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manuale operativo per la segnaletica

1. Ambiente attraversato Beni naturali e paesistici Scheda materiale informativo del percorso 1 Beni culturali e storici Fiere sagre mercati mostre Prodotti enogastronomici Prodotti artigianali Citt paesi borgi Rifugi Georeferenziazione con GPS per uso SIT note Coordinate segnaletica e segnavia Coordinate incroci Coordinate stato delle attrezzature Coordinate condizioni del fondo Coordinate ponti Coordinate punto acqua Coordinate punto panoramico Coordinate parcheggio Coordinate servizi logistici Coordinate ambiente attraversato Coordinate beni naturali e paesistici Coordinate beni culturali e storici Coordinate fiere sagre mercati mostre Coordinate aree sosta attrezzate Rilevatore A Una copia della scheda compilata con i dati del percorso va inviata dall ente responsabile al Tavolo di Coordinamento Provinciale Scheda materiale informativo del percorso 2 SCHEDA PROSPETTO LUOGHI DI POSA gt D D N m SENTIERO COMUNE LUOGO DI POSA QUOTA DATA LOCALIT RILEVATORE LD o o e It DO Tabella localit Schizzo luogo di posa E Disposizione tabelle in pianta E Scheda prospetto luoghi di posa 1 INDICE CAPITOLO REGOLE GENERA
2. CD Rom Sito Internet Altro note Informazioni Ufficio informazioni turistiche Guide turistiche nella zona Guide alpine nella zona Accompagnatori di media montagna Numeri utili Trasporti pubblici Soccorso stradale Soccorso sanitario Farmacie Punti d appoggio con distanza dal percorso Albergo Rifugio Bivacco B amp B Camping Bar Ristorante Agriturismo Rilevatore Aeae ini ian Una copia della scheda compilata con i dati del percorso va inviata dall ente responsabile al Tavolo di Coordinamento Provinciale Scheda di rilevazione del percorso 3 Allegato 2 B SCHEDA TEMPI DI PERCORSO DENOMINAZIONE iii UBICAZIONE cdi alan Ente Committente i rnanan nna Rilevatore en a are Localit Quota Distanza Tempi di Tempi di in metri percorrenza percorrenza Totali Totali andata ritorno 4 Totali Dali oil lait Rilevatore nile Una copia della scheda compilata con i dati del percorso va inviata dall ente responsabile al Tavolo di Coordinamento Provinciale Scheda tempi di percorso 1 Allegato 2 C SCHEDA DATI TECNICI DEL PERCORSO DENOMINAZIONE i UDICAZIONE c i Ente Committente iiii Condizioni della segnaletica Tip
3. Scheda di valutazione dell itinerario 3 Servizi Lungo il percorso sono presenti note informativo specifico Rifugi SI INO Ristoranti SEZ eee ea Agriturismi SHMO lr i Bar SI NO e iii i B amp B SIINO Camping LSLJ INO cachet ea Altre Strutture ricettive SI NO Strutture sportive SI INO RAZR mo Panchine TN enne Fonti di acqua potabile certificate IL Ero ZAA Guide alpine o accompagnatori sono gi attivi sul percorso gi proposto SI NO come itinerario turistico escursionistico Lungo il percorso ci sono punti dove ripararsi da intemperie una a E A Edifici sno eee Vegetazione fitta SI INO ocecrr illa Altro SI NO ER E PTE E TOA IT API E OI E possibile noleggiare un GPS SI INO Il turista pu reperire facilmente la cartina del percorso e il materiale SI NO Scheda di valutazione dell itinerario 4 Difficolt Grado di difficolt del percorso RT II RT E sentiero escursionistico Fira EE sentiero escursionistico per esperti SII TNO il i a ni pi re ii all EEA sentiero escursionistico per esperti con attrezzatu
4. tempi medi di percorrenza facoltativi ma consigliabili vanno inseriti a fianco delle localit di destinazione allineati a destra per il calcolo dei tempi vedasi il prospetto nelle pagine seguenti Per il calcolo dei tempi di percorrenza si consiglia di utilizza re il diagramma qui allegato b 6 Numero del sentiero Il numero del sentiero o dell itinerario trova spazio sulla coda nell apposito rettango lo bianco deve corrispondere al numero di catasto ufficialmente assegnato b 7 Sigla o Logo L eventuale sigla massimo 3 caratteri o il logo di un itinerario di lunga percorrenza qualora il sentiero faccia parte di quel percorso possono essere inseriti sulla punta della tabella nello spazio riservato b 8 Scritte Le scritte da inserire sulla tabella serigrafate o incise saranno di colore nero in carattere Arial b 9 Calcolo dei tempi di percorrenza tempi medi di percorrenza si possono calcolare in due modi e il primo dato dall esperienza e il secondo pi scientifico ma di facile utilizzo 24 1 un alpinista mediamente allena to in un ora di cammino su facile sentiero in salita guadagna in quo ta circa 350 metri mentre in disce sa si abbassa di circa 500 metri Se l itinerario si svolge a quote su periori ai 2800 3000 metri percorre rispettivamente 250 300 metri in salita e 400 450 metri in discesa Se il percorso ondulato o piano e non presenta difficolt che richie dano
5. apposto solo qualche segnavia ad intervalli di circa 4 500 metri ed in prossimit di eventuali altri bivi stradali In attesa di una normativa nazionale che riconosca la dignit e l importanza della segnaletica per la viabilit escursionistica e ponga rimedio ai differenti orientamenti emersi attraverso le numerose leggi provinciali o regionali si riportano a titolo di esempio alcuni criteri di posa della segnaletica escursionistica e Gli itinerari escursionistici in partenza dai paesi devono essere segnalati usual mente ad iniziare dalla stazione ferroviaria o delle autocorriere Per la colloca zione delle tabelle segnavia sono previste autorizzazioni generali come quelle concesse per i pali della segnaletica stradale dell iluminazione stradale i pali del telefono i pali di bassa tensione delle aziende elettriche e segnali non possono invadere il profilo libero della carreggiata e La distanza minima tra il ciglio della carreggiata e lo spigolo del segnale indica tore pi vicino corrisponde all interno dei centri abitati a 30 cm all esterno degli stessi a 60 cm e Questa distanza deve essere pure rispettata sulle strade agricole e forestali per evitare danneggiamenti da parte dei veicoli agricoli e forestali e La distanza tra lo spigolo inferiore posto pi in basso e il suolo deve essere di almeno 220 cm Le tabelle segnavia devono essere fissate in modo che la sicurezza dell osserva tore non sia compromessa
6. raggiungerla e la sua distanza dal sentiero 20x4 cm Picchetto segnavia N ni ama ndica la continuit del MI VO oe enni sentiero su prati e pascoli I gt Ometto di pietre 7 8 x 100 120 cm Il ES Indica la continuit del sentiero il I su terreni esperti d alta montagna T i V CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI gt EEA dr Y PERCORSO N Tabella per via ferrata IMPEGNATIVO o per sentiero attrezzato difficile ALPINISTA BERGSTEIGER aLPInecLIMBER ALPINISTE Invita ad usare l autoassicurazione elio A ESSE calca e a segnalare eventuali danni agli infissi 25x33 cm SICUREZZA DI FIXSEILE UND SECURITY OF SURETE DES ATTREZZATURE LEITERN AUF THE FIXED ROPES ECHELLES ET E CORDE IHRE SICHERHEIT AND FIXTURES DES CORDES FISSE PRIMA DI BEVOR DU SIE BEFORE USING FIXES AVANT DE USARLE BENUTZT THEM T EN SERVIR PER FAVORE SEGNALA EVENTUALI DANNI A r 1 5 DEFINIZIONI DEI SENTIERI E GRADI DI DIFFICOLT Diverse sono le definizioni di sentiero che troviamo sui dizionari una via stretta e appena tracciata tra prati boschi rocce ambiti naturalistici o paesaggi antropici in pianura collina o montagna percorso a fondo naturale tracciato in luo ghi montani o campestri dal passaggio di uomini e animali viottolo genericamente stretto che in luo ghi campestri montani o simili si formato in seguito al frequente passaggio di perso ne e animali Nel diritto italia
7. Viene pertanto distribuito oltre che come pubblicazione autonoma in apposita confezione congiuntamente alle suddette Linee guida Copertina Art Director Arch Leo Guerra della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese Collana socio economica della Societ Economica Valtellinese Stampa Tipografia Bettini Sondrio R PROVINCIA DI SONDRIO SOCIETA ECONOMICA VALTELLINESE Tavolo di coordinamento provinciale ITINERARI PER ESCURSIONISMO MANUALE OPERATIVO PER LA SEGNALETICA degli itinerari escursionistici della provincia di Sondrio Tavolo di coordinamento provinciale ITINERARI PER L ESCURSIONISMO Enti e Associazioni partecipanti e Regione Lombardia Sede Territoriale di Sondrio e Amministrazione Provinciale di Sondrio e Comunit Montane di Valchiavenna Valtellina di Morbegno Valtellina di Sondrio Valtellina di Tirano Alta Valtellina Comune di Sondrio Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Sondrio Societ di Sviluppo Locale Sondrio Club Alpino Italiano Coordinamento delle Sezioni della Provincia di Sondrio Parco Nazionale dello Stelvio Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio Federazione Provinciale Coldiretti di Sondrio Associazione Impianti a Fune Alta valtellina Societ Economica Valtellinese Manuale approvato dal Tavolo di Coordinamento Provinciale per il progetto S E V Itinerari per l escursionismo con verbale del
8. stimenti finanziari non riescono a far compiere quel salto di qualit che invece indispensabile se si vuole proporre la provincia di Sondrio come uno dei grandi comprensori dell escursionismo internazionale in grado di allinearsi sul piano della concorrenza turistica alle grandi aree storicamente pi strutturate in questo settore Engadina Tirolo Trentino ecc Il progetto si propone quindi di promuovere un azione sinergica e mirata che ponga l escursionismo fondato su una efficiente rete sentieristica fra le offerte di qualit del sistema turistico provinciale Per l attuazione del progetto stato costituito nel Febbraio 2005 un tavolo di coor dinamento provinciale sulla sentieristica si tratta di un organismo con il compito di uniformare le modalit di segnaletica dei sentieri di programmare gli interventi sui sentieri e di coordinare tutte le iniziative sul tema del turismo escursionistico Al tavolo hanno dato la loro adesione i seguenti Enti e Amministrazione Provinciale di Sondrio e Comunit Montane di Valchiavenna Valtellina di Morbegno Valtellina di Sondrio Valtellina di Tirano Alta Valtellina e Comune di Sondrio e Regione Lombardia Sede Territoriale di Sondrio e Societ di Sviluppo Locale Sondrio e Club Alpino Italiano Coordinamento delle Sezioni della Provincia di Sondrio e Parco Nazionale dello Stelvio e Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e Consorzio Turistico Provinciale di Sondrio
9. La loro realizzazione consiste nel creare delle semplici cunette profonde 10 15 cm 36 se il terreno poco ripido con pendenze maggiori sar necessario approfondire la cunetta e rafforzare l argine a valle con dei sassi conficcati per almeno due terzi e con la parte pi pesante nel terreno oppure posizionare un palo in legno del diame tro di 7 10 cm opportunamente ancorato al terreno In qualsiasi caso deve essere tenuto ben sgombro lo scarico a valle Nella esecuzione delle opere sui sentieri si avr cura di usare materiali e tecniche tipiche del singolo luogo in particolare per quanto attiene all uso della pietra e del legno 37 CAPITOLO Ill GESTIONE DEL SENTIERO III 1 INDIVIDUAZIONE DEL SOGGETTO MANUTENTORE E RESPONSABILE Per ogni sentiero ed itinerario deve esser individuato un soggetto responsabile del la sua gestione e manutenzione Questo soggetto di regola l Ente che ha provveduto alla costruzione tracciamen to ripristino segnatura ecc Comunit Montana Comune Ente Parco ecc L Ente potr a sua volta incaricare altri organismi associazioni cooperative impre se ecc di attivit di sorveglianza tracciamento segnatura manutenzione verifica periodica ecc pur restando comunque il responsabile unico nei confronti degli utenti III 2 VERIFICA PERIODICA AD INIZIO STAGIONE All inizio di ogni stagione e comunque con cadenza almeno annuale l Ente re sponsabile del sentie
