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gli archivi diocesani dell`emilia romagna

1. tutti gli Atti processi e scritture fabricate e sentenze date tanto nel le Cause Civili quanto Criminali 4 tutte le collationi de gli Ordini con le Scritture quinternetti e pol licini delli requisiti e patrimonij si faccia ancora la nota di quelli che saranno Cresimati e del libro del battesimo nella Citta 5 tutte le Visite che saranno fatte da Noi o da Nostri deputati 6 tutti gli Editti che sono in osservanza o saranno di Nostro ordine promulgati 7 tutte quelle cose che nella Nostra Cancellaria saranno notate di stintamente pertinenti a Regolari si come tutte le scritture licenze per vestir Monache amp altre pertinenti a quelle 8 tutte le Chiese Oratorij e luoghi pij e beneficij d ogni sorte con le rendite loro amp sito facendo mentione anche de gl istromenti delle loro fondationi 46 9 10 11 12 13 14 gl istromenti delle Consecrationi o Reconciliationi delle Chiese amp Cimiterij amp anche gli Inventarij delli beni delle medesime Chiese e Be neficij rinovando sempre i confini se saranno mutati si come anco ra si dovr fare de gl Inventarij de beni delle Compagnie amp d altri luo ghi pij tutti gli Istromenti che saranno fatti per cose pertinenti alle Chie se Beneficij Oratorij Compagnie e loro beni o cose spirituali o an ness
2. 194 esempio attivare in determinati punti un link con SIUSA o con Pergamo Puglia per la consultazione diretta dei dati correlati Prima di concludere vorrei far notare che se con i progetti AQP si sono risolti molti dei problemi che preoccupavano da tempo i responsabili degli Archivi storici delle Diocesi sopra menzionate non stato possibile a causa dei ristretti limiti temporali un anno concessi agli operatori dell Impresa in caricata di eseguire i lavori di ricostruire con la dovuta accuratezza la sto ria istituzionale di tutti i soggetti produttori degli oltre 220 complessi archivi stici trattati al fine di corredare gli strumenti di ricerca e i siti web del neces sario apparato informativo Non ha giovato al buon esito delle operazioni di riordinamento di alcuni fondi archivistici neanche l aperta ostilit di qualcuno dei direttori o respon sabili degli Archivi diocesani assolutamente contrario al ripristino dell ordi ne originario in cui tali fondi erano chiaramente strutturati Nonostante i limiti cui ho solo accennato il Sistema degli Archivi dioce sani pugliesi funziona perch garantisce la consultazione anche a distanza dei dati Potrebbe funzionare anche meglio se tutti i responsabili degli Archivi fossero disposti a gestire con una pur minima competenza informatica il nuo vo Sistema anche allo scopo di implementarlo e di garantirne la sicurezza La consultazione dei fondi documentari
3. Ar chivio 1 Il trasferimento nella nuova sede Sul colle di Covignano in localit San Fortunato nel sito dell Antica Abbazia di Scolca stato costruito il nuovo Seminario Vescovile vi sono state collocate la sede dell I S S R Alberto Marvelli e la sede della Biblioteca e dell Archivio Locali e at trezzature sono nuovi costruiti secondo i dettami di una fruizione pi si cura L inaugurazione ufficiale avvenuta appena il 13 settembre scorso in atto l attivazione graduale delle normali attivit All Archivio sono dedicati tre ambienti di uso esclusivo con ingresso proprio una saletta adibita esclusivamente alla consultazione dei documenti 223 2 Il 9 marzo scorso il Vescovo Mons Mariano De Nicolo con suo decre to ha dato un nuovo assetto alla Biblioteca del Seminario e all Archi vio La Biblioteca e l Archivio Storico diocesano costituiscono la Biblio teca Diocesana Mons Emilio Biancheri La Biblioteca Diocesana Mons Emilio Biancheri dovr diventare un polo di eccellenza nel territorio ri minese al servizio della formazione teologica dell animazione culturale della valorizzazione e del recupero del patrimonio religioso ed artistico luogo di riferimento per sostenere specifici progetti di ricerca nell ambi to della storia riminese delle scienze teologiche e religiose del rappor to tra arte e fede a partire dal territorio stesso A tale fine si potranno atti vare semi
4. Archivio della Curia vescovile di Fidenza Origine L archivio della curia vescovile di Fidenza molto antico riu nisce anzitutto l archivio della collegiata di S Donnino il patrono di Fi denza Borgo San Donnino fino al 1927 S Donnino cubicularius del l imperatore Massimiano il 9 ottobre 293 l anno convezionale per la sua fede cristiana viene decapitato al fiume Stirone presso Fidentia lat tuale Fidenza Sulla tomba del martire Donnino posta nell area cimite riale del municipio romano il vescovo di Parma fa erigere probabilmen te nel IV secolo una basilica come si legge nel passio parmense basili cam ibidem construere decrevit Gi nella tarda romanit si forma attor no alla chesa cimiteriale del martire Donnino un nuovo nucleo che nel l Alto Medioevo viene chiamato Borgo San Donnino la citt pagana dimenticata e abbandonata Storia Nel Medioevo nei secoli XII e XIII i comuni di Parma Piacen za e Cremona si contendono con violente contese Borgo San Donnino ambito soprattutto per la sua posizione strategica di Porta della Via Francigena In seguito i gravosi passaggi degli eserciti fino al sec XIX gli incendi e le distruzioni hanno disperso i documenti antichi della col legiata di S Donnino Nei secoli XV e XVI sia in campo religioso che in quello civile Borgo San Donnino porta avanti una contesa su diritti e privilegi contro Parma per ottenere il titolo di citt e l autonomi
5. Filtiae litterarum diversarum et monialium 1600 1710 14 bb Carte varie secc XVex XVIII 300 bb da riordinare Concursus paroeciarum sec XVIII 2 bb da riordinare Casus morales sec XVIII 2 bb da riordinare 159 Cancelleria Contemporanea Editti 1795 1860 4 bb Relatio status ecclesiae 1803 1 reg Vescovo 1795 1860 75 bb Vicario cancelliere 1795 1837 42 bb Minutario 1826 1835 6 regg Vicario 1838 1864 2 regg 32 bb Cancelliere 1838 1860 23 bb Registri vari 1756 1950 58 regg da catalogare Istrumentieatti 1795 1949 51 regg Testimonialie certificati 1843 1945 3 regg Rescritti 1812 1955 14 regg Bollario 1848 1947 1 reg Concorsi parrocchiali 1796 1950 1 reg 21 bb da riordinare Sinodi 1825 1962 1 b 7 libri Visite pastorali 1796 1990 80 regg bb 11 Testamenti 1815 1859 5 regg Ufficio amministrativo 1886 1990 42 regg da catalogare Indice matrimoni 1883 1956 3 regg Pratiche matrimoniali 1919 1956 119 bb da catalogare Carteggio 1861 2000 140 bb da riordinare Giudiziario Moderno Libri actorum civilium 1523 1800 408 regg Libri depositionum testium civilium 1591 1717 44 regg Scritture prodotte nelle cause civili ordinarie 1590 1800 51 bb Libri actorum in causis commissariis 1581 1652 27 regg Scritture prodotte nelle cause civili commissarie
6. Libri canonici dove sono registrati gli atti di battesimo cresima matrimonio morte e sta to delle anime 135 elementi e modalita descrittive in perfetta conformita agli standard descrittivi propri dei diversi ambiti condivide elementi comuni che costituiscono il con testo in cui ogni oggetto culturale nasce e si colloca Sulla base di quanto stabilito dalle ISAAR relativamente alla distinzio ne tra la descrizione del soggetto produttore dalla descrizione del bene Ecu mene ha creato un modello concettuale in grado di distinguere la descrizione del soggetto produttore in descrizione dell entita in quanto tale e descrizione della relazione Ogni bene condivide con gli altri tipologie di relazioni pro duzione conservazione committenza entit enti persone famiglie luoghi aree amministrative Il sistema cos in grado di tenere distinte le tipologie di relazione col fine ultimo di presentare unitariamente il contesto in cui i beni nascono nel quale ogni utente pu ricercare informazioni in maniera integrata sul patrimo nio culturale della Chiesa all interno di questo grande sistema che doveva collocarsi la sperimen tazione del software CEIAr che per dichiarazione esplicita degli stessi autori Si propone come uno strumento di lavoro in grado di supportare l archivista nello svolgimento di tutte quelle operazioni che implicano la descrizione ai pi svariati livelli di dettaglio di materiale di interesse stor
7. e si ringrazia per l instancabile lavoro di segreteria Alessandra Alberici e so prattutto si ringraziano i tanti relatori susseguitisi nel tempo che hanno cor risposto gratis con slancio passione e dispendio di tempo a questo proget to facendo s che le edizioni di questi atti divenissero una premessa spesso necessaria per affrontare gli archivi ecclesiastici sotto ogni aspetto facendo s che essi fossero il risultato di un percorso di incremento della conoscenza forse meno causale di quanto perfino coloro che l hanno fatto sarebbero por tati a credere 18 Cfr F M D AGNELLI A Di SANTE M T Rizzo Il progetto informatizzato di riordino e inventariazione degli archivi ecclesiastici proposto dall Ufficio Nazionale per i beni cul turali ecclesiastici in Cum tamquam veri Gli archivi conventuali degli ordini maschili cit pp 105 121 25 Mons Gumo VIGARANI LORENZO PONGILUPPI L Archivio della Curia diocesana arcidiocesana di Modena Nonantola Presso molte chiese locali italiane si affermata la dizione Archivio diocesano o Archivio storico diocesano o Archivio storico della Dioce si a indicare quasi sempre l istituto che per motivi di praticit concentra in un unica sede conservativa i principali archivi storici della diocesi in pri mo luogo l Archivio della Curia episcopale e quello del Capitolo della cat tedrale a volte anche gli archivi storici delle p
8. 76 ANDREA BELTRAMI P Archivio della Curia vescovile di Carpi Anche prima della costituzione della diocesi 1 dicembre 1779 la chie sa di Carpi ha sempre mantenuto un proprio governo spirituale che sotto la giurisdizione dell arciprete ordinario garantiva il funzionamento della Prela tura Nullius soggetta direttamente alla Santa Sede pur essendo legata alter nativamente al vescovo di Reggio e di Modena per le ordinazioni sacerdota li e le questioni pastorali ed amministrative Dal XVI al XIX secolo diverse parrocchie e rettorie appartenenti soprattutto alle diocesi modenese e reggia na sono state aggregate alla chiesa carpense con il conseguente passaggio dei beni comprese le carte d archivio Nei secoli tali annessioni hanno costituito un patrimonio documentario che stato conservato ed arricchito da aggiunte e aggiornamenti creando un fondo prezioso per memoria e consistenza A seguito delle soppressioni napoleoniche 1797 l archivio viene trasfe rito a Modena L attuale risulta pertanto parte di un complesso pi vasto re stituito in parte nel 1815 dal duca Francesco IV Presso l Archivio di Stato di Modena conservato un deposito di 40 buste e 12 registri 1502 1740 uni tamente a materiale riguardante la Mensa vescovile Enti vari e Congregazio ni religiose I documenti rimasti o ritornati a Carpi avevano in precedenza trovato si stemazione in una stanza della curia vescovile attigua alla cancelleria ub
9. 9 RIMINI 9 MODENA 9 PARMA 10 RAVENNA 81 PIACENZA 14 Fig 1 Accessi al forum dei beni archivistici degli archivi diocesani dell Emilia Romagna ri levamento dei dati da gennaio 2005 a 15 dicembre 2007 120 Gli archivi dell Emilia Romagna si sono serviti sia dell assistenza tec nica che di un confronto sui contenuti In particolare dall avvio del progetto ad oggi sono stati effettuati trentacinque contatti telefonici e interventi di cui uno on site La pratica all utilizzo dell assistenza va incentivata poich lo strumento principale di comunicazione per rimuovere motivi di blocco del la voro 0 incomprensioni applicative Ben vengano quindi i contatti e lo scam bio di informazioni Diocesi Contatti o interventi di assistenza CESENA 4 FAENZA 1 FORL 5 IMOLA 3 PARMA 5 RAVENNA 11 1 on site REGGIO EMILIA 1 SAN MARINO 4 Totale 35 Tabella II Quadro riassuntivo degli interventi di assistenza o contatti per gli archivi diocesa ni dell Emilia Romagna Casi di assistenza 4 FAENZA 1 REGGIO EMILIA 1 FORLI 5 PARMA 5 Fig 2 Quadro riassuntivo degli interventi di assistenza o contatti per gli archivi diocesani del l Emilia Romagna 121 Altra cosa guardare nel dettaglio i servizi erogati attraverso la rete in tranet L abitudine a far uso degli strumenti offerti attraverso la rete VPN os sia protetta non consolidata negli a
10. a 1648 1853 1861 1967 1524 1553 1714 1938 1953 1962 1605 1836 1841 1972 1877 1971 1903 1975 1877 1971 1903 1975 1600 1787 1803 1850 1877 1757 1951 1967 1822 1949 1700 1861 1880 1958 1600 1824 1841 1920 1600 1839 1841 1870 1878 1962 1500 1840 1840 1910 1623 1818 1823 1906 1646 1812 1600 1934 1841 1916 1500 1800 1824 1911 1500 1762 1810 1911 1600 1920 1600 1910 1600 1852 1866 1971 1600 1906 81 24 235 26 27 28 29 30 al 32 33 34 35 36 37 38 39 40 4l 42 43 44 45 S Martino Secchia S Martino Secchia S Martino Spino Migliarina Mirandola Mirandola Mirandola Mortizzuolo Novi Novi Panzano S Possidonio Quarantoli Quartirolo Rolo Rolo Rovereto Rovereto Tramuschio Vallalta Capitolo Cattedrale Capitolo Cattedrale a b a b a b a b a b a b a b a b a b a b a b a a b a b a b a a b a b a b 1500 1800 1804 1874 877 1950 1500 1853 1820 1911 1600 1839 1842 1931 1800 1840 1840 1855 1855 1900 1880 1952 1631 1929 1871 1962 1500 1873 1877 1912 1500 1840 1840 1875 1883 1974 1600 1857 1870 1954 1600 1875 1877 1924 1400 1800 1807 1913 1922 1971 diverse 1839 1858 1860 1939 1954 1976 1600 1851 1822 1874 1841 1921 1877 1972 1811 1872 1877 1973 1600 1839 1841 1914 1604 1799 1818 1892 1123 1797 1
11. buone prati che insomma si continuano a vedere a volte elenchi chiamati inventa ri elenchi con commistioni di materiale librario e documentario si continua ad incontrare mancanza di sensibilit per la descrizione delle strutture d ar chivio e per la storia delle istituzioni che sono oggi la vera sostanza del lavo ro archivistico scientificamente pi avanzato nonch l attardarsi su forme di erudizione storiograficamente superate Ma su questi versanti si crede il grande progetto archivistico dell Ufficio Nazionale per i Beni Culturali del 17 G Tomasi DI LAMPEDUSA Il Gattopardo Milano 1958 e successive edd p 232 24 la Conferenza Episcopale Italiana cos solidamente fondato ed attualmen te in corso potr rappresentare un istanza di formazione e di aggiornamento mobile e pervasiva Infine un ultima annotazione per ricordare che questo bilancio per sonalmente per chi scrive anche un commiato dopo undici anni di cura de gli atti perch era semplicemente giusto ed opportuno passare la mano dopo tante esperienze redazionali sempre formative e qualche volta defatiganti Si ringraziano quindi qui tutti gli amici 1 colleghi e i maestri del Comitato scien tifico del Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano Mo denese in rigoroso ordine alfabetico Gianna Dotti Messori Euride Fregni Nina Maria Liverani Maria Parente Giuseppe Rabotti Gilberto Zacch
12. di richieste da parte di organi ministeriali o periferici dell Istituto di statistica ecc La Guida dar piena visibilit agli istituti culturali ecclesiastici e ne age voler naturalmente la fruizione costituendo un primo livello informativo che andr ad ottimizzare i contatti e le richieste di informazioni attualmen te pervenute agli istituti da parte di utenti e curiosi I dati relativi agli istituti integreranno e contestualizzeranno il capillare lavoro di rilevamento del pa trimonio ecclesiastico ormai da anni all attenzione delle diocesi e degli altri enti religiosi 132 LictA MELONI L Archivio storico diocesano di Iglesias e la partecipazione alla fase di sperimentazione del software CEIAr La lettera circolare della Pontificia Commissione per i beni culturali del la Chiesa La funzione pastorale degli archivi ecclesiastici ha affermato con forza l importanza di un accurata conservazione degli archivi ecclesiastici perch ritenuti strumenti privilegiati per la realizzazione della nuova evange lizzazione e allo stesso tempo strumenti primari ed essenziali per la promo zione della cultura del territorio Essi si configurano come luoghi della memoria storica delle realt locali solo nella misura in cui sono in grado di rendere accessibile la memoria sto rica delle diverse istituzioni alle quali sono legati Per questo motivo da diversi anni 1 Archivio Storico Diocesano di Igle sias si fatto pro
13. il vero Archivio di cui parler ampiamente il dott Milo Spaggiari 43 Il triennio giacobino 1796 1799 cre grossi problemi al vescovo Fran cesco Maria d Este che dapprima fugg a Rubiera poi ritornato a Reggio spesso si allontanava per recarsi a Nonantola di cui era tutt ora abate L Archivio per una disposizione governativa che voleva la concentra zione nell Archivio Comunale di tutti gli archivi ecclesiastici rischi di es sere trasferito e depauperato come avvenne per quelli dei monasteri ed enti ecclesiastici ma per l enorme quantit di fondi non si fece in tempo a traslo carlo Fu una vera fortuna poich al dire dei sovrintendenti regionali uno dei pi completi e ordinati della Regione L ultimo ordinamento fu voluto dal vescovo Guido Rocca 1873 1886 che ne fece fare anche il voluminoso in ventario che tutt ora serve nonostante il trasloco fatto al tempo della Prima Guerra Mondiale dalle quattro stanze in cui era sistemato al grande salone so pra la Curia 44 Mo SPAGGIARI L Archivio vescovile di Reggio Emilia secc IX XX Premessa L archivio vescovile di Reggio Emilia la cui documentazione copre l ar co cronologico dal sec IX ad oggi si trova attualmente allogato in un enor me vano di 14 20 x 10 x 8 mt all ultimo piano del palazzo vescovile al cui centro sbocca la scala di accesso La documentazione generalmente condi zionata in filze collocata in scaffalature
14. la Relatio ad li mina del 1728 e alcune bolle Si segnala inoltre che singoli documenti sono stati editi in appendice a pi saggi La pubblicazione di altre fonti d archivio stata pure favorita dalle ce lebrazioni del bicentenario della morte di Pio VI 1799 1999 e dell elezione di Pio VII 1800 2000 34 In data 11 luglio 2001 la Sovrintendenza Archivistica per l Emilia Ro magna ha emanato in considerazione del notevole interesse storico il decre to di notifica per l Archivio della Diocesi di Cesena Sarsina quale fonte venuti gli atti di un processo per eresia contro un giovane di Roversano L archivio storico della diocesi svela superstizioni del 600 in Corriere di Cesena 28 giugno 2004 26 Sarsina stata unita aeque principaliter a Cesena con decreto della Sacra Congregazio ne dei Vescovi n 918 86 in data 30 settembre 1986 Non si presa in considerazione in que sta sede l opportunit di parlare dell archivio della ex Diocesi di Sarsina per essere gi sta to oggetto di una comunicazione da parte di M Mengozzi L archivio della diocesi di Sarsi na in Problemi di conoscenza e di integrazione gli archivi delle diocesi aggregate decen trate e soppresse a cura di E ANGIOLINI Centro studi interregionale sugli archivi ecclesia stici n 7 Fiorano 2003 pp 289 305 27 M Mengozzi a cura di Storia della Chiesa di Cesena Cesena 1999 28 C Riva Gli archivi ecclesiastici ivi
15. ro mese di Aprile anno corrente Dopo avere determinato le procedure sulle cause affari ed atti di volontaria giurisdizione civili e sulle cause criminali viene definito l organico e le competenze della cancelleria vescovile oltre al cancel liere sono previsti due aggiunti cio due impiegati addetti rispettiva mente per gli affari ecclesiastici e per l archivio Al primo compete la tenuta dei registri di protocollo e la riscossione di tutte le tasse di can celleria al secondo coadiuvato all occorrenza da uno scrittore com pete il rilascio di copia autentica di tutti gli atti della cancelleria e l or dinata tenuta dell archivio Per questa ultima mansione si specificano dettagliatamente le modalit esecutive 5 L Archivista metter all Archivio nei rispettivi Fascicoli le Posizioni tutte degli Oggetti Civili Ecclesiastici e di volontaria Giurisdizione a questo effetto il Cancelliere l Aggiunto agli affari Ecclesiastici ed il Sostituto civile dovranno contro Ricevuta rilasciare i loro Fascicoli nell Archivio ove saranno collocati regolarmente e fedelmente custo diti per ogni occorrenza In ogni fascicolo posto in Archivio dovr l Ar chivista notare nella parte superiore di esso Fascicolo il numero pro gressivo d Archivio ed a tergo del medesimo gli Atti e documenti ivi contenuti col loro numero progressivo I fascicoli da riporsi in Archivio si conserveranno in tante casse di car tone e questi sara
16. vescovile la documentazione da questi prodotta inizi ad essere conservata presso la curia stessa e ci pro prio in ragione della mutata funzione dei notai al servizio dell amministra zione diocesana nasceva allora la moderna forma dell archivio sedimen to Certamente la trasformazione non avvenne in modo traumatico le due tipologie archivistiche archivio thesaurus e l archivio sedimento convissero per decenni in forme pi o meno accentuate a seconda delle sin gole realt locali L atto finale di questa svolta data l epoca tridentina I pochi accenni del Concilio di Trento alle modalit di conservazione dei documenti ecclesiasti ci costituirono l occasione di una elaborazione delle leggi sugli archivi ec clesiastici sinodi e concili provinciali diedero indicazioni pratiche sull ordi namento e sulla conservazione degli archivi ecclesiastici nei loro territori da segnalare al riguardo l opera di Carlo Borromeo arcivescovo di Milano 1560 1584 Seguendo lo spirito del Tridentino egli svilupp gli accenni archivistici conciliari mediante decreti di sinodi diocesani e concili provinciali fin dal 15654 L attivit di Carlo Borromeo nella 4 Cf H L Horrmann De influxu Concilii Tridentini in archiva ecclesiastica in Apollina ris 20 1947 242 263 Inem De S Carolo Borromaeo qua Archivorum sanctificatore Ro mae 1961 IDEM De evolutione legislationis archivisticae inde a
17. 1800 1960 26 bb Dozzene 1812 1825 2 regg Magazzino 1812 1818 5 regg Cabreo 1825 1 reg Cibarie 1837 1843 5 regg Societ beni 1870 1906 13 regg Legati 1874 1965 7 regg Giuspatronato 1879 1897 1 reg Cassa ecclesiastica 1898 1912 1 reg Carteggio amministrazione 1800 1960 32 bb Protocollo 1880 1932 2 regg Registro dei voti 1905 1957 7 regg Diari 1911 1922 4 regg Azienda agraria 1910 1972 73 regg Giornale 1933 1960 4 regg Bilancio 1934 1954 20 regg Eredit Aguselli Inventario beni 1825 1 reg Censi 1827 1843 6 regg Bestiame 1827 1843 3 regg Magazzino 1827 1840 3 regg Lavoratori 1838 1843 2 regg Rendiconti mastri 1828 1892 19 regg 165 Collegio dei Giuristi Atti 1667 1801 10 regg Borse 1660 1725 3 regg Partiti 1699 1799 1 reg Entrate 1743 1800 1 reg Privilegi 1645 1797 1 reg Statuti 1767 1 reg Carteggio 1703 1799 7 bb Privati Aurelio Tiberti Amministrazione 1546 1558 1 reg Romolo Gennari Decisioni di Merlino 1622 1642 2 regg Repertorii legalis senza data 6 regg Allegationes iuris senza data 5 regg Pratica civilis 1682 1 reg Processo per contrabbando 1645 1646 1 reg Soprintendenza a Montiano e Roncofreddo 1644 1645 1 reg Resoconto missione a Lugo 1647 1648 1 reg Testamento 1689 1 fasc Codicilli 1691 1 fasc Mercanti Ca
18. Associazione nata nel 1868 per unire le forze cattoliche in un momento storico in cui il regno d Italia da poco formato vessava la chiesa e le sue istituzioni Col tempo ebbe larghissima diffusione formando comitati in ogni parrocchia con risvolti anche sociali Da questo momento in poi il movimen to sempre stato presente nelle diocesi e nelle parrocchie per collaborare con il clero in tutte le attivit Si tratta di un archivio aggregato proveniente da gli uffici diocesani dell Azione Cattolica Il fondo si presenta ammassato per terra in completo disordine e di difficilissima consultazione Non se ne com prendono n la struttura n la suddivisione in serie e sottoserie Allo stato attuale ammonta a circa 12 metri lineari di documentazione Sezione VI Affari giudiziari a Processi di beatificazione Vedi alla sezione IV Attivit sacramentale e liturgica punto g Sacre Re liquie b Cause matrimoniali filze 28 secc XVI XXI Questa serie formata da un carteggio molto esiguo reativo a matrimo ni segreti separazioni e legittimazioni non ha una struttura propria e la mag gior parte della documentazione relativa ripartita in altre serie dell archi vio Per affari attinenti a questa materia occorre perci consultare soprattut to le seguenti serie Processi Criminali per cause che trattano tradimenti violenze e mal trattamenti sul coniuge Dispense Matrimoniali per problemi legati alla celebrazione
19. Dal 1998 reso autonomo dalla Cancelleria dotato di un direttore respon sabile e di un apposito regolamento l Archivio Storico Diocesano rispon de alle esigenze e alle funzioni che gli competono in quanto istituto deputa to a svolgere funzione di tutela nei confronti dei beni culturali che custodi sce igiene climatizzazione sicurezza per il materiale documentario dispo nibilit abitabilit dignit degli spazi riservati al riordino all inventariazio ne e alla consultazione Questi gli interventi che hanno permesso di fare grandi passi soprattutto in ambito di consultazione il cui incremento infatti per l archivio storico un elemento ineludibile della sua economia gestionale poich far conoscere la consistenza dei fondi archivistici e incentivarne lo studio inducono ad ele vare il grado di valorizzazione del patrimonio posseduto ponendolo al servi zio della cultura Ma l accesso e la consultazione presuppongono innanzitutto l ordina mento della documentazione e la redazione degli inventari dei singoli fondi come dispongono i cann 486 3 e 491 1 Rientra cos tra i risultati pi lu singhieri del nostro lavoro l ordinamento dell intero patrimonio documenta rio dell archivio della Curia per il quale con i contributi del Ministero per i Beni Culturali e con la preziosa collaborazione della Soprintendenza Archivi stica per la Sardegna stato possibile produrre sia in formato elettronico che nella cl
20. Il contenuto risale in alcune parti al sec XII Il redattore del 1512 ha accolto testi pi antichi e li ha fusi con altri di pi recente composi zione Nelle carte lasciate vuote hanno trovato posto interventi successivi che giungono fino alla seconda met del XIX secolo 111 Contestualizzazione del materiale documentario La Biblioteca ausiliaria dell archivio Per il lavoro di ricerca e per una migliore valorizzazione dei documen ti conservati negli archivi sono utili i sussidi bibliografici sono vantaggiosi allo studio dei documenti in quanto ne forniscono il contesto storico Infat ti ogni documento va inserito nel proprio contesto da cui riceve pieno valo re storico Il cospicuo stanziamento assegnato all archivio di Bobbio dalla Provin cia di Piacenza nel 1999 stato utilizzato per l acquisto di opere per la co noscenza storico giuridica delle istituzioni ecclesiastiche e opere generali che illustrano la storia della Chiesa Promozione della ricerca storica Sedi privilegiate della memoria storica della Chiesa locale gli archivi diocesani hanno ispirato ricerche storiche in collaborazione con istituti spe cializzati di universit statali e hanno promosso l edizione di studi inseren dosi nei processi creativi della cultura Gli Archivi Storici Diocesani in collaborazione con l Universit degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro hanno promosso lo studio sui materiali lapidei e fittili d
21. Istituto diocesano per il sostentamento del clero il Collegio dei consultori la Commissione d arte sacra e l Ufficio schedatura del patri monio culturale la Caritas le nuove articolazioni ecclesiali e pastorali le as sociazioni ed i movimenti e cos via tutti archivi di enti caratterizzati da ap procci verso la documentazione diversi da quelli tradizionali e per certi aspet ti pi delicati oltre al fatto di trovarsi ad operare soprattutto quelli contabili in contesti altamente automatizzati A Faenza inoltre ancora arretrata l ope ra di deposito degli archivi storici delle parrocchie diocesane da auspicar si non tanto in nome di un puro concentrazionismo quanto piuttosto perch lo stato di conservazione di molti di essi pare non sia proprio ottimale Infine pare auspicabile che l Archivio Diocesano si ponga come vero e proprio sog getto coordinatore di tutto il sistema documentario ecclesiastico di cui fac ciano parte ad esempio il Capitolare quello del Seminario del Collegio dei Parroci Urbani ma soprattutto la Biblioteca Cicognani del Seminario Non solo il Diocesano ma tutti gli archivi ecclesiastici faentini sono ancora da co noscere nel loro potenziale formativo che si stima sia davvero enorme Per questo si ritiene che un progetto articolato teso al recupero della memoria del la comunit ecclesiale diocesana intesa nell accezione pi ampia del termine per quanto difficile ed oneroso sia non solo necessa
22. Memorie degli scrittori ravennati 1 Ravenna 1769 p 414 gt G L AMADESI In antistitum Ravennatum chronotaxim opus posthumum 1 Faventiae 1783 p LXXXVI omnes alias scripturarum chartas in plurimos tomos distribuimus earu mque etiam indicibus iam iam perfecti A TARLAZZI Memorie sacre di Ravenna Ravenna 1852 pp 26 76 Il primo volume del Pascoli reca la data 1788 181 sommario con la definizione dei fondi e di molte delle serie oltre le principa li con un riguardo particolare al materiale sino a tutto il sec XVIII Fu cos possibile aprire l Archivio alla consultazione degli studiosi nei primi tempi su preventiva richiesta e quindi dall anno 2000 in quattro giorni di ogni set timana Da quegli anni l attivit dell Archivio non ha pi conosciuto soste e in parallelo con l accoglimento e l assistenza ai frequentatori della Sala di stu dio via via in continuo aumento molti sono stati i lavori archivistici compiu ti secondo quanto gi indicato nel 19935 e poi nel seminario dello scorso maggio piuttosto da considerare quanto profondi e impegnativi siano stati i mutamenti nella vita di un istituto archivistico la cui documentazione trascen de largamente i confini della citt e altres della diocesi da quando si ve rificata la possibilit di una sistemazione completamente rinnovata e quindi di iniziare a rispondere alle esigenze di una consultazione continuativa Con l ape
23. Sezione Quarta l 2 Miscellanea Miscellanea 89 eS ON Se I 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 2T 28 29 30 31 32 33 34 dd 36 37 38 39 40 Al 42 Miscellanea 1835 1840 Miscellanea 1841 1851 Calamita pubbliche 1840 Beneficenze Sovrane Cancelleria Cancelleria 1840 1876 Ordinanze Autorita Ecclesiastica 1799 1915 Formulari di Curia Ordinanze Autorita Civili 1807 1939 Documenti Pontifici 1750 1894 Facolta dalla S Sede 1850 1863 Indulti dalla S Sede 1700 1870 Indulti dalla S Sede 1871 1939 Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali Dispense matrimoniali 1832 1839 1840 1846 1847 1850 1851 1854 1855 1856 1857 1859 1860 1864 1865 1869 1870 1875 1876 1881 1882 1888 1889 1898 1899 1914 1914 1976 Spedizioniere Apostolico Spedizioniere Apostolico Spedizioniere Apostolico Spedizioniere Apostolico Spedizioniere Apostolico Indulgenze Brevi di Benedetto XIV e Leone XIII 1808 1847 1848 1860 1861 1875 1876 1898 1899 1926 Funzioni Sacre 1869 1939 S Congr per i Sacramenti e Culto Divino ex Riti S Congr per il Clero ex Esaminatori e Giud
24. Universit e segnatamente con il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conser vazione dei Beni culturali dell Universit degli Studi di Bologna sede di Raven na che grazie all interessamento del prof Angelo Turchini ospita i nostri conve gni Quanto all Associazione nazionale archivistica italiana Sezione Emilia Roma gna che ho l onore di presiedere ha fornito e continuer a fornire tramite il grup po di lavoro sugli archivi ecclesiastici coordinato da Gianna Dotti Messori co fon datrice del Centro le energie intellettuali necessarie per la prosecuzione e lo svi luppo dell attivit Altre novit riguardano le modalit di svolgimento del convegno Per motivi di razionalit organizzativa si convenuto di mantenere un appuntamento annuale ma a cadenza alternata nelle due sedi ufficiali di Fiorano Modenese Castello di Spezza no e di Ravenna Ugualmente ogni anno il volume degli atti verr presentato nel la localit che alternativamente non sara sede di convegno Quest anno ad esem pio gli atti saranno presentati a Fiorano a cura del prof Elio Tavilla che ringrazia mo per il suo impegno presso il Santuario mentre il convegno si terr a Ravenna Il prossimo anno avverr il contrario nostra intenzione anche affiancare alla collana dei volumi che raccolgono gli atti dei convegni altre collane dedicate agli inventari e ai censimenti degli archivi ec clesiastici con la collaborazione e la supervi
25. Vero Vietato Fig 12 Quadro generale degli archivi diocesani della Regione Ecclesiastica Emilia Roma gna A corredo e completamento dei progetti rivolti all inventario e alla cata logazione dei beni culturali intesi come oggetti pur nella loro diversa natura l UNBCE sta predisponendo uno strumento rivolto alla descrizione degli Isti tuti Culturali Ecclesiastici di conservazione ossia archivi biblioteche e mu sei Individuati i singoli tracciati per ognuno dei tre diversi istituti si sta svi luppando un software on line che verr messo a disposizione degli istituti ec clesiastici al fine di inserire la descrizione del proprio archivio biblioteca o museo e procedere a semplici e costanti aggiornamenti dei dati La realizzazione di una guida degli istituti culturali strettamente lega ta ai diversi progetti promossi e coordinati dall UNBCE CEI OA CEI Ar 130 CEI A CEI Bib relativi allo studio e valorizzazione del patrimonio cultu rale ecclesiastico italiano perch costituira uno strumento per la conoscen za e valorizzazione dei soggetti conservatori di tale patrimonio fornendo un elemento di contesto molto importante e necessario per la fruizione stessa dei dati Il progetto nasce in un contesto che eredita delle esperienze significati ve che si sono succedute nel tempo gia l Associazione Archivistica Ecclesia stica ha dato luogo alla pubblicazione dei volumi della Guida degli Archivi diocesani d Ita
26. del Rosario S Giuseppe Artigiano Capitolo Cattedrale S Possidonio Corpus Domini Rolo Quartirolo Mirandola Cattedrale Sezione Seconda ORIANA e a RS me D WP wn EOS Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici e legati vari Monastero di S Chiara a b a b a b Beni Ecclesiastici diverse Commissione per i beni e Oneri Pii Deleg Vesc Carpi e Mirandola Nomine dei Subeconomi 1918 1968 1915 1974 1944 1969 1965 1977 1951 1965 varie 1940 1970 1953 1974 1954 1964 1956 1976 1957 1974 1957 1960 1965 1971 1959 1968 1839 1974 1925 1975 documenti documenti restauri 1857 1957 Capitolo miscellanea Capitolo e Fabbriceria Cattedrale 1841 1863 Delegato in Mirandola circolari 84 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 2h 28 29 30 3L 32 33 34 35 36 a7 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 SI 52 53 Delegato in Mirandola piani e stati dei benefici Delegato in Mirandola possessi di benefici 1803 1859 Delegato in Mirandola rogiti e scritture 1617 1857 Amministrazione subeconomale di benefici e fabbricerie Delegato in Mirandola bilanci Opere Pie e fabbricerie Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Be
27. dopo esser stati estratti dalle serie in un lun go volger di anni non erano pi stati rimessi a posto accumulandosi in cata ste nella vecchia sede dell Archivio Molto materiale che si riteneva perduto o era comunque introvabile venne cos ricuperato e fra esso erano non solo pratiche amministrative ma anche documenti di rilevante contenuto storico gi stati utilizzati e pubblicati da qualche studioso e che non si sapeva dove fossero finiti ad esempio le carte riguardanti la drammatica vicenda del noto predicatore barnabita P Ugo Bassi fucilato dagli austriaci nel 1849 Per quanto riguarda il punto 2 va ricordato che il card Oppizzoni vol le conferire all Archivio Arcivescovile da lui fondato il carattere non di mero archivio della Curia ma di archivio generale diocesano destinato cio ad es sere luogo di concentrazione archivistica per quelle carte di natura o perti nenza ecclesiastica che non avessero pi ragione di stare altrove Egli stesso persegu per primo tale intento curando il recupero e il versamento del nuo vo Archivio Generale di importanti fondi e serie archivistiche Il card Lerca ro volle continuare tale indirizzo prendendo in tal senso alcuni provvedimen ti importanti ordin infatti il deposito nell Archivio Generale Arcivescovi 204 le degli archivi delle parrocchie di Bologna soppresse nel 1806 che giaceva no smembrati e ormai dimenticati presso le parrocchie esistenti e dell archi vi
28. i manoscritti del Valgimigli compren dono le Giunte ms n 62 II gli Appunti per la storia dei secc XVI XIX ms n 62 II gli Appunti per la storia ms n 62 IV e i Pro memoria e miscellanee ms n 62 V 2 G M Varamigii Sull antico battistero di Faenza Faenza 1871 p 8 28 G FIGNAGNANI La storia di Fusignano Prato 1879 p 267 docce XLHI XLIV 175 tire dal 1914 che contribui alla razionalizzazione degli uffici di Curia e al miglioramento della comunicazione fra questi e il resto della Diocesi pro babile abbia comportato qualche conseguenza anche nella gestione archivisti ca ma certo che agli inizi del XX secolo Archivio palesava il suo stato di crisi per quanto riguardava la conservazione delle carte e l ordinamento del le serie Lo storico faentino Piero Zama frequent come alunno esterno il Se minario faentino fino al 1905 e nei suoi diari ricorda che da seminarista fu in viato dal rettore a riordinare un poco tale archivio che versava in condizioni precarie In quel periodo si trovava ancora insieme alla Cancelleria nella parte dell isolato vescovile che si affaccia su via Sarti Il grande Francesco Lanzoni racconta che il suo ritrovamento del codice di Lottieri della Tosa av venne nel 1921 0 poco prima nell occasione del trasferimento dell archivio della Cancelleria voluto dal vescovo Vincenzo Bacchi episcopato dal 1912 al 1924 da un camerone squallido e mal sicuro ove trov
29. il 18 giu gno 1876 Ci dispace di non poter dilungarci in questa sede a parlare del la sua non comune capacit di ricercatore e d archivista della sua inesauribi le pazienza e costanza nel compiere 1 pi aridi e faticosi lavori d archivio al solo scopo di preparare gli strumenti per il lavoro degli altri dei molti archi vi privati da lui riordinati e inventariati dei due importanti archivi del Capi tolo Metropolitano e dei Consorzi del Clero Urbano da lui riordinati al pari di alcuni archivi parrocchiali della citt e del prezioso servizio da lui reso dal 1919 al 1927 come direttore dell Ufficio Centrale Notizie di Guerra in Bo logna il cui archivio da lui riordinato e accresciuto fu concentrato nel 1927 nell Archivio Centrale dello Stato Nel 1929 mons Felice Gallinetti lo propose al card Nasalli Rocca per l ormai indifferibile lavoro di riordino dell Archivio Generale Arcivescovile un lavoro immane e faticoso a cui egli si applic per 21 anni con la passione consueta fino alla morte avvenuta il 2 settembre 1950 Quando D Macchiavelli si accinse al lavoro commessogli Archivio si trovava in condizioni deplorevoli poich l accumularsi progressivo degli atti non accompagnato da una opera di riordino aveva dato luogo a un diffuso di sordine e quel che peggio non esisteva alcuna persona che conoscesse di cosa quel disordine si formasse AI problema dello spazio che scarseggiava D Macchiavelli pr
30. non senza umiliazione si era costretti a negarne l accesso agli studiosi Nel 1956 lo stesso don Burchi sugger al vescovo di domandare al go verno un congruo numero di scaffali in metallo con cui sostituire quelli in le 7 F Bonanni Gli archivi delle province dell Emilia e le loro condizioni al finire del 1860 Fi renze 1861 pp 52 57 pp 56 57 Il Bonaini fa solo un piccolissimo cenno alle pergamene dell archivio del Capitolo della Cattedrale 8 G MAzzaTINTI Gli archivi della storia d Italia II Rocca San Casciano 1899 pp 24 41 p 39 Dell archivio del Capitolo della Cattedrale il Mazzatinti fa una scheda pi ampia rispet to al cenno del Bonaini Pur ammettendo che ve ne sono anche del XV secolo ma disordinati e sparsi 10 C Riva Ricordo di Pietro Burchi Con bibliografia degli scritti in La pi XLVII 1978 pp 212 213 Don Burchi interessato agli studi storici aveva cominciato a frequen tare l archivio della Curia nel corso degli anni Trenta del Novecento Da Introduzione in P BurcHi Storia delle parrocchie di Cesena Il Cesena 1962 p 5 150 gno fatiscenti e insufficienti La pratica seguita personalmente a Roma dallo stesso don Burchi ebbe esito favorevole consentendo la consegna nel giugno dell anno successivo di 26 scaffali base con 234 ripiani mobili e una scala Poi con l aiuto delle maestranze dell Istituto Artigianelli Lugaresi di Cesena si provvide
31. prattutto per quelle pi antiche in uno stato di conservazione precario per la frequente consultazione degli atti I fascicoli di ogni parrocchia aumentano di volume ad ogni visita rispetto alla precedente I questionari diventano sem pre pi precisi e meticolosi tra il 700 e 1 800 Le filze sono suddivise per cia scun vescovo e all interno si trovano in ordine alfabetico per parrocchia anche se quest ordine spesso non rigoroso Si possono presentare difficolt nella ri cerca d archivio dovute al fatto che molte volte le parrocchie minori si pos sono trovare all interno della chiesa pievana o sede di vicariato di cui faceva no parte Per le annate pi antiche non raro che la documentazione sia condiziona ta in registri rilegati in pergamena che tengono uniti e racchiusi gli atti relativi a ciascuna visita evitando cos pericoli di dispersioni o disordine degli atti 1 Vicariati filze 23 secc XVII XX Il vicariato un raggruppamento per zona di parrocchie che corrispon de all antico plebanato giurisdizione della pieve Fa capo al vicario foraneo e cura le attivit comuni di una zona pastorale celebrazioni congregazioni dei casi rapporti di singoli ecclesiastici col vescovo o con la curia per il tra mite del Vicario Foraneo Questa serie molto interessante perch tutte le problematiche principali di ogni singola parrocchia vi trovano riferimento documentario La documentazione si presenta m
32. sacramenti b sacre ordinazioni c culto gt G BADINI Archivi e Chiesa lineamenti di archivistica ecclesiastica e religiosa Bologna Patron editore 1984 48 IV Istituzioni religiose esistenti nella diocesi a Istituti religiosi maschili b istituti religiosi femminili c terz ordini secolari d confraternite e opere pie e Azione cattolica f Istituti secolari V Affari giudiziari a cause dei santi b cause matrimoniali c cause criminali VI Personale a clero secolare b clero regolare VII Varie Di conseguenza applicando il suddetto titolario e adattandolo alle pe culiarit specifiche del nostro archivio si pu strutturare la documentazione secondo il seguente schema Titolario Struttura dell archivio vescovile di Reggio Emilia a Diplomatico b Amministrazione generale della diocesi L Copialettere ii Lettere ricorsi iii Mensa vescovile iv Atti e registri patrimoniali 3 La sezione diplomatico stata volontariamente aggiunta perch ritenuta di estrema im portanza nel panorama documentario dell archivio Si tratta infatti dei documenti pi anti chi della curia e in generale tra i pi antichi della provincia A causa della complessa e va riegata natura degli stessi si opportunamente deciso di non farli confluire in altre sezioni ma di mantenerne una a s stante che per motivi di importanza si posta all inizio del tito lario proposto 49 Vi Vi
33. stato istituito il registro del le presenze Tenendo presente che per quanto riguarda i registri il lavoro di riordi no pu ritenersi sostanzialmente concluso e che per quel che invece riguarda i carteggi ci sono ancora dei mazzi da esaminare al fine di mettere al giusto posto i vari fogli e carte il patrimonio dopo dieci anni di riordino presenta la seguente consistenza Cancelleria Moderna Inventario d archivio 1595 1 reg Bullaria 1574 1797 5 regg Decreti 1555 1796 4 regg Entrate mandati 1595 1699 5 regg Atti vari 1598 1716 3 regg Cresimati 1596 1678 5 regg Nobili e cavalieri secc XVI XVIII 1 reg Professiones fidei 1612 1796 2 regg Confessori predicatori 1651 1794 5 regg Passaporti 1700 1712 1 reg Patrimonio sacro 1718 1730 2 regg Relatio status ecclesiae 1728 1 reg Indulgenze rescritti 1707 1796 3 regg Patenti 1707 1800 4 regg Suppliche decreti 1731 1796 1 reg Testamenta 1473 1801 20 regg Legati pii 1701 1771 3 regg Testimoniali di stato libero 1651 1800 31 regg Libri monialium 1622 1769 7 regg Instrumenta 1660 1794 99 regg Sinodus 1564 1779 7 libri 4 regg 8 bb Visitationes apostolicae 1566 1572 3 regg Visitationes paroeciarum 1574 1795 56 regg Editti bandi notificazioni 1567 1794 2 regg 3 bb Filtiae benefitialis 1608 1710 11 bb
34. urba ne sottolineando anche che buona parte dei frati e delle monache proveni vano dalle fila dello strato pi dinamico e colto che animava le citt e che di conseguenza essi non dovevano essere a digiuno di documentazione e di eco nomia di scritture e di scambi Le comunit religiose risultarono infatti del tutto a loro agio nel contatto con le forme codificate dell instrumentum nota rile Ben presto in aggiunta esse non si limitarono a restare destinatarie dei prodotti scrittor provenienti dall esterno ma divennero committenti e conte stualmente produttrici di scritture da archivio di relazione documenti del le gerarchie ecclesiastiche e dell Ordine instrumenta notarili ad archivio 12 di produzione cartulari registri Insomma completa adesione ai mo delli produttivi e organizzativi del mondo urbano di riferimento e in partico lare al gruppo sociale dei mercanti dei commercianti e degli artigiani Se poi dalle appropriate ma generali osservazioni di Bustreo si voglia scendere sul piano della concreta esemplificazione del robusto intreccio di tali relazioni ed interessi si potra utilimente leggere il contributo di Anna Riva ed Elena Stendardi Per un censimento degli archivi delle congregazio ni religiose femminili di Piacenza Primi risultati nel quale viene offerta una prima rilevazione degli archivi e delle relative consistenze degli ordini reli giosi femminili di Piacenza
35. vi la via per coniugare le legittime istanze della conoscenza storica con le pi profonde ragioni delle donne e delle loro vite consacrate 17 Enrico ANGIOLINI Un decennio di edizioni degli atti del Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici Quando nel non pi vicinissimo 1996 un gruppo di soci della sezione regionale emiliano romagnola dell Associazione Nazionale Archivistica Ita liana di funzionari e di collaboratori della Soprintendenza Archivistica per l Emilia Romagna di storici e di archivisti libero professionisti con la di sponibilit fondamentale del Comune di Fiorano Modenese garantita dal l allora Assessore comunale Gianna Dotti Messori e con l amichevole col laborazione della Societ di Studi Ravennati pens di organizzare un pri mo incontro per mettere fruttuosamente a confronto le pi disparate esperien ze su di una tipologia archivistica da molti frequentata e in piena rifioritu ra sul piano della dottrina archivistica e della storiografica quale era quella degli archivi parrocchiali forse nessuno immaginava davvero che quella ini ziativa avrebbe avuto cos tanto successo e si sarebbe prolungata cos a lungo nel tempo tant vero che con un lapsus davvero freudiano nessuno pen s di dotare del numero 1 sul dorso quel volume oramai prezioso ogget to di collezione dedicato a Gli archivi parrocchiali organizzazione gestio ne fruizione e ricerca
36. 1590 1652 7 bb Libri actorum beneficialium ecclesiasticorum 1556 1800 28 regg Scritture prodotte nelle cause beneficiali 1597 1714 3 bb Libri actorum criminalium 1555 1748 46 regg Libri querellarum constitutorum denunciationum et relationum 1591 1715 47 regg Libri testium criminalium ad offensam et defensam 1591 1639 38 regg Libri preceptorum criminalium 1583 1590 1 reg Libri supplicationum criminalium 1581 1700 6 regg Liber penarum et transactionum 1680 1734 1 reg Libri dei pegni 1700 1710 2 regg Precetti civili 1588 1560 1 reg Precetti criminali 1555 1599 4 regg Precetti e fideiussioni 1616 1628 1 reg 160 Carcerati 1733 1 reg Libri decretorum 1622 1702 30 regg Processi criminali 1604 1725 bb 70 Scritture prodotte nei processi criminali 1576 1655 bb 4 Giudiziario Contemporaneo Atti civili parti 1815 1859 128 bb Atti civili isolati 1825 1859 33 bb Atti di volontaria giurisdizione 1835 1859 42 bb Polizia ecclesiastica 1833 1859 26 bb Atti criminali 1815 1859 30 bb Esami 1835 1863 3 bb Udienze 1832 1859 5 bb Opinamenti 1835 1859 1 reg Decreti civili 1832 1859 6 regg Cause economiche 1833 1859 5 regg Minutario delle sussidiarie 1824 1827 1 reg Libri productionum 1825 1831 5 regg Tasse 1831 reg Sportulario atti civili 1830 1
37. 1987 pp 157 163 Cfr Il Card Antonio Rusconi Vescovo d Imola successore di Pio VII Il Diario politico amministrativo Eco degli interessi locali 24 agosto 1940 p 2 3 Cfr Memorie Della Chiesa Cattedrale E Del Reverendissimo Capitolo d Imola Dal 1753 in Avanti Raccolte dal Canonico Penitenziere SALVATORE LEZIROLI Per Continuazione di Quelle Scritte Dal Benemerito Canonico Imolese Francesco Maria Mancurti E per Corre do maggiore Dell Archivio Di Essa Chiesa e Capitolo Cui l Estensore si pregia Offrirle In Argomento di vera Stima ed Ossequio MDCCCXLI a cura di ANDREA FERRI Imola Diocesi di Imola 2006 Pubblicazioni dell Archivio Diocesano di Imola Serie Documenti e Stu di VI pp 215 220 14 Cfr Prescrizioni e regolamenti per la curia ecclesiastica d Imola In Imola Dai Tipi Ga leati e Comp 1826 pp 4 5 215 va priva de necessari Regolamenti per un oggetto cotanto interessante E molto pi ci riguardiamo per una delle principali Nostre obbligazio ni mentre alcuni Soggetti per ogni maniera rispettabili Ci hanno fatto gi su questa mancanza sentire le pi gravi parole A togliere pertanto le incertezze cagioni naturali del disordine e fissare le attribuzioni dei di versi Impiegati e ad assicurare la pi semplice e retta amministrazione della Giustizia prescriviamo le seguenti ordinanze che avranno il pie no loro effetto e incominceranno ad osservarsi nel giorno 10 del ventu
38. FERRI L Archivio diocesano di Imola nel trentesimo anniversario della sua istituzione 1978 2008 L esistenza della Diocesi di Imola risale almeno al secolo IV Tuttavia le sue prime attestazioni documentarie pervenuteci in originale rimontano al secolo X Si tratta peraltro delle fonti pi antiche relative all ambito imole se e diocesano Il profilo istituzionale delle diocesi italiane sostanzialmente simile sino dall et medievale Ne consegue una altrettanto sostanziale identit delle ti pologie documentarie prodotte atti di visite pastorali inventari di beni regi stri di ordinazioni sentenze dei tribunali vescovili decreti dei vescovi cause matrimoniali atti dei sinodi diocesani delle cancellerie e delle segreterie epi scopali sono comunemente presenti negli archivi diocesani Sono invece molteplici e difficilmente riconducibili a pi vaste gene ralizzazioni la sedimentazione e i criteri di ordinamento delle carte prodot te dalle curie diocesane nel corso dei secoli successivi sufficiente scorre re le schede edite degli archivi diocesani della penisola per cogliere le diffe renze presenti anche in diocesi limitrofe e ricomprese nella medesima pro vincia ecclesiastica Inoltre si deve considerare che al nucleo storico degli archivi delle cu rie definibili pi propriamente archivi vescovili si sono aggiunti altri ar chivi e fondi ad essi pertinenti come quelli delle mense vescovili dell Inqui
39. II Cesena 1999 pp 459 469 2 B BARDUCCI C Riva G SAVINI Le visite pastorali ivi II Cesena 1999 pp 629 719 30 P ALTIERI J sinodi ivi II Cesena 1999 pp 721 737 3 A DALTRI T carteggio dei vescovi nell archivio diocesano sec XIX ivi II Cesena 1999 pp 739 748 32 G CAMAETI La Relatio ad limina del 1728 ivi II Cesena 1999 pp 749 778 3 M Mengozzi C Riva Appendice documentaria ivi II Cesena 1999 pp 779 795 3 A DALTRI Le lettere dal conclave di Venezia del cardinale Carlo Bellisomi vescovo di Ce sena in M Mengozzi a cura di J pontificati di Pio VI e Pio VII Atti del convegno Cesena 9 ottobre 1999 Cesena 2000 pp 275 296 C Riva Due note archivistiche per papa Chiara monti in G SPINELLI a cura di Pio VII papa benedettino nel bicentenario della sua elezio ne Atti del congresso storico internazionale Cesena Venezia 15 19 settembre 2000 Italia Benedettina n 22 Cesena 2003 pp 701 708 157 primaria ed insostituibile per la storia della Chiesa cesenate e di quella sarsi nate nei suoi multiformi aspetti religioso storico politico culturale ed eco nomico sociale Con il progressivo avanzamento del riordino stato possibile partecipa re ai convegni indetti dal Centro studi interregionale di Fiorano con relazio ni sugli archivi del Capitolo della Cattedrale di Cesena della Collegiata di Longiano del Seminario e dei monasteri femminili Rispondendo al
40. L erezione della diocesi di Bobbio data il 1014 la presenza dell autorit episcopale gi attestata a Piacenza nel secolo IV Il materiale documentario conservato negli archivi delle antiche diocesi tuttavia molto pi tardo Al periodo precedente il secolo XIV risalgono pochi documenti membranacei nel Diplomatico vescovile di Piacenza 5 carte datano il secolo XII nessuna il secolo successivo pi di 60 i secoli XIV e XV nel Diplomatico vescovile di Bobbio 2 carte datano il secolo XII 29 il XIII 185 il XIV 243 il secolo XV Secondo la tradizione la scarsezza di documentazione di epoca anteriore al XIV secolo sarebbe ascrivibile a dispersioni dovute a vicende politiche e bel liche o a rovinosi incendi in epoca medievale Alle devastazioni avrebbe fatto seguito in epoca tardo medievale un lungo periodo di crisi dovuto alla bre vita degli episcopati o a personaggi raramente residenti o aventi scialba per sonalit In tale situazione gli archivi diocesani sarebbero rimasti in completo abbandono Per la rinascita si sarebbe dovuto attendere la riforma cattolica Questa spiegazione sembra oggi sbrigativa Alla luce di studi recenti la comparazione tra gli eventi occorsi al complesso degli archivi diocesani ita liani evidenzia la presenza di una sorta di legenda ignea aut perniciosa se condo cui tutti questi archivi sarebbero stati colpiti da calamit e disastri nel periodo di passaggio dal Medioevo all Et Moderna che avre
41. La bolla di Celestino II del 7 dicembre 1143 indirizzata al vescovo Ramberto famosissima perch con tenente la prima descrizione conosciuta delle pievi della diocesi non ci sta ta tramandata in originale bens tramite un sunto secentesco Tutti gli atti pontifici pi antichi indirizzati al Capitolo presentano una tradizione copisti ca molto antica risalente in alcuni casi al XIV secolo mentre il privilegio di Celestino II ne del tutto privo e questo dato lascia supporre la conservazio ne in archivio diverso dal Capitolare quello Vescovile appunto Nel corso del secolo XIII i vescovi si dotarono di una struttura curiale sempre pi indipendente dai canonici costituita da vicari cancellieri notai 5 M Mazzotti L Archivio del Capitolo della Cattedrale di Faenza in Gli archivi capito lari dell Emilia Romagna Atti del Convegno di Spezzano 6 settembre 2000 e di Ravenna 11 ottobre 2000 a cura di E AngIoLINI Modena 2001 pp 159 179 Ib Archivio Capitola re della Cattedrale di Faenza in Guida degli Archivi Capitolari d Italia a cura di S PALESE et al Roma 2000 pp 140 144 M MazzorTI L Archivio del Seminario di Faenza Resoconto di una prima ricognizio ne Con appendice documentaria in Gli archivi dei seminari Atti del Convegno di Spezza no 3 settembre 2003 e di Ravenna 11 ottobre 2003 a cura di E ANGIOLINI Modena 2004 pp 219 280 7 M Mazzorti Note informative sugli archivi delle chiese
42. Marchi edito nel 1981 ha potuto dar conto si tratta di car te la cui datazione pi risalente anteriore all anno stesso della fondazione del monastero perch pertinenti al trasferimento delle suore da Aix a Mode na Di questo ricco materiale parzialmente ordinato e dotato di un compen dioso inventario mi permetto di segnalare un fondo relativo alla eredit Ros si Veratti analoghi fondi della medesima eredit sono presenti anche presso Accademia Nazionale di Lettere Scienze ed Arti e presso Archivio Capi tolare di Modena con documenti e alberi genealogici della famiglia a parti re dal XVII secolo tra i quali spicca una splendida laurea dottorale miniata del 1686 relativa al nobile piacentino Giovan Filippo Nicelli dottore in Me dicina e Filosofia a 18 anni Proprio il fenomeno delle peregrinazioni delle religiose in parte dovu to alle vicende della fondazione dei monasteri come ben emerge nei saggi di Cacciaglia e della Dotti Messori caratterizza le vicende anche di altri cen 14 tri come quello del monastero agostiniano del Corpus Domini di Cento stu diato da suor Maria Cristina Marani Il monastero del Corpus Domini di Cento Approdato alla sua attuale collocazione nel 1905 esso conserva or mai pochissime testimonianze documentali relative al suo movimentato pas sato fondato a Modena nel 1537 e ubicato in via Saragozza anch esso cono sce la clandestinit del periodo francese per poi esperire in s
43. Mettere a confronto le esperienze maturate in diverse aree geografiche in Emilia Romagna come in Puglia non pu che giovare alla comprensio ne dei problemi in pratica simili che interessano gli Archivi diocesani cir ca la gestione e la fruizione del patrimonio documentario conservato in que sti grandi serbatoi della memoria storica Ringrazio perci gli organizzatori del Convegno e in particolare Gil berto Zacch presidente della Sezione ANAI dell Emilia Romagna per aver mi offerto l occasione di parlare di due progetti che hanno migliorato in ma niera radicale lo stato di conservazione e di fruizione dei fondi documentari conservati in alcuni importanti Archivi diocesani pugliesi Prima di riferirvi con maggiori dettagli su questa particolare esperienza che ho avuto modo di seguire personalmente e che ha coinvolto diversi sog getti istituzionali tre grandi Diocesi la Regione Puglia la Soprintenden za archivistica per la Puglia e l Archivio di Stato di Bari mi sembra oppor tuno ricordare che la situazione degli archivi ecclesiastici era in Puglia rela tivamente buona gi prima che si realizzassero i progetti finanziati dalla Re gione Puglia con l Accordo di Programma Quadro APQ di cui parler fra poco Gli archivi ecclesiastici infatti erano entrati da almeno un ventennio in un piano organico di interventi statali finalizzati alla tutela e alla pubblica consultazione del cospicuo e senza dubbio pi antico
44. Nazionale Archivistica Italiana ANAT nella sua articolazione pur essa emiliano romagnola Un Centro ed un iniziativa che per spirito e per le stesse personalit che vi sono coinvolte non possono che rimandare all indimenticabile magistero di Filippo Valen ti per quasi due decenni direttore dell Archivio di Stato di Modena e sino ai 10 suoi ultimi giorni maestro di metodo nonch innovatore sin dagli anni Set tanta delle discipline archivistiche I convegni annuali con i relativi volumi hanno via via messo sotto la lente di ingrandimento gli archivi prodotti da una ampia gamma di istituzio ni ecclesiastiche con esclusione di quelli concentrati negli Archivi di Stato a seguito delle soppressioni del 1798 e del 1866 archivi delle parrocchie voll 1 3 dei santuari vol 4 dei capitoli cattedrali vol 5 delle chiese colle giate vol 6 delle diocesi aggregate decentrate e soppresse vol 7 dei se minari vol 8 nuovi problemi derivanti dalla digitalizzazione dei documen ti d archivio e massimamente delle pergamene vol 9 archivi conventuali degli ordini maschili vol 10 ancora conservati presso gli enti produttori e quindi poco conosciuti L XI volume impeccabilmente curato da Enrico Angiolini che vi ha fat to confluire le relazioni dei convegni tenuti a Spezzano e a Ravenna rispetti vamente il 20 e il 28 settembre 2006 incentrato sugli archivi delle organiz zazioni religiose femminili Il pr
45. Visitandine ebbero sin da subito e mantennero nel tempo un legame privilegiato con la corte estense ben attestato dalla do cumentazione d archivio Frotte di bambine appartenenti alle famiglie del l aristocrazia modenese Molza Carandini Levizzani Calori Rangoni ecc furono educate dalle suore salesiane le quali condivisero con la casa d Este e con la nobilt ad essa pi legata tutte le stagioni della travagliata vita del piccolo ducato padano Sino alla svolta di fine Settecento quando France sco III nel quadro di una pi ampia strategia di controllo e di assimilazione dei centri di istruzione costru per l Educandato delle Visitandine un nuo vo edificio Giusto in tempo si potrebbe dire per subire gli effetti delle sop pressioni napoleoniche appena mitigati da certi provvedimenti d eccezio ne che il prestigio e l utilit sociale riconosciuta al monastero gli fecero me ritare La vicenda si ripet nel 1866 quando in seguito alle nuove soppres sioni dello Stato unitario l Educandato salesiano pot ritardare la sua chiu sura la quale per intervenne definitivamente nel 1873 Senza indugiare ol tre sulle vicende pi recenti del monastero oggi insistente a Baggiovara su un terreno donato da Pietro Marazzi negli anni Cinquanta il contributo del la Dotti Messori si segnala anche per le preziose notazioni relative alla ric ca documentazione col conservata di cui un volume della compianta suor Maria Francesca
46. abbracciato in un banco di prova in cui mettere a frutto le competenze culturali o la tempra organizzativa e gestionale Ora senza ridurmi a riassumere pedissequamente il contenuto dei sin goli contributi tutti di grande interesse e per questo meritevoli di essere letti nella loro interezza prover in questa sede a proporre alcuni dei punti salien ti che secondo l avviso di chi scrive risaltano con maggior spicco tra quelli che fanno di questo volume un prodotto storiografico di pregio 11 In primo luogo porrei l accento sull importanza e sull antichit di alcu ni ordini e dei relativi patrimoni documentari in particolare di quelli degli or dini mendicanti sorti nel sec XIII quanto documenta ad esempio il com pianto monsignor Guido Agosti in quell utilissimo censimento che il suo contributo relativo ai Monasteri femminili nella diocesi di Reggio Emilia nel quale emergono i conventi duecenteschi di Santa Chiara e del Corpus Domi ni oppure ancor pi Paulo Frederico Bebiano Alunni Serra il quale nel sag gio L archivio del monastero delle Clarisse di Santa Rosa di Viterbo recen sisce le pi di trecento pergamene originariamente conservate in quel mona stero ora in parte custodite presso Archivio di Stato della citt laziale le pi antiche delle quali risalgono ai primi anni del sec XIII Vi poi da rilevare la cospicua acquisizione di beni e di dotazioni che quel patrimonio documentario registr
