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Piano di manutenzione

1. Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 04 01 01 I01 Intervento Registrazione connessioni ogni 12 mesi 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 02 102 Intervento Sostituzione batteria ogni 6 mesi 04 01 02 I01 Intervento Registrazione connessioni ogni 12 mesi 04 01 03 Contatti magnetici 04 01 03 I01 Intervento Registrazione dispositivi ogni 3 mesi 04 01 03 102 Intervento Sostituzione magneti ogni 10 anni 04 01 04 Diffusione sonora 04 01 04 I01 Intervento Pulizia ogni 6 mesi 04 01 04 102 Intervento Sostituzione ogni 10 anni 04 01 05 Lampade autoalimentate 04 01 05 I01 Intervento Ripristino pittogrammi quando occorre 04 01 05 102 Intervento Sostituzione delle lampade quando occorre 04 01 06 Pannello degli allarmi 04 01 06 I01 Intervento Registrazione connessioni ogni 3 mesi 04 01 06 102 Intervento Sostituzione batteria ogni 6 mesi 04 01 06 103 Intervento Sostituzione pannello ogni 15 anni 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 07 I01 Intervento Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori ogni 6 mesi 04 01 07 102 Intervento Sostituzione dei rivelatori ogni 10 anni 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 04 01 08 I01 Intervento Prova funzionale ogni 6 mesi 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 09 I01 Intervento Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori ogni 6 mesi 0
2. Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 03 01 01 C01 Controllo Controllo generale Ispezione ogni 6 mesi 03 01 02 Cabina 03 01 02 C01 Controllo Controllo generale Ispezione ogni mese 03 01 03 Contrappeso 03 01 03 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni mese 03 01 04 Funi 03 01 04 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni mese 03 01 05 Guide cabina 03 01 05 CO1 Controllo Controllo dei pattini Controllo a vista ogni 6 mesi 03 01 06 Interruttore di extracorsa 03 01 06 C01 Controllo Controllo generale Ispezione ogni 3 mesi 03 01 07 Limitatore di velocit 03 01 07 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni mese 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 03 01 08 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni mese 03 01 09 Macchinari oleodinamici 03 01 09 C01 Controllo Controllo degli ammortizzatori Ispezione a vista ogni mese 03 01 09 C02 Controllo Controllo dei dispositivi di blocco Ispezione a vista ogni mese 03 01 09 C03 Controllo Controllo del paracadute Ispezione a vista ogni mese 03 01 09 C04 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni mese 03 01 09 C05 Controllo Controllo limitatore di velocit Ispezione a vista ogni mese 03 01 10 Montacarichi 03 01 10 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni mese 03 01
3. 04 02 01 Attuatori di apertura 04 02 01 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 6 mesi 04 02 02 Centrale antintrusione 04 02 02 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 02 C02 Controllo Verifiche elettriche Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 02 C03 Controllo Verifiche allarmi Ispezione a vista ogni 12 mesi 04 02 03 Contatti magnetici 04 02 03 CO1 Controllo Controllo dispositivi Ispezione a vista ogni 3 mesi 04 02 04 Diffusione sonora 04 02 04 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 3 mesi 04 02 05 Lettori di badge 04 02 05 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 06 Monitor 04 02 06 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 07 Pannello degli allarmi 04 02 07 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 2 settimane 04 02 08 Rivelatori passivi all infrarosso 04 02 08 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 09 Sensore lunga portata a doppia tecnologia 04 02 09 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 10 Sensore volumetrico a doppia tecnologia 04 02 10 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 11 Sensore volumetrico a microonda 04 02 11 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 12 Sistemi di ripresa ottici 04 02 12 C01 Controllo Controll
4. Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R09 Requisito Protezione dalle cadute 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R01 Requisito Attitudine al controllo della condensazione interstiziale 03 02 R04 Requisito Impermeabilit ai liquidi 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R02 Requisito Attitudine al controllo della condensazione interstiziale 03 04 R09 Requisito Impermeabilit ai liquidi Pagina 27 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Sicurezza d uso 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R12 Requisito Resistenza a manovre false e violente 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 14 R03 Requisito Protezione termica 03 02 15 Trasformatori a secco 03 02 15 R03 Requisito Protezione termica Pagina 28 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Cla
5. Pagina 10 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 03 04 01 Lampade ad incandescenza 03 04 01 I01 Intervento Sostituzione delle lampade ogni 5 mesi 03 04 02 Lampade fluorescenti 03 04 02 I01 Intervento Sostituzione delle lampade ogni 40 mesi 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 03 05 01 Alimentatori 03 05 01 102 Intervento Sostituzione quando occorre 03 05 01 I01 Intervento Pulizia generale ogni 3 mesi 03 05 02 Armadi concentratori 03 05 02 I01 Intervento Pulizia generale ogni 6 mesi 03 05 02 102 Intervento Serraggio ogni 6 mesi 03 05 03 Cablaggio 03 05 03 102 Intervento Serraggio connessione quando occorre 03 05 03 103 Intervento Sostituzione prese quando occorre 03 05 03 I01 Intervento Rifacimento cablaggio ogni 15 anni 03 05 04 Pannello di permutazione 03 05 04 I01 Intervento Rifacimento cablaggio quando occorre 03 05 04 102 Intervento Serraggio connessioni quando occorre 03 05 05 Sistema di trasmissione 03 05 05 102 Intervento Rifacimento cablaggio ogni settimana 03 05 05 101 Intervento Pulizia ogni 3 mesi Pagina 11 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio
6. 03 02 01 Alternatore 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 03 02 03 Contattore 03 02 04 Fusibili 03 02 05 Gruppi di continuit 03 02 06 Interruttori 03 02 07 Motori 03 02 08 Prese e spine 03 02 09 Quadri di bassa tensione 03 02 10 Quadri di media tensione 03 02 11 Rel a sonde Pagina 119 Manuale di Manutenzione 03 02 12 Rel termici 03 02 13 Sezionatore 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 15 Trasformatori a secco Pagina 120 Manuale di Manutenzione Alternatore Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico L alternatore un dispositivo elettrico che trasforma energia meccanica in energia elettrica a corrente alternata Gli alternatori sono costituiti da due parti fondamentali una fissa e l altra rotante dette rispettivamente statore e rotore su cui sono disposti avvolgimenti di rame isolati I due avvolgimenti si dicono induttore e indotto a seconda del tipo di alternatore l induttore pu essere disposto sul rotore e l indotto sullo statore e viceversa Quando una delle due parti indotto o induttore entra in rotazione si genera per il fenomeno dell induzione elettromagnetica una corrente elettrica nell indotto che viene raccolta dalle spazzole e da queste trasmessa agli utilizzatori ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 01 A01 Anomalie avvolgimenti 03 02 01 A02 Anomalie cuscinetti 03 02 01 A03 Difetti elettromagneti 03 02 01 A04 Surriscaldamen
7. Cadenza ogni mese Lubrificazione del paracadute e del limitatore di velocit Pagina 106 Manuale di Manutenzione Montacarichi Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Sono impianti non utilizzabili da persone adibiti al solo trasporto di cose montavivande montacarte ecc In alcuni casi sono dotati di cabine di dimensioni pi ampie che consentono l accesso alle persone limitatamente per alle fasi di carico e scarico REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 10 R01 Attitudine al controllo della velocit Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I montacarichi devono essere in grado di controllare i valori della velocit sia nel normale funzionamento sia in caso di emergenza Livello minimo della prestazione La velocit di esercizio non deve superare la velocit nominale di oltre il 5 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 10 A01 Anomalie degli sportelli 03 01 10 A02 Difetti degli ammortizzatori 03 01 10 A03 Difetti dei dispositivi di blocco 03 01 10 A04 Difetti del limitatore di velocit 03 01 10 A05 Difetti di isolamento 03 01 10 A06 Difetti di lubrificazione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 10 101 Lubrificazione Cadenza ogni mese Effettuare una lubrificazione del paracadute e del limitatore di velocit 03 01 10 I102 Sostituzione Cadenza quando occorre Pagina 107 Manuale di Manutenzione Sostituire quand
8. chiavi meccaniche utensili dispositivo di programmazione esterno 04 01 02 R02 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit a let Manuale di Manutenzione La centrale di controllo e segnalazione deve entrare nella condizione di allarme incendio a seguito della ricezione dei segnali e dopo che gli stessi siano stati elaborati ed interpretati come allarme incendio Livello minimo della prestazione L elaborazione dei segnali provenienti dai rivelatori d incendio in aggiunta a quello richiesto per prendere la decisione di segnalare l allarme incendio non deve ritardare la segnalazione della condizione di allarme incendio per pi di 10 s Nel caso di attivazione di segnalazione manuale di allarme la centrale deve entrare nella condizione di allarme incendio entro 10 s La condizione di allarme incendio deve essere indicata senza alcun intervento manuale e viene attuata con una segnalazione luminosa una segnalazione visiva delle zone in allarme e un segnale acustico La centrale di controllo e segnalazione pu essere in grado di ritardare l azionamento delle uscite verso i dispositivi di allarme incendio e o ai dispositivi di trasmissione di allarme incendio 04 01 02 R03 Isolamento elettromagnetico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della centrale di controllo e segnalazione dell impianto di rivelazione incendi dev
9. 01 01 04 102 Pulizia delle guide di scorrimento Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalit delle guide di scorrimento 01 01 04 103 Pulizia frangisole Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 01 01 04 104 Pulizia guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei residui e depositi che ne possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi 01 01 04 I105 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 01 01 04 I106 Pulizia telai fissi Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono provocare l otturazione delle asole dei canali di drenaggio dei fori delle battute Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi che possano deteriorare la vernice di protezione e facilitare la corrosione 01 01 04 107 Pulizia telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi che possano deteriorare la vernice di protezione e facilitare la corrosione 01 01 04 I108 Pulizia telai persiane Cadenza quando occorre Pulizia dei telai con detergenti non aggressivi 01 01 04 109 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 01 01 04 I10 Registrazione maniglia Cadenza ogni 6 mesi
10. 02 03 03 Sovrapporta 02 03 04 Telai vetrati Pagina 20 Manuale d Uso Porte Unit Tecnologica 02 03 Infissi interni Le porte hanno funzione di razionalizzare l utilizzazione dei vari spazi in modo da regolare il passaggio di persone cose luce naturale ed aria fra ambienti adiacenti oltre che funzioni di ordine estetico e architettonico La presenza delle porte a secondo della posizione e delle dimensioni determina lo svolgimento delle varie attivit previste negli spazi di destinazione In commercio esiste un ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale legno metallo plastica vetro ecc che per tipo di apertura a rotazione a ventola scorrevole a tamburo ripiegabile a fisarmonica basculante a scomparsa Le porte interne sono costituite da anta o battente l elemento apribile telaio fisso l elemento fissato al controtelaio che contorna la porta e la sostiene per mezzo di cerniere battuta la superficie di contatto tra telaio fisso e anta mobile cerniera l elemento che sostiene l anta e ne permette la rotazione rispetto al telaio fisso controtelaio formato da due montanti ed una traversa l elemento fissato alla parete che consente l alloggio al telaio montante l elemento verticale del telaio o del controtelaio e traversa l elemento orizzontale del telaio o del controtelaio Modalit di uso corretto E necessario provvedere alla manutenzione periodica delle porte in particolare al rinnovo d
11. ANOMALIE RISCONTRABILI 01 01 01 A01 Alterazione cromatica Pagina 12 Manuale di Manutenzione 01 01 01 A02 Deformazione 01 01 01 A03 Degrado degli organi di manovra 01 01 01 A04 Degrado dei sigillanti 01 01 01 A05 Degrado delle guarnizioni 01 01 01 A06 Deposito superficiale 01 01 01 A07 Frantumazione 01 01 01 A08 Incrostazione 01 01 01 A09 Macchie 01 01 01 A10 Patina 01 01 01 A11 Perdita trasparenza MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 01 01 01 101 Pulizia guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei residui e depositi che ne possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi 01 01 01 102 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 01 01 01 103 Pulizia telai fissi Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono provocare l otturazione delle asole dei canali di drenaggio dei fori delle battute Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi 01 01 01 104 Pulizia telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi 01 01 01 105 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei Pagina 13 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01 01 01 I106 Regolazione guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 3 anni Regolaz
12. Manuale di Manutenzione Centrale antintrusione Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi La centrale antintrusione un elemento dell impianto antintrusione e controllo accessi per mezzo del quale i componenti ad essa collegati possono essere alimentati e monitorati Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in grado di assicurare un corretto funzionamento in caso di interruzione dell alimentazione primaria Generalmente le funzioni che pu svolgere la centrale antintrusione sono ricevere i segnali dai rivelatori ad essa collegati determinare se detti segnali corrispondono alla condizione di allarme e se del caso indicare con mezzi ottici e acustici tale condizione di allarme localizzare la zona dalla quale proviene l allarme sorvegliare il funzionamento corretto del sistema e segnalare con mezzi ottici e acustici ogni eventuale guasto per esempio corto circuito interruzione della linea guasto nel sistema di alimentazione inviare i segnali di allarme alla stampante collegata inviare i segnali di allarme ad eventuali apparecchi telefonici collegati polizia vigilanza ecc REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 02 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit La centrale di controllo e allarme deve entrare nella condizione di allarme a seguito della ricezione dei segnali e dopo che gli stes
13. Manuale di Manutenzione Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti 02 04 05 A01 Alterazione cromatica 02 04 05 A02 Bolla 02 04 05 A03 Corrosione 02 04 05 A04 Deformazione 02 04 05 A05 Deposito superficiale 02 04 05 A06 Distacco 02 04 05 A07 Fessurazione 02 04 05 A08 Fratturazione 02 04 05 A09 Incrostazione 02 04 05 A10 Lesione 02 04 05 A11 Macchie 02 04 05 A12 Non planarit 02 04 05 A13 Perdita di lucentezza 02 04 05 A14 Perdita di materiale 02 04 05 A15 Scagliatura screpolatura 02 04 05 A16 Scollaggi della pellicola Pagina 73 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 04 05 101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici mediante prodotti idonei al tipo di materiale MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 04 05 102 Regolazione planarit Cadenza ogni 3 anni Verifica dello stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione 02 04 05 103 Sostituzione elementi Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi degradati rotti e o mancanti con elementi analoghi Pagina 74 Pannelli Si tratta di controsoffitti con elementi di tamponamento continui a giacitura orizzontale ANOMALIE RISCONTRABILI Manuale di Manutenzione Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti 02 04 06 A01 Alterazione cromatica 02 04 06 A02 Bolla 02 04 06 A03 Corrosione 02 04 06 A0
14. Un sistema di rivelazione e di segnalazione d incendio deve avere come minimo 2 sorgenti di alimentazione la sorgente di alimentazione principale che deve essere progettata per operare utilizzando la rete di alimentazione pubblica o un sistema equivalente e la sorgente di alimentazione di riserva che deve essere costituita da una batteria ricaricabile Modalit di uso corretto Un sistema di rivelazione e di segnalazione d incendio deve avere come minimo 2 sorgenti di alimentazione la sorgente di alimentazione principale che utilizza la rete di alimentazione pubblica o un sistema equivalente e quella di riserva Almeno una apparecchiatura di alimentazione di riserva deve essere costituita da una batteria ricaricabile Ciascuna sorgente di alimentazione deve essere in grado di alimentare autonomamente le parti del sistema di rivelazione e di segnalazione d incendio per le quali progettata Se la apparecchiatura di alimentazione integrata all interno di un altra apparecchiatura del sistema di rivelazione e di segnalazione d incendio la commutazione da una sorgente di alimentazione all altra non deve causare alcun cambiamento di stato o di indicazione L utente deve verificare le connessioni dei vari elementi collegati alla apparecchiatura di alimentazione controllando che le spie luminose ed i fusibili di protezione siano funzionanti Tutte le uscite devono essere protette al fine di assicurare che in caso di corto circuito esterno
15. nominale non maggiore di 1 0 m s 1 25xv 0 25 v m s per i paracadute a presa progressiva usati per velocit nominale maggiore di 1 0 m s dove v la velocit nominale 03 01 07 R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Il limitatore di velocit deve essere mosso da una fune metallica capace di resistere agli sforzi che si verificano durante il funzionamento Livello minimo della prestazione Il carico di rottura minimo della fune deve essere almeno 8 volte superiore alla forza di trazione che si genera nella fune stessa all atto dell intervento del limitatore di velocit ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 07 A01 Anomalie della puleggia 03 01 07 A02 Difetti ai leverismi 03 01 07 A03 Difetti di serraggio 03 01 07 A04 Snervamento delle funi Pagina 101 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 07 101 Eguagliamento fune Cadenza ogni mese Eseguire l eguagliamento della fune del limitatore 03 01 07 I02 Sostituzione della fune Cadenza quando occorre Sostituire la fune metallica del limitatore quando dei fili che la compongono se ne presentano rotti una percentuale valutabile intorno al 10 della sezione totale della fune metallica stessa Pagina 102 Manuale di Manutenzione Macchinari elettromeccanici Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Sono gli organi motori che assicurano il
16. 240 Tipo di infisso Finestra Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J faccia esterna 900 faccia interna 900 Tipo di infisso Portafinestra Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J faccia esterna 700 faccia interna 700 Tipo di infisso Facciata continua Corpo d urto duro Massa del corpo Kg 1 Energia d urto applicata J faccia esterna 6 faccia interna Tipo di infisso Elementi pieni Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J faccia esterna 700 faccia interna 02 03 R11 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I materiali costituenti gli infissi sottoposti all azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico fisiche Livello minimo della prestazione I serramenti dovranno essere scelti in base alla individuazione della classe di resistenza al fuoco REI in funzione dell altezza dell edificio e rispettare i seguenti valori altezza antincendio m da 12 a 32 Classe REI min 60 altezza antincendio m da oltre 32 a 80 Classe REI min 90 altezza antincendio m oltre 80 Classe REI min 120 02 03 R12 Riparabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi dovranno essere collocati in modo da consentire il ripristino dell integr
17. Classe Requisiti Adattabilit delle finiture 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 11 Vani corsa 03 01 11 RO1 Requisito Regolarit delle finiture Pagina 4 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Controllabilit tecnologica 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 03 Contatti magnetici 04 01 03 R02 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 07 R01 Requisito Attitudine al controllo del flusso d aria 04 01 07 R02 Requisito Attitudine al controllo della tensione 04 01 07 R03 Requisito Attitudine al controllo dell abbagliamento 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 10 R01 Requisito Attitudine al controllo del flusso d aria 04 01 10 R02 Requisito Attitudine al controllo della tensione 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 11 R01 Requisito Attitudine al controllo del flusso d aria 04 01 11 R02 Requisito Attitudine al controllo della tensione 04 01 11 R03 Requisito Attitudine al controllo dell abbagliamento 04 01 15 Unit di controllo 04 01 15 R01 Requisito Isolamento elettromagnetico 04 02 Impianto
18. Manuale di Manutenzione Rivestimenti in marmo e granito Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni I Rivestimenti in marmo e granito variano a secondo della cava di estrazione di origine Essi hanno caratteristiche di maggiore resistenza della pietra calcarea e trovano applicazione nei rivestimenti degli ambienti abitativi La loro versatilit fa si che possano essere lavorati levigati e lucidati in diversi modi Le dimensione dei prodotti sono diverse lastre piastrelle blocchetti ecc La durabilit dei prodotti apprezzabile attraverso una buona resistenza ai graffi alle macchie al fuoco e agli inquinanti atmosferici che fa si che richiedano una manutenzione minima ANOMALIE RISCONTRABILI 02 02 05 A01 Alterazione cromatica 02 02 05 A02 Degrado sigillante 02 02 05 A03 Deposito superficiale 02 02 05 A04 Disgregazione 02 02 05 A05 Distacco 02 02 05 A06 Erosione superficiale 02 02 05 A07 Fessurazioni 02 02 05 A08 Macchie e graffiti 02 02 05 A09 Mancanza 02 02 05 A10 Perdita di elementi 02 02 05 A11 Polverizzazione 02 02 05 A12 Scheggiature MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 02 05 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pagina 46 Manuale di Manutenzione Pulizia delle parti superficiali rimozione di macchie depositi e sporco mediante spazzolatura e lavaggio con acqua e soluzioni adatte al tipo di rivestimento 02 02 05 I102 Sostituzione degli elementi degradati
19. Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni I rivestimenti in ceramica sono caratterizzati dai diversi impasti di argilla di lucidatura e finiture Possono essere smaltate lucide opache metallizzate ecc La loro applicazione indicata per pavimentazioni e muri di zone poco utilizzate anche se a differenza di quelle in porcellana hanno una maggiore resistenza ai colpi Sono facilmente pulibili ANOMALIE RISCONTRABILI 02 02 04 A01 Decolorazione 02 02 04 A02 Deposito superficiale 02 02 04 A03 Disgregazione 02 02 04 A04 Distacco 02 02 04 A05 Macchie e graffiti 02 02 04 A06 Mancanza MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 02 04 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio ed eventualmente spazzolatura degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento 02 02 04 I102 Pulizia e reintegro giunti Cadenza quando occorre Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura 02 02 04 I103 Sostituzione degli elementi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati rotti sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura Ripristino delle sigillature deteriorate mediante rimozione delle vecchie e sostituzione con sigillanti idonei Pagina 45
20. Tutti i circuiti del rivelatore ottico dovranno essere protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche Non dovr avere componenti soggetti ad usura La risposta del rivelatore attivazione dovr essere chiaramente visibile dall esterno grazie alla luce rossa lampeggiante emessa da due diodi led che dovranno coprire un angolo di campo visivo di 360 gradi questa luce dovr diventare fissa in caso di allarme Il rivelatore dovr avere un circuito di uscita analogica in grado di controllare la trasmissione di segnali all interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati che dovr avvenire attraverso una comunicazione continua interrogazione risposta tra sensori e centrale Grazie a questo sistema di comunicazione il rivelatore trasmette alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilit che sar confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando necessita un intervento di manutenzione REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 10 R01 Attitudine al controllo del flusso d aria Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere dipendente dalla direzione del flusso d aria che si genera attorno al rivelatore stesso Livello minimo della prestazione Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 Il valore m
21. alto della pressione che si pu riscontrare in un elemento Per determinare lo spessore degli elementi si deve aggiungere 1 0 mm per le pareti e per il fondello del cilindro e 0 5 mm per le pareti dei pistoni cavi di gruppi cilindro pistone semplici e telescopici I calcoli devono essere condotti in conformit a quanto previsto dalle norme Pagina 105 03 01 09 R04 Resistenza a trazione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Manuale di Manutenzione I macchinari e gli elementi che li costituiscono devono essere in grado di resistere a trazione senza causare pericoli sia durante il normale funzionamento sia in caso di emergenza Livello minimo della prestazione I gruppi cilindro pistone sollecitati a trazione devono essere costruiti in modo che risulti un coefficiente di sicurezza non minore di 2 tra le forze che si determinano per una pressione uguale a 1 4 volte la pressione statica massima e il limite convenzionale di elasticit Rp 0 2 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 09 A01 Cadute di pressione 03 01 09 A02 Difetti degli ammortizzatori 03 01 09 A03 Difetti dei contatti 03 01 09 A04 Difetti dei dispositivi di blocco 03 01 09 A05 Difetti del limitatore di velocit 03 01 09 A06 Difetti del paracadute 03 01 09 A07 Difetti di isolamento 03 01 09 A08 Diminuzione di tensione 03 01 09 A09 Mancanza di energia elettrica MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 09 I01 Lubrificazione
22. da una griglia di ripresa d aria a valle della quale montato un filtro da un circuito frigorifero chiuso tra compressore condensatore ed evaporatore formato da un silenziatore sulla mandata del compressore e da un filtro disidratatore sulla linea del liquido seguito da un vetro spia con indicatore d umidit incorporato da un distributore di refrigerante alimentato da una valvola d espansione e nei modelli in versione a pompa di calore da una valvola ad inversione di ciclo e separatore accumulatore di liquido Per i condizionatori esposti ad aria esterna aggressiva ricca di salsedine inquinata da scarichi industriali ecc possibile realizzare la batteria del condensatore con tubi ed alette in rame eventualmente stagnati Possono essere dotati dei seguenti accessori presa d aria esterna una serie di batterie di riscaldamento plenum di mandata pannelli di controllo per installazione remota griglie antiuccello da posizionare sull apertura perimetrale per consentire la ripresa e l espulsione d aria Modalit di uso corretto Per l installazione oltre ai normali accorgimenti propri delle tecnica impiantistica opportuno sottolineare che le tubazioni di collegamento alle batterie di riscaldamento ad acqua o vapore o al condensatore dell unit non devono trasmettere agli attacchi n forze n momenti per questo le tubazioni devono essere staffate e fornite di giunti di compensazione delle dilatazioni quando si
23. disponibile in un ampia e articolata gamma di formati ANOMALIE RISCONTRABILI 02 05 04 A01 Alterazione cromatica 02 05 04 A02 Degrado sigillante 02 05 04 A03 Deposito superficiale 02 05 04 A04 Disgregazione 02 05 04 A05 Distacco 02 05 04 A06 Erosione superficiale 02 05 04 A07 Fessurazioni 02 05 04 A08 Macchie e graffiti 02 05 04 A09 Mancanza 02 05 04 A10 Perdita di elementi 02 05 04 A11 Scheggiature 02 05 04 A12 Sollevamento e distacco dal supporto MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 05 04 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio ed eventualmente spazzolatura degli elementi con detergenti adatti Pagina 86 Manuale di Manutenzione al tipo di rivestimento 02 05 04 I102 Pulizia e reintegro giunti Cadenza quando occorre Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura 02 05 04 103 Sostituzione degli elementi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati rotti sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura Pagina 87 Manuale di Manutenzione IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI Insieme delle unit e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di consentire l utilizzo da parte degli utenti di fluss
24. se l apparecchio utilizza acqua nel condensatore specificare il volume di acqua contenuta nella macchina e specificare i materiali di costruzione degli scambiatori di calore specificare il tipo di olio da utilizzare nel compressore Il costruttore deve specificare in particolare le condizioni ambientali richieste se gli apparecchi devono essere installati all esterno o in un involucro a prova di condizioni atmosferiche o in un ambiente riscaldato i requisiti della collocazione fisica dell accesso e delle distanze i requisiti per i collegamenti elettrici del liquido dell aria e del refrigerante da realizzare in loco la collocazione di dispositivi di segnalazione e di intervento le precauzioni di installazione da prendere per assicurare in particolare la corretta circolazione dei fluidi termovettori il drenaggio dell acqua la pulizia delle superfici di scambio di calore la minimizzazione del rumore delle vibrazioni o di altri effetti nocivi Pagina 77 Manuale d Uso Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Sono apparecchiature a monoblocco che contengono un condensatore a pacco alettato su cui l aria viene forzata per mezzo di un ventilatore centrifugo dotato di una certa prevalenza utile per vincere le perdite di carico di brevi tronchi di canale destinati all adduzione ed all espulsione dell aria Si installano addossandoli ad una parete esterna su cu
25. 03 01 02 Cabina 92 03 01 03 Contrappeso 94 03 01 04 Funi 96 03 01 05 Guide cabina 97 03 01 06 Interruttore di extracorsa 99 03 01 07 Limitatore di velocit 101 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 103 03 01 09 Macchinari oleodinamici 105 03 01 10 Montacarichi 107 03 01 11 Vani corsa 109 03 01 12 Porte di piano 111 03 01 13 Pulsantiera 113 Pagina 252 Manuale di Manutenzione 03 01 14 Quadro di manovra 114 03 01 15 Serrature 116 03 02 Impianto elettrico 118 03 02 01 Alternatore 121 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 122 03 02 03 Contattore 124 03 02 04 Fusibili 126 03 02 05 Gruppi di continuit 127 03 02 06 Interruttori 129 03 02 07 Motori 131 03 02 08 Prese e spine 133 03 02 09 Quadri di bassa tensione 134 03 02 10 Quadri di media tensione 136 03 02 11 Rel a sonde 138 03 02 12 Rel termici 140 03 02 13 Sezionatore 141 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 143 03 02 15 Trasformatori a secco 145 03 03 Impianto di climatizzazione 147 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 151 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 153 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 154 03 03 04 Centrali frigo 157 03 03 05 Compressore per macchine frigo 159 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 161 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 164 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 167 03 03 09 Strato coibente 168 03 03 10 Tubi in acciaio 169 03 03 11 Tubi in rame 171 03 03 12 Ventil
26. 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 03 03 07 106 Intervento Sostituzione dei filtri quando occorre 03 03 07 107 Intervento Sostituzione olio dei compressori quando occorre 03 03 07 102 Intervento Pulizia bacinelle di raccolta condense ogni mese 03 03 07 104 Intervento Pulizia dei filtri ogni 3 mesi 03 03 07 I01 Intervento Lubrificazione albero motore ogni 12 mesi 03 03 07 103 Intervento Pulizia batterie evaporative ogni 12 mesi 03 03 07 105 Intervento Pulizia dei tubi ogni 12 mesi 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 03 03 08 I01 Intervento Revisione generale pompa di calore ogni 12 mesi 03 03 09 Strato coibente 03 03 09 I01 Intervento Rifacimenti ogni 2 anni 03 03 09 102 Intervento Sostituzione coibente ogni 15 anni 03 03 10 Tubi in acciaio 03 03 10 I01 Intervento Ripristino coibentazione quando occorre 03 03 11 Tubi in rame 03 03 11 I01 Intervento Ripristino coibentazione quando occorre 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori 03 03 12 106 Intervento Sostituzione filtri dei ventilconvettori quando occorre 03 03 12 I01 Intervento Pulizia bacinelle di raccolta condense dei ventilconvettori ogni mese 03 03 12 103 Intervento Pulizia filtri dei ventilconvettori ogni 3 mesi 03 03 12 102 Intervento Pulizia batterie di scambio dei ventilconvettori ogni 12 mesi 03 03 12 104 Intervento Pulizia griglie dei canali ogni 12 mesi 03 03 12 105 Intervento Pulizia griglie e filtri dei ventilconvettori ogni 12 mesi
27. ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 12 A01 Difetti di regolazione 04 02 12 A02 Difetti di tenuta morsetti 04 02 12 A03 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 12 101 Pulizia Cadenza ogni 6 mesi Effettuare una pulizia degli apparecchi e delle connessioni per eliminare eventuali accumuli di materiale che possano compromettere il regolare funzionamento degli apparecchi utilizzando un panno morbido imbevuto di alcool Pagina 250 Manuale di Manutenzione Unit di controllo Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Le unit di controllo sono dei dispositivi che consentono di monitorare costantemente gli elementi ad esse collegati quali sensori per l illuminazione rivelatori di movimento ecc REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 13 R01 Isolamento elettromagnetico Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit Le unit di controllo devono garantire un livello di funzionamento anche in presenza di un campo elettromagnetico Livello minimo della prestazione Devono essere previsti i livelli minimi indicati dalle normative in materia in particolare quelle dettate dal Consiglio delle Comunit Europee ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 13 A01 Anomalie batteria 04 02 13 A02 Anomalie software 04 02 13 A03 Difetti stampante MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 13 I01 Sostituzione unit Cad
28. Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati o rotti con altri analoghi Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi Pagina 47 Manuale di Manutenzione Tinteggiature e decorazioni Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni La vasta gamma delle tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione Per gli ambienti interni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce le pitture a colla le idropitture le pitture ad olio per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche le idropitture acrilviniliche tempere per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche le pitture siliconiche le pitture epossidiche le pitture viniliche ecc Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna o comunque a vista La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell utilizzo e degli ambienti d impiego Possono essere elementi prefabbricati lapidei gessi laterizi ecc ANOMALIE RISCONTRABILI 02 02 06 A01 Bolle d aria 02 02 06 A02 Decolorazione 02 02 06 A03 Deposito superficiale 02 02 06 A04 Disgregazione 02 02 06 A05 Distacco 02 02 06 A06 Efflorescenze 02 02 06 A07 Erosione superficiale 02 02 06 A08 Fessurazioni 02 02 06 A09 Macchie e graffiti 02 02 06 A10 Mancanza 02 02 06 A11 Penetrazione di umidit 02 02 06 A12 Polverizzazione 02 02 06 A13 Rigonfiamento MANUTENZ
29. Classe di Esigenza Aspetto Le pavimentazioni debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti fessurazioni scagliature o screpolature superficiali e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come la planarit l assenza di difetti superficiali l omogeneit di colore l omogeneit di brillantezza l omogeneit di insudiciamento ecc 02 05 R05 Resistenza agli attacchi biologici Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti a seguito della presenza di organismi viventi animali vegetali microrganismi non dovranno subire riduzioni di prestazioni Livello minimo della prestazione I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali dei prodotti utilizzati delle classi di rischio delle situazioni generali di servizio dell esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 02 Rivestimenti ceramici 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato Pagina 78 Manuale di Manutenzione Pavimentazioni sopraelevate Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne Le pavimentazioni sopraelevate
30. Controllo generale batterie di condensazione Ispezione a vista ogni 3 anni 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 03 C05 Controllo Controllo temperatura acqua in caldaia Ispezione a vista ogni mese 03 03 03 C06 Controllo Controllo tenuta dei generatori Controllo a vista ogni mese 03 03 03 C09 Controllo Controllo termostati pressostati e valvole di sicurezza Ispezione ogni mese 03 03 03 C11 Controllo Taratura regolazione dei gruppi termici Registrazione ogni mese 03 03 03 C04 Controllo Controllo temperatura acqua dell impianto Registrazione ogni 6 mesi 03 03 03 C10 Controllo Misura dei rendimenti Ispezione ogni 6 mesi strumentale 03 03 03 C02 Controllo Controllo coibentazione e verniciatura Controllo a vista ogni 12 mesi 03 03 03 C03 Controllo Controllo pompa del bruciatore Ispezione ogni 12 mesi strumentale 03 03 03 C07 Controllo Controllo tenuta delle elettrovalvole dei bruciatori Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 03 C08 Controllo Controllo tenuta dell elettropompe Ispezione ogni 12 mesi strumentale 03 03 03 C12 Controllo Verifica apparecchiature della caldaia Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 03 C13 Controllo Verifica generale aperture ventilazione Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 03 CO1 Controllo Analisi acqua dell impianto Ispezione ogni 3 anni strumentale 03 03 04 Centrali frigo 03 03 04 C06 Controllo Taratura apparecchiature di sicurezza Registrazione ogni mese 03 03 04 C01 Controllo Cont
31. Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone causato da un contatto diretto i componenti degli impianti elettrici devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformit prevista dall art 7 del D M 22 gennaio 2008 n 37 03 02 R03 Attitudine a limitare i rischi di incendio Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I componenti dell impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 R04 Impermeabilit ai liquidi Classe di Requisiti Sicurezza d intervento Classe di Esigenza Sicurezza I componenti degli impianti elettrici devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto Pagina 118 Manuale di Manutenzione 03 02 R05 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi costituenti l impianto ele
32. Lubrificazione serrature cerniere ogni 6 mesi 02 03 01 103 Intervento Pulizia delle guide di scorrimento ogni 6 mesi Pagina 4 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 02 03 01 105 Intervento Pulizia telai ogni 6 mesi 02 03 01 107 Intervento Registrazione maniglia ogni 6 mesi 02 03 01 108 Intervento Regolazione controtelai ogni 12 mesi 02 03 01 I10 Intervento Regolazione telai ogni 12 mesi 02 03 01 109 Intervento Ripristino protezione verniciatura parti in legno ogni 2 anni 02 03 02 Sovraluce 02 03 02 102 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 02 03 02 104 Intervento Pulizia vetri quando occorre 02 03 02 I01 Intervento Pulizia delle guide di scorrimento ogni 6 mesi 02 03 02 103 Intervento Pulizia telai ogni 6 mesi 02 03 02 105 Intervento Ripristino protezione verniciatura parti in legno ogni 2 anni 02 03 03 Sovrapporta 02 03 03 102 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 02 03 03 104 Intervento Pulizia vetri quando occorre 02 03 03 I01 Intervento Pulizia delle guide di scorrimento ogni 6 mesi 02 03 03 103 Intervento Pulizia telai ogni 6 mesi 02 03 03 105 Intervento Ripristino protezione verniciatura parti in legno ogni 2 anni 02 03 04 Telai vetrati 02 03 04 102 Intervento Pulizia vetri quando occorre 02 03 04 I01 Intervento Pulizi
33. Manuale di Manutenzione Impianto di climatizzazione L impianto di climatizzazione l insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizioni termiche di umidit e di ventilazione L unit tecnologica Impianto di climatizzazione generalmente costituita da alimentazione o adduzione avente la funzione di trasportare il combustibile dai serbatoi e o dalla rete di distribuzione fino ai gruppi termici gruppi termici che trasformano l energia chimica dei combustibili di alimentazione in energia termica centrali di trattamento fluidi che hanno la funzione di trasferire l energia termica prodotta direttamente o utilizzando gruppi termici ai fluidi termovettori reti di distribuzione e terminali che trasportano i fluidi termovettori ai vari terminali di scambio termico facenti parte dell impianto canne di esalazione aventi la funzione di allontanare i fumi di combustione prodotti dai gruppi termici REQUISITI E PRESTAZIONI UT 03 03 R01 Attitudine al controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere Gli impianti di climatizzazione devono garantire un livello di rumore nell ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dalla normativa vigente Livello minimo della prestazione Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d aria devono essere tali che la ve
34. Nella centrale di controllo e segnalazione devono essere previsti quattro livelli di accesso per la segnalazione e il controllo Livello minimo della prestazione Livello di accesso 1 utilizzabile dal pubblico o da persone che hanno una responsabilit generale di sorveglianza di sicurezza e che intervengono in caso di un allarme incendio o un avviso di guasto Livello di accesso 2 utilizzabile da persone che hanno una specifica responsabilit in materia di sicurezza e che sono istruite e autorizzate ad operare sulla centrale e segnalazione Livello di accesso 3 utilizzabile da persone che sono istruite e autorizzate a riconfigurare i dati specifici del sito inseriti nella centrale o da essa controllati per esempio etichettatura zonizzazione organizzazione dell allarme assicurare che la centrale sia in conformit alle istruzioni ed alle informazioni date dal costruttore Livello di accesso 4 utilizzabile da persone che sono istruite e autorizzate dal costruttore sia a riparare la centrale che a modificare la sua configurazione in modo da cambiare il suo modo originale di funzionamento Solo i livelli di accesso 1 e 2 hanno una gerarchia rigorosa Per esempio come procedure speciali per l ingresso al livello di accesso 2 e o al livello di accesso 3 possono essere utilizzati chiavi meccaniche tastiera e codici carte di accesso A titolo di esempio i mezzi speciali per l ingresso al livello di accesso 4 possono essere
35. Pagina 67 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 04 02 101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici mediante prodotti idonei al tipo di materiale MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 04 02 102 Regolazione planarit Cadenza ogni 3 anni Verifica dello stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione 02 04 02 103 Sostituzione elementi Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi degradati rotti e o mancanti con elementi analoghi Pagina 68 Manuale di Manutenzione Controsoffitti in fibra minerale Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti I controsoffitti in fibra minerale sono costituiti da fibre di roccia agglomerate mediante leganti inorganici Essi sono composti da elementi di tamponamento in conglomerato di fibra minerale fissati ad una struttura metallica portante La superficie dei pannelli pu essere liscia decorata oppure a richiesta microforata Il colore generalmente il bianco con decori standard dalle superfici lisce e finemente lavorate ai decori geometrici e personalizzati ANOMALIE RISCONTRABILI 02 04 03 A01 Alterazione cromatica 02 04 03 A02 Bolla 02 04 03 A03 Corrosione 02 04 03 A04 Deformazione 02 04 03 A05 Deposito superficiale 02 04 03 A06 Distacco 02 04 03 A07 Fessurazione 02 04 03 A08 Fratturazione 02 04 03 A09 Incrost
36. Pagina 7 Manuale di Manutenzione Energia d urto applicata J faccia esterna 6 faccia interna Tipo di infisso Elementi pieni Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J faccia esterna 700 faccia interna 01 01 R15 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I materiali costituenti gli infissi sottoposti all azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico fisiche Livello minimo della prestazione I serramenti dovranno essere scelti in base alla individuazione della classe di resistenza al fuoco REI in funzione dell altezza dell edificio e rispettare i seguenti valori altezza antincendio m da 12 a 32 Classe REI min 60 altezza antincendio m da oltre 32 a 80 Classe REI min 90 altezza antincendio m oltre 80 Classe REI min 120 01 01 R16 Resistenza al gelo Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi non dovranno subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio Livello minimo della prestazione Specifici livelli di accettabilit inoltre possono essere definiti con riferimento al tipo di materiale utilizzato Nel caso di profilati in PVC impiegati per la realizzazione di telai o ante questi devono resistere alla temperatura di 0 C senza subire rotture in seg
37. Sicurezza La rete di alimentazione e di adduzione dei gruppi termici dell impianto di climatizzazione deve essere realizzata ed installata in modo da limitare i rischi di probabili incendi Livello minimo della prestazione Nel caso la rete di alimentazione e di adduzione alimenta generatori di calore con potenza termica nominale complessiva superiore ai 116 KW 100000 kcal h necessario sottoporre i progetti degli impianti alla preventiva approvazione da parte del locale Comando Provinciale dei VV FF 03 03 01 R03 Stabilit chimico reattiva Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza La rete di alimentazione e di adduzione dell impianto di climatizzazione deve essere realizzata con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico fisiche Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 151 Manuale di Manutenzione 03 03 01 A01 Corrosione tubazioni 03 03 01 A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni 03 03 01 A03 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 01 I101 Pulizia interna dei serbatoi di gasolio Cadenza ogni 3 anni Pulizia interna mediante lavaggio con eventuale asportazione di rifiuti La pulizia da ritenersi conclusa quando dalla pompa viene scaricato gasolio puro 03 03 01 I102 Pulizia interna dei
38. devono avere un carico immediatamente superiore alla corrente di pieno carico del circuito protetto fusibili motore tipo aM proteggono contro i corto circuiti i circuiti sottoposti ad elevati picchi di corrente sono fatti in maniera tale che permettono ai fusibili aM di far passare queste sovracorrenti rendendoli non adatti alla protezione contro i sovraccarichi una protezione come questa deve essere fornita di un altro dispositivo quale il rel termico devono avere un carico immediatamente superiore alla corrente di pieno carico del circuito protetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 04 A01 Depositi vari 03 02 04 A02 Difetti di funzionamento 03 02 04 A03 Umidit MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 04 101 Pulizia Cadenza ogni 6 mesi Eseguire la pulizia delle connessioni dei fusibili sui porta fusibili eliminando polvere umidit e depositi vari 03 02 04 I102 Sostituzione dei fusibili Cadenza quando occorre Eseguire la sostituzione dei fusibili quando usurati Pagina 126 Manuale di Manutenzione Gruppi di continuit Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico I gruppi di continuit dell impianto elettrico consentono di alimentare circuiti utilizzatori in assenza di alimentazione da rete per le utenze che devono sempre essere garantite l energia viene prelevata da quella raccolta in una batteria che il sistema ricarica durante la presa di energia dalla rete pubblica Si div
39. dotati delle prescritte aperture di ventilazione e prive di elementi di ostruzione in genere Inoltre necessario procedere ad un controllo qualitativo della combustione dei focolari dell impianto accertando che la fiamma sia ben formata e priva di fumosit Pagina 73 Manuale d Uso Centrali frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le centrali frigorifere hanno la funzione di raffreddare i fluidi dell impianto Per ottenere il raffreddamento si utilizzano macchine refrigeranti con un ciclo frigorifero a compressione di vapore saturo generalmente costituita da un compressore un condensatore una valvola di espansione e da un evaporatore Modalit di uso corretto Prima della messa in funzione degli impianti frigoriferi eseguire una serie di operazioni sul sistema dei compressori quali verifica del sistema di lubrificazione analizzando la temperatura e l aspetto dell olio verifica stato morsettiere ed isolamento avvolgimenti del motore prove di funzionamento tese a verificare i vari dispositivi di taratura e controllo pressostato temperature di aspirazione e mandata ecc Pagina 74 Manuale d Uso Compressore per macchine frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Il compressore uno dei componenti dei gruppi frigo dell impianto di climatizzazione pu essere di vari tipi quali centrifugo del tipo aperto ermetico monostadio o bistadio tale tipo di compressore vi
40. elementari sono centralini da incasso in materiale termoplastico autoestinguente con indice di protezione IP40 fori asolati e guida per l assemblaggio degli interruttori e delle morsette Questi centralini si installano all interno delle abitazioni e possono essere anche a parete Esistono inoltre centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 09 R01 Accessibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I quadri devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 09 R02 Identificabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I quadri devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonch le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 09 A01 Anomalie dei contattori 03 02 09 A02 Anomalie dei fusibili 03 02 09 A03 Anomalie dell impianto di rifasamento 03 02 09 A04 Anomalie dei magnetotermici 03 02 09 A05
41. eseguono i collegamenti alle tubazioni inoltre buona norma evitare di sollecitare a torsione gli attacchi filettati Per evitare il trascinamento della condensa da parte del flusso d aria utile sifonare in maniera idonea gli scarichi delle bacinelle di raccolta condensa della batterie opportuno prestare particolare attenzione affinch la presa d aria e la bocca d espulsione del condensatore abbiano spazi di rispetto sufficienti ed affinch non vengano messe in condizione di cortocircuitare l aria anche necessario evitare di far funzionare queste apparecchiature a tutta aria esterna poich tutte e due le batterie di condensazione ed evaporazione hanno quasi la stessa superficie e la macchina non sarebbe capace di crearsi un normale differenziale di pressione tra evaporazione e condensazione andando in blocco a causa dell intervento del pressostato Le pi importanti operazioni di manutenzione da effettuare sono cambio dell olio dei compressori semiermetici verifica annuale del regolare funzionamento dei dispositivi di controllo dei sistemi di sicurezza pulizia chimica dei tubi del condensatore da farsi annualmente o quando i manometri posti sul circuito indichino un anomala variazione della perdita di carico pulizia periodica dei filtri da farsi con una frequenza che dipende dalla polverosit degli ambienti condizionati lavaggio annuale o secondo necessit delle superfici esterne delle batterie evaporanti questo lavagg
42. gt 20 micron 02 03 R09 Resistenza agli attacchi biologici Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi a seguito della presenza di organismi viventi animali vegetali microrganismi non dovranno subire riduzioni di prestazioni Livello minimo della prestazione I preservanti con i quali vengono trattati i materiali in legno devono avere una soglia di efficacia non inferiore al 40 di quella iniziale 02 03 R10 Resistenza agli urti Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Pagina 51 Manuale di Manutenzione Gli infissi dovranno essere in grado di sopportare urti definiti dall energia cinetica di urti tipo o convenzionali di corpi duri come di oggetti scagliati o molli come il peso di un corpo che cade che non debbono compromettere la stabilit degli stessi n provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti Livello minimo della prestazione Gli infissi esterni verticali ad esclusione degli elementi di tamponamento devono resistere all azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalit indicate di seguito Tipo di infisso Porta esterna Corpo d urto duro Massa del corpo Kg 0 5 Energia d urto applicata J faccia esterna 3 75 faccia interna 3 75 Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 30 Energia d urto applicata J faccia esterna 240 faccia interna
43. nella galleria del vento sottoponendolo ad un flusso sfavorevole e ad una temperatura di 23 5 C La temperatura viene gradualmente aumentata fino a 50 C Dopo che il rivelatore stato sottoposto alla prova per circa 1 ora si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 04 01 07 R05 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Durabilit tecnologica Classe di Esigenza Durabilit I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione I rivelatori collegati alla relativa centrale di rivelazione vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una vaschetta contenente acqua in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25 50 mm al di sopra del livello dell acqua Il rivelatore viene mantenuto in questa posizione per tutto il necessario all espletamento della prova che pu protrarsi per 4 o 15 giorni Alla fine della stessa i valori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dalle norme 04 01 07 R06 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di fumo devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza innescare i meccanismi di allarme Livello minimo della
44. 01 R04 Reazione al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza Livello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti le pareti Livello minimo della prestazione I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio dei materiali in particolare attraverso la prova di non combustibilit UNI EN ISO 1182 attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi che possono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce UNI 8456 attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essere investiti da una piccola fiamma solamente su una faccia UNI 8457 Pagina 26 Manuale di Manutenzione attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all azione di una fiamma d innesco in presenza di calore radiante UNI 9174 02 01 R05 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto Le pareti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti fessurazioni scagliature o screpolature superficiali e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come la planarit l assenza di difetti superficiali l omogeneit di colore l omogeneit di brillantezza l omogeneit di insudiciamento ecc 02 01 R06 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di
45. 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I segnali inviati dai rivelatori attraverso la centrale di controllo e segnalazione a cui sono collegati vengono visualizzati sotto forma di segnale di allarme sui pannelli detti appunto degli allarmi Modalit di uso corretto I dispositivi di segnalazione degli allarmi devono essere posizionati in modo da essere facilmente percettibili dagli addetti alla sorveglianza e al personale addetto alla manutenzione e riparazione dell impianto Nei quadri di controllo e segnalazione sono installati anche i gruppi trasformatore raddrizzatore che garantiscono il mantenimento costante della carica delle batterie di accumulatori che devono alimentare l impianto in caso di mancanza di energia elettrica Gli impianti d rivelazione incendi devono poter servirsi di due fonti di alimentazione di origine diversa in grado di garantire la totale alimentazione una delle fonti abitualmente procurata dalla rete elettrica pubblica l altra da batterie ricaricabili mantenute sotto carica costante attraverso la tensione in rete Pagina 118 Manuale d Uso Rivelatori passivi all infrarosso Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I rilevatori ad infrarosso sono dei dispositivi in grado di rilevare la presenza di energia all infrarosso che viene generata dal passaggio di una persona o di corpi animati nell area controllata dal dispositivo Generalmente tali dispositivi sono corredati
46. 02 A08 Deposito superficiale 01 01 02 A09 Frantumazione 01 01 02 A10 Macchie 01 01 02 A11 Non ortogonalit 01 01 02 A12 Perdita di materiale 01 01 02 A13 Perdita trasparenza 01 01 02 A14 Rottura degli organi di manovra Pagina 15 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 01 01 02 101 Lubrificazione serrature e cerniere Cadenza ogni 6 anni Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici verifica del corretto funzionamento 01 01 02 102 Pulizia delle guide di scorrimento Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalit delle guide di scorrimento 01 01 02 103 Pulizia frangisole Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 01 01 02 104 Pulizia guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei residui e depositi che ne possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi 01 01 02 105 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 01 01 02 106 Pulizia telai fissi Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono provocare l otturazione delle asole dei canali di drenaggio dei fori delle battute Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi In particolare per i profili elettrocolorati la pulizia va effettuata con prodotti sgrassan
47. 02 R01 Requisito Comodit di uso e manovra 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 03 01 08 R01 Requisito Attitudine al controllo della velocit 03 01 09 Macchinari oleodinamici 03 01 09 R02 Requisito Attitudine al controllo della velocit 03 01 10 Montacarichi 03 01 10 R01 Requisito Attitudine al controllo della velocit 03 01 12 Porte di piano 03 01 12 R01 Requisito Comodit di uso e manovra 03 01 15 Serrature 03 01 15 R01 Requisito Comodit di uso e manovra 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R02 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 03 02 06 Interruttori 03 02 06 R01 Requisito Comodit di uso e manovra 03 02 08 Prese e spine 03 02 08 R01 Requisito Comodit di uso e manovra 03 02 13 Sezionatore 03 02 13 R0O1 Requisito Comodit di uso e manovra 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 14 R01 Requisito Attitudine al controllo delle scariche 03 02 15 Trasformatori a secco Pagina 14 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 02 15 R01 Requisito Attitudine al controllo delle scariche 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R02 Requisito Attitudine al controllo della combustione 03 03 R03 Requisito Attitudine al controllo della p
48. 03 05 Compressore per macchine frigo 03 03 05 R01 Requisito Efficienza 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 03 03 08 R01 Requisito Efficienza 03 03 10 Tubi in acciaio 03 03 10 R01 Requisito Attitudine al controllo dell aggressivit dei fluidi 03 03 11 Tubi in rame 03 03 11 RO1 Requisito Attitudine al controllo dell aggressivit dei fluidi 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 05 Lampade autoalimentate 04 01 05 RO1 Requisito Efficienza 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 14 R02 Requisito Attitudine al controllo dell aggressivit dei fluidi Pagina 18 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Protezione antincendio 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R15 Requisito Resistenza al fuoco 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 01 Pareti interne 02 01 R04 Requisito Reazione al fuoco 02 01 R10 Requisito Resistenza al fuoco 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02
49. 04 102 Sostituzione Cadenza ogni 10 anni Pagina 234 Manuale di Manutenzione Sostituire gli altoparlanti quando non rispondenti alla loro originaria funzione Pagina 235 Manuale di Manutenzione Lettori di badge Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I lettori di badge sono quelle apparecchiature che consentono di utilizzare tessere magnetiche per controllare gli accessi I lettori possono essere del tipo a strisciamento o del tipo ad inserimento Generalmente nel tipo a strisciamento i lettori individuano tutti i caratteri contenuti nella tessera magnetica nel tipo a inserimento i lettori individuano generalmente il 60 dei caratteri contenuti nella scheda magnetica Rappresentazione grafica e descrizione Lettore di badge REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 05 R01 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I lettori di badge devono presentare caratteristiche di funzionalit e facilit d uso Livello minimo della prestazione Pu essere verificata l altezza di installazione dal piano di calpestio dei lettori di badge che deve essere tale da consentire le normali operazioni di comando regolazione e controllo verificando anche l assenza di ostacoli che ne impediscano un agevole manovra ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 05 A01 Difetti di tenuta dei morsetti 04 02 05 A02 Difetti del display Pagi
50. 11 Rel a sonde 03 02 11 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 12 Rel termici 03 02 12 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 13 Sezionatore 03 02 13 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni mese 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 14 C01 Controllo Controllo avvolgimenti Ispezione ogni anno Pagina 7 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 03 02 14 C02 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni anno 03 02 14 C03 Controllo Controllo vasca olio Ispezione ogni anno 03 02 15 Trasformatori a secco 03 02 15 CO1 Controllo Controllo avvolgimenti Ispezione ogni anno 03 02 15 C02 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni anno 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 01 C02 Controllo Controllo ed eliminazione acqua Revisione quando occorre 03 03 01 CO1 Controllo Controllo accessori dei serbatoi Controllo ogni 12 mesi 03 03 01 C03 Controllo Controllo tenuta delle valvole Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 01 C04 Controllo Controllo tenuta tubazioni Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 03 03 02 CO1 Controllo
51. 117 Intervento Sostituzione frangisole quando occorre 01 01 04 102 Intervento Pulizia delle guide di scorrimento ogni 6 mesi 01 01 04 106 Intervento Pulizia telai fissi ogni 6 mesi 01 01 04 I10 Intervento Registrazione maniglia ogni 6 mesi 01 01 04 104 Intervento Pulizia guarnizioni di tenuta ogni 12 mesi 01 01 04 107 Intervento Pulizia telai mobili ogni 12 mesi 01 01 04 115 Intervento Ripristino ortogonalit telai mobili ogni 12 mesi 01 01 04 I11 Intervento Regolazione guarnizioni di tenuta ogni 3 anni 01 01 04 112 Intervento Regolazione organi di movimentazione ogni 3 anni 01 01 04 113 Intervento Regolazione telai fissi ogni 3 anni 01 01 04 I14 Intervento Ripristino fissaggi telai fissi ogni 3 anni 01 01 04 I01 Intervento Lubrificazione serrature e cerniere ogni 6 anni 01 01 04 118 Intervento Sostituzione infisso ogni 30 anni Pagina 3 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 02 01 01 Lastre di cartongesso 02 01 01 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 01 01 102 Intervento Riparazione quando occorre 02 01 02 Tramezzi in laterizio 02 01 02 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 01 02 102 Intervento Riparazione quando occorre 02 02 Rivestimenti interni Codic
52. 212 Manuale di Manutenzione 04 01 10 R04 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Durabilit tecnologica Classe di Esigenza Durabilit I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione I rivelatori collegati alla relativa centrale di rivelazione vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una vaschetta contenente acqua in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25 50 mm al di sopra del livello dell acqua Il rivelatore viene mantenuto in questa posizione per tutto il necessario all espletamento della prova che pu protrarsi per 4 o 15 giorni Alla fine della stessa i valori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dalle norme 04 01 10 R05 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di fumo devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza innescare i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione Nessun allarme n segnale di guasto deve essere emesso durante il condizionamento Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 04 01 10 R06 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenz
53. A02 Perdite di carico 03 03 08 A03 Perdite di olio 03 03 08 A04 Rumorosit MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 08 I01 Revisione generale pompa di calore Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una disincrostazione meccanica e se necessario anche chimica biodegradabile della pompa e del girante nonch una lubrificazione dei cuscinetti Eseguire una verifica sulle guarnizioni ed eventualmente sostituirle Pagina 167 Manuale di Manutenzione Strato colbente Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le tubazioni adibite al trasporto dei fluidi termovettori devono essere opportunamente protette con uno strato di coibente Questo viene generalmente realizzato con lana di vetro materiali sintetico ed altro REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 09 R01 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I materiali coibenti devono essere in grado di non subire disgregazioni sotto l azione dei carichi che si verificano durante il funzionamento Livello minimo della prestazione I livelli minimi dipendono dal tipo di materiale coibente utilizzato ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 09 A01 Anomalie del coibente 03 03 09 A02 Difetti di tenuta 03 03 09 A03 Mancanze MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 09 101 Rifacimenti Cadenza ogni 2 anni Eseguire il rifacimento degli strati di coibente deteriorati o mancanti 03 03 09 102
54. Gli infissi devono attraverso opportuni schermi e o dispositivi di oscuramento provvedere alla regolazione della luce naturale immessa Livello minimo della prestazione I dispositivi di schermatura esterna di cui sono dotati gli infissi interni verticali devono consentire una regolazione del livello di illuminamento negli spazi chiusi degli alloggi fino ad un valore non superiore a 0 2 lux 02 03 R05 Permeabilit all aria Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Pagina 50 Manuale di Manutenzione Classe di Esigenza Benessere Gli infissi devono controllare il passaggio dell aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione Livello minimo della prestazione I livelli prestazionali variano in funzione delle classi della permeabilit all aria di riferimento a 100 Pa misurata in m3 hm3 e della pressione massima di prova misurata in Pa 02 03 R06 Pulibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi devono consentire la rimozione di sporcizia depositi macchie ecc Livello minimo della prestazione Gli infissi devono essere accessibili e dimensionati in modo da consentire le operazioni di pulizia 02 03 R07 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto Gli infissi devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura form
55. Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici verifica del corretto funzionamento 01 01 03 102 Pulizia delle guide di scorrimento Cadenza ogni 6 mesi Pagina 19 Manuale di Manutenzione Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalit delle guide di scorrimento 01 01 03 103 Pulizia frangisole Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 01 01 03 104 Pulizia guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei residui e depositi che ne possono pregiudicare il buon funzionamento con detergenti non aggressivi 01 01 03 105 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 01 01 03 106 Pulizia telai fissi Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono provocare l otturazione delle asole dei canali di drenaggio dei fori delle battute Pulizia del telaio fisso con detergenti non aggressivi 01 01 03 107 Pulizia telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi 01 01 03 108 Pulizia telai persiane Cadenza quando occorre Pulizia dei telai con detergenti non aggressivi 01 01 03 I109 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 01 01 03 I10 Registrazione maniglia Cadenza ogni 6 m
56. Pannelli Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti Si tratta di controsoffitti con elementi di tamponamento continui a giacitura orizzontale Modalit di uso corretto Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le parti delle giunzioni Si consiglia nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggio degli stessi Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione Quando necessario sostituire gli elementi degradati Pagina 31 Manuale d Uso Pavimentazioni interne Le pavimentazioni fanno parte delle partizioni interne orizzontali e ne costituiscono l ultimo strato funzionale In base alla morfologia del rivestimento possono suddividersi in continue se non sono nel loro complesso determinabili sia morfologicamente che dimensionalmente e discontinue quelle costituite da elementi con dimensioni e morfologia ben precise La loro funzione oltre a quella protettiva quella di permettere il transito ai fruitori dell organismo edilizio e la relativa resistenza ai carichi Importante che la superficie finale dovr risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d uso degli ambienti Gli spessori variano in
57. Pompe di calore per macchine frigo 80 03 03 09 Strato coibente 81 03 03 10 Tubi in acciaio 82 03 03 11 Tubi in rame 83 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori 84 03 04 Impianto di illuminazione 85 03 04 01 Lampade ad incandescenza 86 03 04 02 Lampade fluorescenti 87 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati 88 03 05 01 Alimentatori 89 03 05 02 Armadi concentratori 90 03 05 03 Cablaggio 91 03 05 04 Pannello di permutazione 92 03 05 05 Sistema di trasmissione 93 04 IMPIANTI DI SICUREZZA pag 94 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 95 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 96 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 97 04 01 03 Contatti magnetici 98 04 01 04 Diffusione sonora 99 04 01 05 Lampade autoalimentate 100 04 01 06 Pannello degli allarmi 101 04 01 07 Rivelatore lineare 102 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 103 04 01 09 Rivelatori di fumo 104 Pagina 126 04 01 10 04 01 11 04 01 12 04 01 13 04 01 14 04 01 15 04 02 04 02 01 04 02 02 04 02 03 04 02 04 04 02 05 04 02 06 04 02 07 04 02 08 04 02 09 04 02 10 04 02 11 04 02 12 04 02 13 Rivelatori di fumo analogici Rivelatori ottici di fumo convenzionali Rivelatori velocimetri di calore Sirene Tubazioni in acciaio zincato Unit di controllo Impianto antintrusione e controllo accessi Attuatori di apertura Centrale antintrusione Contatti magnetici Diffusione sonora Lettori di badge Monitor Pannello degli allarmi Rivelatori pa