10. della durata di molti giorni di cammino e della lunghezza di centinaia di chilometri in generale agevoli e segna lati dotati della necessaria ricettivit lungo il percorso 12 Itinerari di media percorrenza trekking tratti di alte vie della durata di pi giorni di cammino di solito 3 7 e del la lunghezza da 40 a 100 km adatti ad escursionisti in genere esperti Vanno ben segnalati ed attrezzati e supportati da ricettivit Itinerari di breve percorrenza sentieri escursionistici brevi itinerari ad anello della durata massima di 1 3 giorni di cammino sono i pi diffusi 1 6 PIANO GENERALE DEI SENTIERI Perch la numerazione dei sentieri Per gestire nel migliore dei modi una rete di sentieri quanto mai opportuno realizzare un apposito piano generale dei sentieri e assegnare un numero ad ogni sentiero in modo che questo e diventi pi facilmente individuabile dal l escursionista sul terreno e nella carto grafia escursionistica e possa essere ordinatamente censito in un elenco catasto dei sentieri e possa essere gestibile in un sistema in formatizzato che consenta l individuazio ne dei percorsi in maniera univoca su tutto il territorio nazionale Il metodo di pianificazione della rete sen tieristica permette di identificare sul terre no un sentiero attraverso la numerazione a tre cifre La prima cifra individua il Settore di attri buzione mentre le altre due identif
11. e Federazione Provinciale Coldiretti di Sondrio e Associazione Impianti a Fune Alta Valtellina e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Sondrio e Societ Economica Valtellinese Fra le prime iniziative promosse dal Tavolo di Coordinamento vi quella di redigere il Manuale Operativo per la segnaletica degli itinerari della provincia di Sondrio con lo scopo di fornire un concreto contributo a quanti si troveranno ad operare nel campo degli itinerari escursionistici e della segnatura e manutenzione dei sentieri 1 2 DAL SENTIERO ALL ITINERARIO Promuovere il turismo escursionistico nelle nostre valli significa innanzi tutto confrontarsi con il superamento della nozione di sentiero inteso come semplice segno fisico come strumento per percorrere un territorio e porsi invece nella dimensione pi complessa dell itinerario che si caratterizza per gli interessi culturali dei quali portatore aspetti paesaggistici ambientali naturalistici storici artistici architettonici agricoli etnografici antropologici artigianali enogastronomici ecc L itinerario ha quindi il suo indispensabile supporto fisico nel sentiero con il suo tracciato la sua segnaletica le sue attrezzature ma si connota soprattutto per la complessit dell interesse culturale delle esperienze che chi lo percorre si ritrova a vivere e per la qualit e l intensit delle emozioni che suscita nell animo del frequentatore Ogni itinerario si
12. 13 10 2005 Manuale approvato con deliberazione della Giunta della Provincia di Sondrio n 393 del 05 12 2005 CAPITOLO I REGOLE GENERALI 1 1 PREMESSA La provincia di Sondrio dispone di una vasta rete di sentieri che percorre ed innerva il territorio dal fondovalle fin nelle terre alte questa rete ha origini il pi delle volte storiche o comunque antiche e trae la sua motivazione dalla necessit di percor rere la montagna per attendere alle attivit agro silvo pastorali ed in taluni casi ai lavori legati all uso della pietra e del ferro spesso si tratta di itinerari destinati al transito intervallivo per scopi di relazione di commercio Sono inoltre importanti per la fitta distribuzione sul territorio i percorsi e i manufatti costruiti all inizio del novecento per gli usi militari della Linea Cadorna Questa rete di sentieri andata gradualmente perdendo il suo significato originario per divenire sempre pi oggetto di frequentazione da parte di escursionisti ed alpinisti l escursionismo sta diventando una pratica cultural ricreativo sportiva sempre pi diffusa al punto che un sempre crescente numero di turisti sono oggi attratti dalla possibilit di percorrere i sentieri e di associare ad un attivit fisica salutare la sco perta di paesaggi l incontro con la natura con l etnografia con la cultura materiale In molte regioni delle Alpi la presenza di escursionisti divenuta una fonte basilare per l economia t
13. 2 45 RIFUGIO SCHIAZZERA 4 00 o ROGORBELLO RONCALE GROSIO K 2 TIRANO 0 40 TIRANO 0 40 Tabella localit Disposizione tabelle BARUFFINI Rifugio Schiazzera 803 m Disposizione tabelle 2 Rogorbello Tirano Fi S 18 II 4 CARTA TOPOGRAFICA DEI LUOGHI DI POSA i A i d PEE Tratto rosso percorso urbano Tratteggiato rosso percorso strada mulattiera sentiero luogo di posa del palo con segnaletica verticale 19 II 5 PUNTI DI PARTENZA Nella pianificazione e progettazione delle reti di sentieri di fondamentale impor tanza che l Ente esecutore o appaltante definisca il punto di partenza dell itinerario identificandolo in un luogo di facile accesso e di sicura individuazione nei pressi di stazioni o fermate dei mezzi pubblici stazioni ferroviarie stazioni o fermate autoli nee nelle aree sosta e pic nic nei parcheggi urbani Occorre una particolare cura nel collocare la segnaletica che dal punto di partenza dell itinerario attraverso le vie dell abitato conduce all imbocco del sentiero mulat tiera Occorre altres che alla fine del sentiero mulattiera sia posta l identica cura per permettere di attraversare l abitato e raggiungere i parcheggi le stazioni i punti di fermata pubblici allo scopo di facilitare il rientro dei fruitori II 6 LA SEGNALETICA TIPOLOGIE Il filo d Arianna che conduce sui sentieri gli escursionisti
14. Altri argomenti potranno essere individuati in riferimento alla localit e tipologia di sentiero dove si svolgeranno uscite didattiche si potr intervenire su uno o pi sen tieri bisognosi di manutenzione e sul quale si saranno gi realizzati i luoghi di posa e preparate le tabelle segnavia per la posa in opera da effettuarsi durante il corso stesso Nelle uscite si consiglia di limitare i gruppi a 8 10 persone Gli interventi potranno riguardare e realizzazione e dimensionamento dei segnavia e segnaletica verticale modalit di indicazione delle localit di destinazione e posizionamento di tabelle segnavia ai bivi e fissaggio delle tabelle segnavia e segnaletica orizzontale ad un bivio e segnavia sulle piante e segnaletica su sassi 40 segnaletica orizzontale su terreno aperto collocazione picchetti segnavia realizzazione di ometti segnavia segnaletica verticale in alta quota distanza dei segnavia sramatura e decespugliamento sistemazione fondo del sentiero realizzazione di traversine taglia acqua con materiali locali prevenzione di scorciatoie 41 CAPITOLO V SENTIERI ATTREZZATI E VIE FERRATE Queste note non intendono costituire uno stimolo alla realizzazione di nuovi sentieri attrezzati o vie ferrate ma semplicemente porre l attenzione ai fini della sicurezza su quanto gi esiste pi o meno diffusamente sulle nostre montagne Riteniamo dunque opportuno confermare anche in questa sede qualche cenno tec
15. alla segnaletica Eu RAEE Dot COMMISSIONE CENTRALE PER L ESCURSIONISMO e alla manutenzione dei sentieri A tale edizione si ampiamente attinto per la redazione di questo manuale operativo perci il Tavolo di Coordinamento ringrazia sentitamente la Sede Centrale del Club Alpino Italiano ed in particolare la Commissione Centrale per l Escursionismo che hanno concesso la possibilit di riprodurre in parte i testi ed i disegni del manuale 1 4 NORMATIVA REGIONALE Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia del 16 aprile 2004 N 7 17173 Determinazione delle caratteristiche della segnaletica nelle aree protette regionali LA GIUNTA REGIONALE Vista la L r 30 novembre 1983 N 86 Piano regionale delle aree regionali protette Norme per l istituzione e la gestione delle riserve dei parchi e dei monumenti naturali nonch delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale DELIBERA 1 di approvare il Sistema della segnaletica delle aree protette regionali allegato e parte integrante della presente deliberazione da applicarsi a parchi regionali parchi naturali riserve naturali monumenti naturali parchi locali di interesse sovraccomunale aree di rilevanza ambientale e siti di importanza comunitaria 2 di stabilire che gli enti gestori delle aree protette di cui al punto 1 provvedano alla tabellazione delle aree ovvero alla sostituzione della segnaletica non conforme entro il 30
16. che non conoscono a suf ficienza un territorio la segnaletica che diviene quindi elemento per frequentare con maggiore sicurezza un territorio un ambiente La segnaletica diventa anche lo strumento per programmare la pianificazione dei sentieri sul territorio poich sui sentieri segnati che le persone vengono indirizzate a frequentare quel territorio va lorizzandolo e tutelandolo al tempo stesso La segnaletica dei sentieri di due tipi Segnaletica verticale principale E generalmente costituita dalle tabelle poste all inizio del sentiero e agli incroci pi importanti che contengono informazioni sulle localit di posa con nome e quota del luogo o di destinazione meta ravvicinata intermedia e di itinerario tempi di percor renza e numero di sentiero altri tipi di tabelle sono pre viste per i sentieri tematici e per la fruizione degli stessi 20 segnavia a bandierina Segnaletica orizzontale secondaria E formata da segnavia a vernice di colore bianco rosso o rosso bianco rosso det to anche bandierina e che contiene il numero del sentiero posto all inizio e lungo il sentiero su sassi o piante utilizzati per offrire l informazione di continuit e con ferma del percorso II 7 SEGNALETICA VERTICALE II 7 a Tipi di segnaletica tabelle e tabelloni a 1 Tabelle generali Le tabelle generali hanno la funzione di indicare il tracciato dell itinerario offrendo indicazioni sul
17. di percorso Road Book Allegato 2 B Scheda dati tecnici del percorso Allegato 2 C Scheda materiale informativo del percorso Allegato 2 D Scheda prospetto luoghi di posa Allegato 2 E SEGNALETICA VERTICALE o Meta Ravvicinata NOME E LOCALIT 211 Meta Intermedia 000 M Meta d Itinerario o Tabella segnavia Tabella localit i gt SEGNALETICA ORIZZONTALE me All B C ag gt al No RSE l eg LI Collana socio economica della Societ Economica Valtellinese Ristampa Ottobre 2008 design Leo Guerra