47. ad Successores nostros perveniat XVI Quoad actorum processuum aliarumque scripturarum quae in hac Cancellaria existunt accomodationes quae causarum Patronis fieri so lent adamussim serventur quae in superiori Capite praescripsimus L avvento della dominazione francese ad Imola dal 1797 si riverbera pe santemente sulla vita della Chiesa La soppressione di ordini religiosi capi toli cattedrali e confraternite l affidamento dei benefici ecclesiastici e delle mense vescovili vacanti alle autorit civili la soppressione del foro ecclesia Cassiani Diebus VI VII amp VII Maii anno Christi MDCCLXIV Imolae ex Tipographia Epi scopali 1766 p 181 214 stico hanno rilevanti impatti sugli archivi di queste istituzioni L incamera mento dei beni ecclesiastici comporta il trasferimento al demanio della docu mentazione amministrativa e giudiziaria ad essi pertinente Gli oltre cinque mila fascicoli processuali criminali settecenteschi della curia vescovile imo lese sono versati negli archivi demaniali e si trovano ancora oggi conservati presso la Sezione di Archivio di Stato di Imola Gli anni della dominazio ne francese ad Imola coincidono in gran parte con l assenza del vescovo dio cesano dalla sua sede Il cardinale Gregorio Barnaba Chiaramonti che regge la cattedra di San Cassiano dal 1785 viene eletto papa a Venezia con il nome di Pio VII il 14 marzo 1800 dopo un conclave iniziato l1 dicembre 1799 Con l e
48. al XIX secolo 627 volumi Infine degno comple tamento costituito dalla Raccolta Breventani si tratta di mano scritti e materiale vario riguardante per lo pi gli studi storici di ca rattere locale del grande erudito bolognese mons Luigi Breventani 1846 1906 per un complesso di 70 cartoni e altrettanti volumi un fondo ben noto agli studiosi poich ne fu pubblicato l inventa rio una prima volta in Bologna nel 1909 e l anno dopo nella colle zione degli Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d Italia Tutte le opere a stampa sono regolarmente catalogate per autore vi sono inoltre un catalogo a soggetto limitato alle persone alle chiese e istituzioni ecclesiastiche e un inventario topografico La biblioteca stata notevolmente arricchita nel 2002 con un cospicuo numero di libri di argomento storico lo cale donati dal card Giacomo Biffi Dopo tutti questi lavori il totale delle scaffalature ha raggiunto e supe rato i 4000 metri lineari il che significa che come mole Archivio Genera le Arcivescovile il secondo fra gli archivi storici di Bologna dopo I Archi vio di Stato Circa l ordinamento e l inventariazione dei fondi si proceduto all ordi namento o riordinamento o controllo e inventariazione di una quarantina di essi per un complesso di circa 10 000 unit archivistiche di cui pi della met 5235 appartenenti al grandissimo fondo del Foro Arcivescovile mai in pre cedenza i
49. alla Maxima Vigilantia e infatti la celebre costituzione di Be nedetto XIII del 1727 sugli archivi ecclesiastici viene espressamente menzio nata in una nota al testo L intervento del Cantoni sull Archivio Diocesa no sembra sia stato di una certa entit come inducono a ritenere molte lega ture coeve dei registri e l indicazione sul dorso della serie di appartenenza ma resta ancora da appurare in che misura abbia comportato un riordino e di che tipo della documentazione vetusta A partire dal quarto decennio del se 14 Al momento non minimamente possibile quantificare i singoli registri fascicoli o docu menti dei secoli XIV XV considerando anche il carattere miscellaneo di molte unit archi vistiche 5 Constitutiones dioecesana quotquot in novem Synodis sancita sunt ab eminentiss et rev erendiss D D Carolo Card Rossetto Faventie Ex Typographia Iosephi Zaraphal lii 1676 nono sinodo pp CCXXIV CCXXVII 16 Constitutiones dioecesanae ab ill mo et rev mo domino D Antonio Cantoni promul gatae in synodo Faenza Benedetti 1748 pp 91 92 Ibidem p 92 in nota 1 173 colo XVIII nella citt di Faenza si verific un interesse senza precedenti ver so l erudizione storico archivistica non limitato solamente all abate Giovan ni Benedetto Mittarelli e alla sua equipe di monaci camaldolesi che scanda gliarono gli archivi cittadini alla ricerca di antiche pergamene Co
50. altri dodici cardinali che per lo stesso motivo furono imprigionati e privati della porpora dall infuriato Imperatore i tredi ci cardinali neri La segregazione in terra straniera dur dall aprile 1810 al l aprile 1814 quando caduto Napoleone il Cardinale pot ritornare a Bolo gna dove fu accolto trionfalmente Rientrato a Bologna l Oppizzoni si diede col massimo vigore alla rior ganizzazione della sua diocesi che trov in condizioni miserande Con l isti tuzione della Congregazione Consultiva per i luoghi pii 1815 inizi il ri sanamento delle finanze di tutti gli istituti religiosi collegi scuole ospizi chiese e benefici l anno seguente pose mano al riordino della Cancelleria Ci vile che entr in vigore nel 1817 mentre analogo provvedimento per la Can celleria Ecclesiastica si ebbe nel 1829 Sempre nel 1816 fu riattivato il Foro Criminale Arcivescovile e nel 1819 la Commissar a di Bologna del Tribuna le della Fabbrica di S Pietro in Roma per la revisione delle enfiteusi dei beni ecclesiastici e per il controllo sull adempimento dei legati pii In tutti questi riordinamenti amministrativi egli si valse largamente del l opera di laici fidati e competenti che sapeva scegliere e collocare all incari co adatto alla competenza e al carattere di ciascuno l Oppizzoni infatti ebbe quella singolare intuizione nel saper scegliere e valutare i collaboratori che dote non frequente anche negli uomini
51. archivistiche Nel complesso dal 1963 al 2006 I Archivio ha ricevuto versamenti per oltre 9000 unit archivistiche I lavori pi importanti eseguiti nella sede sono stati i seguenti 1 Rifacimento totale dell impianto elettrico secondo le norme di sicurez za vigenti 2 Impianto segnalazione fumi e dotazione di estintori 3 Acquisizione di alcuni locali nel 1992 che hanno permesso a L ingrandimento della sala di consultazione che ora conta una de cina di posti aumentabili in caso di necessit b Allestimento di due stanze di deposito in cui hanno trovato collo cazione 1 registri battesimali della Cattedrale e gli archivi delle par rocchie di Bologna soppresse c Allestimento della biblioteca annessa all Archivio in una stanza fornita di 108 metri lineari di scaffalatura con ante a rete Questa biblioteca che non da confondersi con la storica Biblioteca Ar civescovile ora conservata persso il Seminario Regionale a Villa Revedin conta oggi oltre 1600 volumi e 3500 opuscoli Si tratta di una raccolta bibliografica specializzata poich a parte qualche 205 opera di consultazione generale costituita da libri e opuscoli ri guardanti la storia civile e religiosa di Bologna e della diocesi e in questo senso viene regolarmente aggiornata con nuove pubblica zioni Vi poi un singolare fondo librario quello dei Sagristi e Ce rimonieri della Cattedrale costituito da opere di liturgia e cerimo niale dal XVI
52. collezioni municipali e i doppioni furono venduti a solo scopo di lucro gli archivi furono in parte incamerati e attualmente sono conservati presso gli Archivi di Stato di Modena o di Reggio ed in parte con fluirono in modo fortuito e casuale in questo fondo Ecco il perch della com 70 pleta disomogeneita e discontinuita della documentazione che va comunque integrata con quella conservata negli Archivi di Stato appena menzionati Non dato sapere come questa documentazione che un tempo faceva parte dell archivio proprio dell istituto religioso sia pervenuta all archivio vescovile Quello che possibile osservare che si tratta di un archivio aggregato che in periodo di soppressioni si formato con lo stralcio di documentazione da archivi in senso proprio Il fondo organizzato in ordine per corporazione religiosa soppressa Ogni corporazione a sua volta comprende i nomi delle localit ove sono tutti i monasteri o conventi da esso dipendenti b Confraternite filze 8 secc XIV XIX Le confraternite sono associazioni di persone aventi scopo di culto di carit a volte di istruzione e sempre di suffragio degli iscritti possono assu mere anche funzioni sociali a difesa di una categoria di persone diventando una specie di corporazione hanno spesso origine in epoca medievale e trova no una grande espansione dopo il Concilio di Trento 1545 1563 Per la diocesi di Reggio assume particolare importanza la confrat
53. completare in corso d opera 136 E in questa scheda che abbiamo raccolto le informazioni utili a defini re in fase progettuale l oggetto nel nostro caso Archivio capitolare della sperimentazione stabilendo le dimensioni dell archivio 2250 unit archivi stiche gli estremi cronologici 1513 1989 lo stato di ordinamento parzia le e a livello di serie Ma nella vera e propria fase di progettazione dell intervento che abbia mo tratto maggiore vantaggio dal software ossia nella progettazione del rior dino e della descrizione Per quanto riguarda il riordino attraverso la Scheda rappresentazione che consente di formulare diverse ipotesi di riordino delle singole unit archi vistiche man mano che vengono schedate abbiamo potuto ipotizzare il nostro intervento senza trascurare il tentativo di ordinamento parziale dato da Mon signor Cinesu ad alcune serie dell archivio capitolare poich il software ci ha consentito di collegare le schede unit alle due strutture di ordinamento asso lutamente indipendenti fra loro Per quanto riguarda invece la descrizione il cui livello dovrebbe prefe ribilmente essere stabilito in fase di progettazione abbiamo deciso di limita re la sperimentazione alle seguenti serie 1 Notario 16 registri dal 1526 al 1865 Costituzioni capitolari 14 registri dal 1517 al 1989 3 Deliberazioni capitolari 14 registri dal 1618 al 1941 Il livello di descrizione previsto comprendeva
54. comporta consultazioni pi pro tratte nel tempo ed estese ad una pluralit di fondi archivistici Frequenti sono anche le richieste di notizie e informazioni che vengono rivolte all Archivio per lettera dall Italia e dall estero a tutti si risponde for nendo i dati basilari per una eventuale ricerca Per quanto riguarda la conservazione del materiale archivistico e biblio grafico stato possibile negli ultimi dieci anni compiere notevoli passi avan ti con l esecuzione di rilegature e restauri Una ventina di volumi appartenen ti quasi tutti al fondo della Mensa Arcivescovile e ai secoli XIV XVI sono stati restaurati a cura della Sovrintendenza Archivistica per l Emilia e la Ro magna e grazie a fondi messi a disposizione dal card Giacomo Biffi sta ta condotta una consistente opera di bonifica in fatto di legature sia del mate riale archivistico che di quello bibliografico e in fatto di contenitori cartoni cartelle ecc che compongono le singole serie archivistiche Recentemente sono stati eseguiti altri restauri con i fondi dell otto per mille messi a disposizione dalla CEI Conferenza Episcopale Italiana 207 L Archivio ha partecipato col prestito di materiali a importanti mostre tenutesi in Bologna e fuori ha fornito supporto scientifico e pratico a molte ricerche e alla realizzazione della importante Storia della Chiesa di Bologna uscita in due volumi nel 1997 e del Codice Diplomatico della Chies
55. contenute nei singoli fascicoli processua li per altri troviamo raccolte le sentenze dei vari processi Per i processi civi li abbiamo inoltre una serie di registri che contengono dei brevi regesti spes so indicizzati in ordine alfabetico di ogni tipologia documentaria prodotta per ciascuna causa I registri perci agevolano le ricerche nei carteggi e co stituiscono un valido aiuto per quelle che si presentano particolarmente com plesse La serie si presenta integra in tutte le sue parti ma di difficile consulta zione per la frammentazione e divisione dei singoli documenti nelle varie tipologie e annate In gene rale l ordine costituito dalla normale sedimentazione degli atti che in ogni causa si trovano cos sparsi in varie annate e nei vari mesi dello stesso anno Il fondo stato danneggiato qualche anno fa da una perdita di acqua nel tetto dell archivio A distanza di alcuni anni non si ancora provveduto ad un adeguato restauro della documentazione La serie dei processi civili e criminali pur potenzialmente interessan te per la ricerca storica risulta essere stata poco studiata nel passato e non quasi mai consultata nel presente soprattutto a causa della mancanza di mez zi di corredo specifici Sezione VII Varie a Immunit ecclesiastica filze 3 secc XVI XVIII Le poche filze trattano dei privilegi degli ecclesiastici di appellarsi al foro ecclesiastico di avere luoghi riservati dove l autorit civil
56. delle organizzazioni religiose femminili Atti dei convegni di Spezzano 20 settembre 2006 e di Ravenna 28 settembre 2006 a cura di E ANGIOLINI Mo dena 2007 22 li di modernita che oramai separano questa epoca dalla Rivoluzione e da Na poleone da ordini e da congregazioni spesso sempre pi attive nella socie t contemporanea attraverso l impegno nei campi dell assistenza dell educa zione e delle missioni Si per giunti a separare e poi a distinguere anche nel titolo l oggetto dei due appuntamenti annuali perch non si potuto non notare un dato che si fornisce senza commento ma che sotto gli occhi di tutti anche soltanto a scorrere l indice degli atti del convegno del 2005 come in quella occasio ne la risposta dei Minori nelle loro varie articolatissime declinazioni sia stata pressoch unanime nell aderire al convegno ma sia stata praticamente anche l unica evidentemente san Francesco deve aver insegnato con successo a vo ler bene anche agli archivi e forse ci potr entrare anche una qualche conti nuit nella coscienza del ruolo di locus tutus e di locus credibilior che molte case francescane giocarono fin dal Medioevo per i pi importanti documen ti delle istituzioni comunali Quando poi il defatigante lavoro di ampliamen to della conoscenza cio anche soltanto di redazione di una mappa delle real t da sottoporre a studio o a cui chiedere un contributo scientifico stato ap
57. di rigore scientifico necessario disponibile solo sotto la direzione di un personale qua lificato cui tocca la delicata responsabilit della tutela della custodia e della valorizzazione del patrimonio che non esclude di valorizzare persone dotate di buona volont disposte a impegnarsi nel servizio culturale e fin dal 1992 la CEI individuava un punto debole nella insufficiente dotazione di personale a tutti i livelli L archivistica ecclesiastica parte di una disciplina con prin 231 cipi e metodi l archivistica che guarda alla vita dell archivio nel suo com plesso cercando di evitare peraltro manipolazione errate meglio se nel con testo di progetti culturali di ampio respiro di scelte politiche precise di ade guate risorse finanziarie L archivio in cui le scritture si sedimentano e vengono trasmesse in nanzitutto una tecnologia della memoria permettendo di recuperare con i documenti le informazioni ad essi affidate superando la limitatezza la fra gilit e l inaffidabilit della memoria umana La memoria dell archivio in quanto deposito organizzato di scritture esalta le possibilit di ricordo e di ri visitazione del tempo e permette di avvalersi della capacit memoriale quan danche fosse meramente funzionale limitandosi al recupero di questo o quel l aspetto in un determinato orizzonte di senso come tutte le memorie fun zionali la memoria identit necessariamente selett
58. didattici e avrebbe favorito un rapporto pi diretto tra tutor del corso insegnanti e allievi dan do la possibilit di una verifica pi diretta sul reale apprendimento dei modu li Questa procedura pi interattiva ma che necessita della rete intranet sar rivalutata man mano che cresceranno i collegamenti degli archivi diocesani alla rete stessa 122 www Intranet chiesacattolica it nea CHIESA CATTOLICA ITALIANA formazione a s E amp Corsi promossi dall Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici es A PROSSIMA ATTIVAZIONE IMiei corsi ____ na iui Iscrizione ai corsi Verifica e controllo dei dati Scegli un corso dall elenco Prornosso da Ufficio Nazionale peri beni culturali ecclesiastici Ultimo aggiornamento 27 marzo 2007 AZ Contatti Data ultimo accesso 15 febbraio 2007 Learning UNBC Data ultimo accesso a questa pagina 15 febbraio 2007 HA i im Mo Fig 3 Servizio di formazione a distanza erogato attraverso la rete intranet In questi anni di attivit il Progetto per il riordino e l inventariazione de gli archivi ecclesiastici ha avuto una larga adesione a livello nazionale Ad oggi si contano 90 archivi diocesani aderenti distribuiti nelle diverse Regio ni ecclesiastiche e 28 archivi congregazionali regolari e pontifici Ognuno di questi archivi nel momento dell adesione ha presentato un progetto archivi stico che ha stabilito approfondimento e de
59. e da Lui arric chita considerevolmente Alla creazione dell Archivio Generale Arcivescovile l Oppizzoni fu spinto in primo luogo da una necessita amministrativa e di governo con la ri costituzione dei Capitoli corporazioni ed enti ecclesiastici che il ripristino del governo pontificio rendeva possibile occorreva la continua consultazione dei documenti a prova degli antichi diritti che in quel momento si riannodavano Mai come in quel tempo si sent la necessit e la convenienza per qualun que amministrazione di avere l archivio ben ordinato con repertori e indici fatti in modo da permettere agevolmente la ricerca dei documenti Il motivo culturale per non fu assente dall animo del Cardinale anche se esso si con figurava come un ipotesi di utilizzazione non immediata prova ne sia il fat to che egli volle fossero ordinati anche fondi archivistici vecchi di molti se coli la cui utilizzazione a fini amministrativi era certamente meno frequen te e meno probabile di quelli costituiti da carte di et pi recente e di valore pi attuale Il problema della sede per il nuovo Archivio fu risolto dal Cardinale con una larghezza di mezzi e di vedute addirittura stupefacente l ultimo pia no dell ala meridionale dell episcopio compresa fra via Altabella e il cortile dell Arcivescovato fu adibito interamente ad archivio usando i grandi saloni che erano stati sede del Collegio dei Dottori dove per secoli si erano conferit
60. e lo inserisce in un titola rio tematico Annesso alle stanze dell archivio di curia quello del Capitolo della Cat tedrale con un proprio antico registro di catalogazione revisionato che con serva documenti del XV secolo e carte importanti riguardanti la costituzione della Collegiata e del suo beneficio unitamente a materiale relativo alla sto ria della vita religiosa e liturgica della citt e della diocesi Importante anche il fondo musicale di cui si parlato in questa sede in occasione del conve gno del 1997 Significativo anche l archivio della Confraternita dei Sacchi Neri ope rante nella chiesa del Santissimo Crocifisso e quello della Confraternita di San Bernardino da Siena L archivio viene gestito da chi scrive con la stretta collaborazione del dottor Alfonso Garuti Direttore dell Ufficio diocesano per i Beni Culturali seguendo il ricercatore nelle indagini e quando richiesto indirizzando e con sigliando per meglio finalizzare l indagine in atto Lo studioso viene infor mato del Regolamento e una volta compilato il registro delle presenze acce de alla consultazione richiedendo il materiale che gli viene direttamente dai predetti responsabili sotto la loro diretta sorveglianza e controllo dopo la vi sione Negli ultimi anni si proceduto al ritiro di alcuni archivi di parrocchie sprovviste di sacerdote residente o comunque meritevoli di una conservazio ne e tutela pi attenta Sono collocati in appos
61. e quelli analitici per le se rie pi antiche ed emergenti Pergamene Diversorum Diacetti Manoscrit ti nonch la schedatura in corso della biblioteca di conservazione annes sa all archivio Al riordinamento di ogni fondo naturale si accompagni sempre il mi glioramento delle condizioni di conservazione dei documenti Sono operazioni consuete di routine Vanno dalla spolveratura dei pez zi archivistici al ricambio dei vecchi contenitori frusti al riassetto della fasci colatura dei carteggi etc Va per considerato che queste operazioni non ve nivano fatte in tutto l archivio da tempo immemorabile e il loro compimento viene quindi a costituire un sensibile aggravio Ci sono poi interventi partico lari come l assetto delle cuciture il restauro delle vecchie legature e dei sin goli documenti che vanno oltre la manutenzione ordinaria ed esigono il ri corso a restauratori specializzati previo studio delle condizioni dell unit ar chivistica e che presentano costi finali non indifferenti Nell AARA 1 restauri hanno una storia pregressa alquanto illustre Un ri levante intervento di restauro delle pergamene fu promosso agli inizi del 900 da mons Giovanni Mercati e insieme fu restaurato il codice di S Ambrogio del VI secolo Importanti sono stati dopo la seconda Guerra Mondiale i re stauri dei quali si prese cura l archivista mons Mario Mazzotti negli anni 50 760 e che hanno riguardato sei volumi del
62. ecclesiastico promossi e coordinati dall UNBCE Il dettaglio delle adesioni degli archivi diocesani della Regione ecclesia stica Emilia Romagna mostra come sette archivi su quindici hanno gi aderi to al progetto CEI Ar ma ad un approfondimento di questo elemento emerge come qualche archivio non ha ancora chiarito finalit e modalit del proget to e che dato di una certa importanza solo tre archivi hanno gi provveduto a consegnare la banca dati di CEI Ar all Ufficio Nazionale aoa Arch Generale Arciescode ds fat oo cmn ii Gif ie Geciliotcesmoditoi OOOO I I UUO Archivio Diocesano di S Marino Montefeltro Archivio S Marino Montefeltro Diocesano Eersttano in evidenza le Diocesiche hanno gia aderito al progetto CELAR Fig 9 Adesioni degli Archivi diocesani emiliano romagnoli al progetto CEI Ar 128 Oggetto dell intervento Tipo di intervento Livello di descrizione Carpi Dapresentere T Cesena Archivio Diocesano di Cesena e Sarsica Sarsica Recupero dell ordinamento originale Archivio Diocesano ex Diocesi Fazlimnonali Bertinara Livello fondo aggregazioni logiche Archivio Capitolare Recupero dove possibile intermedie e unit archivistiche Archivio del Seminario dell ordinamento originale dettaglio esteso Archivio Storico Vescovile Archivi e fondi versati nell Archivio Diocesano Mensa Vescovile Abbazia di S Maria in Regola Inquisizione e gli altri archivi sottoposti all
63. elevato numero di ricercatori Il mezzo informatico assume ora un importanza ancora maggiore in quanto da due anni in atto a cura dell Ufficio Nazionale Beni Culturali Ec clesiastici della CEI la messa in opera di un sistema informatico generale per 183 gli archivi ecclesiastici CEIAr al quale l Archivio Arcivescovile di Raven na partecipa attivamente avendo gi provveduto ad inserire in CEI Ar Pin ventario sommario pubblicato nel 1988 ampliato e corretto con gli aggiorna menti realizzati da quella data ad oggi ovvio che il riordinamento e la inventariazione scientifica dei fondi un impresa di ampie dimensioni Si tratta di stabilire un ordine di priorit tra i fondi da riordinare e di operare le scelte opportune sul livello di ordi namento che si intende adottare in rapporto alla tipologia e importanza del la istituzione allo stato nel quale le carte si trovano e altres alla disponibi lit della persona cui affidare il compito questo un processo che di massi ma ha accompagnato sin dall inizio il progredire della ricognizione generale e che pu logicamente subire pause e rallentamenti in relazione alle difficol t che si incontrano non sempre prevedibili Basti ricordare l impegno plu riennale richiesto dal riordinamento dell archivio del Capitolo della catte drale il cui esito stata la redazione finale di cinque inventari quello gene rale scandito in 121 serie e per unit archivistiche
64. famiglie e persone private ecc e censire alcuni tra i fondi archivistici maggiormente a rischio di dispersione esistenti sul territo I siti dovevano essere realizzati in conformit delle Linee guida per l organizzazione l usabilit e l accessibilit delle pubbliche amministrazioni 7 Avevo intanto lasciato l incarico di soprintendente archivistico per la Puglia nel dicembre del 2005 mantenendo quello di docente di archivistica a contratto nell Universita di Bari 193 rio diocesano in particolare quelli delle confraternite e delle chiese con cura d anime conservati tuttora presso le sedi degli enti produttori Ritengo particolarmente utile per i risultati positivi che i due proget ti hanno conseguito segnalare in questa sede le fasi in cui essi si sono artico lati prosecuzione e completamento dei lavori di riordinamento ed inventaria zione dei fondi archivistici conservati negli Archivi diocesani sui quali erano stati gi effettuati interventi parziali da parte della Soprintendenza archivistica per la Puglia con finanziamenti statali o degli stessi Enti ec clesiastici che avevano utilizzato contributi della CEI riversamento in ambiente Cei Ar software per la gestione dei documen ti d archivio adottato dalla Conferenza Episcopale Italiana e concesso in uso alle Diocesi degli strumenti di ricerca redatti con altri programmi informatici nel corso di precedenti interventi riordinamento inv
65. il fondo e le singole uni t archivistiche delle serie scelte per la sperimentazione mentre come livello di dettaglio si scelse un modello descrittivo che comprendesse informazioni a carattere sia identificativo che di natura gestionale Fra i risultati della sperimentazione presentati a Roma il 3 giugno 2004 dal gruppo Beta test Centro e Sardegna diocesi di Ascoli Piceno Iglesias Massa Carrara Perugia Pistoia come diocesi sottolineammo alcuni punti forza del nuovo software quali la scheda rappresentazione del fondo la liber t di scelta del dettaglio da adottare nell attivit di descrizione e la conserva zione allo stesso livello dei diversi ordinamenti Punti forza che hanno dato risposte concrete ad alcuni elementi di rifles sione che sono stati la base del nostro lavoro di sperimentazione tale stru mento informatico modificher le attivit di riordinamento e inventariazione e ancora gli schemi descrittivi proposti su una realt come quella archivisti ca per definizione multiforme e sfaccettata introdurranno elementi di appiat timento e di forzata omogeneizzazione Elementi questi di riflessione legittima nella sperimentazione di un sof tware chiamato a far fronte ad una pluralit di situazioni archivistiche ciascu 137 na dotata di una specificita sia per le caratteristiche intrinseche del materiale documentario che per lo stato di conservazione Come detto scopo del Pro getto Ecumene ricondurre un panora
66. impossibilit del direttore degli Archivi Storici Diocesani di interloquire direttamente con istituti bancari locali e anche con la Soprintendenza Archivistica 15 Il concilio di Trento 1545 1563 rese obbligatoria la tenuta dei libri dei battezzati e dei matrimoni Sess XXIV cc I e II super reformatione circa matrimonium 16 Operatori archivistici Paola Agostinelli Valentina Bernardelli Valentina Inzani Anna Riva Diploma della Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica dell Archivio di Sta to di Parma Operatori archivistici Donatella Bonetto e Fochi Rossella Diploma della Scuola di Ar chivistica Paleografia e Diplomatica dell Archivio di Stato di Parma 113 Le operazioni di raccolta e di schedatura traggono origine dalla microfil matura dei registri parrocchiali proposta e realizzata dalla Genealogical So ciety of Utah ora Genealogical Society Family Search Tra il 1997 ed il 2005 sono stati riprodotti integralmente 5 604 registri manoscritti per un totale di 560 000 fotogrammi e 170 000 immagini digita li 114 FRANCESCA MARIA D AGNELLI Dall adesione delle diocesi emiliano romagnole al progetto CEI Aralla proposta perla guida agliistituti culturali ecclesiastici di conservazione partecipare e concorrere al Progetto Culturaledella Chiesaitaliana Sollecitato dalle richieste provenienti da pi diocesi l Ufficio Naziona le per i beni culturali ecclesiastici UNBCE propone coordina e
67. in super Visitationum custodiat resque alias et negotia Ecclesiastica quae per supplices libellos expediri solent et quorum memoriam expedit as servari Gli atti del sinodo diocesano celebrato dal cardinale vescovo Gian Car lo Bandi nel 1764 contengono specifiche disposizioni sull accesso all archi vio e sugli inventari 8 Cfr Synodus Dioecesana Imolensis Ab Illustrissimo et Reverendissimo Domino Constan tio de Zanis eiusdem civitatis Episcopo Comite amp c celebrata in cathedrali Ecclesia Sancti Cassiani Dichus diebus 29 30 et 31 Martji Anno 1693 Imolae apud Carolum Joseph Mas sam Impressorem Episcopalem 1693 p 107 Synodus Dioecesana Imolensis ab Ulysse Josepho Gozzadinio Episcopo celebrata anno MDCCXVIII Imolae ex Tipographia Episcopali 1720 p 113 10 Cfr Constitutiones editae ab illustrissimo et reverendissimo D D Joanne Carolo Ban di episcopo imolensi et comite in dioecesana synodo Habita in Ecclesia Cathedrali Sancti 213 XII Tabularii Episcopalis custodia et maxime scripturarum illarum quae ad huiusce Mensae rem pertinent sciat summopere Nobis cordi esse ideoque perquam sollecite id illi committimus Caveat ne clavem dicti tabularii unquam in propatulo et omnium manibus expositam re linquat sed perpetuo apud se habeat nec quenquam scripturas in eo re positas inspicere patiatur nisi ipse adfuerit Multo minus sine Nostra espressa licentia in scriptis exhibenda permittat illas extrahi sub
68. patrimonio archivisti co della regione Probabilmente noto che nella regione pugliese prima ancora della sti pula dell Accordo tra Stato e Chiesa del 1984 tra la Soprintendenza archi vistica e alcuni enti ecclesiastici si erano instaurati rapporti davvero profi cui di collaborazione grazie alla mediazione dell allora vicepresidente del l Associazione archivistica ecclesiastica e direttore dell Archivio diocesano di Ugento monsignor Salvatore Palese convinto promotore presso i Vescovi pugliesi dell intervento statale sugli archivi ecclesiastici per i vantaggi che ne sarebbero derivati ad entrambe le parti Nella fase progettuale ho prestato come soprintendente archivistico per la Puglia inca rico ricoperto fino al dicembre del 2005 la consulenza tecnica istituzionale a tutti i sogget ti che ne facevano richiesta Si tratta della Diocesi di Bari Bitonto della Diocesi di Molfetta Giovinazzo Ruvo Terliz zi e della Diocesi di Otranto 189 Risalgono ai primi anni Ottanta del secolo scorso i primi progetti spe ciali sugli archivi ecclesiastici la cui esecuzione apr la strada ad una coope razione tra istituzioni laiche ed ecclesiastiche che ancora oggi perdura I la vori di censimento degli archivi parrocchiali di diverse Diocesi pugliesi e di riordinamento e inventariazione di alcuni grandi complessi archivistici co stituirono la palestra in cui molti giovani archivisti si esercitarono per rico s
69. plicato all indagine delle case regolari femminili da un lato si riportata alla ribalta ancora una volta una situazione di sistematiche chiusure certamente in parte dovute alla maggiore riservatezza legata alla scelta della clausura ma che pu essere superata quando vi sia una volont ben determinata ma dall altro lato si scoperto un universo congregazionale caritativo e laicale spesso ovviamente abbastanza moderno nelle sue origini che stato fon te di piacevole sorpresa e di cui in realt a stento si sarebbe conosciuta l esi stenza se non fosse stata compiuta questa ricognizione Ed quindi su quest ultimo punto la vocazione del Centro a pro muovere attraverso l edizione dei suoi atti campagne d indagine tematiche ora su questa ora su quella tipologia d archivio incrementandone la conoscen za a volte partendo quasi da zero che si pu trarre un primo indubbiamen 16 il caso delle Sorelle di Santa Chiara di Carpi attivissime nella sistematica valorizzazio ne del loro ricchissimo patrimonio documentario e librario di cui vanno giustamente orgo gliose cfr M FaBERI Camilla Pio contemplativa in azione Perugia 2001 Le Clarisse in Carpi Cinque secoli di storia XVI XX Volume primo Saggi a cura di G ZARRI Reggio Emilia 2003 Le Clarisse in Carpi Cinque secoli di storia XVI XX Volume secondo Fonti a cura di A M Ort Reggio Emilia 2003 Il monastero di Santa Chiar
70. poe na arbitrio Nostro imponenda si contra fecerit Quicunque vero libros scripturas instrumenta seu iura clanculum a nostra Cancellaria et Ar chivio vel praeterito tempore subtraxerit vel in posterum subtrahere ausus fuerit infra quindecim dierum spatium restituire ac reportare om nino teneatur alias poenam excommunicationis Nobis reservatae ipso iure incurrisse declaramus a qua non absolvetur nisi reapse secuta fue rit restituito Quam poenam decernimus quoque adversus eos qui scie rint eiusmodi scripturas subtractas fuisse idque intra eundem terminum non revelaverint XIV Inventarium distinctum et ordinatum omnium et quarumcunque scripturarum codicum protocollorum aliorumque iurium productorum quae ut aiunt in filtiis existunt infra sex menses a die publicationis huius Synodi eo ordine confici iubemus ut digestum sit iuxta tempo rum seriem et cum indice saltem generali rerum quae in unoquoque co dice seu protocollo continentur necnon ita separatis ac dispositis qui buscumque materiis ut codices tractantes de una materia non confun dantur cum aliis de diversis agentibus XV In conficiendo dicto inventario praeter civiles materias criminales quoque describantur harum descriptionem conficere eius Cancellarii munus erit qui dicitur criminalis Utriusque inventarii exemplar sub scriptum ab unoquoque Cancellario Nobis deferri iubemus ut apud Nos fideliter custodiatur Quod quidam Nostrum erit ita servare ut integrum
71. portato considere voli frutti La banca dati costituita da sedici fondi archivistici di cui otto ri sultano riordinati e inventariati Relativamente al fondo della Curia vesco vile di Ascoli Piceno stata conclusa l inventariazione delle serie Bullarium Congregazioni Fondi Ecclesiastici Instrumenta Positiones Sacrorum Ordi num e Visite Pastorali mentre si sta procedendo alla ricostruzione dell ordi namento originario della serie Positiones in evidentem utilitatem Restano an cora da riordinare ed inventariare le serie Erectiones et collationes beneficio chivi Diocesani cfr Guida agli Archivi Diocesani d Italia cit pp 47 48 Allo stesso modo la possibilit di modificare o poter rappresentare i diversi ordinamenti di uno stesso fondo si sta rilevando fondamentale per la ricostruzione dei diversi ordinamenti di alcune serie del fondo della Curia vescovile ascolana e di quello del Capitolo della Cattedrale In particolare nel primo caso si tratta della serie Positiones in evidentem utilitatem di cui sono state ritro vate tre rubriche del sec XVIII grazie alle quali stata confermata l ipotesi di un riordino effettuato nel corso del sec XIX che ha stravolto l ordinamento originario della serie Ori ginariamente la stessa si articolava in mazzi contraddistinti con lettere dell alfabeto all in terno dei quali erano ordinate le singole istanze Successivamente i mazzi furono smembra ti e le singole istanz
72. posti in condizione di potere e re sponsabilit In tutte le riforme introdotte dal Cardinale nell ordinamento e nel funzionamento della Curia bolognese riscontrabile l influenza della bu rocrazia napoleonica che molte buone prove di efficienza aveva dato durante il Regno d Italia e che era ispirata da un rigido concetto di centralizzazione che l Oppizzoni fece proprio Tutte diciamo tutte le pratiche istanze esposti suppliche e ogni altra cosa che perveniva all Arcivescovato passavano diret tamente per le mani del Cardinale il quale doveva impiegare metodicamen te in tale lavoro una parte della sua giornata Lo testimoniano in maniera elo quente le decine di migliaia di suoi autografi attergati ai documenti presenta 198 tigli in cui indicava concisamente il tenore della risposta o il provvedimento da prendere o suggeriva la via da seguire per raggiungere lo scopo firman dosi invariabilmente C Card Oppizzoni Egli era inoltre un attento con servatore di ogni carta di ogni appunto di ogni memoria e un diligente or dinatore di tutto ci Mentre era in corso la riforma della Curia il Cardinale intraprese impor tanti lavori murari restaurando esternamente e internamente la Metropolita na e il Palazzo Arcivescovile che dot di uffici idonei per la Curia e di una nuova bella sede per la Biblioteca Arcivescovile ove raccolse i relitti dell an tica biblioteca fondata dal Falcetti riordinata dal Lambertini
73. prelevate e non ri consegnate nel periodo successivo alla morte di don Giuseppe Laudario avvenuta nel 1991 e la nomina del sopra citato direttore nel 1998 quando l istituto non aveva personale prepo sto alla conservazione delle carte Sempre allo stesso don Elio Nevigari si deve la conserva zione integrale delle carte riconducibili alla serie Posizioni Matrimoniali che rischiava un in discriminato scarto da parte degli uffici della Curia 4 PONTIFICIA COMMISSIONE PER I BENI CULTURALI DELLA CHIESA La funzione pastorale degli ar chivi ecclesiastici Lettera pastorale Citt del Vaticano 2 febbraio 1997 5 Cfr MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani I Roma 1981 p 406 140 sico da quella dell ordine logico degli stessi attraverso l utilizzo delle sche de Aggregazione fisica e Aggregazione logica La scheda Rappresenta zione consente di creare una o pi rappresentazioni di un fondo archivistico sulla base di vecchie segnature o di ipotesi di lavoro offrendo la possibilit di descrivere le diverse partizioni del fondo e inoltre di agganciare le schede per la descrizione delle unit archivistica a tutte le eventuali rappresentazio ni create in tal modo CEIAr permette di procedere alla ricostruzione dell or dine originario che se non palesemente riconoscibile pu essere ricostruito solo per ipotesi da ver
74. quaderni dattiloscritti destinati a breve all informatizzazione trami te software CEI Ar gli indici delle visite pi antiche sono stati pubblicati da M AI KALAK La citt di tutte l heresie Attuazione e divulgazione del Conci lio di Trento a Modena Modena 2005 pp 169 187 42 Mons Gumo AGOSTI L Archivio vescovile di Reggio Emilia cenni storici Un archivio vescovile lo scrigno che custodisce le memorie storiche di una Diocesi ma come succede per lo scrigno d una famiglia o d una comu nit subisce attraverso 1 secoli distruzioni e saccheggi Questo dobbiamo lamentare anche per Archivio della nostra Diocesi come esporr con questi cenni storici per la parte pi antica L origine delle Diocesi emiliane tolto Ravenna e forse Bologna si col loca dopo l editto di Costantino promulgato a Milano nel 313 d C Si ritiene che Reggio e Brescello abbiano avuto un vescovo verso il 330 340 ma sol tanto nel 451 che i due nostri vescovi Favenzio e Cipriano sono attestati pre senti al Sinodo di Milano Certamente come nelle altre Diocesi anche a Reggio esisteva un Tabu larium per conservare i documenti pi importanti ma questi andarono per duti forse nell incendio che si lamenta in un diploma di Carlo Magno dell an no 781 Una nuova catastrofe si abbatt sulla Diocesi con la scorreria degli Ungari dell 899 che distrussero ogni cosa ed uccisero anche il vescovo Azzo II Alcuni canonici riu
75. quali sono le diocesi da secoli La funzione dell archivio diocesa no come archivio di concentrazione tuttavia piuttosto recente e non defini to giuridicamente salvo casi eccezionali Bologna ma entrato da qualche tempo nell uso o per stato di necessit o per imitazione di quella che una funzione precipua degli Archivi dello Stato rispetto al territorio della provin cia sia per il favore determinato dell istituzione in ogni diocesi di un archivio storico stabilita dal can 491 3 del C J Can del 1983 185 Il caso attualmente pi rilevante quello degli archivi storici parrocchia li che nel patrimonio delle loro serie dei Battesimi Morti Matrimoni Cresi me e Stati d anime conservano un tesoro unico ed inestimabile 8 Alcune dio cesi hanno da tempo provveduto a concentrare questi archivi nell archivio ve scovile in Romagna c l esempio di Cesena sino dal XVIII secolo Ci vale a considerare l Archivio Diocesano come soggetto sostitutivo degli archivi non consultabili e non adeguatamente conservati Si tratta di su perare consuetudini sedimentate come quella che tiene legati gli archivi al loro luogo di produzione Concetto fondamentale a difesa dallo sradicamen to della memoria e della coscienza storica sempre stato coltivato in un pae se come l Italia dove le autonomie ecclesiastiche e civili hanno nobili e anti che tradizioni Ma sempre pi evidente come sia difficile o impossibile
76. riapertura dell Archivio nel 1962 si dato il via ad una collana di Studi e sussidi destinata a fornire strumenti di lavoro agli studiosi mediante l illustrazione di specifici fondi dell Archivio gia uscito un volume contenente l inventario degli archivi della parrocchie di Bologna soppresse e prossimamente ne uscir un altro dedicato all importante fondo delle Visite Pastorali Non so per quanto tempo ancora la divina potestate la somma sapienza e il primo amore Divina Commedia Inf III 5 6 mi consentiranno di con tinuare ad occuparmi dell Archivio ma una cosa certa so di aver dato mol to di tempo di fatica e di studio ma credo anche di aver ricevuto moltissimo dalla familiarit con le antiche carte per un percorso personale di cultura e di fede Cio di quei beni che 1 tarli e le tignole non attaccano e i ladri non pos sono rubare e che possiamo confidare di conservare per noi fino alla fine 208 Nota bibliografica Dell Archivio Generale Arcivescovile di Bologna della sua formazione e vi cende abbiamo gi trattato in pi occasioni in particolare si rinvia a M FANTI L Ar chivio Generale Arcivescovile di Bologna Notizie storiche Elenco dei fondi archi vistici Avvertenze utili per le ricerche Bologna 1999 e alla bibliografia ivi riportata alla quale vanno aggiunti M FANTI Scheda sull Archivio Capitolare della Cattedra le di Bologna in Guida degli Archivi Capitolar
77. ro grazie ad un accordo fra l Oppizzoni e il Comune di Cento Nel 1893 non avendo il Comune pagato tale corrisposta fu citato in giudizio dall Economa to Generale dei Benefici Vacanti nell interesse della Mensa Arcivescovile al lora vacante per la morte del card Francesco Battaglini Il Comune di Cen to sosteneva trattarsi di una decima sacramentale perci abolita dalla legge 14 luglio 1887 mentre gli avversari l1 Economato dei Benefici Vacanti e la Mensa Arcivescovile dopo la nomina del nuovo arcivescovo di Bologna card Domenico Svampa replicavano che si trattava di una decima dominicale e perci mantenuta dalla legge La questione perci da giuridica si trasform ben presto in storica sulla natura delle decime stesse Una prima sentenza del Tribunale di Bologna confermata poi in sede di appello riconobbe la natu ra dominicale delle decime ma la Cassazione annull la sentenza rinviando la questione di merito alla Corte di Appello di Ancona che respinse le richie ste della Mensa accettando il punto di vista del Comune di Cento Un nuovo 200 ricorso in Cassazione porto all annullamento per difetto di motivazione del la sentenza della Corte d Appello d Ancona rinviando il giudizio alla Corte d Appello di Roma che accolse la tesi della Mensa riconoscendo la natura do minicale delle decime AI di l dell esito vittorioso della questione legale per la Chiesa bologne se che si dovette alle approfondite
78. venivano considerate criminali Di contro tutti i contenziosi di tipo amministrativo finanziario o simile venivano considera ti civili Nei processi civili ora pi propriamente definiti contentiosi le cause pi ricorrenti riguardano debiti od oneri non soddisfatti confinazioni dubbie di terreni e truffe Nei processi criminali cause preponderanti sono la detenzione di armi in luoghi addetti al culto sparatorie e duelli offese verbali scomuniche violen ze e percosse tradimenti coniugali incarcerazioni maldicenze e calunnie In entrambi i casi il procedimeno prevedeva una denuncia formale pre sentata all autorit vescovile la raccolta di prove e testimonianze e un giudi zio finale in base alle prove raccolte Comunque l intento del tribunale ve scovile era quello di giungere quando possibile ad una pacificazione delle parti Le carte che si andranno a descrivere presentano come unico criterio di archiviazione l ordine cronologico della naturale sedimentazione degli atti 74 Per alcuni dei processi pi significativi si trovano fascicoli che riuniscono i vari documenti La documentazione costituita da denuncie querele avvisi di compari zione davanti alla commissione vescovile interrogatori di testimoni deposi zioni sentenze Rari sono i casi in cui in un unico fascicolo si possa trovare tutta la documentazione completa dall inizio della causa alla sentenza finale In alcuni casi le sentenze sono
79. 0 atti del Convegno Trani Museo diocesano 26 27 giugno 2001 a cura di F RucGert Milano 2004 8 AMEI I musei ecclesiastici in Italia dalle opere del duomo ai musei diocesani alle rac colte atti del primo Convegno nazionale dell Associazione dei musei ecclesiastici italiani Genova Biblioteca Franzoniana 14 15 novembre 1997 a cura di C PAoLOCCI Pisa 1998 131 Giorni di Giorni di Aperto al apertura apertura Strumenti informatici Diocesi pubblico settim annuale utilizzati S ese ___ 4 a a Ferrara Comacchio A i om circa 130 Foma o oo 100 52 140 me o o _wW circa 100 O a ae Er CASE Guastalla 240 Rimini xy S Marino Mootatetto Fones w s 10 al Piacenza Babhin efel Fig 13 Guida agli istituti culturali ecclesiastici italiane Biblioteche Archivi Musei della Chiesa Cattolica La Guida agli istituti culturali vuole essere un servizio alle diocesi e agli enti ecclesiastici tutti La messa a disposizione di uno strumento che permet ta alle diocesi di rendere noti i dati ufficiali relativi ai propri istituti di conser vazione attraverso uno strumento semplice e amichevole e che favorisce at traverso la sua disponibilit on line di procedere a costanti aggiornamenti dei dati immessi e a completamenti di quanto lasciato sospeso Disporre di de scrizioni autorevoli dei propri istituti permetter di rimandare a questo stru mento nell eventualit
80. 002 vi stato aggregato Archivio Ve scovile di Modigliana di cui se ne parlato in occasione del convegno sui diocesani soppressi 39 Questa sommaria ed approssimata esposizione di vicende storiche vole va mostrare come Archivio Diocesano faentino presenti un elevata proble maticit sotto due aspetti principali il primo fisico e il secondo prettamente archivistico Del primo presto detto in quanto gran parte della documenta zione si trova in precario stato di conservazione a causa dei danni arrecati dal la secolare umidit e dall azione di agenti patogeni che rendono urgentissima una sistematica campagna di restauro anche se in certi casi si presume sia or mai troppo tardi Sotto il profilo archivistico il Diocesano di Faenza un ar chivio di cui si persa qualsiasi cognizione storica nel senso che al momen to non siamo in grado di determinare con precisione i singoli uffici produtto ri della documentazione che nel corso dei secoli hanno espletato funzioni am ministrative assai diverse fra loro la formazione delle serie quanta documen tazione sia andata persa le prassi gestionali interne gli interventi di riordino e di inventariazione eventuali smembramenti della documentazione ed ordi namenti per materie in alcune serie sembra che ci sia avvenuto l esistenza di protocolli e titolari i traslochi e i condizionamenti a cui stata sottoposta la documentazione e gli eventi distruttivi e disgreganti
81. 1671 1825 151 filze ml 10 Processi beneficiali 1825 1854 32 filze ml 3 2 Processi beneficiali II sezione 1854 1984 45 filze ml 5 2 Atti beneficia li segreti 1886 1891 2 filze ml 0 20 Per questo fondo esistono gli spogli e gli indici dattiloscritti di mons Guido Vigarani 16 quaderni e quelli ma noscritti compilati da mons Giacomo Casolari da poco acquisiti dall Archi vio Atti beneficiali Rogiti vari XIV XIX secolo filze 74 ml 9 stanza G Questa imponente serie miscellanea di rogiti e documenti vari parzialmente ordinata cronologicamente raccoglie principalmente atti riguardanti l istitu zione o l amministrazione di benefici ecclesiastici ma anche eredit patrimo ni per ordinandi legati pii investiture o compravendite di beni inventari per messi e attestazioni varie e molti altri documenti di diversa natura in riferi mento a parrocchie confraternite opere pie singoli sacerdoti ecc Chiave di accesso a questa raccolta costituita da 20 quaderni dattiloscritti con lo spo glio di tutte le filze redatti da mons Guido Vigarani Azione cattolica 1925 1955 filze 9 ml 1 stanza 1 Beneficialia XIX sec filze 12 ml 1 5 stanza F a Sono raccolti fascicoli inerenti l amministrazione dei benefici della diocesi due filze intere sono dedicate ai benefici legati al Duomo i fascicoli sono stati composti nell Ottocento ma includono talvolta documentazione pi an tica in
82. 1712 1849 1850 1919 1847 1945 1664 1867 1867 1975 1774 1900 1813 1864 1861 1881 1882 1918 1779 1976 1500 1863 1862 1924 1877 1921 Chiese non Parrocchiali 87 SIL 32 33 34 id 36 3T 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 S 56 57 58 59 60 6l 62 63 b S Bernardino da Siena e Confraternite c S Rocco e Confraternite d SS Crocifisso Confraternite Congregazioni e Ges in Mirandola e Congregazione di Carit Cimitero Chiesa e Rettori Oratori Ospedale di Carpi Legati Congreg di Carit Ufficio Missionario e Pontif Opere Missionarie Pia Unione dell Agonia Cattedrale Mensa Vescovile 1778 1837 Luoghi Santi Obolo di S Pietro Festa del Papa Monache Domenicane in Mirandola 1828 1850 Ordinazioni 1921 1936 Ordinazioni 1936 1944 Ordinazioni 1945 1953 Ordinazioni 1954 1957 Ordinazioni 1957 1966 Ordinazioni 1966 1975 Istituto Nazareth in Carpi A C E G Oratorio B Realino Visite Pastorali Mons Prati 1972 1976 Arte Sacra Musica Sacra Liturgia Clero Professione di Fede e Giuram antimodernistico Clero Incardinazioni escardinazioni discessisti 1900 1967 Clero Predicatori 1919 1948 Congressi Eucaristici Comunione gen dei fanciulli Vestizioni 1920 1952 Confraternite Pie Unioni Casse rurali Societ di Assicurazione Nomadelfia Istituto Oblati di Ges S E Sacerdote Visite Pastorali Pranzini 1925 1927 Visite Pa
83. 18 settembre 1997 a cura di E ANGIOLINI Modena 1998 Libri canonici e stato civile segretazione o consultabilita Orientamen ti legislativi e storiografici Atti del convegno di Spezzano 4 settembre 1998 a cura di E ANGIoLINI Modena 1999 Le vie della devozione gli archivi dei santuari in Emilia Romagna Atti dei convegni di Spezzano 3 settembre 1999 e di Ravenna 1 ottobre 1999 a cura di E ANGIoLINI Modena 2000 Gli archivi capitolari dell Emilia Romagna Atti dei convegni di Spez zano 6 settembre 2000 e di Ravenna 11 ottobre 2000 a cura di E AN GIOLINI Modena 2001 Gli archivi delle chiese collegiate Problemi e prospettive Atti dei con vegni di Spezzano 4 settembre 2001 e di Ravenna 5 ottobre 2001 a cura di E ANGIOLINI Modena 2002 Problemi di conoscenza e di integrazione gli archivi delle diocesi ag gregate decentrate e soppresse Atti dei convegni di Spezzano 4 set tembre 2002 e di Ravenna 5 ottobre 2002 a cura di E ANGIOLINI Mo dena 2003 Gli archivi dei Seminari Atti dei convegni di Spezzano 3 settembre 2003 e di Ravenna 11 ottobre 2003 a cura di E ANGIoLINI Modena 2004 Le pergamene nell era digitale Atti dei convegni di Spezzano 3 settem bre 2004 e di Ravenna 24 settembre 2004 a cura di E ANGIOLINI Mo dena 2005 10 Cum tamquam veri Gli archivi conventuali degli ordini maschili Atti dei convegni di Spezzano 16 settembre 2005 e di Ravenna 30 settem
84. 1966 l archivio venne trasferito in via provvisoria in un corridoio sopra stante il chiostro del convento dell Osservanza dove alle gi note difficolt relative alla consultazione si aggiunse pure quella di un terribile freddo in vernale che non consentiva di trattenersi nel locale pi di tanto Il trasferimento effettuato con alcuni carretti trainati a mano da qualche uomo di fatica e dai seminaristi ma soprattutto senza la guida di alcun esper to don Burchi si trovava a Roma aggrav notevolmente il disordine Anda rono infatti aperti pi mazzi che vennero malamente ricomposti e frazionati registri peraltro gi sfasciati e malmessi per le cattive condizioni delle rile 12 Va tenuto presente che don Burchi di fatto poteva lavorare nell archivio della Curia solo durante l estate quando veniva a Cesena in vacanza dal momento che fin dal 1946 viveva a Roma dove lavorava presso l Archivio Segreto Vaticano 3 Da Introduzione cit Il lavoro di cucitura e rilegatura fu compiuto dal maestro Gino Lazza ro Rossi di Gualdo di Roncofreddo Fo marito di Aurora Burchi sorella di don Pietro 14 P Burcui Storia delle parrocchie cit Si fa presente che quello che sarebbe dovuto servi re per il primo volume della storia delle parrocchie rimase per la morte dell autore a livello di regesti e di schede e tale venne pubblicato postumo qualche anno dopo P BurcHI Le an tiche pievi e le chiese di Cesena nella storia Forl
85. 1970 151 gature che finirono distribuiti in pi mazzi mentre buste e registri furono ri posti pi in ragione delle loro dimensioni che non del loro contenuto Un im provviso acquazzone inoltre provoc gravi danni ad alcuni mazzi e registri che riposti senza essere stati prima asciugati finirono con l essere rovinati dall umidit e dalle muffe Ed ancora furono portate all Osservanza e riposte senza essere prima riordinate le cartelle d archivio della prima met del No vecento Nell attesa dello smontaggio prima e del montaggio poi delle scaffa lature mazzi e registri furono ammucchiati per un po di giorni in un lato del chiostro del convento La sopraggiunta morte di don Burchi avvenuta qualche anno dopo a soli sessant anni d eta nel 1966 lasci interrotto il lavoro di riordino Non essen dovi pi alcun sacerdote direttamente interessato all archivio l abbandono prese il sopravvento Don Leo Bagnoli 1911 1984 noto cultore di studi sto rici locali e vera miniera di notizie storiche cui tutti ricorrevano era prodigo di informazioni ma non era in grado di districarsi fra le carte e i registri del l archivio Praticamente si fin con il non consentire l accesso e con il non ri spondere alle richieste che venivano per lettera Solo a chi era sufficientemente conosciuto e aveva bisogno di consulta re qualche cosa delle serie e del fondo gi riordinati da don Burchi e che tut to sommato erano sta
86. 5 1 reg Bollettario imposta straordinaria 1833 1835 1 reg Bollettario restauri cattedrale 1843 1845 1 reg Mandati 1843 1890 23 bb Azienda capitolare 1903 1959 3 regg Congregazione del Capitolo e del Clero Scritture pesi camerali 1544 1725 1 reg Riparto tasse del clero e pesi camerali 1568 1797 28 regg Lettere affari del clero 1573 1724 1 reg Sussidio e aumento 1558 1697 3 regg Galere pontificie 1590 1787 2 regg Tasse di spoglio 1599 1787 2 regg Cadastro 1551 1 reg Estimi 1595 1631 2 regg Mandati revisione 1594 1771 1 reg Adunanze 1578 1888 4 regg Beni patrimoni 1724 1728 regg 6 Costituzioni interessi del clero 1725 1 reg Tassa spontanea 1796 1 reg Succollettoria degli spogli 1815 1860 25 regg 8 bb 164 Collegio dei parroci urbani Protocollo 1822 1864 1 reg Congregazioni 1838 1891 2 regg Ufficiature funebri 1839 1922 1 reg Carteggio secc XIX XX 1 b Seminario Vescovile Miscellanea secc XVI XVIII 3 regg 1 b Congregazioni 1711 1929 5 regg Mastri rendiconti 1728 1955 99 regg Censi e pigioni 1725 1843 5 regg Lavoratori 1744 1842 10 regg Pesi camerali 1765 1799 1 reg Bestiame 1778 1889 8 regg Raccolti 1798 1800 1 reg Superiori alunni inservienti 1880 1948 7 regg Preces sec XIX 2 regg Lettere 1823 1826 4 regg Carteggio istituzione
87. 6 07 Remigio Crescini 1 vol 1829 Giovanni Neuschel 1 vol 1843 45 Felice Cantimorri 1 vol 1856 58 Guido Maria Conforti 1908 12 in 9 voll 1912 1 vol 1923 1 vol Evasio Colli 1933 38 1 vol 1940 46 8 voll 1948 52 3 voll 1953 58 3 voll 1959 65 2 voll Amilcare Pasini 1967 69 4 voll 1970 75 7 voll 1976 81 7 voll Documenti vescovili In una serie di 21 capsae sono collocate cartelle numerate che raccolgo no lettere atti provvedimenti dei seguenti vescovi Ferdinando Farnese 1573 1606 31 cartelle Pompeo Cornazzani 1616 47 21 cartelle Carlo Nembrini 1652 77 42 cartelle Tomaso Saladini 1681 94 21 cartelle Giuseppe Olgiati 1695 1711 21 cartelle Camillo Marazzani 1711 60 81 cartelle Francesco Pettorelli Lalatta 1760 88 57 cartelle Adeodato Turchi 1788 1803 66 cartelle 9 Carlo Francesco Castelli 1805 28 241 cartelle 10 Remigio Crescini 1828 30 25 cartelle 11 Vitale Loschi 1831 42 66 cartelle 12 Giovanni Neuschel 1843 52 53 cartelle 13 Felice Cantimorri 1854 70 199 cartelle BADAA ES Yee 3 Pubblicata da Enrico Dall Olio in due voll I Visitatio civitatis Parmae Rev mi Joannis Baptistae Castelli n Decreta visitationis dioecesis Parma Grafiche Step ed 2000 Coll di docc Eccl ci dell Arch St Vesc di Parma 1 94 14 Domenico Maria Villa 1872 82 non ordinato 15 Giovanni Andrea Miotti 1883 93 167 cartelle 16 Franc
88. 800 1869 82 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 6l 62 63 64 65 66 67 68 69 70 Capitolo Cattedrale Capitolo Cattedrale Concordia Concordia Concordia Mirandola Mirandola Mirandola Mirandola Mirandola Mirandola Mirandola Mirandola S Croce Fossa Fossoli S Francesco Gargallo Gavello S Giacomo Roncole Limidi S Martini Carano S Martino Spino Migliarina Mortizzuolo a b a b c d a b a b a a b a b a b a b a b a b a b a b 1814 1863 sezione II filza14 1602 1853 1862 1949 1871 1916 1917 1935 1924 1939 1939 1958 1650 1819 varie Collegiata varie Collegiata varie Collegiata 1912 1963 Collegiata Collegiata Collegiata diverse Collegiata Collegiata 1630 1966 Collegiata 1631 1786 Collegiata 1618 1789 Collegiata 1631 1793 Collegiata 1630 1783 Collegiata Collegiata Collegiata 1639 1796 Collegiata Collegiata 1663 1826 Collegiata 1633 1804 1915 1974 1914 1975 1915 1972 1919 1973 1919 1972 1916 1974 1923 1971 1742 1974 1922 1968 1916 1966 1916 1976 1914 1964 1967 1975 83 71 T2 73 74 15 76 TI 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 Quarantoli Vallalta Mirandola S Antonio S Bernardino Realino S Caterina S Nicol S Marco N S di Fatima S Cuore B V
89. 832 2 regg Repertorio 1817 1860 3 regg Elenco cause civili 1816 1859 4 regg Elenco cause ordinarie 1825 1830 1 reg Ruolo cause esecutive 1832 1834 1 reg Ruolo cause ordinarie 1832 1864 2 regg Rescritti oggetti civili 1831 1859 1 reg Cursori 1848 1859 3 regg Elenco atti politico economici 1833 1858 1 reg Elenco cause non definite 1825 1849 1 reg Elenco cause definite 1816 1827 1 reg Istanze stragiudiziali 1832 1835 1 reg Contravvenzioni all osservanza delle feste 1833 1834 1 reg Registro dei dubbi 1832 1834 1 reg Ordinanze civili 1835 1854 1 reg Regolamento tasse criminali 1815 1834 1 reg Ordine sedute criminali senza data 1 reg Orazione senza data 1 reg Competenze giudice di pace senza data 1 reg Conti 1833 1852 1 reg Cause criminali 1815 1859 1 reg Sentenze criminali 1833 1847 1 reg 161 Reclusorio di San Rocco Fabbrica 1823 1859 1 reg Amministrazione 1844 1860 1 reg Inquilini 1843 1859 1 reg Divoti esercizi senza data 1 reg Presenze 1844 1859 2 regg Donne gravide 1857 1859 1 reg Bilancio 1838 1844 1 reg Mastro 1840 1847 3 regg Bollettario 1836 1860 2 regg Mandati 1859 1860 1 reg Entrate uscite 1845 1860 14 regg Commissione vigilanza carceri Carteggio 1841 1853 1b Cause morali Istruttorie 1861 1
90. 863 1 reg Sentenze 1861 1864 1 reg Mensa Vescovile Inventario carte e registri 1838 1 reg Carte varie secc XV XVIII 5 bb Diacetti 1435 1841 15 regg Enfiteusi 1559 1759 31 regg Patti colonici 1558 1571 2 regg Entrate uscite conti 1534 1566 4 regg Giornale di cucina spese 1689 1695 1852 1854 4 regg Acquisto case a Carpineta 1578 1584 1 reg Inventari beni immobili secc XVI XX 10 regg Cabrei 1684 1747 2 regg Mappe 1655 1846 27 pezzi Perizie 1765 1791 1848 1849 1858 5 regg Affrancazionie rinnovi enfiteutici 1838 1859 1 reg Imventari piante 1848 2 regg Piano esecuzione collaudo 1859 2 regg Mastro 1849 1 reg Carteggio 1838 1991 12 bb Eredit Pagliacci Carte di famiglia 1879 1939 1 b 162 Testamento 1939 1 fasc Carteggio 1940 1967 1 b Amministrazione 1940 1964 13 regg Legati 1940 1973 2 regg Eredita Perticari Carte di famiglia 1933 1949 1 b Corrispondenza 1939 1945 1 b Amministrazione 1940 1945 13 regg Testamento 1949 1 fasc Carteggio 1949 1960 1 fasc Beneficenze Unite Carteggio 1838 1865 8 bb Amministrazione 1822 1847 29 regg Mappe 1830 1851 8 pezzi Doti Chiaramonti Capitali 1821 1894 4 regg Consuntivi 1821 1849 1 reg Carteggio 1821 1941 3 bb Beneficenza Castracane Carte di famigli
91. 976 152 gran parte limitata la consultazione anche per la carenza di garanzia che im pediva allo studioso di avere a disposizione tutte le fonti che gli potevano in teressare Difatti quando si riusciva a trovare qualche cosa c era spesso il dubbio di non aver trovato tutto e di non potere pertanto compiere una ricer ca completa Di buono l archivio continuava a consentire una positiva e tran quilla fruizione solo delle serie e del fondo riordinati da don Burchi ed aggior nati da Riva e Gardini Certamente si finiva con l essere noiosi ed anche pedanti quando si con tinuava ad affermare che l archivio della Curia vescovile di Cesena giaceva in gran disordine e sostanzialmente abbandonato a se stesso dal momento che tale situazione non era dissimile a quella di tanti altri archivi e certamente si finiva con l essere altrettanto noiosi e pedanti quando si continuava ad in vocarne con urgenza il sistematico riordino fin quasi a voler anticipatamente giustificare la legittimazione di un pizzico di orgoglio per quando in seguito se ne sarebbe intrapresa l opera Fortunatamente la situazione si capovolta con il ritorno dell archivio nel 1994 nei locali della Curia Nel giro di breve tempo infatti ha avuto final mente inizio un radicale e consistente lavoro di ricognizione inventariazione e catalogazione che ha portato non solo alla identificazione delle varie serie e della loro consistenza ma pure alla individuazione di p