58. Pulizia delle guide di scorrimento ogni 6 mesi 01 01 03 106 Intervento Pulizia telai fissi ogni 6 mesi 01 01 03 I10 Intervento Registrazione maniglia ogni 6 mesi Pagina 2 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 01 01 03 104 Intervento Pulizia guarnizioni di tenuta ogni 12 mesi 01 01 03 107 Intervento Pulizia telai mobili ogni 12 mesi 01 01 03 I15 Intervento Ripristino ortogonalit telai mobili ogni 12 mesi 01 01 03 I16 Intervento Ripristino protezione verniciatura infissi ogni 2 anni 01 01 03 117 Intervento Ripristino protezione verniciatura persiane ogni 2 anni 01 01 03 I11 Intervento Regolazione guarnizioni di tenuta ogni 3 anni 01 01 03 112 Intervento Regolazione organi di movimentazione ogni 3 anni 01 01 03 113 Intervento Regolazione telai fissi ogni 3 anni 01 01 03 I14 Intervento Ripristino fissaggi telai fissi ogni 3 anni 01 01 03 I01 Intervento Lubrificazione serrature e cerniere ogni 6 anni 01 01 03 120 Intervento Sostituzione infisso ogni 30 anni 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio 01 01 04 103 Intervento Pulizia frangisole quando occorre 01 01 04 105 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 01 01 04 108 Intervento Pulizia telai persiane quando occorre 01 01 04 109 Intervento Pulizia vetri quando occorre 01 01 04 I16 Intervento Sostituzione cinghie avvolgibili quando occorre 01 01 04
59. Registrazione e lubrificazione della maniglia delle viti e degli accessori di manovra apertura chiusura Pagina 23 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01 01 04 I11 Regolazione guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 3 anni Regolazione e riposizionamento delle guarnizioni di tenuta 01 01 04 I12 Regolazione organi di movimentazione Cadenza ogni 3 anni Regolazione delle cerniere e della perfetta chiusura dell anta col telaio fisso Riposizionamento tramite scorrimento nelle apposite sedi delle cerniere 01 01 04 113 Regolazione telai fissi Cadenza ogni 3 anni Regolazione di ortogonalit del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio La verifica dell ortogonalit sar effettuata mediante l impiego di livella torica 01 01 04 I14 Ripristino fissaggi telai fissi Cadenza ogni 3 anni Ripristino fissaggi dei telai al vano e al controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di regolazione e fissaggio tramite cacciavite 01 01 04 I15 Ripristino ortogonalit telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Ripristino dell ortogonalit delle ante e fissaggio dei cavallotti di unione dei profilati dell anta 01 01 04 I16 Sostituzione cinghie avvolgibili Cadenza quando occorre Sostituzione delle cinghie avvolgibili verifica dei meccanismi di funzionamento quali rulli avvolgitori e lubrificazione degli snodi 0
60. Sirene Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno sirene per interno sirene supplementari ed avvisatori acustici di servizio e di controllo Le sirene generalmente sono gestite da un microprocessore in grado di controllare la batteria e lo speaker Infatti in caso di anomalia la CPU invia un segnale sulla morsettiera di collegamento mentre il Led di controllo presente nel circuito sirena indica il tipo di guasto a seconda del numero di lampeggi seguiti da una breve pausa Rappresentazione grafica e descrizione Sirena REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 13 R01 Comodit d uso e manovra Classe di Requisiti Di funzionamento Classe di Esigenza Gestione I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere percettibili in ogni punto dell ambiente sorvegliato Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i valori indicati dalla norma CEI 79 2 ed in particolare sirene per esterno frequenza fondamentale non eccedente 1800 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 100 dB A misurato a 3 m sirene per interno frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 90 dB A misurato a 3 m avvisatori acustici di servizio e di controllo frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato
61. Situazione generale di servizio non a contatto con terreno al coperto rischio di umidificazione Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio occasionale Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L Classe di rischio 3 Situazione generale di servizio non a contatto con terreno non al coperto Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio frequente Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L Classe di rischio 4 Situazione generale di servizio a contatto con terreno o acqua dolce Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio permanente Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L Classe di rischio 5 Situazione generale di servizio in acqua salata Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio permanente Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L organismi marini U U universalmente presente in Europa L localmente presente in Europa il rischio di attacco pu essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio Pagina 27 Manuale di Manutenzione 02 01 R08 Resistenza agli urti Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti debbono essere in grado di sopportare urti definiti dall energia cinetica di urti tipo o convenzionali di corpi du
62. Sostituzione coibente Cadenza ogni 15 anni Eseguire la sostituzione dello strato coibente quando deteriorato Pagina 168 Manuale di Manutenzione Tubi in acciaio Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le reti di distribuzione hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori fino ai terminali di scambio termico con l ambiente Vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura del tipo Mannessman in rame o in rame opportunamente isolate REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 10 R01 Attitudine al controllo dell aggressivit dei fluidi Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Le tubazioni dell impianto di climatizzazione devono assicurare che i fluidi possano circolare in modo da evitare fenomeni di incrostazioni corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza degli utenti Livello minimo della prestazione Possono essere previsti specifici trattamenti dell acqua dei circuiti di riscaldamento raffreddamento e umidificazione in modo assicurare in ogni momento i requisiti minimi richiesti 03 03 10 R02 Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le tubazioni dell impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l a
63. TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 02 Cabina 03 01 02 R02 Requisito Resistenza meccanica 03 01 03 Contrappeso 03 01 03 RO1 Requisito Resistenza allo snervamento 03 01 04 Funi 03 01 04 R01 Requisito Resistenza meccanica 03 01 05 Guide cabina 03 01 05 R02 Requisito Resistenza meccanica 03 01 07 Limitatore di velocit 03 01 07 R02 Requisito Resistenza meccanica 03 01 09 Macchinari oleodinamici 03 01 09 RO1 Requisito Attitudine al controllo della tenuta 03 01 09 R03 Requisito Resistenza a compressione 03 01 09 R04 Requisito Resistenza a trazione 03 01 11 Vani corsa 03 01 11 R02 Requisito Resistenza meccanica 03 01 12 Porte di piano 03 01 12 R02 Requisito Resistenza meccanica 03 01 15 Serrature 03 01 15 R02 Requisito Resistenza meccanica 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R08 Requisito Resistenza meccanica 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R13 Requisito Resistenza al vento 03 03 R14 Requisito Resistenza meccanica 03 03 09 Strato coibente 03 03 09 RO1 Requisito Resistenza meccani
64. accessori quali valvole e rubinetti dell impianto antincendio devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Pagina 222 Manuale di Manutenzione Livello minimo della prestazione La prova a trazione a temperatura ambiente deve essere effettuata secondo le modalit indicate dalla norma UNI 5465 per determinare il carico di rottura Rm lo snervamento Re e l allungamento percentuale A 04 01 14 R05 Stabilit chimico reattiva Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Le tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti dell impianto antincendio devono essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico fisiche Livello minimo della prestazione La composizione chimica degli acciai utilizzati per realizzare tubazioni deve essere tale da non generare fenomeni di instabilit tale composizione pu essere verificata con le modalit indicate dalla normativa di settore ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 14 A01 Corrosione delle tubazioni di adduzione 04 01 14 A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni 04 01 14 A03 Difetti di funzionamento delle valvole 04 01 14 A04 Incrostazioni delle tubazioni o dei filtri della rete di adduzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 14 101 Pulizia Cadenza ogni 6 mesi Effettuare la puli
65. antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 02 03 Contatti magnetici 04 02 03 R02 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 02 13 Unit di controllo 04 02 13 R01 Requisito Isolamento elettromagnetico Pagina 5 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Di funzionamento 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 13 Pulsantiera 03 01 13 R0O1 Requisito Comodit d uso e manovra 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati 03 05 R01 Requisito Efficienza 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 04 Diffusione sonora 04 01 04 R01 Requisito Comodit d uso e manovra 04 01 13 Sirene 04 01 13 RO1 Requisito Comodit d uso e manovra 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 02 04 Diffusione sonora 04 02 04 R01 Requisito Comodit d uso e manovra Pagina 6 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Di stabi
66. connessioni e o dei fissaggi 04 01 02 102 Sostituzione batteria Cadenza ogni 6 mesi Sostituire la batteria di alimentazione ausiliaria quando occorre preferibilmente ogni 6 mesi Pagina 196 Manuale di Manutenzione Contatti magnetici Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio I contatti magnetici sono composti da due scatoline una provvista di interruttore e una da un piccolo magnete Di questi contatti ne esistono di due tipi quelli che si aprono avvicinando il magnete e quelli che invece si chiudono La scatolina provvista dell interruttore verr applicata sullo stipite della porta o della finestra e collegata agli altri interruttori con finestra risulter chiusa REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 03 R01 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I contatti magnetici devono essere realizzati con materiali idonei ad evitare fenomeni di corrosione per non compromettere il buon funzionamento dell intero apparato Livello minimo della prestazione Devono essere garantiti i valori minimi riportati dalla normativa di settore 04 01 03 R02 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit I contatti magnetici devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione I contatti
67. da un circuito frigorifero chiuso tra compressore condensatore ed evaporatore formato da un silenziatore sulla mandata del compressore e da un filtro disidratatore sulla linea del liquido seguito da un vetro spia con indicatore d umidit incorporato da un distributore di refrigerante alimentato da una valvola d espansione e nei modelli in versione a pompa di calore da una valvola ad inversione di ciclo e separatore accumulatore di liquido Questi apparecchi possono esseri forniti dei seguenti accessori presa d aria esterna per introdurre in ambiente aria di rinnovo fino al 25 della portata d aria totale dei ventilatori valvola pressostatica per economizzare il consumo dell acqua batterie di riscaldamento ad acqua calda a vapore oppure elettriche plenum di mandata se l unit immette aria direttamente in ambiente scatola di comandi per installazione remota utile se l apparecchio posizionato in un luogo difficilmente accessibile REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 06 R01 Attitudine al controllo dell umidit dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I condizionatori devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della umidit dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne Livello minimo della prestazione I valori dell umidit relativa dell aria devono essere verificati e misurati nella pa
68. deformazione pi o meno accentuata Modalit di uso corretto Le lamine nel deformarsi attivano la rotazione della camma o del dispositivo di sganciamento Nel caso in cui la corrente assorbita dall utenza sia maggiore del valore di regolazione del rel la deformazione tale da consentire al pezzo su cui sono ancorate le parti mobili dei contatti di liberarsi da una protezione di mantenimento Ci provoca la repentina apertura del contatto del rel inserito nel circuito della bobina del contattore e la chiusura del contatto di segnalazione Soltanto quando le lamine bimetalliche si saranno adeguatamente raffreddate sar possibile effettuare il riarmo Pagina 66 Manuale d Uso Sezionatore Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Il sezionatore un apparecchio meccanico di connessione che risponde in posizione di apertura alle prescrizioni specificate per la funzione di sezionamento E formato da un blocco tripolare o tetrapolare da uno o due contatti ausiliari di preinterruzione e da un dispositivo di comando che determina l apertura e la chiusura dei poli Modalit di uso corretto La velocit di intervento dell operatore manovra dipendente manuale determina la rapidit di apertura e chiusura dei poli Il sezionatore un congegno a rottura lenta che non deve essere maneggiato sotto carico deve essere prima interrotta la corrente nel circuito d impiego attraverso l apparecchio di commutazione Il contatto ausi
69. degli impianti di climatizzazione suscettibili di essere sottoposti all azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente la reazione al fuoco deve essere documentata da marchio di conformit o dichiarazione di conformit Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 03 R12 Resistenza agli agenti aggressivi chimici Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza L impianto di climatizzazione deve essere realizzato con materiali e componenti idonei a non subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto se sottoposti all azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione Per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell aria si fa riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI Per garantire i livelli minimi possono essere utilizzati eventuali rivestimenti di protezione esterna smalti prodotti vernicianti ecc che devono essere compatibili con i supporti su cui vengono applicati 03 03 R13 Resistenza al vento Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi costituenti l impianto di climatizzazione sottoposti all azione del vento devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture Livello minimo della prestazione Sono da effettuare le verifiche pr
70. delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 02 04 02 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 02 04 03 CO1 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 02 04 04 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 04 05 Doghe 02 04 05 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni anno 02 04 06 Pannelli 02 04 06 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 05 Pavimentazioni interne Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 01 CO1 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 05 02 Rivestimenti ceramici 02 05 02 CO1 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 02 05 03 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato 02 05 04 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi Pagina 5 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi
71. di 125 K Trasformatori a secco inglobati in resina Questi trasformatori hanno le bobine con le spire adeguatamente isolate posizionate in uno stampo in cui viene fatta la colata a caldo sottovuoto della resina epossidica Il trasformatore ha quindi a vista delle superfici cilindriche lisce e non gli avvolgimenti isolanti su cui si possono depositare polvere ed umidit Questi trasformatori sono isolati in classe F e ammettono quindi una sovratemperatura di 100 K Di solito l avvolgimento di bassa tensione non incapsulato perch non presenta problemi anche in caso di lunghe fermate REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 15 R01 Attitudine al controllo delle scariche Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I trasformatori dell impianto elettrico devono funzionare in modo da non emettere scariche Livello minimo della prestazione La misura delle scariche parziali dovr essere condotta secondo quanto riportato dalla norma tecnica In particolare dovr verificarsi che le scariche parziali siano inferiori o uguali a 10 pC a 1 1 Um 03 02 15 R02 Attitudine al controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere I trasformatori dell impianto elettrico devono garantire un livello di rumore nell ambiente misurato in dB A in accordo a quanto stabilito dalla norma tecnica Livello minimo della prestazione I valori di emissione acustica possono essere verificat
72. di Esigenza Durabilit I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione I rivelatori collegati alla relativa centrale di rivelazione vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una vaschetta contenente acqua in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25 50 mm al di sopra del livello dell acqua Il rivelatore viene mantenuto in questa posizione per tutto il necessario all espletamento della prova che pu protrarsi per 4 o 15 giorni Alla fine della stessa i valori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dalle norme 04 01 11 R06 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di fumo devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza innescare i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione Nessun allarme n segnale di guasto deve essere emesso durante il condizionamento Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 04 01 11 R07 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture
73. di Pressione Pa 200 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 300 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 500 Durata della prova minuti 5 01 01 R19 Resistenza alle intrusioni e manomissioni Classe di Requisiti Sicurezza da intrusioni Pagina 8 Manuale di Manutenzione Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi dovranno essere in grado di resistere ad eventuali sollecitazioni provenienti da tentativi di intrusioni indesiderate di persone animali o cose entro limiti previsti Livello minimo della prestazione Si prendono inoltre in considerazione i valori desumibili dalle prove secondo le norme UNI 9569 UNI EN 1522 e UNI EN 1523 01 01 R20 Resistenza all irraggiamento solare Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi non devono subire mutamenti di aspetto e di caratteristiche chimico fisiche a causa dell esposizione all irraggiamento solare Livello minimo della prestazione Gli infissi fino ad un irraggiamento che porti la temperatura delle parti opache esterne e delle facciate continue a valori di 80 C non devono manifestare variazioni della planarit generale e locale n dar luogo a manifestazioni di scoloriture non uniformi macchie e o difetti visibili 01 01 R21 Riparabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi dovranno essere collocati in m
74. di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit L alimentatore ed i suoi componenti devono presentare caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione E possibile controllare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti utilizzabili dagli utenti per le normali operazioni di comando regolazione e controllo verificando anche l assenza di ostacoli che ne impediscano un agevole manovra 03 05 01 R02 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit L alimentatore deve essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie capacit di rendimento assicurando un buon funzionamento Livello minimo della prestazione Le prestazioni minime richieste all alimentatore devono essere quelle indicate dal produttore ANOMALIE RISCONTRABILI 03 05 01 A01 Perdita di carica accumulatori 03 05 01 A02 Difetti di tenuta dei morsetti 03 05 01 A03 Difetti di regolazione 03 05 01 A04 Incrostazioni 03 05 01 A05 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 181 03 05 01 I01 Pulizia generale Manuale di Manutenzione Cadenza ogni 3 mesi Pulizia generale delle varie connessioni utilizzando aspiratore 03 05 01 I102 Sostituzione Cadenza quando occorre Effettuare la sostituzione degli alimentatori quando danneggiati Pagina 182 Manuale di Manute
75. di acciaio di spessore di circa 1 mm La lamiera viene rivestita di zinco e piegata a freddo fino a raggiungere la sagoma desiderata I profili vengono generalmente assemblati meccanicamente con squadrette in acciaio zincato e viti Questi tipi di serramento possono essere facilmente soggetti a corrosione in particolare in corrispondenza delle testate dei profili dove il rivestimento a zinco non risulta presente Inoltre hanno una scarsa capacit isolante che pu facilitare la formazione di condensa sugli elementi del telaio ed un elevata dispersione termica attraverso il telaio Vi sono comunque serramenti in acciaio con coibentazione a cappotto dei profili con buone prestazioni di isolamento termico ANOMALIE RISCONTRABILI 01 01 04 A01 Alterazione cromatica 01 01 04 A02 Bolla 01 01 04 A03 Condensa superficiale 01 01 04 A04 Corrosione 01 01 04 A05 Deformazione 01 01 04 A06 Degrado degli organi di manovra 01 01 04 A07 Degrado delle guarnizioni 01 01 04 A08 Deposito superficiale 01 01 04 A09 Frantumazione 01 01 04 A10 Macchie 01 01 04 A11 Non ortogonalit 01 01 04 A12 Perdita di materiale 01 01 04 A13 Perdita trasparenza 01 01 04 A14 Rottura degli organi di manovra Pagina 22 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 01 01 04 I01 Lubrificazione serrature e cerniere Cadenza ogni 6 anni Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici verifica del corretto funzionamento
76. di ossido S gt 15 micron ambiente marino o inquinato Spessore di ossido S gt 20 micron 01 01 R14 Resistenza agli urti Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi dovranno essere in grado di sopportare urti definiti dall energia cinetica di urti tipo o convenzionali di corpi duri come di oggetti scagliati o molli come il peso di un corpo che cade che non debbono compromettere la stabilit degli stessi n provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti Livello minimo della prestazione Gli infissi esterni verticali ad esclusione degli elementi di tamponamento devono resistere all azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalit indicate di seguito Tipo di infisso Porta esterna Corpo d urto duro Massa del corpo Kg 0 5 Energia d urto applicata J faccia esterna 3 75 faccia interna 3 75 Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 30 Energia d urto applicata J faccia esterna 240 faccia interna 240 Tipo di infisso Finestra Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J faccia esterna 900 faccia interna 900 Tipo di infisso Portafinestra Corpo d urto molle Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J faccia esterna 700 faccia interna 700 Tipo di infisso Facciata continua Corpo d urto duro Massa del corpo Kg 1
77. di seguito espressa in termini di tempo entro il quale conservano stabilit tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico altezza antincendio m da 12 a 32 Classe REI min 60 altezza antincendio m da oltre 32 a 80 Classe REI min 90 altezza antincendio m oltre 80 Classe REI min 120 02 02 R15 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno limitare la manifestazione di eventuali rotture o deformazioni rilevanti causate dall azione di possibili sollecitazioni Livello minimo della prestazione Per una analisi pi approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti i rivestimenti si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 02 01 Intonaco Pagina 37 Manuale di Manutenzione 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni Pagina 38 Manuale di Manutenzione Intonaco Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione quella di rivestimento nelle strutture edilizie Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattori ambientali allo stesso tempo protet
78. e o corrosive nell ambiente dove sono installati i rivelatori la superficie e l altezza del locale in cui i rivelatori operano tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795 le funzioni particolari richieste al sistema per esempio azionamento di una installazione di estinzione d incendio esodo di persone ecc tipo di rivelatori In ciascun locale facente parte dell area sorvegliata deve essere installato almeno un rivelatore che deve essere conforme alla UNI EN 54 Particolare attenzione deve essere posta nell installazione dei rivelatori di fumo dove la velocit dell aria normalmente maggiore di 1 m s o in determinate occasioni maggiore di 5 m s Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all area sorvegliata a pavimento da ciascun rivelatore in funzione dell altezza h del soffitto o della copertura della superficie in pianta e dell inclinazione a del soffitto o della copertura del locale sorvegliato vedi norma UNI 9795 L utente deve verificare la funzionalit dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione Pagina 106 Manuale d Uso Rivelatori velocimetri di calore Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di calore termovelocimetri di tipo puntiforme senza elemento termostatico un elemento sensibile all innalzamento della temperatura L elemento termostatico dei rivelatori di calore deve essere tarato ad una temperatura maggiore di
79. fino a 0 7 m s sempre ch siano evitati disturbi diretti alle persone ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 06 A01 Accumuli d aria nei circuiti 03 03 06 A02 Depositi di sabbia 03 03 06 A03 Difetti di filtraggio 03 03 06 A04 Difetti di funzionamento dei motori elettrici 03 03 06 A05 Difetti di lubrificazione 03 03 06 A06 Difetti di taratura dei sistemi di regolazione 03 03 06 A07 Difetti di tenuta 03 03 06 A08 Fughe di fluidi nei circuiti 03 03 06 A09 Funghi e batteri 03 03 06 A10 Rumorosit MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 06 I01 Lubrificazione albero motore Cadenza ogni 12 mesi Eseguire una lubrificazione dei supporti dell albero del ventilatore 03 03 06 102 Pulizia bacinelle di raccolta condense Cadenza ogni mese Effettuare una pulizia delle bacinelle di raccolta condense e del relativo scarico utilizzando idonei disinfettanti Pagina 162 Manuale di Manutenzione 03 03 06 103 Pulizia batterie evaporative Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una pulizia delle batterie evaporanti mediante aspiratore d aria e spazzolatura delle alette 03 03 06 104 Pulizia dei filtri Cadenza ogni 3 mesi Effettuare una pulizia dei filtri mediante aspiratore d aria ed un lavaggio dei filtri con acqua e solventi Asciugare 1 filtri alla fine di ogni intervento 03 03 06 105 Pulizia dei tubi Cadenza ogni 12 mesi Effettuare la pulizia chimica dei tubi da farsi annualmente o quando
80. interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 01 RO1 Requisito Protezione dal rumore 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 05 Gruppi di continuit 03 02 05 R01 Requisito Attitudine al controllo del rumore prodotto 03 02 07 Motori 03 02 07 R01 Requisito Attitudine al controllo del rumore prodotto 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 14 R02 Requisito Attitudine al controllo del rumore prodotto 03 02 15 Trasformatori a secco 03 02 15 R02 Requisito Attitudine al controllo del rumore prodotto Pagina 2 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R01 Requisito Attitudine al controllo del rumore prodotto 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 03 R0O1 Requisito Attitudine al controllo del rumore prodotto 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 04 01 R02 Requisito Attitudine al controllo della tensione Pagina 3 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni
81. le modalit riportate nell appendice Q della norma UNI EN 54 7 I rivelatori si considerano conformi alla norma se i valori di resistenza all isolamento maggiore di 10 u dopo il condizionamento preliminare e maggiore di 1 u dopo la prova 04 01 09 R02 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza perci compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La capacit di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica Tale prova consiste nel posizionare il rivelatore sempre collegato alla centrale di rivelazione nella galleria del vento sottoponendolo ad un flusso sfavorevole e ad una temperatura di 23 5 C La temperatura viene gradualmente aumentata fino a 50 C Dopo che il rivelatore stato sottoposto alla prova per circa 1 ora si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 04 01 09 R03 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Durabilit tecnologica Classe di Esigenza Durabilit I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione I rivelatori collegati alla relativa centrale di rivelazione vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una
82. livello di pressione non inferiore a 70 dB A misurato a 3 m ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 13 A01 Difetti di tenuta morsetti 04 01 13 A02 Incrostazioni 04 01 13 A03 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 220 Manuale di Manutenzione 04 01 13 101 Sostituzione Cadenza ogni 10 anni Sostituire le sirene quando non rispondenti alla loro originaria funzione Pagina 221 Manuale di Manutenzione Tubazioni in acciaio zincato Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Le tubazioni generalmente utilizzate per l impianto antincendio sono in acciaio zincato e provvedono all adduzione e alla successiva erogazione dell acqua destinata ad alimentare l impianto REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 14 R01 Attitudine al controllo della portata dei fluidi Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Le tubazioni di alimentazione devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall impianto in modo da rispettare i tempi previsti dalle normative specifiche per gli interventi Livello minimo della prestazione Le tubazioni devono essere lavate con acqua immessa all interno delle stesse con una velocit non inferiore a 2 m s e per il tempo necessario La verifica idrostatica prevede una prova di tutte le tubazioni con una pressione pari a 1 5 volte la pressione massima prevista per l impianto e co
83. magnetici non devono generare falsi allarmi se operanti nell intervallo di temperatura e umidit indicato dai produttori ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 03 A01 Corrosione 04 01 03 A02 Difetti del magnete 04 01 03 A03 Difetti di posizionamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 03 I01 Registrazione dispositivi Pagina 197 Manuale di Manutenzione Cadenza ogni 3 mesi Eseguire una prova per verificare l allineamento del magnete sull interruttore ed eventualmente eseguire una registrazione di detti dispositivi 04 01 03 102 Sostituzione magneti Cadenza ogni 10 anni Sostituire i contatti magnetici ed i relativi interruttori quando usurati Pagina 198 Manuale di Manutenzione Diffusione sonora Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Per la diffusione dei segnali di allarme occorrono dei dispositivi in grado di diffonderli negli ambienti sorvegliati Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno sirene per interno sirene supplementari ed avvisatori acustici di servizio e di controllo REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 04 R01 Comodit d uso e manovra Classe di Requisiti Di funzionamento Classe di Esigenza Gestione I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere percettibili in ogni punto dell ambiente sorvegliato Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i valori indicati da
84. mandata dell aria A differenza dei termovettori il ventilconvettore dotato anche di un ventilatore del tipo assiale ed a motore che consente lo scambio del fluido primario proveniente dalla serpentina con l aria dell ambiente dove posizionato il ventilconvettore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 12 R01 Attitudine al controllo della temperatura dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I venticonvettori e termovettori devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della temperatura dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne Livello minimo della prestazione La temperatura dei fluidi termovettori deve essere verificata nella parte centrale dei locali serviti e ad un altezza dal pavimento di 1 5 m I valori ottenuti devono essere confrontati con quelli di progetto ed ammessa una tolleranza di 0 5 C nel periodo invernale e 1 C nel periodo estivo 03 03 12 R02 Attitudine al controllo della velocit dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I venticonvettori e termovettori devono funzionare in modo da non creare movimenti d aria che possano dare fastidio alle persone Livello minimo della prestazione Per non creare fastidiosi movimenti dell aria occorre che la velocit della stessa non superi i 0 15 m s E comunque ammessa una veloc
85. messa a terra delle lame e delle pinze dei sezionatori di linea Pagina 99 Manuale di Manutenzione 03 01 06 102 Sostituzione Cadenza quando occorre Sostituire gli interruttori di extracorsa non pi funzionanti Pagina 100 Manuale di Manutenzione Limitatore di velocit Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il limitatore di velocit un dispositivo di sicurezza che comanda il sistema di blocco paracadute della cabina in caso di eccesso di velocit Generalmente il limitatore connesso all arcata della cabina mediante una fune nel caso di eccesso di velocit il limitatore viene bloccato da un gancio azionato dall azione della forza centrifuga ed un contatto elettrico provvede a togliere l alimentazione all impianto REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 07 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit in emergenza Classe di Esigenza Funzionalit Il limitatore di velocit delle cabine ascensore deve entrare in funzione nel pi breve tempo possibile Livello minimo della prestazione In ogni caso l intervento del limitatore di velocit che aziona il paracadute della cabina deve avvenire prima che la velocit nominale raggiunga 0 80 m s per i paracadute a presa istantanea diversi da quelli a rulli 1 m s per i paracadute a presa istantanea del tipo a rulli 1 5 m s per i paracadute a presa istantanea con effetto ammortizzato e per paracadute a presa progressiva usati per velocit
86. non vi sia alcun danno dovuto ad un surriscaldamento Pagina 96 Manuale d Uso Centrale di controllo e segnalazione Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio La centrale di controllo e segnalazione un elemento dell impianto di rivelazione e allarme incendio per mezzo del quale i componenti ad essa collegati possono essere alimentati e monitorati Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in grado di assicurare un corretto funzionamento per almeno 72 ore in caso di interruzione dell alimentazione primaria Generalmente le funzioni che pu svolgere la centrale di controllo e segnalazione sono ricevere i segnali dai rivelatori ad essa collegati determinare se detti segnali corrispondono alla condizione di allarme incendio e se del caso indicare con mezzi ottici e acustici tale condizione di allarme incendio localizzare la zona di pericolo sorvegliare il funzionamento corretto del sistema e segnalare con mezzi ottici e acustici ogni eventuale guasto per esempio corto circuito interruzione della linea guasto nel sistema di alimentazione inoltrare il segnale di allarme incendio ai dispositivi sonori e visivi di allarme incendio oppure tramite un dispositivo di trasmissione dell allarme incendio al servizio antincendio o ancora tramite un dispositivo di comando dei sistemi automatici antincendio a un impianto di spegnimento automatico Modalit di uso co
87. normativa vigente Livello minimo della prestazione I valori di emissione acustica possono essere verificati in situ procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell impianto siano conformi alla normativa ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 05 A01 Corto circuiti 03 02 05 A02 Difetti agli interruttori 03 02 05 A03 Difetti di taratura 03 02 05 A04 Surriscaldamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 127 Manuale di Manutenzione 03 02 05 I01 Ricarica batteria Cadenza quando occorre Ricarica del livello del liquido dell elettrolita quando necessario nelle batterie del gruppo di continuit Pagina 128 Manuale di Manutenzione Interruttori Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Gli interruttori generalmente utilizzati sono del tipo ad interruzione in esafluoruro di zolfo con pressione relativa del SF6 di primo riempimento a 20 C uguale a 0 5 bar Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori comando a motore carica molle sganciatore di apertura sganciatore di chiusura contamanovre meccanico contatti ausiliari per la segnalazione di aperto chiuso dell interruttore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 06 R01 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli interruttori devono essere realizza
88. possono compromettere la funzionalit delle guide di scorrimento 02 03 01 104 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 02 03 01 105 Pulizia telai Cadenza ogni 6 mesi Pulizia del telaio con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale 02 03 01 I106 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 02 03 01 107 Registrazione maniglia Cadenza ogni 6 mesi Registrazione e lubrificazione della maniglia delle viti e degli accessori di manovra apertura chiusura Pagina 55 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 03 01 108 Regolazione controtelai Cadenza ogni 12 mesi Regolazione del fissaggio dei controtelai alle pareti 02 03 01 I109 Ripristino protezione verniciatura parti in legno Cadenza ogni 2 anni Ripristino della protezione di verniciatura previa asportazione del vecchio strato per mezzo di carte abrasive leggere ed otturazione con stucco per legno di eventuali fessurazioni Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo a pennello dello strato protettivo con l impiego di prodotti idonei al tipo di legno 02 03 01 I10 Regolazione telai Cadenza ogni 12 mesi Regolazione del fissaggio dei telai ai controtelai Pagina 56 Manuale di Manutenzione Sovraluce Unit Tecnologi
89. prova il campione deve essere controllato al fine di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le specifiche dettate dalle norme 04 02 R07 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi dell impianto antintrusione devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture che si dovessero verificare nelle condizioni di impiego Livello minimo della prestazione Per verificare la resistenza meccanica devono essere utilizzate il procedimento e l apparecchiatura di prova descritti dalla normativa UNI vigente L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 04 02 01 Attuatori di apertura 04 02 02 Centrale antintrusione Pagina 226 Manuale di Manutenzione 04 02 03 Contatti magnetici 04 02 04 Diffusione sonora 04 02 05 Lettori di badge 04 02 06 Monitor 04 02 07 Pannello degli allarmi 04 02 08 Rivelatori passivi all infrarosso 04 02 09 Sensore lunga portata a doppia tecnologia 04 02 10 Sensore volumetrico a doppia tecnologia 04 02 11 Sensore volumetrico a microonda 04 02 12 Sistemi di ripresa ottici 04 02 13 Unit di controllo Pagina 227 Manuale di Manutenzione Attuatori di apertura Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Gli attuatori di apertura sono dei dispositivi dell impianto antintrusione che consentono l apertura e la chiusura di
90. pvc e linoleum 35 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato 36 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI pag 37 03 01 Ascensori e montacarichi 38 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 39 03 01 02 Cabina 40 03 01 03 Contrappeso 41 03 01 04 Funi 42 03 01 05 Guide cabina 43 03 01 06 Interruttore di extracorsa 44 03 01 07 Limitatore di velocit 45 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 46 03 01 09 Macchinari oleodinamici 47 03 01 10 Montacarichi 48 03 01 11 Vani corsa 49 03 01 12 Porte di piano 50 Pagina 125 Manuale d Uso 03 01 13 Pulsantiera SI 03 01 14 Quadro di manovra 52 03 01 15 Serrature 53 03 02 Impianto elettrico 54 03 02 01 Alternatore 55 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 56 03 02 03 Contattore 57 03 02 04 Fusibili 58 03 02 05 Gruppi di continuit 59 03 02 06 Interruttori 60 03 02 07 Motori 61 03 02 08 Prese e spine 62 03 02 09 Quadri di bassa tensione 63 03 02 10 Quadri di media tensione 64 03 02 11 Rel a sonde 65 03 02 12 Rel termici 66 03 02 13 Sezionatore 67 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 68 03 02 15 Trasformatori a secco 69 03 03 Impianto di climatizzazione 70 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 71 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 72 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 73 03 03 04 Centrali frigo 74 03 03 05 Compressore per macchine frigo 75 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 76 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 78 03 03 08
91. quindi di permettere l illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti garantendo inoltre le prestazioni di isolamento termico acustico Gli infissi offrono un ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 01 01 01 Infissi a triplo vetro 01 01 02 Serramenti in alluminio 01 01 03 Serramenti in legno 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio Pagina 4 Manuale d Uso Infissi a triplo vetro Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni Si tratta di infissi di particolare interesse ai fini del risparmio energetico essendo dotati di vetro a tre lastre tra le quali viene interposto del gas tipo argon questo allestimento consente di elevare la propriet termoisolante e di soddisfare quindi i requisiti richiesti dagli edifici in classe A Infatti in base alla normativa vigente gli edifici che possiedono caratteristiche costruttive di risparmio energetico vengono classificati sulla base del consumo annuale Classe A per gli edifici che consumano meno di 30 kWh per m2 ad es 3 metri cubi di gas metano per m2 Classe B per un consumo fino a a 50 kWh Modalit di uso corretto E necessario provvedere alla manutenzione periodica degli infissi in particolare al rinnovo degli strati protettivi con prodotti idonei ed alla rimozione di residui che possono compromettere guarnizioni e sigillature Per le operazion
92. resa della luce L impianto di illuminazione costituito generalmente da lampade ad incandescenza lampade fluorescenti lampade alogene lampade compatte lampade a scariche lampade a ioduri metallici lampade a vapore di mercurio lampade a vapore di sodio e pali per il sostegno dei corpi illuminanti REQUISITI E PRESTAZIONI UT 03 04 R01 Attitudine al controllo del flusso luminoso Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto I componenti degli impianti di illuminazione devono essere montati in modo da controllare il flusso luminoso emesso al fine di evitare che i fasci luminosi possano colpire direttamente gli apparati visivi delle persone Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R02 Attitudine al controllo della condensazione interstiziale Classe di Requisiti Sicurezza d intervento Classe di Esigenza Sicurezza I componenti degli impianti di illuminazione capaci di condurre elettricit devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64 8 Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R03 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Per evitare qualsiasi peri
93. rivestito profilati in lamierino d acciaio stampati in alluminio legno PVC doghe PVC altre materie plastiche profilati in lamierino d acciaio profilati in lamierino di alluminio lamellari PVC altre materie plastiche profilati in lamierino d acciaio profilati in lamierino di alluminio lastre metalliche grigliati elementi di acciaio elementi di alluminio elementi di legno stampati di resine plastiche e simili cassettoni legno Inoltre essi possono essere chiusi non ispezionabili chiusi ispezionabili e aperti L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 04 01 Cassettonati 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 02 04 05 Doghe 02 04 06 Pannelli Pagina 25 Manuale d Uso Cassettonati Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti Si tratta di controsoffitti con elementi di tamponamento a centina Modalit di uso corretto Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le parti delle giunzioni Si consiglia nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggio degli stessi Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle mol
94. tensione di alimentazione Livello minimo della prestazione Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 Il valore di soglia della risposta minimo ymin non deve essere minore di 0 2 oppure mmin non deve essere minore di 0 05 dB m 04 01 07 R03 Attitudine al controllo dell abbagliamento Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dalla stretta vicinanza di sorgenti di luce artificiale Livello minimo della prestazione Nelle fasi in cui le lampade sono accese e spente e quando le lampade rimangono accese prima della misurazione del valore di soglia della risposta il provino non deve emettere segnali di allarme n di guasto Per ciascun orientamento il rapporto tra le soglie della risposta mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 04 01 07 R04 Resistenza a sbalzi di temperatura Pagina 205 Manuale di Manutenzione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza perci compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La capacit di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica Tale prova consiste nel posizionare il rivelatore sempre collegato alla centrale di rivelazione
95. trovano il loro utilizzo principalmente negli uffici e in quegli ambienti a distribuzione complessa degli impianti Essi sono sistemi di finiture tecniche formati da elementi modulari adagiati su una struttura di tipo puntiforme La loro funzione quella di creare una intercapedine che generalmente predispone gli spazi per ricevere le attrezzature impiantistiche mascherate adeguatamente a servizio degli spazi interni dell organismo edilizio e per questo ispezionabili I pavimenti sopraelevati vengono montati a secco ed installati completi di rivestimento finiture in cotto gomma granito laminati legno marmo ecc I pavimenti sopraelevati sono costituiti da diversi strati funzionali uno strato di tamponamento formato da elementi modulari per il calpestio strato di sostegno verticale la struttura verticale formata da elementi che connettono gli elementi di tamponamento alla superficie di estradosso del solaio lo strato di irrigidimento orizzontale la struttura orizzontale formata da elementi che vanno a connettere i pannelli per il calpestio con la struttura verticale principale I pannelli possono essere costituiti con anima di materiale diverso cemento alleggerito conglomerato minerale legno truciolare metallo e pluristrato La struttura portante pu essere realizzata mediante cilindri di appoggio con struttura a colonne o a colonne e traversi Essa deve garantire la possibilit di potersi regolare in altezza assicurando la perfe
96. urto applicata J 300 Note Non necessario per la faccia esterna oltre il piano terra Tipo di prova Urto con corpo molle di piccole dimensioni Massa del corpo Kg 3 Energia d urto applicata J 60 10 30 Note Superficie esterna al piano terra 02 02 R13 Resistenza ai carichi sospesi Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti unitamente alle pareti debbono essere in grado di sopportare il peso di carichi appesi minori ad esempio quadri insegne ecc o altri di maggiore entit mensole arredi ecc Livello minimo della prestazione I rivestimenti unitamente alle pareti devono essere in grado di garantire la stabilit sotto l azione di carichi sospesi in particolare se sottoposte a carico eccentrico di almeno 5 N applicato a 30 cm dalla superficie tramite una mensola sforzi di strappo fino a valori di 100 N del fissaggio per effetto della trazione eseguita perpendicolare alla superficie della parete sforzi verticali di flessione del sistema di fissaggio fino a valori di 400 N 02 02 R14 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I materiali costituenti i rivestimenti sottoposti all azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico fisiche Livello minimo della prestazione In particolare i rivestimenti unitamente agli elementi costruttivi delle pareti devono avere la resistenza al fuoco indicata
97. 0 delle superfici totali 01 01 R12 Resistenza a manovre false e violente Classe di Requisiti Sicurezza d uso Classe di Esigenza Sicurezza L attitudine a contrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni sotto l azione di sollecitazioni derivanti da manovre false e violente Livello minimo della prestazione Gli sforzi per le manovra di apertura e chiusura degli infissi e dei relativi organi di manovra devono essere contenuti entro i limiti qui descritti A Infissi con ante ruotanti intorno ad un asse verticale o orizzontale Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti F lt 100 N e M lt 10 Nm Sforzi per le operazioni movimentazione delle ante La forza F utile al movimento di un anta chiusa con organo di manovra non bloccato deve essere contenuta entro limiti F lt 80 N per anta con asse di rotazione laterale con apertura a vasistas 30 N lt F lt 80 N per anta con asse di rotazione verticale con apertura girevole F lt 80 N per anta con una maniglia con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico e F lt 130 N per anta con due maniglie con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico B Infissi con ante apribili per traslazione con movimento verticale od orizzontale Sforzi p
98. 02 09 A01 Calo di tensione 04 02 09 A02 Difetti di regolazione 04 02 09 A03 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 244 04 02 09 I01 Regolazione dispositivi Manuale di Manutenzione Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 02 09 I102 Sostituzione lente del rivelatore Cadenza quando occorre Sostituire la lente del rivelatore quando si vuole incrementare la portata 04 02 09 I103 Sostituzione rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 245 Manuale di Manutenzione Sensore volumetrico a doppia tecnologia Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Il sensore costituito da due elementi basati su diversa tecnologia di rivelazione contenuti in un medesimo involucro in grado di rilevare il calore del corpo umano ed il movimento La correlazione tra i segnali provenienti dai due diversi elementi di rivelazione dovr essere tale che la segnalazione d allarme sia generata solo al persistere o al ripresentarsi della condizione di perturbazione dello stato di normalit ad entrambe le componenti del sensore Il sensore dovr possedere led di immediata rappresentazione del funzionamento dello stesso apparato Dovr essere possibile variarne sensibilit portata integrazione e orientamento sia i
99. 02 10 R01 Accessibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I quadri devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 10 R02 Identificabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I quadri devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonch le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 10 A01 Anomalie delle batterie 03 02 10 A02 Anomalie della resistenza 03 02 10 A03 Anomalie delle spie di segnalazione 03 02 10 A04 Anomalie dei termostati 03 02 10 A05 Corto circuiti 03 02 10 A06 Difetti agli interruttori Pagina 136 Manuale di Manutenzione 03 02 10 A07 Difetti degli organi di manovra 03 02 10 A08 Difetti di taratura 03 02 10 A09 Difetti di tenuta serraggi 03 02 10 A10 Disconnessione dell alimentazione 03 02 10 A11 Surriscaldamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 10 101 Lubrificazione ingranaggi e contatti Cadenza ogni anno Lubrificare utilizzand
100. 03 Infissi interni Si tratta di aperture vetrate con telaio in materiali diversi poste nelle pareti interne con altezza variabile La loro funzione quella di consentire il passaggio di luce naturale da un ambiente ben illuminato ad un altro scarsamente illuminato ANOMALIE RISCONTRABILI 02 03 04 A01 Alterazione cromatica 02 03 04 A02 Bolla 02 03 04 A03 Corrosione 02 03 04 A04 Deformazione 02 03 04 A05 Deposito superficiale 02 03 04 A06 Distacco 02 03 04 A07 Fessurazione 02 03 04 A08 Frantumazione 02 03 04 A09 Fratturazione 02 03 04 A10 Incrostazione 02 03 04 A11 Infracidamento 02 03 04 A12 Lesione 02 03 04 A13 Macchie 02 03 04 A14 Non ortogonalit 02 03 04 A15 Patina 02 03 04 A16 Perdita di lucentezza Pagina 61 Manuale di Manutenzione 02 03 04 A17 Perdita di materiale 02 03 04 A18 Perdita di trasparenza 02 03 04 A19 Scagliatura screpolatura 02 03 04 A20 Scollaggi della pellicola MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 03 04 I01 Pulizia telai Cadenza ogni 6 mesi Pulizia del telaio con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale 02 03 04 102 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 03 04 103 Ripristino protezione verniciatura parti in legno Cadenza ogni 2 anni Ripristino della protezione di verniciatura previa asportazione del vecchi
101. 03 01 03 Contrappeso 6 03 01 04 Funi 6 03 01 05 Guide cabina 6 03 01 06 Interruttore di extracorsa 6 03 01 07 Limitatore di velocit 6 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 6 03 01 09 Macchinari oleodinamici 6 03 01 10 Montacarichi 6 03 01 11 Vani corsa 6 03 01 12 Porte di piano 6 Pagina 12 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 03 01 13 Pulsantiera 6 03 01 14 Quadro di manovra 6 03 01 15 Serrature 6 03 02 Impianto elettrico 6 03 02 01 Alternatore T 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 7 03 02 03 Contattore 7 03 02 04 Fusibili 7 03 02 05 Gruppi di continuit 7 03 02 06 Interruttori 7 03 02 07 Motori T 03 02 08 Prese e spine 7 03 02 09 Quadri di bassa tensione 7 03 02 10 Quadri di media tensione T 03 02 11 Rel a sonde 7 03 02 12 Rel termici 7 03 02 13 Sezionatore 7 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 7 03 02 15 Trasformatori a secco 8 03 03 Impianto di climatizzazione 8 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 8 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 8 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 8 03 03 04 Centrali frigo 8 03 03 05 Compressore per macchine frigo 8 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 8 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 9 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 9 03 03 09 Strato coibente 9 03 03 10 Tubi in acciaio 9 03 03 11 Tubi in rame 9 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori 9 03 04 Impianto di illuminazione 9 03 0
102. 04 02 07 04 02 08 04 02 09 04 02 10 04 02 11 04 02 12 04 02 13 Rivelatori di fumo analogici Rivelatori ottici di fumo convenzionali Rivelatori velocimetri di calore Sirene Tubazioni in acciaio zincato Unit di controllo Impianto antintrusione e controllo accessi Attuatori di apertura Centrale antintrusione Contatti magnetici Diffusione sonora Lettori di badge Monitor Pannello degli allarmi Rivelatori passivi all infrarosso Sensore lunga portata a doppia tecnologia Sensore volumetrico a doppia tecnologia Sensore volumetrico a microonda Sistemi di ripresa ottici Unit di controllo Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi IL TECNICO 12 12 12 12 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 14 14 14 14 Pagina 17
103. 1 01 04 I17 Sostituzione frangisole Cadenza quando occorre Sostituzione dei frangisole impacchettabili con elementi analoghi 01 01 04 I18 Sostituzione infisso Cadenza ogni 30 anni Sostituzione dell infisso e del controtelaio mediante smontaggio e posa del nuovo serramento mediante l impiego di tecniche di fissaggio di regolazione e sigillature specifiche al tipo di infisso Pagina 24 Manuale di Manutenzione EDILIZIA PARTIZIONI Rappresentano l insieme delle unit tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici del sistema edilizio che hanno la funzione di dividere e di configurare gli spazi interni ed esterni dello stesso sistema edilizio Unit Tecnologiche 02 01 Pareti interne 02 02 Rivestimenti interni 02 03 Infissi interni 02 04 Controsoffitti 02 05 Pavimentazioni interne Pagina 25 Manuale di Manutenzione Pareti interne Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere conformare ed articolare gli spazi interni dell organismo edilizio REQUISITI E PRESTAZIONI UT 02 01 R01 Attitudine al controllo della condensazione superficiale Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Le pareti debbono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna Livello minimo della prestazione Per i locali considerati nelle condizioni di progetto con temp
104. 1 3 1968 n 186 Tutti i dispositivi di rivelazione concentrazione segnalazione locale remota teletrasmissione nonch di controllo accessi televisione a circuito chiuso dovranno rispondere alle norme CEI 79 2 79 3 e 79 4 ai sensi dell art 2 della Legge 18 ottobre 1977 n 791 che richiede l utilizzo di materiale costruito a regola d arte Pertanto dette apparecchiature dovranno riportare il previsto marchio di conformit o in alternativa di dichiarazione di conformit rilasciata dal costruttore in ogni caso dovr essere garantita la sicurezza d uso A tal riguardo tutte le apparecchiature elettriche collegate alle linee di alimentazione in bassa tensione trasformatori interruttori fusibili ecc dovranno essere conformi alle norme CEI 12 13 tale rispondenza dovr essere certificata da apposito attestato di conformit rilasciato da parte degli organismi competenti oppure da dichiarazione di conformit rilasciata dal costruttore Tutte le apparecchiature dovranno essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione Le verifiche da effettuare anche sulla base della documentazione fornita sono controllo dei materiali installati e delle relative caratteristiche tecniche controllo a vista del posizionamento fissaggio ed accessibilit della centrale di gestione dei singoli rivelatori e ogni altro dispositivo del sistema con verifica della conformit a livello di prestazione richiesta controllo dello schema di localizzazione de
105. 11 Vani corsa 03 01 11 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione ogni 6 mesi 03 01 12 Porte di piano 03 01 12 C02 Controllo Controllo generale Ispezione ogni mese 03 01 12 CO1 Controllo Controllo delle serrature Aggiornamento ogni 6 mesi 03 01 12 C03 Controllo Controllo maniglia Aggiornamento ogni 6 mesi 03 01 13 Pulsantiera 03 01 13 C01 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 2 mesi 03 01 14 Quadro di manovra 03 01 14 C01 Controllo Controllo generale Aggiornamento ogni 6 mesi 03 01 14 C02 Controllo Verifica apparecchiature di taratura e controllo Aggiornamento ogni 6 mesi 03 01 15 Serrature 03 01 15 C01 Controllo Controllo generale Aggiornamento ogni 6 mesi 03 01 15 C02 Controllo Controllo maniglia Aggiornamento ogni 6 mesi Pagina 6 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 03 02 01 Alternatore 03 02 01 C01 Controllo Controllo cuscinetti Ispezione a vista ogni 2 mesi 03 02 01 C02 Controllo Verifica tensione Ispezione ogni 6 mesi strumentale 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 03 02 02 C01 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 6 mesi 03 02 03 Contattore 03 02 03 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 03 C02 Controllo Verifica tensi
106. 2 03 01 Porte 4 02 03 02 Sovraluce 5 02 03 03 Sovrapporta 5 02 03 04 Telai vetrati 5 02 04 Controsoffitti 5 02 04 01 Cassettonati 5 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 5 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 5 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 5 02 04 05 Doghe 5 02 04 06 Pannelli 6 02 05 Pavimentazioni interne 6 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 6 02 05 02 Rivestimenti ceramici 6 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 6 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato 6 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI pag 7 03 01 Ascensori e montacarichi 7 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 7 03 01 02 Cabina 7 03 01 03 Contrappeso 7 03 01 04 Funi 7 03 01 05 Guide cabina 7 03 01 06 Interruttore di extracorsa 7 03 01 07 Limitatore di velocit 7 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 7 03 01 09 Macchinari oleodinamici 7 03 01 10 Montacarichi 7 03 01 11 Vani corsa 7 03 01 12 Porte di piano 7 Pagina 15 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 03 01 13 Pulsantiera 7 03 01 14 Quadro di manovra 8 03 01 15 Serrature 8 03 02 Impianto elettrico 8 03 02 01 Alternatore 8 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 8 03 02 03 Contattore 8 03 02 04 Fusibili 8 03 02 05 Gruppi di continuit 8 03 02 06 Interruttori 8 03 02 07 Motori 8 03 02 08 Prese e spine 8 03 02 09 Quadri di bassa tensione 8 03 02 10 Quadri di media tensione 8 03 02 11 Rel a sonde 9 03 02 12 Rel termici 9 03 02 13 Sezionatore 9 03 02 14 Trasfor
107. 2 A04 Rumorosit MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 02 I01 Pulizia batterie di condensazione Cadenza ogni 3 mesi Pulizia delle batterie di condensazione ad aria mediante spazzolatura con spazzole metalliche o trattamento chimico biodegradabile delle alette lato aria Pagina 153 Manuale di Manutenzione Caldaia dell impianto di climatizzazione Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le caldaie hanno la funzione di trasformare in energia termica l energia chimica dei combustibili di alimentazione Si possono distinguere caldaie che utilizzano combustibili liquidi e o gassosi ad aria soffiata o caldaie che utilizzano combustibili gassosi ad aria aspirata ed in base alla capacit termica unitaria maggiore o minore a 34 8 kW Gli elementi che costituiscono la caldaia sono generalmente la camera di combustione il bruciatore il condotto del combustibile la camera fumi la canna fumaria una uscita dell acqua riscaldata un ingresso per l acqua un sistema di regolazione e controllo REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 03 R01 Attitudine al controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere I gruppi termici devono garantire un livello di rumore nell ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dalla normativa vigente Livello minimo della prestazione I valori di emissione acustica possono ess
108. 3 01 14 R01 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I quadri di manovra devono essere protetti da un morsetto di terra contro la formazione di cariche positive che deve essere collegato direttamente ad un conduttore di terra Livello minimo della prestazione L apparecchiatura elettrica deve funzionare in modo sicuro nell ambiente e nelle condizioni di lavoro specificate ed alle caratteristiche e tolleranze di alimentazione elettrica dichiarate tenendo conto delle disfunzioni prevedibili 03 01 14 R02 Accessibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I quadri di manovra degli ascensori devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 01 14 R03 Identificabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonch le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCON
109. 4 01 09 102 Intervento Sostituzione dei rivelatori ogni 10 anni 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 10 I01 Intervento Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori ogni 6 mesi 04 01 10 102 Intervento Sostituzione dei rivelatori ogni 10 anni 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 11 I01 Intervento Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori ogni 6 mesi 04 01 11 102 Intervento Sostituzione dei rivelatori ogni 10 anni 04 01 12 Rivelatori velocimetri di calore 04 01 12 I01 Intervento Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori ogni 6 mesi 04 01 12 102 Intervento Sostituzione dei rivelatori ogni 10 anni 04 01 13 Sirene Pagina 12 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 04 01 13 I01 Intervento Sostituzione ogni 10 anni 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 14 102 Intervento Pulizia otturatore quando occorre 04 01 14 I01 Intervento Pulizia ogni 6 mesi 04 01 15 Unit di controllo 04 01 15 I01 Intervento Sostituzione unit ogni 15 anni 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 04 02 01 Attuatori di apertura 04 02 01 I01 Intervento Lubrificazione ogni 6 mesi 04 02 01 102 Intervento Rabbocco olio ogni 6 mesi 04 02 02 Centrale antintrusione 04 02 02 103 Intervento Revi
110. 4 01 Lampade ad incandescenza 9 03 04 02 Lampade fluorescenti 9 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati 9 03 05 01 Alimentatori 9 03 05 02 Armadi concentratori 9 03 05 03 Cablaggio 9 03 05 04 Pannello di permutazione 9 03 05 05 Sistema di trasmissione 9 04 IMPIANTI DI SICUREZZA pag 10 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 10 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 10 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 10 04 01 03 Contatti magnetici 10 04 01 04 Diffusione sonora 10 04 01 05 Lampade autoalimentate 10 04 01 06 Pannello degli allarmi 10 04 01 07 Rivelatore lineare 10 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 10 04 01 09 Rivelatori di fumo 10 Pagina 13 04 01 10 04 01 11 04 01 12 04 01 13 04 01 14 04 01 15 04 02 04 02 01 04 02 02 04 02 03 04 02 04 04 02 05 04 02 06 04 02 07 04 02 08 04 02 09 04 02 10 04 02 11 04 02 12 04 02 13 Rivelatori di fumo analogici Rivelatori ottici di fumo convenzionali Rivelatori velocimetri di calore Sirene Tubazioni in acciaio zincato Unit di controllo Impianto antintrusione e controllo accessi Attuatori di apertura Centrale antintrusione Contatti magnetici Diffusione sonora Lettori di badge Monitor Pannello degli allarmi Rivelatori passivi all infrarosso Sensore lunga portata a doppia tecnologia Sensore volumetrico a doppia tecnologia Sensore volumetrico a microonda Sistemi di ripresa ottici Unit di controllo Programma di Manutenzione Sottop
111. 4 102 Intervento Serraggio bulloni quando occorre 03 02 14 103 Intervento Sostituzione olio quando occorre 03 02 14 105 Intervento Verniciatura quando occorre 03 02 14 I01 Intervento Pulizia ogni anno 03 02 14 104 Intervento Sostituzione trasformatore ogni 30 anni 03 02 15 Trasformatori a secco 03 02 15 102 Intervento Serraggio bulloni quando occorre 03 02 15 104 Intervento Verniciatura quando occorre 03 02 15 I01 Intervento Pulizia ogni anno 03 02 15 103 Intervento Sostituzione trasformatore ogni 30 anni 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 01 103 Intervento Verniciatura dei serbatoi quando occorre 03 03 01 I01 Intervento Pulizia interna dei serbatoi di gasolio ogni 3 anni 03 03 01 102 Intervento Pulizia interna dei serbatoi di olio combustibile ogni 3 anni 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 03 03 02 I01 Intervento Pulizia batterie di condensazione ogni 3 mesi 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 03 107 Intervento Sostituzione ugelli del bruciatore quando occorre 03 03 03 108 Intervento Svuotamento dell impianto quando occorre 03 03 03 104 Intervento Pulizia caldaie a combustibile liquido ogni mese 03 03 03 103 Intervento Pulizia caldaie a batteria alettata ogni 3 mesi 03 03 03 I01 Intervento Eliminazione fanghi di sedimentazione nel generatore ogni 12 mesi 03 03 03 102 Intervento Pulizia bruciatori og
112. 4 Deformazione 02 04 06 A05 Deposito superficiale 02 04 06 A06 Distacco 02 04 06 A07 Fessurazione 02 04 06 A08 Fratturazione 02 04 06 A09 Incrostazione 02 04 06 A10 Lesione 02 04 06 A11 Macchie 02 04 06 A12 Non planarit 02 04 06 A13 Perdita di lucentezza 02 04 06 A14 Perdita di materiale 02 04 06 A15 Scagliatura screpolatura 02 04 06 A16 Scollaggi della pellicola Pagina 75 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 04 06 101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici mediante prodotti idonei al tipo di materiale MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 04 06 102 Regolazione planarit Cadenza ogni 3 anni Verifica dello stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione 02 04 06 103 Sostituzione elementi Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi degradati rotti e o mancanti con elementi analoghi Pagina 76 Manuale di Manutenzione Pavimentazioni interne Le pavimentazioni fanno parte delle partizioni interne orizzontali e ne costituiscono l ultimo strato funzionale In base alla morfologia del rivestimento possono suddividersi in continue se non sono nel loro complesso determinabili sia morfologicamente che dimensionalmente e discontinue quelle costituite da elementi con dimensioni e morfologia ben precise La loro funzione oltre a quella protettiva quel
113. 5 02 A03 Corrosione 03 05 02 A04 Depositi di materiale 03 05 02 A05 Difetti agli interruttori Pagina 183 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 05 02 I01 Pulizia generale Cadenza ogni 6 mesi Pulizia generale delle varie connessioni utilizzando aspiratore 03 05 02 I102 Serraggio Cadenza ogni 6 mesi Eseguire il serraggio di tutti i bulloni dei morsetti e degli interruttori Pagina 184 Manuale di Manutenzione Cablaggio Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Per la diffusione dei dati negli edifici occorre una rete di supporto che generalmente viene denominata cablaggio Pertanto il cablaggio degli edifici consente agli utenti di comunicare e scambiare dati attraverso le varie postazioni collegate alla rete di distribuzione ANOMALIE RISCONTRABILI 03 05 03 A01 Anomalie degli allacci 03 05 03 A02 Anomalie delle prese 03 05 03 A03 Difetti di serraggio 03 05 03 A04 Difetti delle canaline MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 05 03 I01 Rifacimento cablaggio Cadenza ogni 15 anni Eseguire il rifacimento totale del cablaggio quando necessario per adeguamento normativo o per adeguamento alla classe superiore 03 05 03 I102 Serraggio connessione Cadenza quando occorre Effettuare il serraggio di tutte le connessioni 03 05 03 I103 Sostituzione prese Cadenza quando occorre Sostituire gli e
114. 7 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 04 01 08 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 09 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 10 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 11 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 01 12 Rivelatori velocimetri di calore 04 01 12 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 01 13 Sirene 04 01 13 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 3 mesi 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 14 C01 Controllo Controllo a tenuta Controllo a vista ogni 12 mesi 04 01 14 C02 Controllo Controllo coibentazione Controllo a vista ogni 12 mesi 04 01 14 C03 Controllo Controllo della manovrabilit valvole Controllo ogni 12 mesi 04 01 14 C04 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi 04 01 14 C05 Controllo Controllo tenuta valvole Registrazione ogni 12 mesi 04 01 15 Unit di controllo 04 01 15 CO1 Controllo Controllo batteria Prova ogni 6 mesi 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza Pagina 10 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli
