depositati nelle vasche di decantazione e raccolta quando necessario saranno inviati in idonei impianti di smalt
202. vasca e smaltite come rifiuto mediante condotta dedicata per il successivo trattamento come rifiuti liquidi CER 161002 soluzione acquose di scarto diverse da quelle di cui alla voce 161001 presso l impianto di Via C Grigioni n 28 Relativamente alla realizzazione della nuova linea di incenerimento si rileva che al fine di limitare i consumi di acqua nell impianto stato progettato un Sistema di gestione delle acque per il recupero ed il riutilizzo delle stesse Gli spurghi prodotti nei vari punti dell impianto vengono recuperati e riutilizzati laddove il fabbisogno idrico non richiede acqua con particolari caratteristiche di qualit Nello specifico la rete di raccolta delle acque di processo della nuova linea 3 consente la gestione delle acque provenienti dalle reiezioni dell impianto di demineralizzazione e di altri vari scarichi di impianto con le modalit di seguito descritte L impianto di demineralizzazione suddiviso in tre stadi un primo stadio di pretrattamento una fase di demineralizzazione ad osmosi inversa ed un finissaggio a letto misto Ciascuna di tali fasi produce degli spurghi che sono inviati o direttamente alla vasca di raccolta scarichi di impianto VSC02 o fatti transitare attraverso un vasca di neutralizzazione VSC03 ed inviati successivamente alla medesima vasca di raccolta scarichi di impianto Lo scopo di interporre una vasca di neutralizzazione quello di evitare accidentali versam
203. ve di avviamento con rifiuti prove di funzionamento di tutti i dispositivi installati marcia provvisoria 2 Durante i 60 giorni di cui al comma precedente il Gestore autorizzato alle emissioni della Linea 3 punto di emissione E11 con l obbligo di a alla data di messa in esercizio il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni e la registrazione dei dati monitorati deve essere operativo b interfacciare ovvero collegare tramite modem e o internet il sistema di elaborazione automatico dei dati con ARPA secondo quanto definito al successivo D 2 3 3 c la gestione dell impianto dovr essere tale da non causare situazioni di pericolo danno all ambiente e alla salute d impedire l alimentazione dei rifiuti nei seguenti casi all avviamento finch non sia raggiunta la temperatura minima in camera di postcombustione di 850 C qualora la temperatura della camera di postcombustione scenda al di sotto della temperatura di 850 C la linea di trattamento fumi deve essere attiva e predisposta per il funzionamento ottimale 3 Trascorsi i 60 giorni di cui al comma 2 il Gestore provvede a nei primi venti giorni all esecuzione di almeno tre campionamenti discontinui delle emissioni in atmosfera per tutti i parametri per cui il D Lgs 133 05 prevede un valore limite di emissione valori semiorari orari otto ore e ne verifica il rispetto b alla comunicazione entro 40 giorni degli esiti degli au
204. zione dell aria di combustione e del eventuale ricircolo dei fumi Conforme Migliorare il recupero di calore dai fumi riducendone al minimo la temperatura con economizzatori dotati di opportuni sistemi di pulizia si pu scendere fino a A Conforme 130 140 C Aumento della temperatura e della pressione del vapore surriscaldato inviato alla turbina i valori massimi raggiungibili attualmente sono 450 C e 60 bar i valori Conforme pi utilizzati sono 400 C e 40 bar e minimizzazione della pressione nel condensatore per migliorare il rendimento elettrico 52 Le caratteristiche progettuali dell impianto sono aderenti alle definizioni delle MTD Impiego di leghe speciali resistenti alla corrosione ad alta temperatura Conforme Utilizzo di sistemi di pulizia che riducano la presenza e l accumulo di polvei 2 DE I nella caldaia Conforme Sono stati previsti sistemi di pulizia a martelli Impiego dell energia Ute nze energetiche Identificazione ed accurata analisi recuperata delle possibilit di utilizzo dell energia Conforme L Energia elettrica ceduta alla rete di distribuzione mentre quella termica viene recuperata per usi interni Impiego dell energia Teleclimatizzazione Massimizzare ove possibile l impiego dell energia termica recuperata per usi di teleriscaldamento invernale e condizionamento estivo Conforme L Energia termica attualmente uti