18. giugno 2005 Tipologia E Segnaletica sentieri Per le indicazioni dei sentieri presenti all interno delle aree protette regionali o che conducono ad esse viene adottata la segnaletica ufficiale del Club Alpino Italiano in quanto gi collaudata e diffusa sul territorio regionale e nazionale Gli Enti gestori delle aree protette dovranno pertanto uniformarvisi Nella parte seguente sono rappresentate le tipologie della segnaletica previste dalla delibera del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano 27 novembre 1999 N 272 Approvazione simboli della segnaletica dei sentieri del Club Alpino Italiano Tipologia E Segnaletica sentieri Simboli della segnaletica dei senteiri del CAI Tabellone o pannello d insieme Rappresenta la rete escursionistica locale 140x110 cm 1 cartografia schematica rete escursionistica e dei riferimenti geografici della zona 2 elenco degli itinerari escursionistici 3 note di inquadramento ambientale e storico Meta Ravvicinata 211 Meta Intermedia Meta d Itinerario o Tabella segnavia Indica la direzione delle localit di destinazione del sentiero e il tempo per raggiungerle 55x15 cm Tabella segnavia per itinerari escursionistici a lunga percorrenza come la normale segnavia con l aggiunta della sigla del percorso nello spazio riservato 55x15 cm Tipologia E Segnaletica sentieri Simboli della segnaletica dei sentieri del CAI Nome Localit 00
19. h Pose della segnaletica ad un incrocio LL 30 II 7 i Segnaletica lungo le strade 31 67 11 8 SEGNALETICA ORIZZONTALE 32 a Tipi di segnaletica segnavia picchetto ometto 32 b Come sono fatti i segnavia s an snaar aeae 33 c Dove si posano i segnavia ii 34 d Come si cancellano i segnavia 35 II PAVORISUESENTIERO 28 siocratico eeeh erat 36 CAPITOLO III GESTIONE DEL SENTIERO III 1 Individuazione del soggetto manutentore e responsabile 38 III 2 Verifica periodica ad inizio stagione 38 III 3 Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria 38 III 4 Dismissione temporanea 39 III 5 Dismissione definitiva 39 CAPITOLO IV CORSI PER OPERATORI DELLA SEGNALETICA E DELLA MANUTENZIONE DEI SENTIERI 40 CAPITOLO V SENTIERI ATTREZZATI E VIE FERRATE 42 1 Attrezzatura orsacchiotti ea fia 43 2 principali infissi scleri ndo rari A 43 3 Alcune tecniche di intervento aeea 44 4 Dichiarazione di Manutenzione e agibilit LL 46 CAPITOLO VI INTERFERENZE DEI SENTIERI CON STRADE E PISTE DA SCI 47 CAPITOLO VII ADOZIONE DEL MANUALE OPERATIVO 48 SCHEDA DI VALUTAZIONE E SCHEDE TECNICHE Scheda di valutazione dell itinerario nannaa anaana Allegato 1 Scheda di rilevazione del percorso LL Allegato 2 A Scheda tempi
20. potr e dovr innervare la rete degli itinerari trasversali che si inoltrano nelle convalli laterali sia nel versante retico che in quello orobico Perch questa spina dorsale assuma la sua piena valenza anche in termini di pro mozione del turismo escursionistico in generale necessario che i vari Enti che si fanno carico della sua realizzazione e manutenzione rispettino alcuni principi fondamentali 1 La denominazione dell itinerario deve essere comune ed unitaria lungo tutto il tracciato In considerazione del favore che la denominazione originaria ha incon trato nel pubblico dei frequentatori indispensabile che si adotti la denominazio ne di SENTIERO VALTELLINA Itinerario ciclopedonale di fondovalle 2 Il sentiero deve essere strutturato esclusivamente per la percorrenza pedonale e ciclabile con eventuali tratti anche per l equitazione e quindi deve essere tassativamente escluso ogni tipo di traffico motorizzato le deroghe possono ri guardare solo i conduttori dei fondi agricoli non altrimenti accessibili i mezzi per la costruzione e manutenzione del sentiero i mezzi di soccorso e di servizio 3 Lungo il sentiero dovranno essere collocati tabelloni e tabelle che indichino gli itinerari per le valli laterali raggiungibili dal Sentiero Valtellina 4 Il percorso del sentiero si deve sviluppare sul fondovalle in stretto rapporto con il fiume Adda 5 Qualora si dia vita in futuro ad un analogo itinerario anche sul fo
21. ripartito in maniera ottimale La tensione della fune dovr comunque permettere una certa oscillazione affinch il naturale ritiro termico dell acciaio non si scarichi sugli ancoraggi danneggiandoli Nelle tecniche pi recenti per i tratti in verticale o forte pendenza il cavo d acciaio posato morbido fissato all ancoraggio con un asola rafforzata con una redancia AI capo della corda va infilato un capocorda in ottone o rame mentre la fune al primo ancoraggio pu essere protetta con un apposita radancia redance morsetti a lato delle scale usati per fissare la fune andranno posizionati preferi bilmente ad una distanza di 1 5 2 metri E importante fissare la fune con morsetti almeno ogni 2 3 chiodi sia per evitare che in caso di tranciamento questa si sfili dagli anelli degli ancoraggi sia per limitare il suo sfregamento contro gli ancoraggi e creare pericolose oscillazioni che potrebbero far perdere l equilibrio all alpinista In caso di utilizzo di tasselli meccanici importante che i bulloni di fissaggio siano di tipo autobloccante e che comunque periodicamente se ne controlli la tenuta poich le vibrazioni potrebbero allentare il bullone E consigliabile verniciare preventivamente i chiodi almeno nella parte sporgente dalla roccia al fine di ridurre il fenomeno dell ossidazione Le staffe vanno posizionate ad una distanza di circa 15 cm dalla roccia per permet tere un pi sicuro appoggio del piede e ad
22. una distanza fra l una e l altra di circa 35 cm 45 V 4 DICHIARAZIONE DI MANUTENZIONE E AGIBILIT SENTIERI ATTREZZATI E VIE FERRATE Il sottoscritto DICHIARA che in data stata effettuata la manutenzione delle attrezzature poste lungo il percorso e con ferma che lo stesso in tale data risultava percorribile in condizioni di sicurezza Timbro Firma del Presidente 46 CAPITOLO VI INTERFERENZE DEI SENTIERI CON STRADE E PISTE DA SCI Quando si costruisce una strada di montagna o una pista per lo sci da discesa av viene sovente che il loro tracciato intersechi un sentiero segnato e spesso purtrop po chi esegue la strada o la pista da sci non si preoccupa di garantire la continuit del percorso del sentiero che preesisteva all apertura della nuova opera E invece indispensabile che le nuove strade e piste garantiscano sempre ed in ogni caso il mantenimento della continuit del sentiero e o itinerario segnato Pertanto necessario che l Ente o la Societ che costruisce la strada o la pista da sci si fac ciano carico delle seguenti opere e realizzare scalette in pietrame per salire o scendere sui muri di sostegno o di controripa delle strade e realizzare tratti di sentiero di raccordo con il vecchio tracciato del sentiero nelle nuove scarpate delle strade e delle piste e realizzare la segnaletica orizzontale segnavia a bandiera con il numero del sen tiero sui due lati della strada o d
23. 0m Tabella localit Indica la localit in cui ci si trova e la quota altimetrica 25x15 cm El RISPETTA LA NATURA SEGUI IL SENTIERO Tabella Rispetta la natura segui il sentiero Invita a camminare entro il sentiro 25x15 cm percorso bici n_ Tabella per uso anche equestre e ciclistico dei sentieri Indica il transito adatto anche in bicicletta o a cavallo 25x15 cm E E adatto ad escursionisti esperti Escursionisti Esperti logo percorso Tabella per sentieri tematici Evidenzia l interesse di un sentiro Sentiero Geologico Sentiero Storico Sentiero Natura ecc 25x15 cm SENTIERO PER ESCURSIONISTI ESPERTI Tabella Sentiero per escursionisti esperti Indica un sentiero impegnativo 25x15 cm E A CURA DELLA SEZIONE CAI Tabella di adozione sentiero Indica la sezione CAI che cura la manutenzione del sentiero 25x15 cm sinonimo di un sentiero difficile anche non attrezzato Escursionisti Esperti con Attrezzatura sinonimo di un sentiero difficile e attrezzato adatto ad escursionisti esperti con attrezzatura Tipologia E Segnaletica sentieri Simboli della segnaletica dei sentieri del CAI Segnavia bianco rosso Segnavia rosso bianco rosso con numero Indica la continuit del sentiero 15x8 cm Indica la continuit e il numero del sentiero 15x8 cm 8x15 cm Segnale di presenza sorgente d acqua Indica la presenza di una fonte d acqua la direzione per
24. B 2 C 2 D 2 E Le schede tecniche sono finalizzate alla raccolta da parte dell Ente competente delle conoscenze sullo stato attuale dell itinerario delle indicazioni degli interventi che si rendono necessari e della segnaletica da predisporre La compilazione delle schede offre l occasione per raccogliere tutte le informazioni utili a documentare descrivere e promuovere l itinerario Qualora si decida di non procedere sarebbe comunque importante archiviare queste informazioni in modo che possano essere riprese ed utilizzate in futuro Le schede tecniche sono Allegato 2 A Scheda di rilevazione Allegato 2 B Scheda tempi di percorso road book Allegato 2 C Scheda dati tecnici Allegato 2 D Scheda materiale informativo Allegato 2 E Scheda prospetto luoghi di posa Il tavolo di coordinamento si rende disponibile a fornire chiarimenti sull uso delle schede ed a supportare le attivit di rilevazione e valutazione 16 II 2 PROGETTAZIONE DELLA SEGNALETICA Progettazione della segnaletica principale agli incroci dei sentieri Nel lavoro di segnaletica dei sentieri l impegno richiesto per lo studio la pre parazione e la posa di quella principa le costituisce l aspetto pi laborioso e A PIAZZEDA oneroso che richiede oltre ad adegua BBN 307 BRATIA te risorse economiche competenza MADONNA DI TIRANO n pazienza e precisione sia nella realiz LA PIANA dai zazione tecnica che nelle informazioni KES ma j da offrire al e
25. C to D so D te Forc F so Alpe Albergo Alpeggio Bivio Baita Bivacco Bocchetta Cima Club Alpino Italiano Capanna Casa Case Cascata Castello Croda Colle Corna Corno Capanna Cresta Colletto Dosso Dente Est Fiume Forcola Fosso Ghiacciaio ore inferiore itinerario Lago Laghi Laghetto metri Monte Monti 23 M ga M go Min N O P Pno Pi P so P te Pto Pti P zo q Rif R Rud S la S sa S so sent Sorg Sez Staz sup Torb Torr T ne trav Vall V ta V tta Malga Maggengo Minuti Nord Ovest Punta Piano Piani Passo Ponte Prato Prati Pizzo Quota Rifugio Rio Rudere Sud San Sant Sella Sassa Sasso Sentiero Sorgente Sezione Stazione superiore Torbiera Torrente Torrione traversata Val Valle Vallone Vetta Vedretta b 5 Tempi di percorrenza tempi di percorrenza sono segnati sulle tabelle dei principali bivi e vengono indi cati come segue 5 minuti 0 05 20 minuti 0 20 ZON ei 2 00 4 ore e mezzo 4 30 Si invita a non usare tempi con precisione esagerata e superata la prima mezz ora evitare i 5 25 35 55 per arrotondare ai 10 minuti successivi ad esempio tra sformare 35 minuti in 0 40 55 minuti in 1 00 1orae5minuti in 1 10 1ora e 25 minuti in 1 30 1 ora e 35 minuti in 1 40 2 ore e 5 minuti in 2 000 2 10 2 ore e 55 minuti in 3 00 3 ore e 35 minuti in 3 30 o 3 40