115. 9795 L utente deve verificare la funzionalit dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione Pagina 102 Manuale d Uso Rivelatore manuale di incendio Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio I sistemi fissi automatici di rivelazione d incendio hanno la funzione di rivelare e segnalare un incendio nel minore tempo possibile I sistemi fissi di segnalazione manuale permettono invece una segnalazione nel caso l incendio sia rilevato dall uomo In entrambi i casi il segnale d incendio trasmesso e visualizzato in corrispondenza di una centrale di controllo e segnalazione ed eventualmente ritrasmesso ad una centrale di telesorveglianza Scopo dei sistemi di favorire un tempestivo esodo delle persone degli animali nonch lo sgombero di beni attivare i piani di intervento attivare i sistemi di protezione contro l incendio ed eventuali altre misure di sicurezza Modalit di uso corretto I sistemi fissi di segnalazione manuale d incendio devono essere suddivisi in zone in cui deve essere installato un numero di punti di segnalazione manuale tale che almeno uno possa essere raggiunto da ogni parte della zona stessa con un percorso non maggiore di 40 m In ogni caso i punti di segnalazione manuale devono essere almeno due Alcuni dei punti di segnalazione manuale previsti vanno installati lungo le vie di esodo I punti di segnalazione manuale vanno installati in posizione chiaramen
116. A10 Mancanza 02 05 03 A11 Perdita di elementi MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 05 03 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pagina 84 Manuale di Manutenzione Pulizia delle parti superficiali rimozione di macchie depositi e sporco mediante spazzolatura e lavaggio con acqua e soluzioni adatte al tipo di rivestimento 02 05 03 I02 Ripristino degli strati protettivi Cadenza quando occorre Ripristino degli strati protettivi previa accurata pulizia delle superfici con soluzioni chimiche appropriate che non alterino le caratteristiche fisico chimiche dei materiale ed in particolare di quelle visive cromatiche 02 05 03 103 Sostituzione degli elementi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati o rotti con altri analoghi previa rimozione delle parti deteriorate e relativa preparazione del fondo Pagina 85 Manuale di Manutenzione Rivestimenti in gres porcellanato Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne I rivestimenti in gres porcellanato vengono ottenuti da impasti di argille naturali greificanti opportunamente corrette con fondenti e smagranti argille artificiali Adatto per pavimenti e rivestimenti sia in interni sia in esterni impermeabile compatto duro opaco dotato di alta inerzia chimica antigelivo resistente alla rottura all abrasione alla compressione sino a 200 300 N mM2 ai carichi e al fuoco Il gr s porcellanato
117. Anomalie dei rel 03 02 09 A06 Anomalie della resistenza Pagina 134 03 02 09 A07 Anomalie delle spie di segnalazione 03 02 09 A08 Anomalie dei termostati 03 02 09 A09 Depositi di materiale 03 02 09 A10 Difetti agli interruttori MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Manuale di Manutenzione 03 02 09 I01 Pulizia generale Cadenza ogni 6 mesi Pulizia generale utilizzando aria secca a bassa pressione 03 02 09 102 Serraggio Cadenza ogni anno Eseguire il serraggio di tutti i bulloni dei morsetti e degli interruttori 03 02 09 103 Sostituzione centralina rifasamento Cadenza quando occorre Eseguire la sostituzione della centralina elettronica di rifasamento con altra dello stesso tipo 03 02 09 I104 Sostituzione quadro Cadenza ogni 20 anni Eseguire la sostituzione del quadro quando usurato o per un adeguamento alla normativa Pagina 135 Manuale di Manutenzione Quadri di media tensione Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione Sono supporti o carpenterie che servono a racchiudere le apparecchiature elettriche di comando e o a preservare i circuiti elettrici I quadri del tipo a media tensione MT sono anche definite cabine elettriche per il contenimento delle apparecchiature di MT REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03
118. Benessere Gli infissi devono essere realizzati in modo da impedire o comunque limitare alle acque meteoriche o di altra origine di penetrare negli ambienti interni Livello minimo della prestazione Pagina 9 Manuale di Manutenzione I livelli minimi sono individuabili attraverso l identificazione della classe di tenuta all acqua in funzione della norma UNI EN 12208 Pressione di prova Pmax in Pa Classificazione Metodo di prova A 0 Metodo di prova B 0 Specifiche Nessun requisito Pressione di prova Pmax in Pa 0 Classificazione Metodo di prova A 1A Metodo di prova B 1B Specifiche Irrorazione per 15 min Pressione di prova Pmax in Pa 50 Classificazione Metodo di prova A 2A Metodo di prova B 2B Specifiche Come classe 1 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 100 Classificazione Metodo di prova A 3A Metodo di prova B 3B Specifiche Come classe 2 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 150 Classificazione Metodo di prova A 4A Metodo di prova B 4B Specifiche Come classe 3 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 200 Classificazione Metodo di prova A 5A Metodo di prova B 5B Specifiche Come classe 4 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 250 Classificazione Metodo di prova A 6A Metodo di prova B 6B Specifiche Come classe 5 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 300 Classificazione Metodo di prova A 7A M
119. CO1 Controllo Controllo generale pompa di calore Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 08 C02 Controllo Controllo prevalenza pompa di calore Ispezione ogni 12 mesi strumentale 03 03 09 Strato coibente 03 03 09 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 6 mesi 03 03 10 Tubi in acciaio 03 03 10 CO1 Controllo Controllo generale tubazioni Ispezione a vista ogni anno 03 03 11 Tubi in rame 03 03 11 CO1 Controllo Controllo generale tubazioni Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori 03 03 12 C03 Controllo Controllo tenuta acqua dei ventilconvettori Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 03 12 CO1 Controllo Controllo generale dei ventilconvettori Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 12 C02 Controllo Controllo dispositivi dei ventilconvettori Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 03 04 01 Lampade ad incandescenza 03 04 01 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni mese 03 04 02 Lampade fluorescenti 03 04 02 C01 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni mese 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 03 05 01 Alimentatori 03 05 01 CO1 Controllo Controllo alimentazione Ispezione ogni 6 mesi strumentale 03 05 02 Armadi concentratori 03 05 02 C01 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 2 mesi 03 05 03 Cabla
120. Corrosione 03 01 12 A02 Deformabilit porte 03 01 12 A03 Difetti di chiusura 03 01 12 A04 Difetti di lubrificazione Pagina 111 Manuale di Manutenzione 03 01 12 A05 Non ortogonalit 03 01 12 A06 Scollaggi dei rivestimenti MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 12 I01 Lubrificazione serrature cerniere Cadenza ogni 6 mesi Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici verifica del corretto funzionamento 03 01 12 102 Pulizia ante Cadenza quando occorre Pulizia delle ante con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale 03 01 12 103 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei Pagina 112 Manuale di Manutenzione Pulsantiera Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi La pulsantiera o quadro dei bottoni di comando della cabina e dei vari piani sono quei dispositivi per mezzo dei quali gli utenti danno i comandi all ascensore Il funzionamento di detti dispositivi basato su un circuito che viene chiuso quando viene premuto un pulsante e questo comando viene trasmesso al sistema di manovra dell ascensore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 13 R01 Comodit d uso e manovra Classe di Requisiti Di funzionamento Classe di Esigenza Gestione Per consentire utilizzo da parte degli utenti le pulsantiere della cabina ascensore e quelle d
121. Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dalla stretta vicinanza di sorgenti di luce artificiale Livello minimo della prestazione Nelle fasi in cui le lampade sono accese e spente e quando le lampade rimangono accese prima della misurazione del valore di soglia della risposta il provino non deve emettere segnali di allarme n di guasto Per ciascun orientamento il rapporto tra le soglie della risposta mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 04 01 11 R04 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza perci compromettere il loro funzionamento Pagina 215 Manuale di Manutenzione Livello minimo della prestazione La capacit di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica Tale prova consiste nel posizionare il rivelatore sempre collegato alla centrale di rivelazione nella galleria del vento sottoponendolo ad un flusso sfavorevole e ad una temperatura di 23 5 C La temperatura viene gradualmente aumentata fino a 50 C Dopo che il rivelatore stato sottoposto alla prova per circa 1 ora si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 04 01 11 R05 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Durabilit tecnologica Classe
122. I ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 07 I01 Lubrificazione albero motore Cadenza ogni 12 mesi Eseguire una lubrificazione dei supporti dell albero del ventilatore Pagina 165 Manuale di Manutenzione 03 03 07 I102 Pulizia bacinelle di raccolta condense Cadenza ogni mese Effettuare una pulizia delle bacinelle di raccolta condense e del relativo scarico utilizzando idonei disinfettanti 03 03 07 103 Pulizia batterie evaporative Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una pulizia delle batterie evaporanti mediante aspiratore d aria e spazzolatura delle alette 03 03 07 104 Pulizia dei filtri Cadenza ogni 3 mesi Effettuare una pulizia dei filtri mediante aspiratore d aria ed un lavaggio dei filtri con acqua e solventi Asciugare 1 filtri alla fine di ogni intervento 03 03 07 105 Pulizia dei tubi Cadenza ogni 12 mesi Effettuare la pulizia chimica dei tubi da farsi annualmente o quando i manometri posti sul circuito indichino un anomala variazione della perdita di carico 03 03 07 106 Sostituzione dei filtri Cadenza quando occorre Sostituire i filtri quando sono usurati seguendo le indicazione fornite dal costruttore 03 03 07 I07 Sostituzione olio dei compressori Cadenza quando occorre Sostituire l olio dei compressori semiermetici Pagina 166 Manuale di Manutenzione Pompe di calore per macchine frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le macc
123. I valori massimi per i quali si possono generare falsi allarmi sono quelli indicati dai produttori unitamente ad eventuali circuiti di integrazione atti ad evitare falsi allarmi ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 10 A01 Calo di tensione 04 02 10 A02 Difetti di regolazione 04 02 10 A03 Incrostazioni Pagina 246 MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Manuale di Manutenzione 04 02 10 I01 Regolazione dispositivi Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 02 10 I102 Sostituzione lente del rivelatore Cadenza quando occorre Sostituire la lente del rivelatore quando si vuole incrementare la portata 04 02 10 103 Sostituzione rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 247 Manuale di Manutenzione Sensore volumetrico a microonda Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Il sensore volumetrico a microonda sfrutta l effetto Doppler per la rivelazione del movimento La capacit specifica di rilevazione del sensore dovr essere opportunamente combinata con funzioni logiche e o temporali che minimizzino la generazione di allarmi impropri La correlazione tra i segnali rilevati dal ricevitore dovr essere tale che la segnalazione d allarme sia generata solo al persistere o al ripresentarsi della condizione di perturbazi
124. IONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 48 Manuale di Manutenzione 02 02 06 I01 Ritinteggiatura coloritura Cadenza quando occorre Ritinteggiature delle superfici con nuove pitture previa carteggiatura e sverniciatura stuccatura dei paramenti e preparazione del fondo mediante applicazione se necessario di prevernici fissanti Le modalit di ritinteggiatura i prodotti le attrezzature variano comunque in funzione delle superfici e dei materiali costituenti 02 02 06 I102 Sostituzione degli elementi decorativi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi decorativi usurati o rotti con altri analoghi o se non possibile riparazione dei medesimi con tecniche appropriate tali da non alterare gli aspetti geometrici cromatici delle superfici di facciata Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi Pagina 49 Manuale di Manutenzione Infissi interni Gli infissi interni hanno per scopo quello di permettere il controllo della comunicazione tra gli spazi interni dell organismo edilizio In particolare l utilizzazione dei vari ambienti in modo da permettere o meno il passaggio di persone cose luce naturale ed aria tra i vari ambienti interni REQUISITI E PRESTAZIONI UT 02 03 R01 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi devono essere in grado di controllare e disperdere eventuali scariche ele
125. MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Provveditorato Interregionale alle OO PP per la Lombardia e la Liguria UFFICIO TECNICO P le Morandi 1 20121 MILANO Oggetto PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D lgs 81 2008 e successive integrazioni Tavola Piano di Manutenzione dell Opera gt j D Q LL U T a Progettisti Assistenti Responsabile Unico Procedimento Arch Vincenzo Villarani P I Luigi Frega Ing Gianni Gatto a Dott Riccardo Mauriello Data Settembre 2014 O ni DATA APPROVAZIONE DESCRIZIONE AGGIORNAMENTI Manuale d Uso Comune di Milano Provincia di Palazzo di giustizia Oggetto Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D Igs 81 2008 e successive integrazioni Elenco dei Corpi d Opera 01 EDILIZIA CHIUSURE 02 EDILIZIA PARTIZIONI 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 04 IMPIANTI DI SICUREZZA Pagina 2 Manuale d Uso EDILIZIA CHIUSURE Rappresentano l insieme delle unit tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici del sistema edilizio che hanno la funzione di separare e di configurare gli spazi che si trovano all interno del sistema edilizio rispetto all esterno Unit Tecnologiche 01 01 Infissi esterni Pagina 3 Manuale d Uso Infissi esterni Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico Il loro scopo quello di soddisfare i requisiti di benessere
126. NALE SPECIALIZZATO 04 02 07 101 Registrazione connessioni Cadenza ogni 3 mesi Registrare e regolare tutti i morsetti delle connessioni e o dei fissaggi 04 02 07 102 Sostituzione batteria Cadenza ogni 6 mesi Pagina 240 Manuale di Manutenzione Sostituire la batteria di alimentazione ausiliaria quando occorre preferibilmente ogni 6 mesi 04 02 07 103 Sostituzione pannello Cadenza ogni 15 anni Eseguire la sostituzione del pannello degli allarmi quando non rispondente alla normativa Pagina 241 Manuale di Manutenzione Rivelatori passivi all infrarosso Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I rilevatori ad infrarosso sono dei dispositivi in grado di rilevare la presenza di energia all infrarosso che viene generata dal passaggio di una persona o di corpi animati nell area controllata dal dispositivo Generalmente tali dispositivi sono corredati di lente Fresnel per orientare in maniera corretta il sensore con portate fino a 10 metri REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 08 R01 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori passivi all infrarosso devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La temperatura di funzionamento con eventuali tolleranze viene indicata dal produttore 04 02 08 R02 Sensibil
127. OMALIE RISCONTRABILI 03 01 01 A01 Difetti di compressione 03 01 01 A02 Difetti di lubrificazione 03 01 01 A03 Disallineamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 01 I101 Sostituzione Cadenza quando occorre Sostituire gli ammortizzatori quando scarichi e non pi rispondenti alla normativa Pagina 91 Manuale di Manutenzione Cabina Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi La cabina dell impianto di ascensore quella parte dell impianto che adibita al trasporto di persone e o cose a secondo della classe dell ascensore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 02 R01 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Le aperture del vano che consentono l accesso alla cabina devono presentare caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione Le porte di piano devono avere altezza libera di accesso non inferiore a 2 m La larghezza libera di accesso delle porte di piano non deve superare per pi di 50 mm su ciascun lato la larghezza libera dell accesso della cabina Ogni accesso di piano deve avere una soglia con resistenza sufficiente a sopportare il passaggio dei carichi che possono essere introdotti nella cabina 03 01 02 R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le porte con i loro dispositivi di blocco dev
128. Pagina 121 Manuale d Uso Sensore volumetrico a microonda Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Il sensore volumetrico a microonda sfrutta l effetto Doppler per la rivelazione del movimento La capacit specifica di rilevazione del sensore dovr essere opportunamente combinata con funzioni logiche e o temporali che minimizzino la generazione di allarmi impropri La correlazione tra i segnali rilevati dal ricevitore dovr essere tale che la segnalazione d allarme sia generata solo al persistere o al ripresentarsi della condizione di perturbazione dello stato di normalit Il sensore dovr essere adatto ad una installazione a parete e dovr possedere led di immediata rappresentazione del funzionamento dello stesso apparato Dovr essere possibile variarne sensibilit portata integrazione e orientamento sia in senso orizzontale che verticale in modo da adattare il sensore al campo di protezione voluto o in relazione alle caratteristiche particolari dell ambiente protetto Il sensore dovr essere dotato di un dispositivo antiaccecamento per prevenire ogni tentativo di mascheramento Inoltre dovr essere dotato di circuito di supervisione del segnale a microonda che in caso di non funzionamento emetta in uscita un segnale di guasto verso il concentratore Il sensore inoltre avr un filtro per eliminare eventuali disturbi generati da sorgenti luminose fluorescenti Le sue caratteristiche dovranno essere confor
129. Per accertare la sensibilit alla luce degli elementi dell impianto si effettua una prova secondo le modalit riportate nell Appendice K della norma UNI EN 54 7 Alla fine di detta prova si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 09 A01 Calo di tensione 04 01 09 A02 Difetti di regolazione Pagina 210 04 01 09 A03 Difetti di tenuta MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Manuale di Manutenzione 04 01 09 I01 Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 01 09 I102 Sostituzione dei rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 211 Manuale di Manutenzione Rivelatori di fumo analogici Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di fumo ottico analogico dovr essere sensibile a tutti i fumi visibili ci consentir di rilevare prontamente i fuochi covanti e i fuochi a lento sviluppo che si manifestano normalmente nella fase precedente all incendio con sviluppo di fiamma Esso dovr essere in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d aria polvere insetti repentine variazioni di temperatura corrosione ecc
130. R08 Requisito Reazione al fuoco 02 02 R14 Requisito Resistenza al fuoco 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R11 Requisito Resistenza al fuoco 02 04 Controsoffitti Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 04 Controsoffitti 02 04 R04 Requisito Reazione al fuoco 02 04 R06 Requisito Resistenza al fuoco 02 05 Pavimentazioni interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 05 Pavimentazioni interne 02 05 R03 Requisito Reazione al fuoco Pagina 19 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R03 Requisito Attitudine a limitare i rischi di incendio 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 03 02 02 R01 Requisito Resistenza al fuoco 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R11 Requisito Reazione al fuoco 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 01 R02 Requisito Attitudine a limitare i rischi di incendio 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 03 R02 Requisito Attitudine a limitare i rischi di incendio Pagina 20 Programma di Ma
131. Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego Per i rivestimenti in prossimit di apparecchi sanitari lavabi e lavelli questi devono avere una resistenza alle macchie secondo i livelli richiesti dalla classe C2 della classificazione UPEC per i rivestimenti da pavimentazione 02 01 R07 Resistenza agli attacchi biologici Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti a seguito della presenza di organismi viventi animali vegetali microrganismi non dovranno subire riduzioni di prestazioni Livello minimo della prestazione I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali dei prodotti utilizzati delle classi di rischio delle situazioni generali di servizio dell esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico Distribuzione degli agenti biologici per classi di rischio UNI EN 335 1 Classe di rischio 1 Situazione generale di servizio non a contatto con terreno al coperto secco Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio nessuna Distribuzione degli agenti biologici insetti U termiti L Classe di rischio 2
132. Snervamento delle funi MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 04 I01 Eguagliamento funi e catene Cadenza ogni mese Eseguire l eguagliamento delle funi e delle catene 03 01 04 I102 Sostituzione delle funi Cadenza quando occorre Sostituire le funi quando 1 fili rotti che le costituiscono hanno raggiunto una sezione valutabile nel 10 della sezione metallica totale della fune Pagina 96 Manuale di Manutenzione Guide cabina Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le guide della cabina vengono normalmente realizzate in barre di acciaio trafilato a freddo con sezione a T che vengono installate verticalmente lungo il vano ascensore Lungo queste guide scorre l arcata che la struttura alla quale fissata direttamente la cabina l arcata per mezzo di pattini che possono essere del tipo strisciante o a ruota scorre sulle guide REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 05 R01 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto Le guide della cabina debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti fessurazioni scagliature o screpolature superficiali Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come la planarit l assenza di difetti superficiali l omogeneit di colore l omogeneit di brillantezza l omogeneit di insudiciamento ecc 03 01 05 R02 Resistenza meccanica C
133. TENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 01 02 I101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici e rimozione di sporcizia e macchie mediante ritocchi di pittura e o ripristino dei rivestimenti MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 01 02 102 Riparazione Cadenza quando occorre Riparazione di eventuali fessurazioni o crepe mediante la chiusura delle stesse con malta Riparazione e rifacimento dei rivestimenti Pagina 33 Manuale di Manutenzione Rivestimenti interni Si tratta di strati funzionali facenti parte delle chiusure verticali la cui funzione principale quella di proteggere il sistema di chiusure interne dalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti REQUISITI E PRESTAZIONI UT 02 02 R01 Attitudine al controllo della condensazione superficiale Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I rivestimenti interni dovranno essere realizzati in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna Livello minimo della prestazione I valori minimi variano in funzione dei materiali e del loro impiego Si prende in considerazione la norma tecnica 02 02 R02 Attitudine al controllo dell inerzia termica Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Contribuisce con l accumulo di calore ad assicurare il benessere termico Un inerzia pi elevata
134. TRABILI Pagina 114 Manuale di Manutenzione 03 01 14 A01 Anomalie dei trasformatori 03 01 14 A02 Anomalie della morsettiera 03 01 14 A03 Corto circuiti 03 01 14 A04 Difetti agli interruttori 03 01 14 A05 Difetti di taratura 03 01 14 A06 Surriscaldamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 14 101 Lubrificazione ingranaggi e contatti Cadenza ogni 6 mesi Lubrificare con vaselina pura i contatti le pinze e le lame dei sezionatori di linea gli interruttori di manovra i sezionatori di messa a terra Lubrificare con olio grafitato tutti gli ingranaggi e gli apparecchi di manovra 03 01 14 I102 Pulizia generale Cadenza ogni 6 mesi Pulizia generale degli interruttori di manovra dei sezionatori di messa a terra delle lame e delle pinze dei sezionatori di linea Pagina 115 Manuale di Manutenzione Serrature Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le serrature delle porte di piano consentono di bloccare gli accessi in cabina in caso di necessit e sono gli elementi essenziali per la funzionalit e la sicurezza dell impianto ascensore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 15 R01 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Le serrature delle porte di piano che consentono l accesso dai pianerottoli alla cabina devono presentare caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello mi
135. a Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione Nessun allarme n segnale di guasto deve essere emesso nella fase di condizionamento o nei 2 minuti seguenti la prova ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 10 A01 Anomalie led luminosi 04 01 10 A02 Calo di tensione 04 01 10 A03 Difetti di regolazione 04 01 10 A04 Difetti di tenuta MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 10 I01 Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 01 10 102 Sostituzione dei rivelatori Pagina 213 Manuale di Manutenzione Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 214 Manuale di Manutenzione Rivelatori ottici di fumo convenzionali Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di fumo a basso profilo a diffusione viene utilizzato per rilevare la presenza di fuochi covanti e fuochi a lento sviluppo Il rivelatore dovr avere le seguenti caratteristiche funzionali una elevata insensibilit ai disturbi elettromagnetici un comportamento di risposta costante nel tempo essere predisposto per il test di funzionamento ed il controllo di inserzione e
136. a che il sistema ricarica durante la presa di energia dalla rete pubblica Si dividono in impianti soccorritori in corrente continua e soccorritori in corrente alternata con inverter Gli utilizzatori pi comuni sono dispositivi di sicurezza e allarme impianti di illuminazione di emergenza impianti di elaborazione dati I gruppi di continuit sono formati da trasformatore di ingresso isola l apparecchiatura dalla rete di alimentazione raddrizzatore durante il funzionamento in rete trasforma la tensione alternata che esce dal trasformatore di ingresso in tensione continua alimentando quindi il caricabatteria e l inverter caricabatteria in presenza di tensione in uscita dal raddrizzatore ricarica la batteria di accumulatori dopo un ciclo di scarica parziale e o totale batteria di accumulatori forniscono per il periodo consentito dalla sua autonomia tensione continua all inverter nell ipotesi si verifichi un black out invertitore trasforma la tensione continua del raddrizzatore o delle batterie in tensione alternata sinusoidale di ampiezza e frequenza costanti commutatori consentono di intervenire in caso siano necessarie manutenzioni senza perdere la continuit di alimentazione Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto tensione alla macchina devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe i
137. a di emissioni di sostanze nocive 03 04 R15 Requisito Stabilit chimico reattiva 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 14 R05 Requisito Stabilit chimico reattiva Pagina 22 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Protezione dai rischi d intervento 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R06 Requisito Limitazione dei rischi di intervento 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R11 Requisito Limitazione dei rischi di intervento Pagina 23 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Protezione elettrica 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R04 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazi
138. a il segnale acustico emesso secondo il tipo di lettore installato Eseguire il cablaggio di tutti i conduttori verificando che non ci siano elementi scoperti programmare il lettore impostando i vari parametri necessari per il corretto funzionamento programmazione orologio rel e timeout inserimento prefissi e numero di tessere elenco prefissi apertura porta ecc Pagina 116 Manuale d Uso Monitor Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I monitor sono dei dispositivi a colori o in bianco e nero che consentono la visione delle riprese effettuate per la video sorveglianza ed il controllo Modalit di uso corretto Evitare urti o scosse per prevenire danneggiamenti ed evitare di esporre i monitor all umidit e comunque all acqua e non farli operare in luoghi in cui i valori della umidit sono elevati In caso di mancato funzionamento non tentare di aprire o smontare i monitor e non tentare di rimuovere viti o coperchi ed in ogni caso rivolgersi a personale specializzato o all assistenza tecnica del prodotto Non toccare il video direttamente con le dita ma se necessario utilizzare un panno morbido inumidito con alcool per rimuovere la polvere verificare il voltaggio di funzionamento indicato sulla targhetta posta sul monitor ed utilizzare solo i cavetti indicati tipo e connettori per il collegamento alle telecamere Pagina 117 Manuale d Uso Pannello degli allarmi Unit Tecnologica 04
139. a presenza del materiale di consumo sui dispositivi che li prevedono quali carta e cartucce per le stampanti Pagina 110 Manuale d Uso Impianto antintrusione e controllo accessi L impianto antintrusione e controlli accessi l insieme degli elementi tecnici del sistema edilizio con funzione di prevenire eliminare o segnalare l intrusione di persone non desiderate all interno degli edifici L impianto generalmente si compone di una centralina elettronica che pu avere sirena incorporata o esterna e punto centrale per i diversi sensori ripartita in zone che corrispondono alle zone protette I sensori per interno possono essere rilevatori radar che coprono zone di circa 90 non devono essere installati su pareti soggette a vibrazioni n orientati su pareti riflettenti rilevatori radar a microonde che coprono zone di oltre 100 ottenendo il massimo rendimento dall effetto Doppler rilevatori a infrarossi passivi che si servono delle radiazioni termiche dei corpi animati e sono corredati di lente Fresnel per orientare in maniera corretta il sensore con portate fina a 10 metri I sensori perimetrali possono essere contatto magnetico di superficie o da incasso interruttore magnetico sensore inerziale per protezione di muri e recinzioni elettriche sonda a vibrazione barriere a raggi infrarossi e a microonde per esterno Gli impianti di allarme dovranno essere realizzati a regola d arte in rispondenza alla Legge
140. a se si raggiunge la TNF e comanda il mutamento di stati dei contatti in uscita Scegliendo differenti tipi di sonde si pu adoperare questo ultimo sistema di protezione sia per fornire un allarme senza arresto della macchina sia per comandare l arresto le versioni di rel a sonde sono due a riarmo automatico se la temperatura delle sonde arriva ad un valore inferiore alla TNE a riarmo manuale locale o a distanza con interruttore di riarmo attivo fino a quando la temperatura rimane maggiore rispetto alla TNF ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 11 A01 Anomalie del collegamento 03 02 11 A02 Anomalie delle sonde 03 02 11 A03 Anomalie dei dispositivi di comando 03 02 11 A04 Corto circuito 03 02 11 A05 Difetti di regolazione 03 02 11 A06 Difetti di serraggio 03 02 11 A07 Mancanza dell alimentazione 03 02 11 A08 Sbalzi della temperatura MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 11 I01 Serraggio fili Cadenza ogni 6 mesi 03 02 11 I02 Sostituzione Cadenza quando occorre Pagina 138 Manuale di Manutenzione Eseguire la sostituzione dei rel deteriorati quando necessario con altri dello stesso tipo e numero 03 02 11 103 Taratura sonda Cadenza quando occorre Eseguire la taratura della sonda del rel Pagina 139 Manuale di Manutenzione Rel termici Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Sono i dispositivi pi adoperati per la protezione dei motori contro i sovraccaric
141. a superficie del pavimento del locale 01 01 R03 Attitudine al controllo della condensazione superficiale Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi devono essere realizzati in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie degli elementi Livello minimo della prestazione Gli infissi esterni verticali se provvisti di sistema di raccolta e smaltimento di acqua da condensa dovranno conservare una temperatura superficiale Tsi su tutte le parti interne sia esse opache che trasparenti non inferiore ai valori riportati di seguito nelle condizioni che la temperatura dell aria esterna sia pari a quella di progetto riferita al luogo di ubicazione dell alloggio S lt 1 25 Tsi 1 1 25 lt S lt 1 35 Tsi 2 1 35 lt S lt 1 50 Tsi 3 1 50 lt S lt 1 60 Tsi 4 1 60 lt S lt 1 80 Tsi 5 1 80 lt S lt 2 10 Tsi 6 2 10 lt S lt 2 40 Tsi 7 2 40 lt S lt 2 80 Tsi 8 2 80 lt S lt 3 50 Tsi 9 3 50 lt S lt 4 50 Tsi 10 4 50 lt S lt 6 00 Tsi 11 6 00 lt S lt 9 00 Tsi 12 9 00 lt S lt 12 00 Tsi 13 S gt 12 00 Tsi 14 Dove S la superficie dell infisso in m2 e Tsi la temperatura superficiale in C 01 01 R04 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi devono essere in grado di controllare e di
142. a telai ogni 6 mesi 02 03 04 103 Intervento Ripristino protezione verniciatura parti in legno ogni 2 anni 02 04 Controsoffitti Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 02 04 01 Cassettonati 02 04 01 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 04 01 103 Intervento Sostituzione elementi quando occorre 02 04 01 102 Intervento Regolazione planarit ogni 3 anni 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 02 04 02 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 04 02 103 Intervento Sostituzione elementi quando occorre 02 04 02 102 Intervento Regolazione planarit ogni 3 anni 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 02 04 03 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 04 03 103 Intervento Sostituzione elementi quando occorre 02 04 03 102 Intervento Regolazione planarit ogni 3 anni 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 02 04 04 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 04 04 103 Intervento Sostituzione elementi quando occorre 02 04 04 102 Intervento Regolazione planarit ogni 3 anni 02 04 05 Doghe Pagina 5 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 02 04 05 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 04 05 103 Intervento Sostituzione elementi quando occorre 02 04 05 102 Intervento Regolazione planarit ogni 3 anni 02 04 06 Pannelli 02 04 06 I01 Intervento Pulizia quando occorre 02 04 06 103 Intervento Sostituzione elementi qua
143. abina per evitare arresti indesiderati L altezza libera interna della cabina non deve essere inferiore a 2 m Pagina 40 Manuale d Uso Contrappeso Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il contrappeso consente alla fune che sostiene la cabina di aderire alla puleggia di trazione Generalmente il contrappeso costituito da una arcata metallica sui quali sono agganciati i blocchi che possono essere realizzati in metallo o in acciaio o misti Modalit di uso corretto I contrappesi devono essere utilizzati esclusivamente per ascensori elettrici Se il contrappeso costituito da blocchi devono essere prese le misure necessarie per evitare il loro spostamento utilizzando un telaio entro il quale siano contenuti i blocchi oppure se i blocchi sono metallici e la velocit nominale dell ascensore non supera 1 m s almeno due tiranti ai quali sono assicurati i blocchi Pagina 41 Manuale d Uso Funi Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le funi in acciaio o con catene di acciaio hanno il compito di sostenere le cabine i contrappesi o le masse di bilanciamento Modalit di uso corretto Il numero delle funi o catene deve essere minimo di due Le funi o catene devono essere indipendenti Il coefficiente di sicurezza delle funi di sospensione deve essere non minore di quello minimo previsto dalle norme Le estremit delle funi devono essere fissate alla cabina al contrappeso o alla massa di b
144. ad evitare fenomeni di condensa o di appannamento si effettua una prova secondo le modalit riportate nell appendice M della norma UNI EN 54 7 Alla fine di detta prova si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 04 01 09 R06 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione Il rivelatore deve essere montato tramite i suoi elementi di fissaggio su un supporto orizzontale e collegato alla centrale di controllo e segnalazione deve essere caricato con un martello di alluminio del peso di 1 9 0 1 J applicato orizzontalmente e ad una velocit di 1 5 0 125 m s Dopo la prova il rivelatore deve essere lasciato a riposo per circa 1 minuto successivamente deve essere scollegato dalla centrale e trasferito nella galleria del vento Alla fine della prova il valore della soglia di risposta deve essere confrontato con quanto riportato nella norma UNI EN 54 7 all appendice B 04 01 09 R07 Sensibilit alla luce Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di fumo devono essere realizzati con materiali tali che per determinati valori della luce non si inneschino i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione
145. ale Inoltre gli elementi dovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalit Livello minimo della prestazione Gli infissi non devono presentare finiture superficiali eccessivamente rugose spigolose cedevoli n tanto meno fessurazioni o screpolature superiore al 10 delle superfici totali 02 03 R08 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione In particolare tutti gli infissi realizzati con materiale metallico come l alluminio leghe d alluminio acciaio ecc devono essere protetti con sistemi di verniciatura resistenti a processi di corrosione in nebbia salina se ne sia previsto l impiego in atmosfere aggressive urbane marine ecc per tempo di 1000 ore e per un tempo di almeno 500 ore nel caso ne sia previsto l impiego in atmosfere poco aggressive L ossidazione anodica di spessore diverso degli infissi in alluminio o delle leghe d alluminio deve corrispondere ai valori riportati di seguito ambiente interno Spessore di ossido S gt 5 micron ambiente rurale o urbano Spessore di ossido S gt 10 micron ambiente industriale o marino Spessore di ossido S gt 15 micron ambiente marino o inquinato Spessore di ossido S
146. ali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne Livello minimo della prestazione La temperatura dei fluidi termovettori deve essere verificata nella parte centrale dei locali serviti e ad un altezza dal pavimento di 1 5 m I valori ottenuti devono essere confrontati con quelli di progetto ed ammessa una tolleranza di 0 5 C nel periodo invernale e 1 C nel periodo estivo 03 03 07 R03 Attitudine al controllo della velocit dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I condizionatori devono funzionare in modo da non creare movimenti d aria che possano dare fastidio alle persone Livello minimo della prestazione Per non creare fastidiosi movimenti dell aria occorre che la velocit della stessa non superi i 0 15 m s E comunque ammessa una velocit superiore nelle immediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell aria fino a 0 7 m s sempre ch siano evitati disturbi diretti alle persone ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 07 A01 Accumuli d aria nei circuiti 03 03 07 A02 Depositi di sabbia 03 03 07 A03 Difetti di filtraggio 03 03 07 A04 Difetti di funzionamento dei motori elettrici 03 03 07 A05 Difetti di lubrificazione 03 03 07 A06 Difetti di taratura dei sistemi di regolazione 03 03 07 A07 Difetti di tenuta 03 03 07 A08 Fughe di fluidi nei circuiti 03 03 07 A09 Funghi e batteri 03 03 07 A10 Rumorosit MANUTENZION
147. alla documentazione dell impianto anche i dispositivi di protezione individuale e i dispositivi di estinzione incendi Pagina 63 Manuale d Uso Quadri di media tensione Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione Sono supporti o carpenterie che servono a racchiudere le apparecchiature elettriche di comando e o a preservare i circuiti elettrici I quadri del tipo a media tensione MT sono anche definite cabine elettriche per il contenimento delle apparecchiature di MT Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate da personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Nel locale dove installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Inoltre devono essere presenti oltre alla documentazione dell impianto anche i dispositivi di protezione individuale e i dispositivi di estinzione incendi Pagina 64 Manuale d Uso Rel a sonde Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Accertano la reale temperatura dell elemento da proteggere Questo sistema di protezione formato da una o pi sonde a termistori con coefficie
148. anno caratteristiche di assorbimento resistenza e spessore diverso Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza Pagina 15 Manuale d Uso Rivestimenti in carta o stoffa Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni E un tipo di rivestimento che prevede l utilizzo di carta o stoffe da parati in fogli a rotoli generalmente in colori e fantasie varie La posa avviene mediante colle liquide o altri tipi di adesivi ponendo particolare attenzione all uniformit delle superfici delle pareti il cui fondo va accuratamente preparato e nel corretto accostamento delle geometrie e o disegni che restituiscono l aspetto cromatico visivo finale Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici dei rivestimenti attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare eventuali scollamenti macchie depositi bolle rigonfiamenti ecc Pagina 16 Manuale d Uso Rivestimenti in ceramica Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni I rivestimenti in ceramica sono caratterizzati dai diversi impasti di argilla di lucidatura e finiture Possono essere smaltate lucide opache metallizzate ecc La loro applicazione indicata per pavimentazioni e muri di zone poco utilizzate anche se a dif
149. anto di climatizzazione Le reti di distribuzione hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori fino ai terminali di scambio termico con l ambiente Per la realizzazione di tali reti vengono utilizzate tubazioni in rame opportunamente coibentate con isolanti per impedire ai fluidi trasportati di perdere il calore Modalit di uso corretto I materiali utilizzati per la realizzazione delle reti di distribuzione dei fluidi devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alle normative vigenti art 7 del D M 22 01 2008 n 37 nonch alle prescrizioni delle norme UNI e del CEI ma in ogni caso rispondenti alla regola dell arte Tutte le tubazioni saranno installate in vista o in appositi cavedi con giunzioni realizzate mediante pezzi speciali evitando l impiego di curve a gomito in ogni caso saranno coibentate senza discontinuit con rivestimento isolante di spessore conduttivit e reazione conformi alle normative vigenti Pagina 83 Manuale d Uso Ventilconvettori e termovettori Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione I termovettori ed i ventilconvettori sono costituiti da uno scambiatore di calore realizzato in rame ed a forma di serpentina posizionato all interno di un involucro di lamiera metallica dotato di due aperture una nella parte bassa per la ripresa dell aria ed una nella parte alta per la mandata dell aria A differenza dei termovettori il ventilconvettore dotato anche di un ventilatore del tipo
150. anutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Durabilit tecnologica 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 07 R05 Requisito Resistenza alla corrosione 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 09 R03 Requisito Resistenza alla corrosione 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 10 R04 Requisito Resistenza alla corrosione 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 11 R05 Requisito Resistenza alla corrosione Pagina 11 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Facilit d intervento 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R10 Requisito Pulibilit 01 01 R21 Requisito Riparabilit 01 01 R22 Requisito Sostituibilit 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 01 Pareti interne 02 01 R03 Requisito Attrezzabilit 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02 R04 Requisito Attrezzabilit 02 03 Infissi i
151. apparecchio meccanico di connessione che risponde in posizione di apertura alle prescrizioni specificate per la funzione di sezionamento E formato da un blocco tripolare o tetrapolare da uno o due contatti ausiliari di preinterruzione e da un dispositivo di comando che determina l apertura e la chiusura dei poli REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 13 R01 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I sezionatori devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0 40 e 1 40 m ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 13 A01 Anomalie dei contatti ausiliari 03 02 13 A02 Anomalie delle molle 03 02 13 A03 Anomalie degli sganciatori 03 02 13 A04 Corto circuiti 03 02 13 A05 Difetti delle connessioni 03 02 13 A06 Difetti ai dispositivi di manovra 03 02 13 A07 Difetti di taratura 03 02 13 A08 Surriscaldamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 13 I01 Sostituzioni Pagina 141 Manuale di Manutenzione Cadenza quando occorre Sostituire quando usurate o non pi rispondenti alle norme le parti dei sezionatori quali placchette coperchi telai porta frutti apparecchi di protezione e di comando Pagina 142 Manuale di Manutenzion
152. appo fino a valori di 100 N del fissaggio per effetto della trazione eseguita perpendicolare alla superficie della parete sforzi verticali di flessione del sistema di fissaggio fino a valori di 400 N 02 01 R10 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I materiali costituenti le pareti sottoposti all azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico fisiche Livello minimo della prestazione In particolare gli elementi costruttivi delle pareti interne devono avere la resistenza al fuoco indicata di seguito espressa in termini di tempo entro i quali essi conservano stabilit tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico altezza antincendio m da 12 a 32 Classe REI min 60 altezza antincendio m da oltre 32 a 80 Classe REI min 90 altezza antincendio m oltre 80 Classe REI min 120 02 01 R11 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture o deformazioni rilevanti causate dall azione di possibili sollecitazioni Livello minimo della prestazione Per una analisi pi approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia Pagina 28 Manuale di Manutenzione L Unit Tecnologica composta dai seg
153. asse di Esigenza Funzionalit Gli infissi non devono subire mutamenti di aspetto e di caratteristiche chimico fisiche a causa dell esposizione all irraggiamento solare Livello minimo della prestazione Gli infissi fino ad un irraggiamento che porti la temperatura delle parti opache esterne e delle facciate continue a valori di 80 C non devono manifestare variazioni della planarit generale e locale n dar luogo a manifestazioni di scoloriture non uniformi macchie e o difetti visibili 01 01 01 R02 Resistenza alle intemperie Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi a contatto con l acqua dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche Livello minimo della prestazione Sugli infissi campione vanno eseguite delle prove atte alla verifica dei seguenti limiti prestazionali secondo la norma UNI EN 12208 Differenza di Pressione Pa 0 Durata della prova minuti 15 Differenza di Pressione Pa 50 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 100 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 150 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 200 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 300 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 500 Durata della prova minuti 5 Resistenza alla pioggia battente secondo DIN EN 12208 classe 9A
154. assiale ed a motore che consente lo scambio del fluido primario proveniente dalla serpentina con l aria dell ambiente dove posizionato il ventilconvettore Modalit di uso corretto L impianto con ventilconvettori formato dai seguenti componenti un gruppo condizionatore centralizzato per il trattamento e il movimento dell aria di rinnovo degli ambienti aria primaria formato a sua volta da presa d aria esterna con serrande di regolazione sezione filtrante batteria a tubi alettati per il riscaldamento dell aria sezione di umidificazione batteria a tubi alettati di raffredamento batteria a tubi alettati di post riscaldamento e ventilatore accoppiato a motore elettrico per il movimento dell aria un sistema di canalizzazioni che fanno capo al gruppo centralizzato per l adduzione a bassa o ad alta velocit e l immissione dell aria primaria negli ambienti mediante bocchette o diffusori un insieme di apparecchi di condizionamento operanti localmente dislocati nei singoli ambienti ventilconvettori Il ventilconvettore pi diffuso del termovettore anche perch utilizza acqua a temperature basse ed quindi utilizzabile anche con impianti a pannelli solari La resa termica nel caso del ventilconvettore dipende dalla temperatura di mandata e dalla portata dell aria e deve essere certificata dal costruttore Ad inizio della stagione occorre eseguire una serie di verifiche e di controlli ed in particolare pulizia del filtro
155. ati sotto forma di segnale di allarme sui pannelli detti appunto degli allarmi Modalit di uso corretto I dispositivi di segnalazione degli allarmi devono essere posizionati in modo da essere facilmente percettibili dagli addetti alla sorveglianza e al personale addetto alla manutenzione e riparazione dell impianto Nei quadri di controllo e segnalazione sono installati anche i gruppi trasformatore raddrizzatore che garantiscono il mantenimento costante della carica delle batterie di accumulatori che devono alimentare l impianto in caso di mancanza di energia elettrica Gli impianti d rivelazione incendi devono poter servirsi di due fonti di alimentazione di origine diversa in grado di garantire la totale alimentazione una delle fonti abitualmente procurata dalla rete elettrica pubblica l altra da batterie ricaricabili mantenute sotto carica costante attraverso la tensione in rete Pagina 101 Manuale d Uso Rivelatore lineare Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di fumo lineare adatto esclusivamente alla protezione in aree senza divisioni interne o in ambienti con soffitto alto nei quali l installazione dei tradizionali rivelatori puntiformi risulta difficoltosa Il rivelatore si compone di un trasmettitore e di un ricevitore separati i quali coprono un raggio compreso tra i 10 e i 100 metri L installazione semplice e quattro LED posti sulla parte frontale dell unit permettono un faci
156. ato e togliere l alimentazione per evitare folgorazioni Pagina 55 Manuale d Uso Canalizzazioni in PVC Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le canalette sono tra gli elementi pi semplici per il passaggio dei cavi elettrici sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI dovranno essere dotate di marchio di qualit o certificate secondo le disposizioni di legge Modalit di uso corretto Le canalizzazioni in PVC possono essere facilmente distinguibili a seconda del colore dei tubi protettivi che possono essere in serie pesante colore nero impiegati in pavimenti e in tutte quelle applicazioni nelle quali richiesta una particolare resistenza meccanica serie leggera colore cenere impiegati in tutte le applicazioni nelle quali non richiesta una particolare resistenza meccanica Pagina 56 Manuale d Uso Contattore Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico un apparecchio meccanico di manovra che funziona in ON OFF ed comandato da un elettromagnete Il contattore si chiude quando la bobina dell elettromagnete alimentata e attraverso i poli crea il circuito tra la rete di alimentazione e il ricevitore Le parti mobili dei poli e dei contatti ausiliari sono comandati dalla parte mobile dell elettromagnete che si sposta nei seguenti casi per rotazione ruotando su un asse per traslazione scivolando parallelamente sulle
157. avere indicazione di funzionamento e di allarme tramite Led Ogni rivelatore dovr disporre di due Led che lampeggiano in condizione di stand by mentre presentano luce fissa in caso di allarme per una facile identificazione REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 11 R01 Attitudine al controllo del flusso d aria Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere dipendente dalla direzione del flusso d aria che si genera attorno al rivelatore stesso Livello minimo della prestazione Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 Il valore minimo di soglia della risposta ymin non deve essere minore di 0 2 oppure mmin non deve essere minore di 0 05 dB m 04 01 11 R02 Attitudine al controllo della tensione Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dal cambio della tensione di alimentazione Livello minimo della prestazione Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 Il valore di soglia della risposta minimo ymin non deve essere minore di 0 2 oppure mmin non deve essere minore di 0 05 dB m 04 01 11 R03 Attitudine al controllo dell abbagliamento Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di
158. avere la resistenza al fuoco indicata di seguito espressa in termini di tempo entro il quale la copertura conserva stabilit tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico altezza antincendio m da 12 a 32 Classe REI min 60 altezza antincendio m da oltre 32 a 80 Classe REI min 90 altezza antincendio m oltre 80 Classe REI min 120 L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 04 01 Cassettonati 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 02 04 05 Doghe 02 04 06 Pannelli Pagina 64 Cassettonati Si tratta di controsoffitti con elementi di tamponamento a centina ANOMALIE RISCONTRABILI Manuale di Manutenzione Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti 02 04 01 A01 Alterazione cromatica 02 04 01 A02 Bolla 02 04 01 A03 Corrosione 02 04 01 A04 Deformazione 02 04 01 A05 Deposito superficiale 02 04 01 A06 Distacco 02 04 01 A07 Fessurazione 02 04 01 A08 Fratturazione 02 04 01 A09 Incrostazione 02 04 01 A10 Lesione 02 04 01 A11 Macchie 02 04 01 A12 Non planarit 02 04 01 A13 Perdita di lucentezza 02 04 01 A14 Perdita di materiale 02 04 01 A15 Scagliatura screpolatura 02 04 01 A16 Scollaggi della pellicola Pagina 65 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 04 01 101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superf
159. avimento da ciascun rivelatore in funzione dell altezza h del soffitto o della copertura della superficie in pianta e dell inclinazione a del soffitto o della copertura del locale sorvegliato vedi norma UNI 9795 L utente deve verificare la funzionalit dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione Pagina 105 Manuale d Uso Rivelatori ottici di fumo convenzionali Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di fumo a basso profilo a diffusione viene utilizzato per rilevare la presenza di fuochi covanti e fuochi a lento sviluppo Il rivelatore dovr avere le seguenti caratteristiche funzionali una elevata insensibilit ai disturbi elettromagnetici un comportamento di risposta costante nel tempo essere predisposto per il test di funzionamento ed il controllo di inserzione e avere indicazione di funzionamento e di allarme tramite Led Ogni rivelatore dovr disporre di due Led che lampeggiano in condizione di stand by mentre presentano luce fissa in caso di allarme per una facile identificazione Modalit di uso corretto I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d incendio che possa nascere nell area sorvegliata evitando falsi allarmi La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali moti dell aria umidit temperatura vibrazioni presenza di sostanze infiammabili
160. azione 02 04 03 A10 Lesione 02 04 03 A11 Macchie 02 04 03 A12 Non planarit 02 04 03 A13 Perdita di lucentezza 02 04 03 A14 Perdita di materiale 02 04 03 A15 Scagliatura screpolatura 02 04 03 A16 Scollaggi della pellicola Pagina 69 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 04 03 101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici mediante prodotti idonei al tipo di materiale MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 04 03 102 Regolazione planarit Cadenza ogni 3 anni Verifica dello stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione 02 04 03 103 Sostituzione elementi Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi degradati rotti e o mancanti con elementi analoghi Pagina 70 Manuale di Manutenzione Controsoffitti in gesso alleggerito Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti I controsoffitti in gesso alleggerito E un regolatore naturale di umidit in quanto assorbe o rilascia umidit agli ambienti contribuendo alla climatizzazione degli stessi Indicato negli uffici con sistemi di climatizzazione sia a canali sia multisplit un materiale con un ottima reazione e resistenza al fuoco I pannelli in gesso alleggerito sono prodotti con materiale ecologico resistenti stabili al fuoco e all umidit I vari modelli conferiscono un confort acustico ambientale coniu
161. bili anche per consentire il passaggio d aria tra due ambienti Modalit di uso corretto Provvedere alla pulizia delle parti in vista e dei vetri con prodotti idonei Qualora le aperture siano apribili verificare la funzionalit degli organi di apertura e la loro lubrificazione Pagina 23 Manuale d Uso Telai vetrati Unit Tecnologica 02 03 Infissi interni Si tratta di aperture vetrate con telaio in materiali diversi poste nelle pareti interne con altezza variabile La loro funzione quella di consentire il passaggio di luce naturale da un ambiente ben illuminato ad un altro scarsamente illuminato Modalit di uso corretto Provvedere alla pulizia delle parti in vista e dei vetri con prodotti idonei Pagina 24 Manuale d Uso Controsoffitti I controsoffitti sono sistemi di finiture tecniche in elementi modulari leggeri Essi possono essere direttamente fissati al solaio o appesi ad esso tramite elementi di sostegno Essi hanno inoltre la funzione di controllare la definizione morfologica degli ambienti attraverso la possibilit di progettare altezze e volumi e talvolta di nascondere la distribuzione di impianti tecnologici nonch da contribuire all isolamento acustico degli ambienti Gli strati funzionali dei controsoffitti possono essere composti da vari elementi i materiali diversi quali pannelli fibra fibra a matrice cementizia fibra minerale ceramizzato fibra rinforzato gesso gesso fibrorinforzato gesso
162. bina mediante una fune nel caso di eccesso di velocit il limitatore viene bloccato da un gancio azionato dall azione della forza centrifuga ed un contatto elettrico provvede a togliere l alimentazione all impianto Modalit di uso corretto Le estremit delle funi devono essere fissate mediante testa fusa autoserraggio capicorda a cavallotto con almeno tre morsetti appropriati capicorda a cuneo manicotto pressato o altro sistema che presenti sicurezza equivalente Quando 1 fili rotti abbiano una sezione maggiore del 10 della sezione metallica totale della fune indipendentemente dal numero dei trefoli costituenti la fune stessa le funi debbono essere sostituite Durante l ispezione o durante le prove deve essere possibile provocare la presa del paracadute in una maniera sicura Pagina 45 Manuale d Uso Macchinari elettromeccanici Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Sono gli organi motori che assicurano il movimento e l arresto dell ascensore Generalmente sono costituiti da una serie di elementi che consentono il corretto funzionamento dell impianto elevatore quali la massa di bilanciamento il paracadute che pu essere del tipo a presa istantanea a presa istantanea con effetto ammortizzato a presa progressiva Modalit di uso corretto I macchinari elettromeccanici possono funzionare a frizione con l impiego di pulegge di frizione e di funi oppure ad argano agganciato o con tamburo e funi o con pigno
163. ca 03 03 10 Tubi in acciaio 03 03 10 R02 Requisito Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature 03 03 11 Tubi in rame 03 03 11 R02 Requisito Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature Pagina 8 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R14 Requisito Resistenza meccanica 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 04 01 01 R04 Requisito Resistenza alla corrosione 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 02 R07 Requisito Resistenza meccanica 04 01 03 Contatti magnetici 04 01 03 RO1 Requisito Resistenza alla corrosione 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 07 R04 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 01 07 R07 Requisito Resistenza meccanica 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 09 R02 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 01 09 R06 Requisito Resistenza meccanica 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 10 R03 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 01 10 R06 Requisito Resistenza meccanica 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzi
164. ca 02 03 Infissi interni Si tratta di aperture vetrate con telaio in materiali diversi poste nella parte superiore delle pareti interne La loro funzione quella di consentire il passaggio di luce naturale da un ambiente ben illuminato ad un altro scarsamente illuminato Qualora le aperture siano apribili anche per consentire il passaggio d aria tra due ambienti ANOMALIE RISCONTRABILI 02 03 02 A01 Alterazione cromatica 02 03 02 A02 Bolla 02 03 02 A03 Corrosione 02 03 02 A04 Deformazione 02 03 02 A05 Deposito superficiale 02 03 02 A06 Distacco 02 03 02 A07 Fessurazione 02 03 02 A08 Frantumazione 02 03 02 A09 Fratturazione 02 03 02 A10 Incrostazione 02 03 02 A11 Infracidamento 02 03 02 A12 Lesione 02 03 02 A13 Macchie 02 03 02 A14 Non ortogonalit 02 03 02 A15 Patina 02 03 02 A16 Perdita di lucentezza Pagina 57 Manuale di Manutenzione 02 03 02 A17 Perdita di materiale 02 03 02 A18 Perdita di trasparenza 02 03 02 A19 Scagliatura screpolatura 02 03 02 A20 Scollaggi della pellicola MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 03 02 I101 Pulizia delle guide di scorrimento Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalit delle guide di scorrimento 02 03 02 I102 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 02 03 02 103 Pulizia telai Cadenza ogni 6 mesi Pulizia del telaio con prodott
165. camente quando la cabina abbandona la zona di azionamento Gli interruttori di extracorsa devono nel caso di ascensori ad argano agganciato interrompere direttamente mediante separazione meccanica positiva i circuiti che alimentano il motore ed il freno nel caso di ascensori a frizione ad una o due velocit interrompere direttamente mediante separazione meccanica positiva i circuiti che alimentano il motore ed il freno oppure aprire mediante un dispositivo elettrico di sicurezza il circuito che alimenta direttamente le bobine dei due contattori nel caso di ascensori a tensione variabile o a variazione continua di velocit assicurare rapidamente l arresto del macchinario e cio nel tempo pi breve compatibile con il sistema Modalit di uso corretto Dopo l azionamento dell interruttore di extracorsa non devono essere pi possibili movimenti della cabina che invece possono avvenire solo a seguito di chiamate dalla cabina stessa o dai piani anche nel caso in cui la cabina abbia abbandonato la zona di azionamento a causa di perdite lente di fluido Il ritorno in servizio dell ascensore non deve avvenire automaticamente Pagina 44 Manuale d Uso Limitatore di velocit Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il limitatore di velocit un dispositivo di sicurezza che comanda il sistema di blocco paracadute della cabina in caso di eccesso di velocit Generalmente il limitatore connesso all arcata della ca
166. canica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le funi o catene devono essere in grado di sostenere senza causare pericoli le cabine i contrappesi o le masse di bilanciamento Livello minimo della prestazione Le funi devono avere un diametro nominale non minore di 8 mm ed una classe di resistenza dei fili di 1570 N mm2 o 1770 N mm2 per le funi ad una classe di resistenza oppure di 1370 N mm2 per i fili esterni e 1770 N mm2 per i fili interni nelle funi a doppia classe di resistenza Il coefficiente di sicurezza che il rapporto tra il carico di rottura minimo di una fune e la tensione massima nella stessa fune quando la cabina si trova alla fermata pi bassa delle funi di sospensione deve essere non inferiore a 12 nel caso di argani a frizione con tre o pi funi 16 nel caso di argani a frizione con due funi portanti 12 nel caso di argani a tamburo Le estremit di ogni catena devono essere fissate alla cabina al contrappeso o alla massa di bilanciamento ed ai punti fissi mediante idonei attacchi Il collegamento tra catene e attacco deve essere verificato e si deve avere una resistenza non inferiore all 80 del carico di rottura minimo della catena Il collegamento tra fune e attacco deve avere resistenza non inferiore all 80 del carico di rottura minimo della fune Il coefficiente di sicurezza delle catene di sospensione non deve essere inferiore a 10 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 04 A01
167. ccolta condense e del relativo scarico utilizzando idonei disinfettanti 03 03 12 102 Pulizia batterie di scambio dei ventilconvettori Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una pulizia delle batterie mediante aspiratore d aria e spazzolatura delle alette 03 03 12 I103 Pulizia filtri dei ventilconvettori Cadenza ogni 3 mesi Effettuare una pulizia dei filtri mediante aspiratore d aria ed un lavaggio dei filtri con acqua e solventi Asciugare i filtri alla fine di ogni intervento 03 03 12 I104 Pulizia griglie dei canali Cadenza ogni 12 mesi Eseguire un lavaggio chimico per effettuare una disincrostazione degli eventuali depositi di polvere o altro 03 03 12 I105 Pulizia griglie e filtri dei ventilconvettori Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una pulizia dei filtri aria utilizzando aspiratori Effettuare inoltre una pulizia delle bocchette di mandata e di ripresa delle griglie e delle cassette miscelatrici 03 03 12 106 Sostituzione filtri dei ventilconvettori Cadenza quando occorre Sostituire i filtri quando sono usurati seguendo le indicazione fornite dal costruttore Pagina 174 Manuale di Manutenzione Impianto di illuminazione L impianto di illuminazione consente di creare condizioni di visibilit negli ambienti L impianto di illuminazione deve consentire nel rispetto del risparmio energetico livello ed uniformit di illuminamento limitazione dell abbagliamento direzionalit della luce colore e
168. ci per civili abitazioni richiesto quando l edificio supera i 24 metri di altezza L impianto generalmente costituito da rete idrica di adduzione in ferro zincato bocche di incendio in cassetta manichette lance ecc attacchi per motopompe dei VV FF estintori idrici a polvere a schiuma carrellati ecc L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 03 Contatti magnetici 04 01 04 Diffusione sonora 04 01 05 Lampade autoalimentate 04 01 06 Pannello degli allarmi 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 12 Rivelatori velocimetri di calore 04 01 13 Sirene 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 15 Unit di controllo Pagina 95 Manuale d Uso Apparecchiatura di alimentazione Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio L apparecchiatura di alimentazione dell impianto di rivelazione e di allarme incendio fornisce la potenza di alimentazione per la centrale di controllo e segnalazione e per i componenti da essa alimentati L apparecchiatura di alimentazione pu includere diverse sorgenti di potenza per esempio alimentazione da rete e sorgenti ausiliarie di emergenza
169. colo di folgorazione alle persone causato da un contatto diretto i componenti degli impianti di illuminazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformit prevista dall art 7 del D M 22 gennaio 2008 n 37 03 04 R04 Accessibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di illuminazione devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R05 Assenza di emissioni di sostanze nocive Pagina 175 Manuale di Manutenzione Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi degli impianti di illuminazione devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R06 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilit di uso di f
170. composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 03 01 02 Cabina 03 01 03 Contrappeso 03 01 04 Funi 03 01 05 Guide cabina 03 01 06 Interruttore di extracorsa 03 01 07 Limitatore di velocit Pagina 89 Manuale di Manutenzione 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 03 01 09 Macchinari oleodinamici 03 01 10 Montacarichi 03 01 11 Vani corsa 03 01 12 Porte di piano 03 01 13 Pulsantiera 03 01 14 Quadro di manovra 03 01 15 Serrature Pagina 90 Manuale di Manutenzione Ammortizzatori della cabina Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Gli ammortizzatori sono installati all estremit inferiore del vano corsa al fine di ammortizzare il movimento della cabina che non si fosse fermata regolarmente Possono essere di vari tipi ammortizzatori ad accumulo di energia ammortizzatori con movimento di ritorno ammortizzato ammortizzatori a dissipazione di energia REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 01 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli ammortizzatori delle cabine ascensore devono funzionare correttamente senza causare pericoli per l utilizzo della cabina Livello minimo della prestazione Gli ammortizzatori devono essere tali da essere compressi sotto un carico statico compreso tra 2 5 e 4 volte la massa della cabina pi la portata o la massa del contrappeso AN