205. zione Controllo dei rifiuti in ingresso Le procedure di accettazione all impianto devono garantire che i rifiuti in ingresso siano compatibili con le tipologie di trattamento presenti ed eventualmente e La divisione Ambiente di HERA spa ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale che prevede idonee procedure prevedere operazioni a monte come raccolta differenziata selezione e o Conforme e Ilsito dotato di un impianto di preselezione pretrattamento Deve essere previsto un rivelatore di radioattivit in ingresso all impianto che Il sito dotato di un sistema di rilevazione della radioattivit ed inoltre stata prevista una permetta di individuare materiali radioattivi eventualmente presenti tra i rifiuti Conforme apposita procedura gestionale qualora si determinino episodi di positivit Stoccaggio AI fine di garantire che le operazioni di stoccaggio non generino rischi in relazione La differenziazione di aree non stata ritenuta necessario in quanto le varie tipologie di alle caratteristiche chimico fisiche delle differenti tipologie di rifiuti devono essere Non presente rifiuti che saranno conferiti in fossa non presentano caratteristiche di incompatibilit previste aree di stoccaggio distinte in funzione della tipologia dei rifiuti reciproche e pertanto hanno ragione di essere stoccati in modo separato La fase di stoccaggio dei rifiuti grezzi deve seguire una programmazione i i ss TEU Bre ha prog Co
206. zione suoi otometri ug Nmc e prova programma composti co automatic automatic ta in totale a a 138 Gestione sistemi di monitoraggio in continuo alle emissioni in atmosfera Tarature Calibrazioni e analisi sostitutive Ossigeno 02 1 Vapore acqueo H20 1 Polveri totali 1 Sostanze organiche sotto forma di gas vapori espresse come carbonio organico totale COT 1 Acido cloridrico 1 Acido 1 fluoridrico Vedi punto 10 D2 3 3 Vedi punto 6 e 10 D2 3 3 Vedi tabella metodi di analisi di riferimento Eventuale controllo Ispezione programma ta Eventuale controllo Ispezione programma ta Eventuale controllo Ispezione programma ta Eventuale controllo Ispezione programma ta Eventuale controllo Ispezione programma ta Eventuale controllo Ispezione programma ta Eventuale Ossidi di controllo zolfo 1 Ispezione come programma SO2 ta Eventuale Ossidi di controllo azoto 1 Ispezione come programma NO2 ta Eventuale Monossid controllo o di 1 Ispezione carbonio programma CO ta Eventuale Biossido controllo di Ispezione carbonio programma CO2 ta Eventuale Ammonia controllo ca 1 Ispezione come programma NH3 ta Mercurio Eventuale
207. zzare una reazione di neutralizzazione parziale delle sostanze acide Il filtro a maniche immediatamente a valle consente l abbattimento dei componenti solidi inquinanti dalla corrente gassosa ceneri volanti e PCR convogliati poi agli appositi sili di stoccaggio ATO Nel secondo reattore si ha invece l iniezione di bicarbonato di sodio allo scopo di completare le reazioni di neutralizzazione degli inquinanti acidi nel filtro a maniche si ha poi la separazione dalla corrente gassosa dei prodotti solidi di reazione PSR poi avviati a stoccaggio Si ha infine il processo di riduzione catalitica degli ossidi di azoto e diossine residuali SCR garantito da un preriscaldatore fumi che utilizza il vapore di caldaia una batteria di ugelli per l iniezione di soluzione ammoniacale e un reattore a funzionamento catalitico La corrente gassosa cos depurata immessa in atmosfera a mezzo di un condotto verticale ad una altezza di 60 m dal suolo Gli sfiati dei sili di stoccaggio del materiale polverulento proveniente dai 2 sistemi di abbattimento a filtri a maniche PSR e SCR sono convogliati al forno come aria primaria di combustione Altrettanto avviene per i sili delle materie prime a parte i 2 serbatoi di soluzione ammoniacale durante il caricamento e le altre fasi l aria in eccesso viene aspirata e convogliata verso la linea di incenerimento I 2 serbatoi di soluzione ammoniacale utilizzata nei processi SNCR e SCR sono asserviti ad un
208. zzato Protossido d azoto Ell o ispezione programmata Rilascio annuale calcolo Annuale Controllo reporting Periodico Rapporto di campionamento annuale f 3 mesi f f Benzene Ell trimestrale prova ispezione programmata Rilascio annuale calcolo Annuale Controllo reporting Cadmio tallio e Periodico Rapporto di campionamento annuale Ell 3 mesi loro composti trimestrale prova ispezione programmata 129 in totale Rilascio annuale calcolo Annuale Antimonio arsenico Periodico Rapporto di 3 mesi piombo cromo trimestrale prova cobalto rame Controllo reporting manganese nichel f Ell campionamento annuale vanadio zinco e Rilascio annuale calcolo Annuale ispezione programmata stagno e loro composti Gn totale DO f Periodico Rapporto di Controllo reporting Diossine furani 3 mesi E11 trimestrale prova campionamento annuale I TEQ e Rilascio annuale calcolo Annuale ispezione programmata Periodico Rapporto di Controllo reporting PCB 3 mesi j Ell trimestrale prova campionamento annuale UK COT f Rilascio annuale calcolo Annuale ispezione programmata Periodico Rapporto di Controllo reporting 3 mesi IPA E11 trimestrale prova campionamento annuale Rilascio annuale calcolo Annuale ispezione programmata 130 Inquinanti monitorati E3 E5 Rapporto di Portat Nmc h E3 E5 Annuale Annuale a prova 7

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