26. LI IFTPremessa rca 00 ipa i area ale rica 3 L2 Dal sentiero all ilmerario serenita a 5 1 3 Quaderno Sentieri del CAI Club Alpino Italiano 5 1 4 Normativa regionale 5 si userai coranie eater 6 1 5 Definizioni dei sentieri e gradi di difficolt 10 1 6 Piano generale dei sentieri 13 i7 Sentiero valt elima csa Door ese satin 0 liadashiagse al 15 Regolamento del Sentiero Valtellina 15 CAPITOLO II REGOLE OPERATIVE Il 1Studio dell itinerario 3s sissi fiaba hier 16 II 1 1 Scheda di valutazione Allegato 1 16 II 1 2 Schede tecniche Allegati 2 A 2 B 2 C 2 D L naana 16 II 2 Progettazione della segnaletica LL 17 II 3 Prospetto dei luoghi di posa 18 Il 4 Carta topografica dei luoghi di posa 19 I5 gt PAMEdbpertienza soa re vere eee areata 20 II 6 La segnaletica tipologie a 20 II 7 Segnaletica verticale iL scuso Bia ep 21 a Tipi di segnaletica tabelle e tabelloni n nananana nana 21 a l Tabelle generali r 00 s i D raan araa da pa A e a A delega 21 a 2 Tabella segnavia ispirare pa ia 21 Il 7 b Informazioni teenich e 0 vere e Re ari it 21 ll 7 Tabella localit reen tepa peri piane 26 IL 7 dTabelletemiatiche s ciisrreiaeia arretra 26 II 7 e Tabelle di fruizione nna 27 l Ziiabellone ts eds feglt uas biro del idioti deal a a 28 Il 7 g Preparazione e posizionamento Li 29 II 7
27. O AMOR A Loi ei e n cl le i Il percorso ha una valenza specifica Glaciologica SI NO PARE RE AEREI PERE RAPE A E E ERE E TOS A ENEON ORARIA RARO Mineralogica SKUNO Lessa RA Ga a ad aa Storica O Eee o Altro ESAN inni asrnna AI percorso abbinato SI NO un tematismo particolare AI percorso pu essere abbinato SIINO un tematismo particolare Esisono studi 0 ricerche SIINO dedicate all itinerario Il percorso lambisce Fiumi SI NO recai Laghi SIINO eee ip Neli ire IVA Torrenti SI NO Scheda di valutazione dell itinerario 2 Raggiungibilit e percorribilit Il percorso facilmente raggiungibile SI INO Presenza di parcheggi Alla partenza O EE EE e Lungo il percorso SHINO isr All arrivo SI NO USCIRA Rena Il percorso servito da mezzi pubblici Alla partenza SNO henta a e Lungo il percorso SIT INOJ iniaeeaa cia All arrivo SLI RR ORRORI ARA Esiste una segnaletica verso il punto di partenza del percorso dalle vie di accesso SSA DONI sigla Bione SINO Da fermata bus I MEZ Ere to aeaa Altro SNO bn Esistono cartine o materiale informativo SI NO descrittivo specifico del percorso Il percorso segnalato sulle cartine SI NO classiche es Kompass La manutenzione del percorso garantita s1 NO Il percorso georeferenziato con sistema GPS SI NO
28. O Strade provinciali SI NO Strade comunali SI NO Strade consorziali SI NO Strade agro silvo pastorali SI NO Strade private fs No Scheda di valutazione dell itinerario 7 Altro SI NO L itinerario ha un nome particolare SI NO L itinerario ad anello SI NO no andata ritorno sullo stesso percorso Esiste la possibilit di collegare SI NO il percorso ad altri itinerari Eventi abbinati al percorso o in localit limitrofe Sagre SI NO Fiere SI NO Manifestazioni SI NO Visite guidate SI NO Altro SI NO Condizioni del territorio attraversato Citt paesi borghi integri SI INO Sentiero pulito SI NO Bosco pulito s1 No Edifici e propriet curate SI NO Propriet pubbliche e private incolte SI NO Aree di sosta in buono stato SI NO Altro SI NO Esiste materiale fotografico del percorso SI NO Il percorso fruibile in sicurezza almeno 4 mesi all anno SI NO 8 mesi all anno SI NO Tutto l anno SI NO Coinvolgimento e disponibilit degli enti SI INO a valorizzare il territorio attraversato dal percorso Rilevatore Una copia della scheda compilata con i dati del percorso va inviata dall ente responsabile al Tavolo di Coo
29. PROVINCIA SOCIET DI SONDRIO ECONOMICA VALTELLINESE TAVOLO DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Itinerari per l escursionismo 4 MANUALE OPERATIVO PER LA SEGNALETICA per gli itinerari escursionistici della provincia di Sondrio Si ringraziano La Sede Centrale del CAI Club Alpino Italiano e la Commissione Centrale del CAI per l Escursionismo Gli Enti e le Associazioni aderenti al Tavolo di Coordinamento Provinciale Itinerari per l escursionismo I componenti del Comitato Tecnico Operativo del progetto Guido Bellesini Giovanni Del Curto Andrea Gusmeroli Roberto Nella Barbara Paini Claudio Snider Stefano Tirinzoni Redazione a cura di Guido Bellesini e Stefano Tirinzoni alla redazione delle schede ha collaborato Andrea Gusmeroli Stampato nel Gennaio 2006 a cura della SEV Societ Economica Valtellinese e dell Amministrazione Provinciale di Sondrio Ristampa Ottobre 2008 Il presente Manuale edito nel gennaio 2006 nell ambito del progetto Itinerari per l escursio nismo della provincia di Sondrio promosso dalla SEV viene ristampato in occasione della pubblicazione delle Linee guida per gli Itinerari che in affiancamento a detto Manuale completano la base dei supporti regolamentari individuati al fine di consentire alla provincia di Sondrio di dotarsi di una rete di itinerari efficiente uniforme e coerente con le molteplici potenzialit offerte dal patrimonio ambientale
30. a o di visita specifica si constati che sono venute meno le condizioni di percorribilit e o di sicurezza l Ente responsabile deve provvedere alla chiusura temporanea del sentiero Ci pu avvenire a causa di lavori programmati e o a seguito di eventi straordinari frane slavine smottamenti pericolo di caduta di massi e pietre ecc e comunque dell essersi creata una situazione anche se temporanea di pericolo o grave diffi colt per quanti dovessero percorrere il sentiero In tali casi l Ente provvede ad apporre con appositi cartelli adeguata e ben visibile informazione sulla chiusura temporanea sentiero chiuso divieto di transito ecc Gli avvisi devono essere posti in tutti i punti dove si imbocca o si interseca il sentiero ed in entrambi i sensi di marcia in tali casi bene anche provvedere al temporaneo oscuramento della segnaletica verticale A seconda dell importanza dell itinerario della chiusura temporanea va data noti zia a mezzo della stampa locale In ogni caso ne va data informazione al tavolo di coordinamento III 5 DISMISSIONE DEFINITIVA Qualora a seguito di particolari eventi o di totale abbandono dell itinerario sentie ro l Ente responsabile decida di operare la definitiva dismissione del sentiero indispensabile che si operi nel seguente modo e Informare i Comuni di competenza ed il tavolo di coordinamento e Informare gli utenti tramite la stampa locale e Informare le principali case editric
31. a migliore adesione del colore si avr l ac cortezza di pulire la corteccia badando a non danneggiare le piante Sui tronchi di faggio che sono lisci pulire con uno straccio il colore aderir age volmente sui tronchi di abete sar sufficiente un leggero tocco di raschietto per togliere le parti pi morbide e volatili di corteccia sui tronchi di larice e di quercia per creare un minimo di base del segnavia si dovr togliere la parte di corteccia pi rugosa ed esterna senza entrare negli strati vitali della pianta Scortecciare profon damente danneggia la pianta e con il tempo la resina coprir il segno Attenzione a non sovrapporre segnavia ad uso escursionistico a segni d uso forestale Sui pascoli in prossimit dei cambi di direzione in assenza di spuntoni di pie tra fisseremo dei picchetti tondi o squadrati in legno possibilmente di larice del diametro di 7 8 cm sporgenti dal terreno per circa 60 80 cm sulla testa dei quali metteremo il segnavia bianco rosso 34 inn a cre Be fee ii J I Apri 2 u amm ahe Mira a a x SA In zone aperte e sassose e soggette a nebbia qualora la traccia del sentiero fosse poco evidente la distanza dei segnavia deve essere ridotta e accompagnata da numerosi ometti in sassi alti almeno 40 50 cm 1I1 8 d come si cancellano i segnavia Ridimensionamento o cancellazione di segnavia Nelle zone dove i segnavia sono sovradimensionati rispetto a quelli
32. ato ed generalmente costituito da chiodi o piastrine con viti ad espansione chiodi con o senza anello sono generalmente in ferro zigrinato da armatura del diametro di 14 mm e lunghi da 20 a 25 cm l anello che vi saldato ha un diametro compreso fra i 6 e gli 8 mm i chiodi con anello si useranno per ancoraggi nelle concavit della parete i chiodi senza anello o distanziatori nelle sporgenze della parete rocciosa le piastrine meno usate sono fissate alla roccia con una vite bullonata ad espansione del dia metro di 12 mm e lunga 12 cm per lo scopo di distanziare la fune dalla roccia Fune metallica La fune metallica costituita da un cavo di acciaio del diametro generalmente di 12 mm formato da trefoli intrecciati che pur risultando sovradi mensionato rispetto ai carichi permette una presa molto sicura per le mani Si usa non solo come corrimano ma anche per i tratti pi ripidi e va affiancata anche alle altre attrezzature quali scale o staffe In alcuni casi specie su sentieri di accesso a rifugi in corrispondenza di tratti valan gosi la fune metallica viene sostituita con una fune da marina del diametro di 20 30 mm posizionata soltanto durante la stagione estiva Morsetti Costituiscono i fissanti delle funi agli ancoraggi misurano 12 mm di dia metro Redancia Detto anche raggancio o radancia un piccolo ma prezioso elemento normalmente in materiale acciaioso che protegge la fune dallo sfregamento contro l anc
33. cchiello sar preferibilmente orientato in modo tale che la fune vada ad appog 44 giarsi all ancoraggio onde evitare che la tensione della fune si scarichi direttamente sull anello In caso di roccia friabile il diametro del chiodo e la sua lunghezza devono essere tali da garantire un valido ancoraggio In questo caso il chiodo non va battuto ma infilato nel foro saturo di boiacca cementizia o resina E opportuno che i chiodi sia no orientati in modo da evitare che il tiro sulla fune possa favorire il loro sfilamento dai fori Il chiodo pu avere un anello aggiuntivo oppure un solo occhiello Nel primo caso la fune viene fissata con il morsetto all anello nel secondo la fune viene infilata nel occhiello oppure bloccata esternamente con un morsetto a doppia ganascia che viene usato quale chiodo distanziatore nei tratti in piano Il bloccaggio della fune va effettuato con il morsetto direttamente al chiodo Affinch l acqua non entri nei fori e comprometta con il gelo la tenuta degli ancorag gi opportuno sigillare il foro con cemento o resine La lunghezza dei vari pezzi delle funi varia da 15 a 50 metri La fune va messa in tensione con un piccolo tenditore al fine di evitare e l usura nei punti di ancoraggio e lo sfregamento contro la roccia usando appositi chiodi distanziatori e le pericolose oscillazioni che possono far perdere l equilibrio all alpinista Il carico sugli ancoraggi risulter cos
34. che tecniche e materiche della tabella di localit Tabella Mountain Bike 35X13 cm Indica la presenza di un itinerario percorribile con la mountain bike ove previsto la tabella potr riportare il numero identificativo degli itinerari di mountain bike la punta della tabella e il logo della bike indicano il senso di migliore percorribilit dell itinerario La fac cia a vista di colore rosso RAL 3031 W CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI Tabella Via ferrata 33X25 cm Va posta all inizio di un sentiero di accesso ad una via ferrata o ad un sentiero attrezzato impegnativo non ch all inizio del tratto attrezzato con l invito quadri lingue ad usare correttamente le attrezzature fisse e CS ad autoassicurarsi alle stesse PERCORSO Usualmente sulla stessa tabella viene indicato un re E a capito al quale segnalare eventuali danni alle attrez RAR ei zature E in metallo e di colore rosso RAL 3000 con a aa eg sea scritte in bianco misura 25 x 33 cm sun hp frene PER FAVORE SEGNALA EVENTUALI DANNI A a Tabella Escursionisti Esperti 25X13 cm E collocata all inizio di un sentiero con caratteristiche alpinistiche esposto parzialmente attrezzato oppu SENTIERO PER re impegnativo per lunghezza o sviluppo in ambiente ESCURSIONISTI selvaggio E in metallo con scritte nere ESPERTI 27 11 7 f Tabellone Tabellone o pannello d insieme E un pannello di grande f