171. compromettere il regolare funzionamento degli apparecchi utilizzando un panno morbido imbevuto di alcool MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 06 102 Sostituzione Cadenza ogni 7 anni Eseguire la sostituzione dei monitor quando usurati Pagina 238 Manuale di Manutenzione Pagina 239 Manuale di Manutenzione Pannello degli allarmi Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I segnali inviati dai rivelatori attraverso la centrale di controllo e segnalazione a cui sono collegati vengono visualizzati sotto forma di segnale di allarme sui pannelli detti appunto degli allarmi REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 07 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Il pannello degli allarmi deve entrare nella condizione di allarme incendio a seguito della ricezione dei segnali e dopo che gli stessi siano stati elaborati ed interpretati come allarme incendio dalla centrale Livello minimo della prestazione La condizione di allarme incendio deve essere indicata senza alcun intervento manuale e viene attuata con una segnalazione luminosa ed una segnalazione visiva delle zone in allarme ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 07 A01 Difetti di segnalazione 04 02 07 A02 Difetti di tenuta morsetti 04 02 07 A03 Incrostazioni 04 02 07 A04 Perdita di carica della batteria 04 02 07 A05 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSO
172. convettori e termovettori 173 03 04 Impianto di illuminazione 175 03 04 01 Lampade ad incandescenza 178 03 04 02 Lampade fluorescenti 179 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati 180 03 05 01 Alimentatori 181 03 05 02 Armadi concentratori 183 03 05 03 Cablaggio 185 03 05 04 Pannello di permutazione 186 03 05 05 Sistema di trasmissione 187 04 IMPIANTI DI SICUREZZA pag 188 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 189 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 191 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 193 04 01 03 Contatti magnetici 197 04 01 04 Diffusione sonora 199 04 01 05 Lampade autoalimentate 201 04 01 06 Pannello degli allarmi 203 04 01 07 Rivelatore lineare 205 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 208 04 01 09 Rivelatori di fumo 209 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 212 Pagina 253 04 01 11 04 01 12 04 01 13 04 01 14 04 01 15 04 02 04 02 01 04 02 02 04 02 03 04 02 04 04 02 05 04 02 06 04 02 07 04 02 08 04 02 09 04 02 10 04 02 11 04 02 12 04 02 13 Rivelatori ottici di fumo convenzionali Rivelatori velocimetri di calore Sirene Tubazioni in acciaio zincato Unit di controllo Impianto antintrusione e controllo accessi Attuatori di apertura Centrale antintrusione Contatti magnetici Diffusione sonora Lettori di badge Monitor Pannello degli allarmi Rivelatori passivi all infrarosso Sensore lunga portata a doppia tecnologia Sensore volumetrico a doppia tecnologia Sensore volumet
173. corporate agli avvolgimenti durante la fabbricazione del motore o durante un eventuale ribobinatura Si utilizzano i rel a sonde anche per controllare i riscaldamenti degli organi meccanici dei motori o di altri apparecchi che possono ricevere una sonda piani circuiti di ingrassaggio fluidi di raffreddamento ecc Il numero massimo di sonde che possono essere associate in serie su uno stesso rel dipende dal modello del rel e dal tipo di sonda Pagina 65 Manuale d Uso Rel termici Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Sono i dispositivi pi adoperati per la protezione dei motori contro i sovraccarichi deboli e prolungati Possono essere utilizzati a corrente alternata e continua e possono essere tripolari compensati non sensibili alle modificazioni della temperatura ambiente sensibili ad una mancanza di fase evitando la marcia del motore in monofase a riarmo manuale o automatico e graduati in Ampere motore impostazione sul rel della corrente segnata sulla piastra segnaletica del motore Un rel termico tripolare formato da tre lamine bimetalliche fatte da due metalli uniti da una laminazione e con coefficienti di dilatazione molto diversi Ogni lamina dotata di un avvolgimento riscaldante ed ogni avvolgimento collegato in serie ad una fase del motore La deformazione delle lamine causata dal riscaldamento delle lamine a causa della corrente assorbita dal motore a seconda dell intensit della corrente la
174. danni allo stampato e ai microinterruttori contenuti all interno Per un corretto funzionamento posizionare i rivelatori in posizione tale da non essere manomessi o facilmente accessibili quali pareti o angoli dei vari ambienti da controllare Pagina 120 Manuale d Uso Sensore volumetrico a doppia tecnologia Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Il sensore costituito da due elementi basati su diversa tecnologia di rivelazione contenuti in un medesimo involucro in grado di rilevare il calore del corpo umano ed il movimento La correlazione tra i segnali provenienti dai due diversi elementi di rivelazione dovr essere tale che la segnalazione d allarme sia generata solo al persistere o al ripresentarsi della condizione di perturbazione dello stato di normalit ad entrambe le componenti del sensore Il sensore dovr possedere led di immediata rappresentazione del funzionamento dello stesso apparato Dovr essere possibile variarne sensibilit portata integrazione e orientamento sia in senso orizzontale che verticale in modo da adattare il sensore al campo di protezione voluto o in relazione alle caratteristiche particolari dell ambiente protetto Il sensore dovr essere dotato di un dispositivo antiaccecamento per prevenire ogni tentativo di mascheramento Inoltre dovr essere dotato di circuito di supervisione del segnale a microonda che in caso di non funzionamento di questa sezione predisporr il senso
175. danza Pagina 33 Manuale d Uso Rivestimenti ceramici Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne Si tratta di rivestimenti che trovano il loro impiego nell edilizia residenziale ospedaliera scolastica industriale ecc Le varie tipologie si differenziano per aspetti quali materie prime e composizione dell impasto caratteristiche tecniche prestazionali tipo di finitura superficiale ciclo tecnologico di produzione tipo di formatura colore Tra i tipi pi diffusi di rivestimenti ceramici presenti sul mercato in tutti i formati dimensioni spessori ecc con giunti aperti o chiusi e con o meno fughe troviamo cotto cottoforte monocottura rossa monocottura chiara monocotture speciali gres rosso gres ceramico e klinker La posa pu essere eseguita mediante l utilizzo di malte o di colle Modalit di uso corretto Per i rivestimenti ceramici la scelta del prodotto va fatta in funzione dell ambiente di destinazione Inoltre altrettanto rilevante risulta la posa in opera che preferibile affidare ad imprese specializzate del settore La manutenzione quindi varia a secondo del prodotto In genere la pulibilit delle piastrelle maggiore se maggiore la compattezza e l impermeabilit Allo stesso modo le piastrelle smaltate a differenza di quelle non smaltate saranno pi pulibili Con il tempo l usura tende alla formazione di microporosit superficiali compromettendo le caratteristiche di pulib
176. dell aria controllo e pulizia delle batterie con particolare attenzione alla posizione delle alette controllo dell isolamento del motore elettrico controllo del corretto senso di rotazione dell elettro ventilatore Pagina 84 Manuale d Uso Impianto di illuminazione L impianto di illuminazione consente di creare condizioni di visibilit negli ambienti L impianto di illuminazione deve consentire nel rispetto del risparmio energetico livello ed uniformit di illuminamento limitazione dell abbagliamento direzionalit della luce colore e resa della luce L impianto di illuminazione costituito generalmente da lampade ad incandescenza lampade fluorescenti lampade alogene lampade compatte lampade a scariche lampade a ioduri metallici lampade a vapore di mercurio lampade a vapore di sodio e pali per il sostegno dei corpi illuminanti L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 04 01 Lampade ad incandescenza 03 04 02 Lampade fluorescenti Pagina 85 Manuale d Uso Lampade ad incandescenza Unit Tecnologica 03 04 Impianto di illuminazione Le lampade a incandescenza sono formate da ampolla in vetro resistente al calore o vetro duro per usi particolari attacco a Vite tipo Edison il pi diffuso quello E27 per lampade soggette a vibrazioni sull automobile esistono gli attacchi a baionetta per lampade a ottica di precisione in cui necessario che il f
177. delle alette lato aria Pagina 72 Manuale d Uso Caldaia dell impianto di climatizzazione Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le caldaie hanno la funzione di trasformare in energia termica l energia chimica dei combustibili di alimentazione Si possono distinguere caldaie che utilizzano combustibili liquidi e o gassosi ad aria soffiata o caldaie che utilizzano combustibili gassosi ad aria aspirata ed in base alla capacit termica unitaria maggiore o minore a 34 8 kW Gli elementi che costituiscono la caldaia sono generalmente la camera di combustione il bruciatore il condotto del combustibile la camera fumi la canna fumaria una uscita dell acqua riscaldata un ingresso per l acqua un sistema di regolazione e controllo Modalit di uso corretto Il bruciatore dovr essere omologato ISPESL ai sensi della normativa vigente e dovr essere dotato di targa dalla quale si evinca la potenza massima in relazione al combustibile utilizzato Tutti i componenti dei bruciatori dovranno essere forniti nei loro imballaggi originali accompagnati da certificati delle case produttrici e conservati in cantiere in luoghi sicuri e al riparo da eventuali danni Il bruciatore sar installato secondo le indicazioni fornite dal costruttore nel rispetto del D M 22 01 2008 n 37 Al momento del primo avviamento dell impianto occorre innanzitutto verificare che i generatori di calore siano installati in locali
178. di concentrazione Gli armadi concentratori sono generalmente costituiti da una struttura in lamiera d acciaio pressopiegata ed elettrosaldata e verniciata con polveri epossidiche Modalit di uso corretto Negli armadi che alloggiano gli apparati attivi dovranno essere installati sulla parte frontale in modo visibile i pannelli di alimentazione elettrica e un interruttore differenziale con spia luminosa Controllare che la griglia di areazione sia libera da ostacoli che possano comprometterne il corretto funzionamento Pagina 90 Manuale d Uso Cablaggio Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Per la diffusione dei dati negli edifici occorre una rete di supporto che generalmente viene denominata cablaggio Pertanto il cablaggio degli edifici consente agli utenti di comunicare e scambiare dati attraverso le varie postazioni collegate alla rete di distribuzione Modalit di uso corretto Evitare di aprire i quadri di permutazione e le prese di rete nel caso di malfunzionamenti Rivolgersi sempre al personale specializzato Pagina 91 Manuale d Uso Pannello di permutazione Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Il pannello di permutazione detto tecnicamente patch panel collocato all interno degli armadi di zona e viene utilizzato per l attestazione dei cavi del tipo a 4 coppie UTP provenienti dalle postazioni utente e la loro relativa permutazione verso gli appa
179. di lente Fresnel per orientare in maniera corretta il sensore con portate fino a 10 metri Modalit di uso corretto In caso di mancato funzionamento evitare di smontare il coperchio posto sulla parte anteriore del dispositivo per evitare di causare danni allo stampato e ai microinterruttori contenuti all interno Per un corretto funzionamento posizionare i rivelatori in posizione tale da non essere manomessi o facilmente accessibili quali pareti o angoli dei vari ambienti da controllare Pagina 119 Manuale d Uso Sensore lunga portata a doppia tecnologia Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Questi tipi di sensori sono particolarmente idonei nei locali particolarmente estesi nel senso della lunghezza e o costituiti da pi corridoi affiancati I sensori a doppia tecnologia infrarosso microonda a lunga portata con ottica a specchio sono dotati di filtro bianco di luce e immuni a disturbi da lampade fluorescenti Tali sensori dovranno essere inoltre dotati di circuito di supervisione in grado di controllare il circuito a microonda e abilitare la sola parte ad infrarossi con conteggio degli impulsi in caso di guasto della microonda Il sensore inoltre dovr essere dotato di circuito antiaccecamento per prevenire ogni tentativo di mascheramento Modalit di uso corretto In caso di mancato funzionamento evitare di smontare il coperchio posto sulla parte anteriore del dispositivo per evitare di causare
180. do occorre 03 01 12 103 Intervento Pulizia vetri quando occorre 03 01 12 I01 Intervento Lubrificazione serrature cerniere ogni 6 mesi 03 01 13 Pulsantiera Pagina 7 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 03 01 13 I01 Intervento Pulizia ogni 2 mesi 03 01 13 102 Intervento Serraggio ogni 2 mesi 03 01 14 Quadro di manovra 03 01 14 I01 Intervento Lubrificazione ingranaggi e contatti ogni 6 mesi 03 01 14 102 Intervento Pulizia generale ogni 6 mesi 03 01 15 Serrature 03 01 15 102 Intervento Pulizia ante quando occorre 03 01 15 I01 Intervento Lubrificazione serrature cerniere ogni 6 mesi 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 03 02 01 Alternatore 03 02 01 I01 Intervento Sostituzione quando occorre 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 03 02 02 I01 Intervento Ripristino grado di protezione quando occorre 03 02 03 Contattore 03 02 03 I01 Intervento Pulizia quando occorre 03 02 03 103 Intervento Sostituzione bobina a guasto 03 02 03 102 Intervento Serraggio cavi ogni 6 mesi 03 02 04 Fusibili 03 02 04 102 Intervento Sostituzione dei fusibili quando occorre 03 02 04 I01 Intervento Pulizia ogni 6 mesi 03 02 05 Gruppi di continuit 03 02 05 I01 Intervento Ricarica batteria quando occorre 03 02 06 Interruttori 03 02 06 I01 Intervent
181. e Trasformatori in liquido isolante Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Questo tipo di trasformatore consente di raggiungere le potenze e le tensioni maggiori il liquido favorendo la dispersione nell ambiente del calore dovuto alle perdite negli avvolgimenti e nel nucleo svolge anche una funzione di raffreddamento Il liquido isolante pi usato l olio minerale che ha una temperatura di infiammabilit di circa 150 C e quindi il suo uso a volte limitato per il timore di incendi anche se durante il funzionamento a pieno carico l olio nei trasformatori raggiunge una temperatura massima compresa tra 90 C e 100 C Possono essere realizzati i tipi di trasformatore di seguito descritti Trasformatori con conservatore di tipo tradizionale Si installa immediatamente sopra il cassone del trasformatore un vaso di espansione di forma cilindrica conservatore che comunica attraverso un tubo con il trasformatore e l atmosfera Poich il conservatore consente all umidit dell aria di mescolarsi con l olio e di diminuirne le qualit dielettriche l aria deve entrare nel conservatore passando attraverso un filtro contenente una sostanza silica gel che sia in grado di assorbire l umidit Questa sostanza va per sostituita prima che si saturi di umidit Trasformatori sigillati Questi trasformatori hanno nella parte alta del cassone un cuscino d aria secca o d azoto che comprimendosi o dilatandosi assorbe le variazioni del livell
182. e La superficie dei pannelli pu essere liscia decorata oppure a richiesta microforata Il colore generalmente il bianco con decori standard dalle superfici lisce e finemente lavorate ai decori geometrici e personalizzati Modalit di uso corretto Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le parti delle giunzioni Si consiglia nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggio degli stessi Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione Quando necessario sostituire gli elementi degradati Pagina 28 Manuale d Uso Controsoffitti in gesso alleggerito Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti I controsoffitti in gesso alleggerito E un regolatore naturale di umidit in quanto assorbe o rilascia umidit agli ambienti contribuendo alla climatizzazione degli stessi Indicato negli uffici con sistemi di climatizzazione sia a canali sia multisplit un materiale con un ottima reazione e resistenza al fuoco I pannelli in gesso alleggerito sono prodotti con materiale ecologico resistenti stabili al fuoco e all umidit I vari modelli conferiscono un confort acustico ambientale coniugando estetica e leggerezza oltre che particolari caratteristich
183. e inquinata da scarichi industriali ecc possibile realizzare la batteria del condensatore con tubi ed alette in rame eventualmente stagnati Possono essere dotati dei seguenti accessori presa d aria esterna una serie di batterie di riscaldamento plenum di mandata pannelli di controllo per installazione remota griglie antiuccello da posizionare sull apertura perimetrale per consentire la ripresa e l espulsione d aria REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 07 R01 Attitudine al controllo dell umidit dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I condizionatori devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della umidit dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne Livello minimo della prestazione I valori dell umidit relativa dell aria devono essere verificati e misurati nella parte centrale dei locali ad un altezza dal pavimento di 1 5 m utilizzando idonei strumenti di misurazione es psicrometro ventilato rispetto ai valori di progetto ammessa una tolleranza di 5 03 03 07 R02 Attitudine al controllo della temperatura dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Pagina 164 Manuale di Manutenzione Classe di Esigenza Benessere I condizionatori devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della temperatura dell aria nei loc
184. e Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 02 02 01 Intonaco 02 02 01 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 02 01 102 Intervento Sostituzione delle parti pi soggette ad usura quando occorre 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 02 02 02 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 02 02 102 Intervento Pulizia e reintegro giunti quando occorre 02 02 02 103 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 02 02 03 I01 Intervento Sostituzione quando occorre 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 02 02 04 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 02 04 102 Intervento Pulizia e reintegro giunti quando occorre 02 02 04 103 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 02 02 05 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 02 05 102 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni 02 02 06 I01 Intervento Ritinteggiatura coloritura quando occorre 02 02 06 102 Intervento Sostituzione degli elementi decorativi degradati quando occorre 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 02 03 01 Porte 02 03 01 102 Intervento Pulizia ante quando occorre 02 03 01 104 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 02 03 01 106 Intervento Pulizia vetri quando occorre 02 03 01 I01 Intervento
185. e da evitare che vi siano pareti fredde e comunque fenomeni di condensazione superficiale Livello minimo della prestazione Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del contenimento delle dispersioni tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti 02 02 R07 Permeabilit all aria Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I rivestimenti dovranno controllare il passaggio dell aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture Livello minimo della prestazione I livelli prestazionali variano in funzione delle classi della permeabilit all aria di riferimento a 100 Pa misurata in m3 h m2 e della pressione massima di prova misurata in Pa 02 02 R08 Reazione al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza Livello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti i rivestimenti Livello minimo della prestazione I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio dei materiali in particolare attraverso la prova di non combustibilit UNI EN ISO 1182 attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi che possono essere investiti da una piccola fiamma su e
186. e di Manutenzione Rivelatore lineare Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di fumo lineare adatto esclusivamente alla protezione in aree senza divisioni interne o in ambienti con soffitto alto nei quali l installazione dei tradizionali rivelatori puntiformi risulta difficoltosa Il rivelatore si compone di un trasmettitore e di un ricevitore separati i quali coprono un raggio compreso tra i 10 e i 100 metri L installazione semplice e quattro LED posti sulla parte frontale dell unit permettono un facile allineamento Rappresentazione grafica e descrizione Rivelatore lineare di fumo REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 07 R01 Attitudine al controllo del flusso d aria Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere dipendente dalla direzione del flusso d aria che si genera attorno al rivelatore stesso Livello minimo della prestazione Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 Il valore minimo di soglia della risposta ymin non deve essere minore di 0 2 oppure mmin non deve essere minore di 0 05 dB m 04 01 07 R02 Attitudine al controllo della tensione Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dal cambio della
187. e di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture o deformazioni rilevanti causate dall azione di possibili sollecitazioni Livello minimo della prestazione La resistenza caratteristica a compressione riferita alla sezione netta delle pareti e delle costolature deve risultare non minore di 30 N mm2 nella direzione dei fori 15 N mm2 nella direzione trasversale ai fori per i blocchi di cui alla categoria a2 e di 15 N mm2 nella direzione dei fori 5 N mm2 nella direzione trasversale ai fori per i blocchi di cui alla categoria al La resistenza caratteristica a trazione per flessione dovr essere non minore di 10 N mm per i blocchi di tipo a2 7 N mm2 per i blocchi di tipo al Per una analisi pi approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti interne si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia ANOMALIE RISCONTRABILI 02 01 02 A01 Decolorazione 02 01 02 A02 Disgregazione 02 01 02 A03 Distacco 02 01 02 A04 Efflorescenze 02 01 02 A05 Erosione superficiale 02 01 02 A06 Esfoliazione 02 01 02 A07 Fessurazioni Pagina 32 Manuale di Manutenzione 02 01 02 A08 Macchie e graffiti 02 01 02 A09 Mancanza 02 01 02 A10 Penetrazione di umidit 02 01 02 A11 Polverizzazione 02 01 02 A12 Rigonfiamento 02 01 02 A13 Scheggiature MANU
188. e estremit libere o si collegano ad un interfaccia centrifuga o a tre anelli in rame isolati e integrati al rotore Su questi anelli si muovono delle spazzole in grafite collegate direttamente al dispositivo di avviamento In base al valore delle resistenze inserite nel circuito rotorico questo tipo di motore pu sviluppare una coppia di avviamento che pu arrivare fino ad oltre 2 5 volte la coppia nominale Il picco di corrente all avviamento uguale a quello della coppia Modalit di uso corretto Evitare di aprire i dispositivi dei motori in caso di malfunzionamenti Rivolgersi a personale specializzato e togliere l alimentazione per evitare folgorazioni Evitare inoltre di posizionare i motori in prossimit di possibili contatti con liquidi Pagina 61 Manuale d Uso Prese e spine Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le prese e le spine dell impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento cassette Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Nel locale dove installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono ripor
189. e fra il cilindro e la valvola di non ritorno o la valvola di discesa deve essere scelta con un coefficiente di sicurezza di almeno 8 tra la pressione statica massima e la pressione di scoppio La tubazione flessibile ed i suoi raccordi tra il cilindro e la valvola di non ritorno o la valvola di discesa devono resistere senza danni ad una pressione pari a 5 volte la pressione statica massima questa prova deve essere effettuata da parte del fabbricante dell insieme tubazione raccordi 03 01 09 R02 Attitudine al controllo della velocit Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I macchinari e gli elementi che li costituiscono devono essere in grado di controllare i valori della velocit di discesa della cabina sia nel normale funzionamento sia in caso di emergenza Livello minimo della prestazione La velocit della cabina deve essere misurata nella zona mediana del vano corsa e non deve superare velocit nominale di oltre il 5 03 01 09 R03 Resistenza a compressione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I macchinari e gli elementi che li costituiscono devono essere in grado di resistere a sforzi di compressione senza causare pericoli sia durante il normale funzionamento sia in caso di emergenza Livello minimo della prestazione Per i calcoli degli elementi dei gruppi cilindro pistone telescopici con sistema idraulico di sincronizzazione si deve assumere il valore pi
190. e incendio per la centrale i limiti elettrici massimi e minimi di ogni ingresso e uscita le caratteristiche dei cavi e dei fusibili le informazioni sulle modalit d installazione l idoneit all impiego in vari ambienti le istruzioni di montaggio le istruzioni per il collegamento di ingressi e uscite le istruzioni per la configurazione e la messa in servizio le istruzioni operative le informazioni sulla manutenzione Questa documentazione deve includere disegni elenco delle parti schemi a blocchi schemi elettrici e descrizione funzionale tali da consentire la verifica di rispondenza della centrale sulla sua costruzione elettrica e meccanica Pagina 97 Manuale d Uso Contatti magnetici Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio I contatti magnetici sono composti da due scatoline una provvista di interruttore e una da un piccolo magnete Di questi contatti ne esistono di due tipi quelli che si aprono avvicinando il magnete e quelli che invece si chiudono La scatolina provvista dell interruttore verr applicata sullo stipite della porta o della finestra e collegata agli altri interruttori con due sottili fili isolati in plastica La scatolina del magnete dovr trovarsi in corrispondenza dell interruttore quando la porta o la finestra risulter chiusa Modalit di uso corretto I contatti magnetici devono essere rivestiti di rodio o rutenio e devono essere sigillati erm
191. e o quattro ranghi di tubi di rame da 5 8 o da 1 2 con alettature in alluminio a pacco ed alette distanziate tra loro di 2 5 e 1 7 mm l aria forzata su questa batteria da un ventilatore centrifugo ad una o due giranti da un quadretto elettrico in cui sono contenuti fusibili contattori e pannello di regolazione in vista che pu essere provvisto di comandi elettromeccanici o elettronici da una bacinella di raccolta condensa isolata adeguatamente perch collocata sotto la batteria da uno o pi ventilatori centrifughi mossi da un unico motore a un mobile di contenimento formato da pannelli realizzati in lamiera verniciata a forno o coperta da film di PVC o in alternativa sorretti da un telaio fatto con profilati in lamiera zincata o in alluminio ed isolati all interno da un materassino di lana di vetro o di poliuretano espanso a celle chiuse da una griglia di ripresa d aria a valle della quale montato un filtro da un circuito frigorifero chiuso tra compressore condensatore ed evaporatore formato da un silenziatore sulla mandata del compressore e da un filtro disidratatore sulla linea del liquido seguito da un vetro spia con indicatore d umidit incorporato da un distributore di refrigerante alimentato da una valvola d espansione e nei modelli in versione a pompa di calore da una valvola ad inversione di ciclo e separatore accumulatore di liquido Per i condizionatori esposti ad aria esterna aggressiva ricca di salsedin
192. e quali la riflessione della luce minima conduttivit termica stabilit in ambiente umido e comfort acustico Pu nel tempo essere riverniciabile Modalit di uso corretto Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le parti delle giunzioni Si consiglia nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggio degli stessi Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione Quando necessario sostituire gli elementi degradati Pagina 29 Manuale d Uso Doghe Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti Si tratta di controsoffitti con elementi di tamponamento discontinui a giacitura orizzontale Modalit di uso corretto Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le parti delle giunzioni Si consiglia nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggio degli stessi Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione Quando necessario sostituire gli elementi degradati Pagina 30 Manuale d Uso
193. e rivestimenti ricordiamo le maioliche le terraglie i gr s naturale o rosso i klinker Gli elementi in lastre o piastrelle ceramiche hanno caratteristiche di assorbimento resistenza e spessore diverso ANOMALIE RISCONTRABILI 02 02 02 A01 Decolorazione 02 02 02 A02 Deposito superficiale 02 02 02 A03 Disgregazione 02 02 02 A04 Distacco 02 02 02 A05 Efflorescenze 02 02 02 A06 Erosione superficiale 02 02 02 A07 Esfoliazione 02 02 02 A08 Fessurazioni 02 02 02 A09 Macchie e graffiti 02 02 02 A10 Mancanza 02 02 02 A11 Penetrazione di umidit 02 02 02 A12 Polverizzazione 02 02 02 A13 Rigonfiamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 02 02 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pagina 41 Manuale di Manutenzione Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio ed eventualmente spazzolatura degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento 02 02 02 I102 Pulizia e reintegro giunti Cadenza quando occorre Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura 02 02 02 I103 Sostituzione degli elementi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati rotti sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura Ripristino delle sigillature deteriorate mediante rimozione delle vecch
194. e tinteggiature o pitture varia a secondo delle superficie e degli ambienti dove trovano utilizzazione Per gli ambienti interni di tipo rurale si possono distinguere le pitture a calce le pitture a colla le idropitture le pitture ad olio per gli ambienti di tipo urbano si possono distinguere le pitture alchidiche le idropitture acrilviniliche tempere per le tipologie industriali si hanno le idropitture acriliche le pitture siliconiche le pitture epossidiche le pitture viniliche ecc Le decorazioni trovano il loro impiego particolarmente per gli elementi di finitura interna o comunque a vista La vasta gamma di materiali e di forme varia a secondo dell utilizzo e degli ambienti d impiego Possono essere elementi prefabbricati lapidei gessi laterizi ecc Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti macchie disgregazioni superficiali rigonfiamenti distacco ecc Pagina 19 Manuale d Uso Infissi interni Gli infissi interni hanno per scopo quello di permettere il controllo della comunicazione tra gli spazi interni dell organismo edilizio In particolare l utilizzazione dei vari ambienti in modo da permettere o meno il passaggio di persone cose luce naturale ed aria tra i vari ambienti interni L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 03 01 Porte 02 03 02 Sovraluce
195. ecializzato Pagina 8 Manuale d Uso EDILIZIA PARTIZIONI Rappresentano l insieme delle unit tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici del sistema edilizio che hanno la funzione di dividere e di configurare gli spazi interni ed esterni dello stesso sistema edilizio Unit Tecnologiche 02 01 Pareti interne 02 02 Rivestimenti interni 02 03 Infissi interni 02 04 Controsoffitti 02 05 Pavimentazioni interne Pagina 9 Manuale d Uso Pareti interne Insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi funzione di dividere conformare ed articolare gli spazi interni dell organismo edilizio L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 01 01 Lastre di cartongesso 02 01 02 Tramezzi in laterizio Pagina 10 Manuale d Uso Lastre di cartongesso Unit Tecnologica 02 01 Pareti interne le lastre di cartongesso sono realizzate con materiale costituito da uno strato di gesso di cava racchiuso fra due fogli di cartone speciale resistente ed aderente Il mercato offre vari prodotti diversi per tipologia Gli elementi di cui composto sono estremamente naturali tanto da renderlo un prodotto ecologico che bene si inserisce nelle nuove esigenze di costruzione Le lastre di cartongesso sono create per soddisfare qualsiasi tipo di soluzione le troviamo di tipo standard per la realizzazione normale di tipo ad alta flessibilit per la reali
196. ecificato Ogni riduzione deve essere applicata dieci volte con un intervallo non minore di 1 s e non maggiore di 1 5 s Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente 04 01 01 R04 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della apparecchiatura di alimentazione devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione Il campione deve essere condizionato come segue temperatura 40 2 C umidit relativa 93 durata 21 giorni Il campione deve essere portato gradualmente alla temperatura di condizionamento 40 2 C fino al raggiungimento della stabilit di temperatura per prevenire la formazione di condensa sul campione Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 01 A01 Perdita dell alimentazione 04 01 01 A02 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 01 I01 Registrazione connessioni Cadenza ogni 12 mesi Registrare e regolare tutti i morsetti delle connessioni e o dei fissaggi Pagina 192 Manuale di Manutenzione Centrale di controllo e segnalazione Unit Tec
197. econdo detto arriccio costituisce il corpo dell intonaco la cui funzione di resistenza meccanica e di tenuta all acqua il terzo strato detto finitura rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione quella di opporsi alla penetrazione dell acqua e delle sostanze aggressive Gli intonaci per interni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati i secondi invece in intonaci additivati intonaci a stucco o lucidi intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infine intonaci monostrato Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti presenza di bolle e screpolature macchie da umidit ecc Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza Pagina 14 Manuale d Uso Rivestimenti e prodotti ceramici Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni Impiegati come rivestimenti di pareti con elementi in lastre o piastrelle ceramiche prodotte con argille silice fondenti coloranti e altre materie prime minerali Tra i materiali ceramici utilizzati come rivestimenti ricordiamo le maioliche le terraglie i gr s naturale o rosso i klinker Gli elementi in lastre o piastrelle ceramiche h
198. egli strati protettivi qualora il tipo di rivestimento lo preveda con prodotti idonei al tipo di materiale ed alla pulizia e rimozione di residui che possono compromettere l uso e quindi le manovre di apertura e chiusura Controllare inoltre l efficienza delle maniglie delle serrature delle cerniere e delle guarnizioni provvedere alla loro lubrificazione periodicamente Per le operazioni pi specifiche rivolgersi a personale tecnico specializzato Pagina 21 Manuale d Uso Sovraluce Unit Tecnologica 02 03 Infissi interni Si tratta di aperture vetrate con telaio in materiali diversi poste nella parte superiore delle pareti interne La loro funzione quella di consentire il passaggio di luce naturale da un ambiente ben illuminato ad un altro scarsamente illuminato Qualora le aperture siano apribili anche per consentire il passaggio d aria tra due ambienti Modalit di uso corretto Provvedere alla pulizia delle parti in vista e dei vetri con prodotti idonei Qualora le aperture siano apribili verificare la funzionalit degli organi di apertura e la loro lubrificazione Pagina 22 Manuale d Uso Sovrapporta Unit Tecnologica 02 03 Infissi interni Si tratta di aperture vetrate con telaio in materiali diversi poste nella parte superiore dei vani porta La loro funzione quella di consentire il passaggio di luce naturale da un ambiente ben illuminato ad un altro scarsamente illuminato Qualora le aperture siano apri
199. elatori in prossimit delle zone dove detti aerosol sono emessi in concentrazione sufficiente ad azionare il sistema di rivelazione Modalit di uso corretto I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d incendio che possa nascere nell area sorvegliata evitando falsi allarmi La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali moti dell aria umidit temperatura vibrazioni presenza di sostanze infiammabili e o corrosive nell ambiente dove sono installati i rivelatori la superficie e l altezza del locale in cui i rivelatori operano tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795 le funzioni particolari richieste al sistema per esempio azionamento di una installazione di estinzione d incendio esodo di persone ecc tipo di rivelatori In ciascun locale facente parte dell area sorvegliata deve essere installato almeno un rivelatore che deve essere conforme alla UNI EN 54 Particolare attenzione deve essere posta nell installazione dei rivelatori di fumo dove la velocit dell aria normalmente maggiore di 1 m s o in determinate occasioni maggiore di 5 m s Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all area sorvegliata a pavimento da ciascun rivelatore in funzione dell altezza h del soffitto o della copertura della superficie in pianta e dell inclinazione a del soff
200. elocit dell aria ambiente 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori 03 03 12 R01 Requisito Attitudine al controllo della temperatura dell aria ambiente 03 03 12 R02 Requisito Attitudine al controllo della velocit dell aria ambiente 03 03 12 R03 Requisito Attitudine al controllo dell umidit dell aria ambiente Pagina 30 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Visivi 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R11 Requisito Regolarit delle finiture 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 01 Pareti interne 02 01 R05 Requisito Regolarit delle finiture 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02 R09 Requisito Regolarit delle finiture 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R07 Requisito Regolarit delle finiture 02 04 Controsoffitti Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 04 Controsoffitti 02 04 R05 Requisito Regolarit delle finiture 02 05 Pavimentazioni in
201. endio nel minore tempo possibile I sistemi fissi di segnalazione manuale permettono invece una segnalazione nel caso l incendio sia rilevato dall uomo In entrambi i casi il segnale d incendio trasmesso e visualizzato in corrispondenza di una centrale di controllo e segnalazione ed eventualmente ritrasmesso ad una centrale di telesorveglianza Scopo dei sistemi di favorire un tempestivo esodo delle persone degli animali nonch lo sgombero di beni attivare i piani di intervento attivare i sistemi di protezione contro l incendio ed eventuali altre misure di sicurezza REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 08 R01 Comodit d uso e manovra Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori manuali d incendio devono essere facilmente individuabili e raggiungibili in caso di necessit Livello minimo della prestazione I punti di segnalazione manuale vanno installati in posizione chiaramente visibile e facilmente accessibile ad un altezza compresa tra 1 me 1 4 m ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 08 A01 Corrosione 04 01 08 A02 Rotture vetri MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 08 I01 Prova funzionale Cadenza ogni 6 mesi Effettuare una prova per verificare il funzionamento dei rivelatori scelti a campione nelle zone interessate ed in numero di 1 ogni 10 Pagina 208 Manuale di Manutenzione Rivelatori di fumo Unit Tecnolog
202. ene utilizzato per potenzialit superiori a 350 Kw alternativo di tipo aperto ermetico semi ermetico a Vite rotativo a scroll Nei compressori di tipo ermetico il motore non accessibile Modalit di uso corretto Prima della messa in funzione degli impianti frigoriferi eseguire una serie di operazioni sul sistema dei compressori quali verifica del sistema di lubrificazione analizzando la temperatura e l aspetto dell olio verifica stato morsettiere ed isolamento avvolgimenti del motore prove di funzionamento tese a verificare i vari dispositivi di taratura e controllo pressostato temperature di aspirazione e mandata ecc Pagina 75 Manuale d Uso Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Il loro campo di potenzialit spazia da 3 kW a 70 kW Sono formati da uno o pi compressori che in base alla differente potenzialit dell apparecchio possono essere ermetici potenzialit pi basse o semiermetici potenzialit maggiori e dotati di motore elettrico a due poli I compressori ermetici si installano su tasselli di gomma sintetica quelli semiermetici su ammortizzatori a molla da un condensatore ad acqua che pu essere del tipo di tubo in tubo o del tipo a fascio tubiero da una batteria di scambio termico aria refrigerante ad espansione secca con tubi in rame espansi meccanicamente in alette d alluminio a piastra continua da u
203. ento che sostiene l anta e ne permette la rotazione rispetto al telaio fisso controtelaio formato da due montanti ed una traversa l elemento fissato alla parete che consente l alloggio al telaio montante l elemento verticale del telaio o del controtelaio e traversa l elemento orizzontale del telaio o del controtelaio ANOMALIE RISCONTRABILI 02 03 01 A01 Alterazione cromatica 02 03 01 A02 Bolla 02 03 01 A03 Corrosione 02 03 01 A04 Deformazione 02 03 01 A05 Deposito superficiale 02 03 01 A06 Distacco 02 03 01 A07 Fessurazione 02 03 01 A08 Frantumazione 02 03 01 A09 Fratturazione 02 03 01 A10 Incrostazione 02 03 01 A11 Infracidamento 02 03 01 A12 Lesione 02 03 01 A13 Macchie 02 03 01 A14 Non ortogonalit Pagina 54 Manuale di Manutenzione 02 03 01 A15 Patina 02 03 01 A16 Perdita di lucentezza 02 03 01 A17 Perdita di materiale 02 03 01 A18 Perdita di trasparenza 02 03 01 A19 Scagliatura screpolatura 02 03 01 A20 Scollaggi della pellicola MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 03 01 I01 Lubrificazione serrature cerniere Cadenza ogni 6 mesi Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici verifica del corretto funzionamento 02 03 01 I102 Pulizia ante Cadenza quando occorre Pulizia delle ante con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale 02 03 01 103 Pulizia delle guide di scorrimento Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che
204. ento da eventuali scariche elettrostatiche Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrostatico degli elementi dell impianto si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella normativa UNI vigente 04 02 R04 Resistenza a cali di tensione Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi dell impianto antintrusione devono resistere a riduzioni di tensione e a brevi interruzioni di tensione Livello minimo della prestazione Per accertare la resistenza ai cali di tensione si effettuano delle prove secondo quanto previsto dalle norme 04 02 R05 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi dell impianto antintrusione devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrostatico degli elementi dell impianto si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella normativa UNI vigente 04 02 R06 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi dell impianto antintrusione devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza compromettere il regolare funzionamento Livello minimo della prestazione Alla fine della
205. enza Sicurezza Le pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture o deformazioni rilevanti causate dall azione di possibili sollecitazioni Livello minimo della prestazione Per la determinazione dei livelli minimi si considerano i parametri derivanti da prove di laboratorio che prendono in considerazione la norma UNI EN 12825 ANOMALIE RISCONTRABILI 02 05 01 A01 Alterazione cromatica 02 05 01 A02 Degrado sigillante 02 05 01 A03 Deposito superficiale 02 05 01 A04 Disgregazione 02 05 01 A05 Distacco 02 05 01 A06 Erosione superficiale 02 05 01 A07 Fessurazioni 02 05 01 A08 Macchie e graffiti 02 05 01 A09 Mancanza 02 05 01 A10 Perdita di elementi 02 05 01 A11 Scheggiature MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 05 01 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio ed eventualmente spazzolatura degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento Effettuare lavaggi a secco o con panni umidi evitare l uso di acqua in abbondanza 02 05 01 I102 Sostituzione degli elementi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati rotti sollevati con altri analoghi Si proceda allo smontaggio di zone di pavimento rimuovendo Pagina 80 Manuale di Manutenzione soltanto gli elementi strettamente necessari al tipo di intervento bene comunque numerare gli elementi sm
206. enza ogni 15 anni Effettuare la sostituzione dell unit di controllo secondo le prescrizioni fornite dal costruttore generalmente ogni 15 anni Pagina 251 INDICE Manuale di Manutenzione 01 EDILIZIA CHIUSURE pag 3 01 01 Infissi esterni 4 01 01 01 Infissi a triplo vetro 12 01 01 02 Serramenti in alluminio 15 01 01 03 Serramenti in legno 18 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio 22 02 EDILIZIA PARTIZIONI pag 25 02 01 Pareti interne 26 02 01 01 Lastre di cartongesso 30 02 01 02 Tramezzi in laterizio 32 02 02 Rivestimenti interni 34 02 02 01 Intonaco 39 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 41 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 43 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 45 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 46 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni 48 02 03 Infissi interni 50 02 03 01 Porte 54 02 03 02 Sovraluce 57 02 03 03 Sovrapporta 59 02 03 04 Telai vetrati 61 02 04 Controsoffitti 63 02 04 01 Cassettonati 65 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 67 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 69 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 71 02 04 05 Doghe 73 02 04 06 Pannelli 75 02 05 Pavimentazioni interne TI 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 79 02 05 02 Rivestimenti ceramici 82 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 84 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato 86 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI pag 88 03 01 Ascensori e montacarichi 89 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 91
207. er le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra La forza F da applicarsi sull organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura deve essere contenuta entro i 50 N Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante La forza F utile al movimento di un anta chiusa con organo di manovra non bloccato deve essere contenuta entro limiti F lt 60 N per anta di finestra con movimento a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole F lt 100 N per anta di porta o di portafinestra a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole e F lt 100 N per anta a traslazione verticale ed apertura a saliscendi C Infissi con apertura basculante Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti F lt 100 N e M lt 10Nm Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante Nelle condizioni con anta chiusa ed organo di manovra non bloccato la caduta da un altezza 20 cm di una massa di 5 kg a sua volta collegata all organo di manovra deve mettere in movimento l anta stessa Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante La forza F da applicarsi sull organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura deve essere contenuta entro i 60 N D Infissi con apertura a pantografo Sforzi per le operazioni di ch
208. eratura dell aria interna di valore Ti 20 C ed umidit relativa interna di valore U R lt 70 la temperatura superficiale interna Tsi riferita alle pareti perimetrali verticali esterne in considerazione di una temperatura esterna pari a quella di progetto dovr risultare con valore non inferiore ai 14 C 02 01 R02 Assenza di emissioni di sostanze nocive Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche polveri gas o altri odori fastidiosi per gli utenti Livello minimo della prestazione Dovranno essere rispettati i seguenti limiti concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0 1 p p m 0 15 mg m3 per la soglia olfattiva valori non superiori a 0 09 p p m 0 135 mg m3 per la soglia di irritazione occhi naso gola non superiore 0 66 p p m 1 mg m3 02 01 R03 Attrezzabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Le pareti debbono consentire l installazione di arredi e attrezzature Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione alle diverse tecnologie utilizzate E opportuno comunque che si verifichi la stabilit dei mobili appesi in particolare per le sollecitazioni dal basso verso l alto a tutela dell incolumit dell utente Per le altre sollecitazioni si devono applicare le norme previste per i mobili 02
209. ere verificati in situ procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell impianto siano conformi alla normativa 03 03 03 R02 Attitudine a limitare i rischi di incendio Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I gruppi termici dell impianto di climatizzazione devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi Livello minimo della prestazione Nel caso si utilizzano generatori di calore con potenza termica nominale complessiva superiore ai 116 kW 100000 kcal h necessario sottoporre i progetti degli impianti alla preventiva approvazione da parte del locale Comando Provinciale dei VV F 03 03 03 R03 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit I bruciatori delle caldaie devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacit di rendimento cos da garantire la funzionalit dell impianto Livello minimo della prestazione L efficienza degli elementi costituenti l impianto viene verificata misurando alcuni parametri quali i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kW devono possedere un rendimento termico utile non inferiore al 90 Pagina 154 Manuale di Manutenzione il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70 il coeff
210. ermetico a Vite rotativo a scroll Nei compressori di tipo ermetico il motore non accessibile REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 05 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit I compressori dell impianto di climatizzazione devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacit di rendimento cos da garantire la funzionalit dell impianto Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 05 A01 Difetti di filtraggio 03 03 05 A02 Difetti di taratura 03 03 05 A03 Fughe di gas nei circuiti 03 03 05 A04 Mancanza dell umidit 03 03 05 A05 Perdite di carico 03 03 05 A06 Perdite di olio 03 03 05 A07 Rumorosit del compressore 03 03 05 A08 Sbalzi di temperatura Pagina 159 MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Manuale di Manutenzione 03 03 05 I01 Sostituzione del compressore tipo ermetico Cadenza ogni 10 anni Sostituire il motore del compressore del tipo ermetico 03 03 05 I02 Sostituzione del compressore tipo semi ermetico Cadenza ogni 15 anni Sostituire il motore del compressore del tipo semi ermetico 03 03 05 103 Sostituzione del compressore tipo aperto Cadenza ogni 20 anni Sostituire il motore del compressore del tipo aperto Pagina 160 Manuale di Manutenzione Condizionatori ad armadi
211. escritte dalla normativa vigente seguendo i metodi di calcolo da essa previsti 03 03 R14 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli impianti di climatizzazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Pagina 149 Manuale di Manutenzione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 03 R15 Sostituibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di climatizzazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessit Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 04 Centrali frigo 03 03 05 Compressore per macchine frigo 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 03 03 09 Strato coibente 03 03 10 Tubi in acciaio 03 03 11 Tubi in rame 03 03 12 Ventilconvettori e termove
212. esi Registrazione e lubrificazione della maniglia delle viti e degli accessori di manovra apertura chiusura MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01 01 03 I11 Regolazione guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 3 anni Regolazione e riposizionamento delle guarnizioni di tenuta 01 01 03 112 Regolazione organi di movimentazione Cadenza ogni 3 anni Pagina 20 Manuale di Manutenzione Regolazione delle cerniere e della perfetta chiusura dell anta col telaio fisso Riposizionamento tramite scorrimento nelle apposite sedi delle cerniere 01 01 03 113 Regolazione telai fissi Cadenza ogni 3 anni Regolazione di ortogonalit del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio La verifica dell ortogonalit sar effettuata mediante l impiego di livella torica 01 01 03 I114 Ripristino fissaggi telai fissi Cadenza ogni 3 anni Ripristino fissaggi dei telai al vano e al controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di regolazione e fissaggio tramite cacciavite 01 01 03 I15 Ripristino ortogonalit telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Ripristino dell ortogonalit delle ante e fissaggio dei cavallotti di unione dei profilati dell anta 01 01 03 I16 Ripristino protezione verniciatura infissi Cadenza ogni 2 anni Ripristino della protezione di verniciatura previa asportazione del vecchio strato per mezzo di carte abrasive leggere ed ott
213. essere chiusi non ispezionabili chiusi ispezionabili e aperti REQUISITI E PRESTAZIONI UT 02 04 R01 Isolamento acustico Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere I controsoffitti dovranno contribuire a fornire una adeguata resistenza al passaggio dei rumori Livello minimo della prestazione E possibile assegnare ad un certo solaio finito il requisito di isolamento acustico attraverso l indice di valutazione del potere fonoisolante calcolato di volta in volta in laboratorio potere fonoisolante 25 30 dB A potere fonoassorbente 0 60 0 80 per frequenze tra i 500 e 1000 Hz 02 04 R02 Isolamento termico Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I controsoffitti in particolari circostanze potranno assicurare un opportuna resistenza al passaggio del calore in funzione delle condizioni climatiche Livello minimo della prestazione Le prestazioni relative all isolamento termico dei controsoffitti variano oltre che dalle condizioni ambientali in funzione dei tipi di rivestimenti e degli spessori dei materiali Si prendono in considerazione tipi di controsoffitti con una resistenza termica che varia da 0 50 a 1 55 m2 K W 02 04 R03 Ispezionabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit I controsoffitti dovranno consentire in particolare per i tipi chiusi ispezionabili e aperti la loro ispezionabilit e l accesso agli impianti
214. eticamente in azoto secco In tal modo viene offerta un ottima protezione contro l incollamento e si fornisce un ambiente privo di umidit che impedisce la formazione di corrosione Inoltre i contatti magnetici devono essere incapsulati in una miscela isolante che garantisce il corretto funzionamento e elevata capacit di tenuta Nel caso in cui il materiale di supporto si espanda o si contragga a causa di un aumento dell umidit o dell essiccazione la miscela consente al contenitore del contatto di flettersi e curvarsi impedendo al reed di incrinarsi Inoltre rimane resistente agli aumenti di temperatura mentre alcune miscele possono ammorbidirsi determinando uno spostamento del reed con conseguenti falsi allarmi in quanto il contatto viene allontanato dal magnete I contatti magnetici devono garantire una serie di 10 000 000 cicli di apertura e chiusura Pagina 98 Manuale d Uso Diffusione sonora Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Per la diffusione dei segnali di allarme occorrono dei dispositivi in grado di diffonderli negli ambienti sorvegliati Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno sirene per interno sirene supplementari ed avvisatori acustici di servizio e di controllo Modalit di uso corretto I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere facilmente percettibili dagli utenti e dagli addetti alla sorveglianza Evitare di es
215. etodo di prova B 7B Specifiche Come classe 6 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 450 Classificazione Metodo di prova A 8A Metodo di prova B Specifiche Come classe 7 5 min Pressione di prova Pmax in Pa 600 Classificazione Metodo di prova A 9A Metodo di prova B Specifiche Come classe 8 5 min Pressione di prova Pmax in Pa gt 600 Classificazione Metodo di prova A Exxx Metodo di prova B Specifiche Al di sopra di 600 Pa con cadenza di 150 Pa la durata di ciascuna fase deve essere di 50 min dopo 15 min a pressione zero e 5 min alle fasi susseguenti Note Il metodo A indicato per prodotti pienamente esposti il metodo B adatto per prodotti parzialmente protetti 01 01 R25 Ventilazione Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi devono consentire la possibilit di poter ottenere ricambio d aria per via naturale o meccanica che viene affidato all utente mediante l apertura del serramento oppure a griglie di aerazione manovrabili Livello minimo della prestazione L ampiezza degli infissi e comunque la superficie finestrata apribile non dovr essere inferiore a 1 8 della superficie del pavimento Gli infissi esterni verticali di un locale dovranno essere dimensionati in modo da avere una superficie apribile complessiva non inferiore al valore Sm calcolabile mediante la relazione Sm 0 0025 n V Sommatoria i 1 Hi 0 5 do
216. ferenza di quelle in porcellana hanno una maggiore resistenza ai colpi Sono facilmente pulibili Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza Pagina 17 Manuale d Uso Rivestimenti in marmo e granito Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni I Rivestimenti in marmo e granito variano a secondo della cava di estrazione di origine Essi hanno caratteristiche di maggiore resistenza della pietra calcarea e trovano applicazione nei rivestimenti degli ambienti abitativi La loro versatilit fa si che possano essere lavorati levigati e lucidati in diversi modi Le dimensione dei prodotti sono diverse lastre piastrelle blocchetti ecc La durabilit dei prodotti apprezzabile attraverso una buona resistenza ai graffi alle macchie al fuoco e agli inquinanti atmosferici che fa si che richiedano una manutenzione minima Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza Pagina 18 Manuale d Uso Tinteggiature e decorazioni Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni La vasta gamma dell
217. funzione al traffico previsto in superficie La scelta degli elementi il materiale la posa il giunto le fughe gli spessori l isolamento le malte i collanti gli impasti ed i fissaggi variano in funzione degli ambienti e del loro impiego Le pavimentazioni interne possono essere di tipo cementizio lapideo resinoso resiliente tessile ceramico lapideo di cava lapideo in conglomerato ligneo L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 02 Rivestimenti ceramici 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato Pagina 32 Manuale d Uso Pavimentazioni sopraelevate Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne Le pavimentazioni sopraelevate trovano il loro utilizzo principalmente negli uffici e in quegli ambienti a distribuzione complessa degli impianti Essi sono sistemi di finiture tecniche formati da elementi modulari adagiati su una struttura di tipo puntiforme La loro funzione quella di creare una intercapedine che generalmente predispone gli spazi per ricevere le attrezzature impiantistiche mascherate adeguatamente a servizio degli spazi interni dell organismo edilizio e per questo ispezionabili I pavimenti sopraelevati vengono montati a secco ed installati completi di rivestimento finiture in cotto gomma granito laminati legno marmo ecc I pavimenti sop
218. g pag pag pag pag pag pag pag pag pag pag N A Uu AIN 12 14 17 18 19 21 23 24 26 27 28 29 31 Pagina 33 Milano Palazzo di giustizia PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI Articolo 40 D P R 554 99 Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D lgs 81 2008 e successive integrazioni Ministreo delle Infrastrutture e dei Trasporti Data IL TECNICO Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 01 01 01 Infissi a triplo vetro 01 01 01 C07 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 01 C01 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 01 C02 Controllo Controllo guarnizioni di tenuta Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 01 C03 Controllo Controllo maniglia Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 01 C04 Controllo Controllo organi di movimentazione Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 01 C05 Controllo Controllo telai fissi Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 01 C06 Controllo Controllo telai mobili Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 Serramenti in alluminio 01 01 02 C07 Controllo Controllo persiane Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 02 C12 Controllo C
219. gando estetica e leggerezza oltre che particolari caratteristiche quali la riflessione della luce minima conduttivit termica stabilit in ambiente umido e comfort acustico Pu nel tempo essere riverniciabile ANOMALIE RISCONTRABILI 02 04 04 A01 Alterazione cromatica 02 04 04 A02 Bolla 02 04 04 A03 Corrosione 02 04 04 A04 Deformazione 02 04 04 A05 Deposito superficiale 02 04 04 A06 Distacco 02 04 04 A07 Fessurazione 02 04 04 A08 Fratturazione 02 04 04 A09 Incrostazione 02 04 04 A10 Lesione 02 04 04 A11 Macchie 02 04 04 A12 Non planarit 02 04 04 A13 Perdita di lucentezza 02 04 04 A14 Perdita di materiale 02 04 04 A15 Scagliatura screpolatura Pagina 71 Manuale di Manutenzione 02 04 04 A16 Scollaggi della pellicola MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 04 04 101 Pulizia Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici mediante prodotti idonei al tipo di materiale MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 04 04 102 Regolazione planarit Cadenza ogni 3 anni Verifica dello stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione 02 04 04 103 Sostituzione elementi Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi degradati rotti e o mancanti con elementi analoghi Pagina 72 Doghe Si tratta di controsoffitti con elementi di tamponamento discontinui a giacitura orizzontale ANOMALIE RISCONTRABILI
220. ggi telai fissi Cadenza ogni 3 anni Ripristino fissaggi dei telai al vano e al controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di regolazione e fissaggio tramite cacciavite 01 01 02 I15 Ripristino ortogonalit telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Ripristino dell ortogonalit delle ante e fissaggio dei cavallotti di unione dei profilati dell anta 01 01 02 116 Sostituzione cinghie avvolgibili Cadenza quando occorre Sostituzione delle cinghie avvolgibili verifica dei meccanismi di funzionamento quali rulli avvolgitori e lubrificazione degli snodi 01 01 02 I17 Sostituzione frangisole Cadenza quando occorre Sostituzione dei frangisole impacchettabili con elementi analoghi 01 01 02 I18 Sostituzione infisso Cadenza ogni 30 anni Sostituzione dell infisso e del controtelaio mediante smontaggio e posa del nuovo serramento mediante l impiego di tecniche di fissaggio di regolazione e sigillature specifiche al tipo di infisso Pagina 17 Manuale di Manutenzione Serramenti in legno Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni I serramenti in legno sono distinti in base alla realizzazione dei telai in legno di elevata qualit con struttura interna priva di difetti piccoli nodi fibra diritta Le specie legnose pi utilizzate sono l abete il pino il douglas il pitch pine ecc REQUISITI E PRESTAZIONI EM 01 01 03 R01 Resistenza agli attacchi biologici Classe di Requisiti Pro
221. ggio 03 05 03 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni anno 03 05 04 Pannello di permutazione 03 05 04 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 05 05 Sistema di trasmissione 03 05 05 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni anno Pagina 9 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 04 01 01 CO1 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 7 giorni 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 02 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 7 giorni 04 01 03 Contatti magnetici 04 01 03 CO1 Controllo Controllo dispositivi Ispezione a vista ogni 3 mesi 04 01 04 Diffusione sonora 04 01 04 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 3 mesi 04 01 05 Lampade autoalimentate 04 01 05 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni mese 04 01 05 C03 Controllo Controllo pittogrammi Controllo a vista ogni mese 04 01 05 C02 Controllo Verifica batterie Ispezione ogni 3 mesi 04 01 06 Pannello degli allarmi 04 01 06 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 2 settimane 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 0
222. ggio dei rumori Livello minimo della prestazione Sono ammesse soltanto chiusure in grado di assicurare un valore di Rw gt 40 dB come da tabella Tabella A Classificazione degli ambienti abitativi categoria A edifici adibiti a residenza o assimilabili categoria B edifici adibiti ad uffici e assimilabili categoria C edifici adibiti ad alberghi pensioni ed attivit assimilabili categoria D edifici adibiti ad ospedali cliniche case di cura e assimilabili categoria E edifici adibiti ad attivit scolastiche a tutti i livelli e assimilabili categoria F edifici adibiti ad attivit ricreative o di culto o assimilabili categoria G edifici adibiti ad attivit commerciali o assimilabili Tabella B Requisiti acustici passivi degli edifici dei loro componenti e degli impianti tecnologici categoria D Rw 55 D2m nT w 45 Lnw 58 LASmax 35 LAeq 25 categorie A e C Rw 50 D2m nT w 40 Lnw 63 LASmax 35 LAeq 35 categoria E Rw 50 D2m nT w 48 Low 58 LASmax 35 LAeq 25 categorie B F e G Rw 50 D2m nT w 42 Lnw 55 LASmax 35 LAeq 35 Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unit immobiliari 02 02 R06 Isolamento termico Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I rivestimenti dovranno conservare la superficie interna a temperature vicine a quelle dell aria ambiente tal
223. gli utenti espressi mediante le pulsantiere di piano e della cabina e consente il funzionamento dell ascensore Generalmente questo dispositivo installato nel locale dove sono alloggiate le macchine dell ascensore ed alimenta il motore dell impianto nella direzione voluta e fino al piano desiderato dopo aver verificato che tutte le porte di piano siano chiuse I quadri di manovra sono nella maggior parte dei casi composti da una morsettiera degli ingressi e delle uscite dei vari collegamenti almeno due contattori teleruttori di manovra un gruppo di relais un trasformatore Modalit di uso corretto Nel caso di cattivo funzionamento evitare di aprire la morsettiera dove entrano ed escono i conduttori elettrici che consentono il collegamento tra il quadro e tutte le altre apparecchiature per evitare pericoli di folgorazione Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate da personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Nel locale dove installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Pagina 52 Manuale d Uso Serrature Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le serrature delle porte di piano consentono di bloccare gli accessi in cabina in caso di necessit e sono gli e
224. he devono innescare il campo rotante tre in caso di motore trifase sono collocati negli appositi incastri di cui sono forniti i lamierini Ognuno degli avvolgimenti fatto di varie bobine che si accoppiano tra loro definendo il numero di coppie di poli del motore e di conseguenza la velocit di rotazione Il rotore la parte mobile del motore formata da un impilaggio di lamierini sottili isolati tra loro e che compongono un cilindro inchiavettato sull albero del motore Il rotore pu essere dei tipi di seguito descritti A gabbia di scoiattolo Sulla parte esterna del cilindro sono posizionati degli incastri su cui si dispongono dei conduttori collegati ad ognuna delle estremit da una corona metallica e su cui si esercita la coppia motore generata dal campo rotante I conduttori sono inclinati di poco verso l esterno per fare in modo che la coppia sia regolare questo conferisce al rotore il tipico aspetto di una gabbia di scoiattolo Nei motori di piccole dimensioni la gabbia un pezzo unico fatta di alluminio iniettato sotto pressione anche le alette di raffreddamento sono colate in questo modo e formano un corpo unico con il rotore La coppia di avviamento di questi motori bassa e la corrente assorbita alla messa sotto tensione molto maggiore rispetto alla corrente nominale A doppia gabbia il rotore pi diffuso formato da due gabbie concentriche una esterna con resistenza maggiore e una interna con resistenza minore All inizi
225. hi deboli e prolungati Possono essere utilizzati a corrente alternata e continua e possono essere tripolari compensati non sensibili alle modificazioni della temperatura ambiente sensibili ad una mancanza di fase evitando la marcia del motore in monofase a riarmo manuale o automatico e graduati in Ampere motore impostazione sul rel della corrente segnata sulla piastra segnaletica del motore Un rel termico tripolare formato da tre lamine bimetalliche fatte da due metalli uniti da una laminazione e con coefficienti di dilatazione molto diversi Ogni lamina dotata di un avvolgimento riscaldante ed ogni avvolgimento collegato in serie ad una fase del motore La deformazione delle lamine causata dal riscaldamento delle lamine a causa della corrente assorbita dal motore a seconda dell intensit della corrente la deformazione pi o meno accentuata ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 12 A01 Anomalie dei dispositivi di comando 03 02 12 A02 Anomalie della lamina 03 02 12 A03 Difetti di regolazione 03 02 12 A04 Difetti di serraggio 03 02 12 A05 Difetti dell oscillatore MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 12 I101 Serraggio fili Cadenza ogni 6 mesi 03 02 12 102 Sostituzione Cadenza quando occorre Eseguire la sostituzione dei rel deteriorati quando necessario Pagina 140 Manuale di Manutenzione Sezionatore Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Il sezionatore un
226. hie 02 03 03 A14 Non ortogonalit 02 03 03 A15 Patina 02 03 03 A16 Perdita di lucentezza Pagina 59 Manuale di Manutenzione 02 03 03 A17 Perdita di materiale 02 03 03 A18 Perdita di trasparenza 02 03 03 A19 Scagliatura screpolatura 02 03 03 A20 Scollaggi della pellicola MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 03 03 I01 Pulizia delle guide di scorrimento Cadenza ogni 6 mesi Pulizia dei residui organici che possono compromettere la funzionalit delle guide di scorrimento 02 03 03 I02 Pulizia organi di movimentazione Cadenza quando occorre Pulizia degli organi di movimentazione tramite detergenti comuni 02 03 03 103 Pulizia telai Cadenza ogni 6 mesi Pulizia del telaio con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale 02 03 03 I04 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 03 03 I105 Ripristino protezione verniciatura parti in legno Cadenza ogni 2 anni Ripristino della protezione di verniciatura previa asportazione del vecchio strato per mezzo di carte abrasive leggere ed otturazione con stucco per legno di eventuali fessurazioni Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo a pennello dello strato protettivo con l impiego di prodotti idonei al tipo di legno Pagina 60 Manuale di Manutenzione Telai vetrati Unit Tecnologica 02