92. Archiva Ecclesiae 40 41 1997 1998 pp 283 293 L inventario riveduto e aggior nato stato ora inserito nel sistema informatico per gli archivi ecclesiastici della Conferen za Episcopale Italiana CEIAr cf infra gt Cf supra nota 1 Gli atti sono in corso di stampa 182 ne gli archivisti hanno dato il loro contributo di competenza specifica al lavo ro progettuale complessivo degli architetti L altra intrapresa che riguarda piu direttamente gli archivisti e le carte quella di provvedere ad un riordinamento generale dei fondi e alla redazione degli inventari relativi I fondi ci sono pervenuti in parte strutturati secondo I ordinamento ori ginario o secondo il riordinamento effettuato nel secolo XVIII spesso sprov visti di inventario in parte non sono ordinati 0 si presentano sconvolti a cau sa delle vicende patite durante la seconda guerra mondiale Tra questi sono da annoverare le serie moderne dalla met del sec XIX alla prima met del XX Tra i fondi ordinati alcuni sono dotati di vecchi strumenti di corredo che pur preziosi si presentano con caratteristiche le pi varie dall elenco al sommario all analitico e con sfumature dei criteri redazionali assai variabi li Anche gli inventari migliori e pi esaustivi erano stati redatti per soddi sfare le esigenze pratiche degli archivisti nella trattazione degli affari quin di con finalit diverse da quelle della moderna ricerca storico scie
93. Diocesi di Carpi dal 1925 Settimanale diocesano Notizie dal 1987 91 ALFREDO BIANCHI L Archivio storico vescovile di Parma Da alcuni anni Archivio della Curia Vescovile di Parma stato tra sportato in un nuovo locale ricavato nell ala sud del Palazzo Vescovile Con il trasloco cambiata anche la denominazione in Archivio Storico Vescovi le L ampio salone dotato di scaffalature metalliche su due piani dopo pochi anni si rivela gi angusto Dal 2004 con atto dell Ordinario diocesano que sto archivio fa parte del Sistema archivistico diocesano centrale della Dioce si assieme all Archivio Capitolare all Archivio della Fabbriceria della Ba silica Cattedrale e all Archivio del Battistero dove si conservano le registra zioni dei Battesimi di tutta la citt dal 1459 al 1920 Questi ultimi tre archivi si trovano all interno della Cattedrale Per il reperimento dei materiali conservati gli studiosi trovano un valido aiuto nel personale dell archivio che ha approntato diversi inventari dei sin goli fondi per uso interno Il materiale archivistico pu essere cos sommariamente elencato Pergamene Pontificie sono in tutto venti dal 1220 al 14137 Diplomiimperiali il primo di Ottone 1 962 documenti vescovili con tratti testamenti Visite pastorali Ferdinando Farnese 1577 87 1 vol Fondamentali per la conoscenza delle istituzioni diocesane si rivelano lavori pubblicat
94. Episcopale della nostra regione e su indicazione di questo direttamente con le Arcidiocesi di Modena Nonantola e di Ravenna Cervia nei territori delle quali si svolgono le attivit del Centro Naturalmente sappiamo che non basta uno statuto per far vivere un istituzione culturale Continuer come prima l impegno attivo e disinteressato dei componen ti del comitato scientifico i colleghi Enrico Angiolini Gianna Dotti Messori Eu ride Fregni Soprintendente archivistico per l Emilia Romagna Nina Maria Live rani Maria Parente Giuseppe Rabotti Presidente della Societ di Studi Ravenna ti oltre a chi scrive con le opportune integrazioni di qualificate personalit scien tifiche in relazione agli argomenti via via affrontati Continuer altres il sostegno fondamentale del Comune di Fiorano Modenese culla di questa bella iniziativa grazie all impegno dell attuale assessore alle Politiche culturali Maria Paola Boni lauri e della responsabile dei Servizi culturali Alessandra Alberici costante pun to di riferimento per l organizzazione e non solo Registriamo anche il crescente in teresse e l appoggio di altri partner istituzionali quali le Province di Modena e di Ravenna che pur non entrando nel novero dei soci fondatori del Centro negli ulti mi tempi hanno collaborato in vari modi alle attivit del medesimo riconoscendo ne l importanza e la seriet Da segnalare infine il rapporto positivo instaurato con l
95. IV XVI Roma 2005 pp 38 39 5 Ivi p 57 con riferimento a G CencettI Inventario bibliografico e inventario archivistico in ID Scritti archivistici Roma 1970 p 67 per le visite pastorali rinvio a quanto ho scrit to in altre occasioni 229 ni che evidenzia il ruolo di governo esercitato attraverso Il archivio come da Chironi per quest ultimo sia pur lentamente tra organizzazione burocratica elaborazione di nuove tipologie archivistiche e conservazione dei documen ti esiste un legame stretto e vitale che si esplicita nei fenomeni della istitu zionalizzazione della cancelleria della comparsa di nuove serie basate su una distribuzione delle materie e dell erezione degli archivi diocesani Esiste peraltro una continuit che giunge tramite papa Benedetto XIII al CIC del 1917 e al suo aggiornamento nel 1983 sia pure in un nuovo con testo 3 Si ricordi che l archivio uno solo anche in mezzo a cambiamenti signifi cativi che vengono a toccare gli archivi correnti e anche quelli di deposito siano essi prodotti su supporti cartacei o sempre di pi in futuro digitali oc corre confrontarsi con crescente uso di tecnologie informatiche e con archivi digitali pur nella difficolt di individuare da chi e per quale finalit sono sta ti prodotti se e a quale contesto istituzionale appartengono in quale modo e in base a quali criteri sono stati selezionati e conservati come devono essere letti
96. LI La contabilit di un mercante cesenate del Seicento tesi di laurea Universita di Bologna Fac di Economia sede di Forl rel prof B Farolfi a a 2001 2002 2 C Riva Dalla Sovrintendenza Archivistica per la Lombardia recuperate sul mercato an tiquario 28 lettere del vescovo Bellisomi quando a Cesena arriv Napoleone in Corriere 155 un registro di Messe sec XIX e due registri di Riparto tasse del cle ro sec XVIII gi appartenenti rispettivamente all archivio del Capito lo della Cattedrale e all archivio della Congregazione del Capitolo e del Clero da cui erano spariti molti anni or sono acquistati dalla Curia ve scovile sul mercato antiquario di Faenza Materiale di vario genere stato recuperato anche presso privati come registri di messe e libri canonici che erano stati arbitrariamente presi o che con molta leggerezza erano stati prestati da preti piuttosto sprovveduti Il tut to stato riposto nei rispettivi fondi o serie originarie Quando si trattato di documenti sia in originale che in fotocopia ad personam come parroci 0 esponenti del laicato cattolico sono stati creati fascicoli personali all interno delle parrocchie di riferimento Analogamente quando si trattato di vescovi e di canonici sono stati creati fascicoli nel carteggio dei vescovi e nel carteg gio del Capitolo della Cattedrale Hanno compiuto il lavoro di riordino Andrea Daltri Piero Camporesi Carolina Porcellini Clau
97. MDCCXIX p 319 212 la cancelleria distinta in civile ed ecclesiastica i cui titolari devono adope rarsi affinch scripturas ad Nostram Cancelleriam spectantes ordinate custodiat ea sque potissimum quae negotia Mensae Episcopalis cuiusmodi sunt con cessiones investitutarum exactiones canonum laudemiorum et huiu smodi specialiter concernunt omnes actus et Decreta Visitationum in libris diligenter transcribat et in Breviarium seu Registrum referat om nes litteras patentes Confessariorum et Ministrorum Nostri Fori item alias facultates quae concedentur et omnia rescripta quae a Nobis vel a Nostro Vicario Generali libellis memorialibus apponentur Gli atti del sinodo convocato dal cardinale vescovo Ulisse Giuseppe Gozzadini nel 1718 confermano e dettagliano ulteriormente il ruolo del can celliere per l ordinata conservazione dei documenti di cui vengono elencate le principali serie Cura sit Cancellarii ad Ecclesiastica destinati diligenter custodire ta bulas seu ut aiunt instrumenta et documenta quaecumque ad nostram Mensam spectantia acta item atque ut aiunt processus Beneficiorum Matrimonialium et Apostolicarum dispensationum Habeat quoque li bros seu codices in quibus nomina eorum seiunctim describantur qui ad singulos ordines fuerint promoti nomina item sacerdotum sive Sae cularium sive Regularium qui ad confessiones audiendas admitten tur non secus ac eorum qui fidei professionem emiserunt Decreta
98. Ordinario Diocesano ee corso di definizione eee corsa di definizione tondo e logiche Parma Archivio Capitolare di Parma Recupero dell ordinamento originale intermedie dettaglio intermedio Trasposizione in Ceifr dell inventario sommario a stampa presente nella Guida degli archivi diocesani d Italia Ravenna e suo aggiornamento ai lavori Cervia Archivio Arcivescovile di Ravenna effettuati fino al 2004 Livello fondo aggregazioni logiche S Maring intermedie unit archivistiche Montefeltro Archivio diocesano Eeretrano Recupero dell ordinamento originale dettaglio inter medio Fig 10 Dettaglio degli interventi progettati negli archivi diocesani emiliano romagnoli in CEI Ar Diocesi Stato di realizzazione del progetto Invio della BD all UNBCE Progetto appena presentato Cesena Procedono bene con il lavoro su CEI AR Sarsioa Hanno lavorato sul il fondo del Seminario e della Mensa Vescovile Lavoro appena avviato L Archivio riordinato solo superficialmente quindi in corso l individuazione di fondi serie e sottoserie invier la BD una volta terminato l inserimento dei dati relativi a fondi e aggregazioni logiche Hanno dato priorit al restauro ed alla conservazione del materiale pergamenaceo Avvio lavori a settembre Dell Archivio capitolare esiste gi un inventario cartaceo Alcuni fondi sono stati gi preparati per l inserimento dei dati in CEI AR quali il fondo delle perg
99. SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA SEZIONE ANAI PER LEMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA COMUNE DI FIORANO MODENESE SOCIETA DI STUDI ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI RAVENNATI CENTRO STUDI NAZIONALE SUGLI ARCHIVI ECCLESIASTICI DI FIORANO E RAVENNA GLI ARCHIVI DIOCESANI DELL EMILIA ROMAGNA PATRIMONIO GESTIONE E FRUIZIONE ATTI DEI CONVEGNI DI SPEZZANO 13 SETTEMBRE 2007 E DI RAVENNA 27 SETTEMBRE 2007 A CURA DI GILBERTO ZACCH MUCCHI EDITORE ISBN 978 88 7000 494 6 CENTRO STUDI NAZIONALE SUGLI ARCHIVI ECCLESIASTICI DI FIORANO E RAVENNA Comitato scientifico Enrico Angiolini Gianna Dotti Messori Euride Fregni Nina Maria Liverani Maria Parente Giuseppe Rabotti Gilberto Zacch Segreteria Alessandra Alberici Per informazioni Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Fiorano Modenese fax 0536 83 34 31 e mail cultura fiorano it internet http www fiorano it Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nel limite del 15 di ciascun volume o fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art 68 comma 4 della legge 22 aprile 1941 n 633 ovvero dall accordo stipulato tra SIAE AIE SNS e CNA CONFARTIGIANATO CASA CLAAI CONFCOMMERCIO CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000 Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da gli aventi diritto o dall editore Enrico M
100. Testimonianza orale resa da mons Domenico Caselli il 9 agosto 2008 Bollettino Diocesano di Imola Organo Ufficiale per gli atti dell Ecc mo Ordinario e del la Curia Vescovile n 5 settembre ottobre 1961 pp 104 108 20 Annuario della Diocesi di Imola per l anno 1978 Imola Coop Galeati 1978 p 8 An nuario della Diocesi di Imola per l anno 1984 Imola Coop Galeati 1984 p 8 Annuario della Diocesi di Imola per l anno 1989 Imola Coop Galeati 1989 p 19 218 co diocesano anche in questo caso la diocesi imolese su impulso di don Me luzzi ha precorso i tempi Alla sua alacre infaticabile ed impetuosa attivi ta si deve il definitivo riordino dell archivio vescovile a cui si sono aggiunti successivamente archivio della mensa vescovile di Imola quelli di numero se parrocchie soppresse o vacanti delle pi antiche e principali chiese imole si la cattedrale S Cassiano S Lorenzo SS Donato e Paolo S Pietro in La guna carte relative a parrocchie tuttora esistenti nonch gli archivi privati di ecclesiastici imolesi cultori di storia locale raggiungendo oltre 4 200 uni t archivistiche Il 21 dicembre 1990 viene inoltre emanato dal vescovo dio cesano mons Giuseppe Fabiani un regolamento per l accesso e la consulta zione dei documenti d archivio La cesura cronologica tra la carte affidate al l archivio della cancelleria e quelle affidate all archivio diocesano che deve considerarsi c
101. a 1824 1832 1 b Entrate uscite 1837 1838 1 reg Ricevute 1848 1 b Imentari 1848 1849 3 regg Capitolo della Cattedrale Pergamene 1042 1749 70 pezzi Miscellanea 1280 1600 4 regg Costituzioni 1388 1988 6 frammenti 6 testi Jurisdictio canonicorum 1390 1403 1 reg Diacetti 1446 1796 10 regg Scritture sulle decime 1461 1684 1 reg Liber censuum 1469 1566 1795 3 regg Corali sec XVex 7 regg Carteggio sec XVex XX bb 52 Pagamenti diversi 1481 1559 1642 2 regg Atti capitolari 1533 1994 24 regg Battesimi cattedrale 1547 1930 66 regg 163 Salariati 1565 1800 1 reg Materie diverse 1595 1721 1 reg Fondi per il Seminario 1602 1671 1 reg Massa grossa effetti allegati 1601 1809 11 regg 3 bb Distribuzioni corali 1602 1826 9 regg Messe legati 1681 1900 198 regg Entrate 1773 1 reg Beneficio San Giuseppe 1780 1 reg Beneficio San Mauro 1785 1803 2 regg Sacrestia 1786 1813 1 reg Cera 1797 1826 4 reg Stato della cattedrale 1804 2 reg Fabbrica e culto 1810 1885 51 regg Allegati fabbrica e culto 1805 1845 6 bb Giornale bollettario 1818 1901 46 regg Giornale bollettario con bollo 1819 1829 1 reg Censi 1819 1875 6 regg 5 bb Fondi rustici esigenze e spese 1824 4 regg Stipendiati 1825 1880 1 reg Copialettere 1832 186
102. a non solo mediante contratti di com pravendita ma anche e soprattutto con atti di donazione e testamenti La trac cia giuridica delle titolarit in tal modo trasmesse permette di ricostruire a po steriori il nucleo originario e i successivi incrementi di sostanze utili alla vita dell istituzione ma anche di mappare la trama delle relazioni con le famiglie pi in vista e le classi dirigenti E ci non soltanto grazie alla documentazio ne diretta come nel caso di alcune delle ricordate pergamene del monastero delle Clarisse viterbesi ma anche mediante quell insostituibile strumento di rilevazione che sono gli inventari di soppressione i quali seppur legati a mo menti traumatici offrono con insuperabile evidenza gli estremi delle consi stenze patrimoniali Si pensi tra gli altri a Gli inventari di soppressione dei beni mobili di Santa Chiara in Carpi in epoche napoleonica e sabauda con cui Mariagiulia Sandon riesce a restituire la ricchezza e il prestigio assunto da quel monastero prima del 1797 Pur senza rivestire la preminenza di certi conventi maschili omologhi quelli femminili poterono anch essi vantare un profondo legame con le co munit di appartenenza Gian Paolo Bustreo a tal proposito nel saggio di premessa Gli archivi degli Ordini mendicanti tra medioevo ed et moder na Considerazioni d insieme e spunti comparativi parla significativamente di rapporto simbiotico che si era creato fra singole comunit e societ
103. a trasportare carte e registri in una camera contigua de molire i vecchi scaffali montare i nuovi e a riposizionare carte e registri Dopo di che don Burchi cominci a riordinare l archivio riuscendo a identificare e ricomporre le serie delle visite pastorali e degli strumenti non ch il fondo parrocchie impiantato nella seconda met del Settecento dal ve scovo Aguselli In quest ultimo inoltre raccolse accanto ai libri canonici vari documenti come bolle di nomine dei parroci o degli economi atti de creti lettere relazioni questionari inventari duplicati di nascita matrimonio e morte stati d anime piccoli registri o frammenti di registri verbali proces si civili e criminali testamenti e carte di parrocchiani e quant altro che per essere sciolti e variamente dispersi erano del tutto inservibili Fatti rilegare parrocchia per parrocchia sono stati realizzati 102 volu mi comunemente chiamati Miscellanee per totale di cinquantamila fogli 3 Di queste Miscellanee don Burchi ebbe pure cura di redigere i regesti che poi pubblic nel secondo volume di Storia delle parrocchie Il riordino delle carte e gli studi di don Burchi non mancarono di richiamare l attenzione degli studiosi sia sulle fonti dell archivio che sulla storia della Chiesa di Cesena Nell imminenza degli imponenti lavori di restauro conservativo del l Episcopio e di ristrutturazione degli uffici della Curia eseguiti poi dal 1963 al
104. a Bolo gnese curato dal sottoscritto e dal prof Lorenzo Paolini uscito nel 2004 nel le fonti per la storia dell Italia Medievale dell Istituto Storico Italiano per il Medio Evo Nel febbraio marzo 1998 presso l Archivio si tenuta una serie di incon tri sul tema Storia locale e storia delle comunit cristiane rivolta a quanti nei centri culturali cattolici dell Arcidiocesi di Bologna o anche individual mente hanno interesse per le ricerche di storia religiosa in ambito locale Con l ampliamento dei locali e la creazione della biblioteca specializzata l Archivio Generale Arcivescovile ha degnamente ricordato nel 1992 il tren tesimo anno dalla sua riapertura nella nuova sede voluta dal card Lercaro Trent anni durante i quali l Archivo che prima era stato usato scarsamente e da un numero molto ristretto di studiosi ha visto ampliare progressivamente la cerchia dei fruitori e degli interessi storiografici cos da divenire strumen to indispensabile di tante ricerche e fonte storica di primaria importanza fra quelle riguardanti Bologna e la vita religiosa italiana in genere Nel 1999 ricorrendo il centenario dell apertura al pubblico dell Archi vio voluta come abbiamo ricordato dal card Domenico Svampa stata cu rata dal sottoscritto una pubblicazione che illustra la storia dell Archivio ne elenca 1 fondi archivistici e fornisce avvertenze utili per le ricerche Ed ora avvicinandosi il 50 dalla
105. a carica di abate commendatario nel 1926 scomparve la qualifica di commendatario ma il primo a detenere la doppia qualifica il vescovo Tiburzio Cortese 1786 1823 impost comunque come linea diret tiva quella della separazione tra le due curie e i rispettivi uffici cosicch an cora oggi la documentazione ottocentesca delle 31 parrocchie nonantolane e del loro clero si trova presso l archivio di Nonantola dove sono compresen ti l archivio abbaziale e quello curiale Col passare del tempo in ogni caso la distinzione delle pratiche nonantolane da quelle modenesi divenne sempre pi difficoltosa risultando pi che altro un inutile complicazione burocratica tanto che nella seconda met del Novecento anche se giuridicamente esiste vano ancora cariche e uffici della Curia di Nonantola tutta la documentazio ne di fatto si produceva ormai negli uffici di Modena salvo poi l apposizione se necessario del timbro di Nonantola da parte del vicario generale La formazione e la cura degli archivi della Curia o diocesani com noto trovarono un impulso fondamentale dal Concilio di Trento e soprattut to dalle disposizioni dei pontefici e dei sinodi locali immediatamente seguen ti Questa situazione rispecchiata anche nella cronologia della documen tazione conservata presso I Archivio di Curia di Modena le cui serie siste matiche non iniziano mai prima della met del Cinquecento questa l epoca in cui l arc
106. a dell Archivio Diocesano costituita da quanto rimasto degli antichi Archivi del Seminario del Capitolo Vescovi le Con la II guerra mondiale infatti la gran parte del patrimonio archivistico degli enti ecclesiastici riminesi andata perduta nella distruzione del Semina rio dell Episcopio e della stessa Cattedrale oltre che di numerose parrocchie e chiese solo alcuni documenti pi preziosi si sono salvati insieme ad alcu ne opere custodite nel tesoro della cattedrale a Sogliano al Rubicone nella chiesetta del Suffragio per opera dell allora Vicario Generale e Rettore del Seminario Mons Michele Rubertini In questi ultimi decenni si sono aggiunti altri archivi come quelli di alcune parrocchie soppresse dell Azione Catto lica di privati questi ultimi particolarmente significativi per alcuni periodi e situazioni Pi recentemente nella sistemazione dell attuale Episcopio Curia sono stati raccolti e ordinati numerosi fascicoli per circa una ventina di metri lineari riguardanti alcuni periodi dalla met dell 800 al 1977 Circa due anni fa l Archivio stato chiuso al pubblico sia per una ac curata disinfestazione sia per preparare il trasferimento nella nuova sede sia anche perch si era rilevata alquanto precaria dal punto di vista della sicu rezza una fruizione senza le cautele richieste per l accesso degli utenti Quest anno tre avvenimenti hanno segnato positivamente la vita dell
107. a in Carpi Le carte e i libri a cura di E ANGIOLINI e Z ZANARDI Bologna 2007 Istituto per i Beni Artisti Cultura li e Naturali della Regione Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Librari e Documen tari Emilia Romagna Biblioteche Archivi 64 E ANGIOLINI Le carte del monastero di San ta Chiara di Carpi nel fondo delle Soppressioni napoleoniche presso l Archivio di Stato di Modena Pagani e Cristiani Forme ed attestazioni di religiosit del mondo antico in Emi lia Volume VI 2007 pp 67 142 23 te parziale bilancio un bilancio che innanzitutto di legittima soddisfazione quantitativa e qualitativa per essere riusciti a proporre in undici anni oltre 170 relazioni su tante tipologie di archivi ecclesiastici diversi che poi anche un bilancio di legittima soddisfazione personale per il curatore per essere riusci to nella non sempre facile prassi di far rispettare la cadenza annuale dell edi zione degli atti a tal fine si sempre cercato di far tenere a mente con rigore agli autori che parlare ai convegni e pubblicare le relazioni non sono obblighi frutto di prescrizione medica bens una scelta di responsabilit che ciascun relatore si assume nei confronti di un pubblico che va rispettato Ma si tratta anche a volte segnalando in fine quelle che possono esse re le lacune odierne e quindi le prospettive da porsi per il futuro di un bilan cio di persistente arretratezza e separatezza di una parte dell a
108. a le esigenze di funzionalit degli uffici e quelle di riservatezza proprie dei depositi archivistici cre pericoli concreti per la salvaguardia e la integri t degli atti Nel 1960 il problema Archivio fu affrontato concretamente dal card Gia como Lercaro il quale volle la nuova sede in altra zona del palazzo arcivesco vile provvista di una scaffalatura metallica a torre composta di otto piani per uno sviluppo lineare di 3100 metri Questa venne fornita dallo Stato Italiano in virt della legge antitermitica La Cassa di Risparmio in Bologna sosten ne l onere dei lavori murari In vista del trasferimento degli atti nella nuova sede il sottoscritto comp una accurata ricognizione dei fondi che componevano l Archivio compilan do una relazione di un centinaio di pagine contenente i dati storici e archivi stici necessari per organizzare un ordinato trasferimento degli atti nella nuo va sede Il trasporto fu compiuto nel giro di tre mesi luglio settembre 1961 superando ostacoli logistici non indifferenti sotto la direzione di una com missione composta dal prof Paolo Prodi dell Universit di Bologna dal dott Giovanni Spedale dell Archivio di Stato di Bologna e dal sottoscritto Il 4 ot tobre 1961 festa di S Petronio il card Eugenio Tisserant bibliotecario e ar chivista di S R C poteva inaugurare la nuova sede che fu aperta al pubbli co dal febbraio 1962 Io ebbi l incarico di sovrintendere alla funzionalit d
109. a reli giosa della sua collegiata che fin dalle sue origini dipendeva dal Vesco vo di Parma La controversia secolare termina con il Papa Giulio II che il 20 marzo 1553 riconosce la chiesa collegiata di S Donnino di nessu na diocesi e il suo prevosto indipendente dal vescovo e dalla diocesi di Parma Il 12 febbraio 1601 Papa Clemente VIII su istanza del Duca di Parma Ranuccio I erige la nuova diocesi di Borgo San Donnino Viene cos costituito l Archivio della Curia vescovile La Santa Sede con Co stituzioni Pontificie ha sempre cercato lungo i secoli di proteggere e di fendere i documenti il 16 luglio 1727 il Cardinal Ferrari scrive a Mons Gherardo Zandemaria vescovo di Borgo San Donnino si prescrive a tutti gli Ordinari e Capitoli delle Chiese in Italia di fare erigere nello spa zio di sei mesi un Archivio per la sicura e buona custodia delle Scritture spettanti ai diritti ed interessi delle stesse Chiese e Capitoli Notizie pre cise sull Archivio della Curia Vescovile di Fidenza ci sono soltanto al l inizio Novecento il 20 gennaio 1918 Silvio Pirano professore della Regia Universit di Parma dovendo preparare per il Ministro della Pub 97 blica Istruzione un Annuario generale degli Istituti scientifici Italiani compreso fra di essi le biblioteche e gli archivi chiede indicazioni ri guardanti l Archivio Vescovile La risposta del 28 gennaio dice L Ar chivio della Cancelleria Vescovile cons
110. abri cam nell ambito del palazzo arcivescovile destinata espressamente a ospi tare l archivio episcopale In tale nuova sede l archivio ebbe vicende che non sempre furono le mi gliori se il card Giacomo Boncompagni nella relazione della visita ad limi na fatta nel 1694 ricordava quanto da lui operato con queste parole Archi vum ad umbram ut ita dicam redactum intensiori quo potero conatu instrue re non desistam intra eumdem aulam bibliothecariam illud componendo in tal modo accanto all archivio fu collocata anche la Biblioteca Arcivescovi le istituita anch essa dal card Paleotti e le cui vicende esulano dal tema che dobbiamo trattare La venuta dei francesi a Bologna nel 1796 segn la fine dell anci n r gime e di tutte le leggi che avevano avuto vigore fino a quel momento in ma teria di giurisdizione ecclesiastica l abolizione dal foro privilegiato e la sop pressione delle corporazioni religiose attuate dai governi cispadano e cisal pino condussero alla confisca dei beni ecclesiastici archivi compresi Sop presso il Capitolo della cattedrale il suo archivio fu preso dal Demanio L ar chivio della Mensa fu posto sotto sequestro essendo l amministrazione del la stessa avocata al governo poich la sede vescovile di Bologna era divenu ta vacante nell anno 1800 per la morte del card Andrea Gioannetti L archi vio della Curia 0 come allora si diceva prendendo una parte per il tutto del F
111. acoli e tutte quelle manifestazioni at tribuite al divino Sezione V Istituzioni religiose esistenti nella diocesi a Monasteri e conventi filze 89 secc XV XIX Sotto questa denominazione stata ricondotta la documentazione sia pure frammentaria riguardante l amministrazione e la gestione dei monaste ri e conventi fino all anno della loro soppressione e in alcuni casi anche del la restaurazione sucessiva Anche a Reggio come in tante altre citt fiorirono fin dall antichit ordi ni religiosi regolari Le corporazioni religiose col passare degli anni acquisi rono un gran numero di adepti aumentando notevolmente di numero I mona steri e conventi crebbero e arrivarono ad occupare una gran parte del centro cittadino e del forese I lasciti accumulati e le sterminate propriet iniziarono a diventare un boccone prelibato per i vari regnanti seguaci delle nuove correnti illumini stiche che presero di mira la Chiesa e i suoi ministri Con la seconda met del XVIII sec seguendo la corrente giurisdiziona lista il duca estense prese di mira prima 1 privilegi di questi ordini religiosi e poi le loro propriet e possedimenti Nel giro di pochissimi anni furono soppressi quasi tutti gli ordini religio si e incamerati i rispettivi beni Molti ordini furono inoltre accorpati insieme sottraendo a questi le antiche sedi soprattutto nel centro cittadino Gli edifi ci cittadini incamerati furono in seguito utilizzati
112. ad un altro non permettendo di spostare unit archivistiche n aggregazio ni logiche da un fondo ad un altro Ci stato dettato da una precisa scel ta volta a salvaguardare utenti inesperti dalla possibilit di produrre in congruenze nella propria attivit descrittiva Sono emerse per da parte soprattutto di utenti pi esperti richieste di nuove funzionalit che con sentano proprio questa tipologia di spostamenti La versione 1 4 di CEI Ar prevede quindi la possibilit di spostare le unit archivistiche da fon do ad un altro cos come consentito lo spostamento delle aggregazioni logiche che trascinano unitamente tutte le aggregazioni di livello infe riore e le unit archivistiche ad esse collegate Sono state inoltre previste nuove funzioni che consentono di duplicare un intero sottoalbero senza le unit archivistiche e di cancellare un sottoalbero Vista la delicatezza di questa operazione tale funzione consentita soltanto all utente profi lato come Amministratore l implementazione dell import export parziale del data base si aggiunge alla possibilit gi presente di esportare l intera banca dati La versione 1 4 fornisce invece la possibilit di importare ed esportare oltre l intera banca dati anche soltanto parti di essa L oggetto dell import export pu essere quindi l intera banca dati solo alcuni fondi solo le schede entit Questa nuova funzionalit agevola e garantisce la possibil
113. aerei del 1944 distrussero l episcopio e la curia e I Ar chivio diocesano i cui resti ho trovato chiusi in una decina di casse Nel l Episcopio ho ricavato una bella sala da adibire ad Archivio e a giorni comincer a far riordinare i documenti rimasti ho per gravi difficolt di non poter disporre di mezzi per quest opera tanto necessaria Negli anni Sessanta 1 giovani di Italia Nostra di Fidenza ai quali facevo da guida lavorano con entusiasmo per salvare dall immediato pericolo di rovina alcuni monumenti cittadini del sec XII e XIV colpiti dalle bombe In se guito io inizio il riordino dei libri della biblioteca che dalle macerie del vecchio Seminario erano stati ammucchiati nelle cantine del nuovo Se minario Si salvano preziosi volumi del Cinquecento e incunaboli Nel 1965 inizio il recupero dei documenti dell archivio vescovile rimasti si gillati in dieci cassoni uno era stato bruciato dai ragazzi I cassoni sono svuotati ritornano alla luce enormi mucchi di fogli assieme a calcinacci raccolti nel massimo disordine carte del sec XV unite a quelle XX Il la voro stato lungo faticoso ma dopo anni di lavoro archivistico 1 fogli a volte illeggibili privi di colle bruciacchiati o lacerati dalle schegge o rovinati dalle piogge sono stati ricomposti nell ordine del vecchio Ar chivio della Curia vescovile Il 28 dicembre del 1967 il vescovo Mons 99 3 Mario Zanchin mi scrive Da tempo era mio desi
114. amene 2500 i documenti cartacei in ordine cronologico i verbali delle convocazioni A settembre avvio del lavoro con inserimento dei dati in CEI AR La prima fase del progetto con l inserimento dei fondi e serie come indicati nella Guida degli archivi diocesani conclusa La seconda fase prevede l approfondimento del lavoro come da progetto Hanno stampato il formato guida e inviato la BD alla CEI Fig 11 Dettaglio degli interventi e della consegna delle banche dati degli archivi diocesani emiliano romagnoli in CEI Ar 129 Tuttavia a conforto della convinzione che il progetto CEI Ar possa tro vare una pi ampia e consapevole diffusione ci vengono offerti i dati raccolti in tutti gli archivi diocesani regionali Da questi elementi emerge come pur non utilizzando CEI Ar questi istitu ti non hanno in uso altri strumenti e questo fa pensare sia all et avanzata degli archivisti ecclesiastici sia alla difficolt di cogliere le opportunit offerte dal l innovazione tecnologica ed informatica In altre parole il ritardo alla totale adesione all utilizzo di CEI Ar sembra pi causato da motivi strutturali e tradi zionali degli archivi piuttosto che a considerazioni critiche sul progetto Aperto al apertura apertura Strumenti informatici Diocesi pubblico settim annuale utilizzati o a i 2 ee Ox gt an se _ CELAR Da i n Modena Nanantala Piacenza Babkin se efel De Guastalla C e S
115. ammazione e nel coordinamento dell attivit della Biblioteca Fondo antico e Fondo moderno e dell Archivio Storico ad essa spetta l elaborazione e la valutazione di progetti specifici di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio librario e documentario storico artistico e culturale annesso alla Biblioteca e pi ampiamente presente in Dioce si di Rimini fondi archivi depositi ecc Questo nuovo assetto garantisce alla Biblioteca e all Archivio una vita un attivit e delle risorse proprie La collaborazione con il Semi nario con 1 I S S R e con il Servizio diocesano per il Progetto Cultu rale apre la Biblioteca anche a attivit esterne e a futuri auspicati svi luppi 224 3 L assunzione in corso in questi giorni di un addetto per l Archivio per ora part time incaricato della schedatura e del rapporto con gli uten ti Una persona qualificata con titoli di studio specifici per l archivio di stinta dagli addetti alla Biblioteca due a tempo pieno e dipendente dal Prefetto Da nemmeno due settimane la Diocesi ha un nuovo Vescovo Mons Francesco Lambiasi che ha visitato gli ambienti ed ha apprezzato e confer mato 1 lavori e le scelte avviate Nel prossimo futuro sar redatto un nuovo regolamento per la fruizio ne dell Archivio da parte degli studiosi apertura bisettimanale e sar vara to un piano progressivo di catalogazione CEI AR e di restauro dei do cumenti pi a rischio alc
116. amp fragore ante Domos vel per Vicos amp Plateas noc tu vel interdiu irridentur quod pejus est aliquando contumeliis afficiuntur nisi certam pecuniae summam aut aliquid aliud persolvant quasi rem dete standam aut probro dignam egissent La documentazione si venuta formando in questo modo la curia vesco vile riceveva la richiesta di dispensa fatta da un parroco per un proprio parroc chiano che voleva sposarsi senza pubblicazioni Il vicario generale si preoc cupava di ottenere i certificati di battesimo dei due contraenti una certifica zione dello stato libero dei futuri sposi avuta spesso con l interrogatorio di 64 due testimoni che giuravano che i due contraenti erano sempre stati liberi e sciolti da ogni vincolo di matrimonio Se uno dei due o entrambi avessero dimorato fuori diocesi si otteneva un certificato di stato libero da quella o quelle diocesi per il tempo trascorso in esse se uno o entrambi i contraenti erano vedovi ci si procurava il certifi cato di morte del coniuge defunto Il vicario generale costituito cos un fascicolo con tutta la documenta zione necessaria procedeva con la concessione della dispensa dalle pubblica zioni da inviarsi in tempi brevi al parroco richiedente Nel caso in cui i contraenti fossero consanguinei la curia vescovile inol trava la richiesta di dispensa alla curia pontificia e nel fascicolo oltre a que sta si trova anche la certificazione del vincolo di sa
117. ano con la speditezza necessaria Un occasione particolarmente favorevole per programmare e realizzare progetti completi ed esaustivi e per risolvere finalmente molti dei problemi connessi alla conservazione gestione e fruizione anche on line degli archi vi non statali si presentata negli anni pi recenti grazie ad un piano straor dinario di finanziamenti gestito dalla Regione Puglia A seguito dell Intesa Istituzionale di Programma IIP varata con la leg ge n 662 del 23 dicembre 1996 art 2 comma 203 lo Stato e la Regione Puglia hanno stipulato nel 2003 e con Atto integrativo nel 2004 un Accor do di Programma Quadro APQ in materia di beni ed attivit culturali fina lizzato a sostenere la conoscenza la conservazione la fruizione la valoriz zazione e la promozione dei beni delle attivit e servizi culturali mediante la costituzione di Sistemi per ogni Settore di competenza regionale Biblio teche Musei e Archivi storici di enti locali La consistente somma messa a disposizione per il Sistema degli archi vi pari a cinque milioni di euro servita a promuovere la fruizione e la va lorizzazione degli archivi storici degli enti pubblici e dei privati e fra questi degli enti ecclesiastici dichiarati di interesse culturale La Regione Puglia e la Soprintendenza archivistica che era stata chiamata a collaborare alla stesu ra del Bando per l accesso ai finanziamenti hanno stabilito in pieno acc
118. apaci Na turalmente non fu possibile riordinare tutti i fondi anche perch questi anda vano continuamente aumentando per nuove acquisizioni e per i periodici ver samenti degli uffici di Curia ma certo il lavoro compiuto dagli archivisti del la prima met dell Ottocento fu enorme ed altamente proficuo e confer al l Archivio quelle partizioni e suddivisioni divenute storiche anche se non tutte corrispondenti ai criteri che col senno del poi oggi potremmo adottare E questa fu la seconda rifondazione dell Archivio la cui apertura uffi ciale e regolare agli studiosi sarebbe avvenuta solo nel 1899 Nella seconda met dell Ottocento anche in dipendenza delle ripetute vacanze della sede episcopale la vita dell Archivio si svolse a ritmi ridotti e limitata ai fini burocratici e amministrativi della Curia Soltanto verso la fine del secolo una grossa questione di natura storica e giuridica port nuovamen te alla ribalta l importanza dell Archivio sotto il profilo amministrativo e in sieme culturale la causa delle decime di Cento La Mensa Arcivescovile di Bologna aveva il diritto ab immemorabili di percepire la decima parte dei frutti di vaste estensioni di terra poste nei din torni di Cento al confine fra le province di Bologna e Ferrara tale prestazio ne che derivava da antiche concessioni enfiteutiche dei vescovi di Bologna ai centesi nel 1839 era stata sostituita dal versamento di una somma in dena
119. aria Eugenia Giglioli L archivio dell Istituto delle Figlie della Provvidenza per le Sordomute tra memoria e profezia il cui archivio stato riordinato ed inventariato da monsignor Guido Vigarani Non tutta la documentazione prodotta e requisita dalle soppressioni stata concentrata presso gli Archivi di Stato fenomeno interessante dovuto alla lacunosit dell indemaniamento o all occultamento fortuito o pi spes so voluto del materiale cartaceo come nel caso del monastero carpigiano di santa Chiara descritto da Enrico Angiolini L archivio del monastero di San ta Chiara di Carpi L abile sottrazione operata dalle Clarisse carpigiane del la maggior parte del patrimonio librario e archivistico dalle grinfie delle sop pressioni del 1798 e del 1866 ha permesso al valente Angiolini di realizzare nel 2006 una inventariazione analitica condotta sugli standard riconosciuti a livello internazionale Tra i documenti censiti il pi antico dei quali risale al 1443 risultano di particolare rilievo almeno per chi scrive quelli riuniti nel fondo Costituzioni e regolamenti 1637 1954 contenenti le fonti normative generali e particolari definite nel corso del tempo per regolare la vita comune 15 delle monache e nei fondi Documenti membranacei e Documenti cartacei documenti di memoria e di garanzia per i diritti ed i privilegi del monaste ro per la gestione dei suoi beni immobili e per le donazioni testamentarie ed i la
120. arrocchiali buste n 234 raccol 100 ta della Lex dal 1814 ai nostri giorni leggi regionali notiziari della CEI Acta Apostolicae Sedis dal 1916 ai nostri giorni Bollettino Ufficiale per la Diocesi di Fidenza dal 1913 ai giorni nostri raccolta di decreti vesco vili a stampa dal secolo XVII pergamene mappe disegni ed incisioni depositati all Archivio del Museo della Cattedrale e della Diocesi Nel la sala B Atti Diversi Recenti buste 88 89 sono raccolte le Domande degli studiosi La prima consultazione dell illustre studioso Geza de Francovich del 23 agosto 1946 ma solo dopo il 1970 l Archivio in par te accessibile al pubblico Gli studiosi che lo hanno consultato sono n 430 Con documenti dell Archivio si sono fatte n 43 tesi di laurea D Ar chivio aperto ogni venerd dalle ore 10 alle ore 12 Bibliografia M A PASTORI Archivi ecclesiastici loro tipologie archivi vescovili l archi vio di Fidenza Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica Archi vio di Stato di Parma A S 1996 1997 I Bott L archivio vescovile della cattedrale di Fidenza Scuola di Archivi stica Paleografia e Diplomatica Archivio di Stato di Parma A S 1997 1998 101 Don ANGIOLINO BULLA Archiva Ecclesiae placentinae bobiensis I Gli archivi storici diocesani Notizie certe sulle origini della Chiesa in Piacenza risalgono al secolo IV Le fonti letterarie e monumentali contemporanee o prossi
121. arrocchie soppresse e quelli di altri enti ecclesiastici particolarmente importanti Diverso il caso di Modena dove l espressione Archivio diocesano non si mai imposta e dove si parla abitualmente di Archivio della Curia arcivescovile o Archivio di Curia distinto anche fisicamente da altri ar chivi storici centrali l Archivio capitolare l Archivio arcivescovile l Archi vio del Seminario A proposito dell archivio della Curia modenese il primo aspetto da sottolineare quello dell esistenza in realt di due curie distinte quella del vescovo di Modena e quella dell abate di Nonantola Si tratta di due vere e proprie diocesi separate che per secoli si sono spartite il controllo ecclesiasti co del territorio modenese la piena unificazione fu attuata soltanto nel 1986 Solo per fare qualche esempio Ferrara Mantova Milano Rimini ecc gt Per I Archivio della Curia di Modena esiste la scheda compilata sul volume Guida degli Archivi diocesani d Italia vol I a cura di V MonacHino E Boaga L OSBAT S PALESE Citt del Vaticano 1990 Archiva Ecclesiae Bollettino dell Associazione Archivistica Ec clesiastica anni 32 33 Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato 61 pp 200 201 ma essa risulta molto generica nel presentare i fondi e non particolarmente precisa nella loro denominazione Dell Archivio capitolare e dell Archivio del Semi
122. as sicurare la conservazione e l accesso allo studio di tante realt cos disperse sul territorio anche quando si tratta della ridotta circoscrizione di una citt una delle forme di quella azione di sorveglianza sugli archivi minori o decen trati che trova la sua prima applicazione nella prescrizione del can 491 1 del C J Can vigente che dispone la compilazione per gli archivi di inven tari o cataloghi in due esemplari di cui uno sia conservato nell archivio della rispettiva chiesa e l altro nell archivio diocesano L Archivio diocesano istituzionalizzato viene a costituire un centro di studio e di lavoro per la diffusione delle conoscenze e per la conservazione del patrimonio culturale sino a pochi anni or sono un entit conosciuta da gli esperti iscritta nei repertor ma scarsamente incisiva nella realt Da al cuni anni l apertura della Sala di studio un valido indice dell interesse cre scente degli studiosi da 122 studiosi con 450 presenze dell anno 2000 nel 2006 si pervenuti a 312 con 1482 presenze L Arcivescovo in carica e l Amministratore diocesano hanno avviato come si detto un progetto per un centro culturale comprendente i due isti tuti dell Archivio e della Biblioteca diocesani di notevole dimensioni e ne curano ormai da qualche anno con perseverante tenacia la realizzazione no nostante le grandi difficolt da superare L Archivio da tempo partecipa a mostre e conve
123. assica versione su carta dell inventario Ma la possibilit di fruire dei documenti senza restrizioni ne presuppo ne anche l integrit dal 1997 il Centro di Tutela e Restauro del Servizio Beni Librari della Regione Sardegna interviene annualmente a favore del nostro 134 istituto con interventi di restauro per la documentazione compromessa o dan neggiata Inoltre il Servizio Beni Librari da anni interviene a favore degli archivi ecclesiastici con un progetto di microfilmatura di tutti i Quinque Libri con servati nelle diocesi sarde Considerata la singolarit delle fonti in questione Archivio Storico Diocesano ha aderito a tale progetto per tutelare l integrit di numerosi regi stri che non godono di un ottimo stato di conservazione al fine di poterli co munque rendere disponibili alla consultazione Con i finanziamenti regionali del 2003 abbiamo potuto fare ulteriori pas si in avanti superando i limiti del microfilm l acquisizione ottica dei regi stri microfilmati trasferiti in formato immagine su cd rom e l adozione di un software appositamente elaborato che ci consente di offrire una pi immedia ta consultazione e la possibilit di dare stampa del documento selezionato Risale allo stesso anno la nostra partecipazione su richiesta della Confe renza Episcopale Italiana alla sperimentazione di CEIAr il software per il rior dino e la descrizione degli archivi ecclesiastici iniziativa coordinata con altre opera
124. atamente della corrispondenza Nel corso dei secoli la documentazione prodotta e ricevuta stata raccolta e ordinata per argomento i Carteggi col governo filze 5 sec XIX j Carteggio segreto filza 1 secc XVII XIX Si tratta di affari di natura estremamente riservata che riguardano pre valentemente comportamenti sconvenienti da parte di ecclesiastici o vicende matrimoniali complesse 55 k Visite pastorali filze 105 secc XV XX La serie delle visite pastorali una delle pi interessanti per la ricerca sto rica si forma a Reggio Emilia intorno alla met del XV sec per spontanea vo lont dei vescovi che iniziano a preoccuparsi di essere pi presenti e di con trollare maggiormente le parrocchie della loro giurisdizione All epoca i vescovi non avevano l obbligo di risiedere nelle rispettive diocesi famoso il caso del cardinal Cervini vescovo di Reggio per 4 anni che dorm una sola notte in citt frequentemente risiedevano presso le corti dei sovrani che li avevano scelti per quella carica al pontefice solo il compi to di confermare la scelta La diocesi veniva cos affidata a un vicario che si occupava delle anime e dell amministrazione di tutto il territorio e di far per venire ciclicamente al suo superiore le rendite annuali che rendevano le dio cesi tanto appetibili La bramosia di sempre maggiori introiti portava inoltre i vescovi ad accaparrarsi pi diocesi possibili riuscendo cos in br
125. ate presso gli archi vi parrocchiali Rarissime sono le eccezioni a questa consuetudine Le stes se autorit civili in caso di bisogno si avvalevano dell aiuto e della disponi bilit dei parroci che per quasi quattro secoli sono stati gli unici depositari di questa particolare tipologia documentaria Nonostante non siano rari 1 casi di registrazioni anteriori alla met del 500 l obbligo della registrazione di questi atti ha avuto la sua formalizzazio ne solo in seguito alle disposizioni del concilio di Trento 1545 1563 con cui si sanciva la registrazione soprattutto per impedire che si contraessero matrimoni tra consanguinei Le disposizioni tridentine vennero attuate in tempi brevi e gi a partire dalla fine del XVI sec si trovano in quasi tutte le parrocchie i relativi regi stri dei battezzati La serie si trova in buono stato di conservazione Pochissi me sono le lacune e limitate per lo pi tra la fine del 400 e l inizio del 500 Buona l indicizzazione generale dei registri che copre quasi tutta la docu mentazione Il primo registro datato al 1425 attribuendosi cos l onore di essere uno tra i registri pi antichi di tutta l Emilia Romagna se non il pi antico b Cresimati regg 50 filze 11 secc XVI XX Si tratta della raccolta degli elenchi dei cresimati dai vari vescovi in oc casione o della Pentecoste con celebrazione in duomo registri oppure du rante le sacre visite pastorali at
126. ato da precedente Bolla pontifica del 1803 Bobbio passa alla giurisdizione del vescovo di Casale Monferrato e vi rimane fino al 17 lu glio dell anno 1817 2 Nel corso del tempo gli archivi vescovili di Piacenza e di Bobbio hanno assunto il ruolo di archivio di concentrazione riunendo la documentazione proveniente da numerosi enti eccle siastici della diocesi La documentazione stata concentrata a seguito di versamenti sponta nei da parte degli enti stessi Archivio Capitolare di Bobbio Archivio del Seminario Vesco vile di Bobbio o di provvedimenti da parte dell autorit ecclesiastica legati soprattutto a dif ficolt di gestione o di corretta conservazione del materiale 103 Gli odierni Archivi Storici Diocesani sono concepiti come archivi di concentrazione per raccogliere archivi parrocchiali e archivi ecclesiastici a rischio di dispersione presenti nella diocesi piacentino bobbiese Nell archivio diocesano in Piacenza sono stati concentrati a partire dal l ottobre 1988 gli archivi di parrocchie prive di parroco residente e quindi a rischio di dispersione L archivio diocesano in Piacenza raccoglie Mensa vescovile archivio dell amministrazione e gestione dei beni del vescovado la documentazione data dal XVI al XIX secolo Curia vescovile archivio prodotto dall attivit di governo ecclesiastico del vescovo dal XV al XX secolo Fondo Diplomatico vescovile dal secolo XII 57 archivi parrocchial
127. avasi ab immemora bili in alcune bellissime sale attigue ai nuovi uffici del Vicariato Occor re tuttavia raccordare la testimonianza del Lanzoni con quella orale di mons Angelo Melandri ordinato sacerdote nel 1939 secondo cui l archivio fu tra sferito all interno del palazzo vescovile durante l episcopato di mons Rug gero Bovelli 1924 1931 anche perch non da escludersi che la documen tazione giacesse in luoghi diversi Documentazione archivistica alla fine de gli anni Venti si trovava a piano terra nei locali ora adibiti ad abitazione del vescovo ma che allora erano invasi dall umidit Un riordinamento fu avvia to intorno al 1928 da mons Giovanni Argnani e anche se non ancora pos sibile quantificarlo interess sicuramente le serie degli inventari e delle visi te pastorali tale intervento tuttavia ben riconoscibile poich nell occasione furono timbrate tutte le carte visionate Negli stessi decenni l archivio risulta consultato con una certa sistematicit per diverse ricerche e 1 risultati di tali studi sono confluiti in pubblicazioni nelle quali le fonti vescovili sono citate in un modo che oggi spesso problematico identificare Nel 1943 in occa sione dell arrivo del nuovo vescovo ausiliare mons Giuseppe Battaglia par Bollettino diocesano di Faenza Officiale per gli atti della Curia Vescovile 1 1914 30 P Zama Piccolo mondo paesano Le mie memorie anni 1886 1925 a cura d
128. b appulsu accepto a Conci lio Tridentino usque ad promulgationem Cosidis Iuris Canonicis habita consideratione par 107 diocesi e nella provincia ecclesiastica di Milano il riflesso di essa ne gli Acta Ecclesiae Mediolanensis pubblicati la prima volta nel 1582 raccolgono il corpus della legislazione dell arcivescovo di Milano eb bero funzione magisteriale per l esecuzione pratica dei canoni tridenti ni Nei secoli XVI e XVII l influsso di Borromeo si dilata al punto da esprimere non pi solo un fenomeno storico interessante e significati vo ma un vero e proprio luogo storico cio una fonte la conformit alla legislazione di Borromeo in alcuni momenti e ambienti sembra tra sformarsi in luogo comune La nuova legislazione impresse un nuovo impulso al processo di crescita degli archivi diocesani Il fenomeno appare evidente anche nella storia degli archivi vescovili piacentino e bobbiese il che confermerebbe anche in questi casi la distinzione storica tra archivio thesaurus e archivio sedimento In Piacenza l archivio del vescovo in tempi antichi era riunito al Capito lare La mancanza in Piacenza di un fondo Diplomatico vescovile preceden te il secolo XIII il vescovile conta 5 carte del secolo XII nessuna nel seco lo successivo solleva un ulteriore questione di non facile soluzione Il com plesso documentario di sicura spettanza vescovile individuato nell Archivio capitolare fa
129. bbero causato la scomparsa irreparabile del loro contenuto 106 La spiegazione della penuria di documenti anteriore al XIV secolo appa re invece pi complessa ed legata alle problematiche poste dalla trasfor mazione degli archivi episcopali che proprio in quell epoca passarono dal la forma originaria di archivio thesaurus selezione deliberata sistemati ca e ordinata costituita per scopi pratico operativi a quella di archivio se dimentazione ossia di archivio come sedimento spontaneo dell attivit del vescovo e della sua curia In origine infatti la produzione documentale era di provenienza preva lentemente esterna ossia costituita da atti di notai che esercitavano la pro fessione senza essere legati da alcun nesso di funzionalit alla curia epi scopale ma incaricati di volta in volta del rogito per conseguenza la docu mentazione prodotta restava materialmente al singolo notaio e non presso il committente ecclesiastico che ne acquisiva solo una porzione quantitativa mente molto limitata frutto di una selezione ragionata e tendente alla con servazione del solo materiale utile alla cura degli interessi economici am ministrativi e giurisdizionali Un siffatto tipo di archivio l archivio the saurus fu investito da una profonda trasformazione proprio allo spirare del XIV secolo allorch in concomitanza con la nascita della figura del no taio di curia ossia il notaio funzionario
130. bre 2005 a cura di E AngioLINI Modena 2006 11 Vite consacrate Gli archivi delle organizzazioni religiose femminili Atti dei convegni di Spezzano 20 settembre 2006 e di Ravenna 28 settem bre 2006 a cura di E ANGIOLINI Modena 2007 12 Gli archivi diocesani dell Emilia Romagna Patrimonio gestione e frui zione Atti dei convegni di Spezzano 13 settembre 2007 e di Ravenna 27 settembre 2007 a cura di G ZAccH Modena 2008 Per informazioni Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano Modenese Fax 0536 83 34 31 E mail lt cultura fiorano it gt Sito Internet http www fiorano it
131. ca Metodologia e struttura il titolario La maggiore difficolt che si presenta ad uno studioso che ha l intento di razionalizzare con schemi e strutture gerarchiche un attivit di produzio ne storica di documenti durata molti secoli la decisione arbitraria di inseri re singole buste o fondi interi sotto un unica voce anche quando l ambito del la documentazione si trova spesso a mezza via tra due o pi tipologie docu mentarie Si tenga infatti presente che la maggior parte della documentazione pre sente in archivio antecedente all istituzione del sistema protocollo titolario e che comunque anche la documentazione posteriore rispecchia per motivi di continuit delle serie l ordinamento preesistente Non esiste nessun protocollo n titolario che si riferisca a tutto l archi vio storico della Curia Per dare una struttura alla documentazione esistente si sono prese in esa me le categorie date dal Vescovo Coccapani nel suo Editto di costituzione dell archivio vescovile 28 febbraio 1627 che creano per cos dire una spe cie di titolario delle materie che avrebbero dovuto essere presenti nel P Archivio Titolario Coccapani nel detto Archivio siano registrate 1 Scritture amp Instromenti pertinenti alli beni feudali o livellarij della Nostra mensa 2 tutte le collationi de Beneficij Curati o non Curati anche de Giu spatronati de Laici 3
132. ca di Pia cenza Fonti per la storia della popolazione Le Scritture parrocchiali I registri parrocchiali o libri canonici dei battezzati dei cresimati dei matrimoni dei morti dello stato d anime sono fonte privilegiata per lo stu dio storico demografico delle popolazioni fonte di particolare importan za in Italia dove lo stato civile tranne gli anni relativi al regno d Italia na poleonico lo stato civile napoleonico venne istituito con regolamento itali co del 27 marzo 1806 rimase attivo durante tutto l arco della dominazio ne francese fino al 1815 venne introdotto solo nel 1864 Gli atti dello sta to civile nascita matrimonio morte sono normalmente disponibili a parti re dal 1866 Con la collaborazione della Soprintendenza Archivistica per l Emilia Romagna e dell Archivio di Stato di Piacenza tra il 1997 e il 1999 sono sta ti schedati 4 285 libri canonici prelevati in 68 archivi parrocchiali Tra il 2004 e il 2005 sono stati schedati 1 319 libri canonici di 53 archivi parroc chiali versati a partire dal 1988 agli Archivi Storici diocesani in Piacen za La schedatura ha riguardato i registri parrocchiali compresi tra il secolo XVI e l anno 1912 incluso Gli oneri per le operazioni di raccolta e di schedatura dei libri canonici sono stati sostenuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano Dal 2005 la raccolta e la schedatura dei libri canonici sono sospese per mancanza di fondi e per l
133. ca di sposarsi Elemosina Bellincini da lazzaretti per le malattie infettive Ospedale di San Lazzaro a rifugi per pellegrini Ospizi o ospedali per i bambini abbandona ti Casa dei bastardini di San Matteo etc etc Le opere pie avevano l esenzione da ogni tipo di tassazione e questo per metteva nel corso dei secoli grazie anche ai cospicui lasciti e donazioni da parte di nobili famiglie locali l accumulo di grandi propriet che venivano utilizzate per le finalit specifiche di ciascuna La situazione rimase immutata fino alla seconda met del XVIII sec In seguito alla divulgazione di idee illuministiche e giurisdizionaliste si svilup p una dottrina politica che affermava la preminenza dello Stato sulla Chiesa per quanto riguardava le nomine delle autorit ecclesiastiche e le disposizio ni sui beni ecclesiastici Al sovrano era permesso intervenire su tutte le ma terie ecclesiastiche I duchi di Modena non si lasciarono scappare quest occasione e sulla scia di quello che stava accadendo in Italia e in Europa vediamo intorno agli anni 60 le prime invasioni di campo con cui si revocano i diritti di esen zione fiscale di molte propriet ecclesiastiche Si richiedono inventari di pro priet relazioni di conti e proventi elenchi di responsabili Il controllo du cale in meno di 10 anni diventa assillante e per risollevare le gravezze del lo stato si arriva a decretare la necessit di nuove esazioni fiscali c
134. ch pare doversi tenere in buon conto una tal tradizione Il Balduzzi vie ne considerato uno storico serio ed attendibile e c quindi da chiedersi a cosa alluda il riferimento al deposito delle carte degli archivi parrocchiali diocesa ni Quanto al verificarsi di un incendio sembra deporre in tal senso anche Ro mualdo Maria Magnani quando nel 1740 accenna seppure molto generica mente ad incendi negli archivi faentini il fatto che il Balduzzi non forni sca date ma semplicemente riporti una tradizione orale induce a ritenere che questo incendio si sia verificato parecchi decenni prima Non possibile al momento appurare quale e quanta documentazione sia stata asportata in et napoleonica ma pare certo che confische siano avvenu te nelle serie della Cancelleria e che gli atti dei suoi notai siano stati trasferi ti nell Archivio Notarile ora alla Sezione d Archivio di Stato di Faenza Il deposito nel Notarile suffragato anche dall assenza di registri del nostro diocesano nell elenco dei fondi ecclesiastici faentini stilato quando si trova vano ancora presso l Archivio Demaniale di Forl e pubblicato dal Bonaini nel 1861 Alle leggi coercitive del Regno d Italia invece riconducibile il confluire di sette registri di atti dei notai della Curia dal 1830 al 1860 sempre presso la Sezione di Archivio di Stato di Faenza Nel corso del secolo XIX anche Gian Marcello Valgimigli autore delle monumentali Me
135. che vede la presenza di contributi sulle fabbricerie delle principali cattedrali italiane e persino sulla Fab brica di San Pietro in Vaticano Constatiamo dunque che la natura e la denominazio ne del Centro dalla fondazione nel lontano 1996 hanno seguito il naturale svilup po delle attivit scientifiche del medesimo L ampliamento dell area degli interessi scientifici ha reso necessaria una struttura pi solida e l adozione di una veste giuri dica adatta allo svolgimento dell attivit in forma non occasionale Dallo strumento della convenzione tra l ANAI Sezione Emilia Romagna e il Comune di Fiorano Mo denese che fin dall origine ha regolato i rapporti tra i partecipanti all impresa si passati alla formale costituzione del Centro mediante l adozione di uno statuto atto a definire i ruoli e gli impegni di ciascuno dei partecipanti il cui numero si venuto 5 ampliando nel tempo Accanto ai fondatori originari ai quali si sempre affiancata la Soprintendenza archivistica per l Emilia Romagna un ruolo sempre pi rilevante stato assunto dalla Societ di Studi Ravennati da qui l articolazione del convegno annuale nelle due sedi del Castello di Spezzano e di Ravenna e dall Archivio Ar civescovile di Ravenna Si ritenuto altres fondamentale il coinvolgimento diretto delle istituzioni ecclesiastiche e a tal fine sono stati presi gli opportuni contatti in pri mis con l Ufficio Beni culturali della Conferenza
136. circa Cac ciaglia mette bene in risalto la prassi di trasmissione ereditaria delle fami glie aristocratiche fornite di vasti possedimenti fondiari caratterizzata dal l esclusione delle figlie dotate le quali a loro volta risultavano discrimina te tra loro a seconda della sorte a esse riservata La politica familiare tende ad assicurare ad una sola delle figlie un buon matrimonio e l uso di versare una dote al monastero al momento della professione non tale da far rece dere le famiglie l entit della dote monastica infatti di gran lunga inferio re a quella matrimoniale Di non minore esemplarit il saggio di Gianna Dotti Messori Zl mona stero della Visitazione di Santa Maria di Modena e il suo archivio quattro secoli di storia Il monastero studiato dalla Messori appartenente a quel 13 l Ordine della Visitazione fondato da san Francesco di Sales e da santa Gio vanna Francesca Chantal nel secolo XVIII viene eretto a Modena nel 1669 per iniziativa della reggente Laura Martinozzi in seguito ad un viaggio ad Aix en Provence sede della comunit delle Visitandine Da Aix si trasferi ranno a Modena alcune religiose prima ospitate presso la Chiesa di san Gio vanni del Cantone e poi nel 1672 nel nuovo monastero sorto accanto al pa lazzo ducale occupando parte dei giardini di pertinenza tra gli odierni corso Cavour e corso Vittorio Emanuele e a questo collegato mediante un caval cavia tuttora esistente Le