35. coli centri abitati che trovino ri scontro sulla cartografia utile indicare il nome della NOME E LOCALIT localit dove ci si trova e la relativa quota non aggiun 000 M gere punti per l abbreviazione di metri o altro Informazioni tecniche Tabella in fusione in lega di alluminio antiossidante altezza 130 mm lunghezza 250 mm spessore 8 mm Sulla facciata anteriore vi sono tre strisce in rilievo dove inci dere le indicazioni simboli alfa numerici incisi rispettano le seguenti dimensioni tarate sulla base del carattere maiuscolo tipo Arial larghezza 9 mm altezza 20 mm profondit 1 mm La punta della tabella e la parte centrale della coda sono ri bassate per permettere l inserimento di targhe con numero del sentiero logo sigle ecc Le lettere sono verniciate in nero Sulla facciata posteriore fusa con la ta bella una semistaffa con incavo tondo e fori filettati permette il bloccaggio sul palo diametro 48 mm tramite un altra semistaffa in fusione di alluminio e viti ad incasso Tutta la tabella ricoperta da uno strato di vernice trasparente come protezione da gli agenti atmosferici Va posta sullo stesso palo di sostegno delle tabelle segnavia se esso collocato nella localit indicata 11 7 d Tabelle tematiche Le tabelle tematiche hanno lo scopo di indicare la presenza di un particolare tema tismo e riguardano le seguenti tre tipologie naturalit segni dell uomo prodotti tipici e agricoltura In
36. configura per le particolari e molteplici tematiche che propone tematiche che devono essere rese riconoscibili attraverso adeguati strumenti di comunicazione ed informazione facilmente accessibili L itinerario deve anche proporsi come offerta durevole e sicura nel tempo e quindi deve essere periodicamente sottoposto a verifiche controlli e manutenzioni In tal modo si potranno garantire da un lato le condizioni di sicurezza per chi lo percorre e dall altro il continuo aggiornamento dei contenuti culturali specifici e delle offerte di ricettivit e ospitalit 1 3 QUADERNO SENTIERI DEL CAI CLUB ALPINO ITALIANO Il Club Alpino Italiano ha fra i suoi compiti i istituzionali sanciti dall artictolo 2 comma b della Legge 24 12 1985 n 776 quello di CLUB ALPINO ITALIANO provvedere al tracciamento alla realizzazione ed alla manutenzione di sentieri opere alpine SENTIERI og 3 PIANIFICAZIONE ed attrezzature alpinistiche In adempimento SEGNALETICA a questo fine il CAI con delibera del Consiglio o MANUTENZIONE Centrale N 272 del 27 novembre 1999 ha approvato il manuale redatto per il tramite della propria Commissione Centrale perl Escursionismo nel 1996 un Manuale di istruzioni ed informazioni intitolato Sentieri pianificazione segnaletica e manutenzione Quaderno di escursionismo n 1 giunto nel 2004 alla sua 3 edizione che costituisce uno strumento indispensabile per tutti coloro che intendono dedicarsi
37. da parte della circolazione stradale e Sulla base delle indicazioni sopra esposte si consiglia di presentare regolare domanda all Ufficio tecnico comunale competente allegando cartografia e pro spetto di posa del luogo dove sar collocata la le tabella e segnavia richiedendo l autorizzazione alla posa 31 11 8 SEGNALETICA ORIZZONTALE Per segnaletica orizzontale si intende quella al suolo posizionata usualmente sui sassi ovvero sui tronchi degli alberi per indicare la continuit in entrambe le dire zioni di un itinerario segnalato I colori da adottare per la segnaletica dei sentieri sono il rosso e il bianco da usarsi sempre in abbinamento Gi allo stato attuale i colori rosso bianco della segnaletica dei sentieri sono i pi diffusi sia in Italia che nelle altre regioni alpine Laddove i sentieri sono ancora segnati con altri colori e con diversa tipologia pur comprendendo inevitabili disagi derivanti dalla sostituzione si auspica che si giun ga quanto prima ad una graduale uniformit di segnaletica La segnaletica orizzontale che deve essere chiara visibile mai esagerata va effet tuata con condizioni climatiche che permettano al colore di aderire meglio 11 8 a tipi di segnaletica segnavia picchetto ometto I simboli usati per la segnaletica orizzontale dei sentieri sono i seguenti Segnavia semplice di colore bianco rosso E usato per indicare la continuit del sentiero va po sto nelle immediate vicinanze
38. dei bivi e ogni 2 300 metri se il sentiero evidente altrimenti a distanza pi ravvicinata tenendo in considerazione le carat teristiche ambientali e l inserimento rispettoso nel luogo misura 8 x 15 cm Il colore bianco del tipo smalto lucido ad olio o nitro per esterni il colore ros so ha il codice RAL 3000 15 cm E e Segnavia a bandiera di colore rosso bianco rosso con inserito in nero sul bianco il numero del sentiero Va posto al l inizio del sentiero e in prossimit de bivi ed in altri punti dove uti le confermare la giusta continuit dell itinerario numerato misura 8x15 cm Freccia di colore rosso Indica una sorgente una fonte un rio d acqua nelle vicinanze la freccia eseguita con la vernice rossa e scritta ACQUA in nero sar rivolta nella direzione 32 in cui si trova l acqua e la distanza in metri per raggiungerla misura 8x20 cm Viene usato soltanto quando la presenza dell acqua non visibile dal sentiero e pu avere particolare importanza per l escursionista Picchetto segnavia Va posto lungo sentieri che attraversano ter reni aperti o pascoli privi di elementi naturali di riferimento sui quali apporre i segnavia e dove possa risultare difficile l orientamento E in legno del diametro di 6 8 cm e ha un altez za di 100 120 cm interrato per circa 30 40 cm e trattato con catramina va verniciato a tutto tondo nella parte superiore con il
39. ella pista affinch si individuino i due punti di in terferenza con il sentiero e si consenta al frequentatore di individuare facilmente i due punti che collegano il sentiero ai lati della nuova opera e realizzare la segnaletica verticale tabella segnavia tabella localit al termine della strada ove di fatto si viene a creare un nuovo punto di partenza del sentie ro in caso di nuovo punto di partenza vanno anche sostituite le tabelle segnavia dell intero itinerario aggiornando i tempi di percorrenza e rimuovere sassi o materiale di riporto o scavo che sia franato sul sentiero e sistemare la raccolta delle acque della strada per evitare che il sentiero divenga un ricettacolo delle acque di scolo della strada con conseguenti danni al corpo del sentiero e qualora l apertura di una nuova pista di sci intersechi un itinerario storico di scial pinismo opportuno che la Societ o l Ente che esegue la pista garantisca la continuit dell itinerario sci alpinistico preesistente E consigliabile che questi accorgimenti siano inseriti nei progetti e nei capitolati d appalto delle strade di montagna e delle piste da sci 47 CAPITOLO VII ADOZIONE DEL MANUALE OPERATIVO Il presente Manuale operativo per la segnaletica sar formalmente adottato con deliberazione dell Organo competente dai vari Enti Territoriali interessati alla te matica della sentieristica Amministrazione Provinciale Comunit Montane Enti Parc
40. erta da uno strato di vernice trasparente come protezione dagli agenti atmosferici b 2 Misure a Lunghezza 55cm ro Meta Ravvicinata Altezza 13 cm 8 411 Meta Intermedia e Spessore 10 mm E Meta d Itinerario b 3 Colore e Il colore di sfondo delle tabelle alluminio naturale la punta di colore rosso e la coda rosso bianco rosso colore rosso codice RAL 3000 e La regola vale anche per gli altri tipi di tabelle localit sentiero tematico e frui zione b 4 Toponimi mete di destinazione e In assenza di un dizionario toponomastico che sancisca ufficialmente l esatto nome dei luoghi si consiglia di attenersi quanto pi possibile a quelli individuabili sulla cartografia ufficiale IGM Istituto Geografico Militare o a quelli maggior mente in uso localmente e consolidati nel tempo e toponimi sulle tabelle segnavia vanno scritti allineati a sinistra preferibilmente con l iniziale maiuscola e le altre lettere minuscole tempi di percorrenza vanno invece allineati a destra Sulle tabelle localit i toponimi vanno centrati e Qualora sia necessario ricorrere a delle abbreviazioni per poter inserire nello spazio disponibile il toponimo della meta dell itinerario si invita a fare riferimento a quanto gi previsto nelle guide TCI CAI della collana Monti d Italia e cio 22 Alb Alp B ta Biv B tta CAI Cap Cas Cas ta Cast C da C le C na C no Cap C ta
41. ficato EEA itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura 11 Sentiero turistico Itinerario di ambito locale su carrarecce mulattiere o evidenti sentieri Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi locali t turistiche vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico ricreativo Nella scala di difficolt CAI classificato T itinerario escursionistico turistico Sentiero storico Itinerario escursionistico che ripercorre an tiche vie con finalit di stimolo alla cono scenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati generalmente non presenta difficol t tecniche ed classificato T oppure E Sentiero tematico un itinerario a tema prevalente natu ralistico glaciologico geologico storico religioso ecc di chiaro scopo didattico formativo Usualmente attrezzato con ap posita tabellatura e punti predisposti per l osservazione comunemente adatto an che all escursionista inesperto e si sviluppa in aree limitate e ben servite entro Parchi o riserve Generalmente breve e privo di difficolt tecniche T oppure E sen tieri vanno inoltre a costituire segmenti pi o meno lunghi di itinerari escursionistici di diverso tipo quali Itinerari di lunga percorrenza Sentiero Italia Sentiero Roma Alta Via della Valmalenco Gran Via delle Orobie Alta Via della Valchiavenna Alta Via della magnifica Terra
42. fissate sulle piante o sui muri di baite malghe e ruderi in prossimit di capitelli crocefissi edicole o altri elementi ar chitettonici o culturali dai quali vanno tenuti distinti e a rispettosa distanza 29 1I 7 h Posa della segnaletica ad un incrocio CORRETTO sentiero segnato ERRATO segnaletica orizzontale assente utilizzare segnavia a bandiera come primo indicatore unire tabelle su un unico palo segnaletica orizzontale assente utilizzare segnavia a 3 bandiera come 1 primo indicatore unire tabelle su o n N un unico palo NB Gli esempi sopra riprodotti non tengono conto delle situazioni reali spesso condizionate dalla presenza di elementi naturali o architettonici per i quali necessario un adattamento specifico 30 1I 7 i Segnaletica lungo le strade Una corretta impostazione della rete escursionistica prende avvio gi dai centri abi tati Anche nei paesi la segnaletica escursionistica esclusivamente verticale do vrebbe conservare le medesime caratteristiche di quella lungo i sentieri Oggi per non sempre ci possibile poich la segnaletica escursionistica ancora troppo poco considerata talvolta contrastata dalle norme della segnaletica stradale I tratti di itinerario di solito molto brevi e di collegamento fra due spezzoni di sen tiero che interessano strade pubbliche sono indicati con tabelle segnavia solo nei punti di innesto e divergenza nel tratto intermedio