227. hine frigo a pompa di calore possono costituire una alternativa alle macchine frigo tradizionali Si tratta di sistemi con un ciclo di refrigerazione reversibile in cui il condizionatore in grado di fornire caldo d inverno e freddo d estate invertendo il suo funzionamento Le pompe di calore oltre ad utilizzare l acqua come fluido di raffreddamento per il circuito di condensazione possono avvalersi anche di altri sistemi quali il terreno un impianto di energia solare o di una sorgente geotermica REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 08 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Le pompe di calore dell impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacit di rendimento cos da garantire la funzionalit dell impianto Livello minimo della prestazione L efficienza degli elementi costituenti l impianto viene verificata misurando alcuni parametri quali i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kW devono possedere un rendimento termico utile non inferiore al 90 il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70 il coefficiente di prestazione COP delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2 65 il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 08 A01 Fughe di gas nei circuiti 03 03 08
228. hiuso dovranno rispondere alle norme CEI 79 2 79 3 e 79 4 ai sensi dell art 2 della Legge 18 ottobre 1977 n 791 che richiede l utilizzo di materiale costruito a regola d arte Pertanto dette apparecchiature dovranno riportare il previsto marchio di conformit o in alternativa di dichiarazione di conformit rilasciata dal costruttore in ogni caso dovr essere garantita la sicurezza d uso A tal riguardo tutte le apparecchiature elettriche collegate alle linee di alimentazione in bassa tensione trasformatori interruttori fusibili ecc dovranno essere conformi alle norme CEI 12 13 tale rispondenza dovr essere certificata da apposito attestato di conformit rilasciato da parte degli organismi competenti oppure da dichiarazione di conformit rilasciata dal costruttore Tutte le apparecchiature dovranno essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione Le verifiche da effettuare anche sulla base della documentazione fornita sono controllo dei materiali installati e delle relative caratteristiche tecniche controllo a vista del posizionamento fissaggio ed accessibilit della centrale di gestione dei singoli rivelatori e ogni altro dispositivo del sistema con verifica della conformit a livello di prestazione richiesta controllo dello schema di localizzazione dei cavi e degli schemi dei collegamenti verifica della completezza della documentazione tecnica e dei manuali d uso e tecnici calcolo teorico dell autonomia di funziona
229. i in situ procedendo alle verifiche previste dalle norme oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell impianto siano conformi alla normativa 03 02 15 R03 Protezione termica Classe di Requisiti Sicurezza d uso Classe di Esigenza Sicurezza Il trasformatore dell impianto elettrico dovr essere equipaggiato con un sistema di protezione termica Livello minimo della prestazione Dovranno essere garantiti i livelli di legge della temperatura delle tre fasi e del neutro e l efficienza dei ventilatori di raffreddamento Pagina 145 ANOMALIE RISCONTRABILI Manuale di Manutenzione 03 02 15 A01 Anomalie degli isolatori 03 02 15 A02 Anomalie delle sonde termiche 03 02 15 A03 Anomalie dello strato protettivo 03 02 15 A04 Anomalie dei termoregolatori 03 02 15 A05 Depositi di polvere 03 02 15 A06 Difetti delle connessioni 03 02 15 A07 Umidit 03 02 15 A08 Vibrazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 15 101 Pulizia Cadenza ogni anno Eseguire la pulizia delle macchine e dei cavi in arrivo e in partenza 03 02 15 I02 Serraggio bulloni Cadenza quando occorre Eseguire il serraggio di tutti i bulloni 03 02 15 103 Sostituzione trasformatore Cadenza ogni 30 anni Sostituire il trasformatore quando usurato 03 02 15 I04 Verniciatura Cadenza quando occorre Eseguire la pitturazione delle superfici del trasformatore Pagina 146
230. i diffuso quello E27 per lampade soggette a vibrazioni sull automobile esistono gli attacchi a baionetta per lampade a ottica di precisione in cui necessario che il filamento sia posizionato in un punto preciso ci sono gli attacchi prefocus per le lampade a potenza elevata esistono gli attacchi a bispina filamento a semplice o a doppia spirale formato da un filo di tungsteno l emissione luminosa proporzionale alla quarta potenza della temperatura assoluta e l efficienza luminosa maggiore nelle lampade a bassissima tensione Si ottiene l emissione luminosa dall incandescenza 2100 3100 C del filamento in atmosfera inerte o in vuoto a bassa potenza Le lampade a incandescenza hanno una durata media di 1000 ore a tensione nominale i tipi pi diffusi sono lampade a goccia lampada con cupola speculare argentata o dorata lampade con riflettore incorporato per ottenere luce direzionale lampade con riflettore incorporato parte laterale argentata cupola satinata e angolo di apertura di 80 si utilizzano per arredamenti e illuminazione localizzata lampade con riflettore a specchio e riflettori che diminuiscono l irradiazione termica ANOMALIE RISCONTRABILI 03 04 01 A01 Abbassamento livello di illuminazione 03 04 01 A02 Avarie 03 04 01 A03 Difetti agli interruttori MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 04 01 I01 Sostituzione delle lampade Cadenza ogni 5 mesi S
231. i 02 03 Infissi interni 02 03 R08 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi 02 03 R09 Requisito Resistenza agli attacchi biologici 02 03 R14 Requisito Stabilit chimico reattiva 02 05 Pavimentazioni interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 05 Pavimentazioni interne 02 05 R02 Requisito Assenza di emissioni di sostanze nocive Pagina 21 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 02 05 R05 Requisito Resistenza agli attacchi biologici 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 01 R03 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi 02 05 02 Rivestimenti ceramici 02 05 02 R01 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 03 02 02 R02 Requisito Stabilit chimico reattiva 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R12 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi chimici 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 01 R03 Requisito Stabilit chimico reattiva 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R05 Requisito Assenz
232. i a seguito della presenza di organismi viventi animali vegetali microrganismi non dovranno subire riduzioni di prestazioni Livello minimo della prestazione I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei materiali dei prodotti utilizzati delle classi di rischio delle situazioni generali di servizio dell esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico Distribuzione degli agenti biologici per classi di rischio UNI EN 335 1 Classe di rischio 1 Situazione generale di servizio non a contatto con terreno al coperto secco Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio nessuna Distribuzione degli agenti biologici insetti U termiti L Classe di rischio 2 Situazione generale di servizio non a contatto con terreno al coperto rischio di umidificazione Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio occasionale Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L Classe di rischio 3 Situazione generale di servizio non a contatto con terreno non al coperto Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio frequente Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L Classe di rischio 4 Situazione generale di servizio a contatto con terreno o acqua dolce Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio permanente Distribuzione degli agenti biol
233. i avviamento di questi motori bassa e la corrente assorbita alla messa sotto tensione molto maggiore rispetto alla corrente nominale A doppia gabbia il rotore pi diffuso formato da due gabbie concentriche una esterna con resistenza maggiore e una interna con resistenza minore All inizio dell avviamento le correnti indotte si oppongono alla penetrazione del flusso nella gabbia interna perch questo ha una frequenza elevata La coppia prodotta dalla gabbia esterna resistente elevata e lo spunto di corrente ridotto A fine avviamento si ha una diminuzione della frequenza del rotore e di conseguenza pi agevole il passaggio del flusso attraverso la gabbia interna Il motore quindi agisce come se fosse formato da una sola gabbia poco resistente In regime stabilito la velocit inferiore solo di poco a quella del motore a gabbia singola A gabbia resistente Sono molto diffusi soprattutto in gabbia singola Di solito la gabbia racchiusa tra due anelli in inox resistente Questi motori alcuni dei quali sono moto ventilati hanno un rendimento meno buono e la variazione di velocit si pu ottenere soltanto agendo sulla tensione Hanno per una buona coppia di avviamento Sbobinato rotore ad anelli Degli avvolgimenti uguali a quelli dello statore sono collocati negli incastri alla periferia del rotore che di solito trifase L estremit di ogni avvolgimento collegata ad un punto comune accoppiamento a stella L
234. i cavi e degli schemi dei collegamenti verifica della completezza della documentazione tecnica e dei manuali d uso e tecnici calcolo teorico dell autonomia di funzionamento dell impianto sulla base degli assorbimenti del tipo delle batterie e del dimensionamento degli alimentatori installati controllo operativo delle funzioni quali risposta dell impianto ad eventi di allarme risposta dell impianto ad eventi temporali e risposta dell impianto ad interventi manuali L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 04 02 01 Attuatori di apertura 04 02 02 Centrale antintrusione 04 02 03 Contatti magnetici 04 02 04 Diffusione sonora 04 02 05 Lettori di badge 04 02 06 Monitor 04 02 07 Pannello degli allarmi 04 02 08 Rivelatori passivi all infrarosso 04 02 09 Sensore lunga portata a doppia tecnologia 04 02 10 Sensore volumetrico a doppia tecnologia 04 02 11 Sensore volumetrico a microonda 04 02 12 Sistemi di ripresa ottici 04 02 13 Unit di controllo Pagina 111 Manuale d Uso Attuatori di apertura Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Gli attuatori di apertura sono dei dispositivi dell impianto antintrusione che consentono l apertura e la chiusura di porte cancelli e serrature in genere Modalit di uso corretto Gli utenti devono provvedere alla pulizia e lubrificazione dei componenti meccanici in modo da evitare malfunzi
235. i detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale 02 03 02 104 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 03 02 105 Ripristino protezione verniciatura parti in legno Cadenza ogni 2 anni Ripristino della protezione di verniciatura previa asportazione del vecchio strato per mezzo di carte abrasive leggere ed otturazione con stucco per legno di eventuali fessurazioni Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo a pennello dello strato protettivo con l impiego di prodotti idonei al tipo di legno Pagina 58 Manuale di Manutenzione Sovrapporta Unit Tecnologica 02 03 Infissi interni Si tratta di aperture vetrate con telaio in materiali diversi poste nella parte superiore dei vani porta La loro funzione quella di consentire il passaggio di luce naturale da un ambiente ben illuminato ad un altro scarsamente illuminato Qualora le aperture siano apribili anche per consentire il passaggio d aria tra due ambienti ANOMALIE RISCONTRABILI 02 03 03 A01 Alterazione cromatica 02 03 03 A02 Bolla 02 03 03 A03 Corrosione 02 03 03 A04 Deformazione 02 03 03 A05 Deposito superficiale 02 03 03 A06 Distacco 02 03 03 A07 Fessurazione 02 03 03 A08 Frantumazione 02 03 03 A09 Fratturazione 02 03 03 A10 Incrostazione 02 03 03 A11 Infracidamento 02 03 03 A12 Lesione 02 03 03 A13 Macc
236. i di fumo e dal focolare 03 03 03 105 Pulizia organi di regolazione di sicurezza Pagina 155 Manuale di Manutenzione Cadenza ogni 12 mesi Verificare gli organi di regolazione del sistema di sicurezza ed effettuare gli interventi necessari per il buon funzionamento quali smontaggio e sostituzione dei pistoni che non funzionano rabbocco negli ingranaggi a bagno d olio pulizia dei filtri 03 03 03 I06 Pulizia tubazioni gas dei gruppi termici Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una pulizia delle tubazioni gas seguendo le indicazioni delle norme UNI di settore 03 03 03 107 Sostituzione ugelli del bruciatore Cadenza quando occorre Sostituzione degli ugelli del bruciatore dei gruppi termici 03 03 03 108 Svuotamento dell impianto Cadenza quando occorre In caso di eventi importanti si pu scaricare l impianto per effettuare le operazioni di riparazione In ogni caso questa un operazione da evitare Pagina 156 Manuale di Manutenzione Centrali frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le centrali frigorifere hanno la funzione di raffreddare i fluidi dell impianto Per ottenere il raffreddamento si utilizzano macchine refrigeranti con un ciclo frigorifero a compressione di vapore saturo generalmente costituita da un compressore un condensatore una valvola di espansione e da un evaporatore ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 04 A01 Difetti di filtraggio 03 03 04 A02 Fughe d
237. i ed i componenti della centrale di controllo e segnalazione devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture nelle condizioni prevedibili di impiego Livello minimo della prestazione Per verificare la resistenza meccanica devono essere utilizzate il procedimento e l apparecchiatura di prova descritti nella norma tecnica Gli urti devono essere diretti su tutte le superfici del campione che sono accessibili con livelli di accesso 1 senza particolari utensili Devono essere inferti tre colpi con una energia d urto pari a 0 5 0 04 J per ogni punto della superficie che considerato suscettibile di provocare danneggiamenti o malfunzionamenti del campione Durante il condizionamento il campione deve essere controllato al fine di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le specifiche verificando che i risultati dei tre colpi non influenzino le serie successive Dopo il periodo di riassestamento deve essere verificata visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 02 A01 Difetti del pannello di segnalazione 04 01 02 A02 Difetti di tenuta morsetti 04 01 02 A03 Perdita di carica della batteria 04 01 02 A04 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 195 Manuale di Manutenzione 04 01 02 I01 Registrazione connessioni Cadenza ogni 12 mesi Registrare e regolare tutti i morsetti delle
238. i energetici informativi e materiali e di consentire il conseguente allontanamento degli eventuali prodotti di scarto Unit Tecnologiche 03 01 Ascensori e montacarichi 03 02 Impianto elettrico 03 03 Impianto di climatizzazione 03 04 Impianto di illuminazione 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Pagina 88 Manuale di Manutenzione Ascensori e montacarichi Gli ascensori e montacarichi sono impianti di trasporto verticali ovvero l insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di trasportare persone e o cose Generalmente sono costituiti da un apparecchio elevatore da una cabina le cui dimensioni consentono il passaggio delle persone che scorre lungo delle guide verticali o inclinate al massimo di 15 rispetto alla verticale Gli ascensori sono classificati in classi classe I adibiti al trasporto di persone classe II adibiti al trasporto di persone ma che possono trasportare anche merci classe II adibiti al trasporto di letti detti anche montalettighe classe IV adibiti al trasporto di merci accompagnate da persone classe V adibiti al trasporto esclusivo di cose Il manutentore l unico responsabile dell impianto e pertanto deve effettuare le seguenti verifiche annotandone i risultati sull apposito libretto dell impianto integrit ed efficienza di tutti i dispositivi dell impianto quali limitatori paracadute ecc elementi portanti quali funi e catene e iso
239. i gas nei circuiti 03 03 04 A03 Perdite di carico 03 03 04 A04 Perdite di olio 03 03 04 A05 Difetti di taratura 03 03 04 A06 Mancanza dell umidit 03 03 04 A07 Rumorosit del compressore 03 03 04 A08 Sbalzi di temperatura MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 04 I01 Disincrostazione del condensatore Cadenza ogni 3 mesi Effettuare una pulizia accurata mediante disincrostazione del condensatore ad acqua 03 03 04 102 Rifacimento dei premistoppa Cadenza ogni 12 mesi Verificare lo stato dei premistoppa ed eventualmente sostituirli con altri nuovi 03 03 04 I103 Sostituzione del filtro di aspirazione Cadenza ogni 12 mesi Effettuare la sostituzione del filtro di aspirazione del compressore per evitare danneggiamenti al funzionamento del compressore Pagina 157 Manuale di Manutenzione 03 03 04 I04 Sostituzione olio Cadenza ogni 12 mesi Effettuare la sostituzione dell olio del compressore per evitare danneggiamenti al funzionamento del compressore Pagina 158 Manuale di Manutenzione Compressore per macchine frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Il compressore uno dei componenti dei gruppi frigo dell impianto di climatizzazione pu essere di vari tipi quali centrifugo del tipo aperto ermetico monostadio o bistadio tale tipo di compressore viene utilizzato per potenzialit superiori a 350 Kw alternativo di tipo aperto ermetico semi
240. i manometri posti sul circuito indichino un anomala variazione della perdita di carico 03 03 06 106 Sostituzione dei filtri Cadenza quando occorre Sostituire i filtri quando sono usurati seguendo le indicazione fornite dal costruttore 03 03 06 I107 Sostituzione olio dei compressori Cadenza quando occorre Sostituire l olio dei compressori semiermetici Pagina 163 Manuale di Manutenzione Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Sono apparecchiature a monoblocco che contengono un condensatore a pacco alettato su cui l aria viene forzata per mezzo di un ventilatore centrifugo dotato di una certa prevalenza utile per vincere le perdite di carico di brevi tronchi di canale destinati all adduzione ed all espulsione dell aria Si installano addossandoli ad una parete esterna su cui si pratica un apertura in corrispondenza delle bocche d aspirazione e d espulsione d aria del condensatore Il loro campo di potenzialit modesto e va dai 9 kW ai 50 kW Sono formati da uno o pi compressori che in base alla differente potenzialit dell apparecchio possono essere ermetici potenzialit pi basse o semiermetici potenzialit maggiori e dotati di motore elettrico a due poli I compressori ermetici si installano su tasselli di gomma sintetica quelli semiermetici su ammortizzatori a molla da un condensatore raffreddato ad aria che formato da una batteria a tr
241. i motore pu sviluppare una coppia di avviamento che pu arrivare fino ad oltre 2 5 volte la coppia nominale Il picco di corrente all avviamento uguale a quello della coppia REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 07 R01 Attitudine al controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere I motori devono essere realizzati con materiali e componenti tali da garantire un livello di rumore nell ambiente esterno entro i limiti prescritti dalla norma tecnica Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i valori minimi indicati dalla norma ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 07 A01 Anomalie del rotore Pagina 131 03 02 07 A02 Aumento della temperatura 03 02 07 A03 Difetti del circuito di ventilazione 03 02 07 A04 Difetti delle guarnizioni 03 02 07 A05 Difetti di marcia 03 02 07 A06 Difetti di serraggio 03 02 07 A07 Difetti dello statore 03 02 07 A08 Rumorosit 03 02 07 A09 Sovraccarico MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Manuale di Manutenzione 03 02 07 I01 Revisione Cadenza quando occorre Eseguire lo smontaggio completo del motore per eseguirne la revisione 03 02 07 102 Serraggio bulloni Cadenza ogni 6 mesi Eseguire il serraggio di tutti i bulloni per evitare giochi e malfunzionamenti Pagina 132 Manuale di Manutenzione Prese e spine Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le prese e le spine dell impianto elettric
242. i parte delle chiusure verticali la cui funzione principale quella di proteggere il sistema di chiusure interne dalle sollecitazioni interne degli edifici e di assicurare un aspetto uniforme ed ornamentale degli ambienti L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 02 01 Intonaco 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni Pagina 13 Manuale d Uso Intonaco Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni Si tratta di un sottile strato di malta la cui funzione quella di rivestimento nelle strutture edilizie Svolge inoltre la funzione di protezione dai fattori ambientali allo stesso tempo protettiva e decorativa Il rivestimento a intonaco comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 30 anni La malta per intonaco costituita da leganti cemento calce idraulica calce aerea gesso da inerti sabbia e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco vengono in alcuni casi inoltre aggiunti all impasto additivi che restituiscono all intonaco particolari qualit a secondo del tipo d impiego Nell intonaco tradizionale a tre strati il primo detto rinzaffo svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento il s
243. i pi specifiche rivolgersi a personale tecnico specializzato Pagina 5 Manuale d Uso Serramenti in alluminio Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni Si tratta di serramenti i cui profili sono ottenuti per estrusione L unione dei profili avviene meccanicamente con squadrette interne in alluminio o acciaio zincato Le colorazioni diverse avvengono per elettrocolorazione Particolare attenzione va posta nell accostamento fra i diversi materiali infatti il contatto fra diversi metalli pu creare potenziali elettrici in occasione di agenti atmosferici con conseguente corrosione galvanica del metallo a potenziale elettrico minore Rispetto agli infissi in legno hanno una minore manutenzione Modalit di uso corretto E necessario provvedere alla manutenzione periodica degli infissi in particolare alla rimozione di residui che possono compromettere guarnizioni e sigillature e alla regolazione degli organi di manovra Per le operazioni pi specifiche rivolgersi a personale tecnico specializzato Pagina 6 Manuale d Uso Serramenti in legno Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni I serramenti in legno sono distinti in base alla realizzazione dei telai in legno di elevata qualit con struttura interna priva di difetti piccoli nodi fibra diritta Le specie legnose pi utilizzate sono l abete il pino il douglas il pitch pine ecc Modalit di uso corretto E necessario provvedere alla manutenzione periodica degli inf
244. i piano devono essere disposte in modo da essere facilmente utilizzabili Livello minimo della prestazione In particolare l altezza di installazione delle pulsantiere dal piano di calpestio deve essere compresa fra 0 40 e 1 40 m ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 13 A01 Anomalie dei pulsanti 03 01 13 A02 Difetti delle spie 03 01 13 A03 Difetti di serraggio MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 13 101 Pulizia Cadenza ogni 2 mesi Effettuare la pulizia delle pulsantiere per eliminare polvere accumuli vari 03 01 13 102 Serraggio Cadenza ogni 2 mesi Effettuare il serraggio dei dispositivi di tenuta delle pulsantiere Pagina 113 Manuale di Manutenzione Quadro di manovra Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il quadro di manovra riceve i comandi degli utenti espressi mediante le pulsantiere di piano e della cabina e consente il funzionamento dell ascensore Generalmente questo dispositivo installato nel locale dove sono alloggiate le macchine dell ascensore ed alimenta il motore dell impianto nella direzione voluta e fino al piano desiderato dopo aver verificato che tutte le porte di piano siano chiuse I quadri di manovra sono nella maggior parte dei casi composti da una morsettiera degli ingressi e delle uscite dei vari collegamenti almeno due contattori teleruttori di manovra un gruppo di relais un trasformatore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 0
245. i possono classificare i sistemi di alimentazione a secondo del tipo di combustibile da trasportare sia esso solido liquido o gassoso o della eventuale presenza di serbatoi di stoccaggio interrati o fuori terra Modalit di uso corretto Verificare la perfetta tenuta delle tubazioni di alimentazione del bruciatore e di ritorno ai serbatoi di combustibile gassoso Verificare inoltre che non ci sia ristagno d acqua in prossimit dei serbatoi Pagina 71 Manuale d Uso Batterie di condensazione per macchine frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Il condensatore ha la funzione di far condensare il fluido refrigerante dallo stato di vapore surriscaldato allo stato liquido Modalit di uso corretto Il condensatore per raffreddare il vapore utilizza l acqua o l aria Nel 1 caso l acqua proveniente da una torre evaporativa passa attraverso tubi alettati immersi nel fluido refrigerante questo tipo di raffreddamento poco utilizzato anche per le limitazioni imposte dalla normativa nel 2 caso l aria viene condotta forzatamente attraverso delle batterie alettate che contengono il fluido refrigerante Verificare che la valvola servocomandata funzioni correttamente che le alette lato aria siano libere da incrostazioni e che non ci siano perdite di acqua sugli attacchi Effettuare una pulizia delle batterie di condensazione ad aria mediante spazzolatura con spazzole metalliche o trattamento chimico biodegradabile
246. i principali di un motore sono lo statore induttore e il rotore indotto Lo statore la parte fissa del motore formata da un armatura in ghisa che contiene una corona di lamierini molto sottili in acciaio al silicio isolati tra loro da ossidazione o vernice isolante Gli avvolgimenti dello statore che devono innescare il campo rotante tre in caso di motore trifase sono collocati negli appositi incastri di cui sono forniti i lamierini Ognuno degli avvolgimenti fatto di varie bobine che si accoppiano tra loro definendo il numero di coppie di poli del motore e di conseguenza la velocit di rotazione Il rotore la parte mobile del motore formata da un impilaggio di lamierini sottili isolati tra loro e che compongono un cilindro inchiavettato sull albero del motore Il rotore pu essere dei tipi di seguito descritti A gabbia di scoiattolo Sulla parte esterna del cilindro sono posizionati degli incastri su cui si dispongono dei conduttori collegati ad ognuna delle estremit da una corona metallica e su cui si esercita la coppia motore generata dal campo rotante I conduttori sono inclinati di poco verso l esterno per fare in modo che la coppia sia regolare questo conferisce al rotore il tipico aspetto di una gabbia di scoiattolo Nei motori di piccole dimensioni la gabbia un pezzo unico fatta di alluminio iniettato sotto pressione anche le alette di raffreddamento sono colate in questo modo e formano un corpo unico con il rotore La coppia d
247. i servizio di una zona Le prove comprendono scariche elettrostatiche dirette sulle parti della centrale accessibili con livello di accesso 2 all operatore scariche elettrostatiche indirette su piani di accoppiamento adiacenti Il campione deve essere condizionato con tensione di prova 2 kV 4 kV e 8 KV per scariche in aria e superfici isolanti 2 kV 4 kV e 6 kV per le scariche a contatto su superfici conduttive e piano di accoppiamento polarit positiva e negativa numero di scariche 10 per ogni punto preselezionato intervallo tra scariche successive almeno 1 s Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente 04 01 02 R05 Resistenza a cali di tensione Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della centrale di controllo e segnalazione devono resistere a riduzioni di tensione e a brevi interruzioni di tensione Pagina 194 Manuale di Manutenzione Livello minimo della prestazione Deve essere usato un generatore di prova che sia in grado di ridurre l ampiezza della tensione per una o pi semionde ai passaggi per lo zero Il campione deve essere nella condizione di funzionamento e deve essere controllato durante il condizionamento La tensione di alimentazione deve essere ridotta dal valore nominale della percentuale stabilita per il periodo
248. i si pratica un apertura in corrispondenza delle bocche d aspirazione e d espulsione d aria del condensatore Il loro campo di potenzialit modesto e va dai 9 KW ai 50 kW Sono formati da uno o pi compressori che in base alla differente potenzialit dell apparecchio possono essere ermetici potenzialit pi basse o semiermetici potenzialit maggiori e dotati di motore elettrico a due poli I compressori ermetici si installano su tasselli di gomma sintetica quelli semiermetici su ammortizzatori a molla da un condensatore raffreddato ad aria che formato da una batteria a tre o quattro ranghi di tubi di rame da 5 8 o da 1 2 con alettature in alluminio a pacco ed alette distanziate tra loro di 2 5 e 1 7 mm l aria forzata su questa batteria da un ventilatore centrifugo ad una o due giranti da un quadretto elettrico in cui sono contenuti fusibili contattori e pannello di regolazione in vista che pu essere provvisto di comandi elettromeccanici o elettronici da una bacinella di raccolta condensa isolata adeguatamente perch collocata sotto la batteria da uno o pi ventilatori centrifughi mossi da un unico motore a un mobile di contenimento formato da pannelli realizzati in lamiera verniciata a forno o coperta da film di PVC o in alternativa sorretti da un telaio fatto con profilati in lamiera zincata o in alluminio ed isolati all interno da un materassino di lana di vetro o di poliuretano espanso a celle chiuse
249. ica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore uno strumento sensibile alle particelle dei prodotti della combustione e o della pirolisi sospesi nell atmosfera aerosol I rivelatori di fumo possono essere suddivisi in rivelatore di fumo di tipo ionico che sensibile ai prodotti della combustione capaci di influenzare le correnti dovute alla ionizzazione all interno del rivelatore rivelatore di fumo di tipo ottico che sensibile ai prodotti della combustione capaci di influenzare l assorbimento o la diffusione della radiazione nelle bande dell infra rosso del visibile e o dell ultravioletto dello spettro elettromagnetico I rivelatori puntiformi di fumo devono essere conformi alla UNI EN 54 7 Gli aerosol eventualmente prodotti nel normale ciclo di lavorazione possono causare falsi allarmi si deve quindi evitare di installare rivelatori in prossimit delle zone dove detti aerosol sono emessi in concentrazione sufficiente ad azionare il sistema di rivelazione REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 09 R01 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti dei rivelatori di fumo attraversati da una corrente elettrica devono garantire un livello di protezione da folgorazione nel caso di contatti accidentali Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrico dei rivelatori di fumo si effettua una prova secondo
250. ici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche polveri gas o altri odori fastidiosi per gli utenti Livello minimo della prestazione Dovranno essere rispettati i seguenti limiti concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0 1 p p m 0 15 mg m3 per la soglia olfattiva valori non superiori a 0 09 p p m 0 135 mg m3 per la soglia di irritazione occhi naso gola non superiore 0 66 p p m 1 mg m3 02 05 R03 Reazione al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza Livello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti i rivestimenti Livello minimo della prestazione Negli atri nei corridoi nei disimpegni nelle scale nelle rampe nei passaggi in genere consentito l impiego dei materiali di classe 1 in ragione del 50 massimo della loro superficie totale pavimento pareti soffitto proiezioni orizzontali delle scale Per le Pagina 77 Manuale di Manutenzione restanti parti debbono essere impiegati materiali di classe 0 in tutti gli altri ambienti consentito che le pavimentazioni compresi i relativi rivestimenti siano di classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1 oppure di classe 2 se in presenza di impianti di spegnimento automatico asserviti ad impianti di rivelazione incendi 02 05 R04 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Visivi
251. ici mediante prodotti idonei al tipo di materiale MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 04 01 102 Regolazione planarit Cadenza ogni 3 anni Verifica dello stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione 02 04 01 103 Sostituzione elementi Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi degradati rotti e o mancanti con elementi analoghi Pagina 66 Manuale di Manutenzione Controsoffitti in cartongesso Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti I soffitti isolanti in cartongesso ad orditura metallica si utilizzano per realizzare le finiture orizzontali degli ambienti unitamente al loro isolamento termico ed acustico Svolgono una funzione determinante nella regolazione dell umidit ambientale nella protezione al fuoco ed offrono molteplici possibilit architettoniche e funzionali anche nel coprire installazioni o strutture ANOMALIE RISCONTRABILI 02 04 02 A01 Alterazione cromatica 02 04 02 A02 Bolla 02 04 02 A03 Corrosione 02 04 02 A04 Deformazione 02 04 02 A05 Deposito superficiale 02 04 02 A06 Distacco 02 04 02 A07 Fessurazione 02 04 02 A08 Fratturazione 02 04 02 A09 Incrostazione 02 04 02 A10 Lesione 02 04 02 A11 Macchie 02 04 02 A12 Non planarit 02 04 02 A13 Perdita di lucentezza 02 04 02 A14 Perdita di materiale 02 04 02 A15 Scagliatura screpolatura 02 04 02 A16 Scollaggi della pellicola
252. iciente di prestazione COP delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2 65 il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 03 A01 Difetti ai termostati ed alle valvole 03 03 03 A02 Difetti delle pompe 03 03 03 A03 Difetti di regolazione 03 03 03 A04 Difetti di ventilazione 03 03 03 A05 Perdite tubazioni gas 03 03 03 A06 Pressione insufficiente 03 03 03 A07 Rumorosit 03 03 03 A08 Sbalzi di temperatura MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 03 I01 Eliminazione fanghi di sedimentazione nel generatore Cadenza ogni 12 mesi Verificare la quantit di fanghi che si depositano sul fondo del generatore in seguito alla fuoriuscita dal rubinetto di scarico e provvedere alla eliminazione mediante un lavaggio con acqua ed additivi chimici 03 03 03 I102 Pulizia bruciatori Cadenza ogni 12 mesi Effettuare una pulizia dei seguenti elementi dei bruciatori presenti del filtro di linea della fotocellula degli ugelli degli elettrodi di accensione 03 03 03 103 Pulizia caldaie a batteria alettata Cadenza ogni 3 mesi Effettuare una pulizia mediante aria compressa e con l utilizzo di spazzola metallica tra le alette al fine di eliminare ostacoli per il passaggio dei prodotti della combustione 03 03 03 I104 Pulizia caldaie a combustibile liquido Cadenza ogni mese Eliminare incrostazioni e fuliggini dai passagg
253. icinando il magnete e quelli che invece si chiudono La scatolina provvista dell interruttore verr applicata sullo stipite della porta o della finestra e collegata agli altri interruttori con due sottili fili isolati in plastica La scatolina del magnete dovr trovarsi in corrispondenza dell interruttore quando la porta o la finestra risulter chiusa Modalit di uso corretto I contatti magnetici devono essere rivestiti di rodio o rutenio e devono essere sigillati ermeticamente in azoto secco In tal modo viene offerta un ottima protezione contro l incollamento e si fornisce un ambiente privo di umidit che impedisce la formazione di corrosione Inoltre i contatti magnetici devono essere incapsulati in una miscela isolante che garantisce il corretto funzionamento e elevata capacit di tenuta Nel caso in cui il materiale di supporto si espanda o si contragga a causa di un aumento dell umidit o dell essiccazione la miscela consente al contenitore del contatto di flettersi e curvarsi impedendo al reed di incrinarsi Inoltre rimane resistente agli aumenti di temperatura mentre alcune miscele possono ammorbidirsi determinando uno spostamento del reed con conseguenti falsi allarmi in quanto il contatto viene allontanato dal magnete I contatti magnetici devono garantire una serie di 10 000 000 cicli di apertura e chiusura Pagina 114 Manuale d Uso Diffusione sonora Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e control
254. idono in impianti soccorritori in corrente continua e soccorritori in corrente alternata con inverter Gli utilizzatori pi comuni sono dispositivi di sicurezza e allarme impianti di illuminazione di emergenza impianti di elaborazione dati I gruppi di continuit sono formati da trasformatore di ingresso isola l apparecchiatura dalla rete di alimentazione raddrizzatore durante il funzionamento in rete trasforma la tensione alternata che esce dal trasformatore di ingresso in tensione continua alimentando quindi il caricabatteria e l inverter caricabatteria in presenza di tensione in uscita dal raddrizzatore ricarica la batteria di accumulatori dopo un ciclo di scarica parziale e o totale batteria di accumulatori forniscono per il periodo consentito dalla sua autonomia tensione continua all inverter nell ipotesi si verifichi un black out invertitore trasforma la tensione continua del raddrizzatore o delle batterie in tensione alternata sinusoidale di ampiezza e frequenza costanti commutatori consentono di intervenire in caso siano necessarie manutenzioni senza perdere la continuit di alimentazione REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 05 R01 Attitudine al controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere Gli elementi dei gruppi di continuit devono garantire un livello di rumore nell ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dalla
255. ie e sostituzione con sigillanti idonei Pagina 42 Manuale di Manutenzione Rivestimenti in carta o stoffa Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni E un tipo di rivestimento che prevede l utilizzo di carta o stoffe da parati in fogli a rotoli generalmente in colori e fantasie varie La posa avviene mediante colle liquide o altri tipi di adesivi ponendo particolare attenzione all uniformit delle superfici delle pareti il cui fondo va accuratamente preparato e nel corretto accostamento delle geometrie e o disegni che restituiscono l aspetto cromatico visivo finale ANOMALIE RISCONTRABILI 02 02 03 A01 Bolle d aria 02 02 03 A02 Decolorazione 02 02 03 A03 Deposito superficiale 02 02 03 A04 Disgregazione 02 02 03 A05 Distacco 02 02 03 A06 Erosione superficiale 02 02 03 A07 Esfoliazione 02 02 03 A08 Fessurazioni 02 02 03 A09 Macchie e graffiti 02 02 03 A10 Mancanza 02 02 03 A11 Penetrazione di umidit 02 02 03 A12 Polverizzazione 02 02 03 A13 Rigonfiamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 02 03 I01 Sostituzione Pagina 43 Manuale di Manutenzione Cadenza quando occorre Sostituzione totale o parziale dei fogli degradati previa rimozione della carta o stoffa preesistente con opportuna preparazione della superficie di posa Tali operazioni non debbono alterare l aspetto visivo geometrico cromatico delle superfici Pagina 44 Manuale di Manutenzione Rivestimenti in ceramica Unit
256. ilamento sia posizionato in un punto preciso ci sono gli attacchi prefocus per le lampade a potenza elevata esistono gli attacchi a bispina filamento a semplice o a doppia spirale formato da un filo di tungsteno l emissione luminosa proporzionale alla quarta potenza della temperatura assoluta e l efficienza luminosa maggiore nelle lampade a bassissima tensione Si ottiene l emissione luminosa dall incandescenza 2100 3100 C del filamento in atmosfera inerte o in vuoto a bassa potenza Le lampade a incandescenza hanno una durata media di 1000 ore a tensione nominale i tipi pi diffusi sono lampade a goccia lampada con cupola speculare argentata o dorata lampade con riflettore incorporato per ottenere luce direzionale lampade con riflettore incorporato parte laterale argentata cupola satinata e angolo di apertura di 80 si utilizzano per arredamenti e illuminazione localizzata lampade con riflettore a specchio e riflettori che diminuiscono l irradiazione termica Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Evitare di smontare le lampade quando sono ancora calde una volta smontate le lampade esaurite queste vanno smaltite seguendo le prescrizioni fornite dalla normativa vigente e conservate in luoghi sicuri per evitare danni alle
257. ilanciamento ed ai punti fissi mediante testa fusa autoserraggio capicorda a cavallotto con almeno tre morsetti appropriati capicorda a cuneo manicotto pressato o altro sistema che presenti sicurezza equivalente Quando i fili rotti abbiano una sezione maggiore del 10 della sezione metallica totale della fune indipendentemente dal numero dei trefoli costituenti la fune stessa le funi debbono essere sostituite Pagina 42 Manuale d Uso Guide cabina Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le guide della cabina vengono normalmente realizzate in barre di acciaio trafilato a freddo con sezione a T che vengono installate verticalmente lungo il vano ascensore Lungo queste guide scorre l arcata che la struttura alla quale fissata direttamente la cabina l arcata per mezzo di pattini che possono essere del tipo strisciante o a ruota scorre sulle guide Modalit di uso corretto Pulire da depositi di grasso polvere o altro materiale le guide per consentire il corretto scorrimento della cabina ascensore Nel caso si verificassero movimenti bruschi della cabina contattare il responsabile della manutenzione dell impianto Pagina 43 Manuale d Uso Interruttore di extracorsa Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi L interruttore di extracorsa un dispositivo elettrico di sicurezza che quando azionato deve fermare il macchinario e tenerlo fermo L interruttore di extracorsa deve richiudersi automati
258. ilit Per ambienti pubblici ed industriale consigliabile l impiego di rivestimenti ceramici non smaltati a basso assorbimento d acqua antisdrucciolo e con superfici con rilievi Importante che dalla posa trascorrino almeno 30 giorni prima di sottoporre la pavimentazione a sollecitazioni I controlli in genere si limitano ad ispezioni visive sullo stato superficiale dei rivestimenti in particolare del grado di usura e di eventuali rotture o distacchi dalle superfici di posa Pagina 34 Manuale d Uso Rivestimenti in gomma pvc e linoleum Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne I rivestimenti in gomma pvc e linoleum sono particolarmente adatti negli edifici con lunghe percorrenze come centri commerciali scuole ospedali industrie ecc Tra le principali caratteristiche si evidenziano la posa rapida e semplice assenza di giunti forte resistenza all usura l abbattimento acustico la sicurezza alla formazione delle scariche statiche e la sicurezza in caso di urti Il legante di base per la produzione dei rivestimenti per pavimenti in linoleum costituito da una pellicola definita cemento che viene prodotta sfruttando un fenomeno naturale l ossidazione dell olio di lino In virt della sua composizione pu essere classificato come prodotto riciclabile e quindi ecologico I diversi prodotti presenti sul mercato restituiscono un ampia gamma di colori lo rendono un pavimento sempre moderno e versatile La forte resistenza al
259. imizzazione del rumore e delle vibrazioni o di altri effetti nocivi Pagina 79 Manuale d Uso Pompe di calore per macchine frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le macchine frigo a pompa di calore possono costituire una alternativa alle macchine frigo tradizionali Si tratta di sistemi con un ciclo di refrigerazione reversibile in cui il condizionatore in grado di fornire caldo d inverno e freddo d estate invertendo il suo funzionamento Le pompe di calore oltre ad utilizzare l acqua come fluido di raffreddamento per il circuito di condensazione possono avvalersi anche di altri sistemi quali il terreno un impianto di energia solare o di una sorgente geotermica Modalit di uso corretto Le pompe di calore per il loro funzionamento utilizzano un sistema del tipo aria aria o aria acqua Le pompe di calore sono particolarmente vantaggiose sia per la loro reversibilit che per il loro rendimento particolarmente elevato Tale rendimento denominato tecnicamente COP che dato dal rapporto tra la quantit di calore fornita e la quantit di energia elettrica assorbita presenta valori variabili tra 2 e 3 Verificare ad inizio stagione lo stato della pompa che l aria sia spurgata e che il senso di rotazione sia corretto verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che il premitraccia non lasci passare l acqua Pagina 80 Manuale d Uso Strato colbente Unit Tecnol
260. ine della prova deve verificarsi che le tensioni in uscita siano contenute entro le specifiche dettate dalle norme 04 01 R02 Attitudine al controllo della tensione Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere La funzionalit degli elementi dell impianto di sicurezza e antincendio non deve essere influenzata o modificata dal cambio della tensione di alimentazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i valori minimi imposti dalla normativa di settore L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 03 Contatti magnetici 04 01 04 Diffusione sonora a aa Manuale di Manutenzione 04 01 05 Lampade autoalimentate 04 01 06 Pannello degli allarmi 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 10 Rivelatori di fumo analogici 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 12 Rivelatori velocimetri di calore 04 01 13 Sirene 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 15 Unit di controllo Pagina 190 Manuale di Manutenzione Apparecchiatura di alimentazione Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio L apparecchiatura di alimentazione dell impianto di rivelazione e di allarme incendio fornisce la potenza di alimentazione per la centrale di control
261. inimo di soglia della risposta ymin non deve essere minore di 0 2 oppure mmin non deve essere minore di 0 05 dB m 04 01 10 R02 Attitudine al controllo della tensione Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit La funzionalit del rivelatore non deve essere influenzata o modificata dal cambio della tensione di alimentazione Livello minimo della prestazione Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 Il valore di soglia della risposta ymin non deve essere minore di 0 2 oppure mmin non deve essere minore di 0 05 dB m 04 01 10 R03 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza perci compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La capacit di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica Tale prova consiste nel posizionare il rivelatore sempre collegato alla centrale di rivelazione nella galleria del vento sottoponendolo ad un flusso sfavorevole e ad una temperatura di 23 5 C La temperatura viene gradualmente aumentata fino a 50 C Dopo che il rivelatore stato sottoposto alla prova per circa 1 ora si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 Pagina
262. io va fatto con spazzola morbida e soluzione saponata seguito da un risciacquo con acqua corrente verifica periodica della tensione e dello stato d usura delle cinghie e dell eventuale trasmissione Pagina 78 Manuale d Uso lubrificazione periodica dei supporti dell albero del ventilatore Il costruttore deve specificare i circuiti del fluido frigorigeno dell aria e o del liquido preferibilmente fornendo i diagrammi dei circuiti che mostrino ogni unit funzionale i dispositivi di comando e di sicurezza specificandone il tipo se l apparecchio utilizza acqua nel condensatore specificare il volume di acqua contenuta nella macchina e specificare i materiali di costruzione degli scambiatori di calore specificare il tipo di olio da utilizzare nel compressore Il costruttore deve specificare in particolare le condizioni ambientali richieste se gli apparecchi devono essere installati all esterno o in un involucro a prova di condizioni atmosferiche o in un ambiente riscaldato i requisiti della collocazione fisica dell accesso e delle distanze i requisiti per i collegamenti elettrici del liquido dell aria e del refrigerante da realizzare in loco la collocazione di dispositivi di segnalazione e di intervento le precauzioni di installazione da prendere per assicurare in particolare la corretta circolazione dei fluidi termovettori il drenaggio dell acqua la pulizia delle superfici di scambio di calore la min
263. ione e riposizionamento delle guarnizioni di tenuta 01 01 01 107 Regolazione telai fissi Cadenza ogni 3 anni Regolazione di ortogonalit del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio La verifica dell ortogonalit sar effettuata mediante l impiego di livella torica 01 01 01 108 Ripristino fissaggi telai fissi Cadenza ogni 3 anni Ripristino fissaggi dei telai al vano e al controtelaio al muro e riattivazione del fissaggio dei blocchetti di regolazione e fissaggio tramite cacciavite Pagina 14 Manuale di Manutenzione Serramenti in alluminio Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni Si tratta di serramenti i cui profili sono ottenuti per estrusione L unione dei profili avviene meccanicamente con squadrette interne in alluminio o acciaio zincato Le colorazioni diverse avvengono per elettrocolorazione Particolare attenzione va posta nell accostamento fra i diversi materiali infatti il contatto fra diversi metalli pu creare potenziali elettrici in occasione di agenti atmosferici con conseguente corrosione galvanica del metallo a potenziale elettrico minore Rispetto agli infissi in legno hanno una minore manutenzione ANOMALIE RISCONTRABILI 01 01 02 A01 Alterazione cromatica 01 01 02 A02 Bolla 01 01 02 A03 Condensa superficiale 01 01 02 A04 Corrosione 01 01 02 A05 Deformazione 01 01 02 A06 Degrado degli organi di manovra 01 01 02 A07 Degrado delle guarnizioni 01 01
264. ione incendi devono garantire un livello di isolamento da eventuali campi elettromagnetici Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettromagnetico delle apparecchiature di alimentazione si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella norma UNI 54 4 Il campione deve essere condizionato nel modo seguente gamma di frequenza da 1 MHz a 1 GHz intensit di campo 10 V m modulazione dell ampiezza sinusoidale 80 a 1 KHz Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente 04 01 01 R03 Resistenza a cali di tensione Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della apparecchiatura di alimentazione devono resistere a riduzioni di tensione e a brevi interruzioni di tensione Livello minimo della prestazione Per accertare la resistenza ai cali di tensione si effettuano delle prove secondo quanto previsto dalle norme Deve essere usato un generatore di prova che sia in grado di ridurre l ampiezza della tensione per una o pi semionde ai passaggi per lo zero Il campione deve essere nella condizione di funzionamento e deve essere controllato durante il condizionamento La tensione di alimentazione Pagina 191 Manuale di Manutenzione deve essere ridotta dal valore nominale della percentuale stabilita per il periodo sp
265. ire la sostituzione dell olio di raffreddamento 03 02 14 I104 Sostituzione trasformatore Cadenza ogni 30 anni Sostituire il trasformatore quando usurato 03 02 14 I105 Verniciatura Cadenza quando occorre Eseguire la pitturazione delle superfici del trasformatore Pagina 144 Manuale di Manutenzione Trasformatori a secco Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Un trasformatore definito a secco quando il circuito magnetico e gli avvolgimenti non sono immersi in un liquido isolante Questi trasformatori si adoperano in alternativa a quelli immersi in un liquido isolante quando il rischio di incendio elevato I trasformatori a secco sono dei due tipi di seguito descritti Trasformatori a secco di tipo aperto Gli avvolgimenti non sono inglobati in isolante solido L umidit e la polvere ne possono ridurre la tenuta dielettrica per cui opportuno prendere idonee precauzioni Durante il funzionamento il movimento ascensionale dell aria calda all interno delle colonne impedisce il deposito della polvere e l assorbimento di umidit quando per non in funzione con il raffreddamento degli avvolgimenti i trasformatori aperti potrebbero avere dei problemi Nuovi materiali isolanti ne hanno tuttavia aumentato la resistenza all umidit anche se buona norma riscaldare il trasformatore dopo una lunga sosta prima di riattivarlo Questi trasformatori sono isolati in classe H e ammettono quindi una sovratemperatura
266. issi in particolare al rinnovo degli strati protettivi con prodotti idonei al tipo di legno ed alla rimozione di residui che possono compromettere guarnizioni e sigillature Per le operazioni pi specifiche rivolgersi a personale tecnico specializzato Pagina 7 Manuale d Uso Serramenti in profilati di acciaio Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni Per i serramenti in profilati di acciaio piegati a freddo viene impiegato come materiale la lamiera di acciaio di spessore di circa 1 mm La lamiera viene rivestita di zinco e piegata a freddo fino a raggiungere la sagoma desiderata I profili vengono generalmente assemblati meccanicamente con squadrette in acciaio zincato e viti Questi tipi di serramento possono essere facilmente soggetti a corrosione in particolare in corrispondenza delle testate dei profili dove il rivestimento a zinco non risulta presente Inoltre hanno una scarsa capacit isolante che pu facilitare la formazione di condensa sugli elementi del telaio ed un elevata dispersione termica attraverso il telaio Vi sono comunque serramenti in acciaio con coibentazione a cappotto dei profili con buone prestazioni di isolamento termico Modalit di uso corretto E necessario provvedere alla manutenzione periodica degli infissi in particolare alla rimozione di residui che possono compromettere guarnizioni e sigillature e alla regolazione degli organi di manovra Per le operazioni pi specifiche rivolgersi a personale tecnico sp
267. it la funzionalit e l efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti Livello minimo della prestazione Gli infissi devono essere accessibili in modo da consentire agevolmente le operazioni di riparazione La loro collocazione dovr rispettare le norme tecniche di settore 02 03 R13 Sostituibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi dovranno essere realizzati e collocati in modo da consentire la loro sostituibilit e o la collocazione di parti ed elementi essi soggetti a guasti Livello minimo della prestazione Onde facilitare la sostituzione di intere parti ante telai ecc inoltre opportuno che l altezza e la larghezza di coordinazione degli infissi esterni verticali siano modulari e corrispondenti a quelle previste dalle norme UNI 7864 UNI 7866 UNI 7961 UNI 8861 UNI 8975 e UNI EN 12519 Pagina 52 Manuale di Manutenzione 02 03 R14 Stabilit chimico reattiva Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi e i materiali costituenti sotto l azione di sostanze chimiche con le quali possono venire in contatto non dovranno produrre reazioni chimiche Livello minimo della prestazione Si fa riferimento alle norme UNI 8753 UNI 8754 UNI 8758 02 03 R15 Ventilazione Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi devono consentire la possibilit di poter ottene
268. it alla luce Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori passivi all infrarosso devono essere realizzati con materiali tali che per determinati valori della luce non si inneschino i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione I valori massimi per i quali si possono generare falsi allarmi sono quelli indicati dai produttori unitamente ad eventuali circuiti di integrazione atti ad evitare falsi allarmi ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 08 A01 Calo di tensione 04 02 08 A02 Difetti di regolazione 04 02 08 A03 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 08 I01 Regolazione dispositivi Cadenza ogni 6 mesi Pagina 242 Manuale di Manutenzione Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 02 08 I102 Sostituzione lente del rivelatore Cadenza quando occorre Sostituire la lente del rivelatore quando si vuole incrementare la portata 04 02 08 103 Sostituzione rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 243 Manuale di Manutenzione Sensore lunga portata a doppia tecnologia Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Questi tipi di sensori sono particolarmente idonei nei locali particolarmente estesi nel senso della lunghezza e o costituiti da pi corridoi affianca
269. it in emergenza 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 07 Limitatore di velocit 03 01 07 R01 Requisito Efficienza 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R13 Requisito Regolabilit Pagina 17 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Funzionalit tecnologica 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R02 Requisito Attitudine al controllo del flusso luminoso 01 01 R07 Requisito Oscurabilit 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R04 Requisito Oscurabilit 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R04 Requisito Attitudine al controllo della pressione di erogazione 03 03 R07 Requisito Affidabilit 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 03 R03 Requisito Efficienza 03
270. it superiore nelle immediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell aria fino a 0 7 m s sempre ch siano evitati disturbi diretti alle persone 03 03 12 R03 Attitudine al controllo dell umidit dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I venticonvettori e termovettori devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della umidit dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne Livello minimo della prestazione I valori dell umidit relativa dell aria devono essere verificati e misurati nella parte centrale dei locali ad un altezza dal pavimento di 1 5 m utilizzando idonei strumenti di misurazione es psicrometro ventilato rispetto ai valori di progetto ammessa una tolleranza di 5 ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 173 Manuale di Manutenzione 03 03 12 A01 Accumuli d aria nei circuiti 03 03 12 A02 Difetti di filtraggio 03 03 12 A03 Difetti di funzionamento dei motori elettrici 03 03 12 A04 Difetti di lubrificazione 03 03 12 A05 Difetti di taratura dei sistemi di regolazione 03 03 12 A06 Difetti di tenuta 03 03 12 A07 Fughe di fluidi nei circuiti 03 03 12 A08 Rumorosit MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 12 101 Pulizia bacinelle di raccolta condense dei ventilconvettori Cadenza ogni mese Effettuare una pulizia delle bacinelle di ra
271. itto o della copertura del locale sorvegliato vedi norma UNI 9795 L utente deve verificare la funzionalit dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione Pagina 104 Manuale d Uso Rivelatori di fumo analogici Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di fumo ottico analogico dovr essere sensibile a tutti i fumi visibili ci consentir di rilevare prontamente i fuochi covanti e i fuochi a lento sviluppo che si manifestano normalmente nella fase precedente all incendio con sviluppo di fiamma Esso dovr essere in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d aria polvere insetti repentine variazioni di temperatura corrosione ecc Tutti i circuiti del rivelatore ottico dovranno essere protetti contro le sovracorrenti e le interferenze elettromagnetiche Non dovr avere componenti soggetti ad usura La risposta del rivelatore attivazione dovr essere chiaramente visibile dall esterno grazie alla luce rossa lampeggiante emessa da due diodi led che dovranno coprire un angolo di campo visivo di 360 gradi questa luce dovr diventare fissa in caso di allarme Il rivelatore dovr avere un circuito di uscita analogica in grado di controllare la trasmissione di segnali all interno di un loop a due soli conduttori costantemente sorvegliati che dovr avvenire attraverso una comunicazione continua interrogazione risp
272. iunzioni sono sigillate e rasate con apposito stucco e banda ANOMALIE RISCONTRABILI 02 01 01 A01 Decolorazione 02 01 01 A02 Disgregazione 02 01 01 A03 Distacco 02 01 01 A04 Efflorescenze 02 01 01 A05 Erosione superficiale 02 01 01 A06 Esfoliazione 02 01 01 A07 Fessurazioni 02 01 01 A08 Macchie 02 01 01 A09 Mancanza 02 01 01 A10 Penetrazione di umidit 02 01 01 A11 Polverizzazione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 02 01 01 101 Pulizia Pagina 30 Manuale di Manutenzione Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici e rimozione di sporcizia e macchie mediante ritocchi di pittura e o ripristino dei rivestimenti MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 01 01 102 Riparazione Cadenza quando occorre Riparazione di eventuali fessurazioni o crepe mediante la chiusura delle stesse con gesso Riparazione e rifacimento dei rivestimenti Pagina 31 Manuale di Manutenzione Tramezzi in laterizio Unit Tecnologica 02 01 Pareti interne Si tratta di pareti costituenti le partizioni interne verticali realizzate mediante elementi forati di laterizio di spessore variabile 8 12 cm legati con malta idraulica per muratura con giunti con andamento regolare con uno spessore di circa 6 mm Le murature sono eseguite con elementi interi posati a livello e con giunti sfalsati rispetto ai sottostanti REQUISITI E PRESTAZIONI EM 02 01 02 R01 Resistenza meccanica per tramezzi in laterizio Class
273. iusura e di apertura degli organi di manovra Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti F lt 100 N e M lt Pagina 6 Manuale di Manutenzione 10 Nm Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante La forza F utile al movimento di un anta chiusa con organo di manovra non bloccato deve essere contenuta entro limiti F lt 150 N Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante La forza F utile al movimento di un anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa con organo di manovra non bloccato deve essere contenuta entro limiti F lt 100 N E Infissi con apertura a fisarmonica Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti F lt 100 N e M lt 10Nm Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante La forza F da applicare con azione parallela al piano dell infisso utile al movimento di un anta chiusa con organo di manovra non bloccato deve essere contenuta entro limiti F lt 80 N Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante La forza F utile al movimento di un anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa con organo di manovra
274. ive di accensione Ipotizzando pertanto un uso giornaliero di 6 ore dovr prevedersi la sostituzione della lampada circa ogni 40 mesi Pagina 179 Manuale di Manutenzione Impianto di trasmissione fonia e dati L impianto di trasmissione fonia e dati consente la diffusione nei vari ambienti di dati ai vari utenti Generalmente costituito da una rete di trasmissione denominata cablaggio e da una serie di punti di presa ai quali sono collegate le varie postazioni REQUISITI E PRESTAZIONI UT 03 05 R01 Efficienza Classe di Requisiti Di funzionamento Classe di Esigenza Gestione L impianto di trasmissione deve essere realizzato con materiali idonei a garantire efficienza del sistema Livello minimo della prestazione Devono essere garantiti i livelli minimi indicati dalle norme e variabili per tipo di rete utilizzato L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 05 01 Alimentatori 03 05 02 Armadi concentratori 03 05 03 Cablaggio 03 05 04 Pannello di permutazione 03 05 05 Sistema di trasmissione Pagina 180 Manuale di Manutenzione Alimentatori Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati L alimentatore un elemento dell impianto per mezzo del quale i componenti ad esso collegati armadi concentratori pannello di permutazione ecc possono essere alimentati REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 05 01 R01 Comodit di uso e manovra Classe
275. l usura fa si che il prodotto pu essere lavato e trattato con sostanze disinfettanti ed per queste motivazioni che viene maggiormente impiegato negli ospedali cinema locali ascensori ecc Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mirate a riscontrare anomalie evidenti Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza L usura e l aspetto dei rivestimenti resilienti per pavimentazioni dipendono dal modo di posa e dalla successiva manutenzione dallo stato del supporto ed dal tipo di utilizzo tipo di calzature elevate concentrazioni di traffico localizzato ecc Pagina 35 Manuale d Uso Rivestimenti in gres porcellanato Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne I rivestimenti in gres porcellanato vengono ottenuti da impasti di argille naturali greificanti opportunamente corrette con fondenti e smagranti argille artificiali Adatto per pavimenti e rivestimenti sia in interni sia in esterni impermeabile compatto duro opaco dotato di alta inerzia chimica antigelivo resistente alla rottura all abrasione alla compressione sino a 200 300 N mM2 ai carichi e al fuoco Il gr s porcellanato disponibile in un ampia e articolata gamma di formati Modalit di uso corretto Controllare periodicamente l integrit delle superfici del rivestimento attraverso valutazioni visive mira
276. la di permettere il transito ai fruitori dell organismo edilizio e la relativa resistenza ai carichi Importante che la superficie finale dovr risultare perfettamente piana con tolleranze diverse a secondo del tipo di rivestimento e della destinazione d uso degli ambienti Gli spessori variano in funzione al traffico previsto in superficie La scelta degli elementi il materiale la posa il giunto le fughe gli spessori l isolamento le malte i collanti gli impasti ed i fissaggi variano in funzione degli ambienti e del loro impiego Le pavimentazioni interne possono essere di tipo cementizio lapideo resinoso resiliente tessile ceramico lapideo di cava lapideo in conglomerato ligneo REQUISITI E PRESTAZIONI UT 02 05 R01 Attitudine al controllo della condensazione superficiale Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Le pavimentazioni devono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna Livello minimo della prestazione Per i locali riscaldati temperatura dell aria interna Ti 20 C e umidit relativa interna U R lt 70 la temperatura superficiale interna Tsi delle pavimentazioni deve risultare sempre non inferiore a 14 C in corrispondenza di una temperatura esterna pari a quella di progetto 02 05 R02 Assenza di emissioni di sostanze nocive Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organ
277. lamento dell impianto elettrico ed efficienza dei collegamenti di terra Gli ascensori e montacarichi vanno sottoposti a verifiche periodiche da parte di uno dei seguenti soggetti Azienda Sanitaria Locale competente per territorio ispettorati del Ministero del Lavoro e organismi abilitati dalla legge REQUISITI E PRESTAZIONI UT 03 01 R01 Affidabilit Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti gli ascensori e o i montacarichi devono funzionare senza causare pericoli sia in condizioni normali sia in caso di emergenza Livello minimo della prestazione In caso di mancanza dell alimentazione elettrica principale o in caso di mancanza dell alimentazione del circuito di manovra la decelerazione della cabina non deve superare quella che si ha per intervento del paracadute o per urto sugli ammortizzatori Devono essere installati due esemplari di elementi meccanici del freno in modo da garantire l azione frenante di almeno un freno qualora uno di detti elementi non agisca 03 01 R02 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi costituenti i conduttori dell impianto elettrico posto a servizio dell impianto ascensore devono essere in grado resistere al passaggio di cariche elettriche Livello minimo della prestazione Devono essere garantiti i livelli minimi richiesti dalla normativa di settore L Unit Tecnologica
278. larme acustico comprendono sirene per esterno sirene per interno sirene supplementari ed avvisatori acustici di servizio e di controllo REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 04 R01 Comodit d uso e manovra Classe di Requisiti Di funzionamento Classe di Esigenza Gestione I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere percettibili in ogni punto dell ambiente sorvegliato Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i valori indicati dalla norma CEI 79 2 ed in particolare sirene per esterno frequenza fondamentale non eccedente 1800 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 100 dB A misurato a 3 m sirene per interno frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 90 dB A misurato a 3 m avvisatori acustici di servizio e di controllo frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 70 dB A misurato a 3 m ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 04 A01 Difetti di tenuta morsetti 04 02 04 A02 Incrostazioni 04 02 04 A03 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 04 101 Pulizia Cadenza ogni 6 mesi Eseguire la pulizia degli altoparlanti e verificare la tenuta delle connessioni Verificare che l ambiente nel quale sono installati gli altoparlanti siano privi di umidit 04 02
279. lasse di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le guide della cabina unitamente alle pareti sulle quali sono agganciate dovranno limitare la manifestazione di eventuali rotture o deformazioni rilevanti causate dall azione di possibili sollecitazioni Livello minimo della prestazione Per una analisi pi approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le guide della cabina si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 05 A01 Anomalie delle guide 03 01 05 A02 Difetti di serraggio 03 01 05 A03 Disallineamento guide 03 01 05 A04 Usura dei pattini MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 97 Manuale di Manutenzione 03 01 05 I01 Lubrificazione Cadenza ogni 3 mesi Eseguire una lubrificazione con prodotti specifici delle guide di scorrimento della cabina Pagina 98 Manuale di Manutenzione Interruttore di extracorsa Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi L interruttore di extracorsa un dispositivo elettrico di sicurezza che quando azionato deve fermare il macchinario e tenerlo fermo L interruttore di extracorsa deve richiudersi automaticamente quando la cabina abbandona la zona di azionamento Gli interruttori di extracorsa devono nel caso di ascensori ad argano agganciato interrompere direttamente mediante separazione meccanica positiva i circuiti che alimentan
280. le allineamento Rappresentazione grafica e descrizione Rivelatore lineare di fumo Modalit di uso corretto I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d incendio che possa nascere nell area sorvegliata evitando falsi allarmi La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali moti dell aria umidit temperatura vibrazioni presenza di sostanze infiammabili e o corrosive nell ambiente dove sono installati i rivelatori la superficie e l altezza del locale in cui i rivelatori operano tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795 le funzioni particolari richieste al sistema per esempio azionamento di una installazione di estinzione d incendio esodo di persone ecc tipo di rivelatori In ciascun locale facente parte dell area sorvegliata deve essere installato almeno un rivelatore che deve essere conforme alla UNI EN 54 Particolare attenzione deve essere posta nell installazione dei rivelatori di fumo dove la velocit dell aria normalmente maggiore di 1 m s o in determinate occasioni maggiore di 5 m s Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all area sorvegliata a pavimento da ciascun rivelatore in funzione dell altezza h del soffitto o della copertura della superficie in pianta e dell inclinazione a del soffitto o della copertura del locale sorvegliato vedi norma UNI