137. citt sganciando 366 bombe per un totale di 82 tonnellate Il Vescovado e il Seminario attiguo al Duomo sono completamente distrutti Il Duomo circondato in ogni parte da edi fici rasi al suolo incredibilmente salvo Solo in autunno si recupera tra le macerie ci che era rimasto dell Archivio Vescovile Un muratore e 1 due campanari impiegano una decina di giorni a raccogliere i fogli spar si e bruciacchiati dell archivio bagnati e asciugati varie volte durante l estate Tutto il materiale assieme a calcinacci rinchiuso alla rinfusa e schiacciato dentro undici grosse casse Qui rimangono esposti a numero se e nefaste attenzioni Alcune persone che si rendano conto del loro valore storico provvedono a carpire documenti per rivenderli nei merca tini della provincia altre pi ignoranti utilizzano il materiale pi antico le pergamene per comporre le figure per i carri mascherati i volumi del la biblioteca del seminario e i documenti servono anche ad alimentare le stufe negli inverni rigidi Intanto il nuovo palazzo vescovile viene rico struito a lato del vecchio anche se separato rispetto all edificio principa le della cattedrale Il vescovo Mons Paolo Rota benedice e pone la pri ma pietra del nuovo edificio il 30 maggio 1956 L intera operazione di ri costruzione portata a termine nel 1959 Il 22 giugno 1962 il vescovo di Fidenza Mons Guglielmo Bosetti scrive al Cardinale Confalonieri I bombardamenti
138. civile ed ecclesiastica di Bologna e delle sue fonti veramen te degna della pi alta considerazione e continua ancor oggi a rendere insosti tuibili servizi agli studi Conformemente ai sani principi dell archivistica D Macchiavelli rispett e valorizz la struttura ormai storica dell Archivio an che quando essa era il frutto di scelte talvolta opinabili degli archivisti sette centeschi ed ottocenteschi supplendo con la diligenza della descrizione e con opportuni avvertimenti alle incongruenze che possono mettere in difficolta il ricercatore Grazie all opera di D Augusto Macchiavelli chiaramente orien tata a favorire il fine precipuo della ricerca storica 1 Archivio Generale Arci vescovile veniva messo in grado di assolvere per il futuro ad una funzione culturale destinata a crescere Dopo la morte di D Macchiavelli l Archivio per un decennio rimase pra ticamente chiuso solo raramente e solo per cortesia di qualche addetto alla Curia fu possibile a qualche studioso fra cui il sottoscritto effettuarvi ricer che A ci si aggiunga che per necessit di spazio degli Uffici alcuni loca li dell Archivio furono invasi e ci ebbe come conseguenza il trasporto inor dinato di intere serie di atti o di parti di esse nelle rimanenti sale col risul tato di mettere in crisi il vecchio ordinamento basato su una collocazione per sale e per scaffali distinti con lettere alfabetiche Inoltre la forzata conviven za fr
139. collegiate della Diocesi di Faen za Modigliana in Gli archivi delle chiese collegiate Problemi e prospettive Atti del Conve gno di Spezzano 4 settembre 2001 e di Ravenna 5 ottobre 2001 a cura di E ANGIOLINI Mo dena 2002 pp 278 279 281 283 8 Si tratta del Comentario manoscritto dell erudito brisighellese Francesco Maria Saletti ora disponibile in F M SALETTI Comentario di Val d Amone a cura di P MALPEzzi Faenza 2002 pp 378 379 parti latine pp 144 145 Per ulteriori informazioni si veda anche F LAN ZONI Cronotassi dei vescovi di Faenza Faenza 1913 pp 81 85 171 familiares amministratori e cos via Ne costituisce conferma il pi antico registro dell Archivio giunto fino a noi il cosiddetto codice di Lottieri della Tosa nome del vescovo di Faenza dal 1287 al 1302 contenente la registra zione di 226 atti rogati dal notaio vescovile Giovanni Manetti fra il 26 novem bre 1288 e il 29 aprile 1292 Al secondo decennio del XIV risalgono le pri me notizie pervenuteci di sinodi diocesani il cui svolgimento presuppone una certa consistenza amministrativa da parte dell autorit vescovile Altri re gistri pervenutici sono il Liber reddituum Episcopatus conosciuto come Co dice di Benerio relativo al periodo 1346 1347 e il Liber solutiones censuum Episcopatus faventini del 1462 1478 detto anche Codice Gandolfi e an cora l Exactio quartae canonicae del tempo del vescovo Giovanni da Bru
140. collo 1940 44 1945 1950 Miscellanea atti amm vi affitti alienazioni ecc Consegne e riconsegne di Benefici 1949 1957 1956 1965 Legati registri aggiornati delle Parrocchie Benefici Parrocchiali amm ne 1950 1962 Benefici Parrocchiali e Chiese amm ne 1962 1970 Patrimoni ecclesiastici Assegni di congrua documentazione storica 1896 R D Subeconomato registri protocollo Commissione Ecclesiastica Seminario Vescovile bilanci 1925 1976 Sezione Terza 1 2 Ordinazioni a 1712 1756 b 1757 1765 c 1766 1800 Ordinazioni a 1805 1813 b 1814 1823 86 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 ZI 28 29 30 c d Ordinazioni a b c Ordinazioni a b Ordinazioni Ordinazioni a b Ordinazioni a b Ordinazioni Ordinazioni Ordinazioni Ordinazioni a b c d Vestizioni Vestizioni Clero servizio e cappellani militari Clero Esercizi Spirituali Clero Confessori Clero Confessori Clero discessit Clero Predicatori Clero Predicatori a b Bolle Pontificie Mensa Vescovile Mensa Vescovile Vescovi di Carpi Visite Pastorali a b Monache Clarisse Monache Clarisse Monache Cappuccine Seminario Chiese e Oratori a 1823 1824 1825 1827 1827 1829 1829 1831 1831 1834 1835 1836 1837 1840 1841 1845 1846 1848 1849 1851 1852 1853 1854 1856 1857 1864 1865 1873 1874 1881 1882 1889 1890 1904 1904 1920
141. come abitazioni civili es edificio delle Benedettine di San Raffaele oppure come istituti scolastici es Istituto Gaetano Chierici oppure come sedi di uffici pubblici es Prefettura di Reggio Archivio di Stato in alcuni casi furono demoliti Tra il 1798 e il 1810 furono soppresse le seguenti corporazioni regolari in Reggio e Domenicani di San Domenico e Conventuali di San Francesco e Filippini di San Filippo e Serviti della Madonna della Ghiara e Cappuccini 69 e Benedettine di San Raffaele e Benedettine di San Tommaso e Domenicane del Corpus Domini e Agostiniane di Sant Ilario e Francescane di Santa Chiara e Francescane della Misericordia e Cappuccine e Francescane dell Ascensione e Carmelitane dette anche Monache Bianche in Correggio e Scolopi di San Domenico e Conventuali di San Francesco e Francescane di Santa Chiara in Novellara e Cappuccini e Teresiane Scalze negli altri comuni della provincia e Serviti di Montecchio e Cappuccini di Scandiano e Cappuccini di San Martino in Rio e Benedettine di San Benedetto in Brescello e Agostiniane del Corpus Domini in Castelnovo di Sotto Con la restaurazione molti ordini furono ripristinati e in alcuni casi furo no restituite le antiche sedi ma i monasteri e i conventi non godettero mai pi degli antichi privile gi e dei rispettivi beni Per quanto riguarda le biblioteche degli ordini religiosi esse servirono spesso ad incrementare le
142. da mons Domenico Caselli il 9 agosto 2008 217 Nel 1949 l organigramma della cancelleria prevede un solo vice cancel liere don Antonio Merluzzi 1948 l addetto don Bruno Giordani poi so stituito da don Tarcisio Foresti 1949 l archivista don Pasquale Piancastel li oltre al segretario di sacra visita ed al custode delle reliquie negli annua ri del 1953 e del 1957 la funzione di archivista non pi menzionata mentre ricompare nell annuario del 1961 affidata a don Meluzzi dal 1957 nel 1961 don Luciano Melandri cumula le funzioni di addetto e di archivista della can celleria vescovile l annuario del 1971 riporta solo il nominativo del cancel liere e del suo vice Gi dalla fine degli anni Cinquanta il cancelliere don Caselli si premura di avviare il riordino dell archivio vescovile facendosi coadiuvare da don Lucio Margotti don Guerrino Ceroni Vittorio Canuti e don Antonio Meluzzi 8 Il progetto risponde anche alle Istruzioni agli Ecc Ordinari e ai Rev mi Superio ri Religiosi d Italia sull Amministrazione degli Archivi emanate dalla Pontifi cia Commissione per gli Archivi Ecclesiastici d Italia nello stesso anno Dal 1978 al 1989 gli annuari diocesani segnalano la presenza dell archi vio vescovile come ufficio di curia distinto dalla cancelleria affidato al ca nonico Meluzzi in qualit di archivista ed al laico Vittorio Canuti in qualit di addetto Il canone 491 2 del codice di di
143. da quel lo principale consistente nell Inventario scientifico rispondente a determina te caratteristiche costituisce una possibilit di conservazione attiva come ha notato G Rabotti L Archivio storico diocesano come archivio centrale di una diocesi si costituisce necessariamente come luogo di concentrazione archivistica evi tando rischi di dispersione del patrimonio in una operazione delicata come coordinatore del sistema archivistico ecclesiastico locale come potenziale istituto di ricerca quando valorizza competenze scientifiche e tecniche nel l apertura alla collaborazione con le Soprintendenze competenti l Associa zione archivistica ecclesiastica 1 ANAI l Universit La concentrazione una necessit direi insieme culturale storica e pa storale deriva dalla consistenza degli enti presenti dalla loro dispersione ter ritoriale dalle differenze fra le varie realt e soprattutto dalla necessit di procedere al riordinamento dei molteplici archivi in una rete unitaria di salva guardia e valorizzazione conseguente Essa tocca tanto i diversi archivi stori ci che gli archivi correnti a partire da quelli delle curie diocesane certo nel la loro specificit e peculiarit nelle loro prassi gestionali Ma come noto la memoria si costruisce a partire dall archivio corrente in cui si sedimenta no quotidianamente le pratiche tuttavia non vi nulla di automatico n pre determinato nei versamenti dag
144. del rito e ai due contraenti 73 Dispense Pontificie per problemi relativi alla consanguineita o cogna tio spirituale dei contraenti Il materiale disordinato e lacunoso c Processi Civili filze 302 secc XV XIX d Processi Criminali filze 120 secc XVI XIX Fin da tempi molto antichi la chiesa cre un suo tribunale specifico per giudicare tutti i membri del clero nei casi previsti Il diritto ad appellarsi al tri bunale ecclesiastico era un privilegio privilegium fori attribuito esclusi vamente agli ecclesiastici che avessero ricevuto almeno la tonsura Il vesco vo aveva un proprio tribunale che giudicava il clero secolare tutti gli ordini regolari invece disponevano di propri tribunali con giurisdizione provinciale aventi sede nella casa dell ordine competente per territorio L autorit civile non aveva alcuna competenza su questo organismo ve scovile ciononostante compiuto un procedimento giudiziario che ora si po trebbe definire penale l autorit diocesana affidava l esecuzione della sen tenza ovvero la pena al braccio secolare Difficile stabilire con precisione quali cause nel tribunale vescovile ve nissero considerate civili e quali criminali Spesso il confine tra le due ca tegorie non ben chiaro Sicuramente tutte le cause che avevano come pre supposto una offesa intendendo per offesa il senso pi ampio del termine alla persona o alla divinit
145. dell autorit civile gt Ora dopo il riordino di Mons Rocca non pi corrispondente 54 e la vigilanza sui beni ecclesiastici di tutta la diocesi compravendite cessio ni permute donazioni durante il periodo della restaurazione f Livelli e permute filze 27 secc XII XIX La documentazione riguarda le concessioni livellarie dei beni patrimo niali ovvero i contratti d affitto ventinovennali di case e terreni e le permu te Particolarmente interessanti le filze 21 22 23 contenenti svariate decine di rogiti rogati dai notai che prestavano la loro opera per l episcopato reggia no dal XV sec tra cui si distinguono i vari cancellieri vescovili responsabili dell archivio lungo i secoli g Cancelleria Vescovile filze 21 secc XVII XX La cancelleria vescovile l ufficio della curia che sovrintendeva a tut ti gli atti giuridici della diocesi nomine istituzioni concorsi ordinazioni di spense etc venivano tutte coordinate e controllate dalla cancelleria che prov vedeva poi a ripartirle nelle varie serie archivistiche specifiche Questa attivit non ha dato origine ad una serie specifica ne sono pre senti solo alcuni carteggi di carattere economico e circa 8 buste in comple to disordine che contengono atti di varia natura della fine del XIX sec ini zi del XX sec h Segreteria Vescovile filze 16 secc XVII XIX Il vescovo aveva alle sue dipendenze un segretario che si occupava spe cific
146. della Cassa di Risparmio di Cesena e successiva mente ai contributi erogati annualmente ad hoc dalla Conferenza Episcopale Italiana 153 unita archivistica alla frammistione di fascicoli e singoli documenti appar tenenti a fondi e serie diverse e dal frazionamento arbitrario o accidentale di filze originarie alla frequente mancanza di corrispondenza tra l indicazione riportata sulla costa dei mazzi e il materiale in essi effettivamente contenuto Per riportare poi il tutto alle rispettive serie di appartenenza si resa necessa ria una preliminare operazione di smistamento e di ordinamento provvisorio Parallelamente al riordino si altres proceduto alla ricomposizione di tutto il materiale relativo alle parrocchie Sono stati infatti posizionati par rocchia per parrocchia accanto ai registri e alle Miscellanee predisposte da don Burchi tutti quei fogli sparsi che erano sfuggiti alla ricerca dello stesso Burchi e tutti quei fascicoli di varia documentazione che ogni cancelliere si era fatto Il fondo delle parrocchie andato inoltre notevolmente accrescendo per il concentramento presso archivio della Curia dal 1994 al 2006 dei se guenti archivi parrocchiali Monteaguzzo Boccaquattro San Mamante Ro versano Montevecchio Bora Formignano Luzzena Montenovo Monterea le San Demetrio Cattedrale Casa di Dio Casalbono San Severo San Gio vanni Evangelista Sant Agostino Ruffio Ardiano Santa Lucia Santa Cri st
147. dena Beniamino Grandi la responsabile della Commissione archivi ecclesiastici dell ANAI Sezione Emilia Romagna Gianna Dotti Messori e il direttore della Biblioteca Classense Donatino Domini in rappresentanza del Sinda co del Comune di Ravenna Gilberto Zacch Presidente della Sezione Emilia Romagna dell Associazione nazionale archivistica italiana ELIO TAVILLA Destini femminili vite consacrate A proposito di Vite consacrate Gli archivi delle organizzazioni religiose femminili Atti dei convegni di Spezzano 20 settembre 2006 e di Ravenna 28 settembre 2006 a cura di Enrico Angiolini Modena 2007 La consapevolezza dell importanza del patrimonio archivistico naziona le si andata negli ultimi tempi consolidando anche presso il pubblico non specializzato e cosa assai rilevante e per certi aspetti sorprendente persino presso i nostri amministratori pubblici venuta emergendo in buona sostan za non soltanto la ricchezza di un inesauribile ed insostituibile fonte di cono scenza di quella che si soliti definire con una certa ambiguit semantica la nostra identit variante pi nobilitata di ci che sino a poco tempo fa ci si limitava a chiamare pi dimessamente le nostre radici ma anche la fondata sensazione che quel patrimonio se non adeguatamente tutelato possa correre il rischio non tanto di restare inutilizzato male di poco in fondo ma alla fine disperso distrutto in una parola perdu
148. dena 2003 pp 289 293 che riporta tra l altro un sintetico elenco dei fondi degli Archivi arcivescovile e di Curia 29 la direzione dell Archivio compil svariati spogli e indici del materiale do cumentario esistente che andarono a sostituire utilmente gli antichi reperto ri della Cancelleria mentre troppo generica per servire come indice risultava la succinta scheda tre pagine dattiloscritte redatta nel 1943 su richiesta della Santa Sede nel quadro del generale censimento degli archivi ecclesiastici ita liani promosso dal card Giovanni Mercati Ricordiamo anche che per i sa cerdoti modenesi dal XVII secolo in poi gli studiosi possono avvalersi del le circa 12 000 schede manoscritte di mons Giacomo Casolari 1908 2007 compilate consultando principalmente la documentazione dell Archivio di Curia in particolare i fondi Atti beneficiali Ordinazioni Stato del clero Di seguito si riportano di ciascun fondo gli estremi cronologici la consi stenza materiale e la collocazione topografica con questa avvertenza le stan ze indicate con le lettere alfabetiche si riferiscono ai vecchi locali dell Archi vio quelle indicate con i numeri al sottotetto di recente apertura da segnala re che oltre ai fondi documentari veri e propri 1 Archivio della Curia di Mo dena conserva anche una raccolta di periodici e volumi di storia locale non particolarmente cospicua ma in fase di accrescimento Affari diversi 1825 1853 f
149. deposito 192 E ancora questa non pare essere la collocazione definitiva dell archivio Patrimonio La sala A possiede un centinaio di buste che raccolgono vari documenti instrumenta del 400 di alcuni notai vari volumi di re pertori degli atti di Borgo San Donnino del secolo XVI statuti di Bor go San Donnino alcuni volumi di diari del 600 di storia di Borgo San Donnino quelli del 500 sono andati perduti col bombardamento diari di monumenti volumi di memorie patrie di Vittorio Pincolini del 700 dell abate Pietro Zani e di Angelo Riccardi dell 800 volumi di entrate e di uscite raccolta di Lettere Pastorali dal 700 ai giorni nostri raccol ta di inventari e di stato d anime della Diocesi varie cartelle su archivi di famiglie sinodi relazioni su visite pastorali epistolari tesi sulla cit t o monumenti libri a stampa dal 500 atti della Conferenza Episcopa le Italiana e della Conferenza Episcopale Regionale La sala B colloca ta a fianco della sala A e dal 1997 ospita anche I Archivio capitolare del la Cattedrale Si presenta costituita da una serie di scaffali di metallo che corrono lungo tutto il suo perimetro Contiene Atti Diversi Antichi dal 1341 al 1900 buste n 314 Atti Diversi Recenti dal 1900 ai nostri gior ni buste n 300 Atti Matrimoniali dal 1572 al 1989 buste n 289 Cau se dal 1457 al 1900 buste n 199 Conferimento Benefici dal 1430 al 1960 buste n 127 Deposito di archivi p
150. derio esprimerle anche per iscritto la viva riconoscenza mia e dalla Diocesi per il lavoro intelli gente e paziente compiuto per riordinare la Biblioteca del Seminario la sciata per tanti anni in abbandono dopo i bombardamenti subiti dal vec chio Seminario A questo lavoro ora si aggiunge quello non meno pre zioso ed urgente del riordino del vecchio Archivio della Curia In segno di stima per l amore e per l intelligenza con cui da tempo si dedicato a riordinare e valorizzare i nostri libri e documenti antichi con la presente la nomino Bibliotecario del Seminario Diocesano e Archivista della Cu ria I documenti recuperati sono collocati nei locali del nuovo vescova do e distribuiti in tre sale A B e C Molte carte sono riconosciute come appartenenti alla Curia e al Duomo e acquistati sui mercatini della zona altre sono restituite gratuitamente da sensibili cittadini senza sperare di recuperare tutti i documenti andati dispersi dopo i bombardamenti Negli anni Ottanta l Archivio della Curia Vescovile quasi tutto rifatto In se guito ai lavori di ristrutturazione che investono la cattedrale e i palazzi attigui per realizzare il Museo della cattedrale e della Diocesi in prepara zione del Giubileo del Duemila l archivio subisce un nuovo trasferi mento Attualmente occupa due sale A e B dell ultimo piano del vesco vado I metri lineari di scaffalatura sono 354 i metri lineari di documen tazione 190 i metri quadrati di
151. di Reggio Correggio Novellara Sassuolo San Martino in Rio etc in quanto i signori erano interessati a che la chiesa principale del loro stato fos se officiata solennemente In generale ogni capitolo detiene la propria documentazione che in alcu ni casi es capitolo della Cattedrale contiene anche materiali pergamenacei di estrema antichit e importanza Documentazione di questo tipo si trova anche nella sezione II Ammi nistrazione particolare della diocesi c Collazioni delle parrocchie e in Bu ste Diverse alla sezione VII Varie b Carte di varia natura c Collazioni delle parrocchie filze 181 secc XVI XXI Nei tempi pi antichi quando una parrocchia restava vacante il compi to della nomina di un nuovo parroco ricadeva sull arciprete della pieve da cui dipendeva la parrocchia stessa Con il concilio di Trento si interrompe que sta consuetudine e si istituiscono i concorsi che sono rimasti attivi fino al il Concilio Vaticano II 1963 L arciprete perde cos un potere che viene ac quisito dal vescovo 59 La serie raccoglie tutti gli atti con cui l autorit ecclesiastica competen te vescovo provvede ad assegnare un titolo nomina ad un ufficio vacan te La maggior parte del carteggio quindi riguarda le nomine dei parroci riunite con le domande dei sacerdoti per il concorso le prove sostenute e in fine le nomine stesse dei vincitori All entrata in parrocchia il parroco tenuto a r
152. di pertinenza le tipologie documentarie emer genti dalla normativa ecclesiastica emanata dalla Congregazione del concilio a partire dal 1625 e 1626 dalla Instructio italica allegata alla nota costituzio ne del 1727 di papa Benedetto XIII e via dicendo non vanno peraltro confu se con materie o funzioni 1 Vi la necessit di un sistematico e coordinato lavoro di inventariazione del patrimonio archivistico ecclesiastico ovvero di un bene culturale con tra dizionali implicazioni patrimoniali per mettere a disposizione degli stu diosi e delle comunit mezzi di corredo adeguati alla sua migliore conoscen G CHiRONI Note sull ordinamento degli archivi parrocchiali Un esempio trentino l in ventario dell archivio parrocchiale di Dercolo Studi trentini di scienze storiche LXXXV 2006 p 41 L autore poco pi avanti ricorda anche che solo attraverso una rigorosa appli cazione della metodologia storico critica possibile determinare schemi ricorrenti che al di l delle particolarit connesse ai singoli archivi siano in grado di dare conto per analo gia di caratteristiche proprie di certe tipologie di archivio Analisi del quadro ordinamenta le vicende storico istituzionali peculiarit specificamente archivistiche legate alle modali t di produzione e conservazione documentaria sono dunque gli elementi costitutivi di una reale conoscenza del fenomeno archivistico p 43 Dello stesso autore
153. di specifiche esigenze di formazione ed aggiornamento degli operatori diocesani incaricati del progetto In Emilia Romagna precisamente a Bologna si tenuto dal 27 al 29 settembre 2005 un corso di presentazione di CEI Ar la partecipazione degli archivi diocesani stata completa Bolo gna Carpi Cesena Sarsina Faenza Modigliana Ferrara Comacchio Fiden za Forl Bertinoro Imola Modena Nonantola Parma Piacenza Bobbio Ra venna Cervia Reggio Emilia Guastalla Rimini e San Marino Montefeltro che ha preferito partecipare all incontro tenuto in Ancona qualche mese pri ma inoltre hanno preso parte all incontro anche Archivio storico della Pro vincia di Cristo Re dei Frati Minori dell Emilia Romagna e il Convento di San Domenico a Bologna A fronte di queste 17 istituzioni hanno partecipato ai lavori 30 operatori gi coinvolti nel progetto promosso dall UNBCE o in teressati a raccogliere informazioni circa lo stesso Nonostante l intensit del programma delle giornate bolognesi l occasione stata fruttuosa di reciproco e costruttivo scambio di idee ed esperienze servite poi a far crescere la condi visione della progettualit Alla formazione seguita per gli archivi aderenti la collaborazione con l UNBCE tramite l assistenza dedicata al settore Il supporto offerto sia in formatico che di contenuto viene erogato in pi forme La prima pi imme diata forma di comunicazione tra operatori costituita da
154. di tutte le autorizzazioni che riguardavano la mo dalit il periodo il luogo o il contesto inusuale alla celebrazione del rito Impedimenta per consanguineit o affinit o cognatio spiritualis Sono compresi in questo ambito tutti i casi di contraenti che si trovano nella volont di unirsi in matrimonio ma che sono parenti o consanguinei in II o III o IV grado cio dai cugini primi ai nipoti dei cugini primi Rientrano inoltre in questo filone anche coloro che vogliono contrarre matrimonio con un parente acquisito ma non consanguineo es un uomo che vuole sposare la moglie del suo fratello defunto Infine rientrano in questa categoria anche coloro che vogliono sposare una persona che stata loro padrino o madrina all atto del battesimo o della cresima Questo particolare impedimento chiamato impedimentum cogna tionis spiritualis Tutti questi impedimenti per essere superati necessitano dell autorizza zione pontificia che veniva rilasciata con un documento chiamato impropria mente breve spesso in pergamena a volte con bolla pendente inviato diret tamente dalla cancelleria papale a quella vescovile di Reggio Emilia 63 Impedimenta di modo di tempo di spazio In quest ambito sono comprese diverse categorie 1 Richieste di dispense semplici dalle pubblicazioni dispensatio a tribus denuntiationibus o omettendone una o due su tre 2 Richieste di dispense dal sposar
155. dievali sconosciuti cit per quanto riguarda la documen tazione pi antica e D SGUBBI Fondi archivistici riguardanti la vita religiosa e civile del la citt e della regione nel sec XIX esistenti nell archivio della Curia di Faenza in Ra vennatensia I Cesena 1969 pp 749 766 per quanto riguarda la documentazione dei seco li XIX XX Dallo Sgubbi troviamo conferma degli spostamenti di documentazione Vec chie carte rilegate o cucite e bene o male conservate in cartoni dell epoca cui si riferiscono come documenti con altre ammonticchiate ed accatastate alla men peggio sono ora da una ventina d anni raccolte in un unico grande salone che custodisce l intero archivio vescovile Delle carte raccolte in questo ambiente peraltro ben asciutto al secondo piano di un ala del palazzo vescovile alcune sono state riportate da altri ambienti piano terra in genere sempre molto umidi altre sono state recuperate fra le macerie del bombardamento aereo che colp nel 1944 il vescovado di Faenza pp 749 750 177 vio 8 Si riporta solo l esempio di una serie la D qualificata Carte molto rovinate dall umidit e cos descritta dal Foschini Vi sono mescolate car te di libera collazione donazioni eredit processi nomine corrispondenza testamenti Tutto il materiale molto fragile e talora di lettura difficile ed im possibile moltissimo quindi spesso non sono riuscito a mettervi un ordi ne cron
156. dio Riva e Giampiero Savini con la collaborazione per un limitato periodo di Bruna Barducci e Rita Bartolini Di mano in mano che si procedeva nel lavoro di riordino venivano supe rate le indicazioni relative ai contenuti delle prime schede elaborate per l ar chivio della Curia e per l archivio del Capitolo della Cattedrale Il lavoro di riordino ha pure avuto una discreta eco nella stampa loca le cesenate 19 febbraio 1994 3 C Riva Archivio Diocesano di Cesena in Guida degli Archivi Diocesani d Italia III in Archiva Ecclesiae 40 41 1997 1998 pp 102 104 C Riva Archivio Capitolare della Cattedrale di Cesena in Guida degli Archivi Capitola ri d Italia Quaderni di Archiva Ecclesiae n 6 Citt del Vaticano 2000 pp 126 127 5 P Bo NFF Due quipes di studiosi sui fondi della Curia La storia locale vista dalle car te ecclesiastiche in Corriere di Cesena 19 febbraio 1996 Sponsorizza la Fondazione Ca risp La Curia ordina i suoi archivi Il lavoro partito dall Ottocento in Corriere di Cesena 19 marzo 1996 Si mette ordine in chiese e documenti in Il Resto del Carlino pag Cesena 19 marzo 1996 Dopo un anno di lavoro i primi risultati Riordinato l archivio della Curia in Corriere di Cesena 28 marzo 1997 La storia Nell archivio della Curia Quel giardino pubblico non piace al vescovo in Il Resto del Carlino pag Cesena 25 marzo 1997 Rior d
157. e tutti i legati amp oblighi pij tutti gli Atti e Processi e sentenze che si faranno in questo Tribuna le nelle cause concernenti al S Officio o santa Fede tutte le lettere di Roma scritte dalle sacre Congregationi o d ordine di N S overo da qualche Tribunale dell alma Citt concernenti a que sta Diocesi insieme con le risposte o relationi tutte l approbationi delle reliquie che saranno da Noi fatte J Partendo da questa premessa si pu schematizzare la struttura della do cumentazione in questo modo Gestione beni feudali Benefici e giuspatronati Processi civili e criminali Ordini sacerdotali cresimati battesimi Visite pastorali Editti e decreti Ordini regolari Chiese oratori luoghi pii benefici con le rendite Inventari chiese e benefici Instrumenti per beni pertinenti a chiese benefici oratori e compagnie Legati e obblighi pii Atti e processi del Sant Ufficio Lettere da Roma e dalle sacre congregazioni Reliquie Ma analizzando attentamente le 14 voci indicate dal Coccapani si nota subito la difficolt di far ricadere la documentazione reperita nell archivio in esse Il problema maggiore dato dal fatto che l archivio con il grande rima neggiamento e riordino effettuato dal vescovo Rocca stato organizzato per tenere ben separati e distinti i 3 magisteri vescovili amministrativi sacra mentali e liturgici gi
158. e Filippini Carmelitani Frati Minori Monache Agostiniane Suore Convittrici Benedettine di S Onofrio Benedettine di Offida e di Ama trice Confraternita del S Cuore di Ges detta dei Sacconi Confraternita del SS mo Sacra mento in S Biagio Confraternita di S Caterina Pia Unione dei Falegnami sotto il titolo di S Giuseppe Negli ultimi anni si sta inoltre avviando una nuova attivit volta alla conserva zione degli archivi delle parrocchie diocesane che per svariate esigenze ritengono opportu no depositare le carte del proprio archivio storico presso il sopra citato istituto Ad oggi han no depositato il proprio archivio storico le seguenti parrocchie Parrocchia della Cattedrale di Ascoli Piceno Parrocchia dei SS Quirico e Giulitta di Gimigliano Parrocchia di S Ma ria in Lapide di Montegallo Nella Guida agli Archivi Diocesani d Italia don Giuseppe Laudario compilatore della scheda relativa all Archivio diocesano ascolano afferma che l impostazione generale del l archivio risale all epoca del Concilio di Trento e che si stava procedendo al riordinamen to di alcune unit archivistiche rimaste in disordine nei tempi passati Cfr ASSOCIAZIONE AR CHIVISTICA ECCLESIASTICA Guida agli Archivi diocesani d Italia II a cura di V MONACHINO et al in Pubblicazioni degli Archivi di Stato MiBAC Roma 1994 pp 47 48 L affermazio ne sostanzialmente veritiera in quanto se si escludono le carte delle serie a
159. e le lauree dell Universita di Bologna Nel 1818 una prima parte dei locali pot accogliere le carte che si venivano radunando dalle varie sedi in cui si trova vano sparse e nel 1826 fu aggiunta una nuova grande sala I grandi scaffali in legno semplici ed eleganti che raggiungevano in altezza m 6 40 e in cui le unit archivistiche erano disposte anche in quattro file erano resi accessibili in modo abbastanza comodo e sicuro da vere e proprie torri mobili su ruo te con scalette e ripiani interni a diverse altezze Sagace e preziosa fu l opera dell Oppizzoni nel ricuperare e portare nel nuovo Archivio Generale Arcivescovile vari fondi archivistici che erano sta ti confiscati altri che erano passati in mano di privati o giacevano dispersi e abbandonati in sedi diverse e pressante fu il suo interessamento perch quel 199 le carte non costituissero un deposito inutilizzabile ma fossero ordinate e in ventariate A tale scopo egli provvide l Archivio di personale idoneo un ar chivista e un aggiunto entrambi laici dal 1818 al 1859 si succedettero nel la carica di archivista Giovanni Ludovico Rizzoli Serafino Mazzetti e Serafi no Amorini A parte quest ultimo che stette in carica dal 1852 al 1859 e che pubblico un primo sommario elenco dei fondi che componevano Archivio il grande lavoro di riordinamento e inventariazione si dovette principalmente ai primi due che erano persone molto attive e professionalmente c
160. e ai documenti si trova sovente un primo parere del vescovo sul la questione trattata I documenti sono in ordine cronologico e dalla seconda met del XVIII sec sono anche numerati progressivamente c Mensa Vescovile fasc in perg 95 filze 13 voll 4 regg 9 secc XII XX Sotto questa dicitura sono stati ricondotti tutti quei registri e atti che ri guardano la gestione delle propriet del vescovo di Reggio Il vescovo disponeva fin dall antichit di grandi estensioni di terreno come le due ville di Massenzatico e Gavassa che erano quasi nella loro tota 53 lita in gestione diretta della curia Il vescovo allo scadere dei contratti prima enfiteutici poi mezzadrili aveva la possibilit di rinnovarli o di stipulare ac cordi con nuovi coltivatori I registri in parte pergamenacei e in parte cartacei documentano la ge stione patrimoniale dal XIII sec fino al XIX sec quando al vescovo furono tolti questi beni per essere nazionalizzati 1867 La documentazione che risulta essere la pi antica e la pi cospicua dopo il fondo diplomatico attraversa circa 7 secoli di storia reggiana veden do la nascita del Comune stesso di Reggio le lotte tra le fazioni il passaggio di Reggio sotto i duchi d Este il governo pontificio della prima met dei 500 la restaurazione estense il triennio giacobino e la parentesi napoleonica Molta documentazione stata estrapolata in tempi antichi da questa se rie e collocata nel diplo
161. e della cit Pia Societ e come Presidente della Unione Mis sionaria del Clero I primi 7 voll 1966 83 sono stati editi dalla Procura Generale Saveriana Tip S Paolo Tivoli i restanti 1987 2000 dalla Libreria Ed Vaticana 95 Parrocchie In 350 capsae si trovano materiali corrispondenza nomine decreti del le attuali 316 parrocchie della diocesi e delle parrocchie passate alle dio cesi vicine n questi ultimi anni sono stati portati nell Archivio Vescovile gli archi vi di 120 parrocchie senza il parroco residente Progetti e disegni Sono confluiti nell Archivio i progetti dei nuovi complessi parrocchia li una trentina eretti dopo la Seconda Guerra Mondiale soprattutto nel la periferia della citt Si conservano pure progetti di restauro con planimetrie sezioni ecc delle 150 chiese danneggiate dal terremoto del 9 novembre 1982 Mensa vescovile Si tratta di un fondo ancora inesplorato che ho ragione di credere ha su b to anche molte perdite Nel corso del trasloco di cui ho fatto cenno all inizio sono stati ingloba ti nell Archivio Vescovile l Archivio dei Parroci Urbani e l Archivio del Ca pitolo del Battistero Con l inventariazione informatizzata che progettata in tempi lunghi si spera sar possibile ricostituire l individualit dei questi fon di e fornire agli studiosi uno strumento prezioso ed esauriente per la consul tazione 96 1 2 Don Amos AIMI L
162. e furono ordinate cronologicamente e condizionate all interno di buste in cartone contrassegnate da numeri romani progressivi entro il secolo di riferimento Un ana logo riordinamento stato rilevato pure per le serie Erectiones et collationes beneficiorum ed Erectione et collationes ecclesiarum parrochialium Attualmente nel procedere al riordi no della serie Positiones in evidentem utilitatem si sta tentando di ricostruire virtualmente l ordine dei sopra citati mazzi settecenteschi con l impiego di una scheda Rappresentazio ne corrispondente alla segnatura originaria Relativamente al fondo del Capitolo della Catte drale di Ascoli Piceno sono stati ricostruiti virtualmente i tre ordinamenti realizzati nel 1789 1807 e 1903 attraverso la creazione di tre corrispondenti rappresentazioni Il fondo si presen ta infatti come il frutto di un intervento di riordino effettuato nel 1789 dai canonici Giovan Battista Lenti e Felice Viccei coadiuvati da Michelangelo Relucenti don Domenico Panici e don Carlo Roccatani perfezionato nel 1807 dall illustre storico ascolano P Luigi Pastori agostiniano per la documentazione prodotta dal sec VIII al 1807 per la documentazione de gli anni successivi fu realizzata una Appendix a cura del canonico Emidio Trenta nel 1903 Cfr E TEDESCHI P Luigi Pastori e l Archivio Diocesano di Ascoli Piceno documenti e te stimonianze in Gli Agostiniani diffusione e dinamiche storico artistico filoso
163. e i volumi recenti sono disposti in due ambienti a scaffalatura aperta suddivisi per tematiche Altro fondo librario comprendente edizioni modenesi di interesse per la storia locale parzialmente inventariato a disposizione presso l Ufficio dio cesano Beni Culturali che ha pure un proprio archivio di documentazione sul patrimonio artistico della diocesi ormai del tutto censito ed informatizzato se condo i parametri CEI circa 10 000 schede e con i riferimenti amministrati vi per la propria attivit di conoscenza e tutela A completamento del contributo si ritiene utile trascrivere fedelmente il titolario dell Archivio di Curia come si presenta nella redazione di don Lui gi Bertolla gt Storia della Chiesa di Carpi volume primo Profilo cronologico a cura di A BELTRAMI e A M Ort Modena 2006 Storia della Chiesa di Carpi volume secondo Percorsi tematici a cura di A BELTRAMI A GARUTI e A M Ort Modena 2007 80 Sezione Prima 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Budrione Cattedrale Cattedrale Cibeno Cividale Cividale Concordia Concordia S Caterina S Giovanni S Croce Cortile Cortile Fossa Fossoli S Francesco Gargallo Gavello S Giacomo S Giustina Limidi S Marino S Martino Carano a b a b a b a b a b a b a b a b a b a b a a b a b a b a b
164. e in particolare quelli dei due ordini pi risalenti e quindi del materiale archivistico di maggior pregio storico vale a dire quel lo delle Suore Orsoline di Maria Immacolata e quello delle Suore Carmelita ne di Santa Teresa Non il caso qui di insistere sulla stagione di grande fioritura sociale ed economica che quelle istituzioni attraversarono tra Cinque e Seicento grazie alle innumerevoli e non infrequentemente cospicue dotazioni provenienti da famiglie di estrazione aristocratica e con la protezione ad esse accordata da sovrani e sovrane una ricca letteratura sempre vitale ed aggiornata in gra do di documentarlo molto meglio di queste poche righe estemporanee E in questa ricca letteratura ben si inseriscono le ricerche di Luigi Cacciaglia e di Gianna Dotti Messori Il contributo di Cacciaglia L archivio del monastero dell Incarnazio ne detto delle Barberine 1639 1907 ricostruisce le vicende di una cele bre istituzione religiosa romana che per la verit era stata fondata a Firenze nella met del Cinquecento Vi entrarono due sorelle della potente famiglia toscana cosa che fece la fortuna del monastero nel Seicento specie dopo l elezione di papa Barberini Urbano VIII nel 1623 a cui si deve la fonda zione del monastero delle Barberine a Roma per avvicinare al pontefice le due nipoti Suor Innocenza e suor Maria Grazia andando ad aumentare il gi cospicuo numero di monache a Roma nel Seicento erano 2500
165. e interpretati e cos via Da questo punto di vista vorrei evidenziare alcune questioni a Da una parte molto giustamente S Palese ha messo in evidenza il pro blema di una efficace organizzazione dell archivio corrente come punto debole dell amministrazione ecclesiastica poich la costruzione e del la salvaguardia della memoria parte dall archivio in formazione anche in considerazione del fatto che alla complessit dell organizzazione del l ufficio e delle procedure burocratiche non sempre corrisponde una cor retta tenuta dell archivio E qui di conseguenza si porr sempre pi l uso del titolario e del protocollo informatico b Dall altrasi ha il difficile problema della selezione e dello scarto manca una riflessione organica generale per le diverse tipologie di archivi eccle siastici simile a quella effettuata per la realt dello stato italiano o anche Ivi p 237 per la citazione precedente v C FANTAPPI Strutture diocesane e archivi vesco vili nell et postridentina in t a c di M Bonanno L CECCHI Pisoia 1999 pp 27 49 men tre per l incidenza di C Borromeo mi limito a rinviare a A TURCHINI L archivio di un prin cipe della Chiesa Le carte segrete di Carlo Borromeo Cesena 2007 7 IL ZANNI RosIELLo Archivi p 34 8 S PALESE Cinquant anni di atttivit bilancio e prospettive in Associazione archivistica italiana 1956 2006 Bilancio e prospettive Citt de
166. e la Regione Puglia a seguito di uno specifico accor do con la Conferenza episcopale pugliese aveva destinato agli archivi eccle siastici una quota non inferiore al 30 dell intero importo dei finanziamenti Tra i diversi enti ecclesiastici che hanno presentato progetti nell ambito dell APQ le Diocesi di Bari Bitonto di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi e di Otranto hanno scelto di fare sistema per creare un Sistema degli Archi vi diocesani Ho avuto il piacere di seguire personalmente negli ultimi due anni i la vori prestando su incarico degli Ordinari diocesani e a titolo di volonta riato la consulenza scientifica per l esecuzione di due Progetti presentati ri spettivamente dall Arcidiocesi di Bari Bitonto e dalla Diocesi Di Molfetta Giovinazzo Ruvo Terlizzi che si sono associate nella realizzazione del pri mo di tali progetti denominato nel segno della memoria e dalla Dioce si di Otranto che pur proponendo un progetto autonomo denominato Acta Hydruntina ha voluto modellarlo per rientrare nel Sistema degli Archivi diocesani su quello delle altre due Diocesi Come si legge nella home page dei relativi siti web i progetti hanno avu to due principali obiettivi assicurare una migliore conservazione e una pi idonea fruizione dei complessi archivistici conservati negli Archivi diocesa ni di curie vescovili capitoli cattedrali seminari chiese confraternite opere pie associazioni laicali
167. e non abbia giurisdizione e l esenzione da determinati gravami fiscali b Carte di varia natura Buste diverse filze 77 secc XVIII XX 75 Fondo Spreafico bb 12 secc XVII XX Si tratta di 12 buste di atti di varia natura dal XVIII sec al XX sec Il fondo non inventariato n omogeneo Contiene tutte le carte che lo storico locale Prof Sandro Spreafico ha prelevato dalle varie serie per scrivere i volumi su La chiesa di Reggio fra antichi e nuovi regimi all epoca di Mons Francesco Milani archivista senza riportare la relativa segnatura Una volta ritornate le carte in archivio non si pi riusciti ad individuare le serie di appartenenza delle carte con la conse guente creazione di questa serie artificiosa Da una superficiale indagine si nota la prevalenza di carteggi dei vescovi tra 700 e 800 e di altro carteggio di varia natura tra cui le minute delle rela zioni generali post visita pastorale sullo stato generale della diocesi fatte dai vescovi per essere spedite a Roma Si ritiene che molto di questo materiale provenga dalle carte di varia na tura descritte in precedenza andando cos a completare le 24 buste iniziali mancanti nella serie c Archivi aggregati Francesco Maria d Este Azienda di casa e spese di famiglia filze 7 secc XVII XIX Francesco Maria d Este Priorato di Bondeno e Badia di Nonantola fil ze 19 secc XVII XIX Feudi Manfredi filze 5 secc XVI XVIII
168. edigere un inventario in cui vengono elencate tutte le suppellettili della chiesa e canonica tutti i lega ti e i benefici Spesso gli stessi inventari si trovano anche alla morte del par roco infatti subito dopo il decesso per evitare l asportazione di beni da par te degli eredi e le conseguenti possibili controversie il vescovo nominava un economo col compito di redigere immediatamente l inventario dei beni del la parrocchia Questa serie di dimensioni particolarmente significative risulta essere di notevole interesse per gli studiosi di storia dell arte In questi inventari infatti possibile trovare tra le suppellettili sacre de scritte e presenti in chiesa quadri strumenti musicali stucchi o altro che ci clicamente vengono citati negli elenchi in alcuni casi anche con una breve descrizione e attribuzione artistica agevolando cos gli studiosi intenti alle attribuzioni delle opere alla datazione o alla sola ricerca di informazioni in pi riguardanti una qualche opera In ogni parrocchia troviamo anche i benefici semplici eretti nella della parrocchia stessa con l elenco dei rispettivi rettori e anche altre notizie que sto contribuisce ad avere una panoramica pi completa sulla storia di ogni singola parrocchia Quando la parrocchia anche sede di capitolo nella documentazione si trovano anche le nomine dei canonici Il fondo si presenta ordinato e senza particolari lacune dalla met del 7500 ad oggi La c
169. el 203 l Archivio e di continuare l opera di ordinamento e inventariazione rimasta interrotta alla morte di D Augusto Macchiavelli E questa fu la terza rifondazione dell Archivio Importanti miglioramenti alla nuova sede dell Archivio furono voluti dal successore del card Lercaro il card Antonio Poma nel 1972 spostata la sala di consultazione che era stata ricavata in via provvisoria alla base del depo sito a torre in locale pi idoneo e con accesso indipendente si complet la scaffalatura del deposito stesso e fu aggiunto un nuovo vasto locale ricavato in un seminterrato attiguo in tal modo i metri di scaffalatura disponibili rag giunsero 1 3700 Il lavoro archivistico riprese dunque nel 1962 e fu orientato in tre speci fiche direzioni 1 Larevisione e il controllo dei fondi gi ordinati sulla scorta degli inven tari di D Macchiavelli 2 La concentrazione nell Archivio di fondi archivistici di natura ecclesia stica che si trovavano dispersi in varie sedi senza garanzie di conserva zione e praticamente inconsultabili a fini scientifici 3 L ordinamento e l inventariazione dei fondi che ancora necessitavano di tali operazioni Il lavoro di cui al punto 1 iniziato gi in occasione del trasporto dell Ar chivio nella nuova sede fu praticamente ultimato nel 1962 1963 Contempo raneamente si procedette alla ricollocazione al giusto posto di circa duemila fascicoli e documenti isolati che
170. elle tecnologie al fine di scambiare reciprocamente i dati In continuit con quanto si va facendo a livello centrale gli archivi nella loro singolarit o come l UNBCE raccomanda nel coordinamento della Re gione ecclesiastica di appartenenza hanno stretto accordi e individuato solu zioni condivise a livello locale Grazie alla cooperazione sorta stato possi bile realizzare importanti contributi archivistici dove l esperienza e la profes sionalit delle Soprintendenze si ben inserita con le puntuali esigenze avan Intesa tra il Ministro per i beni e le attivit culturali e il Presidente della Conferenza Epi scopale Italiana relativa alla conservazione e consultazione degli archivi d interesse storico e delle biblioteche degli enti e istituzioni ecclesiastiche 18 aprile 2000 2 Si veda http siusa signum sns it 115 zate dagli archivi ecclesiastici La Regione ecclesiastica Emilia Romagna non ha ancora stipulato uno specifico accordo di collaborazione scambio e coo perazione con gli enti locali territoriali riguardo ai progetti dedicati al riordi no e all inventariazione degli archivi diocesani L esperienza acquisita ha contribuito a costituire una piu solida e arti colata struttura diocesana per i beni culturali che potesse rispondere con al trettanta tempestiva puntualita ai progetti che si vanno realizzando Gli Uffi ci diocesani per i beni culturali la relativa Commissione l individuazione di incar
171. emminili anco ra conservati presso le attuali case dei regolari per prendere di petto e sfata re documentatamente quello che oramai riconoscibile come un luogo co mune per cui le soppressioni napoleoniche avrebbero fatto tabula rasa in demaniando o disperdendo tutto il patrimonio documentario prodotto e con servato in pi secoli dalle Corporazioni religiose destinate appunto ad es sere soppresse I contributi forniti in questi due volumi di atti hanno inve ce dimostrato come non sia sempre stato cos e come non lo sia stato in mi sura anche rilevante mettendo per spesso nel giusto rilievo anche l ancor pi corposo patrimonio documentario prodotto e conservato nei due seco Problemi di conoscenza e di integrazione gli archivi delle diocesi aggregate decentrate e soppresse Atti dei convegni di Spezzano 4 settembre 2002 e di Ravenna 5 ottobre 2002 a cura di E ANGIOLINI Modena 2003 Gli archivi dei Seminari Atti dei convegni di Spezzano 3 settembre 2003 e di Ravenna 11 ottobre 2003 a cura di E AngioLINI Modena 2004 3 Le pergamene nell era digitale Atti dei convegni di Spezzano 3 settembre 2004 e di Ra venna 24 settembre 2004 a cura di E ANGIOLINI Modena 2005 4 Cum tamquam veri Gli archivi conventuali degli ordini maschili Atti dei convegni di Spezzano 16 settembre 2005 e di Ravenna 30 settembre 2005 a cura di E ANGIOLINI Mo dena 2006 5 Vite consacrate Gli archivi
172. entariazione ed informatizzazione sempre in ambien te Cei Ar censimento di archivi parrocchiali e confraternali in continuit con un precedente progetto realizzato dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia creazione di una banca dati generale per tutti i complessi archivistici trat tati costituzione di una postazione informatica presso ogni Archivio diocesa no per garantire non solo la consultazione della banca dati e degli stru menti di ricerca ma anche la gestione e l implementazione di ulterio ri dati realizzazione di un sito web per ciascuno dei due progetti finalizza to alla consultazione on_line dei dati limitatamente ai livelli pi gene rali fondi e serie relativi ad ogni complesso archivistico inserito nel si stema I siti web cos realizzati permettono sia la ricerca standard secondo modalit geografica o testuale sui fondi relativi ad ogni Diocesi sia attraver so la ricerca estesa su tutti i fondi delle sette Diocesi inserite nel Sistema Bari Bitonto Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi e Otranto Il Sistema degli Archivi diocesani che si configura come un sistema aperto ad altri Archivi a condizione ovviamente che ne vengano rispettati i parametri stato progettato per collegarsi con altri sistemi archivistici in cui si trovano informazioni sugli stessi complessi documentari possibile ad http www archivabarenbutuntin it http www archivamelphicten it
173. enza Archivistica su manoscritti conservati nell archivio diocesano in Bobbio Salterio glossato membr sec XII Pontificale membr sec XIV Pontificale membr sec XIV XV 8 5 Il restauro di alcuni codici stato realizzato per la liberalit dell Associazione Amici di San Colombano di Bobbio 6 Incipit qui non abiit in consilio impiorum explicit quoque domini nostri Ihesu Chri sti fideliter credat 7 Incipit CONSECRATIO ALTARIS Cum debet episcopus altare vel altaria explicit vitam eternam et vivas in secula seculorum amen Vade in pace et sis dei servus 8 Incipit Benedictio palmarum et olivarum explicit proficiat spei annitatur fidei sit honori Per 110 Pontificale cartaceo 1472 Antifonario secolare articolato in due volumi membr sec XIV ex XV 10 Graduale membr sec XVI Antifonario membr sec XVI Processionale membr 1627 Regula Statuti dei Disciplinati di S Lorenzo di Bobbio membr sec XVI in La realizzazione di copie di sicurezza e di consultazione del materiale pi deteriorabile e di maggior valore storico culturale si avvalsa delle nuo ve tecnologie La digitalizzazione del Diplomatico Vescovile e Capitolare di Bobbio stata realizzata nel 2006 dalla Genealogical Society of Utah che se ne fatta carico 2 870 immagini digitali A totale carico della Societ Genealogia dello Utah stata esegu
174. enza da Enrico Angioli ni il quale ha chiesto di esser sostituito a causa dei crescenti impegni professiona li che hanno reso impossibile continuare questa attivit Decisione questa irrevoca bile dati i motivi oggettivi nonostante l apprezzamento universale e particolare dei membri del gruppo di lavoro sugli archivi ecclesiastici Sono certo di interpretare il sentimento di tutti mentre porgo in questa circostanza a Enrico il pi sincero rin graziamento per l attivit svolta a titolo assolutamente gratuito con esemplare dedi zione competenza e puntualit il che ha permesso annualmente di presentare il vo lume degli atti in apertura del convegno prassi virtuosa che mi impegno a mantene re Del lavoro di Enrico resta testimonianza oltre che nei volumi della collana tut ti pubblicati a sua cura nel brillante contributo che appare nelle pagine seguenti dal titolo Un decennio di edizioni degli atti del Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici occasione per un bilancio ragionato dell attivit del Centro Ma torniamo alle novit per cos dire istituzionali cercando di motivare l ulte riore evoluzione del Centro Il mutamento della denominazione prende atto dell am pliamento dell area degli interessi scientifici del Centro gi attestata in passato in diverse occasioni si pensi in particolare al convegno sulle pergamene nell era di gitale e definitivamente sancita dal programma di quest anno
175. enziali degli stessi estremi cronologici soggetto produttore consistenza stato di ordinamento ordinamenti pregressi da recuperare La stessa scheda ha costituito poi la base di partenza per la prosecuzione dell in tervento in particolare per la ricostruzione dei diversi ordinamenti dei fondi e la descrizione della loro articolazione gerarchica e delle loro unit archivisti che secondo i parametri generali sopra riportati Proprio in tale fase del lavoro stato fondamentale un corretto approccio all intervento insieme al supporto tecnologico fornito dal software che dove va garantire la modificabilit dello stesso in qualsiasi momento Il quotidiano contatto con le carte pu infatti sempre rilevare sorprese archivistiche che rendono necessario modificare la banca dati in corso d opera in tal senso di sporre di un software flessibile come CEIAr consente di risponde efficace mente alle pi disparate esigenze dell archivista Cfr Guida agli Archivi Diocesani d Italia cit pp 47 48 7 Nel caso ascolano dalla schedatura della documentazione costituente la miscellanea del fondo della Curia vescovile di Ascoli Piceno sono emerse carte relative alla Mensa vescovile la cui scheda fondo non era stata inizialmente inserita in quanto assente dalla Guida agli Ar 142 Allo stato attuale il progetto di riordino ed inventariazione informatizza ta con il software CEIAr della Diocesi di Ascoli Piceno ha
176. eressati for mulata dai periti pubblici Un sintetico indice delle filze stato compilato da mons Guido Vigarani Ricerche in periodo di guerra 1940 1945 registri e documenti vari ml 1 5 stanza D 2 corridoio 38 Ripristino degli enti ecclesiastici 1820 1847 filze 2 ml 0 5 stanza G Si tratta della raccolta ordinata dei decreti vescovili con cui venivano ristabili te le rendite degli enti ecclesiastici degli Stati estensi soppressi negli anni del la dominazione francese la maggior parte furono emessi dal vescovo Tibur zio Cortese tra l agosto 1820 e il maggio 1823 Sarzana Lucca 1799 1804 filze 6 ml 0 8 stanza F a Queste filze sono dedicate al rapporto tra i governi francesi da una parte e le diocesi di Modena Lucca Sarzana e i vicariati di Garfagnana con Castel nuovo Garfagnana Massa e Carrara dall altra tra il 1799 e il 1805 di questo fondo esiste un particolareggiato spoglio compilato da mons Guido Vigarani 2 quaderni dattiloscritti Schede d arte 1970 1980 circa filze 60 ml 8 stanza D 1 Si tratta delle schede degli oggetti d arte conservati nelle chiese della dioce si di Modena compilate negli anni Settanta per conto della Soprintendenza ai Beni artistici e storici copia delle stesse si trova all Ufficio catalogo dell at tuale Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico Esiste un indice alfabetico manoscritto degli artisti citati in fogli sciolti co
177. ernita del Santissimo Sacramento e del Rosario che nel corso del 600 presente in tutte le parrocchie Le confraternite potevano ricevere dei lasciti o offerte che venivano am ministrate dai massari o economi alcune di loro nel corso degli anni divenne ro molto ricche e prestigiose Ciascuna confraternita poteva avere o una chie sa propria es San Carlo in Reggio oppure un oratorio o addirittura un solo altare in una chiesa La quasi la totalit delle confraternite fu soppressa nel periodo giacobi no 1796 1799 la documentazione riguarda i rapporti fra la curia e le singo le confraternite c Opere Pie filze 19 secc XV XIX Per opera pia si intende una fondazione a carattere religioso con scopo caritatevole e benefico Le opere pie fin da epoca molto antica sono state quasi tutte di esclusiva competenza dell organizzazione ecclesiastica Si hanno istituzioni che han no attraversato in molti casi vari secoli e in alcuni casi sono presenti tutt ora sul territorio 71 Gli indirizzi specifici di queste opere erano i piu svariati dalla distribu zione pubblica di beni di prima necessita Frati del Parolo o mensa del ve scovo a istituti per l accoglienza di neofiti che avessero l intento di ricevere i sacramenti cattolici ripudiando la propria religione Casa dei Catecumeni dal prestito di denaro su pegno Monte di Piet alla raccolta di denaro per costituire dote a donne che non avevano la possibilit economi
178. ero delle Clarisse in San Biagio di Forl eventi traumatici che in pi di una occasione fanno emergere l urgenza in differibile di mirate azioni di conservazione e di restauro Mi riferisco in par ticolare all accorato appello lanciato da Federica Giovannini per le 142 pre ziose pergamene del monastero di santa Maria Maddalena di San Agata Fel tria Le pergamene del monastero di Santa Maria Maddalena di Sant Agata Feltria un patrimonio da salvare scampate al devastante incendio che nel 1951 ha duramente colpito lo stesso edificio in cui ancor oggi dal sec XVI dimorano le sorelle Clarisse quale diretta filiazione di due antichi cenobi edi ficati nel corso del XIII secolo nel territorio feretrano il monastero di San t Antimo e quello di San Vincenzo Non si pu in questa sede restituire tutta la messe di informazioni e di contesti reperibili in altri contributi di cui qui riesco solo far cenno dalle no tizie di vari archivi monastici della diocesi di Ravenna e Faenza offerte da Cludia Baldini Gli archivi delle comunit religiose femminili delle Dioce si di Ravenna e Faenza Modigliana a quelle relative alle superstiti carte delle sei comunit religiose di Cesena raccolte da Claudio Riva Gli archivi dei monasteri femminili cesenati dall inventario dell archivio del monaste ro di San Giovanni Battista di Forlimpopoli predisposto da suor Anna Chiara 16 Sanulli Archivio delle monache agostiniane del monaste
179. erva solamente gli Atti Ecclesia stici che cominciano circa l anno 1550 quando Borgo San Donnino era NULLIUS DIOECESIS con 24 chiese parrocchiali Non avvi pergame ne antiche solamente alcune bolle del sec XVIII di conferimento di Be nefici o di erezione di pie Congregazioni Vi sono alcuni volumi di cro nisti locali scritti negli anni 1575 1630 5 volumi portanti i Transunti dei Benefici ecclesiastici con l elenco dei rispettivi Rettori Diversi fascico li di memorie raccolte dall Abate Pietro Zani di Borgo San Donnino cu stode dell Archivio Si tratta tuttavia di una descrizione molto somma ria i documenti antichi venivano infilzati in un grosso e lungo spago che alla fine era annodato coi documenti in modo da formare una grossa fil za di carte Tutto il vasto sottotetto del grande Vescovado come mi sta to riferito era pieno di queste filze che iniziavano dal sec XV Tale enor me materiale documentario non mai stato esaminato ed andato quasi tutto perduto con il bombardamento aereo che il Vescovado di Fidenza ha subito nel maggio 1944 Durante l ultima guerra mondiale alcune cir colari ad es quella del Prefetto di Parma del 28 settembre 1939 comu nicano l opportunit di adottare provvedimenti per lo sgombero degli archivi e degli arredi sacri Il Ministero invita il Comitato Provinciale Protezione Antiaerea a studiare con i rappresentanti del clero tutti quei provvedimenti ritenuti efficaci a pro
180. esco Magani 1894 1907 464 cartelle 17 Guido Maria Conforti 1908 31 183 cartelle 18 Evasio Colli 1932 71 768 cartelle Gli episcopati di Amilcare Pasini 1971 82 Benito Cocchi 1982 96 Silvio Cesare Bonicelli non sono disponibili per la consultazione Ordini religiosi e confraternite In 80 capsae sono conservati materiali archivistici che riguardano le re lazioni della diocesi con gli Ordini religiosi presenti in diocesi sia quelli an cora esistenti come pure quelli soppressi nel corso del sec XIX Delle Confraternite si conservano 35 capsae Atti notarili Si tratta degli instrumenta dei notai vescovili dal 1534 al 1837 Sono conservate 130 filze Prima del 1534 ma anche dopo questa data i contrat ti degli enti ecclesiastici erano redatti pure da notai privati conservati presso P Archivio di Stato Benefici semplici Un fondo cospicuo 460 capsae che riguarda concorsi livelli lasci ti testamenti Clero In 50 capsae si trova documentazione circa il clero diocesano seminari associazioni sacerdotali 4 E quanto resta nell Archivio Vescovile del copioso materiale lasciato dal Conforti con servato ora a Parma presso la Casa Madre della Pia Societ di San Francesco Saverio per le Missioni Estere da lui fondata Franco Teodori ha pubblicato 29 voll raccogliendo la do cumentazione dell episcopato del Conforti a Ravenna 1902 05 a Parma e della sua attivi t per le Missioni come fondator