43. i di guide o carte escursionistiche e Cancellare ogni segno fisico di segnaletica verticale rimuovere tabelle e pali e Cancellare i segnavia orizzontali vedasi paragrafo 8 cap Il 39 07 Vedo o An CORSI PER OPERATORI DELLA SEGNALETICA E DELLA MANUTENZIONE DEI SENTIERI Allo scopo di diffondere e uniformare quanto pi possibile i criteri e i metodi di rea lizzazione della segnaletica e della manutenzione della rete sentieristica e dare attuazione pratica a quanto indicato nel manuale si invitano gli Enti ad impegnarsi nella preparazione di quanti si occupano di segnaletica e manutenzione dei sen tieri l organizzazione di questi incontri corsi di preparazione o di aggiornamento presupposto fondamentale per allargare la base degli addetti alla sentieristica e consentire di mantenere una rete di sentieri sufficientemente sviluppata e affidabile Simili incontri saranno di carattere soprattutto informativo dimostrativo e pratico In sintesi ogni corso incontro dovr contenere degli argomenti base quali e il sentiero sua importanza storica culturale attuale e perch la segnaletica e i simboli e individuazione e studio del percorso e progetto di intervento e aspetti burocratici richiesta permessi autorizzazioni documentazioni ecc e preparazione prospetti luoghi di posa e preparazione tabelle segnavia e preparazione dei materiali attrezzi materiali pronto soccorso e organizzazione della squadra
44. icano il numero del sentiero all interno del Settore 13 ZONA identifica la provincia di Sondrio AREA la provincia di Sondrio divisa in due aree N Nord dell Adda S Sud dell Adda SETTORE una porzione di territorio entro un area in cui possono trovarsi fino ad un massimo di 99 sentieri NUMERO il numero a tre cifre che identifica sul terreno il sentiero Quadro d unione Area Nord dell Adda N LIVIGNO SETTORE 100 199 GAVIA SETTORE 500 599 VAL GROSINA SETTORE CHIAVENNA SETTORE 500 599 VAL MASINO SETTORE 400 499 VAL MALENCO SETTORE 300 399 CORNO STELLA SETTORE 200 299 PIZZO COCA SETTORE 300 399 PIZZO TRE SIGNORI SETTORE 100 199 BG 200 299 BG 300 399 BG 100 199 Area Sud dell Adda S 14 1 7 SENTIERO VALTELLINA Itinerario ciclopedonale di fondovalle Il fondovalle della Valtellina segnato dal corso del fiume Adda stato recentemen te dotato di un itinerario che si sviluppato anzitutto nella zona della Comunit Montana di Sondrio e che ora si va estendendo fino a coprire l intero percorso di oltre 75 chilometri dell Adda da Piantedo fino a Grosio interessando anche le altre Comunit Montane Si tratta di un grande itinerario che deve costituire una vera e propria spina dorsale del turismo escursionistico della provincia di Sondrio poich il suo tracciato longitu dinale
45. la denominazione e sulla quota delle localit nelle quali ci si trova sul percorso da seguire con le varie tappe che lo compongono le mete da raggiun gere il numero identificativo dell itinerario ed i tempi previsti di percorrenza Queste tabelle sono a 2 Tabella segnavia Si usa per indicare la direzione della e localit di destinazione del sentiero e il tem po indicativo necessario a raggiungerla e per un medio escursionista Va collocata alla partenza dell itinerario e agli incroci pi importanti II 7 b Informazioni tecniche b 1 Materiali La Tabella in fusione in lega di alluminio antiossidante altezza 130 mm lunghez za 550 mm compresa la punta direzionale spessore 10 mm 21 Sulla facciata anteriore vi sono tre strisce in rilievo dove incidere le indicazioni simboli alfa numerici incisi rispettano le seguenti dimensioni tarate sulla base del carattere maiuscolo tipo Arial larghezza 9 mm altezza 20 mm profondit 1 mm La punta della tabella e la parte centrale della coda sono ribassate per permettere l inserimento di targhe con numero del sentiero logo sigle ecc Le lettere sono verniciate in nero la punta in rosso ral 3000 e la coda rosso bian co rosso Sulla facciata posteriore fusa con la tabella una semistaffa con incavo tondo e fori filettati permette il bloccaggio sul palo diametro 48 mm tramite un altra semistaffa in fusione di alluminio e viti ad incasso Tutta la tabella ricop
46. le si INO Via Alpina Il percorso segnalato da guide turistiche Riviste SI NO Depliant SI INO Pubblicazioni si NO CD Rom SI NO Sito Internet SI NO Il percorso presente nell attivit escursionistica turistica CAI s1 no Guide alpine SI NO Accompagnatori di media monatagna SI NO Associazioni SI NO Altro SI NO Il percorso panoramico SI NO L itinerario pu essere percorso A piedi SI INO In mountain bike SI NO A cavallo SI NO Scheda di valutazione dell itinerario 6 L itinerario percorribile con altri mezzi Pattini LSI NO Moto SI NO Quad SI NO Jeep si No Il percorso adatto Alle famiglie SI INO Agli anziani SI INO Alle scolaresche SI NO Persone diversamente abili SI NO Altro SI NO Il percorso abbinabile a proposte di pacchetti e offerte turistiche escursione pranzo visita SI NO guidata pernottamento trasporto bagagli ecc Il percorso attraversa zone agricole o pastorali Vigneti LSI NO Meleti SI NO Prati SI NO Orti SI NO Campi SI NO Maggenghi SI INO Alpeggi SI NO Altro SI NO L itinerario attraversa o percorre Strade stratali SI N
47. llarlo a piccoli tocchi partendo dalla parte centrale del segnavia fino agli estremi Eviteremo le sgocciolature e i segnavia stessi dureranno di pi nel tempo I segnavia intermedi bianco rossi vanno posti in punti possibilmente pi elevati o sporgenti e visibili in entrambi i sensi di cammino considerandone l utilit soprat tutto in condizioni ambientali sfavorevoli Segnavia posti su superfici piane sono pressoch inutili nella maggior parte delle situazioni I segnavia vanno sempre ripassati una seconda volta possibilmente entro pochi mesi per aumentarne la durata 1I 8 c dove si posano i segnavia In prossimit dei bivi con sentieri segnati i segnavia vanno abbinati al numero del sentiero nella combinazione rosso bianco rosso tenendo presente che in caso di danneggiamento o asportazione delle tabelle segnavia sar il segnavia sul terre no a indicare le direzioni in caso di bivio con un sentiero non segnato i segnavia vanno posti soltanto sull itinerario segnato integrati con il numero del sentiero da prima e dopo l incrocio Il numero del sentiero sar scritto solo a colore bianco gi asciutto con lo smalto nero usando un pennellino o meglio un pennarello a smalto nitro Laddove il sentiero ben tracciato e privo di bivi sufficiente mettere un segnavia di richiamo bianco rosso ogni 3 400 metri Nei boschi si possono utilizzare gli alberi per i segnavia purch e non si tratti di piante monumentali Per permettere un
48. ndovalle della Mera in Valchiavenna necessario che il sentiero abbia la stessa denominazio ne e le stesse caratteristiche indicate ai punti precedenti Regolamento del Sentiero Valtellina Per normare in modo unitario e correlato le modalit di attuazione e di uso del sen tiero Valtellina lungo tutto il suo percorso si provveder alla redazione di un apposi to Regolamento che sar formalmente adottato degli Enti territoriali competenti 15 CAPITOLO II REGOLE OPERATIVE II 1 STUDIO DELL ITINERARIO Prima di procedere a segnare un itinerario necessario da parte dell Ente propo nente condurre una verifica preliminare che consenta di acquisire tutte le informa zioni necessarie sulle valenze dell itinerario e sullo stato attuale del sentiero Per sviluppare la fase preliminare conoscitiva e valutativa sono state elaborate al cune schede che vengono allegate a questo Manuale con lo scopo di fornire ai rilevatori valutatori un pratico ed uniforme supporto utilizzabile sia sul campo che al tavolo di lavoro Scheda di valutazione Allegato 1 La scheda di valutazione consente di acquisire tutte le conoscenze disponibili sulle valenze proprie dell itinerario e quindi di offrire una preliminare valutazione dell inte resse e del valore e o del potenziale turistico escursionistico dell itinerario questa valutazione consentir poi all Ente di formalizzare le varie fasi progettuali Schede tecniche Allegati 2 A 2
49. nico sull ar gomento consapevoli che meriterebbe ben altro spazio e approfondimento In attesa di un lavoro pi completo del quale si sta occupando un apposito gruppo di specialisti CAI CNSAS GUIDE che comprenda non solo gli infissi di sentieri attrezzati e vie ferrate ma anche ponti passerelle e manufatti posti lungo i sentieri forniamo alcune informazioni primarie sui materiali e sulle tecniche di intervento che si basano soprattutto sull esperienza del Trentino Va detto che negli ultimi anni sul modello francese le tecniche di posa delle attrezzature si stanno modificando sempre pi al fine di offrire maggiore sicurezza Premesso che occorre distinguere fra i sentieri attrezzati e le vie ferrate fra le funi poste per la funzione di corrimano negli unici tratti esposti ed insidiosi di sentieri altrimenti facili e le attrezzature fisse poste su pareti non solo per la sicurezza ma anche per la progressione degli escursionisti alpinisti la posa di qualsiasi attrez zatura fissa deve comunque costituire un opera valutata progettata autorizzata e ben mantenuta La realizzazione e manutenzione di un sentiero attrezzato o di una via ferrata com porta infatti per il soggetto manutentore una serie di responsabilit riguardo alle quali necessario essere coscienti in considerazione del grande numero di perso ne che percorrono i sentieri attrezzati e le vie ferrate e che si affidano alle attrezza ture fisse Il degrado delle attrezzat
50. no almeno nella sua accezione di norma scritta sia nella legislazione naziona le sia in quella regionale non si offre alcuna disciplina specifica riguardo la realizzazione e la manutenzione dei sentieri e anche i contributi della dottrina in materia scarseggiano L unica definizione giuridica di sentiero la troviamo nel Codice della Strada il quale all art 3 Definizioni stradali e di traffico comma primo n 48 definisce Sentiero o mulattiera o tratturo strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali Purtroppo non vi si fa seguire un apposita disciplina e il ter mine utilizzato strada potrebbe indurre qualche interprete a estendere ai sentieri le norme del Codice in fatto di strade Dalla giurisprudenza emergono altre definizioni e il sentiero individuato in quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto di calpestio continuo e prolungato CASS maggio 1996 n 4265 ad opera dell uomo o degli animali in un percorso privo di incertezze e ambiguit visibile e permanente CASS 29 ago sto 1998 n 8633 CASS 21 maggio 1987 n 4623 Con lo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e sug gerire al contempo l interesse prevalente e il grado di difficolt nella percorrenza dell itinerario rappresentato dal sentiero stesso la Commissione Centrale Escur sionismo del Club Alpino Italiano ha individuato la segue