281. le di regolazione Quando necessario sostituire gli elementi degradati Pagina 26 Manuale d Uso Controsoffitti in cartongesso Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti I soffitti isolanti in cartongesso ad orditura metallica si utilizzano per realizzare le finiture orizzontali degli ambienti unitamente al loro isolamento termico ed acustico Svolgono una funzione determinante nella regolazione dell umidit ambientale nella protezione al fuoco ed offrono molteplici possibilit architettoniche e funzionali anche nel coprire installazioni o strutture Modalit di uso corretto Il montaggio deve essere effettuato da personale specializzato Nella rimozione degli elementi bisogna fare attenzione a non deteriorare le parti delle giunzioni Si consiglia nel caso di smontaggio di una zona di controsoffitto di numerare gli elementi smontati per un corretto riassemblaggio degli stessi Periodicamente andrebbe verificato lo stato di complanarit degli elementi dei controsoffitti attraverso la registrazione dei pendini e delle molle di regolazione Quando necessario sostituire gli elementi degradati Pagina 27 Manuale d Uso Controsoffitti in fibra minerale Unit Tecnologica 02 04 Controsoffitti I controsoffitti in fibra minerale sono costituiti da fibre di roccia agglomerate mediante leganti inorganici Essi sono composti da elementi di tamponamento in conglomerato di fibra minerale fissati ad una struttura metallica portant
282. legati vengono visualizzati sotto forma di segnale di allarme sui pannelli detti appunto degli allarmi REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 06 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Il pannello degli allarmi deve entrare nella condizione di allarme incendio a seguito della ricezione dei segnali e dopo che gli stessi siano stati elaborati ed interpretati come allarme incendio dalla centrale Livello minimo della prestazione La condizione di allarme incendio deve essere indicata senza alcun intervento manuale e viene attuata con una segnalazione luminosa ed una segnalazione visiva delle zone in allarme ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 06 A01 Difetti di segnalazione 04 01 06 A02 Difetti di tenuta morsetti 04 01 06 A03 Incrostazioni 04 01 06 A04 Perdita di carica della batteria 04 01 06 A05 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 06 I101 Registrazione connessioni Cadenza ogni 3 mesi Registrare e regolare tutti i morsetti delle connessioni e o dei fissaggi 04 01 06 102 Sostituzione batteria Cadenza ogni 6 mesi Pagina 203 Manuale di Manutenzione Sostituire la batteria di alimentazione ausiliaria quando occorre preferibilmente ogni 6 mesi 04 01 06 103 Sostituzione pannello Cadenza ogni 15 anni Eseguire la sostituzione del pannello degli allarmi quando non rispondente alla normativa Pagina 204 Manual
283. lementi delle prese quali placche coperchi telai e connettori quando usurati Pagina 185 Manuale di Manutenzione Pannello di permutazione Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Il pannello di permutazione detto tecnicamente patch panel collocato all interno degli armadi di zona e viene utilizzato per l attestazione dei cavi del tipo a 4 coppie UTP provenienti dalle postazioni utente e la loro relativa permutazione verso gli apparati attivi hub switch Il permutatore realizzato con una struttura in lamiera metallica verniciata ed equipaggiato con un certo numero di prese del tipo RJ45 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 05 04 A01 Anomalie connessioni 03 05 04 A02 Anomalie prese 03 05 04 A03 Difetti di serraggio 03 05 04 A04 Difetti delle canaline MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 05 04 I01 Rifacimento cablaggio Cadenza quando occorre Eseguire il rifacimento totale del cablaggio quando necessario per adeguamento normativo o per adeguamento alla classe superiore 03 05 04 102 Serraggio connessioni Cadenza quando occorre Effettuare il serraggio di tutte le connessioni Pagina 186 Manuale di Manutenzione Sistema di trasmissione Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Il sistema di trasmissione consente di realizzare la trasmissione dei dati a tutte le utenze della rete Tale sistema pu essere realizzato con diffe
284. lementi essenziali per la funzionalit e la sicurezza dell impianto ascensore Modalit di uso corretto Evitare l uso improprio dei comandi delle porte per evitare arresti indesiderati della cabina Le porte di piano devono avere dimensioni minime di 80 cm di larghezza e di 200 cm di altezza per consentire l ingresso all interno della cabina che deve avere un altezza minima non inferiore a 2 m Pagina 53 Manuale d Uso Impianto elettrico L impianto elettrico nel caso di edifici per civili abitazioni ha la funzione di addurre distribuire ed erogare energia elettrica Per potenze non superiori a 50 kW l ente erogatore fornisce l energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura da quest ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri delle singole utenze Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata nel caso di edifici per civili abitazioni in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare cos che salti tutto l impianto in caso di corti circuiti La distribuzione principale dell energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione di diverso colore il giallo verde per la messa a terra il blu per il neutro il marrone grigio per la fase L impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata p
285. li apparecchi telefonici collegati polizia vigilanza ecc Modalit di uso corretto La centrale antintrusione deve essere ubicata in modo da garantire la massima sicurezza del sistema Il costruttore deve approntare la documentazione disegni elenco delle parti schemi a blocchi schemi elettrici e descrizione funzionale per l installazione e per l uso che deve comprendere una descrizione generale dell apparecchiatura con l indicazione delle funzioni le specifiche tecniche sufficientemente dettagliate degli ingressi e delle uscite sufficienti per consentire una valutazione della compatibilit meccanica elettrica e logica con altri componenti del sistema i requisiti di alimentazione per il funzionamento i limiti elettrici massimi e minimi di ogni ingresso e uscita le caratteristiche dei cavi e dei fusibili le informazioni sulle modalit d installazione l idoneit all impiego in vari ambienti le istruzioni di montaggio le istruzioni per il collegamento di ingressi e uscite le istruzioni per la configurazione e la messa in servizio le istruzioni operative le informazioni sulla manutenzione Pagina 113 Manuale d Uso Contatti magnetici Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I contatti magnetici sono composti da due scatoline una provvista di interruttore e una da un piccolo magnete Di questi contatti ne esistono di due tipi quelli che si aprono avv
286. liario di preinterruzione si collega in serie con la bobina del contattore quindi in caso di manovra in carico interrompe l alimentazione della bobina prima dell apertura dei poli Nonostante questo il contatto ausiliario di preinterruzione non pu e non deve essere considerato un dispositivo di comando del contattore che deve essere dotato del comando Marcia Arresto La posizione del dispositivo di comando l indicatore meccanico separato interruzione completamente apparente o contatti visibili interruzione visibile devono segnalare in modo chiaro e sicuro lo stato dei contatti Non deve mai essere possibile la chiusura a lucchetto del sezionatore in posizione di chiuso o se i suoi contatti sono saldati in conseguenza di un incidente I fusibili possono sostituire nei sezionatori i tubi o le barrette di sezionamento Pagina 67 Manuale d Uso Trasformatori in liquido isolante Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Questo tipo di trasformatore consente di raggiungere le potenze e le tensioni maggiori il liquido favorendo la dispersione nell ambiente del calore dovuto alle perdite negli avvolgimenti e nel nucleo svolge anche una funzione di raffreddamento Il liquido isolante pi usato l olio minerale che ha una temperatura di infiammabilit di circa 150 C e quindi il suo uso a volte limitato per il timore di incendi anche se durante il funzionamento a pieno carico l olio nei trasformatori raggiunge una temperatura massima c
287. lit 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R14 Requisito Resistenza agli urti 01 01 R17 Requisito Resistenza al vento 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 01 Pareti interne 02 01 R08 Requisito Resistenza agli urti 02 01 R09 Requisito Resistenza ai carichi sospesi 02 01 R11 Requisito Resistenza meccanica 02 01 02 Tramezzi in laterizio 02 01 02 R01 Requisito Resistenza meccanica per tramezzi in laterizio 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02 R12 Requisito Resistenza agli urti 02 02 R13 Requisito Resistenza ai carichi sospesi 02 02 R15 Requisito Resistenza meccanica 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R10 Requisito Resistenza agli urti 02 05 Pavimentazioni interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 01 R04 Requisito Resistenza meccanica 02 05 02 Rivestimenti ceramici 02 05 02 R02 Requisito Resistenza meccanica Pagina 7 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 IMPIANTI
288. lla norma CEI 79 2 ed in particolare sirene per esterno frequenza fondamentale non eccedente 1800 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 100 dB A misurato a 3 m sirene per interno frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 90 dB A misurato a 3 m avvisatori acustici di servizio e di controllo frequenza fondamentale non eccedente 3600 Hz con suono continuo e modulato livello di pressione non inferiore a 70 dB A misurato a 3 m ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 04 A01 Difetti di tenuta morsetti 04 01 04 A02 Incrostazioni 04 01 04 A03 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 04 101 Pulizia Cadenza ogni 6 mesi Eseguire la pulizia degli altoparlanti e verificare la tenuta delle connessioni Verificare che l ambiente nel quale sono installati gli altoparlanti siano privi di umidit 04 01 04 102 Sostituzione Cadenza ogni 10 anni Pagina 199 Manuale di Manutenzione Sostituire gli altoparlanti quando non rispondenti alla loro originaria funzione Pagina 200 Manuale di Manutenzione Lampade autoalimentate Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio In caso di mancanza di energia elettrica le lampade autoalimentate devono attivarsi in modo da garantire un adeguato livello di illuminamento e tale da guidare gli utenti all esterno dei locali do
289. lo accessi Per la diffusione dei segnali di allarme occorrono dei dispositivi in grado di diffonderli negli ambienti sorvegliati Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno sirene per interno sirene supplementari ed avvisatori acustici di servizio e di controllo Modalit di uso corretto I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere facilmente percettibili dagli utenti e dagli addetti alla sorveglianza Evitare di esporre i dispositivi di diffusione sonora all umidit e comunque all acqua e non farli operare in luoghi in cui i valori della umidit sono elevati Pagina 115 Manuale d Uso Lettori di badge Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I lettori di badge sono quelle apparecchiature che consentono di utilizzare tessere magnetiche per controllare gli accessi I lettori possono essere del tipo a strisciamento o del tipo ad inserimento Generalmente nel tipo a strisciamento i lettori individuano tutti i caratteri contenuti nella tessera magnetica nel tipo a inserimento i lettori individuano generalmente il 60 dei caratteri contenuti nella scheda magnetica Rappresentazione grafica e descrizione Lettore di badge Modalit di uso corretto Inserire la tessera sempre con la banda magnetica rivolta verso il lettore ottico in genere verso il basso e verificare il corretto funzionamento controllando sia le spie luminose si
290. lo e segnalazione e per i componenti da essa alimentati L apparecchiatura di alimentazione pu includere diverse sorgenti di potenza per esempio alimentazione da rete e sorgenti ausiliarie di emergenza Un sistema di rivelazione e di segnalazione d incendio deve avere come minimo 2 sorgenti di alimentazione la sorgente di alimentazione principale che deve essere progettata per operare utilizzando la rete di alimentazione pubblica o un sistema equivalente e la sorgente di alimentazione di riserva che deve essere costituita da una batteria ricaricabile REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 01 R01 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti dell apparecchiatura di alimentazione dell impianto di rivelazione incendi devono garantire un livello di protezione contro i contatti diretti ed indiretti Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrico delle apparecchiature di alimentazione si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella norma UNI EN 54 4 affinch non si verifichi nessun surriscaldamento Inoltre deve essere verificato che le prestazioni e la tensione in uscita siano all interno delle specifiche 04 01 01 R02 Isolamento elettromagnetico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della apparecchiatura di alimentazione dell impianto di rivelaz
291. locit di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa I valori di emissione acustica possono essere verificati in situ procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell impianto siano conformi alla normativa 03 03 R02 Attitudine al controllo della combustione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I gruppi termici degli impianti di climatizzazione devono garantire processi di combustione a massimo rendimento e nello stesso tempo produrre quantit minime di scorie e di sostanze inquinanti Livello minimo della prestazione In particolare nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34 8 kW si deve avere che la percentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere per combustibile solido gt 80 per combustibile liquido 15 20 per combustibile gassoso 10 15 il contenuto di ossido di carbonio CO nei fumi di combustione non deve superare lo 0 1 del volume dei fumi secchi e senza aria l indice di fumosit Bacharach deve rispettare i limiti di legge Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi 03 03 R03 Attitudine al c
292. matori in liquido isolante 9 03 02 15 Trasformatori a secco 9 03 03 Impianto di climatizzazione 9 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 9 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 9 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 9 03 03 04 Centrali frigo 9 03 03 05 Compressore per macchine frigo 10 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 10 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 10 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 10 03 03 09 Strato coibente 10 03 03 10 Tubi in acciaio 10 03 03 11 Tubi in rame 10 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori 10 03 04 Impianto di illuminazione 11 03 04 01 Lampade ad incandescenza 11 03 04 02 Lampade fluorescenti 11 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati 11 03 05 01 Alimentatori 11 03 05 02 Armadi concentratori 11 03 05 03 Cablaggio 11 03 05 04 Pannello di permutazione 11 03 05 05 Sistema di trasmissione 11 04 IMPIANTI DI SICUREZZA pag 12 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 12 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 12 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 12 04 01 03 Contatti magnetici 12 04 01 04 Diffusione sonora 12 04 01 05 Lampade autoalimentate 12 04 01 06 Pannello degli allarmi 12 04 01 07 Rivelatore lineare 12 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 12 04 01 09 Rivelatori di famo 12 Pagina 16 04 01 10 04 01 11 04 01 12 04 01 13 04 01 14 04 01 15 04 02 04 02 01 04 02 02 04 02 03 04 02 04 04 02 05 04 02 06
293. me e possono essere installati o su appositi supporti porta fusibili o in sezionatori porta fusibili al posto di manicotti o barrette Si classificano in due categorie fusibili distribuzione tipo gG proteggono sia contro i corto circuiti sia contro i sovraccarichi i circuiti che non hanno picchi di corrente elevati come i circuiti resistivi devono avere un carico immediatamente superiore alla corrente di pieno carico del circuito protetto fusibili motore tipo aM proteggono contro i corto circuiti i circuiti sottoposti ad elevati picchi di corrente sono fatti in maniera tale che permettono ai fusibili aM di far passare queste sovracorrenti rendendoli non adatti alla protezione contro i sovraccarichi una protezione come questa deve essere fornita di un altro dispositivo quale il rel termico devono avere un carico immediatamente superiore alla corrente di pieno carico del circuito protetto Modalit di uso corretto L utente deve verificare che i fusibili installati siano idonei rispetto all impianto Verificare che i fusibili siano installati correttamente in modo da evitare guasti all impianto Pagina 58 Manuale d Uso Gruppi di continuit Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico I gruppi di continuit dell impianto elettrico consentono di alimentare circuiti utilizzatori in assenza di alimentazione da rete per le utenze che devono sempre essere garantite l energia viene prelevata da quella raccolta in una batteri
294. mente gli elementi ad esse collegati quali sensori per l illuminazione rivelatori di movimento ecc Modalit di uso corretto Verificare periodicamente lo stato di carica della batteria e il funzionamento degli orologi Controllare la presenza del materiale di consumo sui dispositivi che li prevedono quali carta e cartucce per le stampanti Pagina 124 INDICE Manuale d Uso 01 EDILIZIA CHIUSURE pag 3 01 01 Infissi esterni 4 01 01 01 Infissi a triplo vetro 5 01 01 02 Serramenti in alluminio 6 01 01 03 Serramenti in legno 7 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio 8 02 EDILIZIA PARTIZIONI pag 9 02 01 Pareti interne 10 02 01 01 Lastre di cartongesso 11 02 01 02 Tramezzi in laterizio 12 02 02 Rivestimenti interni 13 02 02 01 Intonaco 14 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 15 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 16 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 17 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 18 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni 19 02 03 Infissi interni 20 02 03 01 Porte 21 02 03 02 Sovraluce 22 02 03 03 Sovrapporta 23 02 03 04 Telai vetrati 24 02 04 Controsoffitti 25 02 04 01 Cassettonati 26 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 27 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 28 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 29 02 04 05 Doghe 30 02 04 06 Pannelli 31 02 05 Pavimentazioni interne 32 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 33 02 05 02 Rivestimenti ceramici 34 02 05 03 Rivestimenti in gomma
295. menti e i rivestimenti quando necessario Pagina 93 Manuale di Manutenzione Contrappeso Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il contrappeso consente alla fune che sostiene la cabina di aderire alla puleggia di trazione Generalmente il contrappeso costituito da una arcata metallica sui quali sono agganciati i blocchi che possono essere realizzati in metallo o in acciaio o misti REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 03 R01 Resistenza allo snervamento Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le funi o catene che sostengono i contrappesi o le masse di bilanciamento devono essere in grado di sostenerli senza causare pericoli Livello minimo della prestazione Le funi devono avere un diametro nominale non minore di 8 mm ed una classe di resistenza dei fili di 1570 N mm2 o 1770 N mm2 per le funi ad una classe di resistenza oppure di 1370 N mm2 per i fili esterni e 1770 N mm2 per i fili interni nelle funi a doppia classe di resistenza Il coefficiente di sicurezza che il rapporto tra il carico di rottura minimo di una fune e la tensione massima nella stessa fune quando la cabina si trova alla fermata pi bassa delle funi di sospensione deve essere non inferiore a 12 nel caso di argani a frizione con tre o pi funi 16 nel caso di argani a frizione con due funi portanti 12 nel caso di argani a tamburo Le estremit di ogni catena devono essere fissate alla cabina al contrappe
296. mento dell impianto sulla base degli assorbimenti del tipo delle batterie e del dimensionamento degli alimentatori installati controllo operativo delle funzioni quali risposta dell impianto ad eventi di allarme risposta dell impianto ad eventi temporali e risposta dell impianto ad interventi manuali REQUISITI E PRESTAZIONI UT 04 02 R01 Impermeabilit ai liquidi Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi dell impianto antintrusione installati all esterno devono essere in grado di evitare infiltrazioni di acqua o di umidit all interno del sistema Livello minimo della prestazione I materiali utilizzati possono essere verificati effettuando le prove prescritte dalla normativa vigente e seguendo i metodi di calcolo da essa previsti 04 02 R02 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi dell impianto antintrusione devono essere realizzati con materiali in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche Pagina 225 Manuale di Manutenzione senza causare malfunzionamenti Livello minimo della prestazione I livelli minimi di protezione elettrica dipendono dalle ditte produttrici e devono rispondere alle prescrizioni delle norme CEI 04 02 R03 Isolamento elettrostatico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi dell impianto antintrusione devono garantire un livello di isolam
297. mi alla Norma CEI 79 2 al II Livello di prestazioni Modalit di uso corretto I sensori volumetrici vanno installati negli angoli degli ambienti a circa 2 5 m di altezza evitando di collocarli davanti a tende piante alte e sopra i caloriferi Per i collegamenti elettrici tra le parti del sistema occorre utilizzare un cavo schermato I sensori a microonde non devono essere posti davanti a specchi o a pareti di contenimento delle trombe degli ascensori Preferite centrali a tastiera gestite da microprocessore e dotate di memoria degli eventi Cos possibile sapere in quale momento stato attivato l allarme a che ora scattato dove e quando stato disattivato Questo evita confusione in caso di necessit di assistenza Il sistema deve essere protetto da un filtro contro le sovratensioni causate per esempio dai fulmini In caso di mancato funzionamento evitare di smontare il coperchio posto sulla parte anteriore del dispositivo per evitare di causare danni allo stampato e ai microinterruttori contenuti all interno Per un corretto funzionamento posizionare i rivelatori in posizione tale da non essere manomessi o facilmente accessibili quali pareti o angoli dei vari ambienti da controllare La portata tipica dovr essere di 30 metri e con copertura orizzontale di 90 Pagina 122 Manuale d Uso Sistemi di ripresa ottici Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I sistemi di ripresa ottici sono costitui
298. mo della prestazione Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi 03 03 R09 Attitudine a limitare le temperature superficiali Pagina 148 Manuale di Manutenzione Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I componenti direttamente accessibili dagli utenti devono essere in grado di contrastare in modo efficace le variazioni di temperatura superficiali Livello minimo della prestazione La temperatura superficiale dei componenti degli impianti di climatizzazione non coibentati deve essere controllata per accertare che non superi i 75 C 03 03 R10 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli impianti di climatizzazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0 40 e 1 40 m ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza ad esempio il telecomando a raggi infrarossi 03 03 R11 Reazione al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I materiali
299. movimento e l arresto dell ascensore Generalmente sono costituiti da una serie di elementi che consentono il corretto funzionamento dell impianto elevatore quali la massa di bilanciamento il paracadute che pu essere del tipo a presa istantanea a presa istantanea con effetto ammortizzato a presa progressiva REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 08 R01 Attitudine al controllo della velocit Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I macchinari e gli elementi che li costituiscono devono essere in grado di controllare i valori della velocit di discesa della cabina sia nel normale funzionamento sia in caso di emergenza Livello minimo della prestazione La velocit della cabina deve essere misurata nella zona mediana del vano corsa e non deve superare velocit nominale di oltre il 5 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 08 A01 Difetti degli ammortizzatori 03 01 08 A02 Difetti dei contatti 03 01 08 A03 Difetti dei dispositivi di blocco 03 01 08 A04 Difetti del limitatore di velocit 03 01 08 A05 Difetti del paracadute 03 01 08 A06 Difetti di alimentazione di energia elettrica 03 01 08 A07 Difetti di isolamento 03 01 08 A08 Diminuzione di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 103 03 01 08 I01 Lubrificazione Manuale di Manutenzione Cadenza ogni mese Effettuare una lubrificazione del paracadute e del limitatore di velocit 03 01 08 I02 Sos
300. munque non inferiore a 1 4 MPa e per un periodo effettivo di almeno 2 ore 04 01 14 R02 Attitudine al controllo dell aggressivit dei fluidi Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Le tubazioni dell impianto antincendio non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni corrosioni depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi Livello minimo della prestazione Devono essere previsti specifici trattamenti dell acqua in modo che le caratteristiche chimico fisiche aspetto pH conduttivit elettrica durezza totale cloruri ecc corrispondano a quelle riportate dalla normativa 04 01 14 R03 Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le tubazioni e gli elementi accessori dell impianto antincendio devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse Per tale scopo possono essere dotati di adeguati rivestimenti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto Possono essere utilizzati rivestimenti per le tubazioni quali cemento smalto bituminoso vernice bituminosa resine epossidiche materie plastiche ecc 04 01 14 R04 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le tubazioni e gli elementi
301. n quadretto elettrico in cui sono contenuti fusibili contattori e pannello di regolazione in vista che pu essere provvisto di comandi elettromeccanici o elettronici da una bacinella di raccolta condensa isolata adeguatamente perch collocata sotto la batteria da uno o pi ventilatori centrifughi mossi da un unico motore da un mobile di contenimento formato da pannelli realizzati in lamiera verniciata a forno o coperta da film di PVC o in alternativa sorretti da un telaio fatto con profilati in lamiera zincata o in alluminio ed isolati all interno da un materassino di lana di vetro o di poliuretano espanso a celle chiuse da una griglia di ripresa d aria a valle della quale montato un filtro da un circuito frigorifero chiuso tra compressore condensatore ed evaporatore formato da un silenziatore sulla mandata del compressore e da un filtro disidratatore sulla linea del liquido seguito da un vetro spia con indicatore d umidit incorporato da un distributore di refrigerante alimentato da una valvola d espansione e nei modelli in versione a pompa di calore da una valvola ad inversione di ciclo e separatore accumulatore di liquido Questi apparecchi possono esseri forniti dei seguenti accessori presa d aria esterna per introdurre in ambiente aria di rinnovo fino al 25 della portata d aria totale dei ventilatori valvola pressostatica per economizzare il consumo dell acqua batterie di riscaldamento ad acqua calda a vapo
302. n senso orizzontale che verticale in modo da adattare il sensore al campo di protezione voluto o in relazione alle caratteristiche particolari dell ambiente protetto Il sensore dovr essere dotato di un dispositivo antiaccecamento per prevenire ogni tentativo di mascheramento Inoltre dovr essere dotato di circuito di supervisione del segnale a microonda che in caso di non funzionamento di questa sezione predisporr il sensore a funzionare automaticamente con la sola parte ad infrarossi emettendo in uscita un segnale di guasto verso il concentratore Il sensore inoltre avr un filtro di luce per eliminare eventuali disturbi generati da sorgenti luminose fluorescenti Le sue caratteristiche dovranno essere conformi alla Norma CEI 79 2 al II Livello di prestazioni REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 10 R01 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I sensori volumetrici a doppia tecnologia devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente Livello minimo della prestazione La temperatura di funzionamento con eventuali tolleranze viene indicata dal produttore 04 02 10 R02 Sensibilit alla luce Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I sensori volumetrici devono essere realizzati con materiali tali che per determinati valori della luce non si inneschino i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione
303. n sono immersi in un liquido isolante Questi trasformatori si adoperano in alternativa a quelli immersi in un liquido isolante quando il rischio di incendio elevato I trasformatori a secco sono dei due tipi di seguito descritti Trasformatori a secco di tipo aperto Gli avvolgimenti non sono inglobati in isolante solido L umidit e la polvere ne possono ridurre la tenuta dielettrica per cui opportuno prendere idonee precauzioni Durante il funzionamento il movimento ascensionale dell aria calda all interno delle colonne impedisce il deposito della polvere e l assorbimento di umidit quando per non in funzione con il raffreddamento degli avvolgimenti i trasformatori aperti potrebbero avere dei problemi Nuovi materiali isolanti ne hanno tuttavia aumentato la resistenza all umidit anche se buona norma riscaldare il trasformatore dopo una lunga sosta prima di riattivarlo Questi trasformatori sono isolati in classe H e ammettono quindi una sovratemperatura di 125 K Trasformatori a secco inglobati in resina Questi trasformatori hanno le bobine con le spire adeguatamente isolate posizionate in uno stampo in cui viene fatta la colata a caldo sottovuoto della resina epossidica Il trasformatore ha quindi a vista delle superfici cilindriche lisce e non gli avvolgimenti isolanti su cui si possono depositare polvere ed umidit Questi trasformatori sono isolati in classe F e ammettono quindi una sovratemperatura di 100 K Di solito l avv
304. na 236 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 05 I01 Aggiornamento del sistema Cadenza ogni mese Effettuare una revisione ed un aggiornamento del software di gestione 04 02 05 102 Pulizia Cadenza ogni 6 mesi Effettuare una pulizia del lettore di badge verificando che le guide di scorrimento dei badge siano libere da ostruzioni Pagina 237 Manuale di Manutenzione Monitor Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I monitor sono dei dispositivi a colori o in bianco e nero che consentono la visione delle riprese effettuate per la video sorveglianza ed il controllo REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 06 R01 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I monitor ed i relativi dispositivi devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza causare malfunzionamenti Livello minimo della prestazione I livelli minimi di protezione elettrica dipendono dalle ditte produttrici e devono rispondere alle prescrizioni delle norme CEI ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 06 A01 Difetti di regolazione 04 02 06 A02 Difetti di tenuta morsetti 04 02 06 A03 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 04 02 06 I01 Pulizia Cadenza ogni settimana Effettuare una pulizia degli apparecchi e delle connessioni per eliminare eventuali accumuli di materiale che possano
305. nalit I sensori volumetrici a microonda devono essere realizzati con materiali tali che per determinati valori della luce non si inneschino i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione I valori massimi per i quali si possono generare falsi allarmi sono quelli indicati dai produttori unitamente ad eventuali circuiti di integrazione atti ad evitare falsi allarmi ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 11 A01 Calo di tensione 04 02 11 A02 Difetti di regolazione 04 02 11 A03 Incrostazioni Pagina 248 MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Manuale di Manutenzione 04 02 11 I01 Regolazione dispositivi Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 02 11 I102 Sostituzione lente del rivelatore Cadenza quando occorre Sostituire la lente del rivelatore quando si vuole incrementare la portata 04 02 11 I103 Sostituzione rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 249 Manuale di Manutenzione Sistemi di ripresa ottici Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I sistemi di ripresa ottici sono costituiti da una o pi telecamere a colori o in bianco e nero che effettuano riprese per la video sorveglianza Le immagini registrate possono essere cos riprodotte su supporti magnetici quali nastri Cd o altro
306. ndo occorre 02 04 06 102 Intervento Regolazione planarit ogni 3 anni 02 05 Pavimentazioni interne Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 01 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 05 01 102 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre 02 05 02 Rivestimenti ceramici 02 05 02 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 05 02 102 Intervento Pulizia e reintegro giunti quando occorre 02 05 02 103 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 02 05 03 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 05 03 102 Intervento Ripristino degli strati protettivi quando occorre 02 05 03 103 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato 02 05 04 I01 Intervento Pulizia delle superfici quando occorre 02 05 04 102 Intervento Pulizia e reintegro giunti quando occorre 02 05 04 103 Intervento Sostituzione degli elementi degradati quando occorre Pagina 6 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 03 01 01 I01 Interve
307. ne Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 02 A01 Corto circuiti 03 02 02 A02 Difetti agli interruttori 03 02 02 A03 Difetti di taratura 03 02 02 A04 Disconnessione dell alimentazione 03 02 02 A05 Interruzione dell alimentazione principale 03 02 02 A06 Interruzione dell alimentazione secondaria Pagina 122 Manuale di Manutenzione 03 02 02 A07 Surriscaldamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 02 I01 Ripristino grado di protezione Cadenza quando occorre Ripristinare il previsto grado di protezione che non deve mai essere inferiore a quello previsto dalla normativa vigente Pagina 123 Manuale di Manutenzione Contattore Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico un apparecchio meccanico di manovra che funziona in ON OFF ed comandato da un elettromagnete Il contattore si chiude quando la bobina dell elettromagnete alimentata e attraverso i poli crea il circuito tra la rete di alimentazione e il ricevitore Le parti mobili dei poli e dei contatti ausiliari sono comandati dalla parte mobile dell elettromagnete che si sposta nei seguenti casi per rotazione ruotando su un asse per traslazione scivolando parallelamente sulle parti fisse con un movimento di traslazione rotazione Quando la bobina posta fuori tensione il circuito magnetico si smagnetizza e il contattore si apre a causa delle molle di pressi
308. ni 12 mesi Effettuare una pulizia della centrale e dei suoi componenti utilizzando aspiratori e raccogliendo in appositi contenitori i residui della pulizia 04 02 02 I102 Registrazione connessioni Cadenza ogni 12 mesi Registrare e regolare tutti i morsetti delle connessioni e dei fissaggi dei rivelatori collegati 04 02 02 103 Revisione del sistema Cadenza quando occorre Effettuare una revisione ed un aggiornamento del software di gestione degli apparecchi in caso di necessit 04 02 02 104 Sostituzione batteria Cadenza ogni 6 mesi Sostituire la batteria di alimentazione ausiliaria preferibilmente ogni 6 mesi Pagina 231 Manuale di Manutenzione Contatti magnetici Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi I contatti magnetici sono composti da due scatoline una provvista di interruttore e una da un piccolo magnete Di questi contatti ne esistono di due tipi quelli che si aprono avvicinando il magnete e quelli che invece si chiudono La scatolina provvista dell interruttore verr applicata sullo stipite della porta o della finestra e collegata agli altri interruttori con finestra risulter chiusa REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 03 R01 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I contatti magnetici devono essere realizzati con materiali idonei ad evitare fenomeni di corrosione per non compromettere il buon f
309. ni 12 mesi 03 03 03 105 Intervento Pulizia organi di regolazione di sicurezza ogni 12 mesi 03 03 03 106 Intervento Pulizia tubazioni gas dei gruppi termici ogni 12 mesi 03 03 04 Centrali frigo Pagina 9 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 03 03 04 I01 Intervento Disincrostazione del condensatore ogni 3 mesi 03 03 04 102 Intervento Rifacimento dei premistoppa ogni 12 mesi 03 03 04 103 Intervento Sostituzione del filtro di aspirazione ogni 12 mesi 03 03 04 104 Intervento Sostituzione olio ogni 12 mesi 03 03 05 Compressore per macchine frigo 03 03 05 I01 Intervento Sostituzione del compressore tipo ermetico ogni 10 anni 03 03 05 102 Intervento Sostituzione del compressore tipo semi ermetico ogni 15 anni 03 03 05 103 Intervento Sostituzione del compressore tipo aperto ogni 20 anni 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 03 03 06 106 Intervento Sostituzione dei filtri quando occorre 03 03 06 107 Intervento Sostituzione olio dei compressori quando occorre 03 03 06 102 Intervento Pulizia bacinelle di raccolta condense ogni mese 03 03 06 104 Intervento Pulizia dei filtri ogni 3 mesi 03 03 06 I01 Intervento Lubrificazione albero motore ogni 12 mesi 03 03 06 103 Intervento Pulizia batterie evaporative ogni 12 mesi 03 03 06 105 Intervento Pulizia dei tubi ogni 12 mesi
310. ni e catene La velocit nominale deve essere non superiore a 0 63 m s Non devono essere usati contrappesi ammesso usare una massa di bilanciamento L ascensore deve essere munito di un sistema di frenatura che agisca automaticamente in caso di mancanza dell alimentazione elettrica principale o in caso di mancanza dell alimentazione del circuito di manovra Pagina 46 Manuale d Uso Macchinari oleodinamici Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Sono gli organi motori che assicurano il movimento e l arresto dell ascensore I macchinari oleodinamici basano il loro funzionamento su due metodi di azionamento ad azione diretta o ad azione indiretta Se per sollevare la cabina si usano pi gruppi cilindro pistone essi devono essere interconnessi idraulicamente per assicurare la parit delle pressioni Modalit di uso corretto L ascensore deve essere corredato di un libretto o un fascicolo sul quale siano riportate una parte tecnica in cui figurano la data della messa in servizio dell ascensore le caratteristiche principali dell ascensore e di quei componenti per le quali richiesta la verifica della conformit Inoltre il libretto d ascensore deve contenere i grafici che indicano la posizione dell ascensore nell edificio gli schemi elettrici e gli schemi idraulici redatti con le opportune simbologie la pressione statica massima le caratteristiche o il tipo del fluido idraulico Sul fascicolo che deve e
311. nimo della prestazione Le serrature delle porte di piano devono essere installate ad altezza tale da essere facilmente utilizzabili Tale altezza deve essere compressa tra gli 80 e i 120 cm 03 01 15 R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le serrature devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione La resistenza meccanica delle porte e dei relativi dispositivi di blocco viene determinata eseguendo una prova di resistenza secondo le modalit indicate dalle norme ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 15 A01 Corrosione 03 01 15 A02 Difetti di chiusura 03 01 15 A03 Difetti di lubrificazione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 15 I01 Lubrificazione serrature cerniere Cadenza ogni 6 mesi Pagina 116 Manuale di Manutenzione Lubrificazione ed ingrassaggio delle serrature e cerniere con prodotti siliconici verifica del corretto funzionamento 03 01 15 I02 Pulizia ante Cadenza quando occorre Pulizia delle ante con prodotti detergenti non aggressivi idonei al tipo di materiale Pagina 117 Manuale di Manutenzione Impianto elettrico L impianto elettrico nel caso di edifici per civili abitazioni ha la funzione di addurre distribuire ed erogare energia elettrica Per potenze non superiori a 50 kW l ente erogatore for
312. nimo della prestazione Le caratteristiche del rame e delle sua leghe utilizzate devono rispondere alle prescrizioni riportate dalla norma UNI EN 12449 03 03 11 R02 Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le tubazioni in rame devono contrastare il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse Livello minimo della prestazione Possono essere utilizzati idonei rivestimenti per consentire il rispetto dei livelli previsti dalla norma UNI EN 12449 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 11 A01 Difetti di coibentazione 03 03 11 A02 Difetti di regolazione e controllo 03 03 11 A03 Difetti di tenuta 03 03 11 A04 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 03 11 I01 Ripristino coibentazione Pagina 171 Manuale di Manutenzione Cadenza quando occorre Effettuare un ripristino dello strato di coibentazione delle tubazioni quando sono evidenti i segni di degradamento Pagina 172 Manuale di Manutenzione Ventilconvettori e termovettori Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione I termovettori ed i ventilconvettori sono costituiti da uno scambiatore di calore realizzato in rame ed a forma di serpentina posizionato all interno di un involucro di lamiera metallica dotato di due aperture una nella parte bassa per la ripresa dell aria ed una nella parte alta per la
313. nisce l energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura da quest ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri delle singole utenze Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata nel caso di edifici per civili abitazioni in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare cos che salti tutto l impianto in caso di corti circuiti La distribuzione principale dell energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione di diverso colore il giallo verde per la messa a terra il blu per il neutro il marrone grigio per la fase L impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione REQUISITI E PRESTAZIONI UT 03 02 R01 Attitudine al controllo della condensazione interstiziale Classe di Requisiti Sicurezza d intervento Classe di Esigenza Sicurezza I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricit devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma tecnica Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 R02 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti
314. nologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio La centrale di controllo e segnalazione un elemento dell impianto di rivelazione e allarme incendio per mezzo del quale i componenti ad essa collegati possono essere alimentati e monitorati Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in grado di assicurare un corretto funzionamento per almeno 72 ore in caso di interruzione dell alimentazione primaria Generalmente le funzioni che pu svolgere la centrale di controllo e segnalazione sono ricevere i segnali dai rivelatori ad essa collegati determinare se detti segnali corrispondono alla condizione di allarme incendio e se del caso indicare con mezzi ottici e acustici tale condizione di allarme incendio localizzare la zona di pericolo sorvegliare il funzionamento corretto del sistema e segnalare con mezzi ottici e acustici ogni eventuale guasto per esempio corto circuito interruzione della linea guasto nel sistema di alimentazione inoltrare il segnale di allarme incendio ai dispositivi sonori e visivi di allarme incendio oppure tramite un dispositivo di trasmissione dell allarme incendio al servizio antincendio o ancora tramite un dispositivo di comando dei sistemi automatici antincendio a un impianto di spegnimento automatico REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 02 R01 Accessibilit segnalazioni Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit
315. non bloccato deve essere contenuta entro limiti F lt 80 N per anta di finestra e F lt 120 N per anta di porta o portafinestra F Dispositivi di sollevamento I dispositivi di movimentazione e sollevamento di persiane o avvolgibili devono essere realizzati in modo da assicurare che la forza manuale necessaria per il sollevamento degli stessi tramite corde e o cinghie non vada oltre il valore di 150 N 01 01 R13 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione In particolare tutti gli infissi esterni realizzati con materiale metallico come l alluminio leghe d alluminio acciaio ecc devono essere protetti con sistemi di verniciatura resistenti a processi di corrosione in nebbia salina se ne sia previsto l impiego in atmosfere aggressive urbane marine ecc per tempo di 1000 ore e per un tempo di almeno 500 ore nel caso ne sia previsto l impiego in atmosfere poco aggressive L ossidazione anodica di spessore diverso degli infissi in alluminio o delle leghe d alluminio deve corrispondere ai valori riportati di seguito ambiente interno Spessore di ossido S gt 5 micron ambiente rurale o urbano Spessore di ossido S gt 10 micron ambiente industriale o marino Spessore
316. nte di temperatura positivo PTC la resistenza delle sonde componenti statici aumenta repentinamente quando la temperatura raggiunge una soglia definita Temperatura Nominale di Funzionamento TNF un dispositivo elettronico alimentato a corrente alternata o continua che misura le resistenze delle sonde a lui connesse un circuito a soglia rileva il brusco aumento del valore della resistenza se si raggiunge la TNF e comanda il mutamento di stati dei contatti in uscita Scegliendo differenti tipi di sonde si pu adoperare questo ultimo sistema di protezione sia per fornire un allarme senza arresto della macchina sia per comandare l arresto le versioni di rel a sonde sono due a riarmo automatico se la temperatura delle sonde arriva ad un valore inferiore alla TNF a riarmo manuale locale o a distanza con interruttore di riarmo attivo fino a quando la temperatura rimane maggiore rispetto alla TNF Modalit di uso corretto Verificare i seguenti parametri per evitare lo sganciamento del rel superamento della TNF interruzione delle sonde o della linea sonde rel corto circuito sulle sonde o sulla linea sonde rel assenza della tensione di alimentazione del rel I rel a sonde preservano i motori dai riscaldamenti in quanto controllano direttamente la temperatura degli avvolgimenti dello statore opportuno sottolineare per che questo tipo di protezione utilizzato soltanto se alcune delle sonde sono state in
317. nterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R06 Requisito Pulibilit 02 03 R12 Requisito Riparabilit 02 03 R13 Requisito Sostituibilit 02 04 Controsoffitti Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 04 Controsoffitti 02 04 R03 Requisito Ispezionabilit 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 14 Quadro di manovra 03 01 14 R02 Requisito Accessibilit 03 01 14 R03 Requisito Identificabilit Pagina 12 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R07 Requisito Montabilit Smontabilit 03 02 09 Quadri di bassa tensione 03 02 09 R0O1 Requisito Accessibilit 03 02 09 R02 Requisito Identificabilit 03 02 10 Quadri di media tensione 03 02 10 R01 Requisito Accessibilit 03 02 10 R02 Requisito Identificabilit 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R15 Requisito Sostituibilit 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Pres
318. ntero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti 01 01 R07 Oscurabilit Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi devono attraverso opportuni schermi e o dispositivi di oscuramento provvedere alla regolazione della luce naturale immessa Livello minimo della prestazione I dispositivi di schermatura esterna di cui sono dotati gli infissi esterni verticali devono consentire una regolazione del livello di illuminamento negli spazi chiusi degli alloggi fino ad un valore non superiore a 0 2 lux 01 01 R08 Permeabilit all aria Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi devono controllare il passaggio dell aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione Livello minimo della prestazione I livelli prestazionali variano in funzione delle classi della permeabilit all aria di riferimento a 100 Pa misurata in m3 hm2 e della pressione massima di prova misurata in Pa Qualora siano impiegati infissi esterni verticali dotati di tamponamento trasparente isolante con trasmittanza termica unitaria U lt 3 5 W m C la classe di permeabilit all aria non deve essere inferiore ad A2 secondo le norme UNI EN 1026 UNI EN 12519 e UNI EN 12207 01 01 R09 Protezione dalle cadute Classe di Requisiti Sicurezza d intervento Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi devono es
319. nto Sostituzione quando occorre 03 01 02 Cabina 03 01 02 103 Intervento Sostituzione elementi della cabina quando occorre 03 01 02 I01 Intervento Lubrificazione meccanismi di leveraggio ogni mese 03 01 02 102 Intervento Pulizia pavimento e pareti della cabina ogni mese 03 01 03 Contrappeso 03 01 03 103 Intervento Sostituzione delle funi quando occorre 03 01 03 I01 Intervento Eguagliamento funi e catene ogni mese 03 01 03 102 Intervento Lubrificazione ogni 2 mesi 03 01 04 Funi 03 01 04 102 Intervento Sostituzione delle funi quando occorre 03 01 04 I01 Intervento Eguagliamento funi e catene ogni mese 03 01 05 Guide cabina 03 01 05 I01 Intervento Lubrificazione ogni 3 mesi 03 01 06 Interruttore di extracorsa 03 01 06 102 Intervento Sostituzione quando occorre 03 01 06 I01 Intervento Pulizia generale ogni 3 mesi 03 01 07 Limitatore di velocit 03 01 07 102 Intervento Sostituzione della fune quando occorre 03 01 07 I01 Intervento Eguagliamento fune ogni mese 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 03 01 08 102 Intervento Sostituzione quando occorre 03 01 08 I01 Intervento Lubrificazione ogni mese 03 01 09 Macchinari oleodinamici 03 01 09 I01 Intervento Lubrificazione ogni mese 03 01 10 Montacarichi 03 01 10 102 Intervento Sostituzione quando occorre 03 01 10 I01 Intervento Lubrificazione ogni mese 03 01 11 Vani corsa 03 01 11 I01 Intervento Lubrificazione ogni 6 mesi 03 01 12 Porte di piano 03 01 12 102 Intervento Pulizia ante quan
320. ntrambe le facce UNI 8456 attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essere investiti da una piccola fiamma solamente su una faccia UNI 8457 attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all azione di una fiamma d innesco in presenza di calore radiante UNI 9174 02 02 R09 Regolarit delle finiture Pagina 35 Manuale di Manutenzione Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto I rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti fessurazioni scagliature o screpolature superficiali e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come la planarit l assenza di difetti superficiali l omogeneit di colore l omogeneit di brillantezza l omogeneit di insudiciamento ecc 02 02 R10 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego 02 02 R11 Resistenza agli attacchi biologici Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestiment
321. ntrollo accessi L impianto antintrusione e controlli accessi l insieme degli elementi tecnici del sistema edilizio con funzione di prevenire eliminare o segnalare l intrusione di persone non desiderate all interno degli edifici L impianto generalmente si compone di una centralina elettronica che pu avere sirena incorporata o esterna e punto centrale per i diversi sensori ripartita in zone che corrispondono alle zone protette I sensori per interno possono essere rilevatori radar che coprono zone di circa 90 non devono essere installati su pareti soggette a vibrazioni n orientati su pareti riflettenti rilevatori radar a microonde che coprono zone di oltre 100 ottenendo il massimo rendimento dall effetto Doppler rilevatori a infrarossi passivi che si servono delle radiazioni termiche dei corpi animati e sono corredati di lente Fresnel per orientare in maniera corretta il sensore con portate fina a 10 metri I sensori perimetrali possono essere contatto magnetico di superficie o da incasso interruttore magnetico sensore inerziale per protezione di muri e recinzioni elettriche sonda a vibrazione barriere a raggi infrarossi e a microonde per esterno Gli impianti di allarme dovranno essere realizzati a regola d arte in rispondenza alla Legge 1 3 1968 n 186 Tutti i dispositivi di rivelazione concentrazione segnalazione locale remota teletrasmissione nonch di controllo accessi televisione a circuito c
322. nuale di Manutenzione Rivestimenti in gomma pvc e linoleum Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne I rivestimenti in gomma pvc e linoleum sono particolarmente adatti negli edifici con lunghe percorrenze come centri commerciali scuole ospedali industrie ecc Tra le principali caratteristiche si evidenziano la posa rapida e semplice assenza di giunti forte resistenza all usura l abbattimento acustico la sicurezza alla formazione delle scariche statiche e la sicurezza in caso di urti Il legante di base per la produzione dei rivestimenti per pavimenti in linoleum costituito da una pellicola definita cemento che viene prodotta sfruttando un fenomeno naturale l ossidazione dell olio di lino In virt della sua composizione pu essere classificato come prodotto riciclabile e quindi ecologico I diversi prodotti presenti sul mercato restituiscono un ampia gamma di colori lo rendono un pavimento sempre moderno e versatile La forte resistenza all usura fa si che il prodotto pu essere lavato e trattato con sostanze disinfettanti ed per queste motivazioni che viene maggiormente impiegato negli ospedali cinema locali ascensori ecc ANOMALIE RISCONTRABILI 02 05 03 A01 Alterazione cromatica 02 05 03 A02 Bolle 02 05 03 A03 Degrado sigillante 02 05 03 A04 Deposito superficiale 02 05 03 A05 Disgregazione 02 05 03 A06 Distacco 02 05 03 A07 Erosione superficiale 02 05 03 A08 Fessurazioni 02 05 03 A09 Macchie 02 05 03
323. nutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R13 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi 01 01 R16 Requisito Resistenza al gelo 01 01 R18 Requisito Resistenza all acqua 01 01 R20 Requisito Resistenza all irraggiamento solare 01 01 R23 Requisito Stabilit chimico reattiva 01 01 01 Infissi a triplo vetro 01 01 01 R02 Requisito Resistenza alle intemperie 01 01 03 Serramenti in legno 01 01 03 R0O1 Requisito Resistenza agli attacchi biologici 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 01 Pareti interne 02 01 R02 Requisito Assenza di emissioni di sostanze nocive 02 01 R06 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi 02 01 R07 Requisito Resistenza agli attacchi biologici 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02 R03 Requisito Assenza di emissioni di sostanze nocive 02 02 R10 Requisito Resistenza agli agenti aggressivi 02 02 R11 Requisito Resistenza agli attacchi biologici 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controll
324. nzione Armadi concentratori Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Gli armadi hanno la funzione di contenere tutti i componenti apparati attivi pannelli di permutazione della rete di distribuzione fisica UPS per alimentazione elettrica indipendente necessari per il corretto funzionamento dei nodi di concentrazione Gli armadi concentratori sono generalmente costituiti da una struttura in lamiera d acciaio pressopiegata ed elettrosaldata e verniciata con polveri epossidiche REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 05 02 R01 Accessibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli armadi devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 05 02 R02 Identificabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli armadi devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonch le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 05 02 A01 Anomalie cablaggio 03 05 02 A02 Anomalie led luminosi 03 0
325. o quello di soddisfare i requisiti di benessere quindi di permettere l illuminazione e la ventilazione naturale degli ambienti garantendo inoltre le prestazioni di isolamento termico acustico Gli infissi offrono un ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale che per tipo di apertura REQUISITI E PRESTAZIONI UT 01 01 R01 Attitudine al controllo del fattore solare Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi dovranno consentire un adeguato ingresso di energia termica raggiante attraverso le superfici trasparenti vetri in funzione delle condizioni climatiche Livello minimo della prestazione Il fattore solare dell infisso non dovr superare con insolazione diretta il valore di 0 3 con i dispositivi di oscuramento in posizione di chiusura 01 01 R02 Attitudine al controllo del flusso luminoso Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi dovranno consentire una adeguata immissione di luce naturale all interno in quantit sufficiente per lo svolgimento delle attivit previste e permetterne la regolazione Livello minimo della prestazione La superficie trasparente delle finestre e delle portefinestre deve essere dimensionata in modo da assicurare all ambiente servito un valore del fattore medio di luce diurna nell ambiente non inferiore al 2 In ogni caso la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore ad 1 8 dell
326. o Sostituzioni quando occorre 03 02 07 Motori 03 02 07 I01 Intervento Revisione quando occorre 03 02 07 102 Intervento Serraggio bulloni ogni 6 mesi 03 02 08 Prese e spine 03 02 08 I01 Intervento Sostituzioni quando occorre 03 02 09 Quadri di bassa tensione 03 02 09 103 Intervento Sostituzione centralina rifasamento quando occorre 03 02 09 I01 Intervento Pulizia generale ogni 6 mesi 03 02 09 102 Intervento Serraggio ogni anno 03 02 09 104 Intervento Sostituzione quadro ogni 20 anni 03 02 10 Quadri di media tensione 03 02 10 104 Intervento Sostituzione fusibili quando occorre 03 02 10 I01 Intervento Lubrificazione ingranaggi e contatti ogni anno 03 02 10 102 Intervento Pulizia generale ogni anno Pagina 8 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 03 02 10 103 Intervento Serraggio ogni anno 03 02 10 105 Intervento Sostituzione quadro ogni 20 anni 03 02 11 Rel a sonde 03 02 11 102 Intervento Sostituzione quando occorre 03 02 11 103 Intervento Taratura sonda quando occorre 03 02 11 I01 Intervento Serraggio fili ogni 6 mesi 03 02 12 Rel termici 03 02 12 102 Intervento Sostituzione quando occorre 03 02 12 I01 Intervento Serraggio fili ogni 6 mesi 03 02 13 Sezionatore 03 02 13 I01 Intervento Sostituzioni quando occorre 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 1
327. o analogici 04 01 10 R05 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 11 Rivelatori ottici di fumo convenzionali 04 01 11 R06 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 12 Rivelatori velocimetri di calore Pagina 15 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 04 01 12 R03 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 14 R01 Requisito Attitudine al controllo della portata dei fluidi 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi 04 02 R06 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 02 02 Centrale antintrusione 04 02 02 R01 Requisito Efficienza 04 02 05 Lettori di badge 04 02 05 R01 Requisito Comodit di uso e manovra 04 02 07 Pannello degli allarmi 04 02 07 R01 Requisito Efficienza 04 02 08 Rivelatori passivi all infrarosso 04 02 08 R02 Requisito Sensibilit alla luce 04 02 09 Sensore lunga portata a doppia tecnologia 04 02 09 R02 Requisito Sensibilit alla luce 04 02 10 Sensore volumetrico a doppia tecnologia 04 02 10 R02 Requisito Sensibilit alla luce 04 02 11 Sensore volumetrico a microonda 04 02 11 R02 Requisito Sensibilit alla luce Pagina 16 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Funzional
328. o dell avviamento le correnti indotte si oppongono alla penetrazione del flusso nella gabbia interna perch questo ha una frequenza elevata La coppia prodotta dalla gabbia esterna resistente elevata e lo spunto di corrente ridotto A fine avviamento si ha una diminuzione della frequenza del rotore e di conseguenza pi agevole il passaggio del flusso attraverso la gabbia interna Il motore quindi agisce come se fosse formato da una sola gabbia poco resistente In regime stabilito la velocit inferiore solo di poco a quella del motore a gabbia singola A gabbia resistente Sono molto diffusi soprattutto in gabbia singola Di solito la gabbia racchiusa tra due anelli in inox resistente Questi motori alcuni dei quali sono moto ventilati hanno un rendimento meno buono e la variazione di velocit si pu ottenere soltanto agendo sulla tensione Hanno per una buona coppia di avviamento Sbobinato rotore ad anelli Degli avvolgimenti uguali a quelli dello statore sono collocati negli incastri alla periferia del rotore che di solito trifase L estremit di ogni avvolgimento collegata ad un punto comune accoppiamento a stella Le estremit libere o si collegano ad un interfaccia centrifuga o a tre anelli in rame isolati e integrati al rotore Su questi anelli si muovono delle spazzole in grafite collegate direttamente al dispositivo di avviamento In base al valore delle resistenze inserite nel circuito rotorico questo tipo d
329. o dell olio Per questa funzione alcuni costruttori utilizzano il conservatore sigillato in altri casi si preferito riempire totalmente il cassone con olio ad una certa temperatura facendo affidamento sulle deformazioni della cassa che essendo di tipo ondulato rende la struttura elastica soprattutto nelle parti destinate allo scambio termico con l ambiente Trasformatori a diaframma Il conservatore ha nella parte superiore una pesante membrana deformabile che isola l olio dall atmosfera La parte superiore del conservatore dotata di filtro a silica gel per evitare l accumulo di condensa nella membrana in contatto con l atmosfera e le variazioni di volume dell olio sono assimilate dalle deformazioni della membrana REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 14 R01 Attitudine al controllo delle scariche Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I trasformatori dell impianto elettrico devono funzionare in modo da non emettere scariche Livello minimo della prestazione La misura delle scariche parziali dovr essere condotta secondo quanto riportato dalla norma tecnica In particolare dovr verificarsi che le scariche parziali siano inferiori o uguali a 10 pC a 1 1 Um 03 02 14 R02 Attitudine al controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere I trasformatori dell impianto elettrico devono garantire un livello di rumore nell ambiente misurato in dB A in accordo a
330. o elettrico 04 01 01 R02 Requisito Isolamento elettromagnetico 04 01 01 R03 Requisito Resistenza a cali di tensione 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 02 R03 Requisito Isolamento elettromagnetico 04 01 02 R04 Requisito Isolamento elettrostatico 04 01 02 R05 Requisito Resistenza a cali di tensione 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 09 R0O1 Requisito Isolamento elettrico 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi 04 02 R02 Requisito Isolamento elettrico 04 02 R03 Requisito Isolamento elettrostatico 04 02 R04 Requisito Resistenza a cali di tensione 04 02 01 Attuatori di apertura 04 02 01 R01 Requisito Isolamento elettrico 04 02 02 Centrale antintrusione 04 02 02 R02 Requisito Isolamento elettromagnetico 04 02 06 Monitor 04 02 06 R01 Requisito Isolamento elettrico Pagina 25 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Sicurezza da intrusioni 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R19 Requisito Resistenza alle intrusioni e manomissioni Pagina 26 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Sicurezza d intervento 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni
331. o generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 04 02 13 Unit di controllo 04 02 13 CO1 Controllo Controllo batteria Prova ogni 6 mesi Pagina 11 INDICE Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 01 EDILIZIA CHIUSURE pag 2 01 01 Infissi esterni 2 01 01 01 Infissi a triplo vetro 2 01 01 02 Serramenti in alluminio 2 01 01 03 Serramenti in legno 2 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio 2 02 EDILIZIA PARTIZIONI pag 4 02 01 Pareti interne 4 02 01 01 Lastre di cartongesso 4 02 01 02 Tramezzi in laterizio 4 02 02 Rivestimenti interni 4 02 02 01 Intonaco 4 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 4 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 4 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 4 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 4 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni 4 02 03 Infissi interni 4 02 03 01 Porte 4 02 03 02 Sovraluce 4 02 03 03 Sovrapporta 4 02 03 04 Telai vetrati 4 02 04 Controsoffitti 4 02 04 01 Cassettonati 5 02 04 02 Controsoffitti in cartongesso 5 02 04 03 Controsoffitti in fibra minerale 5 02 04 04 Controsoffitti in gesso alleggerito 5 02 04 05 Doghe 5 02 04 06 Pannelli 9 02 05 Pavimentazioni interne 5 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 5 02 05 02 Rivestimenti ceramici 5 02 05 03 Rivestimenti in gomma pvc e linoleum 5 02 05 04 Rivestimenti in gres porcellanato 5 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI pag 6 03 01 Ascensori e montacarichi 6 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 6 03 01 02 Cabina 6
332. o hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento cassette REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 08 R01 Comodit di uso e manovra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Le prese e spine devono essere realizzate con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0 40 e 1 40 m ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza ad es telecomando a raggi infrarossi ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 08 A01 Corto circuiti 03 02 08 A02 Difetti agli interruttori 03 02 08 A03 Difetti di taratura 03 02 08 A04 Disconnessione dell alimentazione 03 02 08 A05 Surriscaldamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 08 I01 Sostituzioni Cadenza quando occorre Sostituire quando usurate o non pi rispondenti alle norme parti di prese e spine quali placchette coperchi telai porta frutti apparecchi di protezione e di comando Pagina 133 Manuale di Manutenzione Quadri di bassa tensione Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le strutture pi
333. o il motore ed il freno nel caso di ascensori a frizione ad una o due velocit interrompere direttamente mediante separazione meccanica positiva i circuiti che alimentano il motore ed il freno oppure aprire mediante un dispositivo elettrico di sicurezza il circuito che alimenta direttamente le bobine dei due contattori nel caso di ascensori a tensione variabile o a variazione continua di velocit assicurare rapidamente l arresto del macchinario e cio nel tempo pi breve compatibile con il sistema REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 06 R01 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli interruttori di extracorsa devono essere protetti da un morsetto di terra contro la formazione di cariche positive che deve essere collegato direttamente ad un conduttore di terra Livello minimo della prestazione L apparecchiatura elettrica deve funzionare in modo sicuro nell ambiente e nelle condizioni di lavoro specificate ed alle caratteristiche e tolleranze di alimentazione elettrica dichiarate tenendo conto delle disfunzioni prevedibili ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 06 A01 Corto circuiti 03 01 06 A02 Difetti agli interruttori 03 01 06 A03 Difetti di taratura MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 06 I01 Pulizia generale Cadenza ogni 3 mesi Pulizia generale degli interruttori di manovra dei sezionatori di
334. o raffreddati ad acqua Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Il loro campo di potenzialit spazia da 3 kW a 70 kW Sono formati da uno o pi compressori che in base alla differente potenzialit dell apparecchio possono essere ermetici potenzialit pi basse o semiermetici potenzialit maggiori e dotati di motore elettrico a due poli I compressori ermetici si installano su tasselli di gomma sintetica quelli semiermetici su ammortizzatori a molla da un condensatore ad acqua che pu essere del tipo di tubo in tubo o del tipo a fascio tubiero da una batteria di scambio termico aria refrigerante ad espansione secca con tubi in rame espansi meccanicamente in alette d alluminio a piastra continua da un quadretto elettrico in cui sono contenuti fusibili contattori e pannello di regolazione in vista che pu essere provvisto di comandi elettromeccanici o elettronici da una bacinella di raccolta condensa isolata adeguatamente perch collocata sotto la batteria da uno o pi ventilatori centrifughi mossi da un unico motore da un mobile di contenimento formato da pannelli realizzati in lamiera verniciata a forno o coperta da film di PVC o in alternativa sorretti da un telaio fatto con profilati in lamiera zincata o in alluminio ed isolati all interno da un materassino di lana di vetro o di poliuretano espanso a celle chiuse da una griglia di ripresa d aria a valle della quale montato un filtro
335. o strato per mezzo di carte abrasive leggere ed otturazione con stucco per legno di eventuali fessurazioni Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo a pennello dello strato protettivo con l impiego di prodotti idonei al tipo di legno Pagina 62 Manuale di Manutenzione Controsoffitti I controsoffitti sono sistemi di finiture tecniche in elementi modulari leggeri Essi possono essere direttamente fissati al solaio o appesi ad esso tramite elementi di sostegno Essi hanno inoltre la funzione di controllare la definizione morfologica degli ambienti attraverso la possibilit di progettare altezze e volumi e talvolta di nascondere la distribuzione di impianti tecnologici nonch da contribuire all isolamento acustico degli ambienti Gli strati funzionali dei controsoffitti possono essere composti da vari elementi i materiali diversi quali pannelli fibra fibra a matrice cementizia fibra minerale ceramizzato fibra rinforzato gesso gesso fibrorinforzato gesso rivestito profilati in lamierino d acciaio stampati in alluminio legno PVC doghe PVC altre materie plastiche profilati in lamierino d acciaio profilati in lamierino di alluminio lamellari PVC altre materie plastiche profilati in lamierino d acciaio profilati in lamierino di alluminio lastre metalliche grigliati elementi di acciaio elementi di alluminio elementi di legno stampati di resine plastiche e simili cassettoni legno Inoltre essi possono
336. o usurate le apparecchiature elettromeccaniche Pagina 108 Manuale di Manutenzione Vani corsa Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il vano corsa il volume entro il quale si spostano la cabina il contrappeso o la massa di bilanciamento Questo volume di norma materialmente delimitato dal fondo della fossa dalle pareti e dal soffitto del vano REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 11 R01 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Adattabilit delle finiture Classe di Esigenza Fruibilit Le aperture del vano che consentono l accesso alla cabina devono essere realizzati nel rispetto della regola d arte ed in modo da evitare pericoli per l accesso alla cabina stessa Livello minimo della prestazione La superficie definita dalle pareti della cabina del vano corsa deve essere continua e composta da elementi in grado da assicurare una resistenza meccanica tale che applicando sulla stessa una forza di 300 N essa resista senza deformazione permanente e senza deformazione elastica maggiore di 10 mm 03 01 11 R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza La struttura del vano di corsa deve essere realizzata in modo da sopportare tutte le forze che possono verificarsi durante il funzionamento dell impianto Livello minimo della prestazione La resistenza meccanica viene determinata applicando alle pareti una forza di 300 N e verificando che al termine della pr