181. esi A Reggio il seminario tridentino venne istituito nei primissimi anni del sec XVII Non tutti i futuri sacerdoti entravano nel nuovo istituto Come in prece denza continuavano ad esistere delle scuole tenute da parroci o altri sacer doti della diocesi che alla fine degli studi rilasciavano un attestato che infor mava la curia degli insegnamenti impartiti al giovane che con questo poteva poi richiedere i sacri Ordini Per accedere al sacerdozio bisognava comunque dimostrare di essere sta to ammesso ai 4 ordini minori Ostiariato Lettorato Accolitato e Esorcista to ed ai 2 maggiori Suddiaconato e Diaconato Solo dopo questo passaggio obbligato si poteva richiedere il terzo ed ultimo ordine maggiore il Presbite rato o Sacerdozio La serie composta dai fascicoli di ogni persona che stata ordinata in Diocesi di Reggio Emilia Ogni fascicolo personale contiene Certificato del battesimo Certificato delle avvenute pubblicazioni 67 Certificato di frequenza della dottrina Attestato di frequenza alla scuola rilasciato spesso dal sacerdote che ha tenuto le lezioni Certificato di frequenza ai sacramenti Certificato di partecipazione alle congregazioni dei Casi o Scuola di Morale Certificazione per l esercizio dell ordine precedente Vidimazione del vicario foraneo Nel fascicolo della tonsura oltre alla fede del battesimo allegata an che la fede della cresima Per l ordinazione al sudd
182. esimi per la Questua dicitura manoscritta su cartellino A rubrica I anti DIY aarian Denise nnn shil Q Libro de Fratelli estratti in ogni mese ed obbligati all associazione de cadaveri 1828 1844 piatto anteriore 1828 dicitura manoscritta 2 Libro per uso del Frate Regolatore in cui sono registrati tutti i fratelli e le mensili estrazioni de medesimi per la Questua 1828 1856 costola Oblati dell erezione dicitura manoscritta fle C Documents 20and 20Settings Bastianl Desktop CELArl 4betal2 standalone Win3zjsrcjhtml_outputjascolaibera h TY Risorse del computer Rios Fig 6 Pagina html navigabile dell Archivio Storico Diocesano di Ascoli Piceno nuove fun zionalita della versione 1 4 del software CEI Ar 125 C Documents and Settings Bastiani Desktop CEIAr 1 4betal Istandalone src html_output iglesias ind Windows Internet Explorer la x GO C Documents and Settings Bastiani Desktop CETAr14beta1 1 stendslone srcthtml_output lighesias index html 4 X e Se Pe GE c pocuments and settingsiBastianijDesktop CEIAr14 Archivio Storico Diocesano di Iglesias Sarda Y sezione Vescovi diocesani Identificazione Contenuto e struttura Fruizione e accesso Scheda completa amp sezione Visite ad Limina amp sezione Vescovi extradiocesani Scheda N 1557 amp sezione Clero diocesano _l amp Ferie Clero Costi
183. eve tempo ad arricchire smisuratamente le proprie casate Reggio non si distinse da questa consuetudine e dal sec XV in poi tutti i vescovi furono scelti dai duchi di casa d Este spesso all interno della loro famiglia Il quadro generale cambi radicalmente con il concilio di Trento che ap port significative riforme anche in quest ambito il vescovo avrebbe dovu to essere residente nella diocesi di appartenenza e come diretta conseguenza non avrebbe potuto reggere pi di una diocesi contemporaneamente Il Con cilio inoltre decret che i vescovi avrebbero dovuto svolgere l attivit pasto rale anche attraverso visite cicliche e frequenti di ogni parrocchia La visita avveniva in questo modo il vescovo con tutto il suo seguito in groppa a un cavallo arrivava in una parrocchia solitamente nelle parrocchie principali di ogni singolo vicariato Dopo i convenevoli di rito visitava la chiesa il batti stero il cimitero la sagrestia la canonica si preoccupava di controllare la te nuta delle suppellettili degli arredi dei paramenti dell archivio dei benefici Nel caso vi fosse necessit conferiva il sacramento della Cresima e poi pri ma di andarsene compilava un foglio di annotazioni segnalando tutto ci che non era stato trovato in modo consono Contemporaneamente alla visita del vescovo altri convisitatori facenti parte del seguito si allontanavano per an dare a visitare altre parrocchie circonvicine Fin dagl inizi de
184. fico culturali dell ordine eremitano nell Italia medio adriatica Atti del Convegno Ascoli Piceno 2004 2005 a cura di Istituto Superiore di Studi Medievali Cecco d Ascoli in corso di stampa 8 In particolare si proceduto al riordino dei seguenti fondi Padri Carmelitani di Ascoli Pi ceno Padri Filippini di Ascoli Piceno Confraternita del S Cuore di Ges detta dei Sacconi di Ascoli Piceno Confraternita del SS mo Sacramento in S Biagio Confraternita di S Ca terina di Ascoli Piceno Pia Unione degli Artisti Falegnami sotto il titolo di S Giuseppe di Ascoli Piceno Parrocchia della Cattedrale di Ascoli Piceno Parrocchia di S Maria in Lapi de di Montegallo invece in fase di schedatura avanzata il fondo delle Monache Agostinia ne di Ascoli Piceno Circa il fondo del Capitolo della Cattedrale attualmente in ordine sono stati virtualmente ricostruiti i tre ordinamenti del 1789 del 1807 e del 1903 v nota 7 143 rum Erectiones et collationes ecclesiarum parrochialium di cui stato rea lizzato un inventario topografico e quella del carteggio Si sta inoltre procedendo all implementazione della banca dati dei soggetti produttori attraverso l utilizzo delle schede Entit Queste ulti me offrono la possibilit di distinguere la descrizione del soggetto produtto re da quella archivistica del fondo sulla base di quanto stabilito dalle ISAAR CPF Tale attivit rientra nell ambito del progett
185. gni come questo di oggi favorisce apprestando le proprie carte e la necessaria assistenza alla elabora zione a numerose tesi di laurea e di importanti pubblicazioni basti ricorda re l apporto determinante agli studi su Ravenna medioevale nei volumi 1 1 8 Gi nel 1959 l archivista arcivescovile mons Mazzotti richiamava l attenzione sul proble ma conservativo e culturale degli archivi storici delle parrocchie da acquisire all Archivio Arcivescovile M Mazzotti L inaugurazione dell Archivio e della Biblioteca Arcivescovili di Ravenna Rassegna degli Archivi di Stato XX 1960 p 140 Anche su questo obiettivo ancora MAzzoTTI cit 186 2 e m della Storia di Ravenna 1991 1993 e l edizione integrale in atto del le pergamene arcivescovili pi antiche dall VII all XI secolo dal 1999 sono gi stati editi sei volumi insieme con l edizione illustrata di quelli del IX se colo quest ultima nella collana internazionale delle Chartae Latinae Anti quiores realizzando finalmente l impresa vagheggiata agli albori del secolo XIX da Marco Fantuzzi L Archivio Arcivescovile di Ravenna si va reinserendo nella tradizione archivistica del sec XVII dei Mittarelli Amadesi Marini Fantuzzi che lo ha reso noto e famoso nel mondo degli studi L importante proseguire 187 DOMENICA PORCARO MASSAFRA Un sistema informativo locale per la fruizione degli archivi diocesani l esperienza pugliese
186. he culmi nano in meno di 20 anni con la soppressione di 11 parrocchie all interno del centro urbano il 26 ottobre 1769 e l incameramento dei beni Santo Stefano Protomartire Sant Ilario San Leonardo San Raffaele Santa Maria Madda lena San Giacomo Zebedeo Sant Apollinare San Paolo San Silvestro San Tommaso San Biagio nel 1773 con la soppressione dell ordine dei ge suiti vengono incamerati tutti 1 loro beni nel 1783 la volta dei monasteri e conventi che vengono drasticamente ridotti di numero e anche in questo caso incamerate le propriet i beni immobili i benefici Il duca arriv nel giro di breve tempo ad occuparsi di tutte le opere pie incamerandone tutti i beni con l intento di prendere in carico l onere della ge 7 Nonostante la soppressione della parrocchia di San Biagio nel 1769 il parroco continu a esercitare il suo ufficio per una decina di anni circa e si pu quindi reperire documentazione riguardo a questa anche per alcuni anni sucessivi 72 stione di questi Dopo il 1783 viene cos creata un opera pia cumulativa gene rale formata dai beni delle soppressioni sotto la giurisdizione ducale I buoni propositi non furono pero seguiti dai fatti Un ulteriore colpo di grazia fu dato dalle Repubbliche Cispadana e Cisal pina che soppressero la parte restante dei beni che il duca aveva avuto la cau tela di lasciare al vescovo d Azione cattolica 12 metri lineari di doc secc XIX XX
187. hivio centrale dell episcopio si svincola del tutto da quello del ca 3 Il testo del decreto di unione emanato dalla Congregazione per i Vescovi in data 30 set tembre 1986 si pu leggere su Vita diocesana di Modena Nonantola Bollettino ufficiale per gli Atti dell Arcivescovo Abate e di Curia XVIII 1 gennaio febbraio marzo 1987 pp 1 7 Da allora l arcidiocesi chiamata di Modena Nonantola e l ordinario mantiene il titolo onorifico di Arcivescovo Abate di Modena Nonantola 4 Si veda il testo del decreto della Sacra Congregazione Concistoriale in Bollettino del Cle ro delle Diocesi di Modena e Nonantola XV 7 luglio 1926 pp 82 83 5 Sul problema delle due curie e dei due archivi si veda mons G VIGARANI J documenti del la Curia dell Abbazia di Nonantola e l archivio della Curia vescovile arcivescovile di Mo dena in Problemi di conoscenza e di integrazione gli Archivi delle diocesi aggregate de centrate e soppresse Atti dei convegni di Spezzano 4 settembre 2002 e Ravenna 5 ottobre 2002 a cura di E AncioINI Modena 2003 pp 9 11 R FANGAREZZI G MARCHESI L Ab bazia nullius dioecesis di Nonantola il suo sviluppo l Archivio Abbaziale e l Archivio del la Curia Abbaziale Con una nota sull Archivio del Seminario Abbaziale ed alcuni cenni sul l Archivio del Capitolo Abbaziale in Gli archivi dei seminari cit pp 299 313 Per una prima informazione sull argomento si pu legge
188. i fondi archivistici E cos tanto per far subito un esempio si riferisce che se fino a qualche anno prima fosse stato chiesto di consultare qualche documento della Mensa vescovile non si sarebbe avuto altro da segnalare ad eccezione di due cabrei Ora invece si dispone di carte e registri per oltre quattro metri di scaffalatu ra lineare Altrettanto dicasi delle Beneficenze requisite nel 1866 dallo stato liberale dai pochi registri facilmente riconoscibili per le indicazioni riporta te nella prima di copertina o in costa si ora a oltre due metri di scaffalatura lineare Parallelamente nella documentazione giudiziaria sono state reperi ti i fondi del Reclusorio di San Rocco e della Commissione di vigilanza delle carceri di cui si ignorava totalmente l esistenza Entrando nel dettaglio del lavoro di riordino si fa presente che per quan to riguarda i registri la ricognizione stata abbastanza facile ad eccezione di quelli resi illeggibili dalla contaminazione delle muffe e di quelli smembrati dal deterioramento delle cuciture che hanno richiesto tempo e pazienza 1 pri mi per la loro identificazione e i secondi per la loro ricomposizione mentre per quanto riguarda la documentazione il riordino stato oltre misura diffici le per l estremo disordine in cui si trovava Si andava infatti dalla presenza di una forte sedimentazione di carte sciolte fuoriuscite o estratte dalla propria 16 Grazie dapprima ad un finanziamento
189. i le scritture parrocchiali datano dal XVI al XX secolo Mezzi di corredo dell archivio piacentino descrizione e ricerca Mezzi di corredo coevi ai documenti repertori rubricelle indici dal sec XVIII Strumenti di ricerca dell archivio storico elenchi inventari dal seco lo XIX Nell archivio diocesano di Bobbio sono stati concentrati l archivio ve scovile i documenti storici della Curia vescovile e l archivio del Capitolo cattedrale nel 1973 l archivio del Seminario vescovile nel 2005 l archi vio di deposito e parte dell archivio corrente della Curia vescovile rispettiva mente nel 2002 e nel 2004 gli archivi di parrocchie prive di titolare residen te nel 1997 1998 L archivio diocesano in Bobbio raccoglie Mensa vescovile la documentazione data dal XIV al XIX secolo Curia vescovile dal XIV al XX secolo Fondo Diplomatico vescovile dal secolo XII Capitolo della Cattedrale dal IX al XIX secolo Fondo Codici e frammenti liturgici e liturgico musicali dal secolo IX exeunte al secolo XVIII il fondo di recente costituzione i manoscritti provengono dal Vescovile e dal Capitolare Santuario della B V dell Aiuto archivio aggregato al Capitolare dal XVII al XIX secolo Fondo Diplomatico capitolare dal secolo IX 104 Seminario vescovile dal XVI al XX secolo Fondo Registri di imbreviature notarili dal XIV al XV secolo 38 archivi parrocchiali le scr
190. i secoli IX exeunte XVIII nel 2006 109 Archivi Storici Diocesani Sede di Piacenza L inventariazione analitica delle Visite vicariali affidata alla dott ssa Lucia Dainesi Premoli collaboratore volontario ha avuto inizio nel gen naio del 2007 Informatizzazione e restauro conservativo La preoccupazione primaria nei confronti degli archivi certamente quella di conservare il prezioso patrimonio con diligenza al fine di trasmet terlo integralmente ai posteri Gli archivi a differenza delle biblioteche rac colgono quasi sempre documenti unici nel loro genere che costituiscono le fonti principali della ricerca storica poich riferiscono direttamente gli eventi e gli atti delle persone La loro perdita o la loro distruzione compromettereb be la trasmissione dei valori culturali e religiosi La conservazione delle pergamene e delle carte deve essere pertan to garantita dall idoneit e dalla sicurezza degli ambienti da un efficien te inventariazione dal controllo degli accessi dalla sorveglianza durante la consultazione e inoltre dal restauro conservativo e dalla produzione di co pia su supporto ottico di memorizzazione DVD per la conservazione in un altro luogo protetto della copia dei documenti di rilevante valore stori co e altres per scansare la ripetuta utilizzazione del materiale pi degrada bile e fragile Gli interventi di restauro conservativo sottoposti all autorizzazione della Soprintend
191. i A DREI Faenza 2007 pp 48 49 31 certo che gli uffici della cancelleria furono trasferiti dai locali in via Sarti ad altri nella parte centrale del palazzo vescovile nel 1915 32 Lanzoni Lottieri della Tosa Lanzoni cit p 11 3 Si citer solamente F Lanzoni La fondazione del Seminario di Faenza e s Carlo Borro meo Faenza 1896 e C BERTAZZOLI Il movimento innovatore a Faenza prima della conquista francese 1760 1796 Faenza 1932 Negli anni Trenta ripetutamente consult la documen tazione vescovile mons Carlo Mazzotti che la utilizz per i suoi studi sulle chiese e mona steri femminili della Diocesi 176 te dell archivio fu trasferito nei piani superiori dell episcopio dove subi gra vi perdite nel corso dei bombardamenti del 1944 altro materiale and perso subito dopo quando piovve e nevic dentro i locali semidistrutti Tutto il pre cedente riordino fu quindi vanificato e per circa un paio di decenni Archivio rimase pressoch inagibile anche se non cessarono del tutto le consultazioni come viene confermato dalle fonti citate in diverse pubblicazioni Il materia le fu ricollocato in un ampio salone al secondo piano del palazzo vescovile dove rimasto fino a pochi anni orsono accostando carte assai danneggiate ad altre sane Nel corso degli anni Sessanta aument l attenzione per l Archi vio e i suoi problemi Da un lato se ne miglior la sistemazione collocando parte dei registri in nuove
192. i V MONACHINO E Boaca L OBsTAT S PALESE Roma Ministero per i Beni Culturali e Ambientali Ufficio Centrale per i beni archivistici 1998 Pubblicazioni degli Archivi di Stato 85 pp 166 170 Negli anni passati ed anche recentemente sono stati redatti elenchi e inventari di fondi archivistici dio cesani ma nessuno di essi mai stato edito o posto a disposizione degli studiosi 22 Cfr ANDREA FERRI L archivio dell abbazia imolese di Santa Maria in Regola un ammi revole unicum in Cum tamquam veri Gli archivi conventuali degli ordini maschili Atti dei convegni di Spezzano 16 settembre 2005 e di Ravenna 30 settembre 2005 a cura di ENRI co ANGIOLINI Modena Mucchi 2006 Sezione ANAI Emilia Romagna Comune di Fiora no Modenese Assessorato alle Politiche Culturali Soprintendenza archivistica per l Emilia Romagna Centro interregionale sugli archivi ecclesiastici pp 217 245 ivi pp 223 224 219 Dal 1989 su invito del vescovo mons Luigi Dardani don Antonio Ren zi si affianca a mons Meluzzi come vice direttore dell archivio diocesano ed alla sua morte avvenuta il 23 febbraio 1997 gli succede nell incarico Nel febbraio 1999 viene inaugurata una nuova e pi ampia sala di consultazione dell archivio diocesano dedicata a mons Antonio Meluzzi Annessa all ar chivio diocesano una biblioteca di oltre 3 000 volumi prevalentemente di argomento storico locale ed artistico ed importanti periodici B
193. i d Italia I Citt del Vaticano 2000 pp 97 101 Associazione Archivistica Ecclesiastica Quaderni di Archiva Eccle siae 6 ID L Archivio Capitolare della Metropolitana di Bologna Vicende e con sistenza attuale in Gli archivi capitolari dell Emilia Romagna a cura di E ANGIOLI NI Modena 2001 pp 103 111 ID Esperienze esemplificative italiane del rapporto tra documentazione archivistica e pastorale Bologna in Archiva Ecclesiae 43 44 2000 2001 pp 173 181 Ib L Archivio Generale Arcivescovile in Insieme Noti zie n 11 7 giugno 2002 Ib L Archivio Generale Arcivescovile in Domus Epi scopi Il Palazzo Arcivescovile di Bologna a cura di R TERRA Loreto 2002 pp 267 277 Ib Comunicazione sull Archivio Generale Arciveseovile in Provincia di Bo logna Assessorato alla Cultura Prima Conferenza Provinciale dei Beni Archivisti ci Atti a cura di G Romanzi Bologna 2003 pp 129 132 Ib Vicende dell Archi vio della Beata Caterina in Caterina Vigri La Santa e la citt Atti del Convegno Bologna 13 15 novembre 2002 Firenze 2004 pp 159 163 Ib L archivio del Se minario di Bologna in Gli archivi dei Seminari Atti del convegno di Spezzano 3 settebre 2003 e di Ravenna 11 ottobre 2003 a cura di E ANGIOLINI Modena 2004 pp 197 Ib Gli archivi delle parrocchie di Bologna soppresse Inventario Bologna 2006 Archivio Generale Arcivescovile Bologna Studi e sussidi 2 209 ANDREA
194. i et medievale a Bobbio L indagine archeolo gica e la ricerca archivistica sono state eseguite dalla dott ssa Eleonora De stefanis laureata in Archeologia Cristiana presso la Facolt di Lettere del l Universit degli Studi di Torino Dottore di Ricerca in Archeologia e An tichit post classiche III XI secolo presso l Universit di Roma La Sapien za professore a contratto di Archeologia Medievale presso l Universit del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro le analisi mineralogico petrografi che sono state realizzate da Achille Bonazzi e Barbara Buttaboni Universi t di Parma I risultati dell indagine archeologica e dell esplorazione archivistica con il contributo di Achille Bonazzi e Barbara Buttaboni sono stati pubblicati nell opera di Eleonora Destefanis Materiali lapidei e fittili in et medievale da Bobbio Piacenza Edizioni Tip Le Co 2004 Gli oneri per la ricerca archeologico archivistica e per la pubblicazione dell opera sono stati sostenuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano Gli archivi Storici Diocesani in collaborazione con la Facolt di Musi cologia sede distaccata a Cremona dell Universit degli Studi di Pavia han 112 no promosso la pubblicazione di Leandra Scappaticci Codici e liturgia a Bobbio Testi musica e scrittura sec X ex XII Citt del Vaticano Libreria Editrice Vaticana 2008 L edizione dell opera stata possibile per la liberalit della Ban
195. i nel passato che avendo una buona conoscenza dell Archivio indirettamente danno informazio ni sul materiale ivi conservato A SCHIAVI La Diocesi di Parma Indicatore ecclesiastico compilato dalla Cancelleria Vescovile I Parma Unione Tip Parmense 1925 L Eco Fo glio Uff della Curia Vesc di Parma xvn i IDEM II Parma Off Graf M Fresching 1940 XXXII I Coll di docc Eccles Parmensi 1 F MaganI Ordinamento canonico della Dio cesi di Parma Organizzazione in genere plebanie e chiese loro dipendenti 2 voll Parma Tip Ditta Fiaccadori 1910 1911 G M ALLopi Serie cronologica dei vescovi di Parma con alcuni cenni sui principali avvenimenti civili 2 voll Parma Da Pietro Fiaccadori 1856 San Giovanni in Persiceto Lit F A R A P 1981 G Zarotti Documenti pontifici dell Archivio Vescovile di Parma 1220 1413 Parma La Nazionale s d 93 Giovanni Battista Castelli visita apostolica 1578 1579 2 voll Papirio Picedi 1609 1611 1 vol Carlo Nembrini 3 voll risp 1652 54 1664 66 1669 76 Tomaso Saladini 2 voll risp 1682 83 1683 85 Giuseppe Olgiati 2 voll risp 1696 97 1697 98 Camillo Marazzani 9 voll risp 1713 14 1714 16 1716 25 1714 27 1713 14 1712 27 1715 16 1716 25 1713 17 Francesco Pettorelli Lalatta 5 voll risp 1762 65 1762 63 1766 75 1776 1778 81 Adeodato Turchi 4 voll risp 1789 1789 1789 1790 Carlo Francesco Caselli 1 vol 180
196. i stato libero dal quarto decennio del No vecento documenti riguardanti il Concilio Vaticano II gli Acta Apostolicae Sedis dal 1865 il Bollettino Ufficiale della Diocesi dal 1925 il settimana le diocesano Notizie dal 1987 Tutto il materiale risulta schedato catalogato ed informatizzato Esiste un regolamento redatto sul modello suggerito dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato con decreto del vescovo Bassano Staffieri nel 1997 che viene consegnato allo studioso al momento dell ingresso in archivio per co noscenza ed accettazione Un registro delle presenze completa la parte buro cratica di accesso alla consultazione dei documenti la cui concessione resta in base alla natura e all anno di emissione soggetta alla discrezione dell ar chivista per garanzia di tutela e riservatezza 2 Non pi prescritto iure communi can 470 Codice Diritto Canonico 1917 ma pu es serlo iure particolari inviare alla Curia diocesana anno per anno la copia autentica dei re gistri parrocchiali cfr can 491 Codice Diritto Canonico 1983 78 Questo archivio di curia come precedentemente gia ricordato ha come termine ad quem il 1977 Da questo anno in poi inizia l Archivio corrente separato da quello storico con un nuovo protocollo tuttora in vigore che non classifica pi ogni atto nelle quattro sezioni sopraccitate ma lo registra cronologicamente sul protocollo generale di curia
197. iaconato necessaria anche la pubblicazione del patrimonio a dimostrazione di percepire rendite sufficiente per il pro prio mantenimento Tutta questa documentazione veniva riposta in ordine cronologico anno per anno con le ordinazioni divise per le diverse tipologie e all interno della stessa tipologia per fascicoli personali Licenze di vestire l abito clericale Si tratta di richieste di permesso di vestire l abito ecclesiastico Questo tipo di richieste che venivano inoltrate alla curia vescovile di solito precedevano la richiesta della tonsura Le richieste sono fatte dall inte ressato o in caso di giovanissima eta da chi ne faceva le veci Il vicario rila sciava la licenza per il parroco che veniva incaricato di benedire l abito e di imporlo durante un apposita cerimonia La cancelleria rilasciava al richieden te la testimoniale del permesso di vestire l abito La serie si presenta complessivamente in ordine con un tipo di archivia zione a sedimento che segue quindi il normale susseguirsi nel tempo delle domande inoltrate alla curia g Abilitazione a confessori regg 3 e filze 6 secc XVII XIX h Approvazioni di predicatori filza 1 secc XVII XIX 1 Sacre Reliquie filze 11 secc XVI XX Questa serie di esigua consistenza raccoglie tutte le notizie riguardan ti le sacre reliquie presenti in diocesi autentiche riconoscimenti spostamen 68 ti etc 1 processi di beatificazione 1 mir
198. ica ta al piano ammezzato dell episcopio Con il rinnovamento degli uffici intrapreso nel 1990 dal vescovo Bas sano Staffieri l archivio attualmente conservato nei locali superiori del pa lazzo vescovile di Carpi ed il risultato della catalogazione fatta negli anni Ottanta del Novecento dall archivista don Luigi Bertolla che ha suddiviso la consistenza in quattro sezioni secondo la tipologia del contenuto con l ag giunta di una quinta sezione Il materiale si presenta conservato in buste cartonate siglate da un numero progressivo collocate in scaffalatura metal lica entro locali asciutti e schermati dalla luce per un totale di 14 55 metri li neari di scaffalatura 29 4 metri quadrati di deposito e 72 75 metri di docu mentazione La prima sezione composta di 148 buste dedicata alle trentanove par rocchie diocesane con documenti che partono dai secoli XVI e XVII fino al L archivio della Curia vescovile di Carpi stato inserito nella Guida degli archivi dioce sani d Italia collana Archiva Ecclesiae II 1993 1994 p 72 75 La scheda stata curata da don Luigi Bertolla 77 1977 interessanti la storia della parrocchia gli inventari delle suppellettili la nomina dei parroci e carteggi vari E la sezione dove il materiale risulta vario ed articolato per la eterogeneita degli argomenti che hanno significato e costi tuito la vita di ogni singola comunita parrocchiale La seconda sezione di 103 b
199. icati diocesani e regionali per i beni culturali sono ormai la norma con solidata nella Chiesa particolare e costituisce un prezioso intreccio di relazio ni con il territorio e con il centro Negli ultimi anni si registra una significati va attenzione specifica anche verso gli archivi diocesani che talvolta riescono a manifestare le proprie esigenze attraverso l indicazione di Incaricati dioce sani e regionali del settore archivistico Certo il cammino ancora lungo per ch si diffondano sempre pi le buone pratiche e si consolidino le strutture e le figure di riferimento ma s inizia a intravedere una maggiore attenzione e una pi delineata sensibilit per gli archivi diocesani e gli operatori che pre stano il proprio servizio in queste strutture Un obiettivo semplice eppur si gnificativo che necessario raggiungere in tutte le Diocesi consiste in una pi stretta relazione di scambio e comunicazione tra l ufficio diocesano per i beni culturali e il direttore dell archivio come di quello della biblioteca del resto Ma come ho gi avuto modo di ribadire in passato i progetti promossi dall UNBCE non si limitano ad offrire delle soluzioni software n a condivi dere una metodologia di schedatura costituiscono una vera e propria propo sta di progetto culturale per la Chiesa tendono alla messa in comune di servi zi e abilit acquisite conoscenze ed esperienze risorse e obiettivi Tuttavia non viene trascurato l as
200. icatori licenze elenchi esami ecc XVII XX secolo Capitolo metropolitano e Mensa comune XVII XX secolo casi di morale sussidi economici agli ecclesiastici lettere di uomini illustri dal XVI secolo coscrizione 1854 1943 Stato della popolazione 1855 1965 epi demie di colera XIX secolo rapporti tra Curia e Ducato XVIII XIX seco lo rapporti tra Curia e governi francesi 1796 1814 Confraternite Congre gazioni Pie unioni della diocesi ecc Vicariati foranei congregazioni 1662 1853 filze 5 ml 0 6 stanza G Queste filze raccolgono gli atti delle riunioni o Congregazioni dei vicari della diocesi che si tenevano annualmente in presenza del Vescovo Visite pastorali XIV secolo dal 1552 agli anni Novanta del XX secolo mss 5 filze 30 cartelle 100 ml 5 stanza F a La serie completa delle Visite pastorali inizia con l anno 1552 e prosegue fino ai giorni nostri e a scadenza annuale dal 1572 Le visite pastorali dal 1552 al 1575 sono contenute nel codice O 1 33 dell Archivio capitolare quelle dal 1575 al 1588 su tre codici appartenenti all Archivio di Curia ma depositati presso I Archivio capitolare dove si conserva pure in deposito un Codex vi sitationum della seconda met del XIV secolo che riporta gli atti di una vi 41 sita del vescovo Aldobrandino d Este 1352 1379 Per le visite pastorali dal 1552 sono disponibili gli indici alfabetici e cronologici di mons Guido Viga rani 29
201. ici Sinodali Vicari Foranei 1834 Concilio S Penitenzieria Apostolica S Congregazione per i Seminari S Congregazione per i Religiosi Miscellanea 90 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 Calamit pubbliche 1872 1976 Cancelleria Corrispondenza con I Autorit Civile Privilegi e dispense 1867 1970 S Congregazione per la Dottrina della Fede S Uffizio S Congregazione dei Vescovi Ex Concistoriale Sinodi e Lettere Pastorali Segreteria di Stato di Sua Santit Onorificenze Pontificie Imprimatur Nulla Osta CEI e Conferenza Episcopale Regionale Collette Registri Collette Corrispondenze a Campo di Concentramento di Fossoli b Don Francesco Venturelli Visite ad limina 1846 1980 Sezione Quinta Documenti vescovili Gaetano Cattani Gherardo Araldi Andrea Righetti Segreteria Vescovile dal 1871 al 1922 Cancelleria dal 1820 al 1879 Transunti dai registri parrocchiali dal 1917 Dispense Matrimoniali dal 1942 al 1991 Protocolli Registri Memoriali dal secc XVI XX Autentiche di reliquie secc XIX XX Documentazione Concilio Ecumenico Vaticano II Visite Vicariali secc XIX XX Mensa Vescovile secc XIX XX Amministrazione Legati Fabbriceria secc XIX XX Manifesti e avvisi sacri secc XVII XX Compagnia della Misericordia Libretti delle entrate della Collegiata sec XVI Miscellanea Acta Sanctae Sedis e Acta Apostolicae Sedis dal 1865 Bollettino Ufficiale della
202. icio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana e da quello convalidati 3 In epoca moderna lo stato dei documenti prodotto dal parroco della parrocchia in cui uno dei nubendi ha la residenza anagrafica comprende normalmente l esame dei contraen ti o istruttoria matrimoniale il certificato di battesimo il certificato di cresima il certifica to di stato libero ecclesiastico e civile le pubblicazioni religiose e civili il certificato di av venuta pubblicazione 105 Gli Archivi Storici Diocesani Sede di Piacenza sono aperti ai ricercatori il marted e il venerd dalle 9 00 alle 12 30 Restano chiusi dal 15 dicembre al 10 gennaio nella settimana anteceden te e quella seguente la Pasqua e dal 1 al 31 agosto Gli Archivi Storici Diocesani Sede di Bobbio sono aperti ai ricercatori su richiesta il gioved dalle ore 9 00 alle 13 00 Restano chiusi dal 15 dicembre al 10 gennaio nella settimana anteceden te e quella seguente la Pasqua e dal 1 al 30 settembre Il supporto scientifico nella sala di studio dell archivio di Piacenza affi dato al dott Franco Munari addetto archivistico volontario il supporto scien tifico nella sala studio dell archivio di Bobbio dato dal Direttore degli Ar chivi Storici Diocesani II Excursus storico archivistico La legenda ignea aut perniciosa per spiegare la scarsit negli archivi ve scovili del materiale documentario di epoca medievale
203. ico Il software frutto dell esperienza maturata intorno all applicativo Arian na utilizzato in numerose diocesi italiane tra le quali la nostra possedeva in partenza una serie di caratteristiche indispensabili da noi in parte sperimen tate era in grado di realizzare descrizioni conformi a quanto previsto dagli standard internazionali possedeva una struttura gerarchica articolata su una pluralit di livelli descrittivi che vanno dal generale al particolare era in gra do di rilevare distintamente gli elementi informativi essenziali relativi ai fon di e ai soggetti produttori Possedeva inoltre le funzionalit necessarie all espletamento delle ope razioni di riordino della documentazione descritta consentiva di corredare di indici le descrizioni e di stampare il risultato finale del lavoro secondo forma ti corrispondenti ai tradizionali strumenti di corredo Durante la fase di sperimentazione CEIAr ha dimostrato di avere alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto a supportare l archivista nell attivit di progettazione del lavoro stesso ed in questa attivit che ab biamo potuto testare ed apprezzare le sue potenzialit Esso possiede un Scheda fondo utilizzabile in due modi diversi 1 all avvio del lavoro in fase di analisi come scheda in cui annotare quel le informazioni utili alla conoscenza della realt archivistica su cui si in tende lavorare 2 come scheda descrittiva da incrementare e
204. iese della diocesi XX secolo contenitori 14 ml 1 stanza D 2 corridoio Catecumeno XVII XX secolo filze 26 circa 70 tra registri e fascicoli vari ml 6 stanza D 1 l Opera pia che si occupava di sussidiare gli Ebrei catecumeni e converti ti venne eretta ufficialmente nell anno 1700 Parte della documentazione del fondo riferibile alle Opere pie Calori e Venosa sorte nel secolo precedente 33 per aiutare i neofiti cio gli Ebrei appena convertiti Del fondo che al mo mento oggetto di studi specifici di prossima pubblicazione esiste intanto l in dice dattiloscritto di mons Guido Vigarani 1 quaderno Circolari della Cancelleria vescovile 1802 1853 filze 6 ml 1 3 stanza G Commissione sui beni ecclesiastici 1846 1906 filze 36 ml 6 5 stanza 4 I fascicoli di questo fondo riguardano interventi di amministrazione straor dinaria del patrimonio degli enti ecclesiastici della diocesi vendite locazio ni o permute rettifica di confini crediti o debiti vacanza del beneficio taglio di alberi restauri o nuove costruzioni ecc Oltre agli indici ottocenteschi conservati nel fondo Cancelleria esistono lo spoglio e gli indici alfabetici di mons Guido Vigarani 6 quaderni dattiloscritti Concorsi 1852 1965 filze 15 ml 1 7 stanza G Confraternite XVI XX secolo filze 204 registri 74 ml 37 stanze 3 4 Si tratta degli archivi di alcune Confraternite della diocesi depositati presso l Archiv
205. ificare col quotidiano approccio alle carte Nel caso del test ascolano per il fondo dei Carmelitani stata realizzata una sola rappre sentazione mentre per quello dei Filippini sono state create tre rappresenta zioni corrispondenti rispettivamente all inventario del materiale conserva to presso l Archivio diocesano effettuato nel 2004 a quello effettuato pres so l Archivio di Stato di Ascoli Piceno nel 1970 e infine ad un ipotesi di ri costruzione dell ordinamento originario del fondo La scheda Aggregazione logica ha consentito invece la realizzazione di una struttura ad albero ro vesciato dei due fondi sopra menzionati che dalla radice corrispondente al fondo genericamente descritto con la scheda Fondo appunto si articola nei vari rami corrispondenti alle sue sezioni parti serie e sottoserie per arri vare infine alle foglie corrispondenti alle schede per la descrizione delle unit archivistiche A risolvere la problematica relativa alla diversa ubicazio ne del materiale componente i due fondi ha contribuito la scheda Aggrega zione fisica che ha consentito di mappare le sedi di conservazione degli stes si anche in questo caso attraverso la realizzazione di una struttura ad albero che dalla sede istituto di conservazione descrive a ritroso le sue ulteriori sot to diramazioni stanze scaffali palchetti e perch no anche buste dove col locare virtualmente le schede i
206. ilze 7 ml 1 stanza G Questo fondo comprende circa 300 fascicoli numerati progressivamente rela tivi a problemi legati ai benefici della diocesi la dicitura originaria riportata sul piatto anteriore delle prime filze la seguente Affari diversi per rivendica zione di Fondi ecclesiastici soddisfazione d oneri di Messe trasporto e ridu zione de medesimi amp c amp c amp c poi semplificata in Affari diversi sulle ultime filze oltre al repertorio ottocentesco conservato nel fondo Cancelleria esiste lo spoglio completo dattiloscritto redatto da mons Guido Vigarani Affari diversi miscellanea XVII XIX sec filze 1 ml 0 2 stanza G Si tratta di una singola filza arbitrariamente associata alla serie degli Affari diversi e che di fatto una miscellanea di documenti la maggior parte di ca rattere genericamente amministrativo datati tra il XVII e il XIX secolo rela tivi a Modena e a varie localit della diocesi o a singoli ecclesiastici lettere attestazioni relazioni atti notarili ecc ne esiste uno spoglio sommario datti loscritto di mons Guido Vigarani 30 Affari economici e politici 1799 1850 filze 33 ml 6 5 stanza G Questo fondo della Cancelleria riguarda gli argomenti pi vari lavori nelle chiese sacerdoti con situazioni particolari celebrazioni di sacramenti in casi speciali ma anche memorie e documenti vari riguardanti eventi dell epoca di rilievo locale o nazionale ne esiste uno s
207. in ogni caso possibile anche in maniera tradizionale poich sia gli Archivi diocesani sia la Soprintenden za archivistica per la Puglia sono stati dotati di tutti gli strumenti di ricerca in formato cartaceo e in formato elettronico http siusa signum sns it index2 html 10 http www pergamopuglia it L Impresa Organizzazione Aprile Gestione archivi s r l con la direzione dei lavori ar chivistici affidata a Cinzia Morolla ed Ermindo Lanfrancotti ha dovuto realizzare i lavori di riordinamento e inventariazione dei fondi archivistici conservati nei sette Archivi diocesani il censimento degli archivi parrocchiali e confraternali delle stesse Diocesi e infine la co struzione dei siti web e quanto altro previsto dai progetti nell arco di un solo anno 195 MARIO FANTI L Archivio generale arcivescovile di Bologna quarantacinque anni dalla riapertura 1962 2006 Le origini dell archivio della Chiesa bolognese risalgono ovviamente a tempi remoti ma la documentazione superstite pervenutaci in originale non ci riporta pi indietro del secolo X che l epoca dei documenti pi antichi non solo della Chiesa di Bologna ma di tutto l ambito bolognese ecclesiasti co e civile Una prima rifondazione dell archivio fu operata dal card Gabriele Pa leotti che nel 1573 in occasione della visita apostolica di mons Ascanio Mar chesini fece porre da lui la prima pietra di una pulchram et magnam f
208. ina Ed ancora sono stati trasferiti nell archivio della Curia gli archivi della rettoria del Suffragio 8 nel 1999 dei Filippini nel 2003 e del Semina rio nel 2004 In seguito al trasferimento di quest ultimo stato possibile ricongiungere e ricollocare al proprio posto carte e registri appartenenti a quel fondo che arbitrariamente spostati sono stati rinvenuti grazie al riordino Il ritrovo nell archivio della Curia di materiale relativo al Capitolo della Cattedrale ha portato ad intraprendere pure il lavoro di ricognizione anche di quel fondo archivistico nel quale oltre al carteggio afferente l ufficiatura del la Cattedrale da parte dei canonici e l amministrazione dei rispettivi benefici stata pure individuata e tenuta pertanto distinta tutta la documentazione re lativa alla Congregazione del Capitolo e del Clero un organismo istituito sia Sono mediamente rimasti sul posto o presso il parroco viciniore o subentrante per le par rocchie rispettivamente soppresse o accorpate i registri degli ultimi cento anni 8 B BARDUCCI C Riva G SAVINI Gli archivi del Suffragio in C Riva G SAVINI I Suffra gio di Cesena Quaderni del Corriere cesenate n 15 Cesena 1998 pp 275 278 19 I Filippini sono stati soppressi nel 1797 Una piccola parte dell archivio confluito nel fondo delle Corporazioni Religiose Soppresse presso I Archivio di Stato Sezione di Cesena mentre la parte pi cons
209. inato l Archivio della diocesi cesenate A disposizione degli studiosi ora preziosi documen ti dall episcopato del card Bellisomi a quello di E Orfei in Corriere cesenate 29 marzo 1997 P Bonre Per la Soprintendenza Archivistica si tratta di documenti fondamentali per la storia cesenate Un immenso archivio da risistemare Dal 1996 in corso una monumen tale opera di ricatalogazione Le carte della diocesi trecento metri di scaffalature in Cor riere di Cesena 21 giugno 2004 P Bonre L accusato fu condannato a stare davanti alla Cattedrale durante la messa con un cartello infamante Candele malefiche e riti magici Rin 156 Per l individuazione e la consistenza dei vari fondi per l aggregazione degli archivi del Capitolo della Cattedrale e del Seminario e per la graduale affluenza degli archivi delle parrocchie stata ritenuta superata la vecchia de nominazione di Archivio della Curia vescovile di Cesena per sostituirla con quella di Archivio della Diocesi di Cesena Sarsina E questo anche nella pre visione di far affluire nel nuovo archivio altri fondi come gli archivi della ex Diocesi di Sarsina Il riordino di buona parte dell archivio ha consentito di pubblicare nella Storia della Chiesa di Cesena una relazione sugli archivi ecclesiastici 8 l indice delle visite pastorali la rassegna dei sinodi diocesani i titolari dei carteggi dei vescovi della prima met dell Ottocento 3
210. ino all anno 1060 dagli archi visti Torelli P e Gatta F S nei due volumi Le carte degli archivi reggiani Sezione Il Amministrazione generale della diocesi a Copialettere voll 36 secc XVII XIX La serie comprende 36 volumi di corrispondenza vescovile dal XVII al XIX sec Si distinguono in particolare i volumi di corrispondenza in uscita del ve scovo e del vicario generale ed esistono volumi specifici della corrisponden za con l agente vescovile in Roma Non mancano dei rescripta ovvero copie della corrispondenza ricevuta La serie poco omogenea e discontinua comprende solo due volumi del vescovo Gianagostino Marliani 1662 1674 per poi riprendere intorno alla met del XVIII sec La documentazione si infittisce sul finire del secolo du rante il triennio giacobino e la parentesi napoleonica per poi esaurirsi con la restaurazione 4 P TORELLI Le carte degli archivi reggiani fino al 1050 Reggio Emilia Cooperativa La voranti Tipografi 1921 P TORELLI F S GATTA Le carte degli archivi reggiani 1051 1060 Reggio Emilia Tip Mo derna U Costi 1938 52 Si tratta di un fondo particolarmente importante perch rivela uno spac cato di tutti i giorni dell attivit vescovile Qui si trovano in stretto ordine cronologico e a volte correlate con indici lettere alle autorit civili lettere a tutti 1 sacerdoti della diocesi convocazioni risposte a lettere private di tutte le nature risposte a
211. io di Curia Congregazioni religiose e monasteri XVII XX secolo filze 37 ml 5 5 stanza F b 34 Corrispondenza da Roma XVII XX secolo 8 filze ml 1 stanza F a Una filza dedicata a lettere da Roma del XVII secolo una a missive varie dei primi tre decenni del Novecento le altre filze raccolgono la serie sistematica della corrispondenza dell Agente di Roma dal 1814 al 1902 Cresimati 1838 1925 filze 14 ml 1 5 stanza G Delegazione per il culto 1802 1811 filze 2 ml 0 5 stanza G Fabbricerie XIX secolo filze 6 ml 1 stanza D 2 corridoio Fondi vari XX secolo contenitori 95 ml 12 stanza D 1 Sono conservati uno accanto all altro piccoli fondi novecenteschi Nostro Tempo periodico della diocesi Costruzioni religiose UCD Ufficio Cate chistico Diocesano FACI Federazione Associazione Clero Italiano Semi nari IDSC Istituto Diocesano Sostentamento Clero Fondazione Obici di Maranello Casa del Clero di Cognento Foro ecclesiastico dal 1603 alla seconda met del XIX secolo 431 filze 1603 1859 173 registri 1603 1800 16 registri della seconda met del XIX secolo ml 65 5 stanze E F b Sono raccolti gli atti filze e i verbali registri dei processi tenuti presso il Foro ecclesiastico soppresso a fine Settecento e ripristinato seppure con fun 35 zioni parziali rispetto all epoca precedente nei primi anni dell Ottocento le primissime filze del fondo raccolgono esigua documen
212. ione comparata limitata alle tipologie di schede di livello alto superiori cio all unit archivistica la definizione di un modello di compilazione e verifica dei dati immessi un nuovo modulo che risponde all esigenza di ottenere una buona uni formit dei dati inseriti nel dettaglio della descrizione scelta quindi possibile impostare in CEI Ar fin dall inizio del progetto un modello di compilazione attraverso il quale l archivista pu scegliere e segnalare l obbligatoriet della compilazione di determinati campi all interno delle varie tipologie di schede Tale funzionalit sar utile al singolo operato re che potr controllare la completezza del lavoro nonch al coordinato re per avere una visione d insieme sulla quantit e la qualit di dettaglio 117 5 6 7 8 del lavoro Il modulo consente infatti anche di effettuare una verifica del l avvenuta compilazione delle schede sulla base del modello precedente mente impostato Tale verifica pu avvenire contemporaneamente su tut te le schede oppure su ciascuna La definizione del modello di compila zione pu essere impostata solo dall archivista profilato come Ammini stratore cos come la verifica su tutte le schede la possibilit di modifiche e spostamenti da un fondo ad una altro sta ta a lungo meditata poich le applicazioni di CEI Ar hanno finora gesti to in maniera rigida eventuali modifiche o spostamenti da un fondo
213. iprendere in maniera rigorosa fino al 1707 Diverse lacune si riscontrano fino al 1710 Tra gli anni 20 e 80 del 700 la documentazione si fa sempre pi fram mentaria perch i parroci non spedivano pi le copie Le lacune sono dovute probabilmente alle vicende della serie che in ori gine doveva essere archiviata in maniera diversa forse su base rigidamente cronologica Ogni filza doveva contenere tutte le liste delle parrocchie di un determi nato anno Un successivo riordino che ha portato alla situazione attuale ha diviso gli atti secondo la parrocchia di appartenenza Ci dimostrato sia per ch le lacune pi vistose riscontrate tornano negli stessi anni in tutte le par rocchie sia perch le annate 1708 1709 1710 si trovano in tutte le parrocchie con lo spigolo in alto a destra fortemente danneggiato dall umidit Infine si trovano nelle filze con una certa frequenza le annate 1595 1596 1597 con le copie dei battezzati dell anno uno stato delle anime ese guito sotto il cardinale Alessandro d Este nel 1622 o 1623 e gli anni 1801 1802 e 1822 1823 i primi con specchi numerici dei battezzati matrimoni e morti i secondi di frequente con anche lo stato delle anime Questo dovuto probabilmente allo scorporo di questo tipo di documentazione richiesta du rante le visite pastorali Riguardo alle parrocchie che hanno depositato questa documentazione si deve notare che sono presenti tutte le parrocchie della di
214. iscopale Italiana si assi curano possibilit di confronto valorizzazione delle comuni esperienze ga ranzia di condivisione dei risultati 138 EMANUELE TEDESCHI L esperienza CEIAr nell Archivio diocesano di Ascoli Piceno L Archivio diocesano di Ascoli Piceno viene attualmente a configurar si come l istituto di conservazione dei fondi archivistici della Curia vescovi le della Mensa vescovile e del Capitolo della Cattedrale unitamente a mate riale riconducibile a fondi di diversi ordini religiosi soppressi e confraternite della citt di Ascoli Piceno Al momento dell apertura al pubblico dell Archivio avvenuta nel 1998 a seguito di lavori di adeguamento infrastrutturale che hanno dotato l istitu to di adeguati depositi e di una attrezzata sala studio per l attivit di consulta zione i diversi fondi componenti il complesso in particolare quello della Cu ria vescovile si presentavano come il risultato di un attivit di riordinamen to riconducibile ai secc XVIII e XIX Con la nomina dell attuale diretto re e proprio in occasione della sopra citata apertura si avvi altres una im portante azione di recupero della documentazione dispersa e un attivit di ri collocazione del materiale nei nuovi depositi secondo l ultimo ordinamento dato ai diversi fondi Sono attualmente conservati presso 1 Archivio diocesano di Ascoli Piceno i seguenti fon di di ordini religiosi soppressi e confraternit
215. istente rimasta presso la parrocchia di Sant A gostino nella cui giu risdizione territoriale si trovava l oratorio dei Filippini da cui il recente trasferimento nel l archivio della Curia 20 L archivio del Seminario era stato riordinato fin dal 1991 1992 C Riva B BARDUCCI G SAVINI L archivio storico del Seminario vescovile con indice dell inventario in Bollettino Diocesano di Cesena Sarsina VI 1992 n 3 inserto di pp I VIII fra pp 170 171 154 per l esazione dei pesi e oneri camerali che per la tutela dei diritti e dei privi legi degli enti ecclesiastici Con il riordino risultato incrementato pure il fondo del Collegio dei Giuristi A quanto gi noto si sono aggiunti volumi e documenti per un totale di diciassette registri e sette buste Dal lavoro di ricognizione emerso un consistente quantitativo di carte e registri appartenenti a famiglie sia nobili che borghesi e singoli individui per i quali si deciso di costituire un apposito fondo detto Privati Fra que sti spiccano 1 libri d amministrazione con i nomi dei fornitori e dei clienti d un mercante di stoffe cesenate del Seicento che subito abbiamo segnalato al prof Massimo Fornasari dell quipe del prof Bernardino Farolfi della Fa colt di Economia dell Universita di Bologna sede di Forl Una felice coin cidenza ha portato una laureanda a fare la sua ricerca di laurea sui primi due registri Sia presso l arch
216. it di consegna parziale della banca dati per limitarne la consultazione pubblica la nuova versione di CEI Ar stata integrata con l help on line che per mette di consultare direttamente il manuale utente durante il lavoro con il software senza dover ricorrere al manuale in pdf allegato al program ma e disponibile sul forum dei beni archivistici al fine di agevolare la pubblicazione di inventari su CD Rom o sulla rete internet ma in modo da poterne controllare meglio modalit di consulta zione e dettaglio delle informazioni fornite stato realizzato questo mo 118 dulo da mettere a disposizione degli utenti finali in alternativa all inven tario cartaceo A partire dalla banca dati prodotta con CEI Ar possibi le con la versione 1 4 del software generare delle pagine html che ripro ducono esattamente la struttura della banca dati prodotta in CEIAr con sentendone una navigazione interna Queste pagine possono risiedere nei computer a disposizione degli utenti presso gli archivi anche sui siti de gli archivi oppure possono essere copiate su un Cd o DVD per una dif fusione anche esterna Come evidente il software si specializza sempre pi e necessita di ap propriata formazione L uso del software viene illustrato durante i corsi d in troduzione al progetto archivistico che si tengono a Roma con periodicit co stante ogni tre quattro mesi a seconda delle nuove adesioni ricevute o del l individuazione
217. ita nel 2006 la digitalizzazione del fondo Visite Pastorali dell archivio diocesa no in Piacenza 96 000 immagini digitali La digitalizzazione del fondo Codici e frammenti liturgici e liturgico musicali di Bobbio stata eseguita nel 2005 dalla GENEA di Michele di Chio Santhi Vercelli 2 000 immagini digitali Incipit Edictum preponendum clericis antequam ordinetur explicit gaudet Franci sca cum genitrice tua I Incipit Incipit antiphonarium diurnum secundum ordinem romane curie Sabbato pri mo de Adventu Ad vesperas Capitulum Fratres scientes explicit fortitudo gentium dissipata est Ps Magnificat mutilo II Incipit Incipit antiphonarium diurnum per anni circulum in festibus sanctorum In vigilia sancti Andree apostoli Ad vesperas Ant Salve crux explicit Ant Vestri capilli capitis omnes numerati sunt nolite mutilo Incipit Jn festo sanctissimi patronis nostri Columbani introitus Gaudeamus omnes in do mino explicit porta verunt eterni patris filium 12 Incipit In illa die stillabunt montes explicit nomen eius alleluia Magnificat 3 Contenuto I Ordo processionum cleri Bobiensi PROCESSIONALE pp 1 52 Incipit MDCXXVII Die prima maii ad laudem et gloriam omnipotentis dei explicit cantatur missa pontificalis ut in aliis solemnitatibus II Antifone mariane p 53 Virgo mater eccle siae Ave Maria 14 La composizione del codice data il 1512
218. ite stanze in scaffali metallici entro buste cartonate per la maggior parte inventariati come conoscenza di contenuto Un operazione che ha permesso di rivalutare il patrimonio par rocchiale e scoprire preziosi documenti e informazioni utili a ricostruire la storia di una comunit e del suo territorio Altri ritiri sono previsti al fine di continuare la salvaguardia dei fondi archivistici e l analisi delle singole real t ecclesiali Questo sistema operativo permette di concentrare quando possibile e dove le condizioni lo ritengono opportuno una quantita di materiale in un uni gt A BELTRAMI Il fondo musicale dell archivio capitolare di Carpi in L Amministrazione archivistica e gli archivi parrocchiali atti del convegno di Spezzano 18 settembre 1997 pp 59 60 4 Attualmente sono stati ritirati gli archivi delle parrocchie di Budrione Migliarina San Martino Secchia Fossoli San Marino Panzano Quarantoli e Gavello 79 ca sede deputata alla conservazione e alla tutela ed in regola con le norme di sicurezza Negli ultimi anni anche in considerazione degli studi sulla Chiesa di Carpi che hanno visto la pubblicazione di due volumi I archivio di Curia stato visitato da parecchi studiosi e storici ma anche da appassionati ricercatori che hanno svolto un particolare lavoro sulle realt delle singole parrocchie In occasione dei recenti restauri dei locali di curia stato possibile con solidare i l
219. itture parrocchiali datano dal XVI al XX secolo Mezzi di corredo dell archivio bobbiese descrizione e ricerca Elenco dei fondi e delle serie dell Archivio capitolare data la fine del se colo XIX Elenco di consistenza del Vescovile e Elenco di consistenza del Capito lare prodotti nel 2005 Nell archivio di Bobbio non vi sono mezzi di corredo coevi ai documen tl La sede degli archivi diocesani Il materiale documentario della Mensa vescovile e i fondi archivistici della Curia di Piacenza prima collocati in differenti vani del palazzo vesco vile nei primi anni dell episcopato di Enrico Manfredini 1969 1983 furo no trasferiti nei rinnovati spazi al secondo piano del palazzo In ambienti da questi separati si aggiunsero pi tardi gli archivi parrocchiali a rischio di di spersione Di recente per schivare cedimenti strutturali del palazzo vescovile la serie Dispense matrimoniali dispense della Curia Romana o dell Ordina rio del luogo da impedimenti di diritto ecclesiastico e la serie Stato dei do cumenti matrimoniali sono state trasferite in una sala sotterranea del pa lazzo vescovile L archivio diocesano in Bobbio di recente costituzione 1973 ha sede nel Seminario Vecchio attiguo alla cattedrale vi si accede da piazza duomo Occupava prima quattro sale a queste se ne aggiunsero due nel 2003 L apertura degli archivi agli studiosi giorni e orario comunicati all Uf f
220. iva e ricostruttiva Cfr I ZANNI RosieLLO Archivi p 106 ss 10 Ivi p 108 ss 113 ss con riferimento a A AssMANN Ricordare Forme e mutamenti del la memoria culturale Bologna 2002 232 INDICE GILBERTO ZACCHE Presentazi ne PRA p 5 Atti della giornata di studi di Spezzano ELIO TAVILLA Destini femminili Weir p 9 ENRICO ANGIOLINI Un decennio di edizioni degli atti del Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici sr p 19 Mons GuIpo VIGARANI LORENZO PONGILUPPI L Archivio della Curia diocesana arcidiocesana di Modena Nonantola cous iena p 27 Mons Gumo AGOSTI L Archivio vescovile di Reggio Emilia cenni storici i p 43 MILO SPAGGIARI L Archivio vescovile di Reggio Emilia secc IX XX iii p 45 ANDREA BELTRAMI L Archivio della Curia vescovile di CU inn p 77 ALFREDO BIANCHI L Archivio storico vescovile di Fiona p 93 Don Amos AMI L Archivio della Curia vescovile di Fidenzd rn p 97 Don ANGIOLINO BULLA Archiva ecclesiae placentinae bobiensis scsi p 103 FRANCESCA MARIA D AGNELLI Dall adesione delle diocesi emiliano romagnole al progetto CEI Ar alla proposta per la guida agli istituti culturali ecclesiastici di conservazione partecipare e concorrere al Progetto Culturale della Chiesa italiana p 115 Licia MELONI L Archivio storico diocesano di Iglesias e la partecipazione alla fase di sperimentazione del software CEIA
221. ivio del Capitolo della Cattedrale che presso quello del la Curia sono stati trovati registri e documenti di monasteri conventi e con fraternite laicali soppressi in epoca napoleonica Con questi materiali scam pati alle requisizioni francesi si va costituendo il fondo delle Corporazioni Religiose Soppresse Un altro fondo in corso di costituzione dato dalle carte e dai documen ti dei monasteri e conventi ricostituiti dopo la caduta di Napoleone nonch da quelli delle congregazioni religiose e istituzioni educative sorte fra Otto e Novecento Un ultimo fondo ancora si va costituendo con i documenti fortunata mente recuperati anche se non molto numerosi dell associazionismo cattoli co da quello strettamente devozionale a quello caritativo e mutualistico svi luppatosi in diocesi dalla met dell Ottocento ai primi del Novecento e con le carte delle realt associative tipiche del Novecento anche in vista dell ac quisizione degli archivi dell Azione Cattolica e della Societ di San Vincen zo De Paoli A questo punto con piacere si ricordano 1 recuperi di 28 lettere indirizzate dalle autorit francesi al vescovo Carlo Bellisomi acquistate sul mercato antiquario di Milano dalla Sovrintendenza Archi vistica per la Lombardia e donate all archivio della Curia di Cesena per il tramite della Sovrintendenza Archivistica per l Emilia Romagna e riposizionate nel carteggio del vescovo Bellisomi ad annum 2 B CANDO
222. izione di quanto ancora resta degli archivi delle singole realt associative 168 Marco MAZZOTTI Alcune considerazioni sull Archivio diocesano di Faenza Modigliana Si intenzionalmente inserito nel titolo di questo contributo il sostanti vo Considerazioni in quanto lo stato attuale delle conoscenze dell Archi vio Diocesano di Faenza Modigliana permette di esporre ben poco di certo in merito alla sua storia morfologia dei fondi eventi dispersivi e prassi gestio nali adottate nel corso del tempo La situazione odierna si configura infatti come il risultato di perdite ed incurie che risalgono molto indietro nel tem po e che hanno profondamente modificato la struttura originaria dell Archi vio stesso Pertanto ci che verr detto in questa sede sar un resoconto ra pido e disomogeneo di eventi e problematiche con tutti i presupposti di par zialit e provvisoriet e come tale suscettibile di qualsiasi revisione smenti ta o ampliamento Nell Archivio Diocesano o meglio Archivio Storico Diocesano di Faen za Modigliana si conservano gli atti dei vescovi di Faenza e dei loro vicari della Cancelleria e di tutti gli uffici di Curia funge da istituto di concentrazio ne e deposito di fondi documentari provenienti da altri enti di diritto diocesa no quali parrocchie soppresse ed associazioni ecclesiali si configura inoltre come archivio centrale della Diocesi di Faenza Modigliana canonicamente eretta ne
223. l Emilia Romagna Patrimonio gestione e fruizione Fiorano 20 settembre 2006 e Ra venna 28 settembre 2006 purch tali iniziative non si risolvano in una rapsodica concentrazione di im pegni economici destinati ad un immediato ritorno d immagine di attenzio ne massmediatica o di riscontri economici e non siano accompagnati invece come doveroso attendersi a pi coerenti e duraturi progetti di conservazio ne riordino fruizione Perch il documento vale la pena ricordarla a tut ti questa banalit non mero oggetto da esporre e destinare a consumo cul turale e curiosit turistiche almeno non solo questo mi si voglia accordare ma anche strumento di conoscenza di studio di trasmissione di contenuti e di valori contenuti e valori che possono essere comunicati a valle solo se a monte esiste una comunit di uomini e donne soprattutto donne debbo dire in carne ed ossa di competenze faticosamente acquisite da quelle donne e da quegli uomini in carne ed ossa spesso a costo di sacrifici personali e di pe santi frustrazioni salariali e di riconoscimento sociale Conservare valorizza re e rendere fruibile il nostro patrimonio documentario vuol dire quindi in pri mo luogo formare e poi incoraggiare una comunit di studiosi e dico studio si tout court perch so bene che gli archivisti sono anch essi studiosi che dotati di luoghi e di strumenti idonei possano svolgere il loro compito senza il qua
224. l vili ix x xi xii xiii XIV XV xvi xvii xviii Economo ducale Livelli e permute Cancelleria vescovile Segreteria vescovile Carteggi col governo Carteggio segreto Visite pastorali Vicariati Sinodi Pastorali indulti editti decreti dei vescovi di Reggio Bolle decreti e lettere dei sommi pontefici Benefici Grazie Filze varie di amministrazione c Amministrazione particolare della diocesi i ii iii vi v Vi Capitolo Collegiate Collazioni delle parrocchie Seminari Congregazione dei casi Atti delle sacre congregazioni d Attivit sacramentale e liturgica ji ili iv VI vii viii ix Battezzati Cresimati Dispense matrimoniali Dispense pontificie Stati delle anime Denuncie dei nati morti e matrimoni Sacre ordinazioni 1 Attestazioni di battesimo cresima studi e moralit 2 Licenze di vestire l abito clericale 3 Licenze di dimettere l abito clericale Abilitazione a confessori Approvazioni di predicatori Sacre reliquie 50 e Istituzioni religiose esistenti nella diocesi 1 Monasteri e conventi il Confraternite ill Opere pie iv Azione cattolica f Affari giudiziari i Processi di beatificazione il Cause matrimoniali ill Processi civili IV Processi criminali g Varie 1 Immunita ecclesiastiche il Carte di varia natura ill Archivi aggregati 1 Feudi Manfredi 2 D Este Francesco Maria a Azienda di casa e spese di famiglia b P
225. l 19867 e come punto di riferimento e coordinamento per gli altri archivi ecclesiastici diocesani In considerazione delle numerose competenze in passato riservate ai ve scovi e agli uffici da essi dipendenti e del ruolo di riferimento esercitato nei riguardi di tutte le istituzioni territoriali e gli individui senza dubbio il pi importante archivio ecclesiastico all interno della giurisdizione diocesana faentina e uno dei maggiori presenti nel territorio provinciale ravennate Inol tre la perdita di gran parte degli archivi parrocchiali ad esclusione dei regi stri relativi all amministrazione dei sacramenti lo connota quale fonte prin cipale per gran parte delle ricerche di storia ecclesiastica locale La Diocesi di Faenza esisteva gi all inizio del IV secolo in quanto al l anno 313 documentato per la prima volta un suo vescovo Pochissimo sap Non ci si discoster molto da quanto riferito a proposito di questo archivio in Fusignano negli archivi faentini in La storia di Fusignano a cura di M BaronI A BELLETTI G BELLOSI Ravenna 2006 pp 1076 1081 gt Bollettino diocesano di Faenza Modigliana LXXIV 1987 n 1 6 pp 3 12 3 A dispetto dell impressionante numero di pubblicazioni di storia ecclesiastica faentina non esiste ancora una trattazione generale moderna ed esaustiva sulla storia della diocesi e nep 169 piamo delle sue vicende anteriormente all XI secolo La sua estensione terri