51. nte classificazione 10 Sentiero escursionistico Sentiero privo di difficolt tecniche che cor risponde in gran parte a mulattiere realiz zate per scopi agro silvo pastorali militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collega mento fra valli F il tipo di sentiero maggiormente presen te sul territorio e pi frequentato e rappre senta il 75 degli itinerari dell intera rete sentieristica organizzata Nella scala delle difficolt escursionistiche CAI classificato E itinerario escursionistico privo di diffi colt tecniche Sentiero alpinistico Sentiero che si sviluppa in zone impervie con passaggi che richiedono all escursio nista una buona conoscenza della monta gna tecnica di base e un equipaggiamento adeguato Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e pu presentare dei tratti attrezzati sentiero at trezzato con infissi funi corrimano e brevi scale che per non snaturano la continuit del percorso Nella scala di difficolt CAI classificato EE itinerario per escursioni sti esperti Via ferrata o attrezzata Itinerario che conduce l alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge pre ventivamente attrezzate con funi e o sca le senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quale casco imbrago e dissipatore Nella scala di difficolt CAI classi
52. o Comune di Sondrio ecc affinch le norme e le tecniche in esso contenute siano obbligatoriamente rispettate ed utilizzate da tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel campo della sentieristica in tutta la provincia di Sondrio 48 SCHEDE 49 50 Allegato 1 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL ITINERARIO note DENOMINAZIONE i UDICAZIONE ci Ente Committente i Rilevatore zi assai Interesse Il percorso attraversa luoghi di particolare interesse Naturalistico SI NO Culturale si No Etnografico SI INO Altro SI NO Il percorso attraversa Paesi SI NO Contrade SI NO Case isolate si No Altro si No Lungo il percorso o nelle immediate vicinanze sono presenti attrazioni turistiche organizzate Musei SI NO Palazzi SI NO Parchi LSI NO Chiese SI NO Siti Archeologici LSI NO Altro SI NO Scheda di valutazione dell itinerario 1 Il percorso ha particolare note ue SI NO valenza naturalistica PRTPETTTITTTITIETI TITO TITTI TITTI TI CI TIZI CITI III III III III III Il percorso inserito in un area protetta SI INO Parco Tn i ii iii SI INO Riserva SIINO Monumento ambientale SI IN
53. ologia Assente Scarsa Sufficiente Buona note Condizioni del fondo Impraticabile Franato Eroso Sassi massi Boscato Percorso dall acqua Piante schiantate Buono Stato delle attrezzature e infrastrutture Danneggiate Da riparare Da integrare Da sostituire Buone Superflue Rilevatore iii Una copia della scheda compilata con i dati del percorso va inviata dall ente responsabile al Tavolo di Coordinamento Provinciale Scheda dati tecnici del percorso 1 Allegato 2 D SCHEDA MATERIALE INFORMATIVO DEL PERCORSO DENOMINAZIONE ie UDICAZIONE gt ci i li ei elle Ente Committente ii Raccolta fotografia digitale note Segnaletica e segnavia Incroci Stato delle attrezzature Condizioni del fondo lt rT ____rr_ p 7 7rTr_zmzm Pu nto acqua Ra LL illa a Panoramiche PEEP EPAIA I PE Ea ia a Parcheggio RR IR E PTEE E SE ETT EEE Servizi logistici Ambiente attraversato 000 Pill aL ae Beni naturali e paesistici Beni culturali e storici Fiere sagre mercati mostre Prodotti enogastronomici Prodotti artigianali Aree sosta attrezzate Schede descrittive elementi pi significativi
54. oraggio Capocorda E un tubicino in rame od alluminio del diametro di 12 mm nel quale va infilato e schiacciato il capo della fune metallica affinch la stessa non si sfilac ci Tenditore E uno strumento in acciaio usato per tendere le funi metalliche Va tolto dopo la tesatura Staffa E un appoggio per mani e piedi che si colloca sulle pareti verticali in alter 43 nativa a scale fisse Realizzata in ferro zigrinato d armatura del diametro di 16 20 mm 35 cm di larghezza per 30 35 di profondit viene infissa nella roccia per circa 15 20 cm V 3 ALCUNE TECNICHE DI INTERVENTO Nei tratti verticali gli ancoraggi vanno posizionati preferibilmente ogni 1 5 2 me tri mentre nei tratti di traversata sufficiente generalmente una distanza di 3 5 metri riducibili in prossimit di compressioni delle pareti per esempio nell attraver k chidi con distanziatore b chiodi con anello samento di canaloni dove l even tuale distacco di un ancoraggio fune in acciaio sposterebbe pericolosamente la TA ala mm fune verso la parete a valle Su roccia solida il foro per i chiodi si effettua con una punta del dia metro fra i 14 e i 20 mm e sar profondo circa 2 cm in pi del edahca chiodo poich sul fondo del foro rimane della polvere Il diametro del chiodo sar dello stesso diametro del foro Il chiodo andr inserito nel foro battendolo con una piccola mazza fino a 2 4 cm dall occhiello L o
55. ormato col locato nei paesi o nei principali luoghi d accesso alle reti sentieristiche Rap presenta l insieme degli itinerari della zona inquadrandoli anche dal punto di vista geografico ambientale e sto rico La struttura portante in legno e com prende tre pannelli di pi piccole di mensioni in legno o materiali diversi cui si riferiscono 1 una cartografia schematica della rete escursionistica e dei collegamenti stradali e infrastrutture esistenti misu ra 90 x 60 cm 2 elenco degli itinerari escursionistici accessibili dal luogo numero dei sen tieri tempi di percorrenza misura 90 x 20 cm 3 note descrittive di carattere ambien tale e storico riguardanti il territorio ed eventuali altre informazioni significati ve per la zona misura 90 x 30 cm Le misure esterne massime del pan nello sono di 140 x 110 cm Il pannello va fissato su montanti del diametro di 10 cm a circa 90 cm da terra Il tetto a protezione del pannello deve sporgere di circa 30 cm E anche possibile fissare o addossare il pannello a muri o strutture gi esi stenti purch si disponga delle neces sarie autorizzazioni COPERTINA IN LAMIERA VERNICIATA MONTANTI IN LEGNO SEZ cm 10X10 28 1I 7 g Preparazione e posizionamento La collocazione delle tabelle segnavia va fatta su appositi pali di sostegno di altezza variabile fra i 2 50 e i 3 metri Il palo sar costituito da un tubo in ferro zin cato o acciaio ino
56. particolari attenzioni il tempo di percorrenza deve fare riferimen to ai chilometri percorsi 3 5 4 km l ora tempi indicati saranno tempi effettivi che non terranno conto delle soste 2 Per un calcolo pi preciso dei tempi di marcia si pu fare riferi mento al diagramma a fianco la cui pubblicazione stata gentilmente concessa dall Ente Svizzero Pro Sentieri Il suo utilizzo combinato con la carta topografica sulla qua le va calcolata la distanza dei vari tratti di sentiero la quota dei luoghi di posa delle tabelle o di eventuali punti intermedi per ogni tratto va annotata la differenza di dislivello e la distanza i cui dati riportati sul diagramma permette ranno di leggere il tempo di marcia in corrispondenza delle linee rosse dei minuti Il tempo sar quindi arro tondato ai 5 minuti per ogni singo lo tratto e infine sommato Il tempo totale sar arrotondato ai 10 minuti 10 20 30 40 50 1 h ecc 25 ARA LA Lai i th ANNI T A ti IT i La A Li LA 3 h 5 k A i HAH 14 i 4 i LI A ai nh LIL ui Hi ie i RR f I 4 i E ii T l ai I t ji T dii IDE ZELE T T har py Miha pie dy iri mpa many bi a Fuma an E ISLI E yemin II 7 c Tabella localit Tabella localit 25X13 cm La troviamo agli incroci pi significativi di un percor so passi forcelle pic
57. previsti o dove necessario cancellare segna via superflui o scritte imbrattanti sulla base delle esperienze fin qui maturate si potr procedere come segue e se il colore da rimuovere su pareti di edifici o manufatti si consiglia l uso di raschietti a mano o montati su avvitatore o trapano e sei segni sono su massi o rocce e non possibile rimuoverle con la lama del piccone o scalpellandolo possibile usare degli smalti mimetici dotarsi di di verse tinte pennellando in maniera disomogenea i vecchi segni a seguire una 35 spruzzata di polvere o terriccio sulla vernice fresca toglier l effetto lucido e potr favorire la crescita di muschi e licheni e sei segni da cancellare si trovano su piante di pino o larice si toglier un leggero strato di corteccia se i segnavia sono su tronchi tipo faggio o abete con cor teccia fine e liscia preferibile pennellare debolmente il segnavia con un colore mimetico e sei segnavia sono ormai poco visibili preferibile non fare nulla e lasciare che sia il tempo a cancellarli definitivamente l uso di sverniciatori si dimostrato poco efficace mentre l abbruciamento della vernice con un ugello collegato ad una bomboletta a gas risulta pi valido in que st ultimo caso dovranno essere eventualmente prese le opportune cautele evitare i periodi secchi ed intervenire solo quando il terreno umido II 9 LAVORI SUL SENTIERO Mantenere efficiente una rete sentieris
58. rdinamento Provinciale Scheda di valutazione dell itinerario 8 Allegato 2 A SCHEDA DI RILEVAZIONE DEL PERCORSO DENOMINAZIONE ii UDICAZIONE c i Ente Committente iii Zona Area Nord Adda Sud Adda note Numero i Sentiero i interessato i Soggetto responsabile Provincia Comunit Montana Parco Comune Associazione altro Comuni interessati dal percorso Province interessate dal percorso Difficolt T carrareccia o strada turistica anche ciclabile E sentiero escursionistico EE sentiero escursionistico per esperti EEA sentiero escursionistico per esperti con attrezzature Scheda di rilevazione del percorso 1 Tempi di percorrenza Andata Ore Minuti Ritorno Ore Minuti Dislivello Salita Metri Discesa Metri Quota Minima Metri Massima Metri note Periodo consigliato Primavera Estate Autunno Inverno Punto di partenza Stazione Piazza Principale Municipio Parcheggio segnalato Chiesa Area attrezzata Altro Riferimenti cartografici Carte escursionistiche Carte turistiche CD Rom Sito Internet Scheda di rilevazione del percorso 2 Riferimenti bibliografici Guide depliant riviste
59. re SI NO Il percorso lungo Pi di 15 km Allie vii Meno 15 Km SI NO RO inn Meno di 6 Km UO Meno di 3 Km SNO cer AR L itinerario percorribile in Pi di 6 ore celle Meno di 6 ore SI NO E E n Meno di 2 ore o TT Meno di 1 ora STINO rune Il dislivello Superiore a 1200m CHILI FERA RE Inferiore a 1200m SI NO usi ina Inferiore a 300m MESE OE Inferiore a 100m SIINO Il percorso segnalato Tabellone SI NO PAPAANO AAEE A OIE EETA ET AI AE E EE E AEE ENEN Tabelle segnavia localit SI NO Segnavia SIINO Ometti I ORE Il percorso segnalato con segnaletica rem INO Cai Regione Lombardia Il percorso necessita di una attrezzatura specifica per essere affrontato SI NO Per effettuare il percorso consigliabile l accompagnamento di una persona esperta SI NO Scheda di valutazione dell itinerario 5 Informazioni aggiuntive L itinerario molto frequentato SI NO L itinerario si integra interseca con altri sentieri SI NO L itinerario si integra con i principali percorsi della Provincia Alte vie SI NO Sentieri storici SI NO Sentieri tematici SI NO Sentieri a percorrenza nazionale si NO Sentiero Italia cassa Sentieri a percorrenza internaziona