337. o vaselina pura i contatti le pinze e le lame dei sezionatori di linea gli interruttori di manovra i sezionatori di messa a terra Lubrificare con olio grafitato tutti gli ingranaggi e gli apparecchi di manovra 03 02 10 102 Pulizia generale Cadenza ogni anno Pulizia generale degli interruttori di manovra dei sezionatori di messa a terra delle lame e delle pinze dei sezionatori di linea 03 02 10 103 Serraggio Cadenza ogni anno Eseguire il serraggio di tutti i bulloni dei morsetti e degli interruttori 03 02 10 I104 Sostituzione fusibili Cadenza quando occorre Eseguire la sostituzione dei fusibili con altri dello stesso tipo 03 02 10 I105 Sostituzione quadro Cadenza ogni 20 anni Eseguire la sostituzione del quadro quando usurato o per un adeguamento alla normativa Pagina 137 Manuale di Manutenzione Rel a sonde Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Accertano la reale temperatura dell elemento da proteggere Questo sistema di protezione formato da una o pi sonde a termistori con coefficiente di temperatura positivo PTC la resistenza delle sonde componenti statici aumenta repentinamente quando la temperatura raggiunge una soglia definita Temperatura Nominale di Funzionamento TNF un dispositivo elettronico alimentato a corrente alternata o continua che misura le resistenze delle sonde a lui connesse un circuito a soglia rileva il brusco aumento del valore della resistenz
338. odo da consentire il ripristino dell integrit la funzionalit e l efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti Livello minimo della prestazione Gli infissi devono essere accessibili ed inoltre necessario che la loro altezza da terra sia inferiore a 200 cm e la larghezza delle ante non superiore ai 60 cm in modo da consentire le operazioni di pulizia rimanendo dall interno 01 01 R22 Sostituibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi dovranno essere realizzati e collocati in modo da consentire la loro sostituibilit e o la collocazione di parti ed elementi essi soggetti a guasti Livello minimo della prestazione Onde facilitare la sostituzione di intere parti ante telai ecc inoltre opportuno che l altezza e la larghezza di coordinazione degli infissi esterni verticali siano modulari e corrispondenti a quelle previste dalle norme UNI 7864 UNI 7866 UNI 7961 UNI 8861 UNI 8975 e UNI EN 12519 01 01 R23 Stabilit chimico reattiva Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi e i materiali costituenti sotto l azione di sostanze chimiche con le quali possono venire in contatto non dovranno produrre reazioni chimiche Livello minimo della prestazione Si fa riferimento alle norme UNI 8753 UNI 8754 e UNI 8758 01 01 R24 Tenuta all acqua Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza
339. ogica 03 03 Impianto di climatizzazione Le tubazioni adibite al trasporto dei fluidi termovettori devono essere opportunamente protette con uno strato di coibente Questo viene generalmente realizzato con lana di vetro materiali sintetico ed altro Modalit di uso corretto L utente deve verificare che lo strato di coibente sia efficiente e non presenti strappi o mancanze tali da pregiudicare la temperatura dei fluidi trasportati Pagina 81 Manuale d Uso Tubi in acciaio Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le reti di distribuzione hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori fino ai terminali di scambio termico con l ambiente Vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura del tipo Mannessman in rame o in rame opportunamente isolate Modalit di uso corretto I materiali utilizzati per la realizzazione delle reti di distribuzione dei fluidi devono possedere caratteristiche tecniche rispondenti alle normative vigenti art 7 del D M 22 01 2008 n 37 nonch alle prescrizioni delle norme UNI e del CEI ma in ogni caso rispondenti alla regola dell arte Tutte le tubazioni saranno installate in vista o in appositi cavedi con giunzioni realizzate mediante pezzi speciali in ogni caso saranno coibentate senza discontinuit con rivestimento isolante di spessore conduttivit e reazione conformi alle normative vigenti Pagina 82 Manuale d Uso Tubi in rame Unit Tecnologica 03 03 Impi
340. ogici funghi U insetti U termiti L Classe di rischio 5 Situazione generale di servizio in acqua salata Descrizione dell esposizione a umidificazione in servizio permanente Distribuzione degli agenti biologici funghi U insetti U termiti L organismi marini U U universalmente presente in Europa L localmente presente in Europa il rischio di attacco pu essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio 02 02 R12 Resistenza agli urti Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Pagina 36 Manuale di Manutenzione I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno essere in grado di sopportare urti definiti dall energia cinetica di urti tipo o convenzionali di corpi duri come di oggetti scagliati o molli come il peso di un corpo che cade che non debbono compromettere la stabilit della parete n provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti Livello minimo della prestazione I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere all azione di urti sulla faccia esterna ed interna prodotti secondo le modalit riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P Tipo di prova Urto con corpo duro Massa del corpo Kg 0 5 Energia d urto applicata J 3 Note Tipo di prova Urto con corpo molle di grandi dimensioni Massa del corpo Kg 50 Energia d
341. olgimento di bassa tensione non incapsulato perch non presenta problemi anche in caso di lunghe fermate Modalit di uso corretto Verificare che sul cartello del trasformatore sia indicato il modo di raffreddamento che generalmente indicato da quattro lettere la prima e la seconda indicano la natura e il tipo di circolazione del refrigerante che si trova in contatto con gli avvolgimenti la terza e la quarta indicano la natura e il tipo di circolazione del refrigerante esterno all involucro Qualora non ci fosse l involucro come per i trasformatori a secco si adoperano solo le prime due lettere Questi trasformatori sono installati all interno con conseguenti difficolt legate allo smaltimento del calore prodotto dai trasformatori stessi opportuno quindi studiare la circolazione dell aria nel locale di installazione e verificare che la portata sia sufficiente a garantire che non siano superate le temperature ammesse Di solito i trasformatori a secco sono a ventilazione naturale Pagina 69 Manuale d Uso Impianto di climatizzazione L impianto di climatizzazione l insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizioni termiche di umidit e di ventilazione L unit tecnologica Impianto di climatizzazione generalmente costituita da alimentazione o adduzione avente la funzione di trasportare il combustibile dai serbatoi e o dalla rete di distribuzione fino ai g
342. ompresa tra 90 C e 100 C Possono essere realizzati i tipi di trasformatore di seguito descritti Trasformatori con conservatore di tipo tradizionale Si installa immediatamente sopra il cassone del trasformatore un vaso di espansione di forma cilindrica conservatore che comunica attraverso un tubo con il trasformatore e l atmosfera Poich il conservatore consente all umidit dell aria di mescolarsi con l olio e di diminuirne le qualit dielettriche l aria deve entrare nel conservatore passando attraverso un filtro contenente una sostanza silica gel che sia in grado di assorbire l umidit Questa sostanza va per sostituita prima che si saturi di umidit Trasformatori sigillati Questi trasformatori hanno nella parte alta del cassone un cuscino d aria secca o d azoto che comprimendosi o dilatandosi assorbe le variazioni del livello dell olio Per questa funzione alcuni costruttori utilizzano il conservatore sigillato in altri casi si preferito riempire totalmente il cassone con olio ad una certa temperatura facendo affidamento sulle deformazioni della cassa che essendo di tipo ondulato rende la struttura elastica soprattutto nelle parti destinate allo scambio termico con l ambiente Trasformatori a diaframma Il conservatore ha nella parte superiore una pesante membrana deformabile che isola l olio dall atmosfera La parte superiore del conservatore dotata di filtro a silica gel per evitare l accumulo di condensa nella membrana in c
343. onali 04 01 11 R04 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 01 11 R07 Requisito Resistenza meccanica 04 01 12 Rivelatori velocimetri di calore 04 01 12 R01 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 01 12 R02 Requisito Resistenza alla corrosione 04 01 14 Tubazioni in acciaio zincato 04 01 14 R03 Requisito Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature 04 01 14 R04 Requisito Resistenza meccanica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi 04 02 R01 Requisito Impermeabilit ai liquidi 04 02 R05 Requisito Resistenza alla corrosione 04 02 R07 Requisito Resistenza meccanica 04 02 01 Attuatori di apertura 04 02 01 R02 Requisito Resistenza a manovre e sforzi d uso 04 02 03 Contatti magnetici Pagina 9 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 04 02 03 R01 Requisito Resistenza alla corrosione 04 02 08 Rivelatori passivi all infrarosso 04 02 08 R01 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 02 09 Sensore lunga portata a doppia tecnologia 04 02 09 R01 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 02 10 Sensore volumetrico a doppia tecnologia 04 02 10 R01 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura 04 02 11 Sensore volumetrico a microonda 04 02 11 R0O1 Requisito Resistenza a sbalzi di temperatura Pagina 10 Programma di M
344. onamenti Evitare di forzare le serrature quando sono bloccate e rivolgersi al personale addetto alla manutenzione o a personale specializzato Non tentare di aprire o forzare i componenti degli attuatori per prevenire folgorazioni o elettrocuzioni qualora i dispositivi siano alimentati elettricamente cancelli porte automatiche Pagina 112 Manuale d Uso Centrale antintrusione Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi La centrale antintrusione un elemento dell impianto antintrusione e controllo accessi per mezzo del quale i componenti ad essa collegati possono essere alimentati e monitorati Per tale motivo deve essere dotata di un sistema di alimentazione primaria e secondaria in grado di assicurare un corretto funzionamento in caso di interruzione dell alimentazione primaria Generalmente le funzioni che pu svolgere la centrale antintrusione sono ricevere i segnali dai rivelatori ad essa collegati determinare se detti segnali corrispondono alla condizione di allarme e se del caso indicare con mezzi ottici e acustici tale condizione di allarme localizzare la zona dalla quale proviene l allarme sorvegliare il funzionamento corretto del sistema e segnalare con mezzi ottici e acustici ogni eventuale guasto per esempio corto circuito interruzione della linea guasto nel sistema di alimentazione inviare i segnali di allarme alla stampante collegata inviare i segnali di allarme ad eventua
345. one Ispezione ogni anno strumentale 03 02 04 Fusibili 03 02 04 C01 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 05 Gruppi di continuit 03 02 05 CO1 Controllo Controllo generale inverter Ispezione ogni 2 mesi strumentale 03 02 05 C02 Controllo Verifica batterie Controllo ogni 2 mesi 03 02 06 Interruttori 03 02 06 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni mese 03 02 07 Motori 03 02 07 C01 Controllo Controllo della tensione Ispezione ogni 6 mesi strumentale 03 02 07 C02 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 08 Prese e spine 03 02 08 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni mese 03 02 09 Quadri di bassa tensione 03 02 09 CO1 Controllo Controllo centralina di rifasamento Controllo a vista ogni 2 mesi 03 02 09 C03 Controllo Verifica messa a terra Controllo ogni 2 mesi 03 02 09 C02 Controllo Verifica dei condensatori Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 09 C04 Controllo Verifica protezioni Ispezione a vista ogni 6 mesi 03 02 10 Quadri di media tensione 03 02 10 C03 Controllo Verifica batterie Ispezione a vista ogni settimana 03 02 10 CO1 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi 03 02 10 C02 Controllo Verifica apparecchiature di taratura e controllo Controllo ogni 12 mesi 03 02 10 C04 Controllo Verifica delle bobine Ispezione a vista ogni anno 03 02 10 C05 Controllo Verifica interruttori Controllo a vista ogni 12 mesi 03 02
346. one dei poli e della molla di ritorno del circuito magnetico mobile della gravit ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 03 A01 Anomalie della bobina 03 02 03 A02 Anomalie del circuito magnetico 03 02 03 A03 Anomalie dell elettromagnete 03 02 03 A04 Anomalie della molla 03 02 03 A05 Anomalie delle viti serrafili 03 02 03 A06 Difetti dei passacavo 03 02 03 A07 Rumorosit MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 03 101 Pulizia Cadenza quando occorre Eseguire la pulizia delle superfici rettificate dell elettromagnete utilizzando benzina o tricloretilene 03 02 03 102 Serraggio cavi Cadenza ogni 6 mesi Effettuare il serraggio di tutti i cavi in entrata e in uscita dal contattore 03 02 03 I103 Sostituzione bobina Pagina 124 Manuale di Manutenzione Cadenza a guasto Effettuare la sostituzione della bobina quando necessario con altra dello stesso tipo Pagina 125 Manuale di Manutenzione Fusibili Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico I fusibili realizzano una protezione fase per fase con un grande potere di interruzione a basso volume e possono essere installati o su appositi supporti porta fusibili o in sezionatori porta fusibili al posto di manicotti o barrette Si classificano in due categorie fusibili distribuzione tipo gG proteggono sia contro i corto circuiti sia contro i sovraccarichi i circuiti che non hanno picchi di corrente elevati come i circuiti resistivi
347. one dello stato di normalit Il sensore dovr essere adatto ad una installazione a parete e dovr possedere led di immediata rappresentazione del funzionamento dello stesso apparato Dovr essere possibile variarne sensibilit portata integrazione e orientamento sia in senso orizzontale che verticale in modo da adattare il sensore al campo di protezione voluto o in relazione alle caratteristiche particolari dell ambiente protetto Il sensore dovr essere dotato di un dispositivo antiaccecamento per prevenire ogni tentativo di mascheramento Inoltre dovr essere dotato di circuito di supervisione del segnale a microonda che in caso di non funzionamento emetta in uscita un segnale di guasto verso il concentratore Il sensore inoltre avr un filtro per eliminare eventuali disturbi generati da sorgenti luminose fluorescenti Le sue caratteristiche dovranno essere conformi alla Norma CEI 79 2 al II Livello di prestazioni REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 11 R01 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I sensori volumetrici a microonda devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La temperatura di funzionamento con eventuali tolleranze viene indicata dal produttore 04 02 11 R02 Sensibilit alla luce Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzio
348. oni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R01 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 Ascensori e montacarichi 03 01 R02 Requisito Isolamento elettrico 03 01 06 Interruttore di extracorsa 03 01 06 R01 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 03 01 14 Quadro di manovra 03 01 14 R01 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 03 02 Impianto elettrico Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 02 Impianto elettrico 03 02 R05 Requisito Isolamento elettrico 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R08 Requisito Attitudine a limitare i rischi di esplosione 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R10 Requisito Isolamento elettrico Pagina 24 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 01 Apparecchiatura di alimentazione 04 01 01 RO1 Requisito Isolament
349. ono essere combinate in un unico sistema Generalmente un impianto di rivelazione e allarme costituito da rivelatori d incendio centrale di controllo e segnalazione dispositivi di allarme incendio punti di segnalazione manuale dispositivo di trasmissione dell allarme incendio stazione di ricevimento dell allarme incendio comando del sistema automatico antincendio sistema automatico antincendio dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto stazione di ricevimento dei segnali di guasto apparecchiatura di alimentazione L impianto antincendio l insieme degli elementi tecnici aventi funzione di prevenire eliminare limitare o segnalare incendi L impianto antincendio nel caso di edifici per civili abitazioni richiesto quando l edificio supera i 24 metri di altezza L impianto generalmente costituito da rete idrica di adduzione in ferro zincato bocche di incendio in cassetta manichette lance ecc attacchi per motopompe dei VV FF estintori idrici a polvere a schiuma carrellati ecc REQUISITI E PRESTAZIONI UT 04 01 R01 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi dell impianto devono essere idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza compromettere il regolare funzionamento Livello minimo della prestazione Alla f
350. ono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione La resistenza meccanica delle porte e dei relativi dispositivi di blocco viene determinata eseguendo una prova di resistenza secondo le modalit indicate dalle norme Tale prova prevede che applicando una forza di 300 N perpendicolare all anta le porte resistano senza manifestare alcuna deformazione permanente resistano senza subire una deformazione elastica maggiore di 15 mm Particolari accorgimenti devono essere adoperati se le ante delle porte sono costituite da vetro in modo che le forze possono essere applicate senza danneggiare il vetro ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 02 A01 Difetti ai meccanismi di leveraggio 03 01 02 A02 Difetti di lubrificazione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 92 Manuale di Manutenzione 03 01 02 101 Lubrificazione meccanismi di leveraggio Cadenza ogni mese Effettuare una lubrificazione delle serrature dei sistemi di bloccaggio e leveraggio delle porte degli interruttori di fine corsa e di piano 03 01 02 102 Pulizia pavimento e pareti della cabina Cadenza ogni mese Effettuare una pulizia del pavimento delle pareti degli specchi se presenti utilizzando idonei prodotti 03 01 02 103 Sostituzione elementi della cabina Cadenza quando occorre Sostituire i tappetini i pavi
351. ono garantire un livello di isolamento da eventuali campi elettromagnetici Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrostatico della centrale di controllo e segnalazione si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella norma UNI EN 54 2 ed utilizzando il procedimento di prova descritto nella IEC 801 3 Il campione deve essere condizionato nel modo seguente gamma di frequenza da 1 MHz a 1 GHz intensit di campo 10 V m modulazione dell ampiezza sinusoidale 80 a 1 KHz Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente 04 01 02 R04 Isolamento elettrostatico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della centrale di controllo e segnalazione dell impianto di rivelazione incendi devono garantire un livello di isolamento da eventuali scariche elettrostatiche Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrostatico della centrale di controllo e segnalazione si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella norma UNI EN 54 2 Il campione deve essere sottoposto a prova in ciascuna delle seguenti condizioni di funzionamento condizione di riposo condizione di allarme incendio proveniente da una zona condizione di fuori servizio a seguito di fuor
352. ontati per poterli poi riassemblare correttamente Pagina 81 Manuale di Manutenzione Rivestimenti ceramici Unit Tecnologica 02 05 Pavimentazioni interne Si tratta di rivestimenti che trovano il loro impiego nell edilizia residenziale ospedaliera scolastica industriale ecc Le varie tipologie si differenziano per aspetti quali materie prime e composizione dell impasto caratteristiche tecniche prestazionali tipo di finitura superficiale ciclo tecnologico di produzione tipo di formatura colore Tra i tipi pi diffusi di rivestimenti ceramici presenti sul mercato in tutti i formati dimensioni spessori ecc con giunti aperti o chiusi e con o meno fughe troviamo cotto cottoforte monocottura rossa monocottura chiara monocotture speciali gres rosso gres ceramico e klinker La posa pu essere eseguita mediante l utilizzo di malte o di colle REQUISITI E PRESTAZIONI EM 02 05 02 R01 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego 02 05 02 R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le pavimentazioni devono cont
353. ontatto con l atmosfera e le variazioni di volume dell olio sono assimilate dalle deformazioni della membrana Modalit di uso corretto Verificare che sul cartello del trasformatore sia indicato il modo di raffreddamento che generalmente indicato da quattro lettere la prima e la seconda indicano la natura e il tipo di circolazione del refrigerante che si trova in contatto con gli avvolgimenti la terza e la quarta indicano la natura e il tipo di circolazione del refrigerante esterno all involucro I trasformatori in olio sono esposti al pericolo costante di incendio per questo motivo indispensabile evitare la fuoriuscita di olio incendiato Le soluzioni possibili sono queste o si realizza una tramoggia sotto il trasformatore che canalizza l olio dopo che stato spento verso una vasca comune a pi trasformatori oppure si realizza la vasca di raccolta nella stessa fondazione del trasformatore Tra un trasformatore e l altro internamente alla cabina opportuno realizzare un muro tagliafiamma di resistenza al fuoco di 90 min La parete del muro deve essere pi alta del trasformatore pi alto conservatore dell olio incluso e pi larga della fossa dell olio pi larga La porta e le pareti della cabina devono resistere all incendio per almeno 60 min Pagina 68 Manuale d Uso Trasformatori a secco Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Un trasformatore definito a secco quando il circuito magnetico e gli avvolgimenti no
354. ontatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R10 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi costituenti l impianto di illuminazione devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto Pagina 176 Manuale di Manutenzione 03 04 R11 Limitazione dei rischi di intervento Classe di Requisiti Protezione dai rischi d intervento Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi costituenti l impianto di illuminazione devono essere in grado di consentire ispezioni manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R12 Montabilit Smontabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di illuminazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessit Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R13 Regolabilit Classe di Requisiti Funzionalit in emergenza Classe di Esigen
355. ontrollo della portata dei fluidi Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di climatizzazione devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi circolanti Pagina 147 Manuale di Manutenzione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 03 R04 Attitudine al controllo della pressione di erogazione Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di climatizzazione devono essere in grado di assicurare un opportuna pressione di emissione per consentire ai fluidi di raggiungere i terminali Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 03 R05 Attitudine al controllo della temperatura dei fluidi Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I fluidi termovettori dell impianto di climatizzazione devono avere temperatura idonea per assicurare il corretto funzionamento dell impianto assicurando nello stesso momento un benessere ambientale oltre che un contenimento dei consumi energetici Livello minimo della prestazione La temperatura dei fluidi viene verificata mediante termometri che devono essere sottoposti alle prove di laboratorio previste dalle vigenti norme sul risparmio energetico I valori della temperatura del fluido termovett
356. ontrollo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 02 C01 Controllo Controllo frangisole Controllo a vista ogni anno 01 01 02 C02 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C03 Controllo Controllo guarnizioni di tenuta Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C04 Controllo Controllo guide di scorrimento Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C05 Controllo Controllo organi di movimentazione Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C06 Controllo Controllo maniglia Controllo a vista ogni anno 01 01 02 C08 Controllo Controllo persiane avvolgibili in plastica Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C09 Controllo Controllo serrature Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C10 Controllo Controllo telai fissi Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 02 C11 Controllo Controllo telai mobili Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 Serramenti in legno 01 01 03 C01 Controllo Controllo deterioramento legno Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 03 C14 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 03 C02 Controllo Controllo frangisole Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C03 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C04 Controllo Controllo guarnizioni di tenuta Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C05 Controllo Controllo guide di scorrimento Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C06 Controllo Controllo maniglia Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C07 Controllo Controllo organi di mo
357. ore rilevati devono essere paragonati ai valori della temperatura prevista in base al diagramma di esercizio dell impianto cos come prescritto dalla normativa UNI vigente 03 03 R06 Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone causato da un contatto diretto i componenti degli impianti di climatizzazione capaci di condurre elettricit devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformit prevista dall art 7 del D M 22 gennaio 2008 n 37 03 03 R07 Affidabilit Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di climatizzazione devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie qualit cos da garantire la funzionalit dell impianto Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 03 R08 Attitudine a limitare i rischi di esplosione Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli impianti di climatizzazione devono garantire processi di combustione con il massimo del rendimento evitando i rischi di esplosione Livello mini
358. ore se sono installati in corridoi cunicoli condotti tecnici o simili di larghezza minore di 1 m inoltre devono esserci almeno 0 5 m tra i rivelatori e la superficie laterale travi o di condotti di ventilazione cortine ecc I rivelatori devono essere sempre installati e fissati direttamente al soffitto o alla copertura dell ambiente sorvegliato rispettando le altezze massime dal pavimento sotto riportate 9 m per rivelatori di calore aventi grado di risposta 1 7 5 m per rivelatori di calore aventi grado di risposta 2 6 m per rivelatori di calore aventi grado di risposta 3 L utente deve verificare la funzionalit dei rivelatori provvedendo alla loro taratura e regolazione Pagina 107 Manuale d Uso Sirene Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Le apparecchiature di allarme acustico comprendono sirene per esterno sirene per interno sirene supplementari ed avvisatori acustici di servizio e di controllo Le sirene generalmente sono gestite da un microprocessore in grado di controllare la batteria e lo speaker Infatti in caso di anomalia la CPU invia un segnale sulla morsettiera di collegamento mentre il Led di controllo presente nel circuito sirena indica il tipo di guasto a seconda del numero di lampeggi seguiti da una breve pausa Rappresentazione grafica e descrizione Sirena Modalit di uso corretto I dispositivi di diffusione sonora devono essere posizionati in modo da essere facilmente
359. ortata dei fluidi 03 03 R06 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 03 03 R10 Requisito Comodit di uso e manovra 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R03 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni elettriche 03 04 R06 Requisito Comodit di uso e manovra 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 05 01 Alimentatori 03 05 01 RO1 Requisito Comodit di uso e manovra 03 05 01 R02 Requisito Efficienza 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 04 01 R01 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 02 R02 Requisito Efficienza 04 01 02 R06 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 06 Pannello degli allarmi 04 01 06 R01 Requisito Efficienza 04 01 07 Rivelatore lineare 04 01 07 R06 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 09 Rivelatori di fumo 04 01 09 R04 Requisito Resistenza alla vibrazione 04 01 09 R05 Requisito Resistenza all umidit 04 01 09 R07 Requisito Sensibilit alla luce 04 01 10 Rivelatori di fum
360. osta tra sensori e centrale Grazie a questo sistema di comunicazione il rivelatore trasmette alla centrale un valore analogico corrispondente alla propria sensibilit che sar confrontato con i dati residenti nel software del sistema per determinare quando necessita un intervento di manutenzione Modalit di uso corretto I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d incendio che possa nascere nell area sorvegliata evitando falsi allarmi La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali moti dell aria umidit temperatura vibrazioni presenza di sostanze infiammabili e o corrosive nell ambiente dove sono installati i rivelatori la superficie e l altezza del locale in cui i rivelatori operano tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795 le funzioni particolari richieste al sistema per esempio azionamento di una installazione di estinzione d incendio esodo di persone ecc tipo di rivelatori In ciascun locale facente parte dell area sorvegliata deve essere installato almeno un rivelatore che deve essere conforme alla UNI EN 54 Particolare attenzione deve essere posta nell installazione dei rivelatori di fumo dove la velocit dell aria normalmente maggiore di 1 m s o in determinate occasioni maggiore di 5 m s Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all area sorvegliata a p
361. ostituzione delle lampade e dei relativi elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore Nel caso delle lampade ad incandescenza si prevede una durata di vita media pari a 1000 h sottoposta a tre ore consecutive di accensione Ipotizzando pertanto un uso giornaliero di 6 ore dovr prevedersi la sostituzione della lampada circa ogni 5 mesi Pagina 178 Manuale di Manutenzione Lampade fluorescenti Unit Tecnologica 03 04 Impianto di illuminazione Durano mediamente pi di quelle a incandescenza e adoperando alimentatori adatti hanno un ottima efficienza luminosa fino a 100 lumen watt L interno della lampada ricoperto da uno strato di polvere fluorescente cui viene aggiunto mercurio a bassa pressione La radiazione visibile determinata dall emissione di radiazioni ultraviolette del mercurio emesse appena la lampada inserita in rete che reagiscono con lo strato fluorescente ANOMALIE RISCONTRABILI 03 04 02 A01 Abbassamento livello di illuminazione 03 04 02 A02 Avarie 03 04 02 A03 Difetti agli interruttori MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 04 02 I01 Sostituzione delle lampade Cadenza ogni 40 mesi Sostituzione delle lampade e dei relativi elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore Nel caso delle lampade fluorescenti si prevede una durata di vita media pari a 7500 h sottoposta a tre ore consecut
362. ova le pareti non presentino alcuna deformazione permanente o al pi presentino una deformazione elastica inferiore ai 15 mm Il pavimento della fossa del vano di corsa deve sopportare la forza data dalla massa in kg delle guide maggiorata delle reazioni all atto dell intervento del paracadute e la forza data dagli ammortizzatori della cabina risultante dalla formula 4xgnx P Q dove P la somma delle masse della cabina vuota e dei componenti sostenuti da essa e cio parte dei cavi flessibili funi catene di compensazione se esistono ecc in chilogrammi Q portata massa in chilogrammi gn l accelerazione di gravit 9 81 m s2 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 11 A01 Difetti ai meccanismi di leveraggio MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 109 Manuale di Manutenzione 03 01 11 101 Lubrificazione Cadenza ogni 6 mesi Effettuare una lubrificazione di tutti gli organi di scorrimento guide pattini ecc Pagina 110 Manuale di Manutenzione Porte di piano Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le porte di piano consentono ai passeggeri di entrare in cabina e sono gli elementi essenziali per la funzionalit e la sicurezza dell impianto ascensore Negli impianti moderni le porte di piano sono collegate a quelle della cabina vengono azionate da un motore installato sul tetto della cabina REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 12 R01 Comodit di uso e manov
363. ove previsti Livello minimo della prestazione I controsoffitti dovranno essere ispezionabili almeno in parte nella misura min del 10 della superficie utilizzata In particolare essere sempre ispezionabili lungo gli attraversamenti di impianti tecnologici 02 04 R04 Reazione al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Pagina 63 Manuale di Manutenzione Classe di Esigenza Sicurezza Livello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti i controsoffitti Livello minimo della prestazione I livelli prestazionali sono stabiliti da prove di laboratorio disciplinate dalle normative vigenti 02 04 R05 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto I controsoffitti devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti alterazione cromatica non planarit macchie ecc e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale Livello minimo della prestazione Sono ammessi piccoli difetti entro il 5 della superficie controsoffittata 02 04 R06 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza I materiali costituenti i controsoffitti sottoposti all azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico fisiche Livello minimo della prestazione In particolare gli elementi costituenti i controsoffitti sia dei vani scala o ascensore che dei ridativi filtri a prova di fumo devono
364. parti fisse con un movimento di traslazione rotazione Quando la bobina posta fuori tensione il circuito magnetico si smagnetizza e il contattore si apre a causa delle molle di pressione dei poli e della molla di ritorno del circuito magnetico mobile della gravit Modalit di uso corretto Il contattore rende possibile interrompere grandi correnti monofase o polifase operando su un ausiliario di comando attraversato da bassa corrente garantire sia il servizio ad intermittenza che quello continuo realizzare a distanza un comando manuale o automatico per mezzo di cavi di piccola sezione aumentare i posti di comando collocandoli vicino all operatore Altri vantaggi del contattore sono la robustezza e l affidabilit in quanto non contiene meccanismi delicati adattabile velocemente e facilmente alla tensione di alimentazione del circuito di comando in caso di interruzione della corrente assicura attraverso un comando con pulsanti ad impulso la sicurezza del personale contro gli avviamenti intempestivi se non sono state prese le opportune precauzioni agevola la distribuzione dei posti di arresto di emergenza e di asservimento impedendo la messa in moto dell apparecchio protegge il ricevitore dalle cadute di tensione consistenti Pagina 57 Manuale d Uso Fusibili Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico I fusibili realizzano una protezione fase per fase con un grande potere di interruzione a basso volu
365. percettibili dagli utenti e dagli addetti alla sorveglianza Evitare di esporre i dispositivi di diffusione sonora all umidit e comunque all acqua e non farli operare in luoghi in cui i valori della umidit sono elevati Pagina 108 Manuale d Uso Tubazioni in acciaio zincato Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Le tubazioni generalmente utilizzate per l impianto antincendio sono in acciaio zincato e provvedono all adduzione e alla successiva erogazione dell acqua destinata ad alimentare l impianto Modalit di uso corretto Non sono ammesse tubazioni in piombo per le sue caratteristiche di tossicit ed evitare saldature sui tubi in acciaio zincato Bisogna evitare di utilizzare contemporaneamente tubazioni di ferro zincato e di rame per evitare fenomeni elettrolitici indesiderati Le tubazioni di adduzione dalla rete principale al fabbricato in ghisa o in acciaio devono essere opportunamente protette per consentire l interramento es protezione con rivestimento di catrame Pagina 109 Manuale d Uso Unit di controllo Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Le unit di controllo sono dei dispositivi che consentono di monitorare costantemente gli elementi ad esse collegati quali sensori per l illuminazione rivelatori di movimento ecc Modalit di uso corretto Verificare periodicamente lo stato di carica della batteria e il funzionamento degli orologi Controllare l
366. persone in caso di rottura del bulbo di vetro Pagina 86 Manuale d Uso Lampade fluorescenti Unit Tecnologica 03 04 Impianto di illuminazione Durano mediamente pi di quelle a incandescenza e adoperando alimentatori adatti hanno un ottima efficienza luminosa fino a 100 lumen watt L interno della lampada ricoperto da uno strato di polvere fluorescente cui viene aggiunto mercurio a bassa pressione La radiazione visibile determinata dall emissione di radiazioni ultraviolette del mercurio emesse appena la lampada inserita in rete che reagiscono con lo strato fluorescente Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Evitare di smontare le lampade quando sono ancora calde una volta smontate le lampade esaurite queste vanno smaltite seguendo le prescrizioni fornite dalla normativa vigente e conservate in luoghi sicuri per evitare danni alle persone in caso di rottura del bulbo di vetro Pagina 87 Manuale d Uso Impianto di trasmissione fonia e dati L impianto di trasmissione fonia e dati consente la diffusione nei vari ambienti di dati ai vari utenti Generalmente costituito da una rete di trasmissione denominata cablaggio e da una serie di punti di presa ai quali sono collegate le varie postazioni L Unit Tecnologica compos
367. piano accessi delle porte di ispezione o di soccorso del vano e degli sportelli di ispezione aperture di uscita di gas e fumi in caso di incendio aperture di ventilazione aperture necessarie per il funzionamento tra il vano di corsa ed il locale del macchinario o delle pulegge di rinvio aperture nella difesa di separazione tra ascensori Quando il vano di corsa non deve partecipare alla protezione dell edificio contro il propagarsi di un incendio per esempio nel caso di ascensori panoramici non necessario che il vano di corsa sia completamente chiuso purch sia garantita la sicurezza delle persone Il vano di corsa deve essere adibito solo al servizio dell ascensore e pertanto non deve contenere cavi o dispositivi ecc estranei al servizio dell ascensore Il vano di corsa deve essere munito di illuminazione elettrica installata stabilmente che assicuri un intensit di illuminazione di almeno 50 lux all altezza di 1 m sopra il tetto della cabina e sopra il pavimento della fossa del vano anche quando tutte le porte sono chiuse Questa illuminazione deve comprendere una lampada ad una distanza non maggiore di 0 50 m dal punto pi alto e pi basso del vano con lampade intermedie Pagina 49 Manuale d Uso Porte di piano Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le porte di piano consentono ai passeggeri di entrare in cabina e sono gli elementi essenziali per la funzionalit e la sicurezza dell impian
368. porre i dispositivi di diffusione sonora all umidit e comunque all acqua e non farli operare in luoghi in cui i valori della umidit sono elevati Pagina 99 Manuale d Uso Lampade autoalimentate Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio In caso di mancanza di energia elettrica le lampade autoalimentate devono attivarsi in modo da garantire un adeguato livello di illuminamento e tale da guidare gli utenti all esterno dei locali dove installate Le lampade autoalimentate di emergenza definite anche lampade di illuminazione di sicurezza sono realizzate con batteria incorporata Possono essere realizzate con o senza pittogrammi di indicazione di via di fuga Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Evitare di smontare le lampade quando sono ancora calde una volta smontate le lampade con carica esaurita queste vanno smaltite seguendo le prescrizioni fornite dalla normativa vigente e conservate in luoghi sicuri per evitare danni alle persone in caso di rottura del bulbo contenete i gas esauriti Pagina 100 Manuale d Uso Pannello degli allarmi Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio I segnali inviati dai rivelatori attraverso la centrale di controllo e segnalazione a cui sono collegati vengono visualizz
369. porte cancelli e serrature in genere REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 01 R01 Isolamento elettrico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza Gli attuatori di apertura alimentati da corrente elettrica devono garantire un livello di isolamento al passaggio della corrente Livello minimo della prestazione I materiali ed i rivestimenti utilizzati per realizzare gli attuatori devono rispondere alle prescrizioni fornite dal comitato elettrotecnico italiano garantendo un livello minimo di protezione IP20 04 02 01 R02 Resistenza a manovre e sforzi d uso Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli attuatori devono essere in grado di resistere a manovre violente e agli sforzi che possono verificarsi durante l uso Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i limiti di carico massimo indicati dai produttori di detti componenti ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 01 A01 Corrosione 04 02 01 A02 Difetti alle guide di scorrimento 04 02 01 A03 Mancanza olio 04 02 01 A04 Guasti meccanici MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 01 101 Lubrificazione Cadenza ogni 6 mesi Pagina 228 Manuale di Manutenzione Effettuare una pulizia con successiva lubrificazione dei componenti meccanici degli attuatori 04 02 01 102 Rabbocco olio Cadenza ogni 6 mesi Eseguire un rabbocco dell olio dei motori degli attuatori idraulici Pagina 229
370. prestazione Nessun allarme n segnale di guasto deve essere emesso durante il condizionamento Il rapporto tra i valori di soglia della risposta ymax ymin oppure mmax mmin non deve essere maggiore di 1 6 04 01 07 R07 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione Nessun allarme n segnale di guasto deve essere emesso nella fase di condizionamento o nei 2 min seguenti la prova ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 07 A01 Anomalie led luminosi 04 01 07 A02 Calo di tensione 04 01 07 A03 Difetti di regolazione 04 01 07 A04 Difetti di tenuta Pagina 206 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 07 I01 Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 01 07 102 Sostituzione dei rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 207 Manuale di Manutenzione Rivelatore manuale di incendio Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio I sistemi fissi automatici di rivelazione d incendio hanno la funzione di rivelare e segnalare un inc
371. pu evitare il veloce abbassamento della temperatura dei locali con riscaldamento ad attenuazione notturna o la dispersione di calore in locali soggetti a frequenti ricambi d aria e privi di dispositivi per il recupero del calore Livello minimo della prestazione Non si attribuiscono specifici limiti prestazionali ai singoli elementi ma solo all edificio nel suo complesso 02 02 R03 Assenza di emissioni di sostanze nocive Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche polveri gas o altri odori fastidiosi per gli utenti Livello minimo della prestazione Dovranno essere rispettati i seguenti limiti concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0 1 p p m 0 15 mg m3 per la soglia olfattiva valori non superiori a 0 09 p p m 0 135 mg m3 per la soglia di irritazione occhi naso gola non superiore 0 66 p p m 1 mg m3 02 02 R04 Attrezzabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Le pareti ed i rivestimenti debbono consentire l installazione di attrezzature Livello minimo della prestazione Non vi sono livelli minimi prestazionali specifici 02 02 R05 Isolamento acustico Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere Pagina 34 Manuale di Manutenzione I rivestimenti dovranno fornire una adeguata resistenza al passa
372. quanto stabilito dalla norma tecnica Livello minimo della prestazione I valori di emissione acustica possono essere verificati in situ procedendo alle verifiche previste dalle norme oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell impianto siano conformi alla normativa 03 02 14 R03 Protezione termica Classe di Requisiti Sicurezza d uso Classe di Esigenza Sicurezza Il trasformatore dell impianto elettrico dovr essere equipaggiato con un sistema di protezione termica Livello minimo della prestazione Pagina 143 Manuale di Manutenzione Dovranno essere garantiti i livelli di legge della temperatura delle tre fasi e del neutro e l efficienza dei ventilatori di raffreddamento ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 14 A01 Anomalie degli isolatori 03 02 14 A02 Anomalie delle sonde termiche 03 02 14 A03 Anomalie dello strato protettivo 03 02 14 A04 Anomalie dei termoregolatori 03 02 14 A05 Difetti delle connessioni 03 02 14 A06 Perdite di olio 03 02 14 A07 Vibrazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 14 101 Pulizia Cadenza ogni anno Eseguire la pulizia delle macchine e dei cavi in arrivo e in partenza Eliminare l acqua eventualmente presente nella vasca di raccolta olio 03 02 14 I102 Serraggio bulloni Cadenza quando occorre Eseguire il serraggio di tutti i bulloni 03 02 14 103 Sostituzione olio Cadenza quando occorre Esegu
373. quella pi alta raggiungibile nell ambiente dove sono installati Modalit di uso corretto I rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d incendio che possa nascere nell area sorvegliata evitando falsi allarmi La scelta ed il numero dei rivelatori dipendono da alcuni elementi che possono influenzare il funzionamento dei rivelatori quali moti dell aria umidit temperatura vibrazioni presenza di sostanze infiammabili e o corrosive nell ambiente dove sono installati i rivelatori la superficie e l altezza del locale in cui i rivelatori operano tenendo presente i limiti specificati nella norma UNI 9795 le funzioni particolari richieste al sistema per esempio azionamento di una installazione di estinzione d incendio esodo di persone ecc tipo di rivelatori La posizione dei rivelatori deve essere scelta in modo che eventuali installazioni presenti fonti di irraggiamento termico di aria calda di vapore ecc non influenzino il corretto funzionamento dei rivelatori dando luogo a falsi allarmi Il numero di rivelatori deve essere determinato in rapporto all area sorvegliata a pavimento da ciascun rivelatore in funzione dell altezza h del soffitto o della copertura della superficie in pianta e dell inclinazione a del soffitto o della copertura del locale sorvegliato I rivelatori vanno installati ad una distanza dalle pareti del locale sorvegliato di almeno 0 5 m o ad una distanza inferi
374. ra Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit Le porte di piano che consentono l accesso dai pianerottoli alla cabina devono presentare caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione Le porte di piano devono avere altezza libera di accesso non inferiore a 2 m La larghezza libera di accesso delle porte di piano deve essere di almeno 80 cm e non deve superare per pi di 50 mm su ciascun lato la larghezza libera dell accesso della cabina 03 01 12 R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le porte con i loro dispositivi di blocco devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione La resistenza meccanica delle porte e dei relativi dispositivi di blocco viene determinata eseguendo una prova di resistenza secondo le modalit indicate dalle norme Tale prova prevede che applicando una forza di 300 N perpendicolare all anta le porte resistano senza manifestare alcuna deformazione permanente resistano senza subire una deformazione elastica maggiore di 15 mm Particolari accorgimenti devono essere adoperati se le ante delle porte sono costituite da vetro in modo che le forze possono essere applicate senza danneggiare il vetro ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 12 A01
375. raelevati sono costituiti da diversi strati funzionali uno strato di tamponamento formato da elementi modulari per il calpestio strato di sostegno verticale la struttura verticale formata da elementi che connettono gli elementi di tamponamento alla superficie di estradosso del solaio lo strato di irrigidimento orizzontale la struttura orizzontale formata da elementi che vanno a connettere i pannelli per il calpestio con la struttura verticale principale I pannelli possono essere costituiti con anima di materiale diverso cemento alleggerito conglomerato minerale legno truciolare metallo e pluristrato La struttura portante pu essere realizzata mediante cilindri di appoggio con struttura a colonne o a colonne e traversi Essa deve garantire la possibilit di potersi regolare in altezza assicurando la perfetta complanarit del piano di calpestio Modalit di uso corretto Nel caso si proceda allo smontaggio di zone di pavimento sarebbe opportuno rimuovere soltanto gli elementi strettamente necessari al tipo di intervento bene comunque numerare gli elementi smontati per poterli poi riassemblare correttamente Nel caso di spostamenti sul pavimento sopraelevato di arredi o altri oggetti effettuare questi su apposti tavolati Per quanto riguarda la manutenzione si riduce essenzialmente alla pulizia da effettuarsi con prodotti idonei al tipo di rivestimento Effettuare lavaggi a secco o con panni umidi evitare l uso di acqua in abbon
376. rasporto esclusivo di cose Il manutentore l unico responsabile dell impianto e pertanto deve effettuare le seguenti verifiche annotandone 1 risultati sull apposito libretto dell impianto integrit ed efficienza di tutti i dispositivi dell impianto quali limitatori paracadute ecc elementi portanti quali funi e catene e isolamento dell impianto elettrico ed efficienza dei collegamenti di terra Gli ascensori e montacarichi vanno sottoposti a verifiche periodiche da parte di uno dei seguenti soggetti Azienda Sanitaria Locale competente per territorio ispettorati del Ministero del Lavoro e organismi abilitati dalla legge L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 03 01 02 Cabina 03 01 03 Contrappeso 03 01 04 Funi 03 01 05 Guide cabina 03 01 06 Interruttore di extracorsa 03 01 07 Limitatore di velocit 03 01 08 Macchinari elettromeccanici 03 01 09 Macchinari oleodinamici 03 01 10 Montacarichi 03 01 11 Vani corsa 03 01 12 Porte di piano 03 01 13 Pulsantiera 03 01 14 Quadro di manovra 03 01 15 Serrature Pagina 38 Manuale d Uso Ammortizzatori della cabina Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Gli ammortizzatori sono installati all estremit inferiore del vano corsa al fine di ammortizzare il movimento della cabina che non si fosse fermata regolarmente Possono essere di vari tipi ammorti
377. rastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture o deformazioni rilevanti causate dall azione di possibili sollecitazioni Livello minimo della prestazione I livelli variano in funzione delle prove di laboratorio eseguite sui campioni ANOMALIE RISCONTRABILI 02 05 02 A01 Alterazione cromatica 02 05 02 A02 Degrado sigillante 02 05 02 A03 Deposito superficiale 02 05 02 A04 Disgregazione Pagina 82 Manuale di Manutenzione 02 05 02 A05 Distacco 02 05 02 A06 Erosione superficiale 02 05 02 A07 Fessurazioni 02 05 02 A08 Macchie e graffiti 02 05 02 A09 Mancanza 02 05 02 A10 Perdita di elementi 02 05 02 A11 Scheggiature 02 05 02 A12 Sollevamento e distacco dal supporto MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 05 02 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio ed eventualmente spazzolatura degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento 02 05 02 I102 Pulizia e reintegro giunti Cadenza quando occorre Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura 02 05 02 103 Sostituzione degli elementi degradati Cadenza quando occorre Sostituzione degli elementi usurati rotti sollevati o scollati con altri analoghi previa preparazione del sottostante piano di posa Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura Pagina 83 Ma
378. rati attivi hub switch Il permutatore realizzato con una struttura in lamiera metallica verniciata ed equipaggiato con un certo numero di prese del tipo RJ45 Modalit di uso corretto Nel pannello di permutazione per garantire la funzionalit nel tempo dovranno essere utilizzate le prese RJ45 della stessa famiglia costruttore di quelle installate sulla postazione utente Verificare che sulla parte frontale in corrispondenza di ogni presa siano posizionate le etichette identificative d ogni singola utenza tale etichetta dovr identificare i due punti di attestazione del cavo Inoltre ogni singola presa dovr essere corredata per una immediata identificazione d utilizzo di icone colorate asportabili e sostituibili secondo la destinazione d uso della presa stessa Pagina 92 Manuale d Uso Sistema di trasmissione Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Il sistema di trasmissione consente di realizzare la trasmissione dei dati a tutte le utenze della rete Tale sistema pu essere realizzato con differenti sistemi uno dei sistemi pi utilizzati quello che prevede la connessione alla rete LAN e alla rete WAN mediante l utilizzo di switched e ruter Modalit di uso corretto Evitare di aprire i quadri di permutazione e le prese di rete nel caso di malfunzionamenti Rivolgersi sempre al personale specializzato Pagina 93 Manuale d Uso IMPIANTI DI SICUREZZA Insieme delle uni
379. re a funzionare automaticamente con la sola parte ad infrarossi emettendo in uscita un segnale di guasto verso il concentratore Il sensore inoltre avr un filtro di luce per eliminare eventuali disturbi generati da sorgenti luminose fluorescenti Le sue caratteristiche dovranno essere conformi alla Norma CEI 79 2 al II Livello di prestazioni Modalit di uso corretto I sensori volumetrici vanno installati negli angoli degli ambienti a circa 2 5 m di altezza evitando di collocarli davanti a tende piante alte e sopra i caloriferi Per i collegamenti elettrici tra le parti del sistema occorre utilizzare un cavo schermato Preferite centrali a tastiera gestite da microprocessore e dotate di memoria degli eventi Cos possibile sapere in quale momento stato attivato l allarme a che ora scattato dove e quando stato disattivato Questo evita confusione in caso di necessit di assistenza Il sistema deve essere protetto da un filtro contro le sovratensioni causate per esempio dai fulmini In caso di mancato funzionamento evitare di smontare il coperchio posto sulla parte anteriore del dispositivo per evitare di causare danni allo stampato e ai microinterruttori contenuti all interno Per un corretto funzionamento posizionare i sensori in posizione tale da non essere manomessi o facilmente accessibili quali pareti o angoli dei vari ambienti da controllare La portata tipica dovr essere di 15 metri e con copertura orizzontale di 100
380. re oppure elettriche plenum di mandata se l unit immette aria direttamente in ambiente scatola di comandi per installazione remota utile se l apparecchio posizionato in un luogo difficilmente accessibile Modalit di uso corretto Per l installazione oltre ai normali accorgimenti propri delle tecnica impiantistica opportuno sottolineare che le tubazioni di collegamento alle batterie di riscaldamento ad acqua o vapore o al condensatore dell unit non devono trasmettere agli attacchi n forze n momenti per questo le tubazioni devono essere staffate e fornite di giunti di compensazione delle dilatazioni quando si eseguono i collegamenti alle tubazioni inoltre buona norma evitare di sollecitare a torsione gli attacchi filettati Per evitare il trascinamento della condensa da parte del flusso d aria utile sifonare in maniera idonea gli scarichi delle bacinelle di raccolta condensa della batterie Per le unit raffreddate da acqua non di acquedotto di pozzo di fiume di lago o di mare buona norma introdurre nel circuito d adduzione vasche di decantazione per eliminare la sabbia presente nell acqua verificare che la composizione chimica dell acqua sia compatibile con i materiali cui costruito il condensatore installare una valvola pressostatica a valle del condensatore per evitarne lo svuotamento a valvola chiusa per limitare il consumo d acqua Per le apparecchiature raffreddate con acqua di torre inol
381. re ricambio d aria per via naturale o meccanica che viene affidato all utente mediante l apertura del serramento oppure a griglie di aerazione manovrabili Livello minimo della prestazione L ampiezza degli infissi e comunque la superficie finestrata apribile non dovr essere inferiore a 1 8 della superficie del pavimento L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 02 03 01 Porte 02 03 02 Sovraluce 02 03 03 Sovrapporta 02 03 04 Telai vetrati Pagina 53 Manuale di Manutenzione Porte Unit Tecnologica 02 03 Infissi interni Le porte hanno funzione di razionalizzare l utilizzazione dei vari spazi in modo da regolare il passaggio di persone cose luce naturale ed aria fra ambienti adiacenti oltre che funzioni di ordine estetico e architettonico La presenza delle porte a secondo della posizione e delle dimensioni determina lo svolgimento delle varie attivit previste negli spazi di destinazione In commercio esiste un ampia gamma di tipologie diverse sia per materiale legno metallo plastica vetro ecc che per tipo di apertura a rotazione a ventola scorrevole a tamburo ripiegabile a fisarmonica basculante a scomparsa Le porte interne sono costituite da anta o battente l elemento apribile telaio fisso l elemento fissato al controtelaio che contorna la porta e la sostiene per mezzo di cerniere battuta la superficie di contatto tra telaio fisso e anta mobile cerniera l elem
382. renti sistemi uno dei sistemi pi utilizzati quello che prevede la connessione alla rete LAN e alla rete WAN mediante l utilizzo di switched e ruter ANOMALIE RISCONTRABILI 03 05 05 A01 Anomalie delle prese 03 05 05 A02 Depositi vari 03 05 05 A03 Difetti di serraggio MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 05 05 101 Pulizia Cadenza ogni 3 mesi Eseguire la pulizia di tutte le apparecchiature della rete 03 05 05 I02 Rifacimento cablaggio Cadenza ogni settimana Eseguire il rifacimento totale del cablaggio quando necessario per adeguamento normativo o per adeguamento alla classe superiore Pagina 187 Manuale di Manutenzione IMPIANTI DI SICUREZZA Insieme delle unit e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di tutelare gli utenti e o il sistema edilizio a fronte di eventuali situazioni di pericolo che potrebbero sorgere Unit Tecnologiche 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Pagina 188 Manuale di Manutenzione Impianto di sicurezza e antincendio L impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e o acustiche agli occupanti di un edificio affinch essi in caso di possibili incendi possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo Le funzioni di rivelazione incendio e allarme incendio poss
383. ri come di oggetti scagliati o molli come il peso di un corpo che cade che non debbono compromettere la stabilit della parete n provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti Livello minimo della prestazione Le pareti devono resistere all azione di urti sulla faccia interna prodotti secondo le modalit riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P Tipo di prova Urto con corpo duro Massa del corpo Kg 0 5 Energia d urto applicata J 3 Note Tipo di prova Urto con corpo molle di grandi dimensioni Massa del corpo Kg 50 Energia d urto applicata J 300 Note Non necessario per la faccia esterna oltre il piano terra Tipo di prova Urto con corpo molle di piccole dimensioni Massa del corpo Kg 3 Energia d urto applicata J 60 10 30 Note Superficie esterna al piano terra 02 01 R09 Resistenza ai carichi sospesi Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le pareti debbono essere in grado di sopportare il peso di carichi appesi minori ad esempio quadri insegne ecc o altri di maggiore entit mensole arredi ecc Livello minimo della prestazione Le pareti devono essere in grado di garantire la stabilit sotto l azione di carichi sospesi in particolare se sottoposte a carico eccentrico di almeno 5 N applicato a 30 cm dalla superficie tramite una mensola sforzi di str
384. rico a microonda Sistemi di ripresa ottici Unit di controllo IL TECNICO Manuale di Manutenzione 215 218 220 222 224 225 228 230 232 234 236 238 240 242 244 246 248 250 251 Pagina 254 Milano Palazzo di giustizia PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Articolo 40 D P R 554 99 Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D lgs 81 2008 e successive integrazioni Ministreo delle Infrastrutture e dei Trasporti Data IL TECNICO Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Acustici 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R05 Requisito Isolamento acustico 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02 R05 Requisito Isolamento acustico 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R02 Requisito Isolamento acustico 02 04 Controsoffitti Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 04 Controsoffitti 02 04 R01 Requisito Isolamento acustico 02 05 Pavimentazioni
385. rogramma dei Controlli IL TECNICO 10 10 10 10 10 10 10 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 Pagina 14 Milano Palazzo di giustizia PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI Articolo 40 D P R 554 99 Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D Igs 81 2008 e successive integrazioni Ministreo delle Infrastrutture e dei Trasporti Data IL TECNICO Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Interventi Frequenza 01 01 01 Infissi a triplo vetro 01 01 01 102 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 01 01 01 105 Intervento Pulizia vetri quando occorre 01 01 01 103 Intervento Pulizia telai fissi ogni 6 mesi 01 01 01 I01 Intervento Pulizia guarnizioni di tenuta ogni 12 mesi 01 01 01 104 Intervento Pulizia telai mobili ogni 12 mesi 01 01 01 106 Intervento Regolazione guarnizioni di tenuta ogni 3 anni 01 01 01 107 Intervento Regolazione telai fissi ogni 3 anni 01 01 01 108 Intervento Ripristino fissaggi telai fissi ogni 3 anni 01 01 02 Serramenti in alluminio 01 01 02 103 Intervento Pulizia frangisole quando occorre 01 01 02 105 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 01 01 02 108 In
386. rollo del livello di umidit Ispezione ogni 3 mesi strumentale 03 03 04 C02 Controllo Controllo fughe dai circuiti Ispezione ogni 3 mesi 03 03 04 C03 Controllo Controllo temperatura acqua TEST Controlli ogni 3 mesi con apparecchiature 03 03 04 C04 Controllo Controllo termostati pressostati e valvole di sicurezza Ispezione a vista ogni 3 mesi 03 03 04 C05 Controllo Taratura apparecchiature di regolazione Registrazione ogni 3 mesi 03 03 05 Compressore per macchine frigo 03 03 05 CO1 Controllo Controllo generale del compressore Ispezione ogni mese strumentale 03 03 05 C02 Controllo Controllo livelli del compressore Ispezione a vista ogni 3 mesi 03 03 05 C03 Controllo Controllo accessori del compressore Ispezione ogni 3 mesi 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 03 03 06 CO1 Controllo Controllo dispositivi di regolazione Ispezione a vista ogni 12 mesi Pagina 8 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 03 03 06 C02 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 03 03 07 CO1 Controllo Controllo dispositivi di regolazione Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 07 C02 Controllo Controllo generale Ispezione a vista ogni 12 mesi 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 03 03 08
387. rotezione L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 02 01 Alternatore 03 02 02 Canalizzazioni in PVC 03 02 03 Contattore 03 02 04 Fusibili 03 02 05 Gruppi di continuit 03 02 06 Interruttori 03 02 07 Motori 03 02 08 Prese e spine 03 02 09 Quadri di bassa tensione 03 02 10 Quadri di media tensione 03 02 11 Rel a sonde 03 02 12 Rel termici 03 02 13 Sezionatore 03 02 14 Trasformatori in liquido isolante 03 02 15 Trasformatori a secco Pagina 54 Manuale d Uso Alternatore Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico L alternatore un dispositivo elettrico che trasforma energia meccanica in energia elettrica a corrente alternata Gli alternatori sono costituiti da due parti fondamentali una fissa e l altra rotante dette rispettivamente statore e rotore su cui sono disposti avvolgimenti di rame isolati I due avvolgimenti si dicono induttore e indotto a seconda del tipo di alternatore l induttore pu essere disposto sul rotore e l indotto sullo statore e viceversa Quando una delle due parti indotto o induttore entra in rotazione si genera per il fenomeno dell induzione elettromagnetica una corrente elettrica nell indotto che viene raccolta dalle spazzole e da queste trasmessa agli utilizzatori Modalit di uso corretto Evitare di aprire i dispositivi dei motori in caso di malfunzionamenti Rivolgersi a personale specializz
388. rretto La centrale di controllo e segnalazione deve essere in grado di segnalare in modo inequivocabile le seguenti condizioni funzionali condizione di riposo condizione di allarme incendio condizione di guasto condizione di fuori servizio condizione di test per tale motivo deve essere ubicata in modo da garantire la massima sicurezza del sistema I colori delle segnalazioni visive generali e specifiche provenienti dai segnalatori luminosi devono essere a rosso per le segnalazioni di allarmi incendio per la trasmissione di segnali ai dispositivi di trasmissione di allarme incendio e per la trasmissione di segnali ai dispositivi di controllo per i sistemi automatici incendio b giallo per la segnalazione di avvisi di guasto fuori servizio zone in stato di test trasmissione di segnali ai dispositivi di trasmissione di guasti c verde per segnalare la presenza di alimentazione alla centrale di controllo e segnalazione Il costruttore deve approntare la documentazione per l installazione e per l uso che deve comprendere una descrizione generale dell apparecchiatura con l indicazione delle funzioni le specifiche tecniche sufficientemente dettagliate degli ingressi e delle uscite sufficienti per consentire una valutazione della compatibilit meccanica elettrica e logica con altri componenti del sistema i requisiti di alimentazione per il funzionamento il numero massimo di zone punti dispositivi di allarm
389. rte centrale dei locali ad un altezza dal pavimento di 1 5 m utilizzando idonei strumenti di misurazione es psicrometro ventilato rispetto ai valori di progetto ammessa una tolleranza di 5 03 03 06 R02 Attitudine al controllo della temperatura dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I condizionatori devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della temperatura dell aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne Livello minimo della prestazione La temperatura dei fluidi termovettori deve essere verificata nella parte centrale dei locali serviti e ad un altezza dal pavimento di Pagina 161 Manuale di Manutenzione 1 5 m I valori ottenuti devono essere confrontati con quelli di progetto ed ammessa una tolleranza di 0 5 C nel periodo invernale e 1 C nel periodo estivo 03 03 06 R03 Attitudine al controllo della velocit dell aria ambiente Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere I condizionatori devono funzionare in modo da non creare movimenti d aria che possano dare fastidio alle persone Livello minimo della prestazione Per non creare fastidiosi movimenti dell aria occorre che la velocit della stessa non superi i 0 15 m s E comunque ammessa una velocit superiore nelle immediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell aria
390. ruppi termici gruppi termici che trasformano l energia chimica dei combustibili di alimentazione in energia termica centrali di trattamento fluidi che hanno la funzione di trasferire l energia termica prodotta direttamente o utilizzando gruppi termici ai fluidi termovettori reti di distribuzione e terminali che trasportano i fluidi termovettori ai vari terminali di scambio termico facenti parte dell impianto canne di esalazione aventi la funzione di allontanare i fumi di combustione prodotti dai gruppi termici L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 02 Batterie di condensazione per macchine frigo 03 03 03 Caldaia dell impianto di climatizzazione 03 03 04 Centrali frigo 03 03 05 Compressore per macchine frigo 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 03 03 08 Pompe di calore per macchine frigo 03 03 09 Strato coibente 03 03 10 Tubi in acciaio 03 03 11 Tubi in rame 03 03 12 Ventilconvettori e termovettori Pagina 70 Manuale d Uso Alimentazione ed adduzione Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione La rete di alimentazione o di adduzione ha lo scopo di trasportare il combustibile dalla rete di distribuzione dell ente erogatore o da eventuali serbatoi di accumulo ai vari gruppi termici quali bruciatori e o caldaie S
391. rvento Regolazione dispositivi ogni 6 mesi 04 02 09 103 Intervento Sostituzione rivelatori ogni 10 anni 04 02 10 Sensore volumetrico a doppia tecnologia 04 02 10 102 Intervento Sostituzione lente del rivelatore quando occorre 04 02 10 I01 Intervento Regolazione dispositivi ogni 6 mesi 04 02 10 103 Intervento Sostituzione rivelatori ogni 10 anni 04 02 11 Sensore volumetrico a microonda 04 02 11 102 Intervento Sostituzione lente del rivelatore quando occorre 04 02 11 I01 Intervento Regolazione dispositivi ogni 6 mesi 04 02 11 103 Intervento Sostituzione rivelatori ogni 10 anni 04 02 12 Sistemi di ripresa ottici 04 02 12 I01 Intervento Pulizia ogni 6 mesi 04 02 13 Unit di controllo 04 02 13 I01 Intervento Sostituzione unit ogni 15 anni Pagina 14 INDICE Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 01 EDILIZIA CHIUSURE pag 2 01 01 Infissi esterni 2 01 01 01 Infissi a triplo vetro 2 01 01 02 Serramenti in alluminio 2 01 01 03 Serramenti in legno 2 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio 3 02 EDILIZIA PARTIZIONI pag 4 02 01 Pareti interne 02 01 01 Lastre di cartongesso 4 02 01 02 Tramezzi in laterizio 4 02 02 Rivestimenti interni 4 02 02 01 Intonaco 4 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 4 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 4 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 4 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 4 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni 4 02 03 Infissi interni 4 0