226. l Vaticano 2007 p 8 ss 11 a sua vol ta nella medesima occasione celebrativa E Boaga Uno sguardo alle prospettive dell Asso ciazione archivistica ecclesiastica in Associazione p 67 ha notato che il concetto di docu mento prodotto dagli enti viene allargato a quanto proviene da tutta la relativa comunit ec clesiale territoriale e dai suoi membri 230 da parte di grandi aziende che ha portato alla costruzione di Massimari di scarto o strumenti siffatti La cosa a mio avviso comincia a diventare ur gente per la gestione e per la conservazione per evitare di avere una se lezione casuale con qualche avanzo ovvero con qualche testimonianza materiale involontaria di quanto prodotto dall archivio 4 Il tipo di riflessione che la Chiesa ha compiuto sulla propria memoria trova riscontro in un pubblico pi largo dei semplici addetti ai lavori in una atten zione nuova della comunit ecclesiale e delle istituzioni ecclesiastiche al re cupero e alla fruizione di una memoria che costituisce per la stessa chiesa una questione cruciale ci invita ad una riflessione sul mestiere di archivista ec clesiastico oggi in nuovi compiti e vecchi saperi I Zanni Rosiello in mol teplici direzioni in un ruolo di mediazione fra esigenze conservative di do cumentazione materiale e immateriale da trasmettere al futuro e comunica tive quando grazie alla consultazione e alla conoscenza conseguente la me moria potenziale si dispiega i
227. l XVIII sec le visite erano precedute da un questiona rio che veniva inviato qualche tempo prima e che permetteva al vescovo di farsi un idea di quel che avrebbe trovato e di risparmiare molto tempo duran te la visita reale I questionari precedentemente compilati venivano poi consegnati di persona ai visitatori che controllavano cos la completezza e l esaustivit delle risposte 56 Completata la visita il vescovo con l aiuto dei collaboratori raccoglie va tutta la documentazione da lasciare in archivio e si preoccupava di accor darsi con i parroci visitati perch le cose non trovate in ordine fossero siste mate in tempi brevi Spesso come attualmente prassi costante veniva ri lasciata una copia dei questionari anche al parroco da conservare nell archi vio parrocchiale Data la vastit della diocesi reggiana che gi all epoca era una delle maggiori in Emilia Romagna i vescovi ben presto si trovano nell impossibi lit di ottemperare all impegno della visita cos frequentemente come stabi lito dalle disposizione conciliari se in tutto il periodo post conciliare le visi te pastorali si susseguono quasi con cadenza decennale gi a partire dai pri mi anni del XVIII sec si registra un forte rallentamento che si concretizza nel numero di sole quattro visite in un secolo con un intervallo medio di pi di 15 anni ciascuna La documentazione relativa alle visite pastorali si trova in alcuni casi so
228. l forum dei beni ar chivistici www chiesacattolica it forumarchivi al quale si accede con utente e password in seconda battuta si utilizza il numero verde 848 580167 infine l e mail dedicata al progetto ceiar chiesacattolica it Gli accessi al Forum dei beni archivistici servizio a disposizione di tut ti gli archivi diocesani che erogato attraverso la rete internet seppur pro 4 L accesso garantito a tutti gli archivi diocesani mentre gli archivi ecclesiastici accedono al servizio solo se hanno aderito al Progetto CEI Ar 119 tetta da accesso riservato a chi possiede utente e password dimostra nei nu meri la maggiore o minore vivacit degli archivi emiliano romagnoli che re gistrano nessun accesso in alcuni casi fino a qualche decina di accessi in altri cos come delimita cronologicamente l interesse per il progetto o i momenti di massima attenzione Accessi al Forum Archivi Diocesi dal 2005 a marzo 07 aprile dicembre 07 Totale BOLOGNA 7 1 8 CESENA 23 4 27 FERRARA 1 3 FORL 2 9 MODENA 6 9 PARMA 5 10 PIACENZA 10 4 14 RAVENNA 46 35 81 RIMINI 3 6 9 SAN MARINO 1 3 4 Totali 107 67 174 Tabella I Quadro riassuntivo degli accessi al forum dei beni archivistici degli archivi diocesa ni dell Emilia Romagna rilevamento dei dati da gennaio 2005 al 15 dicembre 2007 Accessi al Forum totali FERRARA 3 SAN MARINO 4 BOLOGNA 8 CESENA 27 FORLI
229. la mensa vesco vile Gli atti del sinodo diocesano celebrato dal vescovo Costanzo Zani dal 29 al 31 marzo 1693 definiscono meticolosamente i compiti in materia del 4 Cfr CARLO DALPANE L Archivio Capitolare di Imola in Gli archivi capitolari dell Emilia Romagna Atti dei convegni di Spezzano 6 settembre 2000 e di Ravenna 11 ottobre 2000 a cura di ENRICO ANGIOLINI Modena Mucchi 2006 Sezione ANAI Emilia Romagna Co mune di Fiorano Modenese Assessorato alle Politiche Culturali Soprintendenza archivi stica per l Emilia Romagna Centro interregionale sugli archivi ecclesiastici pp 113 157 voce Archivio capitolare della cattedrale di Imola in Guida degli Archivi capitolari d Ita lia III a cura di SALVATORE PALESE EMANUELE BOAGA FRANCESCO DE LUCA LORELLA INGROS so Roma 2006 Associazione Archivistica Ecclesiastica Quaderni di Archiva Eccle siae 10 pp 82 84 5 Cfr Romeo GALLI voce Imola in Gruseppe MAZzaTINTI Gli Archivi per la storia d Italia Bologna Licinio Cappelli Editore 1899 1904 pp 155 208 ivi pp 192 193 Cfr Luigi BaLpISSERRI Storia di Imola e della vallata del Santerno dattiloscritto presso la biblioteca comunale di Imola 1920 vol V p 22 Cfr Episcoporum Corneliensium sive Imolensium historia authore ANTONIO MARIA MAN ZONIO j u d Cathedralis ecclesiae Imolensis canonico Faventiae Ex Praelo Josephi Antonii Archi Impress Cameralis ac S Officii Praesidum Facultate
230. la richiesta del progetto internazionale di ricerca Fram menti ebraici in Italia emerso che dei frammenti utilizzati per la copertina di nove registri otto riportano brani della Torah e uno un brano del Talmud Censito quest ultimo da M Perani e E Sagradini ora oggetto di studio da parte di Shamma Friedman appositamente venuto da Gerusalemme 9 settembre 2004 per visionarlo e microfilmarlo Dal 2005 stata data l adesione a CEIAR L archivio aperto al pubblico nelle giornate di luned e mercoled dal le 15 00 alle 18 00 fatta ovviamente salva la chiusura estiva Per il lavoro di riordino ci si reca in archivio anche in altre giornate Per favorire ricerca tori e studiosi provenienti da altre zone o dall estero si apre l archivio anche 3 E GIORDANI Tre studiosi all opera per la catalogazione di quintali di documenti prezio si per antichit e cultura Tornano in luce mille anni di storia La Sovrintendenza notifica l Archivio Vescovile in La voce pag Cesena 7 dicembre 2001 36 C Riva L archivio del Capitolo della Cattedrale di Cesena in Gli archivi delle chiese collegiate Problemi e prospettive a cura di E ANGIOLINI Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici n 6 Fiorano 2002 pp 401 409 3 C Riva L archivio della Collegiata di San Cristoforo di Longiano in Gli archivi delle chiese collegiate Problemi e prospettive a cura di E ANGIOLINI Cen
231. la sede secolare dell Episcopio a quel la del palazzo del Seminario Viene spontanea la consonanza con i lavori av viati nel 1728 dall arcivescovo Maffeo Nicola Farsetti 1727 1741 che com mise al benedettino Pietro Paolo Ginanni l ordinamento del fondo diploma tico portato a termine sotto l arcivescovo Ferdinando Guiccioli nel 17457 e a Giuseppe Luigi Amadesi l esame di una parte dei documenti dell Archi vio in grave stato di disordine esame che condusse alla formazione dei pri mi 180 volumi della grande miscellanea dei Diversorum e con essa al recu pero di oltre 100 000 documenti dei secoli XII XVIII poi indicizzati nei sei volumi redatti da Giovanni Battista Pascoli Lavori che costituirono allora la base per una effettiva possibilit di consultazione dell Archivio Arcivesco vile di Ravenna Nel 1992 ebbe termine la ricomposizione delle varie parti dell Archivio nei locali del Seminario con una prima distinzione dei principali fondi arci vescovili Mensa Curia dai fondi aggregati Archivio Capitolare Archivio Vescovile di Cervia etc Si prosegu la ricognizione generale che ha con sentito la redazione di uno schema complessivo e quindi la pubblicazione nel 1998 sul m volume della Guida degli archivi diocesani del primo inventario 1 G RaBOTTI L Archivio Arcivescovile di Ravenna Problemi della conservazione di un ar chivio diocesano Archiva Ecclesiae 38 39 1995 1996 pp 55 71 gt P P GINANNI
232. le o della Curia o della Cancel leria assunse i connotati di un vero e proprio Archivio Diocesano Infine il Foschini pubblic anche a sue spese diversi studi di storia ecclesiastica dio cesana basati sulla documentazione vescovile All anno 2000 risale l ennesimo e ultimo trasferimento questa volta in una nuova sicura e pi ampia sede caratterizzata fra l altro da un particolare 3 Oltre agli inventari dattiloscritti di gran parte delle serie il Foschini compil una Guida Archivio Vescovile Faenza 1986 la cui presentazione dei fondi fu fedelmente ripresa nella scheda Archivio Diocesano di Faenza a cura di G FoscHINI in Guida degli archivi diocesa ni d Italia vol II Roma 1994 Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato n 74 Archiva Ecclesiae n 36 37 pp 97 100 37 Foscuini Guida Archivio Vescovile cit p 11 38 G Foscuini Solarolo di Romagna 3 voll Faenza 1978 IDEM Lettere repubblicane 1796 1799 Faenza 1981 Ib Mons Giovanni Benedetto dei conti Folicaldi ed i suoi tempi Faen za 1987 Ib Il Messale Romano nella diocesi di Faenza Modigliana dal Concilio di Tren to al Vaticano II Faenza 1988 Ib Micheline e Mendicanti Faenza 1991 ID Brefotrofio e Orfanatrofio Faenza 1992 Ib I due ospedali antichi S Antonio Abate e Beato Nevolone Faenza 1994 178 valore simbolico per essere posta esattamente a meta fra il vescovado la cat tedrale e il vecchio seminario Nel 2
233. le Visite Pastorali sette registri dei pi antichi Diacetti dell Archivio Capitolare e una trentina tra codici corali ed edizioni del sec XVI 7 Una informazione ulteriore in G RABOTTI L archivio Capitolare di Ravenna il fondo del le pergamene Studi Romagnoli LVI 2005 pp 551 565 184 Negli anni 1987 1991 cogliendo la cospicua opportunita consentita dal la legge cosiddetta dei giacimenti culturali e per il tramite della Soprinten denza Archivistica per l Emilia e la Romagna si potuta realizzare la stesu ra delle oltre 13 000 pergamene possedute dall Archivio Erano conservate in mazzi da 100 unit ripiegate dentro cassetti di legno La stesura stata ac compagnata dalla carpettatura delle pergamene sistemate poi in grandi car toni confezionati appositamente e quindi riposte in cassettiere metalliche an che queste ottenute dal Ministero dei Beni Culturali stata questa l occasio ne per il reinserimento nella sequenza numerica generale delle 1023 pergame ne restaurate nei primi decenni del sec XX presso la Biblioteca Vaticana per iniziativa di mons Giovanni Mercati e da allora rimaste condizionate a par te con qualche difficolt di reperimento Cos quello che il patrimonio pi antico e prezioso dell Archivio ha fruito di una essenziale operazione di sal vaguardia conservativa Negli anni 1990 2005 sempre con il sostegno della Soprintendenza Ar chivistica per l Emilia e la R
234. le le carte non sono documenti ma semplici oggetti muti 0 peggio og getto di conquista per l arrembaggio di turno per me quindi enorme motivo di soddisfazione oltre che di onore po tere aprire la prima sessione di lavoro di questo Convegno di studi sugli archi vi ecclesiastici oggi giunto alla sua dodicesima edizione Non dovr certo es sere io a sottolineare l importanza degli archivi ecclesiastici per la storia della nostra comunit nazionale della nostra identit culturale della nostra civilt europea ci sono ben 11 volumi di atti e di studi a darne piena testimonianza Ma so bene e val la pena ribadirlo che si producono saggi e volumi di storia sociale religiosa giuridica costruiti proprio sulle fonti reperite negli archivi ecclesiastici in quegli archivi ecclesiastici in particolare alcuni dei quali di rilevanza assoluta che hanno saputo o potuto mantenere custoditi e rendere consultabili i tesori di conoscenza che essi contengono Ma torniamo al qui e alla presente occasione L XI volume che festeggiamo oggi in apertura alla nostra mattinata di lavori il frutto della pi che decennale e meritoria opera del Centro studi sugli archivi ecclesiastici nato nel 1996 per iniziativa di Euride Fre gni Maria Parente e di Gianna Dotti Messori e dal punto di vista istituziona le formato dal Comune di Fiorano Modenese dalla Soprintendenza Archivi stica emiliano romagnola e dall Associazione
235. le peculiarit che nel mondo archivisti co risultano quanto mai poliedriche Il test della Diocesi di Ascoli Piceno stato condotto sul fondo dei Frati Carmelitani dell Antica Osservanza di Ascoli Piceno 1828 1905 e su quel lo dei Padri Filippini di Ascoli Piceno 1639 1861 Questi ultimi presenta vano caratteristiche ideali all effettuazione di una sperimentazione che aveva come obiettivo principale quello di verificare l impatto derivante dall utilizzo di CEIAr in termini di correttezza dell impiego e della metodologia di lavo ro da parte di una realt diocesana che mai lo aveva utilizzato prima Entram bi erano infatti di piccole dimensioni Carmelitani 27 registri Filippini 3 buste e offrivano l opportunit di sfruttare al meglio le potenzialit dell ap plicativo informatico sia attraverso l utilizzo di tutte le sue principali funzio nalit sia nella ricostruzione virtuale del loro ordinamento originario poich parte di essi era ed tuttora conservata presso l Archivio di Stato di Ascoli Piceno Furono all uopo particolarmente apprezzate la possibilit di rico struire i diversi ordinamenti dei singoli fondi attraverso l utilizzo della sche da Rappresentazione e quella di tenere separate la mappatura dell ordine fi Erectiones et collationes Beneficiorum Erectiones et Collationes Ecclesiarum Parrochia lium e Visite Pastorali le cui unit archivistiche erano state abusivamente
236. le riconsegn di fat to le sole parrocchie acquisite 120 anni prima Dunque forma affusolata ap partenenza a tre diverse giurisdizioni territoriali perdite di parrocchie e rias sorbimento della diocesi modiglianese costituiscono coordinate fondamenta li per riconoscere alcune peculiarit della documentazione dell Archivio Dio cesano di Faenza Attualmente la Diocesi di Faenza Modigliana comprende 89 parrocchie situate nei Comuni di Faenza Bagnacavallo Alfonsine Fusi gnano Lugo Solarolo Cotignola Russi Castelbolognese Brisighella Caso la Valsenio S Agata sul Santerno Modigliana Tredozio Marradi pure una guida agli archivi ecclesiastici Un compendio storico recente quello di D SGUBBI Diocesi e cultura cattolica nella storia di Faenza Faenza 1991 Pertanto sotto molti punti di vista mantengono ancora piena validit gli studi di mons Francesco Lanzoni il cui catalogo pubblicato da E VALLI L opera di Francesco Lanzoni Faenza 1934 4 La struttura diocesana stata radicalmente modificata nel 1986 con la soppressione di tut ti i benefici parrocchiali e l erezione delle parrocchie superstiti come nuovi enti I relativi decreti sono pubblicati in Bollettino diocesano di Faenza Modigliana LXXIII 1986 n 7 12 pp 111 146 Il decreto ministeriale del 19 dicembre 1986 sul Conferimento della qua lifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto a ottanta parrocchie e perdita della per sona
237. lezione al soglio il nuovo pontefice non rinuncia alla Diocesi di Imo la di cui rimane titolare amministrandola con vicari generali sino all 8 marzo 1816 quando sceglie come proprio successore il prelato centese Antonio Ru sconi Durante il suo episcopato la cancelleria vescovile riprende con rego larit le sue attivit e la protocollazione degli atti di curia Il Rusconi si spe gne l 1 agosto 1825 Dopo alcune controversie si giunge all elezione a vica rio capitolare del canonico teologo Onesto Maria Troni proclamato nell adu nanza del capitolo di San Cassiano 11 agosto seguente Il nuovo vescovo di Imola cardinale Giacomo Giustiniani preconizzato nel marzo 1826 giunge ad Imola solo il 24 ottobre 1827 fino all agosto dello stesso anno designa a reggere la diocesi il medesimo canonico Troni con il titolo di pro vicario ge nerale Gi dal 13 marzo 1826 egli aveva emanato una serie di disposizio ni sul funzionamento degli uffici curiali cos motivandoli La pronta e regolare amministrazione della giustizia che debbe inte ressare le prime cure del Nostro Ministero fu sempre l effetto di quel le prescrizioni che ne dirigono l andamento Convinti di tale verit sti miamo delle parti nostre il provvedere a questa Curia Ecclesiastica che Cfr LiLiaNA VivoLI Un fondo settecentesco nell archivio di stato di Imola gli atti giudi ziari criminali della curia vescovile Studi Romagnoli XXXVII
238. li della Diocesi di consegnar detta Copia di stato d Ani me della sua Parochia gli Vicarij Foranei e Prefetti della loro Congregazio 65 ne per tutta la Festa sudetta dell Ascensione quali Vicarij Foranei Prefet ti sudetti douranno rimettere in mano nostra dentro la Festa del Corpus Do mini Lo stato delle anime corrisponde all incirca ad un attuale censi mento di popolazione dove al posto delle date di nascita compaiono l et del le persone per forza di cose spesso approssimativa Gli stati delle anime era no compilati con l unico scopo di sapere se le singole persone avessero rice vuto i vari sacramenti confessione comunione e cresima che si trovano in genere contrassegnati a fianco di ciascun individuo con una due o tre C Il momento di realizzazione di questi censimenti annuali dato dalla visita per la benedizione pasquale con la quale il parroco raccoglieva anche i dati ri chiesti dalla curia L importanza di questo fondo archivistico molto rilevante se si pensa che possiamo utilizzarlo a fini demografico statistici anagrafici storico ge nealogici etc con questa documentazione si possono colmare lacune presen ti nei vari archivi parrocchiali e in alcuni casi questa diventata l unica do cumentazione rimastaci di parrocchie il cui l archivio andato completamen te distrutto La documentazione si presenta completa dal 1637 al 1650 circa lacuno sa fino al 1670 per poi r
239. li uffici diocesani gt Lettera apostolica in forma d motuproprio con la quale viene promulgata la legge su gli archivi della Santa Sede Citt del Vaticano 2005 228 2 A questo livello si pone per il futuro non solo la conservazione del patri monio archivistico attuale ma si gioca la possibilita stessa della conservazio ne della memoria occorre riflettere sia sulla formalizzazione della gestione con tassinomie da applicare nei correnti come i Titolari ma non da impor re su quelli storici sia sulle qualita e competenze del personale operativo con difficolta ad elaborare modelli comuni Dal punto di vista storico G Chironi pone in evidenza la complessit della materia amministrata e delle provenienze la grande continuit delle isti tuzioni ecclesiastiche che si modificano in modo progressivo e quasi mai trau matico la carenza di una legislazione archivistica ad hoc che ha consentito il permanere di usi locali per quanto concerne le strutture burocratiche e le mo dalit concrete di produzione e conservazione la presenza di riordinamenti sette ottocenteschi di norma sulla base del criterio di pertinenza che hanno alterato profondamente l ordinamento originario 4 individuando alcuni ele menti di uniformit nelle tipologie documentarie prodotte generalmente ba sate sul diritto canonico Si tratta di un patrimonio per quanto concerne gli archivi diocesani in genere particolarmente ricco dall et moder
240. lia e degli Archivi Capitolari d Italia cos come Asso ciazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani ha elaborato il Repertorio delle biblioteche Ecclesiastiche italiane visionabile su http www abei it biblio htm e in ultimo I Associazione Musei Ecclesiastici Italiani ha portato a con clusione ormai qualche anno addietro il repertorio dei musei ecclesiastici italiani consultabile all indirizzo http www amei biz repertorio htm L UNBCE stimolato da queste positive esperienze ha avvertito la ne cessit di fornire uno strumento dove la normalizzazione e l interscambio delle informazioni stesse riguardassero tutte le istituzioni culturali ecclesiasti che non solo un singolo settore In questo modo si potr favorire la conoscen za degli istituti preposti alla conservazione del patrimonio culturale e della loro missione si potranno individuare e identificare molte istituzioni eccle siastiche che entreranno nel sistema ponendo le basi per un loro inserimento nel circuito dello scambio di informazioni si potr promuovere la conoscen za e la fruizione del patrimonio documentale 6 AAE Guida degli archivi diocesani d Italia a cura di V Monacuino et alii Napoli 1994 AAE Guida degli archivi capitolari d Italia a cura di S PALESE et alii Citt del Vaticano 2000 7 ABEI La Biblioteca centrale diocesana obiettivi organizzazione servizi alla luce dell in tesa del 18 aprile 200
241. lignee sulle pareti e su scaffalatu re metalliche poste al centro del salone per uno sviluppo lineare di palchet tatura di metri 560 ovviamente i metri lineari di documentazione assomma no a quasi il doppio Le condizioni logistiche non sono buone essendosi verificate nel tempo infiltrazioni d acqua dal tetto inoltre il locale attualmente privo di impian tistica di sicurezza In questi ultimi anni grazie anche agli accordi Stato Chiesa un certo interesse stato rivolto dalla curia reggiana anche verso il proprio archivio che in Emilia Romagna si presenta certamente come il pi ricco di documen tazione allo studio attualmente il progetto di costituire un polo archivisti co ecclesiastico nel complesso dell ex convento di San Domenico dove po tr essere resa pi agevole anche la consultazione di questo patrimonio docu mentario importantissimo non solo per la storia religiosa di Reggio ma an che per quella civile Una fonte cos importante per oltre che allogata in modo non consono si presenta anche in parte disordinata e quasi completamente priva di mezzi di corredo il che rende difficile la consultazione delle serie e il futuro trasfe rimento nei nuovi locali che la curia di Reggio sta predisponendo Le carte della chiesa archivi e biblioteche nella normativa pattizia a cura di A G Guiz ZONITI Bologna 2003 Cfr DPR 26 settembre 1996 n 571 e 16 maggio 2000 n 189 45 Introduzione metodologi
242. lit giuridica civile da parte di centoventuno chiese parrocchiali tutte della Diocesi di Faenza invece pubblicato nella Gazzetta ufficiale della repubblica Italiana serie gene rale n 5 gennaio 1987 pp 32 40 170 I pi rilevanti archivi ecclesiastici faentini e cio il Diocesano il Capi tolare 5 quello del Seminario e quello del Collegio dei Parroci Urbani si trovano ancora presso i rispettivi enti produttori Il Diocesano indiscutibil mente il pi importante e il pi cospicuo anche se la documentazione pi an tica risalente alla met del secolo XI conservata presso l Archivio Capi tolare Infatti a parte un numero davvero esiguo di registri e frammenti nel Diocesano non si conserva documentazione anteriore alla met del XVI seco lo Essendo l istituzione vescovile molto pi antica di quella capitolare im plicita una notevole perdita documentaria anzi tutta la storia dell Archivio Diocesano fino alla met del secolo XX si configura come successione di di struzioni e dispersioni Non sappiamo pressoch nulla su come fosse struttu rato l archivio dei vescovi di Faenza durante il Medioevo e al riguardo mol to importante sarebbe stabilire quali rapporti e relazioni giuridico patrimonia li intercorressero con il Capitolo dei canonici La documentazione capitolare pervenutaci lascia supporre che i vescovi mantenessero i propri diritti e pri vilegi e che quindi gestissero un proprio archivio
243. lla prima organizzazione e susseguente consistenza dell archivio risalente alla fine del Cinquecento si viene a conoscenza grazie ad un inventario scoperto studiato e pubblicato da Angelo Turchini che ha inserito l iniziativa cesenate nel pi ampio contesto dell attenzione rivolta agli archivi dalle gerarchie ecclesiasti che dopo il Concilio di Trento Dalle note del cronista Gioacchino Sassi veniamo a sapere dell attenzio ne che rivers sull archivio il cardinale Vincenzo Maria Orsini vescovo di Cesena dal 1680 al 16863 che imp l archivio episcopale di platee ed inven tarii dei beni della chiesa e di molte altre scritture importantissime 4 A monsignor Francesco Aguselli vescovo di Cesena dal 1763 al 17955 si deve la concentrazione presso l archivio della Curia dei pi antichi libri ca nonici delle parrocchie L Aguselli fu altres un grande esaminatore di docu menti d archivio ed apprezzato ricercatore storico dei suoi tempi Dai suoi manoscritti andati purtroppo perduti il cronista Carlo Antonio Andreini di chiara francamente di aver ricavato notizie per non dire copiato Nonostante l attenzione per nessuno di questi due vescovi ebbe cura di redigere o far redigere un inventario generale di modo che della consisten P F Kener Regesta pontificum romanorum Italia pontificia V Aemilia sive provincia ra vennas Berlino 1911 pp 127 131 p 128 2 A TURCHINI L organizzazione di
244. m pilato da mons Guido Vigarani Scritti di mons Ferruccio Richeldi XX sec contenitori vari ml 0 8 stanza G Sinodi XVI XX sec filze 3 ml 0 6 stanza F a 39 Stato del clero Parrocchie e Congregazioni 1602 1711 1808 1847 1855 1900 filze 29 ml 3 5 stanza G Sono raccolte in serie ordinata e completa dal 1808 al 1847 le relazioni sul numero degli ecclesiastici inviate annualmente alla Cancelleria vescovile di vise per Congregazione e per la citta di Modena per parrocchia inoltre sen za sistematicita alcuni documenti analoghi del XVII e XVIII secolo e della seconda meta dell Ottocento Stato del clero Sacerdoti dal 1854 filze 99 ml 14 stanza G A partire dal 1854 si cominci a raccogliere insieme i documenti relativi al l ordinazione e alla carriera ecclesiastica di ciascun sacerdote i fascicoli che man mano si formavano numerati progressivamente e ordinati cronologica mente costituirono il fondo cosiddetto dello Stato del clero tuttora aperto e indicizzato alfabeticamente attraverso un apposito schedario Transunti dal 1802 agli anni Settanta del XX secolo filze 170 m 27 5 stanza G A differenza di quanto accaduto in altre diocesi mai a Modena si effettu la raccolta centralizzata degli Stati d anime delle parrocchie a partire dal 1802 per il vescovo Tiburzio Cortese impose che periodicamente ogni parroco in viasse alla Curia non i registri degli Stati d anime ma una copia i
245. ma cos diversificato ad un orizzonte comune una banca dati unificata all interno della quale il lavoro di ciascuno pu risultare valorizzato dagli altri ed essere per gli altri valorizzante Si trattava quindi di sperimentare che il software assicurasse autonomia e libert di azione alle singole realt diocesane e che potesse offrire loro un interscambio reciproco Il modello descrittivo offerto da CEIAr ha reso possibile il raggiungi mento di entrambi gli obiettivi poich esso presenta pi che un modello de scrittivo la somma di tanti possibili modelli descrittivi Il software in grado di rispettare le procedure di lavoro sia per quanto riguarda la descrizione del materiale documentario che il suo eventuale riordinamento CEIAr grazie anche al continuo lavoro di sperimentazione portato avan ti dalle Diocesi che come la nostra hanno creduto nella validit di questo pro getto oggi uno strumento in grado di lasciare completamente libero l ar chivista di sviluppare il tipo di intervento pi idoneo alla realt e alle esigen ze dell archivio di cui si deve occupare ed soprattutto in grado di fornire le coordinate il quadro di riferimento entro il quale il lavoro di ciascuno pu ri sultare parte di un progetto comune Risultato della nostra sperimentazione la consapevolezza che l elabora zione di progetti condotti secondo tali coordinate oltre ad essere parte di un pi vasto progetto come quello della Conferenza Ep
246. matico Il fondo appare in parte disordinato non omogeneo e con varie lacune d Atti e registri patrimoniali regg 41 e filze 59 1564 1883 La serie intitolata Patrimonia ecclesiastica promovendorum ad subdia conatum formata da molte buste e registri contiene tutta la documentazio ne occorrente per formare il patrimonio agli ecclesiastici Infatti per ottenere l ordine del suddiaconato la persona era tenuta a dimostrare di potersi mante nere da solo o attraverso un beneficio ecclesiastico semplice o un canonicato oppure attraverso un beneficio costituito con i beni della famiglia Nel carteggio troviamo tutte le domande e le risposte della cancelleria vescovile riguardanti perizie e rendite del patrimonio In seguito si verbaliz zava nei registri un rogito compilato dal cancelliere vescovile che solita mente era un notaio con cui veniva costituito il patrimonio del singolo che quindi poteva fare richiesta dell ordine del suddiaconato Il fondo completo e in buon ordine interamente corredato da indici Il primo indice comprende dal 1564 al 1698 in un unico volume in cui per ogni patrimonio si fa riferimento al numero di una busta e di un fasci colo contenuti nel carteggio dopo il 1699 ogni singolo registro corredato dal proprio indice e Economo Ducale filze 75 sec XIX La serie raccoglie tutta la documentazione riguardante le convalide de gli atti amministrativi e delle nomine della Curia da parte
247. me ai primi tre secoli dell era cristiana non conservano traccia della penetrazione del cristia nesimo in Piacenza in quei secoli Il primo vescovo sicuro della Chiesa pia centina Savino indubbia la sua presenza al concilio di Aquileia del 381 il concilio si pronunci contro l arianesimo La diocesi di Bobbio eretta nel 1014 soppressa il 23 gennaio 1805 e incorporata a Casale Monferrato ristabilita nel 1817 17 luglio vacante dal 1973 24 agosto aggregata all achidiocesi di Genova nel 1986 30 settem bre da questa separata il 16 settembre 1989 unita alla diocesi di Piacenza dalla ristrutturazione deriva la Diocesi di Piacenza Bobbio Gli archivi storici delle antiche diocesi soggetti al vescovo diocesano rimangono autonomi La moderna denominazione degli archivi Archivi Storici Diocesani Sede di Piacenza Archivi Storici Diocesani Sede di Bobbio Archivi di concentrazione In principio era l archivio vescovile oggi si preferisce il termine dio cesano per identificare una realt che si accresciuta e modificata nel tem po La dizione archivio diocesano pi corretta poich I archivio pretta mente vescovile ormai solo una parte sebbene la pi consistente del mate riale conservato negli archivi piacentino e bobbiese Il 23 gennaio 1805 il card Caprara legato a latere di Pio VII sopprime la chiesa episco pale di Bobbio Il decreto di Caprara era autorizz
248. me al tri storici precedenti quali Bernardino Azzurrini e Giulio Cesare Tonduzzi il Mittarelli dimostra di non conoscere o quantomeno di conoscere pochissi mo il diocesano e tale ignoranza potrebbe giustificarsi con l assenza in esso di nuclei pergamenacei medievali Tuttavia altri studiosi dimostrano di avervi avuto accesso in quel periodo come dimostra lo Spoglio di un diacetto vec chio segnato esistente nella Computisteria del Vescovado di Faenza co minciato questo d 26 marzo 1777 con atti dei secoli XIII XVI che si ritrova nei Manoscritti Zannoni e il fascicolo Carte ed instrumenti e lettere autenti che dell archivio vescovile nel cosiddetto Archivio Righi ambedue conser vati presso la Biblioteca Comunale di Faenza Un altro studioso che con sult l archivio nella seconda met del Settecento fu l arciprete di Fusignano Angelo Maria Cricca che in un inventario del 1768 dichiara L istituzione e fundazione di questa Chiesa di S Giovanni Battista non si sa come sia fon data n si potuta ritrovare n in Fusignano n in Cancelleria Vescovile n nell Archivio Arcivescovile di Ravenna dove era stato supposto che vi potes se essere qualche notizia 7 La dichiarazione del Cricca dimostra altre s come la documentazione vescovile fosse diventata importante per gli studi relativi alle diverse chiese diocesane e al contempo presuppone che nelle me desime la documentazione pi antica fosse gi sc
249. men 37 tazione relativa agli stessi riguardanti diverse materie tra cui abito clericale allontanamento temporaneo di un sacerdote dalla diocesi discesso banchi in chiesa benefici ecclesiastici conferimento del battesimo ingresso in mo nastero indulgenze legati pii obblighi di messe oratori privati e pubblici re cita dell Ufficio sepolture via crucis ecc Chiave di accesso a questi docu menti costituita da tre repertori alfabetici ottocenteschi conservati nel fon do della Cancelleria Registro particolare 1831 1853 filze 7 ml 1 stanza G I fascicoli di questo fondo si riferiscono a singoli personaggi dispense debi ti e crediti carriera ecclesiastica scandali legati eredit litigi ecc o a par rocchie di Modena e della diocesi problemi di confini banchi in chiesa lega ti benefici lavori alla chiesa arredi sacri ecc Quattro quaderni dattiloscrit ti di mons Guido Vigarani contengono uno spoglio dettagliato e un indice al fabetico del fondo Relazioni coll Intendenza generale dei beni ecclesiastici prima met del XIX sec filze 4 ml 1 2 stanza G Relazioni sui contratti dei beni di chiesa 1789 1802 prima met XIX sec filze 6 ml 1 5 stanza G I fascicoli di questo fondo contengono il parere del Vicario generale in rela zione a contratti economici riguardanti beni ecclesiastici fornito su domanda dell ufficiale governativo incaricato inoltre la stima dei beni int
250. morie storiche di Faenza dimostra di conoscere l archivio ma sempre in maniera saltua ria Similmente anche altri studiosi hanno avuto accesso alle serie diocesa ne nello stesso periodo La pubblicazione del Bollettino diocesano a par 2 L BaLpuzzi Sugli Archivi di Bagnacavallo Modena 1881 p 40 22 per essere perite le memorie loro s per mancanza di scrittori si per tanti acciden ti ed incendi degli Archivi massimamente nel 1045 ed in altri a noi pi vicini R M MAGNANI Vite de santi beati venerabili e servi di Dio della citt di Faenza Faenza Ar chi 1741 p VII 3 Una nota in Sezione di Archivio di Stato di Faenza Comune di Faenza Scritture diver se serie IV busta 1 n 6 induce a ritenere che la confisca riguardasse gli atti della Cancelle ria non pertinenti a faccende di culto e registri di atti di notai vescovili sembrano siano stati associati a quelli degli altri notai faentini ora nella stessa Sezione di Archivio di Stato Ar chivio Notarile Atti dei notai del mandamento di Faenza 2 F BoNAINI Gli archivi delle Provincie dell Emilia e le loro condizioni al finire del 1860 Firenze 1861 pp 242 243 25 Archivio di Stato di Ravenna Faenza a cura di G RABOTTI in Guida generale degli Ar chivi di Stato III Roma 1986 p 907 2 G M VALGIMIGLI Memorie storiche di Faenza Biblioteca Comunale di Faenza ms 62 Oltre alle Memorie istoriche di Faenza ms n 62 1
251. motore della tutela e valorizzazione della memoria che cu stodisce col fine primo di soddisfare le esigenze di una conservazione attiva l unica che consente il reinserimento del vissuto sociale inteso come cono scenza e coscienza storica nel circuito della storiografia e cio in un proces so di attualizzazione che induce ad una comprensione migliore del passato e insieme ad una pi illuminata consapevolezza del presente Le linee guida che hanno accompagnato il nostro lavoro hanno radici nel l evolversi del dibattito sui beni culturali della Chiesa nel rispetto della norma tiva vigente in particolare il Codice di Diritto Canonico del 1983 gli accordi con lo Stato italiano dell 84 le diverse tappe costituite dalle attivit e dai pro nunciamenti della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e per l Italia della Conferenza Episcopale Italiana fino alle ultime recenti intese fra Stato e Chiesa e fra Chiesa e Regione Autonoma della Sardegna Quale istituto di conservazione del patrimonio documentario delle diver se realt della Chiesa locale 1 Archivio Storico Diocesano attualmente custo disce la documentazione e gli scritti della Curia diocesana del Capitolo del la Cattedrale del Seminario vescovile e di recente donazione l archivio pri vato di don Pietro Allori maestro di cappella della chiesa cattedrale soprattutto in questo ultimo decennio in piena sintonia con un pi va sto movimento in ambi
252. mpiegate per la descrizione del fondo delle sue partizioni e delle unit archivistiche L approccio alla conoscenza di CEIAr fu quanto mai positivo oltre che dal punto di vista informatico anche da quello metodologico Il software non presenta infatti particolari difficolt di impiego semmai necessita di una buona fase di progettazione preliminare all intervento che si intende realiz zare per sfruttarne a pieno le potenzialit Proprio tale preliminare attivit progettuale stata la maggiore difficolt incontrata nel test almeno a livel lo di approccio generale Ogni attivit di riordino ed inventariazione di fon di archivistici necessita di fatto di un progetto graduale dell intervento che se ben programmato ne garantisce il buon andamento tale progettualit di viene tuttavia una priorit nel caso di utilizzo di un applicativo informati co come CEIAr Quest ultimo garantisce infatti la massima flessibilit e gra dualit di approccio alle diverse fasi di realizzazione di un intervento di rior dino e inventariazione di un fondo archivistico che se non attentamente con 141 trollate possono generare forti incongruenze descrittive e di impostazione ge nerale della banca dati prodotta e di conseguenza ripercuotersi negativamen te anche sulle carte che si intende riordinare Scegliere l oggetto dell inter vento il livello e il dettaglio della descrizione dello stesso se recuperare or dinamenti pregre
253. n Emilia Romagna Fu una novita assoluta quella che valse al Centro gli elogi di monsignor Salvatore Palese presidente dell Associazione Archivistica Ecclesiastica e si tratt di un convegno in cui gli archivi dei santuari furono lo spunto per una meditazione di dottrina archivistica veramente stimolante sul tema del rap porto tra archivio ed ente produttore a fronte di un ente produttore dai con torni istituzionalmente camaleontici non precisati nel diritto canonico fino a tempi assai recenti e che quindi richiese un tentativo collettivo di definire ti pologie di archivi per ciascuna classe di santuari da quelli con un corposo archivio suo proprio con Bolle Privilegi Memorie di grazie a quelli inglo bati istituzionalmente e o fisicamente in un altro ente sia esso una cattedra le una parrocchia un monastero e nel suo archivio assumendone le tipolo gie documentarie e le strutture archivistiche pi caratteristiche fino a quelli del tutto privi di memoria documentaria Era oramai chiaro che gli archivi parrocchiali erano stati un occasione di partenza ma che era opportuno forse addirittura necessario ampliare il cam po d indagine ad altre tipologie d archivio meno indagate nonch dichiarare in linea di principio quello che era gi nei fatti cio che l area geostorica di indagine era gi andata e si voleva sempre pi che andasse ben oltre i con fini regionali e quindi si sistematizz que
254. n atto Anche La funzione pastorale degli archi vi ecclesiastici 1991 a un livello generale ricorda Gli archivi in quanto beni culturali sono offerti innanzitutto alla frui zione della comunit che li ha prodotti ma con l andare del tempo assumo no una destinazione universale diventando patrimonio dell intera umanit Il materiale depositato non pu infatti essere precluso a coloro che possono av vantaggiarsene per conoscere la storia del popolo cristiano le sue vicende re ligiose civili culturali e sociali I responsabili devono procurare che la frui zione degli archivi ecclesiastici possa essere facilitata non soltanto agli inte ressati che ne hanno diritto ma anche al pi largo cerchio degli studiosi sen za pregiudizi ideologici e religiosi come nella migliore tradizione ecclesia stica salvo restando le opportune norme di tutela date dal diritto universale e dalle norme del Vescovo diocesano Tale prospettiva di apertura disinteres sata di accoglienza benevola e di servizio competente devono essere prese in attenta considerazione affinch la memoria storica della Chiesa sia offerta al l intera collettivit Esistono problemi di competenze dell istituzione ecclesiastica ma anche di necessaria delega a personale qualificato laico con cui interagire da parte dell amministrazione la cosa maggiormente avvertibile se solo si pensa che la memoria del futuro si costruisce oggi Resta ferma la tradizione
255. na in poi ma relativamente scar so per l et medievale tanto da ingenerare una sorta di legenda ignea dalla cui accoglienza metteva in guardia gi G Cencetti diffidente per gli incendi che a sentire i cronisti e 1 pappagalli che li ripetono avrebbero distrutto tutte le carte anteriori a una certa epoca del resto noto che molta documenta zione anteriore al XVI secolo ma non solo si ritrova fra le scritture dei no tal a partire dalle visite pastorali altres evidente che il riordinamento istituzionale ed amministrativo della chiesa sia a livello centrale che periferico verificatosi dopo il conci lio di Trento con il potenziamento delle funzioni episcopali comporta mo difiche operative e conservative di un soggetto produttore come la stessa cu ria diocesana riconoscibili in una diversa gestione della documentazione ol tre che nell ampliamento delle competenze in molteplici ambiti e settori della vita delle istituzioni ecclesiastiche In essi compare un rapporto di intercon nessione tra la progressiva centralizzazione dei poteri diocesani la crescita di un apparato burocratico amministrativo della curia vescovile e la procedura di regolare conservazione della documentazione prodotta dall esercizio delle funzioni episcopali messo in evidenza sia da C Fantappi che da A Turchi 4 Cfr G CHIRONI La mitra e il calamo Il sistema documentario della Chiesa senese in et pretridentina secoli X
256. nari di studio presentazioni di lavori di ricerca incontri pubbli ci su temi teologici ed ecclesiali La gestione della Biblioteca Diocesa na Mons Emilio Biancheri condotta in stretto rapporto in primo luo go con il Seminario Vescovile che della Biblioteca stessa il proprieta rio mentre dell Archivio Storico Diocesano proprietaria la Diocesi di Rimini e con l Istituto Superiore di Scienze Religiose i due enti colla borano all incremento del patrimonio librario e del servizio bibliotecario e archivistico orientamento schedatura consultazione prestito collega mento con altre biblioteche del territorio e se opportuno con il Sistema Bibliotecario Nazionale La Biblioteca non dipende pi dal Rettore del Seminario ma affidata ad un responsabile al quale nel decreto viene dato il titolo di Prefetto della biblioteca diocesana che ne presiede e dirige tutte le attivit di rige il personale addetto gestisce il bilancio della Biblioteca se il titolo pu apparire un po ampolloso baster ricordare che nei vecchi semina ri il prefetto era un seminarista un po pi anziano cui era affidata la cura dei pi giovani La Biblioteca resta propriet del Seminario ma ha un proprio budget e un proprio bilancio Il Prefetto coadiuvato dalla Commissione Biblioteca e Archivi Diocesani di prossima costituzione che ha come compito prioritario coadiuvare il Prefetto della Biblioteca nella progr
257. nario di Modena si par lato in questa sede negli anni passati si veda mons G VIGARANI I Capitolo del Duomo di Modena e il suo archivio notizie storiche e consistenza in Gli archivi capitolari dell Emilia Romagna Atti dei convegni di Spezzano 6 settembre 2000 e di Ravenna 11 ottobre 2000 a cura di E AncioLINI Modena 2001 pp 9 11 F BALDELLI L informatizzazione delle per gamene del Capitolo di Modena Tutela e valorizzazione ibidem pp 13 17 mons G VIGA RANI Gli archivi dei seminari diocesani di Modena Nonantola in Gli archivi dei seminari Atti dei convegni di Spezzano 3 settembre 2003 e Ravenna 11 ottobre 2003 a cura di E ANGIOLINI Modena 2004 pp 19 32 Quanto all Archivio arcivescovile separato dall Archi vio di Curia basti qui ricordare che esso conserva principalmente i documenti delle Mense vescovile e abbaziale questi ultimi parzialmente trasportati a Nonantola alcune filze riguar danti il Seminario di Finale Emilia le lettere della segreteria dei vescovi modenesi dall Otto cento in poi che toccano le questioni pi varie legate alla vita della diocesi 27 nel quadro di un generale riassetto geografico delle diocesi italiane Un pri mo passo verso l accorpamento era gi stato fatto in verit nel 1821 quan do per decreto di Pio VII l abbazia di Nonantola con il territorio da essa di pendente venne affidata al vescovo di Modena che assumeva cos contempo raneamente anche l
258. nefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici semplici Benefici curati sinecura e vacanti Cappellanie Cappellanie Legati vari Legati vari Legati vari Resoconti di benefici Resoconti di benefici Tribunale Ecc Dioc a 1870 1958 b 1958 1963 c 1846 1859 d 1856 1875 85 54 55 56 Os 58 39 60 6l 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 T2 Tas 74 75 76 IT 78 T79 80 81 82 Tribunale Ecc Dioc 1966 1976 Resoconti di benefici Resoconti di benefici Resoconti di benefici Benefici vari Fabbricerie resoconti 1840 44 1857 70 nomine Fabbricerie resoconti 1880 1909 1910 1919 Fabbricerie resoconti 1920 1939 Beni ecclesiastici Benefici parrocchiali amm ne 1930 1950 Benefici parrocchiali amm ne 1929 52 Benefici parrocchiali amm ne 1927 50 Benefici parrocchiali Mirandola S Possidonio Vallalta S Martino Spino Cattedrale amm ne Legati del sec XVIII R D Subeconomato Benefici vacanti Questionario della S Sede del 20 giugno 1929 Questionario della S Sede osservazioni a Stati patrimoniali dei benefici b Resoconti 1930 1945 Consegne e riconsegne di Benefici 1930 1946 1946 1952 Uff Amm vo proto
259. ngue con la ricostruzione dell albero genealogico dei contraenti a dimostrazione della parentela I fascicoli condizionati in filza si trovano in ordine cronologico e se guono la naturale sedimentazione degli atti Il fondo archivistico si presen ta abbastanza ordinato e senza lacune significative le possibilit di successo in una ricerca di tipo genealogico demografico sono perci quasi sempre as sicurate e Stati delle Anime filze 168 secc XVI XIX Poi denominati Denuncie dei nati morti e matrimoni 4 metri lineari di doc secc XIX XX La serie intitolata Stati delle Anime comprende tutta la documentazio ne che riguarda le persone nella diocesi dette appunto Anime Due sono i decreti costitutivi di questa serie 10 agosto 1637 il vescovo Paolo Coccapani 1625 1650 chiede che i parro ci di tutta la diocesi di Reggio Emilia consegnino nei primi giorni dell anno le copie degli atti di battesimo matrimonio e morte dell anno precedente in Curia Vescovile per poter permettere una pi sicura conservazione degli atti in casi di dispersione dell archivio parrocchiale 28 marzo 1704 il vescovo Ottavio Picenardi 1701 1722 riconferma e ri badisce la richiesta fatta col decreto del 10 agosto 1637 e aggiunge alla do cumentazione da presentarsi una copia dello stato delle anime di ciascuna parrocchia rispetto i Parochi della Citt di qu dalla Festa dell Ascensio ne e rispetto a quel
260. nici del foglio la Fera d San Cassian edi ti ogni anno in occasione della festa del patrono realizza una ricerca biogra fica di tutto il clero diocesano defunto nel secolo XX partecipa al progetto di censimento degli archivi ecclesiastici imolesi di concerto con gli altri istituti culturali cittadini promuove una ricerca sull episcopato imolese di Gregorio Barnaba Chiaramonti proseguendo nel contempo un alacre opera di riordino e inventariazione dei fondi archivistici diocesani La sala di studio frequentata da decine di studiosi imolesi diocesani e di altri luoghi molte sono le tesi di laurea e dottorato condotte sui fondi ar chivistici diocesani vengono inoltre promossi due corsi di approfondimento su temi inerenti la documentazione archivistica ecclesiastica di concerto con la Sezione di Archivio di Stato di Imola che vedono una larga partecipazio ne Di figlio in padre percorsi di ricerca genealogica e familiare negli archi vi imolesi 2001 e Il vescovo giudice 2002 sulle competenze ed il funzio namento dei tribunali ecclesiastici imolesi in et moderna TONIO Renzi Fontes salutis Chiese battesimali della diocesi di Imola in eta moderna Imo la Diocesi di Imola 2002 pp 64 III Divo Cassiano il culto del santo martire patrono di Imola Bressanone e Comacchio Imola Diocesi di Imola 2004 pp 544 IV Memorie Della Chiesa Cattedrale d Imola Incominciando dal Quarto Secolo sino alla met Del Secolo Di cio
261. nno organizzati in tanti Titoli Le cause Civili occu peranno il titolo primo gli oggetti Ecclesiastici e di volontaria Giuri sdizione occuperanno altrettanti Titoli a seconda delle materie le qua li rapporto ai concorsi di Parrocchie Benefizi Gius Patronati ed Inven tari relativi andranno subdivise in tante Sezioni quanti sono i Vicaria ti della Diocesi 5 Ibidem pp 14 15 216 Per regolarita di questo si terra in Cancelleria apposita Tabella delle di visioni suddette e l Archivista sar obbligato a tenere un Registro di Ar chiviazione da caricarsi giornalmente e da presentarsi ogni mattina al Cancelliere per l opportuna vidimazione Il Registro di Archivio sar agevolato da un indice semplice di nomen clatura delle Parti e dei rispettivi numeri d ordine di Archivio qual In dice dovr giornalmente caricarsi ed egualmente presentarsi ogni mat tina Una pianta del palazzo vescovile del secolo XIX colloca l archivio del la cancelleria in una stanza al piano terreno del primo cortile adiacente all at tuale sala di consultazione dell archivio diocesano Le procedure cos delineate vengono applicate senza soluzione di conti nuit per tutto il secolo XIX Nello stesso periodo si succedono nella carica di cancelliere ecclesiastico Tommaso Sebastiano Galeati Angelo Perdisa Luigi Villa Michele Amadei Callisto Giorni Francesco Merighi Luigi Tarabusi Luigi Alpi e Lorenzo Baldazzi Nel secolo XX reggon
262. ntegrale o sintetizzata dei registri parrocchiali dei battesimi matrimoni morti Non sem pre i parroci furono fedeli a questa disposizione generalmente le serie dei Transunti sono continuative fino agli anni Ottanta dell Ottocento meno siste matiche per l ultimo ventennio del secolo e per il Novecento Gli indici datti loscritti di mons Guido Vigarani 3 quaderni segnalano parrocchia per par rocchia la quantit la tipologia e la datazione di tutti i registri conservati in questo fondo Uffici della Curia dalla met del XX secolo contenitori vari ml 12 stanze 2 3 40 Varia XVI XX secolo filze 94 ml 15 stanza G Le 94 filze raccolte come fondo dei Varia raccolgono documenti suddivisi per materia nove quaderni dattiloscritti compilati da mons Guido Vigarani ripor tano utilissimi indici dell intero fondo con lo spoglio dettagliato o almeno la segnalazione dei documenti piu importanti delle singole filze In questa sede ci limitiamo a riportare soltanto una scelta delle questioni trattate visita di Pio IX a Modena 1857 cardinali carteggi riguardanti per lo piu le comunita di religiosi a Modena XVII secolo Santa Sede documenti in merito alla rea lizzazione delle riforme del Concilio Vaticano II vescovi lettere stampe de creti ecc relativi ai singoli vescovi di Modena a partire dalla seconda met del XVI secolo seminari Modena Fiumalbo Finale Emilia Nonantola dal XVII secolo Confessori e pred
263. ntendenza L espe rienza acquisita durante l esecuzione dei progetti speciali che avevano por tato alla sistemazione di numerosi archivi in special modo quelli delle Curie vescovili e dei Capitoli cattedrali facilit la realizzazione di molti strumenti per la ricerca archivistica Per la loro compilazione furono utilizzati program mi informatici sempre pi flessibili modellati sugli standard internaziona li di descrizione archivistica pubblicati in quello stesso decennio 4 La colla borazione inoltre con Associazione archivistica ecclesiastica che aveva da gt Su questa fase degli interventi statali sugli archivi ecclesiastici v D Porcaro Massafra ZI censimento degli archivi parrocchiali in Puglia estratto da Archiva Ecclesiae vol 47 49 2004 2006 pp 71 78 4 ISAD G International Standard Archive Description General e ISAAR CPF Interna tional Standard Archival Autorithy Records for Corporate Bodies Persons and Families 190 tempo promosso l imponente programma di censimento degli Archivi dioce sani e poi degli Archivi capitolari occup per lungo tempo la Soprintenden za nell elaborazione delle schede di rilevamento dei dati Nonostante il grande interesse riservato dall Istituto agli archivi eccle siastici e l impegno finanziario ad essi assicurato ogni anno i lavori di siste mazione generale e completa degli Archivi diocesani come di altri grandi ar chivi non statali non procedev
264. ntifica sar necessario prima o poi sottoporli ad una revisione Inoltre il passaggio da un vecchio inventario di sia pur nobile fattura all esame diretto delle unit archivistiche rivela le inevitabili sfasature sopravvenute nel tempo la inesat tezza nelle indicazioni cronologiche delle cartulazioni ecc alle quali in dispensabile porre rimedi e aggiustamenti per rendere i documenti pi sicu ramente accessibili alla ricerca e ci anche in relazione alle diverse attitudi ni dei consultatori La disponibilit oggi del mezzo informatico offre nuove possibilit di si stemazione dei dati un tempo ovviamente impensabili sia come ausilio nella fase dell ordinamento o del riordinamento di ciascun fondo sia per la reda zione degli inventari Naturalmente la computerizzazione dei dati non dovr essere un problema a s stante ma dovr accompagnare e adeguarsi ai prin cipi secondo i quali ciascun fondo si formato affinch la struttura origina ria o comunque storicizzata di ogni fondo conservi i propri cardini di sedi mentazione Da due anni grazie al sostegno ottenuto dalla Fondazione Cassa di Ri sparmio di Ravenna stata avviata la redazione di indici informatici per le serie delle Visite pastorali secc XVI XX e dei volumi miscellanei dei Di versorum secc XII XIX lavori affidati rispettivamente alla dr ssa Emanue la Bottoni e al dr Massimo Ronchini Si tratta di due serie fondamentali con sultate da un
265. nventariato che contiene gli atti nei notai cancellieri della Curia dal 1542 al 1806 Ai due volumi di inventari manoscritti compilati da D Mac chiavelli se ne sono cos aggiunti altri due e un altro stato iniziato Malgrado l ingente lavoro svolto non mancano alcuni fondi che sono privi di inventario pur risultando pi o meno ordinati normalmente per il materiale disposto in modo che la consultazione risulta comunque possibi le a chi abbia un minimo di pratica e di pazienza D altra parte si sa che i la vori di ordinamento e inventariazione dei fondi dei grandi archivi di concen trazione e l Archivio Generale Arcivescovile uno di questi sono operazio ni che impegnano l opera di pi generazioni poich per la loro mole e com plessit richiedono tempi che vanno oltre la possibilit di vita e di lavoro dei singoli operatori Per quanto riguarda il servizio al pubblico l Archivio regolarmente aperto dal 1962 due giorni alla settimana La consultazione disciplinata da 206 un regolamento del 1981 il quale stabilisce fra l altro a 70 anni il limite di pubblicit degli atti che non siano per loro natura riservati con scatti di dieci in dieci anni nel decennio 2001 2010 sono consultabili gli atti fino al 1930 per le pratiche matrimoniali il limite di cento anni La riproduzione degli atti disciplinata da un regolamento del 1985 il quale stabilisce una speciale autorizzazione dell Ordinario qual
266. o all UNBCE nel momento dell ade sione Si passa poi a commentare la vera e propria Banca dati CEI Ar con l analisi dell Impostazione dell albero suddivisa fra l analisi della struttura logica individuazione del dei fondi impostazione delle schede di rappre sentazione strutturazione e definizione delle aggregazioni logiche e quel la della struttura fisica cio relativa agli insiemi fisico gestionali In ultimo vengono forniti dati di confronto riguardo alla compilazione dei campi orga nizzati scheda per scheda e della compilazione delle Entit sia come crea zione delle vere e proprie schede entit che per la gestione delle voci d in dice Il contatto realizzato attraverso la consegna della banca dati CEI Ar fondamentale e oltre a fornire un utile servizio corregge in alcuni casi il fraintendimento interpretativo sull uso del software rispetto alle abitudini ar chivistiche tradizionali 124 Se il software CEI Ar nato come data entry ed ha pertanto caratteri stiche altamente specialistiche e pensate strettamente per l archivista e per questo non sempre immediatamente utilizzabili dall utente generico Uffi cio Nazionale si impegnato sul fronte della consultazione lavorando in due direzioni Da una parte con la versione 1 4 del software possibile come stato gi brevemente illustrato generare delle pagine html che permettono la navigazione all interno della descrizione realizzata c
267. o del Seminario Arcivescovile 0 meglio di quanto restava di esso gravis simamente danneggiato da eventi bellici nonch dell Archivio Consorziale del Clero Urbano con documenti dal secolo XI Il card Poma non fu da meno autorizzando il deposito nell Archivio Ar civescovile di due importantissimi fondi l archivio del Capitolo Metropolita no con documenti dal secolo X 1971 e i registri battesimali della Cattedra le dal 1459 al 1900 1972 inoltre volle ricongiungere all Archivio la copio sissima serie delle carte matrimoniali che come si detto era stata portata in altra sede per ragioni di spazio nel 1925 1977 Anche negli anni dell episcopato del card Giacomo Biffi 1984 2003 proseguito l ingresso di importanti fondi fra cui la segreteria del card Nasal li Rocca unit archivistiche 60 la segreteria del card Antonio Poma oltre 400 unit archivistiche la segreteria del card Giacomo Lercaro 58 unit ar chivistiche la Societ Femminile di S Vincenzo di Bologna circa 100 uni t archivistiche l archivio dell UTOA Ufficio Tecnico Organizzativo Arci vescovile 92 unit archivistiche Inoltre stato completato il ritiro degli ar chivi delle parrocchie di Bologna soppresse dal 1806 ad oggi 46 archivi per complessive 1115 unit archivistiche e si condotto a buon punto il ritiro degli archivi delle parrocchie soppresse della diocesi finora 42 archivi per complessive circa 600 unit
268. o la cancelleria i sacer doti Raffaele Gamberini 1903 1906 Pietro Bianconcini 1906 1936 Au relio Sabbatani 1940 1955 Domenico Caselli 1955 1969 Giancarlo Va rani 1969 1995 Francesco Cavina 1995 1997 Giancarlo Menetti in ca rica dal 1997 Gli annuari diocesani del secolo XX segnalano accanto ai cancellieri dei vice cancellieri che probabilmente svolgono parte delle incombenze in pre cedenza proprie degli aggiunti don Giuseppe Mazzanti 1914 a cui si af fianca un secondo vice cancelliere don Carlo Ferri 1935 entrambi sono an che notai attuari cio abilitati dal vescovo a conferire pubblica fede agli atti ed alle copie da essi redatti a norma dei canoni 373 e 374 del codice di dirit to canonico promulgato nel 1917 Vi sono inoltre un segretario di sacra visi ta un custode delle reliquie ed un cursore laico Durante la seconda guerra mondiale i locali dell archivio posti al piano terreno del secondo cortile del vescovado vengono adibiti a deposito di gra no Le buste e i registri d archivio vengono ammassati al centro delle sale per fare posto alle derrate alimentari con inevitabili effetti negativi per l ordina ta conservazione delle serie documentarie anche dopo la fine del conflitto le sale dell archivio non vengono restituite alla loro funzione originaria ma adi bite a deposito di generi alimentari per la Pontificia Opera di Assistenza e la Caritas diocesana 6 Testimonianza orale resa
269. o volto alla fruizione in tegrata anche a fini liturgico pastorali delle banche dati dei beni archivisti ci librari beni mobili storico artistici e beni immobili architettonici prodot te dalle Diocesi italiane all interno del portale ECUMENE promosso dal l Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della C E I Proprio le schede Entit presenti in CEIAr opportunamente corredate di specifici authority file predisposti dal sopra citato Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiasti ci consentiranno di creare il legame con la descrizione della documentazione dei fondi archivistici e offriranno la possibilit di fruire della stessa nell am bito del progetto sopra ricordato Nell ottica di tale spirito di condivisione la Diocesi di Ascoli Piceno ha inteso aderire a tutti i progetti finora attivati dalla C E I per l inventariazio ne catalogazione dei beni culturali ecclesiastici tra cui rientra anche quello di inventariazione informatizzata del proprio archivio storico con il softwa re CEIAr Tale adesione mossa in primo luogo da totale condivisione del le scelte pastorali che hanno spinto la C E I ad attivare i progetti in questio ne ha portato indubbi vantaggi culturali e nella metodologia di lavoro In pri mo luogo al personale incaricato stata garantita adeguata formazione pre liminare all avvio del progetto e in itinere in secondo luogo gli operatori hanno sempre potuto contare su un servizio di assi
270. ocesi di Reggio Emilia al momento dei vari decreti 66 Per questo motivo troviamo gli stati delle anime di molte parrocchie ora facenti parte della diocesi di Carpi eretta a diocesi dal 1779 e mancano in vece quelle della diocesi di Guastalla accorpata a Reggio di fatto dal 1970 con la morte del vescovo guastallese Mons Angelo Zambarbieri ma ufficial mente nel 1986 cosi pure mancano quelli delle parrocchie facenti parte del la diocesi di Parma passate a Reggio una parte in seguito alla morte del ve scovo di Parma cardinal Carlo Francesco Caselli nel 1828 e una parte all at to della rinuncia del vescovo Giovanni Neuschel nel 1853 Il decreto non mai stato revocato ufficiamente anzi in pi occasioni ribadito Si trova infatti un altra serie dal titolo Denuncie Nati Morti e Ma trimoni che contiene lo stesso tipo di documentazione degli stati delle ani me a partire dal 1895 fino ad oggi Purtroppo come per il passato non sem pre gli stati delle anime vengono inviati all archivio diocesano A tutt oggi sono solo una trentina su 319 le parrocchie che depositano la documentazio ne richiesta f Sacre Ordinazioni regg 13 e filze 328 secc XVI XX Come stabilito nei Decreta Concilii Tridentini la formazione culturale e spirituale dei sacerdoti doveva essere determinata da un congruo insegna mento impartito nei seminari le apposite scuole di formazione del clero che dovevano erigersi in ciascuna dioc