60. ro e o itinerario deve provvedere alla verifica dello stato del sentiero e per verificarne lo stato del piano di calpestio le condizioni di sicurezza le condizioni della segnaletica verticale ed orizzontale Di tale verifica viene tenuta apposita verbalizzazione agli atti del servizio incaricato ad esempio l ufficio tecnico dell Ente analogamente viene tenuta registrazione degli interventi manutentori e o di miglioria che di volta in volta vengono eseguiti III 3 INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA Periodicamente ed a seguito delle visite di inizio stagione l Ente responsabile provvede alle manutenzioni ordinarie e straordinarie che si rendono necessarie per garantire la percorribilit in condizioni di sicurezza e di piena informazione In generale gli interventi riguarderanno e mantenimento del piano di calpestio l asportazione di sassi e pietre in parti colare quelle che possono causare pericolo per i tratti di sentiero sottostanti il ripristino di tratti franati e Il controllo delle scolo delle acque e La ridipintura dei segnavia non ben leggibili 38 e La sostituzione di tabelle della segnaletica verticale rotte non leggibili mancanti e Decespugliamento di tratti in cui la vegetazione impedisce o rende difficoltoso il passaggio o la lettura della segnaletica e Sicurezza di parapetti ripari funi e catene ove esistenti III 4 DISMISSIONE TEMPORANEA Qualora a seguito della visita periodic
61. scursionista attraverso le 135 tabelle stesse AGIO uk La messa in opera di un palo e delle re lative tabelle di un incrocio di sentieri magari effettuata dopo ore di cammino costituisce solo l ultimo atto di un opera zione che iniziata molto tempo prima Come succede per la segnaletica stra dale anche per i sentieri ogni bivio con segnaletica verticale va progettato e in ventariato La segnaletica principale ed in particolare le tabelle segnavia e le tabelle localit vanno progettate dopo aver percorso il sentiero e annotato con cura su un prospet to per ogni singolo incrocio una serie di informazioni indispensabili per identificarlo fra i tanti esse risulteranno utili per la posa e la futura gestione della segnaletica E altres consigliata la foto del luogo di posa A completamento del rilievo e della compilazione dei prospetti di posa consiglia bile allegare una carta topografica che rappresenti oltre alla rete dei sentieri in manutenzione anche la presenza e la codifica degli incroci provvisti di segnaletica principale ovvero tabelle segnavia Questi dati andranno ordinatamente custoditi in forma cartacea o digitale tenuti a disposizione per futuri riutilizzi quando sar necessario rifare tabelle danneggiate o deteriorate 17 II 3 PROSPETTO DEI LUOGHI DI POSA SENTIERO 220 COMUNE Baruffini LUOGO DI POSA 01 QUOTA 803 m LOCALIT Baruffini o SASSO DEL GALLO 1 30 PRACAMPO
62. segnavia semplice bianco rosso oppure a bandiera Ometto di pietre Dove realizzabile costituisce un sistema di segnaletica ideale efficace naturale discre ta duratura economica A differenza del segnavia a vernice ometto visibile anche in condizioni difficili specie du rante improvvise nevicate sui sentieri di alta montagna Non sono necessarie costruzioni esagerate o eseguite da provetti muratori bastano poche pietre accatastate talvolta un solo sasso ben scelto e posizionato per dare la giusta indicazione Purtroppo tale tipo di segnaletica non sem pre possibile ma dove i sassi sono abbon danti gli ometti di pietra sono da preferire e comunque da integrare alla segnaletica a ver nice e ai picchetti segnavia 1I 8 b come sono fatti i segnavia Dopo aver pulito con il raschietto d acciaio il sasso o il tronco prescelto e individua to l ingombro del segnavia possibile servirsi di una mascherina in gomma con il pennello formeremo dei segnavia di formato 4 cm per 15 cm posizionati appaiati nella direzione del sentiero Si consiglia di pennellare prima col colore bianco tutta 33 l area del segnavia poi in un secondo tempo pennellare il rosso posizionando il bianco pi in alto del rosso ci per evitare di toccare con il pennello bianco il colore rosso e per intervenire pi facilmente a correggere eventuali sgocciolature Dovremo avere l accortezza di mantenere il colore denso e di penne
63. ssidabile diametro 48 mm spessore 2 mm lunghezza 2700 mm forato a circa 400 mm da una estremit per l inseri mento di un tondino di ferro I pali vanno conficcati per almeno 40 60 cm nel terreno e per lo scopo sono indispensa bili piccone badile mazza e o palo di ferro per predisporre il buco e il fissaggio al ter reno Alcuni consigli per un corretto posizionamento di tabelle segnavia e pali con le tabelle segnavia vanno posi zionati in un punto ben visibile del bivio da qualsiasi direzione si provenga Si ten ga presente che la tabella deve rimanere a lato del sentiero e non sporgere con la punta verso la sede del sentiero stesso e In caso di posizionamento di tabelle se gnavia su muri o pali di segnaletica stra dale si deve essere autorizzati dal proprietario e Qualora le tabelle fossero collocate nella scarpata a monte del sentiero suffi ciente fissarle su un palo di misura inferiore a quelle standard e In prossimit di creste o zone ventate consigliabile collocare il palo in posizione comunque visibile ma leggermente pi bassa del crinale per evitare sia l impatto visivo che le maggiori sollecitazioni e usure provocate dal vento e Il collocamento della segnaletica principale verticale va sempre integrato con quella secondaria orizzontale e Il palo di appoggio delle tabelle deve distare almeno a 50 60 cm dal ciglio esterno del sentiero strada Le tabelle non vanno assolutamente
64. tica comporta un impegno che richiede pas sione collaborazione competenza costanza La manutenzione dei sentieri pi assidua e costante pi durer nel tempo rinfre scare un segnavia ancora in discreto stato semplice non c bisogno di usare la spazzola e lo smalto aderisce con facilit Un adeguato taglio dei cespugli che invadono la sede del sentiero se effettuato nel periodo di riposo vegetativo delle piante tardo autunno e a livello del terreno provoca un minore danno alla pianta e pu permettere negli anni successivi l uso del decespugliatore con ottimi risultati e risparmio di energie Si raccomanda una corretta raccolta e accatastamento del tagliato I movimenti di terra devono essere limitati all indispensabile mantenendo gli osta coli naturali il passaggio sui sentieri per i pedoni e non per i mezzi meccanici evitando di danneggiare inutilmente le piante e la cotica erbosa Particolare importanza hanno i deviatori che rappresentano l opera volta ad as sicurare l esistenza stessa del sentiero sentieri trasformati in greti di torrente non si possono pi chiamare tali deviatori devono essere in numero sufficiente a far defluire l acqua verso valle evitando o riducendo quanto pi possibile l erosione del fondo del sentiero fenomeno quanto mai dannoso e frequente soprattutto su sentieri molto frequentati Pi il terreno ripido o erodibile maggiore dovr essere il numero dei deviatori
65. ure con improvvisi e spesso imprevedibili danni causati da frane slavine gelo fulmini esigono continue attenzioni e una presenza attiva del manutentore che deve prontamente intervenire per conservare le garan zie di sicurezza e di transitabilit del percorso E quindi necessario un piano di manutenzione a cadenza regolare che comprenda un ispezione al momento dell apertura stagionale e per le ferrate percorribili tutto l anno controlli pi ravvicinati La realizzazione e manutenzione delle attrezzature dei sentieri attrezzati e delle vie ferrate richiede adeguate capacit tecniche ed attrezzature che offrano ampie garanzie di sicurezza Diventa quindi necessario rivolgersi a professionisti quali le Guide alpine specializzati in tali lavori 42 V 1 ATTREZZATURA Per effettuare gli interventi di posa in opera di attrezzature ex novo o il rifacimento di quelle esistenti vista la necessit di operare spesso in ristretti periodi risulta indispensabile dotarsi di strumenti tecnici che consentano interventi rapidi Un trapano con motore a scoppio con punte di qualit di diametro fino a 22 mm l attrezzo base per effettuare i fori degli ancoraggi miscela in sufficiente quantit chiavi per fissare i bulloni una pompetta per aspirare la polvere dai fori una mazza per battere sui chiodi una trancia di qualit per il taglio della fune V 2 PRINCIPALI INFISSI Ancoraggio E l elemento principale di ogni tratto attrezz
66. uristica montana poich concerne un attivit che si pu esercitare quasi tutto l anno con qualsiasi clima ed a qualunque et In questo settore la provincia di Sondrio sconta una generale arretratezza dal mo mento che le attenzioni degli operatori turistici e delle amministrazioni pubbliche sono state negli ultimi anni monopolizzate dalla pratica dello sci da discesa mentre oggi la necessit di offrire alternative allo sci da discesa necessario ma non pi sufficiente diventa di fondamentale importanza per garantire un futuro al comparto turistico delle nostre valli assicurando un apporto economico spendibile tutto l an no non solo in poche aree ma su tutto il territorio provinciale a bassissimo impatto ambientale La SEV Societ Economica Valtellinese si fatta promotrice di un progetto che si propone appunto lo scopo di attirare l attenzione sul valore dell escursionismo sulla necessit della provincia di Sondrio di dotarsi di una rete sentieristica efficiente ed accessibile al servizio di questo turismo e sulle opportunit che l escursionismo offre all esercizio delle attivit agricole e artigianali tradizionali ed alla commercia lizzazione dei prodotti tipici Lo stato dell arte e la molteplicit di iniziative in corso sono dimostrative di una situazione nella quale i frutti degli sforzi che da pi parti anche con il benemerito apporto del volontariato si stanno compiendo talvolta sostenuti da rilevanti inve
67. vitano all osservazione a stimolare lo studio la conoscenza la valorizzazione la tutela dei luoghi visitati Esse sono realizzate con le stesse caratteristiche tecniche e materiche della tabella di localit Per ogni tipologia viene prescritto l uso di un particolare colore di fondo identificativo della specifica temati ca come nell esempio seguente Tabella Naturalit 25X13 cm Indica la presenza di elementi significativi della na tura flora fauna geomorfologia mineralogia acque ghiacciai ecc La faccia a vista di colore verde RAL 6010 Tabella Segni dell uomo 25X13 cm Indica la presenza di segni dell azione dell uomo di particolare significato Monumenti cappelle votive di 26 pinti murali architetture rurali e civili luoghi storici recinti ecc La faccia a vista di colore marrone RAL 8002 Tabella Produzione tipica e agricoltura 25X13 cm Indica la presenza di forme di conduzione agraria sil vicoltura e pastorizia di particolare significato inoltre in dica localit caratterizzate dalla produzione di prodotti tipici La faccia a vista di colore giallo RAL 1005 II 7 e Tabelle di fruizione Le tabelle di fruizione indicano particolari modalit di percorrenza e frequentazione dell itinerario mountain bike cavalli disabili vie ferrate escursionisti esperti ecc oltre alla classica modalit pedonale Esse sono realizzate con le stesse caratteri sti

manuale operativo per la segnaletica

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