392. serbatoi di olio combustibile Cadenza ogni 3 anni Pulizia interna mediante lavaggio con eventuale asportazione di rifiuti mediante pompa munita di tubazione flessibile che peschi sul fondo delle impurit Qualora i fondami si presentano molto consistenti devono essere rimossi manualmente da un operatore oppure si deve ricorrere a particolari sostanze solventi detergenti Gli operatori che devono entrare all interno del serbatoio devono adottare idonee misure di sicurezza ventilazione preventiva del serbatoio immissione continua dall esterno di aria di rinnovo uso di respiratore collegato con l esterno cintura di sicurezza e collegata con corda ancorata all esterno e saldamente tenuta da altro operatore 03 03 01 I103 Verniciatura dei serbatoi Cadenza quando occorre In seguito ad ispezione e verifica delle pareti esterne dei serbatoi metallici ubicati fuori terra effettuare una raschiatura con spazzole di ferro sulle tracce di ruggine e successivamente stendere due mani di vernice antiruggine prima della tinta di finitura Pagina 152 Manuale di Manutenzione Batterie di condensazione per macchine frigo Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Il condensatore ha la funzione di far condensare il fluido refrigerante dallo stato di vapore surriscaldato allo stato liquido ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 02 A01 Fughe di gas nei circuiti 03 03 02 A02 Difetti di taratura 03 03 02 A03 Perdite di carico 03 03 0
393. sere posizionati in maniera da evitare possibili cadute anche con l impiego di dispositivi anticaduta Livello minimo della prestazione Il margine inferiore dei vano finestre dovr essere collocato ad una distanza dal pavimento gt 0 90 m Per infissi costituiti integralmente da vetro questi dovranno resistere a un urto di sicurezza da corpo molle che produca una energia di impatto di 900 J Pagina 5 Manuale di Manutenzione 01 01 R10 Pulibilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli infissi devono consentire la rimozione di sporcizia depositi macchie ecc Livello minimo della prestazione Gli infissi devono essere accessibili ed inoltre necessario che la loro altezza da terra sia inferiore a 200 cm e la larghezza delle ante non superiore ai 60 cm in modo da consentire le operazioni di pulizia rimanendo dall interno 01 01 R11 Regolarit delle finiture Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto Gli infissi devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale Inoltre gli elementi dovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalit Livello minimo della prestazione Gli infissi esterni verticali non devono presentare finiture superficiali eccessivamente rugose spigolose cedevoli n tanto meno fessurazioni o screpolature superiore al 1
394. si siano stati elaborati ed interpretati come allarmi Livello minimo della prestazione L elaborazione dei segnali provenienti dai rivelatori in aggiunta a quello richiesto per prendere la decisione di segnalare l allarme non deve ritardare la segnalazione della condizione di allarme per pi di 10 s 04 02 02 R02 Isolamento elettromagnetico Classe di Requisiti Protezione elettrica Classe di Esigenza Sicurezza I materiali ed i componenti della centrale di controllo e allarme devono garantire un livello di isolamento da eventuali campi elettromagnetici Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di isolamento elettrostatico della centrale di controllo e allarme si effettuano una serie di prove secondo le modalit riportate nella norma UNI vigente Il campione deve essere condizionato nel modo seguente gamma di frequenza da 1 MHz a 1 GHz intensit di campo 10 V m modulazione dell ampiezza sinusoidale 80 a 1 KHz Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 230 Manuale di Manutenzione 04 02 02 A01 Difetti del pannello di segnalazione 04 02 02 A02 Difetti di tenuta morsetti 04 02 02 A03 Perdita di carica della batteria 04 02 02 A 04 Perdite di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 02 02 101 Pulizia Cadenza og
395. sione del sistema quando occorre 04 02 02 104 Intervento Sostituzione batteria ogni 6 mesi 04 02 02 I01 Intervento Pulizia ogni 12 mesi 04 02 02 102 Intervento Registrazione connessioni ogni 12 mesi 04 02 03 Contatti magnetici 04 02 03 I01 Intervento Registrazione dispositivi ogni 3 mesi 04 02 03 102 Intervento Sostituzione magneti ogni 10 anni 04 02 04 Diffusione sonora 04 02 04 I01 Intervento Pulizia ogni 6 mesi 04 02 04 102 Intervento Sostituzione ogni 10 anni 04 02 05 Lettori di badge 04 02 05 I01 Intervento Aggiornamento del sistema ogni mese 04 02 05 102 Intervento Pulizia ogni 6 mesi 04 02 06 Monitor 04 02 06 I01 Intervento Pulizia ogni settimana 04 02 06 102 Intervento Sostituzione ogni 7 anni 04 02 07 Pannello degli allarmi 04 02 07 I01 Intervento Registrazione connessioni ogni 3 mesi 04 02 07 102 Intervento Sostituzione batteria ogni 6 mesi 04 02 07 103 Intervento Sostituzione pannello ogni 15 anni 04 02 08 Rivelatori passivi all infrarosso 04 02 08 102 Intervento Sostituzione lente del rivelatore quando occorre 04 02 08 I01 Intervento Regolazione dispositivi ogni 6 mesi 04 02 08 103 Intervento Sostituzione rivelatori ogni 10 anni 04 02 09 Sensore lunga portata a doppia tecnologia 04 02 09 102 Intervento Sostituzione lente del rivelatore quando occorre Pagina 13 Programma di Manutenzione Sottoprogramma degli Interventi 04 02 09 101 Inte
396. sistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di calore devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza innescare i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di resistere a fenomeni di vibrazione i rivelatori vengono sottoposti ad una prova secondo le modalit riportate nella norma UNI EN 54 6 Secondo tale prova due rivelatori devono essere sottoposti a vibrazioni sinusoidali applicate verticalmente ad una frequenza da 5 a 60 Hz Al termine della prova i 2 rivelatori sottoposti a detta prova devono presentare dei tempi di risposta compatibili con quelli riportati nella stessa norma all Appendice B Pagina 218 Manuale di Manutenzione ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 12 A01 Calo di tensione 04 01 12 A02 Difetti di regolazione 04 01 12 A03 Difetti di tenuta 04 01 12 A04 Sbalzi di tensione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 12 101 Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 01 12 102 Sostituzione dei rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 219 Manuale di Manutenzione
397. so o alla massa di bilanciamento ed ai punti fissi mediante idonei attacchi Il collegamento tra catene e attacco deve essere verificato e si deve avere una resistenza non inferiore all 80 del carico di rottura minimo della catena Il collegamento tra fune e attacco deve avere resistenza non inferiore all 80 del carico di rottura minimo della fune Il coefficiente di sicurezza delle catene di sospensione non deve essere inferiore a 10 ANOMALIE RISCONTRABILI 03 01 03 A01 Anomalie delle guide 03 01 03 A02 Difetti delle pulegge 03 01 03 A03 Mancanza di lubrificazione 03 01 03 A04 Snervamento delle funi MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 01 03 I101 Eguagliamento funi e catene Cadenza ogni mese Pagina 94 Manuale di Manutenzione Eseguire l eguagliamento delle funi e delle catene 03 01 03 102 Lubrificazione Cadenza ogni 2 mesi Effettuare una lubrificazione delle pulegge e o dei pignoni 03 01 03 103 Sostituzione delle funi Cadenza quando occorre Sostituire le funi quando 1 fili rotti che le costituiscono hanno raggiunto una sezione valutabile nel 10 della sezione metallica totale della fune Pagina 95 Manuale di Manutenzione Funi Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Le funi in acciaio o con catene di acciaio hanno il compito di sostenere le cabine i contrappesi o le masse di bilanciamento REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 04 R01 Resistenza mec
398. solanti Nel locale dove installato il motore deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Pagina 59 Manuale d Uso Interruttori Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Gli interruttori generalmente utilizzati sono del tipo ad interruzione in esafluoruro di zolfo con pressione relativa del SF6 di primo riempimento a 20 C uguale a 0 5 bar Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori comando a motore carica molle sganciatore di apertura sganciatore di chiusura contamanovre meccanico contatti ausiliari per la segnalazione di aperto chiuso dell interruttore Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Gli interruttori devono essere posizionati in modo da essere facilmente individuabili e quindi di facile utilizzo la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17 5 cm se la presa a parete di 7 cm se in canalina 4 cm se da torretta 100 120 cm nei locali di lavoro I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte Il comando meccanico dell interruttore dovr essere garantito per almeno 10 000 manovre Pagina 60 Manuale d Uso Motori Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le part
399. sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione Nessun allarme n segnale di guasto deve essere emesso nella fase di condizionamento o nei 2 min seguenti la prova ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 11 A01 Anomalie led luminosi 04 01 11 A02 Calo di tensione 04 01 11 A03 Difetti di regolazione 04 01 11 A04 Difetti di tenuta MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 11 I01 Regolazione delle apparecchiature dei rivelatori Pagina 216 Manuale di Manutenzione Cadenza ogni 6 mesi Regolare le soglie di assorbimento e delle tensioni del ricevente e dell emittente 04 01 11 I102 Sostituzione dei rivelatori Cadenza ogni 10 anni Sostituire i rivelatori quando deteriorati o quando non in grado di svolgere la propria funzione Pagina 217 Manuale di Manutenzione Rivelatori velocimetri di calore Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore di calore termovelocimetri di tipo puntiforme senza elemento termostatico un elemento sensibile all innalzamento della temperatura L elemento termostatico dei rivelatori di calore deve essere tarato ad una temperatura maggiore di quella pi alta raggiungibile nell ambiente dove sono installati REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 12 R01 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di calore devono essere in grado di resis
400. specificato secondo il seguente prospetto riduzione della tensione 50 durata della riduzione in semiperiodi 20 sec riduzione della tensione 100 durata della riduzione in semiperiodi 10 sec Ogni riduzione deve essere applicata dieci volte con un intervallo non minore di 1 s e non maggiore di 1 5 s Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di verificare visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente 04 01 02 R06 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I materiali ed i componenti della centrale di controllo e segnalazione devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego Livello minimo della prestazione Il campione deve essere sottoposto alla prova di vibrazioni applicando i seguenti carichi gamma di frequenza da 10 Hz a 150 Hz ampiezza di accelerazione 0 981 m s2 0 1 gn numero degli assi 3 numero di cicli per asse 1 per ciascuna condizione di funzionamento Alla fine della prova il campione deve essere controllato al fine di evidenziare che le tensioni in uscita siano entro le specifiche e deve essere verificata visivamente l assenza di danni meccanici sia internamente che esternamente 04 01 02 R07 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I material
401. sperdere eventuali scariche elettriche e o comunque pericoli di folgorazioni a carico degli utenti per contatto diretto Livello minimo della prestazione Pagina 4 Manuale di Manutenzione Essi variano in funzione delle modalit di progetto 01 01 R05 Isolamento acustico Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere E l attitudine a fornire un idonea resistenza al passaggio dei rumori Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attivit svolta e in funzione della classe di destinazione d uso del territorio Livello minimo della prestazione In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosit della zona di ubicazione i serramenti esterni sono classificati secondo i seguenti parametri classe R1 se 20 lt Rw lt 27 dB A classe R2 se 27 lt Rw lt 35 dB A classe R3 se Rw gt 35 dB A 01 01 R06 Isolamento termico Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi dovranno avere la capacit di limitare le perdite di calore Al requisito concorrono tutti gli elementi che ne fanno parte Livello minimo della prestazione Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singoli infissi ai fini del contenimento delle dispersioni opportuno comunque che i valori della trasmittanza termica unitaria U siano tali da contribuire al contenimento del coefficiente volumico di dispersione Cd riferito all i
402. sse Requisiti Termici ed igrotermici 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 Infissi esterni 01 01 R01 Requisito Attitudine al controllo del fattore solare 01 01 R03 Requisito Attitudine al controllo della condensazione superficiale 01 01 R06 Requisito Isolamento termico 01 01 R08 Requisito Permeabilit all aria 01 01 R24 Requisito Tenuta all acqua 01 01 R25 Requisito Ventilazione 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 01 Pareti interne 02 01 R01 Requisito Attitudine al controllo della condensazione superficiale 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 02 Rivestimenti interni 02 02 R01 Requisito Attitudine al controllo della condensazione superficiale 02 02 R02 Requisito Attitudine al controllo dell inerzia termica 02 02 R06 Requisito Isolamento termico 02 02 R07 Requisito Permeabilit all aria 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 03 Infissi interni 02 03 R03 Requisito Isolamento termico 02 03 R05 Requisito Permeabilit all aria 02 03 R15 Requisito Ventilazione 02 04 Controsoffitti Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Pres
403. ssere messo a disposizione delle persone che hanno l incarico della manutenzione vanno annotate le copie dei verbali dei controlli e delle visite con tutte le osservazioni L ascensore deve essere corredato di un manuale di istruzioni contenente tutte le informazioni per l uso normale dell ascensore e per le operazioni di soccorso in caso di guasti o anomalie nonch le precauzioni da prendere in caso di ascensori con vano di corsa chiuso parzialmente Tutte le targhe avvisi marcature e istruzioni per la manovra devono essere leggibili e facilmente comprensibili sia con il testo che con l aiuto di segnali o segni grafici Devono essere non lacerabili di materiale durevole disposti bene in vista redatti nella lingua del Paese in cui si trova l ascensore o se necessario in pi lingue Pagina 47 Manuale d Uso Montacarichi Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Sono impianti non utilizzabili da persone adibiti al solo trasporto di cose montavivande montacarte ecc In alcuni casi sono dotati di cabine di dimensioni pi ampie che consentono l accesso alle persone limitatamente per alle fasi di carico e scarico Modalit di uso corretto Mentre in un ascensore comune il venditore ascensorista che lo installa lo mette in servizio e si occupa della marcatura e della dichiarazione CE in un montacarichi soggetto alla direttiva macchine la marcatura CE posta dal costruttore che ha progettato l impian
404. ssivi all infrarosso Sensore lunga portata a doppia tecnologia Sensore volumetrico a doppia tecnologia Sensore volumetrico a microonda Sistemi di ripresa ottici Unit di controllo IL TECNICO Manuale d Uso 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 Pagina 127 Milano Palazzo di giustizia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE Articolo 40 D P R 554 99 Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D Igs 81 2008 e successive integrazioni Ministreo delle Infrastrutture e dei Trasporti Data IL TECNICO Pagina 1 Manuale di Manutenzione Comune di Milano Provincia di Palazzo di giustizia Oggetto Opere di adeguamento alle disposizioni di cui al D lgs 81 2008 e successive integrazioni Elenco dei Corpi d Opera 01 EDILIZIA CHIUSURE 02 EDILIZIA PARTIZIONI 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 04 IMPIANTI DI SICUREZZA Pagina 2 Manuale di Manutenzione EDILIZIA CHIUSURE Rappresentano l insieme delle unit tecnologiche e di tutti gli elementi tecnici del sistema edilizio che hanno la funzione di separare e di configurare gli spazi che si trovano all interno del sistema edilizio rispetto all esterno Unit Tecnologiche 01 01 Infissi esterni Pagina 3 Manuale di Manutenzione Infissi esterni Gli infissi esterni fanno parte del sistema chiusura del sistema tecnologico Il loro scop
405. t e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di tutelare gli utenti e o il sistema edilizio a fronte di eventuali situazioni di pericolo che potrebbero sorgere Unit Tecnologiche 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Pagina 94 Manuale d Uso Impianto di sicurezza e antincendio L impianto di sicurezza deve fornire segnalazioni ottiche e o acustiche agli occupanti di un edificio affinch essi in caso di possibili incendi possano intraprendere adeguate azioni di protezione contro l incendio oltre ad eventuali altre misure di sicurezza per un tempestivo esodo Le funzioni di rivelazione incendio e allarme incendio possono essere combinate in un unico sistema Generalmente un impianto di rivelazione e allarme costituito da rivelatori d incendio centrale di controllo e segnalazione dispositivi di allarme incendio punti di segnalazione manuale dispositivo di trasmissione dell allarme incendio stazione di ricevimento dell allarme incendio comando del sistema automatico antincendio sistema automatico antincendio dispositivo di trasmissione dei segnali di guasto stazione di ricevimento dei segnali di guasto apparecchiatura di alimentazione L impianto antincendio l insieme degli elementi tecnici aventi funzione di prevenire eliminare limitare o segnalare incendi L impianto antincendio nel caso di edifi
406. ta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 05 01 Alimentatori 03 05 02 Armadi concentratori 03 05 03 Cablaggio 03 05 04 Pannello di permutazione 03 05 05 Sistema di trasmissione Pagina 88 Manuale d Uso Alimentatori Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati L alimentatore un elemento dell impianto per mezzo del quale i componenti ad esso collegati armadi concentratori pannello di permutazione ecc possono essere alimentati Modalit di uso corretto L alimentatore deve essere fornito completo del certificato del costruttore che deve dichiarare che la costruzione stata realizzata applicando un sistema di controllo della qualit e che i componenti dell alimentatore sono stati selezionati in relazione allo scopo previsto e che sono idonei ad operare in accordo alle specifiche tecniche In caso di guasti o di emergenza non cercare di aprire l alimentatore senza aver avvisato i tecnici preposti per evitare di danneggiare l intero apparato Eseguire periodicamente una pulizia delle connessioni per eliminare eventuali accumuli di materiale Pagina 89 Manuale d Uso Armadi concentratori Unit Tecnologica 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Gli armadi hanno la funzione di contenere tutti i componenti apparati attivi pannelli di permutazione della rete di distribuzione fisica UPS per alimentazione elettrica indipendente necessari per il corretto funzionamento dei nodi
407. ta ogni 12 mesi 01 01 04 C10 Controllo Controllo telai fissi Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C11 Controllo Controllo telai mobili Controllo a vista ogni 12 mesi Pagina 3 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 02 EDILIZIA PARTIZIONI 02 01 Pareti interne Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 02 01 01 Lastre di cartongesso 02 01 01 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista quando occorre 02 01 02 Tramezzi in laterizio 02 01 02 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 02 Rivestimenti interni Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 02 02 01 Intonaco 02 02 01 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni mese 02 02 02 Rivestimenti e prodotti ceramici 02 02 02 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 02 03 Rivestimenti in carta o stoffa 02 02 03 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 02 04 Rivestimenti in ceramica 02 02 04 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 02 05 Rivestimenti in marmo e granito 02 02 05 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a
408. tate le funzioni degli interruttori le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Le prese e le spine devono essere posizionate in modo da essere facilmente individuabili e quindi di facile utilizzo la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17 5 cm se la presa a parete di 7 cm se in canalina 4 cm se da torretta 100 120 cm nei locali di lavoro I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte Pagina 62 Manuale d Uso Quadri di bassa tensione Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le strutture pi elementari sono centralini da incasso in materiale termoplastico autoestinguente con indice di protezione IP40 fori asolati e guida per l assemblaggio degli interruttori e delle morsette Questi centralini si installano all interno delle abitazioni e possono essere anche a parete Esistono inoltre centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie Modalit di uso corretto Tutte le eventuali operazioni dopo aver tolto la tensione devono essere effettuate da personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti Nel locale dove installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Inoltre devono essere presenti oltre
409. tazioni Controlli 02 04 Controsoffitti 02 04 R02 Requisito Isolamento termico 02 05 Pavimentazioni interne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli Pagina 29 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 02 05 Pavimentazioni interne 02 05 R01 Requisito Attitudine al controllo della condensazione superficiale 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 03 Impianto di climatizzazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 03 Impianto di climatizzazione 03 03 R05 Requisito Attitudine al controllo della temperatura dei fluidi 03 03 R09 Requisito Attitudine a limitare le temperature superficiali 03 03 01 Alimentazione ed adduzione 03 03 01 RO1 Requisito Attitudine al controllo delle dispersioni di calore 03 03 06 Condizionatori ad armadio raffreddati ad acqua 03 03 06 R01 Requisito Attitudine al controllo dell umidit dell aria ambiente 03 03 06 R02 Requisito Attitudine al controllo della temperatura dell aria ambiente 03 03 06 R03 Requisito Attitudine al controllo della velocit dell aria ambiente 03 03 07 Condizionatori ad armadio raffreddati ad aria 03 03 07 R01 Requisito Attitudine al controllo dell umidit dell aria ambiente 03 03 07 R02 Requisito Attitudine al controllo della temperatura dell aria ambiente 03 03 07 R03 Requisito Attitudine al controllo della v
410. tazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R04 Requisito Accessibilit 03 04 R08 Requisito Identificabilit 03 04 R12 Requisito Montabilit Smontabilit 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 05 02 Armadi concentratori 03 05 02 R01 Requisito Accessibilit 03 05 02 R02 Requisito Identificabilit 04 IMPIANTI DI SICUREZZA 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 04 01 02 Centrale di controllo e segnalazione 04 01 02 R01 Requisito Accessibilit segnalazioni 04 01 08 Rivelatore manuale di incendio 04 01 08 R0O1 Requisito Comodit d uso e manovra Pagina 13 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti Funzionalit d uso 01 EDILIZIA CHIUSURE 01 01 Infissi esterni Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 01 01 01 Infissi a triplo vetro 01 01 01 RO1 Requisito Isolamento termico 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 Ascensori e montacarichi 03 01 R01 Requisito Affidabilit 03 01 01 Ammortizzatori della cabina 03 01 01 RO1 Requisito Efficienza 03 01 02 Cabina 03 01
411. te a riscontrare anomalie evidenti Comunque affinch tali controlli risultino efficaci affidarsi a personale tecnico con esperienza Pagina 36 Manuale d Uso IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI Insieme delle unit e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di consentire l utilizzo da parte degli utenti di flussi energetici informativi e materiali e di consentire il conseguente allontanamento degli eventuali prodotti di scarto Unit Tecnologiche 03 01 Ascensori e montacarichi 03 02 Impianto elettrico 03 03 Impianto di climatizzazione 03 04 Impianto di illuminazione 03 05 Impianto di trasmissione fonia e dati Pagina 37 Manuale d Uso Ascensori e montacarichi Gli ascensori e montacarichi sono impianti di trasporto verticali ovvero l insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di trasportare persone e o cose Generalmente sono costituiti da un apparecchio elevatore da una cabina le cui dimensioni consentono il passaggio delle persone che scorre lungo delle guide verticali o inclinate al massimo di 15 rispetto alla verticale Gli ascensori sono classificati in classi classe I adibiti al trasporto di persone classe II adibiti al trasporto di persone ma che possono trasportare anche merci classe III adibiti al trasporto di letti detti anche montalettighe classe IV adibiti al trasporto di merci accompagnate da persone classe V adibiti al t
412. te visibile e facilmente accessibile ad un altezza compresa tra 1 me 1 4 m I guasti e o l esclusione dei rivelatori automatici non devono mettere fuori servizio quelli di segnalazione manuale e viceversa In ogni zona devono essere installati almeno 2 punti di segnalazione allarme manuale In corrispondenza di ciascun punto di segnalazione manuale devono essere riportate in modo chiaro e facilmente leggibile le istruzioni per l uso nonch essere disponibile nel caso di punto sottovetro un martelletto per la rottura del vetro Pagina 103 Manuale d Uso Rivelatori di fumo Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Il rivelatore uno strumento sensibile alle particelle dei prodotti della combustione e o della pirolisi sospesi nell atmosfera aerosol I rivelatori di fumo possono essere suddivisi in rivelatore di fumo di tipo ionico che sensibile ai prodotti della combustione capaci di influenzare le correnti dovute alla ionizzazione all interno del rivelatore rivelatore di fumo di tipo ottico che sensibile ai prodotti della combustione capaci di influenzare l assorbimento o la diffusione della radiazione nelle bande dell infra rosso del visibile e o dell ultravioletto dello spettro elettromagnetico I rivelatori puntiformi di fumo devono essere conformi alla UNI EN 54 7 Gli aerosol eventualmente prodotti nel normale ciclo di lavorazione possono causare falsi allarmi si deve quindi evitare di installare riv
413. tere a sbalzi della temperatura ambiente senza perci compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La capacit di resistere a sbalzi di temperatura dei rivelatori viene misurata con una prova specifica Tale prova consiste nell esporre 2 rivelatori sempre collegati alla centrale di rivelazione ad una temperatura ambiente compresa tra 15 C e 25 C per circa 1 ora Al termine della prova i rivelatori vengono trasferiti in una cella frigo ad una temperatura di 20 C per un tempo di circa 1 ora per consentire agli stessi di stabilizzarsi Alla fine della prova il valore della soglia di risposta deve essere confrontato con quanto riportato nella norma UNI EN 54 6 all Appendice B 04 01 12 R02 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I rivelatori di calore devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione Livello minimo della prestazione I rivelatori vengono montati su una piastra orizzontale e posizionati sopra una vaschetta contenente una composizione di acidi in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25 50 mm al di sopra del livello dell acqua Il rivelatore viene mantenuto in questa posizione per un tempo che varia dai 4 ai 16 giorni Alla fine della stessa i valori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dall Appendice B della norma UNI EN 54 6 04 01 12 R03 Re
414. terne Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 02 05 Pavimentazioni interne 02 05 R04 Requisito Regolarit delle finiture 02 05 01 Pavimentazioni sopraelevate 02 05 01 R02 Requisito Regolarit delle finiture per pavimentazioni sopraelevate 03 IMPIANTI TECNOLOGICI TRADIZIONALI 03 01 Ascensori e montacarichi Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 01 05 Guide cabina 03 01 05 R0O1 Requisito Regolarit delle finiture Pagina 31 Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni 03 04 Impianto di illuminazione Codice Elementi Manutenibili Requisiti e Prestazioni Controlli 03 04 Impianto di illuminazione 03 04 R01 Requisito Attitudine al controllo del flusso luminoso 03 04 R07 Requisito Efficienza luminosa Pagina 32 Elenco Classe di Requisiti Acustici Adattabilit delle finiture Controllabilit tecnologica Di funzionamento Di stabilit Durabilit tecnologica Facilit d intervento Funzionalit d uso Funzionalit in emergenza Funzionalit tecnologica Protezione antincendio Protezione dagli agenti chimici ed organici Protezione dai rischi d intervento Protezione elettrica Sicurezza da intrusioni Sicurezza d intervento Sicurezza d uso Termici ed igrotermici Visivi INDICE Programma di Manutenzione Sottoprogramma delle Prestazioni IL TECNICO pag pag pag pag pag pag pag pag pa
415. tervento Pulizia telai persiane quando occorre 01 01 02 109 Intervento Pulizia vetri quando occorre 01 01 02 I16 Intervento Sostituzione cinghie avvolgibili quando occorre 01 01 02 117 Intervento Sostituzione frangisole quando occorre 01 01 02 102 Intervento Pulizia delle guide di scorrimento ogni 6 mesi 01 01 02 106 Intervento Pulizia telai fissi ogni 6 mesi 01 01 02 I10 Intervento Registrazione maniglia ogni 6 mesi 01 01 02 104 Intervento Pulizia guarnizioni di tenuta ogni 12 mesi 01 01 02 107 Intervento Pulizia telai mobili ogni 12 mesi 01 01 02 115 Intervento Ripristino ortogonalit telai mobili ogni 12 mesi 01 01 02 I11 Intervento Regolazione guarnizioni di tenuta ogni 3 anni 01 01 02 112 Intervento Regolazione organi di movimentazione ogni 3 anni 01 01 02 113 Intervento Regolazione telai fissi ogni 3 anni 01 01 02 114 Intervento Ripristino fissaggi telai fissi ogni 3 anni 01 01 02 I01 Intervento Lubrificazione serrature e cerniere ogni 6 anni 01 01 02 118 Intervento Sostituzione infisso ogni 30 anni 01 01 03 Serramenti in legno 01 01 03 103 Intervento Pulizia frangisole quando occorre 01 01 03 105 Intervento Pulizia organi di movimentazione quando occorre 01 01 03 108 Intervento Pulizia telai persiane quando occorre 01 01 03 109 Intervento Pulizia vetri quando occorre 01 01 03 118 Intervento Sostituzione cinghie avvolgibili quando occorre 01 01 03 I19 Intervento Sostituzione frangisole quando occorre 01 01 03 102 Intervento
416. tezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi a seguito della presenza di organismi viventi animali vegetali microrganismi non dovranno subire riduzioni di prestazioni Livello minimo della prestazione I preservanti con i quali vengono trattati i materiali in legno devono avere una soglia di efficacia non inferiore al 40 di quella iniziale ANOMALIE RISCONTRABILI 01 01 03 A01 Alterazione cromatica 01 01 03 A02 Alveolizzazione 01 01 03 A03 Attacco biologico 01 01 03 A04 Attacco da insetti xilofagi 01 01 03 A05 Bolla 01 01 03 A06 Condensa superficiale 01 01 03 A07 Corrosione 01 01 03 A08 Deformazione 01 01 03 A09 Degrado degli organi di manovra 01 01 03 A10 Degrado dei sigillanti Pagina 18 Manuale di Manutenzione 01 01 03 A11 Degrado delle guarnizioni 01 01 03 A12 Deposito superficiale 01 01 03 A13 Distacco 01 01 03 A14 Fessurazioni 01 01 03 A15 Frantumazione 01 01 03 A16 Fratturazione 01 01 03 A17 Incrostazione 01 01 03 A18 Infracidamento 01 01 03 A19 Lesione 01 01 03 A20 Macchie 01 01 03 A21 Non ortogonalit 01 01 03 A22 Patina 01 01 03 A23 Perdita di lucentezza 01 01 03 A24 Perdita di materiale 01 01 03 A25 Perdita trasparenza 01 01 03 A26 Rottura degli organi di manovra 01 01 03 A27 Scagliatura screpolatura 01 01 03 A28 Scollaggi della pellicola MANUTENZIONI ESEGUIBILI DALL UTENTE 01 01 03 I01 Lubrificazione serrature e cerniere Cadenza ogni 6 anni
417. ti I sensori a doppia tecnologia infrarosso microonda a lunga portata con ottica a specchio sono dotati di filtro bianco di luce e immuni a disturbi da lampade fluorescenti Tali sensori dovranno essere inoltre dotati di circuito di supervisione in grado di controllare il circuito a microonda e abilitare la sola parte ad infrarossi con conteggio degli impulsi in caso di guasto della microonda Il sensore inoltre dovr essere dotato di circuito antiaccecamento per prevenire ogni tentativo di mascheramento REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 02 09 R01 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza I sensori a doppia tecnologia all infrarosso devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione La temperatura di funzionamento con eventuali tolleranze viene indicata dal produttore 04 02 09 R02 Sensibilit alla luce Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I sensori a doppia tecnologia devono essere realizzati con materiali tali che per determinati valori della luce non si inneschino i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione I valori massimi per i quali si possono generare falsi allarmi sono quelli indicati dai produttori unitamente ad eventuali circuiti di integrazione atti ad evitare falsi allarmi ANOMALIE RISCONTRABILI 04
418. ti con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilit di uso di funzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0 40 e 1 40 m ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza ad esempio il telecomando a raggi infrarossi ANOMALIE RISCONTRABILI 03 02 06 A01 Anomalie dei contatti ausiliari 03 02 06 A02 Anomalie delle molle 03 02 06 A03 Anomalie degli sganciatori 03 02 06 A04 Corto circuiti 03 02 06 A05 Difetti agli interruttori 03 02 06 A06 Difetti di taratura 03 02 06 A07 Disconnessione dell alimentazione 03 02 06 A08 Surriscaldamento Pagina 129 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 06 101 Sostituzioni Cadenza quando occorre Sostituire quando usurate o non pi rispondenti alle norme parti degli interruttori quali placchette coperchi telai porta frutti apparecchi di protezione e di comando Pagina 130 Manuale di Manutenzione Motori Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le parti principali di un motore sono lo statore induttore e il rotore indotto Lo statore la parte fissa del motore formata da un armatura in ghisa che contiene una corona di lamierini molto sottili in acciaio al silicio isolati tra loro da ossidazione o vernice isolante Gli avvolgimenti dello statore c
419. ti da una o pi telecamere a colori o in bianco e nero che effettuano riprese per la video sorveglianza Le immagini registrate possono essere cos riprodotte su supporti magnetici quali nastri Cd o altro Modalit di uso corretto Maneggiare la telecamera con attenzione evitando urti o scosse per prevenire danneggiamenti nel caso di telecamere da interno evitare di esporle all umidit e comunque all acqua e non farle operare in luoghi in cui i valori della umidit sono elevati In caso di mancato funzionamento non tentare di aprire o smontare la telecamera per evitare scosse elettriche non tentare di rimuovere viti o coperchi ed in ogni caso rivolgersi a personale specializzato o all assistenza tecnica del prodotto Non toccare il sensore direttamente con le dita ma se necessario utilizzare un panno morbido inumidito con alcool per rimuovere la polvere non utilizzare la telecamera rivolta verso il sole per evitare danneggiamenti ai sensori ottici e non farla funzionare quando le condizioni di temperatura ed umidit superano 1 valori limiti indicati dal costruttore Verificare il voltaggio di funzionamento indicato sulla targhetta posta sulla telecamera ed utilizzare solo i cavetti indicati tipo e connettori per il collegamento ai monitor Pagina 123 Manuale d Uso Unit di controllo Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Le unit di controllo sono dei dispositivi che consentono di monitorare costante
420. ti ed olio di vaselina per la protezione superficiale per i profili verniciati a forno la pulizia dei profili va effettuata con paste abrasive con base di cere 01 01 02 107 Pulizia telai mobili Cadenza ogni 12 mesi Pulizia dei telai mobili con detergenti non aggressivi 01 01 02 I108 Pulizia telai persiane Cadenza quando occorre Pulizia dei telai con detergenti non aggressivi 01 01 02 109 Pulizia vetri Cadenza quando occorre Pulizia e rimozione dello sporco e dei depositi superficiali con detergenti idonei 01 01 02 I10 Registrazione maniglia Cadenza ogni 6 mesi Registrazione e lubrificazione della maniglia delle viti e degli accessori di manovra apertura chiusura Pagina 16 Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01 01 02 I11 Regolazione guarnizioni di tenuta Cadenza ogni 3 anni Regolazione e riposizionamento delle guarnizioni di tenuta 01 01 02 112 Regolazione organi di movimentazione Cadenza ogni 3 anni Regolazione delle cerniere e della perfetta chiusura dell anta col telaio fisso Riposizionamento tramite scorrimento nelle apposite sedi delle cerniere 01 01 02 113 Regolazione telai fissi Cadenza ogni 3 anni Regolazione di ortogonalit del telaio fisso tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio La verifica dell ortogonalit sar effettuata mediante l impiego di livella torica 01 01 02 114 Ripristino fissa
421. tituzione Cadenza quando occorre Sostituire quando usurate le apparecchiature elettromeccaniche Pagina 104 Manuale di Manutenzione Macchinari oleodinamici Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Sono gli organi motori che assicurano il movimento e l arresto dell ascensore I macchinari oleodinamici basano il loro funzionamento su due metodi di azionamento ad azione diretta o ad azione indiretta Se per sollevare la cabina si usano pi gruppi cilindro pistone essi devono essere interconnessi idraulicamente per assicurare la parit delle pressioni REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 01 09 R01 Attitudine al controllo della tenuta Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Le tubazioni ed i relativi accessori del sistema idraulico di un ascensore devono essere adatti al fluido idraulico utilizzato ed essere progettati ed installati in modo da evitare ogni sollecitazione anormale Livello minimo della prestazione Le tubazioni rigide ed i loro accessori devono essere progettati in modo che sotto la pressione pari a 2 3 volte la pressione statica massima sia assicurato un coefficiente di sicurezza di almeno 1 7 rispetto al limite convenzionale di elasticit Rp 0 2 Nel caso di gruppi cilindro pistone telescopici che utilizzano dispositivi di sincronizzazione idraulica si deve adottare un coefficiente di sicurezza addizionale di 1 3 per il calcolo delle tubazioni La tubazione flessibil
422. tiva e decorativa Il rivestimento a intonaco comunque una superficie che va rinnovata periodicamente e in condizioni normali esso fornisce prestazioni accettabili per 20 30 anni La malta per intonaco costituita da leganti cemento calce idraulica calce aerea gesso da inerti sabbia e da acqua nelle giuste proporzioni a secondo del tipo di intonaco vengono in alcuni casi inoltre aggiunti all impasto additivi che restituiscono all intonaco particolari qualit a secondo del tipo d impiego Nell intonaco tradizionale a tre strati il primo detto rinzaffo svolge la funzione di aggrappo al supporto e di grossolano livellamento il secondo detto arriccio costituisce il corpo dell intonaco la cui funzione di resistenza meccanica e di tenuta all acqua il terzo strato detto finitura rappresenta la finitura superficiale e contribuisce a creare una prima barriera la cui funzione quella di opporsi alla penetrazione dell acqua e delle sostanze aggressive Gli intonaci per interni possono suddividersi in intonaci ordinari e intonaci speciali A loro volta i primi possono ulteriormente suddividersi in intonaci miscelati in cantiere ed in intonaci premiscelati i secondi invece in intonaci additivati intonaci a stucco o lucidi intonaci plastici o rivestimenti plastici continui ed infine intonaci monostrato ANOMALIE RISCONTRABILI 02 02 01 A01 Bolle d aria 02 02 01 A02 Decolorazione 02 02 01 A03 Deposito superficiale 02 02 01 A04 Disgrega
423. to MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 03 02 01 I01 Sostituzione Cadenza quando occorre Eseguire la sostituzione dell alternatore quando necessario Pagina 121 Manuale di Manutenzione Canalizzazioni in PVC Unit Tecnologica 03 02 Impianto elettrico Le canalette sono tra gli elementi pi semplici per il passaggio dei cavi elettrici sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI dovranno essere dotate di marchio di qualit o certificate secondo le disposizioni di legge REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 02 02 R01 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza Sicurezza Le canalizzazioni degli impianti elettrici suscettibili di essere sottoposti all azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente la resistenza al fuoco deve essere documentata da marchio di conformit o dichiarazione x di conformit Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 02 R02 Stabilit chimico reattiva Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Le canalizzazioni degli impianti elettrici devono essere realizzate con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico fisiche Livello minimo della prestazio
424. to ascensore Negli impianti moderni le porte di piano sono collegate a quelle della cabina vengono azionate da un motore installato sul tetto della cabina Modalit di uso corretto Evitare l uso improprio dei comandi delle porte per evitare arresti indesiderati della cabina Le porte di piano devono avere dimensioni minime di 80 cm di larghezza e di 200 cm di altezza per consentire l ingresso all interno della cabina che deve avere un altezza minima non inferiore a 2 m Pagina 50 Manuale d Uso Pulsantiera Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi La pulsantiera o quadro dei bottoni di comando della cabina e dei vari piani sono quei dispositivi per mezzo dei quali gli utenti danno i comandi all ascensore Il funzionamento di detti dispositivi basato su un circuito che viene chiuso quando viene premuto un pulsante e questo comando viene trasmesso al sistema di manovra dell ascensore Modalit di uso corretto Gli utenti devono evitare urti o manovre violente sulle pulsantiere per evitare malfunzionamenti In caso di cattivo funzionamenti dei comandi evitare di aprire la pulsantiera e rivolgersi al personale addetto alla manutenzione inoltre gli utenti devono segnalare eventuali anomalie delle spie di segnalazione presenti sulle pulsantiere della cabina o di quelle di piano Pagina 51 Manuale d Uso Quadro di manovra Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il quadro di manovra riceve i comandi de
425. to e redatto il fascicolo tecnico ma che non ha installato e messo in servizio l impianto I montacarichi non sono soggetti alla direttiva ascensori ma a quella macchine 89 392 Cee devono quindi essere realizzati in accordo con un documentato fascicolo tecnico conservato in azienda devono essere marcati CE dotati di dichiarazione di conformit e di istruzioni di manutenzione e uso non devono essere sottoposti n ad esame di tipo n a collaudo In Italia i montacarichi con corsa maggiore o uguale ai 2 m che servano piani definiti e che abbiano una portata di almeno 25 kg sono regolati dalla circolare del Ministero dell Industria 14 4 1997 n 157296 che prevede che devono essere dotati di una licenza di esercizio obbligatoriamente manutenuti da una azienda qualificata e che ogni due anni siano sottoposti a verifica da un organismo notificato italiano Pagina 48 Manuale d Uso Vani corsa Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi Il vano corsa il volume entro il quale si spostano la cabina il contrappeso o la massa di bilanciamento Questo volume di norma materialmente delimitato dal fondo della fossa dalle pareti e dal soffitto del vano Modalit di uso corretto Nelle parti di edificio ove il vano di corsa deve contribuire contro il propagarsi degli incendi il vano di corsa deve essere completamente chiuso da pareti pavimento e soffitto ciechi Sono ammesse solo le seguenti aperture accessi delle porte di
426. tre necessario dare un adeguato spurgo alla torre se necessario anche addolcendo l acqua di reintegro se questa superi i 15 gradi francesi inserire nel circuito prodotti che evitino la proliferazione delle alghe adottare adeguati rimedi per evitare il congelamento dell acqua durante la stagione invernale Le pi importanti operazioni di manutenzione da effettuare sono cambio dell olio dei compressori semiermetici verifica annuale del regolare funzionamento dei dispositivi di controllo dei sistemi di sicurezza pulizia chimica dei tubi del condensatore da farsi annualmente o quando i manometri posti sul circuito indichino un anomala variazione della perdita di carico pulizia periodica dei filtri da farsi con una frequenza che dipende dalla polverosit degli ambienti condizionati lavaggio annuale o secondo necessit delle superfici esterne delle batterie evaporanti questo lavaggio va fatto con spazzola morbida e soluzione saponata seguito da un risciacquo con acqua corrente verifica periodica della tensione e dello stato d usura delle cinghie e dell eventuale trasmissione lubrificazione periodica dei supporti dell albero del ventilatore Pagina 76 Manuale d Uso Il costruttore deve specificare i circuiti del fluido frigorigeno dell aria e o del liquido preferibilmente fornendo i diagrammi dei circuiti che mostrino ogni unit funzionale i dispositivi di comando e di sicurezza specificandone il tipo
427. tta complanarit del piano di calpestio REQUISITI E PRESTAZIONI EM 02 05 01 R01 Protezione dal rumore Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere E l attitudine a determinare un isolamento acustico dai rumori impattivi del pavimento Livello minimo della prestazione I livelli minimi sono desumibili in base alle valutazioni delle caratteristiche acustiche secondo le norme tecniche 02 05 01 R02 Regolarit delle finiture per pavimentazioni sopraelevate Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto I rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti fessurazioni scagliature o screpolature superficiali e o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale Livello minimo della prestazione I pannelli del pavimento sopraelevato devono essere conformi alle tolleranze previste dalla UNI EN 12825 02 05 01 R03 Resistenza agli agenti aggressivi Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza I rivestimenti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell azione di agenti aggressivi chimici Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione dei parametri stabiliti per le singole sostanze pericolose dalla normativa vigente Pagina 79 Manuale di Manutenzione 02 05 01 R04 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esig
428. ttori Pagina 150 Manuale di Manutenzione Alimentazione ed adduzione Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione La rete di alimentazione o di adduzione ha lo scopo di trasportare il combustibile dalla rete di distribuzione dell ente erogatore o da eventuali serbatoi di accumulo ai vari gruppi termici quali bruciatori e o caldaie Si possono classificare i sistemi di alimentazione a secondo del tipo di combustibile da trasportare sia esso solido liquido o gassoso o della eventuale presenza di serbatoi di stoccaggio interrati o fuori terra REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 01 R01 Attitudine al controllo delle dispersioni di calore Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere La rete di alimentazione e di adduzione dell impianto di climatizzazione deve essere realizzata e posta in opera in modo da evitare perdite di calore che possono verificarsi durante il normale funzionamento e dovute a fenomeni di conduzione convezione o irraggiamento Livello minimo della prestazione Devono essere effettuate misurazioni delle temperature dei fumi e dell aria comburente unitamente alla percentuale di anidride carbonica presente nei fumi di combustione inoltre le tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori devono essere isolate termicamente con materiali isolanti idonei 03 03 01 R02 Attitudine a limitare i rischi di incendio Classe di Requisiti Protezione antincendio Classe di Esigenza
429. ttriche e o comunque pericoli di folgorazioni a carico degli utenti per contatto diretto Livello minimo della prestazione Essi variano in funzione delle modalit di progetto 02 03 R02 Isolamento acustico Classe di Requisiti Acustici Classe di Esigenza Benessere E l attitudine a fornire un idonea resistenza al passaggio dei rumori Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attivit svolta e in funzione della classe di destinazione d uso del territorio Livello minimo della prestazione In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosit della zona di ubicazione i serramenti sono classificati secondo le norme vigenti 02 03 R03 Isolamento termico Classe di Requisiti Termici ed igrotermici Classe di Esigenza Benessere Gli infissi dovranno avere la capacit di limitare le perdite di calore Al requisito concorrono tutti gli elementi che ne fanno parte Livello minimo della prestazione Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singoli infissi ai fini del contenimento delle dispersioni opportuno comunque che i valori della trasmittanza termica unitaria U siano tali da contribuire al contenimento del coefficiente volumico di dispersione Cd riferito all intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti 02 03 R04 Oscurabilit Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit
430. ttrico devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 R06 Limitazione dei rischi di intervento Classe di Requisiti Protezione dai rischi d intervento Classe di Esigenza Sicurezza Gli elementi costituenti l impianto elettrico devono essere in grado di consentire ispezioni manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 R07 Montabilit Smontabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto elettrico devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessit Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 02 R08 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili
431. uenti Elementi Manutenibili 02 01 01 Lastre di cartongesso 02 01 02 Tramezzi in laterizio Pagina 29 Manuale di Manutenzione Lastre di cartongesso Unit Tecnologica 02 01 Pareti interne le lastre di cartongesso sono realizzate con materiale costituito da uno strato di gesso di cava racchiuso fra due fogli di cartone speciale resistente ed aderente Il mercato offre vari prodotti diversi per tipologia Gli elementi di cui composto sono estremamente naturali tanto da renderlo un prodotto ecologico che bene si inserisce nelle nuove esigenze di costruzione Le lastre di cartongesso sono create per soddisfare qualsiasi tipo di soluzione le troviamo di tipo standard per la realizzazione normale di tipo ad alta flessibilit per la realizzazione delle superfici curve di tipo antifuoco trattate con vermiculite o cartoni ignifughi classificate in Classe 1 o 0 di reazione al fuoco di tipo idrofugo con elevata resistenza all umidit o al vapore acqueo di tipo fonoisolante o ad alta resistenza termica che accoppiate a pannello isolante in fibre o polistirene estruso permettono di creare delle contropareti di tamponamento che risolvono i problemi di condensa o umidit migliorando notevolmente le condizioni climatiche dell ambiente Le lastre vengono fissate con viti autofilettanti a strutture metalliche in lamiera di acciaio zincato o nel caso delle contropareti fissate direttamente sulla parete esistente con colla e tasselli le g
432. uito ad un urto di 10 J e di 3 J se impiegati per la costruzione di persiane avvolgibili 01 01 R17 Resistenza al vento Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi debbono resistere alle azioni e depressioni del vento in modo da garantire la sicurezza degli utenti e assicurare la durata e la funzionalit nel tempo Inoltre essi devono sopportare l azione del vento senza compromettere la funzionalit degli elementi che li costituiscono Livello minimo della prestazione I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella misurazione della differenza di pressioni riprodotte convenzionalmente in condizioni di sovrappressione e in depressione secondo la UNI EN 12210 e UNI EN 12211 01 01 R18 Resistenza all acqua Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza Gli infissi a contatto con l acqua dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche Livello minimo della prestazione Sugli infissi campione vanno eseguite delle prove atte alla verifica dei seguenti limiti prestazionali secondo la norma UNI EN 12208 Differenza di Pressione Pa 0 Durata della prova minuti 15 Differenza di Pressione Pa 50 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 100 Durata della prova minuti 5 Differenza di Pressione Pa 150 Durata della prova Pa Pa Pa minuti 5 Differenza
433. unzionalit e di manovrabilit Livello minimo della prestazione In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0 40 e 1 40 m ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza ad esempio il telecomando a raggi infrarossi 03 04 R07 Efficienza luminosa Classe di Requisiti Visivi Classe di Esigenza Aspetto I componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R08 Identificabilit Classe di Requisiti Facilit d intervento Classe di Esigenza Funzionalit Gli elementi costituenti l impianto di illuminazione devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonch le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R09 Impermeabilit ai liquidi Classe di Requisiti Sicurezza d intervento Classe di Esigenza Sicurezza I componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per c
434. unzionamento dell intero apparato Livello minimo della prestazione Deve essere garantito un funzionamento per almeno un ciclo di 10000000 di apertura e chiusura 04 02 03 R02 Resistenza a sbalzi di temperatura Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit I contatti magnetici devono essere in grado di resistere a sbalzi della temperatura ambiente senza compromettere il loro funzionamento Livello minimo della prestazione I contatti magnetici non devono generare falsi allarmi se operanti nell intervallo di temperatura e umidit indicato dai produttori ANOMALIE RISCONTRABILI 04 02 03 A01 Corrosione 04 02 03 A02 Difetti del magnete 04 02 03 A03 Difetti di posizionamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 232 Manuale di Manutenzione 04 02 03 I01 Registrazione dispositivi Cadenza ogni 3 mesi Eseguire una prova per verificare l allineamento del magnete sull interruttore ed eventualmente eseguire una registrazione di detti dispositivi 04 02 03 102 Sostituzione magneti Cadenza ogni 10 anni Sostituire i contatti magnetici ed i relativi interruttori quando usurati a 7Agina333 Manuale di Manutenzione Diffusione sonora Unit Tecnologica 04 02 Impianto antintrusione e controllo accessi Per la diffusione dei segnali di allarme occorrono dei dispositivi in grado di diffonderli negli ambienti sorvegliati Le apparecchiature di al
435. urazione con stucco per legno di eventuali fessurazioni Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo a pennello dello strato protettivo con l impiego di prodotti idonei al tipo di legno 01 01 03 I17 Ripristino protezione verniciatura persiane Cadenza ogni 2 anni Ripristino della protezione di verniciatura previa asportazione del vecchio strato per mezzo di carte abrasive leggere ed otturazione con stucco per legno di eventuali fessurazioni Applicazione di uno strato impregnante e rinnovo a pennello dello strato protettivo con l impiego di prodotti idonei al tipo di legno 01 01 03 I18 Sostituzione cinghie avvolgibili Cadenza quando occorre Sostituzione delle cinghie avvolgibili verifica dei meccanismi di funzionamento quali rulli avvolgitori e lubrificazione degli snodi 01 01 03 I19 Sostituzione frangisole Cadenza quando occorre Sostituzione dei frangisole impacchettabili con elementi analoghi 01 01 03 I20 Sostituzione infisso Cadenza ogni 30 anni Sostituzione dell infisso mediante smontaggio e rinnovo della protezione del controtelaio o sua sostituzione posa del nuovo serramento mediante l impiego di tecniche di fissaggio di regolazione e sigillature specifiche al tipo di infisso Pagina 21 Manuale di Manutenzione Serramenti in profilati di acciaio Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni Per i serramenti in profilati di acciaio piegati a freddo viene impiegato come materiale la lamiera
436. vaschetta contenente acqua in modo tale che la parte inferiore del rivelatore sia posizionato ad una altezza di 25 50 mm al di sopra del livello dell acqua Il rivelatore viene mantenuto in questa posizione per tutto il necessario all espletamento della prova che pu protrarsi per 4 o 15 giorni Alla fine della stessa i valori riscontrati devono essere conformi a quelli previsti dalle norme Pagina 209 Manuale di Manutenzione 04 01 09 R04 Resistenza alla vibrazione Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di fumo devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da resistere alle vibrazioni che dovessero insorgere nell ambiente di impiego senza innescare i meccanismi di allarme Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit di resistere a fenomeni di vibrazione i rivelatori vengono sottoposti ad una prova secondo le modalit riportate nell appendice L della norma UNI EN 54 7 Alla fine di detta prova si deve verificare che il rapporto dei valori della soglia di risposta non sia maggiore di 1 6 04 01 09 R05 Resistenza all umidit Classe di Requisiti Funzionalit d uso Classe di Esigenza Funzionalit I rivelatori di fumo devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di umidit che possano compromettere il regolare funzionamento Livello minimo della prestazione Per accertare la capacit degli elementi dell impianto
437. ve n il numero di ricambi orari dell aria ambiente V il volume del locale m3 Hi la dimensione verticale della superficie apribile dell infisso i esimo del locale m Per una corretta ventilazione la superficie finestrata dei locali abitabili non deve comunque essere inferiore a 1 8 della superficie del pavimento L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 01 01 01 Infissi a triplo vetro 01 01 02 Serramenti in alluminio Pagina 10 Manuale di Manutenzione 01 01 03 Serramenti in legno 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio Pagina 11 Manuale di Manutenzione Infissi a triplo vetro Unit Tecnologica 01 01 Infissi esterni Si tratta di infissi di particolare interesse ai fini del risparmio energetico essendo dotati di vetro a tre lastre tra le quali viene interposto del gas tipo argon questo allestimento consente di elevare la propriet termoisolante e di soddisfare quindi i requisiti richiesti dagli edifici in classe A Infatti in base alla normativa vigente gli edifici che possiedono caratteristiche costruttive di risparmio energetico vengono classificati sulla base del consumo annuale Classe A per gli edifici che consumano meno di 30 kWh per m2 ad es 3 metri cubi di gas metano per m2 Classe B per un consumo fino a a 50 kWh REQUISITI E PRESTAZIONI EM 01 01 01 R01 Isolamento termico Classe di Requisiti Funzionalit d uso Cl
438. ve installate Le lampade autoalimentate di emergenza definite anche lampade di illuminazione di sicurezza sono realizzate con batteria incorporata Possono essere realizzate con o senza pittogrammi di indicazione di via di fuga REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 05 R01 Efficienza Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Le lampade di emergenza devono garantire un funzionamento immediato in caso di mancanza energia elettrica di alimentazione Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 05 A01 Abbassamento livello di illuminazione 04 01 05 A02 Anomalie spie di segnalazione 04 01 05 A03 Avarie 04 01 05 A04 Difetti batteria 04 01 05 A05 Mancanza pittogrammi MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 05 I101 Ripristino pittogrammi Cadenza quando occorre Ripristinare i pittogrammi deteriorati e o danneggiati 04 01 05 102 Sostituzione delle lampade Pagina 201 Manuale di Manutenzione Cadenza quando occorre Sostituzione delle lampade e dei relativi elementi accessori secondo la durata di vita media delle lampade fornite dal produttore Pagina 202 Manuale di Manutenzione Pannello degli allarmi Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio I segnali inviati dai rivelatori attraverso la centrale di controllo e segnalazione a cui sono col
439. vimentazione Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C09 Controllo Controllo persiane avvolgibili di legno Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C10 Controllo Controllo persiane avvolgibili in plastica Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C11 Controllo Controllo serrature Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C12 Controllo Controllo telai fissi Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C13 Controllo Controllo telai mobili Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 03 C08 Controllo Controllo persiane Controllo a vista ogni 6 anni 01 01 04 Serramenti in profilati di acciaio 01 01 04 C07 Controllo Controllo persiane Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 04 C12 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 01 01 04 C01 Controllo Controllo frangisole Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C02 Controllo Controllo generale Controllo a vista ogni 12 mesi Pagina 2 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli 01 01 04 C03 Controllo Controllo guarnizioni di tenuta Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C04 Controllo Controllo guide di scorrimento Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C05 Controllo Controllo maniglia Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C06 Controllo Controllo organi di movimentazione Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C08 Controllo Controllo persiane avvolgibili in plastica Controllo a vista ogni 12 mesi 01 01 04 C09 Controllo Controllo serrature Controllo a vis
440. vista ogni 12 mesi 02 02 06 Tinteggiature e decorazioni 02 02 06 C01 Controllo Controllo generale delle parti a vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 03 Infissi interni Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 02 03 01 Porte 02 03 01 C02 Controllo Controllo guide di scorrimento Controllo a vista ogni 6 mesi 02 03 01 C03 Controllo Controllo maniglia Controllo a vista ogni 6 mesi 02 03 01 C05 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 02 03 01 CO1 Controllo Controllo delle serrature Controllo a vista ogni 12 mesi 02 03 01 C04 Controllo Controllo parti in vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 03 02 Sovraluce 02 03 02 C02 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 02 03 02 C01 Controllo Controllo parti in vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 03 03 Sovrapporta 02 03 03 C02 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 02 03 03 CO1 Controllo Controllo parti in vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 03 04 Telai vetrati 02 03 04 C02 Controllo Controllo vetri Controllo a vista ogni 6 mesi 02 03 04 C01 Controllo Controllo parti in vista Controllo a vista ogni 12 mesi 02 04 Controsoffitti Pagina 4 Programma di Manutenzione Sottoprogramma dei Controlli Codice Elementi Manutenibili Controlli Tipologia Frequenza 02 04 01 Cassettonati 02 04 01 C01 Controllo Controllo generale
441. za Funzionalit I componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di consentire adeguamenti funzionali da parte di operatori specializzati Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R14 Resistenza meccanica Classe di Requisiti Di stabilit Classe di Esigenza Sicurezza Gli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l azione di determinate sollecitazioni Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto 03 04 R15 Stabilit chimico reattiva Classe di Requisiti Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza Sicurezza L impianto di illuminazione deve essere realizzato con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico fisiche Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto L Unit Tecnologica composta dai seguenti Elementi Manutenibili 03 04 01 Lampade ad incandescenza 03 04 02 Lampade fluorescenti Pagina 177 Manuale di Manutenzione Lampade ad incandescenza Unit Tecnologica 03 04 Impianto di illuminazione Le lampade a incandescenza sono formate da ampolla in vetro resistente al calore o vetro duro per usi particolari attacco a Vite tipo Edison il p
442. zia ed eventualmente sostituire i filtri dell impianto 04 01 14 102 Pulizia otturatore Cadenza quando occorre Effettuare la pulizia ed eventualmente sostituire l otturatore nel caso si verifichi il passaggio del fluido ad otturatore chiuso Pagina 223 Manuale di Manutenzione Unit di controllo Unit Tecnologica 04 01 Impianto di sicurezza e antincendio Le unit di controllo sono dei dispositivi che consentono di monitorare costantemente gli elementi ad esse collegati quali sensori per l illuminazione rivelatori di movimento ecc REQUISITI E PRESTAZIONI EM 04 01 15 R01 Isolamento elettromagnetico Classe di Requisiti Controllabilit tecnologica Classe di Esigenza Controllabilit Le unit di controllo devono garantire un livello di funzionamento anche in presenza di un campo elettromagnetico Livello minimo della prestazione Devono essere previsti i livelli minimi indicati dalle normative in materia in particolare quelle dettate dal Consiglio delle Comunit Europee ANOMALIE RISCONTRABILI 04 01 15 A01 Anomalie batteria 04 01 15 A02 Anomalie software 04 01 15 A03 Difetti stampante MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 04 01 15 I01 Sostituzione unit Cadenza ogni 15 anni Effettuare la sostituzione dell unit di controllo secondo le prescrizioni fornite dal costruttore generalmente ogni 15 anni Pagina 224 Manuale di Manutenzione Impianto antintrusione e co
443. zione 02 02 01 A05 Distacco 02 02 01 A06 Efflorescenze 02 02 01 A07 Erosione superficiale 02 02 01 A08 Esfoliazione 02 02 01 A09 Fessurazioni 02 02 01 A10 Macchie e graffiti 02 02 01 A11 Mancanza 02 02 01 A12 Penetrazione di umidit 02 02 01 A13 Polverizzazione Pagina 39 Manuale di Manutenzione 02 02 01 A14 Rigonfiamento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 02 02 01 I01 Pulizia delle superfici Cadenza quando occorre Pulizia delle superfici mediante lavaggio ad acqua e detergenti adatti al tipo di intonaco Rimozioni di macchie o depositi superficiali mediante spazzolatura o mezzi meccanici 02 02 01 102 Sostituzione delle parti pi soggette ad usura Cadenza quando occorre Sostituzione delle parti pi soggette ad usura o altre forme di degrado mediante l asportazione delle aree pi degradate pulizia delle parti sottostanti mediante spazzolatura e preparazione della base di sottofondo previo lavaggio Ripresa dell area con materiali adeguati e o comunque simili all intonaco originario ponendo particolare attenzione a non alterare l aspetto visivo cromatico delle superfici Pagina 40 Manuale di Manutenzione Rivestimenti e prodotti ceramici Unit Tecnologica 02 02 Rivestimenti interni Impiegati come rivestimenti di pareti con elementi in lastre o piastrelle ceramiche prodotte con argille silice fondenti coloranti e altre materie prime minerali Tra i materiali ceramici utilizzati com
444. zione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse Livello minimo della prestazione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto ANOMALIE RISCONTRABILI 03 03 10 A01 Difetti di coibentazione 03 03 10 A02 Difetti di regolazione e controllo 03 03 10 A03 Difetti di tenuta 03 03 10 A04 Incrostazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 169 Manuale di Manutenzione 03 03 10 I01 Ripristino coibentazione Cadenza quando occorre Effettuare un ripristino dello strato di coibentazione delle tubazioni quando sono evidenti i segni di degradamento Pagina 170 Manuale di Manutenzione Tubi in rame Unit Tecnologica 03 03 Impianto di climatizzazione Le reti di distribuzione hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori fino ai terminali di scambio termico con l ambiente Per la realizzazione di tali reti vengono utilizzate tubazioni in rame opportunamente coibentate con isolanti per impedire ai fluidi trasportati di perdere il calore REQUISITI E PRESTAZIONI EM 03 03 11 R01 Attitudine al controllo dell aggressivit dei fluidi Classe di Requisiti Funzionalit tecnologica Classe di Esigenza Funzionalit Le tubazioni in rame devono garantire la circolazione dei fluidi termovettori evitando fenomeni di incrostazioni corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza degli utenti Livello mi
445. zzatori ad accumulo di energia ammortizzatori con movimento di ritorno ammortizzato ammortizzatori a dissipazione di energia Modalit di uso corretto Gli ascensori ad argano agganciato devono essere muniti di ammortizzatori Gli ammortizzatori ad accumulo di energia con caratteristica lineare e non lineare devono essere usati solo se la velocit dell ascensore non superiore a 1 m s Gli ammortizzatori ad accumulo di energia con movimento di ritorno ammortizzato devono essere usati solo se la velocit dell ascensore non superiore a 1 6 m s Gli ammortizzatori a dissipazione di energia possono essere usati per qualsiasi velocit nominale dell ascensore Pagina 39 Manuale d Uso Cabina Unit Tecnologica 03 01 Ascensori e montacarichi La cabina dell impianto di ascensore quella parte dell impianto che adibita al trasporto di persone e o cose a secondo della classe dell ascensore Modalit di uso corretto Per evitare un sovraccarico della cabina da parte di persone la superficie utile della cabina deve essere limitata Pertanto devono essere rispettate le corrispondenze tra portata e superficie utile massima della cabina indicate dalle norme vigenti Nella cabina deve essere apposta l indicazione della portata dell ascensore espressa in chilogrammi e del numero di persone Deve essere apposto il nome del venditore e il suo numero di identificazione dell ascensore Evitare l uso improprio dei comandi della c
446. zzazione delle superfici curve di tipo antifuoco trattate con vermiculite o cartoni ignifughi classificate in Classe 1 o 0 di reazione al fuoco di tipo idrofugo con elevata resistenza all umidit o al vapore acqueo di tipo fonoisolante o ad alta resistenza termica che accoppiate a pannello isolante in fibre o polistirene estruso permettono di creare delle contropareti di tamponamento che risolvono i problemi di condensa o umidit migliorando notevolmente le condizioni climatiche dell ambiente Le lastre vengono fissate con viti autofilettanti a strutture metalliche in lamiera di acciaio zincato o nel caso delle contropareti fissate direttamente sulla parete esistente con colla e tasselli le giunzioni sono sigillate e rasate con apposito stucco e banda Modalit di uso corretto Non compromettere l integrit delle pareti Pagina 11 Manuale d Uso Tramezzi in laterizio Unit Tecnologica 02 01 Pareti interne Si tratta di pareti costituenti le partizioni interne verticali realizzate mediante elementi forati di laterizio di spessore variabile 8 12 cm legati con malta idraulica per muratura con giunti con andamento regolare con uno spessore di circa 6 mm Le murature sono eseguite con elementi interi posati a livello e con giunti sfalsati rispetto ai sottostanti Modalit di uso corretto Non compromettere l integrit delle pareti Pagina 12 Manuale d Uso Rivestimenti interni Si tratta di strati funzionali facent

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