271. odi ce faentino a cura di G LuccHEsi Faenza 1977 e M T Pezzi Il codice faentino di Lottie ri della Tosa tesi di laurea Universit degli Studi di Bologna rel prof M C De Matteis a a 1976 77 10 Si veda C MazzoTtI I sinodi della diocesi di Faenza Faenza 1974 pp 16 22 La prima segnalazione di W FeRRETTI Codici medievali sconosciuti dell Archivio Dio cesano di Faenza in Ravennatensia VII Cesena 1979 pp 257 260 Edito solo JI codi ce di Benerio Un anno di amministrazione dei beni del vescovado di Faenza giugno 1346 giugno 1347 a cura di G FERRETTI Faenza 1986 12 Archivio Capitolare di Faenza n C 2 gi n 223 e n C 37 gi n 226 13 Archivio Arcivescovile di Ravenna Pergamene H10443 Si tratta di due fogli per com plessive otto facciate contenenti 16 registrazioni di atti dal marzo al settembre 1303 Ringra zio il prof Giuseppe Rabotti la dott sa Nina Maria Liverani e il dott Massimo Ronchini per la gentile e appassionata segnalazione 172 secolo che non sia di carattere liturgico In ogni caso un numero cosi esiguo di documenti ben poca cosa rispetto a quella che dovette essere la produzio ne documentaria dei vescovi di Faenza e dei loro uffici fino a tutto il XV se colo e non consente di ricostruire struttura e consistenza del primitivo Archi vio Vescovile Le prime serie archivistiche vere e proprie risalgono alla met circa del secolo XVI in virt delle riforme can
272. odotto finito destinato a sollevare un velo a doppio strato il velo della religiosit femminile che molti misteri racchiude ancora nel suo scrigno nel solco tipico dei destini muliebri d antico regime e quello davvero ancor pi misterioso della documentazione archivistica che quelle istituzioni religiose femminili hanno conservato e in parte per fortu na ancora conservano Misteri che attirano sempre pi l interesse della sto riografia e del pubblico dei lettori come documentano alcune novit librarie tra cui mi piace ricordare a titolo d esempio le Lettere familiari e di compli mento di suor Arcangela Tarabotti 1604 1652 edite nel 2005 da Meredith Ray e Lynn Westwater per i tipi della Rosenberg amp Sellier Io che archivista non sono bens storico storico del diritto e come tale sono pi che altro un fruitore di archivi in verit non ho mai avuto modo di utilizzare materiale proveniente in via diretta dalle organizzazioni in oggetto Tale volume ha quindi rappresentato per me un autentica e istruttiva sorpre sa Abituato come molti lettori comuni a collegare il convento a figure fem minili di alto spessore intellettuale spesso indirizzate alla guida di istituzio ni religiose come pressoch unico sbocco di un destino altrimenti subalterno in famiglia ho avuto in realt modo di fare la conoscenza con donne che nei conventi e nei monasteri hanno saputo trasformare un esito di vita non sem pre spontaneamente
273. ogrammate per l uso di tecnologie infotelematiche dirette a favorire la pubblica frui zione si valutava l utilizzo di Internet e di servizi interattivi anche a di stanza per la rilevanza degli archivi si valutavano gli interventi su fondi docu mentari antichi che fossero conservati in istituti di concentrazione per la coerenza del progetto con il Sistema archivistico nazionale SIU SA si richiedeva l adozione degli standard internazionali di descrizione 192 archivistica e di applicativi informatici che producessero dati allineati ai tracciati dei software utilizzati nello stesso SIUSA per la promozione della pubblica fruizione di beni precedentemente non fruibili si richiedeva la pubblicazione in siti web o in volumi a stampa de gli strumenti per la ricerca archivistica inventari guide censimenti rea lizzati nel rispetto degli standard internazionali per l innovazione e la riqualificazione del servizio si valutava l idoneit del progetto a garantire la fruizione on line o la creazione di siti web fi nalizzati alla ricerca dei dati descrittivi degli archivi Dall analisi dei criteri di valutazione richiesti dal Bando regionale risulta evidente che gli Archivi diocesani in quanto istituti di concentrazione di fon di documentari tra i pi antichi della regione si sono trovati specie se si pre sentavano in associazione in una situazione di particolare vantaggio Si tenga conto a tale riguardo ch
274. ollettino dio cesano di Imola Civilt Cattolica L Osservatore Romano Avvenire Il Nuo vo Diario Messaggero Vi inoltre una raccolta di antichi messali breviari e testi liturgici di oltre 1 000 unit Presso il museo diocesano sono custodite oltre 100 cinquecentine La lungimiranza di questa opera di tutela e valoriz zazione del patrimonio archivistico diocesano si rivela pi compiutamente a molti anni dalla morte di mons Meluzzi costituendo un punto di riferimento culturale e pastorale di primo ordine nell ambito della diocesi imolese e tra le stesse diocesi della regione Un ulteriore esempio dell intelligente alacre ed appassionato zelo pastorale che animava la sua figura di sacerdote prima an cora che di uomo di cultura A giusto titolo lo pu ritenere il rifondatore del l archivio diocesano di Imola Il nuovo direttore don Renzi prosegue con coerenza sul cammino di tu tela del patrimonio archivistico diocesano indicato da mons Meluzzi impri mendovi per il tratto peculiare del suo stile che vela di un apparente bona ria semplicit intuizioni fulminee e profonde unite alla capacit di valorizza re competenze e capacit e ad una non ordinaria apertura intellettuale e spiri tuale L 11 dicembre 2000 su sua proposta chi scrive nominato vice diret tore dell archivio diocesano dal vescovo mons Giuseppe Fabiani Don Renzi coglie la necessit di affiancare alla conservazione dei beni culturali un attivi
275. ologico Sono in tutto 125 cartelle contrassegnati con numeri romani vanno dall anno 1500 al 1884 un immenso materiale di cui poco veramente utilizzabile Parecchi blocchi delle carte erano polverizzati o talmente in collati fra di loro e fragili da non potersi in alcuna maniera utilizzare 7 Tut tavia doveroso ricordare che il Foschini si ritrov quasi ottantenne comple tamente solo e privo di qualsiasi aiuto a riordinare un impressionante mole di documentazione ormai priva di qualsiasi ordine nesso archivistico e in preca rio stato di conservazione in un periodo in cui era scarsa la sensibilit archi vistica nel clero come pure il necessario sostegno economico Il suo appas sionato impegno risulta in ogni modo assai encomiabile non solo per gli stru menti di lavoro faticosamente realizzati ma anche perch garant un apertura quotidiana al pubblico sia la mattina che al pomeriggio fino a quando le forze glielo consentirono e penso che in quegli anni fosse l unico archivio diocesa no della zona a garantire seppure in condizione di precariet un tale orario di accesso Lo stesso Foschini si fece promotore del versamento di una trentina di archivi di parrocchie soppresse o delle parti storiche di archivi di parroc chie ancora esistenti e dei loro libri liturgici pi antichi come anche di fon di archivistici provenienti da altri enti ecclesiastici e fu durante il periodo del suo servizio che il vecchio Archivio Vescovi
276. olto abbondante dalla seconda met del 7700 a tutto 1 800 pi modesto per la parte del 600 e quella attuale Come si pu facilmente comprendere gli estremi cronologici della documentazio 57 ne non sono definibili alla stato attuale dell ordinamento se non per appros simazione m Sinodi filze 4 secc XVI XIX n Pastorali Indulti Editti Decreti dei vescovi di Reggio filze 16 secc XVI XXI o Bolle Decreti e Lettere dei sommi Pontefici filze 2 secc XV XX Per sinodo diocesano si intende un assemblea riunione dei canonici e sa cerdoti di una diocesi con l intento di decidere e discutere riguardo a questio ni normative o di fede La serie molto esigua comprende tutta la documentazione necessaria per l organizzazione dei Sinodi diocesani e la formazione dei vari decreta sinodalia I vescovi reggiani hanno organizzato sinodi con una certa frequenza dal la seconda met del XVI sec in seguito alle disposizioni tridentine fino alla seconda met del XVII sec Nel 1697 il sinodo Bellincini vedr le ultime disposizioni e volont scrit te dall insieme del clero reggiano fino alla fine dell 800 Il sinodo Bellincini fu infatti sostituito solo nel 1894 dal sinodo di mons Manicardi Si tenga presente che durante i due secoli che hanno come estremi il si nodo Bellincini e il sinodo Manicardi i vescovi hanno continuato a promul gare normative editti grida e notificazioni che non sono per s
277. omagna sono stati restaurati il Diaceptum vetus arcivescovile del 1355 quattro Diacetti del Cesenate secc XV XVI 41 Ca tastri e Diacetti del Ferrarese dal 1264 al sec XVIII e il Protocollum map parum con 73 mappe dei secc XVI XVII Recentissimo il restauro di un cabreo di mappe del 1728 pertinenti all archivio del Convento dei parroci ef fettuato dal Laboratorio di restauro di S Maria del Monte di Cesena e con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Di questi ultimi anni la introduzione della digitalizzazione dei documenti per contrastarne l usura La proposta di grande interesse anche per la connes sa flessibilit della consultazione Rimane rilevante il problema dei costi spe cie di fronte a masse documentarie di quest anno 2007 l acquisizione della riproduzione digitale su 6 CDRom dei sei grandi volumi degli Indici delle per gamene redatti da Pier Paolo Ginanni prima del 1745 da sempre indispensabili per la ricerca ed ora a disposizione degli studiosi su questo nuovo supporto Tra le funzioni istituzionali di un archivio ci sono altres quelle attinenti al materiale documentario esistente fuori dall archivio che per varie motiva zioni deve o potrebbe essere acquisito dall archivio medesimo In ci si ma nifesta la funzione di un archivio cosiddetto di concentrazione in quanto sito nel centro capoluogo o preminente di territor delimitati da precise ragio ni storiche
278. ome archivio storico individuata nell anno 1950 con alcuni margini di flessibilit dovuti alla necessit di rispettare il vincolo archivisti co dei documenti Consapevole della necessit di dotare l archivio diocesano di strumenti di accesso ai fondi in esso presenti nel 1992 mons Meluzzi affi da a chi scrive l incarico di redigere il primo inventario sommario dell archi vio diocesano ultimato nel 1994 edito nel 1998 2 Uno dei suoi pi importanti progetti di recupero riguarda l archivio del l abbazia benedettina imolese di Santa Maria in Regola trasferito presso la Congregazione di Propaganda Fide tra il 1927 ed il 1945 Mons Meluzzi ot tiene di microfilmare integralmente tutte le carte dell archivio operazione ul timata nel 1981 Nel 1994 il progetto ha una ulteriore decisiva evoluzione quando mons Meluzzi con l appoggio di chi scrive decide di fare stampare tutti i fotogrammi dei microfilm in modo da ricostituire materialmente l ar chivio abbaziale nella sua articolazione originaria Nel gennaio 1995 l opera compiuta Circa 16 000 carte sono ordinate in 112 raccoglitori a fogli mobi li rispettando la sequenza delle unit archivistiche originali 2 Cfr ANDREA FERRI L Archivio Vescovile di Imola Il fascino discreto delle antiche car te Il Nuovo Diario Messaggero 10 dicembre 1994 p 36 Ib voce Archivio Diocesano di Imola in Guida degli Archivi diocesani d Italia III a cura d
279. omparsa Sulla stessa linea si colloca all incirca un secolo dopo un altro grande erudito della nostra dio cesi il canonico Luigi Balduzzi Nel 1881 pubblicando l opera Sugli Archivi di Bagnacavallo riguardo la Collegiata di San Michele Arcangelo rileva Se dal suo archivio quale oggi si dovesse argomentare l importanza di que sta chiesa sen dovrebbe fare certamente ben poco conto L archivio di fatto non presenta quasi nulla di alcuna entit e quasi nulla egualmente di alquan to vecchio E questo dicono essere avvenuto per un malaugurato incendio che tutto distrusse l Archivio Vescovile di Faenza nel quale erano state raccolte le carte degli Archivi delle singole chiese della Diocesi Questo ho sempre in teso dai vecchi del luogo e questo ho anche udito assai volte in Faenza sic 8 L opera pi importante di questa ricerca a tappeto senza dubbio G B MITTARELLI Ad scriptores rerum Italicarum cl Muratorii accessiones historicae Faventinae Venezia M Fenzio 1771 Per una descrizione complessiva del lavoro archivistico nel secolo XVIII si veda anche G RaBoTTI Vicende vecchie e recenti del Diplomatico faentino in Studi romagnoli XLI 1990 pp 75 111 9 Biblioteca Comunale di Faenza ms 97 X VII e ms 105 II X 20 Archivio Diocesano di Faenza Serie 26 reparto inventari Fusignano busta 24 A inven tario del 1768 segnato a matita T a cura dell arciprete A M Cricca 174
280. on CEI Ar Questi file possono essere copiati sui computer dell archivio e pertanto messi a disposi zione dell utenza interna possono essere copiati su CD Rom o DVD e ave re una distribuzione mirata anche in allegato alla tradizionale guida cartacea cos come essere pubblicati sui siti degli archivi stessi in modo da essere resi fruibili da una utenza pi generalizzata C Documents and Settings Bastiani Desktop CEIAr14beta12 standalone Win32 src html_output ascol Windows Internet Explorer l8j gt GO C Documents and SettingsiBastianiiDesktop CETAr 14beta12 standalone Win321srcihtmi_output ascoliindex html z 4X ah Pr We d c pocuments and SettingsiBastianiiDesktop CEIAr14 M A o Pona gt O strumenti Archivio Diocesano di Ascoli Piceno Fondo del Convento della Madonna Identificazione Contenuto e struttura Fruizione e accesso Scheda completa del Carmine di Ascoli Piceno Frati Carmelitani n dell Antica Osservanza OE Fondo della Confraternita del Sacro Scheda N 42 B Cuore di Ges di Ascoli Piceno L A Riordino 2005 Identificazione serie Consigli segreti e generali 1828 1856 2 Libro per uso del Frate Regolatore in cui sono registrati tutti i fratelli e le mensili estrazioni de medesimi per la Questua registro cartaceo mm 250X190X10 di carte Libro per uso del Frat e Regolatore in cui sono registrati tutti i fratelli e le mensili estrazioni de med
281. oniche amministrative e pastorali ela borate in ottemperanza al concilio tridentino e lievitano progressivamente fino a raggiungere la massima estensione nei secoli XVIII XIX Gli archivi ecclesiastici faentini vengono cos ad assumere un ruolo pi importante ed ar ticolato tanto che la loro gestione in primis del vescovile finisce con l essere regolamentata anche nelle delibere sinodali seguendo dinamiche comuni un po a tutte le diocesi Nelle costituzioni del nono sinodo Rossetti pubblica te nel 1676 il capitolo secondo della quinta parte interamente dedicato agli archivi Vi si contengono raccomandazioni ovvie e riscontrabili anche al trove ma qui preme ricordare l imposizione ex scripturis corrosis transump tum fiat forse si tratta di una precauzione di prassi ma non si vuole esclu dere che possa alludere ad un processo gi in fase avanzata di deperimento fi sico della documentazione pi antica In ogni caso nulla sappiamo sulla ge stione dell Archivio per tutto il XVII secolo Nelle costituzioni emanate nel 1748 dal vescovo Antonio Cantoni il capitolo secondo della terza parte de dicato agli archivi In esse viene largamente ripreso il dettame del sinodo Rossetti ma ci che pi interessa la frase introduttiva che recita In Epi scopale Archivium quod nos superioribus annis erigendum curavimus Tale attivismo in questo periodo storico pare ispirarsi quanto meno nei prin cipi generali
282. onsultazione risulta semplice per l ordinamento prima alfa betico per parrocchia poi per la suddivisione all interno di ogni singola par rocchia in fascicoli ognuno con la nomina di un parroco I fascicoli interni sono per lo pi suddivisi alfabeticamente I limiti del predetto lavoro e il modo di conservazione dei documenti non permettono di datare con esattezza la documentazione che comunque copre l arco cronologico dal sec XVI ad oggi Inventari delle chiese filze 3 secc XIX XX Affari ecclesiastici filze 13 sec XIX 60 d Seminari Non esiste una serie specifica relativa ai seminari in archivio vescovile Esistono delle buste che trattano dei rapporti coi seminari diocesani vedi nel la VII sezione Varie al punto b Carte di varia natura e nella sezione V Istituzioni religiose esistenti nella diocesi al punto c Opere pie Si tenga presente che sono conservati i due archivi propri del seminario di Reggio e del seminario di Marola ora presso il seminario di Reggio Emi lia e Congregazione dei Casi filze 8 secc XVI XIX La Congregazione dei Casi nata in seguito al concilio di Trento altro non che una specie di corso d aggiornamento per sacerdoti tenuto sotto la sorveglianza del vicario foraneo La documentazione conservata in alcune buste in cui si trovano i vari casi trattati dalla congregazione durante gli incontri Anche i futuri sacer doti erano tenuti alla fre
283. ora la richie sta di riproduzione interessi interi fondi o serie di atti La fotocopiatura per messa col limiti imposti dalla natura del materiale archivistico e dalle esigen ze di conservazione del medesimo L affluenza degli studiosi nei quarantacinque anni dal 1962 al 2006 ha raggiunto le 18 854 presenze con una media annua di 418 97 Ma la frequen za andata aumentando nel tempo se nei primi dieci anni dalla riapertura 1962 1971 era di 294 presenze annue nel decennio 1981 1990 sal a 495 e nei primi sei anni dell attuale secolo XXI ha gi raggiunto la quota di 566 presenze annuali nell arco di undici mesi perch Archivio chiuso nel mese di agosto Il pubblico costituito per circa il 50 da docenti ricercatori e studenti universitari e per la restante parte da ricercatori locali di buon livello da in segnanti e da ecclesiastici pochi questi ultimi per la verita Le ricerche a fini storici e culturali rappresentano circa il 90 delle richieste di consultazione il rimanente di natura amministrativa Le ricerche storiche vertono in preva lenza sulla storia medievale e moderna con una consistente presenza anche per la storia contemporanea e per la storia dell arte gli argomenti di storia ec clesiastica e di storia locale in senso lato tendono sempre pi ad essere affron tati in una prospettiva allargata che richiede indagini pi estese ed approfon dite il che dal punto di vista dell Archivio
284. ordo istituzionale di orientare la concessione dei finanziamenti ai progetti che per seguissero i seguenti obiettivi riordinamento e inventariazione di fondi archivistici su cui non si era in tervenuti in precedenza prosecuzione e completamento dei lavori di riordinamento e inventaria zione censimento di archivi per la realizzazione di guide tematiche o settoria li restauro di fondi e o di documenti deteriorati 5 L IIP si configura come lo strumento di programmazione con il quale le Regioni concorda no con il governo centrale gli obiettivi i settori e le aree in cui effettuare gli interventi infra strutturali di interesse comune per lo sviluppo del territorio regionale 191 riproduzione digitale comprensiva della relativa schedatura di tipologie di fonti documentarie di particolare rilevanza fondi pergamenacei sta tuti visite pastorali ecc pubblicazione in siti web o a stampa di strumenti di ricerca archivistici revisione e informatizzazione di strumenti di ricerca archivistici gi esi stenti in formato cartaceo acquisto di archivi e di documenti di interesse locale o regionale com preso i relativi interventi di riordinamento inventariazione e riproduzio ne digitale acquisto di attrezzature specifiche ad es hardware e software per la ge stione e la fruizione del patrimonio archivistico Per l esecuzione dei progetti di inventariazione degli archivi e di reda zione degli st
285. orici dell Archivio Segreto Vaticano L Archivio Generale Arcivescovile ricominciava cos a funzionare in una prospettiva in cui l aspetto culturale acquistava una centralit mai avuta in precedenza L indirizzo culturale del card Svampa fu continuato dal suo successore il card Giacomo Della Chiesa poi papa Benedetto XV il qua le volle aprire al pubblico anche la Biblioteca Arcivescovile collocata in un locale attiguo all Archivio e in essa volle collocata come aveva divisato lo Svampa la ricca raccolta di libri e manoscritti che era appartenuta al Breven tani Purtroppo anche questa volta dopo alcuni anni di regolare funzionamen to sia l Archivio che la Biblioteca entrarono in crisi non essendosi prov veduto ad effettuare tempestivamente le opportune sostituzioni degli addetti quando questi venivano per varie cause a mancare n questi erano sempre all altezza dei compiti che avrebbero dovuto svolgere La ripresa di interesse verso l Archivio si ebbe dopo il riordinamento della Curia Arcivescovile di Bologna posto in atto nel 1925 dal card Giovan ni Battista Nasalli Rocca di Corneliano Mons Felice Gallinetti parroco di S 201 Giuliano in Bologna e allora Vicario Generale bella figura di sacerdote e di studioso che era stato artefice della riforma della Curia ebbe anche il merito di trovare per l Archivio l uomo adatto D Augusto Macchiavelli D Augusto Macchiavelli era nato a Monghidoro Bologna
286. originale o in copia Le ultime due filze contengono l archivio dell uf ficio ducale della Intendenza generale dei Beni camerali allodiali ed eccle 32 siastici Subeconomato di Finale per gli anni 1816 1832 con protocollo e fa scicoli segnati con lettere alfabetiche Del fondo esiste uno spoglio sommario compilato da mons Guido Vigarani Cancelleria XVI XX secolo filze 46 registri 400 ml 20 stanza 1 In questa sezione sono raccolti principalmente registri e protocolli riferiti a vari fondi dell Archivio segnaliamo di seguito alcuni tra i pi interessanti catasti dei benefici parrocchiali XVI secolo 1869 registri dei benefici par rocchiali dal 1653 al 1831 con lacune protocolli e repertori della Commis sione per i Beni ecclesiastici XIX secolo trattazioni con Roma XIX seco lo elenchi del clero dei confessori delle parrocchie dei concorsi ecc XVI XIX secolo registri dei matrimoni 1639 1702 indici delle licenze matri moniali 1607 91 1804 53 registri della Cancelleria 1645 1853 con alcu ne lacune per i primi anni del Settecento ai quali segue la serie del Protocol lo generale della Cancelleria 1854 1968 amministrazione economica della Cancelleria giornali di cassa 1843 1901 libri mastri 1790 1896 Un inven tario completo del fondo stato redatto da mons Guido Vigarani 1 quader no dattiloscritto Cappellanie laicali XIX sec filze 1 ml 0 2 stanza G Cartoline paesi e ch
287. oro Arcivescovile fu confiscato e sottoposto alle autorit giudiziarie civi li che erano subentrate nell esercizio di gran parte di quella giurisdizione ci vile e penale che in precedenza era stata di competenza del vescovo Dopo quasi tre anni di vacanza la cattedra episcopale bolognese ebbe nuovamente il suo titolare con la nomina del nuovo arcivescovo mons Car lo Oppizzoni che prese possesso per procura il 27 dicembre 1802 ed entr in citt il 21 gennaio 1803 Nato a Milano nel 1769 da nobile famiglia il nuo 197 vo giovane arcivescovo che Pio VI creo cardinale nel 1804 era bene accet to a Napoleone che lo ebbe in gran considerazione fino a nominarlo nel 1808 senatore e membro del Consiglio del nuovo Regno d Italia Uscito da quel la classe nobiliare e di alta borghesia lombarda che era allora l avanguardia intellettuale e politica d Italia l Oppizzoni era uomo di acuta intelligenza di idee aperte e tolleranti di vasta cultura e di straordinarie capacit di organiz zazione e di governo Ma che queste qualita non avessero diminuito in lui la fermezza dei principii n ne avessero fatto un docile strumento ai voleri del despota francese fu dimostrato dal suo aperto rifiuto di approvare il divorzio e le nuove nozze del Bonaparte A causa di questo suo schierarsi apertamente dalla parte del Pontefice l Oppizzoni fu obbligato a lasciare la sede arcivescovile di Bologna ed a pati re esilio e carcere assieme agli
288. ovvide con molto buon senso stralciando la copiosa serie delle carte matrimonia li che costituiva una serie omogenea e poco consultata la quale ordinata in 1903 cartelle fu collocata in altra sede uno dei coretti della Metropolitana Acquistata in tal modo una disponibilit di spazio e la possibilit di effettua re i necessari riassetti nella disposizione del materiale archivistico D Mac chiavelli pot iniziare il lavoro di riordinamento che si estese ad alcuni dei principali fondi e che risulta da due copiosi volumi manoscritti di inventario un terzo volume fu da lui iniziato e lasciato incompiuto al momento della sua scomparsa Naturalmente era impossibile che l opera del benemerito ed in stancabile archivista potesse giungere ad ordinare tutti i fondi archivistici che ne avevano necessit perch ci superava le possibilit e 1 tempi di un uma na esistenza tuttavia all epoca della sua morte D Macchiavelli aveva rior dinato e inventariato circa la met della complessiva massa documentaria di cui l Archivio si componeva ed inoltre aveva effettuato le ricerche che pe riodicamente gli erano commesse per necessit della Curia ed aveva assicu rato l accessibilita dei documenti agli studiosi che allora erano per la verit in numero assai limitato 202 L opera di D Macchiavelli condotta all insegna di un criterio pratico e preciso quale poteva possedere un uomo che era un profondo conoscito re della storia
289. petizioni e richieste di grazie e privilegi pareri corrispon denza con gli stessi uffici interni della curia disposizioni economiche e diffi colt finanziarie contatti con vescovi di altre diocesi etc etc Come si pu notare la serie rispecchia tutta l attivit amministrativa sa cramentale e liturgica politica e diplomatica dell episcopato reggiano met tendone in luce l attivit quotidiana Si tenga presente infine che la serie pu essere largamente ampliata con il relativo carteggio che spesso va a completare il panorama dei singoli avve nimenti Parte di questo carteggio si trova alla sez VII varie b carte di varia na tura Fondo Spreafico b Lettere ricorsi e affari diversi filze 36 secc XVI XX Serie miscellanea costituita da lettere e documenti che hanno come de stinatario diretto il vescovo o il vicario generale come interposta persona per arrivare al vescovo Il contenuto dei documenti prevalentemente di natura pastorale ma non mancano questioni diverse che trattano degli argomenti pi disparati si tratta della diocesi di Reggio ma anche delle diocesi vicine non mancano let tere riguardanti l amministrazione ducale estense per questioni che ricadono sotto la giurisdizione del vescovo I mittenti possono essere laici parrocchia ni sacerdoti vicari foranei o altri Spesso le lettere sono redatte in modo confidenziale e si nota che non viene seguito un rigido schema diplomatistico In calc
290. petto pi puramente tecnologico e in formatico del progetto Dall avvio dell iniziativa ad oggi sono stati effettuati molteplici interventi di aggiornamento e ottimizzazione del software CEI Ar in distribuzione la versione 1 4 del software dove oltre alle normali opera zioni di manutenzione e migliorie dello strumento sono stati sviluppati alcu ni moduli nuovi In particolare CEI Ar versione 1 4 prevede in aggiunta alle funzioni gi conosciute 3 F M D AGNELLI A Di SANTE M T Rizzo Il progetto informatizzato di riordino e in ventariazione degli archivi ecclesiastici proposto dall Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici in Cum tamquam veri Gli archivi conventuali degli ordini maschili Atti dei Convegni di Spezzano 16 settembre 2005 e di Ravenna 30 settembre 2005 a cura di E ANGIOLINI Modena 2006 pp 105 121 116 1 2 3 4 l esportazione verso SIUSA ossia la possibilit di esportare la banca dati in formato XML in modo da poterla riversare in SIUSA secondo un trac ciato di corrispondenze condiviso con la Direzione Generale Archivi del MiBAC L operazione piuttosto agevole poich il software opera auto maticamente l esportazione del data base previa verifica automatica del la validit delle schede nel rispetto delle obbligatoriet previste La ve rifica restituisce in un file le anomalie riscontrate perch si possano cor reggere prima di procedere ad una nuova es
291. poglio completo e gli indici compi lati da mons Guido Vigarani 4 quaderni dattiloscritti Amministrazione CABE Commissione Amministrativa per i Beni Ec clesiastici 1967 1987 filze 34 ml 4 stanze A E La Commissione Amministrativa per i Beni Ecclesiastici istituita nel 1967 per volont del vescovo Giuseppe Amici fu il primo esperimento praticato in Ita lia di gestione centralizzata del patrimonio dei singoli benefici o prebende incamerati dalla Curia e ridistribuiti in modo egualitario tra le parrocchie Amministrazione UBE Ufficio Beni Ecclesiastici 1929 1987 filze 186 ml 30 stanza A L Ufficio dei Beni ecclesiastici 1929 1987 si occupava del rilascio delle au torizzazioni per atti di amministrazione straordinaria da parte degli enti eccle siastici della diocesi Sono inseriti in questo fondo i fascicoli riguardanti la consegna del patrimonio alla Commissione amministrativa centrale CABE tale consegna fu attuata nella maggior parte dei casi tra il 1967 e il 1968 Un indice dattiloscritto di mons Guido Vigarani 4 quaderni segnala i fascicoli che possono interessare la storia delle parrocchie e degli edifici trascurando quelli di interesse esclusivamente amministrativo Amministrazione Ufficio Cassa dalla met del XX secolo contenitori vari ml 8 stanze A D 1 31 Atti beneficiali 1671 1984 filze 230 ml 18 6 stanza G Sono divisi in serie diverse a seconda del periodo Acta beneficialia
292. portazione l implementazione del software nel rispetto dal tracciato di scambio CEI Ar verso SIUSA con la nuova tipologia di scheda Complesso di fondi Il fondo archivistico infatti che resta il principale oggetto della descrizione pu essere legato ad altri fondi andando a formare un complesso di fondi sia per motivi legati alla storia conservativa di lungo periodo che a causa di affinit produttiva di contesto Non si deve confondere tuttavia la vici nanza fisica di pi fondi nel qual caso si tratta di mera conservazione il confronto delle rappresentazioni ad albero di tipo logico una nuova funzionalit del software a supporto del lavoro di ricostruzione dell or dinamento originario di un fondo Come noto un fondo archivistico pu avere avuto nel tempo ordinamenti successivi e diversi da quello origi nario ma che tuttavia pu essere utile ricostruire anche solo virtualmen te Pertanto CEI Ar attraverso l utilizzo della scheda rappresentazio ne pu correttamente collocare i fondi secondo l ordinamento origina rio ma allo stesso tempo pu restituire le diverse rappresentazioni fatte nel tempo di quegli stessi fondi La nuova funzionalit chiamata Con fronta struttura alberi consente di visualizzare contemporaneamente e di confrontare in una finestra organizzata verticalmente in due parti le varie rappresentazioni di un medesimo fondo oppure rappresentazioni di fondi diversi La visualizzaz
293. quali incendi infiltra zioni di umidit e aggressione di parassiti danneggiamenti bellici incuria risaputo che 1 diocesani siano caratterizzati da una struttura particolarmente standardizzata in virt della relativa omogeneit delle competenze degli uf fici che hanno contribuito a formarli ma questa peculiarit pare solo parzial mente utile nel caso nostro a causa delle specificit di ogni contesto diocesa no Il riordino archivistico non mai operazione fine a se stessa ma presup pone sempre una volont un atto un qualcosa che si vuole fare sull archivio e nel diocesano faentino quello che genericamente si definisce riordino ed in ventario sar in realt una vera e propria operazione di riscoperta dell archi vio stesso Oltre ad affrontare questa grave problematicit nuovi compiti attendo no l Archivio Diocesano A partire dalla curia stessa dove si tratta non solo di accogliere i prossimi versamenti degli uffici tradizionali ma pure di pre vedere l arrivo dei fondi da quegli enti sorti nel contesto successivo al nuo vo codice di diritto canonico e all attuale ordinamento civilistico degli enti M Mazzorti L Archivio Diocesano di Modigliana in Problemi di conoscenza e di inte grazione gli archivi delle diocesi aggregate decentrate e soppresse Atti del Convegno di Spezzano 4 settembre 2002 e di Ravenna 5 ottobre 2002 a cura di E ANGIOLINI Modena 2003 pp 277 284 179 religiosi quali l
294. quenza periodica di questa congregazione che trat tava di volta in volta di casi problematici o situazioni particolari istruendo 1 partecipanti sul comportamento da tenere e sulla base dottrinale di riferimen to L attestato della partecipazione alla Congregazione dei Casi era reso ob bligatorio in sede di ordinazione sacerdotale dall iter scolastico dei futuri sa cerdoti La serie molto esigua si compone di piccoli fascicoli ordinati cronolo gicamente f Atti delle Sacre Congregazioni filze 6 secc XVI XIX Sezione IV Attivit sacramentale e liturgica a Battezzati regg 264 secc XV XX La serie dei battezzati da considerarsi in realt un archivio aggregato Si tratta infatti dell archivio della chiesa di San Giovanni Battista o battiste ro di Reggio Emilia Esistono altres altre 14 buste facenti parte dell archivio del Battistero 61 Tutti coloro che facevano parte di una comunita parrocchiale esistente all interno della cerchia della mura urbane dovevano essere battezzati in Bat tistero Tutte le chiese del centro storico con giurisdizione anche nei sobbor ghi della citt infatti non avevano fonte battesimale e non l hanno avuto fino alla prima met del XX sec Di conseguenza tutti i battezzandi erano portati in battistero fin dall an tichit In Italia prima dell istituzione dello Stato Civile le uniche fonti di in formazione sulle nascite matrimoni e morti sono conserv
295. r i p 133 EMANUELE TEDESCHI L esperienza CEIAr nell Archivio diocesano di Ascoli Piceno p 139 Atti della giornata di studi di Ravenna CLAUDIO RIVA L Archivio diocesano di Cesena ua p 149 Marco Mazzotti Alcune considerazioni sull Archivio diocesano di Faenza Modielolii o la iaplai p 169 GIUSEPPE RABOTTI L Archivio arcivescovile di Ravenna dagli anni Ottanta ad oggi p 181 DoMENICA PORCARO MASSAFRA Un sistema informativo locale per la fruizione degli archivi diocesani l esperienza pugliese i p 189 MARIO FANTI L Archivio generale arcivescovile di Bologna quarantacinque anni dalla riapertura 1962 2006 i p 197 ANDREA FERRI L Archivio diocesano di Imola nel trentesimo anniversario della sua istituzione 1978 2008 iiii p 211 Don ALDO AMATI L Archivio diocesano SRL p 223 ANGELO TURCHINI L archivio storico diocesano Alcuni problemi attuali p 227 1 2 3 4 5 6 7 8 9 ATTI DEI CONVEGNI DEL CENTRO STUDI NAZIONALE SUGLI ARCHIVI ECCLESIASTICI DI FIORANO E RAVENNA Gli archivi parrocchiali organizzazione gestione fruizione e ricerca storica Atti dei convegni di Fiorano Modenese 4 settembre 1996 e di Ravenna 5 ottobre 1996 a cura di E ANGIoLINI Modena 1997 L amministrazione archivistica e gli archivi parrocchiali Atti del con vegno di Spezzano
296. r subito che per evidenti ragioni di praticit si contravverr qui al galateo accademico che vuole che presentazioni prolusioni bilanci e con clusioni siano una specie di elenco telefonico e si eviteranno quindi molti riferimenti individuali nessuno si sentir offeso per questo e poi l autore do vrebbe allora prendersela anche con se stesso visto che si ritrova negli atti per almeno cinque volte perci si dir soltanto che il primo convegno fu una bel la carrellata di esperienze stimolanti ma che da subito fu chiaro che gli archivi parrocchiali erano una tipologia di archivi che sollecitava numerose altre do mande e cos prima ancora di aver concluso il primo convegno la nascita del Centro studi sugli archivi parrocchiali era realt grazie alla prima apposi ta convenzione e si misero in cantiere diversi altri convegni specifici L incontro immediatamente seguente si tenne sul tema dei rapporti tra L amministrazione archivistica e gli archivi parrocchiali e in esso si inco minciarono a leggere tra le righe anche 1 veri grandi problemi come la cri si nelle vocazioni e l abbandono di molte case parrocchiali e quindi la vexa ta quaestio della scelta tra la conservazione degli archivi parrocchiali in loco e la loro concentrazione presso altri archivi ma anche la realt della diffici le accessibilit degli stessi archivi parrocchiali e a volte con i contributi di testimoni al di sopra di ogni so
297. rchivi diocesani dell Emilia Romagna Nessun archivio infatti accede direttamente all intranet nonostante tutte le Diocesi della Regione siano accreditate nella rete interna con token o smar tcard l accesso per riservato all Ordinario Diocesano all incaricato dio cesano per i beni culturali all economo o all ufficio informatico Una pi radicata diffusione di questo strumento negli archivi agevole rebbe la proposta di nuovi servizi come la formazione a distanza l invio fa cilitato dei dati realizzati con CEI Ar la teleassistenza la video conferen za In generale la poco consistente adesione degli archivi diocesani italia ni alla rete intranet ha suggerito all UNBCE di offrire qualche strumento di formazione in pi privilegiando la registrazione di brevissimi corsi dedicati a specifici moduli applicativi del software da trasmettere tramite CD Rom pi che attivare vere e proprie sessioni di e learning Questi moduli che per iniziare riguarderanno la creazione della scheda fondo la gestione delle aggregazioni logiche fino alla creazione delle sche de unit verranno distribuiti unitamente alla versione 1 4 del software CEI Ar e comunque messi a disposizione degli archivisti impegnati nel progetto ecclesiastico Naturalmente risulta evidente che l e learning avrebbe garan tito necessit di formazione pi ampie e dettagliate avrebbe offerto la possi bilit di incrementare costantemente nel tempo i moduli
298. rchivio diocesano di Rimini presentato da don Aldo Amati prefetto della Biblioteca diocesana di Rimini recentemente siste mata insieme all archivio in una nuova e funzionale sede Anche la giornata ravennate stata arricchita da un contributo esterno recato da Domenica Porcaro Massafra gi Soprintendente archivistico per la Puglia e do cente dell Universit di Bari che ha portato l esperienza svolta nella sua regione per la realizzazione di un sistema informativo locale per la fruizione degli archivi dio cesani Esperienza esemplare non solo sotto il profilo scientifico ma anche organiz zativo con particolare riferimento alla capacit di mobilitare risorse a favore di un cantiere che oltre ad accrescere la conoscenza degli archivi ha consentito limpie go di numerose qualificate professionalit Per la presidenza delle sessioni in cui si articolato il convegno doveroso ringraziare i professori Elio Tavilla gi citato tra i relatori Gianvittorio Signorot to dell Universit degli Studi di Modena e Reggio Emilia Giuseppe Rabotti Presi dente della Societ di Studi Ravennati e Angelo Turchini dell Universit degli Stu di di Bologna che ha tenuto anche le conclusioni Cos come doveroso ringrazia re per la presenza e i saluti recati ai convegnisti l assessore alle Politiche cultura li del Comune di Fiorano Modenese Maria Paola Bonilauri 1 Assessore alla cultura della Provincia di Mo
299. rchivistica ec clesiastica sul piano innanzitutto ancora della mera disponibilit all apertu ra alla consultazione alla condivisione di questo patrimonio se gli archivi non vengono tenuti ordinati o fatti riordinare se sono disordinati se non vengono inventariati e non vengono fatti consultare se vengono tenuti chiusi adesso perch arrivino integri ad un non meglio precisato radioso futuro col timore che nel presente si dissipino e certo che l archivio pu dissiparsi con una consultazione dissennata e senza controllo ma si deve ricorrere al lavoro dell archivista per evitare questo rischio mettendo lo stesso archivista in con dizione di avere le risorse per evitarlo se insomma gli archivi come gli edi fici non sono non soltanto edificati ma anche mantenuti beh allora gli archi vi rischiano di finire come Bendic l amato cane del principe di Salina ne Z Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che impagliato per bene ar riva integro dal 1860 fino al 1910 quando tutto in un momento ci si accorge che questo cane diventato veramente troppo tarlato e polveroso mentre invece diventato un simulacro del passato che esala una nebbia di malesse re e quindi vola fuori dalla finestra per trovare infine pace soltanto in un mucchietto di polvere livida Un altra voce di bilancio si pu poi trarre segnalando come pure sul pia no dell euristica della metodica di tutto il complesso delle
300. rchivistiche pi antiche Bullarium Diplomatico del Capitolo della Cattedrale con documentazione risalente al sec IX i fondi presentano abbondante documentazione solo a partire dal sec XVI gt Si deve all attuale direttore don Elio Nevigari la ricostituzione di importanti serie archi vistiche del fondo della Curia Vescovile in particolare le serie Bullarium Congregazioni 139 Dopo il Giubileo del 2000 l Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali del la Diocesi decise di affidare ad uno staff composto da personale qualifica to il riordino e l inventariazione dei fondi dell Archivio al fine di predispor re mezzi di corredo che garantissero una adeguata conservazione delle carte e una valorizzazione delle stesse anche a fini pastorali in tale contesto che viene a inserirsi la sperimentazione del software CEIAr Nel marzo 2007 la Diocesi ascolana ha infatti aderito alla fase di sperimentazione del citato ap plicativo informatico insieme ad altre realt diocesane italiane al fine di ve rificarne la corretta funzionalit e suggerire eventuali migliorie prima del ri lascio della versione definitiva Tale fase sperimentale allargata a pi sogget ti aveva altres lo scopo di esaminare pur nella diversit tipologica delle sin gole sperimentazioni la rispondenza dell applicativo a supportare le attivit di descrizione del materiale archivistico di natura storica in modo unitario e condiviso senza tuttavia appiattirne
301. re l introduzione di padre Vincen zo Monachino al I volume della Guida agli Archivi diocesani cit pp 11 32 28 pitolo dei canonici laddove per il periodo precedente era normale la commi stione tra le due istituzioni Prima di presentare un elenco sommario dei fondi conservati nell Archi vio della Curia di Modena resta da precisare che esso collocato al piano su periore del Palazzo arcivescovile dove hanno sede anche l appartamento no bile del vescovo e gli uffici moderni della Curia recentemente l apertura di nuovi locali nel sottotetto dello stesso palazzo ha permesso una migliore con servazione della massa documentaria ma i problemi di spazio rimangono al momento quelli pi gravi e pi urgenti da affrontare per una ottimale fruizio ne dell Archivio Archivio della Curia arcivescovile di Modena Elenco dei fondi Un contributo fondamentale all ordinamento e alla sistemazione dell Ar chivio della Curia di Modena venne dato negli anni Settanta e Ottanta del No vecento dall allora responsabile mons Ferruccio Richeldi 1909 1989 Av valendosi dell aiuto di suor Celina Ghidoni paziente ed elegante amanuense egli cur tra l altro l allestimento di centinaia di filze uniformi nelle indica zioni sul dorso in esse vennero sistemati alcuni dei fondi dell Archivio tra cui Atti beneficiali Rogiti vari Foro ecclesiastico Ordinazioni mentre per altri si prefer opportunamente conser
302. rebbe pensare all esistenza di un antico archivio vescovile che avrebbe forse contenuto il materiale pergamenaceo in questione diverso da quello capitolare Un antica riunione della documentazione vescovile al ma teriale dell Archivio Capitolare potrebbe essere avvenuta in epoca medieva le La documentazione sicuramente riferibile al governo religioso del ve scovo oggi parte dell Archivio Capitolare sarebbe un indizio dell esistenza in tempi antichi di un archivio del vescovo distinto dall Archivio del Ca pitolo cattedrale La congettura basata su fragile indizio andrebbe verificata da meti colosa indagine ticulari operae efficacis S Caroli Borromaei necnon Benedicti PP XIII in Periodica de re morali canonica liturgica 48 1959 115 182 49 1960 204 236 108 IIT Operazioni di rilievo negli archivi diocesani 1996 2008 Inventariazione Per l inventariazione degli archivi vengono seguiti i criteri della tradizio ne archivistica e quelli della tecnica applicata Ci si adoperati nel reperire fondi e ottenere collaborazioni per il lavoro corrente di ordinamento e inventariazione del materiale documentario e per l immissione dei dati su supporto informatico Archivi Storici Diocesani Sede di Bobbio Nel 2005 sono stati prodotti gli inventari di consistenza approvati dal la Soprintendenza Archivistica per l Emilia Romagna del Vescovile e del Capitolare di Bobbio Gli opera
303. ricchito in apertura da un contributo di Elio Tavilla dell Uni versit degli Studi di Modena e Reggio Emilia che ha presentato il volume degli atti dell anno precedente dedicato agli archivi delle organizzazioni religiose femminili considerati dal punto di vista dello storico del diritto molto attento al tempo stesso agli aspetti sociali e culturali A seguire il contributo di Enrico Angiolini sulla de cennale attivit editoriale del Centro di cui gi si detto Quindi le relazioni di mons Guido Vigarani affiancato dal giovane archivista dell Archivio Capitolare Lorenzo Pongiluppi sull archivio della curia di Modena Nonantola di mons Guido Agosti purtroppo scomparso nel dicembre scorso po chi giorni dopo avermi inviato un breve testo estrema testimonianza della sua pas sione per gli archivi coadiuvato dal giovane Milo Spaggiari autore di un ampia de scrizione dell archivio diocesano di Reggio Emilia oggetto della sua tesi di laurea di Andrea Beltrami cancelliere e archivista della curia vescovile di Carpi profon do conoscitore delle carte affidate alle sue cure Il panorama degli archivi dell Emi lia occidentale completato da don Alfredo Bianchi responsabile dell Ufficio Beni culturali della Diocesi di Parma don Amos Aimi responsabile dell archivio dioce sano di Fidenza e don Angiolino Bulla responsabile dell archivio diocesano di Pia cenza Bobbio Al Castello di Spezzano sono intervenu
304. ricerche documentarie del can Luigi Bre ventani 1846 1906 uno dei maggiori eruditi che Bologna abbia mai avuto in materia di studi storici locali apparve chiaro quanto la ricerca storica e il suo strumento Archivio fossero importanti sia per le questioni attuali sia sotto il profilo pi latamente culturale e politico ai fini dell immagine e del l azione della Chiesa Il cardinale Svampa spirito illuminato ed aperto alle esigenze culturali volle ridare all Archivio Generale Arcivescovile la sua piena funzionalit che dopo la morte dell Oppizzoni lasciava molto a desiderare Cos con suo de creto del 29 gennaio 1899 dopo aver nominato il Breventani sopraintendente generale all Archivio ne richiamava in vigore la pianta organica del persona le composta di tre persone un archivista un aggiunto e un bidello ne stabi liva l orario di apertura al pubblico e quant altro era necessario perch I Ar chivio potesse prendere degnamente posto fra le istituzioni culturali della cit t significativo che il Cardinale richiamasse espressamente quali moventi del suo decreto non solo l interesse dell interno servizio degli uffici di que sta Curia ma anche la sua intenzione di favorire quant da Noi le ricerche degli studiosi ora pi che mai aumentate e di seguire i sapientissimi esem pi del Sommo Pontefice Leone XIII che come noto aveva aperto agli stu diosi di tutto il mondo i tesori st
305. rio ma costituisca anche un impresa che non mancherebbe di donare intima soddisfazione a chiunque voglia parteciparvi Attualmente l Archivio di cui responsabile don Giuseppe Dal Pozzo osserva un regolare anche se limitato orario di apertura e svolge una costan te attivit di supporto agli studiosi in ottemperanza alle normative canoniche alle direttive della Conferenza Episcopale Italiana in materia di beni culturali e ai requisiti di tutela dei dati personali 180 GIUSEPPE RABOTTI LP Archivio arcivescovile di Ravenna dagli anni Ottanta ad oggi Sull Archivio Arcivescovile di Ravenna ho tenuto di recente una re lazione al seminario di studi La Memoria di Ravenna Vogliamo perder la promosso presso il Dipartimento di Storia e Metodi per la Conservazio ne dei Beni Culturali di Ravenna dal prof Angelo Turchini Come il 14 mag gio scorso anche in questa sede devo ricollegarmi idealmente alla mia comu nicazione sull Archivio arcivescovile del 1993 tenuta a Napoli al convegno dell Associazione Archivisti Ecclesiastici che riapriva un discorso storico sospeso da molto troppo tempo e alla apertura al pubblico dell Archivio iniziata nel 1992 Altri elementi che contrassegnano questo nuovo ciclo della storia dell Archivio sono stati la ricognizione generale della documentazio ne esistente avviata sino dal 1985 e mai prima effettuata e quindi il tra sferimento dell Archivio nel 1991 dal
306. riorato di Bondeno e Nonantola Si tenga presente che inserire una documentazione archivistica nata sen za un ordine precostituito in una griglia di voci che si propone di rappresen tarla costituisce sempre una forzatura che impone in molti casi compromes si arbitrari A causa della grande quantit di documenti riscontrati e delle loro anti chit ho ritenuto opportuno affiancare ai processi criminali anche quelli civi li che nel titolario di riferimento non erano specificati 51 Inventario sommario Sezione I Diplomatico Pergamene 100 c a secc IX XIX Il diplomatico dell archivio vescovile non contiene solo ed esclusiva mente atti di autorit pubbliche tanto laiche che ecclesiastiche ma vi si trova no anche atti di natura privata rogati da notai che svolgevano la loro funzione di pubblica autorit in possesso di publica fides Il fondo in questione non si costituito artificialmente come accaduto nel corso del XIX e XX sec negli archivi di Stato riunendo in un unico fondo tutte le pergamene depositate nei vari fondi di un archivio in questo caso noi troviamo una raccolta di documenti pergamenacei costituitasi naturalmente durante l esplicazione delle finalit preposte dall apparato curiale reggiano Le pergamene sono state parzialmente studiate e pubblicate nella loro parte pi antica da Girolamo Tiraboschi nella Biblioteca Modenese Codice Diplo matico Modena 1790 e interamente trascritte f
307. ritto canonico promulgato da papa Giovanni Paolo II nel 1983 prevede la costituzione di un archivio stori Kalendarium S Ecclesiae Imolensis eiusque Dioecesis anni MCMXXIII Excellentissimo et Reverendissimo DD Fr Paulino Tribbioli eiusdem Ecclesiae episcopo ac Reverendissi mis DD Canonicis et Capitulo Ioannes Carlotti a S Caeremon D D D Sublaci Typis Pro to Coenobii 1933 pp 108 109 Kalendarium S Ecclesiae Imolensis eiusque Dioecesis anni MCMXXXVI Excellentissimo et Reverendissimo DD Fr Paulino Tribbioli eiusdem Eccle siae episcopo ac Reverendissimis DD Canonicis et Capitulo Ioannes Carlotti a S Caere mon D D D Sublaci Typis Proto Coenobii 1935 pp 110 111 Kalendarium S Ecclesiae Imolensis eiusque Dioecesis anni MCMXLII Excellentissimo et Reverendissimo Fr Pauli no Tribbioli eiusdem Ecclesiae episcopo ac Reverendissimis DD Canonicis et Capitulo Ro bertus Rossi a S Caeremon D D D Sublaci Typis Proto Coenobii 1941 p 108 Annua rio della Diocesi di Imola Anno 1949 s l s e 1949 p 7 Annuario della Diocesi di Imo la Anno 1953 Pinerolo Tip G Alzani 1953 p 5 Annuario della Diocesi di Imola Anno 1957 Pinerolo Tipografia Alzani 1957 p 8 Annuario della Diocesi di Imola per l anno 1961 Imola Coop Galeati 1961 p 19 Annuario della Diocesi di Imola per l anno 1965 Imola Coop Galeati 1965 p 20 Annuario della Diocesi di Imola per l anno 1971 Imola Coop Galeati 1971 p 9 8
308. rity Alle funzionalit dirette alla ricerca CEI Ar on line prevede la pro filazione degli utenti suddivisi in amministratore UNBCE e collaboratori utente abilitato gli archivi stessi e utente generico che avr visibili t parziale delle descrizioni 5 Intervento precedente 126 Un aspetto di notevole interesse per CEI Ar on line sara la gestione del la sala studi dell archivio pensata sia lato amministratore che lato utente e configurata in modo estremamente amichevole e personalizzabile in modo da favorire il sentimento di appartenenza dell utenza ecclesiastica ad una pro gettualit comune Uno degli aspetti pi interessanti della consultazione di CEI Ar on line sar la gestione della sala di studio particolarmente individuata per risponde re alle esigenze dell archivio affinch possano erogarsi i servizi necessari ma anche degli studiosi che vedranno OPAC come strumento duttile con uno spazio di lavoro personalizzato perch risponda in modo puntuale alle pro prie esigenze Parallelamente l Ufficio Nazionale non sta sottovalutando la potenziali t della pubblicazione su uno strumento di consultazione nazionale che offra servizi nello specifico settore ma che accresca le potenzialit informative nel la possibilit di consultazione trasversale tra i diversi settori coordinati dal PUNBCE per il censimento del patrimonio ecclesiastico e diocesano in spe cial modo o
309. rli Strazzi giornali cadastri 1657 1686 9 regg Vacchetta della posta 1664 1665 1 reg Fatture 1669 1686 2 regg Vacchetta della riscossione 1678 1689 1 reg Spezieria Periani Cadastro strazzo 1673 1690 2 regg Beni Ridolfi Giornale lavoratori mastro 1699 1720 3 regg Teresa Martinelli Albizzi Pagamenti 1679 1705 1 reg Entrate 1690 1701 1 reg Ricevute 1695 1700 1 reg Lite 1704 1707 1 reg Famiglia Albizzi Ricordi 1713 1715 1 reg Ricevute 1714 1716 2 regg Strazzo 1714 1716 2 regg Rimanenze 1714 1715 1 reg 166 Inventario beni 1714 1715 1 reg Bestiame 1714 1717 2 regg Entrate 1715 1716 1 reg Lavoratori 1715 1716 1 reg Mastro 1728 1731 2 regg Elena Martinelli Albizzi Eredit 1737 1751 1 b Faccini Laudemi 1721 1792 1 reg Lancetti Eredit 1601 1615 2 fascc D Arcano Revisione amministrazione 1791 1793 reg Fratelli Rubboli Amministrazione 1795 1799 1 reg Eredit Angelini Entrata uscita 1730 1732 1 reg Famiglia Righi Entrata uscita 1742 1743 1 reg Mastro 1742 1743 1 reg Stato della casa 1782 1 reg Beni fidecommissari 1789 1790 1 reg Economato 1789 1797 1 reg Burioli Entrata uscita 1795 1804 1 reg Roverella Censi 1646 1695 1 reg Eredit Giovanni Guerra Amministrazione 1834 1836 1 reg Recapiti 1834 1836 3 bb Cantoni Ammini
310. rmale che nel 1792 da poco vescovo di Modena Tibur zio Cortese richiese con insistenza a tutti 1 parroci della diocesi inoltre una serie di altri documenti vari inviati dai parroci alla Curia vescovile precedenti e seguenti a quella data lettere inventari piante richieste ecc Parrocchie soppresse XVI XX secolo filze 120 registri 160 ml 17 5 stanza 4 Questo fondo raccoglie i registri canonici delle parrocchie soppresse tra il 1768 e il 1774 elencati in un indice dattiloscritto di mons Guido Vigarani nonch di recente deposito la sezione pi antica dell archivio della Parroc chia modenese di S Domenico soppressa nel 1998 Patrimoni ecclesiastici XVII XIX secolo filze 8 ml 2 2 stanza G Una serie sistematica di attestazioni di patrimonio degli ecclesiastici destina ti all ordinazione copre il periodo dal 1825 al 1853 dopo quell anno la docu mentazione confluisce nei fascicoli del cosiddetto Stato del clero una filza aggiuntiva raccoglie una serie di attestazioni di patrimonio del primo quarto dell Ottocento oltre a qualcuna sparsa del XVII e XVIII secolo Recapiti della Congregazione sopra gli affari ecclesiastici prima met del XIX secolo filze 2 ml 0 5 stanza G Recapiti del Registro rescritti 1804 1853 filze 24 ml 5 5 stanza G Sono raccolti in ordine cronologico gli atti emanati dalla Cancelleria vescovi le licenze abilitazioni approvazioni privilegi ecc insieme alla docu
311. ro di San Giovan ni Battista in Forlimpopoli Inventario a quello della Congregazione imole se delle Piccole Suore di Santa Teresa di cui scrive Andrea Ferri L archivio generalizio della Congregazione delle Piccole Suore di Santa Teresa di Ges Bambino di Imola sino alle 850 unit archivistiche del settentesco Istituto delle Suore Francescane Missionarie di Assisi le cui vicende sono descritte da suor Lucia Nespoli e Cristina Roccaforte Dalle Terziarie del Giglio al l Istituto Suore Francescane Missionarie di Assisi un percorso storico ar chivistico dall Assisi del 700 ad oggi Eppure malgrado tutto il lavoro svolto e in questo volume esemplarmen te documentato resta qualcosa di non detto forse di non dicibile a cui non sempre l archivista e lo storico sanno essere sensibili e che pure chiede rispet to e attenzione Quel secolare riserbo che ha accompagnato il destino di gene razioni di donne avviate alla vita monastica ci chiede che quel riserbo venga accolto che il silenzio in cui esso si sostanzia possa essere compreso anche da chi delle carte del passato ha fatto l oggetto della sua professione e della sua passione Ce lo confessa Claudia Baldini con la dovuta discrezione sugli ar chivi di molti monasteri regner ancora il silenzio il mistero dal momento che le monache hanno timore che notizie riservate vengano portate all esterno della loro comunit Facciamo in modo che il nostro lavoro di studiosi tro
312. rtura della Sala di studio ha avuto termine il lunghissimo periodo di una conservazione attenta ma in larga misura forzatamente passiva e ha avuto principio una sorta di gara contro il tempo per dare all Archivio la sistema zione logistica confacente insieme con gli strumenti conoscitivi per render lo esplorabile La sistemazione logistica richiede che l Archivio disponga di locali di deposito capaci a ricevere nuove accessioni per un congruo periodo di anni a venire Inoltre sono necessari locali ove sistemare posizioni di lavoro e attrez zature che oggi non hanno ancora accoglienza e devono convivere con altre funzioni in modo poco idoneo come ad es la Sala di studio collocata in una sala di deposito di materiale archivistico che accoglie altres la segreteria e gli addetti a lavori d istituto Da tre anni l arcivescovo mons Giuseppe Verucchi ha avviato un pro getto edilizio che utilizzando in parte un fabbricato di propriet della Diocesi da ristrutturare e in parte un edificio di nuova costruzione dar una soluzio ne unitaria sia all Archivio Storico sia alla istituenda Biblioteca Diocesana Di questo progetto di grande respiro e completamente innovativo per la ge stione del patrimonio documentario e librario della Diocesi ha trattato mons Giovanni Montanari nel seminario del maggio scorso Per la sua elaborazio 4 G RABOTTI Archivio diocesano di Ravenna Cervia in Guida degli archivi diocesani d Ita lia m
313. rumenti per la ricerca inventari guide censimenti era richie sto l impiego di programmi informatici impostati sugli standard internazio nali di descrizione archivistica Allo scopo di evitare inoltre che i finanziamenti fossero troppo parcel lizzati e si rivelassero insufficienti a conseguire risultati completi e di sicuro interesse generali erano considerati ammissibili alla graduatoria finale solo i progetti cui fosse assicurata da parte dei soggetti richiedenti la comparteci pazione di una quota non inferiore al 10 del costo complessivo del proget to importo che poteva variare secondo 1 limiti fissati dal Bando da un mini mo di centomila euro ad un massimo di quattrocentomila Per la positiva valutazione dei progetti infine si richiedeva la conformi t secondo punteggi predeterminati ad uno o pi dei seguenti criteri per la costituzione del sistema archivistico si valutava l utilizzo di risor se finanziarie organizzative e tecnologiche gestite in forma cooperativa sistemica o di rete per l incremento dei processi di integrazione di beni servizi e attivit culturali si valutava l idoneit del progetto a promuovere la fruizione on line di servizi culturali diversi archivi biblioteche e musei per la prosecuzione e il completamento degli interventi si valutavano i progetti che realizzati in proprio o con contributi statali regionali o di privati fossero stati correttamente eseguiti per le fasi pr
314. sa ta contenente registrazioni dal 1336 al 1342 e il Proventus Episcopatus Fa ventini costituito da diversi fascicoli con atti e pagamenti del sec XIV con servati entrambi nell Archivio Capitolare Recentemente sono stati ritro vati nell Archivio Arcivescovile di Ravenna frammenti di un registro di atti giudiziari del Vescovado faentino del 1303 3 Tale preziosissimo materiale che attende ancora la pubblicazione non solo contribuisce a meglio delineare la struttura amministrativa e le competenze della curia faentina agli inizi del XIV secolo ma altres pone la questione della confluenza di materiali episco pali faentini in altri istituti archivistici Finora si sempre ritenuto che tutti gli antichi documenti vescovili fossero andati persi ma il ritrovamento ravenna te insieme alla segnalazione di un altro frammento del XIV secolo acquista to da un privato sul mercato antiquario invita a riformulare tali conclusioni Un cenno a parte meritano le diverse decine di lacerti pergamenacei medieva li di provenienza libraria presenti in Archivio e che ripropongono l interroga tivo del perch a Faenza non si conservi neppure un codice anteriore al XIV L importanza di questa fonte fu riconosciuta per primo dal Lanzoni che lo scopr nel 1921 L edizione integrale si trova in codice di Lottieri della Tosa a cura di G LuccHEsi Faen za 1979 Si veda anche F Lanzoni Lottieri della Tosa Un vescovo di Dante e il suo c
315. scaffalature e dall altro si avviarono tentativi di presa di coscienza e di riscoperta della documentazione presente in Archivio anche sull onda di nuove tendenze storiografiche che iniziavano a sdogana re intere serie documentarie mai utilizzate per la ricerca documentaria Dalla fine degli anni Settanta cominci ad interessarsi dell Archivio mons Giulio Foschini che se ne occup fino al 1994 Egli pu considerarsi a tutti gli effetti il primo archivista nel senso di persona addetta all archivio diver sa dal cancelliere Il suo operato pare alquanto discutibile dal punto di vista prettamente archivistico soprattutto per quanto concerne l arbitraria manipo lazione dei fondi e ricostruzione delle serie avulsa da qualsiasi inquadramen to storico amministrativo degli uffici produttori e delle rispettive competen ze l identico trattamento riservato al materiale archivistico e a quello biblio grafico e la redazione di strumenti inventariali dattiloscritti spesso di un ec cessiva minuziosit ma sovente errati e senza alcun riferimento istituzionale tanto da risultare a volte inutili se non forvianti Con tali criteri sono stati re datti quelli che rimangono a tutt oggi gli unici strumenti di accesso all Archi 3 In quell occasione pare risalire il conferimento al macero di registri e carte ormai ridotte in poltiglia episodio che non pare essere stato l unico del genere 3 Ad esempio FERRETTI Codici me
316. scirono a fuggire in tempo salvando le 18 pergamene documentanti i diritti della Diocesi e i possedimenti della Cattedrale proba bilmente anche i dittici che elencavano i nomi dei vescovi dal primo Pro tasio fino al defunto Azzo Dopo ci il vescovo Pietro 900 915 ottenne dal re Berengario di incastellare il centro della citt e pose la sua residenza nella torre della Rocca ora Palazzo Del Monte Quando Reggio si costitu in Comune il vescovo gli cedette la Rocca e i canali trasferendosi in un altra residenza adiacente alla Cattedrale All inizio del secolo XIII al tempo del vescovo Nicol Maltraversi 1211 1243 il palazzo vescovile fu ricostruito ed ampliato ma di nuovo di strutto nel 1289 nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini anche in questa occasio ne ben poche carte si salvarono Nel 1371 quando Feltrino Gonzaga vendet te Reggio ai Visconti di Milano il Vescovado fu di nuovo devastato ed il ve scovo Lorenzo Pinotti dovette fuggire a Correggio Il notaio vescovile riusc a salvare il volume delle Imbreviature che ora chiamiamo Codice di Antichi t Per quasi un secolo i vescovi presero residenza fuori citt presso la chie sa di S Claudio ma nel 1481 il vescovo Bonfrancesco Arlotti 1477 1508 reggiano di nascita fece ricostruire il palazzo che fu poi ampliato dai suoi successori in particolare dal cardinale estense Rinaldo 1650 1660 Nel frattempo il suo predecessore Paolo Coccapani 1624 1650 fond
317. sciti pii compiuti a suo favore Certo non tutti i patrimoni sono stati cos fortunati da incrociare nella loro travagliata storia le competenze di uno stu dioso come Enrico Angiolini per cui forse non del tutto fuori luogo l evo cazione di un sempre incombente pericolo di dispersione denunciato da Giu seppe Rabotti nel recensire il X volume del Centro Gli archivi ecclesiastici nei convegni di studio annuali di Fiorano Modenese e di Ravenna Dopo un decennio quello dedicato agli archivi dei conventi degli ordini maschili in ispecie quando tali patrimoni restino appoggiati alle biblioteche comunali op pure presso istituzioni ecclesiastiche Certo per che non furono solo le soppressioni a segnare il depaupe ramento pi significativo a danno delle istituzioni religiose femminili an che se in qualche area come nel Riminese sono state proprio le soppressio ni a determinare la sparizione pressoch definitiva di tutti 1 conventi femmi nili come ci illustra Gian Domenico Masetti Zannini Archivi di monasteri femminili di Rimini con poche persistenze documentarie presso il locale Ar chivio di Stato Altri eventi traumatici hanno contribuito a determinare la di spersione totale o parziale degli archivi il caso ad esempio del monaste ro delle Clarisse di Forl del cui bombardamento del 1944 e delle cui soprav vivenze documentarie ci parlano suor Mariafiamma Faberi e suor Maria Gio vanna Cereti L archivio del monast
318. si in chiesa o durante la Santa Messa 3 Dispense a celebrare il matrimonio durante la quaresima 4 Contro la volont dei genitori dell uno o dell altro contraente 5 Quando uno dei contraenti avesse ricevuto gli ordini minori 6 Abbiamo infine la richiesta di poter sposare due persone di cui una pro venga da un altra diocesi Tutti questi tipi di dispense venivano concesse dal vicario generale del la curia reggiana In particolare le dispense dalle pubblicazioni costituiscono pi dell 80 delle richieste ma la motivazione non viene quasi mai espressa e si fa solamente riferimen to a quelle giuste cause a noi note che pare fossero ritenute sempre sufficienti per la concessione della dispensa Analizzando attentamente le varie situazioni si evince che spesso que ste persone non volevano che si sapesse nel paese di residenza del loro ma trimonio soprattutto quando i contraenti erano in et avanzata o vedovi op pure non pi illibati come questo sacramento richiedeva ad esempio donne in stato di gravidanza pi o meno avanzato Si trova infatti nel Sinodo al pa ragrafo 19 19 Ne irrisioni amp ludibrio exponatur res tam sancta sub gravibus pro modo culpae poenis arbitrii Nostri detestabilem damnamus abusum quo in aliquibus locis ducitur Sponsa ad Ecclesiam cum strepitu amp clamori bus amp sclopi exploduntur cum Domum reducitur amp Viri ac Foeminae in se cundis nuptiis sonitu
319. si v anche La mi tra e il calamo gt Cfr I ZANNI RosieLLo Memorie genealogie identit in Il potere degli archivi Usi del passato e difesa dei diritti nella societ contemporanea Milano 2007 p 98 227 za Infatti come stato recentemente notato le iniziative predisposte a tal fine hanno portato sia alla predisposizione di CEIAr ovvero ad un softwa re per la gestione degli archivi storici con standard descrittivi rispondente da questo punto di vista non solo ad esigenze di ordinamento salvaguardia e conservazione ma anche di comunicazione che a tentativi di modernizzazio ne degli archivi correnti per quanto concerne protocollo e firma digitale Il problema della gestione a livello istituzionale centrale degli archivi storici e correnti della Santa Sede stato peraltro uno degli ultimi atti di papa Gio vanni Paolo II nel 2005 3 ma fin dal 1997 era gia stata emanata l importante lettera circolare della pontificia commissione per i Beni culturali della Chie sa su La funzione pastorale degli archivi ecclesiastici Ma con CEIAr si pro pone una possibilit e capacit di essere in un sistema quello dei beni cultu rali e specificamente quelli ecclesiastici in un rapporto possibilmente siner gico fra istituzioni anche pubbliche e statali prevedendo tappe di un percorso differenziato ma con regole precise esperienze condivise per la valorizzazio ne della memoria E la produzione di mezzi di corredo archivistico
320. sione scientifica della Soprintendenza archivistica competente Tutti questi cambiamenti utili e anzi necessari allo sviluppo del Centro non mu teranno sostanzialmente l impianto originario basato sulla partecipazione di diversi soggetti Enti locali Stato Chiesa associazione professionale degli archivisti singoli studiosi e destinato ad arricchirsi di nuove collaborazioni Il tratto distintivo resta in ogni caso quello della gratuit e dell esclusivo interesse scientifico fattori che hanno consentito di realizzare un vasto programma nell arco di oltre un decennio con l uti lizzo di risorse davvero minime il che ha permesso di svolgere un attivit libera e con tinuativa prescindendo dai condizionamenti della congiuntura economica Ma veniamo al contenuto del presente volume dedicato agli archivi diocesani dell Emilia Romagna il cui sommario solo in minima parte differisce dal program ma dei convegni di Spezzano e di Ravenna essenzialmente a causa della mancata consegna di due contributi inerenti la giornata ravennate Il panorama degli archi vi diocesani intesi come archivi di concentrazione comprendenti oltre al vescovile altri archivi quali ad esempio quelli di parrocchie soppresse e altri ancora dav vero ricco e le relazioni offrono oltre a una descrizione dettagliata dei fondi noti zie sulle condizioni di conservazione delle carte e su aspetti gestionali o relativi alla consultabilit Il volume ar
321. sizione romana delle parrocchie soppresse o gli archivi personali di ecclesia stici locali formando cos il pi vasto e complesso agglomerato dell archi vio diocesano I tre principali nuclei documentari diocesani riguardano il capitolo della cattedrale la curia vescovile e la mensa episcopale Mentre il primo ha con Cfr Guida degli archivi diocesani d Italia a cura di Vincenzo MONACHINO EMANUELE Boa GA LUCIANO OSBAT SALVATORE PALESE vol I II III Citt del Vaticano Associazione Archivi stica Ecclesiastica 1990 1994 1998 2 Ititoli dell archivio vescovile di Imola sono I Acta Civilia U Possessiones Episcoporum Sinodi Esaminatori III Attestationes IV Legata pia V Matrimonialia VI Rescripta et de creta VII Processus sit in evidentem VIII Ordinationes IX Collationes ecclesiarum X Beneficia iuspatronatus XI Sororum et monialium XII Diversorum XIII Patrimonia sa cra XIV Stampe XV Miscellanea XVI Inventari delle visite pastorali XVU Visite pasto rali XVII Atterramento alberi ed altre materie 3 Cfr Gino Bapini Archivi e Chiesa Lineamenti di archivistica ecclesiastica e religiosa Bologna Patron Editore 1989 p 53 nota 1 211 servato grande parte dei suoi atti di eta medievale gli altri non possiedono documentazione significativa anteriore al secolo XVI Questa diversa sorte dipesa dai loro differenti luoghi di conservazione L archivio capitolare ha mantenuto sino ad oggi la sua sede pre
322. spetto perch ecclesiastici essi stessi il re soconto della difficolt culturale di accostarsi a questo patrimonio da par te dello stesso clero incaricato della sua conservazione spesso condotto al sa cerdozio da altre rispettabilissime vocazioni a volte addirittura ostile nei confronti di carichi burocratici sentiti di ostacolo e non certo di aiuto alla pa storale nonostante le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana perse guano la linea contraria Questo disegno in filigrana si vide ancor meglio nel terzo convegno su Libri canonici e stato civile segretazione o consultabilit Orientamenti le gislativi e storiografici in cui si fece un punto sino ad allora ineguagliato sulla legislazione in materia ma non fu certo soltanto per una specie di tae dium archivii se ben presto venne voglia di cambiare di allargare il campo d indagine di andare ad indagare altre tipologie di archivi ecclesiastici come 4 A GONNELLA Archivi parrocchiali e progetto Anagrafe Ibidem pp 91 106 5 L amministrazione archivistica e gli archivi parrocchiali Atti del convegno di Spezzano 18 settembre 1997 a cura di E ANGIOLINI Modena 1998 Libri canonici e stato civile segretazione o consultabilit Orientamenti legislativi e sto riografici Atti del convegno di Spezzano 4 settembre 1998 a cura di E AncioLINI Mode na 1999 20 si fece con le giornate su Le vie della devozione gli archivi dei santuari i
323. ssi o se effettuare e in che modo l indicizzazione diventano dunque attivit assolutamente prioritarie nell ambito della progettazione di un intervento di riordino ed inventariazione informatizzato che garantiscono il buon successo o il fallimento dell intervento stesso Concluso il test la Diocesi di Ascoli Piceno ha richiesto di aderire il 23 novembre 2004 al progetto per il riordino informatizzato degli archivi dioce sani con il software CEIAr promosso dall Ufficio Nazionale per i Beni Cul turali Ecclesiastici della C E I La richiesta di adesione stata preceduta da un intensa attivit di progettazione dell intervento che si aveva avuto modo di sperimentare gi nella fase di test In particolare si decise di intervenire sui singoli fondi componenti il complesso arrivando dove possibile a ricostruir ne l ordinamento originario con un livello di descrizione che a partire dal fondo e tutte le sue partizioni arrivasse fino alle unit archivistiche Il detta glio della descrizione prescelto fu quello minimo All avvio del progetto nel gennaio 2005 si decise di realizzare la map patura fisica dei depositi per poi passare all individuazione dei diversi fondi ivi conservati sui quali effettuare le successive operazioni di riordino e in ventariazione partendo della scheda contenuta nella Guida agli Archivi Dio cesani d Italia A tale scopo stata utilizzata la scheda Fondo per defini re alcuni dati ess
324. ssia beni storici e artistici architettonici e librari Il Portale Ecumene che sar in grado di accogliere le banche dati dei beni culturali ecclesiastici e ne permetter la fruizione integrata ha alcune caratteristiche portanti quali l esclusione dalla visibilit dei dati sensibili e riservati il sottolineare non esclusivamente la valenza storica artistica o pa trimoniale ma anche liturgica teologica biblica simbolica favorendo l uso e la diffusione della catechesi attraverso l arte una concezione distribuita del lavoro per arricchire le banche dati di tali ulteriori elementi la protezio ne della diffusione delle immagini pubblicate esclusivamente in bassa riso luzione e protette con watermark digitale e localizzazione diocesana in ul timo ma solo nell ordine del testo un attento e particolareggiato lavoro ri volto a garantire l accesso con abilitazioni diverse attraverso la profilazio ne degli utenti Il quadro generale delle adesioni della Regione Ecclesiastica Emilia Ro magna ai diversi progetti oltre a quello archivistico CEI OA beni storici e artistici CEI A beni architettonici CEI BIB beni librari consistente la sciando buone premesse per esiti positivi 127 eo o je 10 Modena wana e le e o Hooo ae O e te Reggio Emiia cuastale ec jen tet LE S Marino Monteteto Fig 8 Adesioni delle Diocesi emiliano romagnole ai progetti di censimento del patrimonio
325. sso locali annessi alla cattedrale di San Cassiano edificata nel secolo XIII possiede oltre 1 400 pergamene secc XI XVI gli atti delle congregazioni capitolari dal 1402 memorie manoscritte sulla storia della cattedrale ed inventari della stessa L archivio della curia vescovile e della mensa vescovile ubicati in epi scopio hanno subito dall et moderna ripetute mutilazioni legate alle tempe stose vicende del palazzo Nel 1522 il vescovo Scribonio de Cerboni scri vendo da Roma al fratello Giovanni Battista suo vicario per la diocesi imo lese deplora la perdita dei pi antichi documenti della mensa vescovile cau sata dai soldati di Cesare Borgia alloggiati in vescovado e da un incendio che aveva danneggiato la residenza episcopale Le truppe del Valentino aveva no espugnato la rocca di Imola ed occupato la citt nel dicembre 1499 Il medesimo presule si prodiga per ottenere dalla Sede Apostolica copia di tutti i diplomi e le scritture relative ai diritti della sede episcopale imolese Tali atti riuniti in quattro volumi membranacei contrassegnati dalle lettere A B C D sono tuttora conservati nei fondi archivistici diocesani Dal secolo XVI l archivio della mensa e l archivio vescovile assumono gradualmente una fisionomia pi strutturata entrambi fanno capo alla cancel leria vescovile il cui titolare ha tra i suoi compiti principali l ordinata custo dia della documentazione prodotta dal foro episcopale e dal
326. stenza telefonica ed infor matica costante e puntuale in corso d opera Per la realizzazione dei diver sl progetti si inoltre costituito un staff tecnico composto da archivisti bi Relativamente a tale ultima serie c da rilevare che il carteggio fino al XVII secolo era costituito prevalentemente dalle istanze della serie Positiones in evidentem utilitatem Dal XIX secolo fino ai primi del sec XX lo stesso inizia ad assumere un forma pi connotata e ad articolarsi per mittente destinatario mentre successivamente le carte sono ordinate se condo il numero protocollo Da sottolineare infine che numerose carte riconducibili alla se rie si trovano nella miscellanea del fondo della Curia vescovile che presenta altres docu menti costituenti brandelli di fondi pi consistenti ad esempio quello della Mensa vescovile attualmente in fase di ricostituzione Oltre al progetto per l inventariazione informatizzata del proprio Archivio cui ha aderi to nel novembre 2004 la Diocesi di Ascoli Piceno ha pure avviato il progetto per la catalo gazione della propria Biblioteca tramite il software CEIBib a partire dal 2007 Nel mese di settembre 2007 si invece concluso il progetto per l inventariazione dei beni mobili stori co artistici 144 bliotecari storici dell arte architetti e liturgisti che spesse volte hanno lavo rato fianco a fianco saggiando in anticipo l enorme opportunit di arricchi mento cul
327. sto impegno trasformando il Cen tro in Centro di studi interregionale sugli archivi ecclesiastici laddove ogni aggettivo risponde ad una di queste domande La nuova ragione sociale campeggia sugli atti dei convegni dal quin to appuntamento del 2000 e da allora si sono affrontate sempre privilegian do la linea del confronto di esperienze in corso o concluse che possano es sere utilmente generalizzate temi come la ricchezza degli archivi dei capi toli delle collegiate con spaccati interessantissimi di luoghi di produzio ne culturale ma anche di autoriconoscimento dei ceti dirigenti in questi luo ghi del loro potere parallelo i Problemi di conoscenza e di integrazione su Le vie della devozione gli archivi dei santuari in Emilia Romagna Atti dei convegni di Spezzano 3 settembre 1999 e di Ravenna 1 ottobre 1999 a cura di E ANGIOLINI Mode na 2000 8 Cfr G RaBoTTI Prolusione Ibidem pp 101 103 E ANGIoLINI Gli archivi dei santuari una tipologia multiforme in Santuari locali e religiosit popolare nelle diocesi di Raven natensia Atti del convegno di Sarsina 6 8 settembre 2001 a cura di M TAGLIAFERRI Imo la 2003 Ravennatensia XX pp 61 72 Gli archivi capitolari dell Emilia Romagna Atti dei convegni di Spezzano 6 settembre 2000 e di Ravenna 11 ottobre 2000 a cura di E AngIOLINI Modena 2001 10 Gli archivi delle chiese collegiate Problemi e prospettive Atti dei con
328. storali Pranzini 1928 1933 De Ferrari 1936 1940 Visite Pastorali Dalla Zuanna 1942 1952 Visite Pastorali Prati 1954 1955 Visite Pastorali Prati 1959 1961 Visite Pastorali Prati 1962 1966 Visite Pastorali Prati 1967 1971 Azione Cattolica Italiana 88 64 65 66 67 68 69 70 TIE T2 fies 74 75 76 TT 78 19 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 Mensa Vescovile 1782 1863 1933 Clero facolt concesse ai Sacerdoti Clero notificazioni tassari censure 1897 1950 Emigranti POA ODA ASCI ACLI ONARMO CSI CGT CIF Colonie Congregazione della Dottrina Cristiana Ufficio Catechistico Diocesano Adorazione Perpetua Protezione della Giovane Clero facolt concesse ai Sacerdoti 1957 1962 Manifestazioni Diocesane 1948 1949 1954 1961 Arte Sacra Arte Sacra Arte Sacra Seminario compravendite Seminario Opera Pia Galanti o Dottrina Cristiana Ufficio Catechistico Oratori pubblici Religiose Monache Cappuccine Monache Clarisse Clero nomine 1923 1973 Clero elenchi 1795 1944 Clero defunti 1912 1976 OO PP Ospedale Ricovero 1868 1976 Casa della Divina Provvidenza Confini Parrocchiali Seminario 1816 1862 Asili Infantili Parrocchiali Clero diverse 1980 Bicentenario della Diocesi e S Missioni Mensa Vescovile Visita Pastorale Mons Prati 1979 1983 Oratorio B Bernardino Realino Opera Realina Can Armando Benatti
329. storica e che oggi soltanto il primo di una serie di undici per ora Gli archivi parrocchiali erano oramai un frutto maturo da cogliere per la convergente evoluzione della storiografia e della metodologia in materia di demografia storica da un lato e per l accresciuta conoscenza degli archivi parrocchiali garantita da diverse iniziative di censimento allora da poco con cluse o in corso basti ricordare il volume su Gli archivi parrocchiali della provincia di Modena curato da Franca Baldelli i data base creati dall Uni versit di Bologna sulla scia dei lavori di Giuseppe Plessi la stessa esperien Gli archivi parrocchiali organizzazione gestione fruizione e ricerca storica Atti dei con vegni di Fiorano Modenese 4 settembre 1996 e di Ravenna 5 ottobre 1996 a cura di E ANGIOLINI Modena 1997 Gli archivi parrocchiali della provincia di Modena Censimento a cura di F BALDELLI Modena 1993 per cui cfr G RABOTTI In margine al volume sugli archivi parrocchiali del la provincia di Modena in Gli archivi parrocchiali organizzazione gestione fruizione e ri cerca storica cit pp 71 74 F BALDELLI Gli archivi parrocchiali della provincia di Mo dena Ibidem pp 75 81 gt S NERI Per una banca dati dei libri canonici della Regione la diocesi di Ravenna Cer via Ibidem pp 83 89 19 za di Anagrafe Informatizzata degli Archivi Italiani e cos fu con quel le prime relazioni Si di
330. strazione 1847 1855 1 reg Eredit Pietro Mazza Revisione 1827 1847 2 regg Eredit Buda Mastro 1842 1843 2 regg Pupilli Antonelli Rendiconto amministrazione 1840 1844 1 reg Masini Amministrazione 1835 1838 1 reg Romagnoli 167 Revisione 1781 1795 1 reg Barducci Amministrazione 1847 1850 1 reg Rota Rendiconto 1819 1827 reg Baldelli Rendiconto 1835 1836 2 regg Fabbri Carte 1825 1832 1 b Parrocchie Il fondo secc XVI XX stato ricomposto unificando parrocchia per parrocchia registri fascicoli e carteggi ma tutto da inventariare e cataloga re Corporazioni religiose soppresse Documenti e registri secc XVI XVIII delle comunit religiose e del le confraternite laicali soppresse in epoca napoleonica sono stati reperiti sia nell archivio della Curia che in quello del Capitolo della Cattedrale Identifi cati e accorpati istituzione per istituzione sono da inventariare e catalogare Monasteri conventi congregazioni religiose e istituzioni educative Documenti e registri secc XIX XX variamente reperiti sono stati identificati e accorpati ente per ente ma sono tutti da inventariare e catalo gare Associazionismo cattolico Il fondo formato da carte registri fascicoli dispense stampe e quan taltro dei secc XIX XX trovato sparso fra pi fondi ecclesiastici e fra pri vati in fase di costituzione anche in previsione dell acquis
331. supporta da circa tre anni il progetto per il Riordino e l inventariazione degli archivi sto rici ecclesiastici specialmente diocesani nell intento di favorire la tutela la conservazione e la corretta valorizzazione dei documenti prodotti dalla Chie sa Cattolica italiana valorizzandone l identit ecclesiale che li contraddistin gue L iniziativa ha concretizzato quanto concordato nelle Intese stipulate tra Stato e Chiesa In continuit con questa considerazione la proposta agli enti ecclesiastici stata preceduta da un lungo tempo nel quale l Ufficio Naziona le ha concordato con la Direzione Generale degli Archivi del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali le linee generali da seguire e gli standard da adot tare tracciando una linea di costruttiva collaborazione che prosegue con co stanza e ha portato fra l altro alla realizzazione di una esportazione del pro dotto informatico individuato dall UNBCE CEI Ar compatibile con il Siste ma Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche SIUSA che Si propone come punto di accesso primario per la ricerca sul patrimonio ar chivistico non statale pubblico e privato conservato al di fuori degli Archivi di Stato Molti altri impegni sono in agenda per raccordare i diversi progetti in atto sul territorio italiano garantire la cooperazione tra enti ecclesiastici e quelli civili senza perdere di vista la flessibilit degli strumenti e l aggiorna mento d
332. t di valorizzazione Prende cos avvio la collana delle Pub blicazioni dell Archivio Diocesano di Imola distinta nelle due serie Inventa ri e Documenti e Studi che conta ad oggi nove volumi Nel 2001 I Archi 23 Cfr ANDREA FERRI Archivio Diocesano di Imola Inaugurazione della nuova sala di con sultazione dedicata a Mons Antonio Meluzzi Il Nuovo Diario Messaggero 20 febbraio 1999 p 31 Sala consultazione Archivio Diocesano Sabato Sera 27 febbraio 1999 p 7 2 Bollettino della Diocesi di Imola Atti ufficiali della Chiesa particolare n 3 settembre dicembre 2000 p 31 2 Il coordinamento scientifico della collana affidato a chi scrive I volumi sinora pubblicati sono i seguente serie Inventari I L Inquisizione romana in diocesi di Imola Inventario del fondo inquisitoriale presso l Archivio Diocesano di Imola Imola Diocesi di Imola 2001 pp 72 II L inventario del Titolo XV Miscellanea dell Archivio Diocesano di Imola Imo la Diocesi di Imola 2004 pp 64 Serie Documenti e Studi I Pio IX prima del soglio Fon ti e materiali sull episcopato imolese di Giovanni Maria Mastai Ferretti nell Archivio Dio cesano di Imola 1832 1846 Imola Diocesi di Imola 2000 pp 192 II ANDREA FERRI AN 220 vio Diocesano cura l inventario del fondo Inquisizione diocesano nel 2004 promotore del progetto Divo Cassiano sulla figura del santo patrono della Diocesi di Imola cura i numeri u
333. talia in poi si sono compilati atti emessi decreti redatti verbali riempiti registri senza per far ricorso ad alcuna classificazione Dell archivio della Curia vescovile non parla il Bonaini 7 mentre il Maz zatinti definendolo disordinatissimo senza inventario si limita a ricor dare solo tre serie atti della cancelleria dal 1641 registri parrocchiali dalla seconda met del secolo XVI cause civili e criminali dal secolo XV Di fatto l archivio era un po abbandonato a se stesso di mano in mano che si produceva si passava poi a conservare e a custodire ma sempre senza pensare ad elaborare un inventario generale sia per quello che ormai si andava consolidando come parte antica che per quello che nel contempo si aggiunge va Si ritenevano probabilmente sufficienti per tutto ci che di volta in volta poteva servire la memoria e la capacit personale degli addetti di turno Ma l avvicendamento delle cariche e in modo particolare i metodi per sonali non mancarono poi di generare distrazione e in seguito obl o E cos in mezzo ad una confusione piuttosto generalizzata si continuato fino alla met del Novecento quando il sacerdote e studioso cesenate don Pietro Bur chi 1906 1966 scriveva L archivio della Curia vescovile di Cesena sebbene tra i pi importanti della regione per il numero e l antichit delle car te era giunto a noi in uno stato che si avvicinava al caos al punto che
334. tate riunite e raccolte in volume in maniera sistematica Queste disposizioni si possono tro vare a stampa o manoscritte anche nella serie Pastorali Indulti Editti Decre ti dei Vescovi di Reggio In archivio si trovano 2 filze intitolate Bolle Decreti e Lettere dei som mi pontefici che riguardano la stessa materia ma con disposizioni prove nienti dalla Santa Sede p Benefici regg 73 secc XVII XX Si tratta dei registri che contengono la nomina e l istituzione a benefici curati parrocchie o semplici benefici non comportanti cura d anime come canonicati coadiutorie etc etc 58 q Grazie regg 33 secc XVI XIX La serie raccoglie tutti i privilegi e i permessi concessi dall autorit ve scovile reggiana relativi ai pi svariati argomenti come ad esempio il per messo di poter celebrare funzioni in un oratorio pivato poter tenere presso di s sacre reliquie per gli ecclesiastici il poter portare qualche distintivo par ticolare etc r Filze varie di amministrazione filze 20 secc XVI XX Come evidenziato dalla dicitura questa serie stata formata con docu mentazione di varia tipologia ed ha perci carattere miscellaneo Sezione III Amministrazione particolare della diocesi a Capitolo e b Collegiate Si tratta delle chiese pi importanti di una citt servite da un collegio di sacerdoti capitolo In genere troviamo la presenza di collegiate nelle antiche capitali del du cato
335. tazione precedente al XVII secolo Non esistono indici Matrimoni dalla met del XVI secolo filze 130 mazzi 1360 ml 113 stanza G la serie sistematica dalla met del Cinquecento in poi degli Atti matrimo niali e delle Dispense matrimoniali che si completa con un ampia raccolta di registri conservati nel fondo della Cancelleria un etichetta esterna applicata su ciascuna filza o mazzo identifica gli anni dei documenti Mensa vescovile XIX secolo contenitori vari ml 4 stanze F a G Questo fondo completa le filze e i registri conservati nell Archivio arcivesco vile Opere pie XVI XX secolo filze 91 registri 30 ml 14 stanza D 1 Ordinazioni dal 1601 alla met del XX secolo filze 574 registri 37 ml 67 stanze B C Il fondo comprende la serie sistematica delle lettere testimoniali e delle lette re dimissorie di tutti gli ordinati nella diocesi di Modena dal 1601 al 1853 e la serie dei verbali delle ordinazioni dal 1854 alla met del Novecento i regi stri contengono con alcune lacune gli elenchi degli ordinati del XVII XVIII e XIX secolo I registri pi antichi relativi alle ordinazioni del Cinquecento sono conservati all Archivio di Stato di Modena Di questo fondo in corso uno spoglio sistematico ad opera di mons Guido Vigarani 36 Parrocchie XVII XX secolo filze 218 ml 30 stanza 1 Questo fondo raccoglie parrocchia per parrocchia le dettagliate relazioni sul lo stato materiale e fo
336. teggere 1 materiali degli archivi assi curandone la custodia in luoghi protetti Il Prefetto di Parma inoltre chiede al Vescovo di Fidenza Mons Mario Vianello di designare il suo rappresentante per concretare con questo comitato di P A A 1 provve dimenti adeguati Conclude informando che funziona presso questo co mitato una commissione della quale fanno parte i Sovrintendenti che hanno proposto misure protettive per il Duomo di Fidenza Cos la fac ciata del Duomo di Fidenza tutta scolpita dalla bottega antelamica nei secoli XII e XIII ricoperta da un muro che la salva dai bombardamen ti subiti dalla citt Putroppo non si provvede a salvare Archivio della Curia Vescovile e la ricca biblioteca dei seicentesco Seminario vescovi le Inutilmente il Vescovo di Fidenza Mons Vianello il 3 ottobre 1939 scrive al Vicari foranei della citt e diocesi necessario che la S V si assicuri de visu che tutti 1 Parroci di cotesto Vicariato abbiano provvisto un locale sicuro dove collocare in caso di necessit gli archivi e arredi sacri di valore artistico Il 2 maggio 1944 la citt di Fidenza colpita da un grave bombardamento aereo 36 bombe di Kg 250 cadono nei pressi della ferrovia nel centro cittadino e in piazza Duomo facendo 36 morti 98 Il Vescovado colpito il Vescovo Mons Francesco Giberti ora Servo di Dio miracolosamente salvo Il 13 maggio una formazione di 37 bombardieri bombarda a tappeto la
337. ti Quelli dei cresimati sono stati gli ultimi tra i registri canonici istituiti essi incominciano dalla fine del 500 e continuano fino ad oggi Molto carteg gio sui cresimati contenuto anche tra gli incartamenti delle visite pastora li proprio perch il sacramento era amministrato in questa occasione dal ve SCOVO in carica Si ha ragione di ritenere che il carteggio di questa serie sia stato crea to artificialmente nella seconda meta del XIX sec durante i lavori di riordino 62 dell archivio fatti eseguire da Mons Rocca stralciando la documentazione da una parte delle visite pastorali per costituire questa serie separata Tutta la serie costituita da carteggi e da registri organizzata cronolo gicamente per quanto riguarda i registri e per episcopato per quanto riguar da i carteggi c Dispense matrimoniali regg 45 e filze 826 secc XVI XXI d Dispense Pontificie regg 2 e filze 69 secc XVI XX Il fondo delle dispense matrimoniali si costituito con le richieste di au torizzazione dei parroci alla Curia Vescovile a poter celebrare matrimoni che allo stato di fatto presentavano degli impedimenti di varia tipologia L autorizzazione al matrimonio poteva essere concessa o dalla Curia Pontificia oppure dalla Curia vescovile Vicario Generale La prima si occupava solo di dispensare i contraenti dagli impedimen ti di consanguineita o affinit o cognatio spiritualis La seconda si occupava
338. ti anche studiosi che hanno illustrato esperienze extra regionali scelte per la loro esemplarit nell ambito del progetto ar chivistico diocesano promosso dall Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesia stici Licia Meloni per l Archivio storico diocesano di Iglesias e Emanuele Tede schi per l Archivio diocesano di Ascoli Piceno mentre Francesca Maria D Agnelli coordinatrice del progetto nell ambito dell Ufficio della CEI ha illustrato lo stato dei lavori in Emilia Romagna fornendo utili indicazioni anche per l operativit futura Meno completo come si detto a causa di alcune defezioni al convegno o nell invio dei testi ma non per questo meno significativo il panorama degli archi 7 vi diocesani della Romagna Anzi davvero ricco di stimoli grazie a relazioni di am pio respiro come quella di Claudio Riva sull archivio diocesano di Cesena o assai pregnanti per l importanza degli archivi descritti come nel caso dell arcivescovile di Ravenna illustrato da Giuseppe Rabotti o dell arcivescovile di Bologna presen tato dal Soprintendente al medesimo Mario Fanti o ancora concernenti archivi di diocesi minori ma ugualmente interessanti sol che si pensi al ruolo delle istituzioni ecclesiastiche nell ambito dello Stato Pontificio come nel caso dell archivio dioce sano di Faenza Modigliana illustrato da Marco Mazzotti responsabile dell Archi vio capitolare di Faenza o nel caso dell a
339. ti riposti abbastanza bene era consentito di entrare A qualcuno poi riuscito ad impietosire il cancelliere o l economo veniva pure concesso il prestito con la dolce possibilit per lui di tenersi comodamente a casa il mazzo o il registro per diverso tempo ma con la funesta conseguenza per tutti gli altri di non potere disporre di quelle fonti Detta situazione si trascinata fino al 1974 quando venne dato l incari co della direzione a Claudio Riva e della vigilanza e manutenzione ad Aldo Gardini Assunto l incarico e compatibilmente con il loro tempo libero 1 due si recavano di tanto in tanto in archivio cominciando con lo spolverare e con il verificare la compostezza delle serie e del fondo gi ordinati da don Burchi nei confronti dei quali and peraltro subito crescendo la richiesta di consul tazione da parte degli studiosi e degli appassionati di storia locale e metten do poi vicini nello stesso scaffale tutti quei registri che ad una prima visione sembravano appartenere alla stessa serie o allo stesso fondo Indipendentemente da questi piccoli miglioramenti le condizioni gene rali dell archivio continuavano a rimanere precarie al punto da renderlo per la gran parte inconsultabile sia per la mancanza di un qualsiasi inventario che per l ammasso eseguito senza un ordine logico Conseguentemente ne era in 5 Nell archivio vescovile intervista rilasciata da C Riva e A Gardini al Corriere cesena te 9 ottobre 1
340. to ecclesiale che l Archivio diocesano divenuto luo go di studio e di ricerca ma anche di valorizzazione e di promozione cultu rale Tutela materiale delle fonti archivistiche organizzazione gestionale fa cilit di accesso si sono coniugate con la promozione di iniziative che hanno 133 consentito di valorizzare l intero patrimonio documentario nella prospettiva della recente pastorale dei beni culturali quale apporto alla pi ampia pasto rale della cultura In tal senso bene rammentare le iniziative intraprese almeno quelle pi significative Sul piano istituzionale l inizio fu lento la fisionomia dell archivio nel l ordinamento della Curia vescovile era quella di un ufficio dipendente dal cancelliere vescovile a lui era riservata l ammissione degli studiosi alla con sultazione e le decisioni relative alla gestione dell intero patrimonio documen tario che all epoca era alloggiato in locali adiacenti agli uffici della Curia a S E Mons Arrigo Miglio che si deve la volont di dare una migliore sistemazione all archivio sia dal punto di vista istituzionale che logistica Con lo scopo di dare vita ad unico centro che accogliesse sia 1 Archivio Storico che la Biblioteca diocesana fece ristrutturare alcuni locali di un ala al pian terreno del Seminario vescovile che grazie agli interventi annuali della CEI e della Regione Autonoma della Sardegna vennero ridistribuiti in modo pi razionale
341. to per sempre Un po come oggi si andata affermando la coscienza di un ambiente naturale rispetto al qua le l inerzia non pi considerata un mero fattore di colposa dilazione di so luzioni comunque adottabili in un futuro prossimo o remoto ma valutata per quello che dolosa e fattiva complicit con le altre molteplici cause umane di corruzione dilapidazione e annientamento delle risorse Certo tale consapevolezza peraltro ancora assai fragile e incerta si dovuta emancipare e non detto che il successo sia assicurato con cer ta concezione museale del patrimonio documentario nell illusione non si sa se ingenua o furbamente coltivata che esso debba passare per la fruizio ne spettacolare di eventi artificialmente costruiti alla stregua delle molteplici mostre di oggetti d arte o di manufatti di cultura materiale alcune delle qua li peraltro assai meritorie con cui oggi ci si deve volenti o nolenti misurare per intercettare l interesse del grande pubblico e la benevolente attenzione dei suddetti amministratori pubblici e soprattutto degli sponsor Lo dico con chiarezza ben vengano eventi mostre e quant altro a valo rizzare il nostro patrimonio archivistico e documentario pubblico o privato Il presente scritto riproduce quanto detto il 12 settembre 2007 a Fiorano in occasione del apertura del XII Convegno di studi sugli archivi ecclesiastici dal titolo Gli archivi diocesa ni del
342. tori archivistici dott sse Valentina Inzani e Anna Riva Paola Agostinelli e Elena Nironi diplomate della Scuola di Ar chivistica di Parma Per favorire le operazioni di riordino e di inventariazione il 23 giugno 2005 la Soprintendenza Archivistica autorizzava il trasferimento tempora neo del Vescovile e Capitolare di Bobbio presso gli Archivi Storici Diocesa ni in Piacenza L onere per la produzione dell elenco di consistenza degli archivi bob biesi stato sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano L inventariazione analitica del Vescovile di Bobbio iniziata nella tarda estate del 2007 concluder agli inizi del 2009 L inventariazione affidata al dott Ugo Bruschi laureato in Giurisprudenza Dottore di Ricerca in Storia del Diritto Italiano diplomato della Scuola Archivistica di Parma ha al suo attivo il riordino e l inventariazione dell Archivio Storico del Collegio Albe roni dell Archivio Samor Collegio Alberoni e dell Archivio della Congre gazione dei Parroci Urbani di Piacenza L inventariazione analitica riguarder il Capitolare di Bobbio nel 2009 La dott ssa Leandra Scappaticci laureata in Musicologia presso la Facol t di Musicologia sede distaccata a Cremona dell Universit degli Studi di Pavia Dottore di Ricerca in Paleografia Latina presso l Universit di Roma La Sapienza ha redatto la descrizione analitica dei codici e frammenti litur gici e liturgico musical
343. toriale appare fortemente condizionata al pari di altre diocesi emiliane e ro magnole dalla concentrazione lungo l asse viario dell Emilia di molte citt di fondazione romana divenute sedi vescovili che ne ha favorito un forte svi luppo in senso orizzontale e uno decisamente minore in senso verticale La Diocesi di Faenza si estendeva nei secoli passati da San Benedetto in Alpe fin quasi alle porte di Ravenna e dalla localit di Cosina fin poco oltre quella di Pieve Ponte con parrocchie appartenenti civilmente allo Stato Pontificio al Ducato estense e al Granducato di Toscana Sono accertate tre grandi mutila zioni territoriali una a favore della Diocesi di Imola in et medievale e anco ra alquanto nebulosa la seconda a vantaggio di quella di Ravenna nel XVIII secolo la terza la pi cospicua nel 1850 finalizzata all erezione della Dioce si di Modigliana Al riguardo la diocesi faentina fu quella che maggiormen te contribu all istituzione di questa nuova giurisdizione che Pio IX autorizz dietro precise insistenze da parte del granduca di Toscana trasferendole ben 48 parrocchie su 100 mentre le rimanenti furono sottratte a Bertinoro Sar sina e Forl Queste ultime recuperarono progressivamente le parrocchie ce dute per cui quando la Diocesi di Modigliana fu riunita a Faenza al termine di un iter durato dal 1970 al 1986 prima l unione ad personam poi l erezio ne canonica della nuova diocesi di Faenza Modigliana
344. tro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici n 6 Fiorano 2002 pp 411 413 38 C RIVA L archivio storico del seminario di Cesena in Gli archivi dei seminari a cura di E ANGIOLINI Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici n 8 Fiorano 2004 pp 143 150 C Riva Gli archivi dei monasteri femminili cesenati in Vite consacrate Gli archivi del le organizzazioni religiose femminili a cura di E ANGIOLINI Centro studi interregionale su gli archivi ecclesiastici n 11 Fiorano 2007 pp 167 178 40 M PERANI E SAGRADINI Talmudic and Midrashic fragments from the Italian Genizah reunification of the manuscripts and catalogue Firenze 2004 pp 70 118 136 258 41 Docente presso The Jewish Theological Seminary of America sede di Gerusalemme e membro di The Saul Lieberman Istitute of Talmudic Research di Gerusalemme 4 E GIORDANI Un pezzo di Talmud a Cesena Per visionarlo e fotografarlo venuto in cit t un docente dell Universit di Gerusalemme Da Israele a Cesena sulle tracce di una per gamena Ritrovato nell archivio vescovile uno stralcio cinquecentesco del Talmud in La voce pag Cesena 9 febbraio 2005 C Riva Da Gerusalemme per i frammenti ebraici del l archivio diocesano di Cesena in Corriere cesenate 17 marzo 2006 158 al di fuori dell orario stabilito Dal 1 gennaio 2004 stata istituita la scheda di richieste consultazione Dal 1 gennaio 2007
345. truire la storia di quelle istituzioni ed il contesto storico in cui esse operaro no A seguito della stipula del nuovo Concordato e soprattutto dell emana zione della Legge n 253 del 1986 con la quale lo Stato concedeva contribu ti finanziari oltre che per gli archivi privati anche per quelli ecclesiastici a condizione che ne fosse assicurata la pubblica fruizione il clima di collabo razione che gi era in atto con alcuni di essi si estese a tutti gli enti ecclesia stici della regione Ai contributi erogati con la Legge 253 86 si aggiunsero qualche anno dopo altri finanziamenti statali per i progetti annuali finalizzati alla tutela del patrimonio archivistico non statale Tra gli archivi ecclesiastici la Soprinten denza consider prioritari gli interventi sugli Archivi diocesani in quanto in essi si concentravano i fondi documentari pi antichi e meno consultati del la regione La mole della documentazione ivi raccolta l inadeguatezza dei finanzia menti che non permettevano in ogni caso di esaurire nell ambito di un solo progetto tutti i lavori necessari la necessit di distribuire le risorse statali ad un numero quanto pi ampio possibile di beneficiari furono tutti elementi che indussero la Soprintendenza a concentrare gli scarsi fondi disponibili ogni anno su singoli fondi documentari Lungo il corso degli anni Novanta i progetti sugli archivi ecclesiasti ci rientrarono nella programmazione ordinaria della Sopri
346. ttaglio dell intervento Le banche dati consegnate all Ufficio Nazionale per i beni culturali sono oltre una tren tina e concorrono ad incrementare la banca dati nazionale Archivi aderenti al progetto CEI Ar in Italia Diocesani 90 Congregazionali regolari e pontifici 28 Banche dati CEI Ar consegnate all UNBCE 31 Tabella IV Quadro riassuntivo degli aderenti al progetto CEI Ar in Italia dettaglio delle ban che dati di archivi diocesani consegnati all UNBCE 123 Adesioni al progetto CEI AR Congregazionali regolari e pontifici 28 Diocesani 90 Fig 5 Quadro delle adesioni al progetto CEI Ar in Italia degli archivi diocesani e ecclesia stici in genere Al fine di intensificare lo scambio reciproco all interno del Gruppo di Lavoro condividere quanto pi possibile il metodo di descrizione e scam biare le specifiche locali del settore UNBCE ricerca una attenta relazione fra gli archivisti aderenti In questa direzione si colloca l invio di una nota di commento alla banca dati fatta pervenire all Ufficio Nazionale inviata al responsabile dell archivio o agli operatori coinvolti La nota organizzata in pi specifiche che riguardano la banca dati L intestazione pertiene i dati anagrafici utili a identificare l archivio che ha realizzato la banca dati la voce Progetto CEI Ar evidenzia invece tempi modalit e specifiche pre senti nel progetto archivistico presentat
347. ttesimo e pi oltre ancora Descritte e distribuite in sette Libri Dal Canonico Francesco Maria Mancurti Col Catalogo in fine de Canonici e de Mansionari Della medesima Col la indicazione inoltre di tutti i Benefici Ecclesiastici in eretti E colle Iscrizioni sepolcrali ed altri monumenti Che vi si veggono Imola Diocesi di Imola 2005 pp 800 V ANDREA FER RI ANTONIO RENZI Sacerdos in aeternum I clero secolare della Diocesi di Imola defunto nel secolo XX Imola Diocesi di Imola 2006 pp 462 VI Memorie Della Chiesa Cattedrale E Del Reverendissimo Capitolo d Imola Dal 1753 in Avanti Raccolte dal Canonico Penitenzie re Salvatore Leziroli cit VII SERAFINO GADDONI Le chiese della diocesi di Imola Volume II Comuni Casteldelrio Fontanelice Tossignano Casalfiumanese Dozza a cura di p Bru no Monfardini O F M Imola Diocesi di Imola 2007 pp 378 221 Don ALDO AMATI L Archivio diocesano di Rimini Dell Archivio o meglio degli archivi conservato nel Seminario di Ri mini sono gi noti molti dati comunicati nei precedenti convegni di studi dal l Addetto Sig Giampiero Lascaro La prima e per ora unica classificazione cartacea risale a oltre 35 anni or sono opera dall allora studente laureando Angelo Turchini qui presente che ringrazio volentieri Quel primo inventario fu presentato dall Autore in una riunione pubblica indetta dal Seminario il 29 maggio 1971 La parte pi notevole e prezios
348. turale e teologico pastorale offerta da uno scambio integrato di in formazioni sui relativi settori dei beni culturali ecclesiastici storico artistici architettonici archivistici librari nell ambito del quotidiano esercizio del la prassi lavorativa La prospettiva che viene a delinearsi decisamente affascinante soprat tutto per il mondo degli archivi ecclesiastici spesse volte escluso da azioni di valorizzazione che ne facciano percepire il valore di fonte primaria per la ri costruzione delle vicende del passato Sullo sfondo si intravede un grandioso affresco finale che vede armoniosamente raccordati ciascuno nel rispetto del le proprie valenze e peculiarit tutti gli ambiti dei beni culturali ecclesiasti ci per rispondere alle esigenze culturali e pastorali dell intera comunit e agli interrogativi posti dal tempo presente e programmare al meglio il futuro sem pre pi consapevoli di ci che la Chiesa Cattolica stata in passato 145 GLI ARCHIVI DIOCESANI DELL EMILIA ROMAGNA PATRIMONIO GESTIONE E FRUIZIONE ATTI DELLA GIORNATA DI STUDI DI RAVENNA 27 SETTEMBRE 2007 CLAUDIO RIVA L Archivio diocesano di Cesena Tabullarium episcopii chartas antiquas non continet annotava P F Kehr nel 1911 Ed in effetti le carte dell archivio della Curia vescovile di Cese na cominciano a datarsi anche se in maniera un po scarsa solo dal XV seco lo mentre molto pi abbondanti risultano dal secolo successivo De
349. tuzioni di Batrimonio serie Clero D serie Clero 0 sacerdotali Identificazione 1764 4 s Clero N 5 d Peet Costituzione di patrimonio per Andrea Porcile serie Clero Concorsi fascicolodi cartes serie Clero Benefic serie Clero Immissioni in zi ituzione di patrimonio per Giovanni Nicol Carta 1755 costituzione di patrimonio per Andrea Porcile 1764 sl CEEE E i iRise del computer Kio gt 4 Fig 7 Pagina html navigabile dell Archivio Storico Diocesano di Iglesias nuove funzionali t della versione 1 4 del software CEI Ar A partire dalla prossima primavera sar messo a disposizione di tutti la consultazione di CE Ar on line Lo strumento che in grado di dare visibili t alle banche dati ecclesiastiche avr molteplici soluzioni di ricerca delle in formazioni Da una parte sara possibile la ricerca sulle descrizioni archivistiche sud divisa in guidata per area geografica denominazione dell archivio ente proprietario dell archivio delimitazione cronologica della documentazione e avanzata La ricerca avanzata verr dettagliata in una scheda specifica per gli archivi che permetter d interrogare per esempio sulle denominazioni dei fondi delle serie ecc Dall altra sar attivata la ricerca sulle entita e voci d indice che vedr una restituzione coerente agli schemi impostati per gli Au tho
350. uccessione la decadenza in un edificio ormai poco decoroso il temporaneo accoglimento presso le Domenicane di via delle Belle Arti e quindi nei primi anni del seco lo scorso il definitivo trasferimento a Cento nei locali a suo tempo occupa ti dalle Serve di Maria di Galeazza Va segnalato come presso il Corpus Do mini di Cento oltre ai pochi documenti anteriori al 1799 sono confluite nel 1999 le carte del monastero di Sant Agostino di Vicopelago gi monastero di San Nicolao di Lucca sin dal 1330 e nel 1887 trasferitosi in Appennino sot to nuovo nome in seguito alle leggi soppressive carte che attendono ancora di essere riordinate Abbiamo pi volte evidenziato come le tempeste succedutesi tra la con quista napoleonica e l Unit portarono con s la crisi pressoch irreversibile di molte istituzioni religiose pur creando l occasione della creazione di que gli insostituibili strumenti di conoscenza che sono gli inventari delle soppres sioni Forse meno nota ma non per questo meno significativa la stagione di rinascita che si ebbe con la Restaurazione quando oltre alla riapertura dove possibile dei centri chiusi dai decreti napoleonici si registr la fondazione di nuove strutture decisamente pi legate questa volta a finalit educative e solidaristico sociali Penso in particolare all Istituto delle Figlie della Provvi denza fondato a Modena nel 1828 con il sostegno del duca Francesco IV e di cui ci parla suor M
351. ucchi Editore s r l Via Emilia Est 1527 41100 Modena WWW MUCCHIEDITORE IT info mucchieditore it iscritta all ATE e all USPI Pubblicato in Modena nel Settembre 2008 GLI ARCHIVI DIOCESANI DELL EMILIA ROMAGNA PATRIMONIO GESTIONE E FRUIZIONE ATTI DELLA GIORNATA DI STUDI DI SPEZZANO 13 SETTEMBRE 2007 PRESENTAZIONE L edizione degli atti dei convegni di Fiorano Modenese e di Ravenna segna quest anno rilevanti novita nella vita del Centro studi di cui conviene dar conto Nel corso del tempo si venuta consolidando sempre pi l esperienza del Cen tro studi sorto inizialmente come Centro studi sugli archivi parrocchiali evolutosi poi nel 2002 in Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici per approda re quest anno a una struttura pi solida che si spera definitiva il Centro studi nazio nale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano e Ravenna La collana degli atti dei convegni ha accompagnato questo sviluppo approdan do stabilmente presso un editore in grado di garantire una diffusione delle pubbli cazioni a livello nazionale e internazionale oltre a una cura esemplare delle edizio ni mi riferisco alla storica casa editrice modenese Mucchi erede diretta della tradi zione dei Soliani stampatori ducali di Casa d Este Per inciso segnalo una ulterio re novit riguardante la cura degli atti che da quest anno stata assunta da chi scri ve dopo ben undici edizioni curate con passione e compet
352. udiziari 47 Queste aree ben distinte nell assetto dell archivio sul finire dell 800 non erano altrettanto distinte negli intenti progettuali di Mons Coccapani Le voci del decreto non trovano in parte un riscontro attuale per ch alcune mancano altre sono state accorpate altre ancora sono state divi se La tripartizione sopra citata invece solo parzialmente profilata ma sen za un preciso ordine n rispetto per le aree di appartenenza dell una o dell al tra competenza Trovando pi semplice e di maggiore utilit per una fruizione pubblica la tripartizione dei magisteri e le rispettive sottovoci di ognuno si cercata una tipologia di titolario che fosse adatta a questo scopo e che avesse i re quisiti richiesti La scelta caduta sul titolario proposto dal dott Gino Badini direttore dell Archivio di Stato di Reggio Emilia che nel volume Archivi e Chiesa propone nella sezione dedicata agli archivi diocesani il titolario seguente formulato in relazione al nuovo Codex Juris canonici Titolario archivio diocesano I Amministrazione generale della diocesi a curia diocesana b Santa Sede c Conferenza episcopale d rapporti interdiocesani e amministrazione economica f autorit civili g Sante visite h sinodi e concili II Amministrazione particolare della diocesi a capitolo b chiese e parrocchie c seminari e scuole III Attivit sacramentale e liturgica a
353. un archivio vescovile nel 500 il caso di Cesena da un inventario inedito in Sudi Romagnoli XXX 1979 pp 155 196 3 P BurcHI Cronotassi dei vescovi di Cesena in Bibliotheca Ecclesiarum Italiae I L Emi lia Romagna 1 Comacchio Brescello Cesena Roma 1965 pp 135 266 pp 237 238 Suc cessivamente l Orsini pass alla sede episcopale di Benevento che resse fino al 1724 quando venne eletto papa con il nome di Benedetto XIII 4 G Sassi Cronotassi dei vescovi della Santa Chiesa Cesenate ms 1861 Biblioteca Comu nale Cesena ms 164 70 5 p 111 5 P Burcu Cronotassi cit pp 244 246 C A ANDREINI Cesena sacra dove trattasi dell origine di tutte le sue chiese di citt che della diocesi Opera ricavata da manoscritti dell Illustrissimo e Reverendissimo Vescovo di Cesena Francesco dei Conti Agusellli cos anche da altri monumenti antichi ms sec XIX Biblioteca Comunale Cesena ms 164 33 149 za d archivio dell epoca non possibile conoscere quantita e limiti cronologi ci Con molta probabilita ognuno si limitava a riporre carte e registri fidandosi della memoria e delle capacita del segretario e del cancelliere di turno La ne cessita di un inventario per il fondo antico e di un titolario per quello in corso Si pose ancora meno durante lo sconquasso napoleonico Solo con la Restau razione si ebbe per l archivio corrente un titolario e successivamente un pro tocollo Dall Unit d I
354. uni volumi dell Archivio Capitolare e dell Archi vio Vescovile Ringrazio per l invito a questo Convegno al quale partecipo volentieri anche per entrare meglio nel mio nuovo compito di Prefetto della Biblioteca Diocesana per ascoltare e imparare da chi ha ben pi competenza ed espe rienza di me 225 ANGELO TURCHINI L Archivio storico diocesano Alcuni problemi attuali Uno degli aspetti pi evidenti per chi si occupa di archivi ecclesiastici che pur in presenza di funzioni tipologie documentarie ed archivistiche si mili se non identiche e di un quadro ordinamentale in gran parte comune gli esiti archivistici sono spesso talmente discordi da lasciare un impressione so stanzialmente caotica questo vale sia per gli archivi diocesani che per quel li parrocchiali cio per gli archivi direttamente prodotti dalle strutture appar tenenti alla Chiesa secolare e in quanto tali responsabili dell esercizio della giurisdizione ecclesiastica dopo queste considerazioni preliminari G Chi roni nota come le carenze della normativa canonica anche recente in mate ria di archivi e la fondamentale debolezza dell archivistica ecclesiastica han no determinato nel corso del tempo una sostanziale difformit nei metodi di ordinamento adottati alla quale da imputare gran parte della apparente disomogeneit degli archivi bene ricordare l attaccamento dell archivi stica ecclesiastica al principio
355. uoghi gi deputati alla conservazione dei documenti e creare am bienti adatti e rispettosi delle regole di tutela Una scaffalatura metallica ha sostituito quella in legno che risultava malandata e insicura Non esiste personale in servizio all archivio se non i responsabili gi menzionati che si preoccupano della conservazione anche promuovendo re stauri ed interventi di salvaguardia Gli stessi seguono eventuali mostre docu mentarie promosse dalle parrocchie e dagli enti che ne fanno richiesta nel ri spetto del materiale e in stretta collaborazione con la Soprintendenza compe tente che informata sullo stato attuale degli archivi grazie anche ad una ri cognizione effettuata con felice esito lo scorso anno dalla dottoressa Simo netta Ottani Il patrimonio diocesano viene completato da archivi paralleli colloca ti in altre sedi quello del Seminario vescovile cui sono aggregati lasciti pri vati don Ettore Tirelli don Apelle Grassi don Alberico Maretti don Anto nio Bellini ed altri il citato archivio Capitolare e quelli di enti ed associazio ni diocesane conservati presso le varie sedi ormai provvisti di cataloghi ana litici ed informatizzati La biblioteca diocesana allestita presso i locali del Seminario vesco vile aperta due pomeriggi alla settimana e raccoglie un discreto numero di cinquecentine oltre a preziosi volumi dei secoli XVII e XVIII In una stanza appartata viene conservato il materiale ottocentesco mentr
356. uste relativa all amministrazione e com prende i benefici le cappellanie le congrue la fabbriceria i legati e le Ope re Pie il patrimonio ed i beni ecclesiastici il subeconomato ducale e regio e tutto il materiale prodotto dall ufficio amministrativo diocesano e dal tribu nale ecclesiastico La terza sezione formata da 140 buste raccoglie documenti riguardan ti la diocesi i vescovi i sacerdoti la curia diocesana e le associazioni tuttora in essere o scomparse che hanno caratterizzato e caratterizzano la vita della diocesi Troviamo le confraternite le congregazioni religiose le Opere pie e le aggregazioni che operano per il bene e la crescita della diocesi La quarta sezione di 67 buste si pu suddividere in quattro grandi sot tosezioni Santa Sede curia vescovile autorit Civili e miscellanea Degni di menzione in questa parte di archivio perch interessanti una particolare real t locale sono alcuni documenti che riguardano il Campo di concentramento di Fossoli carteggi e comunicazioni alle famiglie circa gli internati e il ma teriale relativo a don Francesco Venturelli parroco a Fossoli e cappellano del Campo assassinato il 16 gennaio 1946 La quinta sezione contiene registri di protocollo secc XIX XX i tran sunti ossia gli estratti di battesimo cresima matrimoni e morte che ogni anno dal 1917 il parroco tenuto a consegnare in curia come copia degli atti dei registri parrocchiali testimoniali d
357. vare le originarie filze ottocentesche composte da due piatti di cartone collegati da cordoni tra questi Affari eco nomici e politici Atti beneficiali Matrimoni Recapiti del Registro rescritti Negli anni Novanta mons Guido Vigarani successore di mons Richeldi nel 7 Non molti e isolati testimoni documentari di epoca anteriore al XVI secolo appartenenti all Archivio della Curia di Modena o comunque ad esso pi propriamente spettanti si tro vano depositati presso l Archivio capitolare sono descritti in mons G VIGARANI Inventa rio dei manoscritti dell Archivio capitolare di Modena a cura di F BALDELLI introduzio ne di P Golinelli Modena 2003 passim M AL KALAK Inventario dei manoscritti dell Ar chivio capitolare di Modena Vol II Codici confraternali e manoscritti depositati Mode na 2005 passim Per i pi antichi documenti pontifici diretti alla diocesi di Modena si veda P F KERR Italia Pontificia vol V Aemilia sive provincia Ravennas Berlino 1911 rist 1961 pp 298 309 8 Sulla sede della Curia e del Vescovado di Modena e le sue trasformazioni architettoniche rimane fondamentale il saggio di G Pistont I Palazzo Arcivescovile di Modena Modena 1976 Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi Biblioteca N S 33 qualche cenno anche in P BELLO E CoLomsint Guida di Modena manuale per l uso sto rico e artistico della citt utile al modenese e al viaggiatore Mo
358. vegni di Spezzano 4 settembre 2001 e di Ravenna 5 ottobre 2001 a cura di E AncioLINI Modena 2002 21 gli archivi delle diocesi aggregate decentrate e soppresse e la prima pre sa di contatto con Gli archivi dei Seminari Quest ultima risultata forse la tipologia di archivi pi misconosciuta e pi ricca e sorprendente per i suoi strettissimi rapporti con la storia della cultura e dell educazione per secoli non soltanto dell educazione del clero ma di interi settori della societ lai ca tout court ma anche del disciplinamento post tridentino e per al tem po stesso anche quella pi dispersa e manomessa tra quelle affrontate fino ad allora Si poi proseguito con una prima incursione nel mondo delle potenzia lit tecnologiche del restauro digitale dai risultati esaltanti ma purtroppo an cora economicamente molto distanti dalle disponibilit correnti degli archi vi con il convegno su Le pergamene nell era digitale per giungere infine per ora ai due convegni gemelli degli anni 2005 2006 rispettivamente su gli archivi conventuali maschili e sugli archivi delle organizzazioni religio se femminili 5 parte integrante di questo bilancio far notare che gli atti dei due con vegni programmati per il 2005 e per il 2006 erano effettivamente destinati ad essere intesi come il I e il II volume di un unico ideale grande convegno su gli archivi conventuali e monastici prima maschili e poi f
359. zioni di censimento dei beni culturali della Chiesa promossa dalla CEI nel la prospettiva del pi generale sistema informativo del progetto Ecumene Come detto per l Archivio della Curia era all epoca gi stato realizzato l inventario frutto di due fasi di lavoro la prima risalente al 1996 1997 con rilevazione dei dati su scheda cartacea la seconda del 2000 2002 con l ausi lio del software Arianna 2 0 La mancanza di una progettazione unitaria per l attivit di inventariazio ne dell intero archivio e la diversit di impostazione di lavoro relativo alle due fasi ebbe come conseguenza l adattamento della rilevazione dei dati con scheda cartacea a quella proposta dal software e quindi un utilizzo parziale delle sue funzionalit Si decise pertanto di condurre la sperimentazione di CEIAr sull Archi vio Capitolare con il duplice obiettivo di verificare appieno le funzionalit del software e di suggerire eventuali migliorie prima del rilascio della versione definitiva alle diocesi italiane Tale sperimentazione si inseriva come detto nel contesto pi ampio del progetto Ecumene che si propone di favorire la fruizione integrata attraver so il web di banche dati relative a beni culturali eterogenei storico artistici architettonici archivistici e librari L elemento di base del progetto Ecumene la multidisciplinarieta attra verso la condivisione di elementi comuni ogni singolo bene pur mantenendo

gli archivi diocesani dell`emilia romagna

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